MANUALE DI PRIMO SOCCORSO - FIRST AID MANUAL

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L'infarto miocardico acuto (IMA)

+Irregolarità

del ritmo cardiaco

Se infatti l'apporto di sangue corretto non viene ristabilito in breve tempo, la crisi anginosa, che è sempre caratterizzata da un ritorno alla normalità entro 30 minuti, può trasformarsi in un danno permanente della zona del cuore non vascolarizzata, con conseguente formazione di tessuto ischemico, non più in grado di contrarsi correttamente. Questo tipo di lesione si definisce infarto miocardico acuto e differisce dall'angina per la non reversibilità della situazione. Oltre al problema del deficit di contrattilità, se l'area ischemica interessa un fascio di conduzione dello stimolo elettrico, è molto facile che si determini un problema di conduzione elettrica, con conseguente formazione di aritmie+ molto pericolose, quali la fibrillazione ventricolare (FV) e la tachicardia ventricolare senza polso.

Lo scompenso cardiaco Per scompenso cardiaco s'intende un deficit nell'erogazione di sangue ai vari distretti corporei, determinato da un'insufficienza cardiaca. Ciò significa che il cuore non riesce a garantire una corretta contrazione dei suoi ventricoli, con conseguente rallentamento nella progressione del circolo, sia esso grande o piccolo, e formazione di ristagno a monte del rallentamento. Le cause dello scompenso sono, di norma, legate al fisiologico invecchiamento della muscolatura del cuore, ma sono spesso causate dalla formazione di aree che non si contraggono più, conseguenza di infarti anche piccoli. È, al pari dell'infarto, una delle patologie più gravi del sistema cardiocircolatorio, anche se in questo caso vengono compromesse anche funzioni dell'apparato respiratorio. Se non curato nei modi e nei tempi adeguati, può portare alla morte del paziente.

Anatomia & Fisiologia + 19


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