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(1420 ca-1496), noto per aver riprodotto la città nel Quattrocento (come nella cappella dei Priori). Al n. 6 è il trecentesco ospedale di San Giacomo, un ospizio per pellegrini e per poveri, che occupava tutto l’isolato, in uso fino alla fine dell’Ottocento (v. Zappelli, 1999, p. 57, che racconta del passaggio dei pellegrini il primo di agosto, diretti verso Assisi per l’acquisto dell’indulgenza della Porziuncola) (foto).

Il percorso può proseguire per tutto il borgo fino a San Pietro, ai Giardini del Frontone e a Porta San Costanzo (v. Guida di Perugia, 2006, p. 66). Risalendo corso Cavour, sul lato destro, pochi metri dopo la porta, s’incontra via degli Archi, breve vicolo coperto da volte, a fondo chiuso, a forma di T. Segue via del Deposito (foto), dove al n. 9 una lapide indica la casa natale di Gerardo Dottori (1884-1977), il

famoso pittore futurista perugino. Comunicava con via degli Archi, là dove ora è la chiesa di Santa Maria di Colle, oggi sede dell’Auditorium Mariano Frescobaldi, mentre prosegue sotto buie volte a crociera e scende a destra verso via del Canterino. Il vicolo senza uscita, dal toponimo di non chiara interpretazione, comunica con la via del Laberinto o Labirinto. Il nome forse è dovuto all’intreccio di vicoli, o, più probabilmente, all’esistenza di grotte e cunicoli, che si trovavano lungo il tratto esterno delle mura medievali, di cui sono conservati solo pochi resti. Qui vale la pena soffermarsi dal n. 16 al n. 22 per ammirare quanto rimane della fornace e del laboratorio BiscariniAngeletti, specializzato in terrecotte decorative a stampo, di tipo eclettico, tra il neoclassico e l’art nouveau. Attivo dal 1870 circa al 1903, ad opera di Francesco Biscarini e Raffaele Angeletti, artisti-artigiani, scultori e restauratori, dopo undici anni di inattività, nel 1914 il laboratorio fu riaperto da Angelo Biscarini, nipote di Francesco. Sulla fronte si distinguono le belle maschere, le statue e, nel giardino, la balaustra fittile. Poco più avanti, al n. 30/A, la palazzina, oggi adibita ad abitazione civile, mostra all’esterno singolari decori fittili (stemmi, ghirlande, busti, ritratti) (foto).

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