La Pulce nell'Orecchio - numero 28 (settembre 2012)

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SETTEMBRE 2012

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n.28

Una finestra sempre aperta sulla tua provincia: www.lapulceonline.it

CHI COSA DOVE QUANDO PERCHÉ

CHI COSA DOVE QUANDO PERCHÉ

a cura di Vittoria Torriani

COSA

CHI

Tra i migliori vini biologici non potevano mancare delle etichette della provincia di Alessandria, terra di vini unici e vitigni rari. Tra i vincitori del contest dedicato ai prodotti “bio” c’è il Gavi de La Raia, riserva 2010, del compianto Gino Amisano, re dei caschi e storico patron dell’Alessandria Cal-

Sono otto, in tutto, gli atleti piemontesi che partecipano alla Paralimpiadi di Londra 2012. E arriva dalle nostre colline monferrina la speranza del ping pong, Salvatore Caci, veterano dei giochi (questa è la sua quarta partecipazione) originario di Alfiano Natta. Cinquantuno anni e tanti successi: su tutti l’oro ad Atene 2004. Ma forse la sua vittoria più grande è stata sfilare nello stadio londinese e portare per la quarta volta i colori della sua Italia.

cio (scomparso nel 2009). Uno dei premi speciali è andato all’azienda F. Cappa e M. Peloso di Ponzano Monferrato come new entry. I riconoscimenti sono stati consegnati da Legambiente durante la Festambiente in Toscana, la rassegna di vini ed olii biologici.

DOVE Non sarà alessandrino ma poco ci manca. Forza Salvatore

PERCHÉ Erbacce, piccioni morti, incuria e degrado. Non è un cimitero fantasma, ma quello comunale di Ovada che, come si vede dalle foto, versa

in uno stato pietoso. Manca pure l’al-

lacciamento elettrico da mesi, per alcune lapidi. “Mi chiedo chi e come organizzi il lavoro e gli interventi dei tre lavoratori (italiani) che dovrebbero occuparsi del cimitero cittadino”, si lamenta Angelo Priolo, che aveva già chiesto lumi e lumini in consiglio comunale. Non è finita qui: gli orari di accesso al camposanto secondo il consigliere di opposizione, sarebbero scomodi per molti e le indicazioni stradali per il cimitero non ci sono. L’unica risposta ufficiale sarebbe stata “verifichiamo”. C’è poco da verificare, i cartelli non ci sono e la situazione, nonostante i tre solerti addetti è quella che tutti i visitatori e i parenti dei defunti hanno potuto constatare per un bel po’ di tempo. Sarà che d’estate sono tutti in ferie, ma diamine, perché lasciare andare così in malora il cimitero?

Il clima permette ancora per qualche settimana le visite all’aperto, per godersi non solo gli ultimi raggi di sole, ma anche le passeggiate nel verde. Ottima idea, per esempio, immergersi in quello dei giardini del Castello di Gabiano, che sorge a picco sul Po in una magnifica posizione panoramica. Recentemente restaurato, l’edificio conserva tipiche caratteristiche medievali (torrioni a pianta quadrata e circolare e imponenti masse costruttive) e magnifici cortili interni, con pozzi e numerosi dettagli dell’epoca. Nel parco, il cui Labirinto costituisce uno dei rarissimi esempi documentati nell’ambito dei giardini storici del Piemonte, si osservano anche scorci di giardino all’italiana.

VIsite possibili il 25 aprile, il 27 maggio, il 17 giugno, il 7 e il 30 settembre, ma anche il 7 e il 28 ottobre; il parco è aperto tutto l’anno (costo del biglietto: 7 euro). Per informazioni: 0142 945004, www. castellodigabiano.com.

QUANDO

Iniziata da qualche giorno la seconda edicione del festival “Bic - Battiti in Città” che porta la cultura in giro per i luoghi più suggestivi (e da riscoprire) di questa Alessandria dissestata. Uno degli apuntamenti più importanti è quello di martedì 25 settembre, alle 21, con lo spettacolo teatrale “Esistenza, soffio che ha fame” di Carla Peirolero e Don

Andrea Gallo, che si terrà alla Casa di Quartiere di via Verona. Parole e musiche sono ispirate a Qohélet e altri testi sacri. Un’attrice, una cantante, un musicista e un Pastore danno vita a un rituale, una danza di parole che muove emozioni e riunisce nello stesso cerchio artisti e spettatori. Nato da un incontro tra Carla Peirolero, e Don Andrea Gallo, il

“prete da marciapiede” più famoso d’Italia - che sono in scena insieme alla cantante Roberta Alloisio e al musicista Mario Arcari - lo spettacolo è un cammino tra culture e religioni e restituisce il senso di comunione tra i popoli pur nella difficoltà delle diversità.


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