Il Metauro n. 25/26 2010

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IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

SPECIALE NATALE

FANO

Il messaggio del Vescovo

L’arte entra in Banca con Bart

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CARTOCETO

SERRUNGARINA

La Valeri replica a Donnini

Un convegno sul Risorgimento

pag. 8

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Quindicinale di informazione locale

pag. 10

www.ilmetauro.it

NATALE 2010

Anno 2 - numero 25/26 - 22 dicembre 2010 / copia gratuita

Auguri

- I presepi della Valle - Il Natale nel Mondo - Gli appuntamenti dalla vigilia alla Befana

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Speciale Natale

IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

Natale 2010 - Alcune riflessioni e gli auguri alla comunità

Argentina, Romania, Cina, Serbia

Il messaggio del Vescovo

Il Natale in giro per il Mondo

Fano

Il Natale non è una rappresen-

tazione teatrale e neppure una visita principesca, con un programma prestabilito, che permette al principe di avere qualche contatto con diversi aspetti della vita della gente, senza però doversi compromettere. Gesù invece si trova con noi, accetta sin dall’inizio tutti gli inconvenienti di una esistenza povera; prende su di sé tutta la nostra debolezza, la nostra impotenza, la povertà di un bambino del popolo. Tutto questo è testimonianza di un amore vero. Come dice la lettera agli Ebrei “Gesù doveva rendersi in tutto simile ai fratelli” (Eb 2,17). In questa contemplazione del Bambino di Betlemme, povero e debole, dobbiamo permettere a Dio di attirarci col suo amore. “Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in te!” (Agostino. Confessioni I,1,1). Il clima attuale fa di tutto per svuotare questa ricerca di Dio; l’uomo d’oggi è non solo senza Dio ma anche senza l’uomo. Più che negare il cielo oggi il vero pericolo consiste nell’illusione di ricrearlo sulla terra; una tentazione che possiamo correre tutti: il credere non è una variabile facoltativa, di cui avrebbe il monopolio l’uomo religioso, ma appartiene allo statuto elementare dell’umano, costantemente in bilico tra il cielo e la terra. Solo alzando la testa verso il cielo possiamo lasciarci sorprendere dalla sua luce. Forse è questo stupore elementare che

Mons. Armando Trasarti, Vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola

non sappiamo più trasmettere ai nostri figli! “È sorta una fame di felicità che non riesce a saziarsi con quello che c’è; e che poi si rifugia nel paradiso del diavolo e distrugge completamente l’uomo” (Benedetto XVI). L’uomo aspira ad una gioia senza fine, vuol vedere oltre ogni limite, anela all’infinito. Ma dove Dio non c’è, questo non gli è concesso. Per noi cristiani è una sfida urgente: dobbiamo vivere in modo da mostrare che l’infinito di cui l’uomo ha bisogno può venire solo da Dio e che Dio è la nostra prima necessità per poter far fronte alle tribolazioni di questo tempo. Frutto del mistero del Natale è anche quello di riconciliarci con la nostra esistenza reale. Dio ha

scelto di vivere la nostra vita; ci vuole incontrare nella vita reale, nella debolezza. La ricerca di Dio deve essere anche una ricerca e un approfondimento dell’umano, una capacità di far risorgere l’umanità dell’uomo dove sembra assopita o spenta, perché l’uomo divenga umano. Uomini fatti di carne siamo, con le nostre storie, le nostre cicatrici… La nostra stanchezza: siamo affaticati, viviamo di corsa, sempre all’inseguimento di risultati, di nuove mete, di competizioni infinite. Le nostre paure: paura per il presente, paura per la fragilità dell’amore, paura per il futuro, paura per ciò che lasceremo ai nostri figli, paura perché le tenebre sembrano più forti della luce. Come venire a capo di un mondo che minaccia se stesso e nel quale il progresso diviene un pericolo? Non dobbiamo forse nuovamente provare a ricominciare da Dio! Occorre rileggere la propria vita con maggiore vigilanza critica. Un augurio: a chi crede di non credere, perché continui a cercare; e a chi vive una fede cristiana pigramente adagiata su se stessa, perché non profani l’altezza dell’infinito con l’arroganza di false sicurezze e con la banalità dell’abitudine. “Il contrario della fede non è l’incredulità, è l’idolatria” (Bonhoeffer). L’ateismo è un tentativo di combattere Dio ma l’indifferenza è il modo di ignorarlo [armando trasarti, vescovo]

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GENNAIO Direttore responsabile Cecilia Di Lorenzo Redazione Alessandro Marconi Sandra Di Orazio Impaginazione Claudio Vagnini Hanno collaborato Michele Livi Editore e Stampa Conte Camillo - Lucrezia Reg. Tribunale di Pesaro n. 561 del 26/05/2009

Redazione e amministrazione via dell’Artigianato 2/2 61030 Lucrezia (PU) Tel. 0721 877272 - Fax 0721 876671

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Chiuso in redazione il 20 dicembre 2010 In copertina: Il presepe artistico di Montefelcino

Questo giornale è stampato su carta 100% ecologica certificata

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primeggia la carne di maiale. In Cina il Natale non si festeggia, ma vista la crescita esponenziale di cristiani nell’ultimo ventennio, soprattutto tra i giovani, é diventata abitudine scambiarsi i doni e addobbare l’albero. Le chiese, la sera della vigilia, radunano sempre più fedeli. In Serbia, altro Paese di religione ortodossa, il Natale si festeggia il 7 gennaio. Se in Italia ci si reca in Chiesa per la messa di mezzanotte del 24, in Serbia lo si fa all’alba del 6, dopo essersi purificati con le abluzioni. Fuori dalla Chiesa ci si lancia in un ballo tradizionale attorno ad una grande quercia addobbata, dalla quale si spezzeranno i ramoscelli che si distribuiranno poi ai fedeli, si beve vino caldo e si prega. Il giorno di Natale il capofamiglia porta alla propria moglie grano e porchetta. Si dispone il grano al centro della tavola e vi si inseriscono delle candele. Le donne preparano un pane tipico e i bambini corrono sotto il tavolo a cercare cioccolate e caramelle debitamente nascoste tra la paglia dalle proprie madri. Buon Natale a tutti! [sabrina gouizi ass. millevoci fano]

Dove trovi il Giornale del Metauro

Il prossimo numero esce il Quindicinale di informazione locale Anno 2 - n. 25-26 / 22 dicembre 2010

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i tradizione cristiana, il Natale (il 25 dicembre, giorno a cui si attribuisce la nascita di Gesù) si festeggia in tutto il mondo, con qualche differenza però nei riti. In Argentina si dà particolare importanza alla sera del 24, in cui si cena assieme a familiari e amici, condividendo pietanze il più delle volte preparate da ogni commensale e gustate fredde. Scattata la mezzanotte, dopo il brindisi e lo scambio dei regali, si attendono i fuochi d’artificio. I giovani escono per le strade, ballano, partecipano a feste in locali o sul mare, luogo ideale per godersi fino in fondo il clima caldo dell’estate. In Romania, Paese cristiano-ortodosso, é tradizione che la sera della viglia (il 24 come da calendario canonico) i bambini, dopo aver indossato costumi tipici, vadano in giro a «calendare», ovvero a bussare di casa in casa portando come buon auspicio le canzoni tradizionali e ricevendo in dono dolci di vario tipo. Le case non visitate non saranno ben viste dalla comunità. Circa tre settimane prima del Natale, é abitudine mangiare sano, eliminando carne, formaggi, uova, in vista dell’abbuffata del 25, in cui

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Speciale Natale

IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

Natale 2010 - Da Fano ai paesi dell’entroterra

Andar per presepi, dal mare ai monti Tra

gli appuntamenti tradizionali del Natale c’è la visita ai tanti presepi realizzati nei borghi della valle. Spesso sono il frutto di una passione artistica di artigiani che mettono a frutto la loro maestria e la loro bravura creando opere davvero eccezionali. Tra gli esempi più rappresentativi ricordiamo l’esperienza di Serrugarina. È stato l’ex parroco don Guido Fraticelli ad iniziare questa tradizione e oggi sono i fratelli Claudio e Paolo Valentini a portare avanti, dopo 27 anni, questa opera. Adulti e bambini rimangono incantati dai movimenti delle statuine, dalla simulazione del temporale e della pioggia, dalla precisione

La scena della natività nel presepe di Montefelcino

con cui sono stati ricreati tutti gli ambienti. «Quest’anno sarà rinnovata soprattutto la scena principale - ci hanno confermato i due fratelli Valentini - con l’introduzione della neve. Saranno

S. Francesco e la tradizione del presepio

Tutto iniziò da Greccio

La

storia del presepio e quella di San Francesco d’Assisi sono strettamente legate. La distanza spirituale che separava il santo dalle gerarchie ecclesiastiche del tempo, lo portava ad avvicinarsi sempre più al popolo, alla gente comune. Proprio il distacco tra la massa dei fedeli e le pompose celebrazioni liturgi-

che indusse San Francesco a sperimentare un nuova via di comunicazione per condividere la bellezza del messaggio cristiano del Natale. Nel 1223 a Greccio, in provincia di Rieti, durante la celebrazione della messa di Natale, Francesco allestì una rappresentazione che riproduceva la natività. Lo scopo era proprio quello di avvicinarsi alle forme devozionali della fede popolare. Quella notte San Francesco realizzò così il primo presepe della cristianità. Un evento che ha segnato la storia della tradizione cristiana popolare che si ripete puntuale ogni anno in tante famiglie e comunità, soprattutto in Italia [c.v.]

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poi inseriti personaggi con nuovi movimenti». Sull’altro lato della valle c’è Montemaggiore al Metauro. Anche qui la tradizione del presepe ha avuto inizio grazie all’ex parroco don Marco Polverari che oggi, continua questa sua “passione” nella parrocchia di S. Marco a Fano. Il paesaggio del presepe di Montemaggiore tipicamente palestinese viene ancora oggi giudicato dagli esperti come uno dei più bei presepi esistenti nella nostra regione. Salendo verso Fossombrone, si incontra Montefelcino dove è

Una scena del presepe meccanizzato di Serrungarina

possibile ammirare il presepe artistico del Maestro d’Arte Raffaele Morelli. È articolato su tre livelli: la scena di ambientazione orientale che è la più grande, il presepe popolare ambientato nel centro storico di Montefelcino, perfettamente ricostruito, ed i diorami, cioè scene della vita di Cristo che completano il percorso. Tutte le statue vengono realizzate da Morelli. I visitatori rimangono colpiti dai dettagli e dai particolari. In continua evoluzione è invece il presepe di San Marco a Fano realizzato nelle cantine di Palazzo Fabbri in via Mura Sangallo. Quest’anno sono stati aggiunti altri tre diorami - scene della vita di Cristo - e mancano, per completarlo, ancora 20 scene. Sono circa duecento le statue in movimento, di cui 30 pezzi unici realizzati a mano. L’intero percorso è lungo 70 metri. Il presepe rimane aperto tutto l’anno e molti turisti lo visitano proprio nei mesi estivi. Ogni anno è visitato da circa 20 mila persone [a.m.]

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La natività nel presepe di San Marco a Fano

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I presepi della Valle SERRUNGARINA Centro storico Il presepe è visitabile dal 25 dicembre (subito dopo la Messa di mezzanotte) fino a fine gennaio. Dal 25 dicembre al 9 gennaio è aperto tutti i giorni dalle 14.30 alle 18.30. Nei giorni festivi anche dopo la S. Messa fino alle ore 12.00. Dal 10 al 31 gennaio ogni domenica dalle 15 alle 18. I gruppi possono prenotare una visita chiamando Valentini Claudio (0721.896582 347.3826895). MONTEMAGGIORE AL METAURO Adiacente alla chiesa parrocchiale Il presepe è visitabile nei giorni festivi dalle ore 15 alle 18. MONTEFELCINO Il presepe è visitabile dal 25 dicembre al 6 gennaio tutti i giorni dalle ore 15 alle 19. Dal 7 al 31 gennaio tutti i giorni festivi e prefestivi dalle 15 alle 19. È possibile inoltre prenotare delle visite per gruppi e scolaresche ai numeri 0721.729213 / 0721.729296 FANO (Palazzo Fabbri via Mura Sangallo) Il presepe sarà visitabile dal 25 dicembre al 6 gennaio dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00. Dal 7 gennaio al 2 febbraio è aperto nei giorni festivi dalle 16 alle 19 (nei giorni feriali e per gli orari di apertura durante l’anno contattare il nr. 360.861506).


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fossombrone

IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

Natale 2010

6° Memorial “Mauro Ascani”

Gli auguri del Sindaco

Le bocce trionfano a Roma

Fossombrone l sindaco Maurizio Pelagaggia ha fatto un bilancio dell’anno trascorso e ha formulato gli auguri a tutti i cittadini. Pubblichiamo il testo completo: «Ormai prossimi al Natale e al termine dell’anno 2010 è tempo di bilanci e di auguri. Per l’Amministrazione Comunale di Fossombrone il 2010 è stato la consacrazione di importanti investimenti nel settore del welfare. Abbiamo inaugurato il nuovo asilo nido e la nuova residenza per anziani, strutture che rispondono ora a tutti i requisiti di sicurezza, tecnologicamente avanzate, eco-sostenibili, con aumento in entrambi i casi dei posti disponibili. Sono continuati, inoltre, gli interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Le difficoltà di bilancio, sempre più stringenti, sono state superate nella realizzazione della residenza per anziani e dell’asilo nido con formule innovative di partecipazione del privato. Sempre a proposito di bilancio vale la pena di ricordare ai cittadini che l’anno scorso il Comune di Fossombrone è stato inserito con un decreto interministeriale tra i Comuni più virtuosi d’Italia e penso che anche per il 2010 potremo raggiungere questo traguardo, tanto più che, non potendo spendere l’avanzo di amministrazione a causa del patto di stabilità interno, l’Amministrazione ha provveduto ad estinguere alcuni mutui pregres-

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Fossombrone

Dall’11 al 13 dicembre, pres-

Maurizio Pelagaggia Sindaco di Fossombrone

si facendo scendere il tasso di indebitamento al 2,5%, tra i più bassi in assoluto, e risparmiando 70.000 euro di interessi l’anno. Nel bilancio per il 2011, che tanto preoccupa i Comuni, le Province e le Regioni, il Comune di Fossombrone dovrà ridurre la spesa di ben 800.000 euro. Il Presidente della Repubblica Napolitano, nel suo intervento all’Assemblea dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, che si è tenuta a Padova nel mese di novembre, ribadendo che non si potrà tagliare tutto, come non si potrà non tagliare nulla, ha invitato gli amministratori pubblici a valutare le priorità con rigore e serietà, senza far cadere i cittadini in un clima di pessimismo generalizzato. La cosa sarà ardua, ma noi proveremo. Le Festività Natalizie sono il momento in cui si celebrano i valori della fratellanza, dell’accoglienza, dell’attenzione all’uomo e alle sue necessità. Questi sono i principi che ci devono guidare nella vita di tutti i giorni e che vogliamo tenere presenti nelle scelte amministrative. Auspicando tempi migliori soprattutto per coloro che si trovano in difficoltà, che soffrono per problemi di salute, che hanno perso il lavoro, auguro a tutti i cittadini un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo»

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so il Centro Sportivo della Federazione Nazionale a Roma, si è svolto il 6° Memorial “Mauro Ascani”, manifestazione nazionale a squadre con la partecipazione degli atleti più rappresentativi d’Italia. La regione Marche ha selezionato per l’evento i migliori quattro atleti marchigiani: Fabio Battistini e Andrea Sperati della Oikos Fossombrone, Simone Rossetti e Luca Capponi della Società Tolentino. La squadra ha avuto ragione sulle altre 7 regioni partecipanti vincendo 10 incontri su 12. Va sottoli-

neato il merito per il risultato di tutta la quadra ma è giusto anche ricordare che Andrea ha eccelso con le sue accostate e Fabio ha strabiliato il grande

Si è spento a 101 anni

Elpidio il campanaro Isola di Fano

Venerdì due dicembre, all’ospe-

dale di Fossombrone, si è spento Elpidio, conosciuto nella comunità di Isola di Fano come il sagrestano o il campanaro. Elpidio Locatelli aveva la veneranda età di cento uno anni e nove mesi. A questa degna meta contano anche le frazioni minori come per i più piccoli, non a caso il conteggio ricomincia da uno. Ultimamente girava per le vie del paese in carrozzella accompagnato da Valentina, la sua fedele badante. A chi si fermava per salutarlo e scambiare qualche battuta gli stringeva con forza la mano, esclamando divertito: “È sentit!”, alludendo alla sua presa possente. Era molto orgoglioso poter dimostrare a chi era più giovane di lui la sua ancor rigogliosa ener-

gia, associata a tanta voglia di vivere. Da queste parti, nel periodo che va dal 1984 ad oggi, Elpidio è citato come il sesto ultracentenario; lo hanno preceduto, in effetti, Maria, Pierina, Fermina, Rosa e Celsina. All’omelia don Alessandro ha fatto presente che Elpidio ha svolto con gran dedizione l’attività di sacrestano per mezzo secolo, coadiuvato alla bisogna da Maria, la sua affezionata moglie, e fin quando ha potuto ha continuato a frequentare gli spazi a lui fin troppo familiari, la

pubblico capitolino presente per la sua alta percentuale di bocciate andate a segno (98%) con spettacolarità e perfezione assoluta [massimo ansuini]

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chiesa e la sagrestia, prestandosi volentieri a svolgere le mansioni meno impegnative. Nel periodo dell’ultima guerra, quando era ancor giovane, Elpidio ha trascorso quattordici mesi in ospedale, ricoverato per una sospetta febbre tifoidea; in realtà era affetto da una forma di pleurite acuta. In ogni caso, egli non si è mai perduto d’animo e ha superato con coraggio e fermezza questa fase poco piacevole, che gli è servita, senza dubbio, per temprare il fisico, irrobustire il carattere ed accettare la vita così come viene con serenità e un pizzico d’ironia. A cerimonia ultimata, questa volta, dal campanile trecentesco la campana grande, non mossa più da tempo dalle robuste mani di Elpidio, faceva giungere, per chi sa ascoltarla, rintocchi del tutto speciali, perché dovevano servire ad accompagnare verso lidi più sicuri e tranquilli il suo fidato campanaro [emilio pierucci]

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fossombrone L’esperienza in mountain bike del Mufloni Racing Team

Il “brivido” corre su due ruote Montefelcino ’ASD “I Mufloni Racing Team” è nata nel 2010 da un gruppo di appassionati di uno sport estremo che li ha portati da subito a lanciarsi nel campionato italiano di Downhill, letteralmente “giù dalla collina”, e di Four cross, competizione in mountain bike ad eliminazione tra 4 bikers. Anima del gruppo è Daniele Foschi conosciuto come “El President”. Il loro obiettivo è praticare questo sport a livello nazionale e farlo conoscere attraverso manifestazioni nel territorio. Partecipano infatti con esibizioni di salti

L

acrobatici nelle feste paesane della vallata. E per far conoscere sempre più questo sport hanno promosso l’iniziativa “Cesane Days”, un raduno nazionale la

cui prima edizione si è svolta la scorsa primavera e che ha visto la partecipazione di oltre 300 appassionati giunti da tutta Italia. Presenti, nell’occasione, an-

IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

che i campioni della nazionale Italiana di Downhill. I Mufloni si allenano durante la settimana nel “pistino” a Villa Palombara, mentre nei weekend salgono sui monti delle Cesane. Sono l’unica squadra della provincia a partecipare alle gare di Coppa Italia. Nel 2011 l’associazione sportiva seguirà la squadra “Surfing shop” nella coppa del mondo. Si tratta di una grande opportunità per loro perché in questa squadra militano atleti della nazionale italiana. Ambiziosi gli obiettivi che si prefiggono per il nuovo anno. Primo fra tutti, quello di formare una squadra da strada e da cross country a livello amatoriale. Mentre, per quanto

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riguarda il downhill e four cross, si punta a migliorare i risultati sia in Coppa Italia che nel campionato italiano [a.m.] Info www.imufloni.net

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Carlo Gambirasio, atleta della nazionale italiana di downhill, in azione al “Cesane Days”

Trofeo di ballo “Forum Dance”

Fossombrone: ottimi risultati... a passo di danza

23 dicembre

Magnifica notte Fossombrone 23 dicembre, alle ore 20.30, nella chiesa di Sant’Agostino, la Corale di Fossombrone presenta “Magnifica notte”, un concerto per il presepe vivente. L’iniziativa, giunta alla ventiseiesima edizione, è patrocinata dal Comune di Fossombrone e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, BCC del Metauro, Fondazione Monte di Pietà e Banca delle Marche. Nella stessa occasione verranno raccolti fondi per l’attività del Centro Missionario Diocesano. A seguire la rappresentazione della natività: dall’annunciazione al viaggio dei re Magi [a.m.]

Giovedì

Domenica 12 dicembre a Montefelcino si è tenuta una gara di

ballo, organizzata dalla A.S.D. “Forum Dance” diretta dai maestri Luciano e Serenella. La gara riservata a tesserati F.I.D.S. (Federazione Italiana Danza Sportiva) dei settori amatoriale e promozionale, ha avuto un ottimo successo: vi hanno preso parte 40 coppie e 3 gruppi, provenienti da Marche, Umbria e Toscana.

Ottimi risultati delle coppie di “Forum Dance”: 1° posto per Bartoccini Simone e Licci Giorgia; 1° posto per Alesi Halan e Boni Giulia; 2° posto per Patregnani Federico e Nardini Sara; 3° posto per Boni Massimo e Bartolini Giovanna e 3° posto anche per Massi Paolo e Cesarini Anna Maria, e infine 1° posto nella syncro dance per il gruppo “Forum Dance” [c.v.]

AUGURA A TUTTI BUONE FESTE

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fano

IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

Fino al 28 gennaio l’iniziativa nelle 17 filiali BCC Fano

Una mostra-documentario

L’arte “arricchisce” la banca

L’esperienza di un medico in Africa Fano Una mostra che racconta i vol-

Fano

Torna BART (Banca, arte e

territorio) giunto alla terza edizione. L’iniziativa della Banca di Credito Cooperativo di Fano, organizzata in occasione delle festività natalizie, vede le diciassette filiali della Banca arricchite dalle opere di diciannove artisti locali. Si tratta di un modo singolare per fare gli auguri di Natale ma anche per avvicinare l’arte ai luoghi di lavoro e soprattutto alle tante persone che ogni giorno si recano negli sportelli della banca. Un itinerario ideale che si snoda in tutto il territorio di

competenza della BCC di Fano e che prosegue fino al prossimo 28 gennaio. Dove possibile, la Banca ha cercato di legare gli

Festa del Mare d’Inverno

Sapori, bambini e giochi con i pescatori Fano

È stata proprio una “bella fe-

sta” piena di testimonianze, giochi, buon pesce, ottima la paella alla fanese, e tanti bambini, circa 300, che hanno invaso per un giorno lo “spazio” dei pescatori i quali hanno contribuito, non poco, alla organizzazione dell’appuntamento. Tutto è girato intorno ai pesci del “Lisippo” ed alla gigantografia del giovane atleta installato all’interno di questo “innovativo museo del mare” che è il Mercato Ittico all’ingrosso comunale, allestito secondo le indicazioni del Prof. Giulio Marcucci. All’entrata del Mercato, hanno trovato posto i bellissimi lavori degli studenti delle scuole primarie di Fano che hanno partecipato al Concorso di arte

e narrativa “Arte d’A-mare”. Le classi vincitrici sono state: la V A e B della scuola “F. Gentile”, la classe V della scuola “Decio Raggi” e la classe V A della Scuola “G. Rodari”. La Confraternita del Brodetto ha aiutato i ragazzi nella preparazione del “brodetto dei bambini”, degustato anche dal sindaco Aguzzi e dall’assessore Severi. Grazie ai relatori Alberto Berardi, Lucia De Nicolò, Luigi Del Bianco, Corrado Piccinetti e Valerio Vergari che nella tavola rotonda “I tesori del mare”, hanno discusso di tesori del mare, come risorse alimentari e culturali che l’Adriatico nasconde. Sul sito www.portiaperti.regione. marche.it sono disponibili tante videoricette per cucinare e gustare il buon pesce [daniela luè]

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artisti alla filiale di competenza del loro territorio, proprio a sancire questo legame. Tante e diverse le opere esposte: quadri, sculture, fotografie, incisioni, ceramiche a rappresentare il variegato mondo dell’arte che anche nel nostro territorio trova tanti appassionati, più o meno conosciuti, ma comunque sempre orgogliosi di far conoscere il proprio lavoro. La collettiva d’arte è arricchita, come ogni anno, da un catalogo disponibile presso le filiali della BCC nel quale vengono presentati tutti gli artisti che espongono in questa edizione [c.v.]

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ti dei bambini della Sierra Leone e la tragedia silenziosa che colpisce tante piccole vite in questo Paese Africano. Si chiama Endoscopist 11.10 – 23.10, la mostra di immagini di Danilo Baroncini, direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro, organizzata a Fano nella ex Chiesa San Michele in via Arco d’Augusto fino al 6 gennaio. L’iniziativa è stata patrocinata e sostenuta da CNA, Comune di Fano, Provincia di Pesaro e Urbino, Regione Marche e Fondazione Cassa di Risparmio di Fano. Un mostra che documenta l’esperienza di volontario del medico in un

Danilo Baroncini con i bambini nel centro di Emergency, in Africa

centro pediatrico di Emergency dove vengono trattati bambini che soffrono di stenosi esofagee in seguito ad ingestione di soda caustica che, a causa della sua trasparenza, viene spesso scambiata per acqua. I fondi derivanti dalla vendita del catalogo saranno devoluti all’Associazione Alimamy per l’acquisto di attrezzature mediche [a.m.]

A Fano il panettone Scuola, formazione, impresa più buono Fano La Confcommercio di Pesa- Borse di studio

ro e Urbino ha organizzato la 2a edizione de “Il miglior panett’One della Provincia”. La finalità dell’iniziativa va aldilà di stabilire chi sia più o meno bravo ma sottolineare invece l’importanza di una lavorazione artigianale con prodotti di qualità per contrastare la massificazione dei prodotti industriali. Sono stati premiati come miglior Panett’One tradizionale la Pasticceria “Le Terrazze” mentre il primo premio per il Panett’One Alternativo è stato assegnato al “Caffè Centrale”, entrambi di Fano [a.m.]

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per conoscere il lavoro Fano

Premiati 192 studenti delle

classi IV e V degli Istituti Tecnici di Fano e Fossombrone (Olivetti, Volta, don Orione, Battisti e Donati) con una borsa di studio per uno stage di formazione-lavoro presso imprese del territorio. L’iniziativa promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e Carifano ha come obiettivo l’integrazione fra il percorso scolastico e mondo del lavoro per rendere meno traumatico il passaggio, dalla teoria, privilegiata dalla scuola, alla pratica. Alla cerimonia svoltasi presso la Sala Verdi erano

Un momento della cerimonia che si è svolta alla Sala Verdi

presenti l’ing. Fabio Tombari, presidente della Fondazione, il dott. Francesco Giacobbi della Carifano. Presente all’incontro anche il prof. Massimo Ciambotti, preside della Facoltà di Economia dell’Università di Urbino “Carlo Bo” [c.v.]

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saltara

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IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

Bocciofila Metaurense

“La Terza Via”

Cenone di San Silvestro e solidarietà per un Natale ancora più buono

Una nuova “via” per l’impegno sul territorio

Saltara

Come da tradizione, la Boc-

ciofila Metaurense propone una ricca serie di attività natalizie legate alla solidarietà. Da sempre la Società si distingue, attraverso la beneficienza, per il suo impegno, per la presenza e l’interessamento rivolti al mondo delle missioni, del volontariato e dell’assistenza ai disabili. La XIV Giornata della Solidarietà prende avvio lunedì 27 dicembre alle ore 9 con la Gara di bocce a coppia e la Gara di briscola, alle ore 12.30 i “volontari in verde” allestiranno uno squisito pranzo per proseguire poi con la prima divertente e gustosa Tombola di Natale, intervallata da panettone, pandoro e spumante per tutti. Le Tombole, con ricchi premi tra cui i tipici prodotti locali quali salumi e formaggi, torneranno poi Giovedì 23, Martedì 28, Giovedì 30, Domenica 2 gennaio, Martedì 4, Giovedì 6, alle ore 20.45.

Saltara

Il movimento “La Terza Via” vol-

Gruppo dei Volontari in Verde 2010: Giorgia, Lina, Donatella, Rita, Nella, Elio, Franco, Tonino, Antonietta, Luciano, Leonardo.

E per chiudere in allegria e simpatia il 2010, la Bocciofila Metaurense, con il patrocinio del Comune di Saltara, invita tutti al grande veglione di fine anno e al Cenone di San Silvestro per accogliere a suon di musica e a passo di danza il nuovo anno e per festeggiare in amicizia e divertimento.

Il menù a base di piatti tipici marchigiani prevede un antipasto di zampone e lenticchie, due primi (lasagne al forno e strozzapreti con funghi e salsiccia, arrosto misto e contorno, dolce e spumante, e brindisi per tutti a mezzanotte) a 35 euro, interamente gratuito per i bambini fino agli 8 anni e a 18 euro per

quelli tra i 9 e i 13 anni. Ultima novità: tutte le attività sono consultabili su bocciofilametaurense.blogspot.com Per informazioni ed iscrizioni al Cenone di San Silvestro o al Pranzo della Solidarietà, contattare: Tonelli 3204917111 - Bocciofila 0721 896552 [morena federici]

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«Tutelare l’ex cinema come bene storico» Natale Ulteriore tentativo da parte di Franco Cenerelli dell’Assoal museo

ciazione “Regresso Arti” di salvare l’ex cinema-teatro “Flaminio” di Calcinelli, edificio nel centro del paese che versa in un grave stato di degrado. Cenerelli ha chiesto, tramite una lettera ufficiale indirizzata al sindaco, che l’Amministrazione si attivi per richiedere alla Soprintendenza delle Marche l’opportunità di salvaguardare l’edificio, costruito negli anni ’30, come unica testimonianza presente nel comune di Saltara, di architettura in stile Razionalista. Il cinema – continua nella sua nota Cenerelli – rappresenta un pezzo di storia del paese per questo va salvato evitando che lasci posto ad una nuova colata di cemento [a.m.]

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Saltara

Natale al Museo del Balì con

le aperture del 26 dicembre, 2 e 6 gennaio. Il 2 gennaio, con “Il planetario dell’anno zero”, sarà possibile osservare la posizione di stelle e pianeti di duemila anni fa. Il 6 gennaio è invece organizzato il “Tombolone scientifico” [c.v.] Info: 0721 892390

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ta pagina. Dopo essersi occupato di temi civici di carattere nazionale nell’ultima assemblea si è deciso di puntare su pochi attivisti che si occupino però esclusivamente di amministrazione locale. Nell’intento di gettare le basi per un primo nucleo di partecipazione civica attiva nella tanto discussa e mai realizzata Unione dei 4 Comuni Metaurensi, l’attività de “La Terza Via” sarà incentrata sulle questioni in discussione nei consigli comunali di Saltara, Cartoceto e Montemaggiore, potendo già contare nelle proprie file su attivisti dei tre comuni e con la speranza di prossime adesioni anche nel comune di Serrungarina. Concretamente, verranno studiati gli atti comunali. Inoltre - continua la nota - diversamente da quanto fanno altre associazioni presenti nel territorio, con le quali “La Terza Via” intende comunque collaborare, il movimento non organizzerà più, almeno direttamente, salvo iniziative personali dei singoli membri in linea con le prerogative statutarie e con il programma politico, eventi pubblici informativi, divulgativi, conferenze, ecc. senza ricercare il consenso, ma sarà la casa di attivisti che vogliano entrare più nel vivo delle attività amministrative del proprio comune, senza però schierarsi politicamente e rimanendo quindi al di fuori dei partiti politici [a.m.]

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cartoceto

IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

Il Sindaco Valeri Successo per lo “shopping artigianale” replica a Donnini Lucrezia Cartoceto Olga Valeri Sindaco Si è svolta Domenica 19 diRiceviamo e pubblichiamo di Cartoceto Il Mercatino di Natale in Piazza Giovanni Paolo II

cembre la seconda edizione del mercatino di Natale in piazza a Lucrezia. L’iniziativa organizzata dall’Assessorato al Commercio si sta confermando come un appuntamento natalizio apprezzato nonostante le tante iniziative concomitanti nelle altre località. Gli espositori sono passati dai 13 dell’edizione 2009 ai 20 di quest’anno. L’Assessore Bartoli si dice soddisfatto perché è aumentata la presenza di commercianti locali. «Abbia-

mo lavorato per rendere più bello e accogliente il mercatino utilizzando le caratteristiche casette in legno ed installando un grande babbo natale gonfiabile. [sopra] Il mercatino in Piazza Giovanni Paolo II [a sinistra] Alcuni soci del Centro Anziani con il Presidente Rotatori

Il resto lo hanno fatto gli espositori che hanno gareggiato nel proporre idee regalo originali, fatte a mano». Nonostante le nevicate dei giorni precedenti e la minaccia del gelo, la neve ha rappresentato un ulteriore elemento di fascino, regalando un suggestivo scenario natalizio. Le castagne ed il vin brulè offerte dal Centro Sociale Anziani hanno riscaldato i tanti visitatori in questa ultima domenica prenatalizia [a.m.]

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la lettera del Sindaco Valeri, in risposta all’articolo del Consigliere Walter Donnini comparso su questo giornale. «È mia abitudine rispondere dopo una riflessione e non in modo impulsivo, modo che appartiene all’uomo dotato di intelligenza. I modi tenuti da chi si ritiene detentore della verità e del bene comune, mi riferisco alle infelici uscite del Consigliere Donnini sia su Fano TV che sul Giornale del Metauro: sono i segni evidenti della decadenza della politica e della mediocrità culturale che investe tutta l’Italia e anche i nostri piccoli territori. Donnini parla di proposte di collaborazione non avendo forse ben presente cosa sia la collaborazione: sostegno e aiuto allo svolgimento di qualsiasi attività.

La rimpatriata di “quelli degli anni ‘60-’70”

S

abato 11 dicembre si è svolta la cena di “Quelli degli anni ’60 – ’70” presso la “trattoria al Balì” di Saltara. Era il dodicesimo incontro dello storico gruppo che continua a ritrovarsi periodicamente. Ad allietare la serata Gabriele Vampa, il “vigile-poeta”, che ha letto la sua ultima “fatica” in dialetto e Luciana Andreoni che ha declamato il decaologo dell’amicizia. Molti componenti del gruppo oggi vivono a Fano o a Pesaro e una cena è sempre una preziosa occasione per incontrarsi e rivedersi [c.v.]

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La collaborazione presuppone un dialogo, che è l’incontro positivo tra persone in una società civile, e si regge su due regole fondamentali: 1) la capacità e la volontà di dialogare; 2) la volontà di ascoltare. Il tutto dovrebbe essere accompagnato da una buona dose di umiltà. Umiltà che non è segno di debolezza umana bensì grande virtù: «[l’uomo saggio] agisce senza rivendicare il risultato come proprio; egli consegue l’obiettivo ma non vi resta aggrappato: egli non desidera dimostrare la propria superiorità». Mi pare che negli atteggiamenti tenuti sino ad oggi tutti questi presupposti siano elusi a favore di atteggiamenti superbi e presuntuosi dove la “verità” diventa retorica, frutto di persuasione e negoziazione di significati. Tutto ciò detto fino ad ora trova le sue ragioni nella mancanza di educazione, educazione intesa nel senso latino di “formazione globale della persona” e nella mancanza di etica. Purtroppo ci si interroga astrattamente sui valori e i disvalori, su bene e male, su giusto e ingiusto, il discorso morale si basa su una finzione in cui la razionalità e la libertà sono semplicemente ”presupposti” ideologici, e non faticose mete. Per concludere consiglio a Donnini di rileggersi i verbali dove troverà le risposte che dice di non aver avuto perché a me pare che se “il comune ha l’acqua alla gola” lui “fa acqua da tutte le parti”». Olga Valeri [a.m.]

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IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

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24 dicembre

Sarà abbattuta la “Casa di Romiti” a lungo abitata dalla famiglia Ciacci

Vigilia in piazza

La casa dei ricordi... d’la dal foss

Lucrezia

Appuntamento speciale per

tutti i bambini ed i loro genitori Venerdì 24 dicembre, vigilia di Natale, con l’iniziativa “Tutti insieme sotto l’albero” organizzata dall’Assessorato alle Politiche giovanili, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cartoceto e dalla Pro-loco di Cartoceto. Per il secondo anno consecutivo, a partire dalle 15.30 Piazza Giovanni Paolo II prenderà vita con: folletti che distribuiranno dolci a grandi e piccini, un trenino natalizio che percorrerà le vie del paese, il mercatino di Natale con artigianato e tipicità, il tutto rallegrato dalle animazioni di Air Fun Animasion e dalle castagne e vin brulè offerti dal Centro Sociale Anziani [a.m.]

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Calendario 2011

Un anno con l’Avis

Cartoceto

Il tradizionale e atteso calen-

dario realizzato dall’Avis di Cartoceto è disponibile. Un anno in compagnia di foto vecchie e nuove che raccontano le tante storie del territorio comunale. Per il secondo anno la copertina riproduce un dipinto del cartocetano Giorgio Galiardi [c.v.]

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A

fine anno non ci sarà più una delle poche case coloniche rimaste a Lucrezia: la casa di ”Romiti“, cosìddetta perchè abitata dalla famiglia Romiti Gino e Clara con i loro figli. Prima di loro fu abitata dalla famiglia Ciacci Ermete e Vitaliana con i loro sette figli: Vera, Tarcisio, Tecla, Dorotea, Rosanna, Alessandro e Maria. Nacquero tutti lì e fu anche la casa natale di Ciacci Angelo e Giampiero. La casa si trova in via Rio Cupo o, come molti lucreziani dicono, “dla dal foss” (zona campo sportivo). La costruzione è rimasta quella originale: al piano inferiore la cucina, la stalla, la cantina e il forno. Al piano superiore le camere da letto, il magazzino per le provviste dell’inverno e una stanza dove si mettevano le galline a covare. Fuori c’era un capanno per gli attrezzi, il pozzo, un capanno per gli animali, un ripostiglio per il becchime, il pagliaio, la legnaia, il porcile e ovviamenta il bagno esterno del tutto rudimentale. Di fronte alla casa c’era l’aia: luogo di lavoro ma anche di ritrovo nelle serate estive di tutta la famiglia. Pochi erano i confort: nella camera di mio padre, quando nevicava, un mucchietto di neve scendeva tra le tegole del tetto, quella che in dialetto lucreziano si dice “incansciatina“ di neve. Sono certa che nemmeno il letto era sufficiente per scaldarsi perchè i materassi erano imbottiti con le foglie di granoturco. La posizione della casa era ottimale poichè vicino al fosso Rio Secco, grande risorsa per irrigare i campi, per abbeverare gli animali, fare il bucato e, perché no, fare il bagno. D’inverno il bagno si faceva in un grande tino vicino al fuoco e a mio padre lo immergevano per primo perché era il più piccolo. Il sapone era fatto in casa con i grassi animali fatti bollire a cui veniva aggiunta la dose, una volta raffreddato si tagliava a pezzi. Alcuni giorni fa chiesi a mia zia “Dora” se profumava, ancora devo avere risposta perché mi rispose: “mah!”. Mia nonna era addetta a fare il pane e poi, negli anni, fece imparare alle figlie che saran state ben felici di svegliarsi di buon ora per fare anche quaranta filoni di pane alla volta, sufficienti per una settimana. Sì, perché la famiglia era già numerosa con i suoi componenti, in più,

considerato l’altruismo di mio nonno, accolse in casa un suo cugino di nome Ciacci Ottavio detto “Tao”, vedovo di ben due mogli con quattro figli piccoli. Questo sta a dimostrare che oltre alla miseria vi era un gran senso di altruismo, saggia lezione di vita! Quando si ritrovavano all’ora dei pasti arrivavano ad essere sedici persone. Immagino la grande tavola apparecchiata con semplici stoviglie e quando c’era la polenta fatta bollire nel “calder” tutti mangiavano in unica tavola di legno detta “paner”. Dimenticavo: nonna era brava a fare la pizza al rosmarino, prima di farla lievitare, con le mani faceva dei pizzicotti e ci metteva lo strutto. Mio padre ancora mi suggerisce di provare a farla allo stesso modo, ma non potrei essere mai all’altezza! Mia nonna era colei che portava a tavola i prelibati piatti, poveri di ingredienti, ma ricchi di amore e sacrifici, così come le tagliatelle al pomodoro: era un classico farle nei giorni della mietitura quando si radunavano tante persone a lavorare e lei, con la tovaglia chiusa a fagotto annodata sulla testa, le portava nel campo per non far perdere tempo agli operai. Le tagliatelle son rimaste il prelibato piatto di mio padre. Nei campi lavoravano tutti, maschi e femmine. Mio padre, essendo il più piccolo, era il “badurlo“ di casa e già da allora maturava il grande amore per la natura, infatti piantò una ghianda

e tutt’ora vive la grande quercia a fianco dell’ormai scomparsa aia. Tutti coloro che vi hanno vissuto ricordano le tante fatiche e i sacrifici per servire “il padrone“: i signori Curina (che, a sentire mio padre, erano tutt’altro che buoni padroni). Ricordo infatti i racconti al riguardo: mia nonna “Taliana”, così veniva chiamata, faceva il formaggio con il latte di capra e dopo tanta fatica di notti d’inverno passate a mungere nella stalla con spifferi di vento ovunque, otteneva il tanto pregiato formaggio. Il padrone non si degnava di venirlo a ritirare a Lucrezia ma era mio zio Tarcisio che doveva andare a Fano con i buoi per recapitarlo, in inverno con il freddo e la neve, d’estate con l’afa che faceva sudare anche le mucche. Un piccolo particolare: il padrone prendeva le forme più belle e rotonde, quelle di forma irregolare rimanevano per chi aveva versato lavoro e impegno. Tante altre erano le fatiche, come quella della coltivazione del baco da seta da cui si otteneva il filo per fare le materassine (trapunte) per il letto o la produzione della canapa per i cordai o per tessere le lenzuola. Le sere d’inverno scorrevano veloci in quanto si andava a dormire presto, non appena finito il rosario che in ogni famiglia era buona abitudine recitare. Lamberto Beltrami, cugino di secondo grado di mio padre, racconta che alla litania “rosa mistica”, tirava un sospiro di sollievo perchè vo-

[sopra] La “Casa di Romiti” in zona campo sportivo a Lucrezia [a sinistra] La famiglia Ciacci: Ermete e Vitaliana con i loro sette figli

leva dire che il rosario stava per terminare. Le uscite, lo svago e il divertimento fuori di casa erano limitate. Mio nonno non mandava volentieri le figlie a ballare se non seguite e controllate da mio zio. Tuttavia nel mese di febbraio quando c’era il Festival di Sanremo, tutta la famiglia Ciacci si radunava la sera presso la famiglia Santinelli, poco più sopra, poichè possedevano la radio: così tutti potevano ascoltare le canzoni. Un evento particolare accaduto nella “casa dei ricordi“: per arrivare alla casa si percorreva la strada di fianco l’abitazione della “Rosina“, strada stretta che attraversava il fosso. Era il 17 gennaio 1963, fuori nevicava e mia zia Leonide aveva le doglie: chiamarono la “levatrice” (ostetrica). Quando arrivò con la sua fiat 600 rimase bloccata fra la neve, dovette scendere e proseguire a piedi. La cosa strana era che portò con se suo figlio di circa 7 anni il quale si stancò di aspettare la madre intenta alla sua mansione. Mio padre di ritorno dal lavoro presso la ditta Berloni, camminando lungo la discesa innevata, vide una macchina ferma e una lucina accesa nella camera di mia zia: capì subito che la macchina era dell’ostetrica e che mia zia stava partorendo. Oltre a fare la “rotta” per spostare la macchina, un volta rientrato dovette portare a casa, a Cartoceto, il figlio della levatrice che faceva una tale noia ed era mezzo addormentato, senza poter attendere la nascita di suo nipote, nonchè mio cugino, Giampiero. Quanti ricordi... ma quello più bello per quanti vi hanno abitato è e sarà il non dimenticarsi mai di ogni momento trascorso. Il più bel regalo di Natale di mio padre, di suo fratello e delle sue sorelle sarebbe quello di non vederla mai quella casa abbattuta. Ma il tempo passa e al posto della conosciutissima “casa di Romiti” prenderenno posto sei nuove palazzine. I mattoni cadranno ma i ricordi resteranno grazie ai racconti delle vicende vissute che principalmente mio padre mi ha trasmesso in questi anni. Grazie ad essi mi sembra di aver vissuto in quella splendida “casa dei ricordi”. Sono piccoli frammenti che fanno la storia di una grande famiglia lucreziana: i Ciacci! [francesca ciacci]

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serrungarina

IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

Giancarlo Baffioni

Ricordati i garibaldini Federici e Serafini

Il vigile va in pensione Un convegno sul Risorgimento Tavernelle

Interessante iniziativa organiz-

Serrungarina

Dopo quasi trent’anni di servi-

zio, il 1° dicembre ha terminato la sua attività di agente di polizia municipale Giancarlo Baffioni. Il Sindaco Marta Falcioni, a nome dell’amministrazione comunale e dei colleghi di lavoro, ha inviato alla redazione del giornale il suo saluto: «Pur consci di aver perso un dipendente valido ed un affidabile collega siamo felici di avere restituito a tempo pieno, alla famiglia ed alla comunità di Serrungarina, un buon padre di

L’ultima timbratura del cartellino per il vigile Giancarlo Baffioni [sopra] Giancarlo con il sindaco di Serrungarina Marta Falcioni

famiglia ed un vulcanico organizzatore. È opportuno sottolineare che Giancarlo, da alcuni anni, dopo un minuzioso lavoro di raccolta, ha organizzato diverse mostre fotografiche “Come eravamo”, puntualmente replicate ogni anno in occasione della “Festa della Pera Angelica”, tanto che la sua “Cantina” è diventata una tappa quasi obbligatoria e non solo per coloro che vogliono rivedersi da giovani ma pure da chi in quelle foto ama leggere lo spirito e le atmosfere dei tempi che passano. Senza nemmeno scordare che il nostro Giancarlo, assistito da validi collaboratori, ogni anno devolve gran parte dell’incasso della “Cantina” all’A. I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Per tutto questo, per tutto ciò che hai dato e che ancora potrai dare alla comunità di Serrungarina dal profondo del cuore, il Sindaco, gli amministratori, i colleghi che hanno avuto la fortuna di dividere con te parte della loro vita, ti dicono “Grazie” e ti augurano di poter trascorrere nel modo più sereno e costruttivo questa nuova fase della vita. Ciao Giancarlo! »

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zata dall’Associazione Culturale “Il Parallelismo” di Tavernelle che ha fatto il suo esordio con una serata di studi sul Risorgimento lo scorso 12 dicembre. Un folto pubblico ha seguito le relazioni degli studiosi coordinati da Candio Curina, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Montefelcino: Daniele Diotallevi, della Soprintendenza per i beni storici e artistici della Marche; Pietro Pistelli dell’Associazione Nazionale Giuseppe Garibaldi e lo storico Renzo Savelli. Sono state analizzate due figure di personaggi locali: Antonio Federici e Bernardino Serafini, due garibaldini di Serrungarina. Il primo, maggiore durante la Repubblica Romana, fu il medico che curò Anita Garibaldi. Grande studioso, fu anche professore di

Anita Garibaldi Hibbert durante il suo intervento al convegno di studi

botanica all’Università di Urbino. Bernardino Serafini partecipò invece alla Repubblica Romana e all’impresa dei mille, non la prima spedizione ma una delle successive. Fu senatore e come ingegnere progettò la ferrovia metaurense Fano-Urbino. A chiudere l’incontro un’ospite d’eccezione: Anita Garibaldi Hibbert che ha sottolineato l’importanza di ritornare a studiare il risorgimento nelle scuole elementari

per dare ai ragazzi la possibilità di essere educati sin da piccoli a capire il concetto di Nazione. Garibaldi, Cavour, Vittorio Emanuele II e Mazzini - ha sottolineato la Hibbert - non sono stati gli unici fautori dell’Italia unita. In realtà è risultato fondamentale l’apporto di tutti i personaggi locali che si sono impegnati per la causa e che l’occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia aiuta a riscoprire e valorizzare. [c.v.]

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Al “Milionario” con Jerry Scotti

Nuovo Giovanna tenta la fortuna Serrungarina circolo Auser Tavernelle stata naugurata lo scorso 11 dicembre la sede del Circolo Auser alla presenza del sindaco Falcioni, della Giunta e del parroco don Sanchioni che ha benedetto i locali. Questo nuovo centro di aggregazione per anziani rientra tra gli impegni assunti dall’Amministrazione durante la campagna elettorale, ha ricordato il sindaco, nonostante i tagli alle finanze comunali. Ha chiuso l’incontro la presidente del circolo Sabrina Gargamelli che ha ringraziato gli intervenuti [c.v.]

È

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Giovanna Luzi è stata sele-

zionata per partecipare alla trasmissione televisiva “Chi vuole essere milionario” condotta da Jerry Scotti. Dopo vari colloqui, è stata chiamata a Milano per partecipare al quiz televisivo. «Era un’esperienza che volevo fare - ci ha detto Giovanna - ho sempre ammirato Jerry Scotti per le sue doti di conduttore e perché lo ritengo una bella persona. Conoscerlo dal vivo non ha fatto altro che confermare questa mia impressione. È abilissimo nel mettere a proprio

agio le persone». Sfumata la vittoria di 7.000 euro, le è rimasto come ricordo l’assegno che si è voluta comunque portare a casa. «Speravo di vincere qualcosa, ma nulla di fatto. È stata comunque una bella esperienza» [a.m.]

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montemaggiore - piagge Per un TG itinerante e... claudicante

La Poesia ‘inumata‘... Montemaggiore a Poesia ‘inumata’... ma, forse, di più facile comprensione ‘impacchettata’, e, guarda caso, da ‘impacchettatori’ che nulla ne sanno..., e così, se ‘impaccare’ vuol dire ‘involtare della roba, per bene, legarla e poi gettarla (assieme a targhe, cittadinanze più o meno onorarie, false promesse di centri studi sempre dedicati all’anonimo poeta..!) dalle loro mura non tanto panoramiche ma sempre più militari... allora che tutto ben venga... e avvenga! Ma non obbligateci ancora a sopportare dalla quarta parete TV questa famiglia locale e incespicata tra capi-militari, tagliatelle, asdrubali, e falsi soldatini... Nulla di male... o forse tanto male per una educazione del pensiero!

L

Poter dire allora che questi anonimi e purtroppo non anonimi esperti ‘impacchettatori’ impoetici sono la ‘intellighenzia’ del pre-suntuoso paesucolo tutto abbarbicato in una memoria arrogante perché priva del lume della profonda conoscenza... E allora il piccolo museo imbalsamato di storia d’armi e armati carri e divise e bottoni ed elmetti e gli opliti e gli elefanti e i Robin Hood... E a noi che guardiamo esterrefatti cosa resta? Rivincita della memoria? Se per una volta diamo voce ad autentiche voci poeticamente critiche e non a mediocri balbettii: ‘la Poesia muove dall’assenza, dal distacco, dalla coscienza di aver perduto la cosa ed alla cosa assente e perduta restituisce vita nella memoria’. Coraggio dell’intelligenza? Pen-

siamo proprio di sì e possiamo anche aggiungere, magari tra parentesi, che però l’altra, la pseudo-memoria - s’intende, dovrà fare i conti con noi.., niente paura -, solo o molto, con il nostro resistente pensiero poetico e con i nostri irriducibili saggi Maestri... Essere laici, liberali, dimenticavo di ‘sinistra’, non significa nulla, quando manca quella forza morale che riesca a vincere la tentazione di essere partecipi a un mondo che apparentemente funziona, con le sue leggi allettanti e crudeli... ”Non occorre essere forti per affrontare questa poi non più tanto nuova censura delle idee: occorre essere fortissimi per affrontarla come normalità, come codificazione, diremmo allegra, mondana, socialmente eletta..., questo purtroppo il fondo brutalmente egoista di una società che dimentica troppo spesso e semplicemente... i suoi poeti...! [iratus civis]

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Trentacinque anni di attività

Oriana festeggia con una sfilata Montemaggiore

Da 35 anni “mette le mani in

testa” agli abitanti di Montemaggiore e non solo. Oriana Montagna ha voluto festeggiare questo anniversario regalando ai suoi concittadini e a tutti i visitatori del Mercatino natalizio una sfilata di acconciature. Modelli d’eccezione: trenta dei suoi clienti! La “passione per i capelli” è contagiosa in casa Montagna, infatti anche suo fratello Francesco e la sorella Paola sono entrambi titolari di un salone di parrucchieria [a.m.]

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Personaggi - Elpidio Calcagnini

Obiettivo: 100 anni Piagge

Il compleanno è già passato ma

gli auguri glieli facciamo ugualmente. Il 10 novembre scorso Elpidio Calcagnini ha compiuto novant’anni. Io volevo mangiare la torta del suo compleanno ma lui mi ha detto che la festa la vuole fare quando compirà cent’anni. Quel giorno gli ho voluto regalare un piccolo vaso di fiori perchè lui è un simpatico vecchietto, sempre in forma, ben curato nell’aspetto e con quell’accento francese che, quando parlo, mi dice dolcemente “Oui, oui”. L’accento è un ricordo del Belgio, precisamente delle miniere dove lavorava. Ma è voluto ritornare nella terra natale, quasi il richiamo delle Piagge fosse più forte della figlia che è rimasta a vivere là. Come poteva Elpidio dimenticarsi di Piagge dove negli anni ‘50 è stato sindaco! Di quell’esperienza ci tiene a ricordare che proprio grazie a lui arrivò l’acqua nelle case. Tra i suoi tanti hobby c’è quello di costruire piccoli oggetti in legno che ricordano i lavori degli artigiani di una volta: piccoli sgabelli, tavolini, leggi... Spesso me li mostra e io non resisto: ho riempito la casa con i suoi oggetti. Ma di Elpidio mio marito non è geloso... ha solo novant’anni! [elisabetta lucertini]

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D

i anni ne ho tanti, ma ancora voglio andare avanti Sono lieto e sorridente, sempre allegro e mai perdente. Il segreto della mia allegria è una bella e sincera compagnia. Se il male talora si sente, mi dico: “Vai che non è niente”. I reumatismi le artriti, per me sono solo dei miti. Perciò la vita scorre leggera e mi sembra un’eterna primavera. Sì! La vita scorre lieta e vorrei che lontana fosse la meta. Sono un fusto, un damigello, sono brutto e sono bello, ma questa vita, lo giuro, non la mollo perchè mi si è attaccata al collo. Anche se sono un novantenne, penso sempre di essere un ventenne. Sarò forte, sempre più forte, vedrai! Perchè l’amore che ho dentro per voi non finirà mai. Ora dò a tutti la mano e insieme, allegri, cantiamo “Olì, olì, olì... olì olì olà evviva la quarta età”

[elpidio calcagnini]

La befana arriva a Piagge! Piagge no degli stand gastronomici con Giovedì 6 gennaio, si svolgerà menù per tutti i gusti. Oriana Montagna [prima a destra] con alcuni dei suoi trenta clienti che hanno sfilato per festeggiare i suoi 35 anni di attività

la quinta edizione della Festa della Befana. Dalle 15.30 animazioni per grandi e bambini e il “Mercatino della Befana”. Funzioneran-

Momento clou della manifestazione: l’imperdibile discesa della Befana che saluterà tutti i bambini presenti [c.v.]

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IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010


Tradizioni La Festa del nino a Sant’Andrea di Suasa

Una questione d’identità S. Andrea di Suasa

“La festa del Nino” è l’occasio-

ne per leggere, scrivere, riscrivere, consumare e riprodurre quanto di cultura e tradizione il Nino comprende e sottende nel territorio delle alte Marche ma anche altrove. Il maiale era il frutto del risparmio della famiglia contadina e non a caso anche oggi il salvadanaio ha spesso la forma del Nino ma in ogni capanna degli attrezzi, attaccata o adiacente alle abitazioni rurali, ce n’era un altro: un grosso barattolo pieno di ferri vecchi, chiodi, pezzi di latta, piastre di buoi, anelli di catene tutti arrugginiti. Ogni ferro aveva una forma ed era pronto, seppur logoro o rotto, ad assolvere di nuovo la stessa funzione già svolta oppure un’altra e per questa ragione si trovava lì. Era stato trovato per strada, raccattato e messo in saccoccia prima di andare a finire nel barattolo e con quest’atto era stata recuperata una risorsa e salvata una

Norcini all’opera

memoria. Il ripostiglio era esito e strumento di una cultura che veniva da molto lontano. Nullum est sine nomine saxum, ovvero: “Non c’è sasso per terra che non abbia un’identità da mostrare e una storia da raccontare”, diceva Lucano nel Bellum civile, IX, v. 973. Anche Pasolini in un’intervista televisiva del 1973, camminando per un viottolo acciottolato che conduceva ad un’antica porta di Orte, ad un certo punto,

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Il calendario lo ricorda il 17 gennaio

S. Antonio Abate Antonio nacque in Egitto

intorno al 251, figlio di agiati agricoltori cristiani. Sentì ben presto di dover seguire l’esortazione evangelica “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri” (Mt 19,21). Visse in povertà e castità: con i frutti del suo lavoro si procurava il cibo e faceva carità. In questi primi anni fu molto tormentato da tentazioni fortissime. Si chiuse quindi in una tomba scavata nella roccia, dove sarebbe stato aggredito e percosso dal demonio. In seguito Antonio si spostò verso il Mar Rosso presso una fortezza romana abbandonata e vi rimase per 20 anni, nutrendosi solo con il pane che gli veniva calato due volte all’anno. Uscito dal rifugio, Antonio si dedicò a lenire i sofferenti operando, secondo tradizione, “gua-

La tipica immagine di S. Antonio presente in molte case contadine

rigioni” e “liberazioni dal demonio”. Sant’Antonio fu presto invocato in Occidente come patrono dei macellai e salumai, dei contadini e degli allevatori e come protettore degli animali domestici; fu reputato capace di guarire malattie terribili

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Nino 2011: ritorno alle origini

14-15-16 gennaio

S. Andrea di Suasa

“Vieni a fare il porco con

Il programma della Festa del Nino

noi”: un invito particolarmente seducente che però, attraverso l’immagine scelta per questa edizione, crea ilarità e simpatia. Una battuta, uno scherzo e un vero gioco tra il detto e l’immaginato, una vignetta che vuole strappare un sorriso e che mutua dal Burlesque una leggerezza e un impegno al divertimento. Dal giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, momento clou della Festa a Sant’Andrea di Suasa, piccolo borgo del

VENERDI 14 GENNAIO Ristorante la Palomba Mondavio - ore 20 “Cena da galera 2” cibi e piatti “fuorilegge” cucinati e serviti solo per amanti del ”genere”. Vedi menu sul sito www.festadelnino.org - solo su prenotazione 0721 97105. SABATO 15 GENNAIO Teatro Apollo - Mondavio ore 17 “La migliore coppa - di testa - delle Marche” a cura di AIS Marche. ore 18 “Mazzarini per un giorno” I presidenti delle Provincie Marchigiane sul palco per raccontare a parole e con i fatti il loro legame con la tradizione del fare la “pista”. Saranno intervistati dal giornalista Carlo Cambi. ore 20 Sant’Andrea di Suasa Cena e degustazione con piatti da strada. Musica e allegria intorno a bracieri e fuochi.

disse che quella strada di sassi consumati dal calpestio di quel popolo umile ed anonimo che l’aveva costruita era l’architettura che amava. E’ la stessa architettura fatta di mattoni che,impastati da tante mani con tante terre dai tanti colori in tante case sparse mezzadrili, conservano, sulle mura dei borghi e delle abbazie come sui muri degli stalletti del Nino, la memoria delle terre e dei contadini marchigiani. La Festa del Nino vorrebbe essere anche questo: un’occasione per salvare, riconoscendola e coltivandola, la memoria di quell’umiltà ricca d’intelligenza e buon senso che ha fondato e costruito la nostra Civiltà. C’è già troppa finta “ricchezza” che costruendo distrugge, scialbando i vecchi muri carichi di storie e anche quell’immensa biblioteca a cielo aperto che è il territorio sempre più con menosegni della memoria così come la sua gente è sempre più povera d’identità [ivo picchiarelli]

IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

DOMENICA 16 GENNAIO Sant’Andrea di Suasa Mondavio La giornata inizia fin dal mattino con le ritualità religiose della festa di Sant’Antonio Abate e prosegue dall’ora di pranzo fino a cena tra cibi genuini, degustazioni guidate e performance: il tutto all’insegna del gusto della tradizione. Saranno inoltre serviti piatti realizzati con carne proveniente dalla Filiera Io Nino Info: www.festadelnino.org

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comune di Mondavio, inizia il carnevale e così vorremmo che in questo primo giorno l’atmosfera sia allegra e conviviale. In questa nona edizione per scelta e per necessità cercheremo di tornare un po’ alle origini della festa facendo parlare l’unico protagonista: il sapore. Il buon lavoro iniziato nel 2009 per la realizzazione della Filiera Io Nino porterà ancora di più il suo contributo permettendo di assaggiare piatti e cibi da strada preparati con carni del “suino della Marca” allevati

con grande attenzione e con impegno secondo un preciso disciplinare. Dopo la tre giorni di “festa” seguiranno altri appuntamenti domenicali presso alcuni ristoranti che proporranno, durante la mattinata, piccoli laboratori di norcineria e a seguire un pranzo con menù dedicato alle prime lavorazioni della “pista”. Il programma sarà consultabile sul sito www.ionino.it e sul gruppo facebook Io Nino. Buona festa e... venite a fare il Nino con noi [silvano straccini]

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IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

I racconti del Metauro

Natale in città Tratto da un racconto di Dino Buzzati Adattamento in dialetto orcianese di Maria Filippini A cura di Rodolfo Tonelli dell’Accademia dei Tenebrosi di Orciano

Tel paradis dl’ besti l’annima

pia d’un somar s’è vista sa quella d’un bov. È stat un cas opur la nostalgia ch’ ha fatt arfà n’incontr vecchi com foss nov?

(Asino) - Toh! Chi s’ ved! È na grazia com la manna! En m’arconosci più?! Perché m’fai cla faccia? Quant eravam tel mond, staccia e minaccia avem fatt ma un fiol nat t’una capanna. En t’arcordi? Sarann vent secol, io cred; dentra na grotta scura c’ sem trovat e na pora famiglia avem salvat dal fredd con tutt l’impegn dl’amor, a forza d’ fiat. No’ sem do’ por teston, cusì, a voja!, ma pro’ m’è sempr armast la sensazion che ma chel por fiol, tajat dal fredd boja, i avem fatt propi na gran bella azion. (Bove) - Eh! Sì! Lasc’m un po’ pensà. M’arcord ch’ c’era t’una capanna un fiol, tant bell e tant porett. …S’en c’eravam no’, s’ pol dì davera, a scaldal…, anzi ch’campava sa chel fredd! (Asino) - Eccl, l’esagerat! Ma no’ eravam malì e tutt el mond da cla volta el sa ch’ha fatt, perché lu’ potess campà senza sufrì, bov e somar…, e ch’en c’era un can e un gatt. (Bove) Che famiglia! L’era pora gent, d’ pasagg, s’en m’ sbaj; e lu’ tutt nud tla paja, tel pien dl’invern, sa poca gent a fai coragg, senza no’, en vinceva cla bataglia. Adè anca mei m’arcord: che splendor d’ stell, che bella mussica, che pac s’la terra e el ciel. (Asino) Bell… Bell, e po’ important se el mond ogni ann fa gran festa quant i arcasca el compleann. E che festa! L’inimicizia arman a stent, perché chel giorn anch el cor di delinquent dventa delicat propi com quell d’ n’agnell. Natale, per tutt el mond, è el giorn più bell. A propossit, volem gì a da’ un’ochiata ma sta festa ch’è tanta reclamata?

Dett e fatt i do’ compar, somar e bov, na setimana caln giù prima dl’ann nov. Ma en fann in temp a mett sla terra i pied ch’ s’artrovn tra i fochi d’artificio e el chiass, pensand d’ess anch en t’un pericolo ch’en s’ ved, che l’ person s’scontrn e no ch’ vann a spass. S’ para davanti un sprecaticc d’ baiocchi, un ingorgh d’ macchin, un gran bacan d’ luc ch’en el sann do’ hann da girà i occhi. A tutt quest, machì, la festa s’ riduc!? E na fiumana d’ gent con tutt un batt d’ tacc ch’ va carrica a picc d’ scattl e d’ pacc. Pieni era i negozi, pien zinzle era l’ strad: pareva l’ furmich, tant ern indafarat. El por bov implorava ma ‘l somarin d’ salval da chi spinton, da stai vicin, d’ non fal arman tra la gent e i scatlon. Sa chi occhi mosci faceva compasion. (Bove) - Oh! Hai dett ch’ m’ portavi, carin mia, a ved un bel Natal sopra la terra; guarda ch’ t’ sai sbajat, arportm via. Machì, invec dla pac, s’ fann la guerra. (Asino) - Ma te do’ hai guardat tutt el temp dla storia? El mond d’ogg cerca i sold o vol la gloria. Machì no’ sem fra i omn d’ serie moderna, ch’ vol god senza pensà a la vita eterna. Adè sem tra i omn ch’en s’ sentn realizati finché en hann i nervi ruvinati, fra chi en è sodisfatt o en è mai content s’en s’ da, a ripetizion, l’ bott ti dent. Da per tutt cle do’ besti disgraziat a destra e a manca en vedevn che boiat: gent in pena tra giocattl e toron, vestit bei, robb inutil e paneton.

(Bove) - Sia com sia, è nut na robba sconsacrata! Resta el fatt, e so’ sincer, ch’io non vegg maquà né gioia, né pac, né amor, né umanità. (Asino) - Per davera, era divers na volta el mond. M’ vien da dì ch’en c’è manch da fa’ el confront. (Bove) - E pu’, hann el coragg d’ di’ ch’ el mond avanza? Sti discors m’ fann dighiggigh en tla panza. Guarda, blini tutti lora, com i curr, tutt cl’ donn per la spesa com smen’n el cul. Par el paes di balocchi o dla cucagna. I omn d’ogg m’ fann paura, gim in campagna. Ma me m’ par ch’en en manch tanti boni. E co’ hann adoss, el sfogh d’ Sant’ Antoni? (Asino) - Ma do’ voln gì? Per co’ fa’ chi sforz? Par che qualch can i fa la fuga per dà i mors. Co’ è cl’ stori ch’ s’arcontn fra d’ lora? Avanti, cusì, va a fnì tutt in malora. L’ do’ besti tend i orecchi caminand: per la strada, ti palazz e ti tuguri dicn tutti l’ stess parol, com a un comand: “Buon Natale, bon fest, auguri…, auguri… A sentì l’ person com tante machinett ma el por bov e al somarin vien un sospett. (Bove) - Sarà vera ch’ s’ voln ben, che s’ sentn fratei?

(Bove) - La festa più asptata, questa saria? La più grossa, più dolc, la più incantata!?

(Asino) - El mond va avanti; la gent saprà fa mei?

(Asino) - Incantat sarai te; incantevol io diria.

Dat che el temp su la terra in fretta passa, l’ por besti, per tirà

la conclusion, tutt do’ insiem s’ mettn giù a testa bassa: pegg di omn ch’hann la testa tel palon. Pensa e guarda, guarda e pensa, en t’un moment s’indrizzn su a la svelta com i fus. Nisciun c’ cred, nisciun diria, ma da chi mus scappa fora com se foss un testament un bell gross mugugn a do’: - Hi! Ho! Booooh! (Asino) - Vegg, malà, na torr illuminata a giorn; Volem gì, insiem, a dà n’ochiata intorn? (Bove) - Provam. Ma…, se facem ben io non el so. (Asino) - Oh! Guarda, na capanna en tna piazetta. (Bove) - Sumiglia ma quella del grand aveniment. (Asino) - Machì la gent ch’ passa par ch’en ha fretta. Toh! Va! Ma noialtr hann fatt un monument. Voi veda ch’avem trovat propi el post bon, sa un po’ d’ pac’ e senza cunfusion. (Bove) - Anca machì, per poté combatt el fredd, c’è sol la paja per riscaldà i porett. (Asino) - Tutt quadra, com cla volta tutt funziona. Sta gent ha la memoria giusta e bona. (Bove) - Io al mond era famos per la memoria, e propi adè m’arvien in ment na storia ch’ho sentit in paradis arcontà spess dal barbier, Vincè d’ Brisacca, l’Orcianes. Lu’ sempr arconta, che tel paes do’ è nat, pront a pià el calor del sol dal prim cuncin c’è un post che a un omn famos è dedicat: questa, per me, è la Piazetta d’ Titin.

Chi legge campa cent’anni a cura di Cecilia Di Lorenzo

Tre libri per la solidarietà

In una scuola dell’Infanzia si è sperimentato il confronto con interlocutori lontani ma simili: bambini che vivono un mondo estremamente diverso dal proprio. I libri raccontano proprio attraverso le parole e i disegni dei bambini, veri protagonisti di questa storia d’amore e d’amicizia, ma anche di consapevolezza e solidarietà, tre anni di lavoro didattico, di laboratori e di attività. L’idea alla base dei tre libri è utilizzare l’acqua, la natura e la terra come elementi di condivisione con la popolazione ugandese e in particolare con i bambini della Our Lady of Consolata Infant School di Kampala, in un progetto nato a Urbino ma sviluppato poi “a più mani”. Il progetto ha avuto tra i suoi più rilevanti effetti la creazione di relazioni e sinergie istituzionali e solidali tra la scuola, le famiglie dei bambini, la città di Urbino e l’Uganda, con la collaborazione attiva di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo. Proprio per accentuare questi aspetti di multiculturalità, ogni volume è bilingue (italianoinglese) ed arricchito con immagini delle attività sperimentate con i bambini di Urbino e Kampala. I libri sono infatti una riproduzione fedele dei “libroni” cartonati realizzati manualmente dai bambini. I proventi derivati dalla vendita saranno interamente devoluti ad Africa Mission Cooperazione e Sviluppo per sostenere i progetti a Kampala (Uganda) www.sottolostessocielo.it

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AAAGENDA FARMACIE DI TURNO

ORARIO FESTIVO S. MESSE

Fossombrone dalle 8.45 del 18/12 alle 8.45 del 25/12 EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66) dalle 8.45 dell’25/12 alle 8.45 del 1/1 DEL CORSO (Corso Garibaldi, 10) dalle 8.45 del 1/1 alle 8.45 del 8/1 EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66) dalle 8.45 dell’8/1 alle 8.45 del 15/1 DEL CORSO (Corso Garibaldi, 10) dalle 8.45 del 15/1 alle 8.45 del 22/1 EMANUELLI (Corso Garibaldi, 66)

Bassa Val Metauro Dicembre 22 mercoledì 23 giovedì 24 venerdì 25 sabato 26 domenica 27 lunedì 28 martedì 29 mercoledì 30 giovedì 31 venerdì

VILLANOVA CARTOCETO LUCREZIA TAVERNELLE CALCINELLI PONTE DEGLI ALBERI SALTARA CUCCURANO VILLANOVA CARTOCETO

Gennaio 1 sabato 2 domenica 3 lunedì 4 martedì 5 mercoledì 6 giovedì 7 venerdì 8 sabato 9 domenica 10 lunedì 11 martedì 12 mercoledì 13 giovedì 14 venerdì 15 sabato 16 domenica 17 lunedì 18 martedì 19 mercoledì

LUCREZIA TAVERNELLE CALCINELLI PONTE DEGLI ALBERI SALTARA CUCCURANO VILLANOVA CARTOCETO LUCREZIA TAVERNELLE CALCINELLI PONTE DEGLI ALBERI SALTARA CUCCURANO VILLANOVA CARTOCETO VILLANOVA TAVERNELLE CALCINELLI

Fano Dicembre 22 mercoledì 23 giovedì 24 venerdì 25 sabato 26 domenica 27 lunedì 28 martedì 29 mercoledì 30 giovedì 31 venerdì

BECILLI via S. Lazzaro 14 VANNUCCI via Cavour 2 CENTRALE C.so Matteotti 143 S. ELENA via Alighieri 59 S. ORSO via S. Eusebio 12 PORTO via I Maggio 2 GAMBA P.zza Unità d’Italia ERCOLANI via Togliatti 3 S. ORSO via S. Eusebio 12 RINALDI via Negusanti 9

Gennaio 1 sabato 2 domenica 3 lunedì 4 martedì 5 mercoledì 6 giovedì 7 venerdì 8 sabato 9 domenica 10 lunedì 11 martedì 12 mercoledì 13 giovedì 14 venerdì 15 sabato 16 domenica 17 lunedì 18 martedì 19 mercoledì

PIERINI via Gabrielli 13 BECILLI via S. Lazzaro 14 VANNUCCI via Cavour 2 CENTRALE C.so Matteotti 143 S. ELENA via Alighieri 59 GIMARRA v.le Romagna 133 PORTO via I Maggio 2 GAMBA P.zza Unità d’Italia ERCOLANI via Togliatti 3 S. ORSO via S. Eusebio 12 RINALDI via Negusanti 9 PIERINI via Gabrielli 13 BECILLI via S. Lazzaro 14 VANNUCCI via Cavour 2 CENTRALE C.so Matteotti 143 S. ELENA via Alighieri 59 GIMARRA v.le Romagna 13 PORTO via I Maggio 2 GAMBA P.zza Unità d’Italia

Calcinelli Sabato (Postavecchia) 20.30 Domenica 8.45 - 10 - 11.15 - 17

Saltara 8.00 - 11.15 Villanova Sabato prefestiva 20.30 Domenica ore 10.00

Montemaggiore 7.45 - 11.15

S. Liberio 16.00 Cartoceto Chiesa parrocchiale 8.00 - 10.45 - 18.00 Convento S. Maria 10.00 Pieve (cimitero) 9.00

Ripalta 9.30 Pozzuolo 9.45 Lucrezia Sabato prefestiva 18.00 Domenica 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00

Serrungarina Sabato prefestiva 17.00 Domenica 10.30

Tavernelle Sabato prefestiva 20.00 Domenica 9.00 - 11.30 - 16.00

IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010

Appuntamenti Giovedì 23 dicembre Fossombrone Chiesa di Sant’Agostino - ore 20.30 La Corale di Fossombrone in MAGNIFICA NOTTE Concerto per il Presepe Vivente Ingresso libero Giovedì 23 dicembre Lucrezia Sala S. Paolo - ore 21.00 Recital natalizio SONO IN VENA DI FARTI GLI AUGURI al termine tombola con ricchi premi Ingresso libero Dal 22 al 24 dicembre Fano - Piazza XX Settembre dalle 15.00 alle 19.00 MERCATO NATALIZIO Dal 22 dic. al 6 gen. Urbania Regalo di Natale SI ILLUMINA IL BARCO DUCALE Giovedì 23 dicembre Fano Teatro della Fortuna - ore 21.15 CONCERTO GOSPEL

Fossombrone Duomo Sabato prefestiva 18.00 S. Agostino 18.00 Domenica 8.00 - 10.30 S. Maria Ausiliatrice Sabato prefestiva 17.30 Domenica 8.30 - 11.00 S. Antonio Abate al Borgo Sabato prefestiva 17.00 Domenica 9.00 Cappuccini 10.30 - 17.00 Ospedale venerdì ore 17.00 S. Martino al Piano 8.00 - 16.30 Montecelso Sabato prefestiva 17.30 Domenica 11.00 Bellaguardia 10.00 S. Gervasio 9.00 o 11.00 (alterno) S. Anna 9.00 o 11.00 (alterno) S. Martino dei Muri 11.00 Isola di Fano 11.15 S. Maria della Valle 9.30

NUMERI UTILI Emergenza Carabinieri 112 / Polizia 113 Vigili del Fuoco 115 Emergenza sanitaria 118 Polizia Municipale Cartoceto 0721 897022 Fano 800 094141 Fossombrone 0721 723212 Montemaggiore 0721 895312 Saltara 0721 891133 Serrungarina 0721 896121 Ospedali Fano 0721 882211 Fossombrone 0721 7211 Poliambulatori Calcinelli 0721 721490 Lucrezia 0721 899023 Fossombrone 0721 721322 Guardia Medica 0721 721485

Venerdì 31 dicembre Fossombrone - Corso Garibaldi CENONE DELL’ULTIMO DELL’ANNO SOTTO LE LOGGE con DJ Music, Snow&Show www.forumshopping.it

Venerdì 31 dicembre Lucrezia - Palestra Scuola Media CENONE DI S. SILVESTRO Cena e musica Per iscrizioni: Centro Sociale Anziani Tel. 0721.899928 Domenica 2 gennaio Fossombrone - Corso Garibaldi dalle ore 16.00 IL TRENINO DEI BAMBINI E RUOTA DELLA FORTUNA degustazione gratuita di dolcetti e Vin brulè

Martedì 4 gennaio Pesaro - Piazza del Popolo CONCERTO DEL GRUPPO LE INSOLITE NOTE Info: 347.7540841 Fino al 6 gennaio Urbino - centro storico NATALE A URBINO Musica, arte, teatro, presepi, laboratori e mercatini www.urbinoculturaturismo.it

Venerdì 24 dicembre Fano - Centro storico LE ZAMPOGNE DEL MONTEFELTRO Venerdì 24 dicembre Urbania - Piazza del Comune ore 16.00 BABBO NATALE SCENDE DALLA TORRE CIVICA Musica e animazione 23-24 dicembre Fossombrone - Corso Garibaldi FORUM SHOPPING Trenino, dolcetti, spettacoli www.forumshopping.it Lunedì 27 dicembre Fano - Teatro della Fortuna ore 21.15 CONCERTO DEGLI AUGURI Orchestra Sinfonica “G. Rossini”

La borsa ecologica che vuole bene al Metauro

Venerdì 31 dicembre Fano - Piazza XX Settembre dalle ore 22.00 CAPODANNO IN PIAZZA Musica, balli e spettacolo pirotecnico

Lunedì 3 gennaio Pesaro - Piazza del Popolo GRAN GALÀ DELLA MAGIA www.artilibere.org

Venerdì 24 dicembre Lucrezia - Piazza Centrale ore 15.30 TUTTI INSIEME SOTTO L’ALBERO Animazioni, musica per grandi e bambini mercatini della solidarietà

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Chi volesse segnalare un evento può inviare una mail a: redazione@ilmetauro.it

Dal primo gennaio 2011 le borse in plastica non biodegradabile saranno finalmente vietate. Si stima infatti che un sacchetto non riciclato può rimanere nell’ambiente dai 15 ai 1000 anni. Un danno incalcolabile che lasceremo come “pesante” testimone alle generazioni future. Ma cambiare si può, cominciando dalle semplici azioni quotidiane. Proprio per questo il Giornale del Metauro ha pensato ad un regalo utile per i suoi lettori: una borsa in cotone naturale, pratica ad esempio per la spesa, riutilizzabile e rispettosa dell’ambiente!

IL GIORNALE DEL METAURO AUGURA A TUTTI Dal 2 al 6 gennaio Urbania - centro storico FESTA DELLA BEFANA www.labefana.com Giovedì 6 gennaio Piagge - dalle 15.00 FESTA DELLA BEFANA Giovedì 6 gennaio Fossombrone TRADIZIONALE BEFANA DI PIANCERRETO A spasso per le vie della città e arrivo alle 17.00 circa in Corso Garibaldi

Buone Feste e dà appuntamento ai suoi lettori con il primo numero dell’anno Mercoledì 19 gennaio 2011


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IL GIORNALE DEL METAURO / 22 dicembre 2010


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