RASSEGNA ALIMENTARE - 2013 - 3

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COP RA 3/13 RA.indd 3 Tel. +39 0362 244182 - 0362 244186 - www.editricezeus.com Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Milano TAXE PERCUE (tassa riscossa) Uff. Milano CMP/2 Roserio - ISSN 1827-4102

Editrice Zeus sas - Via P. Ballerini , 66 - 20831 SEREGNO (MB)

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speciale: PACKOLOGY

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SOMMARIO

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SPECIALE PACKAGING

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AUTOMAZIONE

EUROSICMA

IV COP/4-7 Tradizione e affidabilità: Eurosicma è un’azienda italiana che vanta una tradizione di mezzo secolo nella realizzazione di macchine automatiche.

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NEWS

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IMBOTTIGLIAMENTO

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QUADRANT

56-57 I nuovi materiali plastici “Food Grade” della Quadrant conformi alla normativa EU 10/2011 e FDA

ENERGIA

110-128

FIERE

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MOMBRINI

69/71 Il macello Fratelli Faccia a Ceva.

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SIMEI

88-89 Simei festeggia 50 anni e punta sulla sostenibilita’

Redazione, sede legale e amministrazione: Via Ballerini, 66 20831 SEREGNO (MB) Tel. +39 0362 244182 +39 0362 244186 web site: www.editricezeus.com e-mail: redazione@editricezeus.com portale: www.itfoodonline.com e-mail: marketing@itfoodonline.com skypeTM: editricezeus

Novità e panorama dei fornitori di macchine, impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare­­ anno XXXIII - n.3 - Giugno 2013 Direttore Responsabile Enrico Maffizzoni

AB ENERGY

100/102 Cooperativa Speranza di Candiolo (Torino) raddoppia il suo impianto di cogenerazione alimentato a biogas

­ oordinamento Redazione C S.V. Maffizzoni Redazione Sonia Bennati Contabilità Elena Costanzo Progetto grafico ZEUS Agency Grafica e Impaginazione ZEUS Agency Tipografia Faenza Industrie Grafiche

MACFRUT

118-119 Macfrut 2013: importanti adesioni

Saremo presenti a...

Rassegna Alimentare (fascicolo singolo/bimestrale): 25 € (Europa) 30 US$ (fuori Europa). Abbonamento annuale (sei fascicoli): 120 € (Europa) 170 ­­US$ (fuori Europa) Il pagamento degli abbonamenti può essere eseguito a mezzo vaglia o assegno intestato a EDITRICE ZEUS SAS Rassegna Alimentare panorama dei fornitori di macchine impianti, prodotti e attrezzature per l’industria alimentare. Periodicità: bimestrale. Autorizzazione del tribunale di Milano, n°25 del 24/1/1981. Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

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ISSN 1827-4102 Vietata la riproduzione anche parziale di articoli o fotografie (articoli e fotografie non vengono restituite dalla redazione). La redazione non si assume nessuna responsabilità su eventuali errori di fotocomposizione relativa ad articoli pubblicati su riviste della EDITRICE ZEUS SAS

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TRADIZIONE E AFFIDABILITÀ

Visualizza il video aziendale

Lo staff aziendale della sede di Segrate

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urosicma è un’azienda italiana che vanta una tradizione di mezzo secolo nella realizzazione di macchine automatiche. Dal 1965 si dedica con passione e dedizione alla progettazione, costruzione e assistenza di macchine e linee integrate per la manipolazione, l’alimentazione ed il confezionamento sia in stile flow che fold - pack di una vasta gamma di prodotti dolciari, da forno, cosmetici e farmaceutici. Iniziata la propria attività a Segrate contando su circa 30 addetti oggi Eurosicma è a capo di un gruppo industriale costituito da quattro unità che operano in sinergia impiegando circa 160 addetti. La produzione complessiva ha superato le 4000 unità vendute, installate in più di 80 paesi del mondo. Gli investimenti nella struttura sono stati motivati dalla necessità aziendale di gestire in totale autonomia ogni fase del processo produttivo e del servizio post vendita. OMS, O.A.SYS ed EUROTEKNA sono dunque diventate membri del Gruppo, apportando specifiche competenze ed esperienze che hanno contribuito fattivamente all’affermazione e al successo del brand Eurosicma. OMS - Officina Meccanica di Sonico - dal 1978 è il sito manifatturiero di Eurosicma ed esegue le lavorazioni meccaniche in serie grazie ad un importante

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parco macchine utensili a controllo numerico oltre a curare una buona parte delle fasi di assemblaggio delle parti meccaniche ed elettroniche . O.A.SYS – Open Automation Systems – progetta e sviluppa le architetture hardware e software delle macchine e degli impianti, garantendo ad Eurosicma uno specifico know-how molto vasto in materia di controllo assi che si è consolidato in trenta anni di attività nel settore dell’automazione industriale. Questo permette ad Eurosicma di assistere in termini concreti, ben oltre il termine legale fissato in 10 anni dalla data di fornitura, i clienti che utilizzano anche macchine realizzate negli anni 70 e 80. EUROTEKNA è l’azienda che è stata costituita per operare in sinergia con Eurosicma fornendo sistemi di manipolazione, farcitura e porzionatura di biscotti. Grazie ad una produzione realizzata esclusivamente in Italia ed un accurato controllo dell’intera filiera di produzione, l’affidabilità e la qualità dei prodotti Eurosicma hanno permesso di raggiungere altissime performance e conquistare quindi importanti quote di mercato. Lo studio e la realizzazione di progetti altamente customizzati ed il continuo investimento in Ricerca & Sviluppo, rendono Eurosicma una realtà dinamica ed in continua crescita.

Soluzioni chiavi in mano per il settore bakery Allo scopo di rafforzare la propria presenza nel settore dei prodotti da forno e fornire in totale autonomia linee complete di confezionamento e impianti “chiavi in mano”, Eurosicma ha fondato la società Eurotekna. Nata da una lunga collaborazione tra Tekna ed Eurosicma, oggi Eurotekna gode di uno specifico know-how tecnologico nel settore delle macchine automatiche per biscotti e prodotti da forno in genere che risale agli anni ’80. Il portfolio di prodotti Eurotekna include farcitrici a tecnologia wire-cut per biscotti e crackers oltre a sistemi di alimentazione e porzionatura automatici per biscotti di costa, sia volumetrici che a conteggio.La farcitrice modello SAMA nella sua versione standard offre una configurazione ricca e completa di contenitore crema con apposito sistema “duble jacketed” per il raffreddamento o il riscaldamento della crema da depositare. Agitatore, coclea e pompa sono dotati di motorizzazione indipendente. Il sofisticato sistema di dosaggio impiegato garantisce un deposito preciso della quantità corretta di crema anche nel caso in cui la linea di farcitura debba gestire molteplici formati e sia soggetta a variazioni della velocità di produzione. Il dosaggio della crema risulta essere infatti adeguato alla ve-

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locità reale di funzionamento dell’intera linea, grazie alla perfetta sincronizzazione tra macchina farcitrice e confezionatrice abbinata. Particolare attenzione viene dedicata alla sanitizzazione del macchinario, dotando le catene della “sandwiching machine” di sistemi di “self-cleaning”. È disponibile l’abbinamento diretto con la confezionatrice flow pack EURO 88 grazie ad un sistema di trasferimento in fase dei prodotti, sia singoli che in pila. Le due macchine sono connesse e sincronizzate in tempo reale per garantire alti livelli di efficienza e di output. Un’altra applicazione di successo, nata dalle sinergie tra le due aziende è l’abbinamento della confezionatrice completamente servo-motorizzata modello EUROFOLD al porzionatore volumetrico automatico totalmente elettronico. Tale sistema di porzionatura è adatto a trattare sia biscotti secchi che farciti e può raggiungere una velocità di 25 cicli al minuto. Grazie alla tecnologia impiegata, applicazione software compresa, il porzionatore garantisce una manipolazione dei prodotti estremamente delicata e flessibile. Product-oriented and customer-sensitive La strategia aziendale, incentrata sullo sviluppo di macchinari flessibili ad alte performance e sensibile ad individuare e soddisfare bisogni ed esigenze dei clienti, ha portato alla progettazione e realizzazione di macchine modulari, riducendo il numero di modelli di confezionatrici disponibili in gamma. Allo stesso tempo la gamma di mac-

Farcitrice modello SAMA abbinata alla confezionatrice flow pack EURO 88

chine e soluzioni che possono essere realizzate e fornite è stata ampliata grazie allo sviluppo di dedicati sistemi di alimentazione da abbinarsi alle confezionatrici. Componenti, parti e gruppi comuni ai diversi modelli hanno permesso di razionalizzare alcuni importanti processi aziendali ottimizzando allo stesso tempo la qualità reale dei beni realizzati grazie ai benefici che derivano da produzioni su più larga scala. Ad esempio la EURO 77 è l’unico modello di macchina flow pack che viene proposto al settore delle caramelle e delle gomme da masticare; essa può essere abbinata a dedicati sistemi di alimentazione a seconda del prodotto da confezionare. Il modello EURO 77 DS/900 prevede un’alimentazione con disco centrifugo per caramelle dure, gelatine, lecca-lecca, praline e pellets ed è in grado di raggiungere una velocità di 2000 pacchetti/ min. Per quanto riguarda gomme

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da masticare, caramelle toffee, chewycandy e tutti i prodotti estrusi, Eurosicma propone due modelli di taglia e incarto: EURO 77 TIV, per prodotti che devo avere dimensioni finali medio – piccole, che impiega un sistema di taglio a forbice con uno spingitore che inserisce la porzione tagliata nella catena della confezionatrice; EURO 77 TIR, per prodotti medio-lunghi che utilizza invece un sistema di taglio rotativo dotato di simultaneo trasferimento in catena. Per lastrine di chewing-gum vengono offerti due modelli di confezionatrice, EURO 77 AP ed EURO 77 DT, Scarica la scheda tecnica

Confezionatrice modello EUROFOLD per biscotti di costa in stile portafoglio abbinata al porzionatore volumetrico

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entrambi partendo da grandi lastre di chewing-gum che vengono pre-tagliate e successivamente separate prima di essere trasferite in fase nella catena della confezionatrice, la quale può essere posizionata in linea oppure a 90°. A completare il range sono disponibili inoltre specifici sistemi di alimentazione per confezionare palline di chewinggum in colori assortiti. La EURO 88 invece è stata progettata per confezionare in stile flow-pack barrette, cioccolati e prodotti da forno in genere, quali biscotti secchi, ripieni, farciti, crackers, tortine, wafer. È disponibile in una vasta gamma di configurazioni, partendo dalla EURO 88 UNIVERSAL, che prevede l’impiego di operatori addetti al carico manuale dei prodotti da incartare, può essere abbinata a due tipologie differenti di caricatori verticali a gravità, modello “P.W.F” oppure “V.M.”, per il confezionamento di biscotti in pila. Per biscotti di costa, la soluzione più adatta è la confezionatrice EURO 88 EDG, disponibile con banco a stecche sia a singolo che a doppio canale, anche completo di nastro servo motorizzato. Per barrette di cioccolato, wafer, stick di caramelle e prodotti dalla forma regolare Eurosicma propone la EURO 88 CF3, progettata per ricevere prodotti dalla linea di processo con il lato lungo fronte marcia, posizionati in una singola fila. Equipaggiata di un sistema di alimentazione a tre nastri, con motorizzazioni indipendenti, garantisce una efficiente e delicata manipolazione del prodotto, sep-

Confezionatrice flow pack modello EURO 77 DS/900 per caramelle, gelatine,lecca lecca e gomme da masticare

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pur soggetta a una leggera pressione dovuta all’accumulo dei prodotti che transitano attraverso l’alimentatore a tre nastri . A seconda delle specifiche del prodotto e del materiale di incarto, il modello EURO 88/CF3 può raggiungere una velocità di 400 pacchetti al minuto. Per prodotti particolarmente delicati da gestire come per esempio merendine con forma irregolare, barrette appiccicose e torroncini, Eurosicma ha sviluppato un sistema di alimentazione a 8 nastri, l’HSF8, High Speed Feeder

and Timing System, in grado di gestire ad elevata velocità il flusso di prodotti in ingresso alla confezionatrice, attraverso l’impostazione di parametri specifici, evitando qualsiasi contatto tra di essi. La combinazione di questo alimentatore con la confezionatrice è rappresentata dal modello Euro 88 HSF8. La gamma di applicazioni include anche specifici dispositivi da abbinare agli alimentatori tradizionali multinastro. L’STF, Side Transfer System, ad esempio, rappresenta la soluzione più adatta per il confezionamento di wafer. Il sistema è completamente servo motorizzato e permette il trasferimento dei prodotti dall’alimentatore multi-nastro alla catena della confezionatrice. È inoltre disponibile anche la versione più evoluta: l’SSTF, Soft Side Transfer Feeder che, disponendo di un ulteriore servo

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Taglia e incarto modello EURO 77/TIR per prodotti estrusi con dimensioni finali medio-lunghe

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motore, è in grado di inserire in catena la porzione da confezionare seguendone il movimento e riducendo quindi la differenza di velocità tra i due oggetti che si incontrano. Entrambi i sistemi di alimentazione possono essere forniti in versione doppia - a due vie - con l’unità di taglio integrata ed eventualmente quella di auto-pulizia temporizzata. Un’ulteriore configurazione disponibile del modello EURO 88, è la EURO 88 Noodles che è stata appositamente sviluppata per il confezionamento di paste istantanee, sia fritte che non. Per raggiungere performance elevate, Eurosicma ha studiato e sviluppato interamente il sistema di alimentazione delle bustine che è in grado di tagliarle e posizionarle sui prodotti, pronti poi per essere confezionati. L’alimentatore è totalmente integrato nel sistema di controllo della confezionatrice e possono essere forniti fino ad un massimo di tre sistemi di alimentazione per macchina. Tale linea può essere equipaggiata di funzione “no cake no seasoning bag” e di un sistema dotato di telecamera 3D per il rilevamento e la relativa selezione del singolo prodotto con forma irregolare. Nuove tecnologie Eurosicma investe costantemente nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative ed è strutturata in specifiche divisioni competenti che gestiscono ogni fase della progettazione e della sperimentazione, mettendo a frutto la professionalità e il know-how conquistati in cinquanta anni di attività. Linea automatica equipaggiata di doppio sistema di alimentazione HSF

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Confezionatrice flow pack modello EURO 88 HSF8 completa di sistema di alimentazione e fasatura privo di pressione

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Una delle applicazioni di successo recentemente sviluppata è il doppio sistema di alimentazione HSF, a 6 o 8 nastri a seconda della configurazione necessaria, che garantisce un alimentazione affidabile e continua ad alta velocità dei prodotti in entrata alla confezionatrice. Il sistema assicura una delicata manipolazione dei prodotti, applicando una minima, quasi nulla, pressione tra di essi ed in caso richiesto, con semplice modifica dei parametri impostati, è possibile assicurare anche l’assenza di contatto. Detta applicazione è stata realizzata onde poter gestire un elevato quantitativo di prodotti, distribuendoli su due file, con una linea di confezionamento singola, dotata quindi di una sola confezionatrice. Eurosicma è stata

la prima azienda al mondo a realizzare una confezionatrice FOLD- Style completamente elettronica per biscotti di costa: la Eurofold.

Flow pack tradizionale Flow pack con “alette” ripiegate

Questo modello ha sostituito la precedente versione meccanica risultando essere più performante e flessibile; è in grado di raggiungere 100 battute al minuto, e nel caso siano richiesti differenti formati le parti da sostituire sono solo quelle in contatto col prodotto e non più l’intero gruppo “testa a stella”. Per soddisfare una specifica esigenza riguardante il confezionamento di biscotti, Eurosicma ha sviluppato un dispositivo che permette di avere la configurazione pacchetto detta “flow pack ripiegato” che nella zona delle saldature trasversali appare simile allo stile portafoglio, ma che garantisce la maggiore tenuta del flow pack ed una maggiore shelf-life del prodotto. Tale new design è stato realizzabile grazie alla progettazione e allo sviluppo di un modulo aggiuntivo, applicabile a tutte le configurazioni flow pack Eurosicma.

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NORGREN PRESENTA COMPONENTI DI ALTA QUALITÀ E SISTEMI COMPLETI PER L’INDUSTRIA DEL GAS NATURALE COMPRESSO (CNG) Innovazioni tecniche in due importanti settori saranno in mostra alla fiera NGVA EUROPA di Gothenburg dall’11 al 13 giugno

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orgren, leader del mercato internazionale nelle tecnologie di movimentazione pneumatica e del controllo dei fluidi, presenterà componenti di alta qualità e sistemi completi per il settore del gas naturale compresso (CNG) alla 4a edizione di NGVA Europe di Gothenburg, International Show & Workshops, dall’11 al 13 giugno (Stand C15). Norgren presenterà innovazioni in due aree di applicazione chiave: valvole manifold per pannelli di priorità e controllo dell’erogatore, e regolatori di alta pressione e valvole proporzionali per il controllo del metano ad alta pressione. Jon Taylor, Global Sector Head-Energy di Norgren, commenta: “NGVA Europe rappresenta la piattaforma ideale per Norgren per presentare le proprie soluzioni per il settore energia e nello specifico per il settore CNG. Disponiamo di una gamma di componenti di alta qualità e soluzioni

Manifold a tre linee per alta pressione

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complete che non teme confronti, capaci di soddisfare le specifiche esigenze del settore del gas naturale compresso e di fornire Engineering Advantage agli utilizzatori. Con pressioni di esercizio fino a 350 bar, questi prodotti sono stati progettati per aiutare ad aumentare l’efficienza energetica, migliorare l’ambiente grazie alla semplificazione della fornitura del metano nei veicoli e all’eliminazione degli sprechi, e ottimizzare la sicurezza dei sistemi di erogazione del metano.” Soluzioni manifold per CNG Con 75 anni di esperienza nella produzione di sofisticate valvole a solenoide, Norgren è sicura della qualità, affidabilità e prestazioni dei propri prodotti, ed ora fornisce soluzioni a valore aggiunto grazie all’applicazione della sua collaudata tecnologia nelle valvole manifold costruite su esperienze specifiche. I sistemi tipici che si trovano nei pannelli di priorità e negli erogatori utilizzano il metano per far funzionare gli attuatori rotanti, che alternativamente aprono e chiudono le valvole a sfera. In alternativa si utilizza un’infrastruttura ad aria compressa per pilotare l’attuatore rotante. Con la soluzione presentata da Norgren - che comprende soluzioni manifold marcate Buschjost - ogni linea metano che precedentemente era costituita da valvola a sfera,

Valvola 2/2 ad azionamento diretto per alta pressione fino a 350 bar

attuatore rotante e elettrovalvola pilota viene sostituita da una elettrovalvola montata su manifold con valvole di non ritorno e filtri integrati (opzione). I vantaggi includono un aumento significativo dell’affidabilità del sistema, minori costi di installazione, manutenzione semplificata, nessuno spreco di gas disperso nell’atmosfera, nessuna necessità di utilizzo di aria compressa e della relativa infrastruttura. Inoltre si riscontra una riduzione nel numero dei componenti e accessori oltre alle potenziali perdite e soprattutto dei tempi d’intervento che si dimostrano essere decisamente più veloci rispetto a quanto offerto dalle valvole a sfera. In base al tipo di applicazione la soluzione CNG si presenta con 3, 6 oppure 11 elettrovalvole installate su manifold.

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A CIASCUNO IL SUO! Il bakery è uno dei settori più difficili nel confezionamento alimentare per l’elevato numero di prodotti, forme, formati e incarti. Synchrosys, insieme a Cavanna, studia per ciascun prodotto la soluzione automatica più efficiente

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AVANNA, specialista in linee complete per il confezionamento di prodotti speciali e delicati nei settori food e non food, si differenzia nel panorama internazionale dei fornitori di soluzioni per il packaging, per le competenze acquisite in 52 anni di attività sulle differenti e numerose caratteristiche strutturali dei prodotti, sulle differenti modalità di confezionamento (primario e secondario) ed infine sulla varietà di film per l’incarto. Il vero fattore differenziante di Cavanna è la grande capacità di gestire soluzioni complesse “chiavi in mano”. Nel 2010 Cavanna ha rafforzato

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la sua specializzazione in uno dei mercati del bakery più dinamici in termini di crescita a livello internazionale: i prodotti secchi da forno nell’area del pane e dei sostituti del pane (fette biscottate, toast, minitoast, cracker e cracottes) ma anche umidi, come pane in cassetta e toast (oltre a prodotti assimilabili quali patatine e biscotti). In linea con la strategia basata sulla necessità di disporre di soluzioni mirate e dedicate alle varie tipologie di prodotto, processo e incarto, Cavanna Packaging Group ha acquisito un’azienda che vanta un profondo know-how nel settore del bakery. SYNCHROSYS di San Mauro Torine-

se (TO) è entrata così nel gruppo dimostrando una profonda conoscenza delle caratteristiche fisiche dei prodotti da trattare, una notevole competenza progettuale di automazioni e linee adatte ai prodotti da forno, la disponibilità di automazioni speciali standard o su misura per ottimizzare e migliorare il

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saving engineering Design, production and trials of the Cavanna wrapping systems are armonized by a well established engineering system that will assure high performances in the schedule and development of a project.

Integrated Flow Wrapping Systems - www.cavanna.com


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ciclo produttivo anche su impianti esistenti. Come per Cavanna, anche per Synchrosys ogni prodotto richiede soluzioni specifiche e su misura. La Meccanica Lo stendifette SF-EV03 è concepito per posizionare le fette in modo appropriato prima del processo di farcitura e per l’alimentazione dei forni dì tostatura negli impianti di produzione dì fette biscottate. È in grado di processare filoni di formati diversi, alimentare la rete del forno di tostatura in modo uniforme o parziale ed è totalmente personalizzabile alla larghezza del forno di tostatura. I tempi di cambio formato sono stati ulteriormente ridotti fino ad arrivare, in alcuni casi, ad essere quasi totalmente azzerati. All’uscita dal forno, Synchrosys realizza unità di raccolta e raffreddamento, incanalamento, suddivisione del flusso e controllo degli accumuli con il buffer dinamico o polmone a stacker mobile DY-B. Il DY-B è costituito da un trasportatore che integra un sistema a navetta mobile, in grado di indietreg-

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giare con l’aumento della quantità dei prodotti in arrivo, nel caso in cui il macchinario successivo al buffer dinamico sia in fase di arresto. Il buffer dinamico presenta indubbi vantaggi rispetto alle linee di polmonatura tradizionali che si basano sulla variazione dell’inclinazione dei prodotti: › maggiore capacità di polmonatura per unità di lunghezza; › limitazione della pressione tra i prodotti nelle colonne; › efficacia nel trattamento di prodotti con difficoltà di scivolamento; › possibilità di trattare prodotti di forma differente (rotondi o rettangolari/quadrati); › ottimizzazione della qualità di stackeratura. Successivamente i prodotti sono convogliati alle unità per la formazione delle porzioni. Il sistema più personalizzato e performante è il caricatore volumetrico robotizzato CRV®, che supera alcuni limiti dei caricatori tradizionali: › visione totale del piano di lavoro con ampia possibilità di pulizia senza impedimenti ed ingombri; › formazione della porzione in piano;

› presa e rotazione della porzione nella posizione definitiva di confezionamento, evitando stazioni intermedie di ribaltamento porzioni; › deposito porzioni direttamente nella catena confezionatrice evitando shock e rotture ai prodotti e disfacimento della stessa porzione; › flessibilità nella presa e deposito e nella formazione della porzione; L’integrazione in Cavanna Packaging Group permette oggi a Synchrosys di avvalersi di un’ampia gamma di sistemi di confezionamento primario del tipo flow-pack, con alimentazione di cartoncino prefustellato o ondulato da bobina, e completato da diverse tipologie di sistemi e dispositivi per alimentare display, scatole o confezionatrici multipacco. Synchrosys rappresenta quindi il marchio di riferimento per linee complete di trattamento e confezionamento di pane e sostituti del pane caratterizzate da precisione, velocità, saving di tempi, lay-out e materiali d’incarto e soprattutto da un’elevata capacità d’adattamento a richieste specifiche.

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RISPOSTE PER UN MERCATO IN PIENO CAMBIAMENTO Conferenza internazionale sulle carni fresche: ricette per un successo sostenibile

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industria delle carni fresche si trova a fronteggiare un’apparente contraddizione: un mercato con condizioni di fornitura altamente instabili, da una parte, e consumatori che reclamano ad alta voce stabilità dei prezzi e qualità. Questa era la tematica dell’evento che si è tenuto il 20 e il 21 marzo a Packforum®, il Centro espositivo permanente per i clienti Sealed Air. I 60 partecipanti, provenienti da 16 paesi, sono ripartiti da Parigi con una dovizia di risposte destinate a migliorare il loro business in tutta la catena di valore dell’industria alimentare. Le soluzioni, basate su prodotti e processi, si indirizzano a tutta una serie di esigenze specifiche, dall’automazione per il conseguimento della massima efficienza a un sistema unificato che permette di rispondere concretamente alla nuova legislazione europea che intende ridurre la contaminazione microbiologica di superficie sulle carcasse bovine.

La sicurezza innanzitutto I vantaggi di un approccio globale per sistemi provano a tutti gli effetti la loro validità nelle applicazioni

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della sicurezza dei generi alimentari. La strategia Sealed Air “dall’allevamento alla tavola” garantisce una perfetta igiene a tutti gli stadi della catena di distribuzione. L’argomento è stato introdotto con l’intervento di Jason Robertson, vicepresidente e responsabile del settore Case-Ready di Tyson Foods, una delle maggiori industrie per la lavorazione e distribuzione di carni bovine, suine e avicole. La sua presentazione si è conclusa con un’affermazione importante: un’efficace lavorazione dei prodotti Case-Ready, rispondente ai più severi criteri di sicurezza, si traduce in un enorme vantaggio strategico. Nei locali di Packforum® è stata fornita una dimostrazione di Diversey® DiverContact, un nuovo sistema che riduce notevolmente la contaminazione microbiologica delle carcasse bovine, compresa quella provocata da agenti patogeni quali E. coli e salmonella. Il rischio di contaminazione viene ridotto già all’inizio della catena di produzione (nei mattatoi) e si estende a tutte le fasi della distribuzione, incrementando la conservabilità del prodotto finito ma senza provocare fenomeni di decolorazione delle carni o emanazione

di odori sgradevoli. Le applicazioni possono essere implementate su misura, adeguandole alle linee in esercizio, ed essere ampliate con la tecnologia Diversey® X-Controller che consente un monitoraggio totale e una piena ottimizzazione dei sistemi. Cambiamenti di struttura per controbilanciare la volatilità L’intervento di Albert Vernooij, un analista industriale indipendente di Rabobank, ha fornito un quadro completo della volatilità del mercato delle carni fresche, stretto nella morsa della crescita demografica e della scarsezza delle terre agricole, cui si aggiunge lo scompenso tra l’incremento nel consumo dei cibi e la resa delle materie prime. La volatilità richiede cambiamenti strutturali fra i quali i più importanti sono la forza del mercato e la gestione della catena di valore. La risposta di Sealed Air a queste esigenze comprende equipment automatizzati ad alta efficienza, le soluzioni per carni fresche MAP Mirabella® e il versatile sistema skin Darfresh®. I vantaggi degli equipment ad alte cadenze, di cui è stata fornita una dimostrazione dal vivo, vanno dalla

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selezione automatica delle dimensioni del sacco, eliminando così fasi di lavorazione manuale che consistono nell’impostazione di sacchi di grandezza diversa, allo sfruttamento ottimale delle proprietà dei materiali. Il sistema Mirabella® garantisce una riduzione del 25% dell’impronta di carbonio, rispetto ad altre soluzioni in commercio, e un risparmio di materiali e spazi occupati pari a 30-50%. Un particolare interesse è stato suscitato dal sistema Darfresh® che permette conservare le carni bovine fino a 70 giorni e garantisce al contempo un’efficace frollatura e un gusto ottimale dei prodotti. Per esprimersi con le parole di Bruno Filleau, direttore Innovazione di Bigard, uno dei maggiori produttori francesi di carni, “Nella terminologia delle case vinicole, Darfresh® svolge le funzioni di botte e di cantina”! Il packaging come garanzia del marchio Un’importante riflessione presentata ai partecipanti è che il packaging è un elemento a valore aggiunto che va ben oltre la preservazione dei generi alimentari. Il packaging è un veicolo di differenziazione e uno strumento di informazione che può svolgere una funzione cruciale e duratura agli effetti del fatturato. L’attenzione si è concentrata sulle attività di Cre8, il laboratorio di design Sealed Air. Questo servizio, unico nel suo genere, è in grado di fornire soluzioni creative rispondenti a specifiche esigenze dei mercati e dei clienti permettendo loro di raggiungere ambiziosi obiettivi di vendite. Le tendenze dominanti che si stanno mettendo in luce come fattori di differenziazione sono la semplicità, l’immediatezza e il contenuto informativo dei marchi privati cui si aggiunge, evidentemente, un’efficace promozione basata sulla tradizione e l’autenticità. La presentazione di Cre8 ha corroborato quanto affermato dai vari relatori intervenuti

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alla conferenza: “L’elemento chiave non sono i costi, ma i margini di guadagno”. Packaging: non chiediamoci cosa è, ma cosa permette di fare Secondo WRAP, il 10% delle carni prodotte dall’industria alimentare viene gettato senza essere consumato. Ancora più allarmante è il dato secondo il quale due terzi degli sprechi che avvengono nei nuclei familiari potrebbero essere evitati. Nel corso dell’evento sono stati esaminati più metodi per ovviare a questo enorme spreco di risorse: fra questi uno dei più importanti è il prolungamento della conservabilità ottenuto mediante una porzionatura intelligente. Per quanto riguarda i materiali di confezionamento è stato lanciato, in occasione dell’evento, il film SealAppeal®, un materiale di nuova generazione, interamente riciclabile, realizzato con una struttura mono coestrusa, destinato alla

saldatura a lidding di confezioni Case-Ready per tutti i generi di carni. SealAppeal® permette la riduzione dell’impronta di carbonio dei sistemi di confezionamento su vassoio e si traduce in un peso complessivo di 29,7 g invece dei 31,2 g dei prodotti attualmente in commercio. Ed Roberts, European Sustainability Director di Sealed Air, ha attirato l’attenzione dei delegati sul fatto che l’impiego del packaging assorbe soltanto il 4% dell’energia di tutta la catena di valore* e, in un’ottica “consumatore – ricavi – protezione dell’ambiente” ha chiesto loro di capovolgere la domanda ricorrente: “Non chiediamoci cosa è il packaging, chiediamoci cosa ci permette di fare”. Alla fine della conferenza i delegati sono tornati ai propri mercati – che vanno dalla Russia alla Costa d’Avorio – con una serie di nozioni e soluzioni che permetteranno loro di affrontare le future sfide del settore delle carni fresche.

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UNICREDIT PRESENTA “LA FILIERA DELLA MECCANICA STRUMENTALE”: COSÌ LA TECNOLOGIA DI PRODUZIONE BATTE LA CRISI A Palazzo Magnani la presentazione del libro “La filiera della meccanica strumentale” della collana Filiere e Sviluppo di UniCredit - Laterza. Nel volume, realizzato dall’Ufficio Studi dell’Istituto di credito in collaborazione con Ucima e Ucimu, il rapporto che illustra le caratteristiche di due settori, macchine utensili e per il packaging - di forte impatto per l’economia del territorio emiliano - che reggono al trauma della crisi e registrano un aumento delle esportazioni e dell’occupazione.

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a sempre un punto di forza del sistema manifatturiero italiano, nonché uno degli ambiti industriali che meglio ha retto di fronte alle difficoltà del contesto economico, la filiera della meccanica strumentale è l’oggetto cui è dedicata la nuova pubblicazione della collana “Filiere e sviluppo” realizzata da UniCredit-Laterza. Il volume “La filiera della meccanica strumentale” viene presentato oggi pomeriggio a Palazzo Magnani, sede di UniCredit a Bologna, nel corso di un incontro che sarà aperto dai saluti di Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord UniCredit, e proseguirà con gli interventi di Zeno Rotondi, Responsabile Italy Research di UniCredit; Paolo Gambuli, Direttore UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio), e Alfredo Mariotti, Direttore UCIMU (Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, e tecnologie ausiliarie). L’analisi contenuta nella pubblicazione prende in esame una filiera che conta oltre 20mila imprese (anche

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piccole artigiane) per un valore della produzione superiore ai 71miliardi di euro (stime Prometeia), focalizzando l’attenzione sul settore del bene strumentale, considerato tra i campioni del made in Italy. Con 3.300 imprese e 28miliardi di euro di fatturato (dati Federmacchine), l’industria italiana del bene strumentale ha nei comparti delle macchine utensili e delle macchine per il packaging le sue due punte di eccellenza. Alla presentazione del volume seguirà una tavola rotonda alla quale prenderanno parte Giuseppe Lesce, General Manager Closure & Containers Division Sacmi Imola e Presidente UCIMA, Maurizio Marchesini, Ad Marchesini Group e Presidente Confindustria Emilia Romagna; Tomaso Tarozzi, Ad IEMCA Giuliani Macchine Italia Spa di Faenza e Giampiero Bergami, Regio-

nal Manager Centro Nord UniCredit. In primo piano, nel corso dell’incontro, i fattori di successo che permettono alle imprese del territorio della meccanica strumentale di competere a livello globale: tecnologia e forza lavoro qualificata con competenze tecniche e commerciali, capacità di offrire soluzioni personalizzate e presenza di servizi di assistenza post vendita su tutti i mercati mondiali. L’Emilia Romagna si distingue nel settore delle macchine utensili per alcuni fattori di spicco: produce da sola il 12% del totale nazionale e esporta il 12,3% del totale esportato. Il 15,8% delle aziende italiane ha sede in Emilia Romagna. In particolare, la maggior parte delle imprese è concentrata nelle provincie di Bologna e Modena (27% ciascuna), segue Piacenza (20%). Piacenza è prima provincia della regione per

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contributo alla produzione di settore con il 40% del totale, e per contributo all’export con il 34%. Bologna si conferma in seconda posizione per entrambi gli indicatori economici. Ponendo una lente di ingrandimento sul settore del packaging, dalla ricerca emerge che su un totale di circa 700 aziende del settore, circa il 38% si trova in Emilia Romagna (ovvero 265 aziende). A Bologna si trova la concentrazione maggiore della Regione, con un centinaio di imprese. Le aziende emiliano-romagnole realizzano all’incirca il 65% del fatturato di settore (circa 3 miliardi di euro su un totale di 4,5 miliardi nel 2012). Le aziende più grandi del settore (IMA, Coesia, Marchesini, tra le altre) hanno sede sul territorio della provincia di Bologna. Con una quota del fatturato destinato all’estero intorno alla soglia del 90% (Centro Studi UCIMA su dati ISTAT), le macchine per imballaggio di Bologna, si presentano come un’eccellenza del cosiddetto made by Italians. Grazie soprattutto al contributo dei players di maggiori dimensioni, emerge una spiccata proiezione sui mercati emergenti, Cina in primis, presidiati non solo attraverso semplici strategie di internazionalizzazione ma attraverso programmi di investimenti diretti. Sia per la produzione di macchine uten-

sili che per il packaging le imprese emiliane del settore si contraddistinguono in generale per l’attenzione agli investimenti in progetti di ricerca innovativi, al fine di differenziare le proprie produzioni e ampliare la gamma produttiva per fronteggiare la crescente concorrenza in uno scenario competitivo internazionale in continua evoluzione. Anche il miglioramento del profilo qualitativo delle produzioni è un fattore distintivo di successo nell’ambito delle politiche aziendali del comparto analizzato. A questo riguardo un indicatore dell’attenzione alla qualità da parte di un’impresa è la presenza di certificazioni di qualità (sistemi di gestione aziendale, sistemi per la sicurezza e la salute sul lavoro). In generale, il comparto delle macchine utensili e quello delle macchine per il packaging - con un fatturato che nel 2012 per l’Italia si è attestato rispettivamente a 5 miliardi euro e 4,5 miliardi di euro - esprimono le migliori performances sul mercato internazionale. In virtù di un incremento delle esportazioni, rispettivamente del 12% e del 5% rispetto al 2011, i costruttori italiani di macchine utensili e di macchine per il packaging si mantengono saldi ai vertici delle graduatorie mondiali di settore. La loro forza – emerge dal volume presentato da UniCredit - risiede nel realizzare produzioni ad hoc con

macchine sviluppate su misura, con soluzioni personalizzate e innovative. La valorizzazione ed esportazione di competenze è il segnale più visibile e conosciuto della capacità delle filiere meccaniche italiane nel loro complesso di competere nel nuovo contesto globale ed economico. La percentuale di produzione esportata è in crescita costante dal 2003 e ha consentito una ripresa dei margini operativi più rapida a partire dal 2009. Nello specifico, nelle classifiche di export 2012 dei rispettivi settori, i costruttori italiani di macchine utensili si posizionano secondi in Europa e terzi nel mondo; mentre i costruttori di macchine per il packaging sono al secondo posto sia su scala europea che su scala mondiale. Player indiscussi delle scena internazionale le imprese italiane dei due settori hanno tra l’altro dimostrato di meglio rispondere alla crisi rispetto ai concorrenti tedeschi, cui, nel periodo 2007-2011, hanno eroso quote di mercato. I risultati, raccolti principalmente oltreconfine, hanno permesso alle industrie dei due comparti di mantenere intatto il capitale umano impiegato, vero valore dell’intera filiera – come emerge dallo studio UniCreditLaterza - registrando, tra il 2004 e il 2012, un incremento dell’occupazione pari al 2% (macchine utensili) e al 5,6% (macchine per il packaging).

NUOVI OBBLIGHI PER ESPORTARE MACCHINE IN RUSSIA In programma giovedì 18 aprile 2013 l’appuntamento organizzato da ACIMAC e UCIMA per aggiornare le aziende sui nuovi regolamenti Tecnici obbligatori in vigore dal 2013 per esportare macchine in Russia Dal 15 febbraio 2013 sono entrati in vigore in Russia, Bielorussia e Kazakistan nuovi Regolamenti Tecnici obbligatori, in sostituzione della certificazione GOST, che applicano in quei paesi regole tecniche circa la sicurezza delle macchine e attrezzature, le problematiche sulla bassa tensione, EMC, ATEX, apparecchi a gas, ecc. In considerazione dell’importanza di questi mercati, ACIMAC e UCIMA organizzano giovedì 18 aprile alle ore 9.00

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presso la sede di Villa Marchetti a Baggiovara un seminario che vuole fornire informazioni operative alle aziende che esportano macchine in Russia, Bielorussia e Kazakistan circa i contenuti di questi nuovi Regolamenti Tecnici, che avranno un forte impatto sui fabbricanti ed esportatori nelle prossime spedizioni verso i paesi dell’Unione doganale EurAsEC (Russia, Bielorussia e Kazakistan). Il Seminario sarà tenuto da Matteo Marconi (AC&E di Verona), esperto di certificazione macchine, e da Roman Maluntsev (Rustandard), ente di certificazione per i Paesi area russa. A seguire nel pomeriggio sono previsti incontri personalizzati con i relatori di approfondimento delle problematiche aziendali.

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LE TAPPATRICI REJVES: SOLIDITÀ, QUALITÀ, FACILITÀ DI UTILIZZO In esclusiva per Rassegna Alimentare l’intervista: l’export, i nuovi progetti, le nuove soluzioni

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n questo numero, e a maggior ragione in questo speciale sul confezionamento, presentiamo ai nostri lettori Rejves. Riportiamo quindi una presentazione per introdurvi alle loro tappatrici, poi in esclusiva pubblichiamo l’intervista

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con la Dottoressa Resconi dell’Ufficio Commerciale di Rejves. PRESENTAZIONE Rejves nasce nel 2002 su iniziativa di Renzo Vesentini, che forte di trent’anni di esperienza inizia a pro-

gettare, costruire e commercializzare macchine tappatrici; le peculiarità delle tappatrici Rejves, nel concetto del suo fondatore, possono essere così sintetizzate: solidità, qualità, facilità di utilizzo, assenza di manutenzione, rapidità nei cambi formati.

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Gli obbiettivi aziendali della REJVES fin da subito sono quelli di raggiungere la totale soddisfazione del cliente, fornire un prodotto personalizzato ed una consulenza prima, durante e dopo la fornitura delle macchine. Altro punto di forza che caratterizzerà l’azienda sarà l’assistenza, sempre rapida, efficiente ed efficacie. INTERVISTA CON LA DOTTORESSA RESCONI Buongiorno Dottoressa Resconi, ci illustri in generale la vostra produzione. Rejves nasce nel 2002; è da 11 anni che costruiamo macchine tappatrici. La nostra mission è costruire macchine tappatrici per settori quali food, chimico, cosmetico, farmaceutico e beverage; costruiamo macchine tappatrici totalmente meccaniche e/o elettroniche per produzioni da 20 BpM a 500 BpM. Quali sono i vantaggi dei vostri prodotti? Sicuramente l’elevato contenuto tecnologico. Le nostre macchine sono solide, sono facili per l’utilizzo e non hanno bisogno di manutenzione. Quali sono le caratteristiche delle vostre soluzioni? Innanzi tutto nelle versioni meccaniche il controllo di coppia è garantito da sistemi magnetici (senza contatti striscianti) a magneti permanenti od isteresi magnetica. Le versioni elettroniche si dividono a loro volta in due differenti versioni: EL e ELH. › EL: caratterizzata da motori brushless più camme meccaniche, dove la movimentazione in verticale delle teste tappanti è prodotta da una camme meccanica. I motori vengono utilizzati per controllo di coppia, numero di giri, rotazioni angolari parziali, posizionamenti e altre funzioni complementari che rendono la macchina precisa e versatile per varie tipologie di tappi, i quali devono essere assemblati con specifiche diverse che sono riportate in ricette

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selezionabili dal pannello HMI. › ELH: si distingue per la movimentazione verticale con un servomotore lineare, il che aggiunge maggiore versatilità unitamente ad altri parametri specifici su ogni tappo (la camme elettronica per ogni tappo è selezionabile dal pannello HMI). Questa versione

assicura una garanzia totale che il tappo sia chiuso perfettamente con un decimo di precisione in altezza. Le nostre macchine sono costruite secondo la direttiva macchine 2006/42/CE e dunque provviste di tutti i sistemi di sicurezza per le persone e per gli organi in movimento.

la società considera il capitale umano ad ogni livello come patrimonio fondamentale dell’impresa e lo pone al centro dei propri interessi

Siete in grado di fornire il prodotto più adatto alle esigenze del cliente? Certamente; le macchine sono completamente automatiche e funzionano solo in presenza di tappi e bottiglie, sono dotate di controlli di qualità del prodotto confezionato e di sistemi di scarto dei prodotti non conformi alle specifiche richieste dal controllo qualità del cliente.

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I nostri lettori sono principalmente l’industria alimentare e delle bevande. Come rispondono i vostri prodotti alle esigenze dell’industria alimentare? Le illustro questa caratteristica delle nostre macchine: i cambi formato tra contenitori diversi sono eseguiti in tempi rapidi dal momento che tutte le parti che devono essere sostituite sono ancorate alla macchina con fissaggi veloci e sicuri che non necessitano di utensili speciali per essere rimossi. Può farci un esempio concreto di un vantaggio che ha un vostro cliente a utilizzare i vostri prodotti? La facilità; per esempio le parti dei formati sono facilmente identificabili grazie a colori e codici specifici. Inoltre l’organizzazione interna, sulla quale quotidianamente lavoriamo, ci permette ad oggi di essere puntuali nelle consegna delle macchine e dei ricambi e nell’assistenza ai nostri clienti in tutto il mondo, direttamente o attraverso i nostri agenti e distributori dislocati in vari Paesi. Dov’è la produzione? E in quali mercati mondiali esportate? La produzione è totalmente in Italia ed esportiamo in tutto il mondo – USA, Australia, Russia, Sud Africa, Indonesia, Europa, Sud America.

Ci illustri i progetti per il futuro. Abbiamo dei progetti e stiamo investendo molto, in linea con i nostri principi di base: la società considera il capitale umano ad ogni livello come patrimonio fondamentale dell’impresa e lo pone al centro dei propri interessi. Di conseguenza richiediamo, tanto all’interno e nei rapporti con

l’esterno, un comportamento trasparente, equo, eticamente corretto nel rispetto dell’ambiente e dei diritti delle persone. Stiamo investendo molto sulle persone e su nuove soluzioni, testandone pregi e difetti prima della messa in produzione e sul mercato. Tra gli investimenti più importanti rientrano la realizzazione del nuovo sito web, che sarà on line a breve, e la partecipazione a fiere internazionali, tra cui: › Eurasia Packaging 2013, ad Istanbul (Turchia) › PackExpo 2013, Las Vegas (USA) › AllPack 2013, Jakarta (Indonesia) › Interpack 2014, Dusseldorf (Germania)

visita il sito di Rejves!

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ACMA E GHIRARDELLI: LA PARTNERSHIP DI LUNGO CORSO CON IL MARCHIO LEADER NEL CIOCCOLATO DI QUALITÀ

È una partnership che risale al 1995, quella in atto tra Acma, realtà attiva nella produzione di macchine automatiche indirizzate a numerosi settori dell’industria alimentare e Ghirardelli, marchio leader statunitense nellaproduzione di prodotti di cioccolato.

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ntrambe le aziende possono vantare una lunga tradizione di successi nel proprio settore: Acma, nata nel 1924 -­capostipite delle aziende del distretto della packaging valley Bolognese - ­e tutt’ora punto di riferimento per linee di confezionamento primario e secondario; Ghirardelli importante marchio statunitense, forte di oltre un secolo e mezzo di tradizione nel cioccolato (la

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sua fondazione risale al 1852), in tutti questi anni ha rafforzato il proprio primato sul mercato, investendo costantemente sulla qualità del proprio prodotto. Ghirardelli è infatti una delle poche realtà che controlla l’intero processo produttivo, dalla produzione dei semi di cioccolato fino al prodotto finito. Tale strategia, combinata con gli esclusivi processi di tostatura e lavorazione, garantisce che i prodotti

di cioccolatocommercializzati dall’azienda rispettino altissimi standard qualitativi. Un sistema studiatoper rispondere alle nuoveesigenze produttive L’incontro tra le due società, ametà degli anni novanta, ha portato all’installazione di una prima linea flowpack presso gli impianti di San Leandro, apochi chilometri da San

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Francisco, dove ha sede il polo produttivo dell’azienda statunitense. La partnership è continuata con successo in tutti questi anni e nell’autunno del 2010, Ghirardelli -­azienda del gruppo Lindt&Sprüngli dal 1998 -­ ha espresso lanecessità di identificare un sistema innovativo ad altissima efficienza per la manipolazione ed il confezionamento in flow-­pack del ben noto prodotto modellato SQUARE, scegliendo di collaborare nuovamente con Acma. Grazie alla competenza e pluriennale esperienza degli ingegneri bolognesi, è stato studiato un progetto veramente innovativo perla gestione del prodotto sistemato in contro stampi movimentati con un sistema di trasporto servo motorizzato, isola con robot per l’alimentazione dei prodotti alle quattro macchine flow-­packe transito dei controstampi all’interno del gondola bufferFIFO. Da maggio 2012 l’impianto è in funzione,con una percentuale di efficienza di linea molto elevata.

SP2: la soluzione ideale per l’incarto in flow-­pack Le confezionatrici flow-­pack utilizzate sono le“SP2” di ultima generazione – personalizzate comeda specifiche di Ghirardelli -­che incartano il prodotto SQUARE nei gusti solido, con ripieno di creme e con ingredienti. La SP2 è la confezionatrice flow-­pack più prestigiosa della gamma prodotta da Acma,adattaper svolgere materiale saldabile a freddo fino a 120 metri al minuto, traducibile in velocità di incarto paria1200 confezioni al minuto. La SP2 è dotatadi un sistema pneumatico per il tensionamento del film che consente prestazioni superiori ai tradizionali sistemi a rulli ed è particolarmente adatto a film particolarmen-

te sottili. Grazie a questo sistema brevettato, la macchina si ferma automaticamente se manca il prodotto, quindi alla massima velocità di incarto, il materiale non viene prelevato e non si producono confezioni vuote, con l’immediato vantaggio di risparmio del materiale di incarto. Risultati La linea così configurata è estremamente affidabile. I risultati di produzione indicano già valori di efficienza di linea del 95% e percentuali di scarto pari allo 0,7%. I risultati tecnologici e produttivi ottenuti testimoniano laflessibilità delle soluzioni proposte daAcma nel settore dolciario; l’azienda bolognese, è infatti in grado di progettare e proporre soluzioni “su misura”, che vanno dalle macchine per il confezionamento in flow-pack ai sistemi di distribuzione ed alimentazione perpackagingprimarioesecondario.

ANIE CONFINDUSTRIA INCUBATORE DI RETI D’IMPRESA Con il contratto di rete le aziende aumentano la loro competitività sui mercati Uno strumento per rendere più competitive le aziende italiane sia sul mercato nazionale che all’estero: con questa convinzione ANIE ha avviato un approfondimento con le aziende socie per conoscere meglio le Reti d’Impresa, nuova formula aggregativa, snella e dinamica, a sostegno delle imprese. Nella sede Anie si è tenuto un incontro con Fulvio D’Alvia, direttore RetImprese di Confindustria. L’obiettivo è stato quello di fare il punto sullo stato delle Reti, strumento che sta iniziando a decollare, e verificarne le potenzialità per le aziende Anie, comparto con grande vocazione all’innovazione. Da quando, nel 2010, è stato introdotto nel nostro ordinamento il “Contratto di Rete”, in Italia a fine 2012 ne risultavano registrati circa 600, con oltre 2.800 imprese coinvolte, provenienti da tutte le Regioni italiane e da 99 Province. La Rete si aggiunge ad altre forme di aggregazione esistenti, ma si distingue perché consente la cooperazione tra aziende di regioni italiane diverse, superando la logica territoriale tipica del distretto. “Crediamo nelle potenzialità dello sviluppo delle Reti, soprattutto in un momento in cui è assolutamente necessario aumen-

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tare la competitività – ha dichiarato Maria Antonietta Portaluri, direttore generale di ANIE Confindustria. Una Federazione come la nostra ha come mission quella di offrire alle aziende socie opportunità di confronto continuo per la crescita e il successo sui mercati. Come luogo di incontro privilegiato per le aziende socie, Anie si mette a disposizione come incubatore per identificare obiettivi e percorsi comuni delle imprese potenzialmente orientate a collaborare con altri soggetti, mettendo in campo un sistema di “accompagnamento” che parta dall’analisi dei fabbisogni e giunga fino all’avvio definitivo della Rete. Sono convinta che mettendo in rete aziende piccole e grandi che fanno filiera possa aumentare la competitività sia dei singoli che collettiva. Tra l’altro una aggregazione di questo tipo, che unisce aziende di dimensioni diverse permette di superare i limiti tipici dei consorzi per l’export che riguardano esclusivamente le piccole e medie imprese. L’obiettivo di Confindustria – ha concluso Portaluri - è poi quello di lavorare per consentire alle reti maggiori agevolazioni nell’accesso al credito in un momento in cui è più difficile per le aziende ottenere finanziamenti. La prospettiva delle rete potrebbe essere una risposta”.

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TIEFIX PER INDUSTRIA

chiusura sacchetti mediante sigilli riapribili

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amma di chiusure TIEFIX per le confezioni a sacchetto con ciuffo. General Plastics produce, sin dal 1952 e rigorosamente in Italia, un’ampia gamma di chiusure e legature destinate all’industria farmaceutica, alimentare ed in campo agricolo; in particolare i nastri animati TIEFIX-clip e TIEFIX-twist per la richiudibilità dei sacchetti. Il nostro obiettivo di continua ricerca della qualità è, anche, confermato dall’utilizzo, nella nostra filiera produttiva, di materiali non tossici, come già richiesto in molti Paesi. General Plastics propone anche le macchine chiudisacchetti MASTERFIX e MINICLIP. Versatili, economiche ed ideali per il primo step di chi vuole passare dal confezionamento manuale all’automazione, senza dover intervenire con ulteriori costi di impianto (macchine indipendenti

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da linee di confezionamento, alimentate a energia elettrica senza necessità di impianto aria compressa). Nuovi prodotti TIEFIX GENERAL PLASTICS produce la nota gamma di sistemi di legatura e chiusura per macchine chiudisacchetti, ampiamente rinnovata in considerazione della nuova sensibilità ecologica. Ed infatti la legatura animata TIEFIX

è disponibile sia con rivestimento in polipropilene, il più inerte tra i materiali plastici, che in carta kraft o riciclata, dunque interamente biodegradabile. La novità di oggi è costituita da TIEFIX-BIO. La nota piattina animata a filo centrale è oggi prodotta anche con un nuovo materiale fotodegradabile, che si frammenta una volta esposto agli agenti esterni e consente al filo

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di ferro di ossidarsi e scomparire. TIEFIX-BIO si affianca a TIEFIX-2K in carta, biodegradabile al 100%, laddove sia indispensabile la corposità del rivestimento in plastica e si desideri al contempo la degradabilità Anche il clipband TIEFIX-clip a due fili laterali è disponibile in versione -BIO, prodotto con il nuovo materiale fotodegradabile. Riguardo al problema rappresentato dall’eliminazione delle bobine di supporto vuote, questo è stato superato con successo con l’introduzione delle rocche prive di supporto, da impiegare mediante un apposito adattatore riutilizzabile. Questo diventa parte integrante della macchina e si apre e si richiude con un semplice gesto; oltre all’evidente vantaggio ecologico, si ottengono così un minor costo del materiale di legatura, una drastica diminuzione del fermo macchina

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per cambio bobina e una maggiore autonomia grazie alle rocche di grande formato. Nuovo look ecologico Per pane, biscotti e pasta GENERAL PLASTICS, n.1 in Europa per i nastri chiudisacchetti, presenta a completamento della sua nota gamma una novità di rilievo: l’attesissimo Tiefix-2Ki in carta. Tiefix-2Ki è la versione in carta del celebre filo animato per legature twist rivestito in plastica. Ciò lo rende l’unica chiusura ermetica per sacchetti riutilizzabile e biodegradabile al 100%. Tiefix-2Ki, prodotto con carta e ferro, si degrada al termine del suo impiego ritornando nel ciclo naturale sotto forma di fibra di cellulosa e ossido di ferro.

Una nuova carta speciale ad alta resistenza lo rende idoneo all’impiego su tutte le macchine automatiche e semiautomatiche. Il nuovo filo è fornito in avvolgimenti senza flange che permettono di acquistare il solo materiale di consumo, evitando i problemi ed i costi di smaltimento dei vuoti. La bobinatura ad alta precisione permette inoltre uno svolgimento senza inceppamenti. Tiefix-2Ki è la risposta alla crescente esigenza delle aziende alimentari europee di donare ai propri prodotti un aspetto più naturale ed un imballaggio ecologico, allineandosi così alla consuetudine del Nord America dove da tempo si chiudono i sacchetti con laccetti twist in carta. Da ultimo, ma certo non meno importante, Tiefix-2Ki costa molto meno delle chiusure in plastica!

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SIGILLA LA FRESCHEZZA CON SOLUZIONI DI LINPAC PACKAGING

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INPAC Packaging, leader europeo nella produzione di packaging multi-materiale, durante il suo primo seminario Fresh!, svoltosi a Verona nel 2013, ha offerto una panoramica dettagliata sui trend globali emergenti che influenzano la catena di fornitura nel settore alimentare. Il seminario Fresh! ha riunito esperti del settore e del mondo accademico per la presentazione delle ultime correnti di pensiero in merito al packaging e al modo in cui questo settore sarà influenzato dai cambiamenti nel panorama sociale, economico, politico e tecnologico. I delegati hanno assistito agli interventi di Cristiano Madama (Direttore generale di LINPAC Verona), Giuseppe Montaguti (Vice presidente e Amministratore delegato di INFIA Italia), Fabio Zoboli (Direttore commerciale di INFIA) e Joanna Stephenson (Vice presidente marketing e innovazione di LINPAC), i quali hanno discusso il modo in cui l’azienda sta reagendo ai cambiamenti nella società tramite il design e l’innovazione tecnologica.

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Il dott. James Walsh (Liverpool University, Regno Unito) ha esaminato il trattamento al plasma degli alimenti, mentre Guido Pietrobelli (Omori) si è soffermato sui trend e sugli sviluppi nei macchinari per il packaging. Cristiano Madama, Direttore generale di LINPAC Verona, ha affermato: “Il packaging svolge un ruolo cruciale nella minimizzazione degli sprechi e nella vendita di prodotti alimentari grazie alla propria capacità di attrarre i clienti a effettuare un acquisto iniziale e poi acquisti ripetuti dei prodotti alimentari stessi. Di conseguenza, le aziende devono essere in grado di rispondere alla concorrenza globale, ai cambiamenti nella popolazione e ai mutati comportamenti da parte dei consumatori, elementi questi che rappresentano una vera sfida per il settore alimentare. I seminari si incentrano su queste idee fondamentali e prevedono la notevole partecipazioni di esperti del settore e del mondo accademico”. Il seminario italiano è il primo di sei eventi che si terranno in tutta Europa quest’anno. Gli appuntamenti futuri avranno sede in Spagna, Polonia, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi. Alan Davey, Direttore all’innovazione di LINPAC, durante il seminario ha inoltre presentato una serie di nuove soluzioni per il packaging che sono state appena lanciate sul mercato italiano. Fra queste, è possibile ricordare LINfresh® Atmo 5 e 6, LINseal e LINseal Plus® (linee dedicate entrambe al settore della carne e del pesce) e LeanBake®, un assortimento di vassoi leggerissimi per alimenti

da colazione come cornetti, paste danesi, crostatine e muffin. LINfresh® Atmo 5 e 6 LINPAC Packaging ha ampliato la propria gamma di vassoi in polistirolo a basso impatto ambientale pensati per prodotti a base di carne e pesce per il mercato italiano. I nuovi impianti produttivi presso il sito di Verona hanno permesso all’azienda di packaging il lancio in Italia delle gamme LINfresh Atmo® 5 e 6, le quali si sono dimostrate molto richieste tra i produttori, i confezionatori, i dettaglianti del settore alimentare in altri paesi europei. Grazie a questa nuova gamma prodotti, i clienti italiani avranno accesso diretto a queste innovazioni fornite da LINPAC Packaging, le quali sono ideali per prodotti preconfezionati a base di carne e pesce. LINfresh Atmo 5 e 6 sono progettati per un packaging per atmosfera modificata (MAP) e presentano un polistirolo a basso impatto ambientale dotato di una tecnologia di barriera che aiuta a estendere la durata del prodotto del 300% rispetto ai tradizionali metodi di packaging non-MAP. I vassoi hanno un curriculum forte dal punto di vista ambientale: una maggiore durata dei prodotti riduce lo spreco alimentare e, considerato che questi imballaggi sono composti al 95% di aria, presentano il minore impatto ambientale disponibile oggi sul mercato e, di conseguenza, riducono anche l’impatto ambientale di produttori e venditori al dettaglio. Se utilizzati in associazione a LINtop PE HB, la pellicola di chiusura integrativa di LINPAC Packaging, permettono ai clienti di sperimentare un abbinamento vassoio/pellicola definitivo che fornisce prestazioni eccellenti per quanto riguarda la durata, la presen-

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tazione e la protezione dei propri prodotti a base di carne e pesce. Cristiano Madama, Amministratore delegato di LINPAC Verona, ha dichiarato “I vassoi LINfresh Atmo 5 e 6 completano la nostra gamma esistente di vassoi in polistirolo per alimenti a base proteica e ci permettono di offrire ai nostri clienti le migliori soluzioni che rispondono alle loro esigenze. La nostra gamma LINfresh Atmo aumenta la durata dei prodotti di vari giorni grazie alla tecnologia di barriera che mantiene gli alimenti freschi più a lungo e, di conseguenza, riduce lo spreco alimentare. Se poi prendiamo in considerazione le qualità ambientali del polistirolo, ossia la leggerezza e il basso impatto ambientale, e i vantaggi derivanti da una protezione e una presentazione eccellenti del prodotto, la gamma LINfresh Atmo rappresenta una scelta eccezionalmente efficiente per i clienti”. LINseal® e LINseal® Plus I nuovi vassoi in polistirolo LINseal® e LINseal® Plus di LINPAC Packaging sono ora disponibili ai venditori al dettaglio e alle aziende di lavorazione italiane. Entrambi sono indicati per confezionare e velocemente i vassoi e presentano un sigillo di garanzia integrato a prova di manomissione che migliora l’igiene e la sicurezza degli alimenti, un problema di particolare importanza nei vassoi e nelle pellicole standard. I vassoi LINseal® rappresentano una nuova alternativa per un packaging in polistirolo destinato a prodotti dalla

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durata breve e offrono una shelf-life maggiore rispetto ai vassoi in polistirolo e alle pellicole standard nel caso in cui integrino un’atmosfera modificata o controllata. In questo modo i venditori al dettaglio, i confezionatori e le aziende che lavorano gli alimenti minimizzano gli sprechi alimentari nella catena di fornitura. Allo scopo di creare una confezione più attraente che accattivi i consumatori e migliori le vendite nei supermercati, i vassoi vengono offerti in una vasta serie di forme e colori e presentano un packaging pratico e maneggevole. Inoltre, la soluzione LINseal® Plus è stata progettata per avere in dotazione un cuore assorbente tecnologicamente avanzato che raccolga tutti i succhi della carne spiacevoli alla vista. Joanna Stephenson, Vicepresidente marketing e innovazione di LINPAC Packaging, ha affermato: “I vassoi LINseal rappresentano una soluzione efficiente dal punto di vista dei costi per il packaging di alimenti a base proteica dalla durata breve. Una progettazione intelligente del packaging aiuterà i nostri clienti a ridurre gli

sprechi alimentari e i danni, sia in negozio, sia durante il trasporto, valore aggiunto come il sigillo di garanzia integrato a prova di manomissione e il cuore assorbente in LINseal Plus indicano come stiamo offrendo un’alternativa reale e conveniente ad altri prodotti in polistirolo sul mercato”. LINPAC Packaging offre una gamma di pellicole compatibili in modo che il cliente possa ottenere prestazioni ottimali dai propri vassoi e non debba preoccuparsi quando si tratta di scegliere un solo fornitore che lo aiuti a creare la soluzione di packaging definitiva. Come per altri prodotti di LINPAC Packaging, i vassoi LINseal presentano un ottimo curriculum dal punto di vista ambientale: essendo realizzati per il 95% di aria, rappresentano una delle soluzioni più leggere sul mercato e riducono in maniera significativa i costi di trasporto e l’impatto ambientale sia per il produttore sia per il venditore al dettaglio. LeanBake® LINPAC Packaging ha sviluppato una nuova gamma di scatole a cerniera per prodotti da forno, dediti alla prima colazione, più leggere rispetto ai modelli precedenti per ridurre il contributo ambientale per rivenditori e produttori in tutta Europa. La gamma LeanBake® comprende scatole a tenuta ermetica o semiermetica, senza compromettere funzionalità e protezione del prodotto. Inoltre, sarà in grado di attirare consumatori in cerca di una soluzione di packaging con ridotte emissioni di carbonio.

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Il settore europeo dei prodotti da forno presenta attualmente un giro di affari di € 17,8 miliardi e prevede un aumento del 9,5% di circa € 19,5 miliardi entro il 2016. Solo il mercato francese presenta un giro di affari di € 1188 milioni ed entro il 2014 questa cifra aumenterà a € 1288 milioni, un aumento del 20% dal 2008. Ideale per cornetti, panetteria, paste e muffin, la gamma LeanBake® è disponibile in varie dimensioni da poter esporre facilmente sugli scaffali. I contenitori possiedono un aspetto di elevata qualità per massimizzare il valore del prodotto, attraverso una migliore presentazione e conservazione della freschezza e della fragranza. Le scatole a tenuta ermetica sono state create specialmente per minimizzare la perdita di umidità all’interno della confezione dei prodotti con base di pan di Spagna al fine di preservare intatta la freschezza. Le scatole stan-

dard, invece, possiedono fori disposti lungo tre lati, permettendo all’aria di circolare e preservare la fragranza di prodotti di pasticceria, come cornetti e sfoglie. Megan Ashcroft, marketing manager del settore europeo dei prodotti da forno presso LINPAC Packaging ha affermato: “L’innovazione tecnologica del design permette ai contenitori di essere più leggeri delle nostre precedenti scatole a cerniera, elaborate senza alcun compromesso in termini di rigidità e qualità protettive, garantendo una conservazione intatta dei prodotti da forno durante il trasporto in modo tale da permettere al consumatore di gustare un pasticcino come appena comprato in pasticceria! È un qualcosa che panettieri, pasticceri e produttori hanno richiesto per minimizzare i costi e l’impatto sull’ambiente. Come produttore leader europeo di imballaggi, LINPAC Packaging

si prefigge di ascoltare i propri consumatori e collaborare con loro al fine di offrire un prodotto che gestisca e soddisfi le loro perplessità ed esigenze.” È stata riposta particolare attenzione al design della gamma LeanBake per impilare le scatole in modo facile e uniforme, facilitando il processo di produzione. Inoltre, il design garantisce una distribuzione uniforme del materiale per mantenere la qualità del prodotto e l’eccellente visibilità associata al PET, necessario per i prodotti da forno al fine di indurre i consumatori all’acquisto. LINPAC Packaging ha fatto sì che il design dello spigolo arrotondato possa facilitare l’apertura della confezione, migliorando la facilità operativa per il consumatore. In aggiunta, le dimensioni esterne delle scatole sono state adattate al fine di poter essere disposte in modo appropriato su un pallet europeo standard.

LINfresh Atmo 5 & 6 Una soluzione vincente – allungamento di shelf-life a basso impatto ambientale

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Barriera eccellente Ottima presentazione del prodotto Riduzione degli scarti di produzione Vassoio barrierato con il miglior rapporto di sostenibilità per l’ambiente Imballaggio pratico e maneggevole

Per ulteriori informazioni si prega di contattare: LINPAC Packaging, Via Monte Pastello 40, 37057 San Giovanni Lupatoto,Verona. Tel: 045 92 16 411

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CON FREEBOX™ LE SCATOLE SONO HI-TECH E FAI-DA-TE

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l sistema per la cartotecnica avanzata presentato da System SpA nel 2012 permette di produrre, in automatico e on site, scatole a misura dell’oggetto da imballare partendo da fogli di cartone neutro piano e facendo risparmiare fino al 60% del materiale. Nei suoi 28 mq, Freebox™ rivoluziona la filiera produttiva tra logistica e packaging: evita il ricorso allo scatolificio e allo stampatore, stampa la grafica in linea, elimina il magazzino imballi, raddoppia lo spazio nell’ambiente di stoccaggio, abbatte fino al 70% i costi di realizzazione dei pack, realizza scatole esclusivamente just-in-time senza tempi morti. Libri, ombrelli, accessori moda, mobili componibili, capi d’abbigliamento, scarpe, forniture per l’ufficio: non è più un problema avere a disposizione la scatola giusta a misura del prodotto per il mondo dell’ecommerce, senza dover ricorrere a imballaggi riempitivi a protezione dell’articolo ordinato. Freebox™ (www.system-freebox. com) è il nuovo ingegnoso sistema presentato dalla System SpA di Fiorano Modenese nel 2012, lanciato ufficialmente a Ipack-Ima, è utilizzabile in tutti i settori merceologici laddove sia necessario un packaging secondario del prodotto. Il sistema ideato dalla multinazionale italiana trasferisce l’attività cartotecnica all’interno dell’azienda utilizzatrice e nei suoi 28 mq controlla l’intero processo di costruzione dell’imballo gestendolo in automatico, velocemente, tagliando i costi fino al 70% e diminuendo l’utilizzo di materia prima fino al 60% rispetto alla pre-

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parazione della scatola americana preassemblata. La velocità di cambio formato – utile alle aziende con ampia gamma prodotti – elimina tempi morti e aumenta il ritmo del confezionamento dei prodotti. In pratica, una grande “fotocopiatrice” che partendo dal foglio di cartone piano è in grado di costruire migliaia di modelli di scatole in tempo reale, a ritmi che possono raggiungere anche 9 scatole al minuto con una geometria calcolata che ottimizza gli spazi in fase distributiva. Restituisce un pack che calza perfettamente il prodotto - perché costruito attorno ad esso - già pronto per la spedizione, completo di stampa in linea di informazioni e loghi (in mono/ policromia). Sono soppressi numerosi passaggi tradizionalmente necessari, ma costosi per l’azienda e l’ambiente. Niente più scatole americane preassemblate a rischio obsolescenza e attrezzature a esse associate (cliché, tagliatrici, troncatrici, stampanti), sparisce il passaggio produttivo dello scatolificio, dello stampatore, del flessografo e i contestuali trasporti intermedi su gomma. Inoltre, l’intervento dell’operatore si limita

al refilling del magazzino interno con nuovi fogli di cartone. Nell’insieme, si tratta di voci che concorrono strettamente al calcolo del return of investment (ROI). «Freebox™ opera just in time producendo il numero di imballi necessario quando serve, senza dover occupare spazio prezioso a magazzino. Questa è un’altra importante caratteristica che incide sul ROI» spiega Umberto Richichi sales manager di System SpA. «Per l’abilità con cui passa da un formato all’altro senza scarto di materia prima e con timeto-market in tempo reale – prosegue Richichi – è il valido braccio destro per le aziende di e-commerce a cui Freebox™ regala autonomia e una totale flessibilità. In pochi secondi si ottengono scatole della dimensione desiderata, passando da un formato all’altro in tempo reale, senza errori. Il fatto di non dovere più riempire le scatole con materiale di ritaglio a protezione del prodotto è un vantaggio sia per l’ambiente – dato che è tutto materiale di immediato scarto – sia per l’azienda che spedisce un pacco più ordinato con guadagno in immagine».

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FUNZIONAMENTO La macchina utilizza un unico codice di materiale: il foglio di cartone piano di 1.200X1.200 mm, in colore avana oppure bianco, fornito dai produttori di cartone ondulato. Il cartone è depositato nei due magazzini interni alla macchina e viene trasformato in una sorta di modulo continuo da cui si ricavano tutte le parti della scatola tramite formatrici interne alla macchina. L’azienda che installa Freebox™ è autonoma, efficiente, ma anche di dimensioni modeste. Non ha bisogno dell’ingombrante magazzino-scatole e può destinare gli spazi a usi più produttivi tenendo presente che l’abilità di Freebox™ permette di stoccare il 50% di scatole in più a magazzino. La macchina pone al centro dell’attenzione il prodotto e calcola la struttura del pack da creare attorno ad esso. L’inserimento dati può avvenire in tre modi: › manualmente, attraverso l’interfaccia touchscreen Copilot (System Electronics) › da sistemi automatici di riconoscimento dimensionale visivo del prodotto › dal database gestionale aziendale Freebox™ produce l’imballo personalizzato nel giro di pochi secondi e già pronto per essere riempito con

l’articolo ordinato online e la sua spedizione. La struttura della scatola presenta quattro angolari di rinforzo, ispessiti dove e quando è necessario ma “sgrammati” nelle parti non strutturali. All’effetto adesivo della colla si somma la caratteristica meccanica: appositi microfori fanno penetrare la colla nel cartone. Inoltre l’etichettatura può essere evitata stampando il contenitore direttamente in linea. I test condotti al TÜV (Box Compression Test) sui carichi statici, dinamici, scoppio e rotolamento hanno dimostrato una superiorità strutturale della scatola-Freebox del 30% rispetto al tradizionale formato americano precostruito in scatolificio. L’a-

zienda utilizzatrice di Freebox™ può permettersi di utilizzare un cartone di costo inferiore, con immediato risparmio di materia prima. Tracciabilità del risparmio System aiuta gli investitori a calcolare, prima dell’acquisto della macchina, la prospettiva di saving e il ritorno d’investimento sulla propria produzione in termini di materia prima, mano d’opera, logistica, spedizione, processo. System fornisce applicazioni e fogli di calcolo da cui partire per calcolare in modo semplice il costo dell’intero processo produttivo. Alcune risorse sono anche disponibili online www.systemfreebox.com.

IL NUOVO FORMATO-SCATOLA REALIZZATO CON FREEBOX™ La tecnologia Freebox™ di System Packaging cresce e amplia la gamma di formati producibili on demand. È il modello “plug-in” (FEFCO 0212), ideale per riporre piccoli oggetti. System amplia la gamma di scatole realizzabili con la tecnologia Freebox™ destinate al packaging secondario, con la prerogativa di mantenere la produzione on demand e il risparmio di materia prima del 60%. Il nuovo formato “plug-in” (http://youtu.be/KdfGUB6MVw) corrisponde al codice FEFCO 0212, ha il coperchio richiudibile ed è particolarmente adatto a contenere oggetti piccoli come ad esempio i ricambi. La protezione dei

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prodotti all’interno dell’imballaggio è incrementata dagli accessori, le interfalde e gli angolari, che possono essere prodotti e posizionati a seconda dell’occorrenza (http://youtu.be/HSbq9EweGEI). Il nuovo modello si aggiunge ai 6 già producibili secondo i codici GIFCO-FEFCO: scatole americane, vassoi e coperchi, scatole formato “telescopico”. Sul canale YouTube dedicato a Freebox™ sono disponibili brevi filmati che mostrano tutti i modelli producibili da questa tecnologi, inoltre un nuovo video, presentato negli USA in occasione di ProMat2013, illustra Freebox™ inserito in un sistema logistico firmato System Logistics http://youtu.be/ cSgaBygpuDk.

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CICLI DI IMBALLAGGIO DI 670 MILLISECONDI

Portali T e H ad alta velocità con elevata risposta dinamica e costi contenuti

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portali T e H sviluppati da Festo sono il 30% più veloci dei sistemi di manipolazione convenzionali. Le loro prestazioni aprono nuove opportunità nella tecnica dell’imballaggio, grazie a risposte dinamiche proprie di un sistema ad asse lineare e costi di un sistema a cinghia dentata, la soluzione ideale per esempio per il transfer rapido di scatole al termine del processo di formatura, riempimento e chiusura. Questi due nuovi sistemi di manipolazione costituiscono una reale alternativa ai complessi e costosi sistemi robotizzati che utilizzano cinematiche delta e SCARA. Festo fornisce questi sistemi pronti per il montaggio a bordo macchina e adattati a tutte le necessarie interfacce macchina.

di formatura, riempimento e chiusura. Al termine di questo processo il portale T distribuisce i prodotti confezionati nelle scatole. Il sistema raggiunge una velocità di 4 m/s e un’accelerazione di 50 m/ s² su tutta l’area di lavoro grazie ad un accorgimento costruttivo: i due assi a cinghia dentata sono collegati all’elemento a croce mediante un’unica cinghia che gira intorno all’albero motore. Questo è azionato da due servo-motori EMMS. Un vantaggio aggiuntivo è il fatto che non è necessario muovere i motori sull’asse X/Y con i loro due gradi di libertà. La massa ridotta e due servo-attuatori a disposizione parallela, assicurano movimenti dinamici e un basso grado di usura.

Portale T ad alta velocità Questo portale permette di raggiungere tempi ciclo da 670 millisecondi senza difficoltà. E’ un’unità Pick and Place ad alta velocità con risposta dinamica più elevata rispetto ad un portale lineare convenzionale, scalabile per qualsiasi corsa, che le consente di “tenere il passo” con le operazioni

Modulo slitta a pantografo Con questo modulo non è più necessario realizzare soluzioni in proprio per compensare i differenti interassi nel posizionamento di parti da un vassoio ad un altro. Grazie alla possibilità di presa multipla del modulo slitta a pantografo, conosciuto anche come Pitch-Slide-Module, è possibile effettuare il prelievo di

Portale H ad alta velocità integrato nell’impianto: l’unità Pick and Place con un tempo ciclo di 670 ms garantisce una risposta dinamica più elevata rispetto ad un portale lineare convenzionale, scalabile per qualsiasi corsa. (Foto: Festo)

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più pezzi contemporaneamente e il deposito in posizione corretta nei blister o nei porta-pezzi, grazie ai pantografi che distanziano le pinze in base all’interasse settato. Questo modulo viene utilizzato nelle applicazioni che richiedono il trasferimento contemporaneo di più pezzi oppure quando è necessario modificare la distanza tra i prodotti. Portale H ad alta velocità Il portale 2D/3D distribuisce alimenti confezionati come le barrette di cioccolata nelle scatole. E’ in grado di coprire un’area di lavoro di forma rettangolare decisamente maggiore rispetto ai sistemi robotizzati con cinematica delta, che possono coprire solo aree di lavoro circolari o ellittiche. Un ulteriore svantaggio dei robot delta è il loro alto costo, la massa da installare di ca. 150 kg e l’ampio spazio di montaggio necessario. Il portale H invece è scalabile su qualsiasi corsa, presenta una costruzione molto piatta, un centro di gravità basso e un telaio molto più semplice dei veloci robot delta. Il profilo ottimizzato di accelerazione e frenatura permette corse di due

Veloce e dinamico: il portale T ad alta velocità, con masse ridotte e due servo-attuatori. (Foto: Festo)

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Soluzioni Food & Beverage Festo, il partner qualificato lungo tutta la catena produttiva: dai processi continui a quelli in zone a contatto con gli alimenti e splash, fino al confezionamento end-line. Tutto da un unico fornitore.

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metri e un metro sugli assi X e Y, con una precisione di 0,2 mm. Anche il modulo roto-lineare del portale H ad alta velocità è una soluzione ingegnosa: è formato da un albero cavo con passaggio di energia per il modulo Front-End e costituisce l’asse Z, sul quale è applicata l’unità di presa. Il modulo roto-lineare, con un’accelerazione di 20 m/s² ad una velocità di 1,5 m/s, permette la manipolazione di ventose per il vuoto e pinze meccaniche con carichi compresi tra 0 e 2 kg. Robot per soluzioni di sistema Festo ha sviluppato i due sistemi di manipolazione come pacchetti completi comprensivi di controllore e componenti meccanici, per funzioni di trasferimento e posizionamento rapido e operazioni dinamiche di manipolazione e montaggio, con carichi da 0 a 3 kg per il settore dell’imballaggio. Il sistema si basa sul controllore CMXR, che combina parte meccanica, attuatori elettrici e tecnica di comando in una soluzione comple-

Con il modulo slitta a pantografo non è più necessario realizzare soluzioni in proprio per compensare i differenti interassi nel posizionamento di parti da un vassoio ad un altro. (Foto: Festo)

Il doppio portale H ad alta velocità batte tutti i record: per la prima volta è possibile trasferire fino a 5000 prodotti alimentari confezionati all’ora come per esempio le barrette di cioccolata. (Foto: Festo)

ta di cinematica e coordina il movimento dinamico nello spazio. Il controllore CMXR garantisce l’interpolazione ed il posizionamento di tutti gli assi che possono tracciare contorni su una linea centrale. Permette di impostare punti di commutazione dei contorni per la precisa

Il sistema di manipolazione si basa sul controllore CMXR, che combina parte meccanica, attuatori elettrici e tecnica di comando in una soluzione completa di cinematica e coordina il movimento dinamico nello spazio. (Foto: Festo)

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attivazione delle unità di processo. Il controllore CMXR funge anche da interfaccia sia verso comandi di gerarchia superiore, sia verso i controllori motori dei servo-assi e le unità di valvole. Ma non è tutto: permette di supportare anche sistemi di elaborazione immagini come i sistemi a video-camera intelligente SBO..-Q Festo. Grazie ai sistemi di visione e di trasporto, è possibile realizzare anche applicazioni con oggetti in movimento. Semplice integrazione di sottosistemi Festo fornisce la soluzione di sistema assemblata, collaudata e pronta per il montaggio a bordo macchina – completa di tutti i dati costruttivi, schemi circuitali, garanzia di funzionamento e di prezzo fisso. I clienti del settore dell’imballaggio ricevono non solo l’hardware in forma di un sottosistema pronto per l’allacciamento, ma un vero e proprio pacchetto di creazione di valore. La soluzione completa riduce il carico di lavoro del personale, abbassa i costi di progettazione, semplifica la procedura di acquisto e contiene i costi di processo.

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UN’AMPIA GAMMA DI TECNOLOGIE PER IL TRATTAMENTO DI TUTTI I PACKAGING Sidel offre un’ampia gamma di soluzioni di etichettaggio e di tecnologie (roll-fed, colla a freddo, colla a caldo, adesiva e shrink sleeve) per il trattamento di diversi tipi di contenitori e prodotti: dalle bevande agli alimenti, dai cosmetici ai detergenti. Su vetro, plastica o contenitori metallici, le etichette avvolgenti offrono enormi possibilità in termini di personalizzazione e informazione al consumatore. Rollquattro: Per etichette avvolgenti per tutti i tipi di packaging. Rollquattro è un’etichettatrice rotativa dotata di una stazione di etichettaggio lineare caratterizzata da un elevato grado di ergonomia, robustezza e precisione. Un rullo di alimentazione servo motorizzato ed un singolo coltello rotante consentono un taglio pulito e preciso. Flessibilità Rollquattro garantisce tempi di cambio formato ridotti al minimo e grande efficienza grazie alla sua accessibilità: le procedure sono semplici e veloci e gli aggiustamenti sono realizzati per intero tramite HMI. Rollquattro può essere progettata ed installata in varie configurazioni in base allo spazio disponibile. Oltre alla disposi-zione in linea, sono possibili anche configurazioni in parallelo o di altra forma. Efficienza, affidabilità e accuratezza Il design semplificato della macchina e l’alta qualità dell’etichettaggio sono fattori chiave per il raggiungimento di performance elevate. › Tamburo del vuoto automatizzato: › impostazioni facili e ripetitive › possibilità di adattare i parametri del tamburo ad etichette in diversi materiali e spessori › Singolo coltello rotante a lunga dura-

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ta: › 150 milioni di etichette per ciascuno dei quattro angoli › maggior stabilità e controllo dell’etichetta › Tamburo del vuoto: elevata efficienza; 20% in più di precisione e qualità dell’applicazione etichette; chiusura delle etichette con sovrapposizione › corretto posizionamento dell’etichetta sulla bottiglia › applicazione di colla a caldo sul bordo anteriore e posteriore delle etichette › risparmi di colla. Impatto ambientale Rollquattro riduce i costi operativi e minimizza i consumi energetici: › basso consumo di colla grazie alla speciale lavorazione del rullo per la colla: risparmi a partire dal 15% sul

consumo annuale complessivo di colla (5 g/1000 etichette h. 100 mm) › singolo coltello rotante a lunga durata (con riporto di metallo duro) › pattini del tamburo del vuoto di lunga durata (PEEK) › elevata efficacia della pulizia e tempi rapidi › possibilità di trattare bottiglie in PET ultraleggere. Hot Melt: Per etichette pre-tagliate avvolgenti in carta Le caratteristiche principali di questa macchina sono l’assoluta semplicità di costruzione e di utilizzo e il design estremamente pulito e razionale, che consente un ingombro ridotto al minimo. Affidabilità, efficienza e riduzione dei costi sono i punti di forza di Hot Melt.

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Flessibilità Hot Melt garantisce tempi di cambio formato ridotti al minimo e grande efficienza grazie alla sua accessibilità: le procedure sono semplici e veloci e gli aggiustamenti sono realizzati tramite HMI. Hot Melt può essere progettata ed installata in varie configurazioni in base allo spazio disponibile. Oltre alla disposizione in linea, sono possibili anche configurazioni in parallelo o di altra forma. Efficienza e qualità del risultato finale Il sistema di incollaggio per bottiglie con etichetta avvolgente: › riduce la presenza di impurità › migliora l’adesività delle etichette › garantisce un migliore aspetto › elimina gli sprechi di adesivo e riduce i costi grazie ad un’applicazione precisa dell’adesivo › consente di eliminare fuoriuscite di colla, sgradevoli dal punto di vista estetico e pericolose dal punto di vista pratico. Impatto ambientale Hot Melt riduce i costi operativi e i consumi energetici: › sprechi di colla minimizzati grazie al sistema di incollaggio per eti-chette avvolgenti › elevata efficacia della pulizia e tempi rapidi › riduzione dei rischi connessi al luogo di lavoro e miglioramento delle condizioni di sicurezza: molte operazioni di manutenzione non sono infatti più necessarie. Rollsleeve: Per etichette avvolgenti con alta termoretrazione Su vetro, plastica o contenitori metallici, le etichette avvolgenti con alta termoretrazione offrono enormi possibilità in termini di personalizzazione, informazione al consumatore e forte riduzione dei costi di materiale (in termini di film). Rollsleeve è un’etichettatrice rotativa dotata di una stazione di etichettaggio lineare caratterizzata da un elevato grado di ergonomia, robu-

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stezza e precisione. Un rullo di alimentazione servo motorizzato ed un singolo coltello rotante consentono un taglio pulito e preciso. Rollsleeve unisce la semplicità della consolidata tecnologia roll-fed ad un in-novativo processo di sleeveratura per alte cadenze. Offre inoltre un importante vantaggio competitivo in termini di riduzione costi e flessibilità nell’uso dei materiali. La peculiarità di questa macchina consiste nella creazione di etichette sleeve full body a partire da una bobina (MDO), nella chiusura delle stesse senza l’uso di alcuna colla o solvente, e infine nell’applicazione. Flessibilità di layout Rollsleeve, grazie alla sua modularità, può essere progettata ed installata in varie configurazioni in base allo spazio disponibile. Efficienza, affidabilità e accuratezza per un risultato ineccepibile L’alta qualità del processo di etichettaggio è un fattore chiave per il raggiungimento di un prodotto di qualità. Tamburo del vuoto automatizzato: › impostazioni facili e ripetitive › possibilità di adattare i parametri del tamburo ad etichette in diversi materiali e spessori Singolo coltello rotante a lunga durata: › 150 milioni di etichette per ciascuno dei quattro angoli › maggior stabilità e controllo dell’etichetta Tamburo del vuoto: › elevata efficienza; 20% in più di precisione e qualità dell’applicazione etichette; chiusura delle etichette con sovrapposizione › corretto posizionamento dell’etichetta sulla bottiglia. Impatto ambientale Grazie a Rollsleeve i costi operativi risultano ridotti: › riduzione dello spessore del film › nessun uso di colle o solventi per la creazione delle etichette sliverate › possibilità di usare vari materiali film ecosostenibili (quali PET riciclato, PLA)

› singolo coltello rotante a lunga durata (con riporto di metallo duro) › pattini del tamburo del vuoto di lunga durata (PEEK) › possibilità di trattare bottiglie in PET ultraleggere. SL 90: Per etichette auto-adesive ed etichette applicate con colla a freddo SL90 risponde alla crescente esigenza del mercato di etichettare sia con etichette auto-adesive (pressure sensitive) che con etichette applicate con colla a freddo. SL 90, ideale per le alte cadenze, è un’etichettatrice rotativa che offre la massima flessibilità: è infatti dotata di moduli di etichettaggio che consentono di applicare etichette su tutti i tipi di packaging. Stazione di etichettaggio auto-adesiva Le etichette auto-adesive (pressure sensitive) sono utilizzate, dall’industria del beverage e non, su un largo numero di contenitori in diversi formati e misure. Queste etichette offrono infinite possibilità in termini di design e differenziazione. Per gli imbottigliatori del settore beverage che ricercano affidabilità e soluzioni per medie e alte cadenze, la nuova stazione di etichettaggio Sidel per etichette auto-adesive è la soluzione più completa in termini di tecnologia, robustezza e affidabilità. Completamente automatica, è ideale per un etichettaggio di alta qualità di auto-adesive trasparenti, anche chiamate “no-label look”. Questa sta-zione di etichettaggio garantisce un’applicazione di elevata qualità e grande facilità di utilizzo per l’operatore. Efficienza e manutenzione semplificata La stazione di etichettaggio è caratterizzata da un design ergonomico che consente all’operatore facile accessibilità ai seguenti moduli: svolgimento bobine pilotato da servo motore › sistema ad aria di controllo della tensione › sistema di avanzamento delle etichette “push-pull”

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› staccatore etichette › sistema di riavvolgimento della carta di supporto pilotato con servo motore Il sistema di etichettaggio master-slave “non-stop” consente un cam-bio automatico della bobina e di conseguenza una alimentazione continua delle etichette, senza riduzioni di velocità o fermi produttivi. Il cambio bobina del gruppo di etichettaggio auto-adesivo è semplificato da un sistema di sgancio rapido dell’albero di fermo bobina. Il design compatto della stazione di etichettaggio auto-adesiva permette all’operatore di con-trollare tutte le fasi del processo e rende il cambio formato rapido e le operazioni di manutenzione semplificate. Flessibilità › Possibilità di regolare l’applicazione dell’etichetta sul contenitore elettronicamente › Possibilità di intervenire sulla funzione master-slave semplicemente tramite HMI e trattare due diverse tipologie di etichette invece che una soltanto. Affidabilità e accuratezza Progettata e sviluppata specialmente per le alte cadenze, questa stazione minimizza il rischio di rottura delle etichette e offre la possibilità di trat-tare e applicare anche etichette molto sottili, grazie a: › un sistema altamente efficiente per la tenuta in tensione del film per mezzo di aria: grazie al balleri-no ad aria non viene effettuato alcuno stress sull’etichetta › il sistema di avanzamento delle etichette “push-pull” che aumenta la stabilità e il controllo delle etichette › anche ad elevate velocità, lo stress effettuato sulle etichette è mini-mizzato grazie a picchi di acce-lerazione e decelerazione ottimizzati. Elevata precisione e qualità di applicazione › Rotazione del contenitore durante l’applicazione e la stiratura delle etichette › Minimizzazione del rischio di formazione di increspature o bolle d’aria

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sull’etichetta grazie ad un processo di stiratura ottimizzato › Elevata adesione dell’etichetta al contenitore › Risultato “no-label look” eccellente. Impatto ambientale › Spreco di etichette minimizzato, grazie all’elevata precisione del sistema di applicazione e stiratura dell’etichetta › Basso disturbo acustico grazie all’uso del ballerino ad aria per il controllo della tensione del film › Eco-sostenibilità del processo di pulizia grazie a tempi ridotti e elevata efficacia dello stesso › Possibilità di trattare etichette autoadesive wash-off e quindi di etichettare bottiglie in vetro a rendere › Possibilità di trattare etichette sottili. Stazione di etichettaggio cold glue La stazione di etichettaggio colla a freddo applica etichette pre-tagliate di corpo, retro e collo/spalla in carta e stagnola a media e alta velocità su contenitori in diversi formati. La caratterizzano: semplicità di utilizzo, design pulito, costruzione razio-nale e grande flessibilità. La sua struttura garantisce un alto in-dice di affidabilità anche in condizioni produttive al limite (funzionamento 24h/24h, alte temperature ecc.). Efficienza e manutenzione semplificata › La stazione di etichettaggio è carat-

terizzata da un design ergonomico che consente all’operatore facile accessibilità › Motorizzazione indipendente con servo motore › Costruzione in acciaio inox e trattamento anti-corrosione delle parti a contatto con il prodotto › La trasmissione interna alla sta-zione è a cinghia e pulegge › La lubrificazione della camma è a olio con guarnizioni a tenuta e labirinti tenuta antispruzzo. Affidabilità, accurtezza e flessibilità › Adatta per le alte cadenze › Possibilità di regolare la posizione dell’etichetta sul contenitore da HMI › Regolazione interasse rullo colla-palette per garantire un corretto dosaggio di colla. Impatto ambientale › Spreco di etichette minimizzato, grazie all’elevata precisione del sistema di applicazione e stiratura dell’etichetta › Eco-sostenibilità del processo di pulizia grazie a tempi ridotti e elevata efficacia dello stesso. Cold Glue La stessa stazione di etichettaggio viene utilizzata dall’etichettatrice Cold Glue, ovvero la macchina dedicata (di tipo non modulare) esclusivamente all’applicazione di etichette pre-tagliate con colla a freddo.

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art: dario ficarazzi martini

concept: identity: design: packaging:

ente: il pac kaging vinc i margini e d to n e m u a l’ e _permett d _rafforza il bran municativa o c ia c a ic ff e l’ ta _aumen all’acquisto o ls u p im l’ la o m _sti localizzazione la e rt o p x e l’ e c _favoris dotto _garantisce il pro atore um _gratifica il cons _ottimizza i costi distribuzione a ll u s i rm a p s ri _produce

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al ricevimento merci, alla lavorazione, all’etichettatura delle confezioni, per le aziende attive nel settore della lavorazione carni, il peso è un fattore operativo centrale che sta alla base del funzionamento delle tecnologie di lavorazione e produzione. Il peso determina l’alimentazione del materiale, influenza cicli di processo e produzione e costituisce il parametro fondamentale nei meccanismi di controllo degli impianti e verifica delle diverse fasi operative. Tuttavia l’impiego del peso come elemento chiave per funzioni di calcolo e controllo e per l’ottimizzazione dei processi richiede una tecnologia intelligente per la pesatura, una gestione dei dati e una comunicazione in rete in grado di assicurare l’interazione fra tutte le funzioni operative e persino tra i singoli strumenti. _statistics.BRAIN non solo è in grado di effettuare controlli qualità e

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del peso in modo assolutamente affidabile ma fornisce anche un quadro dettagliato del processo produttivo attraverso un’accurata registrazione dei dati. Il software comprende una serie di moduli -“Reporting automatico”, “Monitoraggio”, “Interfaccia pesatura dinamica”, “Importazione ed esportazione dati”- e offre molteplici funzioni per il controllo qualità. _statistics.BRAIN al ricevimento merci Al reparto ricevimento merci, con l’ausilio dei ricettori di carico Bizerba e del terminale di pesatura ST, l’operatore è già in grado di proce-

dere al campionamento secondo il livello di qualità accettabile (AQL) conformemente alla norma ISO 2859. Il ricettore di carico può essere impiegato in esecuzione sopra pavimento, con rampa di accesso, oppure installato a filo pavimento, con quattro celle di carico a estensimetri. Il terminale ST funge da interfaccia fra ricettore di carico, PC e periferiche ed è predisposto per il collegamento di max. tre ricettori di carico; un modulo switch consente la connessione al PC dell’ufficio addetto alla gestione della produzione, dove il personale può così verificare

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la merce ricevuta alla luce degli ordini. Le consegne di peso non conforme o incomplete possono essere quindi rifiutate direttamente al ricevimento merci.

Verifica delle consegne: _statistics.BRAIN nel reparto ricevimento merci

_statistics.BRAIN nella produzione Nella fase produttiva avviene l’ispezione dei prodotti e delle confezioni che può comportare controlli a campione o un controllo al 100%, a seconda delle esigenze del cliente. Durante l’intero processo, il personale addetto alla produzione effettua direttamente i controlli qualità con sistema computerizzato. L’operatore addetto alla pesatura riceve immediatamente un messaggio d’allarme in caso di eventuali non conformità, pertanto ha modo di intervenire subito sul processo produttivo. Il modulo Monitoraggio Online consente al personale dell’ufficio di controllo centrale di osservare il processo in tempo reale, semplice-

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mente dalla propria postazione PC. In caso di elevate quantità di dati, un grafico a barre offre un quadro immediato della distribuzione e dei valori aberranti, senza necessità di analizzare lunghe sequenze di numeri. statistics.BRAIN nel reparto spedizioni Il riempimento delle confezioni al di sotto del peso nominale non è consentito dalla legge e comporta inoltre un danno d’immagine per l’azienda; d’altro canto le confezioni con peso anche lievemente in eccesso si traducono in un incremento significativo dei costi nel corso dell’anno. _statistics. BRAIN rappresenta invece una sicurezza per l’azienda, evitando la commercializzazione di confezioni di peso non conforme. Ipotizzando ad esempio una produzione di 15.000 confezioni al giorno e 200 giorni lavorativi l’anno, un’eccedenza di soli 7 grammi di prodotto nelle confezioni corrisponde a un totale di 21 tonnellate su base annua e, considerando un costo di 1 € al chilo, la perdita complessiva risulta di 21.000 € l’anno. Per questo l’investimento nell’acquisto di _statistics.BRAIN viene ben presto ripagato. Inoltre la sua combinazione con le selezionatrici ponderali CWx Bizerba costituisce un efficace strumento per l’ottimizzazione dei processi. Grazie al modulo “Reporting automatico”, tutti i report relativi ai controlli possono

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essere stampati, conservati su supporto elettronico o trasmessi per email ai destinatari desiderati. I dati vengono poi analizzati alla luce dei valori nominali prefissati con un vantaggio notevole: la disponibilità di report significativi su cui basarsi per assumere decisioni sulla configurazione dei processi futuri. In questo modo è possibile garantire un elevato livello qualitativo, con effetti positivi in termini di immagine aziendale, maggiore soddisfazione dei clienti e loro fidelizzazione.

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antistatico rivestito con una treccia tessile esterna in poliestere. Temperatura d’esercizio: da -30°C a +135°C. Adatto per convogliare sostanze chimiche, lubrificanti, corrosivi, carburanti, solventi. Particolarmente adatto per utilizzi sportivi (moto, auto, off-shore, ecc.) grazie alla sua flessibilità e leggerezza.

TUBO TIPO W.F. /GP/SS CON TRECCIA INOX Il tubo tipo W.F./GP/SS é un tubo in P.T.F.E. di nuova

generazione ad ondulazione elicoidale lunga per favorirne la pulizia, rinforzato con molla esterna in acciaio Inox e treccia metallica esterna. Temperatura d’esercizio: da -50°C a +200°C.

TUBO TIPO W.F. /GP/SS/RC CON RIVESTIMENTO IN GOMMA Il tubo tipo W.F./GP/SS/RC é un tubo in P.T.F.E. di nuova generazione ad ondulazione elicoidale lunga per favorirne la pulizia, rinforzato con molla esterna in acciaio Inox e treccia metallica esterna più un rivestimento esterno in gomma EPDM o altro su richiesta. Temperatura d’esercizio: da -50°C a +120°C.

La meta della nostra società e di tutti i suoi collaboratori è diventare partner del cliente, fornendo prodotti tecnologicamente affidabili e innovativi con soluzioni personalizzate che semplificano i processi di lavoro.

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FRUTTA E VERDURA FANNO BENE ALLA SALUTE… E ANCHE ALL’AMBIENTE, SE IL PACKAGING È IN CARTONE ONDULATO

Il consorzio BESTACK ha promosso una serie di ricerche volte a dimostrare come gli imballaggi in cartone ondulato siano la soluzione migliore per qualificare l’ortofrutta italiana e fregiarla di un marchio di riconoscibilità che sia sinonimo di igiene, sicurezza e soprattutto SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

universalmente riconosciuto che il consumo di ortofrutta è un toccasana per la salute. Frutta e verdura, infatti, sono antiossidanti naturali, sono cibi sani e dietetici e contengono un elevato apporto di vitamine e altre sostanze benefiche per l’organismo. Non tutti però sanno che il consumo di frutta e verdura aiuta anche l’ambiente… se il packaging è in cartone ondulato. Basti pensare che una famiglia di

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Milano che consuma una cassetta da 20 chili di agrumi provenienti da Catania (il quantitativo equivale al consumo medio di spremute all’anno per nucleo familiare) produce 3,8 kg di CO2 se l’imballaggio in cui il prodotto è movimentato è in cartone ondulato, mentre se l’imballaggio è una cassetta in plastica a sponde abbattibili l’impatto ambientale è oltre il 50% superiore (5,8 kg di CO2 emessi). Per fare un altro esempio, l’imballaggio in car-

tone ondulato nel quale una famiglia tedesca, di Monaco, acquista mele del Trentino emette 5,8 kg di CO2 mentre se l’imballaggio in cui esse sono contenute è in plastica a sponde abbattibili l’emissione è di 9 kg di CO2, il 55% in più…. E si potrebbe continuare. Il cartone, quindi, è amico dell’ambiente. Ce lo insegna BESTACK, consorzio nazionale dei produttori di cartone ondulato per ortofrutta, che nel corso della sua attività ha

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promosso una serie di ricerche e di studi che dimostrano come gli imballaggi in cartone ondulato siano una soluzione economica per movimentare frutta e verdura, igienica (perché per sua stessa natura il cartone trattiene parte della carica batterica trasferendone meno sul prodotto contenuto) e anche ecosostenibile. I dati riportati sopra come esempio provengono da una serie di studi promossi dal Consorzio e condotti dal 2008 dal Politecnico di Milano, che hanno misurato l’impatto ambientale di due sistemi di distribuzione di prodotti ortofrutticoli che fanno ricorso uno a cassette in cartone ondulato monouso e l’altro a cassette di plastica a sponde abbattibili riutilizzabili, per intenderci quelle che si trovano nei supermercati delle insegne più note. Da questi studi è emerso che gli imballaggi in cartone ondulato sono la soluzione più sostenibile per movimentare frutta e verdura,

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quella che lascia un impatto minore sull’ambiente. Il cartone, infatti, è una materia preziosa e rinnovabile, 100% green. Per produrre imballaggi in cartone ondulato si coltivano alberi gestiti con piani di reimpianto superiori a quelli di taglio (per ogni albero tagliato ne vengono piantati tre). Ciò significa che crescono i boschi e le foreste, e non solo. Gli alberi più giovani introdotti nel sistema hanno processi di fotosintesi più accelerati e quindi sono in grado di assorbire dall’atmosfera una maggiore quantità di CO2. Gli imballaggi in cartone ondulato, quindi, permettono non solo di rispettare l’ambiente, ma anche di rinnovarlo. I dati sulla gestione certificata delle foreste in Europa promossa dall’industria cartaria dicono che ogni anno la superficie boschiva aumenta di 6.450 km², l’equivalente al giorno di 2.475 campi da calcio come quello di San Siro. I prodotti dell’industria cartaria

sono a loro volta virtuosi in termini di sostenibilità ambientale. In particolare, gli imballaggi in cartone ondulato utilizzati per movimentare frutta e verdura (che per questioni di igiene vengono prodotti utilizzando fibra vergine proveniente da foreste certificate, dove vengono piantati più alberi di quelli tagliati) dopo l’utilizzo vengono riciclati nella loro totalità per produrre altro cartone. Questo dato si inserisce nel quadro generale di riciclo degli imballaggi a base cellulosica in Italia, che parla di quasi nove imballaggi su dieci recuperati e riciclati: vale a dire che ogni anno nel nostro Paese ricicliamo imballaggi di carta e cartone per una superficie totale equivalente a 3,9 miliardi di metri quadri, quasi l’intera superficie del Molise. Un vero e proprio record, che vede l’Italia ai primi posti in Europa per i risultati di riciclo ottenuti in questa filiera. “In una realtà in cui i consumi di frutta e verdura continuano a contrarsi per effetto negativo anche della crisi economica, la filiera ortofrutticola italiana, per essere competitiva e migliorare il proprio posizionamento a livello nazionale e internazionale, deve essere sempre più attenta a valori come l’igiene, la sicurezza alimentare, la qualità, e anche la sostenibilità - dichiara il presidente di Bestack, Piero Attoma - In quest’ottica diviene strategico comprendere ruolo e peso di tutti i fattori che concorrono a trasferire il prodotto dal campo al banco di vendita e poi alle tavole degli italiani, primo tra tutti l’imballaggio”. “Ottimizzare l’impiego di risorse, ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale sono diventate le nuove parole d’ordine all’interno della filiera ortofrutticola, dal produttore al consumatore - aggiunge il direttore di Bestack, Claudio Dall’Agata - Gli imballaggi in cartone ondulato possono rappresentare, in questo, senso la nuova frontiera”.

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LA RICERCA DI ILIP E UNIVERSITÀ DI BOLOGNA: PER LE FRAGOLE VANTAGGI CON IL PACKAGING TERMOSALDATO

Continua l’impegno dell’azienda bolognese per una maggiore consapevolezza del ruolo del packaging nella riduzione degli sprechi alimentari. Fondamentali per la shelf life delle fragole la refrigerazione e la chiusura delle cestelle in r-PET: la cestella termosaldata è più efficace di quella con coperchio contro la perdita del peso dei frutti

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l prolungamento della shelf life e la corretta conservazione delle fragole passano per l’utilizzo di ambienti refrigerati, ma non solo. Anche la chiusura del packaging svolge una funzione fondamentale, e la cestella termosaldata è più efficace di quella con coperchio nella riduzione della perdita di peso giornaliera. Sono questi i risultati emersi dalla ricerca promossa da ILIP, tra le principali aziende europee nella produzione di packaging plastico termoformato per alimenti, e condotta del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna con la collaborazione dell’azienda sperimentale Martorano 5 di Cesena. L’analisi, condotta su un campione di fragole rifiorenti Monterey, ha valutato l’effetto sulla shelf life e sulla qualità dei frutti di tre fattori: tipologia di imballaggio, pad e temperatura di conservazione. Le tre tipologie di imballaggio prese in esame sono le cestelle in r-PET ILIP B22PET58 con e senza coperchio e ILIP B40PET85 termosaldata con top film in PET non perforato. Una volta confezionate nelle tre tipologie di packaging, le fragole,

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dopo due giorni in cella frigorifera, sono state suddivise in due gruppi conservati rispettivamente in ambienti refrigerati per 7 giorni a 4° C (più 2 giorni a 23° C) e a temperatura ambiente (23° C) per 2 giorni. Sia prima e che dopo l’imballaggio e il periodo di conservazione, sono state effettuate misurazioni su consistenza della polpa, gradazione brix, acidità del succo, colore e riduzione di peso. Dai risultati è emerso che sia la refrigerazione che il tipo

di confezionamento della cestella sono fondamentali per la mantenere più a lungo la qualità dei frutti, contenere la disidratazione e ridurre l’incidenza di marciumi. Tra i sistemi di confezionamento, la cestella termosaldata è risultata più efficace di quella con coperchio per mantenere il peso originale, con una perdita di 1,4 gr. al giorno contro i 3,6 gr. della variante coperchiata, nelle prove con refrigerazione e pad assorbente. La termosaldatura

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ha avuto performance leggermente migliori anche nella riduzione di fragole molli o ammaccate. La ricerca ha messo a confronto anche il pad bubble e quello assorbente, senza riscontrare differenze significative probabilmente poiché, per la durata

della sperimentazione, le cestelle hanno subito scarse sollecitazioni meccaniche. “Questa ricerca prosegue la collaborazione con l’Università di Bologna, che ha già dato l’anno scorso informazioni molto utili sulla conserva-

zione dell’uva– ha spiegato Roberto Zanichelli, marketing manager di ILIP – Si tratta di un ulteriore contributo concreto da parte di ILIP verso una maggiore consapevolezza della interazione fra imballaggio e prodotto confezionato finalizzato anche alla riduzione dello spreco alimentare, un problema che comporta un elevato impatto ambientale e in cui il packaging svolge un ruolo fondamentale”. Nell’ambito di questo impegno, ILIP ha aderito a Save Food, l’iniziativa patrocinata dalla FAO con Interpack e Messe Düsseldorf per ridurre lo spreco alimentare. Il documento dettagliato relativo alla ricerca sulla valutazione dell’effetto di differenti tipologie di imballaggio sulla shelf-life e sulla qualità di fragole intere è disponibile in formato pdf inviando la richiesta al seguente indirizzo: marketing@ilip. it.

LE NOSTRANE PRESENTA “PURA CALABRIA” Tradizione e genuinità dei prodotti tipici calabresi in anteprima a TUTTOFOOD. Dedicati a tutti gli appassionati del gusto e ai professionisti della ristorazione. LE NOSTRANE, impresa a conduzione familiare che da sempre produce con impegno e passione tipiche specialità sott’olio, porta a Tuttofood una novità: la nuova linea PURA CALABRIA. Un nome che vuole essere una promessa: offrire il gusto, la ricchezza e la genuinità dei prodotti tipici della terra calabrese, trasformati esclusivamente in Calabria e ricettati secondo la tradizione regionale. Verdure con un gusto intenso e pieno, quello dei sapori di un territorio ricco per natura di bontà, dove nascono vere e proprie eccellenze che LE NOSTRANE ha riscoperto e portato sulla tavola di tutti. La linea PURA CALABRIA è composta da tante gustose referenze: antipasti e contorni pronti - Antipasto Rustico, Giardiniera Nostrana, Melanzane a Filetti, Misto Funghi di Bosco, Bruschetta Piccante – Pomodori Secchi, Cipolle di Tropea, Peperoncini (a cornetto, ciliegino, ripieni al tonno), Olive (verdi intere in salamoia, rosate intere condite, verdi denocciolate condite,

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rustichelle condite, nere intere condite, nere al forno condite). I prodotti PURA CALABRIA sono disponibili sia nei piccoli negozi del canale normal trade che nei punti vendita della grande distribuzione. Due i formati: la vaschetta da 200g, che conserva intatti aroma, consistenza e gusto delle verdure fino al momento dell’apertura con la comoda linguetta e il vasetto in vetro da 314g che consente di richiudere in maniera sicura la confezione e prolungarne il consumo. Per gli operatori della ristorazione e del banqueting la confezione è di grammatura superiore: una vaschetta da 2 kg ideale sia per l’uso all’interno delle cucine professionali che nei banchi gastronomia. Tante sono le occasioni per gustare PURA CALABRIA perché le proposte della linea sono numerose ed estremamente versatili: semplicemente presentate su un bel piatto da portata sono un aperitivo o un antipasto sfizioso, con carne o pesce sono un contorno gustoso che valorizza la pietanza che accompagnano, su alcuni primi piatti diventano un ingrediente che completa dando un gusto intenso e particolare.

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VERIPACK: CONFEZIONAMENTO ALIMENTARE SOTTOVUOTO O IN ATMOSFERA MODIFICATA

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eripack è un’azienda italiana leader nella produzione di impianti automatici per il confezionamento alimentare sottovuoto o in atmosfera modificata, coniugando esperienza e innovazione ha realizzato un‘ampia gamma di termoformatrici e termosaldatrici in grado di essere fortemente personalizzate per rispondere in modo puntuale alle esigenze del singolo utilizzatore. La completa gamma di termoformatrici e termosaldatrici Veripack permette di realizzare confezioni esteticamente accattivanti, garantendo una perfetta conservazione delle caratteristiche organolettiche dei prodotti ed un considerevole incremento della shelf life determinando il suo successo sui mercati nazionali ed internazionali per tutte le esecuzioni in campo alimentare (carni fresche e salumi, pasta fresca, tramezzini e panini farciti, formaggi, ortaggi precotti, sott’oli, ecc.). Tutti i sistemi Veripack consentono la massima produttività ed affidabilità, l’impiego di materiali e componenti di alta qualità, l’interagibilità con tutti gli accessori necessari. Veripack è riconosciuta dagli operatori del settore (piccole, medie e grandi imprese) per il sapiente mix che unisce know how, esperienza, tecnologia, innovazione, qualità dei prodotti ma soprattutto

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cura per il cliente. L’azienda ha ottenuto la certificazione del sistema di qualità ISO 9001, la sua attività produttiva avviene nel rispetto dell’ambiente in base agli standard previsti dalla normativa ISO 14000. Le termoformatici e termosaldatrici, ideate per ottenere affidabilità, resistenza e performance, si adattano perfettamente a tutti gli ambienti di lavoro, anche i più aggressivi. Per rispondere alle esigenze del mercato sono disponibili quattro modelli di termoformatrici: Entry, Freedom, Flexi e Progress. Gli impianti presentano pannellature laterali rimovibili, semplici da estrarre e una struttura concepita per massimizzare l’utilizzo degli spazi disponibili e permettere un’efficace pulizia e sanificazione degli impianti. Il vuoto è ottenuto con pome interne e/o esterne ma sono possibili anche soluzioni con l’impiego di pompe con vuoto centralizzato. Le termoformatrici Veripack si adattano alle esigenze produttive più diverse e possono essere dotati di numerosi accessori quali ad esempio: cambi rapidi semiautomatici in formatura e saldatura; gruppo lampade con maschere per il posizionamento del prodotto in caso di utilizzo del cartene; stampatori, marcatori e applicatori di etichette, movimentazioni e sollevamenti dei tagli e/o delle teste e quant’altro necessario per au-

mentare le funzionalità dell’impianto. Il software di controllo e di regolazione dell’impianto è un sistema PLC Siemens, di semplice utilizzo tramite un intuitivo pannello touch-screen. Le termosaldatrici Veripack sono state concepite per ridurre al minimo la manutenzione e facilitare i cambi formato riducendo al minimo l’utilizzo di utensili. La piccola termosaldatrice automatica Focus, semplice e affidabile, dispone di una struttura in acciaio inox e alluminio anodizzato che la rende robusta e resistente a tutte le sollecitazioni. Con uno stampo personalizzabile, permette di sigillare e confezionare in atmosfera protettiva diversi formati, sfruttando anche il sistema di cambio rapido straordinariamente veloce senza l’utilizzo di attrezzi o utensili. Le termosaldatrici automatiche Vision e Panorama, strutturate in acciaio inox con una dinamica di movimento che garantisce fino a 20 cicli al minuto in sola saldatura e fino a 15 cicli al minuto in caso di atmosfera protettiva sono indistruttibili, adatte ad aziende con volumi produttivi medio/alti e linee di produzioni semi o totalmente automatiche. Il modello Vision, totalmente in acciaio inox incluso lo stampo, con le tantissime installazioni in ambiente caseario, risulta unico nel suo genere.

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LABELPACK: SISTEMI DI ETICHETTATURA

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l confezionamento dei prodotti alimentari in vaschette termoformate, è da tempo una condizione consolidata nel mercato alimentare e nel confezionamento della carne e prodotti derivati. Per affrontare le problematiche di etichettatura, identificazione e tracciabilità, LABELPACK ha sviluppato un’ampia gamma di sistemi di etichettatura in grado di applicare una o più etichette sulla confezione, gestendo anche la stampa in linea dei dati variabili e codici a barre. La soluzione al top di gamma è realizzata con i sistemi della serie MODULAR costruiti sulla base di una struttura “open frame” in acciaio inox su cui vengono integrati i vari moduli di etichettatura della serie LABELX per l’applicazione sul lato superiore e inferiore delle vaschet-

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te che contengono i prodotti. Il sistema è dotato di una elettronica di controllo posizionata in una quadro pensile dove è alloggiato il PLC e interfaccia operatore Touch Screen, le velocità di funzionamento sono tutte sincronizzate elettronicamente e tutte le regolazioni sono dotate di indicatori numerici per facilitare il cambio formato ed il conseguente riposizionamento alla precedente posizione. I sistemi MODULAR possono integrare diversi sistemi di trasporto prodotto realizzati in funzione delle caratteristiche dimensionali, del peso e della forma del contenitore da etichettare, questi sistemi di trasporto sono integrati in posizione “balconata” permettendo una facile pulizia dell’area sottostante la macchina stessa ed evitando

che eventuali fuoriuscite di liquidi o del prodotto stesso raggiungano della parti della macchina difficilmente pulibili e igienizzabili. I moduli di etichettatura LABELX disponibili con larghezza etichetta 140 -250 mm, possono integrare tutte le unità di stampa a trasferimento termico disponibili sul mercato con larghezza di stampa 4” e 6” prodotte da DATAMAX, ZEBRA,SATO, AVERY, CAB, CARL VALENTIN, in grado di gestire la stampa in linea di dati variabili, codici a barre e altre informazioni necessarie alla tracciabilità dei prodotti alimentari. Per le applicazione entry level sono disponibili i sistemi della serie COMPACT, realizzati anch’essi con strutture in acciaio inox e dotati dei moduli di etichettatura della serie LABELX JR che permettono di avere

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soluzioni estremamente funzionali ad un prezzo molto competitivo. Molto spesso ci viene inoltre richiesto di poter integrare i nostri moduli di etichettatura su macchine di confezionamento esistenti e su nuovi impianti da realizzare sia da utilizzatori finali che da costruttori di impianti e macchine, ai quali forniamo tutto il supporto tecnico e la nostra esperienza, maturata in più di vent’anni di attività nel settore, per identificare la migliore soluzione tra i vari modelli di etichettatrici automatiche della serie LABELX e tra i sistemi stampa & applica della serie PandA disponibili in oltre 30 modelli e altrettanti accessori che permetto svariate possibilità di configurazione per facilitare l’integrazione su macchine confezionatrici quali: flow-pack, termo sigillatrici, termo formatrici, insacchettatrici verticali, fardellatrici, astucciatrici ed incartonatrici.

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

LA TELECAMERA CHE INDIVIDUA PICCOLE DIFFORMITÀ CROMATICHE La telecamera industriale AT030MCL cattura un livello specifico rosso, verde e blu per ogni pixel, generando l’uscita cromatica più precisa attualmente disponibile in commercio. Il processo di allineamento dei 3 sensori sviluppato da JAI offre una precisione nella risposta cromatica unica, che rende questa telecamera ideale per applicazioni come il controllo di alimenti.

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a nuova telecamera a colori con 3CCD di JAI AT-030MCL, distribuita in Italia da Image S, si inserisce in una fascia di mercato unica per applicazioni di classificazione/ ispezione ad alta velocità, rispondendo alla richiesta di individuare anche minime variazioni cromatiche sugli oggetti sottoposti al controllo. E’ una telecamera da 0,3 megapixel con frame rate elevati, che si aggiunge ai modelli AT140 e AT-200 rispettivamente con risoluzione di 1,4 e 2,0 megapixel. Provvista di interfaccia Mini Camera Link, AT-030MCL unisce alta velocità, risoluzione VGA e prezzo concorrenziale. Questa telecamera è basata su un prisma disegnato specificatamente da JAI, che supporta tre CCD da 1/3 di pollice per immagini a colori ad alta fedeltà e risoluzioni spaziali superiori alle telecamere basate sulle tradizionali tecniche di interpolazione Bayer. Grazie ai 3 CCD integrati, AT-030MCL cattura un livello specifico rosso, verde e blu per ogni pixel, generando l’uscita cromatica più precisa attualmente disponibile in commercio. Il processo di allineamento dei 3 sensori sviluppato da JAI offre una precisione nella risposta cromatica unica. I tre sensori CCD ICX424AL forniscono una risoluzione di 659 (orizzontale) x 494 (verticale) pixel per ogni canale, con dimensioni dei singoli pixel pari a 7,4 x 7,4 micron. La telecamera

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opera a 120 fotogrammi al secondo a piena risoluzione e, utilizzando modalità a scansione parziale e binarizzazione (binning), può essere impostata per lavorare a frequenze molto più elevate. Ad esempio, con una scansione parziale a 1/8, la telecamera raggiunge i 422 fotogrammi/secondo a 659 (orizzontale) x 60(verticale) pixel. L’interfaccia Camera Link consente di scegliere fra uscite a 8, 10 o 12-bit per canale, utilizzando una configurazione Camera Link base o media, secondo necessità. In virtù dell’uscita a colori RGB a 36 bit, nessun’altra telecamera progressiva a 3 CCD in commercio offre una fedeltà cromatica maggiore. Ottimizzare la qualità dell’immagine Sono disponibili diverse opzioni per ottimizzare la qualità dell’immagine per applicazioni e condizioni di luce specifiche. Le opzioni comprendono quattro modalità di bilanciamento dei bianchi (manuale, automatica one-push, automatica in continuo e temperatura colore predefinita), tre impostazioni gamma più una tabella LUT (Look-Up Table), compensazione automatica delle ombre, compensazione dei pixel difettosi (blemish), funzione Knee con valori RGB regolabili singolarmente e una matrice di correzione dei colori che permette di regolare manualmente ogni canale cromatico o scegliere fra una serie di impostazioni standard sviluppate da HP, Microsoft e Adobe. AT-030CML è ideale per applicazioni che richiedono una risoluzione (VGA) media, velocità elevate (fino a 120 fotogrammi/s a piena risoluzione) e riproduzione precisa dei dati cromati-

ci. La telecamera risulta così particolarmente adatta per impieghi nel settore farmaceutico, dove serve grande precisione nell’ispezione di pastiglie e ampolle, ma trova largo impiego anche nel controllo di alimenti, nell’ispezione di materiali stampati, diodi luminosi e schede elettroniche e in altre applicazioni ad alta velocità nelle quali è necessario scartare gli oggetti che presentano anche piccolissime difformità cromatiche. Visione a 360 gradi Image S si propone sul mercato italiano come principale distributore di prodotti per Image Processing, selezionati per risolvere problematiche di visione nei vari mercati: industriale, militare, medicale e scientifico. La stessa attenzione che Image S ha posto e pone nella ricerca di prodotti sempre più performanti e meno costosi, è stata dedicata anche alla selezione dei collaboratori, creando un team di personale esperto in grado di risolvere ogni problema tecnico e commerciale. Image S cura ogni aspetto della soluzione di machine vision, fornendo hardware d’acquisizione delle immagini (telecamere, frame grabber o frame processor), cavi di collegamento standard e dedicati, librerie software per l’elaborazione delle immagini complete di tutti i tool necessari, illuminatori speciali (fibre ottiche e LED), ottiche e filtri, fino all’assistenza tecnica pre e post vendita, inclusi corsi di formazione all’uso dei prodotti. Image S è rappresentante italiana delle maggiori case produttrici di sistemi di machine vision.

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

“PACKAGING FOR VENDING 2013” Acqua Minerale San Benedetto vince con il Progetto EcoGreen

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ONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica rinnova l’ appuntamento con il concorso Packaging for Vending, indirizzato alle proposte di imballaggio utilizzate nel canale della distribuzione automatica e valutate secondo parametri tecnici e tecnologici, logistici e di gestione, di promozione e comunicazione. La premiazione è avvenuta in occasione di Vending Cruise – EurOps 2013,

il più importante evento congressuale europeo del vending. Premi speciali Categoria: Bevande e succhi Azienda: Conserve Italia Prodotto: Yoga bevande alla frutta bottiglia PET 250 Motivazione: Adeguato per forma e funzione. Emoziona il grande impatto del design e della comunicazione visiva. Il packaging valorizza la proposta complessiva presente nel distributore automatico. Categoria: Snack Azienda: Perfetti Van Melle Italia Prodotto: Air Action Vigorsol – astuccio Motivazione: Per forma, spazi occupati e modalità di gestione, spicca per equilibrio e facilità di rifornimento. Il packaging, in particolare, ha reso molto più agevole la vendita di questo prodotto attraverso distributori automatici.

Vincitore assoluto Azienda: Acqua Minerale San Benedetto Prodotto: Progetto EcoGreen Motivazione: Risponde perfettamente alle esigenze logistiche e di gestione del prodotto nelle diverse tipologie di distributore automatico. I colori utilizzati nel packaging identificano in modo chiaro l’impegno ambientale e il suo forte valore comunicativo, in relazione alla sensibilità di un consumatore sempre più attento e consapevole. Tutti i prodotti premiati saranno esposti in occasione delle tappe di VendingtoGo, la prima esposizione di prodotti e servizi per la distribuzione automatica professionale, horeca e self store: › Torino, 31 maggio – 1 giugno 2013 › Bari, 14 – 15 giugno 2013 › Firenze, 4 – 5 ottobre 2013 › Messina, 8 – 9 novembre 2013 › Padova, 22 – 23 novembre 2013

AUCHAN RINNOVA LA COLLABORAZIONE CON CHEP

Chep Italia continuerà a fornire all’azienda francese i propri pallet in pool

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uchan Spa, una delle principali realtà della grande distribuzione, ha rinnovato il contratto con CHEP Italia, filiale italiana del leader mondiale nelle soluzioni di pooling di pallet e contenitori. In base a tale accordo Auchan riutilizzerà i pallet CHEP ricevuti dai propri fornitori per la gestione delle proprie attività di picking da tutti i centri di distribuzione presenti sul territorio italiano. La collaborazione tra Auchan e CHEP ha visto progressivamente aumentare nel corso degli anni il numero di pallet utilizzati consentendo al distributore ottimizzazioni logistiche e risparmi notevoli che sono stati fondamentali per migliorare l’efficienza della loro supply chain. “La

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gestione delle attività di picking è un aspetto di fondamentale importanza per tutti i grandi distributori, che rischia di essere molto dispendiosa se non accuratamente gestita” afferma Paola Floris, Country General Manager di CHEP Italia. “Siamo certi che gli ottimi risultati reciprocamente ottenuti finora nell’ambito della collaborazione con Auchan, possano essere la base di una sempre più ampia ed efficace partnership tra le nostre aziende”. “In questi anni i vantaggi nell’uso del sistema di pooling offerto da CHEP sono stati davvero significativi. Questa soluzione ci consente di ottenere infatti risparmi sui costi, una maggiore soddisfazione dei clienti e una riduzione dell’impat-

to ambientale” dichiara Armando Pugliese, direttore approvvigionamenti e logistica di Auchan. “Abbiamo quindi deciso di continuare in questa direzione e di rinnovare il nostro contratto con CHEP, convinti di aver imboccato la strada migliore sia per noi che per i nostri fornitori.” Alcune informazioni su Auchan: Auchan ha avviato l’attività in Italia nel 1989, aprendo il suo primo ipermercato a Torino. Oggi, Auchan SpA detiene 51 grandi magazzini in 11 regioni d’Italia eimpiega circa 13.000 persone. Auchan SpA è una divisione di Auchan Group. Il gruppo francese è uno dei più grandi operatori della grande distribuzione.

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CONFEZIONAMENTO - IMBALLAGGIO - ETICHETTATURA

BEMA: TESTA LA QUALITÀ DEL TUO PACKAGING NEL NOSTRO LABORATORIO TECNOLOGICO!

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EMA, specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi di condizionamento tramite film estensibile per i settori beverage, food e tissue, ha rivoluzionato il concetto di packaging terziario con l’introduzione della robotica e della bobina di film di 1000 mm. Il risultato di questo approccio innovativo è SILKWORM, un sistema capace di condizionare ogni tipo di prodotto, dal più resistente al più delicato e di gestire contemporaneamente palette di misure e tipologie differenti, garantendo sempre elevata qualità di condizionamento, stabilità del carico, integrità del prodotto, risparmio di film, altissima velocità produttiva, efficienza e sicurezza. BEMA ora offre un ulteriore ed esclusivo servizio ai clienti interessati a risparmiare e migliorare la qualità del packaging: il Laboratorio Tecnologico BEMA. L’azienda, infatti, ha creato presso la

propria sede un Laboratorio Tecnologico permanente che ospita un sistema SILKWORM con cambio automatico della testa di fasciatura e dispositivo metti-top e una stazione di test sulla stabilità delle palette, entrambi disponibili per tutti i clienti per effettuare prove di fasciatura e analisi del packaging. La stazione di test sulla stabilità delle palette è un impianto speciale progettato e sviluppato in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per testare la capacità di un carico palettizzato di resistere alle sollecitazioni generate dai mezzi di trasporto (navi, camion, treni). Il dispositivo simula sollecitazioni e impatti sul carico palettizzato, offrendo ai clienti la possibilità di raccogliere informazioni su come assicurare la consegna di un prodotto integro al consumatore finale e su come ottimizzare l’utilizzo del materiale di imballaggio. Visitando il Laboratorio Tecnologico BEMA, i clienti avranno anche l’opportunità di scoprire le innovazioni che l’azienda ha recentemente implementato nei sistemi della gamma SILKWORM (linea LS, con robot S.C.A.R.A. per linee produttive a bassa-

media cadenza e linea TURBO, dotato di robot industriale antropomorfo per linee produttive ad alta cadenza, con un output totale della gamma che va da 50 a 160 palette Euro/ora e da 55 a 190 mezze palette Euro/ora): il sistema Anti-Torsione (ATW), il sistema VDR (Virtual Dancer Roller) e la funzione FQS (Film Quality Sensing). Il sistema Anti-Torsione (ATW) minimizza la torsione della paletta normalmente generata dal film estensibile sul carico palettizzato, ottimizzando così il processo di stoccaggio e il carico su camion delle palette. Il sistema VDR (Virtual Dancer Roller) migliora la qualità della fasciatura preservando la geometria originale del prodotto sulla paletta. La funzione FQS (Film Quality Sensing) rileva la qualità del film e adatta automaticamente il pre-stiro, al fine di mantenere la massima efficienza possibile del sistema minimizzando le rotture; inoltre, monitora il sistema restituendo precise informazioni circa la correlazione tra consumo e qualità del film. BEMA opera da sempre in un’ottica di costante miglioramento delle proprie soluzioni tecnologiche e dei propri servizi, per essere il miglior business partner per i propri clienti. Stazione di test sulla stabilità delle palette

Sistema di condizionamento per prodotti palettizzati

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

ACM ENGINEERING: MOTORI ELETTRICI E GENERATORI DI ALTA QUALITÀ

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a società ACM Engineering spa situata in Italia a Bardello (Varese) produce motori elettrici e generatori di alta qualità nelle seguenti categorie merceologiche: 1) servomotori brushless compatti 
 2) servomotori ad albero cavo 
 3) servomotori a trazione diretta 
 4) servomotori coppia 
 5) servomotori con albero mobile 
 6) motorullo 
 7) generatori per impianti eolici 
 8) motori e generatori sincroni a magnete permanente per applicazioni nautiche 
 9) motori e generatori per automotive Caratteristiche: Oltre alla produzione di motori e generatori a catalogo la ACM Engineering spa è in grado di sviluppare prodotti customizzati secondo le esigenze del cliente anche in serie limitate. L’azienda è certificata ISO 9001-2000 e UL

Prodotti ACM Engineering trovano applicazione nei seguenti settori: › automazione industriale › macchine utensili › servocomandi e robot › macchine per settore tessile ed abbigliamento › macchine per lavorazione del legno › macchine per cucire › macchine per imballaggio e confezionamento (pakaging) › macchine per il vetro › macchine da stampa › macchine flessografiche

Servomotori ad albero cavo

Servomotori coppia

› motorulli per nastri trasportatori › macchine orafe › macchine per industrie agricole ed alimentari - macchine per la lavorazione delle materie plastiche › macchine per la lavorazione del marmo › macchine per la serigrafia › macchine per la lavorazione della lamiera › impianti eolici › applicazioni automotive › applicazioni nautiche.

Servomotori a trazione diretta

Servomotori brushless

CERTIFICAZIONI CERTIFICAZIONI

Produciamo Produciamo motori motori elettricielettrici e generatori e generatori di alta di qualità alta qualità nelle seguenti nelle seguenti categorie categorie merceologiche: merceologiche: servomotori servomotori brushless brushless compatti, compatti, servomotori servomotori ad albero ad albero cavo, servomotori cavo, servomotori a trazione a trazione diretta,diretta, servomotori servomotori coppia,coppia, servomotori servomotori con albero con albero mobile,mobile, motorullo, motorullo, generatori generatori per impianti per impianti eolici, motori eolici, motori e generatori e generatori sincroni sincroni a magnete a magnete permanente permanente per applicazioni per applicazioni nautiche, nautiche, motori motori e generatori e generatori per automotive per automotive SERVOMOTORI SERVOMOTORI A A TRAZIONE TRAZIONE DIRETTA DIRETTA

SERVOMOTORI SERVOMOTORI AD ALBERO AD ALBERO CAVO CAVO

SERVOMOTORI SERVOMOTORI BRUSHLESS BRUSHLESS

Produ compa mobile motor

SERVOMOTORI SERVOMOTORI BRUSHLESS BRUSHLESS COMPATTI COMPATTI

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SERVOMOTORI SERVOMOTORI COPPIA COPPIA

ACM ENGINEERING ACM ENGINEERING SPA SPA 21020 BARDELLO 21020 BARDELLO (VA) - Via (VA) Don - Via A. Don Camera, A. Camera, 25 - ITALY 25 -- ITALY Phone- +39.0332.731088/731064 Phone +39.0332.731088/731064 - Fax +39.0332.730380 - Fax +39.0332.730380 Website: Website: http://www.acmengineering.it http://www.acmengineering.it - Email:- info@acmengineering.it Email: info@acmengineering.it ACM RA 1/13.indd 3

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

NUOVO CAVO DI ALIMENTAZIONE PER POMPE A IMMERSIONE CHE AZZERA I RISCHI DI ROTTURA DURANTE LO SPOSTAMENTO OMERIN, division Polycable, rivoluziona il mercato delle pompe da cantiere con il cavo PROFIPLASTÆ PBS-USE + Cavo di spostamento

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l gruppo Omerin, leader mondiale nella produzione di fili e cavi per usi speciali, presenta il nuovo cavo PROFIPLAST® PBSUSE + Cavo di spostamento. Questo nuovo prodotto faciliterà molto le condizioni d’impiego delle pompe da cantiere: finora era sconsigliato spostare una pompa da cantiere tirandola dal cavo di alimentazione, poiché si rischiava di deteriorare il collegamento elettrico e così rendere la pompa inutilizzabile.

Da oggi questa manovra, comunemente praticata poiché rapida è possibile grazie al cavo PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento ! Questo nuovo cavo riunisce, in effetti, in un unico prodotto un cavo di alimentazione elettrica e un cavo di spostamento in acciaio inox che ne rinforza la solidità e permette quindi di portare e spostare la pompa tenendola dal cavo. Una grande innovazione sia per i produttori, sia per gli utilizzatori di pompe a immersione. Sui cantieri, i guasti alle pompe sono costituiti per il 90% dalla rottura dei cavi di alimentazione. Per risparmiare tempo, infatti, i cavi sono spesso maltrattati e usati per portare e spostare le pompe.

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Non essendo progettati per resistere a trazioni di questo tipo, i collegamenti elettrici cedono sotto il peso delle pompe. Per superare questa limitazione, il servizio di R&S del gruppo OMERIN ha deciso di studiare e realizzare una soluzione adatta alle condizioni d’uso delle pompe da cantiere. Il nuovo cavo comprende quindi i fili di alimentazione del motore della pompa e del termostato di sicurezza, nonché un cavo di spostamento integrato. Quest’ultimo è protetto da una guaina che lo isola dagli altri fili elettrici, in modo che questi ultimi non siano danneggiati. Il Cavo di spostamento in acciaio inox è dimensionato per pompe che vanno da 25kg a 500kg. Ideale per l’alimentazione elettrica delle pompe a immersione di raccolta, pretrattamento, trattamento e evacuazione delle acque di scarico, il cavo PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento è un’alternativa tecnica all’H07RNF. Si tratta di un cavo elettrico per immersione, studiato e prodotto per consentire un’immersione permanente in acqua. Un’altra caratteristica di PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento è l’idoneità all’uso con

acque di scarico. La guaina del cavo è più resistente di una guaina classica, e resiste a Ph elevati, liscivie e prodotti di depurazione. Il cavo assicura inoltre una tenuta meccanica rinforzata. Alternativa tecnica eccellente ai cavi di gomma RRF e RNF, i cavi PBS sono molto facili da installare (grande morbidezza e impermeabilità) ma offrono anche un rapporto qualità/prezzo tra i più competitivi del mercato. Lanciato nel 2011 in fase di prova, il cavo PROFIPLAST® PBS-USE + Cavo di spostamento è già stato adottato da tre produttori europei di pompe da cantiere, che hanno deciso di equipaggiare i loro prodotti con questo nuovo sistema.

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

GREEN ECONOMY: ENERGY RESOURCES ENTRA A FAR PARTE DEL NETWORK VEDOGREEN Energy Resources, gruppo marchigiano con sede a Jesi (AN) attivo nei settori energy, efficiency, building e mobility, entra a far parte del network VedoGreen, la società del gruppo IR Top specializzata nella finanza per le aziende green. VedoGreen promuove lo sviluppo del panorama delle aziende green italiane garantendo un accesso privilegiato al mercato dei capitali e l’opportunità di entrare in contatto con un’ampia platea di investitori qualificati sensibili alle grandi potenzialità della green economy. Le società quotate e private avranno la possibilità di incrementare la propria visibilità beneficiando della vetrina offerta da VedoGreen per il posizionamento sul mercato, il consolidamento del brand e la comunicazione del valore aziendale anche attraverso Investor Day tematici. Il prossimo confronto tra imprenditoria e comunità finanziaria green sarà il 9 maggio 2013 nell’ambito della II edizione del GREEN INVESTOR DAY organizzato da VedoGreen a Rho Fiera Milano all’interno di “The innovation Cloud”. “Uno dei criteri base per la selezione dei profili aziendali di VedoGreen - spiega Anna Lambiase, Amministratore Delegato di VedoGreen - è la propensione all’innovazione

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e, da questo punto di vista, Energy Resources si dimostra all’avanguardia negli ambiti di mobilità sostenibile ed efficienza energetica. L’adesione al nostro network garantirà alla società e al Gruppo la possibilità di dialogare con un’ampia platea di investitori qualificati nazionali e internazionali: Il primo appuntamento con il mercato sarà durante il Green Investor Day del 9 maggio”. “L’adesione al network VedoGreen – dichiara Enrico Cappanera, Presidente di Energy Resources - è un passo fondamentale per accrescere la nostra visibilità nei confronti della comunità finanziaria in Italia e all’estero. Sarà l’occasione per illustrare il forte tasso di innovazione tecnologica che contraddistingue il nostro gruppo nell’ambito della mobilità sostenibile e dell’efficienza energetica. Lo sviluppo sostenibile è insito nella nostra cultura aziendale e insieme a VedoGreen vogliamo contribuire ad avviare il Paese verso un nuovo modello di crescita rispettoso dell’ambiente e delle persone”.

e XXXXXXX

I nuovi materiali plastici “Food Grade” della Quadrant conformi alla normativa EU 10/2011 e FDA Alcune volte rimanete perplessi davanti ai regolamenti comunitari? La direttiva 2002/72/EC o 1935/2004/EC è pertinente? Può bastare l’approvazione FDA? Chi investe oggi in un nuovo prodotto e non prende in considerazione l’intero spettro della direttiva EU 10/2011, si potrebbe presto trovare davanti a un investimento superato. La nostra gamma di prodotti “Food Grade” è conforme a queste norme e offre la più ampia scelta di materiali semilavorati a stock approvati secondo la normativa EU 10/2011, dal PE al PEEK. Si può scegliere tra varietà di colori, possiamo anche produrre materiali nel vostro colore aziendale, materiali rilevabili al metal detector e materiali plastici molto resistenti agli agenti chimici. Alcuni prodotti possono resistere a tutti i liquidi e detergenti usati durante un tipico processo di CIP (Clean In Place) durante la produzione di cibo, bevande e nel settore farmaceutico. Il nostro team di esperti è a vostra disposizione per supportarvi, non perdete l’occasione!

I’ingrediente chiave per la sicurezza e l’efficienza

Quadrant Engineering Plastic Products, produttore leader mondiale di semilavorati in tecnopolimeri, sviluppa materiali di altissima qualità da oltre 70 anni. Con lo spirito pionieristico e il talento dei nostri team sviluppiamo polimeri ad alte prestazioni e nuove soluzioni per le vostre esigenze.

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COMPONENTISTICA - ELETTRONICA INDUSTRIALE

MITSUBISHI ELECTRIC

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itsubishi Electric, riconosciuta a livello mondiale come leader nel campo dell’automazione industriale, si appresta a vivere da protagonista la 3a edizione di SPS/IPC/DRIVES ITALIA (Parma, 21-23 Maggio). In particolare occhi puntati sulle soluzioni integrate per i diversi settori dei mercati verticali, dal Trattamento Acque al F&B e CPG fino al Lifescience, sfruttando i concetti innovativi di e&eco-F@ctory, l’esclusivo concetto basato su sistemi realmente integrati per l’automazione industriale che consente un flusso continuo di informazioni a tutti livelli garantendo un incremento della produttività ed un significativo risparmio energetico. A completamento della famiglia di PLC compatti della serie FX3 saranno presentati in occasione di SPS due nuovi modelli, FX3GE e FX3S. Per soddisfare le sempre maggiori esigenze di connettività, il nuovo FX3GE è dotato di serie delle porte di comunicazione Ethernet, USB e di una porta seriale RS422, ed integra tre canali analogici, due ingressi ed un’uscita. Le innovative dotazioni di serie di questo nuovo modello di PLC compatto lo rendono ideale per molteplici applicazioni,come ad esempio CPG, F&B, LifeScience e trattamento acque, consentendo di contenere sia i costi che gli ingombri. Il nuovo

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modello entry level FX3S completa l’ampia offerta di PLC compatti di Mitsubishi Electric; è l’erede naturale dell’affermato FX1S ed è stato potenziato riducendo drasticamente il tempo di ciclo, implementando un’ampia memoria programma, con la possibilità di gestire le schede di espansione della famiglia FX3. Tra le schede di espansione ricordiamo l’interfaccia Ethernet, a completamento delle potenzialità di comunicazione che includono di serie la porta USB e RS422. Molteplici funzioni avanzate, dal controllo in treno di impulsi di due assi, agli ingressi di conteggio, al protocollo Modbus o FreqROL integrato, lo rendono particolarmente adatto in svariati settori. Presente in fiera anche la nuova soluzione avanzata RTU (Remote Terminal Unit) che combina la robustezza e l’affidabilità della sua tecnologia PLC con le più avanzate tecniche di comunicazione necessarie per la sorveglianza a distanza ed il controllo di attività distribuite. La nuova smart RTU è estremamente facile e veloce da installare e permette una semplice connessione alla centrale di monitoraggio e controllo grazie al router 2G, 3G o 4G integrato, alla porta Ethernet o tramite sistemi radio o modem esterni. La sua semplicità di integrazione con tutte le piattaforme PLC di Mitsubishi Electric, rendono la nuo-

va soluzione smartRTU completa ed espandibile a seconda delle diverse esigenze applicative. Inoltre supporta i seguenti protocolli di comunicazione verso sistemi SCADA : IEC 60870-5-101/104 slave, DNP3 slave, TCP/IP e Web Server. Allo stand saranno presenti anche le nuove QnUDV, CPU PLC per iQ Platform con prestazioni allo stato dell’arte. Tempi di esecuzione ridotti (1,9ns per istruzione logica), funzionalità integrate di datalogging e nuove funzioni legate alla protezione dei dati e della proprietà intellettuale sono le principali novità offerte. Inoltre, sarà presentata la nuova WinCPU, PC industriale integrabile sulla piattaforma iQ, in grado di gestire le applicazioni tipiche (SCADA, gestione database,…) e allo stesso tempo controllare direttamente le periferiche dei moduli I/O presenti sul backplane. La WinCPU è dotata di una capacità di calcolo

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elevata grazie al Processore Atom a 1.66GHz. Tra i protagonisti della fiera anche i nuovi Robot Serie F, sviluppati per rispondere alle esigenze di altissime performance ed integrazione in sistemi automatizzati richiesti dal mercato. I nuovi scara RH-F sono dotati di parametri completamente nuovi quanto a precisione, flessibilità e facilità di integrazione, presentando le velocità di spostamento migliori della categoria (ciclo standard di soli 0,29 secondi). I nuovi robot verticali RV-F, invece, possono lavorare in isole di lavoro molto più compatte rispetto ai predecessori; sono attualmente gli unici robot sul mercato privi di “angoli morti” e in grado di ruotare completamente attorno alla loro base (J1±240°). Rimangono i riferimenti della categoria anche grazie ad un ciclo standard di soli 0,32 secondi. Allo stand saranno presentate le novità nell’ambito della famiglia di servosistemi Melservo MR-J4. Gli MR-J4, con una banda passante di

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2,5Khz, la più ampia sul mercato, sono stati progettati con lo scopo principale di aumentare le performance delle linee di produzione riducendo allo stesso tempo il consumo energetico; un occhio di riguardo e’ stato posto nella scelta di componenti interni a basso consumo energetico e sono stati dotati di serie dell’innovativa “Life diagnosis function” che controlla lo stato dei componenti interni ed esterni programmandone per tempo la manutenzione evitando fermi macchina. Su MR-J4 la sicurezza è di serie con la Funzione Safety STO (Safe Torque Off) e inoltre è disponibile la funzione SS1 (Safe Stop) in accordo con la normativa EN61800-5-2. Il dispositivo è quindi conforme agli standard di sicurezza SIL2 (EN62061) e PLd (EN13849-1). E’ anche possibile ottemperare ai più elevati livelli di sicurezza definiti dalle funzioni SS2, SOS, SLS, SBC e SSM quando gli MR-J4 vengono impiegati in una rete controllata inte-

ramente dal sistema Motion Control di Mitsubishi Electric. I Servomotori sono dotati di encoder assoluti a 22 bit (oltre 4 milioni di impulsi/giro), per rendere estremamente precisi sia il controllo di rotazione del motore stesso che il posizionamento. Tutti i motori sono IP65 o IP67, risultando idonei anche per gli ambienti industriali più gravosi. A SPS, sarà nuovamente presente la suite MAPS (Mitsubishi Adroit Process Suite), un tool software di ingegneria completo per la progettazione PLC/SCADA e per la gestione di impianti lungo l’intero ciclo di vita, riducendo il TCO (Total Cost of Ownership) aziendale. A completamento dell’offerta Mitsubishi Electric sarà esposto anche il controllore programmabile in linguaggio C, C-Controller, in grado di fornire una soluzione flessibile ed affidabile che rappresenta il punto di partenza per l’attuazione di politiche di Open Innovation.

BEIERSDORF SA ABBANDONA I PALLET BIANCHI E SCEGLIE CHEP PER LE MOVIMENTAZIONI IN SPAGNA CHEP, il principale fornitore a livello mondiale di soluzioni di pooling di pallet e contenitori, annuncia oggi che Beiersdorf SA, la multinazionale che opera nel settore del personal & beauty care con i brand Nivea, Labello, Eucerin e Hansaplast, ha scelto di utilizzare i pallet in pooling di CHEP al posto dei pallet bianchi in interscambio per le movimentazioni sul territorio iberico. “CHEP ci offre molti vantaggi, tra i quali costi inferiori della supply chain, un servizio migliore, qualità e controllo dei pallet grazie al portale Portfolio+Plus, il sistema di gestione account di CHEP. La sostenibilità è una delle principali priorità per noi e CHEP ci permette di ridurre il nostro impatto ambientale utilizzando una soluzione di pooling di pallet” afferma Arantxa García, Beiersdorf SALogistics & VAS Manager. L’azienda tedesca ha siglato un contratto con CHEP per 50.000 pallet annui da utilizzare nelle operazioni di picking in magazzino e per la distribuzione in Spagna e Portogallo. L’accordo con CHEPcopre le attività di picking e il 100% dei flussi domestici e consente quindi a Beiersdorf SA di ridurre i danni ai prodotti e i costi di

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trasporto, ottimizzare il controllo dei pallet e migliorare l’efficienza delle proprieoperazioni. “I team di CHEP e Beiersdorf SA hanno costruito insieme un business case basato sulle nostre capacità strategiche comuni in termini di supply chain, risorse specifiche, servizio e sostenibilità” dichiara Laura Nador, Vice President & Country General Manager CHEP. “Beiersdorf SA ha riconosciuto i vantaggi offerti dal sistema CHEP relativi a risparmi suicosti, migliore soddisfazione del cliente e ridotto impatto ambientale, rispetto all’utilizzo dei sistemi basati su pallet bianchi in interscambio.Siamo quindi davvero lieti di accogliere Beiersdorf SA nella famiglia CHEP.”

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FATTO A MANO DA UN ROBOT!

La presentazione gioca un ruolo cruciale nella produzione industriale di gelati. Anche in contenitori di grandi dimensioni, il prodotto deve apparire come una prelibatezza artigianale. Il nuovo “Filler Robot” riesce in questo compito perfettamente, come illustrato durante una recente dimostrazione a Bangkok.

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on sede a Edertal nei pressi di Kassel, Big Drum Engineering GmbH è specializzata nella produzione di attrezzature per il riempimento e il confezionamento del gelato. Le sue macchine innovative permettono di produrre una grande varietà di gelati (con l’eccezione di quelli su un bastone), in modo rapido ed economico. Le macchine Big Drum hanno una capacità produttiva fino a 50.000 vaschette per ora di lavoro, anche in grandi vasche di plastica o di cartone in modo che sembri più attraente, appetitoso e artigianale. Attualmente Big Drum Engineering impiega il Robot Stäubli TX90 nella sua nuova generazione di macchine per il riempimento chiamato « Filler Robot ». Queste unità sono progettate per riempire e confezionare gelati in contenitori jumbo da 3,5 a 6,0 litri. Marco Gottschalk mette in evidenza il beneficio chiave del Filler Robot : “Il riempimento è fatto dal robot specialista. Siamo in grado di programmare

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il TX90he Stäubli per svolgere questo processo in modo che sembri gelato confezionato a mano dal gelataio dietro angolo. Possiamo anche inserire diversi programmi di riempimento, in modo che il contenuto vari leggermente da pacco a pacco, accentuando così l’aspetto artigianale”. I primi due Filler Robot hanno recentemente iniziato a lavorare a Bangkok . I clienti sono entusiasti della presentazione del prodotto e della flessibilità dei sistemi Mentre il riempimento del gelato è un lavoro di routine per il robot, il programma di pulizia regolare rappresenta una sfida importante. “Le macchine in Thailandia – non solo in questo Paese - vengono pulite con agenti aggressivi e un potente getto d’acqua, per soddisfare i severi criteri d’igiene e pulizia”, dice Gottschalk. “Un robot standard non poteva resistere a questo tipo di processo di pulizia, ma questo ciclo di pulizia non rappresenta alcun problema per il Robot TX90he Stäubli “.

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Riscaldamento nell’industria alimentare Watlow® ha la soluzione perfetta per un rapido riscaldamento dell’olio nelle friggitrici. Le soluzioni Watlow di riscaldamento massimizzano l’efficienza delle friggitrici ottimizzando il controllo e velocizzando il riscaldamento, garantendo una frittura sicura e salutare grazie alle innovative caratteristiche tecniche. • Design unico per drastica riduzione decadimento dell’olio • Eccellente e rapida trasmissione del calore • Rapido riscaldamento e recupero della temperaura • Riscaldatori di lunga durata FIREBAR® riscaldatori tubolari piatti ad alte prestazioni

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L’INNOVAZIONE, L’EFFICIENZA E LA PRODUTTIVITÀ DI SIEMENS A SPS IPC DRIVES ITALIA 2013 › In prima linea le divisioni Industry Automation, Drive Technologies e Customer Services › Il portfolio completo di Siemens per un’automazione industriale efficiente e sostenibile › In vetrina: nuova versione TIA Portal e nuova generazione di controller Simatic S7-1500 Quest’anno a Parma, per la terza edizione di SPS IPC Drives Italia 2013 - la fiera dedicata alle tecnologie per l’automazione nel mondo dell’industria in programma dal 21 al 23 maggio a Parma - le divisioni Industry Automation, Drive Technologies e Customer Services di Siemens, oltre a essere protagoniste in termini di sostenibilità, sono in prima linea con il proprio portfolio d’automazione efficiente. Per la sua presenza in fiera, Siemens si ispira al concept di EFFICIENT WAY

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che riassume la modalità efficiente di gestire l’automazione industriale e contemporaneamente richiama il concetto di percorso, naturalmente sostenibile, lungo il quale da tempo Siemens - e SPS Italia da due anni sono indirizzate. Ed è proprio l’idea di questo percorso sostenibile espressione della freccia presente nel logo, il cui tratto centrale è in realtà una strada con la sua linea di mezzeria. Per rappresentare il suo contributo determinante per un’automazione efficiente, Siemens - su una superficie di oltre 500 mq presso il Padiglione 2 (Stand E026 - E014 - G014 - G025) presenta il proprio portfolio completo per l’intero workflow produttivo comprendente prodotti, soluzioni e sistemi d’automazione industriale, fino Settore Industry ad arrivare ai servizi. In particolar modo sono da segnalare: la nuova versione di TIA Portal, fulcro dell’esposizione, che consente di estendere le funzionalità di sicurezza della nuova generazione di controller Simatic S7-1500. Nella nuova versione del framework del TIA Portal si trovano anche gli aggiornamenti dei seguenti tool di progettazione: Simatic Step 7 V12 per controllori Simatic, Simatic WinCC V12 per le interfacce uomo-macchina (HMI Simatic) e SINAMICS StartDrive V12, che consente di configurare e mettere in servizio i drive della famiglia Sinamics G120. Presso lo stand Siemens inoltre sarà possibile vi-

sionare il nuovo inverter Sinamics V20, l’azionamento monoasse per applicazioni basic, l’innovativo Simatic PCS7, le novità dal mondo HMI, la nuova gamma di relay di sicurezza Sirius 3SK1, gli azionamenti a elevate performance della famiglia Sinamics S120 e i sistemi di motion control Simotion altamente scalabili. Nei tre giorni di fiera inoltre, in un’area esterna di grande visibilità, sarà possibile visitare l’Energy Efficiency Truck di Siemens, lo showroom su quattro ruote dedicato alle ultime novità in tema di efficienza energetica che vanno dai servizi ai sistemi di gestione dell’energia, dai motori ad alta efficienza, agli azionamenti con recupero energetico, con obiettivi di riduzione dei consumi, di incremento della produttività e delle performance industriali. “La presenza di Siemens alla terza edizione di SPS IPC Drives Italia 2013 conferma la priorità dell’azienda di garantire ai propri clienti la competitività sul mercato in particolare sull’incremento della produttività legata al risparmio energetico ed alla sostenibilità” afferma Giuliano Busetto, Responsabile del Settore Industry di Siemens Italia. “Ed è proprio il tema dell’efficienza, unito al concetto di innovazione, tecnologia e conseguente produttività lungo tutto il workflow dal design al planning, dall’engineering all’execution, fino ad arrivare ai Servizi, uno degli elementi chiave della nostra presenza in Fiera. L’efficienza energetica inoltre va intesa non solo nel senso dell’ottimizzazione dei consumi e quindi come elemento di competitività, ma soprattutto come applicazione di soluzioni sempre più evolute per massimizzare la produttività.”

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TER Sal INDUSTRIALE COMPONENTISTICA - ELETTRONICA e V sM

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I VANTAGGI DELLA TRASMISSIONE A CATENA

Rosacatene: ascoltare, valutare e risolvere le problematiche applicative del cliente Sig. Rosa, ci illustri in generale la vostra produzione. La nostra azienda nasce come produttore di catene a rulli di trasmissione standard, l’evoluzione del mercato e la concorrenza soprattutto di origine asiatica per questi prodotti ci ha spinto ad investire in settori con maggiore valore aggiunto dove l’enorme bagaglio d’esperienza accumulato nel tempo dalla ns. azienda si può esprimere al meglio con prodotti quali ad esempio: le catene speciali a disegno per il settore agroalimentare, catene adatte ad ambienti di lavoro particolare quali possono essere le alte o le basse temperature, catene “autolubrificanti” che permettono l’utilizzo evitando completamente l’uso di oli o grassi inquinanti del prodotto e non ultimo, che permet-

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tono di eliminare la manutenzione periodica, catene con rivestimenti particolari che possono andare dalla semplice zincatura fino alla nickelatura chimica, tutto quanto in funzione delle necessità d’utilizzo del cliente. L’attuale filosofia della ns. azienda é quella di ascoltare, valutare e risolvere le problematiche applicative del cliente. Quali sono i vantaggi della trasmissione a catena? Il principale vantaggio di una trasmissione a catena è la possibilità di trasmettere indifferentemente piccole o grandi potenze con elevata sicurezza, ingombro limitato e ottimo rendimento. Vi è poi l’elevato grado di elasticità delle maglie e quindi l’attitudine a neutralizzare in buona misura la discontinuità

della trasmissione e ad attutire gli “strappi”. La trasmissione a catena rispetto ad una trasmissione a cinghia richiede uno spazio decisamente minore non tanto nelle dimensioni degli alberi e supporti (che dipendono dal tiro o potenza da trasmettere), ma come ingombro perché a parità di tiro la catena è sicuramente più stretta ed accetta generalmente ingranaggi con diametro primitivo minore. Quali sono le caratteristiche delle vostre soluzioni? A differenza della cinghia, la catena può operare senza difficoltà a temperature relativamente elevate con l’unico presupposto di utilizzare una lubrificazione idionea. La catena in configurazione stan-

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dard può lavorare fino a 180°C; la cinghia “standard” non lo può fare. Nessun slittamento tra la catena e i denti del pignone. Assestamento trascurabile che permette alle catene di trasportare carichi pesanti rispetto alla trasmissione a cinghia la trasmissione a catena assicura una lunga vita di funzionamento. Le catene vengono costruite con materiali, trattamenti termici o rivestimenti appositi per preservare il funzionamento della catena in ambienti difficili. Come si seleziona la catena più adatta alle esigenze di un cliente? Le soluzioni da noi proposte devono essere efficaci, devono avere la caratteristica unica di risolvere la criticità di un’applicazione . Non parliamo di miracoli ma di competenza I nostri lettori sono principalmente l’industria alimentare e i fornitori di macchine e tecnologie. Come rispondono i vostri prodotti alle esigenze dell’industria alimentare? Il passaggio avviene tramite l’ufficio tecnico, depositario oggi di tutta l’esperienza accumulata in decenni di attività. Il cliente ci segnala i dati tecnici significativi dell’impianto che dovrà eseguire e ci informa delle criticità dello stesso in base all’ambiente in cui la catena dovrà lavorare, noi le esaminiamo, ci confrontiamo con lo stesso, cerchiamo di capire quali sono i punti deboli su cui intervenire magari con semplici ma percet-

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tibili miglioramenti, scegliamo la soluzione più efficace e facciamo delle proposte. Sarà il cliente a decidere anche in funzione del lato economico che non va trascurato, quale sarà la soluzione più adatta alle sue esigenze. Può farci un esempio concreto di un vantaggio che ha un vostro cliente a utilizzare i vostri prodotti? È proprio l’industria alimentare quella che fra tutte ha le maggiori esigenze e necessità di performance - il nostro é sempre stato un prodotto definito “inquinante” negli impianti alimentari perché spesso intriso di sporco, oli e lubrificanti vari che possono intaccare l’igiene dell’ambiente in cui lavorano. È su questi principi che siamo intervenuti proponendo al mercato catene “autolubrificanti” che, come già detto in precedenza, evitano qualsiasi contaminazione e manutenzione. Il riscontro é stato estremamente positivo, abbiamo clienti che montano il prodotto e se lo “di-

menticano”, abbiamo risolto molti problemi e molti clienti ci ricompensano con la loro fedeltà. Dov’è la produzione? E in quali mercati mondiali esportate? Il sito produttivo della ns.azienda si trova a Calolziocorte in prov. di Lecco, esportiamo circa il 60% della ns produzione all’estero, in tutta Europa, Nord Africa, Turchia, Australia. Ci illustri i progetti per il futuro. -Parlare di progetti per il futuro in un contesto come quello attuale di profonda crisi dell’economia mondiale e italiana in particolare non é semplice. Stiamo investendo risorse in nuovi mercati da cui ci aspettiamo importanti ritorni, non smettiamo mai di sviluppare nuove tecnologie che ci permettano di ridurre i costi interni di produzione, la ns. azienda é sempre cresciuta nel tempo ed ha trovato nel mercato la sua migliore legittimazione, abbiamo fiducia nel futuro perché comunque i migliori sopravviveranno e noi saremo tra quelli.

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Cosa si nasconde Contaminanti emergono dove non sono mai stati trovati prima: dall’arsenico nel succo di mela fino al bromato nell’acqua in bottiglia e fungicidi nel succo di frutta. Nuove regolamentazioni vengono continuamente emanate per proteggere la salute del consumatore. Le aziende leader mondiali nel settore delle bevande e gli organismi di regolamentazione si affidano a noi per sviluppare metodi convalidati con strumentazione e sistemi di gestione delle informazioni di laboratorio affidabili per garantire conformità alle normative di riferimento e fiducia. Ottieni risposte sicure nel mondo delle bevande grazie al nostro Food Safety Response Center e alla competenza dei nostri specialisti applicativi.

all’interno? • per maggiori informazioni visita thermoscientific.com/beveragesafety oppure manda una email a: analyze.it@thermofisher.com

© 2012 Thermo Fisher Scientific Inc. All rights reserved. Copyrights in and to the beverage safety image are owned by a third party and licensed for limited use only to Thermo Fisher Scientific by iStock.

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POTENTI, VERSATILI, CERTIFICATI

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on la rinnovata gamma di motoriduttori IP67, Minimotor ottiene nuovi importanti risultati in termini di sicurezza operativa, affidabilità d’uso ed estensione delle possibilità di utilizzo. I modelli della gamma, articolata in due versioni a vite senza fine (MCF e PCF) e due versioni coassiali (ACF e PAF), con potenze che si estendono mediamente dai 35 ai 130 W e coppie massime che vanno dai 5 ai 20 Nm, sono stati sottoposti a verifica del grado di protezione IP67 secondo la norma EN 60529: le prove, effettuate presso i laboratori IMQ di Milano, hanno dato tutte esito positivo. Questi mini motoriduttori, sempre più apprezzati dagli utenti che chiedono rendimenti elevati insieme a consumi ridotti ed ingombri minimi, si distinguono per caratteristiche tecniche e qualità prestazionali finalizzate a garantire una complessiva ottimizzazione

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delle linee produttive. Fra le peculiarità più importanti spiccano: • assenza di alette di raffreddamento del motore per impedire l’accumulo di sporcizia e facilitare le relative operazioni di pulitura • impiego di esclusivi paraoli in gomma speciale fluorurata per consentire una tenuta perfetta e un’elevata resistenza alle alte temperature • viteria di chiusura in acciaio inox • utilizzo di vernici anticorrosione e atossiche • possibilità, a richiesta, di realizzare l’albero di uscita in acciaio inox Il successo della gamma IP67 ha portato Minimotor ad estendere l’offerta dei modelli, sia individuando nuove funzioni accessorie, sia approntando versioni con potenza maggiorata per affrontare in completa sicurezza le situazioni più gravose. Nella serie PCF si segnala un nuovo motoriduttore (vedi foto) che può essere fornito, in alternativa, con encoder (2 canali, 512 o 50 impulsi) per tra-

sformare i segnali elettrici in impulsi digitali ed ottenere quindi un preciso feedback del motore, oppure con freno elettromagnetico a 24 Volt in corrente continua o 220 Volt in corrente alternata. Sempre all’interno della serie PCF, Minimotor offre la possibilità di fornire i motori con potenza maggiorata rispetto allo standard. Un motore con queste caratteristiche era stato inizialmente realizzato su apposita richiesta di un cliente che, operando nella lavorazione del tonno, necessitava di prestazioni particolari nonché di apposite vernici protettive in grado di resistere senza problemi a condizioni estreme quali sole battente, intemperie ed acqua salata di mare. La capacità di fornire soluzioni personalizzate rimane uno dei punti di forza di Minimotor, che garantisce sempre la massima disponibilità sia a livello progettuale che in fase di assistenza.

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HONEYWELL LANCIA IL LETTORE BIOTTICO IBRIDO DI NUOVA GENERAZIONE Stratos 2700: destinato a rivoluzionare gli ambienti di vendita al dettaglio

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oneywell (NYSE: HON) ha introdotto oggi il nuovo lettore biottico Stratos™ 2700, dotato di un’architettura ibrida progettata per i retailer che desiderano ottimizzare gli investimenti, velocizzare le operazioni di pagamento e ridurre al minimo le perdite per mancato incasso. Basato sulla serie innovativa di lettori laser Honeywell, il versatile Stratos 2700 integra sia la tecnologia laser sia l’esclusiva tecnologia di imaging sviluppata da Honeywell, in modo da consentire agli operatori di cassa di leggere in modo semplice e rapido pressoché tutti i codici a barre, dai tradizionali codici 1D ai nuovi codici 2D presenti sugli schermi dei cellulari, il tutto con un unico dispositivo. La natura esclusiva della piattaforma ibrida consente ai retailer di mantenere inalterata la velocità delle operazioni di pagamento e al tempo stesso di ampliare considerevolmente le funzionalità di scansione dei lettori biottici standard, garantendo ad esempio la lettura di codici mobili e 2D, anche se danneggiati. Honeywell offre inoltre un conveniente processo di migrazione che permette di aggiornare facilmente il lettore direttamente sul campo, per far fronte alle future esigenze del punto vendita mediante l’installazio-

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ne di vari plug-in software e hardware, tra cui imager e bilance. Con l’obiettivo di ridurre le perdite per mancato incasso, lo Stratos 2700 integra un display LCD nella parte verticale del dispositivo. Se combinato con una videocamera standard, consente inoltre di mettere a punto un sistema di monitoraggio che, con un costo minimo, offre ai retailer la possibilità di diminuire gli sprechi riducendo gli articoli dimenticati o smarriti nell’area del carrello. Trasmettendo immagini in diretta da una posizione facilmente visibile dagli operatori di cassa, pur senza ostacolarne la vista, questo sistema consente infatti di controllare gli articoli presenti sul fondo del carrello, in modo da limitare le perdite del punto vendita senza modificare il sistema POS o l’infrastruttura IT. “Nel tentativo di ridurre al minimo le inefficienze associate alla lettura dei codici a barre nei punti vendita, tra cui aggiornamenti software troppo costosi e perdite per mancato incasso, la nostra piattaforma è stata sviluppata tenendo conto delle

esigenze di velocità e precisione dei clienti”, ha affermato Taylor Smith, Director of Product Management di Honeywell Scanning & Mobility. “Progettato per trasformare gli ambienti di cassa dei retailer, il lettore Stratos 2700 offre vantaggi concreti ai clienti, agli operatori di cassa e al personale di assistenza grazie a un processo di pagamento più veloce e accurato e a un’ampia gamma di applicazioni e servizi aggiuntivi, in grado di soddisfare le esigenze future”. Utilizzando il software Remote MasterMind è possibile gestire e aggiornare i lettori Stratos 2700 e tutti i dispositivi connessi da una postazione remota. Questa possibilità garantisce a un retailer di medie dimensioni un risparmio di oltre 250.000 euro l’anno, considerando quattro aggiornamenti software. Il sistema Checkpoint integrato e le antenne EAS (Electronic Article Surveillance) Sensormatic opzionali per la disattivazione delle etichette di protezione contribuiscono inoltre a ridurre ulteriormente i casi di furto durante le operazioni di pagamento.

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EMERSON AMPLIA ULTERIORMENTE LA SOLUZIONE SMART WIRELESS CON IL TRASMETTITORE DI PRESSIONE ROSEMOUNT® 3051 Il trasmettitore di pressione Wireless Rosemount 3051 incrementa la produtitvità e riduce i costi

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merson Process Management ha ulteriormente ampliato la soluzione Smart Wireless con lo strumento integrato Rosemount 3051 per la misura di pressione, progettato per massimizzare la produttività e ridurre i tempi di fermata. Il trasmettitore di pressione Rosemount 3051 Wireless è una piattaforma per le misure di pressione, livello e portata, che permette di integrare, in ambiti industriali, nuove opzioni per il monitoraggio degli asset, riduzione dei costi energetici ed aumento dell’efficienza di processo, incrementando al tempo stesso la sicurezza per gli addetti. Grazie ai 5 anni di stabilità ed alla durata di 10 anni del power module, lo strumento non richiede manutenzione e permette di effettuare un monitoraggio wireless degli asset con una soluzione affidabile che riduce i tempi morti. I guasti delle apparecchiature incidono per circa il 50% sulle fermate inattese e, al tempo stesso, molti asset critici non possono essere monitorati a causa delle restrizioni dei costi. Con il trasmettitore di pressione Rosemount 3051 Wireless, gli utenti potranno monitorare gli asset con un risparmio compreso tra il 40% ed il 60% rispetto ad analoghe installazioni cablate. I costi operativi possono aumentare significativamente quando accadono variazioni non monitorate, che possono causare un degrado

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della qualità ed una riduzione della produttività. L’aumento del numero dei punti di misura permette di avere una migliore visibilità del processo e di ridurre le variazioni, ma i costi ed i tempi per l’implementazione possono essere un ostacolo. Con gli strumenti Rosemount 3051 Wireless, gli operatori possono installare punti di misura aggiuntivi, economicamente e con rapidità,

realizzando misure precise e stabili con cui ridurre la variabilità e massimizzare la produttività. Con i trasmettitori di pressione Rosemount 3051 Wireless, gli utenti potranno monitorare portate e pressioni di aria compressa, vapore ed acqua per analizzare i loro consumi di energia, identificare le opportunità di risparmio e gestire i consumi.

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Pavi m e nti e r ivesti m e nti pe r l’i n dustr ia ali m e ntar e DAL 1962 24043 CARAVAGGIO (BG) ITALY via Leonardo da Vinci, 218 Tel. 0363 50449/049 Fax 0363 350714 www.mombrini.it info@mombrini.it


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UNA REALIZZAZIONE MOMBRINI il macello Fratelli Faccia a Ceva

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l nuovissimo macello Fratelli Faccia a Ceva si estende su una superficie di ben 15.000 mq, di cui ben 7.000 mq coperti, interamente pavimentati dalla Mombrini di Caravaggio, da anni leader indiscussa delle pavimentazioni per l’industria alimentare. In particolare nel settore della lavorazione delle carni, la scelta di una pavimentazione diviene fondamentale perché il lavoro possa venire svolto senza intoppi. In questi stabilimenti i requisiti più importanti che la pavimentazione deve soddisfare nelle varie fasi della lavorazione, sono quelli della non scivolosità e della lavabilità. Quando in poche ore affluiscono a un macello centinaia di capi di bestiame, ben si comprende come il ciclo della macellazione debba procedere in tutta sicurezza, igiene e velocità di esecuzione. Le maestranze addette alle varie fasi di lavorazione, soprattutto nella sala macellazione, devono potersi muovere senza la preoccupazione di scivolare. Inoltre, ma non meno importante, a fine lavorazione il pavimento deve essere pulito perfettamente e in tempi brevi. Il pavimento in Klinker, con sigillatura in resina epossidica, è quello che senza dubbio meglio risponde a entrambe queste esigenze. Nella sala di macellazione, in grado di lavorare 50.000 capi/anno, la pavimentazione riveste un’importanza fondamentale, soprattutto al piano superiore dove affluiscono i bovini provenienti dal grande bacino produttivo della pianura piemontese, le cui principali razze sono: Piemontese, Blonde d’Aquitaine, Limousine, Charolaise e loro incroci. Le fotografie qui allegate mostrano chiaramente che soprattutto nella sala di macellazione l’intervento di pulizia non è cosa da poco: la pavimentazione Mombrini – grazie anche al kit di pulizia appositamente studiato – torna come nuova in breve tempo dopo ogni ciclo lavorativo. Oltre alla sala macellazione, disposta su due piani, l’impianto è dotato di tutti gli altri reparti che garantiscono alle carni di giungere fresche e perfettamente lavorate fino al consumatore: • catena del freddo con tunnel di raffreddamento rapido carcasse a fine macellazione; celle per stoccaggio mezzene a 0°C (capacità kg 130.000); celle stoccaggio quarti a 0°C (capacità kg 50.000); cella per conservazione frattaglie a 0°C; cella per stoccaggio prodotti confezionati a 0°C; tunnel di congelamento rapido prodotti confezionati a -40°C; cella di stoccaggio prodotti confezionati a -20°C; cella per conservazione prodotti per lavorazione macinati a -4°C; cella conservazione trippe a 0 °C. - sala di sezionamento disosso e porzionato con capacità di

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20.000 kg/giorno per tagli anatomici sottovuoto e 18.000 kg/giorno per vaschette e porzionato in ATM. - Locali lavorazione macinati per la produzione di hamburger e tranci di macinato, confezionati in vassoi di polistirolo barrierati da confezionatrici ad ATM. - sala spedizione per carni in osso e confezionate, dotata di cinque bocche di carico. Solo una preventiva analisi del progetto di un impianto così complesso – unita a una grande esperienza in questo settore – può garantire che dopo la posa la pavimentazione sia all’altezza dei vari carichi di lavoro. Se è importante il materiale delle piastrelle, fondamentale è la loro posa e sigillatura, ma prima ancora il calcolo delle pendenze e il dimensionamento degli scarichi, nonché la realizzazione del massetto. Tutte operazioni interdipendenti che solo uno studio tecnico di grande esperienza può garantire pienamente: è

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il caso della Mombrini. Le sue pavimentazioni in Klinker antiacido sono presenti in Italia dal 1962 e proprio quest’anno l’azienda ha tagliato il notevole traguardo dei cinquant’anni di attività. Sotto la costante guida di Gianni Mombrini,

il fondatore, e del figlio, ingegner Carlo, ben 15 squadre di posatori garantiscono che il “sistema di pavimentazione Mombrini” sia sempre posato coniugando innovazione ed esperienza. Centinaia di clienti hanno dotato i loro impianti delle nostre pavimentazioni, dal settore lattiero-caseario al conserviero, dalla lavorazione delle carni a quella del pesce, dalla gastronomia al settore enologico, e così via… Proprio lavorando in tutti questi ambienti, alla Mombrini sappiamo bene che la pulizia dei nostri pavimenti è uno dei requisiti fondamentali. Anche al macello dei Fratelli Faccia la pensano allo stesso modo, proprio perché il rispetto dei requisiti previsti dalle leggi nazionali e dalle norme comunitarie è una garanzia prioritaria. Qui tutto il personale lavora per realizzare produzione igienicamente sicure, applicando quanto previsto dalle istruzioni di lavorazione e dal regolamento aziendale, curando l’impatto ambientale della propria attività, verificando il rispetto dei limiti di legge delle proprie emissioni e il corretto smaltimento dei rifiuti. Con l’adeguamento alla Direttiva IPPC ha attuato un sistema per la prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento attraverso un sistema di monitoraggio periodico, persegue il rispetto dell’etica del lavoro sia curando l’idoneità degli ambienti di lavoro sia addestrando il proprio personale all’igiene ed alla sicurezza personale rifiutando prestazioni di lavoro, forniture o subforniture che possano presupporre lo sfruttamento dei lavoratori. Per rendere possibile l’attuazione della presente Politica per la Qualità, ogni anno si pone degli obiettivi pratici in tema di igiene, di riduzione delle anomalie e di miglioramento delle condizioni di lavoro. E la pavimentazione della Mombrini riveste un ruolo fondamentale per il raggiungimento di tutti questi obiettivi.

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IL PREMIO MARIETTA AD HONOREM VA A DUE PERSONAGGI ‘GLOCAL’ MIRO MANCINI E MARGARITA FORES La consegna domenica 23 giugno 2013 a Forlimpopoli in occasione della XVII° edizione della Festa Artusiana

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velati i nomi dei due vincitori del Premio Marietta ad Honorem: il pasticcere di fama internazionale Miro Mancini e l’ambasciatrice della cucina italiana nelle filippine Margarita Fores. Elemento comune che li unisce: la cucina italiana all’estero, in nome di Pellegrino Artusi. Personaggio sempre più glocal, conosciuto in tutto il mondo e nel contempo con le radici ben salde alla sua terra natale (Forlimpopoli). Ne sono testimonianza il profilo dei due vincitori. Mancini, forlimpopolese d’adozione, si impone a livello nazionale grazie alle sue dolci proposte nell’arte della pasticceria, fa alcune esperienze in giro per il mondo, conclude il suo percorso creativo a Forlimpopoli. Itinerario diverso, ma la sostanza non cambia, per Margarita Fores, stregata dalla cucina italiana in un viaggio nel nostro Paese nel 1986, la esporta nelle Filippine sino a farne un marchio di qualità arricchito dalla figura di Pellegrino Artusi con l’apertura a Manila lo scorso anno di “Casa Artusi Filippine”. Insomma, due personaggi che più glocal non si può. Scelta che bene si associa al tema centrale della Festa Artusiana di quest’anno (22-30 giugno), dedicata alla cucina italiana nel mondo. Promosso dalla cittadina natale di Artusi, Forlimpopoli, il Premio Marietta ad Honorem da qualche anno affianca il prestigioso Premio Artusi, e viene attribuito a personalità che, con modalità differenti, contribuiscono alla diffusione della conoscenza della cultura del cibo. Il Premio Marietta è un omaggio a Marietta Sabatini, la fedele governante dell’Artusi, col quale insieme

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hanno provato centinaia e centinaia di ricette dando vita al celebre Manuale artusiano. A Miro Mancini il Premio gli viene assegnato “per aver saputo, nel corso di una lunga e soddisfacente carriera professionale, insegnare a tanti giovani la passione per un lavoro allettante, e far apprezzare, ben oltre i confini territoriali, l’arte della pasticceria made in Forlimpopoli”. Queste le motivazioni del Premio a Margarita Fores: “per promuovere la cucina italiana nelle Filippine e dintorni, con passione e competenza. Sostenitrice del pensiero e dell’opera artusiana, ha aperto, in accordo con il centro di cultura forlimpopolese e per le medesime finalità di formazione e ristorazione, Casa Artusi Filippine”. Nell’edizione ultime edizioni il Marietta ad Honorem è stato assegnato a Tullio Gregory e Alba e Desolina Milandri (2009); Benedetta Parodi e Gabriella Devetak (2010); a Paola Gho e Michele Serra (2011); Stefano Bicocchi (Vito) e Simonetta Agnello Hornby (2012).

XVII° edizione della Festa Artusiana. Nella stessa giornata di domenica ci sarà la consegna del Premio Marietta il concorso nazionale per cuochi dilettanti dedicato alla fedele governante dell’Artusi, Marietta Sabatini, le cui iscrizioni si chiudono il 3 giugno prossimo. Conduce la serata l’artista romagnolo Enrico Zambianchi, protagonista di una comicità visionaria che ha convinto pubblico e critica nei laboratori Zelig vincendo diversi concorsi. Gira l’Italia con il suo spettacolo sempre rinnovato e grazie alla buona conoscenza della lingua inglese, nel 2011 si è cimentato in serate stand-up comedy a Londra, New York e nel 2012 a Rio de Janeiro in portoghese. Durante la serata, per omaggiare la figura straordinaria della fedele Marietta, performance teatrale interpretata dall’attrice Tita Ruggeri, scritta da SARA OLIVIERI dal titolo “MARIA SABATINI...DETTA MARIETTA”.

La premiazione. Entrambi i vincitori saranno a Casa Artusi a Forlimpopoli (Fc) la sera di domenica 23 giugno per la consegna del premio, in occasione della

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PISTACCHIO GOLD 100% VERDE BRONTE DOP: IL GUSTO NATURALE DELLA SICILIA La Linea Pistacchio Gold di Giuso si arricchisce della nuova referenza con i pistacchi di Bronte, universalmente riconosciuti per la loro unicità

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iuso amplia la gamma di referenze della sua Linea Pistacchio Gold con il nuovo Pistacchio Gold 100% Verde Bronte DOP, realizzato unicamente con pistacchi di Bronte, universalmente riconosciuti per la loro unicità. Caratterizzato dall’aroma dolce, delicato e aromatico e un colore marrone/verdastro naturale del frutto macinato, il Pistacchio Gold 100% Verde Bronte DOP, rappresenta il top di gamma della linea di prodotti Giuso dedicato a questo gusto, che è ormai diventato uno dei più importanti in tutte le gelaterie artigianali moderne, nonché uno dei best sellers del mercato. Inoltre, ad oggi, il pistacchio è considerato dai consumatori uno dei gusti più rilevanti per classificare e posizionare sul mercato la qualità dell’offerta delle gelaterie artigianali. Proprio per questo Giuso ha scelto di ampliare la sua gamma, che conta già altre 3 referenze al pistac-

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chio, in modo da offrire a ciascun gelatiere la proposta più adatta alle caratteristiche del proprio locale e del mercato di riferimento. E lo fa ancora una volta puntando sempre sull’assoluta qualità delle materie prime, offrendo un prodotto altamente genuino e con proprietà organolettiche eccelse. Il nuovo Pistacchio Gold 100% Verde Bronte DOP risponde perfettamente alla filosofia produttiva dell’intera Linea Gold Giuso, che mira a preservare la purezza degli ingredienti e la piena corrispondenza al sapore naturale dei frutti. Tutti i prodotti della linea, infatti, non contengono aromi, conservanti, olii aggiunti e coloranti (questi ultimi, se presenti, sono solo naturali). Oltre al Pistacchio Gold 100% Verde Bronte Dop, della Linea Pistacchio Gold fanno parte: Pistacchio Gold Sicilia, realizzato solo con i migliori pistacchi siciliani, dal tenue colore verde e un sapore intenso e persistente; Pistacchio Gold Sicilia Inte-

grale, sempre con pistacchi siciliani ma tostati molto delicatamente e poco raffinati, così da ottenere un sapore pulito e una struttura grezza, in cui è possibile sentire e apprezzare tracce del frutto; Pistacchio Gold Turchia, dal colore verde giallastro e un sapore molto intenso per palati decisi. Il Pistacchio Gold 100% Verde Bronte DOP di Giuso arricchisce una linea di prodotti di altissima qualità e genuinità, capace di soddisfare le esigenze differenti di ogni artigiano gelatiere e permettere a tutti i consumatori di gustare il sapore del pistacchio che più preferisce.

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ESPERIENZA, RICERCA E SVILUPPO

PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso

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azienda PIGO Srl è uno dei produttori leader al mondo di attrezzature per il congelamento e fornitore di macchinari di processo per la lavorazione di frutta e verdura con una vasta esperienza sia nel congelamento sia nella lavorazione di prodotti ortofrutticoli. Assieme ai propri partners, PIGO ha installato le sue macchine, congelatori a spirale e a letto fluido, in tutto il mondo. I suoi sistemi sono forniti ad aziende in USA, Europa, Africa, Australia e Asia dall’azienda stessa e dai suoi partner industriali. PIGO Srl si è specializzata nelle costruzione di congelatori a letto fluido, Easy Freeze, i più indicati per congelare una varietà di frutta, verdura e numerosi prodotti ittici, carne e formaggi. I congelatori PIGO sono costruiti in maniera modulare e tutti i componenti sono totalmente costruiti in acciaio inox, capaci di fornire un perfetto prodotto IQF an-

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che con lavorazioni di prodotti delicati, come riso cotto, lamponi, ecc. Tutte le unità sono totalmente assemblate e testate negli stabilimenti aziendali prima della spedizione al cliente. Dopodiché vengono assemblate da un team di esperti PIGO nella sede del cliente. Easy Freeze e Easy Freeze Spyro sono il risultato di molti anni di esperienza, ricerca e sviluppo. PIGO può orgogliosamente dire che le sue macchine raggiungono caratteristiche operative eccellenti, efficienza energetica e facilità d’uso, che si traducono poi in molti vantaggi e privilegi per l’acquirente. Oltre a Easy Freeze e Easy Freeze Spyro, una delle macchine di punta di Pigo è la denocciolatrice automatica PG 103. Grazie al suo sistema di distribuzione, per un riempi-

mento quasi totale di piastre molto grandi (con frutta), la denocciolatrice PG 103 ha una capacità 50-100% maggiore di ogni altra denocciolatrice nel mercato, per una capacità ottimale di 60 cicli al minuto. L’esperienza dei clienti PIGO conferma l’adeguata qualità e preparazione della frutta (pulita, calibrata e con il giusto grado di maturazione) con 0,00% di noccioli rimasti. I siti www.pigo.biz e www.pigo.it aiutano ad avere un’idea migliore della produzione, brevi video sulle macchine Pigo in funzione sono visibili su www.youtube.com, sotto il nome PIGOsrl..

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PI GOs r l T e l :+ 3 904449 05 70 9 Vi aPo n t a r o n3 0 , F a x :+ 3 904449 09 77 8 3 6 0 3 0Ca l d o g n o( VI ) , I t a l i a e ma i l : i nf o@p i go . b i z

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EASYFr eez e SPYRO

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Fr eez i ng&Pr oc essi ng

Compl et es ol ut i ons f orFr ui t&Veget abl e Pr oc es s i ng

Deaer at i on &Fr ui tPr oc es s i ng Sol ut i ons


ER MENA IL ENCO

NEWS

NOTIZIE IN BREVE

PIGO SI AGGIUDICA IL PREMIO ALLA FIERA POLJOPRIVREDNI SAJAM NOVI SAD, SERBIA E IN ESCLUSIVA PER RASSEGNA ALIMENTARE PRESENTA IL PROSSIMO CALENDARIO FIERISTICO

EXHIBITION

START DATE

END DATE

PLACE

FOODTECH AFRICA

30/06/2013

02/07/2013

JOHANNESBURG

INDIA FOODTECH

30/08/2013

01/09/2013

CHENNAY

ASIA FRUIT LOGISTICA

04/09/2013

06/09/2013

HONG KONG

WORLD FOOD MOSCOW

16/09/2013

19/09/2013

MOSCO

AGROPRODMASH

07/10/2013

11/10/2013

MOSCOW

CHICAGO PROCESS EXPO

03/11/2013

06/11/2013

CHICAGO

MAFEX MOROCCO

07/11/2013

09/11/2013

CASABLANCA

GREAT LAKE FRUIT EXPO

10/12/2013

12/12/2013

MICHIGAN

NWFPA

12/01/2014

15/01/2014

PORTLAND

FRUIT LOGISTICA

05/02/2014

07/02/2014

BERLIN

CFIA

11/02/2014

13/02/2014

RENNES

UNIONALIMENTARI: “BENE I CONTROLLI A TAPPETO PER LE PRESENZA DI EQUINO, MA EVITIAMO GENERALIZZAZIONI INUTILI E DANNOSE PER LE NOSTRE IMPRESE” L’etichetta deve tutelare a pieno i consumatori ed i controlli è giusto siano intensificati. Dannoso tuttavia colpevolizzare l’intero settore fatto di migliaia e migliaia di Aziende totalmente incolpevoli ed oggi in ginocchio.

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nionAlimentari – Unione Nazionale della Piccola e Media Industria Alimentare sottolinea come spesso possano essere colpevolizzate e danneggiate enormemente Aziende che operano con quotidiana diligenza e buona fede. Le PMI alimentari basano inevitabilmente la propria attività sulla qualità dei prodotti e dei processi, a partire dalle materie prime e conseguentemente sulla selezione dei fornitori. Non fa notizia il fatto che migliaia di controlli abbiano dato esiti di assenza di carne equina, la

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campagna mediatica in atto per colpa di qualche operatore disonesto, se ne verrà provata la colpa, che a sua volta ha frodato consumatori ed altre imprese consegnando prodotti con un ingrediente non dichiarato, sta mettendo in ginocchio un intero settore con migliaia di Aziende e decine di migliaia di addetti coinvolti. Talune dichiarazioni riportate a mezzo stampa, in cui si sostiene l’assenza di controlli nella filiera, riteniamo dovrebbero essere meglio ponderate, in quanto ogni impresa alimentare adotta un proprio piano

di autocontrollo sanitario a cui si aggiungono i controlli effettuati dalle autorità pubbliche, controlli su prodotti e processi che nel settore delle carni in particolare sono molto rigorosi e codificati, soprattutto in Italia. Ben venga quindi l’ulteriore innalzamento qualitativo dei controlli, ma attenzione a non demonizzare un settore dove gli operatori, soprattutto i piccoli e medi, si difendono principalmente con la qualità che producono, e che stanno pagando oggi un prezzo assurdo insieme a tutte le loro maestranze.

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NEWS

NOTIZIE IN BREVE

IL PAVIMENTO MIGLIORE? QUELLO CHE RISOLVE I PROBLEMI! In ogni ambito la sicurezza ambientale è importante, ma diventa essenziale nelle Aziende della filiera alimentare dove avviene una manipolazione di alimenti.

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a parte più onerosa per la sicurezza nelle Aziende Alimentari, riguarda probabilmente la messa in sicurezza delle strutture, in modo particolare di pareti e pavimenti che devono essere adeguati alle normative legate alla Sicurezza delle Persone e degli Alimenti, ma al tempo stesso devono anche contribuire a preservare i macchinari e l’edificio da un deterioramento che potrebbe risultare nel tempo ancora più oneroso. Dalla cura e attenzione dedicata alle strutture e alla pavimentazione in particolare, dipendono quindi molteplici aspetti legati alla sicurezza degli operatori, alla sicurezza dei prodotti finiti e alla longevità di attrezzature e strutture, quindi possiamo affermare che

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“Scegliere la giusta strategia di manutenzione è parte integrante della più ampia strategia di business ”. Una scelta strategica sbagliata, che non tenga conto di tutti gli aspetti, può costare molto denaro sia nell’immediato che lungo tutta la vita dell’Azienda. Scegliere il giusto rivestimento protettivo di sicurezza, perché sia efficace nella logica economica non è però casuale, ma frutto di una vera e propria progettazione sviluppata attorno ad un’analisi che tiene conto di fattori tecnici, estetici, ambientali, economici, che riguardano il Cliente, la storia della Struttura, passata e futura e che vanno valutati contemporaneamente e miscelati con esperienza per ottenere uno e un solo risultato.

Per questo APS Srl, azienda di Tagliolo M.to con oltre 20 anni di esperienza, ha messo a punto un sistema di progettazione delle pavimentazioni e rivestimenti attraverso un metodo: “PavimentiSICURI®” che non è un marchio ma un sistema di lavoro per garantire al Cliente il miglior risultato. Si parte dal check-up delle superfici che deve essere accurato e svolto in collaborazione con i progettisti. Analizzare attentamente lo stato del sottofondo, dell’eventuale rivestimento già esistente e conoscere quali lavorazioni sono state effettuate nel tempo e quali saranno effettuate in futuro in quell’area, permette infatti al Tecnico di Sistema, di poter progettare il mix adatto per quella situazione. Poi è importantissimo poter contare

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su una gamma di materie prime adeguata; infatti per il successo di una pavimentazione resinosa ad alte prestazioni, non è saggio affidarsi ad una soluzione standardizzata, ma ogni singolo componente del Sistema deve essere valutato idoneo per quell’area da un Tecnico di Sistema, che abbia esperienza e competenza per progettare e garantire un Pavimento SICURO. La realizzazione, che deve sempre essere eseguita da personale capace e formato, va poi seguita in tutte le sue fasi perché è certo che una pavimentazione resinosa, seppure realizzata con i migliori materiali, sarà efficiente nel tempo solo se ogni singola fase progettata, sarà eseguita con perizia e competenza. In ultimo, ma non per importanza, è necessario essere consapevoli del piano di programmazione delle manutenzioni. Ogni singola pavimentazione, infatti, risponde ad una specifica esigenza e avrà un piano di manutenzione che sarà determinato in accordo con le necessità del Cliente e sulla base delle sue attese e disponibilità. Con il metodo PavimentiSICURI® è stato progettato anche il Pavimento realizzato da APS per il laboratorio Opson Srl, una brillante realtà che dal 1987 produce piatti pronti in a Sesto Fiorentino. I fratelli Giovanni e Luciano Bartolozzi, discendono dai una famiglia che da sempre ha svolto attività nel campo

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dell’alimentazione, insieme hanno fatto crescere il loro laboratorio di via del Cuoco, arrivando oggi a contare su oltre 40 persone tra collaboratori e dipendenti. Per rispondere alle esigenze di igiene all’interno della loro Azienda hanno affrontato in questi anni molti cambiamenti e provato diverse tipologie di pavimentazioni: “Realizzando piatti pronti abbiamo la necessità di avere un’igiene assoluta all’interno della nostra struttura. Avevamo già provato diverse soluzioni ma solo la pavimentazione progettata e realizzata da APS ha dimostrato di rispondere in pieno alle nostre esigenze di praticità e sicurezza e alle precise richieste che vengono dalla GDO e dagli organi si controllo. Quando infatti è stato il momento di pensare ad una soluzione definitiva, abbiamo ragionato insieme ai tecnici di APS in merito a tutte le possibili criticità e con il metodo PavimentiSICURI®, siamo arrivati alla soluzione personalizzata che oggi abbiamo in laboratorio.” Opson è un’azienda che ha scelto di puntare sulla qualità sotto tutti gli aspetti e da specialisti attenti i proprietari, hanno saputo valutare il “giusto costo complessivo dell’intervento” affidando a specialisti la progettazione e realizzazione delle pavimentazioni: “perché chi punta all’eccellenza sa riconoscere l’eccellenza, scoprire che a conti fatti è anche conveniente, è una piacevole scoperta in più”. La pavimentazione realizzata presso Opson Srl, ha un’attesa di vita utile

superiore ai 10 anni, è perfettamente impermeabile e antiscivolo, di facile manutenzione anche in caso di modifiche alla struttura. APS attraverso il programma PavimentiSICURI® realizza anche checkup preventivi per essere partner dei propri Clienti anche nella pianificazione utile ad individuare e analizzare tutte le possibili criticità delle superfici, presenti e future, aiutando così le Aziende a predisporre il piano di investimenti per ridurre al minimo i costi di manutenzione. Avere chiaro la stato di salute delle proprie strutture, non solo permette di fare una adeguata pianificazione tecnica mirata alla massima sicurezza dei prodotti e dei lavoratori, ma consente anche di prenotare e distribuire gli interventi anche a lunga distanza, riuscendo così a realizzare interventi più efficaci ed economici. APS con il Programma PavimentiSICURI® collabora anche con le Aziende nell’implementazione dei Piani di Responsabilità Sociale mirati al superamento dei limiti di legge e al raggiungimento del massimo profitto d’impresa si sotto il profilo economico che sociale perché la Sostenibilità non sia soltanto un bella prospettiva ma motore di un passaggio dalla logica di obbligo a quella di Opportunità. Tutti i materiali utilizzati nel programma PavimentiSICURI® sono a basso impatto ambientale per il raggiungimento delle massime performance con un’alta attenzione all’aspetto della Sostenibilità futura.

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BENEO PRESENTA UNA SIGNIFICATIVA OTTIMIZZAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO GRAZIE ALL’UTILIZZO DELL’ISOMALT NEL CUORE DELLE GOMME DA MASTICARE

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opo aver intensivamente testato l’ISOMALT BENEO nel cuore delle gomme da masticare, il BENEO-Technology Center ha potuto dimostrare che questo ingrediente è in grado di sostituire perfettamente il poliolo mannitolo, offrendo ai produttori di confetteria un’alternativa commercialmente allettante pur mantenendo la forma, la masticabilità e la consistenza della gomma. Le prove del BENEO-Technology Center si sono concentrate sulla sostituzione di una quantità di mannitolo fino al 5% - il dosaggio comunemente usato per il cuore delle gomme da masticare - col sostituto dello zucchero ISOMALT di BENEO e i risultati sono stati monitorati. Per la similitudine del profilo sensoriale e delle proprietà tecnologiche, l’ISOMALT si è dimostrato equivalente, se non superiore, al mannitolo in termini di lavorabilità e stabilità del prodotto finito, nonché di gusto e consistenza finali. Le prove hanno anche mostrato che, sostituendo il manni-

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tolo con l’ISOMALT, non è necessario apportare alcun cambiamento al processo. Maggiore stabilità del prodotto significa ottimizzazione del processo di produzione. Se si utilizza l’ISOMALT al posto del mannitolo, i risultati documentano che la solidità iniziale aumenta, rendendo il cuore della gomma da masticare più stabile. Con un cuore più stabile, si mantiene la forma della gomma, evitando deformazioni durante il processo di copertura. In aggiunta, usando l’ISOMALT nel cuore delle gomme da masticare, si riducono i tempi di condizionamento, favorendo l’ottimizzazione del processo di produzione. Le prove hanno mostrato che l’ISOMALT favorisce la lunga durata della solidità del cuore delle gomme allo stesso modo del mannitolo, garantendo il mantenimento della masticabilità e consistenza. La lunga esperienza di BENEO con l’ISOMALT, unitamente agli ultimi risultati, offre ai produttori un’alternativa commercialmente valida. L’ISOMALT

di BENEO è il solo sostituto dello zucchero derivato dalla barbabietola da zucchero e pertanto caratterizzato da un profilo dolcificante analogo a quello dello zucchero. Ha uno scarso potere igroscopico e migliora la shelflife della gomma da masticare. Inoltre, non è cariogeno e ha un basso indice glicemico e queste caratteristiche sono state di recente valutate positivamente dall’EFSA. Rudy Wouters, Vicepresidente del BENEO-Technology Center commenta: “I produttori sono alla continua ricerca di nuovi modi per migliorare l’efficienza e grazie ai risultati delle prove del BENEO-Technology Center, adesso ciò è possibile nella produzione del cuore delle gomme da masticare. L’ISOMALT, il sostituto dello zucchero di BENEO, offre un’allettante soluzione commerciale mantenendo la forma, la masticabilità e la consistenza della gomma. Il feedback che riceviamo dai clienti, esistenti e potenziali, mostra che, con questi risultati, siamo sulla strada giusta.”

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IL RAFFREDDAMENTO DEI LATTICINI

Per un importante caseificio Molisano, patria della mozzarella DOC, specializzato nella produzione di mozzarelle ciliegine e treccia, EUROCHILLER ha recentemente realizzato un impianto di raffreddamento in bassa temperatura oltre che di stoccaggio del prodotto finito.

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a mozzarella così come la conosciamo ha un processo produttivo assai complesso: dopo il ricevimento del latte dai vari allevamenti, con un processo di filtrazione e di pastorizzazione si rende il latte “puro” cioè senza contaminazioni. La pastorizzazione consiste nel portare a circa 85°C il latte attraverso uno scambiatore di calore vapore/ latte per far decantare le varie impurità presenti nel liquido. Successivamente la temperatura del latte viene nuovamente abbassato tramite uno scambiatore di calore acqua/latte: questa operazione fa sì che il latte possa essere stoccato e mandato direttamente alla fase successiva di miscelazione con caglio ed inserimento del siero; anche lo stesso siero viene tenuto a una temperatura di 15/20°C, attraverso circolazione forzata sulla camicia del serbatoio. La pasta che ne deriva viene successivamente filata a caldo e fatta passare in stampi rotazionali che ne determinano la classica forma a ciliegina. Successivamente la mozzarella rimane a bagno in una vasca di rassodamento ed eventuale salatura che ne determina la sapidità e laconsistenza in funzione delle ore di raffreddamento. Quest’ultima parte del processo viene completata grazie ad uno scambiatore di calore acqua potabile/soluzione antigelo in bassa temperatura per ridurre la temperatura della mozzarella nella va-

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sca: questa fase è costantemente monitorata dai casari che con la loro esperienza determinano il momento esatto di estrazione per procedere all’ultima fase di confezionamento. Dopo il confezionamento la mozzarella viene stoccata in una camera climatica in bassa temperatura in attesa della spedizione. In questa specifica applicazione Eurochiller si è occupata di tutto il processo produttivo dal raffreddamento post pastorizzazione, al raffreddamento del siero, passando dal raffreddamento dell’acqua della vasca di rassodamento fino al mantenimento delle celle climatiche di stoccaggio fornendo: un refrigeratore mod. NAX-S-A-FT 230, esecuzione per lavoro a basse temperature; una vasca in AISI 304 per uso alimentare, capacità 3000 lt; tre pompe di ricircolo/mandata alle utenze realizzate in acciaio inox; due gruppi di raffreddamento aria ad espansione diretta per il raffreddamento delle celle di stoccaggio.

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Chiusure con superfici fino a 90 metri quadrati

SERRANDE DECOTHERM HÖRMANN: SOLUZIONI AD HOC PER VARCHI SINO A 10 METRI DI LARGHEZZA

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lcuni capannoni sono caratterizzati da varchi di importanti dimensioni, necessari per il transito di merci ingombranti come macchine speciali o per situazioni particolari; per tali varchi è dunque indispensabile un’adeguata ed apposita chiusura. Leader nelle chiusure industriali e nelle tecnologie di carico e scarico, l’azienda Hörmann presenta oggi le serrande avvolgibili Decotherm, realizzabili in larghezze sino a 10 metri. Queste serrande risultano d’estremo interesse non solo per le performance d’eccezione che garantiscono ma anche dal punto di vista del rapporto prezzo/prestazioni: chiusure di dimensioni tanto importanti sono infatti solitamente molto costose in quanto la maggior parte dei produttori, all’interno della loro gamma base, offrono chiusure fino ad un massimo di 8 metri di larghezza ed è quindi necessario ricorrere a soluzioni personalizzate per poter ottenere la chiusura in questione. Il programma di serrande avvolgibili

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Hörmann al contrario, comprende di base anche le serrande Decotherm per varchi con larghezze fino a dieci metri e altezze fino a nove metri (le serrande Decotherm possono avere in sostanza superfici fino a 90 metri quadri) La possibilità di realizzare serrande con dimensioni tanto particolari nasce, all’interno del reparto ricerca e sviluppo Hörmann, a partire dall’evoluzione tecnica dei profili Decotherm. Grazie alla loro curvatura e microprofilatura, essi sono contraddistinti da una robustezza particolarmente elevata. Per i suoi profili Decotherm S, Hörmann lavora il cosiddetto acciaio “fullhard”,

estremamente resistente, che si distingue tra l’altro per il suo carico di snervamento maggiore del 70 percento rispetto ad altri tipi di acciaio. Grazie alla peculiare materia prima e alla sagoma del profilo, anche una serranda di 10 metri riesce a resistere alla classe 2 di carico dovuto al vento. Per un’ulteriore stabilità del manto, Hörmann offre per il suo programma di serrande una soluzione particolare: la tecnologia WPS. Con un sostegno telescopico rompitratta che si ancora al pavimento dopo la chiusura, il WPS accompagna il movimento della serranda durante l’apertura e la chiusura. I profili Decotherm si distinguono non solo per l’eccezionale stabilità, ma anche per la particolare curvatura ottimizzata che, durante l’avvolgimento, garantisce la riduzione dei punti di pressione e di abrasione sul manto. Il diametro del manto della serranda (arrotolato) risulta così più piccolo; tale caratteristica fa sì che non sia necessario un ampio spazio nella zona architrave destinato all’avvolgimento della serranda.

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SHOW YOUR ART

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uovo, completamente innovativo e unico sul mercato, per laboratori all’avanguardia o centri commerciali, “panorama “ e’ un forno rotativo con sulla parete posteriore uon ampio cristallo curvato, permette ai clienti di avere una visuale diretta del prodotto in cottura mantenendo la zona lavoro separata. Disponibile anche con schermo LCD posteriore per la visualizzazione del tipo di prodotto infornato e di tutti i dati inerenti all’avanzamento cottura. Studiato per risparmio energetico, minimo ingombro e una cottura perfetta.

CABLAGGIO SENSORE-ATTUATORE PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE L’attuale gamma prodotti per il cablaggio sensoreattuatore di Phoenix Contact si amplia di nuove varianti. Le nuove versioni, sviluppate appositamente per l’impiego nell’ industria alimentare, si contraddistinguono, tra l’altro, per le loro superfici ultralisce e per l’acciaio inox 1.4404. I requisiti imposti ai macchinari ed impianti dell’industria alimentare sono decisamente superiori agli standard dell’industria meccanica: tutte le superfici devono essere estremamente lisce e prive di fessure e di spazi intermedi. Per garantire i massimi livelli di igiene nell’intero processo, gli impianti vengono in parte puliti con procedure aggressive, inoltre, i prodotti alimentari e i

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loro imballaggi devono essere assolutamente protetti dal contatto con parti d’impianto e di macchinari. La nuova gamma prodotti per l’industria alimentare, hygienic design, soddisfa pienamente tali requisiti ed anche i materiali utilizzati rispondono alle specifiche dell’ente americano Food And Drug Administration (FDA). Oltre al cablaggio per il settore alimentare, Phoenix Contact offre una vasta scelta di connettori sensoreattuatore passivi M5, M8 ed M12 per il collegamento dei dispositivi periferici con il relativo sistema di controllo.

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DIECI CANDELINE PER UNILOY MILACRON E B&R

La storia di una partnership lunga un decennio all’insegna della collaborazione e della qualità delle macchine.

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er identificare l’inizio di questo sodalizio occorre tornare indietro nel tempo al 2003… Da poco due realtà aziendali erano state riunite in un’unica realtà: Uniloy Milacron, portando con sé macchine diverse, con piattaforme di controllo, know-how ed esperienze differenti. Fu chiara la necessità di unificare la gestione delle macchine e razionalizzare il processo di sviluppo, il che voleva dire anche adottare una piattaforma di controllo comune. Da un‘analisi dei fornitori presenti sul mercato il team di sviluppo identificò la soluzione B&R come la più adatta ai loro scopi, essendo aperta, versatile e molto efficiente perché permetteva di portare il codice su diverse piattaforme HW e nelle successive release dell’ambiente di sviluppo. Questo avrebbe consentito a Uniloy Milacron di adottare soluzioni sempre più evolute, salvaguardando gli investimenti fatti nello sviluppo del software, che sarebbe rimasto compatibile tra le diverse taglie e serie di macchine. “All’inizio fu un po’ una scommessa per noi, che non conoscevamo ancora bene B&R, – racconta Luca Bertolotti, Direttore tecnico in Uniloy Milacron – ma questa azienda ha messo in campo per noi capacità e competenze notevoli, sin dal primo contatto, con suggerimenti che si sono rivelati vincenti all’atto pratico. Durante tutti questi anni si è poi sempre trovata la disponibilità e il modo di affrontare ogni sfida con professionalità, confermando quella positività iniziale. Il fatto stesso che, nel tempo, altri concorrenti abbiano deciso di

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abbandonare le loro soluzioni per passare a B&R è stata un’ulteriore conferma della bontà della nostra scelta.” A ulteriore conferma di quanto detto da Luca Bertolotti, anche le altre società all’interno del gruppo Milacron, l’unico fornitore globale dell’intera linea di macchine per injection molding/estrusione/blow molding, equipaggiano oggi le loro macchine con sistemi B&R. Nella prima macchina per il medicale controllata interamente con dispositivi B&R, Uniloy Milacron si decise da subito di sfruttare al meglio l’integrazione nativa in Automation Studio di tutte le parti dell’automazione: CPU, I/O, motion, interfaccia operatore, etc. Negli anni a seguire, man mano che B&R sviluppava nuove tecnologie e nuovi prodotti, questi sono stati integrati nei sistemi esistenti e in quelli via via creati, aggiungendo funzionalità, affidabilità e sicurezza alle macchine, sempre salvaguar-

dando gli investimenti fatti nei progetti precedenti. L’ultimo progetto sviluppato insieme ha dato vita alla nuova macchina iniezione-soffiaggio dedicata al mercato farmacosmetico di alta gamma. Questa nuova macchina è arricchita con le più evolute soluzioni di sicurezza ed è in grado di lavorare tutti i materiali plastici in commercio. Con una dotazione B&R completa e integrata, anche l’ultima nata eredita il software di controllo e automazione sviluppato per le altre macchine, con cui condivide la struttura di base e l’interfaccia verso l’operatore, con grande risparmio di tempi e costi di sviluppo e manutenzione. Dopo tanti anni di lavoro congiunto, questa duratura relazione ha dimostrato come il continuo miglioramento tecnologico, insieme alla competenza e alla professionalità, siano in grado di produrre frutti eccellenti.

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SIPO : + 5% IL GIRO D’AFFARI NEL 2012, LA SOCIETÀ CRESCE E PROSEGUE IL PROCESSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE L’azienda riminese SIPO - che opera nel settore agroalimentare e valorizza i prodotti agricoli italiani - ha registrato nel 2012 una crescita del fatturato del 5% rispetto al 2011, proseguendo il processo di internazionalizzazione nei mercati dell’Est e del Nord Europa.

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i è chiuso con un aumento del 5% il giro d’affari di SIPO nel 2012 rispetto all’anno precedente. Un risultato positivo - nonostante il perdurante quadro economico recessivo - dovuto alla strategia di internazionalizzazione messa a punto negli ultimi due anni che ha visto l’azienda espandere la propria presenza in molti Paesi europei. L’incidenza dell’export ha raggiunto infatti una quota pari al 10% del fatturato complessivo. “Mentre fino al 2011 i nostri prodotti erano destinati solo al mercato nazionale - ha dichiarato Massimiliano Ceccarini, Development Manager di SIPO - abbiamo ritenuto fondamentale avviare un processo di internazionalizzazione per valorizzare i prodotti italiani all’estero in aree con un elevato potere di acquisto ed una forte richiesta di prodotti agricoli di importazione di qualità, in particolar modo mi riferisco ai paesi Nord-europei e dell’area Baltica”. Il dato di bilancio è peraltro superiore alla media generale del comparto ortofrutticolo e del trend economico generale. Secondo i dati diffusi nel corso di un recente con-

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vegno dalla Camera di Commercio di Rimini, il fatturato dell’industria nazionale nel 2012 ha segnato una contrazione del 5,6% sull’anno precedente, la spesa per i consumi delle famiglie mostra un saldo negativo e il tasso disoccupazione è in progressivo aumento. “I risultati positivi – ha sottolineato Ceccarini - ci hanno permesso di garantire a tutto il nostro organico i posti di lavoro, seppur abbassando notevolmente le marginalità a causa del costo del lavoro, della pressione fiscale e del costo delle materie prime sempre in aumento anno dopo anno. Nonostante lo scenario sia triste e critico, occorre fare rete, ovvero favorire le collaborazioni lungo tutta la filiera economica per uscire da questa crisi strutturale. Serve l’unione che fa

la forza - ha aggiunto - non soltanto da parte delle imprese e delle Associazioni di Categoria ma anche delle banche e dei rappresentanti politici nazionali e locali”. Nei piani del 2013 l’azienda ha annunciato nuovi investimenti in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti ad alto valore aggiunto per potersi presentare sul mercato internazionale come specialista di prodotto, soprattutto per categorie merceologiche di nicchia. E proprio in questa strategia rientra la recente registrazione del brand Si Bionda che identifica le insalate di IV gamma da agricoltura biologica confezionate e lavate pronte da consumare che saranno commercializzate prevalentemente sui mercati esteri.

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OLI EVO 100% ITALIANI ALCE NERO: AROMI E SAPORI BIOLOGICI PER OGNI PALATO

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li EVO 100% italiani Alce Nero: aromi e sapori biologici per ogni palato Provengono dalle coltivazioni più pregiate di Puglia, Calabria e Sicilia: la varietà di oli extra vergine d’oliva biologici di Alce Nero oltre ad essere alimenti sani, puliti e buoni sono anche completamente tracciabili per avere la certezza della loro storia e qualità. Bologna, 9 maggio 2013 – Prodotti dalle olive coltivate nelle zone più vocate del Sud Italia, gli Oli Extra Vergine di Oliva biologici Alce Nero racchiudono l’ampia gamma di fragranze e sapori tipici delle loro terre di origine coniugando la storia dei territori che ne permettono la nascita con la possibilità di una completa tracciabilità. Prodotto con olive provenienti dal Sud Italia, l’Olio extravergine di

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oliva 100% italiano è la scelta più classica tra la gamma di oli proposti da Alce Nero a cui si affianca l’Olio extravergine di oliva Dop Terra di Bari e Bitonto che, ottenuto dalle varietà Ogliarola barese e Coratina, è particolarmente fruttato, con un retrogusto leggermente piccante e amaro. Oltre a questi due pregiati oli, la gamma di Alce Nero conta anche oli monocultivar prodotti in alcuni dei territori più rinomati del nostro Paese: l’Olio Biancolilla, elegante e romantico che nasce dalla spremitura delle olive Biancolilla coltivate nella Sicilia sud-occidentale, l’Olio Frantoio, fruttato e leggermente piccante, proveniente dalle omonime olive calabresi e infine l’Olio Ogliarola dal gusto e dall’aroma unico e inconfondibile grazie agli ulivi del Parco degli Uliveti Monu-

mentali di Puglia che ne permettono la creazione. Classificato come varietà Ogliarola salentina (antica di 2.500 anni), quest’ultimo olio extravergine di oliva biologico Alce Nero è prodotto grazie agli ulivi secolari di Puglia, è caratterizzato da un colore giallo con riflessi verdognoli, dal profumo che ricorda il frutto dell’oliva, con sentori di erba appena falciata e dal gusto delicato, leggermente amaro, con retrogusto piccante. Ideale per con legumi e purè di fave, zuppe di verdure o di pesce, molluschi e pesce, è il condimento ideale per piatti tipici pugliesi come le frise bagnate con acqua e condite con pomodoro e origano, o l’acquasalata (pane duro, cetriolo, pomodoro, cipolla dolce). Sani, puliti e buoni, ma non solo. Tutti gli oli extravergine di oliva di Alce Nero garantiscono in più la possibilità di rintracciare la loro origine e la loro storia. La tracciabilità dell’olio permette di colmare la distanza tra produttori e consumatori, dando ai primi la possibilità di rendere pubblica la qualità del loro prodotto e ai secondi la certezza di tale qualità. Basta infatti digitare nel riquadro presente sul sito (www. alcenero.com) nella sezione olio extravergine di oliva, il numero di lotto indicato sulla retro etichetta di ogni bottiglia per conoscerne la precisa provenienza e scoprirne le caratteristiche sensoriali.

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SALUMIFICIO PEDRAZZOLI REGALA LA BONTÀ!

Al via le promozioni in store che l’azienda mantovana ha riservato ai suoi consumatori. Protagonisti i prodotti delle Linee Tradizionale, Q+ e Primavera Bio

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opo il successo registrato l’anno scorso con la promozione in store “Naturalmente Bio”, Salumificio Pedrazzoli lancia una nuova iniziativa rivolta al consumatore. Fino al 30 giugno, nei punti vendita aderenti che distribuiscono i prodotti a marchio Pedrazzoli in tutta Italia, acquistando 200 gr di Mortadella IGP Bologna, con o senza pistacchio, subito in omaggio altri 100 gr di salume! Terminerà invece il 31 luglio l’iniziativa promozionale legata ai prodotti luxury gourmet della Linea Q+. Protagonista, in caso, sarà il Prosciutto Cotto, nelle varianti Mantegna, Pico della Mirandola e Tramuschio. A fronte di un acquisto di 250 gr di prosciutto cotto al dettaglio subito in omaggio una vaschetta di preaffettato biologico a scelta tra Salame Milano e Bresaola di suino bio da 70 gr, della Linea Primavera Bio di Salumificio Pedrazzoli. “Abbiamo deciso di riproporre questa formula promozionale rivolta al nostro consumatore, sempre attento e alla ricerca di prodotti alimentari di alta qualità, tramite i negozi che distribuiscono i nostri prodotti al dettaglio. I canali coinvolti anche quest’anno sono negozi, superette, alimentari, salumerie, piccoli supermercati di fascia alta dislocati su tutto il territorio italiano. – commenta Emanuele Pedrazzoli, Direttore Commerciale Italia di Salumificio Pedrazzoli – l’iniziativa ha lo scopo di offrire ai nostri consumatori la possibilità di degustare i diversi prodotti proposti dal nostro Salumificio che hanno un

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unico minimo comun denominatore: la qualità 100% Made in Italy !” L’iniziativa vuole anche presentare la nuova vaschetta studiata dal Salumificio Pedrazzoli per i prodotti Bio preaffettati, che si presenta più piena

e con fette mosse. Questa particolare disposizione permette che le fette si stacchino in modo ottimale anche a distanza di parecchio tempo da quando il prodotto è stato inserito all’interno della confezione.

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BOLLICINE “GRIFFATE” ALBEA Una nuova impresa enologica per la Cantina di Alberobello del cavalier Dante Renzini: uno spumante di alta classe in terra di grandi rossi! Il brut “Donna Gislena”, frutto di quattro vitigni autoctoni, va ad aggiungersi ad altri assi dell’Azienda, come LUI, l’IGT Puglia Rosso Nero di Troia, che anche quest’anno si è fatto notare a Sanremo, insieme all’altro LUI, il prosciutto crudo di Norcia Igp della Casa.

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ove meno te l’aspetti… Nel regno delle bacche rosse… Tra vini grintosi e sanguigni dal nome evocativo: Negroamaro, Nero di Troia, Primitivo… ecco spuntare un bianco fruttato, addirittura spumante, dal perlage delicato: impensabile, ma vero. Ad Alberobello di Bari, patria di rossi corposi, la CantinaMuseo Albea,dopo anni di ricerca e lavoro intenso, ha ricavato un raffinato brut da uve autoctone, attraverso la spumantizzazione secondo il metodo classico champenoise: “Donna GISLENA Medici”. «Da tempo pensavo di affiancare al nostro ormai famoso fuoriclasse LUI (Igt Puglia Rosso Nero di Troia) un bianco dello stesso livello che fosse espressione del territorio, senza per forza dover copiare gli analoghi viniblasonati di altre zone, più vocate», rivela il cavalier Dante Renzini, titolare della struttura pugliese, «Per questo spumante della Valle d’Itria, abbiamo utilizzato quattro vitigni autoctoni, Verdeca, Bianco d’Alessano, Fiato Minutolo e Maruggio, che conferiscono al brut sentori di frutta gialla matura e fragranza di fiori freschi. Alla finezza delle nostre bollicine doveva corrispondere un nome di pari eleganza per cui ho dato allo spumante quello della mia nonna paterna, persona di carattere e, al tempo stesso, dolce, autorevole ma gentile: esattamente come il “Donna Gislena

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Medici!». All’incredibile risultato, in grado di spiazzare le regole codificate e tradizionali di una certa enologia e di rimarcare in modo inconsueto l’identità territoriale di questo angolo di Puglia, non si è arrivati per caso, come riferisce l’enologo Claudio Sisto, responsabile di Albea: «Il brut nasce da un progetto ben definito. Alla Cantina, volevamo lavorare sui vitigni a bacca bianca della valle d’Itria per trovare una base spumante che potesse caratterizzare la produzione di questo territorio sotto un aspetto diverso, rispetto alle duedoc, Locorotondo e Martina Franca, storicamente riconosciute. La nostra scelta è stata fatta anche grazie agli studi dell’Istituto di Ricerca di Locorotondo che si occupa da tempo della valorizzazione dei vitigni minori». Dopo un primo periodo sperimentale di lavorazione del brut, che ha permesso l’annata 2009, la Cantina Albea ha l’obiettivo di incrementarne la quantità, ma solo fino a un certo punto…«Oggi volutamente ci limitiamo a 2.000 bottiglie di spumante all’anno», conferma Dante Renzini, «In programma, abbiamo l’aumento della produzione del “Donna Gislena” fino a raggiungere nel 2016 le 6.000 bottiglie annuali, numero che però non intendiamo superare per poter garantire sempre una qualità costante e di pregio». È facile prevedere che questo vino del futuro, dal nome e lignaggio

del passato, potrà offrire al produttore molte soddisfazioni come quelle già fornite dal conterraneo LUI Igt. Il Rosso Nero di Puglia continua la sua strada di successo e, nei giorni scorsi, si è presentato ad un appuntamento a cui da anni non manca mai: il vino di Albea ha preso parte al 63° Festival della Canzone Italiana, a Sanremo, abbinato a LUI Igp, il prosciutto crudo di Norcia, riserva “24 mesi”, al pepe rosa, del Salumificio Renzini. In una location prestigiosa, i due “campioni” hanno conquistato un parterre di tutto rispetto, formato da addetti ai lavori, personaggi celebri e pubblico. La squisita sapidità delle rosee fette di prosciutto, leggermentearomatiche, e le piacevoli note fruttate e speziate del vino, morbido ed equilibrato, sono state apprezzate da tutti. Lui e Lui si sono dimostrati imigliori testimonial dell’arte di Dante Renzini.

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SIMEI FESTEGGIA 50 ANNI E PUNTA SULLA SOSTENIBILITÀ SIMEI, il Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento, il più importante punto di riferimento nel panorama delle manifestazioni fieristiche dedicate alla filiera del vino, olio e beverage, in programma a Fiera Milano Rho dal 12 al 16 novembre 2013, festeggerà quest’anno la 25a edizione. Un anniversario importante che segna un vero momento di svolta.

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l focus 2013 sarà la sostenibilità, un asset imprescindibile in particolare per il comparto del vino, dalle tecnologie di produzione al prodotto finito. L’orientamento alla sostenibilità di filiera sarà il filo conduttore dell’intera manifestazione: dalla vite al vino sulla tavola, in ogni passaggio la qualità si sposa alla sostenibilità, e diventa elemento distintivo e premiante. Durante il SIMEI sarà organizzato un importante convegno internazionale che coinvolgerà gli attori attivi sul tema della sostenibilità a livello mondiale e che contribuirà a definire le linee guida del futuro in tale ambito, sostenuto da un calendario fittissimo di workshop e seminari di approfondimento. I visitatori di SIMEI, quindi, oltre a trovare una vasta e completa

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esposizione delle eccellenze tecnologiche, potranno assistere a conferenze, convegni, momenti di studio e di scambio tra i protagonisti di questo settore affascinante quanto complesso, portatore del Made in Italy nel mondo, e che costituisce una parte sostanziale del nostro export determinando in misura considerevole i tratti dell’economia globale. In questo processo di evoluzione di SIMEI, Unione Italiana Vini in qualità di organizzatore della manifestazione si conferma fonte autorevole nella produzione di contenuti ma soprattutto agevolatore di relazioni professionali a qualsiasi livello e target. SIMEI, infatti, è una vera e propria piattaforma d’incontro tra domanda e offerta. Un’importante novità che verrà introdotta nell’edizione 2013, mai

utilizzata in ambito fieristico, è Join Tag, la nuova tecnologia a supporto della relazione espositori-visitatori che rivoluzionerà la modalità di trasferimento dei contenuti e di creazione dei contatti. In contemporanea alla 25° edizione di SIMEI si svolgerà anche la 9a edizione di Enovitis, il Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura e l’Olivicoltura. Nei padiglioni dedicati a Enovitis saranno esposte le attrezzature, le macchine e i prodotti per il settore viticolo. SIMEI ed Enovitis insieme, quindi costituiscono l’itinerario tecnologico completo dell’intera filiera vitivinicola, dal vigneto fino alla produzione e al confezionamento del vino. Agli espositori delle due manifestazioni è dedicato il Concorso Novità SIMEI ENOVITIS 2013. L’iniziativa ha lo scopo di valorizzare e divulgare le opere dei produttori di attrezzature, prodotti e servizi che presentino innovazioni di prodotto e di processo che possano far prevedere un progresso tecnico. La valutazione delle candidature sarà affidata ad un Comitato tecnico-scientifico. A cinquant’anni dalla prima edizione SIMEI è oggi l’appuntamento biennale più atteso a livello internazionale, leader a livello mondiale nel settore delle tecnologie del vino: luogo d’incontro, di approfondimento, dove si definiscono i trend di mercato e si presentano le nuove tecnologie.

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LE BOTTIGLIE A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE DI ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO SI AGGIUDICANO L’OSCAR DELL’IMBALLAGGIO 2013 DEDICATO ALLA SOSTENIBILITÀ

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cqua Minerale San Benedetto S.p.A., si aggiudica l’Oscar dell’Imballaggio 2013, sezione Comunicazione, con la sua linea “Progetto Eco-Green”. Promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio e da Conai, l’Oscar rappresenta uno dei più ambiti riconoscimenti attribuiti alle migliori soluzioni di packaging eco-compatibili e valorizza le politiche di prevenzione dell’impatto ambientale. La linea “Progetto Eco Green” è la nuova generazione di bottiglie di acqua minerale con la quale San Benedetto vuole offrire al consumatore la possibilità di scegliere tra un prodotto convenzionale ed uno a ridotto impatto ambientale. Il 100% delle emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita dei formati della linea “Progetto Eco-Green” (che comprende la mezzo litro, la bottiglia da 1 litro Easy supercompatta e dalla massima praticità e i formati famiglia da 1,5 l e 2 l) è compensato attraverso l’acquisto di crediti di tipo “VERs”, che finanziano progetti ecosostenibili per la salvaguardia del clima. Inoltre, in un’ottica sempre più ecologica, i formati da 1 l Easy e quelli famiglia da 1,5 l e 2 l utilizzano rispettivamente il 30% e il 10% di RPET, cioè PET rigenerato proveniente dal riciclo della plastica, riducendo il fabbisogno di materia prima vergine e quindi di petrolio. Leggera ed equilibrata, l’Acqua Minerale San Benedetto è un meraviglioso dono a cui la natura ha dato

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proprietà benefiche e per la quale ha creato uno scrigno sotterraneo a 300 metri di profondità in grado di conservare intatta la sua purezza originaria. La consapevolezza delle straordinarie proprietà di questa risorsa spinge l’Azienda a proteggerla, per poterla consegnare intatta alle generazioni future. Per questo motivo San Benedetto ha sottoscritto nel 2009 e rinnovato negli anni successivi un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, volto al calcolo dell’impronta di carbonio (carbon-footprint) secondo il metodo dell’LCA, al fine di avere una “contabilizzazione” ed una consapevolezza scientifica delle emissioni prodotte dalla filiera dell’acqua minerale ed orientarla alla definizione di un programma di lavoro teso ad una riduzione complessiva delle emissioni di CO2. I risultati di questi anni di intenso lavoro sono:

CO2 compensata 1 l Easy (emissioni neutralizzate attraverso l’acquisto di crediti di carbonio di tipo VERs), caratterizzato altresì dalla presenza di un 30% di RPET, guadagnandosi presto il gradimento dei consumatori e la leadership assoluta di segmento; Nel 2012 è stata estesa l’esperienza di successo di Easy ad una nuova linea di prodotti “Progetto Eco-Green” comprendente due formati famiglia da 2 l e da 1,5 l nonché un formato da 0,5 l per il consumo on the go, tutti caratterizzati dalla completa compensazione delle emissioni prodotte sempre secondo il meccanismo dell’acquisto dei crediti.

È stato misurato dal 2008 al 2011 un abbattimento del 30% della CO2 prodotta pari a circa 70.000 t CO2 eq relative alla linea acqua minerale a marchio San Benedetto (certificato da Bureau Veritas); È stato introdotto nel 2010 sul mercato italiano il primo formato di acqua minerale a

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SANT’ANNA: IL LEADER DELL’ACQUA CHIUDE IN CRESCITA ANCHE IL 2012 L’Azienda di Vinadio continua a crescere ed è ormai in vetta alla classifica dei top 500 del food & beverage

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n un mercato che parla di crisi e di sfiducia, ci sono Aziende come Acqua Sant’Anna che riescono a crescere. L’Azienda leader del settore acqua minerale ha chiuso infatti il 2012 con un fatturato di 220 milioni di euro, segnando un +10% rispetto all’anno precedente. I dati IRI al 31 dicembre 2012 confermano la leadership di mercato e il trend di crescita, unica marca con crescita di punti a valore e volume. Sant’Anna e Sant’Anna Bio Bottle – la bottiglia Sant’Anna ricavata non dal petrolio ma dai vegetali – rappresentano insieme una quota a valore del 12,1% e dell’11% a volume. Bio Bottle è ormai nella top ten dei marchi più venduti di acqua minerale, un risultato sorprendente, a soli due anni dal lancio della nuova bottiglia sul mercato e considerando la portata innovativa del prodotto, che non ha eguali sul mercato. Bio Bottle è un prodotto di punta dell’Azienda, che ha inventato un contenitore nuovo per l’acqua minerale, che non contiene petrolio come le plastiche tradizionali ma conserva tutte le caratteristiche di praticità e maneggevolezza delle normali bottiglie, preservando le caratteristiche organolettiche dell’acqua in modo paragonabile al vetro. Intraprendenza, innovazione e crescita continua sono nel dna di questa Azienda che è divenuta un esempio imprenditoriale da manuale di economia. In 10 anni il fatturato è più che triplicato passando dai 68 milioni del 2003 ai 220 milioni del 2012. Anno dopo anno, Acqua Sant’Anna ha conquistato importanti quote di mercato, superando

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Alberto Bertone, amministratore delegato di Acqua Sant’Anna

uno dopo l’atro i principali competitors fino a scalare la classifica e giungere in vetta. Il trend di crescita continua anche in questa fase economica difficile, laddove spesso i dati del mercato restano invariati o registrano un decremento. La diversificazione è un’altra ricetta individuata dall’Azienda per la crescita. A tal proposito sta registrando un grande successo il marchio Santhé Sant’Anna, lanciato solo pochi mesi fa sul mercato, che ha inserito l’Azienda in un nuovo segmento, quello del the freddo. Il marchio sta conquistando un’importante posizione sul mercato, dove si confronta con competitors storicamente presenti e consolidati e in pochi mesi dal lancio ha raggiunto a gennaio 2013 un picco di quota volume dell’8%. Tale è il successo di pubblico, che l’Azienda sta valutando un nuovo investimento per ampliare la produzione installando una nuova linea nello stabilimento di Vinadio (Cu-

neo). I dati di crescita della marca Sant’Anna evidenziano il dinamismo dell’Azienda Fonti di Vinadio su tutte le sue referenze, a partire dal best seller: Acqua Sant’Anna naturale nel formato 1.5 litri. L’Azienda Fonti di Vinadio diventa il 2° produttore nel rank a valore e soprattutto 4° produttore nel mercato delle bevande analcoliche operando in 2 soli mercati: acqua e the freddo, con quest’ultimo da pochissimi mesi. Questi risultati testimoniano come il mercato risponda bene alla politica di un’azienda che dal 1996, anno della fondazione, si è sempre rivolta ai consumatori su solide basi di fiducia e trasparenza, proponendo un marchio dalla qualità riconosciuta del prodotto e dall’innovativa portata ecosostenibile. L’ascesa costante compiuta dall’azienda in questi anni è dovuta infatti in gran parte proprio alla forza del marchio Sant’Anna, ai valori positivi che questo marchio è riuscito e continua a rappresentare per il consumatore, valori che si sono trasferiti a tutte le referenze aziendali, così come dimostrato dai numerosi riconoscimenti ottenuti e attribuiti dai consumatori ad Acqua Sant’Anna. Oggi l’Azienda figura ai vertici della classifica Nielsen delle 500 aziende top del food & beverage, insieme a veri e propri colossi come Ferrero e Barilla. Nella classifica è uno dei pochissimi marchi a segnare nel 2012 un trend positivo, con un dato di crescita a valore dell’8,3%. Non a caso l’Azienda è ormai vista come una case study analizzata da enti di ricerca e mondo accademico.

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CHIARIFICA DEI MOSTI E TRATTAMENTO DEI FONDI DI FECCIA CON I DECANTER FLOTTWEG

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elle cantine, la chiarifica dei mosti è una delle applicazioni tipiche in cui si utilizzano i decanter. A tale proposito, nel processo in esame ad essere di grande importanza non sono solo gli aspetti economici, bensì anche la qualità del prodotto ottenuto risulta essere un fattore fondamentale. Il contenuto di feccia in un mosto è variabile e dipende, in particolare, dal tipo e dall’intensità di pressatura dell’uva. Difatti, il mosto prodotto con presse a vite tende ad avere un contenuto più elevato di feccia rispetto al mosto prodotto con presse soffici a membrana. Tradizionalmente, la chiarifica dei mosti viene effettuata per sedimentazione statica delle fecce; queste vengono poi trattate mediante successiva filtrazione su appositi filtri rotativi sotto vuoto che utilizzano uno strato di farina fossile. Comparata alla decantazione centrifuga, questa pratica non è in grado di separare altrettanto rapi-

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damente le fecce dai mosti senza usare coadiuvanti di filtrazione, né di ottenere il più elevato grado di secco possibile. Tale risultato è invece ottenibile con i decanter grazie all’elevata accelerazione centrifuga sviluppata. Inoltre, la tradizionale filtrazione comporta elevati costi di smaltimento degli scarti, oltre al costo stesso di acquisto dei vari coadiuvanti di filtrazione, e notevo-

le impiego di manodopera per la preparazione, la gestione e la manutenzione dei filtri. Infine, va considerato il rischio potenziale per la salute e le relative precauzioni da adottare nel maneggiare la farina fossile. Pur essendo il costo di investimento per un decanter più elevato rispetto al costo di un filtro rotativo sotto vuoto, i ridotti costi operativi del decanter offrono vantaggi economici

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evidenti: il decanter richiede tempi molto più ridotti sia di preparazione all’uso che di pulizia, dal momento che non sono richiesti coadiuvanti di filtrazione. Inoltre, non vi sono costi aggiuntivi di smaltimento, mentre le farine fossili sono invece classificate come rifiuto speciale, con costi sempre crescenti di smaltimento. Inoltre, dal momento che il decanter scarica un solido molto asciutto, si può considerare la possibilità di re impiegarlo come fertilizzante nei vigneti, reintroducendolo, quindi, nel naturale ciclo produttivo. I decanter Flottweg sono progettati per rispondere agli elevati standard igienici vigenti nelle cantine; pertanto, tutte le parti a contatto con il prodotto sono in acciaio inox di alta qualità e le parti interne ed esterne al rotore sono raggiunte da opportuni circuiti di lavaggio ad ugelli.

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compatibilità ambientale del processo di sfecciatura dei mosti e notevole risparmio sui costi di gestione.

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A drinktec 2013 il futuro dei sistemi di imballaggio a fine linea e palletizzazione

L’IMBALLAGGIO MIGLIORE È QUELLO SUPERFLUO

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a cassetta del futuro è ergonomica, compatta e realizzata con poco materiale. La tendenza va verso cassette estremamente “aperte”. L’ultima edizione del premio di design di Coca-Cola Germania ha mostrato chiaramente come sia possibile realizzare progetti straordinari che uniscono praticità di consumo e sostenibilità. Le aziende dell’industria delle bevande sono chiamate a sviluppare una sempre maggiore sensibilità alle esigenze di sostenibilità degli imballaggi secondari. I sistemi di fine linea e palletizzazione del futuro saranno presentati a drinktec 2013, salone internazionale delle tecnologie per le bevande e il liquid food, in programma nel Centro Fieristico di Monaco di Baviera dal 16 al 20 settembre 2013. L’industria sta attraversando un periodo di tensioni: i consuma-

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tori si aspettano prodotti che, da un lato, possano essere imballati con un consumo ridotto di materiali, ma dall’altro siano adeguatamente protetti fino alla destinazione finale. Per farlo, le aziende produttrici devono rispondere a una serie di requisiti: ridurre i consumi di materiale, usare materiali riciclati, sfruttare materie prime rinnovabili, abbattere i consumi energetici. La sostenibilità deve essere garantita ed evidente a ogni stadio della catena produttiva. Le tecnologie e gli impianti utili a questo scopo saranno in vetrina a drinktec 2013. Concetti flessibili in primo piano Economicità, efficienza, flessibilità e sostenibilità sono i benchmark fondamentali per i sistemi di fine linea e palletizzazione del futuro, afferma l’Ing. Heiner Schaefer, amministrato-

re delegato di Schaefer Förderanlagen- und Maschinenbau GmbH. La riduzione della quantità di materiale impiegata per i contenitori di bevande e per l’imballaggio secondario impone modalità di lavorazione idonee a risparmiare risorse. I nuovi impianti sono concepiti per lavorare incessantemente su tre turni, con oltre 8.000 ore di produzione all’anno e intervalli di manutenzione sempre più distanti. La maggiore frequenza di lancio di nuove confezioni richiede grandissima flessibilità sugli impianti. Cambiare confezione, classificare e mescolare sono le esigenze più recenti sul fronte dell’automazione degli impianti. Azionamenti e, in generale, impianti a risparmio energetico contribuiscono a loro volta alla sostenibilità. A drinktec 2013, operatori e clienti di tutto il mondo troveranno soluzioni a queste sfide.

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Modularità e impianti a blocchi Con impianti flessibile è possibile realizzare diverse tipologie di imballaggio finale. Le linee di imballaggio complesse consentono l’esecuzione di processi in più fasi. Contenitori in PET, bottiglie di vetro o lattine possono essere confezionate in pacchi multipli. Oppure i multipack possono essere imballati in scatole di cartone, cassette riutilizzabili o cartoni avvolgibili. Anche in questo ambito, il mercato si evolve verso soluzioni modulari. I sistemi con una concezione modulare possono essere facilmente adattati a nuove tipologie di imballaggi. La capacità può essere aumentata in qualsiasi momento in base alle necessità attivando nuovi moduli. Parallelamente, nell’industria delle bevande e degli alimenti liquidi si registra un’evidente tendenza verso gli impianti a blocchi. I singoli aggregati vengono coordinati mediante sistemi di controllo avanzati, affiancando confezionatrici, impianti di raggruppamento e palletizzatori. Film retraibili e alternative A drinktec 2013 le aziende espositrici mostreranno come si possano ridurre i costi per gli imballaggi e il consumo di materiali. Grazie alla tecnologia moderna, il consumo di energia e altri mezzi di produzione degli impianti di confezionamento può essere ridotto drasticamente. I servosistemi decentrati sono più efficienti e dinamici rispetto agli azionamenti di grossa taglia. Il consumo ridotto di energia ammortizza i costi di acquisto lungo tutto il ciclo di vita dell’impianto. Un altro ambito di innovazione riguarda l’utilizzo di film nell’imballaggio finale. Riducendo gli spessori e usando materiali laminati è possibile risparmiare materiale. L’obiettivo finale è la (quasi) totale eliminazione dell’imballaggio finale. Nei contenitori in PET, l’avvolgimento con film termoretraibile ha una quota di mercato superiore al 30 percento. Gli svantaggi sono l’utilizzo di

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materie prime fossili e l’elevato consumo energetico del processo di termoretrazione. Nel frattempo, però, è stato sviluppato un sistema completamente nuovo per i contenitori in PET che elimina completamente

accatastato con un ingombro minore grazie a cavità più profonde. In generale, aumenta la popolarità dei bancali di plastica rispetto a quelli di legno, soprattutto in virtù della loro precisione dimensionale e igienicità.

l’uso della pellicola. Altre alternative all’imballaggio termoretraibile sono i vassoi a bordi alti in cartone o i vassoi conformati in plastica. Siamo curiosi di scoprire quali altre novità arriveranno da qui a drinktec 2013.

Giornata del packaging e del marketing a drinktec Forum Anche il programma collaterale di drinktec 2013 propone come sempre temi interessanti. Per Scott Meek di Miller Coors, l’imballaggio è uno strumento chiave per l’innovazione. Motore di crescita per il design e l’innovazione degli imballaggi è il titolo della sua presentazione in programma giovedì 19 settembre a drinktec Forum, che dedicherà la giornata al tema generale Packaging e Marketing. Dominic Cakebread e Claudia Werner di Canadeans terranno invece un intervento su Sviluppi e ripercussioni dell’imballaggio di bevande.

Palletizzazione: sicurezza e compattezza Le funzioni chiave della palletizzazione sono da un lato l’ottimizzazione del posizionamento sul bancale con processi manuali, robotizzati o affidati a macchine di carico speciali, dall’altro la sicurezza mediante interfalde antiscivolo, avvolgimento con film o reggiatura. Nuove modalità di disposizione delle bottiglie in diagonale consentono di sfruttare al meglio lo spazio sul pallet. Anche i sistemi di carico puntano sull’innovazione. Nel 2012, il premio per l’imballaggio in Germania è stato assegnato nel settore degli imballaggi per trasporto e logistica a un quarto di pallet innovativo che ha proposto un’interessante evoluzione funzionale di una soluzione consolidata. Accanto all’uso di materiale riciclato al 100%, l’innovazione sta nella struttura del pallet, che può essere

Drinktec apre le porte Heiner Schaefer considera drinktec una chiave per aprire molte porte: Per una media impresa come la nostra, drinktec è una porta aperta sul mondo. Il salone ci offre l’opportunità di presentare nuovi prodotti a un vasto pubblico internazionale. Molte delle nostre relazioni commerciali, con clienti nazionali e internazionali, sono nate proprio a drinktec.

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UNITED FRUITS OF AMERICA Da Pago il nuovo gusto che racconta l’America

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ago, specialista assoluto nei succhi di frutta premium, amplia la sua linea World of Nature, ispirata alle diverse regioni del mondo, inserendo il nuovo gusto Pago America per evocare attraverso la frutta, nuove terre lontane e regalare sapori esotici, questa volta quelli degli States! Pago ha quindi messo in bottiglia il succo della frutta migliore e più ricca di sostanze benefiche del continente americano unendo Pompelmo rosa, Cranberry, Mirtilli, Uva rossa, Fico d’India e Mela, ingredienti unici e innovativi ispirati ai sapori di questa Regione in un mix originale, in cui l’impronta locale e i sapori dei diversi frutti si fondono per dare vita a un blend armonioso, aromatico e morbido al palato, senza aggiunta di ingredienti artificiali. Nei quattro gusti World of Nature (Pago Amazon, Pago Asia, Pago Africa e Pago America), il sapore di base è fornito da un frutto “classico” che nel caso di Pago America è il cranberry, frutto che cresce esclusivamente in Massachusetts, New Jersey, Oregon, Washington, Wisconsin e in alcune zone del Canada, che viene sapientemente affinato accostandolo in modo

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creativo a frutta prettamente locale. Un gusto che rappresenta l’America in tutte le sue sfaccettature, un’ulteriore proposta innovativa da Pago che da sempre offre prodotti premium continuando nella ricerca e nella produzione di mix originali dimostrando come sia possibile ottenere risultati brillanti e straordinariamente godibili usando esclusivamente ciò che offre la natura. Il nuovo gusto segue la tradizionale filosofia dell’azienda: 100% naturale, 100% frutta senza zuccheri aggiunti per offrire tutti i benefici salutari che si possono trovare in natura. Pago World of Nature America sarà presente sugli scaffali dei migliori supermercati e ipermercati a partire da Aprile nel formato PET da 750 ml.

INALPI NUOVA SPIRALE DI RAFFREDDAMENTO PER FORMAGGINI Inalpi implementa la linea di produzione dei Formaggini con una nuova Spirale di Raffreddamento. L’introduzione di questo macchinario perfeziona il processo di raffreddamento dei Formaggini poiché il minor sbalzo termico – un’ulteriore garanzia del precedente processo di sterilizzazione del prodotto – comporta maggior sicurezza nella conservazione, oltre a rendere più agevole l’apertura della confezione di ogni singolo formaggino. Entrato in funzione il 28 Gennaio, il nuovo macchinario riceve i formaggini già confezionati che arrivano dalle 3 linee produttive della Inalpi; a questo punto, girando ad una velocità impostabile, in circa 45 minuti porta il prodotto da una temperatura in ingresso di 7075 gradi ad una temperatura di uscita di 12-13 gradi, rendendo

le confezioni di formaggini pronte per l’inscatolamento nei cartoni. La scelta di inserire la nuova spirale di raffreddamento nella linea di produzione è un’ulteriore conferma dell’impegno che Inalpi ripone nel perseguire un costante miglioramento e nella tutela dei consumatori, offendo loro prodotti sempre più sicuri e di qualità.

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PROCAP APRE UNA STRUTTURA ALL’AVANGUARDIA A WICKLOW, IN IRLANDA

Nuovo impianto per espandere la clientela e le offerte PROCAP nella regione

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ROCAP, una delle aziende leader in Europa nel settore dei tappi e delle chiusure in plastica, ha aperto nuovi impianti di produzione avanzata a Wicklow, in Irlanda. L’impianto permetterà all’azienda di servire meglio i clienti locali e di espandere non solo il portafoglio dei prodotti ma anche la clientela della regione (Irlanda e Regno Unito, in particolare), supportando le strategie aziendali globali. Le strutture servono attualmente i clienti del settore farmaceutico, fornendo, in particolare, chiusure e dosatori per il mercato del latte per l’infanzia. PROCAP detiene una forte posizione in questo segmento, posizione che sarà rafforzata e migliorata dal nuovo impianto. Avendo adottato i processi richiesti ed essendo dotato di attrezzature in grado di soddisfare gli elevati standard igienici necessari in questa particolare applicazione per garantire l’assenza di contaminazione dei prodotti, l’impianto ha ottenuto la certificazione per lo standard BRC/IOP GSPP (Global Standard for Packaging and Packaging Materials) (Sezione 4). Le attrezzature, moder-

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nissime e altamente automatizzate, assicurano una produzione molto più efficiente. La gamma di prodotti realizzati a Wicklow sarà estesa fino a comprendere il portafoglio completo di PROCAP, in particolare le soluzioni innovative per il settore delle bevande, per consentire all’azienda di avviare e sviluppare ulteriormente le relazioni in Irlanda e nel Regno Unito e di rafforzare la propria posizione come fornitore locale. I nuovi impianti sono stati inaugurati ufficialmente a dicembre 2012 e sono entrati in funzione a pieno regime a gennaio 2013. L’impianto serve attualmente i produttori di latte per l’infanzia di Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Germania ed Europa occidentale. La certificazione BRC/IOP ha già attratto nuovi clienti del segmento del latte per l’infanzia di Singapore ed Ecuador, di cui PROCAP è ora fornitore approvato. Oggi l’impianto opera al 60% della capacità, sfruttando i 7.800 metri quadrati di spazio e le 23 macchine per estrusione e iniezione presenti nei due locali di produzione. La struttura è stata progettata “a prova di futuro”, infatti PROCAP prevede

di espandere a 40 il numero delle macchine, per portare a termine un numero maggiore di progetti. Inoltre, dal momento che il sito lo consente, in futuro PROCAP estenderà anche le dimensioni degli impianti di produzione e dei magazzini. Le nuove strutture sostituiscono il vecchio impianto che PROCAP aveva preso in locazione in seguito all’acquisizione di MCF Plastics nel 2009. PROCAP ha scelto Greenfield, situato a soli 8 km dal vecchio impianto, per rendere più agevoli gli spostamenti ai 32 dipendenti con contratto a lungo termine. E per di più ha reso più efficiente il trasferimento delle macchine e delle attrezzature. “Gli impianti di Wicklow costituiscono un importante investimento per PROCAP e rispecchiano il nostro impegno a continuare a servire i clienti in Irlanda e nel Regno Unito e ad espandere la nostra azienda in futuro. L’Irlanda è un sito molto importante per i suoi solidi contatti con il Regno Unito e il continente. L’impianto sottolinea anche la nostra responsabilità verso i dipendenti e il loro futuro”, ha dichiarato Benoît Henckes, Chief Executive Officer di PROCAP.

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2G ENERGY AG Energia dal caffè

Il consumo annuale di caffè nel Regno Unito è di circa 136.000 tonnellate, un enorme potenziale dal quale le grandi aziende alimentari possono trarre beneficio non solo in termini di vendita. Dalla produzione e la torrefazione del caffè vengono prodotti grandi quantità di rifiuti organici che possono essere utilizzati per produrre energia. Un esempio di questo tipo è il progetto che 2G ha realizzato con la Kraft Foods US Production Ltd. situata a Banbury. Gli scarti del caffè, aventi una temperatura di 45°C, attraverso il reat-

tore UASB (Upflow anaerobic sludge Blanket) producono biogas nell´arco di 10 ore. Il procedimento è particolarmente efficace in quanto il reattore, grazie ad una temperatura già esistente di 45°C, non richiede un ulteriore processo di riscaldamento. In questo modo il biogas viene utilizzato come combustibile per un impianto di cogenerazione (agenitor 306) per la produzione di elettricità e calore decentralizzata. L’energia dei fumi di scarico dell’agenitor 306 inoltre viene recuperata attravero uno speciale scambiatore installato a valle del motore per ge-

nerare vapore saturo. Il calore del motore, a sua volta, serve ad alimentare il filtraggio biologico dell’acido solfidrico e a sostenere il fabbisogno di acqua calda dell’azienda. Oltre alla grande efficienza del processo di funzionamento, il progetto comporta un ulteriore vantaggio: grazie alla produzione di CO2 neutralizzata possono essere risparmiate le emissioni di gas serra di circa 1.400 tonnellate l´anno. Infine, con l’attuazione di questo progetto, le parti hanno dimostrato come si possano conciliare due obiettivi, quelli ecologici e quelli economici.

SCHEDA DI REFERENZA RS-007 Cliente: Modulo: Alimentazione: Potenza elettrica: Potenza termica: Messa in servizio: Collocazione:

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Kraft Foods UK Production Ltd. agenitor 306 Biogas 250 kW 265 kW 2012 Cofanatura

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ENERGIA

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COOPERATIVA SPERANZA DI CANDIOLO (TORINO) RADDOPPIA IL SUO IMPIANTO DI COGENERAZIONE ALIMENTATO A BIOGAS

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nche il secondo impianto è stato progettato e realizzato da AB Energy, azienda leader in Italia nel settore: permetterà alla Cooperativa di disporre di nuova energia elettrica e fornire, tramite teleriscaldamento, acqua calda e calore al vicino Istituto di ricerca sui tumori di Candiolo. Un significativo esempio di come i vantaggi di produrre e vendere energia elettrica si uniscono a finalità di relazione positiva con il territorio. La Cooperativa Speranza di Candiolo, sita in provincia di Torino, sta per fare entrare in attività un secondo impianto alimentato a biogas, che si affianca al primo realizzato nel 2008. Anche in questo caso si tratta di un impianto ECOMAX® 10 BIO, progettato e realizzato da AB Energy di Orzinuovi (Brescia), azienda che fa parte del Gruppo AB, leader in Italia e una delle prime in Europa nel settore. La decisione scaturisce prima di tutto dall’aver rilevato come il primo impianto ha già dimostrato nel corso dell’esercizio di questi anni ec-

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cellenti potenzialità di produzione cogenerativa e massima affidabilità. In tal senso ha dichiarato Carlo Vanzetti, socio della Cooperativa Speranza e Presidente della locale sezione di Coldiretti: “Avevamo a disposizione la biomassa per un secondo cogeneratore, anche perché facciamo da riferimento per diverse imprese agricole e zootecniche della zona. Certo, l’investimento è importante e non siamo sicuramente in un periodo così favorevole come nel 2008. Abbiamo però fatto attentamente i nostri calcoli e siamo convinti che il secondo impianto sia una risorsa ottima per la nostra Cooperativa. Vi è poi da sottolineare il fatto di come impieghiamo l’energia termica: il 30% è destinata al riscaldamento dei biodigestori, mentre il restante 70% viene convogliata tramite rete di teleriscaldamento al vicino Istituto di ricerca nella lotta contro i tumori. L’apposito accordo che abbiamo sottoscritto con l’Istituto, della durata di 5 anni e rinnovabile, prevede la fornitura di calore a condizioni di mercato mol-

to vantaggiose per questa meritoria struttura scientifica e sanitaria della nostra provincia. Siamo orgogliosi di questa collaborazione, anche perché evidenzia che il settore agro

Scheda tecnica impianto ECOMAX® 10 BIO Quantita` di Gas 546 Nm3/h Potenza introdotta 2459 kW Potenza Elettrica 998 kW Efficienza elettrica 40,6% Potenza termica 995 kW: 588 kW dal blocco motore 406 kW dai gas di scarico Energia introdotta da biogas 19.672.000 kWh Produzione annua di energia elettrica 7.825.120 kWh Produzione annua di energia termica 7.960.000 kWh Emissioni di CO2 evitate 4.790 t/a 8.030.000 kW all’anno di energia termica ceduta 570.000 m3 di gas metano risparmiati

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Il Gruppo AB al servizio dell’industria per ottimizzare la spesa energetica

COGENERAZIONE PER L’INDUSTRIA: Più efficienza, meno costi. Il più importante Gruppo italiano nel settore degli impianti di cogenerazione mette a disposizione soluzioni mirate per ogni settore industriale al fine di migliorare l’efficienza ed abbattere i costi. Ora più che mai un’opportunità strategica per la competitività delle aziende.

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’efficienza energetica costituisce una voce fondamentale nelle politiche industriali, soprattutto oggi che è necessario confrontarsi con una situazione economica difficile e mercati sempre più competitivi. In molteplici settori industriali, quelli più energivori e che richiedono un uso intenso e coordinato di elettricità e calore, la cogenerazione è la scelta più efficace per ottenere una riduzione dei costi fino al 30%. Benefici oggettivi e misurabili. A ciò si affianca il significativo contenimento delle emissioni di CO2, che ha portato la Comunità Europea ad indicare questa tecnologia come una delle più affidabili per la realiz-

zazione dell’impegno ambientale di tutta l’Unione.

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l Gruppo AB di Orzinuovi (Brescia), la più importante realtà italiana nel settore della cogenerazione e una delle maggiori in Europa, mette a disposizione dell’industria la soluzione Ecomax®. Un prodotto industriale per la cogenerazione, basato sui principi della versatilità, della modularità e della compattezza, capace di unire queste caratteristiche distintive ad elevate performance energetiche. Un’idea concepita e sviluppata interamente in AB, evoluta nella gamma e nelle possibilità applicative fino a diventare il principale riferimento tec-

nologico e di mercato della cogenerazione moderna. La linea Ecomax® assicura livelli di rendimento con vette del 98% di disponibilità di esercizio dell’impianto che permettono di rientrare dall’investimento in tempi certi.

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on la consulenza degli specialisti AB si può individuare la taglia idonea dell’impianto in ragione delle proprie concrete esigenze energetiche, avvalendosi di una proposta “chiavi in mano”, dal supporto pratiche autorizzative fino all’assistenza di un service dedicato (AB Service).

La soluzione modulare Ecomax® NGS per la cogenerazione a gas metano.

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zootecnico può e deve essere attento a ciò che caratterizza l’ambiente e il tessuto socio-economico nel quale vive e opera”. Il Gruppo Industriale AB Il Gruppo Industriale AB opera da oltre 30 anni nel settore della cogenerazione e della valorizzazione energetica di fonti rinnovabili. Conta attualmente 13 società operative e più di 450 dipendenti ed è l’unica realtà in grado di gestire in proprio tutto il ciclo di realizzazione di un impianto di cogenerazione: consulenza, progettazione, produzione, installazione e avviamento con un servizio a 360°. Ciò consente ad AB di accumulare un know- how che non ha eguali, di conoscere perfettamente ogni peculiarità del prodotto e di garantire la qualità e l’efficacia delle attività di assistenza post vendita. Il successo di AB - che ha già progettato e realizzato più di 500 im-

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pianti - deriva dai continui investimenti in tecnologie evolute, dalla formazione e specializzazione professionale costante di ogni addetto e dallo sviluppo di una sezione engineering assolutamente unica: un’equipe di oltre 100 tecnici impegnati a far evolvere il settore verso impianti massimamente affidabili e dalle performance sempre più elevate. Gli impianti di cogenerazione AB si caratterizzano per la modularità, la compattezza e la facilità di

trasporto e soddisfano le esigenze energetiche di differenti aziende. Leader assoluto in Italia, il Gruppo AB si sta espandendo anche in Europa: in Spagna con filiali a Barcellona e Madrid, in Romania a Bucarest, in Polonia con l’acquisizione della quota di maggioranza di KWE Technika Energetyczna Sp.zo.o, distributore locale e service partner per i motori GE Jenbacher, e ancora con l’apertura di filiali in Croazia e Serbia.

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Dalla centrale di cogenerazione la risposta del sistema agricolo alla crisi del settore

TROVATO IL PETROLIO VERDE NEL MEDIO FRIULI: IL BIOGAS PRODUCE OLTRE 1 MILIONE EURO L’ANNO PER IL PIL LOCALE Primo bilancio degli effetti sull’economia del territorio per l’impianto a biogas di Bertiolo (Udine). Il presidente Greenway Marco Tam: «Le aziende agricole devono puntare sull’energia da fonti rinnovabili per diversificare l’attività e non essere più in balia delle fluttuazioni delle commodities»

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ale oltre 1 milione di euro la ricaduta sul Pil locale della centrale a biogas Greenway in funzione a Bertiolo (Udine). A tracciare un bilancio del primo “esercizio” dell’impianto a biomasse è Marco Tam, presidente di Greenway Agricola a r.l, la società che riunisce dieci imprese agricole che, con la partecipazione al capitale di Friuladria impresa&finanza del Gruppo Cariparma – Crédit Agricole e lo studio Catullo & Partners di Treviso nel ruolo di advisor, hanno realizzato la centrale. «La crisi che ha investito il settore agricolo ha posto molti imprenditori di fronte alla necessità di ripensare un’attività da tempo in balia delle fluttuazioni delle commodities –spiega Tam–. Per riacquistare competitività senza cambiare pelle, abbiamo scelto di diversificare il nostro modello di produzione sfruttando le opportunità aperte dalle fonti di energia rinnovabile. I risultati del primo anno ci danno ragione. La ricchezza che producia-

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mo qui, qui rimane in perfetta coerenza con la filosofia della filiera corta: oltre alla cessione di energia elettrica prodotta alla rete si è creato un indotto importante per un territorio di piccoli paesi con poche migliaia di abitanti che si sono sempre basati sull’attività agricola e che quindi avvertono da tempo le difficoltà del settore».

La centrale, della potenza di un Megawatt e che produce 8500 MwH l’anno, è infatti alimentata da una filiera autoctona costituita da una quindicina di imprese agricole che producono, su circa 300 ettari di terreno, tutta la biomassa (colture erbacee) necessaria. Se si può quantificare in un numero oscillante, in relazione alle stagioni,

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fra le trenta e le trentacinque unità le persone che le aziende agricole destinano al lavoro per la centrale, bisogna aggiungere l’effetto indotto sull’economia locale per l’acquisto di attrezzature e macchinari agricoli e detrarre la riduzione delle spese per i concimi chimici. La centrale, infatti, produce del digestato, quindi materiale organico che va a concimare i terreni “produttori” migliorandone la qualità. Da non dimenticare, poi, i benefici ambientali: relativamente al funzionamento della centrale le oltre 1800 tonnellate equivalenti di petrolio risparmiate sulla produzione elettrica e, in termini di traffico, la ridotta movimentazione di camion

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dall’esterno per il fabbisogno di concime dei terreni. «La strada di un nuovo modello di impresa agricola, che integra la sua attività tradizionale con la produzione di energia da biogas, è tracciata –prosegue Tam–, tanto che, già dal prossimo anno, vorremmo realizzare nuovi impianti, più piccoli, per portare a 2 Megawatt la potenza complessiva, con ricadute ancora più significative sull’economia del territorio. L’esempio che abbiamo davanti per far fruttare quello che chiamiamo il petrolio verde è quello tedesco: in Germania ci sono 8mila impianti alimentati da biomasse (che saliranno a 10mila fra qualche anno), che danno 5 milioni di Mwh,

mentre l’Italia è a quota 600mila Mwh. Se è vero che questa energia ha un costo leggermente superiore non si può trascurare, accanto ai benefici ambientali, l’effetto volano sull’economia, nel nostro caso di un microsistema che ha rinnovato la sua vocazione» L’impianto Greenway di Bertiolo, costato 5 milioni di euro, produce 8mila 500 Mwh l’anno, ha un fatturato di due milioni e una ricaduta sul Pil locale di oltre 1 milione euro l’anno. Detraendo gli autoconsumi dalla produzione, si stima di cedere alla rete circa 8mila MWh, con la possibilità di valorizzare energia termica a costi contenuti per l’area industriale limitrofa.

F-GAS AL CENTRO DEL XV CONVEGNO EUROPEO SULLA REFRIGERAZIONE A Milano l’appuntamento più importante per il condizionamento e la refrigerazione

Si terrà il 7 e 8 giugno 2013 al Politecnico di Milano il XV Convegno Europeo sulle ultime tecnologie del freddo e del condizionamento, l’evento europeo organizzato dal Centro Studi Galileo, dalle Nazioni Unite, dall’Istituto Internazionale del Freddo di Parigi, dall’Associazione Italiana Tecnici del Freddo e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Convegno sarà incentrato sulla nuova revisione della regolamentazione sui gas refrigeranti fluorurati, F-Gas, che sta portando novità significative al mondo professionale della refrigerazione. Il percorso, iniziato con il passaggio da CFC-HCFC a HFC che ha portato a refrigeranti quasi drop-in, intende concludersi con il passaggio definitivo a Gas refrigeranti naturali, così come auspica la Commissione Europea nella proposta di revisione avanzata. Sarà argomento del Convegno anche lo sviluppo sostenibile legato al mondo del condizionamento e della refrigerazione: lo sviluppo dell’Europa, notoriamente povera di materie prime, è infatti legato allo sviluppo di tecnologie a risparmio energetico e alimentate da energie rinnovabili. Il mondo del freddo giocherà un ruolo importante anche in vista degli obiettivi europei fissati dalla politica 2020-20, in cui l’Italia dovrà avere, entro il 2020, il 17% di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili: in questa percentuale gioca un ruolo fondamentale la quota rinnovabile consumata per la climatizzazione (ri-

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scaldamento e condizionamento) che dovrà essere pari al 16% (nel 2005 era del 2,8%). La situazione dei frigoristi registrati dal sito delle Camere di Commercio Analizzando le registrazioni del personale competente sul portale ufficiale dedicato, risultano iscritti con certificato provvisorio circa 20mila tecnici, che dovranno conseguire il patentino del frigorista entro sei mesi, circa 230 tecnici certificati e 145 tecnici con certificato europeo inglese: i dati sono in divenire in quanto solo il CSG ha certificato 1200 tecnici e altri 600 hanno conseguito il Patentino europeo del Frigorista. Il Registro Telematico Nazionale dei frigoristi sarà un utile strumento soprattutto per i clienti finali che in questo modo potranno verificare e scegliere il tecnico abilitato. Intanto il 28 marzo scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Sanzioni (D. Lgs. 5 marzo 2013, n.26), contenente le sanzioni in caso di violazione del regolamento CE 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. Il provvedimento indica le sanzioni in cui incorrono sia i proprietari che i tecnici che operano con apparecchi di refrigerazione, condizionamento aria, pompe di calore e sistemi antincendio.

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Risparmiate 2.310 tonnellate di petrolio l’anno

ULIVI: NON SOLO OLIO MA ANCHE COMBUSTIBILE ENERGIA ELETTRICA E TERMICA DALLE POTATURE DI ULIVO Nessuna colonna di fumo nero salirà più dai campi di Calimera, paese nella campagna del salentino in Puglia. I contadini, infatti non bruceranno più all’aperto gli scarti di potatura degli ulivi, la coltura più diffusa nella zona, creando inquinamento, ma ne ricaveranno un reddito vendendole ad un’azienda agricola, la Fiusis srl guidata da Marcello Piccinni. Che le brucerà sì, ma non all’aperto. Bensì in un impianto di cogenerazione per ottenerne energia elettrica e termica.

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TUTTI CONTENTI… ANCHE L’AMBIENTE Ha ottenuto la quadratura del cerchio Uniconfort che, con la sua caldaia, scalda un’azienda, produce energia elettrica e offre un reddito alle decine di coltivatori che in precedenza eliminavano i loro scarti bruciandoli o pagando per il loro smaltimento. Inoltre, l’impianto lavora con combustibile a chilometri zero. Non a caso il progetto ha visto l’adesione entusiasta del Comune di Calimera, della Provincia di Lecce, di Arpa Puglia e del Ministero delle Sviluppo Economico.

COME FUNZIONA: CALORE ED ENERGIA L’impianto produce 1 MW di energia elettrica e 4 MW di energia termica ogni ora. L’energia pulita prodotta viene venduta all’Enel che la immette nella cittadina di Calimera con una tariffa incentivante. La cogenerazione, cioè la generazione nello stesso impianto di energia termica e elettrica, è un processo che permette di ottimizzare l’utilizzo del combustibile ma anche di migliorare la resa economica, tale da rendere la spesa dell’impianto ammortizzabile in pochi anni.

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MAGGIOR RENDIMENTO CON UN’IMPIANTO SU MISURA L’impianto è frutto di un complesso iter di progettazione, che ha visto l’ufficio ricerca e sviluppo di Uniconfort testare le potature di ulivo nella caldaia per le prove di combustione. Quindi, valutati il grado di umidità, la pezzatura e le caratteristiche fisico chimiche dello scarto agricolo, è stato progettato l’impianto migliore in termini di funzionalità, resa e abbattimento delle emissioni.

Stoccaggio della biomassa nel piazzale esterno

IL RISCATTO DELLO SCARTO Uniconfort è attualmente l’unica in grado di fornire caldaie che bruciano diversi materiali, anche fuori standard, in risposta alle particolari esigenze del cliente, sia che si tratti di materiale acquistato sia che de-

rivi dagli scarti di lavorazione della sua attività. Impianti in grado di bruciare senza problemi e ad alta resa materiali che altre caldaie non riescono a lavorare: con umidità molto alte (fino a M55) e con residui di ceneri cinque volte più alte

del cippato: torsoli di mela, sansa di olive, lettiere di fungaie, potature di vite e vinaccia, scarti di segheria, residui di lavorazione che rappresentavano un costo per il loro smaltimento e che sono invece diventati risorsa.

Caldaie a biomassa per le primizie

A BIBIONE ASPARAGI A FEBBRAIO

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nticipare di due mesi la stagionalità degli asparagi, con evidenti vantaggi nella loro commercializzazione. Un’utopia? No, una realtà economicamente sostenibile se si utilizzano le biomasse. Gli asparagi vengono raccolti dal 15 aprile al 30 maggio, stagione più mite che aiuta la crescita naturale del turione. Crescono tutti insieme in poche settimane, così vengono immessi sul mercato quasi simultaneamente, con un andamento dei prezzi che da molto alto nei primi giorni, si abbassa rapidamente per la quantità di prodotto immessa sul mercato. Ottenere un raccolto anticipato, dun-

La raccolta degli asparagi

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que, presenta indubbi vantaggi dal punto di vista economico, qualora la produzione “artificiale”, naturalmente, abbia però costi sostenibili. LA COOPERATIVA AGRICOLA CHIEDE AIUTO A UNICONFORT L’idea è venuta ai soci della Cooperativa Agricola Bibione che lavorano nell’ambito della produzione agricola a pochi chilometri dal mare, a Bibione in provincia di Venezia. Hanno chiesto aiuto a Uniconfort, il terzo produttore al mondo di caldaie alimentate a biomasse solide e insieme hanno progettato un impianto che utilizza combustibili a bassissimo costo: le biomasse so-

lide. Un’esperienza unica in Italia e che permette di raccogliere i primi asparagi a febbraio. CON LE BIOMASSE SI PUÒ! Una caldaia alimentata a cippato con una potenza di 700 kW produce acqua calda che va ad alimentare un circuito posto sottoterra, a 5 centimetri dalle radici degli asparagi, per cinque ettari di coltivazione. E’ possibile così mantenere una temperatura a 35 °C che permette di anticipare di molto la stagionalità. Il cippato che alimenta la caldaia, 250 chilogrammi all’ora, viene acquistato a basso costo da una cooperativa che lo ricava dalla manutenzione dei boschi e permette un risparmio sul costo dell’energia di oltre un terzo e di ammortizzare l’investimento in soli cinque anni. FINANZIAMENTI PUBBLICI L’iniziativa ha visto il plauso anche dell’UE che, attraverso il Piano di Sviluppo Rurale e grazie alla collaborazione di Veneto Agricoltura, ha erogato finanziamenti a fondo per-

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La caldaia modello CMT

duto che hanno coperto circa il 40% dell’investimento. IL RISULTATO Ora a Bibione è possibile fare la raccolta dal 20 febbraio al 1 aprile: 430 chilogrammi di asparagi a stagione che ven-gono venduti, in genere alle grandi catene di supermercati, al doppio del normale prezzo di vendita. NON SOLO ASPARAGI… Uniconfort non è nuova a questo tipo di esperienze. In Francia caldaie Uniconfort permettono di scalda-

re serre dove crescono tutto l’anno scaldate a costo zero bruciando la piantine di melone, di proprietà del lettiera dove questi crescono. mag-giore produttore francese di questo pregiato I NUMERI DELL’IMPIANTO frutto; mentre in Irlanda più che all’allun-gamento della Modello caldaia CMT stagionalità si è badato al Potenza termica 700 kWt risparmio: le serre dove si Contributo PSR 40% coltivano i funghi vengono

www.itfoodonline.com macchine e tecnologie per l’industria dell’alimentazione e delle bevande

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TESSARI ENERGIA: DIVENTARE IMPRENDITORI ENERGETICI CON LA COGENERAZIONE

L’azienda veneta, con oltre 60 anni di esperienza sui gruppi elettrogeni, è diventata un punto di riferimento anche nel mercato del biogas offrendo alle imprese agricole impianti personalizzati dalle elevate prestazioni

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zienda leader nel settore energia, la Tessari Energia Spa negli anni ’50 si è specializzata nella costruzione dei primi gruppi elettrogeni per ospedali, aziende, centri commerciali, alberghi. Una realtà che si è sempre distinta per l’affidabilità dei propri sistemi, studiati per offrire rendimenti elevati e massima sicurezza di utilizzo. Grazie alla sua politica di evoluzione continua, oggi la Tessari Energia è impegnata anche sul versante del biogas: un settore già esplorato negli anni’60, quando i primi impianti costruiti in Italia montavano proprio i motori dell’azienda. Massima affidabilità con le motorizzazioni Man La Tessari Energia si distingue nel settore delle energie alternative grazie ad una filosofia mirata alla massima qualità. In quest’ottica, l’azienda garantisce l’alto livello della propria produzione con l’impiego di motorizzazioni Man. Un marchio affidabile, leader a livello mondiale nell’ambito dei motori con alimentazioni a gas metano/bio-gas, su gamme di potenza medio piccole con potenza unitaria modulare a partire da 30 kWe sino a 350-380 kWe fino a 1 MW. In un momento in cui la produzione di energia deve ricorrere a fonti combustibili alternative rispetto alle tradizionali, la Tessari Energia ha scelto Man, confermando la propria vocazione verso un settore ricco di sfide che necessita di serietà e di una solida

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professionalità. Grazie a questa collaborazione, la Tessari Energia offre il servizio ufficiale di officina autorizzata Man, con ricambi originali; il tutto, supportato dall’esperienza del personale interno acquisita attraverso corsi di formazione tenuti presso la casa madre.

ideale nei sistemi di cogenerazione con produzione di energia elettrica e contemporaneo recupero del calore o di autoproduzione continua di energia elettrica, con alimentazione a gas metano da rete o con biogas ottenuti da reflui di depurazione, discarica, biomasse ecc.

Impianti ad hoc altamente personalizzati Grazie agli incentivi statali, la richiesta di impianti di produzione di biogas è in netto aumento, soprattutto nel comparto agricolo. Sistemi che, oltre a dare un contributo concreto alla salvaguardia dell’ambiente, permettono anche agli agricoltori, così come agli allevatori, di diventare imprenditori energetici. La Tessari Energia, forte di una lunga esperienza industriale e di un’operatività basata sulla massima flessibilità, è oggi in grado di realizzare impianti “ad hoc” progettati sulla base delle specifiche esigenze di ciascuna impresa agricola. Le motorizzazioni proposte trovano la loro applicazione

Supporto costante col servizio post vendita Forte di un ufficio tecnico che analizza e personalizza il prodotto e grazie ad uno staff commerciale altamente qualificato, la Tessari Energia offre un servizio post vendita di massimo livello. Grazie a questa organizzazione, il cliente viene costantemente supportato nell’utilizzo degli impianti, dei gruppi elettrogeni di emergenza e dei gruppi di co-generazione che funzionano 24 ore su 24. Una filosofia aziendale che – superando il concetto di vendita fine a se stessa – è basata sulla vicinanza al cliente e sulla costituzione di un rapporto di fiducia.

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DUPONT PIONEER OFFRE NUOVI SERVIZI PER IL SETTORE BIOGAS IN ITALIA

Analisi del digestato: un sottoprodotto diventa una ricchezza per il terreno

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er fornire un sostegno valido alle aziende agricole italiane orientate verso le bioenergie, DuPont Pioneer ha avviato nel 2009 un progetto per aumentare l’efficienza d’uso delle biomasse utilizzate negli impianti biogas. Il progetto oggi è diventato un programma di supporto esteso a tutti gli impianti biogas presenti in Italia con un’assistenza su più fronti del ciclo produttivo: scelta dell’ibrido di mais più adatto alla produzione di biogas, analisi dei raccolti e dei sottoprodotti per la valutazione del loro potenziale energetico, assistenza e monitoraggio della conservazione delle biomasse raccolte, valutazione dell’andamento del processo fermentativo dell’impianto di biogas. Fondamentale è la necessità di ottimizzare l’uso del digestato in uscita dall’impianto e di verificarne gli effetti sui suoli, in modo da valutare la migliore soluzione per la sostenibilità ambientale ed economica dell’impianto di biogas. Il digestato rappresenta il sottoprodotto finale del processo di fermentazione. Pur essendo spesso considerato solo un prodotto di scarto, ha un elevato valore agronomico, se utilizzato correttamente, perchè ricco di fertilizzanti e sostanze organiche che possono migliorare le caratteristiche del terreno. Come spiega Mirko Bracchitta, Biogas/Biomass Marketing Coordinator, DuPont Pioneer Italia, “Per la valutazione delle proprietà ferti-

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lizzanti del digestato, il laboratorio di Pioneer fornisce agli agricoltori tutti gli elementi necessari per inserirlo nei piani di concimazione aziendali. Il programma di studio e supporto tecnico parte dall’analisi del digestato, passando al monitoraggio dei terreni per la valutazione della fertilità disponibile in campo e arriva ad un piano di concimazione ed avvicendamento colturale circostanziato sulla realtà aziendale.” L’analisi del digestato permette di: incrementare la sostenibilità dell’impianto biogas, permettendo di mantenere livelli ottimali della sostanza organica dei terreni; quantificare le unità di potassio e fosforo apportate mediante lo spandimento del digestato, riducendo o azzerando la necessità di concimazioni minerali per tali elementi; ottimizzarne l’uso in base alla sua composizione chimica, suggerendone l’interramento e riuscen-

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do a minimizzare la necessità di una concimazione minerale azotata, con notevoli benefici ambientali ed economici, senza alterare le rese produttive delle colture; 4) valorizzare l’azione neutralizzante del digestato in terreni acidi, con un netto miglioramento della fertilità del terreno. Le analisi effettuate da Pioneer riportano il reale quantitativo di azoto totale presente nei reflui zootecnici e nei digestati e la ripartizione tra la quota minerale e quella organica; possono inoltre fornire il contenuto in microelementi del digestato, permettendo di valutare eventuali rischi di salinizzazione del suolo e di preservare gli equilibri chimici e microbiologici del terreno. Il Servizio Agronomico di Pioneer assiste l’agricoltore in tutte le fasi della coltivazione del mais, dalla raccolta e conservazione, fino alla fermentazione e produzione di metano, creando nuove soluzioni per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, non rinnovabili e inquinanti.

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FIERE

APPUNTAMENTI - CONVEGNI

A HOST 2013 INNOVAZIONE E FORMAZIONE GRAZIE AD EVENTI A 5 STELLE

Innovazione non significa solo nuove tecnologie. Oggi significa anche, e soprattutto, nuovi modi di soddisfare la domanda in costante evoluzione di utenti sempre più esigenti.

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ost, il Salone internazionale dell’ospitalità professionale leader mondiale nel settore Ho.Re.Ca e Retail, è il punto di riferimento riconosciuto per l’innovatività nel settore. E propone nella prossima edizione, in fieramilano a Rho da venerdì 18 a martedì 22 ottobre 2013, un ricco palinsesto di eventi e incontri che apriranno nuovi orizzonti di business agli operatori. Grandi protagonisti i nuovi format, che si evolvono sempre più verso la multi-specializzazione: punti di consumo capaci di evolvere lungo la giornata da coffee bar a bistrot, da happy hour a pub, offrendo sempre prodotti e servizi specializzati di qualità. Nuovi concept da conoscere aHost 2013 in momenti formativi-informativi e, soprattutto, da “toccare e provare” dal vivo, con sessioni di showcooking, declinate nelle sue diverse potenzialità – e ibridate anche fuori dalla cucina, per entrare in gelateria, pasticceria e arte bianca e arricchirsi di design e tecnologia. Due leadership per un’innovazione da star, Host e Identità Golose È l’incontro tra due eccellenze quello che si concretizza nelle iniziative che Host 2013 realizzerà in collaborazione con Identità Golose - the International Chef Congress.Cucina live sotto i riflettori per uno show cooking davvero “stellato”, grazie al connubio tra la partecipazione di top chef italiani e internazionali – nel portfolio di Identità Golose troviamo nomi

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quali Carlo Cracco, Claudio Sadler, Jordi Vilà o Rodrigo Oliveira – e la presenza delle realtà Ho.Re.Ca. più innovative del mondo, che ogni due anni si ritrovano a Host per presentare in anteprima, le loro novità. Veri e propri top chef della tecnologia, che “cucinano” quelle innovazioni tecniche, ad esempio la cottura sottovuoto, che permettono un cooking sempre più originale e creativo: gli eventi di Host e Identità Golose saranno un’esperienza dal vivo unica per individuare le tendenze di mercato più hot nella ristorazione, e non solo, viste ‘in action’ sotto le mani dei grandi chef.

Quando l’innovazione si fa layout: design, tecnologia e sostenibilità Per rispondere all’esigenza di sviluppare l’innovazione a 360 gradi, coniugando le nuove tecnologie con format e layout contemporanei, Host e Fiera Milano firmano, in collaborazione con POLI.design, il consorzio del Politecnico di Milano dedicato al disegno industriale, due iniziative che pongono al centro il ruolo chiave della progettazione, intesa come armonia tra estetica, tecnologia, funzionalità e sostenibilità: HOSThinking - a design award e Smart Label. Sviluppare nuovi format di design, originali e innovativi, HOSThinking – a design award è la sfida che Host e POLI.design lanciano ai designer di tutto il mondo: il riconoscimento, che ha il patrocinio di ADI - Associazione Italiana per il Disegno Industriale, premierà i progetti che esprimeranno al meglio, con proposte inedite e distintive, l’evoluzione dei nuovi spazi ibridi, con particolare attenzione al coinvolgimento del cliente nel concept. Una giuria, composta da rappresentanti di ADI e del Politecnico di Milano, individuerà una short-list di progetti finalisti che saranno esposti a Host 2013, e tra i quali verranno individuati i 3 vincitori, premiati in uno speciale evento durante la manifestazione. Con Smart Label, inoltre, Host e Fiera Milano con POLI.design premiano le proposte più innovative in termini di funzionalità, tecnologie, sostenibilità ambientale, risvolti etici e sociali per

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FIERE

prodotti e aziende, presenti a Host 2013. Fino a maggio 2013, le aziende potranno inviare la candidatura di un prodotto o progetto in realizzazione: una commissione di docenti del Politecnico di Milano ed esperti di settore valuterà le candidature e attribuirà il riconoscimento ai prodotti che possiederanno i requisiti necessari. Oltre la ristorazione verso la multi-specializzazione Ancora show-cooking protagonista, sviluppato secondo le più recenti tendenze alla multi-specializzazione dei punti di consumo, perExtraordinariamente Host: una grande area eventi ‘extraordinaria’, realizzata in collaborazione con l’APCI - Associazione Professionale Cuochi Italianie Reed Gourmet, che proporrà per tutta la durata della manifestazione nuove, originali declinazioni nei quattro settori:cucina, pasticceria, gelateria, panificazione. Quattro mondi differenti, ma affini, s’incontrano in un unico, grande evento per 5 giorni di lezioni live, animati dai migliori professionisti del settore: per la prima volta sotto un unico cappello, Host propone risposte innovative alle tendenze del dolce, del pane, del gelato all’interno del ristorante (anche d’hotel), facendo parlare i protagonisti di ogni comparto. Punto forte degli eventi l’interattività con il pubblico, oltre ai temi ‘caldi’ e all’autorevolezza degli chef partecipanti. Nella stessa linea, con l’obiettivo di mettere “in rete” la notevole rete di informazioni dell’associazione, una serie di incontri organizzati conFCSI - Foodservice Consultants Society International, che aiuterà gli operatori a valorizzare l’apporto dei consulenti nello sviluppo, progettazione, pianificazione e gestione di concetti nel settore alberghiero, nella ristorazione gastronomica e nella ristorazione collettiva, con il supporto di aziende raggruppate in pool di professionisti. Il contributo culturale e d’informazione di FCSI si esprimerà in seminari, che spazieranno dalla consulenza e

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APPUNTAMENTI - CONVEGNI

l’utilizzo degli strumenti social media alle nuove opportunità di business dei nuovi mercati, dall’organizzazione di grandi eventi alla valorizzazione del rapporto di partnership tra cliente e consulente, fino alla sostenibilità e la green economy. Bar-caffè, pasticceria-gelateria e oltre Taglio business al centro per P.E./24h La Cas@ fuori-Casa, ciclo di eventi a cura di FIPE - Federazione Italiana Pubblici Esercizi: ogni giorno focus, seminari, animazioni professionali per offrire soluzioni a una domanda in continua trasformazione. Un percorso guidatoattraverso una giornata-tipo di 24 ore – dalla colazione alla pausa pranzo, dal break all’happy hour fino alla ‘movida’ – renderà stimolante e interattiva la condivisione degli approfondimenti che verranno trattati con professionisti del marketing, del design, della cultura enogastronomica, della fornitura di attrezzature e di materie prime, insieme con momenti informativi sull’attualità in materia di igienico-sanitaria, economica, finanziaria e amministrativa. In attesa della manifestazione uno ‘sportello online’ è già disponibile suwww.host.fieramilano.it e www. fipe.it. Nell’ambito della pasticceria e gelateria, a Host Sweet World team provenienti da tutto il mondo daranno vita, in un contesto di tecniche innovative e coreografiche, alle più suggestive creazioni di sapori rari. Organizzato in collaborazione con GAT,

GA e Federazione Italiana Pasticceria Gelateria Cioccolateria, attraverso talk-show, ospiti e competizioni Host Sweet World trasporterà i visitatori di Host in un viaggio planetario tra profumi lontani e culture enogastronomiche, fra tradizione e scienza. L’area ospiterà anche il più grande caffè del mondo, una perfetta replica in scala del Caffè Pedrocchi sullo sfondo di Padova. Per il gelato,profumi lontani e sapori dimenticati, incontro di culture gastronomiche in bilico tra scienza e tradizione, materie prime da esaltare a Host Sweet World, una iniziativa che intende porre l’accento sulle diverse interpretazioni a livello internazionale della gelateria e della pasticceria, grazie al contributo di specialisti e professionisti. Puntando sulla qualità per creare sinergie tra gelatieri e aziende: per loro Host diventa un grande laboratorio che, di fronte alla globalizzazione dei gusti e dei sapori, vuole mettere in risalto le differenze creando occasioni per la contaminazione dei saperi, attraverso iniziative e competizioni organizzate in collaborazione con GAT e ARTGLACE, Confederazione delle Associazioni dei Gelatieri Artigiani Europei. Si daranno battaglia 9 team provenienti da altrettante nazioni, che presenteranno 6 nuovi gusti di gelato con ingredienti tipici dei Paesi di provenienza. Completano l’evento dimostrazioni di cioccolato, sculture di ghiaccio, cake design e la competizione internazionale per l’intaglio di vegetali con la partecipazione di specialisti internazionali. Arte Bianca live E con APPAFRE - Associazione Produttori Pasta Fresca Piccola e Media Impresa, a Host 2013 nello showcooking ci si potrà cimentare inPrimo Piatto, vero e proprio laboratorio di pasta fresca, dove sarà possibile seguire corsi sulla preparazione della pasta tenuti da Maestri Pastai, sperimentare e provare come si lavora la pasta, e partecipare a sessioni di cucina dal vivo con degustazione.

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PRESENTAZIONE DEL CONGRESSO MONDIALE DEL POMODORO 2014 ALL’ASSEMBLEA DEL DISTRETTO DEL POMODORO DA INDUSTRIA - NORD ITALIA

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l Congresso Mondiale del Pomodoro, che si terrà dall’8 all’11 giugno 2014 a Sirmione sul Lago di Garda, è stato presentato, nell’ambito del programma di promozione nazionale ed internazionale, agli Associati del Distretto del Pomodoro da Industria - Nord Italia nel corso dell’Assemblea Generale tenutasi il 22 aprile a Parma. Alla presenza di oltre 50 Partecipanti - tra Organizzazioni dei Produttori (OP), Organizzazioni Professionali Agricole, Industrie di trasformazione privata e cooperativa e loro associazioni, Province di riferimento del Distretto, Camere di Commercio e centri di ricerca - Fiere di Parma, Segreteria Organizzativa del Congresso, ha presentato i principali punti che saranno sviluppati dal programma di relazioni ed interventi su cui sono al lavoro gli esperti coinvolti nel Comitato Scientifico dell’evento. Questo importante Congresso approda in Italia, all’interno dell’area del Distretto del Pomodoro del Nord Italia, dove è presente una filiera divenuta un riferimento a livello internazionale per il settore, a conferma del valore aggiunto che il nostro Paese ha sempre dimostrato in ambito agronomico e per l’industria conserviera mondiale. Il Congresso Mondiale del Pomodoro, che costituisce l’appuntamento biennale di riferimento organizzato da AMITOM e World Processing Tomato Council, sarà ospitato da AIIPA,

TOMATO CONGRESS RA 2/13.indd 3

Confcooperative e gode del patrocinio dell’Organizzazione Interprofessionale Distretto del Pomodoro da Industria – Nord Italia, che sarà protagonista nell’ambito del post congress tour che si terrà a Parma l’11 e il 12 giugno 2014 con l’obiettivo di valorizzare il territorio produttivo, presentando il modo di lavorare in filiera coniugando l’alta qualità del prodotto e la sostenibilità ambientale. “Dalla terra alla tavola: un impegno comune per il futuro dei prodotti trasformati a base pomodoro” è il tema centrale che unirà gli argomenti trattati nel corso del Congresso: dalle previsioni su produzione e consumi nelle diverse aree del mondo, alla discussione sulla sostenibilità e la produttività della coltura del pomodoro da industria. Per la prima volta, inoltre, il Retail sarà parte attiva del Congresso e fornirà il proprio punto di vista anche sulle nuove tendenze di consumo. Pomi - Consorzio Casalasco del Pomodoro ha confermato la pro-

pria presenza al Congresso in qualità di “main sponsor”. Il Consorzio Casalasco del Pomodoro è una cooperativa che associa circa 300 aziende agricole, ubicate tra Parma, Piacenza, Cremona e Mantova che coltivano pomodoro fresco su 4.500 ettari di terreno per una produzione complessiva di 350.000 tonnellate. Con un fatturato di 220 milioni è il primo trasformatore di pomodoro in Italia e detiene da alcuni anni il marchio Pomì famoso in Italia come nel resto del mondo. La Segreteria Organizzativa dell’evento è stata affidata a Fiere di Parma, leader nel settore degli eventi dedicati all’agro-industria, con Cibus e Cibus Tec. Fiere di Parma lavora da sempre insieme all’industria “Food” e “Foodtech” per la promozione del settore nel mondo. Una competenza riconosciuta a livello internazionale ed un polo attrattivo per l’industria alimentare e tecnologica italiana che a Parma trova il suo baricentro naturale. Il World Processing Tomato Congress rappresenta anche un’importante vetrina per il comparto italiano, che, con i suoi 4,5 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato, è la seconda realtà al mondo dopo la California e il primo Paese nell’ambito delle nazioni aderenti ad AMITOM. Sul totale relativo all’Italia, le industrie del Distretto del Pomodoro del Nord Italia hanno lavorato nel 2012 circa 2,5 milioni di tonnellate di prodotto.

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SAVE 2013 L’APPUNTAMENTO DI RIFERIMENTO DEDICATO ALLE SOLUZIONI PER L’INDUSTRIA TORNA A VERONA IL 29 E 30 OTTOBRE

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l 29 e 30 ottobre a Verona è in programma la nuova edizione di SAVE 2013 evento verticale di riferimento per le Soluzioni e Applicazioni Verticali di Automazione, Strumentazione, Sensori, organizzato da EIOM, Ente Italiano Organizzazione Mostre. Dopo gli ottimi risultati del 2012, SAVE torna a Verona con un’edizione studiata per conoscere e condividere le migliori strategie, i recenti trend del settore, le applicazioni specifiche per i differenti mercati industriali, quali Energia, Ambiente, Food&Beverage, Farmaceutica e Cosmetica, Automotive, Chimica e Petrolchimica, Gomma e Plastica, Carta e Legno, Cemento e altro ancora. La struttura verticale della manifestazione consente di ospitare, in parallelo con l’offerta formativa di associazioni e aziende, approfondimenti mirati, che andranno a toccare tematiche connesse alle soluzioni per l’industria. Molti i convegni, seminari e momenti di formazione che si stanno delineando in vista delle intense giornate di ottobre, grazie al contributo dei massimi esperti di settore e il sup-

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porto scientifico delle principali associazioni di settore, quali ANIPLA (Associazione Nazionale Italiana per l’Automazione), AIS / ISA Italy Section (Associazione Italiana Strumentisti), ISPE Italy (International Society for Pharmaceutical Engineering), ASSOAUTOMAZIONE / Gruppo PLC (Associazione Italiana Automazione e Misura), AIAT (Associazione degli Ingegneri per l’Ambiente ed il Territorio), PLC Forum (la principale Associazione Italiana online per la promozione dell’Automazione), AIAS (Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza), A.I.MAN. (Associazione Italiana Manutenzione), e molte altre ancora.

Anche l’appuntamento 2013 di SAVE si svolgerà in concomitanza di altre iniziative verticali in programma nelle stesse date, quali MCM (manutenzione industriale), VPC (valvole, pompe, componentistica), ACQUARIA (trattamento acqua e aria), HOME & BUILDING (automazione dell’edificio) per sfruttare la sinergia degli eventi e lo sviluppo di nuove opportunità. SAVE è quindi un appuntamento immancabile per conoscere le più avanzate soluzioni applicative, comprendere il mercato e le novità dell’industria, offrire aggiornamenti, incontrare i principali protagonisti del settore e sviluppare nuove opportunità di business.

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L’evento verticale di riferimento

Tecnologie • Soluzioni applicate • Formazione Fiera di Verona 29-30 ottobre 2013 Sponsorizzato da

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Sistemi di controllo (DCS, PLC, PC industriali) Strumentazione industriale di misura e controllo Interfacciamento HMI Sensoristica Quadri e regolatori Software per l’industria SCADA, telecontrollo e reti tecnologiche Strumentazione da laboratorio Valvole e attuatori Efficienza energetica Motion control Fieldbus e comunicazione

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IL MOVIMENTO “INTELLIGENTE” PER LE MACCHINE ITALIANE MC4 - Motion Control for si conferma punto di riferimento per le tendenze tecnologiche in atto nel settore del controllo del movimento

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edizione 2013 di MC4 - Motion Control for, la mostra-convegno dedicata alle tecnologie per il controllo del movimento, ha suscitato l’interesse dei costruttori di macchine, sempre attenti a ricercare soluzioni innovative per i loro prodotti esportati in tutto il mondo. Un’agenda ricca di contenuti e la presenza dei principali protagonisti del settore gli ingredienti principali del successo della manifestazione organizzata da Fiera Milano Media. Alcuni dei beni di consumo più amati nel mondo sono prodotti e confezionati grazie a ingegnose soluzioni progettate e realizzate dai costruttori italiani di macchine automatiche. Il cuore di queste macchine, o meglio il cervello che comanda i loro muscoli, è rappresentato dalle soluzioni per il controllo del movimento. Agli operatori di questo settore Fiera Milano Media dedica

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MC4 - Motion Control for (www.mostreconvegno.it), una manifestazione che è diventata ormai un appuntamento di riferimento. Giunta alla nona edizione, la mostra-convegno ha chiamato a raccolta quest’anno circa settecento operatori specializzati: manager, tecnici e progettisti che lavorano nelle aziende che costruiscono macchine e impianti utilizzati in ambito industriale ed energetico. Organizzata a Bologna, nel mezzo di uno dei più dinamici distretti produttivi italiani, MC4 - Motion Control for affianca a una vetrina di prodotti e soluzioni di eccellenza un ricco programma convegnistico che consente ai visitatori di approfondire i temi di maggiore attualità tecnologica. La meccatronica è infatti una disciplina che attinge dalla meccanica, dall’elettronica e dalle tecnologie informatiche per realizzare soluzioni in grado di far funzionare in

maniera efficiente ed efficace macchine e impianti. Particolarmente seguita è stata quest’anno la sessione plenaria curata da LIAM, il Laboratorio Industriale Automazione Macchine per il packaging nato dalla fusione di conoscenze ed esperienze del mondo dell’industria con alcune importanti realtà della ricerca universitaria (Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia). L’intervento di LIAM si è focalizzato sull’impatto delle tecnologie per il controllo del movimento sulla progettazione delle macchine automatiche, con particolare riferimento alla simulazione degli assi elettrici all’interno di una macchina, alla portabilità della logica di controllo tra diverse piattaforme e all’impatto che il motion control può avere sulle prestazioni del sistema di controllo. Fiera Milano Media rinnova l’appuntamento per la prossima edizione di MC4 - Motion Control for, in programma a febbraio 2014.

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MACFRUT 2013: IMPORTANTI ADESIONI La rassegna internazionale della filiera ortofrutticola, si terrà a Cesena dal 25 al 27 settembre 2013 – Il grande appuntamento di tutto quanto ruota attorno a ortaggi e frutta si annuncia particolarmente interessante

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acfrut 2013 si terrà a Cesena da mercoledì 25 a venerdì 27 ottobre. L’appuntamento si annuncia particolarmente interessante «Abbiamo già l’adesione delle imprese leader di vari comparti –sottolinea Domenico Scarpellini, Presidente di Macfrut- e questo costituisce il primo elemento per costruire una positiva edizione di Macfrut, che abbiamo voluto orientata ai nuovi mercati accentuandone la sua preziosa funzione di rassegna dell’intera filiera ortofrutticola». Macfrut si propone, anche per il 2013, come punto di riferimento di tutta l’ortofrutticoltura (dalle sementi agli imballaggi, la filiera, appunto) rivestendo il ruolo di spazio espositivo e di occasione di business, oltre a mantenere un alto livello di momento di incontro e confronto internazionale per l’elaborazione e la definizione delle prospettive del

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settore. A MACFRUT si danno appuntamento operatori da tutto il mondo per fare il punto sull’andamento del mercato e sulle ultime novità della produzione. Il programma della manifestazione si articola anche in vari convegni che affrontano con relatori ed esperti internazionali di alto profilo, alcuni degli aspetti più rilevanti del momento. Da sottolineare che il “Summit Internazionale”, che da alcuni anni anticipa il martedì pomeriggio (quest’anno il 24 settembre) l’apertura di Macfrut (mercoledì mattina), metterà sotto l’analisi di operatori ed esperti, GDO e produttori il frutto che è protagonista del mercato mondiale globalizzato: il kiwi o actinidia. A MACFRUT, oltre ai leader mondiali dell’intera filiera ortofrutticola, saranno presenti anche la grande distribuzione moderna italiana ed internazionale, le imprese della IV e V gamma le aziende sementiere i

trasformatori e le aziende della “catena del freddo”, senza trascurare il Biologico e le proposte di educazione alimentare per le scuole. Hanno dato l’adesione diverse Regioni particolarmente vocate alla produzione ortofrutticola proprio per dare maggiore risalto alla valorizzazione dei loro prodotti IGP, DOP ed al loro territorio. Macfrut proseguirà nella valorizzazione dell’innovazione, di prodotto e di processo, con l’edizione 2013 dell’ “Oscar Macfrut”. Macfrut punterà ancor più decisamente ad una presenza di operatori esteri produttori e buyer GDO, con particolare riguardo ai paesi del Mediterraneo; non a caso, dopo le trasferte a Malta e Tunisia, l’Ufficio Estero ha programmato per maggio e giugno una serie di incontri in Africa (Marocco, Algeria, oltre a Turchia), America (Brasile, Argentina), Paesi dell’Est (Russia, Polonia, Ucraina), e Cina.

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The heart of business

International Exhibition of the Fruit and Vegetable Industry

25 26 27 September 2013 Cesena ITALY www.macfrut.com


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TREND, PROSPETTIVE E FUTURO DELLE MATERIE PLASTICHE: I DATI EMERSI DURANTE IL FORUM PET 2013 Nel corso del convegno, che si è tenuto il 27 e 28 marzo, è stato analizzato il consumo mondiale di PET, i trend che guideranno il comparto nei prossimi anni e le innovazioni in campo tecnologico

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l Forum PET si conferma come l’evento di approfondimento e di aggiornamento tecnologico più apprezzato dagli operatori del settore degli imballaggi termoformati rigidi ed espansi, per il packaging alimentare e industriale. Sono stati infatti oltre 200 gli operatori che il 27 e 28 marzo hanno preso parte alla terza edizione dell’evento organizzato dal mensile Plast e da Reed Eventi, con il patrocinio di AssoRimap. Le due giornate sono state caratterizzate da un ricco programma di interventi che hanno delineato uno specchio fedele dello stato dell’arte e delle innovazioni di processo legate al PET, il cui consumo mondiale negli ultimi dodici anni è cresciuto dell’8,4% medio annuo, come sottolineato da Giuseppe Tamburini dello Studio Tamburini, che ha preso in considerazione dati storici integrati con dati forniti da produttori, trasformatori e banche dati internazionali. Analizzando inoltre il consumo mondiale di PET per area geografica, è emerso che l’Asia rappresenta quasi un terzo dei consumi totali con il 31,5%, seguito dal Nord America con il 20,4%, l’Europa Occidentale con il 19,3%, l’America Latina con il 12%, l’Europa dell’Est/ CSI con il 10,1% e, infine, l’Africa/Medio Oriente con il 6,7%.

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In Europa Occidentale, nel 2012, il consumo totale di PET tecnopolimero è stato di 3.163.000 tonnellate, di cui il 50% nel settore dei soft drink e delle acque minerali. Dal punto di vista del settore di impiego, l’imballaggio alimentare ha rappresentato quasi due terzi (64,1%), il consumo per la produzione di contenitori per prodotti chimici il 24,4% e gli impieghi tecnici l’11,5%. Una proiezione al 2017 stima un consumo mondiale di 20.750.000 tonnellate (+4,7% a livello mondiale). A dominare il mercato mondiale delle fibre poliestere è la Cina, che rappresenta il 68% della capacità mondiale di produzione, il 68% della produzione mondiale, il 64% dei consumi mondiali e il 27% dell’export mondiale (elaborazione dati CIRFS). Per quanto riguarda i trend che guideranno le tecnologie di trasformazione, sono stati evidenziati: l’alto livello di automazione/produttività, la minimizzazione degli scarti, l’informatizzazione e la flessibilità produttiva, l’ottimizzazione degli aspetti legati alla logistica (spazi stoccaggio, conservazione prodotto, ecc.). Infine, per dare una spinta al mercato è stata sottolineata la necessità di maggiori risorse finanziarie, di economie di scala e la selezione di converters, par-

ticolarmente necessaria nelle aree emergenti. Molti anche gli interventi a cura degli sponsor del Forum PET, che hanno illustrato le ultime tecnologie per la produzione, la sicurezza e la qualità dei materiali di imballaggio, e si sono confrontati sulle recenti tendenze e prospettive per la competitività del settore e per la sostenibilità ambientale. Sui temi del riciclo degli imballaggi e delle possibili azioni a favore dell’ambiente, va sottolineato l’intervento di Luciano Villani di CoopItalia, che ha messo in evidenza come una chiara indicazione ai consumatori dei materiali utilizzati negli imballaggi, contribuisce sia ad aumentare la raccolta differenziata, sia a diminuire la quantità di rifiuti indifferenziati. Gold sponsor dell’edizione 2013 sono stati: Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera, Dentis, Erema Engineering Recycling Maschinen und Anlagen, Gneuss Kunststofftechnik, Kreyenborg, Piovan, Plastic Systems, Point Plastic, SB Plastics Machinery, Termostampi. Desk sponsor: Amut, AT&Service, B.For Pet, BG Plast Impianti, Electronic Systems, Kuhne Group, Lorandi Silos, Main Tech, NGR, O.M.G., Starlinger. Special Guest: AFG, Aliplast, Coopbox Group, ROL, RPC Cobelplast Montonate.

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L’EVENTO N. 1 DELL’INDUSTRIA DELLA CARNE CONSOLIDA LA SUA LEADERSHIP AUMENTO DEL 2,5% DEI VISITATORI, PER UN TOTALE DI OLTRE 60.000 PRESENZE ELEVATO GRADO D’INTERNAZIONALITÀ 61% DEI VISITATORI E 57% DEGLI ESPOSITORI PROVENIENTI DALL’ESTERO

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FFA 2013 si è conclusa registrando ottimi risultati sia in termini di affluenza di visitatori ed espositori che di superficie occupata. Per sei giorni 960 aziende (2010: 9421) provenienti da 47 paesi hanno presentato i loro nuovi prodotti e servizi a un pubblico di operatori specializzati. Va segnalato in particolar modo l’elevato grado d’internazionalità di questa edizione della fiera leader mondiale dedicata all’industria della lavorazione della carne e alle macellerie. IFFA ha segnato un incremento di presenze del 2,5% totalizzando 60.266 visitatori specializzati (2010: 58.2451) provenienti da 142 nazioni. Il 61% degli operatori presenti in fiera proveniva dall’estero. Simile è il dato relativo agli espositori: il 57% delle aziende espositrici possiede infatti una sede all’estero. Per quanto riguarda la superficie espositiva è stata registrata una crescita del 6% per un totale di 110.000 metri quadrati (2010: 103.9001). “IFFA

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2013 è stata un’edizione vincente per tutti. Sia gli espositori che i visitatori sono altamente soddisfatti della fiera e dei risultati conseguiti. La tendenza in aumento di tutti i dati salienti rispecchia il dinamismo del settore”, ha commentato Wolfgang Marzin, presidente del Comitato direttivo di Messe Frankfurt. “Non c’è dubbio che IFFA sia la principale piattaforma di presentazione delle innovazioni e il più importante evento dell’industria della carne.” I principali paesi di provenienza dei visitatori sono stati la Russia, l’Italia, i Paesi Bassi, la Spagna, la Polonia, l’Austria, gli Stati Uniti, la Svizzera e la Cina. C’è stato inoltre un buon afflusso dall’Australia così come dal Sudamerica e dall’est Europa. L’elevata percentuale di visitatori stranieri rappresenta un fattore determinante per una valutazione positiva della fiera da parte dell’industria. Soddisfatto si è mostrato infatti Berthold Gassmann, presidente del reparto macchinari per la lavora-

zione della carne dell’Associazione tedesca dei costruttori di macchinari e impiantistica VDMA: “Nel 2013 IFFA ha dimostrato per l’ennesima volta di essere il più importante evento mondiale per l’industria della carne. Il grado d’internazionalità è incrementato ulteriormente, i visitatori sono aumentati e, in particolare, il loro livello qualitativo è stato eccellente. Il nostro comparto ha potuto constatare che erano presenti tutti i decision maker di aziende di tutte le dimensioni, provenienti sia dalla Germania che dal resto del mondo. È evidente che, grazie alla sua chiara focalizzazione sul tema della carne, IFFA sia ampiamente apprezzata da tutti gli esperti del settore.” Come già nella precedente edizione, le imprese aritigianali hanno rappresentato uno dei principali gruppi di visitatori della fiera. Come loro portavoce HeinzWerner Süss, presidente dell’Associazione dei macellai tedeschi (Deutscher Fleischer-Verband / DFV), ha riportato

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FIERE

un bilancio positivo della manifestazione: “Tre mostre speciali di successo, sette straordinari concorsi, tantissimi colloqui interessanti con colleghi tedeschi e stranieri e una miriade di nuovi impulsi, impressioni ed idee. IFFA 2013 è stato un appuntamento importante e prezioso per me, sia come macellaio e titolare di una macelleria, che come rappresentante dell’Associazione dei macellai tedeschi.” Per quanto riguarda la qualità della fiera leader mondiale sono stati raccolti dati molti positivi sia tra i visitatori che tra gli espositori. La quota di aziende espositrici che hanno espresso una valutazione complessivamente positiva è aumentata dall’81% all’86%, mentre per i visitatori si registra un aumento dal 94% al 97%. Nell’ambito del sondaggio condotto da Messe Frankurt, è stato mostrato ottimismo anche in merito alla congiuntura del settore. L’89% degli espositori (+5%) l’ha definita da soddisfacente a positiva. Altrettanto alto (88%) è il numero di visitatori che si è espresso positivamente in merito.

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delle risorse. Particolare attenzione è stata prestata all’automazione dei processi produttivi e grande importanza è stata attribuita anche ai settori che si occupano di sicurezza dei generi alimentari. L’igiene, l’etichettatura e la rintracciabilità lungo l’intera catena del processo produttivo sono fattori importanti per garantire un livello qualitativo costantemente elevato nel settore della lavorazione della carne. Altri temi importanti per il comparto delle macellerie sono stati quest’anno la regionalità, i prodotti convenience e il consumo fuori casa. IFFA ha riservato ampio spazio anche al settore merceologico degli ingredienti, spezie, additivi, frattaglie e materiali per il confezionamento che trovano impiego sia nel settore artigianale che industriale della lavorazione della carne. Il “clean labeling”, ovvero la riduzione o l’eliminazione di additivi e allergeni a dichiarazione obbligatoria e degli aromi artificiali, è un tema centrale in questo settore tanto quanto i cosiddetti prodotti “walking food” che seguono lo stile di vita e le abitudini alimentari dei consumatori più giovani. Dressing particolari e simpatiche confezioni da asporto svolgono un ruolo di primo piano in questo settore. La nuova configurazione dei padiglioni ha riscosso ampi consensi IFFA 2013 si è presentata con una nuova configurazione dei padiglioni. Per la prima volta sono stati occupati entrambi i piani del padiglione 11 (11.0 e 11.1). Qui le aziende fornitrici

di tecnologie per il confezionamento, impianti di distribuzione e sistemi di misurazione e pesatura hanno presentato tutte le loro novità. Nel padiglione 11.1 erano presenti anche i più importanti espositori del settore della lavorazione e del taglio. Molte aziende si sono mostrate molto soddisfatte della loro nuova collocazione. Significativa a tal proposito è la testimonianza di Holger Kruse, director product management presso TIPPER TIE: “La scelta del padiglione 11.1 si è dimostrata perfetta. L’attrezzatura messa a disposizione, i consensi espressi dai visitatori e le possibilità di allestimento dello stand ci hanno entusiasmato. Il padiglione 11.1 si è rivelato un vero e proprio polo di attrazione per il pubblico dove le numerose aziende prestigiose presenti hanno contribuito a creare un’atmosfera innovativa.” Altrettanto positivo è stato il parere espresso da Uwe Reifenhäuser, presidente del consiglio di amministrazione e titolare dell’azienda TREIF Maschinenbau GmbH: “Siamo molto soddisfatti dell’andamento della fiera, le nostre aspettative sono state più che soddisfatte. Il trasferimento nel padiglione 11 è stato un’ottima decisione.” Le aziende dei settori macellazione, trinciatura e lavorazione sono state ospitate come sempre nei padiglioni 9.0 e 9.1. Il padiglione 8 è stato riservato invece al settore espositivo dedicato alla lavorazione della carne. In virtù della nuova strutturazione della fiera, l’offerta relativa ai macchinari e agli impianti è stata concentrata

Temi centrali: sostenibilità, utilizzo efficiente delle risorse, automazione e sicurezza dei generi alimentari Quest’anno uno dei temi centrali del principale evento dedicato all’industria della lavorazione della carne è stato lo sfruttamento sostenibile dell’energia e

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per la prima volta nell’area ovest del quartiere fieristico e grazie alla nuova configurazione dei padiglioni è stato possibile soddisfare le richieste da tempo espresse da molti espositori di ampliare la superficie dei propri stand. Per la prima volta sono stati occupati anche entrambi i piani del padiglione 4. Il padiglione 4.1 ha ospitato l’offerta espositiva dedicata al tema “vendita – tutto per le macellerie” e le aziende di materiali per il confezionamento. Su entrambi i piani, i principali produttori dei segmenti ingredienti, spezie e frattaglie hanno presentato le loro novità. Nel padiglione 4.0 erano presenti anche gli espositori specializzati in additivi. Il nuovo layout della fiera ha garantito ai visitatori percorsi più brevi e una migliore visione d’insieme. Concorsi, mostre speciali, giornata della famiglia – ricco e prestigioso programma di eventi collaterali per i visitatori di IFFA Alla vigilia di IFFA si è svolta la prima edizione dell’International Meat Vision Congress con serata di gala e cerimonia di consegna dei premi. Come organizzatore dell’evento, la casa editrice Deutscher Fachverlag ha messo a punto un programma congressuale di grande attualità con la partecipazione di relatori illustri in collaborazione con i suoi partner DFV, VDMA e Messe Frankfurt. Qui visitatori tedeschi e stranieri hanno avuto la possibilità di discutere con esperti su importanti temi del settore, come ad esempio la concezione sostenibile dei processi produttivi. La serata di gala “Spirit of Meat” ha offerto ai più importanti decision maker e rappresentanti del settore. un’esclusiva piattaforma d’incontro e di confronto. Durante la serata è stato assegnato per la prima volta il premio “Spirit of Meat” per innovazioni tecnologiche eccezionali e sostenibili e convincenti strategie sostenibili. Inoltre due giovani talenti del settore artigianale e dell’industria, così come del settore tecnologico e scientifico hanno ricevuto il premio promozionale del settore della lavorazione della car-

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ne (Förderpeis der Fleischwirtschaft). Il ricco programma di eventi collaterali prevedeva anche quest’anno diverse mostre speciali. Nell’ambito della mostra “La macelleria di tendenza”, aziende leader del settore hanno presentato nuove soluzioni e proposte commerciali per il settore delle vendite. Tra i temi chiave della mostra vi erano: nuove confezioni e materiali per il confezionamento, innovazioni nei settori comunicazione ed etichettatura, presentazione e preparazione della merce, formazione e perfezionamento professionale. Al personale di vendita e ai titolari di macellerie la mostra “Meat & Style – una finestra sulla macelleria innovativa”, ha fornito spunti e suggerimenti sulle abilità, sugli strumenti e sulle soluzioni di presentazione più utili per instaurare il giusto canale di comunicazione con i clienti. Altri temi affrontati nell’ambito delle mostre di IFFA 2013 sono stati “le specialità regionali” e “i macchinari storici”. I concorsi internazionali di qualità organizzati dall’Associazione dei macellai tedeschi si sono rivelati ancora una volta delle vere e proprie calamite per visitatori. In un’area appositamente allestita nel padiglione 4.1, le macellerie partecipanti hanno messo in mostra la varietà artigianale e la qualità dei loro prodotti. Tra le novità dell’edizione 2013 vi è stato il concorso internazionale di qualità per prodotti in barattoli e vasetti che tiene conto della tendenza a favore del convenience. Un altro evento speciale in programma è stata la seconda edizione del concorso International Front Cooking così come il concorso internazionale per giovani macellai. Anche quest’anno molti visitatori hanno potuto contare su un punto di ritrovo, ovvero la “piazza del comparto artigiano dei macellai”, dove tra l’altro si sono svolte la “prova di degustazione” e la mostra speciale “artigianalità nel mondo delle macellerie”. Uno straordinario successo è stata ad IFFA 2013 la giornata della famiglia nel giorno dell’Ascensione di Cristo.

Ogni visitatore ha potuto fare entrare in fiera tutta la propria famiglia con un solo biglietto d’ingresso. Mentre i bambini dai sei ai dodici anni si sono divertiti con castelli gonfiabili, makeup per bambini, pista da corsa Carrera e workshop tematici sul bricolage, per i più piccoli, a partire dai tre anni di età, è stato offerto un servizio di babysitting nell’asilo nido del Torhaus con un ampio programma e collaboratori competenti. Business program per importanti decision maker A IFFA 2013 i decision maker dell’industria della lavorazione della carne hanno potuto usufruire per la prima volta del nuovo eccezionale business program. Il pacchetto includeva ad esempio l’esclusiva partecipazione al Meat Vision Congress e alla serata di gala, l’accesso alla premium lounge nel quartiere fieristico, l’ingresso gratuito e l’utilizzo del servizio navetta con limousine. Oltre 300 manager provenienti da 50 paesi, tra i quali rappresentanti di tante importanti aziende della lavorazione della carne, hanno usufruito del business program. La prossima edizione di IFFA si svolgerà dal 7 al 12 maggio 2016 a Francoforte, mentre quella di Tecno Fidta dal 16 al 19 settembre 2014 a Buenos Aires.

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FIERE

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BERLINO AL CENTRO DEL PIU’ GRANDE MERCATO DELLE IMPRESE DI PULIZIA IN EUROPA

le associazioni che patrocinano il salone si aspettano forti impulsi negli affari

I

l settore della Pulizia Industriale Internazionale si prepara all’incontro più importante in Europa dell’anno . Dal 24 al 27 Settembre CMS 2013 Berlin Cleaning. Management. Services , offre una completa panoramica sui Prodotti , Sistemi e Processi della Pulizia Industriale. L’Ente Fiera di Berlino si aspetta una partecipazione record anche grazie agli eccellenti risutati della passata edizione che aveva registrato oltre 354 Espositori provenienti da 20 Paesi e 15.000 Visitatori Professionali provenienti da 60 Paesi. “Berlino è proprio ubicata nel centro del più grande mercato dei Prodotti , Tecnologie e della Chimica rivolta al settore della Pulizia Industriale“ commenta Dr Christian Göke , Amministratore di Messe Berlin GmbH : “ Questa speciale connotazione fa della nostra capitale una vera calamita per aziende ed imprese di servizi di tutti i segmenti per questo settore . Presenziano a questa Evento Top tutti i leader del mercato .La presenza dei Decision Maker , le Innovazioni e le Tendenze nel comparto nonchè le informazionI di più grande attualità del programma congressuale fanno di CMS un appuntamento irrinunciabile per la professione, a 360°“ . A meno di cinque mesi dalla data di inizio del più importante Salone Europeo del 2013 della Pulizia Industriale , Manutenzione degli Stabili e Servizi si annuncia sin d’ora un Evento di prim’ordine nel Quartiere Fieristico di

CMS 2013 BERLIN RA 2/13.indd 3

Berlino. Tutti i leader del Settore che siano produttori di Macchine e Attrezzature per la Pulizia o Prodotti Chimici per la pulizia , Disinfezione o Manutenzione , sono attesi nella capitale tedesca. Le più importante Associazioni del Settore patrocinano il Salone Le Federazioni che patrocinano CMS sono : La Confederazione Tedesca delle Imprese di Pulizia (BIV - Bonn) l’Associazione dei Sistemi per la Pulizia Industriale nell’Unione dei Costruttori Tedeschi di Macchine e Impianti (VDMA- Francoforte ) nonchè l’Unione Industriale della Protezione delle Superfici e dell’Igiene (IHO - Düsseldorf ) . Queste tre Associazioni sono presenti , insieme, nel Padiglione 3.2 allo stand 206. A questi capisaldi dell’Industria della Pulizia Industriale è stato anche affiancato un’intensa collaborazione con l’ importante Associazione tedesca degli Alberghi e della Gastronomia e l’Associazione dei Committenti del settore Sanità ed ospedaliero a coordinamento dei mercati di riferimento per CMS . Il Congresso Internazionale CMS Un segnale forte di internazionalizzazione sarà inoltre, a CMS 2013, il primo Congresso Internazionale . Sotto il titolo :“Competitività sostenibile nel settore della Pulizia Industriale “ il Congresso si rivolgerà , il 25 ed il 26

Settembre 2013 , a tutti gli Operatori del settore con questo tema di grande attualità ed orientato al futuro . Esperti internazionali provenienti dall’Europa , dall’America del Nord e del Sud nonchè dall’India e dalla Cina discuteranno sugli aspetti attuali di questo tema in un vero contesto globale . La lingua del congresso sarà l’inglese e la location è quella della Marshall House , un interessante edificio sotto la protezione dei monumenti storici , proprio all’interno del Quartiere Fieristico di Berlino. Un ulteriore Highlight : il CMS Purus Award L’Ente Fiera di Berlino invita tutti gli Espositori di CMS 2013 a partecipare , con i propri Prodotti , Tecniche e Soluzioni , al concorso CMS Purus Award. Questo premio al Design ed alla Funzionalità è attribuito a cinque categorie : “Macchine“ , “Attrezzature“ , “Igiene“,“Sistemi di Management e Software“ nonchè “Comunicazione dei Brand“ : quest’ultimo aspetto , unito alla sostenibilità saranno aspetti ancor più sottolineati nel conferimento di questi premi . Partner di CMS Purus Award è il Centro Internazionale del Design (IDZ ). Le iscrizioni chiuderanno il 24 Maggio 2013.

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FIERE - EXHIBITIONS

Выставки

china east europe meeting • events • fairs

congressi

russia middle east • asia

семинары • china • asia • middle east • east europe SIGEP

IFFA

PACKOLOGY

19-23/01/2013 RIMINI Salone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali International exhibition for the artisan production of ice-cream, pastry, confectionery and bakery

4-9/05/2013 FRANCOFORTE Manifestazione Internazionale sulletecnologie per l’industria della carne International Trade Fair for the meatprocessing industry

11-14/06/2013 RIMINI Salone delle tecnologie per il packaging e il processing Exhibition of Technology for Packaging and Processing

ENOLITECH 7-10/04/2013 VERONA Salone Internazionale delle tecniche per la Viticultura, l’Enologia e delle tecnologie Olivicole e Olearie International Exhibition of Technologies for Viticulture, Oenology and Technologies for Olive Growing and Oil Production

ENOMAQ 12-15/02/2013 ZARAGOZA Salone Internazionale del Macchinario ed Attrezzature per Cantine e Imbottigliamento International Exhibition of Machinery and Equipment Winery and Bottling

INTERVITIS INTERFRUCTA 24-27/04/2013 STOCCARDA Fiera internazionale delle tecnologie per vino, frutta e succhi di frutta Technology fair for wine, fruit and fruit juices

SPS/IPC/DRIVES/ ITALIA 21-23/05/2013 PARMA Salone delle Tecnologie per l’Automazione Industriale Trade fair for manufacturers and suppliers in the industrial automation sector

PULIRE 21-23/05/2013 VERONA Mostra internazionale delle produzioni e delle tecnologie per le attività dell’igiene ambientale International exhibition of products and technologies for environmental hygiene

SIAB 25-29/05/2013 VERONA Salone Internazionale per l’ind. della panificazione e della pasticceria. International Fair for the Bakery and Confectionery Industry

SNACKEX 12-13/06/2013 GOTHENBURG Fiera internazionale & congresso sull’industria degli snack, salatini, noccioline International Trade Fair & Congress for Savoury Snacks and Nut

DRINKTEC INTERBRAU 16-21/09/2013 MONACO Salone Internazionale della tecnologia per l’industria delle bevande International Show for the Beverage Industry Technologies

FACHPACK 24-26/09/2013 NUERNBERG Salone Internazionale su Soluzioni e tecnologie per il confezionamento Trade Fair for Packaging Solutions

PACK EXPO 23-25/9/2013 LAS VEGAS Fiera internazionale delle tecnologie per l’imballaggio International Packaging Trade Fair

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FIERE - EXHIBITIONS china

Выставки east europe

congressi meeting • events • fairs middle east • asia

russia

семинары • china • asia • middle east • east europe MACFRUT

SIMEI

25-27/09/2013 CESENA Mostra Intenazionale di macchinari e impianti per l’industria ortofrutticola International Exhibition of Machinery and equipment for the Fruit and Vegetable processing

12-16/11/2013 MILANO Fiera internazionale sulla filiera vitivinicola e sulle tecnologie per l’industria dell’imbottigliamento International exhibition for vine-growing,wine-producing and bottling industry

ANUGA

EUROPAIN

05-09/10/2013 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International Exhibition of food and beverages

08-12/03/2014 PARIGI Salone Internazionale sulla tecnologia per la panificazione e la pasticceria International Show for the Bakery and Confectionery Industry

IBIE 06-09/10/2013 LAS VEGAS Salone Internazionale per l’industria della panificazione e della pasticceria International Fair for the Bakery and Confectionery Industry

HOST 18-22/10/2013 MILANO Salone tecnologico per la panificazione e la produzione di pasta e pizza Show for Bakery and Fresh Pasta and Pizza Industry

PROCESS EXPO 03-06/11/2013 CHICAGO Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International Food and Beverage Technology Exhibition

BRAU BEVIALE 11-13/11/2014 NORIMBERGA Fiera delle Materie Prime Tecnologie, Logistica e Vendita per la produzione e commercializzazione di birra e bevande Fair of Raw Materials, Technologies, Logistics and Marketing for production and sales of beer and soft drinks

ANUGA FOODTEC 24-27/03/2015 COLONIA Salone Internazionale delle tecnologie alimentari e delle bevande International Food and Beverage Technology Exhibition

IPACK-IMA 19-23/05/2015 MILANO Mostra Internazionale per l’industria del confezionamento International Exhibition for the Packaging Industry

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FIERE - EXHIBITIONS china

east europe

meeting • events

Выставки

fairs

russia

congressi

middle east • asia

семинары • china • asia • middle east • east europe UPAKOVKA UPAK ITALIA 29/01/2013- 01/02/2013 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio International Packaging Machinery Exhibition

SINO-PACK/CHINA DRINKTEC 04-06/03/2013 GUANGZHOU Fiera internazionale per il confezionamento, l’imballaggio e le bevande International fair for packaging, packing machines and beverage technology

INTERFOOD 03-05/04/2013 S. PIETROBURGO Salone Internazionale di prodotti alimentari, di bevande e ingredienti International Exhibition for food beverages and ingredients

CHINAPLAS

MODERN BAKERY 24-27/04/2013 MOSCA Salone internazionale delle attrezzature per la panetteria e degli ingredienti alimentari International trade fair for bakery equipment and food ingredients

ROSUPAK 18-21/06/2013 MOSCA Saloni internazionali per l’imballaggio alimentare ed industriale International Food and Industry Packaging Exhibition

PROPACK China 17-19/07/2013 SHANGAI Mostra internazionale delle tecnologie per l’industria alimentare e per il confezionamento International exhibition for the food industry and for packaging technologies

BEVTEK & BREWTEK China

20-23/05/2013 GUANGZHOU Mostra internazionale sull’industria delle materie plastiche International Exhibition on plastic and rubber industries

17-19/07/2013 SHANGAI Salone Internazionale della produzione di bevande e della tecnologia per l’imbottigliamento International Exhibithion for the beverage production and bottling technology

BAKERY CHINA

INPRODMASH

20-22/05/2013 SHANGHAI Fiera internazionale della panificazione e dell’industria dolciaria in Cina International Trade Fair for the Bakery and Confectionery Trades in China

WORLD FOOD MOSCOW 16-19/09/2013 MOSCA Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International Exhibition for Food and Drink products

AGROPRODMASH 07-11/10/2013 MOSCA Salone Intern. dei macchinari e delle attrezzature per il settore agroindustriale International Trade Exhibition of Machinery and Equipment for Agroindustrial industry

WORLD FOOD UKRAINE 30/10-01/11/2013 KIEV Salone Internazionale dei prodotti alimentarie delle bevande International Exhibition for Food and Drink products

UPAKOVKA UPAK ITALIA January 2014 MOSCA Salone Internazionale delle macchine per imballaggio International Packaging Machinery Exhibition

10-12/09/2013 MOSCA Fiera Internazionale sulle tecnologie per l’industria alimentare International Specialized Trade Fair of Equipment and Technologies for Food Processing Industry

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METTLER TOLEDO SPA 1 Via Vialba, 42 20026 Novate Milanese - Milano

SIEMENS 62 Viale Piero e Alberto Pirelli, 10 20126 - Milano

MINI MOTOR SRL 66 Via E. Fermi, 5 42011 - Bagnolo in Piano Reggio Emilia

MESSE NUERNBERG 9 Messezentrum 90471 - Norimberga - Germania

MITSUBISHI ELECTRIC 58-59 Centro Dir.le Colleoni - Pal. Sirio V.le Colleoni, 7 20864 Agrate Brianza - Milano

FESTO 30/32 Via Enrico Fermi, 36-38 20090 Assago - Milano

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GENERAL SYSTEM PACK SRL - GSP 33 Via Lago di Albano, 82 36015 Schio - Vicenza HONEYWELL SRL 67 Via Philips, 12 20052 Monza - Monza Brianza FIERA MILANO SPA 110/112 Strada Statale del Sempione, 28 20017 Rho - Milano IFP PACKAGING SRL 49 Via Lago di Alleghe, 19 36015 Schio - Vicenza IMAGE S SRL 52 Via Tommaso Grossi, 31 22066 Mariano Comense - Como

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LABELPACK SRL 50-51 Via Ciaikovsky, 29 20092 Cinisello Balsamo - Milano

REAL FORNI 82 Via Casalveghe, 34 37040 Gazzolo d’ Arcole - Verona

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