designe+

Page 103

quella profetica, propria degli artisti, dei poeti, degli inventori. Se la tradizione di una cultura non è qualche cosa che si eredita passivamente, ma qualche cosa che si costruisce ogni giorno, questa terza capacità non può che essere un’aspirazione. Un’aspirazione a creare un effetto di continuità della cultura, a costruire le sue forme e le sue figure, con un contenuto personale e contemporaneo». Le esperienze che ha fatto, progettazione architettonica, ristrutturazioni, allestimenti, scenografia, interior e industrial design, sono molte e diverse tra loro. Come cambia o si adatta ogni volta la sua forma mentis? «Ho difficoltà a definire queste esperienze come differenti, poiché per me il processo analitico è lo stesso, si tratta cioè di definire il contesto sia fisico che concettuale alla base di ogni progetto di creazione di un’esperienza spaziale. Non è un paradosso dire che anche un testo di prosa o un testo musicale subiscono lo stesso processo analitico integrato con un rapporto spazio-tempo primario per il Teatro. Certo i codici compositivi sono differenti, per il teatro lo spazio è mutevole, mentre per l’architettura è duraturo, ma unità, gerarchia, sequenza, progressione, continuità sono analoghi». Lei ha dichiarato che da Rogers ha ricevuto come insegnamento fondante quello di essere ancora prima che architetti degli intellettuali. Quanto questo monito è stato importante per la sua architettura? «Non solo Rogers, ma anche Vitruvio: “L’architetto sappia di lettere, sia perito nel disegno, erudito nella geometria, cono-

DESIGN + 103


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.