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Ebook Le Guide di www.giardinaggio.org La radice di un olivo è fittonante se proviene da seme, mentre nelle piante adulte l’apparato radicale è superficiale ed esplora grandi volumi di terreno ad profondità compresa tra i 30-60 cm; grazie a ciò ha una notevole resistenza alla siccità ed una buona capacità di sopravvivere in suoli di modesta fertilità. Il tronco di una pianta giovane è cilindrico e liscio, mentre in una pianta adulta assume una forma tronco conica irregolare, tortuosa e provvista di parecchie corde sporgenti, costituite da fasci che trasportano la linfa dall’apparato radicale alle branche primarie (grossi rami che costituiscono insieme al fusto la struttura principale dell’olivo). Le foglie hanno un colore verde intenso, durano da 1 a 3 anni, sono opposte, intere, lanceolate, brevemente picciolate e con un lembo lievemente ricurvo verso il basso; all’ascella delle foglie si trovano le gemme (vegetative, a fiore e miste). Le gemme a fiore danno vita ad infiorescenze, alcune di queste allegano con successiva formazione del frutto, quelle vegetative sviluppano solo germogli e quelle miste, sia germogli che infiorescenze. Tuttavia, nell’olivo si denota una nutrita presenza di gemme latenti (o avventizie) lungo il tronco e le branche, le quali diventano germogli in seguito all’esecuzione di tagli consistenti, oppure in caso di stress. I rami possono essere vegetativi, misti e riproduttivi. I rami vegetativi sono caratterizzati da lunghi internodi (spazio compreso tra due nodi) e gemme che non vanno a fiore. Particolari rami vegetativi molto comuni nell’olivo sono i polloni (si sviluppano dalla base del fusto) ed i succhioni (si originano sulle branche principali dalle gemme avventizie), entrambi dotati di un’elevatissima vigoria e tendono ad essere molto numerosi quando la pianta è vecchia o ha subito danni. I rami riproduttivi possiedono internodi molto corti, producono frutti in una sola annata, dopodiché non producono più, mentre quelli misti hanno una parte terminale vegetativa (germoglio) che si sviluppa nella fase di crescita ed una parte di un anno di età su cui avvengono fioritura e fruttificazione. I fiori sono ermafroditi, costituiti da 4 petali bianchi saldati insieme e raggruppati da 10 a 15 in infiorescenze a grappolo dette mignole che si originano soprattutto da gemme apicali e ascellari dei rami a frutto o misti; l’impollinazione è anemofila, il polline quindi è trasportato dal vento. La maggior parte delle cultivar dell’olivo sono autosterili (il polline dello stesso fiore non svolge la fecondazione), quindi occorrono varietà impollinatrici. Il frutto dell’olivo è una drupa generalmente ovoidale dal peso variabile da 0,5 g in varietà da olio da olio ai 10-12 g in quelle da mensa. L’oliva è costituita dalla buccia o epicarpo, di colore variabile dal verde al viola cupo, dal mesocarpo o polpa, dalla quale mediamente si estrae il 15-20% di olio, e dall’endocarpo o nocciolo, contenente il seme. Solitamente le cultivar dotate di una drupa di ridotte dimensioni hanno una resa in olio maggiore rispetto alle altre.

Fenologia, clima e terreno

Ripresa vegetativa: avviene a fine febbraio in seguito al riposo vegetativo invernale ed alla differenziazione a fiore e dura 20-25 giorni; questa fase si manifesta con l’emissione di nuova vegetazione di color verde chiaro. Mignolatura: si ha a metà marzo, si notano mignole di colore verde, a maturità biancastre; ha una durata di 18-23 giorni. Fioritura: va dagli inizi di maggio alla prima decade di giugno, dura 7 giorni; i fiori si aprono diventando bene evidenti, è fondamentale che la fioritura dell’impollinatore e della varietà scelta siano più o meno contemporanee per aumentare la probabilità di fecondazione. Allegagione: avviene a fine maggio-giugno; i petali cadono e si manifesta una cascola di fiori e frutticini (soltanto il 510% dei fiori allega).

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