I giochi nel tempo

Page 1

CLASSE IV B SCUOLA N. MISCIA - I.S.C. NORD S. BENEDETTO DEL TRONTO A.S. 2015-2016


CONOSCIAMO I NOSTRI GIOCHI SCHEDA INFORMATIVA SUL GIOCO

BRAIN- STORMING INIZIALE

I GIOCHI NEL TEMPO – classe quarta

   

NOME DEL GIOCO: PREFERITO DA: maschi femmine QUANDO SI GIOCA:

QUALI SONO ATTUALMENTE I TUOI GIOCHI PREFERITI

DOVE SI GIOCA:

        

CON CHI: da soli in coppia in più compagni COME SI GIOCA seduti camminando correndo o…

  

si usano degli oggetti quali… non si usano oggetti

   

si devono rispettare regole precise  quali… si inventa di volta in volta cosa fare  si fa finta di essere… 

    

È UN GIOCO… presente  scomparso  cambiato  SVOLGIMENTO DEL GIOCO E DISEGNO

QUANDO PREFERISCI GIOCARE? DOVE PREFERISCI GIOCARE? CON CHI PREFERISCI GIOCARE? (da solo, in coppia , con più compagni, …) PREFERISCI GIOCHI DI MOVIMENTO O GIOCHI DA FERMI? CON L’USO DI OGGETTI E/O STRUMENTI O SENZA OGGETTI E/O STRUMENTI? PREFERISCI GIOCHI DI FANTASIA O CON REGOLE PRECISE? DESCRIVI IL GIOCO PREFERITO E DISEGNA

 

     

 


UN GIOCO PREFERITO


RACCOGLIAMO LE INFORMAZIONI RACCOGLIAMO LE INFORMAZIONI – GIOCHI NOSTRI

GIOCHI PREFERITI DA NOI BAMBINI

MASCHILI NASCONDINO☺ ACCHIAPPARELLA☺ PALLONE☺☺☺ CALCIO ☺☺☺☺ PALLAVVELENATA☺ WRESTLING☺ LEGO☺☺☺☺☺

FEMMINILI CON LE BARBIE, LE BAMBOLE, ☺☺☺☺☺ CON LE LEGO FRIENDS☺☺☺☺☺☺ MONOPOLI☺☺ INDOVINA CHI☺☺ PLAYMOBIL☺ DASH-DANCE☺ ACCHIAPPARELLA☺☺ NASCONDINO☺☺ UNO,DUE,TRE,STELLA☺ GIOCO CON LE UNGHIE☺ GIOCHI DI RUOLO:MAESTRE, MAMME, GINNASTE ☺

PALLAVOLO☺

PROMISCUI NASCONDINO ACCHIAPPARELLA LEGO


I RISULTATI DELL’INDAGINE INIZIALE     

I NOSTRI GIOCHI: TABULIAMO I DATI GIOCHI PREFERITI DA: maschi 7 femmine 13 promiscui 3

   

QUANDO SI GIOCA: pomeriggio 19 domenica 7 sera 1

      

DOVE SI GIOCA: campo da calcio 4 parco 9 casa 18 giardino 9 terrazzo 3 scuola 1

   

CON CHI: da soli 6 in coppia 20 in più compagni 22

      

PREFERISCI GIOCHI di movimento 21 da fermi 3 con l’uso di oggetti 24 (play-station, calcio, lego…) senza uso di oggetti 0 giochi di fantasia 15 con regole precise 9

  

VERBALIZZAZIONE DELL’INDAGINE SUI NOSTRI GIOCHI PREFERITI Abbiamo volto un’indagine sui nostri giochi preferiti. Abbiamo scoperto che ne preferiamo molti e diversi: LEGO, ACCHIAPPARELLA, NASCONDINO, BARBIE, PALLAVOLO, INDOVINA CHI?,MONOPOLI, GIOCO DI RUOLO, CALCIO, PALLA AVVELENATA, MINECRAFT, PLAYSTATION, GUERRA. Preferiamo giocare nel pomeriggio, 19 di noi; 7 giocano alla domenica, mentre 1 solo ama giocare di sera. Ci sono preferenze anche sul luogo in cui giocare: la maggior parte preferisce in casa, poi in giardino e/o al parco, sul campo da calcio, in terrazzo e 1 di noi anche a scuola. La maggior parte di noi ritiene più piacevole giocare con più amici (22) oppure con almeno un compagno(20); 6 di noi amano giocare da soli. Tutti usano degli oggetti per giocare, prediligendo giochi di movimento. I giochi di fantasia battono i giochi con regole precise (15 contro 9).


I GIOCHI DEI NONNI A SCUOLA  I GIOCHI DEI NONNI A SCUOLA  Sabato 19 marzo, nella giornata del Piedibus , sono venuti a scuola i nonni dei nostri compagni: Pietro il nonno di Riccardo, Giuseppe il nonno di Emidio, Innocenza la nonna di Letizia, Sandro il nonno di Ludovica e Maria, la bisnonna di Valentina S. Ci hanno raccontato come trascorrevano il loro tempo libero e quali giochi utilizzavano quando erano piccoli come noi.  Ne hanno descritti molti: ad esempio con il fucile di legno si poteva simulare una finta guerra tra bande; con la bambola di pezza cucita a mano si poteva giocare a mamma e figlie; il pirulì ( con una paletta si colpisce un piccolo oggetto di legno cilindrico) era praticato lungo le strade, dove non c’erano i

pericoli che ci sono adesso e dove si poteva giocare anche con le palle di pezza, a campana, a nascondino, a tappi, a figurine, a corda, ad elastico, a sassolini.  Ci siamo sorpresi molto nello scoprire come fosse semplice costruire giochi divertenti e fantasiosi usando materiali poveri come: stracci, pezzi di latta, segatura, camere d’aria, pezzi di legno, ecc., materiali che noi oggi butteremmo via.  I nonni ci sono sembrati molto entusiasti nel raccontare le avventure di quando erano bambini e questo ci ha fatto pensare come sia importante per loro e per noi, ricordarsi di essere stati bambini.  Gli alunni della IVB


I nonni a scuola


Nonno Pietro insegna: il gioco del pirulì  Lu pirulì era sempre

un gioco dei nostri nonni ed era costruito in legno.  C’era un pezzo a forma di cilindro affusolato detto “pirulì” ed un bastone con cui si colpiva “lu pirulì” che volava via.


Nonna Innocenza insegna: il gioco con l’elastico A ELASTICO  L’elastico era un bellissimo gioco. Si inseriva l’elastico tra le mani a forma di croce e poi si passava nelle mani di tutti i bambini ed ognuno doveva stare attento a non fargli perdere forma o a farlo cadere .


Nonna Innocenza insegna:il gioco con i sassolini ď‚— Si gioca con 5 sassolini, su

un piano. ď‚— Prima si lancia un sassolino in alto, con la stessa mano, si raccoglie un altro sassolino e poi si afferra il sassolino lanciato, cosĂŹ da avere in mano due sassolini. Si rilancia il primo sassolino in aria e si raccoglie un terzo sassolino e poi un quarto sassolino. Vince chi si ritrova con 5 sassolini in mano.


Nonna Maria insegna:con le bambole di pezza  LE BAMBOLE DI PEZZA  Le bambole di pezza (pupe de pezze)erano fatte con stracci o vecchi avanzi di stoffa.  Questi materiali venivano presi da sarte o mamme che cucivano .  All’ interno erano riempite con segatura oppure con altri materiali avanzati .

 Le bambole erano vestite con abitini molto eleganti.  Le bambine con le bambole realizzavano o si inventavano molti giochi, tipo mamma papà e figlia, oppure, nei casi di famiglie più ricche, si costruivano passeggini in legno .  Le bambine non giocavano sempre da sole, ma a volte formavano gruppetti .  Inoltre le bambole venivano personalizzate nel modo in cui andava più di moda, oppure semplicemente per renderle più belle . 


Nonno Sandro insegna: a palla  Palla avvelenata  Il battitore chiama un

giocatore che potrà fare un numero limitato di passi verso il giocatore più vicino a lui, cercando di colpirlo con la palla. Se ci riesce, colui che è colpito dovrà lasciare il gioco, nel caso in cui riesca a respingere la palla con le mani o la manchi, diventerà il nuovo battitore.


Nonno Giuseppe insegna:con il fucile e le spade di legno

 CON IL FUCILE  I maschi invece preferivano giocare con il fucile .  Il fucile (schiuppette) era semplicemente un pezzo di legno a forma di fucile, davanti veniva messo un chiodo , dietro una molletta .  Veniva incastrato un elastico nel chiodo e fermato insieme ad un sassolino nella molletta , poi aprendo la molletta il sassolino partiva come un vero proiettile I bambini giocavano in strada, ma non si sparavano, colpivano bersagli e vinceva chi ne metteva a terra di più .  In quei tempi i genitori mandavano i figli a giocare in strada e non avevano paura come oggi, perché prima non c’ era tutta questa criminalità e non circolavano tutte queste macchine .  A SPADE  Le spade erano in legno, costruite con un bastone dove a dieci centimetri dall‘ inizio veniva attaccato un altro bastone di traverso e poi si combatteva , anche se a volte ci si faceva male .


I giochi raccontati: la fionda e la cerbottana  A FIONDA  I nostri nonni costruivano

le fionde per poi sparare contro oggetti e bersagli, le fionde erano realizzate con un legno aperto a forbice ed un elastico molto resistente legato alle due estremità. Si portava in tensione l’elastico con un sasso che veniva scagliato tipo un missile . Pericoloso, da non fare!

 A CERBOTTANA  La cerbottana era un sottile

tubo di qualsiasi materiale dove dentro si infilavano delle palline di carta o dei sassolini, poi si soffiava forte dentro ed il sassolino o la carta partivano .  Pericoloso, da non fare in un luogo chiuso!


I GIOCHI RACCONTATI: A tappi, a figurine, a biglie A TAPPI I tappi erano prelevati da una bottiglia con il tappo a corona, venivano personalizzati in tanti modi, poi con una schicchera si facevano partire per colpire qualche oggetto . A FIGURINE Le figurine erano fatte in maniera artigianale con immagini stampate e appiccicate su dei pezzi di cartoncino oppure su fogli di carta, poi si scambiavano oppure ci si facevano tanti giochi inventati . A BIGLIE Il più conosciuto è quello della “tana” (la buca). Il gioco consiste nel colpire le biglie degli avversari diventandone proprietario. Prima di poterle colpire però bisogna far entrare la propria biglia in una buca (la tana) scavata in terra.


I GIOCHI RACCONTATI: Con la malta, a cocuzzaro, a campana CON LA MALTA La malta era un morbido e modellabile materiale tipo argilla con la quale si facevano formine e statuette e a volte bracciali e collane . A CUCUZZARO Ci si mette tutti in cerchio ed un bambino è il cocuzzaro e gli altri sono le cucuzze, poi il cocuzzaro dice :- Vado nell’ orto a prendere una cucuzza. Allora la cucuzza numero uno risponde:- Perché una cucuzza? Ed il cocuzzaro ribatte:- Allora quante? …Si risponde finché qualcuno s’imbroglia e perde. A CAMPANA Si disegna un percorso di 10 riquadri. Si lancia un sasso o un oggetto in un riquadro . Si salta con un piede tra i riquadri, evitando quello dove è finito il sasso, che viene ripreso al ritorno. Si tiene sempre il piede all'interno del riquadro; se calpesti una linea, o metti il piede a terra, perdi il turno.


INFORMAZIONI DAL RACCONTO: il meccano SCHEDA INFORMATIVA GIOCO NOME DEL GIOCO : gioco con il meccano A CHI APPARTIENE: a Sandro Schiavoni, nonno di Ludovica E’ STATO COMPRATO O COSTRUITO: comprato DI QUALE MATERIALE E’ FATTO: metallo A QUANTO TEMPO FA RISALE : Anno: anni ‘50 Età: da 9 a 11 anni DOVE CI SI GIOCAVA: a casa, quartiere S.Lorenzo, Roma CON CHI: da soli COME CI SI GIOCAVA: colui che ci giocava creava strutture che potevano essere utilizzate durante altri giochi


ANALIZZIAMO LE FONTI: la foto della bambola


ANALIZZIAMO LE FONTI: la foto della vespetta SCHEDA INFORMATIVA GIOCO NOME DEL GIOCO : a motociclista (anche se era da fermo, con lo scooter col cavalletto) A CHI APPARTIENE IL GIOCO : a Francesca, sorella maggiore di nonno Sandro di 14 anni E’ STATO COMPRATO O COSTRUITO: comprato DI QUALE MATERIALE E’ FATTO: del materiale necessario a costruire una Vespa A QUANTO TEMPO FA RISALE : Anno: 1955 circa Età: 7/8 anni DOVE CI SI GIOCAVA: in una via di Roma, dove era parcheggiata la Vespa CON CHI: da solo, con la fantasia COME CI SI GIOCAVA: muovendo il manubrio e fantasticando su corse in motocicletta


ANALIZZIAMO LE FONTI: la perinola

Giorgia gioca con la perinola della nonna di Marisol


ANALIZZIAMO LE FONTI: il domino


IL GRAFICO DELL’INFANZIA DEI NONNI I NOSTRI NONNI ERANO BAMBINI COME NOI NEL… NONNI 1939 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 Nonna di Matteo Nonno di Pierluigi Nonna di Matteo x Nonna di Pierluigi Nonna di Chiara Nonna di Chiara Nonna di Valentina Nonna di Nicolò Nonno di Davide Nonna di Giorgia Nonno di Giorgia Nonna di Elia Nonno di Riccardo Nonna di Emidio Nonno di Samuele x Nonna di Luca x Nonna di Lea Nonna di Roberta x Nonna di Valentina Nonno di Ludovica x Nonno di Alessio Nonno di Nicolò x Nonna di Riccardo Nonno di Letizia x

50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 x x x x x x x x x x x x x

x x x x


LINEA DEL TEMPO SULLA LINEA DEL TEMPO LA NOSTRA INFANZIA E QUELLA DEI NONNI

INFANZIA DEI NONNI ANNI 1940

ANNI ‘50

ANNI ‘60

INFANZIA NOSTRA ANNI ‘70

ANNI ‘80

ANNI ‘90

ANNI 2010

ANNI 2020

I nostri nonni hanno vissuto la loro infanzia durante gli anni 1940-’50 - ’60, in un periodo di circa 3 decenni. Dalla nostra infanzia il periodo è distante più di 40 anni. Abbiamo scoperto che molte cose sono cambiate da allora!…


CONFRONTIAMO: giochi nostri/giochi nonni


LE NOSTRE RIFLESSIONI                       

L’INCONTRO CON I NONNI: LE NOSTRE RIFLESSIONI Mi è piaciuto perché i nonni si accontentavano di tutto. Samuele C. Quando sono venuti i nonni ho provato tanta curiosità, mi è piaciuto vedere i nonni e ho provato emozione quando ho mandato il pirulì nelle fogne. Luca Mi è piaciuta tanto la palle de pezze con cui si poteva giocare a calcio e altri giochi. Pierluigi Ho provato curiosità, facevo mille domande perché ero curioso e felice. Elia Mi è piaciuta questa esperienza perché ho capito che ci si divertiva di più anche se non si avevano apparecchi elettronici, ma si facevano sempre più amicizie. Giorgia Mi piaciuto che i nonni si accontentavano anche di una cosa rotta e vuota, anche di una palla brutta e sporca, bastava che fosse rotonda. Brando L’impressione quando sono venuti i nonni è stata che loro, anche quando non avevano niente, erano sempre felici e poi si poteva uscire senza paura. Riccardo T. I nostri nonni si accontentavano di ogni cosa che facevano. M.Letizia P. Ho pensato che i nonni senza cose tecnologiche ci potevano stare, noi no. Quando sono venuti i nonni ho capito che ai loro tempi la società era migliore ed erano più capaci a costruire i giochi. Emidio S. Mi sono sorpresa che i nonni si divertivano a giocare con poche cose, soprattutto costruite da loro. Roberta Io ho capito che ai tempi dei nostri nonni-bambini non c’erano le paure di giocare sulle strade, perché non c’erano macchine, motorini, ecc. Valentina S. I nostri nonni creavano i giochi con tutto quello che trovavano, si accontentavano ed erano fieri di averli. Ludovica Ho provato felicità e gioia, soprattutto quando ho sentito che i nostri nonni non avevano bisogno di giochi elettronici, ma si accontentavano di fare semplici giochi come la campana. Eduard Io mi sono sorpresa quando sono arrivati i nonni. Valentina O. Ho provato felicità e divertimento a provare i giochi dei nonni, mi sono emozionato. Cristian P. Ho scoperto che i nonni si accontentavano di tutto quello che avevano e poi potevano giocare in strada perché non passavano molte macchine. Lea Innanzitutto mi ha divertito ascoltare i nonni dei miei compagni, è stato interessante sapere con che cosa giocavano i nonni. Chiara I nostri nonni si accontentavano di qualunque cosa davano loro. Davide Mi ha colpito il fatto che andavano in giro per le strade in tutta sicurezza perché non passava nessuna macchina. Nathan Mi è piaciuto quando sono venuti i nonni. Ci hanno raccontato che si creavano i giochi con i materiali che trovavano. Nicolò Per me la cosa più importante è stata ascoltare e sentire come si giocava negli anni passati. Alessia


ANALOGIE E DIFFERENZE


I GIOCHI SI RINNOVANO: il gioco reale di Ur è l’odierno backgammon SCHEDA INFORMATIVA GIOCO NOME DEL GIOCO : GIOCO REALE DI UR A CHI APPARTIENE: Emidio Silenzi E’ STATO COMPRATO O COSTRUITO: ri costruito dal papà di Emidio DI QUALE MATERIALE E’ FATTO: legno A QUANTO TEMPO FA RISALE : Origine: 2500 anni A.C. Anno ricostruzione : 2016 DOVE CI SI GIOCAVA: nella città di Ur , antica capitale del regno dei Sumeri CON CHI: due giocatori COME CI SI GIOCAVA: Ci sono due giocatori, ognuno ha le pedine di un colore diverso, bisogna fare il percorso e vince chi lo conclude prima GIOCO ODIERNO : BACKGAMMON E’ un gioco da tavolo per due giocatori, si gioca anche al computer.. Lo scopo del gioco è riuscire per primi a rimuovere tutte le proprie pedine dalla tavola. Emidio Silenzi


IL TIRABIGLIE NOME GIOCO: Tirabiglie ANALOGIE/DIFFERENZE

Assomiglia al gioco delle biglie, perché ha la sua stessa funzione Davide Falaschetti


GIOCHI PER LA PLAY- STATION NOME: PES 2010 = calcio WINX CLUB= bambole PES 6 = calcio

ANALOGIE/DIFFERENZE:

Hanno le stesse regole dei giochi tradizionali, ma sono tutti giochi per la play-station. Emidio Silenzi


GIOCO DEL CALCIO/FIFA 13 NOME GIOCO: Gioco del calcio/Fifa 13 ANALOGIE/DIFFERENZE:

In passato anche i nostri nonni giocavano a calcio, ma con dei palloni vecchi e sporchi. Oggi non solo i palloni sono nuovi e fatti con cura, ma il calcio è diventato anche un video-game. Eduard e Nicolò


IL GIOCO DEL DOMINO NOME:

Gioco del Domino ANALOGIE/DIFFERENZE

Le regole del gioco sono uguali, ma il materiale è diverso. Il domino che abbiamo visto, della nonna di Marisol, era di legno, quello nostro è di plastica. Nicolò e Marisol


LA MATRACCA NOME GIOCO:

Matracca

ANALOGIE /DIFFERENZE:

La mia matracca assomiglia a quella di nonna Innocenza, solo che la sua era di legno. Letizia Mattioli


MARIO SPORT MIX NOME DEL GIOCO: “Mario Sport Mix”.

ANALOGIE /DIFFERENZE: E’ un video-game che contiene degli sports (pallavolo, pallavvelenata…). Le regole sono le stesse degli sports praticati, solo che si giocano al computer con un telecomando. Ludovica


LE SUPER-BAMBOLE NOME: Super-bambole ANALOGIE/DIFFERENZE: Le bambole sono state fatte a mano dalla mia bisnonna Maria, originaria di Milano. E’ un gioco semplice, ci si gioca ora, ma ci si giocava anche molto tempo fa. Piace a tutti e ci si può giocare in qualsiasi momento. Sono bellissime!!! Valentina S.


LE LEGO FRIENDS NOME DEL GIOCO: Lego Friends ANALOGIE /DIFFERENZE:

Sono le mini-bambole delle costruzioni Lego. Con i pezzi Lego si possono costruire scene di via quotidiana e quindi con le bamboline si possono fare giochi di ruolo come con le bambole costruite dalle nonne. Marisol


IL CALCIO NELL’ ANTICHITA’ TIPO DI FONTE: Fonte immagine TEMPO A CUI RISALE: 3000 anni fa circa LUOGO DI PROVENIENZA: Isola di Scheria(oggi Corfù) in Grecia CHE COSA RAPPRESENTA: Un uomo che palleggia una palla e una persona che lo guarda. Si sono tolti le vesti per giocare nudi. INFORMAZIONI DALL’IMMAGINE: Anche nell’antichità i Greci giocavano a football


IL CALCIO NELL’ANTICHITA’  TIPO DI FONTE: testo poetico TEMPO A CUI RISALE : 3000 anni fa circa PROVENIENZA: isola di Scheria (oggi Corfù) in Grecia

CHI HA DATO LA PRIMA TESTIMONIANZA DEL GIOCO DEL CALCIO: Omero

Dove ne parla: nell’Odissea

Dove lo vide giocare: nell’isola di Scheria(oggi Corfù) in Grecia Chi giocò con la palla: i figli di Alcinoo, re dei Feaci Come era la palla: leggiadra e colorata di rosso

  

Come giocavano i giocatori: uno gettava la palla in  alto, curvato all’indietro, l’altro con un salto la  riceveva e la respingeva al compagno prima che toccasse terra col piede I

Le prime testimonianze della nascita del football si ritrovano nel racconto omerico che narra dei viaggi di Ulisse: sull'isola di Scheria uomini e donne davano spettacolo lanciandosi una sfera. Da allora, attraverso continue evoluzioni nei secoli, si è giunti al 1800, ovvero alla nascita ufficiale del «Football». Circa 3.000 anni fa, cent'anni più cent'anni meno, dopo una lunghissima successione di avventure durate vent'anni, Ulisse, di ritorno da Troia sbarcò nell'isola di Scheria (oggi Corfù) abitata dal felice popolo dei Feaci. Alcinoo, monarca di quelle genti, lo accolse con grande cortesia…. . A completare il trattenimento offerto all'illustre ospite, i figli di Re Alcinoo, tratta dalle mani di un liberto una «vermiglia palla», inscenarono una danza nel corso della quale diedero: «Nelle man tosto la leggiadra palla / si recaro, che ad essi avea l'industre / Polibo fatta, e colorata in rosso, / L'un la palla gittava in ver le fosche / nubi, curvato indietro; e l'altro, un salto / spiccando, riceveala, ed al compagno / la rispingea senza fatica o sforzo, / pria che di nuovo il suol col pie toccasse» (Omero)


IL CALCIO NELL’ANTICHITA’ Come si chiamava il gioco con la palla in Grecia? In Grecia il gioco del calcio si chamava Episkyros Come si chiamava a Roma? A Roma si chiamava Harpastum, che significa afferrare Descrivi i tipi di palla usata: 1- La palla paganica era fatta di cuoio e piena di piume, usata dai contadini, 2-la palla follis era sempre di cuoio ma con camera d’aria fatta con una vescica. Come era il campo? Il campo era rettangolare, delimitato da linee di contorno e da una linea centrale

Come si svolgeva il gioco? Lo scopo del gioco era quello di riuscire a poggiare la palla sulla linea di fondo del campo avversario. Erano permessi i passaggi sia con le mani che con i piedi ed ogni giocatore ricopriva un ruolo ben preciso.

 Altre testimonianze arrivano dalla Grecia antica dove,

intorno al IV secolo a.C., si affermò l'Episkyros mai però inserito tra le discipline olimpiche del tempo.  A Roma questo gioco si trasformò nell'Harpastum che deriva il suo nome dal termine greco arpazo, con il significato di strappare con forza, afferrare. Si utilizzava una piccola palla e due squadre si affrontavano in un campo rettangolare delimitato da linee di contorno e da una linea centrale. Lo scopo era quello di riuscire a poggiare la palla sulla linea di fondo del campo avversario. Erano permessi i passaggi sia con le mani che con i piedi ed ogni giocatore ricopriva un ruolo ben preciso. Marziale descrisse due tipi di pallone usati a quei tempi: la pila paganica (adoperata specialmente dai contadini) fatta di cuoio e piena di piume e la follis, sempre di cuoio ma con camera d'aria costituita da una vescica. Il gioco continuò ad essere popolare per circa 700-800 anni e praticato principalmente dai legionari che, combattendo in tutta Europa, ne permisero la sua diffusione.


SFERE EGIZIE Informazioni da una fonte immagine

Nome giocattolo: sfere da giocoliere Materiale usato per il giocattolo: internamente da papiro e paglia pressati, ricoperti da strati di lino,di cuoio o di faience dipinta Tempo a cui risale: A circa 2000 anni a. C. Luogo di provenienza: Tombe egizie Come si usavano I dipinti tombali rappresentano giovani che eseguono esercizi di abilitĂ e destrezza tirando in aria piccole palle


Tipo di fonte: Fonte immagine

BAMBOLE EGIZIE

Materiale usato: Legno e stoffa Tempo a cui risale: 2000 anni a.C.

Luogo di provenienza: Provengono dall’Egitto e sono conservate nel museo egizio di Torino Descrizione: bambole di legno con corpo appiattito, con sottili fili di lino e perline per la capigliatura


GLI AUTORI ALUNNI CLASSE 4^B 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26.

ANTUONO LUDOVICA BARASSI BRANDO CIANCIARELLI MARISOL COCCIA PIERLUIGI COLLETTA SAMUELE ELBAZ ALESSIA FALASCHETTI DAVIDE MARCHEGIANI ALESSIO MARINARO MATTEO MATTIOLI LETIZIA NERONI NATHAN NISTOR EDUARD OLIVIERI VALENTINA PACI NICOLO’ PENNESI CRISTIAN PEROZZI GIORGIA POLONI MARIA LETIZIA RADA LUCA GIUSEPPE RE ROBERTA SILENZI EMIDIO SORRENTINO LEA SPACCASASSI ELIA SPINOZZI VALENTINA TAFFONI GIANFRANCO TRAINI CHIARA TREVISANI RICCARDO A.

INSEGNANTE / CLASSE: GIUSEPPINA PALESTINI INSEGNANTE/ LABORATORIO STORIA: SILVANA GUARDIANI


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.