"Neuroscienze Anemos"

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Apr-Giu 2013 | anno III - numero 9

A

Anemos neuroscienze

Il tema del numero

Figura 1.5 - Un'interpretazione della patogenesi della schizofrenia - DSM-IV (1994) • Eventi biologici (tossici, virali, metabolici, immunitari)

• Infezioni virali materne in gravidanza

• Complicanze ostetriche

• Alto stress materno in gravidanza

• Alterazione nei normali processi di attaccamento e separazione

è troppo ampia per essere esaustivamente presa in considerazione. Quindi, al di là dei singoli fattori (quasi ogni condizione socio-demografico-ambientale), si possono considerare più ampiamente le epoche della vita più soggette a rischio. Nei primi 3 anni di vita, ad esempio, si possono verificare sia eventi di tipo organico (infezioni e altre patologie), sia una qualche compromissione dei meccanismi alla base dell’attaccamento madre/bambino. Se ciò accade può esservi un vulnus, un elemento di vulnerabilità psicofisica; in seguito, qualora nell'altro periodo critico (adolescenza) dovessero sommarsi altri eventi stressanti (es. abusi di stupefacenti, difficoltà relazionali, etc.) potrebbe iniziare a svilupparsi la condizione di malattia. Altre follie, qualche accenno. Altre condizioni di malattia mentale meno clamorose o abnormi della

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Latenza 4-11 anni

Secondo periodo critico postnatale 12-18 anni

• Stress fisiologico puberale

schizofrenia possono essere la depressione maggiore, un grave rallentamento psicofisico con anedonia e perdita di speranza, oppure il suo opposto, la mania, ovvero uno stato di euforia, di esaltazione e una condizione di accelerazione irrefrenabile. Altro quadro di natura psicotica è la paranoia (o “disturbo delirante”), condizione caratterizzata da un nucleo specifico di “follia” (un deliro di tipo persecutorio o di gelosia o altro) in un contesto di adeguata funzionalità. L'individuo che soffre di questo disturbo può essere completamente integrato nella società, non è palesemente riconoscibile come “folle”, a differenza dello schizofrenico, non riconosce di star male e quasi mai accetta di curarsi. Vi sono infine le psicosi indotte (da farmaci, uso di droghe di vario tipo, etc.).

Indicazioni bibliografiche AA. VV. Trattato Italiano di Psichiatria Masson ed., Milano, 1999 AA.VV. Manuale di Psichiatria Il Pensiero Scientifico ed., Roma, 2007 American Psychiatric Association Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali - D.S.M. IV - TR Masson ed., Milano, 2000 Basaglia F. (a cura di Ongaro Basaglia F. e Giannichedda M.G.) Conferenze brasiliane Raffaello Cortina ed., Milano, 2000 Cupello G. “Modelli di intervento sul malato mentale autore di reato: situazione attuale e svi-

SPETTRO

► SCHIZOFRENICO

Primo periodo critico postnatale 0-3 anni

Alterazioni del neurosviluppo

BASE GENETICA

• Eventi stressanti ad alta intensità obiettiva e soggettiva

luppi potenziali” in Psychopathologia, vol. VIII n° 4, Ed. La Ginestra, Brescia, 1990 Galimberti U. Il sogno di Basaglia in «La Repubblica» del 29.8.2005 Kaplan H. & Sadock B. Psichiatria - Manuale di scienze del comportamento e psichiatria clinica C.S.I. ed., Torino, 2001 Maj M., Sartorius N. (a cura di) Schizofrenia, CIC Ed. Internazionali, Roma, 2001 Venturini E. ed altri Il folle reato - Il rapporto tra la responsabilità dello psichiatra e l’imputabilità del paziente Franco Angeli ed., Milano, 2010

Modalità di assistenza. A conclusione di questo excursus storico sulla malattia mentale e sulle possibili modalità di riconoscerla e spiegarla e quindi di curarla, non va dimenticato l’impegno, tutto italiano, nel riformare le modalità di assistenza, nel riconoscere la soggettività della Persona (che sta dietro al malato di mente) e nel riconoscere a qualsiasi individuo (anche al più “folle”) spazi di autonomia decisionale e comportamentali e diritti paritari. Si può qui concludere amaramente con Galimberti che “Forse la difesa dei diversi, dei folli, dei soggetti più deboli, che … ha portato alla chiusura dei manicomi non è più un ideale della nostra cultura che si sta rivelando sempre più sensibile a rapporti di forza che di sostegno. Che sia questa la premessa per cui la follia, e la disperazione che sempre l’accompagna, trovano un terreno fertile per dilagare?”■

Giuseppe Cupello. Medico specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta, Psichiatra forense. Socio della Soc. Italiana di Psicoterapia della Gestalt, già vice direttore dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario, già dirigente Az. USL Reggio Emilia; consulente tecnico e perito per i Tribunali, supervisore di equipe di lavoro (in ambito psichiatrico e di tossicodipendenze); esperienza ed interesse in diagnosi e terapia delle psicosi, disturbi dell’umore e disturbi d’ansia.

Le tabelle del testo si basano anche sulla bibliografia che precede.

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