GiuliaViva anno II n.22 del 3 novembre 2012

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Anno II numero 22 del 3 novembre 2012

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a t i u t a r g a i cop

50, ma non li dimostra

Nel 2013, di nuovo Honda ufficiale per Gabriele Tarquini nel Mondiale WTCC . Continua l’avventura del campione giuliese. (intervista esclusiva a pagina 12)



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Istantanee giuliesi il Vedova “ritrovato”

Sabato 27 ottobre presso la Sala Buozzi è stata presentata, dopo un ottimo lavoro di restauro curato dalle brave Bruna Di Massimo Simonetti e Laura Baldini, l’opera di Emilio Vedova “Scontro di Situazioni”, che rimarrà lì in esposizione permanente. Riteniamo che questo sia un fatto sicuramente positivo che porta anche a riflettere sull’importanza che hanno avuto per Giulianova, alla fine degli anni settanta, le iniziative di Agorà. “Scontro di Situazioni” oggi è qui a Giulianova grazie ad Agorà, felice intuizione dell’allora giovane consigliere e delegato alla cultura Franco Arboretti. Fu lui, infatti, il promotore di quella manifestazione estiva di arte e spettacolo che, grazie alla collaborazione dell’artista Franco Summa in qualità di direttore della sezione arti visive, annoverò la partecipazione di artisti quali, Andrea Branzi, Alessandro Mendini e Maurizio Nannucci. E proprio Franco Summa, in quegli anni presente alla Biennale di Venezia, chiese ed ottenne da Emilio Vedova un’opera per Agorà. Questo a testimonianza del fatto che quando le manifestazioni e gli eventi sono di qualità conservano il loro valore nel tempo.

Mi dico grazie...

“Ringrazio i soci della Giulianova Patrimonio che hanno accolto la richiesta da me presentata e che precedentemente ha ricevuto l’assenso della maggioranza”. Così il sindaco all’indomani della deliberazione con cui la controllata comunale decideva lo stanziamento dei circa 2 milioni e mezzo di euro necessari per realizzare gli interventi di edilizia popolare già parzialmente finanziati dalla Regione. Quindi il sindaco ringrazia Giulianova Patrimonio, che ha un solo socio, il Comune, naturalmente rappresentato dal sindaco: vuoi vedere che Mastromauro si è ringraziato da solo?

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Giochi senza frontiere Da ingombrante ruota di scorta della maggioranza a primo difensore del sindaco. L’ultima performance di Mimì Di Carlo ha avuto come palcoscenico il consiglio comunale dello scorso 24 ottobre. Giudicando evidentemente troppo blanda la difesa opposta dalla maggioranza agli attacchi che le opposizioni rivolgevano a Mastromauro, l’ex vicesindaco delle giunte Cameli si alzava in piena seduta per redarguire, a quattrocchi, il capogruppo Pd, Emidio Andrenacci. Plateale il gesto con cui quest’ultimo dimostrava di “non apprezzare” il rimbrotto da parte di un Di Carlo che sembra ormai aver definitivamente varcato la frontiera che lo separa da un centrosinistra, un tempo visto come il fumo negli occhi.

Rimborso libri scolastici Scade il prossimo 28 dicembre il termine per la presentazione delle domande per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo. Possono beneficiarne le famiglie degli studenti della scuola dell’obbligo e superiore, residenti nel co-

mune di Giulianova, il cui reddito ISEE non superi, per l’anno 2011, i 10632,94 euro. Moduli e regolamento sono disponibili presso le segreterie degli istituti scolastici e presso l’Ufficio Servizi Educativi del Comune, sito in via Piave.


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Fatti ...

C’è camaleonte e camaleonte

Da “talento” a “camaleonte passato all’opposizione per interessi personali”: questa, nelle parole del Sindaco, la parabola politica dell’ex assessore (ed ex consigliere Pd) Roberto Mastrilli ritornato di recente sulla scena politica ufficiale, nella confusa e variegata galassia dell’Idv locale. A distanza di tempo mastica ancora amaro il primo cittadino, per il tradimento del titolare dei lavori pubblici nella sua ormai lontanissima giunta originaria, ma tanto sdegno riversato su di una persona sola sembra francamente esagerato. Cambiar casacca, dati alla mano, non è stato e non è (e temiamo non sarà in futuro) prerogativa esclusiva di Mastrilli, in tal senso affiancato da una buona compagnia. Perché di camaleonte, a onor del vero, è possibile trovare a Giulianova ben più di una specie: il potenziale candidato Sindaco del centrodestra che, tradito nelle proprie aspirazioni, si ricicla rapidamente a capo di una lista civica dell’altro schieramento (Di

Giacinto), l’avversario del ballottaggio, ed ex primo cittadino, trasferitosi con armi e bagagli nell’accampamento del “nemico” (Cameli), certi consiglieri d’opposizione improvvisamente votati alla causa della parte politica avversata fin dalla campagna elettorale (Di Carlo e Ciccocelli). Per una curiosa distinzione, però, mentre chi salta il fosso per andare in soccorso di una maggioranza tutt’altro che granitica è senza dubbio alcuno degno di plauso, chi compie il percorso inverso allontanandosi da quella stessa maggioranza non è niente più che un traditore, come già accaduto in precedenza con i consiglieri Ciafardoni e Maddaloni. Ancora oscura, fra l’altro, la portata degli “interessi personali” perseguiti da Mastrilli, per il quale sono al momento sconosciuti incarichi più o meno prestigiosi, al contrario di quanti, per “meriti” analoghi, si sono ritrovati ad occupare, direttamente o attraverso persone vicine, ruoli di rilievo in Consiglio, Giunta e commissioni varie. Comprensibile sul piano personale, la reazione di un Sindaco sentitosi tradito da uno dei componenti la sua squadra lo è molto meno su quello dell’obiettività di giudizio. “Quando un italiano vuol cambiare partito, non fa un esame di coscienza: si limita a un calcolo di convenienza” diceva all’inizio degli anni ’50 Indro Montanelli, senza sognarsi di fare distinzioni fra camaleonti buoni e cattivi. Sessant’anni dopo il

di Paolo Innocenti

medesimo trasformismo continua ad imperare, e pretendere di giudicarlo a senso unico non è altro che un modo di gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica. Senza contare che di “tradimento” avrebbero diritto di parlare solamente quegli elettori che hanno visto i loro voti di fatto ridotti a semplice merce di scambio.

A proposito di equilibri...

“Il mandato elettorale e le scelte dei cittadini vanno rispettati. Anch’io ho avuto divergenze forti con Rifondazione Comunista, ma mai ho pensato di alterare pesantemente il risultato delle urne. Gli attuali equilibri in consiglio mi preoccupano: occorre che quanto prima si torni a guardare a sinistra, rinsaldando la coalizione che ha reso possibili la mia vittoria e, successivamente, quella di Mastromauro”: parole e musica dell’ex Sindaco Claudio Ruffini, tutt’altro che d’accordo, evidentemente, con l’eccessiva spregiudicatezza politica del suo successore. Scontro in vista all’interno del Pd?


... in primo piano

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Presenze turistiche: la mezza verità

“Stagione da incorniciare”, “boom di presenze”, “estate da record”: si sono sprecate, nei comunicati e nelle dichiarazioni del Sindaco ed assessore al turismo, le frasi ad effetto per commentare i dati sulle presenze nelle strutture ricettive cittadine, ed il relativo aumento, rispetto all’anno precedente, di circa 10.000 unità. Risultato da apprezzare, ma che la retorica della propaganda ha finito con l’esaltare ben oltre il dovuto, ignorando a bella posta quegli aspetti critici che i numeri, comunque, mettono in evidenza. I dati raccolti dalla Regione Abruzzo, che suddividono le presenze negli esercizi ricettivi fra alberghiere e complementari (camping in testa), sono al riguardo estremamente chiari: le presenze crescono in questi ultimi, il cui costo di soggiorno è in media sensibilmente inferio-

re, mentre calano, e non proprio marginalmente, nel comparto alberghiero con la perdita, nei primi otto mesi dell’anno, di oltre 6.000 presenze, metà delle quali nei soli mesi di luglio ed agosto. Numeri ancora più negativi se limitati alla clientela nazionale, che scende di 9.000 presenze abbondanti dal 1° gennaio e di circa 6.000 nei soli mesi estivi. Ad andare a fondo, dunque, la realtà è più complessa e meno rosea di quanto strombazzato e mette in luce una Giulianova a due velocità: quella delle strutture complementari, che nei mesi di luglio ed agosto segna un significativo 6,7% in più, e quella degli alberghi, che arranca perdendo un 2% che diventa il 4,1% in meno per quanto riguarda la clientela italiana. Non vanno meglio i primi sei mesi dell’anno, nei qua-

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di Paolo Innocenti

li gli esercizi alberghieri registrano un calo di oltre 3.000 unità (nella stragrande maggioranza italiane), segnando un -1,6% anche nel mese di aprile, in concomitanza con le festività pasquali. Se dunque i dati presi nel loro complesso, possono lasciare soddisfatti, analizzati più a fondo destano comunque qualche motivo di preoccupazione. Vuoi perché il settore alberghiero rappresenta pur sempre circa la metà dell’intero sistema ricettivo locale (e soprattutto, ne produce i maggiori incassi), vuoi perché il calo della clientela nazionale, notoriamente quella più orientata a spendere anche nell’indotto, non può semplicisticamente passare sotto silenzio. Pur di segno positivo, l’andamento della stagione turistica merita dunque più di un distinguo e richiede la più completa attenzione da parte di un “palazzo” puntuale nei trionfalismi ma non altrettanto nell’assumere quelle decisioni che inciderebbero realmente sull’intero sistema: pista ciclabile, isole pedonali, calendario culturale, infrastrutture per il turismo religioso ne rappresentano esempi significativi. Vedere il bicchiere mezzo pieno può essere sinonimo di ottimismo; sottovalutarne (e tentare di nasconderne) la metà vuota rischia di riservare in futuro delle brutte sorprese.


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Parliamone

Un’operazione di facciata

di Franco Arboretti

La VAS non migliora la Variante, viola la legge, fa sperperare denaro pubblico e farà perdere altro tempo.

I fatti, come dicevamo un mese fa, ci hanno dato ragione: la VAS occorreva farla. Ciò ha creato un problema di non poco conto per l’amministrazione comunale: come far andare avanti l’iter di una Variante che contrasta ampiamente con i principi e gli obiettivi fondamentali che sono contenuti nella disciplina che detta la Valutazione Ambientale Strategica? L’unica via corretta per cercare di sanare sia pur tardivamente un grave vizio di origine era, quantomeno, di adeguare la Variante alle indicazioni del Rapporto Ambientale, visto che i suoi redattori hanno affermato:“anche se la migliore applicazione della VAS al processo pianificatorio prevede di intervenire fin dalle prime fasi, quando si delineano le prime opzioni strategiche, è comunque opportuno e utile una sua applicazione almeno prima dell’approvazione della Variante.” La legge consentiva ancora due mesi per poter apportare le correzioni necessarie per rendere sostenibile e legitti-

ma la Variante che - occorre ricordare - consuma 1 milione e 142 mila mq di suolo di cui 500.000 in zona agricola, e fa costruire diffusamente in campagna, in buona parte della collina nord, sui crinali paesaggistici aumentando l’edificabilità fino 15.000-20.000 alloggi, mentre nel 2012 il numero di abitanti è aumentato solo di 70 persone confermando la tendenza dell’ultimo decennio. L’amministrazione, però, ha scelto un’altra via: quella di fare la VAS sul piano formale, ma nella sostanza di ignorarne i contenuti che invitavano a rivedere la Variante in molte sue parti. Così optando per una operazione di

facciata il sindaco ha voluto imporre di portare subito la VAS in Consiglio Comunale! Siccome nella cronaca locale è stato raccontato ben poco di quanto accaduto nell’ultimo, importante. Ci sembra utile riferire nel riquadro alcuni passaggi significativi. In apertura di seduta, inoltre, abbiamo anche introdotto nella discussione temi prettamente politici: • Abbiamo invitato il sindaco e la maggioranza a modificare la variante per il bene della città, ancorandola con coerenza agli obiettivi indicati dalla legge che ha istituito la Valutazione Ambientale Strategica, obiettivi imprescindibili se si vuole davvero uno sviluppo sostenibile di Giulianova. Così facendo si sarebbe finalmente potuto avviare un confronto serio sulla moderna idea di

In sintesi il Consiglio Comunale sulla VAS: • La Giunta ha fatto approvare alla maggioranza il Rapporto Ambientale della VAS redatto dall’Arch. Raulli e ha fatto respingere le Osservazioni di Italia Nostra e del Cittadino Governante volte a valorizzare il rispetto dei principi e delle finalità della Valutazione Ambientale Strategica nell’iter della Variante. • Il Rapporto Ambientale evidenzia numerosi e sostanziali aspetti da correggere nella Variante. • Ebbene la legge dice che quando vengono approvati i contenuti del rapporto Ambientale nell’ambito della VAS, occorra poi adeguare la Variante alle indicazioni espresse dal Rapporto Ambientale. • Queste revisioni della Variante non sono state effettuate e infatti nella Delibera consiliare non viene dichiarato che la Variante è stata adeguata alla VAS. • Tale anomala procedura, pertanto, è illegittima. Su di essa grava, tra l’altro, la mancanza di distinzione fra l’autorità competente e l’autorità procedente necessaria per garantire la terzietà. • Nella delibera viene dichiarata conclusa la VAS quando invece essa necessita del Monitoraggio. Tale aspetto, di importanza fondamentale, non viene nemmeno menzionato. • Dinanzi a queste evidenti irregolarità il gruppo del Cittadino Governante, con intento costruttivo ha presentato tre emendamenti che sono stati respinti dalla maggioranza e dai consiglieri Di Carlo e Cameli.


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città come bene comune. • Questa novità avrebbe potuto costituire, poi, l’opportunità per il sindaco, di tirarsi fuori dalla evidente contraddizione che lo contraddistingue: ossia l’appartenenza ad una coalizione di centrosinistra - che sulle problematiche dell’ambiente e della gestione del territorio generalmente è più attenta - a fronte di una prassi amministrativa troppo spesso caratterizzata da decisioni che hanno portato a cementificazione, ferite al paesaggio ed ai beni culturali, scarsa o nulla considerazione verso spazi pubblici come le piazze (piazza Dalla Chiesa, piazza Buozzi) e i parchi (Pioppeto, Cannocchiale verde). Ebbene quello che è stato un invito ad un gesto di coerenza, una sollecitazione che in un normale dibattito politico avrebbe dovuto aprire uno scambio di idee nel merito, ha suscitato, incomprensibilmente, una reazione alterata del sindaco spinta fino all’offesa personale, in ciò spalleggiato dall’intervento del consigliere Di Carlo. Di fronte a questi continui tentativi del sindaco di spostare il confronto dal merito delle proposte al piano degli attacchi alla persona, anche con argomentazioni false, Il Cittadino Governante continuerà, comunque, nella sua azione di proposta costruttiva e di ferma opposizione per limitare i danni inferti alla città da una classe dirigente inadeguata. Lo si vedrà in maniera ancora più chiara nel prossimo consiglio sulla variante, il 5 novembre.

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La stampa locale, come ha raccontato il consiglio comunale sulla VAS? Una considerazione a parte meritano i giornalisti locali che non solo non hanno fatto comprendere ai cittadini cosa fosse veramente accaduto e quale fosse il cuore del problema (una città più vivibile) ma addirittura due di loro si sono lasciati andare ad una ricostruzione di fantasia, dando una lettura banale del dibattito e favoleggiando di toni forti, di odio personale, di comportamenti scomposti. Quando il giornalismo non sa o non vuole raccontare il frutto del serio lavoro di controllo e proposta di chi svolge con il

dovuto impegno il ruolo di opposizione, difendendo gli interessi della città, rischia di venire meno al suo ruolo. Quando non focalizza i veri motivi del contendere, non spiega i reali punti di contrasto, non dice cosa c’è veramente in gioco, anzi presenta un dibattito consiliare strategico per il destino urbanistico ( e non solo) di Giulianova come un raccontino costruito sui toni e sulle congetture, il giornalismo perde l’occasione di contribuire a ricreare interesse dei cittadini per la politica e, in fondo, per migliorarla.

In consiglio comunale è anche accaduto Altre tre cose accadute in consiglio, non rilevate da nessuno, meritano di essere conosciute: 1) Il consigliere Di Carlo ha riferito, candidamente, di essere in conflitto di interessi per quanto concesso dalla Variante all’hotel della sua famiglia. Il Cittadino Governante in più occasioni aveva già rimarcato l’obbligatorietà di palesare con chiarezza eventuali posizioni di conflitto. Ancora una vota il sindaco, i funzionari, e gli altri gruppi consiliari hanno glissato sull’argomento. 2) Il consigliere Crescentini ha votato in maniera difforme rispetto a quanto dichiarato a Radio G dal segretario

di SEL Valfrido Di Odoardo e cioè “la Variante andava adeguata alla VAS”. 3) Per la prima volta il consigliere Ragni ha mostrato di apprezzare i contenuti esposti dal Cittadino Governante. Concludendo: dopo aver perso due consiglieri del PD, ora il sindaco con la sua condotta politico-amministrativa sta mettendo a repentaglio anche l’alleanza con SEL e IdV ? Col premio di maggioranza aveva ottenuto 13 voti in consiglio, ora sono appena 11, potrebbero diventare 10 o 9. Per avere la maggioranza occorrono minimo 11 voti: prossimamente Di Carlo e Cameli entreranno ufficialmente nella maggioranza?


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La parola ai Cittadini

La mia casa sull’ex casello

Qualche mese fa questo periodico mi aveva cortesemente dedicato un’intervista nella quale affermavo la speranza di vedere la mia abitazione fuori dal piano ex-Foma-Ads in maniera da poter progettare il futuro della mia famiglia nel luogo in cui avevo sempre desiderato vivere. Molti tra parenti e amici mi avevano sconsigliato di investire ulteriori risorse per ristrutturare completamente l’immobile ma, siccome forse ha ragione chi mi definisce molto testardo e sarà anche perché se mi impunto sono come l’asino, ho deciso che voglio comunque godermi la mia casa sulla quale, tra l’altro, sto pagando un mutuo comprensivo dell’impianto fotovoltaico già installato. Ma nel Consiglio comunale del 14 Marzo 2012 sono emerse molte con-

di Nicola Di Battista

traddizioni da parte della maggioranza e dell’allora assessore all’urbanistica; abbiamo sentito dall’assessore che si ipotizzava un percorso alternativo alla strada in uscita dal nuovo quartiere ex-Foma-Ads. Successivamente la maggioranza ha precisato che la strada, al posto del casello esistente, andava comunque realizzata, e che “o si trova l’accordo o si espropria” (ma su quale presupposto?). Comunque la nostra proprietà rimaneva, in ogni caso, fuori dal piano di recupero. Quello stesso giorno, il piano di recupero fu approvato dal Consiglio comunale. In seguito abbiamo letto di tutto sui giornali. Con nostra grande sorpresa, abbiamo trovato una sgradita novità sui documenti che abbiamo richiesto e ritirato a metà aprile all’ufficio tecnico di Giulianova. In pratica, abbiamo trovato sulla nostra proprietà (metà mia e metà di mio padre) una “tratteggiatura”

che in urbanistica vuol dire “vincolo”. Mi sono consultato con gli avvocati Patrizia Cartone e Marcello Russo e abbiamo deciso di fare l’ennesimo ricorso al TAR (il terzo) per far togliere quel vincolo. Voglio comunque dire, a chi non dovesse saperlo, che per ogni ricorso al TAR bisogna pagare un contributo unificato di 600 euro. Il ricorso è stato discusso con urgenza il 25 maggio 2012: il TAR ha espressamente obbligato il Comune di Giulianova a togliere il vincolo sulla mia proprietà e a considerarla fuori dal piano come deciso nell’ultimo Consiglio; ad oggi siamo ancora in attesa di vedere se lo tolgono veramente. Sui quotidiani locali abbiamo continuato a leggere di tutto e di più, qualcuno ha affermato che la strada si farà comunque. Finalmente il 2 giugno mi sono sposato. Attualmente abito nel famoso casello e abbiamo ultimato quasi tutti i lavori. Un’ultima considerazione: dopo aver sentito tutti gli amministratori affermare di non avere soldi nelle casse comunali, abbiamo appreso che il Comune di Giulianova ha speso 9.438 euro per costituirsi nei ricorsi che noi abbiamo presentato. Speriamo davvero di aver posto fine alla querelle con il Comune e di conservare soltanto un brutto ricordo.


Primo e Secondo

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La seppia, la sogliola e il tartufo bianco

di Andrea Beccaceci

I piatti nascono in molti modi, alcuni vengono direttamente dalla tradizione e restano immutati nel tempo, altri trovano origine dalla creatività degli chef, a volte vengono più semplicemente mutuati da altri, in molti casi sono evoluzione del bagaglio gastronomico di un territorio. In qualche circostanza è solo il caso a determinare la nascita di una nuova pietanza. Gianfranco Mazzoni, il noto telecronista dei Gran Premi di Formula 1, abruzzese verace e caro amico, mi telefonò una mattina d’autunno dicendomi che stava tornando dal Piemonte con una bel tartufo bianco di Alba donatogli da Flavio Briatore, allora manager Renault, e che avrebbe avuto piacere a consumarlo nel mio ristorante. La nostra dimestichezza col prezioso tubero era pressoché nulla all’epoca e tutto quello che mi venne da proporgli fu la classica “chitarrina burro e tartufo” e una frittata, fortunatamente la

mia proposta non venne recepita da Gianfranco che mi stimolò a pensare qualcosa di diverso, meno scontato. Così mentre conversavamo al telefono vedevo mia madre che ammassava la pasta all’uovo, poco distante due cuoche intente a pulire una delle sogliole e l’atra delle seppie, mi venne istintivo collegare le tre mansioni: aggiungere il nero delle seppie all’impasto per le tagliatelle e far preparare una salsa delicata con le sogliole con l’aggiunta finale del tartufo. Fu proprio così che nacquero le “Tagliatelle al nero di seppia con sogliola e tartufo bianco” piatto che tanto consenso ha avuto ed ha tra i clienti del ristorante. Naturalmente per il nostro piatto usiamo rigorosamente tartufo abruzzese che nulla ha da invidiare a quelli più famosi di Alba e Acqualagna. Ripropongo questa ricetta perché dal 1° ottobre è iniziata la raccolta del tartufo bianco che terminerà il 31 dicembre; annata che si presenta difficile a causa di un’estate molto siccitosa che pregiudica quantità e qualità e comporta, purtroppo, causa scarsezza di prodotto, prezzi

ancor più elevati della media, già alta, degli anni passati. Consigliamo di abbinare a questo piatto un vino bianco di corpo e strutturato, morbido, di non elevata acidità come uno chardonnay affinato in legno. TAGLIATELLE AL NERO DI SEPPIA con sogliola e tartufo bianco abruzzese Ingredienti per 4 persone: 500 g di tagliatelle al nero di seppia 4 sogliole circa 500 gr. totali Tartufo bianco 20/25 gr. Cipolla 20 gr. olio extra vergine di oliva vino bianco 1\2 bicchiere sale q.b. PREPARAZIONE : Pulire le sogliole, privandole da entrambi i lati della pelle, delle viscere e della testa. Tritare la cipolla molto finemente e metterla in padella con l’olio; fare soffriggere e aggiungere, appena la cipolla sarà leggermente imbiondita, le sogliole; sfumare il tutto con un mezzo bicchiere di vino bianco, salare leggermente e lasciare cuocere per circa 8 / 10 minuti. Una volta cotte le sogliole, spinarle tutte e lasciarne tre nella padella, una va tenuta da parte. Cuocere in abbondante acqua salata le tagliatelle nere (un piccolo trucco usato nella cottura delle paste fresche sta nell’aggiungere un goccino d’olio nell’acqua di cottura per prevenire l’attaccarsi della pasta). Scolare la pasta e saltare brevemente in padella aggiungendo una modica quantità di brodo di pesce o, in mancanza, acqua di cottura. Disporre la pasta nei piatti, usare la rimanente sogliola sfilettata in quattro parti per decorare il piatto ed infine aggiungere il tartufo bianco abruzzese tagliato a scaglie.


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Interferenze artistiche

James Bond. Pericoloso cinquantenne.

di Antonio D’Eugenio

50 anni suonati, e un po’ sbiaditi dall’abuso di alcool, bellissime donne e macchine superveloci (tutte cose che logorano col tempo), ma comunque portati bene. Era il 1962 quando sugli schermi cinematografici usciva il primo film di Bond (,James Bond!) l’agente segreto costretto a diventare l’icona più famosa della letteratura prima, e del cinema poi. Si, perché nasce dieci anni prima dalla penna britannica dello scrittore Ian Fleming che, a detta sua, logorato dalla noia coniugale, inventò un personaggio capace di ridargli vitalità. Ora, che sono passati cinquant’anni da Dr. No – da noi conosciuto come Agente 007 Licenza di uccidere – esce nelle sale il nuovo capitolo: Skyfall. Ha cambiato volto più di una volta, dall’indimenticabile Sean Connery all’ultimo Daniel Craig, e nel portafogli la licenza di

uccidere rischia di rimanere offuscata dalla carta d’identità ma rimane comunque un personaggio carismatico e fuori dagli schemi preferendo, dopo 50 anni, la birra al famoso Martini. “Ma non è vero che Bond ora beve solo birra – tranquillizza Daniel Craig – 007 beve di tutto: birra, Martini e Champagne. E anche se paga, Heineken non ci ha chiesto di fare smorfie di apprezzamento quando io bevo la sua birra.” Sarà, ma i fan più vicini al personaggio cartaceo si sono sentiti un po’ traditi, cosa passata subito in secondo piano dal contratto miliardario strappato dai produttori alla famosa ditta produttrice di birra. D’altronde Daniel Craig non sarebbe piaciuto neppure al suo creatore vista la somiglianza con...Putin, dopo che Bond e Fleming stesso hanno combattuto i russi durante la guerra fredda, ma capirebbe che, nella nostra cultura attuale, lo scrittore è un modello svalutato. Critiche da marketing allora, perché non c’è tempo, durante i festeggiamenti per un compleanno così importante, di annoiare gli invitati con banali argomentazioni e così, biglietto alla mano, prendiamo posto nella sala buia. E’ qui che l’ospi-

te d’onore non si fa attendere, ma scopriamo ben presto che la sua figura viene oscurata da quella di un personaggio che incarna il villain: Raoul Silva. Il fratellastro cattivo e gay di Bond, interpretato da un magistrale Javier Bardem, ruba lo schermo al festeggiato che, per poco, non rischia di rimanere lontano perfino dalla Bond Girl di turno (la bellissima Bérénice Marlohe). Poco importa però, perché finalmente arriva il momento tanto atteso: il brindisi con Champagne. Ah no, era birra.


Dove Cosa Quando Prime visioni

di Stefania Sacchini

The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2

Tratto dal celeberrimo libro di Stephenie Meyers e diretto da Bill Condon, con protagonisti Robert Pattinson e Kristen Stewart, il film riprende esattamente dal punto dove eravamo rimasti con Bella che lotta tra la vita e la morte dopo aver partorito Renesmee e viene salvata da Edward che la trasforma in vampiro. E’ da subito evidente la straordinaria energia della bambina che è per metà umana e per metà vampira. Bella all’inizio si tiene in disparte per paura di nuocerle, anche se riesce a controllare la sua sete di sangue e non fa male in alcun modo alla piccola che cresce bellissima e amata da tutti, in particolar modo da Jacob Black che con lei ha l’imprinting e fa di tutto per proteggerla dai pericoli esterni, in primis i Volturi. Il terribile clan vuole verificare la reale natura vampirica di Renesmee. In programmazione dal 14 novembre

Concerti mostre ed eventi Il circolo “Il Nome della Rosa” Domenica 4 novembre ORE 18,00 SAGGISTICA “JUGOSCHEGGE”

Giovedì 8 novembre ORE 21,30

Teatro sociale“CADUTI IN NOME DI PAOLO”

Venerdì 9 novembre ORE 21,30

Presentazione del libro “SAMARCANDA”

Sabato 10 novembre ORE 21,30

POESIA “IMMAGINE POETICA E POESIA DELL’IMMAGINE”

Giovedì 15 novembre ORE 19,00

“IL XV DEL PRESIDENTE” Incontro con: Salvatore BONETTI

Venerdì 16 novembre ORE 21,30 SAGGISTICA “MISTER SEI MILIARDI”

L’Officina l’Arte e i Mestieri HERSELF venerdì 9 novembre ore 22 Herself è il progetto di Gioele Valenti, autore di poesie e racconti e di due album, Quello di Valenti è un folk autistico e da camera, interamente ripiegato sui propri incub

VINCENZO FASANO Venerdì 16 novembre ore 22 La sua musica è fortemente influenzata dalla mescolanza di culture, di Nord e Sud e dalle esperienze che hanno accompagnato le sue origini

Peter Brötzmann Chicago Tentet Domenica 4 novembre 2012, alle ore 18:00, presso l’Auditorium centro socio culturale dell’Annunziata_di Giulianova in via Dei Pioppi – unica data in Italia - Peter Brötzmann Chicago Tentet in concerto. Info e prenotazioni 3473728483

Premio Impresa Rosa d’Abruzzo Imprenditoria femminile abruzzese. 1a edizione del Premio Impresa Rosa d’Abruzzo per le donne di successo. Candidature entro il 12 novembre e il 16 novembre cerimonia di premiazione al Kursaal. Informazioni: 085.90.400.90 impresarosa@lelcomunicazione.it.

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Una nuova favola di Stefano Benni Titolo: “Di tutte le ricchezze Autore: Stefano Benni Casa editrice: Feltrinelli Pagine: 205 Prezzo: € 16,00 Stefano Benni, con Di tutte le ricchezze racconta la vita di Martin, professore che appare oramai al riparo da certe umane passioni, ma che invece si ritroverà col cuore ancora in gioco. Vive in solitudine Martin, poeta ed insegnante che, giunto ad una certa età, ha scelto la tranquillità di una casa accanto al bosco e la compagnia del suo cane ed altri animali, con i quali ama dialogare. Tanta tranquillità viene spezzata da una coppia che, cercando un rifugio dallo stress della città, va ad abitare vicino a lui. Michelle è una donna molto bella che ricorda al il professore una storia del suo passato. Si ritroverà così a riscoprire passioni e desideri che credeva ormai sopiti.

Pubblica utilità Farmacie di turno 3/4 novembre Farmacia Er.Galli 5/11 novembre Farmacia Comunale 12/16 novembre Farmacia Del Vomano Guardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362 Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201 Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366 118 085.8020442 / 085.8020373 Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733 Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816 Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)


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Qualche domanda a ...

Gabriele Tarquini

Oggi siamo con un giuliese purosangue, che non ha bisogno di presentazioni: Gabriele Tarquini. Una carriera lunga 35 anni, sempre ai vertici dell’automobilismo sportivo. Un’avventura che inizia proprio dalle curve della Pistagialla di Giulianova. Sì, è iniziata proprio qui, tantissimi anni fa. Ho avuto la fortuna che mio padre prese in locazione la stazione di servizio qui davanti, insieme alla pista di kart. Non sapevo nemmeno cosa fossero, i kart, ma fin da 6 anni mi sono appassionato. Avevo questo, nel giardino di casa, e da lì è iniziata una lunga carriera che non pensavo potesse durare così tanto. Una passione che ancora adesso a 50 anni arde dentro di me. Dal kart alle monoposto, 7 stagioni in F.1 ed infine sulle vetture Turismo. Da “grande” cosa vorresti guidare? Diciamo che in carriera ho guidato di tutto. Formula 1, macchine velocissime alla 24 ore di Le Mans, gare un pò in tutti i continenti, recentemente anche in Nord Africa. Una carriera forse non esaltante in F.1 perché ho corso con piccoli Team ma grandi soddisfa-

di Pietro Carrozzieri

zioni in altre categorie; 35 anni di carriera non sono in molti a poterli vantare. Sono il più vecchio, longevo campione del mondo FIA in carica, avendo vinto il titolo WTCC nel 2009 a 47 anni, battendo il record di Juan Manuel Fangio che aveva vinto il titolo di F.1 a 46. Tantissime soddisfazioni in questo mondo, ma aspetto sempre sorprese, perché la vita è fatta anche di questo, in positivo o in negativo. Cosa farò da grande? So fare questo, guidare, e prima o poi dovrò appendere il casco al chiodo. Dovrò cercarmi un’occupazione, ma sempre nel mondo dei motori e dell’attività sportiva. Per il 2013 hai firmato un contratto con la debuttante Honda Civic, sempre nel mondiale Turismo. A 50 anni quali sono gli stimoli per iniziare questa nuova sfida? Gli stimoli sono anzitutto dentro di me. Ho grande passione, non mi arrendo all’età, sono ancora competitivo e mi diverto molto. La Honda è tornata con un Team ufficiale nel WTCC, sono stato il primo pilota contattato da loro, e questo mi riempie d’orgoglio. Una nuova sfida, anche con avversari che potrebbero essere miei figli o addirittura nipoti. Ci vuoi parlare di un fatto singolare avvenuto nell’85, quando Enzo Ferrari ti volle conoscere e ti raccontò di essere stato a Giulianova con il padre? E’ un ricordo speciale, che mi lega a Giulianova. Avevo iniziato a correre in auto nell’83. Nell’85, correndo in F.3000, i risultati

Sul nostro sito www.giuliaviva.it il video dell’intervista furono molto buoni e andai a girare a Fiorano, il regno della Ferrari, all’epoca inaccessibile. Il “Vecchio” ci viveva, abitava nella pista. Mi volle conoscere: incontrandolo, a me tremavano le gambe, con sudorazione eccessiva e tanta emozione. Lui era già anziano ma con una mente lucidissima. Si era preparato su di me. Lo faceva sempre per cogliere di sorpresa l’interlocutore. Mi chiese di Pescara, del circuito del km lanciato e poi mi raccontò di Giulianova. Lui era venuto col padre, che aveva un’impresa metalmeccanica, ed aveva costruito il tetto della nostra stazione ferroviaria. Questo particolare mi colpì, perché all’epoca nessuno ne sapeva niente. Ho fatto anche alcune ricerche, ma non sono riuscito a trovare documenti che attestassero che il papà di Enzo Ferrari avesse fatto il tetto della Stazione di Giulianova. Hai girato tutto il mondo, hai vissuto anche a Montecarlo, ma poi sei tornato a vivere a Giulianova. Oltre le tue radici, cosa ti ha spinto a tornare qui? Le radici indubbiamente, sono molto radicate nel territorio per noi abruzzesi. E poi quando ho messo su famiglia volevo crescere i bambini in una città tranquilla, e penso che nonostante tutto Giulianova rimanga una città dove si vive bene. Per chi come me cerca soprattutto tranquillità, aria sana e vivere bene, Giulianova offre ancora questi vantaggi. A te, Gabriele, da parte di GiuliaViva, un grosso in bocca al lupo per il prossimo campionato. Crepi, e spero di portare avanti il nome di Giulianova per qualche anno ancora.


A tutto sport Scuole calcio e Mundial

Solidarietà Mundial è stata chiamata la serata organizzata tra S. Nicolò e Piano d’Accio lunedì scorso. Iniziativa voluta per raccogliere fondi da destinare a paesi di Emilia e Abruzzo colpiti dal terremoto. Il freddo improvviso non ha aiutato la presenza del grande pubblico sugli

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di Gaetano Marà

spalti dello stadio di Teramo, dove si sono incontrate una rappresentativa di ex calciatori abruzzesi e la nazionale master guidata da Brighenti. Qualche nome? Antognoni, Gentile, Dossena. Tutti a prender freddo in calzoncini azzurri e pronti a correre al massimo delle possibilità attuali. Prima dei vecchi campioni, però, un pomeriggio di gioco per 130 bambini delle scuole calcio di Teramo e dintorni. Tante mini partite in contemporanea, e la sensazione che gli insegnanti di calcio hanno grosse opportunità da non sprecare, in quanto educatori. Bambini dotati di grinta che

Giulianova col vento in poppa Alla terza vittoria consecutiva, l’ultima contro il Miglianico in trasferta, il Giulianova ritrova il sorriso e la consapevolezza dei propri mezzi per tentare di vincere questo campionato di Eccellenza. La cura di mister Grillo inizia ad avere i suoi effetti; sicuramente l’aspetto migliorato è quello emotivo, ma anche quello tattico poiché il modulo con cui viene schierata in campo la squadra è un offensivo 3-4-1-2 con possibili varianti in corso d’opera. Squadra più sbilanciata ma che ha capacità tecniche così importanti da dover dettare legge su tutti i campi. Finalmente gli uomini chiave (Francia su tutti, insieme ad Olivieri) iniziano a trovare i giusti mecca-

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fa ben sperare, qualche passabile egoismo calcistico, e anche tanta sana ingenuità. A me ha colpito il sorriso e l’impegno di quel portiere in maglia gialla che continuava a parare tutti i tiri, ma inizialmente solo dopo la linea di porta. Inizialmente, perché poi le belle parole della sua allenatrice l’hanno convinto a fare due passi avanti. Ed è stata tutta un’altra storia.

di Daniele Adriani

nismi ed una loro giocata può fare la differenza. La squadra subisce ancora troppi gol e quindi in fase difensiva c’è ancora molto da lavorare. Si inizia a parlare di possibili rinforzi, ma prima di tutto gli uomini dell’attuale rosa giuliese devono esprimere tutte le proprie capacità, poi le loro prestazioni potranno essere valutate ed eventualmente la società potrà apportare i necessari correttivi. Le prossime gare sono importanti per dare continuità, soprattutto perché le altre squadre non mollano, in particolar modo il Sulmona che sembra la squadra più accreditata ad ostacolare il Giulianova.

Passando al campionato di Prima Categoria, dove milita il Colleranesco Calcio, è stata una domenica positiva, poiché la squadra di Marinozzi ha vinto in casa contro il Torricella Sicura. Questo sarà un anno duro… quasi quanto il manto del Castrum su cui sono costretti a giocare. Ma il campo a Colleranesco che fine ha fatto?


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Inviateci le vostre lettere, segnalazioni o foto a: ditelo@giuliaviva.it

Attesa lunga? Gentile redazione, ho avuto modo di notare la presenza sulla spiaggia di numerosi cumuli di legname ed altri materiali, ammonticchiati come per essere caricati e portati via. Il tempo passa, però, e i cumuli sono sempre lì. Non è che toccherà aspettare l’avvicinarsi della prossima estate per vederli finalmente rimuovere? F. G.

GiuliaViva

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Moderni cowboys

Corsa ad ostacoli

Gentile redazione, vi mando una foto fatta sul Lungomare nord di Giulianova per protestare contro i proprietari dei cavalli o moderni cow boy, che la domenica dopo aver cavalcato in spiaggia, vanno a passeggio sul lungomare e qui i cavalli lasciano i loro “ricordi” e per noi pedoni, ciclisti e turisti di turno non è certo uno bello spettacolo da vedere e “sentire” non sarebbe il caso che anche loro adoperassero paletta e sacchetto e qualche vigile coraggioso facesse loro una bella multa? Grazie per l’ospitalità. Caio Dentato

Gentile redazione, Pensavo che quello di via Turati, con le strisce pedonali davanti alla Tercas che finiscono contro le transenne pubblicitarie fosse solo un caso. Poi, andando in giro per la città, ho scoperto che ce ne sono altre che anziché sul marciapiede terminano sulle aiuole. Insomma, anziché favorire salita e discesa con gli scivoli, qua da noi si fa di tutto per rendere difficile la vita ai pedoni, specie se alla “guida” di carrozzine, passeggini e simili. Giulianova: la prima città d’Italia equipaggiata per il cross urbano! Lettera firmata

Era una notte buia... Da numerose settimane il tratto di strada che costeggia l’ex confettificio Orsini è pressoché al buio, visto che almeno due lampade dell’illuminazione pubblica non funzionano. Mi sembra molto pericoloso, soprattutto per eventuali pedoni che si trovassero a dover attraversare: è possibile ripristinarle? R. M.


Premio Borsellino 2012

Il programma della rassegna prevede 30 momenti di incontro con giornalisti, scrittori, illustri personaggi del mondo della cultura, presentazione di libri, concerti, film, documentari, dibattiti, 3 concerti, 12 spettacoli teatro dedicati alle scuole superiori. Il Premio, organizzato dal 1992 dall’associazione culturale - onlus “Società Civile” di Teramo, si svolge in collaborazione con i Comuni di Giulianova, Roseto degli Abruzzi e Pineto. Alla conferenza stampa parteciperanno i tre Sindaci Il tema per il 2012 è “Un fresco profumo di libertà” Info e programma su: http://www.premiopaoloborsellino.it/



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