Il reporter-Rignano-Marzo 2012

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il Punto. Dopo un brutto inverno, quella alle porte sarà una stagione decisiva sotto molti aspetti

Firenze attende una primavera viola Dal mercato allo stadio, dal futuro della dirigenza (a partire dal direttore sportivo) a quello dei gioielli – uno su tutti – che si sono messi in luce quest’anno: per l’universo gigliato è il momento delle scelte chiave

andrea della valle

Tommaso Loreto

I

l bello del calcio è anche la sua diversa cadenza del tempo. Perché nel mondo del pallone si possono cambiare le scenografie come sul palco di un teatro, e da un momento all’altro stravolgere l’ambientazione di un’intera scena, o di tutto un atto. Bellezze, e stranezze, della Dea Eupalla (protettrice dei pestipedatori), che tutto osserva sui rettangoli verdi. Anche quando una domenica sei contorniato di fischi e, due settimane più tardi, in striscia positiva. È di certo anche questo il bello del calcio. E le due vittorie consecutive con Siena e Udinese di Jovetic e compagni, a cavallo tra gennaio e febbraio, lo testimoniano. A suo modo, a Firenze, un pizzico d’aria fresca in più si è sentita, e non solo per le gelide folate di vento degli ultimi tempi. Già, proprio Jovetic. Uno del quale si diceva che avrebbe avuto bisogno di un po’ di tempo in più per recuperare

(del tutto) dall’infortunio terribile al ginocchio. E che, invece, a suon di gol fa già parlare mezza Europa di sé. Piaccia o meno, di fatto, nascondere il luccichio di questo gioiello diventa, gara dopo gara, più complicato. Ed è il dibattito che subito si è aperto intorno a JoJo a rimandare, ancora una volta, il pallone sulla sponda dei Della Valle. Così come del resto capitato in occasione delle risposte piccate di Corvino sul suo futuro (leggere alla voce “pausa di riflessione”), o poco dopo, quando c’è stato da fare riferimento allo stadio mentre Fiorentina e Comune presentavano una lodevole iniziativa insieme, ancor prima che lo stesso sindaco Renzi preannunciasse l’arrivo di un reale progetto di riqualificazione dell’area Mercafir. Da qualsiasi parte si osservi il momento in casa viola, in altri termini, è di quelli decisivi. Pensare che, si diceva, sarebbe stato gennaio il mese decisivo della Fiorentina, e già la primavera all’orizzonte diventa di quelle campali. Dopo l’ultima finestra invernale di mercato, la Fiorentina ha ora l’opportunità di lasciarsi alle spalle il cambio

di tecnico, prima, e una sessione di mercato non indimenticabile, poi. Sempre che, in primis la proprietà, ancor prima della dirigenza, faccia immediata chiarezza. Sul futuro, su quello della squadra e del suo simbolo, Jovetic. E ancora sulle prospettive di un impianto nella zona proposta dal Comune o sul direttore sportivo che, da giugno, dovrà continuare a ricostruire questa squadra. Nel calcio, del resto, il futuro è sempre dietro l’angolo. E il domani diventa prestissimo l’oggi. Poi, ovviamente, toccherà alla squadra. E alla capacità del suo allenatore Delio Rossi di proseguire sulla strada della continuità nei risultati e nel gioco. E dopo il tour de force che ha chiamato i viola sul campo a scadenze regolari e ravvicinate tra loro, dettato anche dai rinvii delle partite di Bologna e Parma per il maltempo, il domani sarà davvero dietro l’angolo, perché il futuro della stagione (e non solo) viola dipenderà molto da come la Fiorentina riuscirà a uscire da questo periodo. Insomma, dopo un brutto inverno i viola aspettano la primavera. In tutti i sensi.


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