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BORSE EUROPEE Paese/Indice 19-07 Amsterdam (Aex) ..................322,00 Bruxelles-Bel 20 .................2431,56 Francoforte (Xet Dax)...........6009,11 FTSE Eurotrack 100 ............2111,74 Londra (FTSE 100)...............5148,28 Madrid Ibex35.....................9929,80 Oslo Top 25...........................317,56 Parigi (Cac 40) ....................3486,33 Vienna (Atx) ........................2303,68 Zurigo (SMI) ........................6156,64

La polemica

VINCENZO NIGRO ROMA — Nella migliore tradizione diplomatica: è stato scelto un linguaggio felpato, cauto per avvolgere e infiocchettare un atto che è fra i più inusuali mai compiuti dai diplomatici italiani in 60 anni di Repubblica italiana. I massimi vertici del ministero degli Esteri — tutti — hanno firmato con nome e cognome una lettera-appello al presidente della Repubblica, ai presidenti delle Camere, a Berlusconi e ai ministri Frattini e Tremonti. Contestano i tagli decisi da Tremonti, ma lo fanno con una costruzione logica che culmina dicendo al capo dello Stato di «non poter assistere in silenzio alla progressiva paralisi funzionale di un Ministero e di una Carriera la cui specialità è da sempre consistita nel leale ed efficiente servizio dello Stato e delle Istituzioni». I tagli annunciati al ministero degli Esteri avevano in-

La preoccupazione che altre Nazioni, anche europee, ci superino come peso politico nescato alla Farnesina un processo particolare: il segretario generale, l’ambasciatore Giampiero Massolo, da qualche mese era riuscito a far passare una riforma interna (già presentata in Consiglio dei ministri da Frattini) che riduce le direzioni generali e le riorganizza, taglia le spese e prevede la chiusura di sedi inutili e consolati. Il tutto ispirato da una volontà riformatrice e di buona organizzazione che non prevedeva la brutalità della manovra Tremonti. Quando dal ministero dell’Economia sono arrivati tagli e riduzioni che assimilano gli Esteri a ministeri che non hanno mai anticipato nessuna idea di riforma, tra i diplomatici è partita una mezza rivolta. A questo punto lo stesso segretario generale Massolo, tutti i direttori generali, gli ambasciatori a Washington, Londra, New York (Onu), Pechino, Parigi, il direttore del Personale, scrivono che «quali funzionari cui sono attribuite le più rilevanti responsabilità esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per le conseguenze dei provvedimenti della manovra finanziaria. Se approvati senza adattamenti, produrrebbero pesanti ricadute sulla capacità delle Istituzioni di tutelare gli interessi nazionali all’estero (...) possono essere modificati senza sacrificare gli obiettivi primari» della manovra. Gli ambasciatori scrivono e in qualche modo spiegano al governo che «la manovra non è imposta da cause endogene, bensì dalla grave

Var.% -0,61 -0,46 -0,52 -0,64 -0,20 -0,62 +0,11 -0,40 -0,96 -0,45

BORSE INTERNAZIONALI

EURIBOR

Paese/Indice 19-07 DJ Stoxx Euro........................251,98 Hong Kong HS...................20090,95 Johannesburg ..................25060,08 New York (S&P 500) ............1071,39 New York (DJ Ind.).............10158,29 Nasdaq Comp. ....................2198,23 Singapore ST ......................2945,42 Sydney (All Ords).................4372,66 Tokio (Nikkei)......................9408,36

SCADENZA 1 mese

Var.% -0,49 -0,79 -0,24 +0,61 +0,60 +0,88 -0,42 -1,45 -

ORO E MONETE AUREE TASSO 360 0,6110

TASSO 365 0,6195

CORONA DK...............................7,4529 CORONA N.................................8,1420 CORONA S.................................9,5312 DOLLARO AUS ...........................1,4943 DOLLARO CDN...........................1,3667 DOLLARO USA ...........................1,2957 FRANCO CH ...............................1,3640 STERLINA UK.............................0,8483 YEN J ....................................112,8400

+0,023 +1,105 +0,529 +0,884 +0,596 -0,331 +0,716 +0,349 +0,267

VALUTE

19 LUGLIO Oro Milano (Euro/gr.) Oro Londra (usd/oncia) Argento Milano (Euro/kg.) Platino Milano (Euro/gr.) Palladio Milano (Euro/gr.) 19 LUGLIO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Krugerrand Marengo Italiano

MATTINO

SERA

29,96 1.190,25 -

29,57 1.181,00 462,85 39,02 11,64

DENARO

LETTERA

210,20 210,20 210,20 903,80 163,20

230,34 230,34 230,34 991,60 190,06

la Repubblica MARTEDÌ 20 LUGLIO 2010

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Tagli, la rivolta degli ambasciatori “Così non si tutela l’Italia all’estero” crisi economico-finanziaria internazionale. E’ sul terreno internazionale che vanno dunque affrontate le cau-

se della crisi e, quindi, con un rafforzato impegno di politica estera». Come dire: l’Italia è in crisi perché è in

crisi nel mondo, e voi tagliate lo strumento per l’estero. Visto il grande grado di interdipendenza, «la crisi

comporta un duplice rischio per l’Italia: il riallineamento a nostro sfavore del peso politico dei maggiori Paesi, eu-

Le frasi

ropei e non; l’acuirsi della competizione globale per mercati, investimenti, tecnologie avanzate e approvvigionamenti». La lettera si chiude con la consueta formula, esprimendo al capo dello Stato e agli altri vertici istituzionali «i sensi della nostra alta sti-

Lettera del gotha diplomatico al Capo dello Stato, al premier e ai vertici delle Camere

Gli effetti

Le risorse

Il futuro

I tagli della manovra produrrebbero pesanti ricadute sulla capacità di tutelare gli interessi nazionali all’estero

Ci vogliono risorse più adeguate di quelle, oramai al livello di guardia, delle quali disponiamo al ministero

Non possiamo assistere in silenzio alla progressiva paralisi di un ministero e di una carriera

ma e considerazione». Ma segue poi una interminabile, impressionante sequenza di firme di ambasciatori e dirigenti di ogni orientamento e «fede» politica e culturale, funzionari uniti dalla preoccupazione che davvero per la Farnesina possa essere arrivato il punto di non ritorno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso

Ma Palazzo Chigi rassicura: non sarà spolpato. Interrogazione Pd: perché i fondi Fas passano di mano?

Bagarre sul ministero per lo Sviluppo via agli emendamenti che lo svuotano ROBERTO MANIA ROMA — Il ministero dello Sviluppo Economico sopravviverà e non verrà smantellato. È la risposta che, in via informale, arriva da Palazzo Chigi di fronte all’attacco concentrico di più ministeri alle competenze e ai fondi del dicastero di Via Veneto, dopo le dimissioni di Claudio Scajola il 5 maggio scorso e l’assunzione dell’interim da parte del premier, Silvio Berlusconi. D’altro canto — è il ragionamento degli uomini della presidenza del Consiglio — le mire di totale svuotamento del ministero contenute nella versione originale della manovra economica presentata dal titolare dell’Economia, Giulio Tremonti, e poi in diversi emendamenti parlamentari (si andava dalla soppressione dell’Ice, l’Istituto per il commercio estero, al trasferimento delle competenze sugli incentivi all’industria) sono state parzialmente respinte. Ma la partita — è evidente — non è chiusa. Basta andare a leggersi alcuni degli emendamenti presentati dalla maggioranza al Senato al decreto in materia di energia, con i quali si punta a trasferire a Invitalia (ex Sviluppo Italia, controllata interamente dal Tesoro) un po’ di funzioni dello Sviluppo, ormai sottoposto a una specie di guerriglia parlamentare e anche ministeriale, visto l’interesse di molti altri ministri (da Prestigiacomo a Brambilla, da Fitto a Sacconi) a entrare nei suoi territori.

Così, un ministero concepito come l’altra faccia della politica economica, quella dello sviluppo e del sostegno alla crescita rispetto al perseguimento dell’equilibrio di bilancio, senza una

vera e piena guida politica (di fatto Berlusconi ha delegato il suo braccio destro Gianni Letta) è inesorabilmente destinato a soccombere. Per questo servirebbe un ministro politico. Ma

proprio per questo i tempi, se mai Berlusconi dovesse decidere di lasciare l’interim, non sono stretti. Il “caso ministero dello Sviluppo” è ormai un pezzo del più ampio processo di

EnnaEuno S.p.A. in liquidazione AVVISO DI AGGIUDICAZIONE GARA D’APPALTO 1. Amministrazione aggiudicatrice: EnnaEuno S.p.A. in liquidazione, Via Roma, 353 - 94100 Enna – Tel fax 0935 511673 Internet http:// atorifiutienna.it – e-mail ennaeuno@atorifiutienna.it 2. Procedura di aggiudicazione: aperta, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi della D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.; 3. Descrizione dei servizi: Affidamento delle attività di accertamento e di recupero della evasione ed elusione della TIA anni 2004, 2005 e 2006 (Codice C.I.G. 03607292FC) con un importo stimato, iva esclusa, a base d’asta di €1.542.500,00;4. Data di pubblicazione del bando di gara: GUUE (S159) del 20/08/2009, GURI n. 102 del 31/08/2009 5. Data d’invio dell’avviso di aggiudicazione alla GUUE: 21/06/20106. Aggiudicazione definitiva: Delibera di Collegio di Liquidazione del 26/04/2010;7. Numero di offerte ricevute: 4. 8. Nome ed indirizzo dell’aggiudicatario: RTI SO.GE.FIL. Riscossione S.p.A. P.zza M.L. King Scala V Complesso Metropolis – 87036 Rende (CS) – Golem Software s.r.l., Piazza Carbone 9/A 89015 Palmi – Datanet srl Via Sgroppillo, 95027 San Gregorio di Catania. 9. Punteggio complessivo di aggiudicazione: 83,81/100. 10. Organo competente per le procedure di ricorso: TAR Sicilia Sez. di Catania. Il ricorso avverso il presente avviso deve essere notificato all’Amministrazione aggiudicatrice entro i termini di cui all’art. 21 della L. 1034/1971 s.m.i. Si applicano altresì le norme della parte IV del D.Lgs. n. 163/2006 s.m.i. 11.Richiesta informazioni: Dott. Ivan Branciforte (Rup); c/o vedi punto 1

Si vuole trasferire alcune funzioni alla Invitalia, controllata dal Tesoro

ESTRATTO BANDO DI GARA

Gianni Letta

IL DICASTERO ABBANDONATO L’inchiesta di Repubblica, apparsa lunedì. Lo Sviluppo Economico manca di un ministro da 2 mesi, dalle dimissioni di Scajola

Oggetto: Servizio biennale raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti speciali non pericolosi, con opzione per ulteriori 12 mesi - Centrale Federico II (Brindisi). Tipo di appalto: Servizi. Tipo di procedura e criterio di aggiudicazione: Negoziata - Prezzo più basso. Bando di gara n°: OeM000036391. Luogo di prestazione: Centrale Federico II (Brindisi) - Regione Puglia. Termine per la ricezione delle domande di partecipazione: 13/08/2010 Testo integrale del bando: il testo integrale del bando è stato pubblicato sul Supplemento alla Gazzetta Ufficiale della Unione Europea (GU/S) del 10.06.2010 n° 2010/S 111-169068. Il testo integrale è inoltre disponibile sul sito www.acquisti.enel.it. Riferimento: Enel Servizi S.r.l. - Direzione Operativa Acquisti - Approvvigionamenti GEM SUD - Località Cerano - 72020 TUTURANO (BR). Enel S.p.A. Viale Regina Margherita, 137 00198 Roma

riaggiustamento degli equilibri nel centrodestra. L’ipotesi di una soluzione tecnica (negli ultimi giorni si è parlato anche di Giampaolo Galli, attuale direttore generale della Confindustria) non è destinata dunque ad andare molto lontano. Resta l’incertezza. Ieri il senatore del Pd, Stefano Ceccanti, ha presentato un’interrogazione per chiedere al governo «quali siano le sue reali intenzioni sul ministero dello Sviluppo». Ceccanti sostiene pure che, con le deleghe sui fondi Fas, il titolare degli Affari regio-

Società Gestione Impianti Nucleari per Azioni

ESTRATTO AVVISO DI BANDO Si rende noto che la SOGIN – Società Gestione Impianti Nucleari per Azioni, con sede in Roma, Via Torino n. 6, ha indetto un bando di appalto ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., avente ad oggetto il servizio di supporto alla Radioprotezione Operativa ed ai laboratori chimici negli impianti Sogin. IMPORTO PRESUNTO: Euro 12.932.884,00 (dodicimilioninovecentotrentaduemilaottocentottantaquattro/00), di cui 52.584,00 Euro (cinquantaduemilacinquecentottantaquattro/00) oneri per attuazione dei piani della sicurezza. RIF. C0160S10. DOMANDA DI PARTECIPAZIONE: tutte le informazioni si possono trovare nell’avviso pubblicato sulla GUUE num. 2010/S 127-194737 del 03/07/10 ed è altresì acquisibile sul sito internet www.sogin.it sezione Fornitori / bandi e gare. Il Responsabile Divisione Industrial Policy Marco Del Lucchese

nali e della Coesione Territoriale, Raffaele Fitto, sta nei fatti cambiando ruolo: da ministro senza portafoglio a ministro con portafoglio. L’incertezza sul piano istituzionale si somma alla certezza, soprattutto per il sistema delle imprese, di aver perso un punto di riferimento anche per la loro azione di lobby. Ieri è stato il presidente della Farmindustria, Sergio Dompè, ad andare all’attacco: «Le imprese del settore pagano l’assenza di un ministro dell’Industria. Se ci fosse stato, si sarebbe ribellato alle penalizzazioni cui la manovra ci ha sottoposto». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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