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Analisi storica

1 Analisi dell’evoluzione storica

Analisi delle borgate storiche di Palermo

Boccadifalco ieri

Boccadifalo oggi

Espansione al 1850 Espansione al 1912 Espansione al 1937 Espansione al 1970 Espansione al 1994 Serre

Borgate storiche

Verde storico

Città dentro le mura

Verde incolto

Verde collinare spontaneo

Boccadifalco negli anni

Viabilità storica

Panorama visto dal monte caputo oggi

Seminativo

Aeroporto visto dal monte Caputo oggi

Ponte di Boccadifalco oggi

Via San Martino all’Africa oggi

scala 1:5000

Il nome della borgata è antichissimo , deriva dal fiume “Falcu” modificato con l'aggiunta della parola “Bocca” che evidenzia la caratteristica topografica del luogo. Da qui il toponimo“Boccadifalco”.E' anche la testimonianza della caccia con i falchi ammaestrati che veniva effettuata in quella zona durante la dominazione sveva. Il qanat è un cunicolo arenante che intercetta le acque di falda e le conduce, anche da notevoli profondità, a pochi metri dal piano di campagna, oppure direttamente in superficie unicamente per gravità, sfruttando impercettibili inclinazioni verso valle, senza fare ricorso a sistemi di sollevamento. Nel sottosuolo della città di Palermo si trovano diversi qanat. In contrada Altarello di Baida, a valle delle sorgenti del Gabriele, all'interno del fondo Micciulla, sgorgano le sorgenti del corso Gesuitico Alto. I padri gesuiti, nel 1636, decisero di convogliare quest'acqua nel qanat della propria tenuta della Vignicella, mediante “ catusi” (tubi in terracotta). Dopo alterne vicende, agli inizi del secolo scorso, in seguito ad una permuta, l'acqua venne affidata al demanio che, nel 1927, la concesse al comune di Palermo, il quale la riunì nel corso del Gabriele per la consegna alla città.Il qanat Gesuitico Alto si sviluppa nel sottosuolo del quartiere altarello e in particolare, al di sotto di casa Maciulla, nella via Nave e nei territori agricoli circostanti. Il qanat Gesuitico Alto ha un cunicolo con uno sviluppo percorribile di circa 1100 metri; è un sistema ancora attivo con portata variabile tra i 10 litri al secondo in periodo estivo e di oltre 40 litri al secondo nel periodo invernale.La prima notizia bibliografica dei qanat risale al 1722, ma le opere cunicolari del Gesuitico Alto sono molto antiche, come dimostrano alcuni rinvenimenti archeologici del XII-XIII secolo e i quattro sistemi di cunicoli che compongono il sistema di captazione. I cunicoli più antichi, oggi non percorsi dalle acque, sono scavati a 8 metri di profondità dal piano di campagna, mentre quelli più recenti si sviluppano a 16 metri di profondità. Numerosi sono le sorgenti presenti lungo le pareti dei cunicoli che contribuiscono ad alimentare la portata del qanat. Esso è stato in parte ampliato ad opera dei gesuiti che erano i proprietari dei vasti fondi sovrastanti. Trattasi di quattro affioramenti di acqua molto vicini fra loro, siti dentro un'area recintata alle pendici del monte Caputo in via Riserva Reale ad Est dell'aeroporto di Boccadifalco. Notizie dettagliate di dette sorgenti risalgono ai primi del '700 e sono ampiamente descritte nei quaderni del Barone di Villabianca. L'area già utilizzata ai tempi della fondazione della città da parte dei Fenici, infatti è presente una vasta necropoli non ancora del tutto scoperta.

Tesi di: Fabiana Sampino

PALERMO TRA 800 E 900

Vista della cala

Salita di Monte Pellegrino

Villa Belmonte

Bivio Boccadifalco oggi

Piazza Nicolò Turrisi oggi

Aerofotogrammetria di Boccadifalco

Via Libertà

Vista panoramica di Palermo

Vista panoramica di Palermo Fonti: Palermo Felicissima, Rosario La Duca

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Edilizia Residenziale pubblica

PALERMO TRA IL XVIII E IL XIV SEC.

Foto aerea di Palermo

Foto aerea di Palermo

Sempre del XVIII secolo è la borgata di Boccadifalco che nasce e si espande attorno all'omonimo parco di caccia reale, la borgata ha visto poi un successivo sviluppo in tempi moderni per la presenza dell'aeroporto che nasce negli anni trenta come aeroporto civile e viene poi trasformato in base aerea militare. La storia dell'aeroporto inizia il 28 giugno del 1931 quando il ministero da il via all'iter necessario alla costruzione di un aeroporto a Palermo, essendo ormai il trasporto su dirigibile, fino ad allora svolto negli ampi spazi del Parco della Favorita, superato. Per la sua realizzazione furono abbattute diverse ville storiche: Villa Alfonsetta, Fondo Abate, Villa BellaceraTarallo, Villa dei Principi di Buonriposo, Villa MassaCorsetto e Villa San Gabriele ad Altarello. Fu molto attivo durante la seconda guerra mondiale. In breve tempo acquisì molta importanza tanto che dopo la guerra era diventato terzo aeroporto italiano per traffico. Nel 1960 il traffico civile venne spostato allo scalo di Palermo-Punta Raisi e l'aeroporto di Boccadifalco venne trasformato in scalo militare. Il 1 gennaio del 2009 lo scalo è stato acquisito dall'ENAC per la sua ulteriore trasformazione. È ubicato in una zona periferica e pedemontana (sorge a circa 118 metri d'altezza) del comune di Palermo. In realtà sotto il profilo architettonico la struttura dell'aeroporto è parte integrante del patrimonio storico della città di Palermo e venne ampliata durante la seconda guerra mondiale, con l'acquisizione di numerosi terreni.

Via Giuseppe Pitrè oggi

Chiesa Maria SS. del Rosario oggi Foto del porto di Palermo

Foto di Porta Felice su via Umberto I

Fonti: Palermo Felicissima, Rosario La Duca

Fonti: archivio fotografico di proprietà del sign. Stefano Cimone fotografo di Boccadifalco.

Fonti: Sopralluogo


1a

Evoluzione urbana

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di: Fabiana Sampino

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

IGM Stralcio del 1912- Rilievo in scala 1/25:000

Monti che circondano la borgata Boccadifalco nel 1912

IGM Stralcio del 1937- Rilievo in scala 1/25:000

Verde presente nella borgata Boccadifalco nel 1912

IGM Stralcio del 1956-57 aggiornato al 1970- Rilievo in scala 1/25:000

Monti che circondano la borgata Boccadifalco nel 1970

Verde presente nella borgata Boccadifalco nel 1970

Monti che circondano la borgata Boccadifalco nel 1937

IGM Stralcio del 1950- Rilievo in scala 1/25:000

Verde presente nella borgata Boccadifalco nel 1937

IGM Stralcio del 1984- Rilievo in scala 1/20:000

Monti che circondano la borgata Boccadifalco nel 1984

Monti che circondano la borgata Boccadifalco nel 1850

Verde presente nella borgata Boccadifalco nel 1850

IGM Stralcio del 1994- Rilievo in scala 1/25:000

Verde presente nella borgata Boccadifalco nel 1984

Monti che circondano la borgata Boccadifalco nel 1994

Verde presente nella borgata Boccadifalco nel 1994

Aerofotogrammetria Boccadifalco oggi

IGM Stralcio del 2004- Rilievo in scala 1/25:000

A Palermo tutti i territori della cintura agricola urbana, aggrediti da processi di urbanizzazione e frantumati da una irrefrenabile diffusione insediativa, custodiscono uno straordinario patrimonio paesaggistico spesso sconosciuto e pongono una sfida alla dilatazione del campo di interessi del paesaggio. Questo paesaggio agricolo-culturale affascina Francesco I di Borbone che acquisisce alcuni feudi aristocratici a valle della borgata rurale di Boccadifalco e vi organizza la Real Tenuta di Boccadifalco, dove le attività di sperimentazione agricola e zootecnica si affiancano alla sperimentazione botanica e ad alcune attività imprenditoriali che si insediano al margine del parco borbonico. Dal dopoguerra e fino al 1965, il Real Sito di Boccadifalco viene in parte smembrato e privatizzato. La progressiva caduta dei redditi di un'agricoltura sempre più impoverita, insieme al bisogno di fuga dalla città espresso dalla società contemporanea, avvia negli anni '70 l'inarrestabile processo di diffusione insediativa nel cosiddetto “verde agricolo”, dove le “contenute possibilità edificatorie” hanno permesso la realizzazione di interi quartieri di villette residenziali e dove la pratica dell'abusivismo non è stata adeguatamente controllata; questi insediamenti hanno invaso gran parte della pianura agricola e si sono estesi anche sugli ambiti pedemontani. Oggi la campagna che sopravvive ai margini della borgata conservando ancora gran parte del suo straordinario patrimonio paesaggistico, ha drasticamente ridotto la propria capacità di sussistenza, da sempre legata alla prossimità urbana e ad una sapiente organizzazione irrigua, trasformandosi lentamente in una campagna urbanizzata che presenta caratteri insediativi molto diversificati: nella pianura occidentale la campagna residuale, di fatto, che conserva ancora gran parte del suo ricco patrimonio d'origine, si presenta estremamente frammentata dalla crescita urbana che ha stravolto gli antichi sistemi di irrigazione; anche se risulta prevalentemente abbandonata perché in attesa di probabile edificazione, conserva ancora una successione di aree agricole marginali ed un consistente tessuto agricolo legato soprattutto alla presenza delle proprietà demaniali del Real Sito di Boccadifalco;

Monti che circondano la borgata Boccadifalco nel 2004

Verde presente nella borgata Boccadifalco nel 2004 Fonti: Cartografie IGM al 25:000 del Comune di Palermo


2

Evoluzione urbanistica STRALCIO DEL PRG DEL 1959 AL 1962

STRALCIO VARIANTE GENERALE AL PRG GENERALE DEL 1962 AL 1991

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di: Fabiana Sampino

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

Le norme tecniche della variante del PRG del 2004 prevedo per la zone di Boccadifalco: art. 5 Zona A: zone A2: quelle che comprendono i tessuti urbani storici, individuati tenendo conto anche delle Perimetrazioni dei centri storici di cui alla Delibera di C.C. 223/80, ed inoltre i manufatti già edificati al 1939, nel piano classificati come “netto storico”, qualora non inclusi all'interno di altre zone territoriali omogenee. Nelle zone A2 gli interventi si attuano con obbligo di Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica, ovvero secondo le disposizioni della circolare A.R.T.A. n. 3/2000. Nelle more dell'approvazione dei rispettivi piani particolareggiati, per gli edifici non individuati come “Netto Storico” compresi all'interno delle zone A2, sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo, restauro e ristrutturazione edilizia o l'eventuale demolizione e ricostruzione a parità di volume e di rapporto di copertura nel rispetto degli allineamenti stradali esistenti (vedi nota A.R.T.A. n°45838 del 29.07.02.). Per gli edifici classificati “netto storico” sono consentiti gli interventi di cui al successivo art. 20 e secondo le prescrizioni dell'elaborato “P3b - Scheda Norma – Interventi sugli immobili classificati come Netto Storico – Norme Tecniche di Attuazione – Adeguati ai D.Dir. 558 e 124/DRU/02 di approvazione”. Negli spazi pubblici sono consentiti interventi relativi ai sottoservizi, all'arredo ed al decoro urbano. art. 11 Zone B5: Le zone B5 sono da sottoporre a piano attuativo finalizzato alla dotazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria, previa verifica delle condizioni di sanatoria o di sanabilità degli edifici compresi e delle dotazioni di attrezzature e spazi pubblici per gli eventuali fabbisogni. art. 17 Zone E1: 1. Nelle zone E1 è ammessa l'edificazione di manufatti residenziali e strutture connesse all'attività produttiva, limitatamente al fabbisogno agricolo, con una densità fondiaria non superiore a 0,02 mc/mq. 2. Non possono essere edificati manufatti in adiacenza di edifici o complessi storici identificati nelle tavole del netto storico o comunque a distanza inferiore a 100 ml dagli stessi, al fine di salvaguardare il carattere storico ambientale dei manufatti tutelati. 3. Nell'ambito delle zone E1 sono soggette a speciale tutela le aree individuate come parchi urbani; per tali aree si applicano altresì le disposizioni di cui all'art. 23. 4.Secondo le prescrizioni dei D.Dir 558 e 124 /DRU/02 di approvazione del presente piano, gli agglomerati edilizi in zona E1 sono stati individuati e perimetrati per essere sottoposti a pianificazione attuativa ai fini delle dotazioni delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, laddove ricorrono le condizioni per l'ammissibilità della sanatoria. Nelle more della redazione dei piani attuativi permane la previsione di Zona “E1” così come sopra normata, la quale permane in tutte le aree esterne a quelle perimetrrate. All'interno degli ambiti perimetrati, in attesa del piano particolareggiato, sono consentiti interventi sull'esistente così come normati dall'art. 20 della L.R. 71/78 lettera a), b), c) e d). Art. 29 Parcheggi: Analoga disposizione può essere concessa per le aree di verde agricolo compromesso. 3. L'autorizzazione è rinnovabile alla scadenza subordinatamente alla conferma degli impegni assunti con atto unilaterale d'obbligo e sempre che non sia prevedibile l'imminente espropriazione dell'area interessata. 4. I parcheggi pubblici e quelli privati dovranno essere alberati e pavimentati con materiali permeabili, tranne che non ne sia dimostrata l'impossibilità.

STRALCIO VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. 2004

VERIFICA DELLO STATO ATTUALE Fascia di rispetto dal depuratore L.R. 27 del 15/o5/86

Aree di pericolosità D.A.R.T.A. 4 Luglio 2000 «piano per l’assetto idrogeologico straordinario» Rischio idraulico molto elevato.

TITOLO III: TUTELA AMBIENTALE della Variante Generale del PRG del 2004: Art. 23 Parchi urbani 1. I parchi urbani, individuati con un perimetro nelle tavole P2, sono aree di grande estensione, parti residue di un tessuto agricolo ove è riconoscibile una unità di paesaggio. Al loro interno sono predominanti aree a colture intensive o estensive, che coesistono con altre destinate ad attrezzature e servizi a scala urbana e a residenza. 2. Nei parchi urbani sono mantenute le attività agricole esistenti, non subordinate all'esproprio, ed i relativi interventi consentiti devono essere finalizzati al mantenimento del paesaggio agrario esistente. 3. Gli interventi ammessi dagli articoli precedenti devono comunque essere tesi al mantenimento o recupero della vegetazione e delle essenze arboree, nonché delle caratteristiche ambientali d'origine ed in particolare per le aree agricole è consentito l'esercizio dell'attività agricola, sempre che essa non contrasti con gli specifici usi pubblici indicati dal piano per le singole aree. 4. Gli interventi in contrasto con le caratteristiche ambientali e paesaggistiche delle aree non sono ammessi. 5. Sono ammesse recinzioni naturali, come siepi e simili, fatta salva la possibilità di recinzioni in filo spinato, o in rete a protezione delle aree coltivate, nonché di recinzioni con cancellate di altezza fino a ml. 1,80 di altezza su zoccolo in muratura alto cm. 50 per gli edifici residenziali o destinati ad altre funzioni. 6. Gli edifici esistenti, usati per l'attività agricola, possono essere destinati alla realizzazione di punti attrezzati. 7. All'interno dei parchi urbani è consentita la previsione di area adibita alla funzione pubblica subordinata all'esproprio, da prevedersi in appositi progetti esecutivi del parco, in variante allo strumento urbanistico, finalizzata all'apposizione dei vincoli. Tutte le aree di diversa destinazione da quelle di mantenimento del paesaggio agrario preesistente e da quelle da sottoporre a progetto di parco sono normate dalle rispettive destinazioni urbanistiche, costituendo la linea di definizione del parco un mero riferimento ambientale. 8. All'interno del perimetro dei parchi, gli interventi ammessi nelle zone omogenee diverse da quelle agricole (attrezzature, servizi pubblici, residenze, etc.), nei limiti della normativa prescritta per le zone territoriali omogenee di appartenenza, dovranno comunque essere improntati al rispetto dell'unità di paesaggio ed ambientale. 9. Gli interventi ammessi nelle diverse zone omogenee comprese nel perimetro dei parchi sono regolati dalla normativa di zona di cui ai precedenti articoli; tuttavia, ogni intervento, compresi quelli di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, è subordinato al preventivo parere della Commissione Edilizia, che ne dovrà verificare la compatibilità con gli obbiettivi generali di tutela delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche. Tale normativa si applica anche per i manufatti al servizio delle attività agricole i quali dovranno rispettare i parametri di cui all'art 17 relativi alla zona E1. 10. L'assetto definitivo dei parchi urbani è stabilito mediante appositi progetti esecutivi alla stregua di opere pubbliche volti a definire le relative modalità di salvaguardia, valorizzazione e fruizione. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano fino all'approvazione dei predetti progetti. Art.23 bis Tutela della vegetazione 1. In tutte le zone territoriali omogenee diverse dalle zone E1 ed E2, è fatto divieto di abbattere alberi di medio e di alto fusto, tranne che per motivi di necessità da documentare in apposita istanza volta ad ottenere autorizzazione sindacale. Nelle zone E1 ed E2, tale divieto è limitato agli alberi di alto fusto. L'amministrazione comunale può autorizzare l'utilizzazione provvisoria delle aree gravate da vincoli preordinati all'espropriazione, fino all'emanazione del provvedimento espropriativo, per parcheggi sia privati che pubblici, quando lo reputi urbanisticamente opportuno.

E’ un area attualmente utilizzata come deposito di aerei militari

Sono zone di verde attrezzato, edifici per il tempo libero, centri sociali e sanitari, e consultori che mancano all’interno del quartiere.

A2

R.T. Regie Trazzere di cui alla nota dell’ufficio Speciale per le Trazzere prot. n°1473 del 26/03/02

A2

Parco urbano e territoriale (non ancora realizzato) E’ stata realizzata una piccola villetta con attrezzature per il gioco usufruita dai giovani e dagli anziani del quartiere.

corsi d’acqua fascia di rispetto a 50 m dall’ alveolo E’ stato analizzato la maniera con cui la Variante del piano regolatore Generale si confronta con la realtà del quartiere. E’ emerso dall’ indagine che molti dei vincoli e delle modifiche, oltre che delle nuove realizzazioni previste dal piano non sono state attuate o non sono state rispettate come dovrebbero. Fra questi notiamo quindi la fascia di rispetto del torrente passante per la borgata, che dovrebbe mantenere una distanza minima di 50m dall’edificabilità, cosa che nella realtà non è completamente rispettata anzi l’edificazione è giunta ai bordi del torrente in questione, i cui piani terra sono adibiti ad attività commerciale. Per quanto riguarda le aree di nuova destinazione e previsione del piano è il caso delle aree di verde attrezzato dove è stata realizzata solo una piccola villetta adibita a verde pubblico. Il Piano Strategico 2009 invece fra le sue linee di azione pianificazione sovralocale delle infrastrutture della mobilità; Delocalizzazione di servizi e di funzioni nelle periferie e nell’hinterland; Efficienza del trasporto pubblico; Qualità della vita sociale. Il progetto prevede, di fatto, la creazione di una nuova centralità urbana nell’area dell’attuale Istituto Universitario Zootecnico. La nuova centralità prevede l’inserimento nell’are a ad elevata accessibilità attraverso la nuova tangenziale della cittadella direzionale regionale.

Fonti: Piano Regolatore Generale 1589 Variante Piano Regolatore Generale 1962 Variante del Piano Regolatore Generale 2004


Analisi dello strumento vigente VERIFICA DEGLI STANDARDS URBANISTICI

CALCOLO DEGLI STANDARDS URBANISTICI

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di: Fabiana Sampino

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Rapporto Teorico mq/ab

Effettivo

Teorico

Attrezzature di interesse comune

Istruzione

Parcheggi

Verde attrezzato

Effettivo Teorico

Effettivo

Teorico

Effettivo

9,00 mq 11,43 mq 2,50 mq 0,00 mq 4,50 mq 0,23 mq 2,00 mq

2,87 mq

Servizi previsti da D.M. 2 Aprile 1444/1968

Stato di fatto

P.R.G.

Aree per parcheggi Aree per verde attrezzato Aree per l’istruzione Aree per attrezzature d’interesse comune

0,00 19.909,79 4209,01 21.888,17

/

Standard

Mq/ab di Mq/ab Servizi previsti da previsti da DM 1444/68 DM 1444/68 b

a

c n°ab*b

3

59.882,25 5613,35 36.556,06

Mq/ab di Servizi presenti

Mq/ab di Deficit/ surplus

d

e [(n°ab*b)-e]*-1

Ic3

TOTALE

Ic5

0,00 79.802,04 9822,36 58444,23

V8

Verde attrezzato

4,5

56.592

V2

9

113.184

Attrezzature d’interesse comune

2

Parcheggi

2,5

25.252 31.440

87216 19091 0

- 31.440

istruzione superiore (escluse università)

1,5

18.864

4.107

assistenza sanitaria

1,0

12.576

0

15,0

188.640

1.341.345

Verde V1 V2 V3 V4 V5 V6 V7 V8 V9 V10 TOT.

3.200 15.048 3.295 2.570 1.433 577 323 14.959 1.626 777 43.808

Istruzione S2 S2

TOT.

2.271 1.831

4.107

- 14.757 - 12.576 1152705

Attrezzature di interesse comune 562 I.C.1 I.C.2 1.103 I.C.3 962 I.C.4 2.582 I.C.5 4.660 I.C.6 132 1.511 I.C.7 I.C.9 371 TOT.

11.883

V7

P?

V3 Ic3 Ic6

V1

V4

V5 V6

P? F10 Caserme e aree militari

Verde storico

Ic1 Chiese e centi religiosi Ic2 Edifici per il tempo libero Ic3 Edifici per la pubblica amministrazione Ic4 Centri culturali Ic5 Centri sociali e sanitari, e medici di base Ic6 Consultori Ic7 Uffici Carabinieri Ic9 Case di riposo

Nel caso di studio dovranno essere soddisfatti i seguenti standard: - aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport: Numero abitanti * 9,00 mq/ab = 112178 * 9,00 = 113.184,00 mq

F1 Istituti d’istruzione secondaria superiore

Verde storico

scuole S2 V10 dell’obbligo Ic5

- 25.968 - 6.161

F17 Aeroporto

S2 scuole dell’obbligo

- 48.388

Zona F spazi ed attrezzature pubbliche d’interessesse generale

parchi pubblici

F24 Istituto universitario zootecnico

Verde storico

8204

V9

Ic1

N° Abitanti all’anno 2009: 12.576 Istruzione inferiore dell’obbligo

Ic7

Ic4

Ic9 Ic4 Ic2 F4 parchi urbani e territoriali

P? S2 scuole dell’obbligo

STRALCIO VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. DEL 2004

- aree per parcheggi ( in aggiunta alle superfici applicabili a parcheggio previste dall’art.18 della legge n° 75): Numero abitanti * 2,50 mq/ab = 112178 * 2,50 = 31.440,00 mq - aree per l’istruzione: asili nido, scuole materne e scuole dell’obbligo: Numero abitanti * 4,50 mq/ab = 112178 * 4,50 = 56.592,00 mq - aree per attrezzature di interesse comune: religiose, culturali, assistenziali, sanitarie, amministrativi, per pubblici servizi (uffici, poste e telegrafi, protezione civile, ecc.): Numero abitanti * 2,00 mq/ab = 112178 * 2,00 = 25.252,00 mq Attraverso opportuni sopralluoghi sull’area di studio è stato constatato che le attrezzature di base previste dagli standard dettati dal D.M. 1444/68 sono in molti casi inadeguati al fabbisogno complessivo degli abitanti. In particolare tramite il calcolo degli standard abbiamo riscontrato che: - le aree per parcheggi hanno un totale di 0, 00 mq rispetto ai 31.440,00 mq previsti; - le aree per il verde attrezzato hanno un totale di 87216 mq rispetto ai 113.184,00 mq previsti; - le aree per l’istruzione hanno un totale di 8.204 mq rispetto ai 56.592,00 mq previsti; - le aree per attrezzature di interesse comune hanno un totale di 19091 mq rispetto ai 25.252,00 mq previsti.

Fonti: Nicola Giuilano Leone, «Elementi della città e dell’urbanistica», Palumbo, Panormus, annuario di statistica del comune di Palermo, 2009

Palermo, 2004


Analisi delle delle risorse politiche urbane Analisi ambientali

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di: Fabiana Sampino

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

Ricostruzione storico-topoggrafica del territorio di Boccadifalco-Altarello

4 2b Sorgenti a) Gabriele b) Cuba c) Nixo d) Scibene e) Campofranco f) Scozzari Mulini A) Mulino della Voglia B) Mulino del Falco C) Mulino della Paglia D) Mulino della polvere E) Mulino dello Scibene o di Altarello F) Mulino Lionetto

14 12

6

13

5 7

canale Boccadifalco

e

f 4

9

3 c

canale del Maltempo

a

8

b

d

B

11 C 17

18

D 22 19

A

F

21

20

E 25 15

Ville e Casati Reali 1. Villa Algaria 2. Villa Pomara 3. Casino di caccia 4. Real Casina di Boccadifalco 5. Villa Natoli 6. Villa Pandolfina 7. Baglio Pandolfina 8. La Masseria 9. Villa Gifotta 10. Villa Nave 11. Villa San Gabriele 12. Villa Massa-Corsetto 13. Villa Bellacera-Tarallo 14. Villa Perpignano-Petrulla 15. Villa Poggioreale 16. Villa Pietratagliata 17. Villa Belvedere 18. Villa Bondì-Siino 19. Villa Savagnone 20. Villa Amoroso 21. Villa Silitti 22. Villa Lo Vico 23. Villa Napoli 24. La Vignicella

Il parco di Boccadifalco si estende, da nord a sud, per un'estensione superficiale, pari a circa due milioni di mq; essa comprendeva al suo interno le ricche sorgenti del Gabriele, il baglio detto la Masseria o Vaccheria, l'antica masseria Gabriele divenuta poi casina reale e chiamata Turreri Milinciana, le ville del Gatto, Nave, Natoli, Luparello e Bellacera. La Riserva Reale borbonica di Boccadifalco, venne realizzata tra il 1799 ed il 1801 per volere del principe ereditario Francesco, rifugiatosi in Sicilia, assieme al padre re Ferdinando IV, a causa dell'invasione napoleonica del Regno di Napoli. Allo stato attuale, nonostante l'ex Riserva di Boccadifalco goda delle medesime caratteristiche storico-architettoniche e sia, assieme alle limitrofe aree di pertinenza delle ville e dei bagli, uno degli elementi di pregio ambientale e paesaggistico di questa parte della città, non viene tutelata dal Piano Regolatore Generale secondo quanto meriterebbe ed anzi proprio in conseguenza di alcune scelte pianificatorie assai discutibili, rischia, assieme alle pertinenze delle ville e dei bagli, di essere compromessa da speculazione edilizie.

24

10 16

canale del Paradiso 2

canale delle Pietre 1 canolotto

Aerofotogrammetria Boccadifalco oggi

4. Reale Casina di Boccadifalco

3. Casino di caccia

24. La Vignicella

9. Villa Grifotta

12. Villa Massa Corsetto

E) Mulino dello Scibene

Fonti: La civiltà del periodo Siculo a Boccadifalco, Ignazio Messina, Palermo 1956; Altarello di Baida, Francesco Lo Piccolo, Sigma ed., Palermo 1993;


Analisi delle politiche urbane

5 2b

Visione d’insieme della nuova Tangenziale esterna

Centro Direzionale Regionale

Fascia costiera Viale Regione Siciliana

Metropolitana leggera-ipotesi di tratto integrativo (Politeama-Boccadifalco)

DP

Nuova Tangenziale Esterna Tratti in galleria Tratti all’aperto Svincoli

Autostrada A29 Palermo-Mazzara

Centro Storico

Cittadella della polizia Tratto in galleria

Miglioramento della viabilità Nodi di svincolo

Metropolitana leggera di progetto G a ller ia G

Parchi agricoli-orti urbani

alfo ria cc

Bo Svincolo Boccadifalco

o lc

ifa

ad

Macro strategie

Progetti attuativi: - Azioni per la realizzazione di corridoi ecologici per creare continuità e mettere a sistema le aree verdi esistenti, realizzando una rete materiale di connessione tra le risorse naturalistiche; - Azioni per la realizzazione di un sistema di continuità delle aree verdi urbane esistenti (parchi urbani, ville e giardini storici, risorse identitarie ecologiche e culturali), attraverso: - la riconnessione e ricucitura del sistema dei parchi urbani centrali e del waterfront; - la valorizzazione e messa a sistema dei parchi e dei giardini storici presenti nell’area nord di Palermo; - il completamento del sistema dei viali alberati; - Azioni per la tutela, il recupero e la salvaguardia del patrimonio naturale esistente (Monti di Palermo, Riserve naturali orientate di Monte Pellegrino e Capo Gallo, Riserve naturali integrali – grotta Conza e grotta della Molara – Area marina protetta Capo Gallo-Isola delle Femmine) e potenziamento delle risorse attraverso la promozione delle aree naturali e il miglioramento dell’accessibilità e della fruizione attraverso la realizzazione di percorsi turistici e aree attrezzate; - Azioni rivolte all’implementazione e al miglioramento della mobilità slow, attraverso percorsi ed itinerari tematici, al fine di realizzare una rete degli spazi aperti e costruiti; - Attuazione della Certificazione ambientale EMAS nell’intero territorio comunale; - Avvio di politiche attuative per la redazione di un Piano di raccolta differenziata dei rifiuti. Progetti attuativi: -Realizzazione di un Centro Direzionale Regionale; -Realizzazione della Cittadella della Polizia in una parte dell'area dell'aeroporto di Boccadifalco; -Trasformazione dell'area dell'aeroporto di Boccadifalco; -Trasformazione dell'area di Fondo Uditore. - Attivazione di politiche per l'housing sociale ed individuazione di nuove aree per l'edilizia sperimentale pubblica ed integrata - Azioni per la rigenerazione dei quartieri di ERP - Azioni volte a migliorare la mobilità pubblica nelle periferie (autobus a chiamata) - Riqualificazione degli spazi pubblici - Decentramento Amministrativo - Occupazione sostenibile a favore delle fasce svantaggiate

Risultati attesi: - Creazione di nuovi posti di lavoro - Aumento del valore urbano in termini di presenza di funzioni di rango elevato - Riqualificazione urbana delle aree interessate dagli interventi - Decongestionamento del traffico - Riqualificazione dei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica - Realizzazione interventi di housing sociale - Incremento occupazionale nelle fasce sociali svantaggiate - Miglioramento dei collegamenti pubblici tra quartieri ERP e poli di attrazione della città

onreale

Progetti attuativi: - Autostrada: potenziamento e realizzazione della terza corsia (ANAS) - Realizzazione della nuova tangenziale interna - Circonvallazione-nuovo viale urbano - Realizzazione della strada sotterranea porto-circonvallazione - Principale viabilità di connessione urbana: riqualificazione e integrazione dei tratti stradali - Parcheggio di Interscambio Porta Sud - Roccella (bus extraurbani - auto - metro) Risultati attesi: - Riduzione dei fenomeni di congestione stradale - Riduzione dell'inquinamento acustico ed atmosferico - Riduzione dell'aliquota dei mezzi pesanti del traffico cittadino - Aumento dell'accessibilità ai nodi portuale ed aeroportuale - Aumento della competitività del sistema economico - Velocizzazione dei percorsi extraurbani del bacino metropolitano

Galleria M

Tesi di: Fabiana Sampino

DR

le

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Area Dell’aeroporto Boccadifalco

al

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

Nuova tangenziale interna

rni

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Parchi urbani. Ville e Giardini storici, Risorse identitarie ecologiche e culturali

Museo della legalità, inutile se si passerà da 20.000 a 3.000 dipendenti, per rovinare una delle poche e ultime aree verdi di Palermo.. La mia analisi critica parte dai seguenti punti: 1) E' l'ultima zona verde di Palermo. Sara la finale colata di cemento che cancellera' per sempre il verde da Palermo. 2) Viale regione Siciliana dovrebbe essere riadeguata con 3 corsie. Viale regione Siciliana nasceva come TANGENZIALE ed era pensata come tale. Poneva un limite strutturale all'espansione della citta' in modo da salvaguardare la Conca d'Oro. L’edificazione eccessiva, ha devastato cio' che nelle intenzioni si voleva salvaguardare, ossia l'area a sud della citta'. E invece ci hanno costruito i quartieri che oggi tutti conosciamo… Ecco perche' viale regione e' solo un'arteria cittadina, non una tangenziale. Il piano di sviluppo della citta' e' stato completamente alterato. Poteva sorgere una zona verde, fatta di parchi, agrumeti e aree residenziali eco-compatibili. E invece, al loro posto sono nati palazzoni, cemento e degrado. Ci si ritenta adesso, con un nuovo stradone, nuovi palazzoni e sicuramente nuovo degrado. L'apertura mentale e' proprio il punto. Se continuiamo a pensare che cementificare e aggredire i pochi spazi verdi restanti sia sensato, allora non si e' imparato nulla. La citta' aveva un piano di espansione (e quindi ERA PREVISTA l'ESPANSIONE, ma in altre aree), ed era differente da quello che vediamo adesso. Si volevano salvaguardare terreni agricoli - produttivi. Invece si sono costruiti casermoni, di fatto staccati dall'attuale tessuto urbano. Io mi chiedo se una terza corsia possa fare al caso nostro o meno. Penso di si', corredata probabilmente di sottopassi per immissione in citta', e sovrappassi per i pedoni. La verita' e' che la Regione vuole un nuovo centro, lo vuole in citta', e ci vuole costruire le strade attorno. Attorno le strade nasceranno i primi (anzi, gli altri) centri commerciali, palazzoni e via discorrendo. E sara' si' un'altra occasione di sviluppo persa… Come la costa: altrove con la costa, il mare, si fanno i milioni. Da noi, si litiga se fare accampare le persone o meno in quei pertugi di sabbia che chiamiamo spiaggette. Il resto e' solo cemento e abusivismo!

G

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

Previsioni del Piano Strategico di Palermo

Svincolo Monreale

Autostrada Palermo-Catania

Svincolo Bonagia

Svincolo Oreto

Galleria

ria

G

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Sf

io ch ec v a rr

e

Villagra zia

Estratto del Piano Strategico di Palermo, Programma Strategico Integrato: Attrattività Qualità Urbana e Coesione Sociale. Progetto cardine: Grande viabilità. Il problema del traffico che affligge la Città di Palermo (che si manifesta soprattutto attraverso la frequente congestione della rete stradale, la saturazione delle aree di sosta nelle zone centrali, la difficile mobilità ciclo-pedonale e l'inquinamento atmosferico ed acustico) è strettamente legato, oltre che al continuo e vertiginoso incremento del numero di mezzi privati, alla configurazione della rete infrastrutturale stradale che, in un territorio fortemente urbanizzato, è caratterizzata dalla presenza di poche grandi arterie di attraversamento cui è affidato il compito di svolgere, contemporaneamente, le funzioni di assi passanti, strade di collegamento interno, arterie di distribuzione del traffico locale e connessione con i principali nodi trasportistici (tra cui porto ed aeroporto). Fondamentale è quindi procedere alla riorganizzazione ed al complessivo riassetto della rete viaria principale che sarà sottoposta ad interventi di riqualificazione ed integrazione dei tratti stradali funzionali al ripristino ed al potenziamento delle connessioni urbane (“Principale viabilità di connessione urbana: riqualificazione ed integrazione dei tratti stradali”). In particolare, la Circonvallazione di Palermo, nata come asse di collegamento extraurbano veloce (garantisce la connessione tra le autostrade A19 Palermo – Catania ed A29 Palermo – Mazara del Vallo), è stata progressivamente inglobata nel tessuto cittadino divenendo, di fatto, un asse distributivo urbano di connessione tra quartieri e perdendo l'iniziale funzione di bypass della città. Lo sviluppo cittadino e l'incremento del traffico, oltre che accentuare il suo carattere urbano, hanno poi portato all'insorgenza di gravi e frequenti fenomeni di congestionamento. L'intervento di riconversione della Circonvallazione in viale urbano (“Circonvallazione – nuovo viale urbano”) si propone, quindi, di consentire all'arteria di svolgere funzioni trasportistiche adeguate alla nuova configurazione assunta incrementando la permeabilità veicolare e pedonale rispetto ai tessuti residenziali circostanti. Tale intervento, supportato dall'implementazione di azioni volte al ripristino delle caratteristiche urbane del viale e dalla realizzazione di nuove infrastrutture di bypass della città (tangenziali interna ed esterna di Palermo), consentirà la razionalizzazione ed il miglioramento delle caratteristiche di scorrimento, favorirà la riduzione dei flussi di traffico e della congestione stradale oltre che l'abbassamento delle velocità di percorrenza, con notevoli benefici ambientali (legati alla riduzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico anche grazie all'allontanamento dai flussi dei mezzi pesanti in attraversamento) ed il complessivo miglioramento della qualità urbana. Allo stesso tempo, sarà possibile migliorare e rafforzare le funzioni urbane delle due parti di città ubicate a valle e a monte dell'asse, abbattere i suoi livelli di incidentalità (legati soprattutto all'attraversamento pedonale), sfruttare nuove opportunità di ricucitura del tessuto urbano anche attraverso la localizzazione di nuove aree, dotate di adeguati servizi ed attrezzature, destinate alla sosta e all'integrazione tra sistemi di trasporto. Particolare rilievo assume, quindi, la realizzazione di “Nodi di scambio erogatori di servizi”, luoghi fisici in corrispondenza dei quali sia consentito, e possibilmente favorito e facilitato attraverso adatte politiche di gestione, lo scambio tra i diversi modi di trasporto al fine di integrare le strutture e i servizi nell'ambito di un'unica grande rete nella quale si tenga conto anche delle trasformazioni previste e/o in atto sul sistema dei trasporti (come la realizzazione dell'anello ferroviario, del nuovo sistema tranviario, della metropolitana leggera automatica, di nuovi parcheggi, di piste ciclabili ed aree pedonali)

Fonti: PSP: Piano Strategico Palermo, capitale dell’euromediterraneo; Materiale fornito dal direttore generale dell’ANAS


Analisidelle dellepolitiche politicheurbane urbane Analisi

5a 2b Aerofoto delle aree da previsione delle Opere Pubbliche inserite nel Programma Triennale delle OO.PP.

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di: Fabiana Sampino

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

Previsioni delle Opere Pubbliche inserite nel Programma Triennale delle OO.PP 2010/2012

01-0013

01-0037

01-0075

01-0078

08-0038

08-0055 35-0118

08-0116

08-0118 08-0063

11-0068 35-0024

33-0021 08-0096

34-0008

35-0003

35-0006

35-0030

35-0071

90-0074

01-0038 08-0001

01-0069

01-0037

08-0001 01-0038

01-0079

01-0149

01-0149 01-0078 08-0033

01-0079

35-0036

35-0006 90-0074

01-0013 35-0060

35-0003 01-0075

08-0116

01-0069 33-0021 35-0003

08-0096

11-0068 35-0024 35-0030

08-0063

08-0118

35-0021

34-0008 08-0055 35-0117

Interventi previsti per Boccadifalco: 01-0013 piscina comunale scoperta - progetto per la nuova tribuna e servizi annessi 01-0037 allargamento della via Perpignano dal viale regione siciliana a via savonarola (prusst) 01-0038 realizzazione scuola materna di 9 sezioni tra via a. Persano ed M37 01-0069 lavori di riattamento della via Altarello dalla via della regione siciliana alla via pitre' - lato valle 01-0075 lavori svincolo via Pitre' 01-0078 realizzazione della strada fondo vitale (da via portello a via petralia sottana) 01-0079 realizzazione della via belvedere ( tra via portello e via perpignano ) e prolungamento della stessa fino a via g. Pitre' 01-0149 bretella di allacciamento stradale via Pitre' - via Leonardo da Vinci 08-0001 lavori di costruzione di una s. m. in via Margifaraci sistemazione zone perimetrali dell'area scolastica 08-0038 realizzazione scuola materna di 9 sezioni tra via a. Persano ed M37 08-0055 manutenzione straordinaria edifici scolastici (coperture Pestalozzi e Paulsen ) 08-0063 lavori di ristrutturazione per l'adeguamento alla normativa vigente dell'asilo nido Drago 08-0096 lavori di adeguamento alle norme di sicurezza della scuola media inferiore di n° 9 aule dell' I.C. Mantegna - borsellino in piazza Pietro Micca 08-0116 intervento di manutenzione straordinaria per l'adeguamento alle norme di sicurezza, igiene e agibilità del plesso scolastico I.C. Mantegna Borsellino - plesso Mantegna - via Bologni n° 4 08-0118 intervento di manutenzione straordinaria per l'adeguamento alle norme di sicurezza, igiene e agibilità del plesso scolastico D.D. Ragusa Moleti - plesso Pestalozzi - viale Regione Siliana n° 165 11-0068 sistemazione del parco dell'Uscibene 33-0021 adeguamento alle norme vigenti ad uso pubblico ufficio della postazione decentrata "Boccadifalco" 34-0008 adeguamento dei locali di via Capitano Emanuele Basile n° 6/a ad uso archivio della procura della Repubblica di Palermo 35-0003 rete idrica citta' di Palermo - sottorete 17 – Boccadifalco 35-0006 serbatoio Pitre' ed opere di collegamento alla rete 35-0024 lavori per la realizzazione della fognatura in via Micciulla 35-0030 sistemazione e copertura del canale Boccadifalco nel tratto che attraversa l'abitato tra lo scatolare esistente ed il ponte su via San Martino all'altezza di via S. Pietro 35-0036 intercettazione delle acque meteoriche della via Ruffo di Calabria e delle zone di monte, convogliamento e smaltimento nel canale Passo di Rigano 35-0060 realizzazione della fognatura della via Quattro Camere 35-0071 realizzazione aree di salvaguardia opere di captazione 35-0118 interventi di razionalizzazione ed estendimento della rete fognaria nella citta' di Palermo - piazzale Einstein e piazza Ottavio Ziino 90-0074 realizzazione dell'impianto di pubblica illuminazione in via Ruffo di Calabria

35-0036

35-0060

Il presente Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2010/ 2012, è stato redatto ai sensi dell'art.14 del testo coordinato della L.109/94, L.R. 7/2002 e L.R.7/2003. Il programma contiene opere pubbliche, sia come interventi di manutenzione sia come nuovi interventi, con vari livelli di progettazione (fattibilità, preliminare, definitiva ed esecutiva) da realizzare con l'impiego di finanziamenti comunitari, statali, regionali e comunali. I settori che l'Amministrazione intende affrontare con priorità sono oltre che le manutenzioni ed il recupero in genere, le infrastrutture della mobilità viaria, parcheggi e trasporto pubblico di massa oltre alla riqualificazione del Centro Storico, alla protezione dell'ambiente, al sistema fognario e alla messa in sicurezza dell'ambiente urbano e degli edifici comunali. In particolare nel Programma sono inseriti: 1) Interventi volti a migliorare la mobilità cittadina riguardanti: parcheggi , interventi nel campo della viabilità sia interna sia di miglioramento della più importante dorsale viaria cittadina costituita dalla circonvallazione. Per quest'ultimo asse viario, il Programma prevede infatti opere tese alla razionalizzazione e al miglioramento delle caratteristiche di scorrimento dello stesso nonché a potenziare l' attraversamento dello stesso in senso trasversale per una migliore funzionalità delle due parti di città a valle e a monte dello stesso asse e per diminuire il livello di incidentalità causato dall'attraversamento pedonale della circonvallazione. 2) Interventi volti ad incentivare la riqualificazione ed il restauro del Centro Storico, per dare concreta attuazione alle finalità previste dall'art.74 della L.R.15/1993 e degli artt.124, 125 e 126 della L.R.25/1993. Per il Centro Storico sono previsti infatti numerosi interventi rivolti alla riqualificazione degli spazi destinati a servizi pubblici nel Piano Particolareggiato Esecutivo (aree a verde, piazze, sedi stradali) nonché ad recupero di immobili monumentali. 3) Interventi per il miglioramento dei plessi scolastici esistenti attraverso le manutenzioni e la messa a norma degli stessi al fine di scongiurare situazioni di pericolo per gli utenti e migliorare le condizioni di igiene ambientale per un ottimale espletamento delle attività didattiche. Interventi volti alla mitigazione dei rischi geologici nelle zone di Sfrerracavallo, Partanna - Mondello, Addaura, Monte pellegrino e Boccadifalco. Considerato che con Decreto Min. Ambiente n° DEC/DDS/2008/0913 del 27/11/2008 sono stati finanziati gli interventi riguardanti Monte.Gallo, Viale Diana, via Monte Ercta e Boccadifalco gli stessi sono stati inseriti in Elenco Annuale, per l'ultimo poichè il finanziamento non copre tutto l'intervento ne è stato inserito uno stralcio funzionale. 4) Interventi di manutenzione negli edifici comunali. Grande importanza nel presente programma triennale è stata data agli interventi di manutenzione straordinaria, ordinaria e di messa in sicurezza negli edifici comunali esistenti al fine di realizzare tutte quelle opere per l'adeguamento impiantistico e strutturale alla normativa vigente. 5) Interventi fognari e reti idriche. Sono previsti nel P.T. interventi di reti idriche e reti fognarie per acque bianche, nere e miste, volti a migliorare e ottimizzare i sistemi di distribuzione e i sistemi di smaltimento. Il Programma contiene inoltre interventi pubblici inseriti nei programmi complessi già deliberati dall'Amministrazione (PRU, PIT, PII).

Fonti: PSP: Piano Strategico Palermo, capitale dell’euromediterraneo; Programma delle Opere Pubbliche Triennali


Dati sulla IV Circoscrizione N°IV CIRCOSCRIZIONE: dati demografici

Superficie territoriale (ha): 2.616,3

0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 >80

totale

UPL: Unità di Primo Livello: dati demografici

Maschio Femmina 2.846 4.083 4.172 3.955 3.973 3.725 3.583 3.661 2.867 3.428 3.859 4.076 2.740 2.276 1.864 1.455 1.419 53.982

Piramide dell’età popolazione residente

2.706 2.754 3.274 3.630 3.738 4.082 4.228 4.117 4.386 4.154 3.942 3.869 3.038 2.690 2.559 2.195 2.834 58.196

Totale

V%

5.552 5.621 6.702 7.489 7.814 8.165 8.400 8.072 8.359 7.879 7.525 7.530 5.778 4.966 4.423 3.650 4.253 112.178

5,0 6,0 6,7 7,0 7,3 7,5 7,2 7,5 7,5 7,0 6,7 6,7 5,2 4,4 3,9 3,3 3,8 100,0

1971

1981

1991

2001

Variazione % 71-81

Variazione % 81-91

Montegrappa

13.639

17.201

16.077

14.304

26,1%

-6,5%

-11,03%

S. Rosalia

13.686

14.890

11.573

11.883

8,8%

-22,3%

2,68%

Cuba - Calatafimi

24.838

26.819

25.648

23.769

8,0%

-4,4%

-7,33%

Villa Tasca

11.370

13.624

11.336

10.320

19,8%

-16,8%

-8,96%

6.629

12.239

23.443

27.824

84,6%

91,5%

18,69%

11.418

15.464

16.922

16.574

48,2%

-8,6%

7,18%

6.806

6.391

6.794

7.909

-6,1%

6,3%

16,41%

Unità di primo livello

Mezzomonreale Altarello - Tasca Lanza Boccadifalco - Baida

n° abitanti

2003

Piramide dell’età popolazione straniera residente

Trend 2003/2006 della popolazione

Popolazione residente al (2003/2006):

differenza % tra (2003) e (2006)

2006

Variazione % 91-01

116.000

115.000

maschi

55482

53982

15%

femmine

60518

58196

23,22%

114.000

113.000

Totale residenti maschi e femmine stranieri

166000

totale

38,22%

112178

112.000

111.000 2003

Famiglie rilevate al censimento 2006:

2004

2005

528

2006

Tesi di: Fabiana Sampino

Maschi Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione Femmine Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione

I 58,6% 37,3% 36,3% I 32,2% 18,0% 42,2%

II III 60,1% 58,5% 40,3% 41,7% 32,9% 28,7% II III 29,2% 30,0% 14,2% 16,8% 51,2% 44,9%

IV 60,4% 44,2% 26,8% IV 33,1% 20,0% 39,5%

55441

n° famiglie

Totale residenti maschi e femmine

16,1%

% su totale Palermo

58196

V 60,2% 43,1% 28,5% V 32,9% 19,4% 41,0%

VI VII VIII 59,4% 61,2% 57,8% 48,4% 44,1% 48,8% 18,5% 28,0% 15,6% VI VII VIII 36,8% 33,0% 36,6% 27,3% 19,6% 29,1% 25,8% 40,6% 20,4%

TOT. 35,5% 21,5% 35,7%

Non forze lavoro Studenti Casalinghe Ritirati dal lavoro In altre condizioni Totale non forza lavoro

I 27,4 17,7 45,1 I 5,8 20,9 9,2 19,0 54,9

II 26,7 17,3 44,0 II 7,3 25,0 10,5 13,2 56,0

III 28,6 15,1 43,7 III 8,3 23,6 11,7 12,7 56,3

IV 31,6 14,6 46,1 IV 8,9 21,8 12,1 11,5 53,9

V 30,4 15,2 45,6 V 7,8 22,0 11,9 12,6 54,4

VI 37,2 10,2 47,4 VI 10,1 18,3 14,3 9,8 52,4

VII 31,4 15,2 46,6 VII 8,4 22,3 10,1 12,6 53,4

VIII 38,1 8,2 46,2 VIII 9,7 18,4 16,5 9,1 53,8

TOT. 32,3 13,4 45,7 TOT 8,6 21,3 12,7 11,7 54,3

53982

Minori residenti maschi e femmine

Circoscrizioni

TOT.

Condizione professionale della popolazione residente nella quarta circoscrizione Forza lavoro Forza lavoro Occupati In cerca di occupazione Totale forze lavoro

572

Totale popolazione

Tasso di attività, tasso di occupazione e tasso di disoccupazione per circoscrizione

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Popolazione residente:

Età

6

Sesso

C1

C2

C3

C4

C5

C6

C7

C8

Tot

M

51,4

49,1

48,6

48,8

47,8

48,2

4 9,5

46,7

48,4

F

48,6

50,9

51,4

51,2

52,2

51,8

5 0,5

53,3

51,6

< 15

17,9

19,2

17,5

17,1

16,6

14,9

1 9,0

13,8

16,7

15-24

12,3

16,2

15,5

15,2

14,6

13,9

1 5,0

11,5

14,3

25-39

26,9

23,9

23,3

23,6

23,3

23,6

2 5,1

22,4

23,6

40-64

27,6

29,0

30,2

30,2

30,1

32,6

2 9,6

31,8

30,5

³ 65 Cittadinanza

26,2

11,6

13,6

13,8

15,3

15,1

1 1,2

20,5

15,0

Italiana

84,3

99,2

98,7

99,3

98,0

99,0

9 8,4

96,8

97,8

Variazione % unità di primo livello

Classi di età

Stran iera totale %

15,7

0,8

1,3

0,7

2,0

1,0

1,6

3,2

2,2

Forza lavoro

Non forza lavoro

100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 10 0,0 100,0 100,0 3,7

10,8

11,2

16,1

17,6

11,3

1 0,9

18,3

100

La IV circoscrizione si conferma anche nel 2006 come una fra le porzioni del territorio a più alta densità abitativa preceduta esclusivamente dalla VIII e dalla V circoscrizione; la popolazione è pari a 112.178 unità, valore che incide per il 15,8% sul totale cittadino. La configurazione a botte assunta dalla piramide della popolazione mette in evidenza la maggiore numerosità delle coorti intermedie e la minore concentrazione delle fasce giovanissime e anziane, rispettivamente rappresentate nelle parti basali e verticistiche. La sostanziale prevalenza del genere femminile è dimostrata dal valore dal rapporto di mascolinità che risulta pari a 92,8%. Tale prevalenza diventa significativa nelle coorti anziane, confermando la nota longevità femminile. Il trend demografico della IV circoscrizione, rilevabile dai bilanci anagrafici degli ultimi quattro anni, dal 2003 al 2006, rivela un costante declino, visibile nella curva discendente. Il calcolo del saldo migratorio certifica un avviato movimento in uscita da questa circoscrizione; sebbene tale movimento risulti in linea con quanto accade nella maggior parte delle restanti porzioni del territorio cittadino, nella IV circoscrizione tale fenomeno raggiunge il livello più preoccupante, distinguendosi per la elevata superiorità numerica delle cancellazioni rispetto alle iscrizioni.

Fonti: - l baco e la farfalla (ex Legge 285/97) Analisi territoriale realizzata dalla dott.ssa Adele Rampulla - Palermo tra i numeri, Andamento socio-demografico della città di Palermo - Panormus, annuario di statistica del comune di Palermo, 2009

Tasso di attività occupazionale maschile

Tasso di attività occupazionale femminile


7

Analisi delle unità edilizie Analisi della tipologia edilizia e della viabialità

Analisi sullo stato di conservazione del patrimonio edilizio Ottimo Buono

Palazzo

Mediocre

Edilizia specialistica religiosa (chiese, oratori, cappelle) Edilizia specialistica civile

Rudere

Edilizia economica popolare Ville Rudere

Esempio di edilizia specialistica civile scuola elementare via G. Pitrè

Esempio di edilizia residenziale storica di base, via Boccadifalco

Palazzetto storico di base ristrutturato piazza B. Purrisi

Esempio di palazzo via S. Martino delle scale

Esempio di edilizia economica popolare via BR 1

Esempio di edificio in ottimo stato piazza Purrisi

Esempio di edificio in buono stato via A81

Esempio di edificio in mediocre stato via Maddalena

Esempio di rudere via Boccadifalco

Esempio di edilizia specialistica religiosa chiesa Maria SS. del Rosario piazza S. Pietro

Esempio di villa via S. Martino delle scale

Fonte: Sopralluoghi, foto scattate per la tesi

Fonte: Sopralluoghi, foto scattate per la tesi

scala 1:2000

scala 1:2000

Analisi sulla consistenza del patrimonio edilizio

Analisi dell’uso dei piani terra 1 elevazione fuori terra

Abitazione

2 elevazione fuori terra 3 elevazione fuori terra

Attività commerciale Villa

4 elevazione fuori terra 5 elevazione fuori terra

Deposito, magazino, garage

7 elevazione fuori terra

Senza destinazione d’uso

Nessun utilizzo Non rilevabile Attrezzature

Esempio di residenze ad 1 elevaz. fuori terra via Boccadifalco

Esempio di residenze ad 2 elevaz. fuori terra via Boccadifalco

Esempio di residenze ad 3 elevaz. fuori terra via Torrente d’inverno Utilizzo del piano terra ad attività commerciale via Boccadifalco

Esempio di abitazione al piano terra via Maddalena

Esempio di residenza al piano terra

Esempio di residenze ad 5 elev. Esempio di residenze ad 4 elev. fuori terra via S. Martino delle scale fuori terra via S. Martino delle scale

Esempio di garage abusivo via Baracca

Esempio di edificio senza destinazione d’uso piazza S. Pietro

Esempio di residenze ad 7 elev. fuori terra via BR 1 scala 1:2000

Fonte: Sopralluoghi, foto scattate per la tesi

Analisi dell’uso dei piani superiori al primo Residenza Edifici con funzione di culto Servizi scolastici

Aerofotogrammetria

Fonte: Sopralluoghi, foto scattate per la tesi

Non utilizzato

Esempio di servizio scolastico via Bologni

Esempio di servizi universitari Casa della Gioventù via Poggio Ridente

Esempio di edificio non utilizzato scuola elementare via G. Pitrè scala 1:2000

scala 1:2000

Esempio di edifici non rilevabili via Esempio di deposito abusivo via Boccadifalco Convento di Baida

Rudere Servizi per l’università

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di: Fabiana Sampino

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

Edilizia residenziale storica di base Palazzetto

Esempio di residenza ai piani superiori al primo via Maddalena

Fonte: Sopralluoghi, foto scattate per la tesi

La ri-progettazione delle aree non dovrà inserirsi nelle trame urbane circostanti. Gli spazi pubblici ri-progettati (vie, piazze, parcheggi, giardini) dovranno essere percepibili come elementi strutturali (accessibili e utilizzabili) dall’intero tessuto urbano e non solo dal quartiere. Occorre avere riguardo a: • visibilità (vista generale, linee di vista per es. tra abitazioni e spazio pubblico, buona illuminazione delle aree pubbliche/private, estrema visibilità/chiarezza dei percorsi anche ore notturne, etc.); • territorialità (intesa quale orientamento e spazio per muoversi); • attrattiva (colori, materiali, illuminazione, rumore, odore, arredo urbano, etc); • mix funzionale (molteplicità di funzioni, diversificazione delle destinazioni d’uso dei piani terra degli edifici); • collocazione degli spazi pubblici (in posizioni centrali, chiara differenziazione tra aree pubbliche e aree semi-private, vicinanza/prossimità con fermate di mezzi pubblici).


Relatore Prof. Ferdinando Trapani

7a

Confine di Quartiere Quando si arriva a vivere in condizioni che sono al di fuori del normale

Possibile nuovo centro di attrazione economico, sociale e culturale

via di collegamento fra Boccadifalco e via Leonardo da Vinci

scuola elementare e medie via di collegamento con bus-navetta fra Boccadifalco, Altarello e Baida

verde attrezzato

Confine di Circoscrizione a di collegamento col nto con via auto tobuss fra Boccadifalco to adifalco ad co autobus centr storico e il centro

In questa area è previsto da PRG un’area adibita a parcheggio che non è stata realizzata

verde icolto olto to verde attrezzato impianto sportivo

centro di rappresentanze Lucio Cassina

il fiume del mal maltempo si unisce al canale di Boccadifalco che sfocia nel fiume Oreto

Fiume del Maltempo lasciato al degrado all’abbandono

università privata Lumsa S.Silvia

strada montana che attraversa la riserva reale borbonica di Boccadifalco

Riserva di Boccadifalco

via di collegamento fra Boccadifalco, Monreale e l’ospedale Ingrassia

Viale Regione Siciliana vista come linea di demarcazione fra la città vissuta e parte di città emarginata e dimenticata

canale Boccadifalco

Parcheggi impropri

il canale Boccadifalco sfocia nel fiume Oreto

ospedale Ingrassia

O

La mancanza di parcheggi all’interno della borgata porta gli abitanti a parcheggiare in luoghi impropri come su strade strette e trafficate causando congestione o sulle curve stradali mettendo a rischio i veicoli che le percorrono.

Luoghi di aggregazione

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Tesi di: Fabiana Sampino

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

Analisi dei problemi urbanistici

Sono una villa urbana che non presenta nessuna copertura o riparo dai raggi del sole e che d’estate non permette agli anziani e bambini di usufruirne in qualsiasi ora e il Giardino dell’infanzia aperto solo la mattina e che pur essendo un parco giochi per i piu piccoli non è frequentato da essi per nelle ore di apertura del giardino i bambini sono a scuola e viceversa nelle ore pomeridiane il giardino è chiuso ed i bambini sono costretti a giocare per strada. Sono gli unici luoghi all’aperto dove giovani, adulti ed anziani si ritrovano e si relazionano fra loro.

Luoghi poco frequentati

La grande maggioranza dei residenti della borgata non conoscono i suggestivi percorsi, scorci paesaggistici e i resti di mura presenti dentro la riserva borbonica di Boccadifalco. Luogo dove ancora oggi sono presenti testimonianze storiche.

scala 1:5000

Traffico e congestione veicolare

Mezzi pubblici

Nodi collocati accanto alle scuole e nella piazza centrale dove il traffico è particolarmente intenso per cui il caos e la congestione veicolare aumentano nelle ore di punta quando attività commerciali e le scuole chiudono.

Sono la 327 che da piazza indipendenza percorre la via Cappuccini, via Pitrè fino alla piazza di Boccadifalco dove fa capolinea; Inoltre vi è un bus navetta che attraversa la borgata e la collega con Altarello e Baida.

Centro sportivo campo militare tenente Carmelo Onorato

Il campo sportivo di proprietà privata è chiuso tutto l’anno ed aperto solo ed esclusivamente per gli allenamenti della squadra giovanile del Palermo per cui la cittadinanza, e per meglio dire i giovani del quartiere non posso usufruirne. Uno spreco e un ingiustizia enorme per gli abitanti che si sentono proprietari di qualcosa che possono solo guardare dall’esterno. Fonti: sopralluoghi


Confronto con la cittadinanza

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di: Fabiana Sampino

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

E’ stato sottoposto il presente questionario ad un campione rappresentativo di 22 persone (11 maschi e 11 femmine) dai 15 ai 75 anni, che abitano o frequentano in maniera assidua il quartiere Boccadifalco. Obiettivo di questo questionario è scoprire come i cittadini vedono il loro quartiere, quali sono secondo loro le problematiche principali del quartiere, com’è il rapporto con gli altri cittadini ecc.

8

DAL PUNTO DI VISTA DEI RAGAZZI

Dall’indagine statistica è emerso che più della metà dei residenti nella borgata di Boccadifalco non è soddisfatta del proprio quartiere e le cause che gravano su tale condizione di disagio è il degrado, la continua delinquenza che comprende una fascia d’età molto piccola che porta i genitori alla preoccupazione che i figli possano essere deviati o coinvolti in situazioni spiacevoli e la mancanza e/o l’uso scorretto degli spazi di ritrovo dove bimbi, ragazzi, adulti ed anziani possano ritrovarsi. E’ inoltre emerso che Boccadifalco negli anni sia mutata in modo negativo con uno spreco di territorio e con un aumento dell’edilizia che ha portato a sostituire il verde con edilizia lasciando abbandonati e in condizioni di degrado tutto il resto.

Siamo contentissimi della nostra borgata, non ci manca niente, abbiamo tutto quello che vogliamo. Poi ci conosciamo tutti e se scendo incoccio sempre qualcuno. La scuola è bella anche se è un pò sporca, ma le pulizie non le fanno mai nelle scuole quindi è normale. Noi giochiamo ovunque non abbiamo un posto preciso, perché non c’è, però noi ci accontentiamo, anche in mezzo alla strada, basta che c’è il pallone! La scuola il campetto ce l’ha, solo che lo chiude perché non vuole farci giocare, però noi siamo maschi! scavalchiamo e giochiamo, «se non c’è nessuno io perché non devo giocare? c’è il campetto libero e lo guardo?»

Non abbiamo nessun tipo di svago si muore dalla noia, per fortuna noi facciamo scautismo quindi ci teniamo impegnati, si trova in via Pietro. abbiamo un centro sociale che si occupa di ragazze madri. Prima avevamo l’oratorio della chiesa che faceva qualsiasi tipo di attività ricreativa, per ballare, giocare, recitare, cinema, tutto! Però da quando se ne è andato il vecchio prete hanno tolto tutto e il nuovo prete ha chiuso l’oratorio, non si occupa neanche della chiesa.

Qui ci sta gente per bene, poi certo arrivano quelli di fuori che buttano fango su Boccadifalco, e noi che stiamo bene con tutti e gli «Rompiamo le corna» però sempre in modo educato .Qui noi siamo tranquilli perché non ci tocca nessuno, io faccio una chiamata e si arricampa tutto il paese. Ci vogliamo tutti bene perché ci conosciamo tutti e ci proteggiamo a vicenda. La sera è un pò monotono perché non c’è niente però ce ne veniamo qui sulle panchine, parliamo, scherziamo, giochiamo a nascondino, facciamo le cose che fanno i ragazzi della nostra età.

Qui fra noi ragazzi ci conosciamo tutti, è normale la borgata è piccola. E’ una borgata rumorosa, sia per la gente che urla a qualsiasi ora del giorno e della notte, sia per le macchine e il traffico! Vorremmo un centro per lo svago, per non stare in mezzo alla strada e dei posti dove andare in estate perché qui non c’è niente e quindi non c’è mai nulla da fare. Vorremmo qualche attività che ci tenesse impegnati e ci facesse crescere come lo scautismo.

I residenti sono divisi in due categorie: ‘‘gli intoccabili’’ che guardano dall’alto e la gente comune.

1) Come vivi nel quartiere?

Piazza, luogo di aggregazione comune

Io voglio che la mamma non lavora tutto il giorno così mi porta al parco giochi e un posto dove le mia sorelle mi possono portare con loro a giocare dove la mamma non si spaventa a mandarmi. Devo stare sempre sola qui con la mamma perché loro vanno al ballo, in palestra e giocano fuori e io non posso andarci perché sono piccola. Vorrei meno macchine, un giardino grandissimo dove giocare pieno di giochi e una piscina perché qui ce caldo.

Ci sono i vandali che distruggono quello che noi facciamo,ma lo fanno«ammucciuni perché si i ncagghiu finisci male».Però alla fine è tranquillo. Noi ci stiamo bene qui. Io sono nato qui e non me ne voglio andare. La cosa che ci piacerebbe è un campo di calcio grande quanto tutta Boccadifalco per giocare, però senza cancelli così non dobbiamo scavalcare.

2) Che problemi ha il quartiere?

AL PUNTO DI VISTA DEGLI ADULTI...

CRIMINALITA’ BENE

DISCRETAMENTE

MALE

3) Ti piace il tuo quartiere?

NO

SI

ASSENZA DI PARCHEGGI

TRAFFICO

4) Quali sono i luoghi di svago?

IL PARCO GIOCHI E IL GIARDINO DELL’INFANZIA

NESSUNO

LE PIAZZE

LE STRADE

SOLO ‘‘Buongiorno e Buonasera’’

7) Ci sono abbastanza parcheggi nel quartiere?

NO

DOVE CAPITA

SI

8) Sono presenti spazi verdi?

Anonimo

Anonimo

SI LE STRADE

NEANCHE UNO

9) Quale mezzo utilizzi per spostarti?

MOTORE

A PIEDI

AUTOMOBILE AUTOBUS

SI

NO

10) Come vivi nella tua abitazione?

BENE

DISCRETAMENTE

MALE

Viviamo male la nostra borgata, perché è abbandonata da tutti, da quando hanno coperto il torrente e ci hanno fatto la strada, qui non può più camminare, le macchine bloccano la strada « S. Martino, che porta a san martino delle scale» che è a senso unico ma le macchine se ne fregano parcheggio dove vogliono e s’intasa tutto per un ora/un ora e mezza. Le strade dovrebbero essere più larghe così almeno il traffico sarebbe più scorrevole. Hanno trasferito la scuola elementare e chiuso l’asilo nido «non so il perché»e i locali non li hanno utilizzati, sono lasciati, e non li utilizza più nessuno, e la struttura è nuova, potrebbero aprirci tante attività per i giovani, gli anziani, fare delle attività sportive «per impegnare il tempo» ma non fanno niente.

C’è poco anzi niente, non ci sono centri per giocare, nessun diversivo dalla droga, dall’alcool etc. Prima qui non c’era la malavita, poi si è trasferita certa gente ed è finito tutto, soprattutto la sera c’è la paura di uscire di casa e soprattutto c’è la paura per i nostri figli. Io non li faccio uscire! Senza uno svago nasce la noia e da li si iniziano a frequentare gente sbagliata e si intraprendono brutte vie. L’ideale sarebbe aprire un centro sportivo per tenere questi ragazzi impegnati, per avere impegni diversi dalla droga, degli input che li distragga e non li impegni in cattive amicizie. L’oratorio era perfetto! Ci andavano i ragazzi di età fino alle medie e li faceva crescere in modo sano. In oltre dava aiuto alle mamme che lasciavano li i bambini piccoli, e c’erano i volontari che se ne prendevano cura, li facevano mangiare e dormire.

Non ci ascolta nessuno, hanno aperto un piccolo giardinetto dove ci vanno i vecchietti e i ragazzi ma è piccolo, non è chissà che cosa, «una cusuzza nica» , e poi ce anche il giardino dell’infanzia li sopra ma è aperto solo di mattina quando tutti i ragazzi sono a scuola quindi è vuoto e non ha senso se aprisse nel pomeriggi i ragazzi avrebbero dove andare a giocare...ma ci accontentiamo. La scuola di avviamento «le scuole medie» ora sono in mano ad una cooperativa, che però apre solo una volta all’anno, quando c’è l’adozione di un monumento, per il resto è chiusa a tutti. Abbiamo fatto delle petizioni, chiesto al comune, alla circoscrizione, ma ci lasciano sbattere «tutto tace, tutto e fermo e nessuno ci ascolta».

Da quando hanno trasferito la circoscrizione «siamo totalmente abbandonati». Abbiamo un centro sociale che sta accanto alla scuola elementare aperto dall’opera del Cardinale Ruffini, dell’Opera Pia, dove ci sono delle persone che fanno volontariato e ospitano ragazze madre che ancora funziona. Poi stanno ristrutturando due padiglioni della Gescal ma niente di più. Non abbiamo verde di nessun genere oltre quelle villette. Come autobus abbiamo la 327che lascia a piazza indipendenza, la 940 che porta a piazza principe di Camporeale, e alla Noce, e la 907 che fa da Borgo nuovo a Monreale, Parcheggi? Qua si parcheggia «unnegghiè», si blocca tutto perché le macchine parcheggiano e non fanno passare «e finiu».

Vivo in questo quartiere da sei anni, e per questo non ho potuto notare come si è evoluto nel tempo. Mi trovo bene, anche se penso che il quartiere più che isolato sia abbandonato! ‘‘I ragazzi non hanno luoghi di ritrovo, a partire dalla chiesa, e la sera sono costretti a scendere a Palermo’’. Dopo un certo orario la zona non è più sicura e i problemi li conosciamo tutti, sono quelli dati dalla delinquenza non solo dei ‘‘Capi’’ ma soprattutto da quello minorile, che ovviamente seguono la scia e l’esempio dei genitori che istruiscono i loro figli a crescere ‘‘ Per l’onore’’. Qui tutti abbiamo imparato a convivere con questo problema nel bene e nel male e di conseguenza non fanno nulla per risolverlo. Qui ogniuno si guarda il suo e viviamo tutti tranquilli. L’unica cosa che salverei di questo quartiere sono i ragazzi che sono il nostro futuro.

5) Qual’è il tuo rapporto con i 6) Ti senti sicuro nel tuo quartiere? residenti stranieri nel quartiere?

BUONO, CI RISPETTIAMO

Piazza, luogo di aggregazione comune

Anonimo

Vivo a Boccadiflco da quando ero piccola, frequento l’università di Palermo il quartiere è un ‘‘arroccato’’ ma i mezzi funzionano! Qui il problema è che manca l’organizzazione, per qualsiasi problema siamo abbandonati a noi stessi quindi siamo costretti ad adeguarci alle circostanze. Qui regna la diffidenza, forse a ragion veduta, tutti poco disponibili e cordiali... Forse la parola giusta è rispetto! Manca il rispetto verso le persone o forse ancora peggio non si conosce cosa sia il rispetto verso chi ti sta di fronte. Vorrei evitare di esprimere un giudizio verso i bambini... Hai presente il libro «Piccole donne crescono?» ecco se fosse ambientato qui il libro si chiamerebbe «Piccola delinquenti crescono!»

Prete Alessandro si è impegnato per la sua borgata, aiutava tutti grandi, giovani, bambini e anziani. Era il prete buono, che non si stancava mai di porgere l’altra guancia. Fin quando c’era lui le cose stavano cambiando, poi l’hanno mandato via perché la borgata è quella che è, con la gente che ci sta dentro. I ragazzi non hanno più la testa di una volta, sono sempre in mezzo alla strada, sono sbandati, hanno perso i valori e la cultura della religione. Prima di cambiare la testa dei giovani, bisognerebbe dare una cultura ai genitori che non danno più degli obiettivi ai loro figli. La chiusura dell’asilo nido ha provocato un enorme disagio tra le mamme che non sanno come arrivare in via Castellana, perché molte non hanno mezzi di trasporto e non sanno a chi lasciare i loro figli.

Ora dentro l’aereoporto, forse l’unica cosa di prendere da questa borgata, c’è un centro di smistamento dei vigili del fuoco, e una pista di atterraggio per gli aerei «quelli veloci» della protezione civile e poi forse devono creare qualcosa per le forze armate non so bene cosa. Poi c’è anche «la piazza grande» che chiamata così perché i militari ci avevano i tendoni per le esercitazione, però ora come al solito ci hanno tolto tutto e non c’è più niente e manco ce lo fanno usare. Tutto ciò che vedete ce l’abbiamo perché l’abbiamo messo noi, come la statua di padre Pio, con il nostro tempo, i nostri soldi, e la nostra fatica. «Vorremmo tante cose, ma soprattutto la sorveglianza notturna» perché qui la notte non si può girare «troppi rumori strani». Distruggono tutto.

Io vivo qui da 27 anni, e Boccadifalco non è una borgata ne un paese, è una cosa a se. Ho vissuto per 12 anni a Bologna e li è tutta un’altra cultura. Basta affacciarsi fuori e l’ambiente parla da solo. Io qui sono costretto a fare l’amicone con tutti per il mestiere che faccio, come si dice: «Buon viso a cattivo gioco». Prima per abitare qui si chiedeva il permesso, perché erano tutti imparentati, c’erano due tre famiglie importanti, quindi chi si trasferiva qui era l’estraneo. Ora è arrivata gente «di ogni genere». Adesso dopo che si sono trasferite certe persone, c’è la paura a scendere di casa la sera e a camminare per strada. Poi c’è l’abusivismo di case vecchie che fa paura.

La Signora e le sue figlie uscite da scuola

Poi c’è tanto terreno che non è utilizzato, dove si potrebbe fare un parcheggio «gigantesco» dove mettere tutte le macchine. qui regna la legge «non raccolgo e non faccio raccogliere». Abbiamo lo stadio militare, e la piazza dell’armeria, che non sono più utilizzati tranne per l’allenamento del Palermo, perché giustamente ci devono mangiare, non è che lo mettono gratis per noi, perché «se non guadagni non mangi». Hanno costruito un muro che ci ha tolto il bel vedere sulla città di Palermo. Non c’è nessun potere politico, e noi siamo troppo in basso per aspirare ad un ascolto dall’alto.

Vivo nel quartiere da quando sono nata e l’ho visto cambiare nel tempo, prima non era così, c’era molto piu verde e anche ben curato, pieni di alberi di frutti e poi...con il tempo gli edifici sono stati impiantati al posto della vegetazione ed è finito tutto. I servizi funzionano, gli autobus ci sono e tutto sommato non mi posso lamentare. Qui il problema vero è la mentalità delle persone che ci abitano, ogniuno e per se e nessuno per gli altri, ci conosciamo tutti e forse è per questo che è così. Sappiamo ‘‘chi abbiamo davanti’’. Cambierei tutto o meglio farei tornare tutto come era prima, verde, tranquillità e ragazzi che giocano felici nelle villette

Anonimo

Villetta e luogo d’incontro e svago

Cambiare la borgata? «prenderla, scuoterla sottosopra e riordinare tutto». «Qui manca la cultura del rispetto» Questo è il meridione! «questo è il siciliano che rappresenta l’ignoranza dell’Italia e per noi va bene così, perché non facciamo niente per cambiare o per cambiarci». I ragazzi si fermano alle medie, non perché non vogliono, ma perché la cultura dell’ignoranza parte dai genitori. I miei figli li mando fuori la borgata a studiare, perché qui gli insegnanti sono ASSENTEISTI e si coprono fra di loro colleghi. Mia mogli si è pure lamentata con il preside della scuola, ed è stata assalita dal preside stesso e dagli insegnanti, che se la sono presa poi con i miei figli per quello che dicevano a casa. Il ponte fu costruito da Mussolini, chiamato trenino, che collegava da Altofonte fino a San Martino.

All’ora di punta nella via S. Martino non si può circolare oltre al fatto che ci passano mezzi pesanti che la strada non può sopportare, perché sotto ci passa il torrente, e la strada non è fatta come doveva essere. Con il materiale della strada certe persone si ci è costruito le case e quindi per la strada si è utilizzato il materiale di scarto. Qui non ci sono vigili e meno male se no non ci sarebbe ne giorno ne notte e poi se ci fossero i vigili la gente sarebbe costretta a comportarsi diversamente perché altrimenti si porterebbero a tutti. La spesa la facciamo qui, abbiamo tutto e poi siamo tutti amici-conoscenti, sono tutti clienti, quindi facciamo lavorare la borgata. Servizi autobus « no comment» sono lentissimi e sono rari, uno ogni tre quarti d’ora.

Mi sono trasferita a Boccadifalco da poco e penso che il quartiere sia come tutte le periferie di Palermo, tranquille, isolate e con i problemi che si potrebbero trovare nelle altre parti di città. E’ come vivere in un paese ci conosciamo tutti per cui appena ce una faccia nuova, la si riconosce subito. Vi è una scarsità di servizi che si sente accentuata per via della distanza dal centro e ci sono edifici precari, abbandonati e in condizione di degrado come altre parti del quartiere lasciati a se stessi. I rapporti con le persone sono ottimi. Io attiverei un opera di pulizia per le strade e demolirei gli edifici abbandonati, e inoltre proporrei qualche attività per i ragazzi del quartiere per toglierli dalle strade

All’interno della borgata ci sono varie zone con soprannomi come la Via San Martino chiamata «Ru Mau-mao» perché si narra che prima chi fuggisse da Palermo si nascondesse fra i monti percorrendo questa strada o ancora si dice che fu trovata una statua di marmo con forma di una testa d’uomo nera da li detta «all’Africa» perché porta al sud dove ce l’africa, oppure la zona «dell’Acqua Frisca» perché c’era una fontana di acqua fresca di acqua potabile che scendeva dalla montagna, o la zona «ru castieddu» perché c’è una salita che porta alla montagna che ha la forma di un castello, o ancora la zona dei «vaddunara» dove stavano i vadduna.

I miei si sono trasferiti qui quando ero piccola e da allora è cambiato un sacco. Soprattutto con all’aumento dell’edilizia conseguente al degrado. E’ un quartiere isolato e dopo un certo orario è meglio non uscire soli, un po per gang di quartiere e poi perche sembra che qui la sera ci stacchino le luci in quanto le strade sono al buio ed essendo strade di montagna come hai visto potrebbe anche capitare che ovviamente non ti vedano camminare per strada visto che abbiamo anche le strade ‘‘monche’’ senza marciapiede e ti prendono in pieno. Io vorrei un centro di riabilitazione per i ragazzi per dargli ancora la possibilità di capire che questa non è strada che spunta.

Sign. Antonio, Sign. Gennaro e Sign. Calogero

Davide, Renato e Gianluca

Sign. Meri e le sue figlie

Chiara, Mariarita e la piccola Giorgia

Panoramica Boccadifalco Fonti: sopralluoghi e questionari chiusi


Analisi dei problemi urbanistici Manifesto

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di: Fabiana Sampino

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

Cosa vogliono gli abitanti

Da varie interviste ho ottenuto una certa quantità di informazioni che mi hanno permesso di venire a conoscenza di realtà diverse e non poco trascurabili. I cittadini che vivono Boccadifalco sono dei cittadini delusi dal proprio quartiere soprattutto dal punto di vista "funzionale" e desiderosi di cambiamenti che rendano la vita nella borgata più facile e serena. Gli abitanti che si sono messi a disposizione nell’ipotesi di una "trasformazione del quartiere", hanno posto particolare attenzione sull’oratorio ormai chiuso della chiesa Maria SS. del Rosario, dove prima tutti i ragazzi dai 4 ai 17 anni si riunivano tutti i giorni per ‘‘giocare’’ tramite giochi di società e balli di gruppo o cori per le cerimonie, ‘‘studiare’’ tramite i doposcuola, ‘‘conoscere’’ tramite escursioni organizzate dai volontari della chiesa per far conoscere ai ragazzi la città, cinema e tante altre attività. Gli interventi voluti con maggior costanza da diversi cittadini, sono quelli riguardanti l'illuminazione stradale (ritenuta scarsa ed in alcuni tratti addirittura inesistente), i parcheggi (totalmente inesistenti), nuovi cassonetti per la raccolta differenziata, I bambini hanno espresso talvolta desideri molto "difficili" da realizzare (come la costruzione di un castello tutto rosa dove sia vietato l'accesso ai maschietti) ed altri un po' più realistici, come ad esempio la sistemazione del campo di calcetto presente nel quartiere, ma non utilizzabile perché di proprietà privata e riservato esclusivamente agli allenamenti del Palermo, o l'inserimento di campi di basket o tennis. Per quanto riguarda le interviste svolte in giro per il quartiere, i risultati sono riepilogati nella tabella sottostante, ed indicano come il maggior problema del quartiere per le persone che lo vivono, sia la sporcizia, dovuta per lo più alla spazzatura che risiede giorni e giorni nella zona ed alla fognatura malfunzionante, che emana cattivi odori, la criminalità e l’assenza di parcheggi che portano i cittadini a parcheggiare ai bordi delle strade, strette, pericolose ed in salita a volte. Un ulteriore problema avvertito fortemente è quello della inesistenza svago, che condiziona la vita soprattutto dei ragazzi (che escono dal quartiere abitualmente alla ricerca di passatempi) ed i bambini (che giocano nelle strade). Per quanto riguarda lo spostamento all’esterno del quartiere, invece si nota come sia forte l’attenzione verso mezzi pubblici, usati tantissimo da molti abitanti del quartiere, che si dichiarano contenti del servizio AMAT che, a loro dire, è molto affidabile. In fine, un profondo e sincero “affetto” per questo quartiere da parte di molti cittadini. La maggior parte di loro infatti, alla domanda “Ve ne andreste dal vostro quartiere?” ha risposto di no, affermando che, anche se con tanti difetti, è comunque il loro quartiere e, nel bene e nel male, la loro vita è qua.

L’edilizia:

Ieri: presentava case di piccole dimensioni due-tre piani massimo tipiche delle piccole borgate. Oggi: continua a persistere questo carattere di case molto basse con l’introduzione di piccole zone a villettismo e qualche palazzo di nuova costruzione.

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La vita sociale:

Ieri: era una piccola borgata dove vi abitavano due-tre nuclei di famiglie come in un piccolo paese tutti conoscono tutto di tutti. Oggi: Purtroppo la fiducia non è più alla base dei rapporti sociali in quanto l’insediarsi della malavita e di certi nuclei familiari ha provocato la rottura dei rapporti dei cittadini con la loro borgata.

La viabilità:

Ieri: la classica viabilità caratterizzante le borgate che nascono alle pendici de monti ovvero strade strette e tortuose che seguono le curve di livello del monte andavano bene per carri e carretti. Oggi: le stesse strade non vanno più bene per le automobili che percorrono le stesse strade, diventate oggi a doppi senso di circolazione, oltre al fatto che l’interramento di parte del fiume è stato effettuato con materiale scadente che non può supportare il peso di mezzi pesanti come i camion che circolano regolarmente.

Il verde: L’istruzione:

Ieri: si trovava immersa nel verde oltre a godere di uno splendido panorama su tutta la città di Palermo. Oggi: esiste solo una piccola villetta urbana che d’estate è totalmente sotto i raggi solari perchè è priva di alberi ed un giardino dell’infazia aperto solo la mattina quando bambini e ragazzi sono a scuola.

Ieri: vi erano all’interno della borgata una scuola elementare ed un asilo nido proprio nella piazza. Oggi: queste strutture sono state chiuse e spostate creando vari disagi fra le mamme che non hanno un modo diretto per raggiungere le strutture, inoltre i docenti non si occupano delle loro responsabilità di educatori come dovrebbero.

I servizi:

Ieri: all’interno della borgata erano presenti servizi essenziali per la sopravvivenza. Oggi: vi sono quasi tutti i servizi presenti all’interno di una piccola città, atti a far girare l’economia fra i cittadini residenti nel luogo.

La vivibilità:

Ieri: grazie alla sua collocazione, ovvero alle pendici del monte Caputo, godeva di aria frasca e poco inquinata. Oggi: il forte smog presente all’interno della borgata dato dallo eccesso di mezzi più o meno pesanti che la attraversa ha fatto aumentare vertiginosamente il tasso d’inquinamento registrato al Centro metereologico oltre a creare un inquinamento acustiche che rende invivibile il quartiere.

Fonti: Sopralluoghi


Linee d’azione Analisi dei problemi urbanistici

9 4 Linee D'azione

Proposta Coinvolgere i cittadini nei processi decisionali, e fare in modo che si tenga sempre presente l “sviluppo sostenibile” nelle decisioni che riguardano la borgata.

Relatore Prof. Ferdinando Trapani

Tesi di: Fabiana Sampino

Tesi di Laurea: Indagine territoriale e linee progettuali per la borgata Boccadifalco

a.a. 2010-2011 Facoltà di Architettura di Palermo

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale Triennale

Aumentare gli spazzi verdi urbani tramite l’utilizzo di : Floro-panche. Assicurare che gli Amministratori tengano sempre presenti le tematiche della sostenibilità quando devono prendere delle decisioni o allocare delle risorse

Incrementare la quota dell'energia rinnovabile pulita

Incrementare la quota dell'energia rinnovabile pulita

Ridurre il consumo di energia ottenuta da fonti non rinnovabili

Coinvolgere i cittadini della borgata Boccadifalco, attivamente, tramite consigli di quartiere, conferenze, effettuati all’aperto, a partecipare ai processi decisionali, così da dare possibilità alla popolazione di confrontare le varie opinioni e proposte, al fine di migliorare la vivibilità, e rendere le decisioni importanti del quartiere, chiare e trasparenti. Le amministrazioni devo dotarsi di un piano sulla sostenibilità, che permetta di individuare e intervenire, in quelle aree nelle quali è possibile introdurre delle nuove tecnologie per la sostenibilità o delle strutture, e quelle aree invece in cui bisogna usare delle politiche, frammentarie e mirate per migliorare il sistema della sostenibilità, ma allo stesso tempo mantenendo l'aspetto storico culturale della borgata.

Tutelare e incrementare la presenza di specie vegetali diverse, mantenendo al meglio ed estendendo gli spazi verdi

Migliorare la qualità dell’aria

“Dare nuova vita” e riqualificare aree abbandonate o svantaggiate

Produrre meno rifiuti, riutilizzare e riciclare di più

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Incentivi sull'utilizzo di moduli fotovoltaici, con impianto fotovoltaico integrato previsti solo nei tetti degli edifici di moderna costruzione. L'incentivo per questi tipi di impianti è dello 45 % rispetto al totale dell'importo. I lampioni fotovoltaici consentono di illuminare strade o zone distanti dalla rete elettrica. I raggi solari, tramite i MODULI fotovoltaici, producono l’energia elettrica necessaria al funzionamento del lampione. Le lampade utilizzate nei lampioni fotovoltaici sono ad alta efficienza, garantendo così una buona autonomia notturna ed un illuminamento paragonabile ai lampioni standard. I lampioni fotovoltaici rappresentano la soluzione migliore per l’illuminazionenotturna di tutti quei luoghi dove la distribuzione di energia elettrica mediante canalizzazioni interrate può essere problematica. Nei lampioni fotovoltaici inoltre non esistono rischi di folgorazioni elettriche, poiché la tensione operativa dei componenti è molto bassa (12 Volt).

Sensibilizzare la gente tramite campagne condotte nelle scuole, ma anche trami delle manifestazioni che diano dei consigli e dei piccoli accorgimenti (ad esempio: Spegni la TV o gli altri elettrodomestici quando non li utilizzi… non lasciarli in stand by) così da diminuire gli sprechi.

Turismo ed economia tramite l’attivazione dell’aeroporto ad uso civile

Simbolo in legenda

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Aumentare gli spazzi verdi urbani tramite l’utilizzo di : Floro-panche. Attraverso l’incentivazione della mobilità ciclabile, chiusura permanete di alcune strade come quelle che ricoprono il canale del Maltempo e il canale Boccadifalco al traffico veicolare e dei mezzi pesanti, istituendo percorsi alternativi per tali mezzi. Politiche di sensibilizzazione verso i cittadini per quanto riguarda il tema della gestione dei rifiuti e il riciclo di essi, condotta in: piazze, scuole e luoghi pubblici, così da intercettare una vasta fascia di età. Inoltre creare delle strutture, che si occupino, di ricevere direttamente dal cittadino i prodotti già differenziati ai quali verrà data una somma simbolica per il servizio.

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Concessione da parte del privato al pubblico del campo di calcio militare : affittandolo o prestabilendo giorni in cui i ragazzi del luogo tramite attività programmate con la scuola o con corsi ludici, possano allenarsi ed usufruire del campetto per organizzare giornate di tornei e competizione di calcetto, basket, ecc fra varie squadre. “Dare nuova vita” e riqualificare aree abbandonate o svantaggiate

Riqualificare la piazza Bone Purrisi, tramite: rifacimento della pavimentazione e dei marciapiedi,la ridefinizione delle aree pedonali, l'inserimanto di un nuovo arredo urbano,e di un impiato di illuminazione

Servizio di noleggio bici Riqualifica delle parti degradate Cercare di “costruire di meno”, preferendo la riqualificazione degli edifici esistenti

Tutelare, restaurare e utilizzare il nostro patrimonio culturale urbano

Realizzazione piste ciclabili, lungo le vie che ricoprono i canali del Maltempo e Boccadifalco

Riqualificare la piazza San Pietro, tramite: soppressione del marcato abusivo dell'usato, l'inserimento di un nuovo arredo urbano, e di un impianto di illuminazione

Gli standard relativi a parcheggi risultano inadeguati, si prevede di localizzare nuove aree a parcheggio

Incentivare l’effettuazione, da parte di soggetti proprietari di immobili, di interventi edilizi di manutenzione e restauro delle facciate e delle parti esterne degli edifici cittadini, ai fini del recupero e della riqualificazione urbana della borgata. Attuata attraverso la concessione di contributi a fondo perduto. Il contributo a fondo perduto per manutenzione restauro delle facciate e delle parti esterne degli edifici cittadini, sarà riconosciuto nella misura del 20%, esclusa IVA, del costo dei lavori, in ogni caso il contributo non potrà superare l’importo massimo di 2.500€

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Aprire dei percorsi all’interno della riserva borbonica di Boccadifalco come modo di conoscenza delle origini della borgata, attraverso escursioni e visite guidate all’interno della riserva, come stimolo di studio sulla vegetazione e della fauna presente e dei frammenti di civiltà. Educare quindi al rispetto, valorizzazione, sostenibilità e tutela della natura come polmone delle città e come simbolo culturale. Gli standard relativi a parcheggi risultano inadeguati, o addirittura inesistenti quindi si prevede di localizzare nuove aree a parcheggio

Garantire, rispetto al numero degli abitanti, una quantità di standard urbanistici adeguati secondo il D.M. 1444 del 2 Aprile 1968

Depurazione del tratto scoperto del canale Boccadifalco

Gli standard relativi all'istruzione inferiore dell'obbligo risultano inadeguati, quindi prevediamo di localizzare nuove aree destinate a scuole

Progettare e costruire gli edifici utilizzando progetti architettonici e tecnologie edilizie di alta qualità per garantire la sostenibilità ambientale

Ridurre il consumo di energia ottenuta da fonti non rinnovabili

Percorsi alternativi per i mezzi pesanti per migliorare la viabilità

Fare in modo che le persone non abbiano sempre bisogno di utilizzare l’auto, dando loro delle alternative per andare al lavoro, a scuola e spostarsi in città

Incentivare la ristrutturazione di edifici particolarmente attenti a consumare poca energia (certificazione energetica ecoabita).Questi incentivi saranno finanziati per il 55% della somma delle spese sostenute per : coibentazione dei muri, coibentazione delle coperture e dei pavimenti, istallazione di pannelli solari termici per l'acqua calda sanitaria

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Realizzazione piste ciclabili, lungo le vie che ricoprono i canali del Maltempo e Boccadifalco Servizio di mini bus urbano, gratutito per collegamenti fra Boccadifalco-Altarello, Boccadifalco-Baida e Boccadifalco-Monreale. Servizio di noleggio bici Scoraggiare l'utilizzo dei veicoli e dei mezzi pesanti nelle strade che ricoprono i canali Maltempo e Boccadifalco tramite il divieto di transito dalle 8:00 alle 20:00.

Promuovere l’utilizzo di veicoli che “inquinino meno”

Progettare e localizzare aree pedonali

Apertura di percorsi all’interno della riserva borbonica

Rendere pedonali le vie che ricoprono i canali Maltempo e Boccadifalco.

Riutilizzo dei locali per attività ludico ricreative

Utilizzo delle zone a verde come luogo di ritrovo

Incentivi sulle auto a GPL e per un'auto a metano o elettrica

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Incentivi per gli scooter elettrici o ibridi

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Rendere pedonali le vie che ricoprono i canali Maltempo e Boccadifalco.

Informare i cittadini su quali sono i comportamenti corretti per mantenersi in salute e intervenire sui fattori che su di essa possono incidere (la maggior parte dei quali non rientrano nel settore sanitario)

Tramite delle campagne,e delle conferenze ,nelle scuole e nelle piazze, creando anche delle giornate a tema, così da cercare di informare meglio i cittadini su come prevenire e curare alcune malattie e l’assunzione di droghe o alcool.

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Ridurre le disuguaglianze nella sanità e impegnarsi nei confronti del problema della povertà, analizzando periodicamente i progressi compiuti

Adozione di un Piano Sociale di Zona, per fornire migliori servizi socio sanitari, come, assistenza domiciliare agli anziani, centri diurni socio-educativi per persone disabili, laboratori di socializzazione per minori, centri temporanei di accoglienza per immigrati..ecc

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Adottare misure per stimolare e incentivare l’occupazione e lo sviluppo di nuove attività

Promuovere la vendita dei prodotti di alta qualità locali

Agire per prevenire e alleviare la povertà Assicurare a tutti un equo accesso ai servizi pubblici Incoraggiare l’integrazione fra persone di sesso, razza, religione diversi e assicurare “pari opportunità” a tutti

Migliorare la sicurezza della comunità

Sviluppare ed applicare strategie integrate per la riduzione dei cambiamenti climatici e per contenere le emissioni di gas serra

Sostegno alle nuove iniziative imprenditoriali, di lavoro autonomo ed indipendente con particolare riguardo alle iniziative promosse da giovani, donne, e soggetti svantaggiati, attraverso l'erogazione di finanziamenti.

Indire delle manifestazioni e delle giornate dedicate all’arte, all’artigianato e hai prodotti locali tipici, con l’intento di fare conoscere i prodotti locali alla gente e assegnare un marchio, di "prodotto artigiano selezionato". Tale riconoscimento consentirà alle aziende interessate all'iniziativa di beneficiare del patrocinio della Provincia e di partecipare in forma privilegiata ed agevolata ad eventi e manifestazioni promozionali in ambito locale nazionale ed internazionale, ed alle iniziative a carattere promo-pubblicitario che la Provincia intende promuovere presso le grandi strutture di vendita, i centri commerciali naturali, gli aeroporti, i portile stazioni ferroviarie.

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

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Promuovere convenzioni con mense ospedaliere per i benefici sulla salute dei pazienti degenti.

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Promuovere convenzioni con mense scolastiche per sensibilizzare i bambini alla riscoperta della stagionalità e dei sapori propri del territorio

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il progetto “Remida Food” per distribuire i prodotti prossimi alla scadenza o invenduti dai supermercati, alle persone bisognose

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Abbatimento barriere architettoniche: la inserimento di rampe per i diversamente abili nei marcia piedi

Esteso a tutta l’area oggetto di studio

Progetto “Un ponte per la scuola”, per far avvicinare i bambini stranieri appena arrivati in Italia alla nostra lingua

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Illuminare le strade che attraversano la borgata, così da rendere più sicuro l'attraversamento durante le ore notturne

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Introdurre il Piano Energetico e il Piano della Mobilità

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