Hassler Life magazine no. 2, 2011

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bordeaux definitivo

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Roma antica | ancient Rome

Cortile della Pigna

L’

articolo 101 del Decreto Legislativo 2004 sul Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio definisce il museo come “una struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e studio”. Antonio Paolucci, direttore di una delle raccolte d’arte tra le più grandi al mondo, ci regala la sua personale interpretazione: “Un museo, e le opere d’arte al suo interno, servono a trasformare le plebi in cittadini. Da esseri inconsapevoli a persone consapevoli della loro storia e del loro patrimonio”. Nel 2007 Paolucci, riminese classe 1939, è stato nominato dal Papa Direttore dei Musei Vaticani. Il suo percorso professionale inizia nel 1964, anno in cui si laurea in Storia dell’Arte con Roberto Longhi, uno dei più apprezzati critici d’arte che l’Italia abbia mai avuto, proseguendo dal 1969 al Ministero della Pubblica Istruzione e dal 1980 alla Soprintendenza di città come Venezia, Verona, Mantova e Firenze. Un’escalation continua che nel 1995 lo vede Ministro dei Beni Culturali per il governo allora presieduto da Lamberto Dini. Nel suo curriculum figura anche il coordinamento, assieme a Salvatore Settis, dei lavori del

A

rticle 101 of the 2004 Legislative Decree on the Code of Cultural and Landscape Heritage defines the museum as "a permanent structure which acquires, conserves, orders and exhibits cultural goods with purposes of education and study”. Antonio Paolucci, director of one of the largest art collections in the world, gives us his personal interpretation: "A museum and all the art works within it, can turn the plebeians into citizens. From unaware creatures to people conscious of their history and heritage”. Paolucci, born in Rimini in 1939, was appointed Director of the Vatican Museums by the Pope in 2007. His career began in 1964, when he graduated in art history with Roberto Longhi, one of the most respected art critics Italy has ever had, proceeding in 1969 to the Ministry of Education and in 1980 to the Superintendence of cities such as Venice, Verona, Mantua and Florence. A continuous escalation that brought him to the appointment as Minister of Cultural Heritage in 1995 for the government then headed by Lamberto Dini. His résumé also includes the coordination, along with Salvatore Settis, of projects by the SupeHasslerLife | 19


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