Il Metauro n. 06 2013

Page 1

Numero 06

Quindicinale di informazione locale

EDITORIALE

PRIMO PIANO

Una scoperta contro i tumori

“Fratelli e sorelle Buonasera!”

PAGINA 3

FOSSOMBRONE

Ospedale: il PD ‘contro’ il PD

ALESSANDRO MARCONI

Poste Italiane Spedizione in abbonamento postale -70% Commerciale Business - Pesaro 91/2009

A

lzi la mano chi, quella sera del 13 marzo, non ha provato una strana sensazione quando dalla bocca del nuovo Papa sono uscite quelle parole: “Fratelli e sorelle, buonasera”. No, non era una signorina buonasera che annunciava l’imminente Tg o l’ultima serie di ”Criminal Minds”. In quelle tre parole, le prime tre parole pronunciate dal nuovo pontefice, c’era già racchiusa una grande lezione di vita. Una lezione che si chiama umanità. È retorico sostenere che c’è una grande carenza di modelli da seguire. È visibile il vuoto provocato da una delusione profonda nei confronti delle Istituzioni, pensiamo solamente allo Stato italiano e alla Chiesa. Eppure, con tutti i limiti che può avere un anziano di quasi novant’anni, chi non ha provato commozione nel vedere l’abbraccio fraterno tra il nostro presidente della Repubblica Napolitano ed il presidente tedesco Joachim Gauck di fronte alle monumento delle vittime dell’eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema? Non è anche questa umanità? Non è umanità quel sentimento che spinge un papa a fermare l’auto da cui sta salutando i fedeli in una piazza gremita per accarezzare un giovane portatore di handicap? Ripartiamo da esempi solidi per costruire persone ancora più solide. Cuore e cervello devono funzionare insieme: senza la passione non saremmo mai in grado di compiere certe azioni, di avere certi slanci, di aspirare a qualcosa che non c’è ma che desideriamo; così come, una volta che l’enfasi si spegne occorre continuare, con la costanza della ragione, il cammino intrapreso per raggiungere l’obiettivo prefissato. E se i gesti dell’umanità riescono ancora a toccarci così tanto nel profondo, significa che c’è terreno fertile per ripartire, ricostruendo legami e rapporti limpidi. La decisione se farlo o meno spetta a ciascuno di noi. Scegliamo e non rimandiamo. Buona Pasqua

.

1

Anno 5 • marzo - aprile 2013 • COPIA GRATUITA

redazione@ilmetauro.it • www.ilmetauro.it

DI

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

PAGINA 4

SALTARA

Il Cristo Morto restaurato PAGINA 13

SPORT

I Campionati italiani di scacchi

Giuditta Giardini

PAGINA 19

Violenza sulle donne I CINQUANT’ANNI Sempre più casi segnalati al Centro DI SACERDOZIO DI DON BRUNO STORONI Antiviolenza della Provincia

Q

uale modo migliore per festeggiare la Pasqua se non ricordare un anniversario di ordinazione di un sacerdote che quotidinamente, con la la Messa, celebra il mistrero della morte e resurrezione di Cristo? Ma è ancor più bello che una comunità si stringa attorno ad una persona che ha deciso di fare della sua vita un servizio. È questa la scelta compiuta da don Bruno Storoni che fin da piccolo aveva sentito la vocazione al sacerdozio. Abbiamo tracciato un suo profilo grazie all’aiuto dei famigliari, dei volontari dell’Avulss di Fossombrone di cui è assistente spirituale, di alcuni suoi colleghi docenti quando faceva “il prof. di religione” all’Istituto Tecnico “Donati”

Ammirevole per una modestia che anzichè diminuirlo lo fa grande di Fossombrone. Da suo studente posso dire che la sua ora era sicuramente la più “malleabile” di tutto l’orario scolastico perché don Bruno, come è stato scritto, “era giovane con i giovani”. Conoscendolo, considererà eccessivo il risalto datogli nella pagine di questo giornale, lui che si definisce “un semplice prete di campagna”. Auguri don Bruno!

.

ARTICOLO A PAG. 6

N

el 2012, le donne che si sono rivolte al Centro antiviolenza provinciale sono state 71, con un incremento dell’11% rispetto al 2011. Di queste, 52 stanno intraprendendo un percorso di uscita dalla violenza. Le violenze che le donne subiscono non sono solo sessuali ma costitute da ogni sopruso di tipo fisico, psicologico, economico. Nella maggior parte sono atti di violenza domestica, nell’ambito di rapporti famigliari ed affettivi, da parte di partner con una concezione proprietaria della donna. E non si tratta solo di persone che agiscono in preda ad un raptus, o di sconosciuti e stranieri, come spesso si tende a pensare. Importante è il lavoro che i Comuni più grandi della provincia stanno

svolgendo: Pesaro impegnato nell’apertura di una ‘Casa regionale di prima emergenza’ per le donne che devono essere allontanate con urgenza dal proprio domicilio per questioni di sicurezza, Fano con l’attività del ‘Centro documentazione delle donne’, azioni che possono essere da stimolo per altri enti locali. Ma è di fondamentale importanza che tutti i soggetti impegnati su questo versante condividano gli obiettivi e le strategie. Il ruolo di ogni soggetto della rete rimane necessario e insostituibile: secondo le proprie competenze, enti locali, servizi sanitari, ospedali, Questura, Prefettura, Carabinieri, dovrebbero far conoscere i propri servizi e sensibilizzare i cittadini sulla gravità del fenomeno, anche nel nostro apparentemente tranquillo territorio

.


2

Il Giornale del Metauro 6 - 2013


Il Giornale del Metauro 6 - 2013

3

Primo piano AL CENTRO DI BIOTECNOLOGIE DELL’UNIVERSITÀ DI URBINO

Lotta ai tumori: un’importante scoperta Vieri Fusi e Mirco Fanelli sono i due ricercatori che hanno dato il nome al brevetto

D

ue studiosi dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo hanno individuato nel “maltolo”, una sostanza naturale contenuta nel malto, nella cicoria, nel cocco, nel caffè e in moltissimi altri prodotti naturali, la possibilità di utilizzarlo per lo sviluppo di una nuova classe di molecole con spiccata attività antineoplastica. La scoperta rappresenta un notevole avanzamento nella ricerca di nuove strategie terapeutiche contro il cancro tanto da avere ottenuto il brevetto nazionale, nell’attesa di quello internazionale. Questo lavoro è il frutto di una sinergia multidisciplinare tra due gruppi di ricerca quelli del dott. Mirco Fanelli di estrazione prettamente biomedica e l’altro, del prof. Vieri Fusi, prettamente chimica, legati dal desiderio di esplorare e di progredire nei relativi bagagli scientifici e culturali.

LA SCOPERTA

Dal maltolo una classe di molecole spinge al suicidio le cellule malate Il gruppo di ricerca diretto dal dott. Mirco Fanelli, con sede a Fano presso il Centro di Biotecnologie, è impegnato da tempo negli studi del ruolo delle alterazioni epigenetiche nel sviluppo del cancro ed ha recentemente sviluppato una tecnica innovativa denominata PAT-ChIP finalizzata allo studio dell’epigenoma direttamente nei campioni derivati dai pazienti e

conservati in paraffina (FFPE). Il gruppo del professore Vieri Fusi, si è da sempre occupato di riconoscimento molecolare, dello sviluppo sintetico di recettori e metallo-recettori e degli aspetti termodinamici che guidano il riconoscimento tra due specie chimiche. Il maltolo “per se” è una molecola innocua, utilizzata talvolta come additivo alimentare per il suo aro-

ma e le sue proprietà antiossidanti, ma – se opportunamente modificata – può dare origine a nuove molecole con interessanti proprietà biologiche. Due molecole rappresentative di questa classe di composti sono state al momento sintetizzate e caratterizzate nella loro capacità d’indurre alterazioni della cromatina e, quindi, di condurre le cellule a rispondere in termini biologici. Questa classe di composti è caratterizzata da interessanti proprietà chimico/fisiche che li rende capaci sia di raggiungere l’interno della cellula che di esplicare le loro funzioni nel nucleo, dove risiede il nostro genoma (e dunque la cromatina). I due studiosi di Urbino hanno monitorato come alcuni modelli neoplastici (colture cellulari in vitro) fossero sensibili ai trattamenti con le due molecole (denominate

malten e maltonis): le cellule, in risposta ai trattamenti, alterano dapprima la loro capacità di replicare e, successivamente, inducono un importante processo biologico che le conduce ad un vero e proprio suicidio (denominato morte cellulare programmata). La cosa ancora più interessante è che la somministrazione delle due nuove molecole altera enormemente l’espressione genica in funzione di una risposta atta a eliminare quelle micro modificazioni che sia malten che maltonis sono capaci d’indurre all’interno della cellula. Oltre che sul piano brevettuale, gli studi sino ad ora condotti, hanno avuto un buon successo scientifico e sono stati pubblicati su ottime riviste internazionali (British Journal of Cancer; Journal of Organic Chemistry), fornendo il presupposto per proseguire gli studi su modelli tumorali in vivo

guarigione non è possibile, l’ultima parte della vita con coraggio e dignità. L’analisi degli autori suffragati da pubblicazioni di rilevanza internazionale, si concentrano attraverso dei dati, sulla possibilità che i media offrano un analisi poco realistica della realtà. Infatti i dati di alcune ricerche evidenziano ad esempio in rapporto alla speranza di nuove cure come su un campione di 436

articoli pubblicati su quotidiani e riviste statunitensi il 32,1% fosse focalizzato sulla sopravvivenza, il 7,6% sulla mortalità e il 2,3% su entrambi i possibili esiti. Solo il 13,1% riportava che trattamenti aggressivi possono non riuscire a curare o allungare la vita o che alcuni tipi di cancro possono non essere guaribili. Inoltre meno di un terzo di tutti gli articoli (30%) menzionava gli effetti collaterali avversi dei trattamenti. Infine, nonostante molti articoli (57,1%) discutessero esclusivamente di trattamenti aggressivi, quasi nessuno (0,5%) trattava di cure palliative o di hospice. Il rischio, sottolineano gli autori, è quello di dare rilevanza solo ad alcuni aspetti instaurando una falsa speranza che rischia di diventare un boomerang per le tante persone, malati e familiari, che purtroppo vivono effettivamente i risvolti di queste malattie.

UNA “RIFLESSIONE SCIENTIFICA”

I media e i tumori: le speranze e la realtà DI

ALFREDO FOGLIARDI E FABIO IZZICUPO

N

egli ultimi giorni è stato dato molto risalto alla morte di personalità di rilevanza nazionale ed internazionale. Parliamo di Pietro Mennea ex primatista mondiale dei 200 metri e di Antonio Manganelli capo della Polizia di Stato. Entrambi sono deceduti a causa di tumori. Soprattutto per quanto riguarda il secondo, è stato riferito che è stato in cura presso il centro di cura oncologico di Houston negli Stati Uniti. Questo centro è riconosciuto nella comunità scientifica internazionale come fra i migliori al mondo per

la cura dei tumori. Purtroppo le cure non hanno dato l’esito sperato e a quanto riportano le cronache, dopo due anni un uomo di raro profilo professionale, ci ha lasciati. Tante volte, tutti noi, abbiamo sentito parole di questo tipo: “Ha lottato fino all’ultimo contro la malattia”. Uno studio pubblicato di recente dall’Istituto Superiore di Sanità, organo tecnico-scientifico del Ministero della Salute, in collaborazione con AIMAC, una delle più importanti associazioni di malati e familiari, si è occupato di verificare, fra le altre cose, come la comunicazio-

ne circa i temi oncologici fosse veicolata attraverso i media. Nello specifico hanno descritto l’ipotesi che uno dei principali stati d’animo che rende tollerabile e fruibile l’informazione sul cancro sia la speranza. Lo studio identifica quattro forme di speranza: quella di nuove cure, quella di guarire, quella che attraverso la malattia ci si possa arricchire da un punto di vista esistenziale, quella di fronteggiare, se la

.


4

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Fossombrone L’OSPEDALE RICONVERTITO IN CASA DELLA SALUTE

Anche il PD cittadino pronto ad andare contro la Regione MARCHETTI Il Partito Democratico della città chiede un immediato ritiro della proposta da parte della Regione Marche altrimenti sarà scontro politico

I

FOSSOMBRONE

l segretario del Partito Democratico di Fossombrone Riccardo Marchetti interviene duramente sulle dichiarazioni dell’Assessore regionale Mezzolani di trasformare l’ospedale di Fossombrone in Casa della salute. Viene criticata la mancanza di qualsiasi informazione preventiva, condivisione o con-

certazione con le amministrazioni. «Questa situazione – scrive Marchetti – presenta enormi elementi di censura, nel merito e, soprattutto, nel metodo […] l’assenza di ogni forma di condivisione preventiva evidenzia totale insensibilità da parte della Regione, del Presidente Spacca e dell’Assessorato competente nei confronti delle popolazioni interessate e tradisce il senso di

responsabilità finora dimostrato da chi le rappresenta, localmente, in sede istituzionale e politica». Il Partito Democratico chiede un immediato ritiro della proposta formulata e si attiverà per tutelare i diritti della comunità locale «fino al punto di arrivare – continua la nota – ove dovesse servire, a forme di lotta e di scontro aperto con la Regione». Si parla inoltre di contatti che verranno presi con la comunità di Cagli al fine di ottenere quanto spetta alle rispettive comunità. Al contempo – conclude la nota – verrà avviata un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei Parlamentari del Partito Democratico neo-eletti, dei Consiglieri regionali, del Presidente della Provincia e del Segretario regionale del Partito Democratico, al fine di chiedere loro un’assunzione di responsabilità e tutto il necessario, e doveroso, supporto alle nostre richieste»

.

RUGGERI SULLA QUESTIONE OSPEDALE

Le previsioni azzeccate del “Corvo Nero”

«S

FOSSOMBRONE

ono indignato e con il voltastomaco. Mi hanno insultato sui giornali, mi hanno chiamato Torquemada e Corvo Nero, c’è gente che mi guarda storto a Fossombrone per il solo fatto che ho detto sempre la verità sulla fine del nostro Ospedale, pensando, invano, che il Sindaco e la Giunta reagissero agli allarmi scatenando la protesta cittadina». In questo modo esordisce Carlo Ruggeri come risposta agli allarmi che da più parti vengono lanciati dopo le dichiarazioni del Governatore Spacca e dell’Assessore Mezzolani sulla sorte dell’ospedale cittadino. Ruggeri

Carlo Ruggeri

ha più volte chiesto le dimissioni di sindaco e giunta comunale non solo di Fossombrone ma dell’intera vallata in modo da portare la Regione ad un tavolo di trattative e salvare il salvabile. «Ma almeno c’è stato qualcuno, il sottoscritto, che aveva largamente preavvisato con forza ed intensità la popolazione sul dramma e nessun cittadino può dire ora “Non lo sapevo” o “Siamo sta-

ti presi alla sprovvista”». Ruggeri scende poi nel dettaglio per spiegare meglio in cosa consisterebbe la Casa della Salute che dovrebbe soppiantare l’ospedale. «Una struttura organizzativa minima, destinata a contenere le attività dei medici di medicina generale (medici di base) in forma integrata nelle 12 ore diurne e dei medici delle continuità assistenziale (guardia medica) nelle 12 ore notturne. Scompaiono i posti letto, ci sono ambulatori per le prestazioni specialistiche e scompare il punto di primo intervento. E dulcis in fundo – conclude Ruggeri – i medici delle strutture riconvertite garantiranno la loro semplice consulenza». Sullo sfondo, ricorda Ruggeri, la costruzione dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario. «Prepariamoci quindi ad una ulteriore, seppur civile, rivoluzione cittadina»

.

OSPEDALE E PELAGAGGIA

Mezzanotti: «Il silenzio del sindaco è assordante»

L

FOSSOMBRONE

a minoranza, per voce del suo capogruppo Maurizio Mezzanotti, interviene sulla questione ospedale sottolineando il “silenzio assordante” del primo cittadino, il quale, nonostante tutto continuerebbe a tacere. «Al suo posto – continua Mezzanotti - si sentono strepitare con deboli ed inopportune lagnanze i suoi compagni di partito e di giunta, preoccupati soprattutto di schermare con foglie di fico le proprie “vergogne”. Come se i cittadini non fossero in grado di attribuire da sé inoppugnabili e colpevoli responsabilità». Con un’interpellanza urgente la minoranza avrebbe chiesto come la Giunta intenderebbe muoversi visti i recenti sviluppi. Data una media di 3,7 posti letto ogni 1000 abitanti, la provincia di Pe-

saro risulterebbe la più penalizzata con 2,7 posti letto. «A chi daranno gli ulteriori posti letto tagliati a Fossombrone e Cagli? – si chiede Mezzanotti - Non sarà che questi posti letto potrebbero ricompensare gli sforzi di chi è stato fermamente deciso a non farsi mettere i piedi sopra la testa dalla Regione? Non sarà che verranno salvati gli Ospedali di chi non ha barattato la propria dignità di amministratore con imbarazzanti convenzioni familiari?» La minoranza conclude chiedendo a sindaco ed assessore regionale di rivedere «quell’atteggiamento sprezzante che identifica i cittadini come “sudditi lamentosi”» per spiegare loro come sarà il futuro della sanità cittadina. A breve la minoranza organizzerà un incontro informativo con il coordinamento “La Salute ci riguarda”

.

IL COMITATO INVITA ALLA PROTESTA TUTTI I CITTADINI DELLA VALLE

«Rivedere il Piano Sanitario Regionale»

I

FOSSOMBRONE

Il Comitato Pro Ospedale e Sanità di Fossombrone chiede una totale e completa riformulazione del Piano Sanitario Regionale. «Nella nostra Provincia notiamo una eccessiva concentrazione di servizi (anche di quelli più semplici e più utilizzati dai cittadini) verso gli ospedali più grandi che spesso non possono rispondere adeguatamente alle risposte de-

gli utenti ed ospedali minori con strutture e macchinari moderni inutilizzati. Infine, ma non ultimo, la notevole carenza del piano per l’emergenza sanitaria che viene ridotta ad orari di tipo commerciale (come semplici negozi cittadini) e con personale minimale e spesso con funzioni multiple». Il comitato quindi chiede una mobilitazione generale a tutti i livelli per difendere i diritti della comunità locali

.


Il Giornale del Metauro 6 - 2013

5

SABATO 30 MARZO

Alle ore 10.30 è stato convocato in via straordinaria ed urgente il Consiglio Comunale presso la sede municipale per discutere della situazione dell’Ospedale.

Non c’è ‘riposo’ per il bando della casa di riposo

VACANZE ANZIANI Il sindacato Le domande vanno presentate in della Polizia penitenziaria Comune ...entro il giorno di Pasqua! Fassa (TN). La domanda di parteF sull’OPG cipazione, come indicato nelle lonche quest’anno il comune candine, va presentata all’Ufficio a Fossombrone organizza per la stagione estiva Servizi Sociali “entro il 31 mar-

A

uova proroga per la gara in project financing dell’ampliamento e la gestione della casa di riposo. «Pensate – dice Mezzanotti della minoranza – se lo sforzo da ernia che la giunta sta facendo per invogliare qualche impresa a partecipare, fosse stato fatto per trovare una soluzione più umana e sostenibile per la gestione, che spettacolo di

efficienza e vivibilità per gli ospiti avremmo potuto vedere». La minoranza definisce questo atteggiamento «un accanimento inspiegabile» in quanto la casa potrebbe funzionare, con dovuti correttivi, anziché «sbalgire una struttura nuova, pagata da tutti». Tra l’altro sembrerebbe che anche le liste di attesa sarebbero minime: 4 uomini e 15 donne, tali da non giustificare l’ampliamento dell’edificio esistente

.

L’INTERVENTO DI ZANCHETTI

Le fioriere “intelligenti” di Corso Garibaldi

Il consigliere Alex Zanchetti accanto ad una delle fioriere di Corso Garibaldi

I

Perplessita sulla realizzazione in città della struttura psichiatrico-giudiziaria

vacanze al mare e in montagna per gli anziani della città. Sedi prescelte sono Riccione e Campitello di

C

Tartufi alla casa di riposo

FOSSOMBRONE

on un comunicato la segreteria del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria interviene sulla questione Ospedali Psichiatrici Giudiziari (O.P.G.) di cui si prevede una realizzazione proprio a Fossombrone, struttura che dovrebbe servire tutta la regione Marche. Secondo il Sindacato si parlerebbe già di uno slittamento della chiusura degli O.P.G. esistenti in quanto le nuove strutture non sarebbero pronte (ricordiamo che la legge prevede la chiusura al 31 marzo). Per la struttura da costruirsi nei pressi dell’attuale ospedale civile, si parlerebbe inoltre di una costruzione adatta ad ospitare 20 pazienti che nel corso degli anni potrebbero anche interagire sul territorio. Mentre il sindacato considera l’ospedale civile di Fossombrone un presidio irrinunciabile, esprime la sua perplessità sulla effettiva utilità per il tessuto economico e sociale del territorio di una simile struttura CV

.

zo”, o forse qualche giorno prima, visto che il 31 marzo si festeggia la Pasqua

.

Donati dall’Associazione Tartufai

S

impatico e gustoso omaggio da parte dell’Associazione Tartufai di Fossombrone che ha offerto un cesto di tartufo bianchetto alla Casa di Riposo comunale. I cuochi della struttura hanno così preparato un pranzo a base di tartufo, in concomitanza con la Mostra del Tartufo svoltasi nella cittadina metaurense. Nella foto il vicesindaco Michele Chiarabilli, il presidente dell’Associazione Tartufai Petreti, la direttrice della Casa di Riposo Gentili ed alcuni ospiti della struttura

.

CASA DELLA SALUTE… NO GRAZIE (Se le conosci le eviti)!!

FOSSOMBRONE

ntervento del consigliere di minoranza Alex Zanchetti sulle fioriere intelligenti poste all’ingresso dell’area pedonale di Corso Garibaldi. «I “comodini” come molti cittadini hanno ribattezzato le fioriere intelligenti – dice Zanchetti - sono state presentate come la panacea di tutti i mali del Corso, donate dalla ditta che gestisce i parchimetri, ma ad un anno dalla comparsa ancora non funzionano. Siamo alle solite: ennesimi benefici per la città, ottenuti gratuitamente dalla brillante opera dell’amministrazione Pelagaggia e di qualche amministratore molto affezionato ai grandi annunci multimediali, presentati in pompa magna che si rilevano poi dispendi di denaro pubblico, e pseudo fiaschi». Zanchetti riferisce che circa un anno fa sarebbero state incaricate due ditte di Fossombrone per la loro messa in funzione per un to-

tale di 3.200 euro, consistenti in lavori edili, spostamento della segnaletica stradale ed allaccio alla rete elettrica. Zanchetti poi cita un documento della Polizia Municipale in cui viene evidenziato il cattivo funzionamento del meccanismo di apertura e chiusura delle fioriere che avrebbero pregiudicato l’eventuale passaggio di mezzi di soccorso e polizia. Pertanto sarebbe stato deciso di ridurre il compenso alla ditta che ha realizzato i lavori di installazione ed allaccio alla rete elettrica a favore della ditta che dovre dovuto curare la manutenzione straordinaria delle fioriere stesse. «In tutto ad oggi le fiorire non più molto intelligenti, e totalmente “gratuite” – conclude Zanchetti – sono costate esattamente 4.120 euro iva inclusa di denaro pubblico che, visti i tempi potevano essere destinati a cose ben più serie, e a circa un anno dalla loro deposizione ancora non funzionano CV

.

La DGRM 1696 del 3/12/2012 e i successivi regolamenti attuativi, per ridurre la frammentazione della rete ospedaliera hanno disposto la riconversione di tutte le piccole o medie strutture ospedaliere in Strutture Sanitarie Extraospedaliere denominate CASE DELLA SALUTE destinate al trattamento del solo paziente sub-acuto. Quindi non saranno più Ospedali e saranno di due tipi: 1) Casa della salute a valenza territoriale (Fossombrone e Cagli nella ns. provincia) 2) Casa della salute a valenza territoriale e di lungodegenza (Sassocorvaro). In particolare, L’OSPEDALE DI FOSSOMBRONE PERDERÀ: TUTTI I POSTI LETTO e Il PUNTO DI PRIMO SOCCORSO (ex Pronto Soccorso) IL LABORATORIO ANALISI; LA RIABILITAZIONE, E L’USO DELLE SALE OPERATORIE . Affinché ciò non avvenga, e per garantire pari opportunità di accesso alle cure e all’assistenza a tutti i Marchigiani ovunque residenti, è necessaria la mobilitazione delle istituzioni ma soprattutto dei cittadini!

Cittadini dell’entroterra AIUTATECI AD AIUTARVI!!! SOMMERGIAMO DI PROTESTE I NOSTRI AMMINISTRATORI Manda una E-mail di protesta alla Regione Marche, autrice di questa riforma scellerata. Scrivi ad esempio: – QUESTA RIFORMA SANITARIA NON CI TUTELA! – oppure scrivi il tuo parere motivato e giustificato, sempre rimanendo nei limiti dell’educazione, e inviala a: segreteria.sanita@regione.marche.it e difensore.civico@regione.marche.it aggiungi per conoscenza almenestrello@libero.it e redazione@ilmetauro.it (i giornali locali che le archivieranno e le pubblicheranno).

Inserzione a pagamento a cura del Comitato Pro-Ospedale e Sanità - Fossombrone

N

FOSSOMBRONE

OSSOMBRONE


6

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Personaggi

Don Bruno Storoni, cinquant’anni di sacerdozio Gli auguri a don Bruno dall’associazione Avulss di Fossombrone

C Don Bruno con i suoi familiari. A lato il calice donato nel 1963 da sua madre Cesira Bussaglia per la prima Messa

G

rande gioia nella comunità di Pian di Rose per i 50 anni di sacerdozio del parroco don Bruno Storoni, celebrati con una messa lo scorso 17 marzo. Don Bruno è nato a Fratte Rosa il 10 marzo 1939 da mamma Cesira e babbo Giuseppe, disperso in guerra. La vocazione in lui matura sin da piccolo. I famigliari infatti ricordano che era solito giocare a “celebrare la messa” coinvolgendo sempre sua sorella Marta ad assistere alle sue “funzioni”. Ha studiato in seminario a Fossombrone fino alla maturità classica, poi si è laureato in teologia a Roma presso il Pontificio Seminario Maggiore a San Giovanni in Laterano. È stato ordinato sacerdote il 17 marzo 1963 da Monsignor Cecchi nella Cattedrale di Fossombrone ed ha celebrato la sua prima Messa, due giorni dopo, il 19 marzo, nella chiesa della sua parrocchia intitolata a sant’Antonio Abate. Per l’occasione la mamma gli aveva regalato un calice, lo stesso con cui ha celebrato messa lo scorso 17 marzo.

Don Bruno ha insegnato prima Lettere presso l’Istituto Salesiani di Fossombrone, poi Religione negli gli Istituti Commerciali di Fano e di Fossombrone. La sua abitazione è sempre stata all’interno del Seminario di Fossombrone, del quale è stato vicerettore e poi rettore. È stato aiuto parroco a Montefelcino, a Le Ville e a Sterpeti. Alla morte di don Remo Bianchi è stato nominato parroco di Pian di Rose, dove tutt’ora è titolare da più di vent’anni. Oltre alla sorella Marta, don Bruno ha cinque nipoti, tutte femmine, di cui quattro sono sposate e gli hanno dato ben sette pronipoti. Come guida della comunità di Pian di Rose è molto amato dai suoi parrocchiani perché estremamente attento ai bisogni delle persone, riconoscendo sempre il valore all’amicizia e dello stare insieme. «È bello vederlo celebrare messa – ci dicono i famigliari – è evidente la sua volontà di rendere grazie a Dio ed il suo profondo rispetto nel compiere quei gesti sacri»

.

Un pensiero della mondo della scuola

D

on Bruno Storoni ha insegnato per tanti anni religione all’Istituto Tecnico Commerciale “Donati”. Ecco il ricordo di Anna Maria Stellacci, docente di italiano e sua collega a scuola: «Don Bruno era premuroso nei confronti degli studenti ed era sempre dalla loro parte. Nutriva un affetto profondo e sincero per loro, partecipava ai loro problemi. Si potrebbe davvero dire che era “giovane con loro”. Ha dimostrato sempre una grande correttezza nello svolgimento del suo lavoro preoccupandosi di adempiere al meglio al ruolo di docente. Se dovessi descriverlo con alcuni aggettivi sicuramente lo definirei una persona seria, onesta, responsabile e generosa che ha dato tanto al mondo della scuola»

.

he siano passati ben 50 anni dalla Ordinazione Sacerdotale di don Bruno può sembrare strano, non solo per il suo aspetto fresco e giovanile, ma soprattutto per l’entusiasmo che lo anima e che sa trasmettere a chi gli sta vicino. Da 50 anni Sacerdote: quanto bene, quante preghiere, quanti sacrifici… E per noi, Volontari dell’AVULSS di Fossombrone, un incontro fortunato, ormai tanti anni fa: sin dalla nostra “nascita” abbiamo trovato non solo un Responsabile Culturale, ma un riferimento sicuro, una guida, una luce sempre accesa. L’Associazione AVULSS di Fossombrone vive e cammina grazie alla generosità di tanti ed all’amicizia che unisce profondamente tra loro i Volontari, ma anche per la presenza di don Bruno. Le nostre riunioni si aprono con lui che ci guida nella preghiera, e proseguono con alcune sue parole, semplici e profonde, affettuose e severe, sempre ricche di impegno e di Amore. Quell’Amore che dà senso alle piccole attività quotidiane di ogni Volontario (e di ogni Uomo). Ammirevole, don Bruno, per la sua immutevole cordialità, per la sua freschezza di tratto e di pensiero, per una modestia che

anziché diminuirlo lo fa grande. Sappiamo che queste parole probabilmente lo metteranno a disagio: ma lo rassicuriamo confermando che non si tratta solo di espressione di una sia pur profonda gratitudine, e tanto meno di pensieri di circostanza, ma della vissuta convinzione di avere a che fare con una persona di valore. Un povero Parroco di campagna, Lui dice: ma i fiori dei campi possono essere molto belli, e la campagna facilita la riflessione, la spiritualità, ed insieme una concreta e fattiva aderenza alla realtà. Grazie di tutto, don Bruno, per quello che ha fatto e per quanto ancora farà, come sacerdote e come uomo, per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di ascoltarlo, per noi volontari e per i suoi Parrocchiani. Quei Parrocchiani che egli ha così profondamente e sempre nel cuore, e che noi Volontari un po’ invidiamo, anche in quanto qualche volta per restare con loro don Bruno ha difficoltà nel condividere alcune attività dell’AVULSS (ma solo per quelle più ludiche e meno impegnate: la pizza, la gita….). Don Bruno, auguri affettuosi ed un abbraccio da tutti i Volontari della Associazione AVULSS di Fossombrone GIORGIO PEDINI

.


Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Montefelcino

Fossombrone A fine aprile un libro con le poesie di Roby Gaudino

È

FOSSOMBRONE

stato un incontro felice e quasi fortuito quello delle poesie di Roberto Gaudenzi, in arte Roby Gaudino, e le pagine di questo Giornale. Un tono diretto, schietto, alcune volte scanzonato che anche nella descrizione di situazioni quotidiane paradossali, riesce a strappare un sorriso “alla forsempronese”. La sua è una poesia vissuta che tira in ballo i personaggi della città, descritti con la leggerezza di quel foulard che spesso indossa e con quale gira per le strade di Fossombrone e della bassa valle ma con l’acume di un attento osservatore. Cosi, un po’ per caso ma anche per la crescente

.

CARCERE E TERRITORIO

Una lettera dei detenuti per i bambini di S. Orso

E

FOSSOMBRONE

cco il testo della lettera di ringraziamento scritta dai detenuti del carcere di Fossombrone ai bambini, genitori ed insegnanti della scuola dell’infanzia di Sant’Orso che, lo scorso Natale, avevano organizzato un mercatino di beneficenza e raccolto fondi per regalare libri alla casa di reclusione. Gentili insegnanti, genitori e bambini, Lunedì scorso, durante gli incontri per il corso di biblioteconomia che si svolge nella casa di reclusione di Fossombrone, Lorenzo ci ha consegnato un gradito regalo. Un dono che ci ha sorpreso e commosso allo stesso tempo. Sorpreso perché siamo ormai abituati agli stereotipi che dipingono i detenuti in maniera negativa e quindi non ci aspettiamo gentilezze. Commosso perché questo pensiero proviene da insegnanti, genitori e soprattutto bambini. Molti di noi sono genitori anch’essi e i nostri bambini sono coloro che soffrono di più per la separazione,

AMBITO 7

Giovani capaci di nuove economie

L’ simpatia suscitata dalla sua poesia dialettale sta prendendo corpo una raccolta che mette insieme alcune poesie già apparse sul giornale ma soprattutto nuove ed inedite “storie dialettali”. Appuntamento quindi per fine aprile» CV

poiché non riescono a capire perché i loro padri non sono a casa con loro. Quando sono ancora piccoli è spesso straziante il momento del commiato alla fine del colloquio, ma ora con l’aiuto di queste meravigliose fiabe che ci avete donato, e sperando che la direzione ci autorizzi a portare i libri nella sale colloquio, siamo certi che le poche ore passate insieme saranno più liete e noi, leggendo quelle fiabe ai nostri figli, torneremo per un po’ a risentirci padri. Un particolare ringraziamento lo rivolgiamo ai genitori e agli insegnanti, soprattutto perché con questo gesto non ci avete giudicato, ma teso una mano. I bambini della scuola dell’infanzia di Sant’Orso, sono fortunati ad avere accanto persone così sensibili e siamo certi che l’averli coinvolti in questa iniziativa li renderà donne e uomini migliori, perché più attenti nei confronti degli “altri”, anche quando hanno fatto errori. Ai bambini, invece, desideriamo soltanto dire: «Vi vogliamo bene». Grazie a tutti voi di cuore

.

7

A PONTE DEGLI ALBERI

La “casetta dell’aqua” 81mila litri erogati in cinque mesi

FOSSOMBRONE

Ambito Territoriale Sociale n.7 in collaborazione con la Cooperativa Sociale La Macina Ambiente, il Centro di Educazione Ambientale del Furlo e della Valle del Metauro e il Tavolo di lavoro Giovani, propone un’interessante esperienza formativa organizzata il 13-14 aprile prossimi presso il Parco dell’energia rinnovabile a Frattuccia (Terni): una struttura dedicata alla sperimentazione di tutte le tecniche per il risparmio di energia e quindi di risorse. Si tratta di una realtà aperta a tutti coloro che vogliono conoscere e sviluppare nuove tecniche meno energivore. L’iniziativa è rivolta ai giovani dai 18 ai 29 anni dei Comuni dell’ambito (Cartoceto, Fossombrone, Isola del Piano, Montefelcino, Montemaggiore al Metauro, Saltara, Sant’Ippolito, Serrungarina). Iscrizioni entro e non oltre l’8 aprile 2013. I posti disponibili sono 40. Ai partecipanti è richiesta una quota di iscrizione di 20 euro. Maggiori informazioni e programma completo su www.ceafurlo.it

.

Nomina per Giorgetti

A

ugusto Giorgetti è stato nominato dal sindacato Federazione Nazionale Lavoratori portavoce nazionale per i rapporti col parlamento e responsabile regionale delle Marche. Giorgetti è inoltre candidato nella lista civica di Roma capitale alle prossime amministrative del comune di Roma

.

L’assessore all’ambiente Maurizio Marotesi

D

MONTEFELCINO

a settembre 2012 è attiva a Ponte degli Alberi, in via Vivaldi una “casetta dell’acqua Fonte Alma” che distribuisce acqua proveniente dall’acquedotto opportunamente microfiltrata, sia naturale che frizzante. Il costo è di 5 centesimi al litro ed il pagamento può essere effettuato tramite monete o chiavetta elettronica, ricaricabile presso la casetta stessa. Dalla sua attivazione a febbraio 2013, sono stati erogati oltre 63 mila litri di acqua naturale e quasi 18 mila litri di acqua frizzante con una media di prelievo giornaliero di 546 litri. Tanti sono i cittadini anche dei comuni limitrofi che usufruiscono di questo servizio. «In questo modo – ci ha spiegato l’assessore all’Ambiente Maurizio Marotesi – il comune promuove l’uso di acqua pubblica, la più controllata, sicura ed economica, allo stesso tempo contribuisce a ridurre la produzione di rifiuti, in

questo caso di bottiglie di plastica». L’iniziativa si colloca in un progetto più ampio dell’amministrazione di attenzione all’ambiente portato avanti da tempo. «La casetta dell’acqua è uno dei progetti attivati in questa direzione – aggiunge l’assessore – ma occorre ricordare il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, quello della raccolta degli oli esausti vegetali con l’installazione di 3 contenitori stradali presso il capoluogo e nelle frazioni di Monteguiduccio e Ponte degli Alberi, la sostituzione dei punti luce ad incandescenza nei cimiteri del Comune con lampadine a LED ed infine la distribuzione a tutte le famiglie di una borsa in tela per andare a fare la spesa; piccole azioni quotidiane e di sistema che aiutano la nostra comunità a ridurre i rifiuti, prevenire l’inquinamento e tutto questo può permettere al nostro comune di essere all’avanguardia nella difesa e salvaguardia dell’ambiente» AM

.

COMITATO NO BIOGAS

Magistratura e biogas: il commento di Gant

I

il recente incontro del Governatore Spacca con i comitati sulla questione biogas sarebbe, secondo Andrea Gant presidente del comitato no-biogas di Montefelcino «solo un modo per il Presidente delle Regione di riabilitarsi davanti ai cittadini dopo l’ultima batosta elettorale». Gant va giù duro anche con l’Assessore all’Ambiente regionale Donati il quale aveva accusato i comitati di populismo e demagogia, «se non è populista e demagogico il loro atteggiamento, che cos’è?». Dopo l’irruzione in Regione, la magistratura sta ora esaminando l’iter di sette procedimenti autorizzativi di altrettante centrali ed i dirigenti regionali sono stati sospesi dalle loro funzioni. Su un altro fronte si attende il pronunciamento della Corte Costi-

tuzionale circa la validità o meno della Legge regionale di riferimento. «L’impianto di Montefelcino non rientra tra quelli sotto inchiesta – dice Gant – ma come comitati ci attiveremo per fornire alla magistratura tutta la documentazione necessaria affinché possa avere più informazioni possibili a disposizione e svolgere, al meglio, le indagini del caso» CV

.


8

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Fano NELLA PARROCCHIA DI S. CRISTOFORO

ATTUALITÀ

Nasce “Padre sempre”, la casa di accoglienza per padri separati

I

PASSEGGIATA … A MARE

FANO

naugurata lo scorso 17 marzo la nuova casa di accoglienza per padri separati “Padre sempre” sorta nell’area parrocchiale di San Cristoforo. L’opera costata circa 200 mila euro è stata finanziata per il 70% con i contributi dei parrocchiani di San Cristoforo, il 20% è stato finanziato dalla Caritas Italiana. Hanno contribuito inoltre la Fondazione Carifano e la Fondazione “7 novembre”. Le esperienze simili in Italia si contano sulle dita di una mano. Il tutto è nato da un’analisi dei bisogni realizzata dalla Caritas diocesana che, negli anni, ha messo in evidenza questa nuova “povertà”. Mentre sul territorio esistono strutture per madri separate o ragazze madri, non esisteva, fino ad oggi, una struttura per ospitare padri separati. La casa sarà operativa dopo Pasqua. Può ospitare 4 persone ed è costituita di quattro camere da letto dotate di servizi ed un area comune con soggiorno e cucina. La casa sarà autogestita dagli ospiti ai quali verrà richiesto un contributo per le

DI

C

spese vive (circa 100 euro al mese). “Non si tratta di un albergo – ha precisato don Mauro Bargnesi, parroco di San Cristoforo – spesso per gli uomini anche le faccende domestiche sono un problema per cui sono stati previsti anche dei mini corsi di cucito o di cucina proprio per intraprendere la strada dell’indipendenza”.

Il periodo di permanenza massimo nella casa va dai sei mesi ad un anno. Una equipe del Centro di Ascolto diocesano della Caritas valuterà le singole richieste che perverranno. Gli ospiti della casa di accoglienza saranno aiutati da esperti per affrontare la fase acuta del problema e cercare di “rimettersi in carreggiata” CV

.

Nuova convenzione tra Caritas e BCC Fano

Microcredito e nanocredito R FANO

innovata la convenzione tra Caritas Diocesana e BCC di Fano per la concessione di piccoli finanziamenti (microprestiti) per un importo massimo di 5.000 euro destinati a rimuovere situazioni temporanee di difficoltà economica. L’iniziativa in vigore dal 2007 ha visto, in questi anni, l’erogazione di 88 prestiti per un totale di 140 mila euro. Un’importante novità è

SANDRO CANDELORA

l’introduzione dei cosiddetti “nano prestiti”, cioè prestiti fino ad un importo massimo di 500 euro di cui la Caritas si fa completamente garante. «È in aumento il numero dei soggetti cosiddetti “non bancabili” – dice Angiolo Farneti responsabile della Caritas diocesana – che fanno difficoltà ad interfacciarsi con un istituto bancario, la Caritas diventa quindi il garante di queste persone. Ciò a cui puntiamo è andare oltre l’as-

sistenzialismo e costruire un progetto sulle persone che accedono a queste forme di credito per cercare di rimuovere le cause che hanno generato questo disagio». Dal canto suo la BCC di Fano ha elevato a 10 mila euro il tetto di garanzia per la copertura di eventuali crediti in sofferenza. Tutte le domande vengono vagliate dalla Caritas Diocesana nell’ufficio di Fano, è possibile informarsi anche nei vari sportelli Caritas sparsi sul territorio

.

FANO

rediamo proprio che ad ogni mareggiata di una certa entità si rivolti nella tomba. Di chi stiamo parlando? Ma del sommo Ruggero Ruggeri, perbacco! Rinfrescando la memoria di colti ed incliti, iniziamo col dire che è stato forse il più grande attore drammatico del teatro italiano del ‘900. Ed era fanese. Anche lui, come capita ad altri illustri concittadini scomparsi, ignorato, o peggio ancora, come nel suo caso insultato. Già, perché è un vero e proprio affronto alla memoria (ed insieme un’offesa al senso civico collettivo) constatare come è ridotto il viale (non una semplice viuzza, si badi bene) a lui intitolato. Di fatto, un sentiero sconnesso e martoriato, a contatto diretto con le onde, che diviene impraticabile ogni qualvolta il mare si fa grosso. Il problema, annoso, riguarda più in generale l’intera area di Sassonia Sud, quella zona che orientativamente va dalla storica pizzeria Yankee fino a lambire Baia Metauro. Nel breve volgere di appena qualche lustro (guardare le immagini di un’epoca non troppo remota per credere) là dove c’erano decine di metri di spiaggia oggi è arrivato l’Adriatico, che peraltro continua ad erodere la terraferma irrimediabilmente, minacciando anche le abitazioni dei residenti. Lo stato delle cose (disperato, disperante) ogni tanto balza all’onore delle cronache, salvo poi, quasi con il tornare della bonaccia, passare di nuovo sotto silenzio. Colpevole, ingiustificato, non più tollerabile. Indubbio che la situa-

zione tiri in ballo precise responsabilità delle istituzioni locali e faccia capire quale sia il peso politico di Fano su scala più vasta: praticamente irrilevante. Se, puta caso, la vicenda si svolgesse in altre località anche vicine (pure minori ma ben più potenti o semplicemente difese come si deve nelle stanze che contano) avrebbero già scomodato Protezione Civile, Unione Europea, Onu e addirittura, se esistesse, la Repubblica Galattica. Innegabile poi che fino ad ora nessuno abbia pensato ad un approccio sistematico e razionale alla problematica, per una soluzione definitiva che implica necessariamente un accurato studio di carattere idraulico e fluidodinamico. E pensare che l’Università di Ancona vanta un Dipartimento all’avanguardia in materia… Allucinante, da ultimo, il solo pensare che l’eliminazione del fenomeno (dubitiamo che in tal senso possano bastare solo le scogliere parallele alla costa) sia malvista dai concessionari di spiaggia più a nord, che paventerebbero lo spostamento della minaccia verso i loro arenili. Ma scherziamo? Siamo uomini o caporali? Al di là di tutto, il tempo per intervenire seriamente, radicalmente è davvero scaduto. L’azione è improcrastinabile. È ora di onorare degnamente il ricordo di Ruggeri, restituendo alla città quella che potrebbe divenire un’elegante passeggiata lungo l’intero litorale meridionale. Che dia sull’acqua. E non vada a finire mai più sott’acqua

.


Il Giornale del Metauro 6 - 2013

ASSOCIAZIONE S. PATERNIANO

I numeri della solidarietà La sala della mensa per bisognosi gestita dall’associazione S. Paterniano

S

FANO

ono cifre importanti quelli dell’Associazione “San Parterniano” che gestisce una mensa per bisognosi ed anche un servizio di ospitalità per persone in difficoltà. Nel 2012 i pasti erogati dalle mensa sono stati circa 40 mila suddivisi tra pasti veri e propri, pasti da asporto e pacchi viveri. In media quindi durante l’anno sono stati serviti 68 pasti al giorno. L’associazione fornisce anche un servizio di fornitura di indumenti e di igiene personale: quasi 1.400 persone hanno usufruito di indumenti usati, oltre 700 persone hanno usufruito del servizio doccia, barba

ed indumenti intimi. Per quanto riguarda l’accoglienza notturna, si parla di periodi di permanenza da 1 notte ad un massimo di 40 notti, è stato dato alloggio a 240 persone di cui il 74% uomini ed il 54% donne. Abbiamo chiesto a Gabriele Darpetti, presidente dell’Associazione un commento sui dati del primo trimestre 2013: «La situazione sta lentamente, ma progressivamente peggiorando, con l’aumento delle persone che si rivolgono a noi, sia per il pasto quotidiano, sia per avere un tetto sotto cui dormire. Mentre per i pasti siamo finora sempre riusciti a soddisfare tutte le richieste, per la notte abbiamo purtroppo dovuto dire anche dei no» AM

.

Nuove nomine per il teatro: Baglioni e Pacifici Priscilla Baglioni e Claudio Pacifici

P

FANO

riscilla Baglioni è il nuovo direttore artistico della Fondazione Teatro della Fortuna. Romana, figlia d’arte del mezzosoprano Bruna Baglioni, è laureata in Giurisprudenza e specializzata in Diritto Internazionale ed ha

intrapreso una carriera nel settore del management teatrale. Il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha inoltre deliberato la nomina di Claudio Pacifici a consulente per la prosa. Pacifici, molto conosciuto in città, è un intenditore e un appassionato del teatro da tutta la vita

.

9

Filippo Pucci premiato a Roma Il giovane di Rosciano è studente di grafica all’Istituto Olivetti

F

ilippo Pucci, giovane di Rosciano, si è classificato quinto alla XVIII edizione del premio promosso dal Museo Nazionale delle Paste Alimentari di Roma. Studente dell’Istituto Tecnico A. Olivetti sezione Grafica Pubblicitaria, ha progettato insieme alla prof.ssa Nicoletta Spendolini delle “Carte da gioco” sulla pasta, nelle quali vengono associati le spade con le penne, i denari con le ruote, i bastoni con i tortiglioni e le coppe con le lumache

.

DI

ALBERTO BERARDI

Marisa Lambertini

Una fanese honoris causa! Non

è proprio fanese, fanese, ma a Marisa possiamo perdonare di non essere nata nella nostra splendida (una volta) città. Perdonata perché a Fano ha dato tanto. Bella, bellissima, correva in pattini, guidava la moto, vestiva tute da corsa, recitava in teatro, realizzava splendide sculture. Tutto questo mentre le donne fanesi giravano in bicicletta rigorosamente da donna, portavano la “scialina”, vestivano di scuro ed avevano il capo sempre coperto da un fazzoletto. Marisa arrivò a Fano di gennaio e fu subito primavera. Capelli sciolti al vento, abiti colorati, calzoncini da pattinatrice. Fano l’accolse a braccia aperte, i più critici furono zittiti, la Fortuna si era nuovamente incarnata. Furono anni meravigliosi. I giovani toccati dalla grazia si abbandonarono all’arte e Fano fu quella che avevamo sempre sognato che fosse, una comunità creativa. Karl Kraus ha scritto nei suoi “Detti e contraddetti” che ci sono due tipi di scrittori: “Quelli che lo sono e quelli che non lo sono. Nei primi forma e contenuto stanno insieme come anima e corpo, nei secondi vanno insieme come corpo e vestito”. A questo pensavo mentre coglie-

vo l’assoluta corrispondenza tra la vita e l’opera di Marisa Lambertini che per evitare di confondere il “vestito con l’anima” crea sculture ignude o che lasciano poco all’immaginazione. Sono corpi di donne colti nella loro sfolgorante bellezza adolescenziale o quelli di non più giovani baccanti dalle forme che si elevano da terra in una danza senza freni legate alla terra soltanto con la punta di un piede. “Pomone”, le chiama Marisa, queste evoluzioni artistiche delle figure femminili ancestrali: le antiche Dee della fertilità diffuse in tutto il Mediterraneo. Figure consapevolmente liete di essere quello che sono nella loro staticità materna che ingloba anche il figlio. Tutte però, proprio tutte, donne giovani o adulte, pu-

dicamente sensuali ed estranee alle brutture della vita. Per loro l’attimo si è fermato nella sua incomparabile bellezza. Non ci sono malattie e non c’è vecchiaia. Non per niente una delle sue sculture, una tra le più amate, ha per titolo: “Evviva la vita!”. Ma non come elemento culturale appreso, per Marisa questo è l’unico modo di vivere. Carne e sangue. Sangue romagnolo però, nata a Russi, nel cuore della Romagna, sempre a contatto con artisti e creativi, italiani e stranieri con due riferimenti costanti la montagna ed il mare, Cortina e Porto Rotondo, a conferma che dalla terra ha tratto la forza ed il vigore e dall’acqua il movimento. È vero poi che le sue donne sono tentate anche dal terzo elemento, l’aria. Cercano il volo ma il peso glielo impedisce, manca però davvero poco. Entrare nel suo atelier è come entrare in un gineceo esclusivamente artistico. Una casa di donne, una famiglia al femminile: di bronzo e di terracotta. Tutte donne libere, come è sempre stata Marisa con il suo teatro, la sua scultura, i suoi pattini, la sua moto ed infine le sue favole in versi. Felice di essere donna fuori dal tempo. Fanese honoris causa!

.


10

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Fano

LA PASSEGGIATA DEL LISIPPO

FANO NELLA COMMEDIA DI

GIUDITTA GIARDINI

C’

erano una volta nella Fano delle torri e dei campanili due famiglie rivali e potenti: i Del Cassero e i Da Carignano; i primi eran guelfi, venivan dalla campagna e si fregiavano di un araldo rosso scarlatto mentre i secondi, ghibellini, venivano dalla città e avevano uno stemma bianco (o argento). Come da copione, per placare le lotte tra i due casati, sopraggiunse un provvidenziale matrimonio pacificatore, qualcosa alla “Romeo e Giulietta”, ma più per convenienza e meno per amore. Dall’unione di Messer Guido II del Cassero e Madonna Oriana di Angioletto da Carignano nacque lo stemma di Fano, dita che si annodano, denti che si chiudono. E nacque pure il nostro motto che tradotto inneggia al repentino passaggio dalla concordia alla felicità. Ma tornando ai Del Cassero e alla loro fama, le cronache del tempo narrano che persino l’Alighieri, giunto sul nostro suolo, fu loro ospite e credo che rimase così compiaciuto dalla nostra cittadina che volle citarla non una ma ben due volte nella sua Opera Somma. Nell’Inferno, predirà “a’ due miglior di Fano, a messer Guido

POESIA

(del Cassero) e anco ad Angiolello (da Carignano)” la loro fine ingiusta per mano di Malatestino I “tiranno fello” che con la scusa di far da paciere li chiuse in due sacchi e li gettò a mare. Nell’Antipurgatorio, invece, tra i morti di morte violenta, darà voce a Jacopo del Cassero. Ed è proprio quest’ultimo a proferire quei versi che, lapidari e altisonanti, modellano con due semplici colpi di scalpello, Fano. Inchiodandola per l’eternità. Così che se mai uno ci chiedesse “di dove sei?” potremmo rispondere: “se mai vedi quel paese che siede tra Romagna e quel di Carlo/../in Fano sì che ben per me s’adori”. Probabilmente presi da un impeto d’amor patrio molti di voi staranno già pensando a dove hanno riposto la Commedia per poterla sfogliare e trovare i NOSTRI passi. In caso contrario, per coloro che pecchino di accidia, quegli stessi versi sono disponibili a spasso per la città, in lapidi trascurate, forse perché affisse troppo in alto: una per via Montevecchio, all’altezza del Teatro, l’altra sulla facciata di San Domenico. Lascio a voi scoprirle, buona ricerca

.

DIALETTALE

EL BEL MOND DE TRILUSSA

di Marius

Il bel mondo di Trilussa Diceva “er gran maestro de noantri” che “punsecchiava” ben un gran bel po’, che tra l’umanità én chj più scaltri ch’an capit quel ch’val e quel che no. Diceva ch’è per l’òmin ‘na guduria uttiena quest o quel sensa misura, sensa scrupul, magari sa lusuria pur de utiena qualca…investitura. Parlava de ideal un po’ nascost, mo én era d’dentra “er core” sta pur cert; tutt risiedeva sol in tun chel post indo’ f’nisc anico’…anca el dessert. Un alter prima d’lu’ l’aveva fatt: aveva dat ‘na certa prevalensa ma j’animaj (én era miga matt)

che d’j òmin se pudria proprj fa’ sensa. Chi è stat la causa de tutt j allagament? E’stat qualch asinell, qualca capretta? Cu è che v’len di’ de chj disbuscament? V’len da’le colp ma ‘n rosp o ma ‘na c’vetta? Guardan le foch che fin da picculin vien’ne abbattut a son de bastunat; e i pelican, i pesc e anca i delfin che sa’l petrolj aven impantanat. Metten’ce dritti ben davanti a ‘n spechj, facen ’n esam d’cusciensa fatt ben ben, sputam’ce prima t’n ochj e pu’t’n urechj scusand’ce sa’l Creat cum se cunvien.

DI

SILVANO STELLA

Albe e tramonti N

el mondo c’erano i Beatles, Jimi Hendrix, Bob Dylan, la guerra nel Vietnam, le minigonne, le università occupate, il dissenso esistenziale, eccetera. Erano i ruggenti, mitici e favolosi Anni Sessanta. Nel piccolo microcosmo della città della Fortuna c’era Lisippo. I media e le televisioni puntavano i riflettori su quella scultura bronzea risalente al periodo ellenistico, realizzata appunto dallo scultore greco Lisippo nel IV secolo a. C.. Venne pescata in una mattina del 18 agosto 1964. Mentre il sole saliva in alto, al largo di Fano, dal motopeschereccio Ferruccio Ferri. Da allora è trascorso quasi mezzo secolo. E adesso, o meglio da alcuni anni, Lisippo è diventato un simbolo non solo storico e artistico, ma anche ecologico e naturalistico, dei fanesi e non fanesi. Esattamente attraverso quella suggestiva passeggiata panoramica lunga più di un chilometro. Passeggiata che dalla spiaggia della Sassonia, zona Bagni Carlo, termina il suo percorso laddove c’è la copia, bronzea come quella originale, della statua raffigurante il cosiddetto “atleta vittorioso” ( o victorious youth, giovane atleta, come dicono gli americani del Getty Museum, dove l‘originale si trova custodito), realizzata dall’artista fanese Paolo Furlani. Mettiamoci idealmente in marcia. L’impatto non è proprio esaltante. Domanda il turista: “Scusi, dov’è la passeggiata del Lisippo?”. Risponde il cittadino: “Lì, alla sua destra. Vede, c’è pure il cartello”. Replica il turista: “Non l’avevo vista. E’ cosi piccolo. Grazie, comunque”. Sono domande e risposte piuttosto frequenti. Soprattutto con i vacanzieri del weekend.

Soprattutto quando fiorisce la bella e calda stagione. Insomma, quando le belle giornate invitano a camminare all’aria aperta costeggiando l’ Adriatico della Sassonia. In effetti, la parte iniziale della passeggiata non è invitante. E’ stretta, angusta, disordinata. Sembra di entrare in una specie di tunnel. Vedi, sul lato sinistro, una folta e lunga siepe che copre l’Istituto di Biologia Marina e che riduce lo spazio riservato a coloro che camminano. E, sulla destra, cespugli ispidi e incolti. Sicché procedi, molto spesso, in fila indiana. E poi,mancando una normale illuminazione, la visibilità di sera o di notte praticamente non esiste. Il buio oltre la siepe, ti vien da dire, parafrasando un famoso romanzo di Harper Lee (premio Pulitzer) e un altrettanto famoso film diretto da Robert Mulligan degli Anni Sessanta. Avanti ancora. Da un lato, il destro, ecco la spiaggia di levante e il profumo del mare. Da un altro lato, sempre il sinistro, il tuo occhio si posa sui vecchi rastrelli delle “vongolari” coperti di ruggine e, come relitti, distesi a terra. Poi, nella zona confinante, vedi un ampio campo erboso, fangoso e incolto. La metafora ti rimanda al Deserto dei Tartari, al grande romanzo di Dino Buzzati e al film diretto da Valerio Zurlini. Il tutto offre un inquietante contrasto, piuttosto stridente, con la natura e la selvaggia bellezza del luogo. Meno male che, sullo sfondo, quando il cielo non è velato e pallido, si fa largo l’immagine del grazioso porticciolo con le sue barche della piccola pesca. Dopodiché, verso la metà del percorso, al cospetto della struttura realizzata dalla Marina dei Cesari, sempre sul lato destro lo scenario ha risvolti sug-

gestivi. Il mare, mosso o placido, ha colori mutevoli. Il vento di scirocco o la bora picchiano sul tuo volto gelido. I gabbiani gracchiano svolazzando. I pescatori, con la loro canne, cercano di agganciare all’amo qualche ingenuo pesce affamato. L’ultimo tratto, largo e spazioso, termina davanti alla statua di Lisippo e dunque al porto di Levante. E’ davvero un gran crescendo musicalmente rossiniano. Verso il mare aperto le onde che si infrangono sugli scogli sono limpide come il ghiaccio. Il cielo appare dipinto con un pennello e rivela scorci di azzurro intenso. In lontananza, verso l’infinito leopardiano, vedi le barche ferme al largo. Dall’altro lato, invece, nel porto turistico osservi i motoscafi immobili e immersi in un silenzio profondo. Ma ciò che ti fa stropicciare gli occhi è l’ultimo scorcio. Che produce l’effetto e le emozioni visive d’una bellissima foto a colori. Con il compatto panorama di Fano e i suoi campanili. Con le verdi colline degradanti sul mare che disegnano un geometrico golfo. Con lo sguardo intenso che si perde sul panoramico colle Ardizio e, sul fronte opposto, sulla vetta del lontano monte Conero. Se non è un paradiso terreste, pardon marittimo, poco ci manca. Qui , ad un certo punto, vorresti sederti su di una panchina. Per goderti l’alba con il sole che sorge dal mare. Oppure il lucente tramonto con il sole che sembra un opale infuocato mentre scompare dietro le colline. Oppure quando stai guardando un cielo trasparente e all’improvviso un cumulo di nubi viola trasforma il paesaggio da idilliaco a tempestoso perché il vento increspa l’acqua e oscura l’orizzonte. Ma le panchine non ci sono: sembrano un sogno proibito. Peccato: sarebbero il fiore all’occhiello. Eppure cosi è, se vi pare. O, anche, se non vi pare. E allora non vi resta che riprendere il cammino. Naturalmente a ritroso. Inebriati dalla salutare aria salmastra. Senza le contaminazioni e i veleni della vita moderna. Non è poco, di questi tempi

.


11

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Montemaggiore Il ‘dopo-dimissioni’ dell’Assessore Fabiani

VIABILITÀ A VILLANOVA

Le considerazioni del sindaco Lo sfogo di un artigiano «R «S MONTEMAGGIORE

itengo che, nella politica come nella vita, l’onestà, intellettuale ancorché etica, siano valori fondamentali. Non ci sarà mai nessuna vera rivoluzione se prima non si saranno forgiati gli spiriti nella “palestra” di uno stoico dominio sulle passioni. Dico questo perché le dichiarazioni dell’Assessore Fabiani sono fuorvianti, dettate dal risentimento e dall’esigenza tattica di una vecchia e sepolta politica, cioè quella di ribaltare la frittata. Non è importante se sia stato il Sindaco (con la S maiuscola) a togliere le deleghe o l’Assessore a dimettersi ma era doveroso un chiarimento nei confronti della dignità di un percorso fin qui intrapreso da un intero gruppo in cui davvero “uno valeva uno” e la condivisione delle azioni era sostanza di un progetto amministrativo. Il chiarimento era doveroso e necessario perché non si poteva continuare un viaggio parallelo tra imboscate in Consiglio Comunale per far venir meno il numero legale, riunioni nottetempo non autorizzate e fuga di notizie varie. Se questo può esser definito “confronto… e per di più prioritariamente col Sindaco” si comprende che strana idea avesse l’Assessore della politica dato che è un uomo di fiducia dello stesso. Così come è assai strana la

Tarcisio Verdini

tempistica sulle dimissioni dovute a suo dire al “non riconoscersi più nell’azione politico-amministrativa del sindaco”. Ma l’azione politicoamministrativa è sempre la stessa e non è mai cambiata. Santa Coerenza avrebbe voluto che l’Assessore si fosse dimesso se non il giorno dopo la sua elezione almeno tre anni fa. Che brutti scherzi fa l’ambizione e l’attaccamento alla sedia… Dunque nessuna crisi nella maggioranza che è solida e porterà a compimento, nonostante il paese stia vivendo la peggior fase storica dal dopoguerra ad oggi, pressoché tutti gli obiettivi prefissati. Semplicemente un chiarimento rispettoso della dignità del sottoscritto e di tutto il gruppo di maggioranza che era doveroso fare senza se, senza ma e senza eventuali calcoli elettoralistici. Non entro nei particolari delle questioni sulla palestra su cui più volte

mi sono pronunciato riportando in merito il pensiero di maggioranza, ma noto anche qui con profonda delusione la bassezza. L’Assessore si chiede “Quali siano le vere motivazioni…”seminando ignobili sospetti. La risposta è di una semplicità disarmante ma evidentemente non rientra nel novero del proprio orizzonte. Il Sindaco ha la schiena dritta ed è fermamente convinto della giustezza della strada intrapresa e non permetterà mai lo spreco del denaro pubblico in soluzioni posticce, malsane e che darebbero risposte inadeguate sia alla scuola che alle società sportive. Quando si “danno i numeri” (10 anni x 23000 = 230000 euro) ci vuole un minimo di onestà e non di propaganda. Intanto le cifre sono inesatte e saranno ben inferiori quest’anno. Inoltre è bene ricordare che sono cifre relative a costi di gestione a cui non ci si sottrae e che sarebbero addirittura superiori con la soluzione ipotizzata dall’Assessore. E nessuno ha mai parlato di opere faraoniche ma semplicemente di un’opera “minima” adeguata alle esigenze del territorio nel luogo più funzionale preferibilmente nella attuale area sportiva. I cittadini questo lo sanno bene e come nelle migliori democrazie, visto che fra un anno saranno chiamati alle urne, esprimeranno il loro consenso» IL SINDACO VERDINI

.

“FarFavolando” , concorso letterario per le scuole

I

MONTEMAGGIORE

n occasione della quarta edizione di FarFavole in programma il prossimo mese di giugno l’Associazione Culturale Sconfini promuove la terza edizione del concorso letterario per fiabe inedite “FarFavolando”. Il concorso è rivolto alle scuole primarie di primo

grado e riguarda la presentazione di elaborati inediti sulla tematica delle fiabe e favole. È ammessa la presentazione di un solo elaborato per classe. Il tema scelto per il 2013 è il bosco, l’elaborato dovrà quindi contenere almeno un riferimento implicito o esplicito al bosco. Info: 3293313865 e-mail: sconfini@yahoo.it

.

VILLANOVA

ono 43 anni che abbiamo la nostra attività artigiana in via Gramsci a Villanova e non abbiamo mai avuto problemi di viabilità come purtroppo stiamo vivendo oggi». È lo sfogo di Giorgio Ciacci, titolare di un’azienda artigiana a seguito dei tanti disagi che sta vivendo dopo l’introduzione dei sensi unici a Villanova. Infatti la sede della sua azienda, a soli 25 m dall’incrocio, ora può essere raggiunta non più direttamente ma occorre compiere un giro non rettilineo che allunga il percorso di circa 300 m. «Riceviamo continue lamentele da parte dei nostri clienti, chi deve venire in azienda non ci trova. Vista la tipologia del nostro lavoro, dobbiamo più volte rientrare in magazzino, anche 20/25 volte al giorno: questo a fine giornata significa percorrere 7/8 km in più ogni giorno con una pesante perdita di tempo. Lungo il percorso capita di doversi fermare dietro il pulmino scolastico ed attendere che riparta, attendere chi deve parcheggiare o semplicemente chi deve accedere nel passo di casa propria. Un percorso allungato che provoca anche maggiori consumi di gasolio e quindi maggiori spese. Alcuni nostri clienti lasciano la macchina prima dell’incrocio e ci raggiungono a piedi. Lo stesso corriere preferisce raggiungerci a piedi piuttosto che compiere tutto il tragitto. Abbiamo perso anche qualche lavoro perché dei potenziali clienti, di fronte ai divieti di accesso, hanno rimandato degli appuntamenti, non si sa a quando! Oggi, con i tempi che corrono, non possiamo permetterci tutto questo!». Il signor Ciacci ricorda anche la raccolta di firme, oltre 200, fatta da tutti i residenti per chiedere una revoca all’amministrazione del provvedimento. Purtroppo, sembrerebbe che dal Comune non ci sarebbero state risposte in merito. «Se non è possibile ripristinare la viabilità a doppio senso di marcia, chiediamo almeno

di spostare l’inzio del divieto di accesso “a 50 m”, aggiungendo l’indicazione sotto il cartello stradale, come accade in altri paesi vicini. Questo ci permetterebbe di accedere alla magazzino come abbiamo fatto per 43 anni. Il piazzale di fronte all’azienda lungo ben 40 m permette tranquillamente di fare inversione. Basta solo un po’ di buon senso, se ci fossero stati vantaggi non saremmo qui oggi a lamentarci. Noi artigiani non siamo soliti lamentarci ma allo stesso tempo porteremo avanti le nostre istanze fino a quando il problema non sarà risolto» AM

.

40 anni

Auguri Giovanni

Giovanni Giuliani compie 40 anni il 4 aprile. Un augurio speciale dalle tue bimbe Alessia e Martina

.


12

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Saltara L’Amministrazione Cicoli si rinnova

Nuovo vicesidaco, nuovo assetto degli assessorati ulteriore riduzione dei compensi degli amministratori riduzione dei responsabili di settore

I

SALTARA

mportanti cambiamenti nell’assetto istituzionale dell’Amministrazione comunale. Cambio di guardia per due assessorati: l’Assessore Massimiliano Dell’Onte ed il vice-sindaco Vladimiro Perlini escono e lasciano il posto ad Enrico Mei e Selenia Mazzanti. Anche in consiglio comunale si assiste ad un nuova entrata con l’uscita di Teresa Rubino, dimessasi per motivi personali, che sarà invece sostituita dalla prima dei non eletti alle scorse elezioni amministrative: Donatella Costantini. Cicoli ha precisato che «la decisione del cambio è maturata all’interno di tutto il gruppo della maggioranza. L’Assessore uscente Massimiliano Dell’Onte ha faticato ad adattarsi alla macchina comunale vista la sua provenienza dal mondo privato e comunque, da consigliere, continuerà a dare il suo contributo di idee». La decisione del vice-sindaco Vladimiro Perlini, ha precisato il primo cittadino «è motivata dal fatto di voler dare maggiore spinta al suo ruolo politico di consigliere provinciale del PDL ed essere così ancora più vicino all’operato dell’Amministrazione Comunale». Sono state annunciate anche importanti novità amministrative: la riduzione del numero dei responsabili di settore grazie all’associazione dei servizi in convenzione con altri comuni limitrofi, possibilmente con la neonata Unione dei Comuni Valle del Metauro e al pensionamento di un dirigente che non sarà quindi sostituito. Oltre a queste iniziative che incideranno sui costi del personale, Cicoli ha annunciato tagli alla spesa della politica: con un’ulteriore riduzione dei compensi degli amministratori del 10% (già nel 2012

LA MINORANZA

«I risparmi del comune di Saltara»

Il punto di vista della minoranza sul rinnovamento dell’Amministrazione Cicoli

I

Enrico Mei, il sindaco Fabio Cicoli e Selenia Mazzanti

Stefano Brunori (nuovo vicesindaco), Fabio Cicoli e Donatella Costantini

le indennità erano state tagliate del 20%), il nuovo assetto degli assessorati e l’abolizione del capitolo di bilancio per il rimborso delle spese degli amministratori si arriverà nel complesso ad un risparmio nel 2013 di 40 mila euro. Ecco come vengono redistribuite le deleghe: Fabio Cicoli – Urbanistica, Stefano Brunori – (nuovo vice-sindaco), Famiglia e Welfare, Giacomo Cristofanelli – Sport, Cultura, Servizi Scolastici e Attività Produttive, Lucio Fattori – sicurezza, lavori pubblici Eros Manocchi – Bilancio e finanze e Personale. Per i nuovi assessori Mazzanti Selenia – servizi sovracomunali, ambiente e politiche energetiche Enrico Mei – politiche giovanili, turismo e commercio AM

.

CONSEGNA SACCHETTI DIFFERENZIATA

I

sacchetti per la raccolta dei rifiuti organici potranno essere ritirati, dai residenti del comune, dal 3 aprile e per tutto il mese presso la Delegazione Municipale di Calcinelli il mercoledì e il sabato dalle 9 alle 13. Le persone impossibilitate a muoversi, quali anziani soli o ammalati, possono chiamare il centralino del Comune allo 0721-892901 o eventualmente utilizzare l’indirizzo segnalazioni@comune.saltara. pu.it ed il Comune provvederà alla consegna a domicilio

.

SALTARA

n alcuni interventi sulla stampa locale, il Sindaco di Saltara Fabio Cicoli ha enunciato i risparmi sui “costi della politica” che la sua Giunta si accinge a fare. Il primo punto messo in risalto dal Sindaco Cicoli è la riduzione del 10% dei compensi ai componenti della Giunta che si va a sommare con il taglio del 20% attuato nello scorso anno. Sembrerebbe l’espressione di una grande volontà di risparmio se non fosse per un particolare che Cicoli si è dimenticato di raccontare. Il “particolare” sta nel fatto che sei mesi dopo il suo insediamento, l’attuale Giunta si era aumentata i compensi di una cifra di molto superiore a quella che oggi si va a tagliare tanto che le indennità per gli assessori e per il Vice Sindaco erano state addirittura triplicate. Tanto per capire di quali cifre stiamo parlando, vogliamo ricordare che da quando si è insediata l’attuale Giunta, i compensi complessivi di Sindaco, Vice Sindaco e assessori, sono stati pari a circa 330mila Euro, una cifra con la quale si sarebbero potuti risolvere tanti problemi del nostro Comune. Il secondo punto messo in risalto dal Sindaco Cicoli è l’eliminazione dal Bilancio del capitolo relativo ai rimborsi spese per le trasferte degli amministratori comunali. Quando abbiamo letto questo punto, ci siamo un po’ stupiti; non ci sembrava che questa voce di spesa fosse consistente tanto da poter portare a risparmi apprezzabili per il Comune. Infatti, dopo le opportune verifiche, ci è stato confermato che per l’anno 2012 le spese per questa voce di spesa è stata di “Zero Euro”. E allora ci siamo chiesti, che senso ha riempire pagine di giornali enun-

ciando tagli che di fatto non esistono e quando lo sono risultano di gran lunga inferiori agli aumenti che loro stessi avevano adottato? Pensiamo che la risposta sia soltanto una: questa maggioranza sta vivendo un momento di grande difficoltà e il Sindaco Cicoli cerca di rilanciare un’immagine che si è a dir poco sfuocata. Peccato che per farlo, invece di realizzare qualche intervento importante per la cittadinanza, non riesce ad andare oltre una semplice azione di propaganda. Se era questo il cambiamento che aveva promesso in campagna elettorale, pensiamo che i cittadini del nostro Comune possano tranquillamente farne a meno. Inoltre nei primi di marzo su “Il giornale del Metauro”, il Sindaco Cicoli ha affermato che la sua maggioranza è unita e coesa. Peccato che appena pochi giorni dopo sia pervenuta al protocollo del nostro Comune una lettera dell’Assessore Cristofanelli con la quale comunicava l’intenzione di dimettersi dalla carica di Assessore Comunale. Cristofanelli scriveva nella sua lettera che la scelta di dimettersi era motivata da “una situazione di incompatibilità con le azioni intraprese dal gruppo di maggioranza e con le nuove linee programmatiche proposte dal Vice Sindaco”. E non è tutto qui: la settimana scorsa il Vice Sindaco Perlini ha rassegnato a sua volta le dimissioni dal suo incarico. Noi non sappiamo quali siano nello specifico i motivi di contrasto all’interno della maggioranza, ma una cosa appare più che evidente: nonostante le dichiarazioni del Sindaco Cicoli, la sua maggioranza non si è dimostrata per nulla unita e coesa IL GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA

.


Il Giornale del Metauro 6 - 2013

13

La manifestazione saltarese del Venerdì Santo è una delle rievocazioni storiche e religiose più antiche della regione

Le dimissioni di Perlini

Il Cristo morto restaurato Interessante operazione di restauro conservativo sulla statua simbolo della storica manifestazione

[Sopra] Il Cristo Morto durante la processione del Venerdì Santo.

L

[A lato] una delle radiografie realizzate sulla statua per capire lo stato di conservazione.

SALTARA

ascia il suo incarico di assessore e vice-sindaco per potersi dedicare maggiormente al ruolo di consigliere provinciale, in modo più militante, e quindi essere ancora più di supporto all’Amministrazione di Saltara. Ecco le motivazioni dichiarate da Vladimiro Perlini dopo le sue dimissioni e quello che lui stesso ha definito “un terremoto buono” in seno alla giunta comunale. E’ partito subito all’attacco denunciando lo stato di degrado dell’asfalto in via Ponte Metauro. La sede stradale infatti presenta un forte avvallamento su un lato in corrispondenza della rete fognaria. Spetterebbe a Marche Multiservizi la manutenzione della stessa. Perlini dopo aver sollecitato un intervento e non avendo ricevuto risposta, si sarebbe rivolto all’Autorità d’ambito sollevando la questione delle responsabilità per possibili danni alle persone che una strada in quelle condizioni potrebbe provocare. Altro fronte aperto è quello della superstrada e dell’introduzione del limite di velocità di 70 km/h nel tratto Fano-Fossombrone a causa di un fondo stradale fortemente danneggiato. A settembre 2012, Perlini aveva scritto ad Anas segnalando lo stato di degrado della superstrada. Sarebbe seguita una risposta in cui Anas annunciava (ottobre 2012) che a breve sarebbero stati appaltati i lavori di ripristino. «E’ passato un inverno – dice Perlini – e nulla è stato fatto se non ridurre il limite di velocità» AM

.

A alcune immagini delle fasi di restauro conservativo.

I

SALTARA

n occasione della tradizionale Processione del Venerdì Santo, col contributo generoso dei cittadini saltaresi e l’interessamento della Pro Loco di Saltara, è stato possibile realizzare un intervento conservativo di rilevante importanza per la comunità: il consolidamento della statua del Cristo Morto, che ogni anno viene portata in processione sul maestoso cataletto. La statua, di dimensioni quasi umane, realizzata tramite la tecnica della cartapesta, fu creata molto probabilmente negli anni ’40 dell’800 e venne restaurata da Nazareno De Luca nel dopoguerra. Già da qualche tempo necessitava di un intervento per migliorarne il compromesso stato conservativo: la statua, infatti, venendo rimaneggiata tutti gli anni in occasione delle festività di Pasqua, mostrava un preoccupante infragilimento strutturale e superficiale.

D’accordo con la parrocchia di Saltara, che è proprietaria della statua, si è dapprima effettuato uno studio diagnostico tramite radiografia a raggi X, reso possibile grazie alla gentile collaborazione dello studio di Radiodiagnostica San Michele di Fano e la consulenza dell’antiquario Piero Berardi. Tramite le analisi è stato possibile indagare la struttura interna dell’opera: in particolare, sono stati individuati gli interventi precedenti di restauro, in prossimità della spalla destra, del braccio destro e del busto. In seguito, si sono avviati i lavori di conservazione, realizzati dalle Dott.sse in Conservazione e Restauro del Patrimonio Storico-artistico dell’Università di Urbino Irene Cecchi e Francesca Maramonti. L’intervento ha riportato la statua del Cristo Morto ad un’integrità che potrà permetterne un ulteriore utilizzo per gli anni a venire IRENE CECCHI

.


14

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Serrungarina Frane e smottamenti, fra cura e prevenzione

L

SERRUNGARINA

e piogge di questi giorni hanno favorito molti smottamenti franosi. È il caso della provinciale che da Tavernelle conduce a

Adottato il primo ‘amico’

Serrungarina, interessata nei mesi scorsi da un importante movimento franoso poi rimosso dalla Provincia e, in tempi più recenti, da uno scivolamento di terra e fango sulla sede stradale. Nonostante un nuovo intervento, parte della sede stradale è di nuovo occupata dalla terra franata. Inoltre, l’acqua non regimentata rischia di stagnare e, nel tempo, danneggiare irrimediabilmente il manto stradale formando buche e dislivelli. Queste operazioni di ripristino hanno sicuramente un costo e pongono ancora una volta la riflessione sulle azioni di prevenzione del rischio idrogeologico del territorio

S

i chiama Edo e la sua nuova famiglia è di Fano: dalle colline al mare si potrebbe dire. “Adesso sarà un cane del porto!” ha detto Luca il suo nuovo papà. Lo hanno visto al “Canile del Ragano” di Fano, una delle due strutture insieme al “Canile Volpetella” a Cagli, presso le quali sono custoditi i cani randagi trovati nel territorio comunale di Serrungarina. Lo scorso 16 marzo è stata ufficializzata l’adozione presso il Comune di Serrungarina, che corrisponderà alla famiglia adottante un contributo per le spese di mantenimento. La famiglia ha liberamente deciso di destinare tale somma ai canili di Frontone, Fano e Cagli per effettuare la toelettatura dei cani che sono custoditi in queste strutture

.

IL PENSIERO DI UNA PARROCCHIANA

. «La tradizione non si tocca»

Criticata la scelta del parroco di far ritirare la boccetta d’acqua santa in chiesa

STANCO DELL’ERBA ALTA NEL GIARDINO COMUNALE

Per far giocare il nipotino nonno ‘sfalciatutto’

Il giardino pubblico all’ingresso del paese visto dalle mura del centro storico

P

SERRUNGARINA

ubblichiamo la segnalazione di alcuni cittadini di Serrungarina dell’azione di un nonno del paese che armatosi del suo tagliaerba ha provveduto a ripulire il giardinetto pubblico del paese, dove sono installati anche dei giochi. Stanco di non poter portare il nipote al parco a causa dell’erba alta, nascondiglio perfetto di tante deiezioni di cani, risultato di padroni poco

educati, ha così deciso di fare un po’ di ordine. Già altre volte in passato il nonnino sarebbe andato a sollecitare il taglio dell’erba in comune mentre gli amministratori passano obbligatoriamente davanti al giardino pubblico ogni giorno. Per quanto riguarda invece i nostri “amici a quattro zampe” esiste un’ordinanza del sindaco in merito ma basterebbe solo un po’ più di senso civico dei padroni AM

.

S

TAVERNELLE

iamo ormai giunti a Pasqua, la festa cristiana che celebra il sacrificio di Gesù Cristo che ha donato la propria vita per rimettere i nostri peccati e per farci rinascere a vita nuova. La mia mente, in questo periodo, torna spesso alla mia infanzia, quando mia madre, comune cristiana esempio per noi figli di una religiosità semplice ma molto tradizionalista, si indaffarava a fare le “pulizie di Pasqua” perché si aspettava la visita del prete! Pur vivendo in una grande città, la visita pasquale del parroco era un appuntamento fisso tanto atteso: era l’occasione per vivere un incontro più intimo con il proprio parroco di quartiere, era un momento tutto per la nostra famiglia ove si potevano scambiare battute ironiche, mangiare insieme una fetta di dolce fatto in casa per l’occasione o anche affrontare discorsi più complessi relativi a problemi o particolari situazioni in cui ci si poteva trovare, magari ricevendo qualche parola di conforto da chi dovrebbe con il cuore farsi carico del bene anche spirituale del prossimo. Questo appuntamento mi ha sempre accompagnato anche dopo il matrimonio, nella mia casa, con mio marito ed i miei figli, nei vari spostamenti di residenza finchè, un paio di anni fa, il

parroco del mio paese ha la brillante idea di non essere più lui ad andare per le case a benedire, ma le famiglie di ogni quartiere ad andare in Chiesa a chiedere la Benedizione Pasquale. Io e mio marito ci siamo guardati negli occhi, non era un brutto sogno, era tutto vero! Il primo anno ci siamo recati la domenica di Quaresima relativa al nostro quartiere per ritirare la boccetta di acqua santa con cui il capofamiglia avrebbe dovuto benedire la casa il giorno di Pasqua: abbiamo lasciato una busta con una piccola offerta e ci è stata data in cambio la famigerata bottiglietta. Che imbarazzo! Quello scambio in un luogo sacro come una Chiesa ci stonava proprio! La benedizione della nostra casa da allora l’abbiamo affidata ad una persona a noi molto vicina che opera nella Chiesa con tanto amore

e dedizione. Il bello poi è che il parroco stesso scrive che questa pratica si ripeterà anche quest’anno perché è stata un’esperienza positiva nel 2012: positiva per chi? Forse solo per lui che non ha “perso” tempo a passare di casa in casa, evitando così di interloquire con i propri parrocchiani. Io penso che questa forma di Benedizione Pasquale non ha niente a che vedere con ciò che predica Papa Francesco: la sua umiltà, la Sua “Chiesa povera per i poveri”, il suo stare tra la gente mi sembra che contrasti con la “distanza” tenuta da questo parroco verso i suoi parrocchiani. Sicuramente se il nuovo Vescovo di Roma sapesse che per avere una comune Benedizione Pasquale bisogna prendere appuntamento telefonico con il parroco, proverebbe tanto imbarazzo e vergogna! “Stare tra la gente “deve essere un piacere, ma qualcuno ancora non lo sa e continua ad evitare, nascondendosi dietro false verità!. Potere è servizio” dice ancora Papa Francesco, più si serve il prossimo e più si è potenti: credo che la potenza di un prete viene dal suo servire la comunità e non dall’autorità rappresentata. Buona Pasqua a tutti, e a Te, Papa Francesco, che hai conquistato subito i nostri cuori con il tuo essere semplice e attento al prossimo, ti ringraziamo di esserci PAOLA RENZONI

.


Il Giornale del Metauro 6 - 2013

15

Cartoceto L’11 APRILE IL SECONDO INCONTRO DEL PROGETTO

INIZIATIVA DEL COMUNE

A Lucrezia, nascono gli orti comunali

U

CARTOCETO

tile iniziativa dell’Amministrazione comunale che ha deciso di realizzare degli orti comunali. Per la loro assegnazione è stato emesso un apposito bando che prevede la realizzazione di dieci orti per anziani. Tra i requisiti necessari, oltre la residenza e a non essere proprietari di altri terreni, occorre aver compiuto il sessantesimo anno d’età. Saranno inoltre realizzati dieci orti

sociali a favore di coloro che si trovano in situazioni di particolari necessità. In questo caso occorre essere maggiorenni e si terrà conto della situazione economica. Gli appezzamenti di circa 35mq ciascuno si trovano in via Marche. Chi fosse interessato può presentare domanda entro il 5 aprile prossimo. L’assegnazione ha durata biennale ed è rinnovabile una sola volta. Per informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Servizi Sociali del Comune

.

3 SERATE PER PARLARE DI ABUSI

Dopo donne e alcol si parla di disturbi del cibo

C

LUCREZIA

on la presentazione del libro “Donne bevute” di Mahé Mengarelli si è aperto il ciclo di tre incontri dedicato agli abusi organizzato dalla Consulta del Volontariato e dall’Assessorato alla Famiglia e Servizi alla Persona. Un pubblico attento ha seguito il racconto testimonianza di donne cadute nel vortice dell’alcolismo, storie autobiografiche che hanno visto coinvolta l’autrice stessa. In queste situazioni di abuso dell’alcol, definito droga legalizzata, spesso le donne finiscono per sui-

cidarsi o autopunirsi. Toccante la testimonianza di Patrizia dell’Associazione Narcotici Anonimi, cresciuta in una famiglia dove il padre picchiava sua madre e segnata, ancora oggi, dalle violenze del marito nei suoi confronti. Accanto a questo però il racconto di un percorso di recupero personale dimostra una via di uscita dal tunnel. Il prossimo incontro, previsto per Venerdì 12 aprile, dal titolo “La linea sottile” tratterà il tema dei disturbi del comportamento alimentare come anoressia e bulimia. Gli incontri sono aperti a tutta la cittadinanza AM

.

Giovani sì, ma con gli attributi L LUCREZIA

o scorso 27 febbraio si è svolto il primo dei quattro incontri del progetto “Giovani sì, ma con gli attributi” la tematica affrontata era giovani e chiesa, il titolo sviluppato all’interno delle serata è stato “In chiesa: con o senza testa?”. A rispondere agli interrogativi dei giovani era presente dom Salvatore Frigerio monaco della comunità di Monte Giove, un relatore con “gli attributi”. Il progetto nasce dal desiderio di un gruppo di giovani di Lucrezia di voler far sentire la propria voce e avere l’occasione di poter esprimere la loro opinione su diversi argomenti. Infatti, i prossimi appuntamenti avranno come tema futuro, società e Dio. “Siamo tutti là fuori in attesa di vivere un sogno incredibile.” E’ risuonata questa strofa, nella chiesa di Lucrezia, prima di lasciare la parola ai giovani che sono intervenuti e al relatore. Si è voluto porre l’accento su tutto ciò che il mondo adulto, o più in generale la società, spesso pensa dei giovani. Giovani, che come si sente continuamente dire sono giovani stanchi, sbandati, nulla facenti, mentre invece aspettano solo che qualcuno gli dia fiducia, che qualcuno li faccia ancora sognare e non gli

tagli continuamente le ali. Il mondo giovanile, che oggi più che mai ha un bisogno enorme di essere ascoltato, ha bisogno di un mondo adulto che instauri con i giovani una relazione di dialogo, un confronto, occasione di crescita per entrambi. I giovani hanno oggi bisogno di punti di riferimento, qualcuno che per loro sia disposto a rimettersi in discussione. Dobbiamo avere il coraggio di dubitare, poiché il dubbio apre le nostre menti, ci apre al ragionamento e di conseguenza ci dà occasione di crescere, maturare. A volte, capita che il mondo degli adulti, le istituzioni, taglino fuori i giovani con l’alibi di non volerli “rovinare”, di lasciarli nella loro “innocenza”, dimenticando però che per i giovani ancora oggi il progredire, il cadere, lo sbucciarsi le ginocchia

AL POSTO DELL’EX CINEMA

Proposte per il nuovo Centro parrocchiale E

ntro il prossimo giugno la parrocchia dovrà presentare il progetto definitivo del nuovo Centro Pastorale per poter usufruire dei fondi già stanziati dalla CEI. La nuova struttura dovrebbe sorgere nell’area parrocchiale dopo la demolizione dei vecchi edifici, in particolare della struttura dell’ex cinema-teatro. Il parroco, don Sergio Carettoni chiede a tutti i parrocchiani di far pervenire alla commissione tecnica suggerimenti per la realizzazione della nuova opera in modo che sia condivisa e che risponda alle reali esigenze dei parrocchiani. Le proposte in forma scritta dovranno arrivare in parrocchia entro domenica 31 marzo

.

non è che un ulteriore occasione per entrare in contatto con il mondo. I giovani sono creatività, hanno bisogno di creatività ed hanno bisogno di poter esprimere questa, all’interno del mondo in cui vivono, negli ambienti che frequentano, chiesa, parrocchia, scuola, politica: la creatività nei giovani deve emergere, non dobbiamo arrenderci anche se essa costa sacrificio. Per concludere siamo uomini, donne, giovani e bambini che dobbiamo fuggire dall’individualismo, non siamo soli, siamo circondati da persone, adulti capaci di ascoltarci, uomini capaci di darci fiducia, individui pronti ad investire su di noi e perché no, sul nostro futuro che oggi sembra sempre più precario. Appuntamento per il secondo incontro Giovedì 11 aprile GIOVANNI PEZZOLESI

.


16

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Cartoceto UN CREATIVO 8 MARZO

TRA LE PROPOSTE FORMATIVE DELLA “MARCO POLO”

A “scuola di musica” tra oriente ed occidente LA MODA FEMMINILE anche di pensieri, di parole, di letteL re e…di note. ATTRAVERSO DUE SECOLI iovedì 4 aprile alle ore 21 Anche i musicisti e la musica hanIL PERCORSO DELLO STILE “DALL’HAUTE COUTURE AL MADE IN ITALY” RACCONTATO DA UN EX ALLIEVO E DA UN’INSEGNANTE DEL LICEO ARTISTICO “MENGARONI”

D

a quando si è costituita, nel 2006, l’associazione culturale Arca delle idee non ha mai mancato di occuparsi, in occasione dell’8 marzo, della figura femminile. Negli ultimi anni ha provato a riflettere su questo tema da diversi punti di vista: “Una donna per tre” ed “Era molto più libera mia nonna” sono solo due dei temi attraverso i quali l’Arca delle idee si è occupata del mondo femminile, mettendo spesso in luce come l’essere donna sia ancora oggi, per molti aspetti, un problema, un ostacolo all’effettiva affermazione della donna stessa nella società. Quest’anno l’associazione ha optato per un tema decisamente più leggero: scegliendo di ripercorrere la storia di uno stile dall’“Haute couture al Made in Italy” e ricostruendo la rivoluzione della moda femminile attraverso più di due secoli, dall’800 ad oggi. Una proiezione di diapositive ha documentato come, da preziose e complesse realizzazioni, gli abiti femminili si siano man mano trasformati in creazioni dalle linee sempre più sobrie e funzionali; come, da elaborate costruzioni capaci di imprigionare il corpo della donna, gli abiti a lei destinati abbiano rappresentato rivoluzioni sempre più rispondenti alle esigenze di una donna chiamata ad essere non solo seducente ma anche portatrice di un ruolo sempre più significativo nella società. Le trasformazioni subite dall’abbigliamento femminile hanno così portato alla nascita del made in Italy, indirizzo della moda e del gusto inconfondibile che tutto il mondo ci invidia. Molti quindi gli spunti di riflessione. È stato inoltre possibile ammirare gli stupendi figurini fashion disegnati dallo stilista Marco Bucchi, ex allievo di Tiziana Paci, il tutto condito da brani di musica leggera italiana eseguiti da Giorgia Giò, cantante dalle singolari doti musicali. Le immagini sono state scelte e commentate in modo frizzante e brioso da Tiziana Paci, docente di progettazione Moda e Costume del Liceo Artistico “F. Mengaroni” di Pesaro. Personalità artistica e poliedrica, svolge le sue attività principalmente come stilista, pittrice e costumista teatrale. Ha pubblicato vari libri sul figurino di moda femminile e maschile, tradotti in nove lingue e adottati dalle più prestigiose scuole nazionali ed estere. «Mi complimento ancora con i tre protagonisti ed animatori della serata – conclude Giuliano Panaroni, presidente dell’Associazione – che hanno consentito di affrontare con un pizzico di spensieratezza, ma non senza spessore, il tema inesauribile e complesso del mondo femminile»

.

G

UCREZIA

presso la Sala riunioni del comune l’Istituto Comprensivo “M. Polo” propone ad alunni, genitori e tutta la cittadinanza una conversazione con musica a cura di Maria Chiara Mazzi. Insegnante di materie storico-musicali al Conservatorio di Pesaro, svolge un’attività editoriale pubblicando libri di storia musicale locale e di educazione musicale per la scuola media e divulgativa con corsi, conferenze e programmi di sala ma soprattutto sa trasmettere la sua passione musicale con semplicità, coinvolgendo anche un pubblico non esperto. L’argomento nasce proprio dal nome “ Marco Polo” che evoca

suggestioni e meraviglie. Secondo la professoressa Mazzi, quando nel Duecento, in Italia e in Europa, sembrava che il solo linguaggio possibile tra i popoli fosse quello delle armi, c’era invece chi pensava che altri tipi di reti si potessero intrecciare. Sono le reti del commercio, ma anche quelle della cultura, le cui maglie sono fatte, sicuramente, di cose e di oggetti, ma

no contribuito (e contribuiscono) a costruire efficacemente il rapporto e la conoscenza dell’ “altro”: e forse proprio nella musica il rapporto tra Occidente e Oriente ha trovato i suoi esiti più suggestivi e affascinanti. Questo itinerario fantastico, fatto di note e di parole, verrà percorso in una conversazione con musica attraverso la quale scoprire come il “rapporto con l’altro” abbia portato ai grandi compositori europei sempre nuovi stimoli, nuove scoperte, nuovi suoni. Come, insomma, quello che all’inizio era solo ‘fascino esotico’, sia diventato parte integrante della nostra cultura

.

ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI PONTEMURELLO

“Bimbi-verdura” a spasso con i nonni

S

PONTEMURELLO

filata vivace e colorata per i bambini della scuola dell’Infanzia di Pontemurello lungo le vie di Lucrezia nella mattinata di martedì 5 marzo. Le quattro sezioni del plesso di Pontemurello hanno dato vita al progetto educativo-didattico “Nell’orto con i nonni”, realizzato all’interno del concorso “Vivere sereni: nonni e nipoti”, promosso dall’Associazione “Vivere sereni” di Montemaggiore. Durante la sfi-

lata i bambini, accompagnati dalle insegnanti e dai nonni coinvolti nel progetto, hanno animato le strade del paese indossando costumi simbolici legati al tema delle verdure nell’orto. Cavolfiori, carote, carciofi, insalate, finocchi, pomodori, melanzane sono diventati i protagonisti divertenti e divertiti di uno spazio educativo dedicato ai nonni e ai nipoti che ha permesso loro di condividere un’esperienza ludica singolare e significativa. I bambini, con la loro spontaneità e

freschezza, ed i nonni, con la loro attiva ed interessata partecipazione hanno realizzato un evento che ha destato curiosità ed attrazione. La sfilata dei bambini-ortaggi e dei nonni-ortolani ha concluso il suo piacevole percorso alla scuola secondaria “Marco Polo” dove la Dirigente Scolastica, la prof.ssa Neumann, ha accolto con soddisfazione l’allegro maxi-gruppo. L’iniziativa è terminata con dei canti che hanno confermato il messaggio: “Insieme ai nonni si può vivere sereni!”

.


Il Giornale del Metauro 6 - 2013

17

Unione Roveresca L’INVITO DELLA PRESIDENTE NAGNI

Un corso per diventare volontari dell’Avulss

P

Acli e Avis uniti per una sana alimentazione

LUCREZIA

arte giovedì 4 aprile il nuovo corso di formazione per il volontariato socio-sanitario organizzato dall’Associazione AVULSS di Lucrezia. «Il corso è l’unico modo per entrare a far parte dell’AVULSS e svolgere un servizio organizzato come previsto anche dalla legge nazionale sul volontariato – dice Orietta Nagni (nella foto), presidente dell’Associazione – Con l’arrivo di nuovi volontari riusciremo ad offrire un servizio ancora più incisivo sul territorio: il motto dell’associazione è proprio lavorare insieme per servire meglio». Attualmente l’Avulss presta servizio a domicilio presso anziani soli o portatori di handicap, svolge un servizio di aiuto allo studio, è presente nella struttura di Villa Evelina e gestisce un servizio di banco alimentare. «Partecipare al corso significa prima di tutto acquisire molte informazioni utili a se stessi – continua la presi-

I

dente - Una volta terminato, si può decidere se aderire o meno all’associazione. Ogni corso dell’Avulss è un evento culturale per tutto il territorio». Il corso di 46 ore è completamente gratuito e si tiene due volte la settimana presso la sede dell’Associazione “L’Orizzonte” in viale della Stazione. Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare il numero 345.3170670 (ore pasti) oppure visitare il profilo facebook dell’Associazione CV

.

3 aprile... 40 anni!

Auguri Andrea Andrea Toccaceli del “Bar d’la Peppa”, compie 40 anni... Non potevamo perdere l’occasione, dovevamo farti una pubblicazione! La motivazione è importante davvero, son 40… anche se non sembra vero. Sei un amico tanto speciale, con te il divertimento sale. Il nostro motto è: ”se c’è Andri c’è festa”, tutti per te han perso la testa! Nelle nostre serate in compagnia tu sei sempre il primo a portare allegria. Più passa il tempo più sei in forma, sarà merito della Peppa o dei clienti del bar e tutta la ciurma. Per la famiglia ed i nipoti hai una grande dedizione,

ALL’ACLI DI PIAGGE UN SERATA DI FORMAZIONE

PIAGGE

l circolo Acli e la sezione AVIS di Piagge hanno organizzato un incontro dal titolo “Nutrizione e dieta mediterranea”. Relatore della serata è stato il biologo nutrizionista Danilo Caporaletti il quale ha descritto gli alimenti che compongono la dieta mediterranea, soffermandosi sul loro valore nutrizionale e salutistico. Alla sua relazione è seguito l’intervento di Luca Guerrieri, titolare dell’omonima azienda agraria, che ha parlato di dieta mediterranea come stile di vita. Entrambi i relatori si sono soffermati sull’importanza del concetto di stagionalità dei prodotti: ogni stagione ha i suoi frutti e questo principio va rispettato. Guerrieri ha fatto l’esempio di un suo amico che produce Kiwi a Falcineto, frutto che troviamo nei supermercati tutto l’anno ma che, proprio per la sua stagionalità, si produce in Italia ma viene importato dall’Australia. «Rispettare la stagionalità significa trarre vantaggio dal valore nutrizionale del frutto stesso» ha aggiunto Guerrieri. E’ stata ribadita l’importanza della biodiversità: tante specie, sia animali che vegetali, sono andate perse nel tempo causando un grave danno. Guer-

Luca Guerrieri con Danilo Caporaletti durante la serata nell’Acli di Piagge

rieri ha demonizzato il ruolo della grande distribuzione: «l’intermediario ha il solo fine di fare profitto per questo occorre un patto tra l’agricoltore e il consumatore consapevole. La più bella espressione del cosid-

ORCIANO insieme formate una vera coalizione. A Lucrezia tutti ti conoscono, basta dire che “Si, quel del bar d’la Peppa”… e tutti capiscono. È per questo che tutti noi e anche tutto il paese ti fa gli auguri e con te fa festa: BUON COMPLEANNO…BARISTA! Noi te lo diciamo con grande affetto Ti vogliamo bene “finto vecchietto” I tuoi amici

.

Crisi: il comune attiva miniprogetti lavorativi Un progetto comune tra Ambito Territoriale nr. 6 e Amministrazione prevede l’attivazione di almeno tre microprogetti in favore di lavoratori colpiti dalla crisi e di persone a grave rischio di esclusione sociale. I soggetti, residenti nel comune di Orciano, saranno inseriti in una cooperativa ed avviati a piccoli lavori di manutenzione, cura del verde pubblico, pulizia delle strade comunali e collaborazione con gli uffici comunali. Per informazioni rivolgersi ai servizi sociali del Comune

.

detto “km 0” è l’orto di casa». La serata è proseguita con le domande da parte del folto pubblico ed è terminata con una degustazione di prodotti. Appuntamento all’11 aprile per parlare di nutrizione nello sport AM

.


18

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Sport I GRANDI CICLISTI SPERIMENTANO IL PERCORSO DELLA TAPPA GABICCE-SALTARA

CAMPIONI A DUE RUOTE SULLE STRADE DI SALTARA PER LE PROVE DEL GIRO

M

SALTARA

entre fervono i preparativi per la cronometro del Giro d’Italia “Gabicce-Saltara” dell’11 maggio prossimo, i residenti più attenti non avranno mancato di notare che alcuni dei più importanti team ciclistici che prenderanno parte alla competizione, sono già venuti a “tastare” il percorso. «Questo avviene – spiegano Alighiero Omicioli e Sabino Pellegrini della Polisportiva di Saltara – per le tappe considerate importanti, come è appunto questa cronometro, quelle tappe che, rispetto al percorso generale, possono decidere la classifica!». La Polisportiva saltarese celebra proprio quest’anno i novant’anni di fondazione. In concomitanza con l’arrivo della Carovana rosa del Giro, sono previste varie inziative per celebrare questo importante traguardo AM

.

[sopra] Franco Pellizzotti ed Emanuele Sella a Saltara con altri ciclisti del loro team [in alto a destra] Ryder Hesjedal (col caschetto), vincitore del Giro d’Italia 2012 [in basso a destra] Paolo Longo Borghini e Ivan Basso del Team Cannondale

Bocce: a Tavernelle il 14° trofeo Biagiotti

E

TAVERNELLE

dizione riuscita, la 14ª, del trofeo “Biagiotti Lavorazione Acciai”, gara regionale serale a coppie organizzata dalla Bocciofila Tavernelle di Serrungarina che ha visto la partecipazione di quasi 500 atleti (99 formazioni nella categoria A1-A-B, 143 nella categoria C-D). Loriano Giorgi e Maurizio Carburi (Rinascita Pesaro) vincono nella categoria A1-A-B, superando in finale (10-2) Fabrizio Cardellini e Otello De Angelis (Duilio Fabi Pesaro). Terzo posto per Alfio Giacomelli e Giacomo Juliano (Oikos Fossombrone), quarto per Giuliano Antognoni e Giuliano Ghiandoni (Metaurense). Nella categoria C-D successo per Ginetto Manna e Francesco Bartolucci (Lucrezia) grazie al 10-7 nella finale contro Adriano e Giordano Frattini (San Cristoforo Fano); al terzo posto Marcello Iacomucci e Gianfranco Gostoli (San Luigi Gonzaga Pesaro), al quarto Luca Giambenedetto e Simone Mattioli (Metaurense)

.


Il Giornale del Metauro 6 - 2013

DAL 12 AL 14 APRILE AL PALA J - MARINA DEI CESARI

19

ALLA MARATONA DI ROMA

PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO PODISTI NELLA A FANO I CAMPIONATI ITALIANI CITTÀ ETERNA ASSOLUTI DI SCACCHI

U

FANO

n risultato storico per il Circolo Scacchi Fano 1988 e per il suo presidente Dario Pedini: per il terzo anno consecutivo, infatti, si svolgono alla Marina dei Cesari i Campionati italiani assoluti di scacchi. Dopo le ottocento presenze dello scorso anno, si prevede di raggiungere anche quest’anno dal 12 al 14 aprile importanti numeri. I tornei sono aperti a tutti, anche amatori. Sono previsti tornei per bambini e ragazzi. Si parte venerdì 12 aprile con le scuole fanesi (Nuti, Corridoni e Montessori); è prevista la presenza di ragazzi diversamente abili provenienti da varie località italiane. «Da tre anni il Circolo Scacchi Fano promuove il progetto “Scacchi a scuola” – continua Pedini – coinvolgendo un migliaio di studenti e fornendo sia materiali da gioco che istruttori qualificati. E’

Studenti dell’Istituto Comprensivo di Urbania vincitori dei recenti Campionati Regionali che si sono tenuti a Fano

noto infatti che gli scacchi migliorano le capacità di calcolo, concentrazione, logica, programmazione ed organizzazione». Ma non finisce qui. Infatti questi Campionati scacchi fanno rima anche con arte e cultura. Fathi Hassan, artista fanese di fama internazionale e grande appassionato di scacchi, donerà una sua opera al vincitore del campionato. La Scuo-

la del Libro di Urbino ha realizzato 15 tavole a tema che saranno esposte nei giorni delle gare e poi consegnate ai migliori classificati. Infine è prevista l’esibizione di giovani pianisti marchigiani anche loro appassionati di scacchi. Tutte le partite saranno visibili via web. Le informazioni sui campionati sono disponibili sul sito www. fano2013.com

.

JUVENTUS CLUB DOC VALLE DEL METAURO

UNA VALLE BIANCONERA

C

osì come Antonio Conte e i suoi ragazzi sono impegnati senza tregua fra Campionato e Champions League, anche per lo Juventus Club Valle del Metauro non c’è un attimo di sosta. I ragazzi dello staff infatti in questi giorni, si sono visti impegnati nella tanto attesa consegna delle “tessere club doc” nonché dei gadget ufficiali della stagione in corso 2012/2013. La tessera “Club DOC”, nominativa con validità annuale, attesta l’affiliazione allo Juventus Club Valle del Metauro. Edizione limitata invece per i gadget: uno scaldacollo e un cappellino con visiera, esclusivi per i soli soci “Club DOC”. Importanti anche i numeri del Club: 613 soci, 1248 persone portate allo stadio, 15 pullman organizzati da inizio

stagione ad oggi e poi ancora visite guidate a Torino, cene di gruppo e tanto altro. Numeri da capogiro che evidenziano una Valle del Metauro a tinte bianconere, numeri che parlano di una magnifica realtà: quella dello

Juventus Club Valle del Metauro. Alle spalle di tutto c’è un staff particolarmente attivo che dedica tempo e impegno per l’organizzazione e la riuscita delle attività; un direttivo composto da persone che mettono passione e divertimento come prerogative principali. Sono queste le chiavi che hanno reso questo Club fra i 25 più importanti al mondo e il secondo nelle Marche. Uno sforzo che viene gratificato ogni domenica, quando nei maxi schermi dello Juventus Stadium compaiono i ringraziamenti della società verso i maggiori club d’Italia, tra cui anche il Club valle del Metauro. Per informazioni contattare il nr. 3669511714 oppure scrivere all’indirizzo mail: jcdvalledelmetauro@ libero.it GIACOMO TORELLI

.

O

CALCINELLI

tto intrepidi podisti dell’Unione Polisportiva Dilettantistica Saltara - Calcinelli hanno preso parte domenica 17 marzo alla Maratona di Roma. I loro nomi sono: Massimiliano Polverari, Stefano Eusebi, Mattia Traiani, Franco Grilli, Davide Santi, Francesco Gualandri, Davide Geeson e Fran-

cesco Battisti. Quest’ultimo è stato il migliore del gruppo percorrendo l’intero percorso in 3 ore e 29 minuti. «Per quanto mi riguarda – racconta invece Davide Geeson, altro partecipante alla maratona – si trattava della prima volta che affrontavo una gara così lunga. Avevo un’autonomia per circa 30 km e sono riuscito a terminarla in 3 ore e 56 minuti»

.

A FANO IL 13 E 14 APRILE

IL II INTERNAZIONALE TAEKWONDO OPEN

D

FANO

opo il grande successo dell’anno scorso, si svolge a Fano, la seconda edizione del torneo “Taekwondo Open”, che richiama atleti di Taekwondo wtf da tutte le regioni d’Italia. Quest’anno l’evento sarà arricchito anche dalle gare di poomse (forme), che si svolgeranno sabato pomeriggio 13 aprile, mentre i combattenti si sfideranno domenica 14 aprile. Le poomse sono la base del taekwondo. Racchiudono nei loro movimenti, la tecnica, la potenza, la precisione e l’equilibrio. Qui gli atleti, daranno vita ad una competizione di altissima precisione curata nei minimi particolari. A seguire, domenica 14, ci saranno

i combattimenti (kyorugi in coreano), dove gli atleti, di qualsiasi età (bambini, ragazzi e adulti), si sfideranno a colpi di spettacolari tecniche di calci che determineranno chi di loro sarà il più forte. Gli atleti, durante le gare, indossano corpetto, caschetto e varie protezioni rispettando in tutto le regole internazionali della World Taekwondo Federation (WTF). Tale evento nasce da un’idea del maestro Gabriele Giuliani 7°dan dell’A.s.d. Taekwondo Fano. Collaborano all’evento l’A.s.d. Centro Taekwondo Calcinelli, M° Moris Marchionni 4° dan, il Taekwondo Fanum Fortunae, il M° Fabrizio Cucco (4° dan) e tutte le cinture nere allievi del M°Giuliani. L’ingresso alle gare è gratuito

.


20

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Rubriche laSalutealcentro

Artincontro

a cura di Maria Assunta Bordon Direttrice dell’Istituto di Medicina Naturale di Urbino

MARIO LOGLI, A VOLO RADENTE

a cura di Gilberto Grilli, critico d’arte

LE INTOLLERANZE ALIMENTARI Cosa sono, quali le cause, come si fa una diagnosi attendibile, come si possono curare Per fare chiarezza sul tema delle intolleranze alimentari, rivolgiamo al dott. Raffaele Pastore, medico chirurgo esperto in medicina integrata, un quesito che ci viene posto molto spesso: “Cosa sono le intolleranze alimentari, quali sono le cause, come si può giungere ad una diagnosi attendibile e come si possono curare?”

M

olte persone non sono malate in modo specifico, ma soffrono di persistenti disagi e disturbi di cui non riescono a venire a capo. Spesso possono in realtà soffrire di un’intolleranza alimentare: una reazione dell’organismo ad alimenti consumati quotidianamente. Cibi comuni, insospettabili, ma che costituiscono uno stimolo tossico capace di scatenare vari disturbi, spesso associati ad un imperfetto stato di salute del tubo digerente (intestino crasso, intestino tenue, stomaco , fegato etc.) anche se, praticamente, qualunque organo o sistema può essere interessato. Citiamo alcuni sintomi più frequenti: cefalea, allergia, asma, rinite, orticaria, acne, colon irritabile, meteorismo, costipazione, diarrea, candida, ecc. Sicuramente non è facile scoprire l’alimento in maniera autonoma perché l’effetto dell’intolleranza non è immediato (come lo è invece per le allergie); si può accumulare nel tempo e non è facilmente ricollegabile al cibo che la determina. Esistono solamente due tipi di vera intolleranza: la celiachia e

l’intolleranza al latte. L’intolleranza alimentare non è esattamente un’allergia, ma può mantenere in piedi un’allergia vera e propria (ai pollini, agli acari, ecc.): per esempio una persona può soffrire di asma allergica “da graminacee” senza sapere che in realtà è intollerante ad un certo alimento, magari al pomodoro o al frumento, che gli stimola la sensibilità allergica. Ma allora perché i comuni esami allergologici non le rivelano? Perché le intolleranze non sono legate agli anticorpi delle allergie, seguono meccanismi biochimici diversi, senza produzione di IgE, per cui sfuggono agli esami standard, come il Prick, il Rast, ecc. Esistono nuove metodiche per individuare le intolleranze: test bioenergetici e test kinesiologici, che misurano rispettivamente variazioni elettriche della cute e variazioni del tono muscolare nelle varie condizioni fisiologiche e patologiche. La misurazione delle variazioni elettriche o di tono muscolare (che si verificano quando il paziente ne è a contatto) consente di valutare il grado di sensibilità verso quella stessa sostanza. I test suddetti sono del tutto innocui, indolori, senza prelievo di sangue, di semplice e rapida esecuzione, ripetibile a piacimento e l’esito è immediato. Una volta individuate queste sensibilità, seguirà una terapia individualizzata mirata alla rimozione dei fattori predisponenti (sono molteplici e devono essere attentamente individuati durante la visita), associata a sospensione, per un periodo limitato (uno/due mesi), del consumo dell’alimento “incriminato”, fino a successiva reintroduzione dello stesso, accompagnato da un trattamento omeopatico di fondo (la medicina omeopatica facilita il recupero della normale funzionalità e rinforza il sistema immunitario nonché la costituzione stessa del paziente) ed una supplementazione nutrizionale (integrazione vitaminica e/o oligoterapica). Nel giro di qualche tempo l’organismo si sarà “ripulito” dalle “informazioni” patologiche evocate dall’alimento, e potrà gradualmente tornare ad assumere quegli alimenti che avevano scatenato i disturbi.

Q

uest’anno Mario Logli festeggerà gli ottant’anni. Mi auguro che Urbino e Pesaro contribuiscano con una mostra antologica che renda onore al grande Maestro del fantastico. Quando vidi per la prima volta le sue isole volanti, mi pervase un senso di distacco dalla realtà, una sensazione di non gravità, dove per la prima volta questa legge della fisica non era necessaria. Credo che questa magia la possano sperimentare solo gli astronauti quando escono dall’atmosfera terrestre. Mario da giovane si stabilisce a Milano e, da allora, prova nei confronti di Urbino, la città più bella del Rinascimento, una struggente malinconia e uno sconfinato amore, che gli ispira la famosa serie delle città volanti che dipingerà durante tutta la sua giovinezza, fino ad oggi e chissà per quanti anni ancora, questo è il mio augurio. La sua amata Urbino si stacca come zolla urbana, dalla faccia della terra, e si ferma a mezz’aria, come volesse essere ammirata, adorata, ma soprattutto protetta dall’attacco degli esseri umani che, ogni volta che creano qualcosa di meraviglioso, il giorno dopo inventano qualcosa che possa distruggere l’invenzione del giorno prima. Solo l’artista vero dà immortalità a un’immagine reale o di fantasia e la rende inattaccabile dal tempo e dalla mano dei suoi simili. Quanti voli con la fantasia, quando mi soffermo su Urbino sospesa che ho davanti agli occhi la sera quando mi siedo sul divano, riesco grazie a Logli a dimenticare le cattiverie, i problemi e la negatività umana vissute durante il giorno: ecco il compito primario a cui dovrebbe essere chiamata l’arte della pittura. Invece la maggior parte delle persone la

sera guarda i telegiornali, che non fanno altro che acuire i malesseri procurati dai problemi sopra descritti. Una vita, quella di Mario, spesa a testimoniare un amore infinito nei confronti del suo lavoro di pittore, con profonda umiltà, degna dei grandi di tutti i tempi. Vorrei potermi rifugiare nella sua Urbino dipinta, prima che si sollevi, e poi levitare e vedere il vuoto che mi separa dalla cruda terra, mentre mi allontano nell’abbraccio sicuro e confortevole dei torricini. A queste città volanti, Mario Logli affianca da sempre un altro soggetto, le sue dame rinascimentali che, a differenza delle città, rimangono

bene ancorate a terra, a solleticare la fantasia sensuale ed estetica di chi le osserva. Coperte di veli geometrici, sembrano appena uscite dal palazzo ducale, e ci guardano come in un gioco visivo di linee invisibili, quelle stesse linee che hanno dato vita sulle tele, alla creatività di un grande artista come Mario Logli.

La tecnica di Mario Logli Semplicemente olio su cartoni telati o su tele. Mario crea una leggerissima traccia con matita sulla superficie bianca del supporto, poi comincia subito a dare colore alle masse appena delineate, fino a rendere visibile una zolla sospesa da terra, contemporaneamente porta a compimento tutta l’immagine che aveva deciso di rappresentare con sovrapposizioni di colore a olio, fino alle più minute finiture delle finestre della sua Urbino, dei tetti, delle mura della città raffaellesca. Così procede anche con le dame rinascimentali, fino a raggiugere un ricamo pittorico che richiede un grandissimo lavoro di pazienza e amore per il colore. Non ha mai fretta di concludere un’opera, la fretta è la madre dell’approssimazione. E come non dargli ragione. Qualche volta il maestro Logli si

cimenta in opere che rappresentano la piazza di Urbino, chiedendo venia a un De Chirico, che senza alcun dubbio, gli concederebbe, annuendo, la licenza di creare una specie di gioco metafisico che sta tra lo studiolo del duca e le piazze d’Italia. Raramente Mario si concede alla grafica d’autore, perchè purtroppo ormai la non conoscenza delle tecniche incisorie da parte del pubblico penalizza questo genere che ebbe proprio a Urbino la genesi più elevata negli anni 50-6070, con il grande Carnevali e il suggestivo Piacesi. Perfino il cinema ha attinto dalla creatività fantasiosa e fantastica di Logli, infatti nel film Avatar, compaiono le isole volanti che sembrano essere state ritagliate dai suoi quadri e applicate alla pellicola cinematografica.


Il Giornale del Metauro 6 - 2013

ilibrisonoviaggi a cura di Cecilia Di Lorenzo

a cura di Cristina Morbidoni

PASTICCIATA ROSSA

PERÒ UN PAESE CI VUOLE Un grande esordio per un grande romanzo

Giovanna Grignaffini PERÒ UN PAESE CI VUOLE La lepre edizioni

Q

uesta volta la nostra rubrica si occupa di un libro solo, un libro molto speciale che ci ha colpiti nel profondo forse perché emigrati da un paese che ci ha dato i natali, in cui abbiamo coltivato sogni e speranze. Però un paese ci vuole di Giovanna Grignaffini ha un monito “Respice finem” (attendi la fine) che è un’epigrafe misteriosa negli affreschi della rocca dei Sanvitale a Fontanellato, un piccolo paese dal quale la protagonista se n’è andata molti anni prima. Quando rientra ha quarant’anni. Il motivo che la porta a casa è l’ossessione di buste gialle senza contenuto che continua a ricevere. Nessuno però le crede, tutti pensano che sia tornata per stabilire un confine, che la sua vera ossessione è il privilegio e l’onere di apparte-

nere a “l’ultima vera generazione che abbia avuto questo paese.” Nata nel fango dell’alluvione di Firenze, chiamata all’impegno dal terremoto del Belice, accompagnata da una delle più belle colonne sonore della storia (Pink Floyd, Doors, Beatles ma anche Caterina Caselli e Rita Pavone la protagonista sente che qualcosa si è spezzato e che deve tornare per ritrovare quel confine. Troverà un uomo, molto più giovane di lei. Nonostante sia più giovane o proprio per questo, a Bologna nel ‘77, nella manifestazione dopo l’assassinio di Lorusso si unisce a quelli che si staccano dal corteo. Poi ci sarebbero state le pistole e tutto quello che conosciamo già. Anche l’esordiente autrice è del ‘49. Ci racconta la generazione del ‘68 e del ‘77 attraverso questo libro speciale. Si occupa di cinema, ha insegnato al Dams e ha fatto parte della Camera dei Deputati per dieci anni. Questo suo primo romanzo racconta la grazia gucciniana (come direbbe qualcuno) ma anche il tedio della provincia disegnando personaggi perfetti, affascinanti, con una lingua esatta e complice. La musica è parte del libro e per chi vuole saperne di più c’è il sito www.perounpaesecivuole.it, molto ben fatto, che riporta tutta la colonna sonora del romanzo. E poi il cinema di cui è un’appassionata docente: ci mette film, registi, scene indimenticabili. Primo fra tutti il grandissimo Bertolucci, poeta figlio del grandissimo poeta, cantore del parmense.

Per Pasqua una ricetta che dalle nostre parti era tradizione cucinare di domenica, quindi potrebbe essere una buona portata pasquale, visto che è di domenica! Sempre però che vi riesca bene come alla mia mamma… Come sempre, per dubbi, commenti e quant’altro: www.angiolettochecucina.it

F

inalmente la “famosa” (per me e per pochi altri fortunati) pasticciata della mamma. Quella che ha contribuito per anni (decenni, veramente) ad essere uno degli elementi che formavano immancabilmente il menù della domenica. Questa era la “formazione” completa: tagliatelle al ragù, pasticciata rossa, bietole all’agro, ciambellone con codette di zucchero colorate. In alternativa: gnocchi al sugo di carne e piselli, pollo arrosto e patate arrosto, dolce al caffè. In entrambi i casi, acqua, vino, caffè e digestivo compresi … Diciamo che erano praticamente tutti “piatti forti”, ma il più forte di tutti era questa carne col sughino per cui ricordo zie e cugine telefonavano periodicamente per informarsi sulla ri-

Dalle 8.45 del 23 marzo alle 8.45 del 30 marzo EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66) Dalle 8.45 del 30 marzo alle 8.45 del 6 aprile DEL CORSO (Corso Garibaldi, 10) Dalle 8.45 del 6 aprile alle 8.45 del 13 aprile EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66)

Quindicinale di informazione locale Anno 5 - n. 6 / 28 marzo 2013

Fano

Bassa Val Metauro

Unione Roveresca

marzo / aprile

marzo / aprile

marzo / aprile

28 gio 29 ven 30 sab 31 dom 1 lun 2 mar 3 mer 4 gio 5 ven 6 sab 7 dom 8 lun 9 mar 10 mer 11 gio

28 gio 29 ven 30 sab 31 dom 1 lun 2 mar 3 mer 4 gio 5 ven 6 sab 7 dom 8 lun 9 mar 10 mer 11 gio

28 gio 29 ven 30 sab 31 dom 1 lun 2 mar 3 mer 4 gio 5 ven 6 sab 7 dom 8 lun 9 mar 10 mer 11 gio

CENTRALE C.so Matteotti 143 S. ELENA via Alighieri 59 GIMARRA viale Romagna 133 PORTO via I Maggio 2 GAMBA Piazza Unità d’Italia ERCOLANI Via Togliatti 3 S. ORSO via S. Eusebio, 12 RINALDI via Negusanti 9 PIERINI via Gabrielli 13 PORTO via I Maggio 2 VANNUCCI via Cavour 2 CENTRALE C.so Matteotti 143 S. ELENA via Alighieri 59 GIMARRA viale Romagna 133 PORTO via I Maggio 2

TAVERNELLE CALCINELLI P. DEGLI ALBERI SALTARA CUCCURANO VILLANOVA CARTOCETO LUCREZIA TAVERNELLE CALCINELLI P.TE DEGLI ALBERI SALTARA CUCCURANO VILLANOVA CARTOCETO

ora anche per tutti voi c’è la possibilità di ottenere un ottimo piatto di questa carne tenerissima che non ha bisogno neanche di un coltello per essere tagliata, come diceva la famosa pubblicità del tonno… INGREDIENTI (per sei persone) girello di manzo 800 gr. olio cipolla ½ media aglio 1 spicchio sedano 1 costa carota 1 media passata di pomodoro 350 gr. sale e pepe vino bianco 1 ½ bicchiere PREPARAZIONE Lavare la carne con il vino, insaporirla con sale e pepe. In una pentola un po’ alta, mettere tutti insieme l’olio, la mezza cipolla intera, lo spicchio d’aglio intero, il sedano e la carota tagliati grossolanamente e il pezzo di carne. Farlo rosolare piano da tutte le parti fino a quando non è dorato, versare mezzo bicchiere di vino, farlo evaporare, quindi aggiungere la passata di pomodoro. Coprire con l’acqua un po’ più che a filo e far cuocere con il coperchio a fuoco lento per un’ ora abbondante, scoprire e finire di cuocere per un’altra mezz’ora. Far raffreddare a temperatura ambiente, quindi mettere in frigo per diverse ore, anche tutta una notte. Tagliare a fette, rimettere nel sugo e far bollire fino a quando si rapprende, facendo attenzione che la carne non si rompa.

Registrazione Tribunale di Pesaro n. 561 del 26/05/2009 Abbonamenti

FARMACIE DI TURNO Fossombrone

cetta e soprattutto sui segreti della “pasticciata della zia Maria”. Tutte riuscivano a fare la pasticciata, ma nessuna come questa. Oggi la zia/mamma ha finalmente acconsentito a concedere la ricetta per pubblicarla urbi et orbi, anche se, dopo parecchi inutili tentativi da parte mia di spiegarglielo, continua a non capire dove andrà a finire… Ormai zie e cugine hanno estorto da tempo anche l’ultima tecnica per potersi avvicinare al risultato finale il più vicino possibile, ma

MONDAVIO BARCHI S. MICHELE S. MICHELE PIAGGE ORCIANO S. GIORGIO MONDAVIO BARCHI ORCIANO ORCIANO S. MICHELE ORCIANO S. GIORGIO BARCHI

Direttore responsabile Cecilia Di Lorenzo In redazione Alessandro Marconi, Claudio Vagnini Hanno collaborato a questo numero Alberto Berardi, Fabio Izzicupo, Alfredo Fogliardi, Sandro Candelora, Redazione e amministrazione Via dell’Artigianato 2/2 - 61030 Lucrezia (PU)

21

Per ricevere il giornale cartaceo: un anno (26 numeri) > 30 euro Per ricevere il giornale digitale: un anno (26 numeri) > 25 euro c/c postale n. 98726284 intestato a Contecamillo Scarl causale: “Abbonamento il Metauro”

Chiuso in redazione alle ore 20 di Lunedì 25 marzo 2013 Per seguire il giornale sul web

www.ilmetauro.it

Tel. 0721 877272 - Fax 0721 876671

E-mail: redazione@ilmetauro.it Stampa Rotopress - Loreto (AN) Editore Conte Camillo soc. coop. - Lucrezia (PU

il giornale del metauro

Il n. 7 sarà in distribuzione da giovedì 11 aprile

http://twitter.com/ilmetauro


22

Il Giornale del Metauro 6 - 2013

Per segnalare un evento inviare una mail a: redazione@ilmetauro.it

PASQUA CON NOI Dal 30 marzo al 2 aprile URBINO - Centro storico, h 9-20 Mercatino di Pasqua, artigianato artistico, spettacoli e musica.

Info: 0722.3091

PROCESSIONE DEL CRISTO MORTO Venerdì 29 Marzo SALTARA - Centro storico Via dolorosa dalle 19.30, processione alle 21.30

PASSIO Venerdì 29 Marzo APECCHIO

Raccolta firme in varie piazze d’Italia. Perchè SI a Stamina: perchè è l’unica alternativa alla morte certa per tanti bambini; perchè tutti devono avere il diritto di decidere come curare i propri figli.

PUNTA E CUL

LA TURBA

Tradizionale gioco pasquale con le uova. Partecipano anziani, giovani, turisti.

RIEVOCAZIONE VENERDÌ SANTO Venerdì 29 Marzo

CAGLI - Centro storico Processione relagiosa con le confreternite.

CONCERTO DEL VENERDI SANTO Venerdì 29 Marzo FANO - Chiesa del Suffragio, h 21.15 Concerto con il Coro Polifonico San Carlo di Pesaro. Musiche di W. A. Mozart, G. Verdi, G. Fauré Ingresso libero

Visita guidata ai luoghi de LA FLAGELLAZIONE Sabato 30 marzo URBINO - Piazza Duca Federico, h 15 Passeggiata nel centro storico alla scoperta dei luoghi che ispirarono Piero della Francesca per la realizzazione del suo capolavoro. Info: 0722.309222

Martedì 2 aprile FANO - Mediateca Montanari, h 17

Dal 5 aprile CARTOCETO

Proiezione del Film “L’uomo che verrà” Info e prenotazioni: 0721.887343

ROLLERATA ON THE BEACH Lunedì 1 aprile CICLABILE PESARO-FANO Iniziativa dei gruppi “Metauroller” e “Roller Pesaro” aperta e a tutti, nessun limite di età o bravura. Ore 9,00 ritrovo al parcheggio del Centro Comm. “IPER Pesaro” Info: rollerpesaro@hotmail.it metauroller@libero.it

SAGRA DEL CASTAGNOLO Lunedì 1° aprile S. LORENZO IN CAMPO Centro storico 58a edizione del castagnolo, tipico dolce carnascialesco. Info: 0721.776479

FESTA MADONNA DI SPOGNA Lunedì 1° aprile BORGO PACE - Oratorio di Spogna Alle ore 16 processione e trasporto del quadro della miracolosa Madonna con Bambino e benedizione delle auto. Info: 0721.776479

- Biblioteca Comunale, 16.30 Sette lezione e torneo finale per ragazzi fino agli 11 anni. Info: cartoceto.cultura@tin.it

PESARO - Camera di Commercio

(Sala Consiglio), h 15.45 Convegno dell’associazione Ferrovia Valle Metauro. Interventi di esperti del settore turistico e dei trasporti. Info: ferroviafvm.it

PALIO DELLA RANA Dal 5 AL 7 aprile FERMIGNANO - Centro storico

Sabato 30 marzo, h 8-20 PESARO - FANO

Domenica 31 marzo Lunedì 1° aprile URBANIA E SANTUARIO DI BATTAGLIA (3 km. dal centro)

Sacra rappresentazione in costume del Venerdì Santo. Info: laturbacantiano.it

CORSO DI SCACCHI PER RAGAZZI

PETIZIONE PER LE CURE CON IL METODO STAMINA

Loc. Serrvallle di Carda, h. 21 Rievocazione della passione di Cristo con scene lungo le vie del paese.

Venerdì 29 Marzo CANTIANO - Centro storico, h 20

CON LE PAROLE GIUSTE

49a edizione della singolare gara in cui le rane vengono portate su delle carriole. Info: 0722.330523

EROS RAMAZZOTTI NOI WORLD TOUR Martedì 2 aprile PESARO - Adriatic Arena Il tour mondiale del cantante romano che segue la pubblicazione del nuovo album “NOI” Info: adriaticarena.com

CORSO DI VOLONTARIATO AVULSS ONLUS Giovedì 4 aprile LUCREZIA - Villa Evelina (Viale della Stazione)

Prima lezione (in cui è possibile iscriversi al corso). 46 ore di formazione per il volontariato socio-sanitario (in ospedale, casa di riposo, domicilio) Info: 345.3170670 (ore pasti)

Teatro È TEMPO DI CAMBIARE Rassegna di teatro eco-sostenibile Cinque appuntamenti. I primi due: Sabato 6 aprile Cantiano, Sala Capponi JACOPO FO in “Ecologia, follia e dintorni”. Sabato 13 aprile Piobbico, Castello Brancaleoni Patrizio Roversi e Andrea Segrè in “Waterfront - dialogo sull’acqua”. Info: 333.9833151

SCENA RIDENS Sabato 6 aprile S. COSTANZO

CAMPIONATO ITALIANO DI SCACCHI Dal 12 al 14 aprile FANO - Pala J, Marina dei Cesari

Teatro Concordia, h 21.15 Spettacolo “Vertizontale 2.0 - presente ingiustificato” Info: 0721.3592515

Terza edizione del campionato italiano semilampo e assoluto. Info: fano2013.com

LA SPAGHETTATA

ABUSI

6-7 aprile MONDOLFO - Centro storico

Venerdì 12 aprile LUCREZIA - Sala riunione comunale

Stand gastronomici, musica, balli, cultura e arte.

Tema dell’incontro: anoressia e bulimia

Corso TERAPIA DELLA RISATA Martedì 9 aprile URBINO - Teatro la Vela (Collegi

universitari), h 21-23.30 Corso gratuito di terapia della risata (5 incontri) per migliorare il proprio benessere psico-fisico. Info: 349.7660950

Convegno TRENO E TURISMO UNA STRATEGICA ALLEANZA Giovedì 11 aprile >>>

Mostra CON_TATTO Fino al 2 giugno GRADARA - Palazzo Rubini Vesin Mostra multisensoriale di Francesca D’Elia e Giovanni Galiardi. Orario: sab / dom e fest. 10-13/15-18 Info: 0541.964673

TORNA L’ORA LEGALE Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora in avanti: dalle 2 alle 3.


Il Giornale del Metauro 6 - 2013

23


24

Il Giornale del Metauro 6 - 2013


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.