Raccolta di argomenti e o agenzie riguardanti la tutela della salute: 12 marzo 2016

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http://www.laboratoriopoliziademocratica.it/index.php? option=com_content&view=category&id=16&Itemid=113


MEDICINA: OCCHIALI ADDIO, OCULISTICA RIVOLUZIONATA IN 20 ANNI GRAZIE A TECNOLOGIA

da

domani

al

vaia

Roma

XIX

congresso

Aiccer

Roma, 9 mar. (AdnKronos Salute) - La tecnologia ci rende più liberi. Anche dagli occhiali. "E' sicuramente il trend nell' oculistica dove negli ultimi 20 anni abbiamo rivoluzionato tutto, proprio grazie al progresso tecnologico. Tutti i settori di questa branca beneficiano delle nuove tecniche, anche se i laser hanno dato il loro contributo soprattutto nel campo della correzione dei difetti della vista. E in fondo da quanto gli occhiali sono stati inventati il sogno è quello di liberarsene: è chiaro che aprire gli occhi la mattina e vedere il mondo senza supporti è un piacere innegabile". A dirlo è Aldo Caporossi, direttore dell' istituto di Oftalmologia dell' università Cattolica di Roma che presiederà il XIX congresso dell' Associazione italiana di chirurgia della cataratta e refrattiva (Aiccer), al via da domani a Roma. (segue) (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 1222 09-MAR-16 19: 27 MEDICINA: OCCHIALI ADDIO, OCULISTICA RIVOLUZIONATA IN 20 ANNI GRAZIE A TECNOLOGIA (2)

(AdnKronos Salute) - "Oggi operiamo - ricorda Caporossi a margine della presentazione della congresso - migliaia di miopi, migliaia di astigmatici. La presbiopia non è ancora alla nostra portata perché i laser ancora non sono stati perfezionati. Ma per il resto -


utilizzando i criteri giusti per la selezione dei pazienti - dire addio agli occhiali è una realtà a portata di mano. Ovviamente bisogna rispettare i ' semafori' che la società internazionale di chirurgia refrattiva ha imposto: pupilla, grandezza del difetto, spessore della cornea. Questi parametri devono essere ben nitidi altrimenti facciamo un danno. Mille su mille non sono operabili, ma 930 sì". I difetti di vista si correggono anche insieme alla cataratta. "Il paziente che toglie la cataratta - continua Caporossi - può decidere se tenere o togliere gli occhiali, correggendo la miopia o l' ipermeropia. Basta cambiare il tipo (e i costi) del cristallino". Proprio sulla cataratta e sulla chirurgia refrattiva si confronteranno al congresso dell' Aiccer, che si concluderà il 12 marzo, oltre milleduecento tra oftalmologi e specialisti, che potranno ascoltare più di 171 relatori e avranno a disposizione 72 ore tra ricerca, formazione e innovazione. L' appuntamento è al Policlinico Gemelli di Roma. (Ram/AdnKronos) ISSN 09-MAR-16 19: 27

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STAMINALI: IL GENETISTA, GRANDE SUCCESSO CONTRO CATARATTA CONGENITA

Roma, 9 mar. (AdnKronos Salute) - Un "grande, ennesimo successo delle cellule staminali adulte contro la cataratta congenita. Se il risultato sarà confermato da successive osservazioni, e se il nuovo cristallino resterà pulito, il lavoro descritto su ' Nature' sarà estremamente importante". E' il commento del genetista Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell' Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, allo studio californiano in cui le cellule staminali hanno rigenerato il cristallino dopo un intervento mininvasivo di


cataratta, restituendo piccolissimi.

una

vista

chiara

e

senza

difetti

a

bimbi

"Molte forme di cataratta congenita hanno origine genetica - ricorda Dallapiccola all' AdnKronos Salute - Ecco perché dico che bisogna vedere se questa sostituzione resterà ' pulita' nel tempo o i meccanismi genetici alla base della patologia non entrino in gioco nuovamente. In ogni caso il risultato ottenuto è estremamente importante dal punto di vista della medicina rigenerativa, e dà ragione a quanti 10 anni fa scommettevano sulle potenzialità delle cellule staminali adulte". Quanto al mini-occhio creato in laboratorio alle cellule staminali, "qui il discorso è sono le singole linee cellulari, altra l' genetista. In ogni caso le staminali dimostrando estremamente promettenti. "La avanti importanti",

in Giappone, sempre grazie più complesso: una cosa intero occhio", dice il in oculistica si stanno ricerca sta facendo passi conclude.

(Mal/AdnKronos) ISSN 09-MAR-16 19: 09

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ZIKA: USA, SCIMMIA INFETTATA PER SEGUIRE GRAVIDANZA IN TEMPO REALE ONLINE

L' esperimento dell' imperativo morale

universita' del per far

Wisconsin, test su animali luce su microcefalia

Milano, 9 mar. (AdnKronos Salute) - Un gruppo di scienziati americani dell' università del Wisconsin ha dato il via a un esperimento di frontiera per permettere alla comunità scientifica di condividere sul web, in tempo reale, dati utili a far luce sul legame tra Zika e microcefalia fetale: tutto il mondo potrà seguire la gravidanza di una scimmia infettata con il virus, che verrà monitorata durante i mesi di


gestazione postando su Internet i risultati di ecografie ed esami del sangue. L' animale, una femmina incinta di macaco rhesus, è stato infettato con Zika lunedì, riferisce online il network Npr. Coordinatore dello studio Dave O' Connor, docente dell' ateneo del Wisconsin-Madison. E' proprio lui il primo ad affrontare le perplessità etiche che il suo progetto potrebbe suscitare. Da un lato, spiega commentando l' esperimento, c'è "la necessità morale di condurre questo tipo di ricerca sull' animale", ma dall' altro lo scienziato si definisce "triste e affranto" per ciò che questo studio può comportare per la scimmia in attesa. "Non credo che i due sentimenti si escludano a vicenda", dice. (segue) (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 1222 09-MAR-16 19: 05 ZIKA: USA, SCIMMIA INFETTATA PER SEGUIRE GRAVIDANZA IN TEMPO REALE ONLINE (2)

(AdnKronos Salute) - O' Connor e colleghi stanno pianificando il test da mesi. Un paio di settimane fa, racconta il ricercatore, durante un viaggio a Rio de Janeiro continuava a incontrare donne in gravidanza per la strada. "Tutte potevano rischiare Zika e i difetti congeniti devastanti che il virus potrebbe causare sul feto - afferma - e questo mi ha profondamente colpito. Così sono giunto alla conclusione che esista un imperativo etico e morale a studiare il modello animale più rilevante" per dare indicazioni su quanto può succedere negli esseri umani, ossia la scimmia, "così da disporre dei dati più preziosi e di impatto". (Opa/AdnKronos) ISSN

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RICERCA: CERVELLO PIU' GIOVANE PER CHI STUDIA MOLTO E FA LE SCALE A PIEDI

Roma, 9 mar. (AdnKronos Salute) - Vuoi un cervello più giovane? La ricetta è semplice: continua a studiare e fai le scale a piedi. In uno studio pubblicato sulla rivista ' Neurobiology of Aging', i ricercatori guidati da Jason Steffener della Concordia University di Montreal mostrano che più rampe di scale si fanno a piedi, e più anni di scuola si hanno alle spalle, più il cervello appare fisicamente giovane. Nei dettagli i ricercatori hanno scoperto che l' età del cervello si riduce di 0,95 anni per ogni anno di istruzione, e di 0,58 anni per ogni piano di scale al giorno. "Esistono già campagne per ' scegliere le scale' negli uffici", dice Steffener. "Questo studio dimostra che simili campagne dovrebbero essere ampliate anche agli anziani, in modo che possano fare qualcosa per mantenere il loro cervello giovane". Nello studio, i ricercatori hanno utilizzato la risonanza magnetica per un esame non invasivo del cervello di 331 adulti sani dai 19 ai 79 anni. Gli scienziati hanno misurato il volume di materia grigia dei partecipanti perché il suo declino, causato dal restringimento neurale e dalla perdita neuronale, è una parte molto visibile del processo di invecchiamento cronologico. (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 09-MAR-16

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TUMORI: SICGEM, NON SOTTOVALUTARE MACCHIE SU GENITALI MASCHILI


Iniziata

una

sperimentazione

per

la

cura

del

Lichen

sclerosus

Roma, 9 mar. (AdnKronos Salute) - Prurito, striature bianche e macchie sui genitali maschili. Con questi sintomi, l' allarme dovrebbe sorgere spontaneo. Eppure il Lichen sclerosus in Italia è una malattia rara ancora sottostimata e confusa dagli stessi clinici con infezioni cutanee e micosi. Se sottovalutata può evolvere nel tumore squamocellulare. Lo sottolineano gli esperti della Società italiana chirurgia genitale maschile (Sicgem). Nel mondo, il Lichen sclerosus colpisce il 10% della popolazione, con un rapporto di 5 a 1 tra donne e uomini. Le cause sono sconosciute ma al vaglio esistono varie ipotesi fra cui la familiarità, l' origine autoimmune, infettiva e genetica. Ad uno stadio iniziale, sulla cute e sulle mucose compaiono delle placche che, se non curate in maniera corretta e tempestiva, possono evolversi in lesioni e, negli uomini, nell' impossibilità di scoprire completamente il glande (fimosi). Secondo gli studi più recenti, l' incidenza del carcinoma squamocellulare nei pazienti affetti da lichen che non adottano nessuna cura è fra il 4,5 e l' 8,4%. Quello che più preoccupa è che il lichen colpisce a tutte le età, anche nelle fasce giovanili, e per la diagnosi basterebbe l' esame obiettivo dello specialista e una successiva biopsia. Da quasi un anno, la Società italiana chirurgia genitale maschile ha iniziato una sperimentazione per la cura del Lichen sclerosus che prevede l' impiego della ionoforesi, che consente ai farmaci di penetrare negli strati più profondi della cute e della mucosa lesionata anziché restare in superficie, come nel caso dell' applicazione delle creme. La ricerca verrà illustrata da Giovanni Alei, associato di Urologia alla prima Facoltà di Medicina e Chirurgia dell' Università Sapienza di Roma e Presidente della Sicgem, in occasione della VI edizione della Conferenza italiana per lo studio e la ricerca sulle ulcere, piaghe, ferite e la riparazione tessutale (CO.R.TE.), in programma a Roma al Palazzo dei Congressi dal 9 all' 11 marzo e presieduta da Nicolò


Scuderi, direttore Umberto

della

Uoc I.

di

Chirurgia

Plastica (segue)

del

Policlinico

(Com-Frm/Adnkronos) ISSN 2465 1222 09-MAR-16 13: 08 TUMORI: SICGEM, NON SOTTOVALUTARE MACCHIE SU GENITALI MASCHILI (2)

(AdnKronos Salute) - "Per ora possiamo dire che i risultati sono stati incoraggianti - afferma Alei - La valutazione finale del vantaggio dell' uso della ionoforesi avverrà nei prossimi mesi a seguito della constatazione dei risultati registrati su due campioni di 30 pazienti ciascuno affetti dalla malattia. Il primo gruppo viene infatti trattato con la terapia tradizionale a base di creme. Il secondo invece viene è sottoposto alla ionoforesi e a un farmaco anticicatriziale". Per gli stadi iniziali della malattia, da oltre 35 anni, Alei ha introdotto la terapia medica a base di creme cortisoniche con l' aggiunta di testosterone. "Finora questo approccio - osserva il docente - ha prodotto ottimi risultati: nei pazienti che applicano la crema ogni giorno, dopo due mesi si assiste o alla stabilizzazione o alla regressione della lesione purché la malattia sia in fase iniziale". In una fase del lichen, l' approccio chirurgico è conservativo: "Quando la patologia - aggiunge Alei - evolve in una lesione tumorale, ma in superficie, del glande, si può intervenire chirurgicamente per l' asportazione sia con il laser sia con la radiofrequenza o con l' elettro-bisturi, preservando le strutture peniene. Quando c'è, invece, un' infiltrazione negli stadi profondi - prosegue - occorre procedere con un' amputazione parziale che consente comunque il mantenimento di una normale attività sessuale e minzione".


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STAMINALI: CREATO OCCHIO IN LABORATORIO CON CELLULE ' BAMBINE'

Roma, 9 mar. (AdnKronos Salute) - (EMBARGO ALLE 19.00) - Creato in laboratorio un mini-occhio grazie alle cellule staminali ' ringiovanite'. Un team di ricercatori giapponesi e britannici descrive su ' Nature' un metodo per generare diversi tipi di tessuti oculari a partire da staminali umane, in un modo che rispecchia lo sviluppo dell' intero occhio umano. Se trapiantati su un modello animale di cecità corneale, questi tessuti hanno riparato la parte anteriore dell' occhio, ripristinando la visione. L' occhio è formato da tessuti altamente specializzati, derivati da una varietà di linee cellulari durante lo sviluppo. Precedenti studi hanno dimostrato che particolari tipi cellulari, come quelli che costituiscono la retina o la cornea, possono essere creati in laboratorio da staminali pluripotenti, ma questi studi non hanno rappresentato la complessità dell' intero occhio. (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 1222 09-MAR-16 13: 05 STAMINALI: CREATO OCCHIO IN LABORATORIO CON CELLULE ' BAMBINE' (2)


(AdnKronos Salute) (Giappone) e i suoi linee cellulari dell' retina ed epitelio pluripotenti

- Ora Kohji Nishida dell' Osaka University colleghi descrivono la generazione di multiple occhio, inclusi congiuntiva, cornea, cristallino, pigmentato retinico, usando cellule staminali indotte.

Inoltre hanno dimostrato che le cellule epiteliali corneali possono essere coltivate e trapiantate negli occhi di alcuni conigli con cecità indotta in laboratorio, per riparare la parte anteriore dell' occhio. Questo lavoro, concludono i ricercatori, è la base per ulteriori trial clinici umani in vista di trapianti mirati a riparare l' occhio e restituire la vista. (Mal/AdnKronos) ISSN 09-MAR-16

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FARMACI: NUOVI COMPOSTI ' RISVEGLIANO' ANTIBIOTICI CONTRO SUPERBATTERI

Roma, 9 mar. (AdnKronos Salute) (EMBARGO ALLE 20) - Gli antibiotici resi inutili dal famigerato Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (Mrsa) potrebbero avere una seconda vita grazie a composti in grado di ripristinare la suscettibilità del batterio a questi farmaci, secondo un nuovo studio condotto su modello animale. I composti scoperti non hanno capacità antimicrobiche innovative per conto proprio, ma diventano letali per i batteri nel momento in cui vengono combinati con gli antibiotici esistenti, offrendo una potenziale nuova strategia contro Mrsa e altri ' superbug'.


Lo Stafilococco rappresenta da solo una grave minaccia per la salute pubblica in tutto il mondo ed è la seconda causa di morte per infezioni batteriche resistenti ai farmaci negli Stati Uniti. Questo batterio è stato riconosciuto resistente a tutta la classe degli antibiotici β-lattamici, che comprende penicillina e meticillina. Da qui il bisogno urgente di sviluppare nuovi medicinali o, in alternativa, aumentare l' efficacia di quelli esistenti. (segue) (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 1222 09-MAR-16 12: 33 FARMACI: NUOVI COMPOSTI ' RISVEGLIANO' ANTIBIOTICI CONTRO SUPERBATTERI (2)

(AdnKronos Salute) - Su ' Science Translational Medicine' scienziati dei Merck Research Laboratories di Kenilworth guidati da Sang Ho Lee raccontano di aver condotto una selezione di farmaci inibitori dell' acido teicoico, componente strutturale delle cellule del batteri che si pensa sia alla base della resistenza ai β-lattamici del Mrsa. I ricercatori hanno identificato due composti sintetici, che hanno chiamato tarocin A e tarocin B, che bloccano un enzima che avvia la produzione di acido teicoico. Nella coltura, i composti da soli non ha avuto effetto, ma se abbinati con β-lattamici hanno ucciso vari ceppi di Mrsa. Stessi risultati anche sui topi: gli animali trattati con entrambi i farmaci hanno mostrato una marcata riduzione dell' infezione e un miglioramento della sopravvivenza. I ricercatori dicono che con un ulteriore sviluppo, si potrebbe arrivare a offrire una nuova classe di coadiuvanti per rilanciare l' efficacia dei β-lattamici. (Bdc/AdnKronos)


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STAMINALI: NUOVA RIGENERANO

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CATARATTA, CELLULE CRISTALLINO

Testata con successo su neonati umani e' descritta su ' Nature' Roma, 9 mar. (AdnKronos Salute) - (EMBARGO ALLE 19.00) - Cellule staminali rigenerano il cristallino dopo un intervento di cataratta, restituendo una vista chiara e senza difetti a bimbi piccolissimi. I ricercatori dell' University of California San Diego School of Medicine e dello Shiley Eye Institute, insieme a colleghi cinesi, hanno sviluppato un nuovo e rivoluzionario approccio di medicina rigenerativa per rimuovere la cataratta congenita nei neonati, permettendo alle staminali nell' occhio di far ' ricrescere' un cristallino completo e funzionante. Il trattamento, testato con successo sugli animali e in un piccolo trial clinico umano su 12 neonati, ha meno complicazioni chirurgiche rispetto alla cura standard e ha portato alla formazione di cristallini dotati di funzione visiva superiore in tutti i piccolissimi pazienti affetti da cataratta pediatrica. I risultati sono descritti oggi su ' Nature'. La cataratta congenita - opacità del cristallino che si verifica al momento della nascita o poco dopo - è una causa importante di cecità nei bambini. "Un obiettivo finale della ricerca sulle staminali è quello di sfruttare il potenziale rigenerativo delle proprie cellule per riparare organi e tessuti e curare malattie", ricorda Kang Zhang, capo della Ophthalmic Genetics, direttore e fondatore dell' Istituto di Medicina genomica all' UC San Diego School of Medicine. Nella nuova ricerca, Zhang e i suoi colleghi hanno sfruttato il potenziale rigenerativo delle staminali endogene. Nel caso dell' occhio umano, le cellule staminali epiteliali del cristallino (o Lec) generano cellule di ricambio per tutta la vita di una persona, anche


se la produzione diminuisce con l' età. Dopo la conferma del potenziale rigenerativo di queste ' cellule bambine' in modelli animali, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo metodo di chirurgia mininvasiva che preserva l' integrità della capsula del cristallino - membrana che aiuta a dare al cristallino stesso la forma desiderata per funzionare - e stimola le Lec a crescere e formare un nuovo cristallino funzionante. (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 09-MAR-16

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MININVASIVA CATARATTA, CRISTALLINO

CELLULE (2)

(AdnKronos Salute) - Nei test successivi, condotti su animali con cataratta, e in un piccolo trial umano, il team ha dimostrato che la nuova tecnica chirurgica abbinata alle staminali funziona. La sperimentazione umana ha coinvolto 12 bambini sotto i 2 anni trattati con il nuovo metodo, mentre 25 coetanei con lo stesso problema hanno ricevuto cure chirurgiche standard. Il gruppo di controllo ha sperimentato una più alta incidenza di infiammazione post-operatoria, ipertensione oculare ad esordio precoce e una maggiore opacità del cristallino. Gli scienziati riferiscono un minor numero di complicanze e una guarigione più rapida tra i 12 piccoli con la nuova procedura e, dopo 3 mesi, il cristallino era rigenerato in tutti i casi. "Il successo di questo lavoro rappresenta un nuovo approccio nella rigenerazione di tessuti o organi umani, e può avere un ampio impatto sulla terapie rigenerative sfruttando la potenza ' riparativa' del nostro corpo", ha detto Zhang. Il team sta ora cercando di espandere questo lavoro al trattamento della cataratta legata all' età. Nonostante i progressi tecnici, una gran parte dei pazienti anziani sottoposti a chirurgia non ha una vista ottimale nel post-operatorio e


dipende da occhiali correttivi per la guida di un auto o per leggere un libro. "Crediamo che il nostro nuovo approccio - conclude lo scienziato - si tradurrà in un cambiamento di paradigma nella chirurgia della cataratta e possa offrire ai pazienti un' opzione di trattamento più sicura e migliore". (Mal/AdnKronos) ISSN 09-MAR-16

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Fukushima: Oms, rischio salute da radiazioni basso in Giappone

Problemi più gravi conseguenza evacuazione, salite morti anziani (ANSA) - ROMA, 10 MAR - Le conseguenze peggiori per la salute dei giapponesi dopo l' incidente di Fukushima,avvenuto cinque anni fa domani, sono dovute allo sfollamento delle popolazioni dell' area dell' incidente, mentre le radiazioni hanno al massimo aumentato leggermente il rischio di tumori della tiroide. Lo afferma un ' Frequently Asked Question' pubblicato dall' Oms in occasione dell' anniversario. "Dal punto di vista della salute globale - scrive l' organizzazione - il rischio direttamente correlato all' esposizione alle radiazioni é basso in Giappone ed estremamente basso nei paesi confinanti e in tutto il resto del mondo". Secondo il documento non ci sono stati morti o feriti dovuti all' esposizione acuta alle radiazioni, mentre il rischio di tumori diversi da quello alla tiroide é "piccolo, e molto più piccolo di quello normale che si ha durante la vita. Riguardo al rischio di tumori alla tiroide nei bambini e neonati esposti, il livello é difficile da stabilire, perché é difficile stimare la


dose di radiazioni ricevuta. Gli studi che hanno riportato un aumento dei casi vanno presi con cautela". Gli screening in atto, afferma il documento, saranno comunque in grado di trovare eventuali tumori aggiuntivi provocati dall' incidente, mentre i controlli sul cibo ancora in atto sono sufficienti a garantire che il cibo con livelli troppo alti di radiazioniarrivi sul mercato. "Ci Sono state conseguenze delle operazioni di evacuazione- scrive l' Oms -. È stato riportato un grande aumento delle morti negli anziani sfollati, oltre a un aumento del rischio di malattie non trasmissibili, come diabete e problemi mentali, aggravato dalla mancanza di accesso a strutture sanitarie". Y91-CAV 10-MAR-16 19: 26 NNN FARMACI: ANCHE ' VECCHIA' PILLOLA GIORNO DOPO SENZA RICETTA PER MAGGIORENNI

Roma, 10 mar. (AdnKronos Salute) - Anche la ' vecchia' pillola del giorno dopo, e non solo la nuova (quella dei 5 giorni dopo) ora potrà essere dispensata senza ricetta medica alle donne maggiorenni. A partire dal 4 marzo 2016 - rende noto infatti Federfarma Verona - è stato modificato il regime prescrittivo della specialità medicinale Norlevo* (levonorgestrel), la cosiddetta ' pillola del giorno dopo'. Da medicinale che necessitava ricetta non ripetibile, il prodotto diventa medicinale non soggetto a prescrizione medica Sop (senza obbligo di prescrizione) per le pazienti di età pari o superiore a 18 anni; per le pazienti di età inferiore a 18 anni rimane soggetto a prescrizione medica da rinnovare volta per volta. Le farmacie, nei casi in cui la maggiore età del richiedente non sia evidente, chiederanno l' esibizione di un documento di identità e rifiuteranno la dispensazione del farmaco senza ricetta qualora risulti non presente il requisito della maggiore età.


"Le disposizioni in merito alla prescrizione e quindi alla dispensazione della ' pillola del giorno dopo' sono state modificate in senso meno restrittivo - commenta Marco Bacchini, presidente dell' Associazione dei titolari di farmacia di Verona - prima, infatti, il farmaco in oggetto poteva essere consegnato alle pazienti in presenza di ricetta medica non ripetibile. Ricordo, comunque, che la contraccezione ' ordinaria' viene valutata e pianificata anche con la consulenza del proprio medico. L' assunzione di questi farmaci deve essere considerata solo nell' emergenza e non come prassi abituale". (Red-Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 19: 19 SANITA': PIU' MORTI IN OSPEDALE SE INFERMIERI LAVORANO TROPPO

Se i pazienti da gestire passano da 10 a 6 la mortalita' diminuisce del 20% Roma, 10 mar. (AdnKronos Salute) - Più morti in ospedale se il carico di lavoro per gli infermieri è eccessivo. Basta infatti ridurre il numero di pazienti gestiti dal singolo operatore, facendoli passare da 10 a 6, per registrare una diminuzione della mortalità del 20%. Sono i dati di uno studio firmato da diversi autori, fra cui Peter Griffiths del National Institute for Health Research Collaboration for Leadership in Applied Health Research and Care (CLAHRC) Wessex (GB), pubblicato online su ' Bmj Open', che in realtà conferma ricerche precedenti. Gli autori, però, sottolineano che le cifre non sono sufficienti per stabilire un' eventuale ' soglia di sicurezza' rispetto alla quota di infermieri necessaria in relazione al numero di pazienti. In alcuni Paesi, come l' Australia e la California, è stato già stabilito il


numero ' ideale' per garantire il paziente: un infermiere ogni 4 assistiti. Ma attenzione, avvertono gli autori dello studio inglese, bisogna evitare scorciatoie per sopperire alla mancanza cronica di infermieri, un fenomeno che l' Italia condivide con il Regno Unito. Rimpiazzare infatti queste figure, oggi formate con percorsi strutturati, con personale non specializzato "può essere imprudente". (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 16: 17 MEDICINA: DIABETE MOLTIPLICA RISCHI DI GRAVI INFEZIONI BATTERICHE DEL SANGUE

Roma, 10 mar. (AdnKronos Salute) - (EMBARGO ALLE 24.00) - I pazienti con diabete sono quasi tre volte più suscettibili a infezioni del sangue da Staphylococcus aureus, potenzialmente letali. E' quanto emerge da uno studio danese, pubblicato sull' ' European Journal of Endocrinology'. Risultati che mettono in luce la necessità di una maggiore sorveglianza delle infezioni tra i pazienti con una diagnosi di diabete. Lo S. aureus è un batterio che vive normalmente sulla pelle, e occasionalmente provoca infezioni. Ma può essere fatale se i batteri entrano nel flusso sanguigno. L' incidenza di infezione da S. aureus è aumentata negli ultimi 20 anni. Questo studio mostra che i pazienti con diabete hanno un rischio 2,8 volte maggiore di infezione del sangue da stafilococco aureo (acquisito al di fuori di un ospedale). Il team dell' Aalborg University Hospital e dell' Aarhus University Hospital, in Danimarca, ha analizzato i dati di 30.000 persone provenienti da quattro diversi registri medici danesi per un periodo di 12 anni. Il gruppo ha confrontato il rischio di infezione tenendo


conto dei diversi tipi di diabete e degli anni di malattia. (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 15: 49 MEDICINA: DIABETE MOLTIPLICA RISCHI DI GRAVI INFEZIONI BATTERICHE DEL SANGUE (2)

(AdnKronos Salute) - Ebbene, rispetto a persone non diabetiche, i pazienti con diabete di tipo 1 erano 7,2 volte più a rischio di infezione da S. aureus e le persone con tipo 2 erano 2,7 volte più a rischio. Problemi renali associati al diabete sono emersi come uno dei fattori di rischio più elevati. Il pericolo di infezione aumenta anche in base al numero di anni di malattia. E una cattiva gestione del diabete espone a un rischio maggiore. "La cattiva gestione del diabete può portare a una risposta immunitaria alterata. Questo può essere il motivo per cui questi pazienti sono a più alto rischio di infezione. Ma i diabetici soffrono spesso anche di altre patologie associate, cosa che può aumentare la loro suscettibilità alle infezioni", spiega il ricercatore Jesper Smit. (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 15: 49 ALIMENTI: CAFFE' AI RAGGI X IN 9.400 STUDI, PROMOSSI EFFETTI SU SALUTE


Per soggetti sani consigliati fino a 300 mg, secondo ricerca Usa allunga la vita Milano, 10 mar. (AdnKronos Salute) - Per gli italiani è un rito, per i ricercatori un chiodo fisso. La scienza lo ha praticamente passato ai raggi X: c'è chi ne ha mappato il Dna e chi ne ha studiato gli effetti in relazione a qualunque tipo di malattia. E' così che il caffè, dal 1990 a oggi, è diventato il protagonista di oltre 9.400 studi. Verdetto: promosso, per la gioia dei cultori della tazzina secondo cui una giornata non può cominciare bene e un pasto non può dirsi concluso senza un buon espresso. A fare il punto sulle evidenze favorevoli raccolte dagli scienziati sono gli esperti riuniti in un convegno su caffè e salute organizzato dall' Italian Coffee Association (Ica) nella sede della Confcommercio di Milano: la bevanda più amata dagli italiani, se bevuta in dosi moderate, "non crea effetti negativi e anzi talvolta può prevenire l' insorgenza di alcune patologie e si associa persino a un aumento dell' attesa di vita". (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 15: 13 ALIMENTI: CAFFE' AI RAGGI X IN 9.400 STUDI, PROMOSSI EFFETTI SU SALUTE (2)

(AdnKronos Salute) - Ormai, sottolinea Amleto D' Amicis, coordinatore scientifico dell' evento, già direttore di un' unità operativa dell' Istituto nazionale per la ricerca sugli alimenti e la nutrizione (Inran), "sono stati eliminati quei fattori confondenti di tipo ambientale e di stile di vita (come ad esempio il fumo) che hanno determinato la correlazione negativa su caffè e salute e, dopo decenni di ricerche, è stato eletto ad alimento importante all' interno di una sana ed equilibrata alimentazione".


Ma quando, davanti all' ennesima tazzina, è giusto fermarsi? "E' stato dimostrato che il caffè, se bevuto nelle dosi consigliate di circa 300 mg (fino a 4-5 tazzine di espresso, 3-4 di tazzine preparate con la moka o 2,5 tazze di caffè americano), non produce alcun effetto negativo sull' individuo sano, anche per il suo importante potere antiossidante", rassicura D' Amicis. Anzi in alcuni casi, "come ad esempio per la cirrosi epatica e il diabete, può persino svolgere un' azione preventiva", continua l' esperto. (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 15: 13 ALIMENTI: CAFFE' AI RAGGI X IN 9.400 STUDI, PROMOSSI EFFETTI SU SALUTE (3)

(AdnKronos Salute) - A caccia di prove sull' esistenza di effetti favorevoli o sfavorevoli, oltre le doti più note del caffè (amiche "dell' attenzione e della concentrazione mentale"), è stato necessario "valutare il consumo in persone clinicamente sane", spiega Gianpaolo Gensini, professore ordinario di Medicina interna e presidente del Cesmav (Centro studi di medicina avanzata). In particolare, "negli anni recenti, un ampio studio dei National Institutes of Health, condotto in 229.119 uomini e 173.141 donne dai 50 ai 71 anni, ha permesso di rilevare una riduzione della mortalità totale e di quella da patologie cardiocerebrovascolari, diabete, infezioni, traumi e incidenti". Ci sono poi alcuni lavori che promuovono ' l' oro nero in tazza' come scudo contro alcuni tipi di tumore: per esempio "il tumore del colon-retto, del fegato e dell' endometrio - elenca Sabina Sieri, ricercatrice in Epidemiologia nutrizionale dell' Istituto nazionale dei tumori (Int) di Milano - I risultati dei recenti studi pubblicati sono sorprendentemente positivi rispetto alle convinzioni del passato,


secondo cui bere caffè è un' abitudine poco sana. I dati mostrano come non vi sia un' associazione positiva tra il consumo di caffè e il rischio di tumore". (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 15: 13 ALIMENTI: CAFFE' AI RAGGI X IN 9.400 STUDI, PROMOSSI EFFETTI SU SALUTE (4)

(AdnKronos Salute) - Ai livelli di consumo che si ritengono usuali, "potrebbe invece essere associato a una riduzione del rischio per malattie cardiovascolari, ma restano da identificare con più certezza le componenti della bevanda responsabili di tale effetto", riferisce Luca Scalfi, professore ordinario di Fisiologia all' università degli Studi di Napoli Federico II. Sembra infine "che consumare caffè possa proteggere dal rischio di incorrere in malattie croniche del tratto gastrointestinale e del fegato e qualche possibile meccanismo coinvolto in questa attività protettiva sta emergendo in maniera sempre più chiara", evidenza Daniele Del Rio, professore associato di Nutrizione umana all' università degli Studi di Parma. "Dobbiamo ora compiere un ulteriore sforzo di ricerca per comprendere a fondo la complessità della relazione tra consumo di caffè e salute, disegnando ricerche di laboratorio e studi sull' uomo che confermino e rafforzino le evidenze ottenute fino ad oggi". (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 15: 13


Tai Chi fa bene al cuore, diminuisce pressione e colesterolo

Arti marziali cinesi migliorano qualità di vita dei cardiopatici (ANSA) - ROMA, 10 MAR - Arti marziali cinesi come il Tai Chi abbassano pressione del sangue, triglicridi e colesterolo, migliorando la salute di persone che soffrono di cuore. La conferma arriva da ricercatori dell' Università dello Sport di Shanghai, che hanno esaminato 35 studi in materia in un' analisi pubblicata sul Journal of American Heart Association. Forza, flessibilità e equilibrio sono le qualità che le arti marziali cinesi potenziano, combinandole insieme ad attività fisica dolce, meditazione, consapevolezza del corpo e attenzione ad una corretta respirazione. Precedenti ricerche ne avevano confermato i benefici per pazienti con demenza e tumore. Nella nuova revisione di studi scientifici sono stati presi in considerazione i dati relativi a 2.249 pazienti con malattie cardiovascolari provenienti da 10 diversi paesi. Tutti erano stati seguiti per al massimo un anno, durante il quale hanno praticato esercizi tradizionali cinesi, come quelli del Tai chi o del Qui Gong, senza altri cambiamenti nelle abitudini quotidiane. I benefici erano evidenti: in media si notava una riduzione della pressione arteriosa sistolica di oltre 9,12mmHg


(millimetri di mercurio) e della pressione diastolica di oltre il 5 mmHg, insieme a significative riduzioni nei livelli di colesterolo cattivo e trigliceridi. Inoltre a diminuire era anche la depressione. Si tratta, , ha detto uno degli autori dello studio, Yu Liu, di "esercizi a basso rischio che consentono un intervento potenzialmente utile per migliorare la qualitĂ della vita nei pazienti con malattie cardiovascolari, la principale causa di invaliditĂ e di morte nel mondo". (ANSA).

YQX 10-MAR-16 15: 02 NNN

RICERCA: PANCREAS ARTIFICIALE, IN FRANCIA SI TESTA SISTEMA GUIDATO DA SMARTPHONE

Dieci centri universitari coinvolti Roma, 10 mar. (AdnKronos Salute) - Un pancreas artificiale ' guidato' da uno smartphone, dotato di uno speciale algoritmo e collegato con sistema bluetooth a sensori in grado di misurare il tasso di glucosio nel sangue. Il tutto legato a una pompa miniaturizzata per il rilascio dell' insulina necessaria. E' il sistema sperimentale, realizzato da una start-up francese, in corso di valutazione all' interno di uno studio clinico internazionale in 10 centri ospedalieri universitari del Paese d' Oltralpe, in partnership con la Federazione francese dei diabetici. Il pancreas artificiale è un obiettivo su cui sono concentrati diversi gruppi di ricerca nel mondo, tra i quali il colosso americano


Medtronic che punta a commercializzarlo già nel 2017. La particolarità della ricerca francese - realizzata per la start-up Diabeloop, dal 2011, dal Centro di studi Ceritd in collaborazione con Leti, istituto del Cea-Tech, leader in micro e nanotecnologie - è legata soprattutto a un progetto integrato con la telemedicina, per il monitoraggio 24 ore su 24 da parte di équipe infermieristiche specializzate, e al tentativo di rendere estremamente personalizzato il sistema attraverso un algoritmo che contiene un ampio ventaglio di informazioni. (segue) (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 14: 31 RICERCA: PANCREAS ARTIFICIALE, IN FRANCIA SI TESTA SISTEMA GUIDATO DA SMARTPHONE (2)

(AdnKronos Salute) - Il costo dell' intero sistema è stimato in 9 mila euro l' anno per ciascun paziente, circa il 10% in più rispetto all' attuale costo dei trattamenti più avanzati. Dall' inizio dell' anno uno studio internazionale, con il sostegno degli Nih americani, sta valutando - in 6 centri Usa e alcuni europei, tra i quali 10 francesi - l' intero sistema nella vita reale di 240 pazienti, 24 ore su 24. Il dispositivo, inoltre, è stato testato recentemente su 15 pazienti per 3 giorni in ambiente ospedaliero, mentre altri 100 pazienti saranno coinvolti nel 2017, prima della commercializzazione. Infine, nel 2018, uno studio comparativo e farmaco-economico su 200 pazienti è previsto per verificare i vantaggi del sistema rispetto ai trattamenti esistenti, in vista della richiesta di rimborsabilità da parte del sistema assicurativo francese. (Ram/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222


10-MAR-16 14: 31 FARMACI: IMMUNOTERAPIA ' QUARTO PILASTRO' CURA CANCRO

Molecole che sfidano pero' sostenibilita' Ssn Roma, 10 mar. (AdnKronos Salute) - Immunoterapia, quarto pilastro nel trattamento del cancro insieme a chemioterapia, chirurgia e radioterapia. Molecole innovative che stanno dimostrando di avere il potenziale per migliorare la sopravvivenza a lungo termine e l' esito clinico di diversi tumori maligni difficili come il melanoma e il tumore del polmone. Un obiettivo fondamentale alla luce del fatto che, nonostante i progressi degli ultimi decenni, la mortalità per tumore resta elevata: nel 2011 in Italia si sono registrati circa 175.000 decessi (quasi 99.000 tra gli uomini e quasi 77.000 tra le donne), vale a dire circa 3 ogni 1.000 persone. Il potenziale di questi nuovi farmaci si scontra però con l' annoso problema dell' accesso e della sostenibilità per il Ssn. Se ne è parlato in occasione di un incontro di formazione promosso dal Master di comunicazione scientifica della Sapienza ' La Scienza nella pratica giornalistica', con il supporto di Msd Italia. Il melanoma è il tumore che ha permesso di ottenere la maggior parte delle conoscenze attualmente disponibili sull' immunoterapia. L' elemento chiave è stata la scoperta dei ' checkpoint inhibitors', molecole chiave coinvolte nei meccanismi che permettono al tumore di evadere il controllo del sistema immunitario. Queste molecole possono diventare bersaglio di anticorpi monoclonali che inibendo i checkpoint riattivano la risposta immunitaria anti-tumorale. (segue) (Com-Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 14: 18 FARMACI: IMMUNOTERAPIA ' QUARTO PILASTRO' CURA CANCRO (2)


(AdnKronos Salute) - Il 2011 segna il punto di partenza dell' immunoterapia nella pratica clinica con l' approvazione del primo anticorpo monoclonale (ipilimumab) diretto contro Ctla-4 (citotoxic T-lymphocyte-associated protein 4). A distanza di 4 anni sono stati sviluppati altri 4 diversi inibitori dei checkpoint immunitari, come pembrolizumab che sta dimostrando un' ampia azione in molteplici forme di tumore e che in particolare nel trattamento del melanoma, per il quale ha già ricevuto il via libera in Europa, è la prima e unica terapia anti-Pd-1 a offrire un beneficio - in termini di sopravvivenza - statisticamente superiore rispetto alla chemioterapia e a ipilimumab, l' attuale standard di cura per il melanoma avanzato. Uno dei passaggi più critici dell' immunoterapia, però, è la complessità dei processi che portano le nuove molecole sul mercato anche a causa della specificità del meccanismo d' azione di questi farmaci, che richiederebbe un aggiornamento dei criteri di valutazione di efficacia e tollerabilità. L' avvento di molecole in grado di rivoluzionare il trattamento dei tumori richiede quindi misure e interventi altrettanto straordinari. (segue) (Com-Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 14: 18 FARMACI: IMMUNOTERAPIA ' QUARTO PILASTRO' CURA CANCRO (3)

(AdnKronos Salute) - "In Italia nel 2014 la spesa per i farmaci oncologici ospedalieri è stata pari a 3.899 milioni di euro, con un incremento di circa il 9,6% rispetto alla spesa del 2013 - ha detto Carmine Pinto, presidente nazionale dell' Associazione italiana di


oncologia medica (Aiom) - il 2016 potrebbe rappresentare l' anno di svolta per un intervento nazionale sul cancro con l' istituzione di un Fondo specifico che contribuisca al rimborso alle Regioni dei farmaci oncologici individuati a forte carattere innovativo sulla base di definiti parametri". "La revisione della governance della spesa farmaceutica - secondo Paolo Bonaretti, consigliere per Politiche industriali del Gabinetto del ministero dello Sviluppo economico - è un tema che deve essere affrontato già dal 2016, considerando anche l' impatto a cui assisteremo nei prossimi anni con l' ingresso sul mercato annunciato dalla Fda di 45 farmaci innovativi di cui 16 in fast track, metà dei quali sono farmaci per patologie diffuse". "Per garantire l' accesso dei pazienti alle terapie innovative in ambito oncologico - dichiara Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia - riteniamo urgente e imprescindibile l' adozione di una nuova governance del settore farmaceutico. In particolare, diverse sono le possibili e concrete soluzioni: dal superamento del tetto per la spesa farmaceutica ospedaliera (e la sua inclusione all' interno della spesa ospedaliera) alla creazione di un Fondo ad hoc alimentato anche con tasse di scopo". (Com-Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 14: 18 CHIRURGIA: UROLOGI, INCISIONI DI 3 MM E RENE SALVO IN 70% INTERVENTI CANCRO

Peschiera del Garda capitale della mini-laparoscopia, usata per la prima volta su 17enne con ' sindrome schiaccianoci' Milano, 10 mar. (AdnKronos Salute) - Niente tagli e cicatrici e ora


neanche buchi, ma solo puntini di 3 millimetri - grandi meno della metà di prima - come unico ricordo dell' intervento che rimarrà ai pazienti operati con la mini-laparoscopia urologica. Il regno di questa nuova ' chirurgia in miniatura' è la clinica Pederzoli di Peschiera del Garda (Verona), convenzionata con il Ssn. La divisione Urologia, diretta da Gaetano Grosso, ha all' attivo oltre 10 mila interventi mininvasivi eseguiti negli ultimi 20 anni. E con la mini-laparoscopia ha operato per la prima volta al mondo un ragazzo di 17 anni con la ' sindrome dello schiaccianoci', una malformazione congenita caratterizzata da una compressione della vena renale con conseguenti sanguinamenti e dolori. L' alternativa per lui era un taglio di oltre 20 centimetri, una lunga degenza e altrettanta convalescenza. Con l' intervento eseguito dall' équipe di Grosso, i tempi di ripresa per il ragazzo sono stati di pochi giorni. Oggi sta bene e lo stesso lieto fine è toccato a Elena, 22 anni, di Catania. La ragazza, affetta da una fibrosi che bloccava l' uretere, avrebbe dovuto urinare a vita con un tubo inserito nell' addome, oppure farsi operare e convivere per il resto dell' esistenza con la solita cicatrice di 20 cm. Ha evitato entrambe le possibilità. Il team di Peschiera del Garda, attraverso micro-buchini del diametro di 3 mm, in 2 ore e mezzo le ha ricostruito internamente l' uretere, utilizzando 10 centimetri di appendice. Per Elena una settimana di degenza e 2 di convalescenza, prima di ricominciare una vita normale. (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 13: 40 CHIRURGIA: UROLOGI, INCISIONI DI 3 MM E RENE SALVO IN 70% INTERVENTI CANCRO (2)

(AdnKronos Salute) - Proprio la mini-laparoscopia sarà al centro di numerose presentazioni del 31esimo Congresso europeo di urologia


(Eau), in programma da domani 11 marzo a martedì 15 a Monaco di Baviera, ma anche del Congresso di chirurgia urologica che si terrà proprio a Peschiera del Garda dal 6 all' 8 aprile. La tecnica si può utilizzare anche per il tumore del rene, neoplasia in aumento con casi più che raddoppiati in 10 anni e pazienti sempre più giovani. "Un ulteriore progresso compiuto dalla chirurgia urologica sottolinea Grosso - è la conservazione del rene che oggi nel nostro centro avviene nel 70% dei casi di chirurgia per tumori, mentre in precedenza veniva asportato nella maggioranza degli interventi, per patologie maligne". (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 13: 40 CHIRURGIA: UROLOGI, INCISIONI DI 3 MM E RENE SALVO IN 70% INTERVENTI CANCRO (3)

(AdnKronos Salute) - La mini-laparoscopia garantisce "minor trauma e dolore, infezioni e complicazioni sempre più rare - spiega Grosso Molto importante per le donne, poi, l' aspetto estetico". Con gli urologi della clinica Pederzoli la chirurgia si fa anche solidale. I camici bianchi aderiscono ad Aispo (Associazione italiana per la solidarietà tra i popoli), che promuove missioni mediche salvavita nelle zone più povere del mondo, e sono volati in Medio Oriente, nelle città cisgiordane e palestinesi di Nablus e Ramal. Qui hanno salvato la vita di un bimbo nomade di 8 anni con un intervento di ricostruzione plastica del rene. In occasione del Congresso internazionale di aprile a Peschiera del Garda, protagonista sarà la sala operatoria multimediale: quella della clinica veneta ha 5 mega schermi full Hd integrati tra loro e con la strumentazione operatoria, e i camici verdi hanno a disposizione dal ' robot chirurgo' alla suturatrice elettrica in grado di annullare le


vibrazioni dei movimenti manuali. E' dal 1994 che la Divisione di Urologia della struttura coltiva la tecnica mininvasiva. Fra i 10 mila pazienti così operati in 20 anni ci sono persone affette da tumore alla prostata (quasi 4.500), da malattie renali, della vescica, e diverse altre patologie. (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 13: 40 CHIRURGIA: UROLOGI, INCISIONI DI 3 MM E RENE SALVO IN 70% INTERVENTI CANCRO (4)

(AdnKronos Salute) - "Il nostro - sottolinea Grosso - è il primo centro in tutta Italia in cui si esegue l' approccio laparoscopico extraperitoneale che garantisce ulteriori vantaggi ai pazienti rispetto alla procedura mininvasiva standard e ne amplia notevolmente gli ambiti di applicazione. L' accesso che si esegue nella nostra struttura consente di operare direttamente sulla prostata senza toccare l' intestino. In questo modo si evitano non solo la ferita esterna di 15-20 centimetri della procedura tradizionale open, ma anche quella interna altrettanto ampia alla cavità peritoneale della procedura mininvasiva standard. All' estero la nostra tecnica viene eseguita in alcuni centri di eccellenza di Francia, Belgio e Usa". (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 13: 40 Esperti, caffé può prevenire malattie con 3 - 4 tazzine giorno


(ANSA) - MILANO, 10 MAR - Il caffé é tra le bevande più amate dagli italiani, ma c'é un dibattito acceso che mette a confronto i suoi potenziali effetti benefici con quelli negativi. A cercare di dare un punto fermo sono le imprese riunite nella Italian Coffee Association (ICA), che oggi a Milano hanno aperto un convegno sul ruolo del caffé sulla salute. Dove, tra l' altro, é stato definito che non ci sono problemi (ma anzi, ci sono effetti protettivi) se se ne beve meno di 3-4 tazzine di moka al giorno. "Dal 1990 oltre 9.400 studi hanno messo il caffé sotto la lente di ingrandimento - hanno spiegato gli specialisti - ma se bevuto in dosi moderate, non crea effetti negativi e anzi talvolta può prevenire l' insorgenza di alcune patologie". Secondo Sabina Sieri, epidemiologa nutrizionale all' Istituto Nazionale Tumori di Milano, "il caffé può proteggere da alcuni tipi di tumore, come quelli del colon-retto, del fegato e dell' endometrio. I risultati sono sorprendentemente positivi rispetto alle convinzioni del passato, in cui bere caffé era considerata un' abitudine poco sana". Azioni benefiche anche contro le malattie gastrointestinali: "Consumare caffé - ha aggiunto Daniele Del Rio, professore associato di Nutrizione Umana all' Università di Parma - sembra possa proteggere dal rischio di incorrere in malattie croniche gastrointestinali e del fegato. Ora serve un ulteriore sforzo di ricerca per comprendere a pieno la relazione tra consumo di caffé e salute, per confermare e rafforzare le evidenze ottenute fino ad oggi". Ma qual é la dose giusta per non esagerare con questa bevanda? "E' stato dimostrato - hanno concluso gli esperti - che se si bevono 4-5 tazzine di espresso, o 3-4 di tazzine preparate con la moka o 2,5 tazze di caffé americano, il caffé non produce alcun effetto negativo sull' individuo sano; e in alcuni casi, come ad esempio per la cirrosi epatica e per il diabete, può persino svolgere un' importante azione preventiva". KXP 10-MAR-16 13: 20 NNN


TRAPIANTI: FALLITO IL PRIMO DI UTERO IN USA, ORGANO RIMOSSO

Complicazione improvvisa per Lindsey, 26 anni e madre di 3 bimbi adottivi, operata a febbraio Milano, 10 mar. (AdnKronos Salute) - E' fallito il primo trapianto di utero eseguito negli Stati Uniti. La Cleveland Clinic ha annunciato che, a causa di complicazioni insorte nella donna di 26 anni operata in febbraio, è stato rimosso l' organo impiantato da donatrice cadavere durante una maratona chirurgica di 9 ore. "Siamo rattristati di dover informare che Lindsey, la nostra paziente, ha sperimentato di recente una complicanza improvvisa che ci ha costretti ad asportare l' utero trapiantato", hanno spiegato dall' ospedale, come riferisce la Cnn online. La paziente stava recuperando bene, assicurano i sanitari che intendono approfondire le ragioni dell' accaduto. In una dichiarazione ufficiale, la donna ha comunque espresso "gratitudine per tutti i miei medici", che "hanno agito molto rapidamente per garantire la mia salute e la mia sicurezza". Lindsey aveva raccontato la sua storia proprio questa settimana, pochi giorni prima di perdere l' utero. "Avevo 16 anni quando mi è stato detto che non avrei mai potuto avere figli e da quel momento non ho fatto che pregare Dio perchÊ mi permettesse di vivere una gravidanza. Eccoci oggi all' inizio di quel viaggio", aveva ricordato la giovane, seduta su una sedia a rotelle con il marito Blake alle spalle. Insieme hanno adottato 3 bambini. (segue) (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 12: 08 TRAPIANTI: FALLITO IL PRIMO DI UTERO IN USA, ORGANO RIMOSSO (2)


(AdnKronos Salute) - Nel novembre scorso la Cleveland Clinic ha annunciato un programma di trapianto di utero che avrebbe coinvolto 10 donne con cosiddetta infertilità da fattore uterino, progetto che al momento resta confermato e in corso. L' infertilità da fattore uterino - la donna non può avere una gravidanza perché nata senza utero, oppure perché ha perso l' organo o la sua funzionalità - è una condizione irreversibile che interessa il 3-5% della popolazione femminile mondiale. Mentre Lindsey è stata la prima paziente a ricevere un trapianto di utero negli States, l' intervento è stato eseguito 9 volte da un team svedese dell' università di Goteborg. L' équipe scandinava ha utilizzato organi da donatrici viventi e ha fallito in 2 soli casi. Cinque delle donne in cui l' impianto ha avuto successo sono rimaste incinte, e in 4 casi la gravidanza è arrivata al parto. (Opa/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-16 12: 08

CARNE, CIWF: ALLARME SU POLLI ALL' ANTIBIOTICO (1)

(9Colonne) Roma, 10 mar - Per rispondere alla propaganda dell' industria avicola sul "pollo sano e made in Italy", CIWF lancia un' infografica per spiegare la realtà che si nasconde dietro all' allevamento intensivo di polli.


Altissime densità (fino a 20 polli per mq) nei capannoni, selezione genetica con patologie connesse, ridotte difese immunitarie e conseguente uso rutinario di antibiotici producono grandissime sofferenze per gli animali, gravi rischi per la salute umana e una carne più grassa e meno salutare. Il ministero della Salute ha recentemente pubblicato la "Relazione sulla resistenza agli antimicrobici dei batteri zoonotici e commensali del settore avicolo" per il 2014, condotta secondo le nuove regole europee che armonizzano tali monitoraggi in tutti gli stati membri e che sono entrate in vigore l' gennaio 2014. Secondo il report, nei 709 campioni di pollo esaminati sono stati riscontrati: il 12,69% positivi alla presenza di Salmonella spp, una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato e in Italia; il 72,92% positivi alla presenza di Campylobacter spp, la prima causa di zoonosi trasmesse dagli animali all' uomo in Europa il cui numero di casi è probabilmente sottonotificato in Italia; il 95,40% positivi alla presenza di Escherichia coli da E. coli produttori di Esbl/AmpC, batteri che, secondo la relazione ministeriale, "destano preoccupazione per la salute pubblica, sia per la loro capacità di trasmettere i determinanti di resistenza ai principali agenti zoonosici (Salmonella) che per le loro potenzialità di agenti patogeni opportunisti nell' uomo". (SEGUE)

}100920 MAR 16 ~

CARNE, CIWF: ALLARME SU POLLI ALL' ANTIBIOTICO (2)

(9Colonne) Roma, 10 mar - Destano inoltre preoccupazione gli alti livelli di resistenza, anche multipla, agli antibiotici, compresi quelli di importanza


critica per l' uomo. Nello specifico, ad esempio, il 90,04% degli isolati di Campylobacter jejuni ha mostrato resistenza ai fluorochinolonici e il 5,36% ha mostrato resistenza multipla. Secondo la Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani (Fnovi) "i risultati rappresentano una situazione alquanto allarmante soprattutto per alcuni antimicrobici quali tetracicline, sulfamidici, amminopenicilline e chinolonici". Secondo Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia Onlus spiega: "L' uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti di polli

è

necessario

estremamente

perché

ridotte

dalla

le

difese

selezione

immunitarie

degli

animali

genetica

dalle

condizioni

e

sono di

allevamento, tra cui le altissime densità. Il miglioramento delle condizioni ambientali da solo non basta a risolvere questo problema: solo lavorando anche sugli aspetti di selezione delle razze e sulla riduzione delle densità sarà possibile ridurre l' uso di antibiotici e tenere sotto controllo il fenomeno dell' antibiotico-resistenza, che attualmente rappresenta una vera e propria minaccia per la salute pubblica. Nessun interesse commerciale dovrebbe avere la priorità rispetto alla salute dei cittadini italiani". (PO / SEGUE) }100921 MAR 16 ~

CARNE, CIWF: ALLARME SU POLLI ALL' ANTIBIOTICO (3)

(9Colonne) Roma, 10 mar - In Italia ogni anno vengono allevati circa 500 milioni di polli "da carne", la stragrande maggioranza dei quali in allevamenti intensivi, del tutto simili a quelli degli altri paesi europei. Stipati in capannoni a decine di migliaia con cicli di vita brevissimi (39-42 giorni), selezionati per crescere in maniera abnorme e sviluppando per questo diverse gravi patologie, tenuti in vita grazie ad un massiccio uso di antibiotici, questi animali sono


venduti a prezzi sempre più bassi e sono ormai considerati soltanto una merce. Pisapia inoltre sottolinea che "i consumatori italiani stanno diventando sempre più attenti al benessere degli animali. Per questo l' industria cerca di rassicurarli con informazioni fuorvianti, tutte mirate ad assolvere le colpe del sistema intensivo, verso gli animali e la salute umana" e "il Made in Italy senza attenzione per il benessere animale resta un' etichetta priva di contenuto che non garantisce la tanto acclamata qualità. Con questa iniziativa abbiamo dato il nostro contributo al ristabilimento della verità sul pollo, per gli italiani che vogliono riflettere. E, siamo certi, saranno tanti". CIWF ricorda che in Italia, seppur minoritari, esistono sistemi di allevamento di polli da carne maggiormente rispettosi del benessere animale, come quelli all' aperto o che riportano in etichetta informazioni sulla crescita a densità inferiori rispetto ai limiti di legge e sull' uso di arricchimento ambientale. Perciò invita i consumatori a preferire prodotti provenienti da questi tipi di allevamento, diventando così gli attori del cambiamento, per porre fine al crudele allevamento intensivo dei polli da carne. (PO / Com)

}100923 MAR 16 ~

RICERCA: 10 MILA LESIONI DNA CELLULA AL GIORNO, PERICOLI DA RIPARAZIONE

Cnr, enzimi che sintetizzano nuovi ' pezzetti' Dna danneggiato possono creare genoma ' ibrido'


Roma, 11 mar. (AdnKronos Salute) - Lo stress ossidativo, causato dai radicali liberi e legato all' invecchiamento, è responsabile ogni giorno di circa 10.000 lesioni al Dna per cellula. Danni a cui l' organismo risponde. Ma la riparazione, in realtà, può rivelarsi pericolosa.

Il gruppo di ricerca dell' Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Igm-Cnr) di Pavia - coordinato da Giovanni Maga, in collaborazione con il laboratorio dell' Università di Zurigo diretto dalla ricercatrice Barbara van Loon - ha dimostrato come gli enzimi che sintetizzano nuovi ' pezzetti' del Dna danneggiato dallo stress ossidativo spesso creino genoma ibrido, in cui Dna e Rna si mescolano. Lo studio, finanziato dall' Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), è pubblicato su ' Nature Communications'.

Le Dna-polimerasi umane beta e lambda sono gli enzimi essenziali per consentire alla cellula di tollerare i danni: sintetizzano nuovi pezzetti di Dna laddove l' informazione originaria si era persa. "Dna e Rna sono catene composte da mattoni differenti: i deossinucleotidi per il Dna e i ribonucleotidi per l' Rna. Il primo conserva e trasmette l' informazione genetica in generazioni successive di cellule, mentre l' Rna consente la lettura e la traduzione di tale informazione all' interno di ogni cellula nel corso della propria esistenza", spiega Maga. (segue)


(Com-Ram/Adnkronos)

ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 16: 42 RICERCA: 10 MILA LESIONI DNA CELLULA AL GIORNO, PERICOLI DA RIPARAZIONE (2)

(AdnKronos Salute) - "Per assemblare ciascun tipo di mattone continua Maga - esistono enzimi specifici, le Dna e le Rna-polimerasi, che sintetizzano rispettivamente le catene di Dna e di Rna. Con questo lavoro abbiamo dimostrato come i danni causati dai radicali liberi presenti sui tratti di genoma ibrido Dna/Rna vengano riparati meno efficientemente di quanto pensassimo, promuovendo di fatto l' accumulo di mutazioni nel genoma".

Se infatti, nel tentativo di operare una riparazione, le Dna-polimerasi utilizzano ribonucleotidi invece che deossinucleotidi, si genera un errore ulteriore. "I risultati ottenuti consentono pertanto di ipotizzare che i meccanismi fisiologici di riparazione dello stress ossidativo, operati dalle Dna-polimerasi beta e lambda,


in contesti particolari possano anche contribuire allo sviluppo di patologie come tumori o malattie neurodegenerative", conclude il ricercatore dell' Igm-Cnr.

(Com-Ram/Adnkronos)

ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 16: 42

SANITA': RIACCREDITATO OSPEDALE ISRAELITICO DI ROMA

Roma, 11 mar. (AdnKronos Salute) - "L' Ospedale Israelitico di Roma è nuovamente autorizzato a offrire i suoi servizi in convenzione con il Sistema sanitario nazionale. Il riaccreditamento firmato dal presidente della Regione Lazio è un atto importante in favore di tutti i cittadini della Capitale e dei membri della Comunità Ebraica di Roma". L' annuncio è del commissario straordinario dell' Ospedale Israelitico, Alfonso Celotto.

"Abbiamo passato mesi di duro lavoro - ricorda Celotto - che hanno prodotto il segno di un tangibile cambiamento e tanto ancora c'è da


fare per rimettere completamente in moto la macchina dell' Ospedale. Se siamo riusciti in questo percorso e se continueremo a lavorare al servizio della sanità laziale, è grazie alle Istituzioni che ci hanno sempre sostenuto. Ringrazio il presidente Nicola Zingaretti e il sub commissario alla Sanità della Regione Lazio Giovanni Bissoni, per aver permesso alla nostra struttura di tornare alla normalità e per l' attenzione che hanno voluto dare alla nostra vicenda".

"Un ringraziamento speciale va anche al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e al Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, che hanno tracciato la miglior strada per raggiungere questo risultato. Infine, un sincero ringraziamento va all' amministratore prefettizio, Narciso Mostarda, che dal primo giorno d' insediamento si è prodigato nel suo lavoro di ripristino dell' attività pubblica ottenendo i risultati preposti in tempi brevi. Anche grazie a tutti loro i dipendenti dell' Ospedale potranno guardare al futuro con maggiore serenità".

(Com-Bdc/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 16: 27

MEDICINA: DOPO INFARTO OMEGA - 3 SALVAVITA, - 24, 5% RISCHIO MORTE


Studio su 11 mila pazienti, dopo 1 anno di cura anno ridotto pericolo decesso Firenze, 11 mar. (AdnKronos Salute) - Gli omega-3 possono salvare la vita ed evitare a chi ha già subito un infarto di averne un secondo nell' arco di un anno. E' quanto ha stabilito uno studio retrospettivo su 11 mila pazienti di 5 Asl italiane, colpiti da sindrome coronarica acuta. Il 21,5% è stato trattato con Pufa n-3 (Esteri etilici di acidi grassi polinsaturi), un concentrato di omega-3 (pari a 1 grammo), e dopo un anno i ricercatori hanno registrato nei post-infartuati una riduzione del rischio di mortalità del 24,5% e del 34,7% per il pericolo di un re-infarto. Lo studio è stato pubblicato sull' ' American Journal of Cardiology' ed è stato condotto dalla Fondazione Irccs Maugeri di Veruno (Novara), la Duke University Usa e l' Università di Brescia. La ricerca, realizzata con il contributo non condizionante della Sigma-Tau, è stata presentata a Firenze al Congresso nazionale ' Conoscere e curare il cuore'. "L' assunzione di Pufa n-3, con un contenuto in Epa e Dha (due particolari acidi grassi polinsaturi) non inferiore all' 85%, insieme alla terapia di riferimento utilizzata in dimissione ospedaliera, riduce significativamente il rischio re-infarto e di mortalità, migliorando la qualità di vita dei pazienti e non ultimo garantendo un sostegno al Ssn grazie alla riduzione dei costi legati alla re-ospedalizzazione", hanno spiegato gli autori. (segue) (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 15: 34 MEDICINA: DOPO INFARTO OMEGA - 3 SALVAVITA, - 24, 5% RISCHIO MORTE (2)


(AdnKronos Salute) - "I Paesi che mangiano tanto pesce hanno un' aspettativa di vita molto alta in confronto a quelli che non lo consumano - ha sottolineato Pier Luigi Temporelli, della Cardiologia riabilitativa della Fondazione Maugeri Irccs di Veruno e tra gli autori della ricerca - Nel pesce ci sono i Pufa n-3, in particolare Epa e Dha, ma solo in alcune tipologie di pesce grasso di mari freddi (salmone, acciuga, sardina aringa sgombro, pesce spada), oppure nell' olio di pesce. Ma ne dovremmo mangiare 250 milligrammi al giorno, ovvero 2-3 volte a settimana. Chi invece ha avuto una sindrome coronarica acuta - precisa - dovrebbe consumare 1 grammo al giorno di omega-3. Una quantità difficilemente raggiungibile. Ecco l' utilità dei Pufa n-3 che concentrano in una pasticca la quantità necessaria". "Gli omega-3 hanno ancora un ruolo e lo studio lo dimostra - ha osservato Savina Nodari, cardiologa dell' Università di Brescia, co-autore della ricerca - L' analisi del mondo reale fatta con lo studio dimostra che gli omega-3 hanno un valore indipendente rispetto a tutti gli altri farmaci, pur dati secondo linee guida, nel ridurre la mortalità e l' infarto. Inoltre evitano nuove ospedalizzazioni, e questo significa anche far risparmiare il Ssn, un punto di forza per garantire questi farmaci ai pazienti". "Ci sentiamo di suggerire quindi - ha concluso Temporelli - di inserire nell' armamentario dei pazienti post-infartuati almeno nel primo anno dopo l' evento, dove sono più a rischio, 1 grammo al giorno di Pufa n-3". (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 15: 34 TUMORI: CANCRO SENO ' RISTRETTO' IN 11 GIORNI CON MIX DI FARMACI


In alcuni casi sparito del tutto, spiegano i ricercatori britannici da Amsterdam Roma, 11 mar. (AdnKronos Salute) - Una coppia di farmaci si è rivelata in grado di ridurre drasticamente, e talvolta eliminare, alcuni tipi di cancro al seno in soli 11 giorni. Lo hanno annunciato alcuni medici britannici intervenuti all' European Breast Cancer Conference in corso ad Amsterdam, definendo "sorprendenti" i risultati ottenuti. La scoperta potrebbe consentire ad alcune pazienti di evitare la chemio. I farmaci, testati su 257 donne, bersagliano un punto debole presente in circa un tumore al seno su 10. Secondo i ricercatori dell' Institute of Cancer Research di Londra, che hanno condotto lo studio, questo lavoro apre la strada a una terapia del tumore ' su misura'. I medici stavano indagando sull' effetto dei farmaci nella breve finestra tra la diagnosi di tumore e l' operazione per rimuoverlo. Ma al momento di operare, non c' era alcun segno di cancro in alcune pazienti. Per Judith Bliss, dell' Institute of Cancer Research di Londra, l' impatto è stato "drammatico". "Siamo rimasti particolarmente sorpresi da questi risultati, anche dal momento che è stato un processo a breve termine - spiega alla Bbc online - E' diventato evidente che alcune pazienti avevano avuto una risposta completa". I farmaci usati sono lapatinib e trastuzumab. Entrambi bersagliano Her2, una proteina che alimenta la crescita dei tumori al seno di alcune donne. (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 14: 30 TUMORI: CANCRO SENO ' RISTRETTO' IN 11 GIORNI CON MIX DI FARMACI (2)


(AdnKronos Salute) - Il trattamento è stato somministrato in donne con tumori Her2-positivi tra 1 e 3 centimetri. In meno di due settimane di trattamento il tumore è scomparso completamente nell' 11% dei casi, e in un ulteriore 17% di casi era più piccolo di 5 millimetri. I risultati hanno entusiasmato i ricercatori, ma occorreranno ora studi più ampi per confermarli. "Dobbiamo essere sicuri che non stiamo facendo un passo indietro e aumentando il rischio di recidiva", ha aggiunto Bliss. Inoltre, il lavoro riguarda solo un tipo di tumore al seno. Per Arnie Purushotham di Cancer Research UK, che ha finanziato lo studio, "questi risultati sono molto promettenti se si confermano nel lungo periodo. Potrebbe essere il passo iniziale per un nuovo modo di trattare tumori al seno Her2-positivi". (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 14: 30 NNN SESSO: MAPPA MISURE INTIME PER LUI, IN AUMENTO RICHIESTE DI INGRANDIMENTO

Alei (Sicgem) al Corte fa il punto sulle novita' della chirurgia Roma, 11 mar. (AdnKronos Salute) - La ' guerra dei righelli' non finisce alle scuole medie. Ma quali sono i centimetri che indicano una normalità delle misure intime maschili? Secondo uno studio scientifico pubblicato sul ' British Journal of Urology International' , le dimensioni standard corrispondono a 9,16 centimetri in una condizione di riposo, e a 13,12 cm in erezione. A rircordarlo sono gli esperti della Società italiana di chirurgia genitale maschile (Sicgem), in occasione della VI edizione della Conferenza italiana per lo studio e la ricerca sulle ulcere, piaghe, ferite e la riparazione tessutale (Corte), a Roma.


E ancora: lo psichiatra del South London and Maudsley Nhs Foundation Trust, David Veale, ha valutato 17 studi scientifici condotti su un totale di 15.521 uomini di tutto il mondo, con misurazioni effettuate dai clinici secondo le medesime procedure. I risultati della comparazione confermano le misure dello studio precedente. Le eccezioni sono rare: solo 5 uomini su 100 possono vantare misure sopra i 16 cm e, d' altra parte, solo 5 su 100 sono sotto i 10 cm. E nel mondo? Se l' apice (intorno ai 15-16 cm) lo toccano i sudamericani e gli africani, gli uomini italiani si collocano tra i 14,88 e i 16,09 cm in erezione. Meno bene per gli Stati Uniti (con una lunghezza media tra gli 11,67 cm e i 13,47 cm), ' male' invece per cinesi, giapponesi, coreani e indiani che arrivano al massimo a 11,66 cm. Sebbene quindi la dimensione oggettivamente ridotta sia un problema limitato, "sempre più uomini anche in Italia richiedono l' allungamento e l' ingrandimento chirurgico", spiega Giovanni Alei, associato di Urologia alla I Facoltà di Medicina e Chirurgia dell' Università degli Studi di Roma La Sapienza e presidente della Sicgem. (segue) (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 SESSO: MAPPA MISURE INTIME PER LUI, IN AUMENTO RICHIESTE DI INGRANDIMENTO (2)

(AdnKronos Salute) - Alei illustrerà oggi a Roma le innovazioni apportate in sala operatoria per rispondere alle richieste dei pazienti. Per quanto riguarda l' allungamento, da alcuni anni la metodica - introdotta dallo stesso Alei - prevede l' inserimento di un distanziatore in silicone fra pube e base del pene, confezionato sulle caratteristiche anatomiche del paziente. Per l' ingrandimento, invece, il problema riscontrato nelle tecniche tradizionali è legato al grasso utilizzato. I pazienti in questo caso


avvertono la sensazione di avere una sorta di strato di gommapiuma tra la cute e i corpi cavernosi. Alei e la sua équipe usano invece il derma umano e suino liofilizzati, ottenendo ottimi risultati ormai da più di 10 anni. "Le tecniche più attuali - commenta Alei - consentono aumenti di dimensione intorno al 25-30% rispetto a quelle iniziali, restituendo sicurezza e piena facoltà di intraprendere una vita di relazione normale. Ad oggi abbiamo operato più di 500 pazienti, effettuando in alcuni casi entrambi gli interventi di allungamento e ingrandimento, associando a volte l' asportazione del grasso pubico". (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 13: 47 Malati di intestino corto, un esercito di 800 ' invisibili'

Lorenzin, di insufficienza intestinale si parla troppo poco (ANSA) - ROMA, 11 MAR - Malattia rara ma non riconosciuta come tale, l' insufficienza intestinale cronica colpisce circa 800 persone in Italia, tra cui 150 bambini, le cui condizioni di assistenza variano drammaticamente da regione a regione. Si tratta di "una grave malattia di cui si parla ancora troppo poco", come sottolinea il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel messaggio inviato in occasione del convegno "Insufficienza Intestinale Cronica Benigna: il percorso di riconoscimento come malattia rara", in corso alla Camera dei deputati. Numerose malattie danno origine a questa patologia definita anche ' sindrome da intestino corto': alcuni tumori così come patologie che possono verificarsi alla nascita, come l' infarto intestinale. La conseguenza, per chi ne é colpito, é quella di doversi alimentare attraverso nutrizione parenterale, ovvero tramite un catetere venoso. Ma ad oggi solo sei regioni hanno un


centro di riferimento specializzato per trattarli. "La rarità e la complessità - spiega Loris Pironi, direttore centro regionale IICB Policlinico Sant' Orsola Malpighi di Bologna - rende spesso inappropriata l' assistenza. Ma se la gestione é appropriata é possibile che il paziente si riabiliti. Se questo non accade rischia la vita". Invece al sud, a parte la Campania, non esiste nulla per assistere una persona con catetere venoso centrale, che può andare incontro a molti rischi tra cui trombosi o infezioni. La sindrome da intestino corto "comporta molti ricoveri, controlli, terapie e complicanze. A questo si aggiungono ostacoli di ordine burocratico e sociale, riconoscere la patologia come rara consentirebbe una gestione standardizzata su tutto il territorio", sottolinea Antonella Diamanti, responsabile dell' Unità Operativa Nutrizione Artificiale dell' Ospedale Bambino Gesù. Un riconoscimento "che intendiamo portare all' attenzione del gruppo interparlamentare per le malattie rare", é stato l' impegno di Paola Binetti (Ap) nel suo intervento conclusivo. (ANSA). YQX 11-MAR-16 13: 02 NNN FARMACI: 250 MILA DIABETICI IN TOSCANA, UN CLICK A SETTIMANA CON NUOVA PENNA

Firenze, 11 mar. (AdnKronos Salute) - Basterà un click, una sola volta alla settimana, agli oltre 250 mila toscani con diabete di tipo 2 per controllare la glicemia. E' infatti tutto toscano, assemblato e prodotto a Sesto Fiorentino da Lilly, ed è già disponibile da febbraio, il nuovo trattamento antidiabete somministrabile con una penna innovativa, pronta all' uso, di semplice utilizzo, che non necessita più della gestione di aghi, per una terapia efficace, sicura e ben tollerata. Inoltre, riduce il rischio di ipoglicemie e fa perdere peso anziché ingrassare.


"Dulaglutide, che si somministra solo una volta alla settimana, si è dimostrato più efficace nel controllo della glicemia delle terapie con altri farmaci per il diabete di tipo 2 - spiega Edoardo Mannucci, direttore della Diabetologia dell' ospedale di Careggi a Firenze, in occasione del convegno Truli Firenze che si terrà oggi all' Hilton Florence Metropole - Gli studi a lungo termine più recenti, con follow-up dei pazienti protratto da un minimo di 26 settimane fino ai due anni, hanno dimostrato che dulaglutide è anche più efficace di altri farmaci della sua stessa classe: soltanto in un caso si ha la parità di effetto con la dose massima di somministrazione di un altro agonista del Glp-1. Inoltre, le indagini più nuove sulla cinetica del farmaco mostrano che agisce prima rispetto agli altri prodotti in mono-somministrazione settimanale: l' effetto sulla glicemia è massimo già dopo la seconda dose". (segue) (Red-Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 12: 08 FARMACI: 250 MILA DIABETICI IN TOSCANA, UN CLICK A SETTIMANA CON NUOVA PENNA (2)

(AdnKronos Salute) - "Dulaglutide - prosegue - non è in alcun modo un sostituto dell' insulina e non è indicata nel diabete di tipo 1, ma rappresenta una nuova opzione terapeutica che può garantire cure migliori a molti pazienti con diabete di tipo 2". La modalità di somministrazione del farmaco aiuta a farlo apprezzare ai pazienti: si tratta infatti dell' unico prodotto della classe degli agonisti del Glp-1 caricato in una penna pre-riempita pronta per l' uso, assemblata e prodotta in Italia, costruita in modo che l' ago non si veda per togliere la paura anche ai più timorosi. Bastano tre semplici passaggi, anziché i 10-15 necessari con altri farmaci, per assumere la dose giusta, che è fissa e quindi non


necessita di aggiustamento; per erogare la dose, basta rimuovere il cappuccio, posizionare la penna perpendicolare sull' addome e premere il pulsante. Si aspettano pochi secondi, poi il minuscolo ago si ritrae automaticamente così da non vederlo neppure per un attimo: si tratta perciò di una somministrazione automatica, che semplifica notevolmente la gestione della malattia. (segue) (Red-Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 12: 08 FARMACI: 250 MILA DIABETICI IN TOSCANA, UN CLICK A SETTIMANA CON NUOVA PENNA (3)

(AdnKronos Salute) - "Candidato ideale all' uso di questo prodotto è chi non riesce a tenere sotto controllo la glicemia nonostante la dieta, il movimento e l' uso di uno o più ipoglicemizzanti orali: si stima che si tratti di circa un milione di italiani, tutti ad alto rischio di complicanze dovute al mancato o insufficiente compenso glicemico raggiunto", precisa Mannucci. "Oggi le incretine, cioè la classe di farmaci cui appartiene dulaglutide - conclude - sono utilizzate dal 2-3% dei diabetici, una percentuale almeno 10 volte più bassa della quota di pazienti che potrebbe trarne i maggiori vantaggi". (Red-Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 12: 08 TUMORI: ASPORTATO INTERVENTO A ROMA

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Al Gemelli su una donna di 60 anni, ora sta bene ed e' stata dimessa Roma, 11 mar. (AdnKronos Salute) - Raro ed eccezionale intervento al Policlinico Gemelli di Roma, dove è asportato un tumore al seno di 15 chili. La donna, una sessantenne lavoratrice, è stata già dimessa e "sta bene", fanno sapere i sanitari. L' intervento è stato effettuato presso l' Unità operativa di Chirurgia senologica del Gemelli dall' équipe di Riccardo Masetti, che dirige la struttura afferente all' Area Salute della donna dell' ospedale universitario. La paziente, ' paralizzata' dalla paura della malattia e dall' imbarazzo, ha atteso anni prima di ricorrere all' assistenza medica e, nonostante la malattia, ha continuato la sua vita di sempre in famiglia e a lavoro. "Si tratta - spiega Masetti - di un caso quasi unico per le dimensioni cui era arrivata questa neoplasia, cresciuta localmente in modo abnorme". L' intervento è durato circa tre ore e ha consentito la rimozione completa del tumore e la chiusura della ferita senza dover ricorrere a trasferimenti cutanei da altre parti del corpo. Il decorso post-operatorio è andato molto bene, la donna è stata dimessa e non avrà bisogno di fare interventi aggiuntivi di chirurgia plastica. "Purtroppo - prosegue Masetti - non è la prima e nemmeno l' ultima paziente che si presenta alle cure mediche con un tumore molto grande, ma certo posso dire di non aver mai visto in 35 anni di carriera una neoplasia di queste dimensioni". (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 11: 51 TUMORI: ASPORTATO CANCRO INTERVENTO A ROMA (2)

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(AdnKronos Salute) - "Si arriva malauguratamente ancora a situazioni così estreme perché a volte la paura del tumore è talmente paralizzante da creare un circolo vizioso: ti accorgi di avere un tumore, la paura ti blocca e il tumore continua a crescere; all' angoscia per la malattia poi si somma un senso di vergogna e mortificazione, perché ci si rende conto della propria manchevolezza e insorge la preoccupazione di essere rimproverata per esempio dai familiari", considera Masetti. Di solito questa situazione di impasse si risolve solo quando intervengono fattori che in qualche modo costringono la paziente a cercare assistenza medica, sovente perché i tumori generano sanguinamenti e diventano problematici. Ed è stata proprio questa complicanza a convincere finalmente la paziente a chiedere assistenza. L' intervento è stato complesso. Il controllo della abnorme vascolarizzazione, che una crescita così avanzata del tumore aveva determinato, ha costituito una delle difficoltà maggiori dell' operazione chirurgica, insieme al distacco della lesione dalle strutture muscolari della parete toracica. Ma fortunatamente non si sono verificate problematiche significative nell' asportazione. (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 11: 51 TUMORI: ASPORTATO CANCRO INTERVENTO A ROMA (3)

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(AdnKronos Salute) - "Adesso - precisa il senologo del Gemelli dovremo aspettare i risultati dell' esame istologico per decidere gli ulteriori trattamenti utili a scongiurare una progressione di questa malattia avanzata". In genere, continua Masetti, questi tumori "hanno una biologia non molto aggressiva, e anche lo sviluppo di eventuali


lesioni secondarie avviene in modo più lento". Sembra incredibile che nell' era della prevenzione, ci si trovi ancora a trattare casi simili. "Ma purtroppo, anche se non con queste dimensioni eccezionali, di tumori localmente avanzati ce ne capita più di uno al mese e con donne di tutte le età e condizioni sociali. Questo ci deve far riflettere e interrogare su cosa non vada nelle nostre campagne di promozione della prevenzione e della diagnosi precoce. Dobbiamo trovare modalità più efficaci - sottolinea l' esperto - per fare educazione e aiutare le donne a superare la forte paura che ancora generano i tumori, paura che talvolta paralizza e impedisce di chiedere assistenza medica". L' Unità operativa di Chirurgia senologica del Gemelli, che effettua una media di 800 interventi annui, prevalentemente per tumori del seno, rappresenta una struttura altamente qualificata, specializzata nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie della mammella. Caratteristica distintiva dell' Unità è che, oltre a offrire cure tradizionali di avanguardia, mette a disposizione tutti quei supporti complementari (dal sostegno psicologico alle terapie di riabilitazione, dall' agopuntura allo yoga, dai consigli nutrizionali alla riflessologia plantare) per aiutare ogni paziente a risentire meno dei possibili effetti collaterali delle terapie oncologiche convenzionali, ma anche a recuperare meglio un pieno benessere psico-fisico. (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-MAR-16 11: 51 SALUTE, DIABETE: SPERIMENTAZIONE PANCREAS ARTIFICIALE

(9Colonne) Roma, 11 mar - Un pancreas artificiale controllato da uno smartphone, dotato di uno speciale algoritmo e collegato con sistema


bluetooth a sensori in grado di misurare il tasso di glucosio nel sangue, potrebbe essere commercializzato in Europa alla fine del 2017. Un passo atteso per molto tempo dai pazienti diabetici di tipo 1. Il dispositivo utilizza una pompa miniaturizzata per il rilascio dell' insulina necessaria: un sistema sperimentale in corso di valutazione all' interno di uno studio clinico internazionale in 10 centri ospedalieri universitari del Paese d' Oltralpe, in partnership con la Federazione francese dei diabetici. La particolarità della ricerca francese realizzata per la start-up Diabeloop, dal 2011, dal Centro di studi Ceritd in collaborazione con Leti, istituto del Cea-Tech, è legata ad un progetto integrato con la telemedicina, per il monitoraggio 24 ore su 24 da parte di équipe infermieristiche, e al tentativo di rendere estremamente personalizzato il sistema attraverso un algoritmo che contiene un ampio ventaglio di informazioni. Il costo dell' intero sistema è stimato in 9 mila euro l' anno per ciascun paziente, circa il 10% in più rispetto all' attuale costo dei trattamenti più avanzati. Il dispositivo è stato anche testato su 15 pazienti per tre giorni in ambiente ospedaliero, mentre altri 100 pazienti saranno coinvolti nel 2017, prima della commercializzazione. Nel 2018, poi, uno studio su 200 pazienti è previsto per verificare i vantaggi del sistema. Secondo Giovanni D' Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", "questo nuovo dispositivo elettronico dovrebbe fare sperare migliaia di pazienti diabetici". (red) }110829 MAR 16 ~ Salute: Reggio presenta studio clinico utilizzo tomosintesi

Più avanzato modello disponibile indagine radiologica mammaria (ANSA) - REGGIO EMILIA, 12 MAR - A due anni esatti dall' avvio, sono stati presentati a Vienna i risultati dello studio clinico sperimentale in corso nella provincia di Reggio Emilia sull' utilizzo della Tomosintesi. La Digital Breast Tomosyntesys (DBT) é considerato il più avanzato modello di indagine radiologica mammaria attualmente disponibile sul mercato ed é presente in poche sedi, tra cui gli ospedali di Reggio Emilia, Scandiano e Guastalla. L' annuale Congresso europeo di radiologia tenutosi a Vienna


ha avuto un evento a margine organizzato da General Electric, produttrice della DBT, dedicato alle nuove frontiere della diagnostica senologica. In questa occasione Pierpaolo Pattacini, Direttore del Dipartimento Interaziendale di Diagnostica per immagini e della Struttura Complessa di Radiologia del Santa Maria Nuova, ha presentato in anteprima i risultati del primo studio sulla efficacia della diagnosi con DTB. La Tomosintesi é presente al Santa Maria Nuova dal luglio del 2013. L' apparecchiatura é prodotta da General Electric, la più grande azienda mondiale del settore, che ha installato la sua seconda Tomosintesi al Santa Maria Nuova poche ore dopo avere attivato la prima a Parigi. L' azienda leader ha eletto Reggio Emilia come centro di riferimento per il Sud Europa nell' ambito delle collaborazioni scientifiche sulla diagnosi. Lo studio svolto nel territorio ha previsto l' arruolamento di circa 40mila donne sottoposte a screening mammario, la metà delle quali (in una fascia di età tra 45 e 70 anni) hanno effettuato sia esame con Tomosintesi che Mammografia Tradizionale. Il doppio esame viene effettuato un' unica volta nella vita della paziente. Il dato significativo presentato al simposio europeo mostra che il doppio esame offre maggiore precisione nella diagnosi, con un aumento del 45% della probabilità di rilevare il tumore in fase precoce. I primi dati evidenziano, inoltre, che la precisione della diagnosi é confermata anche nei casi di sospetta lesione. (ANSA). GIO 12-MAR-16 13: 39 NNN RICERCA: GLIFOSATO, ISTITUTO RAMAZZINI

AL

VIA

RICERCA

INDIPENDENTE

Roma, 12 mar. (AdnKronos Salute) - Il glifosato, l' erbicida sospettato di provocare il cancro, sarà al centro di una ricerca indipendente che l' Istituto Ramazzini di Bologna avvierà da maggio, sostenuta con

DELL'


risorse proprie e l' impegno dei 27.000 soci. Lo ha annunciato la direttrice del Centro, Fiorella Belpoggi. L' erbicida, tra i più diffusi a livelli mondiale, la cui produzione sfiora il milione di tonnellate l' anno, è stato classificato dall' Agenzia di ricerca sul cancro dell' Oms (Iarc) come probabile cancerogeno, mentre l' Efsa, l' Autorità europea per la sicurezza degli alimenti, sostiene che le prove non sarebbero ancora sufficienti per dichiararne con sicurezza la cancerogenicità. È in questa situazione che la Commissione europea ha deciso di posticipare la decisione sul rinnovo dell' autorizzazione per l' utilizzo del glifosato per altri 15 anni, rinnovo che vede l' Italia e altri paesi decisamente contrari. L' Istituto si sta occupando del glifosato da 4 anni: scienziati di tutto il mondo hanno collaborato alla stesura del protocollo che permetterà di valutare e identificare con un unico esperimento e un evidente risparmio di animali sperimentali (ratti), i rischi correlati al glifosato a dosi paragonabili a quelle attualmente ammesse nell' uomo sia negli Usa che in Europa (dosi oggi considerate senza rischio). "Per superare la situazione di incertezza scientifica sul glifosato annuncia Belpoggi -, l' Istituto Ramazzini dal maggio prossimo comincerà uno studio sperimentale in vivo per validare il metodo di dosaggio nelle matrici biologiche quali sangue, urine e tessuti, valutare effetti tossici sugli organi bersaglio; definire dosi e metodi da adottare nello studio di cancerogenicità il cui inizio è programmato per il 2017". "Vista l' incertezza, è comunque necessario applicare il principio di precauzione e limitare al massimo l' esposizione a questa sostanza per evitare danni alla salute", afferma lo staff del Centro di ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell' Istituto bolognese. "Al tempo stesso continua la nota - è fondamentale comprendere appieno se esistano davvero effetti cronici di questa sostanza, oltre al cancro. L' incertezza scientifica produce solo confusione, dispendio di energie e di denari e nessun beneficio in termini di salute pubblica. Se una sostanza è cancerogena, solo il bando globale può evitare l' esposizione".


Le maggiori preoccupazioni, secondo i ricercatori, riguardano i bambini, esposti durante la gestazione attraverso la placenta, alla nascita attraverso il latte materno, e durante la crescita possono poi venire a contatto ogni giorno con cibo, aria e acqua contaminati che alterano il normale sviluppo del sistema endocrino; queste esposizioni precoci possono provocare malattie degenerative di vario tipo (infertilità, diabete, ecc., fino al cancro). (Ram/AdnKronos Salute) ISSN 2465 - 1222 12-MAR-16 14: 20 SALUTE: TORINO, PRIMO CENTRO IN ITALIA DI AGOPUNTURA PER BIMBI

con patologie pneumologiche Torino, 12 mar. - (Adnkronos) - Per la prima volta in Italia è stato aperto un ambulatorio di agopuntura per bambini e adolescenti, presso il reparto di Pneumologia dell' ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, diretto dalla dottoressa Elisabetta Bignamini. Il centro è destinato ai piccoli pazienti affetti da patologie respiratorie croniche complesse. Sfruttando proprietà dell' agopuntura, quali quella antinfiammatoria, miorilassante, trofica ed antidolorifica sui tessuti, vengono trattate soprattutto algie muscolari e contratture del collo e dorso secondarie alla tosse, alla tachipnea ed alla dispnea dei ragazzi con malattie respiratorie croniche ed insufficienza respiratoria. Un ciclo di terapia è composto da 8 sedute, della durata di circa 20 minuti. Sono state effettuate finora più di cinquanta sedute su pazienti ambulatoriali e ricoverati. I trattamenti sono effettuati da un pneumologo, diplomato presso il Cstnf di Torino, su indicazione specialistica pneumologica, in accordo ed a complemento del trattamento di riabilitazione fisioterapica respiratoria. Questa tecnica, impiegata in particolare come terapia


del dolore, nel controllo della nausea e vomito post operatorio ed indotto da chemioterapici, in campo pneumologico è una novità assoluta. Altra novità è rappresentata dall' introduzione di questa tecnica in un ambito ' nuovo' per l' età pediatrica in Italia. Esperienze sono riportate, in questa fascia di età negli ospedali pediatrici in Italia, solo in collegamento alla terapia antalgica (Bambin Gesù- Roma). (Rre/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 12-MAR-16 11: 18 Se apprezzate il nostro lavoro, potete contribuire a tenere in vita il nostro sito con una donazione (anche piccola) via paypal, con un bonifico bancario e/o postale, con postepay o bancopostaclick. Basta cliccare

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