il Cittadino n. 150

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n° 150 anno XII - 20 Febbraio 2014

il Cittadino www.ilcittadinodimessina.it

La mezza-notte della cultura

Antonello “rottamato”


Asterisco di Lillo Zaffino

Antonello “all

L

a terza edizio un succes

I messinesi, compl siti allestiti da enti Una risposta di pa domanda di condiv Sotto questo profilo nistrazione comuna sulla cifra culturale li al dì sopra d

to che nella città di Antonello, escludendo quelle espo

scarse riproduzioni di opere dell’artista pe noscerebbe nella filosofia che presiede l’iniziativa

squisitamente amministrativo, si è assistito a uno sco Consiglio comunale, che ha stigmatizzato il comportam torato il Consesso democratico dalle decisioni adottate prende che ancora bisogna lavorare parecc l’esigenze della città. Qualcuno potrebbe anche avanzare qualche grave du risorse economiche distribuite con criteri “molto d l’evento. E siamo alle comiche finali se pensiamo che lo spostam a Palermo, proposto dall’assessore regionale Sgarlata

za nella città natale dell’artista.

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a messinese”

one della “notte della cultura” è stata, ancora una volta, so popolare.

ice una nottata dal clima primaverile, hanno affollato i pubblici e privati. artecipazione annunciata che muove dalla crescente visione, di ricerca di un senso di comunità. o riteniamo che la manifestazione promossa dall’ammiale abbia colto nel segno. La nostra perplessità risiede degli eventi proposti che difficilmente sono qualificabidella sufficienza. Infatti, l’occasione ha dimostra-

il resto sono loritano. Se fosse vivo il maestro non si rico-

oste nel Museo, che chiude alle 19,

a culturale. Se a questo aggiungiamo che sul piano più ontro istituzionale tra l’Assessore al ramo Perna e il mento dell’amministrazione: sostanzialmente si è esaudalla Giunta nella fase della programmazione, si comchio per presentare una celebrazione coerente con

ubbiosità circa il metodo adottato per ripartire le scarse discrezionali” per promuovere la pubblicità del-

mento delle opere di Antonello da Messina da Rovereto a, sembrerebbe non prevedere una presen-

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Primo Piano di Francesco Certo

Messina, sabato 15 febbraio 2014

Flop di contenuti malgrado la buona affluenza Non convince la serata monotematica

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lop di contenuti, ci scuserete ma è così che la pensiamo, per la prima “Notte della Cultura” targata amministrazione Accorinti. Scelto il tema, quello di Antonello da Messina, è mancata la sostanza, il successo di pubblico, migliaia di messinesi in giro per le vie cittadine non deve ingannare, tante le persone deluse o peggio annoiate dalla serata monotematica. La serata si apre al Museo Regionale, dove dalle 17 era possibile ammirare le opere “antonelliane”, ma nulla di nuovo all’orizzonte ed orari risibili, alle 19 cancelli chiusi, non hanno assicurato il successo sperato. Alle 19 si parte con le iniziative del “PalaCultura”, dopo i saluti del sindaco Accorinti e dell’assessore Perna, tutti in fila per ammirare delle riproduzioni di opere di Antonello da Messina, spettacolo che non può sorprendere o lasciare apprezzamenti reali, di “antonelliano” si è visto davvero ben poco. Spettacolo ancora peggiore al “Monte di Pietà” dove è andata in scena “la notte dei poster viventi”, al limite dell’imbarazzante l’esposizione di poster e figurine riproducenti i quadri di Antonello, anche qui insultata la voglia di vera arte, di foto e figurine ne è piena la rete, trovarsi di fronte al poster del “S. Sebastiano” come dovrebbe onorare l’arte antonelliana? Domanda chiara e senza vena polemica, indubbia la voglia e l’impegno profusi ma se i risultati sono questi, scusateci, ma la delusione è altissima. Lodevoli invece le iniziative delle scuole cittadini, mezzi minori ma tanta creatività, ottime le esibizioni al liceo “G. Seguenza”, dove tanti studenti hanno messo un reale impegno per attirare centinaia di visitatori. Star della serata il campanile del Santuario Santa Maria del Carmine, finalmente aperto al pubblico, che ha visto una molteplicità di messinesi

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riscoprire questo antico e strabiliante monumento cittadino. Buoni numeri anche per la chiesa SS. Annunziata dei Catalani ed ovviamente per il Duomo, tanti i curiosi che hanno visitato e goduto delle iniziative organizzate, apprezzatissimo, soprattutto, il concerto tenutosi nella chiesa di piazza Catalani. Delude anche Palazzo dei Leoni, che di Antonello ha davvero pochissimo, quasi nulla, esposizione di abiti dell’epoca antonelliana a parte, il resto non convince. Ottimi i risultati al Forte San Salvatore, luogo troppo dimenticato, che resta di grande interesse, invece, da parte di tanti cittadini. Veri vincitori della serata i ristoratori, da quelli che proponevano i “menù antonelliani” a quelli che proponevano i loro menù giornalieri, poco cambiava, locali pienissimi fino a tarda serata con lunghe file anche dopo la mezzanotte, loro si che hanno goduto della “notte della cultura”! Non sono mancate le lamentale, soprattutto per gli orari previsti, detto di un Museo aperto solo un paio d’ore nel pomeriggio, delude anche il PalaCultura che serra le sue porte mezz’ora dopo la mezzanotte, non proprio ore piccole della cultura! Da cambiare, forse, la dicitura, meglio chiamarla “La serata della cultura” o il pomeriggio o per renderla più cool “L’aperitivo della Cultura”. Scherziamoci su, non sarà lesa maestà. Indubbiamente a vincere sono i cittadini,

Palazzo dei Leoni foto Antonio De Felice WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Palazzo dei Leoni foto Antonio De Felice

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l’alto numero di presenze dimostra che la fame di eventi non manca, che la cultura attira ed esiste la voglia di riscoprire luoghi un po’ dimenticati. Non convince la serata a tema, perché se il protagonista è Antonello da Messina allora vorremmo vedere i quadri e le opere di Antonello da Messina, capiamo l’inutilità della nostra polemica, impossibile, per costi e possibilità, avere in città le opere originali dell’artista, ma di riproduzioni e poster non si gode, pensare di saziare palati attenti con qualche figurina è sintomo di superficialità nell’organizzazione dell’evento, le solite chiacchiere degli stanchi tromboni, poi, non possono essere la solita ancora di salvataggio, sempre le stesse facce, sempre le stesse parole, trite e ritrite e stancanti come non mai. Ovvio che non tutti siano rimasti delusi, ma definire pregna di contenuti la scorsa notte sarebbe una mancanza di rispetto verso l’intelligenza delle persone. Bocciata la serata nel suo essere, promossa Messina che anela eventi e vivacità, l’amministrazione sembra sposare questa idea e riproporrà una serata a tema nel periodo pasquale, nella speranza che la qualità sia all’altezza della quantità. Non mettiamo in discussione l’impegno profuso, ma credere che sia stato un successo solo per l’enormità di gente presente non rispecchia la realtà, i contenuti proposti non sono stati all’altezza del personaggio Antonello da Messina, e la noia ha fatto presto capolino in molti tra i partecipanti. Nota a margine, pessimo comportamento da parte di tanti automobilisti che hanno invaso il centro città dando vita al classico stile selvaggio di parcheggio e guida, il tutto sotto il non controllo della Polizia Municipale, assente ingiustificata.


Conferenza antonelliana nella notte della cultura dedicata ad Antonello da Messina

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a riscosso particolare attenzione stante il folto pubblico presente, la conferenza organizzata al Palacultura in occasione della Notte della Cultura. Tra i relatori il dott. Giuseppe Ruggeri scrittore e giornalista oltre che dirigente medico Commissione Invalidità civile di Messina il quale, in particolare si è soffermato sulla riscoperta dell’identità in una Notte dedicata ad Antonello, simbolo indiscusso di ingegno e cultura, personaggio caratterizzante il tessuto messinese artistico e tradizionale. Ed è proprio partendo dalla riscoperta appartenenza a tale tessuto, ha detto il dott. Ruggeri, che occorre soffermarsi sul concetto di umanità che non si limiti ad un breve lasso di tempo ma sia capace di rimbombare come un eco costante. Il tema della memoria, ha aggiunto, è radicato con profondità nell’uomo il cui più grande terrore, nel corso del tempo, è proprio quello di poter essere dimenticato. Chi di noi non aspira ad una immortalità che rievochi le proprie aspettative, le proprie idee, gli obiettivi che ognuno si propone in una dimensione che investe eventi, luoghi ed immagini? La nostra identità, ha precisato Ruggeri, si raggiunge sempre con fatica e poggia su un fenomeno complesso che è la memoria la cui assenza provoca una perdita di identità. Da qui il bisogno di riappropriarsi di una memoria collettiva che induca ad imparare a conoscere chi furono i messinesi del passato a cominciare proprio da Antonello che con la sua opera ha posto le basi di un presente che deve indurre a progettare il futuro della propria città. Grande protagonista della storia della pittura occidentale, Antonello da

Messina, emerge poco oltre la metà del ‘400 come testimoniano, ha detto il Giudice Domenico Cacopardo, i documenti che confermano la sua presenza nell’importante scalo commerciale favorito dalla recente espansione aragonese nel Mediterraneo. La sua visione di Antonello nel mondo induce Cacopardo a qualificarlo come un artista capace di trasformare il proprio genio in arte, infondendo un vero e proprio atto di amore per Messina. Antonello ha una bottega a Messina, ha illustrato l’arch. e storico Nino Principato, a carattere prevalentemente familiare, l’unica di prestigio al suo tempo fra Napoli e Palermo che estende in tempi rapidi il suo monopolio dalla città alla vicina costa calabra ed a tutta la fascia orientale della Sicilia fino a Noto con lavori che non temono alcuna concorrenza e che , dopo la sua morte, si chiederà ai suoi discendenti di copiare e di tenere come modelli esemplari. Ne escono gonfaloni per confraternite, altari per Chiese e conventi, ma anche ritratti di straordinaria novità. Si tratta di opere che si impongono ai nostri occhi come l’eccezionale propaggine meridionale della grande ondata pittorica fiamminga del secondo quarto del Quattrocento. Interessante l’illustrazione dettagliata dell’arch. Principato che con dovizia di particolari, ha evidenziato ogni peculiare aspetto delle varie opere di Antonello da Messina che tutt’oggi acquistano ammiratori e pretendenti in una città che merita di essere considerata viva e vitale per chi vorrà ospitalità. Silvana Paratore WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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immagine di Michele Giunta

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Sommario

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Attualità

30-31 Dietro le quinte

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Settegiorni

numero 150 anno XI 20 Febbraio 2014

44-45 Economia

56-61 Cultura

62-65 Spettacoli

Cronaca della settimana

34-35

Città Cronache urbane

36-41 Sicilia

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70-71 Mangiare Sano


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano, Mattia Florena Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

• CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO PER I SISTEMI AGRICOLI E FORESTALI DEL MEDITERRANEO DI CATANIA Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l'assunzione a tempo determinato, di una unita' di personale laureato con profilo professionale di tecnologo - III livello. (Bando n. 03/2014 - ISAFOM PECTINE - CT). (1 posto) GURI n. 9 del 31.01.2014 Scad. 15.02.2014 • CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO PER I SISTEMI AGRICOLI E FORESTALI DEL MEDITERRANEO DI CATANIA Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l'assunzione a tempo determinato, di una unita' di personale laureato con profilo professionale di ricercatore - III livello. (Bando n. 02/2014 - ISAFOM PECTINE - CT). (1 posto) GURI n. 9 del 31.01.2014 Scad. 15.02.2014 • CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO PER I SISTEMI AGRICOLI E FORESTALI DEL MEDITERRANEO DI CATANIA Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l'assunzione a tempo determinato, di una unita' di personale laureato con profilo professionale di ricercatore - III livello. (Bando n. 01/2014 - ISAFOM PECTINE - CT). (1 posto) GURI n. 9 del 31.01.2014 Scad. 15.02.2014 • UNIVERSITA' DI MESSINA Indizione delle procedure di valutazione comparativa per la stipula di tre contratti «junior» di diritto privato per ricercatore a tempo determinato in regime di impegno a tempo pieno, ai sensi dell'articolo 24, comma 3, lett. a) della legge 30 dicembre 2010, n. 240. (3 posti) GURI n. 9 del 31.01.2014 Scad. 03.03.2014 • COMUNE DI RAGUSA Mobilita' esterna, per la copertura, a tempo pieno ed indeterminato, di quattordici posti con categorie e profili professionali vari. (14 posti) GURI n. 9 del 31.01.2014 Scad. 03.03.2014 • AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO ''P. GIACCONE'' DI PALERMO

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Selezione pubblica per il conferimento di un contratto di collaborazione per laureato in giurisprudenza con specializzazione in diritto internazionale, della durata di mesi dodici, eventualmente rinnovabile. (1 posto) GURI n. 9 del 31.01.2014 Scad. 03.03.2014 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO DI CHIMICA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la copertura, a tempo determinato, di un posto di ricercatore - III livello, presso la U.O.S. di Catania. (1 posto) GURI n. 12 del 11.02.2014 Scad. 13.03.2014 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO ''P. GIACCONE'' DI PALERMO Assegnazione di una borsa di studio per titoli ed esami, della durata di mesi diciotto, eventualmente rinnovabile, per laureato in odontoiatria e protesi dentaria da adibire presso l'U.O.C. di Odontoiatria e odontostomatologia. (1 posto) GURI n. 12 del 11.02.2014 Scad. 13.03.2014 LIBERA UNIVERSITA' DELLA SICILIA CENTRALE ''KORE'' DI ENNA Procedura di valutazione comparativa per titoli e colloquio per il reclutamento di un ricercatore con rapporto di lavoro a tempo determinato tipologia lettera a) articolo 24, comma 3, della L. 240/2010. (1 posto) GURI n. 10 del 04.02.2014 Scad. 28.02.2014 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO ''P. GIACCONE'' DI PALERMO Selezione pubblica, per titoli ed esami, per la formazione di una graduatoria riguardante l'attribuzione di incarichi per eventuali supplenze, sostituzioni o assegnazioni temporanee di personale dirigente medico, nella disciplina di endocrinologia e malattie del ricambio, da assumere con contratto a tempo pieno e determinato in ragione della durata prevista per il rimpiazzo o per l'avvicendamento del personale medico in servizio presso l'U.O.C. di endocrinologia e malattie metaboliche. (1 posto) GURI n. 10 del 04.02.2014 Scad. 06.03.2014

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Programma attività 2012/2013 L’inserimento nei vari gruppi è libero e può avvenire dopo un contatto con la nostra Associazione ai numeri: 328/1022286 – 090/631761 o tramite mail al seguente indirizzo: pertedonnaonlus@alice.it Gruppi di auto-aiuto e training autogeno per sostegno psicologico conduce la dott.ssa Grazia Taca c/o sede operativa dell’Associazione (via Appennini, ex scuola materna, Villa LinaMessina) Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 17.30 ( incontri individuali su richiesta). Percorsi di tecniche yoga conduce la dott.ssa Domenica Luciano c/o il consultorio di via del Vespro-Messina Lunedì dalle ore 16.15 alle ore 17.30 c/o lo studio “yoga” della dott.ssa Domenica Luciano via Comunale Sperone, Fortuna Residence pal. X – Messina Mercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20.15 Pilates matwwork conduce la dott.ssa Maria Ansaldo Lunedì dalle ore 17.30 alle ore 18.30 Meditazione conduce il prof. re Marcello Aragona Lunedì dalle ore 18.30 alle ore 19.30 c/o Aragona (camp.1002) Viale della Libertà is.481, n°41 pal. Palano-Messina. Prestazioni di linfodrenaggio manuale per il trattamento del Linfedema del braccio operato Dott.ssa Jessica Messina c/o studio: Via S. Ermanno n°1 Provinciale-Messina (per le prenotazioni telefonare a cell. 328/1022286). Centro estetico per le donne in trattamento chemioterapico e banca delle parrucche In corso di realizzazione. Campagna di prevenzione Visite senologiche gratuite date da stabilirsi secondo la disponibilità della L.I.L.T. sez. di Messina c/o Villa Salus. Si ricorda alle socie di raccogliere più adesioni possibili al fine di favorire una prevenzione più capillare sul territorio. Il Presidente Grazia Di Blasi

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"Puoi sostenere L'Associazione" Per te donna onlus, che : offre sostegno psicologico alle donne operate di tumore (in partucolare al seno), organizza giornate di visite gratuite per la prevenzione per una diagnosi precoce, organizza delle attivitĂ per il benessere psicofisico delle donne , destinando il tuo 5x1000. Firma la dichiarazione dei redditi nello spazio dedicato al "sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilitĂ sociale"... ed inserisci il C.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costa nulla ma per l'Associazione ha un grandissimo valore. Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it" WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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L’intervista

di Francesco Certo

Panorama Università

A colloquio con Maria Zappalà, direttore del dipartimento SCIFAR

“Il comparto farmaceutico è in crescita e traina l’intera produttività italiana” Non possiamo iniziare questa nostra conversazione senza chiederLe: quanta pressione comporta un incarico così prestigioso e di responsabilità, soprattutto alla luce di quanto accaduto nei mesi scorsi a chi l’ha preceduta? I fatti cui lei si riferisce e che pure hanno determinato la mia nomina, non hanno reso questo incarico più pressante né mi hanno fatto avvertire maggiori responsabilità nell’espletamento di quella che è, già di per sé, un'attività difficile e complessa, un onere che ho assunto con spirito di servizio. Il ruolo di Direttore di Dipartimento implica indubbiamente un grande impegno, alla luce delle funzioni attribuite ai Dipartimenti, in applicazione della riforma Gelmini, sia nell’ambito della ricerca scientifica, che nella gestione delle attività didattiche, ma implica anche grandi responsabilità amministrative che gravano sulla figura del Direttore in prima persona. Il periodo storico in cui viviamo è pervaso da una profonda crisi lavorativa, anche l’università ne subisce le conseguenze, troppo spesso tanti giovani abbandonano gli studi o, peggio, non li intraprendono neanche. Il Vostro dipartimento, che ricordiamo avere corsi a numero chiuso, riesce a portare alla fine del loro percorso la totalità, o la maggioranza, degli iscritti? Premesso che nel Dipartimento SCIFAR sono incardinati due Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico di durata quinquennale, Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (CTF), che i corsi sono a numero programmato e che negli ultimi anni il numero di immatricolati ha raggiunto la numerosità massima (100) in entrambi i corsi di laurea, posso affermare che, anche se nei primi due anni di corso si verifica una riduzione del numero di iscritti, la definirei fisiologica, poiché dovuta a passaggi, già in partenza preventivati dagli studenti, verso corsi di studio di area sanitaria, come Medicina e Chirurgia; oppure a rinunce agli studi, le cui cause possono essere ricercate non solo nelle difficoltà che lo studente incontra nel primo anno di studio universitario, ma talvolta, purtroppo, nella mancanza di una reale vocazione. Dal terzo anno in poi, la popolazione studentesca si mantiene abbastanza costante e conclude il per-

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corso formativo più o meno regolarmente. Gli ordinamenti attualmente in vigore dei due Corsi di Laurea Magistrale sono stati attivati nell’AA 2009/10, pertanto, i primi laureati si avranno a partire dal prossimo mese di luglio: da un monitoraggio delle carriere degli studenti recentemente effettuato, è emerso che una elevata percentuale di iscritti al V anno, in entrambi i corsi di laurea, completerà il percorso didattico formativo nei tempi stabiliti, e questo è sicuramente un risultato lusinghiero, che attesta la validità dell’impianto didattico dei corsi di studio. L’Università di Messina ha incassato negli ultimi anni valutazioni negative sul piano della ricerca, risultati considerati scadenti e che hanno svilito l’importanza dell’Ateneo. In un dipartimento scientifico come il Vostro, dove l’importanza della ricerca è centrale, che risultati sono stati raggiunti? Lo stato delle cose è davvero così negativo? Quali sono i progetti di ricerca che state portando avanti? Come è noto, la legge Gelmini, ispirata a modelli tipicamente anglosassoni, intende premiare le università di eccellenza, quelle in cui la qualità della ricerca è elevata, a scapito di altri Atenei “meno produttivi” che nel tempo tenderanno a diventare Università prevalentemente di insegnamento. Le rispondo che, nonostante i risultati della VQR non siano stati certamente positivi per l’Università di Messina, quelli del Dipartimento di Scienze del Farmaco e dei Prodotti per la Salute si possono definire senz'altro eccellenti, sia per quanto riguarda la ricerca nell’area delle scienze chimiche, posizionata al 20esimo posto su 113 Dipartimenti in tutta Italia, sia nell’area delle scienze mediche, che ha ottenuto il 17esimo posto su 219 Dipartimenti in Italia. La ricerca scientifica del Dipartimento SCIFAR, realizzata spesso in collaborazione con centri

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di ricerca nazionali e internazionali, è molto attiva, come documentato da un'intensa e valida produzione scientifica e dal numero di progetti di ricerca finanziati dal MIUR (sia PRIN che FIRB), dall’Unione Europea e da altri enti. Mi piace ricordare che l’elevato livello scientifico della ricerca dipartimentale ha trovato riscontro in numerosi e prestigiosi riconoscimenti tanto a livello nazionale (ad esempio Premio Farmindustria per la ricerca farmaceutica, Medaglia Liberti), quanto internazionale (come ad esempio HTC-Award, COLACRO Medal, Silver Jubilee Medal), ricevuti da ricercatori che operano nel mio Dipartimento. Particolarmente rilevante è il riconoscimento conferito al Prof. Luigi Mondello, unico ricercatore italiano presente nella “Analytical Scientist Power List 2013”, assieme a scienziati del calibro di K. Tanaka (Giappone) e K. Wüthrich (Svizzera), entrambi Premio Nobel per la Chimica. Nell’opinione comune, i laureati venuti fuori dal Vostro dipartimento appaiono come appartenenti ad una casta elitaria. Ma i tempi sono assai cambiati, ed adesso il panorama lavorativo di chi intraprende questo tipo di corso di laurea si è ampliato; è corretto dire che chi sceglie questo campo abbia una vasta possibilità di sbocchi lavorativi legati alla crescita dell’industria farmaceutica? Immagino che si riferisca alla casta dei Farmacisti, e alla opinione comune secondo cui il Corso di Laurea in Farmacia sarebbe “riservato” ai figli dei farmacisti titolari. Indubbiamente, è frequente che i figli di farmacisti titolari di farmacia intendano intraprendere la professione del genitore, così come avviene anche in altri ambiti professionali, tuttavia la percentuale di questa “elite” non supera il 20% dell’intera popolazione studentesca. In riferimento agli sbocchi occupazionali, vorrei fare alcune precisazioni sui due Corsi di Laurea del Dipartimento, il Corso di Laurea in

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Farmacia e il Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, che appartengono alla Classe delle Lauree Magistrali LM/13 in “Farmacia e Farmacia industriale”. La denominazione stessa della classe esplicita l’esistenza di due distinti percorsi formativi, che si traducono in profili professionali e risvolti occupazionali distinti. L’obiettivo dei Corsi di Laurea della Classe LM/13 è formare figure professionali che possano operare in due principali settori: • farmacie (private, ospedaliere, comunali e territoriali, depositi di medicinali); • industria farmaceutica (settori di ricerca, produzione, drug discovery, controllo di qualità, informazione scientifica). Pur non essendoci una formale differenziazione degli sbocchi occupazionali dei laureati in Farmacia ed in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (i laureati di entrambi i corsi possono accedere agli esami di abilitazione all’esercizio della professione di Farmacista, nonché della professione di Chimico), tuttavia, il curriculum formativo del Laureato Magistrale in Farmacia è orientato alla formazione di un professionista che svolgerà la sua attività prevalentemente in ambito territoriale, mentre il curriculum formativo del laureato Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche privilegia invece quegli aspetti culturali volti a formare un professionista che opererà elettivamente nel settore industriale farmaceutico. Il Laureato Magistrale in Farmacia ha una preparazione scientifica avanzata in campo sanitario, tale da farne una figura professionale di esperto del farmaco, in grado di costituire un fondamentale elemento di connessione fra paziente, medico e strutture della sanità pubblica, di collaborare al monitoraggio del farmaco sul territorio e di fornire al paziente, e al medico stesso, indicazioni relative al corretto utilizzo dei farmaci. Un elenco più esaustivo delle attività professionali, sia nel settore pubblico che privato, è consultabile all’indirizzo http://www.fofi.it/doc_fofi/attivita_professiona-


le.pdf. Il Laureato Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche ha un background culturale e professionale idoneo a poter svolgere attività di ricerca, progettazione, sviluppo e produzione di nuovi farmaci, realizzando la propria attività professionale elettivamente presso le industrie chimico-farmaceutiche. La molteplicità degli sbocchi occupazionali è indubbiamente il motivo dell’elevata attrattività dei due Corsi di Laurea, e in questo contesto va sottolineato che, secondo recenti dati Istat sulla produzione industriale, il comparto farmaceutico, a differenza di qualsiasi altra categoria produttiva, è in crescita e traina l’intera produttività italiana. Considerata la molteplicità degli sbocchi occupazionali, non sorprende che il tasso occupazionale dei laureati in Farmacia ed in CTF, ad un anno dal conseguimento del titolo, sia abbastanza elevato, in linea con la media nazionale, nonostante la crisi economica globale, come risulta dai dati Istat e dai rapporti AlmaLaurea. L’ultimo rapporto AlmaLaurea ha inoltre evidenziato un sensibile aumento del numero di laureati impegnati in corsi di Dottorato o Scuole di Specializzazione.

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Attualità

Parte il Progetto “Una Fiaba per NEMO SUD”

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l NEMO SUD, Centro Clinico di riferimento per i pazienti affetti da patologie neuromuscolari in tutto il Sud Italia, ha elaborato un progetto di sensibilizzazione alla disabilità rivolto alle Istituzioni Scolastiche. Più in particolare le attività sono state pensate per le classi 4 elementare e vogliono porsi come strumenti complementari ai percorsi formativi ordinari. Primo Istituto “pilota” sarà il Comprensivo “Santa Margherita”. Il 21, 28 febbraio e 7 marzo, gli operatori del NEMO SUD con professionalità e sorriso, incontreranno i bimbi delle tre classi di Galati Marina, Giampilieri e Ponteschiavo. I neurologi Gianluca Vita e Massimo Russo, la pneumolo-

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ga Claudia Profazio, il fisioterapista Filippo Cavallaro, la Psicologa Stefania La Foresta, la logopedista Alessandra Neri, la Coordinatrice Infermieristica Mariella Macrì e l'infermiera Daniela Cattafi, la responsabile della Comunicazione e del Progetto Letizia Bucalo, parleranno ai piccoli alunni dell'Istituto “Santa Margherita” delle loro professioni, della cura, di disabilità e di come sia importante mettersi neipanni di chi soffre a causa della malattia. Agli studenti sarà donata una Fiaba inserita in un opuscolo informativo appositamente creato per il Seminario e contenente informazioni utili non solo all’alunno ma anche alla sua famiglia.


“Abbracci gratis” nell’area pedonale

Le ragazze di Cinque20: "Un Abbraccio, simbolo per eccellenza dell'amore, colora l'indifferenza. Solo uniti stravolgeremo questo mondo che va al contrario"

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Un abbraccio colora l'indifferenza". E' questo lo slogan di "Free Hugs Messina", l'iniziativa sociale organizzata da CinquE20 che avrà luogo sabato 22 febbraio, alle ore 17, nell'area pedonale del centro della città, precisamente fra piazza Cairoli e viale San Martino. L'espressione Free Hugs (Abbracci Gratis), si riferisce ad un'iniziativa sociale nata a Sydney (Australia) nel 2004. Durante l'evento, un ragazzo (o una ragazza) solleverà un cartello con la scritta "Free Hugs – Abbracci Gratis": in quel momento, chiunque si trova sul luogo, potrà abbracciare o farsi abbracciare da chiunque, scambiando così un atto casuale di gentilezza disinteressata. Sta già circolando sul web, da qualche ora, il video-spot di Free Hugs Messina, realizzato da CinquE20 (CinquEventi), un gruppo di lavoro che si occupa di organizzazione eventi e di attività di servizio per eventi, insieme ad altri giovani che hanno voluto collaborare per la realizzazione dell'iniziativa. CinquE20 nasce dall'idea di cinque studentesse, conosciutesi presso l'Ateneo peloritano, precisamente all'interno del Corso di laurea triennale in "Scienze della comunicazione: editoria e giornalismo" dell'ex Facoltà di Lettere e Filosofia.

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Proposta Turistica 3.0. Accoglienza e proposte per i croceristi

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uovo servizio unico di accoglienza e proposta dedicato ai croceristi nella Città di Messina, denominato "Proposta Turistica 3.0" gestito da un gruppo di associazioni no profit con il patrocinio del Comune e dell'Autorità Portuale. Proposta Turistica 3.0, nasce come risposta al calo delle presenze dei croceristi e degli scali previsto nel 2014 ed alle ritrosie della compagnie di crociera ad investire sulla nostra Città, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale, tipico, ambientale ed enogastronomico ed alla proposta di escursioni e percorsi nel centro Città, usufruendo di linee di trasporto pubblico opportunamente adibite e denominate “Linee Turistiche”. Per tali motivi abbiamo presentato la proposta all'amministrazione comunale ed all'atm, ottenendo risposte favorevoli per la disponibilità delle navette turistiche anche in relazione al nuovo contratto di servizio che prevedere l'inserimento del servizio turistico e culturale. Dedicato principalmente ai croceristi si estende a tutti i turisti in visita a Messina, grazie anche al portale e si rivolge al mercato globale per favorire l'internazionalizzazione del nostro territorio e garantire un potenziale impulso all'economia locale.

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foto Gianluca Benigno

Di seguito il percorso previsto del circuito cittadino: -Terminal Crociere – Accoglienza - Gruppo Folkloristico. -Partenza Cortina del Porto – Largo Minutoli. -Museo Regionale – Proposta Caravaggio –Antonello. -Acquario di Messina. -Duomo Visita Campanile e Tesoro. -Scelta di ulteriori percorsi “pedonali”. (Galleria Vittorio Emanuele – Palazzo Zanca – Palazzo dei Leoni – Attrattive e stand enogastronomici con prodotti tipici). A Marzo sarà previsto l'allestimento di stand per mostre e vendita prodotti tipici proposti da eventuali partner allestiti nei suddetti punti. Proposta Turistica 3.0. non usufruisce di alcun finanziamento pubblico, sono previste sponsorizzazioni o collaborazioni con partner (aziende,associazioni, cooperative) interessate alle attività attinenti l’ambito turistico nel centro cittadino e legate al progetto. Le sponsorizzazioni copriranno parte delle spese di start up, di gestione, pubblicità, collaborazioni e cartellonistica. Gli sponsor o partner usufruiranno della relativa pubblicità sul sito web e sulle locandine poste sugli autobus alla cortina del porto o sui giornali (coupon) cartacei distribuiti e potranno proporre i propri servizi, prodotti ed offerte speciali in maniera diretta nell’ambito dei percorsi, nei punti stabiliti anche tramite piccoli stand e nel sistema di e-commerce del portale. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Destinato a divenire un best seller

Il libro inedito sulla mafia messinese

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essina. Crocevia fra occidente ed oriente nel Mediterraneo, Messina è da sempre una città appetibile dalle organizzazioni criminali, sulle quali un alone di mistero, durato da secoli, ha incominciato a diradarsi per l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine impegnate da molti anni a questa parte in una lotta senza quartiere. A loro si è affiancato l’interessante contributo di Marcello La Rosa, assistente capo di Polizia Scientifica alla Questura peloritana nonché criminologo, il quale avvalendosi della collaborazione di eminenti esperti, tra cui la studiosa Titti Cuomo, ha pubblicato qualche mese fa un libro dal titolo “Il fenomeno mafioso. Il caso Messina”, opera prima sotto il profilo bibliografico di settore, giacché la letteratura delittuosa ha profuso in gran copia lavori sulla mafia palermitana e su Cosa Nostra a livello internazionale, ma giammai alcuna parola è stata scritta su quella messinese, ritenuta a torto marginale e priva di efficacia sul tessuto socioeconomico locale. Il libro è suddiviso in due parti, di cui la prima offre l’analisi dettagliata di un’associazione a delinquere, che può definirsi un unicum non solo per l’articolazione interna, ma anche per la capacità d’interagire con sodalizi delinquenziali di differente ubicazione geografica, come ad esempio la ‘ndrangheta, e la sua evoluzione fino ai giorni nostri comprendendovi casi particolari, quali il carcere-albergo di Gazzi, un modello di detenzione del tutto originale; la seconda illustra la tipologia imprenditoriale nonché l’approccio al territorio contrassegnato dal rapporto con gli abitanti, con alcuni partiti politici e dal ruolo

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assunto dalle donne di mafia. Peculiare rilievo assume nel contesto dell’opera il fenomeno del pentitismo, usato dagli artefici non come uno strumento previsto dalla normativa vigente per giungere alla verità dei fatti, ma come un dispositivo per abbandonarsi a vendette personali trascinante qualsivoglia personaggio della vita pubblica messinese nel vortice dell’illegalità. La trattazione degli eventi è accompagnata da un’interpretazione frutto dell’accurato studio sulle teorie di importanti sociologi, psicologi, pedagogisti e criminologi internazionali nel tentativo talora efficace di dare una soluzione ad un’atavica piaga dilaniante una città dalle notevoli risorse e potenzialità. Non è risparmiata inoltre una severa critica alle istituzioni nazionali, che in maniera tardiva hanno preso atto della mafia soltanto nel 1982 con l’introdurre il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso nel Codice Penale, nonché a quelle locali ed alle forze dell’ordine accusate all’epoca d’inconcludenza ed inefficienza dovute anche ad un sistema giudiziario a tutt’oggi semiparalizzato ed incapace di garantire la certezza della pena. “Il fenomeno mafioso. Il caso Messina” di Marcello La Rosa è dunque un testo da leggere per cogliere al meglio e profondamente gli aspetti di una realtà negativa, sulla quale, come chiosa lo stesso autore, tutti i cittadini hanno il dovere di vigilare e denunciare, per non sommergere la propria dignità e speranza ed essere “arbitri del nostro futuro”.

Rodrigo Foti


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dietro le quinte di Francesco Certo

L’indefesso ricorrente

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ontinua l’avvincente saga sul reale esito delle elezioni comunali dello scorso giugno. La vittoria di Renato Accorinti torna in bilico, non è bastata la sentenza del TAR di Catania che aveva dichiarato inammissibile il ricorso di Felice Calabrò. Nonostante le dichiarazioni dell’avvocato Versaci, che riteneva chiusa la vicenda, gli onesti cittadini che avevano presentato il ricorso, per amore della città e non per altro, vanno avanti e, seguiti dall’avvocato Martella, portano la loro battaglia al CGA, ultimo grado di giudizio possibile, che metterà la parola fine a questa patetica vicenda. Perché è inutile nascondersi dietro un dito, tutto questo ricorrere a ricorsi con possibilità rivoltanti è politicamente patetico. La sconfitta politica andava accettata con il peso che ne comportava, si rimane, invece, aggrappati a speranze assurde e, non meno, ridicole. Il momento storico della città di Messina non permette più questi giochetti, questi mezzucci di politicanti morti e sepolti, il fallimento è stato roboante, la vittoria troppo annunciata non è arrivata e sarebbe il caso di voltare pagina per non far precipitare la città in un baratro di incertezze. Facciamo, per l’ennesima volta, il quadro dei possibili esiti. Se il ricorso viene nuovamente respinto, Accorinti rimane sindaco e amen. Se invece vengono trovati dal nulla i 59 voti mancanti, voilà, Felice Calabrò potrebbe diventare subito sindaco. Condizionale d’obbligo, non è da escludere, infatti, il ritorno alle urne come accaduto dopo alcuni ricorsi nella provincia di Siracusa. Pazienza aiutaci tu!

La Casa di Vincenzo

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’ nata nei giorni scorsi “La casa di Vincenzo” rifugio per senzatetto che sorgerà al primo piano degli ex Magazzini Generali. Il sito, dedicato alla memoria di un clochard vecchio amico dello stesso Accorinti, ospiterà fino a 20 bisognosi dalle 20 fino alle 8 del mattino offrendo loro un posto letto e due pasti, oltreché abiti e servizi per l’igiene personale. Grande emozione e commozione per il sindaco Accorinti, da sempre attento ai bisogni dei più deboli e dei poveri, punto focale della sua campagna elettorale, incentrata, soprattutto, verso la risoluzione dei problemi pratici dei più sfortunati. Erano 40 anni che Messina non ospitava un rifugio per senzatetto, sinonimo del degrado sociale e mentale che ha afflitto la città in questi anni, troppo impegnata (a far cosa non si sa) per ricordarsi di chi vive ai margini. Lo stesso Accorinti ha inaugurato personalmente il sito passandoci la prima notte di apertura, esempio di devozione verso le proprie lotte, combattute non per facciata ma per credo. Viene così messa un’altra pietra per il rilancio di Messina, piccolo tassello (sociale) per la formazione di una nuova identità cittadina.

Io sono io, e voi…

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empo di primarie in casa PD, si eleggeva il segretario regionale, posto ambito e di importante collocazione. Ha trionfare col 63% dei voti è stato Fausto Raciti, giovane candidato sponsorizzato dallo strano sodalizio Renzi-Cuperlo-Crocetta. La vittoria è sembrata schiacciante senza se e senza ma, anche se un ma, e pure bello grosso, lo ha lasciato. A Messina, infatti, a vincere con percentuali bulgare è stato il candidato uscente Giuseppe Lupo, appoggiato, neanche a dirlo, dall’area di Francantonio Genovese. Lo zoccolo duro del PD messinese ha chiarito, se mai ce ne fosse bisogno, che in città la forza di Genovese e dei suoi non sta scemando, anzi, stridono adesso le parole di Alessandro Russo, renziano doc, che dopo l’elezione dell’ex sindaco di Firenze a Segretario Nazionale, aveva negato l’importanza dei voti dei genovesiani per la vittoria di Renzi a Messina. Alla luce degli ultimi risultati sembra essere ancora presto per dichiarare chiusa la pagina di Francantonio Genovese come colonna portante del PD messinese, la vittoria di Lupo rimane una vittoria di Pirro nell’ambito regionale, ma in quello cittadino sembra lanciare un messaggio chiaro, da ascoltare ad orecchie aperte, “io sono io, e voi…”.

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Morire per delle idee

Rivoltante gazzarra

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i è svolto nella serata di martedì un consiglio comunale aperto al quale sono stati invitati a partecipare i commercianti, povere vittime, dell’area pedonale del centro città. Lo spettacolo al quale hanno assistito i tanti presenti è stata una delle pagine più vergognose della politica messinese. Purtroppo, quando nel nome della democrazia, si da la possibilità a chiunque di scendere nell’agone politico i risultati non possono non essere questi. La serata non ha avuto nessuno spunto contenutistico di rilievo, solo l’esaltazione delle urla e della prepotenza. Se sono questi i bei risultati delle tanto decantate preferenze, poveri noi, siamo davvero messi male. La seduta, conclusa di autorità dal Presidente Barrile dopo le continue interruzioni del consigliere Trischitta al sindaco Accorinti, ha visto intervenire diversi commercianti, che hanno accusato l’isola pedonale di essere l’unica responsabile del calo delle vendite degli ultimi mesi. Ora, tralasciando che nel mese di gennaio la maggior parte delle famiglie hanno versato in tasse una larga fetta dei propri risparmi, è plausibile che la possibilità di passeggiare comodamente per le vie del centro abbia, paradossalmente, allontanato le persone dal farlo? La radicata ignoranza di una città che non sa guardare al di là del proprio stretto è probabilmente la risposta a tutto. In un mondo che va verso la pedonalizzazione e l’eliminazione dei mezzi privati, Messina urla il suo NO, e rivendica il diritto di parcheggiare in terza fila! A raccontarlo non ci si crede…

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o scorso San Valentino, anniversario dello sgombero del Teatro in Fiera, i ragazzi del Pinelli si sono fatti protagonisti di un nuovo gesto eclatante e simbolico, l’occupazione della “Casa dello Studente” di via C. Battisti. Insieme ad i ragazzi del gruppo studentesco, “Collettivo Unime”, si sono riappropriati di uno spazio che nella sua denominazione contiene il suo vero e reale significato, CASA/DELLO/STUDENTE. Chiaro, semplice e lineare. Tutte le chiacchiere di questi mesi sulla possibilità di riassegnare lo stabile ad altre funzioni, come quella del palagiustizia satellite non sono altro che l’ennesimo smacco agli studenti “messinesi”, che lottano con le unghie e con i denti contro un’organizzazione pessima e raffazzonata, universitaria e cittadina, un contesto sociale nel quale tutto va al contrario, dove gli studenti non hanno una casa ma neanche padre o madre. Decentralizzare gli studenti anziché gli uffici pubblici sarebbe l’ennesima dimostrazione della Messina all’incontrario che siamo abituati a vivere. Il valore storico, logistico e sociale della “Casa dello Studente” non va sradicato o traslocato, impossibile comprenderlo?

Piccole grida

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’aggressione di San Valentino, dove all’uscita da una discoteca un giovane è stato sfigurato per un apprezzamento di troppo, ci ha lasciato sconvolti ma non sorpresi. Non possiamo sorprenderci perché la nostra città non è migliore o diversa da altre, queste cose accadono nel mondo e Messina non si differenzia. Chiaro, i modi e metodi variano, ma la base resta una sola, profonda, radicata ed incurabile ignoranza. Chi come noi non ha superato da secoli l’adolescenza ricorderà come non fosse difficile imbattersi in risse o bulletti dalla parlantina incomprensibile pronti ad affermare il loro status di bestie per presunti sguardi storti o stronzate simili. Noi, come altri, non li abbiamo mai presi troppo sul serio o subiti, saremmo stati beceri allo stesso modo, ma negli anni la riflessione l’abbiamo fatta troppo spesso, perché tanta ignoranza? Perché attestare il proprio essere inferiore culturalmente e socialmente? Purtroppo questa città, perché qui viviamo e di qui dobbiamo parlare, ha preso la deriva della bestialità, urlata e sbandierata, ed episodi come quelli di San Valentino sono solo la conferma dell’abisso sociale in cui sguazziamo inconsapevoli da decenni. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Febbraio 2014

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“Un salotto in Centro!” Si è costituito un Comitato di commercianti della Via Giordano Bruno e sue traverse che si chiama “Un Salotto in centro!”. Scopo del Comitato è quello di dare vita, nella porzione di isola pedonale di loro competenza, a uno spazio allegro e ricco di iniziative.

Messina partecipa al “Mayors Challenge” È stato presentato in conferenza stampa “Mayors Challenge” (Sfida tra sindaci) 2013-2014. Il concorso è stato ideato dall´ex sindaco di New York, Michael R. Bloomberg, che ha aperto una fondazione filantropica, al fine di stimolare le città europee a proporre idee.

Concerto Orchestra Multietnica “Ritmo live” All’Auditorium del PalaAntonello, si è svolto il concerto dell’Orchestra Multietnica “Ritmo Live”, definita “un arcobaleno smisurato di suoni e vibrazioni”. L’attività di Ritmo Live si è molto sviluppata negli anni, evolvendosi con la caratteristica di laboratorio sempre aperto a nuovi inserimenti.

RN Bologna- Waterpolo Despar 6-10 La Waterpolo Despar Messina batte a domicilio il Bologna per 10-6 e si avvicina sensibilmente alla salvezza. Quando mancano 4 giornate alla conclusione della stagione regolare, le peloritane hanno accumulato un vantaggio di 10 punti sulla zona retrocessione.

Targa per il gemellaggio tra Messina e Messini Il sindaco greco di Messini, Stathis Anastasopoulos, ha inviato in dono al sindaco, Renato Accorinti, la bandiera ed una targa ricordo con le antiche mura della cittadina greca. Ricordiamo l´incontro tenutosi a Messina nel dicembre scorso.

Ritrovata una scultura di Agenore Fabbri E´ stata ritrovata negli scantinati di palazzo Zanca, abbandonata da oltre vent´anni, una scultura in bronzo realizzata da Agenore Fabbri. L´assessore alla cultura, Tonino Perna, ne disporrà il trasferimento nella Galleria d´Arte Moderna al Palacultura.

Renato Accorinti il sindaco più amato d´Italia Da un sondaggio dell´Istituto Piepoli, relativo al gradimento ed alla popolarità dei sindaci eletti, è emerso, secondo quanto pubblicato da Repubblica.it., che il sindaco di Messina, Accorinti, con il 54% delle preferenze, è risultato il primo cittadino più amato d´Italia.


I CIRCOSCRIZIONI

Erosione Costa Ionica

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l Vicesindaco, Guido Signorino, ha incontrato una rappresentanza degli abitanti di Galati e dei territori interessati dalla grave erosione costiera guidata dal consigliere della Prima Circoscrizione, Carlo Dainotta, erano presenti anche i consiglieri del gruppo dei Democratici Riformisti, Elvira Amata, Carlo Abbate, Santi Sorrenti, Nino Interdonato, Rita La Paglia e Nino Carreri, per un confronto sulla grave situazione in cui versano i villaggi della costa ionica a causa dei danni provocati dalle forti mareggiate degli ultimi giorni. I residenti hanno evidenziato il rischio di futuri eventi marosi che possano attaccare le loro abitazioni, gettando nel panico centinaia di famiglie, e pertanto hanno richiesto un immediato intervento. Al termine dell'incontro è stata concordata col Vicesindaco Signorino una riunione per lunedì 24, alle ore 10,30, alla quale saranno invitati anche il Sindaco, Renato Accorinti; l'Assessore comunale alla Protezione Civile, Filippo Cucinotta; l'intera deputazione messinese, regionale e nazionale; il direttore della Protezione Civile Regionale, Calogero Foti; l'ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, ed il commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia, Maurizio Croce, al fine di richiedere alla Regione Siciliana, alla Protezione Civile Regionale ed al Ministero per l'Ambiente, adeguati finanziamenti per la realizzazione di opere definitive a protezione dell'intera costa ionica messinese, conformemente alle proposte avanzate dal gruppo dei Democratici Riformisti in una lettera indirizzata al sindaco Accorinti lo scorso 17 febbraio.

IV CIRCOSCRIZIONI

Polemiche sul mancato invito al Consiglio Comunale sull'isola pedonale

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ella sua seduta antimeridiana del 17.02.2014 il Consiglio della IV Circoscrizione ha approvato all´unanimità ( con due astensioni “istituzionali“) l’ ordine del giorno, con il quale si polemizza con la Presidenza del Consiglio Comunale che non ha sentito il dovere di invitare formalmente il Consiglio della Circoscrizione nella seduta del Consesso comunale convocata per il 18 febbraio per discutere sui problemi dell´isola pedonale che, come è noto, ricade sul territorio della medesima Circoscrizione. Il Consiglio stigmatizza il comportamento del Consiglio comunale che ha escluso dall’intervento diretto nella seduta “aperta”, che verte sull’isola pedonale del centro cittadino, la partecipazione del Consiglio della IV Circoscrizione, ledendo il principio di leale collaborazione tra gli organi dell’amministrazione e privando il dibattito che si terrà della posizione politica ufficialmente deliberata del Consiglio circoscrizionale territorialmente competente. Determina di partecipare comunque alla seduta “aperta” del Consiglio comunale per poter assistere al dibattito e richiedendo ufficialmente l’intervento in Aula, in ossequio all’art. 10, Regolamento per il Decentramento del Comune di Messina.

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città a cura di Marilena Faranda

Zone Franche Urbane

Domande per accedere alle agevolazioni L'Assessore Guido Signorino, ha reso noto che è stato adottato, con decreto pubblicato nella G.U. n. 24 del 30 gennaio scorso, il bando per l'attuazione dell'intervento per le micro e piccole imprese localizzate nelle Zone Franche Urbane (ZFU) della Regione Siciliana. L'intervento prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di esenzioni fiscali e contributive per le imprese di micro e piccola dimensione localizzate nelle ZFU di Messina. Sulla dotazione finanziaria, pari a € 15.927.414,11, sono state attivate delle riserve di scopo (percentuale di risorse riservata rispetto allo stanziamento della ZFU), nella misura del 20 % per le imprese di nuova o recente costituzione, e del 10 % per imprese femminili. Le domande di accesso alle agevolazioni si potranno presentare dalle 12 del 5 marzo fino alle 12 del 23 maggio prossimi, esclusivamente attraverso una procedura telematica consultabile sul sito internet del Ministero dello sviluppo economico, www.mise.gov.it alla sezione "ZFU Convergenza e Carbonia Iglesias".

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Consiglio Comunale

L’isola pedonale: pomo della discordia

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l Consiglio Comunale “aperto”, ha avuto al centro del dibattito l’isola pedonale permanente. L’obiettivo principale era quello di ascoltare i commercianti, obiettivo che è stato pienamente raggiunto, infatti la quasi totalità dei commercianti coinvolti ha affollato l’Aula Consiliare. Tutto, però sembrava fuorchè un confronto costruttivo fra Consiglio Comunale, Amministrazione e commercianti. Sin dall’inizio una bagarre continua, interventi interrotti da applausi ironici/sinceri, da urla di disapprovazione da parte di tutti, compresi alcuni Consiglieri. Risultato: nessuna novità, probabilmente nemmeno uno di quanti hanno partecipato, ha cambiato la sua idea iniziale, le posizioni di favorevoli e contrari si sono cristallizzate. Qualcuno ha prospettato l’ipotesi di un ricorso alle

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vie giudiziarie, altri hanno avanzato richieste precise. La proposta emersa con più forza è la pedonalizzazione nel solo week-end. Altri hanno chiesto di creare arredi e abbellimenti permanenti per far sì che l’isola pedonale non rimanga una semplice strada vietata alle auto. In un clima particolarmente teso sin dall’inizio, è emerso comunque che sostanzialmente favorevoli all’isola pedonale permanente sono: Confesercenti, Mille Vetrine e Un Salotto in centro. L’Assessore Cacciola, che ha parlato per primo, è stato più volte criticato. Il Sindaco ha promesso di: far arrivare più gente possibile, organizzando eventi; fare ulteriori riunioni con i commercianti. Ha inoltre evidenziato che lo smog nella zona si è ridotto al minimo. La Presidente Barrile ha sospeso la seduta per il clima infuocato.


Eventi

Incontro operativo

Stato dell'ambiente di Messina

''Ma... la notte continua''

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onsiderati il successo riscontrato nella prima edizione della “Notte della Cultura” e le numerose richieste dei cittadini messinesi, domenica 23, sarà replicata "Ma...la notte continua", visita guidata organizzata dal centro studi Historiae et Memoriae, con partenza dal Palacultura, con tappe legate alla vita ed alle opere di Antonello da Messina. Il programma prevede, dalle 10, i seguenti percorsi: Palacultura Antonello; Chiesa di S. Francesco all'Immacolata: la Pietà Correr; Monastero di Montevergine: l'Annunciata; Quartiere dei Sicofanti: sintesi biografica; Scalinata S.

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Gregorio: il polittico di S. Gregorio; Cattedrale: arco trionfale a mosaico; Comune di Messina: il busto di Antonello; chiesa di S. Maria Alemanna: l'architettura del S. Girolamo nel suo studio; chiesa di S. Caterina: il monumento celebrativo; Museo Regionale: il contatto diretto con le opere dell'artista.

i è svolto nei locali dell'Assessorato all'Ambiente di Palazzo Zanca, un incontro operativo per l'aggiornamento della "Relazione sullo stato dell'ambiente del Comune di Messina del 2006", cui hanno partecipato l'Arpa Sicilia ST di Messina, la Capitaneria di Porto, la Direzione VIII della Provincia Regionale di Messina ed Italgas Spa.

Sondaggio

Palazzo Zanca

Ritrovata scultura di Agenore Fabbri Accorinti piu' amato d'Italia

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' stata ritrovata, negli scantinati di palazzo Zanca una scultura in bronzo di Agenore Fabbri e posta nell'atrio degli uffici del Sindaco Accorinti. L'opera è stata valutata dall'artista Ranieri Wanderlingh, che ha contattato Alessandra Migliorato, storico dell'arte del Museo di Messina. L'Assessore alla Cultura, Tonino Perna, ne disporrà il trasferimento al Palacultura. Il bronzo appartiene alla serie delle "Risse", opere è espresso "l'orrore per la violenza

D che ha segnato la generazione uscita dal guerra, oggettivando figurativamente l'elemento di ferinità che sottende ad ogni conflitto. La dott.ssa Migliorato ha redatto una scheda dell'artista toscano, che occupa un posto significativo nel panorama artistico novecentesco.

a un sondaggio dell'Istituto Piepoli relativo al gradimento ed alla popolarità dei sindaci, secondo quanto pubblicato da Repubblica.it., che il sindaco di Messina, Renato Accorinti, con il 54 % delle preferenze, è risultato il primo cittadino più amato d'Italia. E’stato definito "il sindaco movimentista”.

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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

Governo battuto all’ARS

Cancellate le tre città metropolitane siciliane

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ffossata la riforma del governo Crocetta . Con il voto decisivo del M5S , delle opposizioni e qualche franco tiratore tra le fila della maggioranza, viene cassata la parte del ddl del governo che prevedeva l’istituzione delle tre città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Al dì là della clamorosa sconfitta dell’esecutivo regionale, il voto pone serie difficoltà alle città siciliane di attingere in Europa le risorse destinate alle aree metropolitane, infierendo un duro colpo all’economia della regione. Con voto segreto l´Ars ha approvato un subemendamento dell´opposizione che cancella le città metropolitane dalla riforma delle Province. Dai banchi dell´opposizione sono partite urla di gioia. Il subemendamento, firmato dai deputati di Forza Italia, è passato con 40 voti a favore, compresi quelli dei 5stelle. Le città metropolitane, dunque, spariscono, dalla riforma delle Province. Abbiamo smontato la riforma sul nascere con un duplice risultato a nostro avviso positivo per tutti i siciliani - spiega Marco Falcone, primo firmatario del subemendamento - Da un lato abbiamo impedito che si potessero istituire le città metropolitane, che puntavano solo a intercettare i fondi del Pon. Se riforma deve esserci, vogliamo che sia armonica e funzionale allo sviluppo degli stessi territori, senza penalizzare e impoverire ulteriormente le aree inter-

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ne. Se poi Crocetta ci rimane male perchè aveva tenuto insieme la maggioranza sulle promesse fatte in campagna elettorale non è una questione che ci riguarda. Questa è l´ennesima sconfitta politica. Nel caso di Catania, ancora una volta il presidente ha tradito le aspettative“. “Al contempo - continua Forzese - abbiamo voluto mettere dei paletti alla riforma, chiedendo che non potessero essere costituiti più di nove liberi consorzi, tante quante sono le Province. Su questo passaggio la maggioranza è andata ulteriormente in confusione“. “Dopo avere ascoltato in aula l´assessore Valenti sui decreti di nomina dei commissari delle Province avevamo percepito il malessere di pezzi del centrosinistra, almeno una dozzina di parlamentari - spiega Nello Musumeci - Avevo chiesto alla Presidenza dell´Ars di sospendere i lavori per qualche minuto per convocare i capigruppo alla luce di questa novità. Ma è stato deciso di andare avanti, è il voto che cancella le città metropolitane dimostra che non esiste la maggioranza“. Subito dopo il voto dai banchi della commissione Affari istituzionali, il presidente Antonello Cracolici (Pd) ha urlato “bravo... bravo“ verso la Presidenza dell´Ars. A quel punto Ardizzone ha sospeso i lavori, dopo pochi minuti ha riaperto la seduta parlamentare comunicando il rinvio a domani della seduta. Prima che il presidente Giovanni Ardizzone mettesse ai voti il subemendamento, Cracolici ne aveva chiesto l´inammissibilità in quanto l´aula poco prima aveva votato contro un altro subemendamento, della lista Musumeci, che prevedeva la soppressione dell´intero comma 2 dell´articolo 1. La norma è stata comunque messa ai voti ed è passata sostenuta dal voto segreto. Nel documento, lungo e articolato, vengono illustrate dai deputati Ioppolo, Musumeci e Formica le ragioni dell´incostituzionalità del testo sulle province. In sintesi, dopo avere richiamato la giurisprudenza della Corte Costituzionale e citato la più autorevole dottrina giuridica, “se il disegno di legge proposto dal Governo fosse approvato, si violerebbe la Costituzione riguardo ad almeno due principi. Il primo attiene al fatto che la Costituzione Italiana ha previsto, riconoscendo e promuovendo le autonomie locali, che lo Stato fosse articolato territorialmente in province e non in liberi consorzi di comuni“. “Il secondo profilo - aggiungono - riguarda la illegittimità costituzionale del sistema di elezione indiretta degli organi di rappresentanza degli enti territoriali. Avendo riconosciuto agli stessi, secondo quanto proposto dal Governo regionale, ampie funzioni programmatorie, organizzative e gestionali e quindi dal carattere propriamente “politico”, non si può che prevedere che gli organi di rappresentanza siano eletti direttamente dai cittadini, in applicazione di un sacrosanto principio di democrazia a cui tutta la nostra Costituzione è ispirata.

Ma il presidente dell´Ars Ardizzone specifica: “Le città metropolitane non sono state bocciate, perché la norma che le istituisce è all´articolo 7 della riforma delle Province che stiamo esaminando. Il subemendamento votato in aula riguarda le modalità, in sostanza adesso le città metropolitane fanno parte dei Liberi consorzi, dunque con questo voto si danneggiano i piccoli comuni. è un pasticcio, dovrà essere posto rimedio. Ora occorre riflessione non possiamo tornare in aula a occhi chiusi”

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Le reazioni Il sindaco di Palermo Orlando “Dopo aver approvato una legge finanziaria che non ha passato ilvaglio del Commissario dello Stato ed ha suscitato da un lato ilarità e dall´altro preoccupazione in tutta Italia, l´ARS cancella, fatto unico in Italia, le città metropolitane, non solo dimostrando diessere indietro nel tempo rispetto allo sviluppo istituzionale del paese, ma soprattutto tagliando fuori quasi tre milioni di siciliani dalle possibilità che questa nuova forma istituzionale offre in termini di rapporti privilegiati con gli investitori e per l´accesso ai fondi comunitari.Questa è una Regione che va commissariata al più presto per il bene dei siciliani.

Il vicecapogruppo di Forza Italia all´ARS Vincenzo Figuccia “Il dato politico che emerge dal voto di stasera all´ARS è che Crocetta non solo non ha più alcuna maggioranza né credibilità, ma che i presunti accordi romani o palermitani sul futuro di questo governo sono carta straccia una volta svelata la verità di un governo che ha vissuto per alcuni mesi sulle sceneggiate e i proclami del suo presidente, è ormai evidente che siamo al classico tirare a campare, non più sostenibile per la Sicilia e i siciliani.“

Nino Germanà del Nuovo centro destra all’Ars “È la logica del voto segreto: il Governo, a questo punto, deve fare i conti con la sua maggioranza e capire, tra i 40 voti a favore, quanti appartengono a franchi tiratori dopo l’Aula che si è riunita oggi per discutere il disegno di legge di riforma delle Province. Poco prima delle 20.00, viene approvato l´emendamento che sopprime la norma per l´istituzione delle città metropolitane; votazione dalla quale scaturisce la riflessione di Germanà.Circa le proroghe ai commissari delle province, il vicepresidente commissione Attività produttive spiega che “Si sta totalmente perdendo di vista il senso della parola democrazia. Se, negli otto mesi trascorsi da quell´exploit televisivo durante il quale Crocetta recitava la parte dell´avanguardista, promettendo di abolire le province, l´esecutivo si fosse preoccupato del come fare piuttosto che del come dirlo in tv e basta, oggi non ci troveremmo in questa situazione“.

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Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia “La riforma delle province cade beceramente sullasoppressione delle città metropolitane votata da una pattuglia diparlamentari irresponsabili che vogliono mandare tutto a scatafascio.L´istituzione delle città metropolitane era uno dei punti fondamentalidella legge e costituiva una delle norma di prospettiva dell´interariforma. Con il voto segreto e le solite défaillance del sistema di voto che fa apparire incapaci i deputati, ci troviamo davanti ad un risultato che pone una seria riflessione sul come stare insieme in questa coalizione. Maggiore attenzione si deve richiedere ai deputati della maggioranza che si assentano dai lavori d´Aula e dovrà essere una questione politica che non si può più rinviare “.

Il renziano Gianfranco Vullo, deputato regionale del Partito Democratico “È un fatto gravissimo il voto alla cancellazione dellecittà metropolitane. Ciò che è avvenuto stasera su un emendamento proposto dal centrodestra certifica le difficoltà dell´attuale maggioranza a fare quadrato su importanti riforme. Chiedo al presidente Crocetta di assumere un´iniziativa che porti ad una riflessione in seno alla maggioranza ed a una accelerazione sul tema del rafforzamento politico del suo governo. Così continuando si rischia che il governo vada sotto ancora a causa dei malpancisti che purtroppo ci sono nella nostra coalizione“.

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Sicilia regina di frodi all'Ue

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petta alla Sicilia il primato, triste e poco lusinghiero, di frodi e irregolarità nella gestione dei fondi Ue. Solo nell'isola l'erario deve recuperare per irregolarità (dati 2012) ben 148,5 milioni di euro, seguono la Campania con 17,4 milioni e la Calabria con 12 milioni. E' quanto emerge dalla relazione che la Corte dei conti ha trasmesso al Parlamento. I programmi "maggiormente interessati" a irregolarità, scivono i giudici contabili, sono quelli regionali, con somme da recuperare che incidono per il 56,4% su gli importi complessivi: il 94,2% è relativo a fenomeni riscontrabili nelle regioni meridionali, l'1,9% in quelle centrali e il 3,9%

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in quelle del Nord. Solo in 4 regioni (Valle d'Aosta, Provincia autonoma di Trento, Molise e Lazio) "non sono stati segnalati importi irregolari mentre in 8 regioni (Lombardia, Provincia autonoma Bolzano, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo e Puglia) la spesa irregolare si attesta al di sotto del milione di euro". Le regioni con irregolarità al di sotto dei 3 milioni ciascuna sono Basilicata, Veneto, Toscana e Sardegna. Fra le somme irregolari, elevatissime, segnala la Corte dei conti, sono quelle a carico del Fesr, "in particolare nella Regione Sicilia, in cui sono state accertate irregolarità per 147,3 milioni di euro".


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I contadini di oggi Ciclo di incontri a Palermo

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n ciclo di incontri, ispirato anche grazie al libro omonimo di Antonio Leotti (http://www.fandango.it/scheda.ph p/it/il-mestiere-piu-antico-delmondo/598) curato da Kambibi e l’associazione di produttori biologici Terre di Kore, darà voce proprio a loro, che sulla terra di famiglia hanno scommesso il loro futuro. Ci racconteranno del loro lavoro, dell’azienda che gestiscono, dei prodotti che coltivano, dei loro metodi così come della commercializzazione. Un focus che consentirà anche di scostare il velo tra prodotto e consumo che troppo spesso la distribuzione organizzata tende a imporre. L’appuntamento è alle 18.30 in via Camillo Randazzo, 26 (trav. Via Terrasanta) Per ulteriori informazioni scrivere a info@kambibi.it

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Economia

Incentivi Inail alle Imprese: Bando ISI 2013, OT24 e OT20 Messina il 26 febbraio e Milazzo il 27 febbraio

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NAIL, in collaborazione con Confindustria Messina, organizza il seminario "INCENTIVI INAIL ALLE IMPRESE: BANDO 2013, OT24 E OT20". Il seminario avrà luogo prima a Messina, in data 26 febbraio 2014 - ore 9,30, presso la Sede di Confindustria Messina e sarà replicato a Milazzo, in data 27 febbraio 2014 – ore 9,30, presso l'Eolian Hotel, per una migliore fruibilità da parte delle Imprese dell’area tirrenica. L'incontro, destinato a imprenditori e consulenti tecnici, fiscali e del lavoro, è finalizzato a presentare e approfondire le modalità e i requisiti per accedere ai contributi stanziati da INAIL per il 2014 tramite l'emissione del Bando ISI 2013 e per usufruire delle premialità OT24 e OT20 che lo stesso Istituto rende annualmente disponibili. Attraverso il suddetto bando, l'INAIL finanzia in conto capitale la pratica e lo sviluppo della sicurezza sui posti di lavoro mediante al realizzazione di specifici progetti per il miglioramento delle condizioni e dei livelli di salute e di sicurezza dei lavoratori. Per l'accesso ai contributi sarà possibile presentare istanza all'INAIL sino all'8 aprile 2014. I due incontri saranno introdotti dal Presidente di Confindustria Messina, Alfredo Schipani, dal Direttore della Sede INAIL di Messina, Salvatore Sergi e dalla Responsabile della Sede INAIL di Milazzo, Enza Torchevia. Rita Carnabuci e Bruno Muscolo, Responsabili, rispettivamente, di Area Aziende INAIL Messina e Area Aziende INAIL Milazzo, nonché Claudia Buta e Salvatore Scredi, Responsabili del Settore Navigazione INAIL Messina, approfondiranno le procedure amministrative per

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accedere ai contributi e i requisiti per usufruire delle premialità a favore delle imprese, comprese le imprese armatrici. Gli ingegneri Francesco Giacobbe del Settore Ricerca di INAIL Messina e Salvatore Marcellino dell’ufficio di consulenza CONTARP di INAIL Sicilia, tratteranno, rispettivamente, focus tematici dedicati all’uso delle attrezzature di Lavoro con Marcatura CE e alle peculiarità tecniche dei progetti da avviare a finanziamento. La partecipazione all'evento è libera e aperta a tutti, ma è preferibile effettuare il preaccredito sul sito di Confindustria Messina all'indirizzo http://www.confindustria.messina.it/i-nostri-servizi-25/confindustria-messina-sulla-stampa/10591-seminario-incentivi-alle-imprese-inail-bando2013-e-ot24-e-ot20-a-messina-il-26-febbraio-a-milazzo-il-27-febbraio.html WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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SCIENZA & CULTURA A cura di Ignazio Rao

“La lupa” dello Stretto di Messina foto I. Rao

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opo alcuni giorni di vento di Maestrale, con l'arrivo dello Scirocco, nelle prime ore del mattino di Domenica 16 febbraio, nello Stretto di Messina ed in particolare davanti alla costa ionica, sul mare si è formata una densa nebbia che i pescatori messinesi conoscono molto bene e che chiamano “lupa” o “bisciuni”. Si tratta di una “nebbia da avvezione” che si forma quando una corrente calda e umida proveniente dall'area africana , scorrendo sopra la superficie del mare, molto più fredda, si condensa rapidamente invadendo non solo la costa ma, in alcuni casi, tutto lo specchio di mare dello Stretto tra la Sicilia e la Calabria. Nella mattinata di Domenica le acque dello Stretto, interessate da una forte corrente montante, dovuta alla fase lunare di “luna piena”, ha portato in superficie le fredde acque dello Ionio e quindi con l'arrivo dello Scirocco si sono create le condizioni ottimali per la formazione di

questo particolare fenomeno atmosferico. Questa nebbia può creare grossi problemi alla navigazione nello Stretto, oggi fortunatamente resa più sicura grazie alla disponibilità di moderni apparati radar. Un tempo i pescatori , per segnalare la posizione delle loro imbarcazioni nella fitta nebbia, utilizzavano il suono ottenuto soffiando all'interno di un grosso mollusco gasteropode (Charonia nodifera), chiamato “brogna o tromba marina”, al quale veniva tranciato l'apice per poter essere adoperato come strumento di segnalazione. Il suono prodotto era simile ad un ululato da cui la denominazione dialettale di “lupa”. Il termine “biscione” veniva invece utilizzato per descrivere il particolare movimento con cui la corrente di aria calda si insinua serpeggiando nell'area dello Stretto. Il fenomeno ha comunque destato molta curiosità e sicuramente ha creato un paesaggio spettacolare ed insolito.

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foto I. Rao

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News r

ISAF Regional Comma Contingente M

Diario A

Herat, 15 febbraio 2014

Cambio delle unità del Genio Ha avuto luogo a Herat la cerimonia di avvicendamento alla guida della Task Force "Genio". Alla presenza del comandante del Regional Command West, generale di brigata Michele Pellegrino, il colonnello Bruno Pisciotta, comandante del 4° reggimento genio guastatori di Palermo, ha passato le consegne al tenente colonnello Stefano Messina, comandante del battaglione “Bolsena” del 5° reggimento genio guastatori di Macomer (NU). Durante i sei mesi di mandato, le compagnie guastatori della Task Force “Genio” hanno operato presso le basi di Herat, Shindand, Farah e Bala Boluk con il compito di garantire la mobilità delle truppe della coalizione ISAF e delle Forze di Sicurezza afgane, contrastare la minaccia rappresentata dagli ordigni esplosivi improvvisati (Improvised Explosive Device IED), potenziare il livello di protezione delle basi e contribuire allo sviluppo delle capacità militari dei genieri afgani al fine consentirne la piena autonomia. A partire dal 9 settembre dello scorso anno, i genieri del 4° guastatori hanno effettuato centinaia di attività di route clearance, ovvero di controllo e bonifica degli IED lungo i principali itineraCambio al comando ri stradali. “Se oggi le Forze di Sicurezza afgane sono in grado della Task Foce Genio di condurre attività di lotta agli ordigni esplosivi in piena autonomia è anche grazie alla professionalità e l’impegno da voi profusi durante questi mesi di impegnativo lavoro”. Queste le parole nel corso della cerimonia, del generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West, con le quali ha sottolineato l’importanza della lotta agli Ied, soprattutto per garantire la sicurezza di movimento e la protezione della popolazione locale.

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and West – Afghanistan Militare Italiano

Afghano

Herat, 15 febbraio 2014

Cambio al vertice della Task Force “Fenice” Presso l’aeroporto di “Camp Arena” ad Herat, il colonnello Antonio Giovanni Villani ha ceduto ieri al colonnello Giuseppe Potenza il comando della Task Force "Fenice", l’unità dell’Aviazione dell’Esercito da cui dipendono gli elicotteri in forza al Regional Command West (RC-W), il comando del contingente multinazionale a guida italiana. La Task Force "Fenice", costituita nel 2007, impiega elicotteri CH-47 "Chinook", NH-90 e A-129 "Mangusta" e rappresenta oggi una componente fondamentale del RC-W. Con i velivoli CH-47 e NH-90, infatti, la "Fenice" assicura il trasporto tattico e il sostegno logistico delle forze della coalizione multinazionale e il supporto operativo alle truppe. Di elevata valenza strategica, in particolare, è la capacità dell’elicottero NH-90, unica nel teatro afghano, di effettuare missioni di evacuazione aerea d’urgenza dei feriti, stabilizzandone le condizioni già durante il volo Cambio al comando attraverso l’impiego a bordo di particolari equipaggiamenti sanitadella Task Force Fenice ri e di un apposito team composto da medici e infermieri militari. Gli elicotteri da combattimento A-129 "Mangusta", invece, garantiscono l’indispensabile supporto aereo ravvicinato alle unità sul terreno e alle forze speciali durante le missioni più rischiose e delicate. Il colonnello Villani, comandante del 1° reggimento "Antares" di Viterbo, lascia al suo successore, comandante del 7° reggimento "Vega" di Rimini, una importante e delicata eredità. I velivoli dell’Esercito sotto il suo comando, infatti, hanno raggiunto dall’inizio del loro impiego in Afghanistan le 20.000 ore di volo a favore delle unità della coalizione ed in supporto alle Forze di Sicurezza afgane e alle forze speciali. Nel corso della cerimonia, il generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West, ha ringraziato gli uomini e le donne della "Fenice" per i sacrifici sostenuti in questi mesi e per i brillanti risultati conseguiti. “Non è facile mantenere per sei mesi, ogni singolo giorno, un così alto livello di eccellenza, lavorando tutti assieme per raggiungere lo stesso obiettivo in un contesto multinazionale. Non è facile, ma voi avete fatto un lavoro magnifico”, ha affermato il generale. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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ISAF Regional Comma Contingente M

Herat, 16 febbraio 2014

Cambio al comando del team di consulenti italiani del Centro di Coordinamento delle Forze Armate afgane Si è svolta stamattina a Camp Arena, sede del Regional Command West, il comando multinazionale della Nato attualmente a guida italiana, la cerimonia del cambio del comando del team di consulenti italiani dell’Operations Coordination Center Regional (OCCR), l’organo di coordinamento regionale delle Forze Armate afgane. Dopo circa cinque mesi, il colonnello Fabio Asso ha ceduto al colonnello Gian Pietro Marrone il comando della squadra di consulenti (Operations Coordination Center Advisor Team – OCCAT), attualmente a guida italiana presso il Regional Command West di Herat. Cambio al comando L’OCCAT svolge il proprio ruolo in ambito interdipartimentale, dell'OCCAT ovvero esercita la propria attività di assistenza (advising) non solo nei confronti di una singola Forza Armata afgana, ma verso vari rappresentanti delle Forze di Sicurezza (Afghan National Security Forces - ANSF) e della Direzione Nazionale per la Sicurezza (National Directorate of Security - NDS). In vista delle prossime elezioni presidenziali che si terranno il prossimo 5 aprile in tutto il Paese, l’OCCR con la collaborazione della Nato ha potuto testare negli ultimi mesi con diverse esercitazioni le procedure di risposta ad un’eventuale situazione di crisi. Cambio al comando dell'OCCAT

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and West – Afghanistan Militare Italiano Herat, 16 febbraio 2014

Cambio al Comando della Transition Support Unit Center I paracadutisti del 183° reggimento “Nembo” hanno ceduto oggi, dopo circa sei mesi, il comando della Transition Support Unit Center (TSU-C) al 152° reggimento fanteria “Sassari e il colonnello Franco Merlino ha passato le consegne al parigrado Nicola Piccolo. Il "Nembo", ha operato in supporto delle Forze di Sicurezza afgane con il concorso di una compagnia di bersaglieri del 7° reggimento di Altamura (BA), di una compagnia del 4° reggimento genio guastatori di Palermo, di una compagnia del 1° reggimento trasmissioni di Milano e un nucleo di carabinieri con compiti di polizia militare. Con la cessione della base operativa avanzata “La Marmora” dello scorso 28 gennaio, la Transition Support Unit Center si è rischierata a Herat presso Camp Arena, sede delle Regional Command West (RC-W), e Cerimonia di avvicendamenormai unica base del contingente italiano in Afghanistan. to alla TSU Center Durante il proprio mandato, la TSU-C ha svolto 417 pattuglie, 148 scorte convogli, 88 posti di osservazione temporanei e fissi per rendere sicuri e percorribili gli itinerari dell’area di responsabilità e, grazie alla componente del genio guastatori, 56 operazioni Ied mitigation volte alla scoperta e alla neutralizzazione della minaccia da ordigni esplosivi improvvisati, nonché numerose attività congiunte con Esercito e Polizia afgani. Nel settore della cooperazione civile e militare, la Transition Support Unit Center ha condotto attività volte a facilitare lo sviluppo dell’economia locale e a favorire il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione; attività, queste, di fondamentale importanza nella fase di “transizione” che, giorno dopo giorno, ha visto concretizzarsi e concludersi il passaggio della responsabilità nel settore della governance alle autorità governative e locali. Il generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del RC-W, dopo aver ricordato il lungo percorso della transizione che ha visto purtroppo anche molti caduti sia della coalizione sia afgani, ha evidenziato "i consolidati rapporti di reciproco rispetto maturati nel tempo con i colleghi afgani, con l’orgoglio di lasciare nelle loro mani il controllo, la sicurezza e lo sviluppo della loro madrepatria, grazie anche alla professionalità espressa in questi mesi da ogni uomo e donna del 183° reggimento paracadutisti "Nembo". WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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ISAF Regional Comma Contingente M

Herat, 16 febbraio 2014

Cambio al vertice di Italfor, l’unità logistica del contingente italiano Si è svolta, presso la base di “Camp Arena”, la cerimonia di avvicendamento alla guida del comando di Italfor. Alla presenza del comandante del Regional Command West, generale di brigata Michele Pellegrino, il colonnello Riccardo Sciosci ha ceduto il comando di Italfor e la carica di comandante logistico nazionale al colonnello Giuseppe Lucarelli, proveniente dal Comando Militare Esercito di Ancona. Italfor è l’unità composta da circa duecento militari dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare che cura tutti gli aspetti di natura logistica del contingente italiano e che opera nell’ambito del Regional Command West, il comando multinazionale a guida italiana dislocato nella regione occidentale dell’Afghanistan. Durante il proprio mandato, l’unità logistica nazionale ha supportato circa 2.200 militari italiani dislocati nella regione ovest Cerimonia del cambio del dell’Afghanistan nei settori del vettovagliamento, dei rifornimencomandante di Italfor ti, della manutenzione di tutti i veicoli del contingente italiano, nonché nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture, dei generatori elettrici e degli impianti idrici nella base di Herat e, sino alla loro cessione alle Forze di Sicurezza afgane, in quelle operative avanzate di Shindand, Farah e Bala Boluk. Nel corso della cerimonia, il generale di brigata Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West, ha evidenziato l’importanza vitale che la componente logistica riveste per il buon andamento di una qualsiasi operazione militare, sottolineando che “il vostro quotidiano e silenzioso lavoro, svolto nell’ombra e lontano dai riflettori mediatici in questi impegnativi sei mesi, ha contribuito in maniera determinante ai successi conseguiti dai vostri colleghi sul terreno”.

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and West – Afghanistan Militare Italiano Herat, 16 febbraio 2014

Cambio al comando del contingente italiano la brigata Sassari subentra alla brigata Aosta Alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e del comandante della forza internazionale ISAF (International Security Assistance Force) generale Joseph R. Dunford, la brigata “Sassari” ha assunto la guida del Regional Command West in Afghanistan, sostituendo la brigata “Aosta” che rientra in Italia dopo quasi sei mesi di missione. La cerimonia ha sancito il passaggio di testimone tra il generale di brigata Michele Pellegrino e il parigrado Manlio Scopigno, al termine di un intenso periodo di operazioni al fianco delle Forze di Sicurezza afgane, con la trasformazione della la brigata Sassari subentra struttura del contingente italiano. Infatti, nel 2013 le forze italiaalla brigata Aosta ne si sono ridotte di oltre 1.000 uomini e sono state consegnate agli afgani cinque basi operative avanzate: Qala-ye-Naw, Farah, Bala Boluk, Camp Stone e Shindand. Ora tutto il contingente nazionale è stato concentrato sulla base di Camp Arena ad Herat, da cui inizierà la delicata operazione logistica del rientro di mezzi e materiali in Italia. L’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, rivolgendosi agli uomini e alle donne della brigata Aosta, ha voluto sottolineare come le attività svolte nel settore dell’addestramento delle Forze di Sicurezza afgane abbiano consolidato le loro capacità di operare in modo autonomo con la creazione, inoltre, di circa 500 nuovi istruttori del genio pronti ad addestrare nuove reclute per fronteggiare gli ordigni esplosivi improvvisati, secondo il concetto di "forma gli istruttori". Un impegno in molti campi d’azione che ha reso disponibili alla comunità afgana, grazie alle attività svolte dal Provincial Reconstruction Team, nuove scuole, centri medici e edifici governativi. "Sono impressionato dai risultati raggiunti dalla Forze afgane – ha aggiunto Il Capo di SMD – che hanno operato con straordinaria determinazione e impegno nell’affrontare le sfide per la rinascita del loro paese". Alla cerimonia erano presenti le maggiori autorità civili e militari della regione occidentale dell’Afghanistan, l’ambasciatore italiano a Kabul Luciano Pezzotti e il comandante di IJC (ISAF Joint Command) generale Joseph Anderson che, dopo aver ricordato l’alto prezzo pagato sin dal 2001 dalle Forze di Sicurezza afgane con oltre 15.000 vittime e da quelle della coalizione con più di 3.000 vittime, ha elogiato l’azione del generale Pellegrino e dei suoi uomini che "ha consentito alle forze afgane di assumere la piena responsabilità della sicurezza sviluppando una forza da combattimento capace e indipendente in grado di condurre tutte le operazioni con successo". WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Cultura

Convegno per ricordare mons. Angelo Paino Sabato 22 febbraio 2014 alle ore 10 al seminario Arcivescovile di Messina

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resso il seminario Arcivescovile Pio X di Giostra si terrà un Convegno per ricordare mons. Angelo Paino, per 40 anni Arcivescovo ed Archimandrita di Messina. Dopo i saluti che saranno portati dal prof. Renato Accorinti, sindaco di Messina, dal prof. Pietro Navarra, rettore dell’Università di Messina e da mons. Carmelo Lupò, vicario generale dell’Arcidiocesi e dell’Archiman-dritato di Messina, mons. Cesare Di Pietro, rettore del Seminario, che dirigerà anche i lavori del Convegno, illustrerà l’azione pastorale svolta da mons. Paino. Seguiranno le relazioni del prof. Angelo Sindoni, ordinario di Storia moderna dell’Università di Messina, “ Mons. Paino. L’Università e la cultura”, del dott. Melchiorre Briguglio, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Messina, “1930: l’arcivescovo Paino fa tornare la Corte d’Appello a Messina” e del dott. Giuseppe Pracanica, presidente dell’Istituto Novecento, “Da mozzo sui velieri eoliani a nocchiero della Chiesa messinese”. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Pro loco Mistretta

Gaetano Russo riporta la figura dello calpellino/scultore a Mistretta Presidente della Consulta Comunale a titolo gratuito del centro storico e ha prodotto innumerevoli iniziative istituzionali, come l'iscrizione nell'albo dei borghi piu' belli d'Italia, intitolare la città di Mistretta con il titolo di “Mistretta Città di Pietra”

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aetano Russo nasce nel 1974 e dal 1996 ha riportato la figura dello scalpellino/scultore a Mistretta, città ricca di opere d'arte in pietra. Ha donato numerose opere raccontando attraverso di esse la storia della città. Ottiene il suo primo incarico dalla Soprintendenza a soli ventuno anni, ha realizzato l'altare nella chiesa madre a Motta D'affermo Me. Opera in un laboratorio nel cuore del centro storico perchè desidera fortemente che si rivalutano le antiche botteghe. E' Presidente della Consulta Comunale a titolo gratuito del centro storico e ha prodotto innumerevoli iniziative istituzionali, come l'iscrizione nell'albo dei borghi piu' belli d'Italia, intitolare la città di Mistretta con il titolo di “Mistretta Città di Pietra”. Gaetano Russo si impegna anche in tante associazioni di volontariato, come l'Avis, Admo e molto tempo lo dedica alla Pro Loco Mistretta con numerose iniziative turistiche. Molte volte lo si trova impegnato in iniziative solitarie e personali ma sempre a titolo gratuito, come il restauro di monumenti e la pulitura di siti nei luoghi piu' belli e caratteristici del paese. Il 2013 per Russo è un anno ricco di impegni, insegna l'arte della scultura, dona una sua opera al Santo Padre, realizza un'importante opera scultore l'Ecce homo a Colle San Rizzo a Messina e organizza con la pro loco e l'amministrazione un simposio di scultura. Oggi Russo una parte del suo laboratorio didattico l'ha dedicato al museo dello scalpellino il “mu.sca” oggetto di visite da parte di alunni e turisti. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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“La strada verso casa”

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abato 15 febbraio nel Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Fabio Volo ha presentato il suo settimo romanzo "La strada verso casa", edito da Mondadori. L'evento è stato organizzato dalla Libreria Bonanzinga e dall'Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina. foto Antonio De Felice

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Spettacoli

The Elevator di Coglitore negli Usa con Archstone Distribution

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resentato all'European Film Market del Festival di Berlino 2014, il film ''The Elevator'', del regista messinese Massimo Coglitore, è stato acquisito per le vendite internazionali da Archstone Distribution US. Prodotto da Riccardo Neri per Lupin Film e interamente girato tra gli studi di Cinecittà e New York, ''The Elevator'' è un thriller psicologico girato in lingua inglese ed ispirato ad una storia vera di cui sono protagonisti Caroline Goodall (Schindler's List, L'albatros, Rivelazioni, Dorian Gray), James Parks (Kill Bill,The Listening, Grindhouse, C.S.I.) e Burt Young (Paulie di Rocky, per il quale ottenne la nomination agli Oscar). In attesa che il film esca anche in Italia, è iniziato per “The Elevator” il suo percorso internazionale in scenari dove si emerge solo con contenuti, qualità e fattura tecnica, tutti elementi che la pellicola sembra ampiamente avere. Lupin Film è presente a Berlino anche per lo sviluppo di ''The Straight Path'', il nuovo film di Massimo Coglitore, la cui produzione è prevista per l'inizio del 2015.

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“Il mondo offeso” Al Teatro Savio per Atto Unico, Salvatore Arena recita sulle orme di Vittorini Salvatore Arena in una scena de Il mondo è offeso

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corre via in un soffio, profondo come l'ispirazione letteraria da cui attinge, avvolgente come il viaggio dell'anima che racconta, ammaliante come una melodia o un quadro d'autore, “Il mondo offeso”, il settimo appuntamento della rassegna teatrale “Atto Unico. Scene di Vita, Vite di Scena”, prodotta da QAProduzioni. Lo spettacolo ieri sera ha incantato gli spettatori del Teatro Savio con la semplicità genuina del teatro di narrazione, arricchito da lampi di immagini e da raffinate musiche originali. A fare da nocchiero di questo itinerario spirituale, oltre che fisico, targato Mana Chuma Teatro è l'attore Salvatore Arena. Superba la sua interpretazione, il suo monologo-dialogante in cui la voce del protagonista – Silvestro – si mescola con naturalezza a quelle che incontra lungo il suo cammino, frammenti della “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini su cui la regista Maria Maglietta ha costruito insieme a Massimo Barilla la drammaturgia originale dello spettacolo. L'impronta di Vittorini aleggia sulla messinscena fin dalle prime battute, resiste il sottotesto di critica sociale, di denuncia civile contro ogni forma di sfruttamento o di prevaricazione, mentre il clima che fa da sfondo al romanzo, scritto in piena epoca fascista, sfuma e lascia spazio, piuttosto, a una modernità sottile, esistenziale, che avvicina ancora di più gli spettatori alla pièce. L'intera scena è dominata da un uomo e una sedia. Un'ambientazione intima, curata da

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Nicoletta Chiocca e Riccardo Sivelli, che lascia pieno spazio alla narrazione, sotto la particolare lente della conversazione, di un viaggio verso la casa, la madre, la terra (o la Madre Terra, traducendo il grecanico Mana Chuma). E insieme verso l'identità culturale e storica di un territorio, la Sicilia nella fattispecie, il Mezzogiorno più in generale, da sempre al centro della peculiare ricerca condotta dalla compagnia calabrese. Non è un caso che questa sia stata una delle prime opere che 12 anni fa ha impegnato Arena e Barilla, nonché il primo capitolo del progetto “A Sud della Memoria”, proseguito con gli spettacoli “Di terra e di sangue” e “'70voltesud”. Silvestro, il protagonista de “Il mondo offeso”, vive come immerso in un unico, lento, inesorabile processo di sfaldamento, dall’apatia alla coscienza fino alla rabbia, sotto l’effetto del ricordo rivissuto di un’infanzia in Sicilia, di una diversa vita possibile, di un’adesione necessaria a valori più profondi, intrisi di saggezza arcaica. E se la narrazione non usa mai toni esasperati o sferzanti, ci pensano le video proiezioni di Mirto Baliani ad irradiare emozioni, più che colori, a segnare accenti, pause, puntini di sospensione. Altrettanto fanno le musiche originali di Luigi Polimeni, che calano sulla storia e sul pubblico quasi come un ulteriore personaggio, una quinta, una sesta voce, dopo le innumerevoli a cui ha dato vita Arena. Sarebbe riduttivo definire le immagini la cornice della rappresentazione esattamente quanto definire le musiche un sottofondo. Piuttosto, sono elementi narrativi inscindibili dal quadro, il tocco in più necessario per rendere “Il mondo offeso” quello che effettivamente è: un viaggio dell’anima tra colori d’emozioni e sagome di persone che scivolano leggere nello spazio, aggregandosi e disperdendosi in paesaggi mentali, sospesi nel vuoto.

Salvatore Arena in una scena de Il mondo è offeso WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Non è facile scrivere di Fabrizio De André, forse impossibile, comunque difficilissimo rendere giusto omaggio a quello che, senza timore di smentita, è il più grande cantautore della musica italiana. Un po’ di paura ci accompagna mentre scriviamo, non saremo mai onesti nel parlare di lui, troppa l’ammirazione e la riconoscenza per quello che ci ha lasciato. Non staremo qui a fare una banale cronistoria della sua carriera, ma cercheremo, in poche righe, di coinvolgervi nell’emozione che proviamo. I temi dalla poetica del Faber, appellativo datogli dal fraterno amico Paolo Villaggio, trattano delle condizioni umane più difficoltose, emarginati, reietti e cosiddetti scarti della società, sono spesso i protagonisti, eroi sfortunati, rifiutati dalla vita ma vincenti tra le melodie per loro composte. Caustico e contrario, “in direzione ostinata e contraria”, sempre e comunque, contro il perbenismo, antiborghese per eccellenza e coraggioso, mai banale e sempre pronto a dire la cosa peggiore nel posto peggiore ma sempre verità, verità assoluta e mai gradita. Solo la morte lo farà accettare a tanti, a troppi, facile definirlo “poeta” dopo, difficile stargli vicino in vita, troppa grande ed ingombrante la sua aurea. Di ladri, puttane, assassini, ubriachi, blasfemi e simili ha raccontato le gesta, sempre con garbo e realtà. Ha raccontato l’amore con delicatezza, quasi imbarazzo a parlare di un sentimento così forte ed incomprensibile. Ha raccontato la religione, quella cruda e non perbene, senza mai paura di indispettire poteri forti, testa alta sempre nel raccontare la purezza delle figure bibliche in contrasto con il potere religioso in cui viveva, allegorico e sfrontato, anche in questo caso mai banale. Impegnato socialmente nella vita e nell’arte non ha lasciato l’argomento politico fuori dalla sua musica. Anarchico e lottatore, denunciando i soprusi dell’autorità, cantore del ’68 italiano ed europeo, sempre a fianco della lotta proletaria, raccontata ed esaltata (Storia di un impiegato 1973). Probabilmente quanto abbiamo scritto finora risulterà confuso e poco chiaro, perché nella nostra testa si stanno fondendo un’infinità di idee, è troppo complicato metterle in ordine, forse abbiamo sbagliato a parlare di Faber, non è giusto farlo, il suo ricordo dovrebbe rimanere personale e privato e sicuramente non abbiamo reso giustizia alla sua arte, artista unico e raro. Ascoltando le sue canzoni ci appare subito il mondo in cui sono ambientate, il fiume di Marinella sembra di averlo vissuto milioni di volte. Siamo stati anche noi abitanti di Spoon River, insieme al vecchio Jones, abbiamo sognato un amore sofferto o lottato in prima fila contro le ingiustizie sociali. Studiate De André, fatelo nelle scuole, imparate da lui e non sottovalutate mai la forza dell’arte. Scusa Faber se ci siamo permessi di scrivere di te, non ci permetteremo di citare le tue opere d’arte, ci basterà dire il tuo nome. Non siamo stati capaci di onorarlo, troppo grande per noi e per tutti.

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De Andrè

Genova, 18 febbraio 1940 Milano, 11 gennaio 1999

Fabrizio

[...]E se vi siete detti non sta succedendo niente, le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco provate pure a credevi assolti siete lo stesso coinvolti.[...]

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parole in blu a cura di Francesco Certo

CURIOSITà è stato uno scrittore, poeta, saggista, traduttore e docente universitario argentino. è ritenuto uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo, ispirato tra gli altri da Macedonio Fernández, Rafael Cansinos Assens, dalla letteratura inglese (Chesterton, Kipling, Stevenson, Wells, De Quincey, Shaw), dalla letteratura tedesca (Schopenhauer, Heine, Kafka) e dal Taoismo. Narratore, poeta e saggista, è famoso sia per i suoi racconti fantastici, in cui ha saputo coniugare idee filosofiche e metafisiche con i classici temi del fantastico (quali: il doppio, le realtà parallele del sogno, i libri misteriosi e magici, gli slittamenti temporali), sia per la sua più ampia produzione poetica, dove, come afferma Claudio Magris, si manifesta "l'incanto di un attimo in cui le cose sembra stiano per dirci il loro segreto". Oggi l'aggettivo «borgesiano» definisce una concezione della vita come storia (fiction), come menzogna, come opera contraffatta spacciata per veritiera. Nel 1923, il giorno prima del secondo viaggio in Svizzera, Borges pubblicò il suo primo libro di poesie, Fervore di Buenos Aires (Fervor de Buenos Aires), in cui si prefigurava, come disse lo stesso Borges, tutta la sua opera successiva. Fu un'edizione preparata in fretta e furia in cui erano presenti alcuni refusi ed era priva di prologo. Più tardi scrisse, tra le altre pubblicazioni, nella rivista Martín Fierro, una delle riviste chiave della storia della letteratura argentina della prima metà del XX secolo. Nonostante la sua formazione europeista, Borges rivendicò con le tematiche trattate le sue radici argentine, e in particolare "porteñas" (cioè di Buenos Aires), nelle opere come Fervore di Buenos Aires (1923), Luna di fronte (Luna de enfrente) (1925) e Quaderno San Martín (Cuaderno de San Martín) (1929). In seguito alla Revolución Libertadora che depose Perón, Borges fu nominato direttore della Biblioteca Nazionale Argentina, incarico che ricoprì dal 1955 fino alle sue dimissioni del 1973, dovute al ritorno al potere proprio di Perón. Lo stesso anno fu eletto membro dell'Accademia argentina delle Lettere. Nel 1956 divenne professore di letteratura inglese all'Università di Buenos Aires e presidente dell'Associazione degli Scrittori argentini. In questo periodo egli fu molto criticato per la sua adesione al nuovo governo, soprattutto da Ezequiel Martínez Estrada e da Ernesto Sabato. Con quest'ultimo le diatribe proseguirono fino al 1975. Nonostante fosse il favorito d'obbligo di ogni edizione del Premio Nobel dagli anni cinquanta in poi, l'Accademia di Stoccolma non lo premiò mai, preferendogli a volte autori meno conosciuti e popolari. Secondo insistenti voci la ragione andava cercata nelle idee politiche del grande scrittore che, senza mai essere un attivista (si iscrisse soltanto nel 1960 e con intento dichiaratamente "donchisciottesco"), nutriva simpatie conservatrici. Non gli perdonarono le idee tradizionali, filo-occidentali, e l'atteggiamento cosmopolita, refrattario al folclore (ma non alla madrepatria) e alle forzature moderniste. In particolare una cena al tavolo di Augusto Pinochet. Morì il 14 giugno 1986 nella città di Ginevra, in seguito a un cancro al fegato.

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"La Terra è un paradiso. L'inferno è non accorgersene" "Non si discute per aver ragione ma per capire”

Borges

Torino, 31 luglio 1919 Torino, 11 aprile 1987

Jorge Luis

"Ho commesso il peggiore peccato che si possa commettere. Non sono stato felice”

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

La dieta «verde»

aiuta a dire addio alle sigarette

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angiare più verdura e frutta potrebbe aiutare chi desidera dire no alle sigarette. A suggerirlo è uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Buffalo (USA) e pubblicato online sulla Nicotine and Tobacco Research. In questa ricerca, che ha coinvolto mille fumatori dai 25 anni in su, intervistati telefonicamente all'inizio dello studio e 14 mesi dopo, i ricercatori hanno messo a confronto le persone che avevano i consumi di frutta e verdura più elevati con quelle con i consumi più bassi, osservando che, nei primi, il numero giornaliero di sigarette fumate era minore e risultavano inferiori anche alcuni indicatori significativi della dipendenza da nicotina, come la necessità di fumare appena svegli al mattino. Infine, al momento del follow up (seconda telefonata) il gruppo con i consumi più alti di frutta e verdura aveva una probabilità tripla di essersi astenuto dal fumo per almeno un mese, rispetto al gruppo con i consumi più bassi di vegetali. Ma perché la frutta e la verdura potrebbero avere un importante ruolo nella disassuefazione dal fumo? «I motivi sono vari, tanto per cominciare i vegetali ricchi di fibre e acqua danno un senso di sazietà elevato e questo tende a contrastare il "vuoto" lasciato dalla sigaretta; in aggiunta, sapere che tali alimenti sono ricchi di vitamine aiuta a percepirli come "riparatori" nei confronti dei danni indotti dal fumo: un buon rinforzo motivazionale per chi ha scelto un percorso di miglioramento della sua salute — risponde Roberto Boffi, pneumologo, responsabile del Centro Antifumo

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dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano —. Infine, visto il timore di ingrassare che spesso frena i fumatori dallo smettere, il fatto che i vegetali contribuiscano a facilitare il controllo del peso li può rendere senz'altro più attraenti». «Ai nostri pazienti — aggiunge Barbara Ballestra, dietologa dello stesso Centro Antifumo — suggeriamo di consumare verdura a ogni pasto e due o tre porzioni giornaliere di frutta, a fine pasto o come spuntini. Consigliamo anche di ricorrere spesso ai legumi, meglio se in associazione con i cereali integrali, per preparare piatti nutrizionalmente ben bilanciati con una elevata capacità di saziare. In questo modo l'alimentazione, nel suo complesso, consente anche una minor ritenzione di liquidi. Queste strategie vanno inserite in un percorso il cui obiettivo non è "solo" l'abbandono della sigaretta, ma un prendersi cura di se stessi e della propria salute».


Mangia

RE sano

La ricetta Spiedini di frittata Ingredienti per 4 persone • • • • • • •

8 Uova 100 gr di Piselli 1 Cipolla: 1 100 gr di Funghi champignon 60 gr di Burro Sale q.b. Pepe q.b.

PREPARAZIONE

Tritate la cipolla e soffriggetela in 20 grammi di burro. Aggiungete i piselli e cuocete per 20 minuti, regolando di sale. Pulite intanto i funghi, tagliateli a fettine e cuoceteli per 15 minuti in altri 20 grammi di burro. Regolate anche questi di sale e pepe e, alla fine, tritateli finemente. Quindi sbattete le uova con sale e pepe, e suddividile in due ciotole. In una aggiungete i piselli, nell'altra i funghi tritati. Versate i composti in due tortiere imburrate col burro che resta, e cuocete in forno a 200 gradi per 15 minuti. Tagliate a dadini le frittate così ottenute e disponete in lunghi spiedini di legno, alternando i due diversi sapori.

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Amarcord Panorama di Messina. Anni '20-'30



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foto Annamaria Arena

Numero 79 - Anno XII -16 Febbraio 2014

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