FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2015

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Novembre 2015

Attualità Scandalo gay all’interno della Chiesa romana

Salute Rianimazione in caso di un infarto

Viaggio L’isola di Mauritius

Moda Versace

Life I segnali delle nostre vite passate

Musica Laura Pausini ...e molto altro ancora all’interno




Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI

Anno 6 - Numero 10 Novembre 2015

For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565

Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it

Direttore Responsabile Raffaella Patricelli

direttore@foryoumagazine.it

Collaboratori Tiziana Sacchetti, Pamela Polizzi Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Gianluca Rini, Alessandra Cafaro Laura De Rosa, Lorena Cacace Stampa Arti Grafiche Europa Via Vaccareccia, 57 - Pomezia Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010

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UNITI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. Cari lettori, novembre é il mese per dire ancora una volta no alla violenza sulle donne. Il 25 novembre infatti ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, un’occasione utile per schierarci a favore di chi ha subito violenza di ogni tipo affinché non accada mai più. Il tema é delicato. Oggi più che mai ha bisogno di essere discusso. Se da una parte le donne devono essere sempre più consapevoli di non essere sole e che la denuncia é la migliore arma, dall’altra gli uomini devono prendere coscienza che alcuni di loro utilizzano la violenza come mezzo di comunicazione. Leggiamo troppo spesso su siti e sulla stampa di donne uccise o sfigurate, maltrattate e umiliate. Ed è ora di dire basta. Solo insieme uomini e donne possono affrontare il problema e cambiare le cose. Il 25 novembre è la data scelta dalle Nazioni Unite nel 1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno, in ricordo dell’assassinio delle tre sorelle Mirabal, nella Repubblica Dominicana durante il regime di Trujillo. Le sorelle Mirabal furono assassinate il 25 novembre 1960 perché si erano opposte alla tirannia di un governo brutale come quello di Rafael Leonidas Trujillo. In Italia, dicono indagini recenti, ogni anno più di un milione di donne finisce nella rete dei soprusi al maschile, che si ripetono più volte arrivando alla vergognosa cifra di 14 milioni di atti di violenza (dallo schiaffo allo stupro). Anche se, secondo ultime rilevazioni, nel nostro paese i femminicidi, sono in diminuzione. Speriamo quindi che il trend continui.

Raffaella Patricelli

direttore@foryoumagazine.it



ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI DONNA


APRILIA, VIA DEI LAURI 17 T. 06.9275532


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10 Attualità:

Reddito di cittadinanza: Come funziona in Europa.

12 Attualità:

Lo scandalo gay che ha sconvolto la Chiesa.

14 Attualità:

La nuova riforma del processo penale.

16 Life:

I sei indicatori evidenti della reincarnazione.

20 Life:

Piccoli accorgimenti per combattere la tristezza.

26 Salute:

Manovre di rianimazione per prevenire un infarto.

28 Salute:

Perchè siamo sempre stanchi anche se la notte dormiamo?

30 Estetica:

Le idee Autunno/Inverno per valorizzare le vostre unghie.

36 Alimentazione:

Gli alimenti che aiutano ad eliminare le tossine in modo naturale.


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ommario

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38 Viaggio: Mauritius. Un vero e proprio paradiso. 42 Moda donna: Versace. Collezione Autunno/Inverno. 44 Shopping donna: Speciale borse Autunno/Inverno. 48 Shopping donna: Gli accessori dedicati a “Lei”. 50 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda. 52 Design: Living Room. Consigli per l’arredo. 56 Cinema: Spectre. Il nuovo capitolo di 007. 58 Musica: Simili. Il nuovo album di Laura Pausini.

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Attualità > di Lorena Cacace (www.nanopress.it)

Reddito di cittadinanza:

EUROPA In Italia, rispetto ad altri Paesi, attualmente siamo fermi a progetti di legge piuttosto dibattuti. Ma scopriamo nel dettaglio cos’è il reddito di cittadinanza e come funziona nei vari paesi d’Europa.

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opo l’ultima battuta sferrata da Beppe Grillo al malcapitato giornalista di turno: “Noi ci occupiamo di reddito di cittadinanza nello stesso giorno in cui il governo si fa una leggina per riacchiapparsi i rimborsi elettorali… andando avanti il reddito di cittadinanza verrà bene anche a lei che sarà senza lavoro, allora mi ringrazierà!”, vale la pena approfondire l’argomento. Se in Italia, attualmente siamo fermi a progetti di legge piuttosto dibattuti, in Finlandia il governo ha presentato un progetto di reddito universale, del valore massimo di 1.000 euro per cittadino, indipendentemente dall’età o dalla situazione sociale. Scopriamo nel dettaglio cos’è il reddito di cittadinanza e come funziona nei vari paesi d’Europa. Finlandia. Il progetto di legge finlandese è certamente quello che ha destato maggior scalpore. Si tratta di un provvedimento sorprendente e unico in Europa. Si parla, come anticipato in apertura, di un reddito universale del valore massimo di 1.000 euro per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro età o situazione sociale. Un tale importo consentirebbe di vivere modestamente, trasformando il lavoro in una ‘scelta di vita’. Ovviamente un provvedimento politicamente così evoluto è attuabile in Finlandia, un paese solido e ricco, in cui l’evasione fiscale è praticamente inesistente.

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In Belgio il reddito di cittadinanza prevede i seguenti scaglioni: 613 euro per persone sole, 817 euro per coppie con o senza figli, 957 euro per coppie con 1 figlio di 10 anni, 1.161 euro per coppie con 2 figli sopra gli 8 e i 12 anni. In Francia il reddito di cittadinanza è suddiviso nelle seguenti fasce: 425 euro per le persone sole, 638 euro per famiglie monoparentali con 1 figlio, 765 euro per coppie con 1 figlio, 893 euro per coppie con 2 figli. In Danimarca la suddivisione degli importi del reddito di cittadinanza è la seguente: 1.532 euro per le persone sole, 1.912 euro per monogenitori con 1 figlio, 3.172 per le coppie con 1 figlio, 3.280 euro per le coppie con 2 figli. Anche in Irlanda esiste il reddito di cittadinanza ed è così distribuito: 645 euro per le persone sole, 1.073 euro per le coppie senza figli, 1.146 euro per le coppie con 1 figlio, 1.219 euro per le coppie con 2 figli. Nell’evoluta terra di Germania non poteva mancare il reddito di cittadinanza, che è così suddiviso: 345 euro per le persone sole, 621 euro per le coppie senza figli, 828 euro per le coppie con 1 figlio (10 anni), 1.035 euro per le coppie con 2 figli (8 e 12 anni).


NEL MONDO ANGLOSASSONE IL BARATTO È DETTO “SWAPPING” (DA SWAP, CIOÈ SCAMBIO) ED È UNA FORMA DI “COMPRAVENDITA” DELLA MIDDLE CLASS. In Gran Bretagna il reddito di cittadinanza è diviso nelle seguenti fasce: 669 euro per gli individui dell’età minima di 25 anni, 881 euro per le coppie senza figli, 1.265 euro per le coppie con 1 figlio (10 anni), 1.572 euro per le coppie con 2 figli (8 e 12 anni). In Spagna il reddito di cittadinanza dipende dall’esistenza di famigliari a carico e dalle disponibilità del budget. In Olanda, il Bijstand è il vero reddito di cittadinanza, quello a cui si è ispirata la proposta di legge del Movimento 5 Stelle. In vigore ormai dagli anni ’60, verrà a breve sostituito da un nuovo sussidio 2.0. La misura si chiama basisinkomen: in concreto sarà in grado di offrire un reddito minimo ai cosiddetti vriwilligers, ovvero i ‘volontari’, impiegati in tutte quelle attività chiave messe in ginocchio dai feroci tagli alla spesa pubblica. Inoltre salverà dallo status di precari a tempo indeterminato i numerosissimi stagisti e start-uppers, che con le loro attività danno nuova linfa al paese. In Norvegia si chiama: Stønad til livsopphold, letteralmente ‘reddito di esistenza’. E’ individuale e viene erogato indipendentemente dall’età. Ammonta a circa 500 euro. I senza sussidio. Attualmente, gli unici paesi rimasti senza alcuna forma di reddito di cittadinanza sono l’Italia, la Grecia e l’Ungheria. In Italia il costo di un reddito minimo di cittadinanza è stato quantificato in 15-17 miliardi, una cifra importante ma non impossibile, soprattutto se si considera che per lo sgravio Irpef da 80 euro sono stati utilizzati circa 10 miliardi. di Lorena Cacace


Attualità > di Pamela Polizzi

lo scandalo gay

chiesa

Carmelitani Scalzi. Alcool e droga nelle «scappatelle notturne» di un alto prelato della Curia generalizia: due gigolò confermano di aver avuto rapporti continuativi con il carmelitano.

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o scandalo gay scoppiato tra le mura dell’imponente Chiesa di Corso d’Italia a Roma, dedicata a Teresa D’Avila, fondatrice dei Carmelitani scalzi, non esita a placarsi; dentro e fuori la basilica-madre di uno degli ordini monastici più importanti, in un anno cruciale, il 2015, cinquecentenario della nascita della fervente monaca spagnola, continuano a rincorrersi dichiarazioni, prese di posizione, testimonianze, smentite. Il nodo cruciale della vicenda, rimasta nel silenzio per mesi, è contenuto nell’accorata lettera che un centinaio di fedeli della comunità avevano inviato i primi di luglio ai vertici della Santa Sede per denunciare i rapporti omosessuali che un padre della Curia generalizia, protetto dal silenzio complice dei superiori, avrebbe avuto con prostituti gay o adulti «vulnerabili» come vengono definiti dai parrocchiani. Fatti scabrosi e intollerabili a cui la Chiesa rispose qualche settimana più tardi con il trasferimento convalidato dal Superiore generale dei carmelitani, padre Saverio Cannistrà - non solo del prete implicato nello scandalo e dei suoi tre complici, quindi dei quattro ecclesiastici coinvolti più o meno direttamente nella vicenda, ma anche dei tre sacerdoti della basilica - il parroco padre Angelo, il viceparroco padre Alessandro e l’ausiliario padre Ferdinando – del tutto estranei ai fatti e molto apprezzati dai fedeli del Pinciano. Il «repulisti» generale fa precipitare le cose: i 110 parrocchiani insorgono 12

pretendendo spiegazione «dell’inusitata sostituzione dell’intero presbiterio» giacché temono che da parte della Chiesa di Roma ci sia la volontà di insabbiare lo scandalo da loro denunciato. Dopo essersi rivolti al firmatario dei trasferimenti Cannistrà per fissare un incontro alla presenza del vescovo della diocesi Guerino Di Tora, in mancanza di risposte, guidati dal portavoce Giuseppe Del Ninno, incalzano con una lettera-dossier indirizzata alle autorità di più alto grado, ossia il cardinale vicario Agostino Vallini, il prefetto della congregazione per gli istituti di vita consacrata Braz De Aviz, «Sua Santità» papa Francesco e il Segretario di Stato vaticano Paolo Parolin. Di nuovo nessuna apertura nei confronti dei fedeli da parte della Curia, solo la breve replica di padre Raffaele, segretario del Superiore generale dei carmelitani, il quale asserisce che nessuno dei trasferimenti è stato determinato da scandali o fatti deplorevoli, come si è sospettato; solo da mutate esigenze organizzative all’interno dell’ordine. A questo punto la vicenda esce dalle mura della basilica, e con il diffondersi delle voci e dei bisbigli della gente iniziano a trapelare dal dossier consegnato al vicario Vallini, alcuni dettagli circa la durata e le modalità delle relazioni del carmelitano coinvolto, relazioni di cui tutti, pare, fossero al corrente. Altri particolari vengono forniti dai due «marchettari» protagonisti e testimoni della vicenda, Sergio M., 54 anni


romano, e Sebastiano F., 55 anni siciliano: il primo, nel raccontare al Corriere della Sera i retroscena di quegli incontri viziosi e continuativi, rivela che il rapporto con il rappresentante della Curia, conosciuto nei giardini di Villa Borghese nella zona frequentata dai prostituti gay, è durato per anni, dal 2004 al 2007; lo avrebbero favorito circostanze quali l’uso dell’ingresso laterale della basilica, al posto di quello sorvegliato in Corso d’Italia 38, lasciato aperto per agevolare le «scappatelle» notturne, l’abuso di alcolici per allentare i freni inibitori e l’assunzione di droghe come il prickly popper. Il secondo, dopo aver riferito i medesimi dettagli circa la lunga relazione avuta con lo stesso alto esponente della Curia generalizia carmelitana, racconta di un’aggressione subita a Villa Borghese: ritenuta inizialmente una bravata, un gesto estemporaneo, su di essa la Procura indaga al fine di capire se possa essere collegata in qualche modo a quanto denunciato dai parrocchiani. Insomma, a brevissima distanza dal coming out del prete teologo Krzysztof Charamsa, ex membro della Congregazione per la dottrina della fede, un nuovo grosso scandalo omosessuale fa tremare al vertice la Chiesa di Roma.

KRZYSZTOF OLAF CHARAMSA Nato a Gdynia il 5 agosto 1972 Krzysztof Olaf Charamsa nell’anno 1997 è stato ordinato sacerdote. Ha compiuto gli studi filosofici e teologici a Pelplin in Polonia. Nella Facoltà di Teologia di Lugano in Svizzera consegue anche il Diploma superiore di lettere latine e il Diploma di Licenza in Filosofia. Dal 2009 ad ottobre 2015 è stato docente di teologia nella Pontificia Università Gregoriana e dal 2004 ad ottobre 2015 nel Pontificio Ateneo Regina Apostolorum a Roma, per le cattedre di Teologia Spirituale nell’Istituto di Scienze Religiose connesso con l’ateneo e di Bioetica ed Etica medica nello stesso ateneo. Dal 2011 all’ottobre 2015 è stato nominato Segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale. Il 3 ottobre 2015, alla vigilia del Sinodo sulla Famiglia, in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato di essere «un sacerdote omosessuale, con un compagno, felice e orgoglioso della propria identità». La rivelazione è stata fatta, ha detto ancora il monsignore, per «scuotere un po’ la coscienza di questa mia Chiesa». Questa intervista ha provocato l’annuncio della rimozione del sacerdote da ogni suo incarico presso la Pontificia Università Gregoriana, il Ponti-

ficio Ateneo Regina Apostolorum e la Commissione Teologica Internazionale per l’incompatibilità delle sue posizioni con la Dottrina della Chiesa cattolica, come confermato nella stessa giornata del 3 ottobre dal direttore della Sala stampa vaticana: «A proposito delle dichiarazioni e interviste rilasciate da Mons. Krzystof Charamsa si deve osservare che - nonostante il rispetto che meritano le vicende e le situazioni personali e le riflessioni su di esse -, la scelta di operare una manifestazione così clamorosa alla vigilia dell’apertura del Sinodo appare molto grave e non responsabile, poiché mira a sottoporre l’assemblea sinodale a una indebita pressione mediatica. Certamente Mons. Charamsa non potrà continuare a svolgere i compiti precedenti presso la Congregazione per la dottrina della fede e le università pontificie, mentre gli altri aspetti della sua situazione sono di competenza del suo Ordinario diocesano.» L’ordinario competente, Mons. Ryszard Kasyna, ha dichiarato il 6 ottobre 2015 di aver ammonito il sacerdote, sottolineando l’incompatibilità della sua vita e del suo comportamento con l’insegnamento della Chiesa cattolica, e di attendere una risposta fattuale dallo stesso sacerdote sul suo futuro. Il 21 ottobre 2015 la diocesi di Pelplin ha pubblicato un comunicato nel quale si annuncia che, in assenza di un qualsiasi segno pubblico di pentimento in don Charamsa e della volontà di «ritornare ai veri insegnamenti della Chiesa» e «ad una vita conforme alle regole di condotta di un sacerdote cattolico», nonostante i richiami e gli ammonimenti ricevuti, Mons. Ryszard Kasyna «in conformità con le norme del Codice di Diritto Canonico» e «senza perdere la speranza nel pieno ritorno di don Krzysztof Charamsa al sacerdozio di Cristo», il 17 ottobre 2015 ha inflitto a Charamsa la «prima ammonizione canonica», «la pena della sospensione, che vieta l’esecuzione di tutti gli atti della potestà di Ordine e di indossare l’abito ecclesiastico». Il comunicato si conclude ricordando che «la sanzione ha lo scopo di suscitare nel sacerdote Charamsa un reale miglioramento della sua vita» e che quindi resta aperta la possibilità di una revoca della pena, in quanto «la pena della sospensione è una chiamata al pentimento. Perché dovere del vescovo, imitando Gesù Cristo, il Buon Pastore, è quello di cercare quelli che sbagliano nelle loro opinioni respingendo l’insegnamento della Chiesa». Fonte: wikipedia


Attualità > di Cecilia Casadei (www.nanopress.it)

LA NUOVA RIFORMA DEL

PENALE

La Camera ha approvato nuove misure nell’ambito della riforma del processo penale. Vediamo insieme cosa è cambiato.

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ra le misure contenute nel testo approvato dall’Aula e che passa all’esame del Senato, ci sono tempi certi per l’esercizio dell’azione penale, una stretta sui ‘reati di strada’ (crescono cioè le pene per il furto in abitazione, per il furto aggravato e per la rapina). E’ stabilito anche il limite alla pubblicabilità delle intercettazioni e il riordino dell’ordinamento penitenziario. Si va dalla estinzione del reato quando l’imputato ripara interamente il danno per i reati a querela, all’ampliamento dei diritti della parte offesa, che potrà conoscere lo stato di un procedimento sei mesi dopo la sua denuncia. Aumentano anche le pene per il voto di scambio politico-mafioso. Andiamo a vedere le principali novità di cui stiamo parlando proprio in vista del voto finale al Senato. Estinzione reato per condotte riparatorie. Quando l’imputato ripara interamente il danno mediante resistuzione o risarcimento ed elimina le conseguenze del reato, il giudice lo dichiara estinto, dopo aver interpellato ovviamente le parti e la persona offesa. Tutto questo a patto che il danno sia riparato prima che inizi il dibattimento, questo esplicita la misura di “estinzione reato per condotte riparatorie”. Furti e rapine. Fino a sei mesi dalla denuncia, la persona offesa ha diritto di conoscere lo stato del procedimento e ha più tempo per opporsi alla richiesta di archiviazione, che in caso di furto in abitazione dovrà esserle comunicata. La parte offesa così detiene potere di controllo e stimolo all’attività del pm secondo l’”ampliamento diritti parte offesa”. Inoltre, per furti e rapine aumenta la pena

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minima: in caso di reato commesso in abitazione si passa da 3 a 6 anni, furto aggravato da 2 a 6, rapina semplice e aggravata da 4 a 10 anni. Intercettazioni e illeciti politico-mafiosi. Per quanto riguarda il voto di scambio politico-mafioso ci sono novità: la pena per chi si “macchia” di tale reato passerà da 4-10 anni a 6-12 in base a quanto stabilito dalla Camera. Essendo politica e intercettazioni legate a doppio filo, non possiamo non ricollegarci ad altre due nuove misure in materia: il Governo dovrà predisporre norme per evitare la pubblicazione di conversazioni irrilevanti ai fini dell’indagine e riguardanti persone estranee attraverso una selezione del materiale raccolto, si semplifica quindi il ricorso alle intercettazioni per reati contro la pubblica amministrazione e nella delega non sono previste pene carcerarie a carico dei giornalisti. Infine, è prevista una delega fino a 4 anni per punire chi diffonda captazioni fraudolente di conversazioni fra privati per recare danno alla reputazione o immagine di questi, a esclusione di riprese e registrazioni che costituiscano prova di processo o utilizzate per diritto di difesa e cronaca. Tempi certi per le indagini. In tema indagini vengono stabiliti tempi certi: il rinvio a giudizio o archiviazione dovranno essere chiesti dal pm entro 3 mesi, prorogabili di altri 3 dal pg presso la corte d’appello se casi complessi, dalla scadenza di tutti gli avvisi e notifiche di conclusione indagine. Per delitti di mafia e terrorismo il termine sale a 12 mesi e in caso di inerzia del pm è prevista l’avocazione d’ufficio del fascicolo disposta dalla polizia giudiziaria.



Life> di Daniele Lisi

REINCARNAZIONE, INDICATORI EVIDENTI

PASSATE

Il passaggio dell’anima da un corpo all’altro dopo la morte è un concetto che esiste da tempo immemore. Secondo gli studiosi è possibile individuare alcuni segnali specifici delle nostre vite passate.

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volte ci sembra di essere già stati in un determinato posto oppure di aver già vissuto una precisa esperienza. Probabilmente potrebbe trattarsi del fenomeno della reincarnazione. Tale concetto esiste da tempo immemorabile, almeno da 3000 anni, e per alcuni studiosi non sarebbe solo un’ipotesi, ma qualcosa di reale, soprattutto per i cosiddetti “guaritori della regressione della vita passata”, come il noto dottor Brian Weiss. Per altri, invece, questa credenza è frutto della mancata accettazione che tutto possa finire per sempre con il sopraggiungere della morte. Per alcune religioni la reincarnazione è reale, mentre per altre, come per quella cattolica, essa è solo una fantasia, poiché dopo la morte ci attenderebbe la vita eterna, e non già la possibilità che l’anima possa rinascere in un altro corpo, luogo o epoca. Ovviamente vi sono persone che ci credono e altre che escludono la possibilità di avere un numero imprecisato di vite future. Considerando questa seconda ipotesi, vi sarebbero in tutto 6 segni evidenti che si sta vivendo una seconda o addirittura una terza vita: Il déjà-vu è quella sensazione erronea di aver già visto un luogo o di aver già vissuto in passato una situazione che sta accadendo nel presente. Secondo gli psicologi ci sarebbe una spiegazione neurologica, mentre per altri, come appunto il dottor Weiss, si tratterebbe di un segnale palese di reincarnazione, a tal punto che lui sarebbe riuscito, grazie all’ipnoterapia, a risalire alle vite trascorse di alcuni suoi pazienti. I sogni o incubi ricorrenti: per gli psico16

logi i sogni sarebbero simbolici, quindi da interpretare, perché incarnano la rappresentazione immaginaria di paure, pensieri o aspettative. Per altri invece sono ricordi legati ad una vita precedente, spesso non chiari, ma che con l’aiuto di un ipnoterapeuta è possibile collegare ad eventi passati realmente avvenuti. Il talento naturale, ossia qualcosa di inspiegabile diversamente, come nel caso di persone che hanno doti sorprendenti senza averle apprese da nessuno, o di bambini in grado di parlare un’altra lingua senza averla studiata. Le fobie o paure innate, come per esempio l’aracnofobia, che non troverebbe giustificazione in mancanza di un episodio capace di generarla. Più verosimilmente l’evento scatenante potrebbe essersi verificato in una esistenza passata e rappresentare quindi una sorta di patrimonio di cui non ci si è liberati nel passaggio da una vita all’altra. Le voglie, ovvero quelle macchie della pelle che si formano prima della nascita: a tal proposito si cita spesso il caso di un ragazzo che aveva delle voglie sul petto coincidenti all’incirca con le ferite di un uomo morto anni prima durante una sparatoria, e di cui il ragazzo aveva un lontano ricordo. Le anime gemelle: secondo il mistico americano Edgar Cayce le anime viaggerebbero in gruppo, sia nelle varie vite reincarnate sia nel periodo tra una reincarnazione e l’altra, per cui sarebbe normale avere una particolare attrazione per una persona, con la quale si instaura un rapporto indissolubile capace di attraversare numerose esistenze.



Life > di Alessandro Immordino

STORIE COMMOVENTI SUL VERO

AMORE

Due singolari racconti ci insegnano l’autentico significato di un legame affettivo molto forte tra esseri umani, ma anche di animali domestici verso i propri padroni.

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os’è il “vero amore”? Certamente non quello che la maggior parte delle coppie si scambia come promessa sull’altare, o quello che al primo intoppo di qualunque natura si scioglie rapidamente come neve al sole. Il “vero amore”, in realtà, è quello che resiste a tutto, che supera ogni avversità della vita, che sopravvive sempre, qualsiasi cosa accada. Quante persone possono affermare senza dubbio di vivere un legame affettivo così forte? Probabilmente non tantissime. Si tratta magari di una piccola percentuale. Eppure esistono diversi casi di storie d’amore indissolubili, sia tra due esseri umani, sia tra uomini e animali domestici. In tal senso i due racconti che seguono possono essere emblematici. Il primo esempio riguarda la vicenda di un anziano signore ottantenne che un giorno, alle 8.00 del mattino, si recò al pronto soccorso di un ospedale per farsi rimuovere alcuni punti di sutura che aveva sulla mano e chiese di fare in fretta perché aveva un appuntamento importante alle ore 9.00. Il medico di turno lo fece accomodare in attesa che qualcuno potesse occuparsi di lui, ma il signore si dimostrava impaziente, continuando a guardare l’orologio. Allora il medico, che nel frattempo non aveva altri pazienti a cui prestare aiuto, decise di dare un’occhiata alla mano dell’anziano. Constatato che la ferita era guarita bene cominciò a togliere i punti e, intanto, scambiò qualche parola col paziente, anche perché incuriosito dal suo atteggiamento ansioso. Gli domandò se l’appuntamento riguardava un altro consulto medico, ma il vecchio rispose che il motivo 18

era di tutt’altra natura: infatti doveva recarsi alla casa di cura dove da un po’ di tempo si trovava sua moglie affetta da Alzheimer, in modo da fare colazione in sua compagnia. A questo punto il medico gli chiese se la donna si sarebbe preoccupata di un eventuale ritardo, ma lui replicò che non avrebbe potuto in quanto la moglie ormai non lo riconosceva più da ben cinque anni. Al medico venne quasi spontanea la domanda: «E perché ci va ancora ogni mattina, anche se sua moglie non la riconosce?». La risposta fulminea dell’anziano fu stupefacente: «Lei non mi riconosce, ma io so ancora chi è lei». Ecco, questo racconto è la dimostrazione di quanto un’unione possa essere completa, sentita, vissuta per sempre. Chi pensa che un malaugurato giorno potrebbe comportarsi allo stesso modo? Forse in pochi, perché non possiamo nemmeno immaginarci in una simile circostanza. Il secondo esempio prende in esame i rapporti affettivi tra cane e padrone. Esistono numerosi casi del genere, il più famoso in assoluto è quello di Hachiko, il cane di razza Akita che, nel Giappone degli anni Trenta, divenne celebre per la sua grande fedeltà nei confronti del professor Hidesaburo Ueno. La sua storia è talmente popolare che diventò il soggetto di alcuni libri e film. Infatti, per ben dieci anni, fino alla sua morte, l’animale continuò a recarsi ogni giorno alla stazione, alla stessa ora, per aspettare il suo padrone che, tuttavia, non sarebbe più tornato col solito treno perché nel frattempo era deceduto sul lavoro colpito da un ictus. Si può dubitare dell’autenticità dell’amore che Hachiko nutriva per il suo padrone? Sicuramente no.



Life > di Eleonora Casula

piccoli accorgimenti quotidiani

TRISTEZZA La tristezza occasionale può essere combattuta con piccoli accorgimenti quotidiani come dormire un numero sufficiente di ore, concedersi una piccola coccola e seguire un’alimentazione variata e sana. Per sentirsi più allegri via libera a capi ed accessori colorati che stimolino l’energia vitale e l’ottimismo.

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a tristezza occasionale è un’emozione profonda che induce a riflettere su noi stessi e la vita. La tristezza può essere combattuta con piccoli accorgimenti quotidiani, come per esempio concedersi una vacanza o una pausa rilassante o farsi un regalo. Per contrastare quotidianamente la tristezza è bene prediligere accessori e vestiti dai colori brillanti e solari, come per esempio l’arancione ed il rosso. Quest’emozione si può controllare seguendo una dieta equilibrata e variata con molta verdura e frutta fresca di stagione. Potrebbe risultare utile introdurre la pappa reale, il polline ma anche il ginseng che fornisce energia e sprint. Non bisogna sottovalutare il magnesio che svolge un ruolo fondamentale per le funzioni nervose. La tristezza può essere trasformata in un’occasione per migliorarsi e per individuare aspetti della propria esistenza che possono essere cambiati e trasformati. Per combattere la tristezza con gli accorgimenti quotidiani bisogna riposare almeno sette o otto ore per notte e non trascurare il movimento. Andare in palestra o, più semplicemente camminare, aiuta la produzione degli ormoni del buonumore che inducono a sentirli soddisfatti e rilassati.

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Per accentuare gli effetti positivi meglio praticare sport all’aria aperta, così da poter godere anche dei benefici del sole che contrasta il malumore. Un accorgimento quotidiano da non trascurare riguarda il rapporto con gli altri. Confidarsi con una persona amica ma anche soffermarsi ad ascoltare i problemi altrui sono strumenti utili per rivedere la propria dimensione. In alcuni casi la tristezza si scaccia pensando a tutte le cose belle e positive che si hanno, sia materiali che non. La tristezza si può superare attraverso la meditazione e la pratica di discipline come lo yoga, grazie alle quali si diventa più consapevoli di sé imparando ad affrontare la vita senza ansie e preoccupazioni. Se la condizione di tristezza permane nel tempo potrebbe essere la spia di uno stato di malessere importante come la depressione; in questi casi è sempre necessario chiedere il parere del proprio medico.



Life > di Silvestro Bellobono

IL WEB CONTRO I GIUDIZI

PEEPLE

Si tratta di una nuova app per smartphone che permette di dare un punteggio alle persone da 1 a 5 stelline. Ma in Rete scoppia la protesta e le fondatrici sono costrette ad un cambio di rotta.

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mmaginate se, così come sul web gli utenti assegnano i punteggi di valutazione agli hotel o ai ristoranti o ai film, fosse possibile stilare una classifica da un minimo di 1 a un massimo di 5 stelline per… gli esseri umani! Stiamo parlando di un qualcosa capace di andare oltre il semplice “mi piace” di un commento su Facebook o di una foto su Instagram. È quello che certamente devono aver pensato Julia Cordray e Nicole McCullough, due startupper canadesi trasferitesi nella Silicon Valley californiana per lanciare “Peeple” (mix tra “peep”, cioè sbirciare, e “people”), l’app che permette di recensire le persone. Secondo i propositi delle due fondatrici, che da tempo lavorano per implementare questo “servizio” valutato 7,6 milioni di dollari, già a novembre “Peeple” dovrebbe essere scaricabile sui propri iPhone e iPad: basterà avere 21 anni e un account su Facebook. Prima di attribuire voti e giudizi ai propri fidanzati o ex-fidanzati, amici, parenti, mariti o mogli, vicini di casa, capi d’ufficio, colleghi di lavoro, gente conosciuta al pub la sera prima, sarà necessario specificare in quale ambito si vuole inserire la persona (professionale, personale, romantico) dimostrando di possedere il suo numero di cellulare, a meno che non sia già presente nel database dell’applicazione. Inoltre, mentre le recensioni positive appariranno subito sul profilo, quelle negative saranno visibili nelle prime 48 ore in una casella privata dove poter contestare giudizi sfavo22

revoli ed eventuali offese. Insomma, una sorta di talent show virtuale su uomini e donne valutati come la qualità di un albergo su TripAdvisor o un qualsiasi oggetto da acquistare su Amazon. Almeno così doveva essere nelle intenzioni originarie delle due imprenditrici informatiche. Infatti, il popolo della Rete non l’ha presa benissimo. In poco tempo, specie dopo un articolo sul Washington Post, “Peeple” è diventata una calamita di aspre critiche e furibonde polemiche su Facebook e sul suo canale Youtube, con tanto di minacce di morte alle due creatrici, che sono passate dagli entusiasmi iniziali al dubbio di aver creato un mostro. Così la coppia Cordray-McCullough è stata costretta a una parziale marcia indietro. Prima ha provato a correggere il tiro precisando che: «Sarà solo un’app positiva: vogliamo portare la positività e la gentilezza nel mondo». Proposito alquanto irrealizzabile se si offre a circa 3 miliardi di internauti la facoltà, eticamente discutibile, di darsi un reciproco punteggio, soggetto a gusti, invidie, rancori personali, infischiandosene altamente della privacy e prestando il fianco a reati come il cyberbullismo. Successivamente la Cordray ha annunciato modifiche proponendo una versione più “morbida” di “Peeple”: non saranno possibili commenti negativi, inoltre il giudizio ricevuto sarà pubblicato solo se il diretto interessato darà il suo consenso, esattamente come gli endorsement su Linkedin.



Salute > di Elena Arrisico (www.tantasalute.it)

I BENEFICI DEL FRUTTO CachI

STRESS

Questo frutto invernale oltre ad essere molto ricco di vitamina C che rafforza il sistema immunitario, aiuta anche a calmare i nervi.

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e proprietà terapeutiche e i benefici dei cachi sono numerosi e tutti ottimi per la salute dell’organismo. A produrre questi dolci frutti è l’albero dei cachi – il cui nome scientifico è Diospyros Kaki – che appartiene alla famiglia delle Ebenacee e proviene dall’Asia: proprio nel continente asiatico, diversi di questi alberi furono in grado di sopravvivere alla bomba atomica di Nagasaki; caratteristica che conferì loro il soprannome di “Alberi della Pace”. Ma quali sono i valori nutrizionali e gli effetti benefici dei cachi? Scopriamo di più in merito. Hanno potere energizzante. I cachi contengono, fra le altre cose, in prevalenza acqua – circa l’80% – fibre, vitamine – la A e la C – e sali minerali, come il potassio, il manganese, il fosforo, il selenio, il calcio, il magnesio e il sodio. Proprio grazie al contenuto di queste sostanze, i cachi hanno un alto potere energizzante. Rafforzano il sistema immunitario. Grazie al contenuto di vitamina C, i cachi sono in grado di potenziare le difese dell’organismo e rafforzare, dunque, il sistema immunitario: il corpo è, quindi, in grado di difendersi maggiormente dalle aggressioni batteriche. Il sistema immunitario è molto importante ed è anche in grado di distruggere almeno una cellula cancerosa al giorno.

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Migliorano la digestione e combattono la stitichezza. I cachi sono in grado di migliorare la digestione e combattere la stitichezza: rappresentano, infatti, un’ottima soluzione nei confronti dei disturbi legati all’apparato digerente e intestinale. Sono, perciò, indicati per le loro proprietà lassative – grazie all’alto contenuto di fibre – ma, se consumati poco maturi, sono ricchi di tannini e, dunque, dalle proprietà astringenti. Vantano proprietà depurative e diuretiche. I cachi vantano, inoltre, delle proprietà depurative e diuretiche: queste caratteristiche sono, infatti, fornite dalla presenza di potassio. Contrastano lo stress, la stanchezza e l’inappetenza. Questi frutti sono, poi, ottimi per contrastare stress psicofisico, stanchezza – come quella cronica, che ha sintomi diversi - e inappetenza. I cachi non sono, però, indicati nei casi di diabete o obesità. Prevengono malattie cardiovascolari e migliorano l’assorbimento del ferro. I cachi sono capaci di prevenire le malattie cardiovascolari. Questi frutti possono, inoltre, migliorare l’assorbimento del ferro.


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Salute > di Daniele Lisi

manovre di rianimazione

INFARTO

Per soccorrere una persona colpita da attacco di cuore è importante arrivare in una struttura sanitaria attrezzata entro 45 minuti dal malore. Altrettanto fondamentale è saper intervenire per evitare l’arresto cardiaco.

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a rapidità di intervento può salvare la vita ad una persona colta da infarto miocardico acuto (IMA). In Italia, ogni anno, più di 300 mila individui perdono la vita a causa di questa sindrome provocata da un’insufficiente irrorazione sanguigna al cuore. Ovviamente non tutti gli infarti sono uguali: la maggior parte offre una possibilità di sopravvivenza, sempre che si intervenga velocemente; per altri invece non c’è scampo, in particolare quando ad essere interessato dall’occlusione è il tronco comune. Perciò, anche per quanto riguarda l’infarto, la parola magica è prevenzione, perché solo così è possibile evitare, o almeno ridurre drasticamente, il rischio di essere colpiti da un evento cardiaco più o meno catastrofico. È importante, quindi, condurre uno stile di vita sano, limitare, o meglio ancora, eliminare i vari fattori di pericolo e imparare a riconoscere i piccoli segnali di allarme, che molte persone invece sottovalutano. Oggi, se si interviene preventivamente, è possibile diminuire fortemente il rischio di infarto. Un tempo, in caso di occlusione di una coronaria, la sola possibilità di intervento era rappresentata da un’operazione di bypass, mentre oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, si può ricorrere ad

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una angioplastica. Ma, a parte la prevenzione, una grande importanza riveste anche la rapidità di intervento. È necessario poter arrivare in una struttura sanitaria attrezzata entro circa 45 minuti dall’infarto, così da ridurre il rischio di danno permanente al muscolo cardiaco. È anche fondamentale saper intervenire se una persona colta da infarto va in arresto cardiaco. Ovviamente la prima cosa da fare è chiamare immediatamente il personale medico, ma nel frattempo sarebbe necessario effettuare le manovre di rianimazione cardiopolmonare che possono abbassare in maniera significativa le percentuali di morte. Uno studio danese ha constatato che una corretta rianimazione cardiaca è in grado di ridurre del 30% la possibilità di danni permanenti al cervello e il rischio di morte. Purtroppo sono poche le persone che sanno praticare correttamente un massaggio cardiaco, che è la manovra più importante in caso di infarto del miocardio. È di pochi giorni fa la vicenda che ha interessato un giocatore di basket, colpito in campo da questo malore e salvato grazie al massaggio cardiaco praticato da una dottoressa che solo per caso era presente all’incontro. Si tratta di una manovra non particolarmente complessa, facile da imparare e


ARRIVARE IN UNA STRUTTURA SANITARIA ATTREZZATA ENTRO CIRCA 45 MINUTI DALL’INFARTO RIDUCE IL RISCHIO DI DANNO PERMANENTE AL MUSCOLO CARDIACO... che può essere eseguita senza eccessivi problemi. L’unica controindicazione è legata all’eventualità che si possa rompere una costola del paziente, ma questo sicuramente sarebbe il male minore se rapportato ad un arresto cardiaco. Riportiamo qui di seguito quanto spiegato da un medico rianimatore sulle modalità da seguire per effettuare una adeguata rianimazione con un massaggio cardiaco. È indispensabile ripristinare la circolazione altrimenti, con il cervello privo di irrorazione sanguigna, il paziente può morire nel giro di 8-10 minuti. Per prima cosa sistemare l’infartuato supino su una superficie rigida, quindi non sul letto. Inginocchiarsi vicino al collo e alle spalle del paziente, mettere il palmo della mano al centro del suo torace e l’altra mano sopra la prima. Tenere i gomiti diritti e le spalle in linea con le mani, così da poter praticare la compressione nel modo più efficace. Scaricare tutto il peso del corpo, e quindi non delle braccia visto che devono essere mantenute rigide, sul torace del paziente, e cercare di abbassare il torace stesso con forza, anche di cinque centimetri. Il ritmo delle pressioni dovrebbe arrivare più o meno a 100 compressioni al minuto. Continuare il massaggio cardiaco finché il paziente non dà segni di movimento, oppure finché non arriva l’ambulanza, senza mai interromperlo, nemmeno per eseguire la respirazione artificiale. Questa può essere praticata solo se si è in due persone a prestare soccorso all’infartuato: infatti il massaggio deve essere continuo e la cadenza costante, ed è comunque consigliabile protrarlo fino all’arrivo del personale di pronto intervento.


Salute > di Gianluca Rini (www.nanopress.it)

Perché siamo sempre stanchi

DORMIAMO?

Capita che, anche dopo 8 ore di sonno, ci sentiamo particolarmente affaticati. Non abbiamo ancora bisogno di dormire, ma avvertiamo la mancanza di forze fisiche e mentali, di cui non capiamo la ragione.

P

er rimediare sono utili alcune regole da seguire nella nostra vita quotidiana. E’ importante, ad esempio, svegliarsi abbastanza presto, fare il pieno di energia per mezzo di un’alimentazione corretta, praticare con regolarità l’attività fisica. Ma andiamo più in fondo e scopriamo quali possono essere le ragioni della stanchezza. Non ricevere abbastanza luce solare. La luce è alla base della regolazione dei ritmi biologici del nostro organismo. E’ il principale stimolo che ci porta a stare svegli. Per questo è molto utile esporsi alla luce solare già fin dal mattino. In questo modo il nostro ciclo circadiano rispetterà il suo percorso, rilasciando la melatonina la notte e consentendoci di addormentarci più facilmente. Non fare attività fisica. Sembrerebbe paradossale, ma per vincere la stanchezza dobbiamo muoverci e praticare attività fisica con regolarità. Le ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato che allenarsi ogni giorno aiuta a dormire meglio. Il momento più adatto per l’allenamento è il tardo pomeriggio. Basta anche un’attività fisica moderata. Soffrire di carenza di magnesio. Il magnesio è quel minerale che induce il nostro corpo a rilassarsi. Inoltre migliora la qualità del sonno e rende più semplice addormentarsi. Se a volte ci sentiamo stanchi, pur avendo dor-

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mito abbastanza, forse è perché soffriamo della mancanza di questo minerale. Procuriamocene una buona scorta attraverso una dieta corretta, preferendo alcuni cibi, come frutta secca, verdure a foglia verde, semi di zucca, germogli di soia, cereali integrali e legumi. Dormire fino a tardi. Se dormiamo fino a tardi, crediamo di essere più riposati. Questa convinzione è sbagliata, perché, se ci svegliamo all’ultimo secondo, non abbiamo la possibilità di prendere il tempo che ci serve per noi stessi e per organizzarci al meglio, in modo da affrontare tutti gli impegni della giornata. Soffrire di disturbi del sonno. La stanchezza può derivare anche da una cattiva qualità del sonno, problema che interessa chi soffre di alcune patologie legate al riposo notturno: apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo e altri disturbi del sonno che provocano insonnia e impossibilità di riposare bene. Anche il sovrappeso è un fattore determinante che influisce sulla qualità del sonno. di Gianluca Rini



Estetica> di Maria Teresa Moschillo

LE IDEE AUTUNNO/INVERNO PER

UNGHIE

Chic e raffinate, le unghie mat sembrano quasi di velluto. Abbiamo raccolto per voi tutte le idee più belle per l’autunno/inverno 20152016, in grado di soddisfare i gusti di tutte.

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i spazia dalle tonalità nude del rosa tenue e del sabbia alle unghie total black, per approdare alle nail art elaborate ed impreziosite da luminose applicazioni 3D, destinate a chi non vuole passare inosservata. Il finish mat rappresenta una valida alternativa a quello glossy e rispetto a quest’ultimo si dimostra, forse, ancora più versatile. Gli ultimi anni hanno visto spopolare gli smalti gel o a effetto glossy, dal finish estremamente brillante e luminoso. Tuttavia, c’è spazio anche per le unghie mat, impalpabili e chic quasi come se fossero di velluto. Il finish opaco è incredibilmente raffinato e si presta a tutte le nuance di colore di smalto, da quelle nude a quelle più cupe ed intense, come suggeriscono le principali tendenze unghie di questo autunno/inverno 2015-2016. Tra le idee più interessanti e glamour segnaliamo la rivisitazione di un classico del “mondo nail”, la french manicure, da realizzare su base mat e con french lucida, in contrasto. Provate ad utilizzare lo smalto nero per mani di grande impatto visivo e molto stilose; se desiderate, invece, una manicu-

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re di ispirazione romantica e che sia perfetta con qualsiasi look, scegliete la vostra nuance di nude perfetta, tra l’infinita gamma dei rosa e dei beige, e impreziosite, per enfatizzarne la bellezza con un tocco in più, un solo dito con applicazioni preziose e luminose. Se siete delle veterane della nail art provate a realizzare una delle tante proposte a tema autunnale che abbiamo selezionato per voi: ce ne sono di tutti i gradi di difficoltà, da quelle più basic alle più complesse, avvalendovi di smalti mat. In commercio sono disponibili tantissimi smalti ad effetto opaco tra cui poter scegliere, ma, in alternativa, non è assolutamente necessario svaligiare la vostra profumeria di fiducia e accantonare i vostri vecchi prodotti: basta, infatti, acquistare semplicemente un top coat matificante, in grado di opacizzare e rendere mat qualsiasi smalto voi abbiate già indosso.



Estetica > di Gimmi Longo

L’USO DEL Cacao e DEL caffè

CELLULITE Questo mese rinnoviamo due trattamenti che da sempre eseguiamo nei nostri centri e che come coadiuvanti nel trattamento della cellulite e dell’adiposità localizzata sono estremamente efficaci.

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a cellulite estetica, da non confondere con la cellulite infettiva, e più correttamente denominata panniculopatia edemato-fibro-sclerotica o PEFS, indica una condizione alterata del tessuto sottocutaneo che è ricco di cellule adipose. Si trova sotto la pelle ed è caratterizzata da ipertrofia delle fibre reticolari che rivestono le cellule adipose, dove, negli spazi intracellulari si accumulano liquidi (residui dei processi biochimici dell’organismo) in eccesso. Si tratta di un inestetismo che si riflette non solo sulla salute e sul benessere dell’organismo, ma anche sull’aspetto estetico, che spesso preoccupa molto le donne. Ma come per molti inestetismi vi sono preziosi rimedi naturali, che possono combatterla o addirittura sconfiggerla. Se volete farne un trattamento “domiciliare” il procedimento è piuttosto semplice: - prendere i fondi di caffè da poco utilizzati e mescolarli con dell’olio d’oliva fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo. In alternativa all’olio di oliva potete impiegare della crema idratante dall’odore più gradevole (ma si consiglia l’olio). La naturale funzione drenante della caffeina contenuta nei fondi di caffè (in quantità minima) è l’elemento che permette di combattere la cellulite (come potete verificare in molti prodotti contro la cellulite che, appunto, contengono caffeina), mentre l’olio d’oliva (o la crema) servono ad idratare la pelle. Ottenuto l’impasto di fondi di caffè e olio d’oliva potrete procedere in due modi, entrambi utili e consigliati: un massaggio vigoroso sulle parti

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con cellulite, in modo da riattivare la circolazione ed avviare il processo drenante, e l’applicazione di un impacco. Il massaggio con l’impasto può essere eseguito più volte alla settimana (almeno due o tre) per una decina di minuti circa; sono consigliate piccole rotazioni con la punta delle dita in modo da riattivare in profondità la circolazione della zona senza irritare la pelle. Terminato il massaggio si può ripulire la parte con acqua tiepida ed asciugare delicatamente con un asciugamano. Il metodo dell’impacco può completare il massaggio, magari eseguendo le due procedure in giorni alterni: è sufficiente distribuire uno strato di impasto con i fondi di caffè sulle zone colpite da cellulite e coprire le parti con della pellicola trasparente. L’impacco va tenuto per una ventina di minuti circa, dopo di che va tolto e la parte lavata accuratamente. Per ottenere gli effetti benefici si consiglia di ripetere con costanza, almeno un paio di volte alla settimana, queste procedure. Ovviamente è consigliato di nutrirsi in maniera sana, e seguire un corretto ritmo di vita, facendo spesso e volentieri del movimento o ginnastica. L’alternanza di un impacco con il cacao ricco di teobromina facilita la lipolisi e quindi il trattamento di grasso in eccesso nel corpo. Noi di Merlino e Morgana accompagniamo il trattamento con un massaggio drenante o sportivo ed ovviamente con prodotti che come produzione professionale sono ormai “mini tecnologie” che colpiscono solamente le zone interessate dall’inestetismo.



Ostetricia> a cura della Dott.ssa Alessandra Cafaro

COME RIUSCIRE A CONCILIARE

LAVORO Conciliare lavoro e vita familiare, lavoro e allattamento, è per le donne un diritto prima ancora che una necessità.

N

onostante i progressi compiuti negli ultimi anni, sono ancora oltre 800 milioni, ovvero il 41%, le donne lavoratrici che continuano a non avere un’adeguata tutela della maternità; allo stesso modo, i livelli di utilizzo del congedo parentale tra gli uomini continuano a restare bassi. Ma è veramente possibile tornare a lavoro continuando ad allattare? La maggior parte delle donne iniziano a svezzare i loro bambini nel momento in cui riprendono a lavorare. E’ una necessità indispensabile? Assolutamente no. L’esperienza ci dimostra che pur lavorando è possibile continuare ad allattare, con grandi benefici per la madre e per il bambino. È importante sottolineare che allattare al seno e lavorare non è un’impresa riservata alle sole super-donne! Tutte le ragioni per le quali l’allattamento materno è da preferire alla nascita, restano valide anche successivamente, quando il bambino ha 3 o 6 mesi. Il latte materno rimane l’alimento più adatto al bambino: ha una miglior digeribilità e garantisce una miglior protezione contro i rischi allergici e contro le infezioni recidive della laringe e dell’orecchio. Per il bambino che dovrà essere inserito al nido o affidato ad una babysitter e dunque che entrerà in contatto con molti germi nuovi, gli anticorpi trasmessi dal latte materno possono davvero fare la differenza. Importantissimi anche i benefici psicologici: la “separazione” può essere infatti addolcita, sia

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per il bambino che per la madre, dalla gioia e dalla sicurezza di questo legame preservato. Insomma, il vero segreto della riuscita è sapere che è possibile! Ovviamente, sarà importante per la mamma essere sostenuta da chi le sta intorno, dal papà del bimbo e dai professionisti sanitari; può essere d’aiuto, inoltre, conoscere altre donne che hanno vissuto o stanno vivendo la stessa esperienza. Dopo la ripresa del lavoro, è bene continuare ad allattare a richiesta quando si ha il bambino con sé; questo lo aiuterà a distinguere tra “quando sono con la mamma e posso ciucciare” e “quando la mamma non c’è e non posso ciucciare”; inoltre permetterà di mantenere costante un certo numero di poppate e quindi una buona quantità di latte. Sarebbe ottimale allattare il proprio bimbo prima di uscire di casa; se il luogo di lavoro è vicino lo si potrebbe allattare nella pause altrimenti sarà sufficiente raccogliere il latte, attraverso la spremitura manuale o un tiralatte manuale/ elettrico, e conservarlo! Per qualsiasi chiarimento o dubbio consulta la tua ostetrica di fiducia!

Ostetrica Dott.ssa Alessandra Cafaro Per maggiori informazioni o consulenze: e-mail: alessandra.cafaro@hotmail.it recapito telefonico: 340.5963210



Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

Gli alimenti che aiutano ad eliminare le

TOSSINE Il nostro organismo elimina le tossine principalmente attraverso il fegato, i polmoni e il colon, ma a volte un’alimentazione non corretta sovraccarica di lavoro questi organi rallentando tali processi.

U

na dieta sana e il consumo di alcuni cibi in particolare, ci aiuta a liberare l’organismo da scorie e tossine. Vediamo quali sono.

I carciofi: il consumo di carciofi aumenta la produzione di bile e supporta le funzioni epatiche. Inoltre favorisce la diuresi. I carciofi sono ricchi di potassio, ferro, inulina, sostanze ad azione antiossidante e cinarina.Consumali cotti al vapore e conditi con un filo d’olio extravergine d’oliva. Il coriandolo: conosciuto anche come prezzemolo orientale, aiuta a disintossicare l’organismo dai metalli pesanti, è una ricca fonte di vitamine A e K. La vitamina A è essenziale per la salute delle cellule e della vista. La vitamina K migliora la coagulazione del sangue e la salute delle ossa. Utilizzalo fresco per i tuoi condimenti. Il pompelmo: ricco di vitamina C, di antociani e licopene, sostanze che proteggono l’apparato circolatorio, ad azione antitumorale e anti radicali liberi. Ottimo aggiunto all’insalata oppure utilizzato per la preparazione di uno smoothie. Dott.ssa Tiziana Sacchetti Consulente Dietista ed Educatore alimentare

Il cavolfiore: fa parte delle crucifere, è ricco di vitamine e minerali, di antiossidanti, di colina e fibre. Favorisce la digestione e la disintossicazione del fegato. Consumalo per esempio come contorno, sotto forma di purea. Fiocchi d’avena integrali: alcuni studi dimostrano che il consumo regolare di fiocchi d’avena integrali aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare, di diabete, di obesità e ipertensione. Sono ricchi di manganese, che supporta la salute di pelle e ossa. Sono molto buoni consumati a colazione con una bevanda vegetale (il latte di cocco, mandorle… preferibilmente da agricoltura biologica). La barbabietola: è ricca di vitamine B3, B6, C, betacarotene, ferro, magnesio, zinco, calcio e fibre. Il consumo di barbabietole aiuta il fegato e la cistifellea ad eliminare correttamente le tossine e migliora i processi digestivi. Consumala come contorno, condita con olio extravergine d’oliva, spezie e aromi a piacere, succo di limone.

Per le vostre domande o per una consulenza inviate una mail a: info@benessereadieta.it www.benessereadieta.it


BENESSERE A

DIETA

La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qualità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella prevenzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata. Attività svolte: • Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-

sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta; • Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie

e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…; • Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…); • Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari; • Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

MAURITIUS IL SOGNO DI VIVERE IN UN PARADISO TROPICALE

UN VIAGGIO ALLE MAURITIUS SI ANNUNCIA SICURAMENTE RICCO DI EMOZIONI E DI ATTRATTIVE GRAZIE ALLE TANTE RISORSE: LA NATURA E I SUOI COLORI, I PAESAGGI, I MERCATINI ARTIGIANALI, LE DIFFERENZE RELIGIOSE E CULTURALI E ANCHE IL SETTORE TESSILE CHE CONTRIBUISCE A RENDERE QUESTO VIAGGIO UNA VERA ESPERIENZA SENSORIALE...

E

’ l’isola dell’Oceano Indiano al momento più conosciuta, anche se un tempo non era così. Nell’immaginario collettivo, infatti, i paradisi battuti dagli alisei con palme da cocco, spiagge bianche e acque cristalline si trovavano nell’Oceano Pacifico o nel Mar dei Caraibi. Oggi per fortuna è tutto diverso. Il settimo mare sta prendendo coscienza di sé, nelle sue acque 38

troviamo immersa la meta del viaggio di For You Magazine per questo mese di novembre: le Mauritius. Questo splendido posto si sta costruendo, da tempo, la fama di isola più accessibile di tutta la regione, con paradisi tropicali che niente hanno da invidiare a quelli di Maui o della Martinica, ma a prezzi molto competitivi. Benché situata al largo delle coste orientali africane, Mauritius ha in


effetti legami più forti con inglesi e francesi e una maggiore presenza di forza lavoro indiana rispetto alle nazioni africane continentali. Potrete gustare un piatto di ceci al curry o un delizioso ‘Yorkshire pudding’ sulla terrazza di un ristorante francese, il tutto accompagnato da vino di importazione o da una forte birra al malto, al suono di musiche creole o al brusio delle varie lingue parlate dagli abitanti dell’isola. Mauritius ospita strutture per tutti i gusti: dai resort marini per turisti viziati a sistemazioni presso la popolazione locale, che spesso affitta case e automobili per escursioni giornaliere. Se desiderate trascorrere una vacanza tranquilla dedicata a oziare sulla spiaggia, questo è il posto che fa per voi, ma non dimenticate di visitare anche le scoscese regioni dell’interno e la capitale cosmo-

polita del paese, Port Louis. Ad eccezione del periodo che va da Natale a Capodanno, alle Mauritius non esiste una reale differenziazione tra alta e bassa stagione. Il profondo ‘inverno’ dell’isola va da luglio a settembre, quando durante il giorno il clima si trasforma da appiccicoso a mite. È sicuramente questo il periodo migliore per visitarle, anche perché piove meno e il tasso di umidità è più contenuto che nel resto dell’anno. Dal punto di vista climatico, il periodo meno piacevole va da gennaio ad aprile, con giornate lunghe, troppo calde e umide per alcuni e con la minaccia di uragani nell’aria. In caso di piogge torrenziali, preparatevi a trascorrere alcuni giorni rinchiusi in casa. Le migliori immersioni si effettuano tra dicembre e marzo, quando l’acqua è più cristallina; da giugno

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

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GRAZIE AL CLIMA FAVOREVOLE, C’È SEMPRE UN BUON MOTIVO PER APPRODARE ALLE MAURITIUS, UNA DELLE ISOLE PIÙ BELLE DELL’OCEANO INDIANO

ad agosto le acque si prestano magnificamente al surf, mentre per le battute di pesca i mesi migliori sono quelli compresi tra ottobre e aprile, quando i grandi pesci si avvicinano alla riva in cerca di prede. A parte qualche turista che arriva alle Mauritius su uno yacht o in crociera, la maggior parte dei visitatori vi si reca con uno dei voli diretti in partenza soprattutto dalla Francia, ma anche da alcune capitali africane, asiatiche, europee e persino americane e australiane (via Europa). Prima di arrivare alle Mauritius è necessario possedere il biglietto di ritorno o di proseguimento alla volta di un’altra destinazione. Molte navi mercantili attraversano l’Oce40

ano Indiano, ma solo poche imbarcano passeggeri. Avrete più possibilità di trovare un passaggio sugli yacht privati che, nei mesi in cui non c’è rischio di cicloni, attraccano a Grand Baie o a Port Louis. Si tratta comunque di un’eventualità piuttosto remota. Forse l’unico modo sicuro per arrivare o partire via mare è prenotare un posto sulla motonave Mauritius Pride, che diverse volte al mese fa la spola tra Mauritius e Réunion, o imbarcarsi su una delle navi da crociera che periodicamente attraccano a Port Louis. L’isola è stupenda soprattutto per la flora e la fauna che offre. Fra i mammiferi che popolano l’isola si possono citare la mangusta e il cervo di Giava


lulano di vita; dalle specie che vivono nel reef (pesce pagliaccio, pesce pulitore, gamberetto delle attinie), alle diverse specie di mante, gli squali e le murene. Mauritius è ricca di vegetazione endemica (circa una specie su tre); la sua vegetazione originaria, però, è in grave pericolo a causa dell’introduzione di piante e animali estranei e delle monocolture. Per osservare la vegetazione autoctona di Mauritius, ormai, è necessario visitare i giardini botanici di Pamplemousses.

LE SPIAGGE TROPICALI DA SOGNO ED I PAESAGGI DA CARTOLINA RENDONO LE MAURITIUS ANCORA PIÙ AFFASCINANTI

(importato dagli Olandesi per essere usato come preda nelle battute di caccia). Nella zona del Rivière Noire si trovano anche maiali selvatici e macachi. Numerosissimi sono gli uccelli, sebbene anche in questo caso molte specie siano in pericolo. Fra le specie invece più diffuse si possono citare il Fody rosso del Madagascar, la maina indiana, il tessitore gendarme e soprattutto il bulbul dai mustacchi rossi. Le acque intorno a Mauritius, con la loro barriera corallina, pul-

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Design> di Alessandro Immordino

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1. Poppy by AMP Composite. Poltroncina a forma di fiore composta da diversi materiali (fibre di vetro, resina). Disponibile in diversi colori combinabili tra loro. Resistente a fattori esterni è ideale anche come poltroncina da giardino. Il cuscino può essere scelto sia in pelle che in tessuto. www.amp-composite.com

2. Gufram “La Cova”. Nell’immaginario collettivo cosa ci può essere di più Pop e surreale di un nido a scala umana dove rifugiarsi e trovare riposo? Questo capolavoro di Gianni Ruffi del 1972 edito da Gufram in edizione limitata non è un semplice prodotto di arredamento ma una vera e propria opera d’arte: La Cova è un luogo, uno spazio all’interno del quale sentirsi protetti, è la dimensione fisica ed immaginaria del relax assoluto. www.gufram.it

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Butterfly in legno velluto Butterfly B imbottita in ecopelle

3 4. Butterfly A. Divanetto in ecopelle della Collezione cARTesio. Produttore Formula5 DesignFactory. Design By studio Mena&DeNetto. Stessi materiali del modello Butterfly Art A ma con rivestimento in ECO-Pelle imbottito con schiume poliuretaniche. www.formula5.eu 3. Butterfly Art A. Poltrona in multistrato della Collezione cARTesio. Produttore Formula5 DesignFactory. Design By studio Mena&DeNetto. Materiali: pannelli in multistrato di okumè, tinto con vernici atossiche all’acqua, scocca metallica, tinta con vernici epossidiche con motivo “dipinto” realizzato a mano. Ogni pezzo risulta essere unico e non replicabile - tiratura limitata. www.formula5.eu 52

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HOME AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE, NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...

Per informazioni: redazione@foryoumagazine.it

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Teatro >

Al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, dal 12 al 22 novembre va in scena “Due partite”, una commedia dolce-amara, scritta da Cristina Comencini, dedicata al mondo femminile ma che è piaciuta molto anche agli uomini.

G

iulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti e Giulia Bevilacqua sono le protagoniste di questa interessante commedia scritta da Cristina Comencini per la regia di Paola Rota. Nel primo atto quattro donne, molto amiche tra loro, giocano a carte e parlano in un salotto. Si ritrovano lì ogni settimana. Nella stanza accanto le loro figlie giocano alle signore, si ritrovano anche loro ogni volta che si incontrano le loro madri. Nel secondo atto le quattro bambine sono diventate ormai delle donne che si vedono nella stessa casa e continuano quel dialogo, interrotto e infinito, sui temi fondanti dell’identità femminile. Sono le stesse attrici che avevamo visto interpretare il ruolo delle madri. Gli eventi che tengono unite queste donne, sono i più naturali e significativi dell’esistenza: la nascita e la morte. La conversazione procede tra di loro con un ritmo incalzante, tragico e comico al tempo stesso, e in questo flusso di pensieri e parole le loro identità si confondono e si riflettono in quelle delle loro madri, in una continua dinamica di fusione e opposizione, come in un gioco di specchi deformanti. La commedia lavora su diversi livelli, è un meccanismo perfetto

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che alterna momenti di comicità a momenti di vera e propria commozione, ma quello che più colpisce è un altro aspetto, fondamentale a teatro, che è quello fantastico, fantasmatico. Le protagoniste di questa storia sono donne che si proiettano madri, madri che immaginano come saranno le loro figlie, figlie che hanno assunto, mangiato e digerito le proprie madri per farsi donne autonome, diverse, opposte, e sorprendentemente vicine. Queste bambine che non vediamo mai e il loro perenne struggimento della crescita sono l’anima di questa commedia. La scrittrice di questa commedia Cristina Comencini in un’intervista a dichiarato: “Due partite” non è un testo psicologico. Rappresenta dei ruoli femminili assoluti. Ogni persona ha dentro di sé un pezzettino di ciascuna delle quattro donne che sono in scena. Come succede alle amiche quando sono molto unite, solo raccontandole insieme si riesce a cogliere la mutevolezza, la complicazione dell’animo femminile. Poltronissima Poltrona I Galleria settore A I Galleria settore B II Galleria

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Cinema > di Silvestro Bellobono

DANIEL CRAIG

SPECTRE Nuova avventura per 007, dal Messico all’Austria, da Londra a Roma in compagnia della “Bond Lady” Monica Bellucci. Ma per Daniel Craig potrebbe essere l’ultima volta al servizio di Sua Maestà.

E

con questo si arriva a 24! Infatti Spectre, diretto da Sam Mendes (già regista del precedente Skyfall) è il 24esimo film ufficiale sull’agente segreto 007, tutti tratti più o meno liberamente dai romanzi di Ian Fleming, il primo dei quali fu trasposto al cinema nel lontano 1962 con un semisconosciuto Sean Connery. Eppure il pubblico non sembra stancarsi mai, attratto dal rilancio continuo del franchise (il più longevo tra quelli in attività) che, andando avanti e indietro nella cronologia del personaggio, cambia ciclicamente sia il protagonista (dall’inizio ad oggi lo hanno interpretato 6 attori) sia i comprimari e i fitti intrecci spionistici dei “villain” che ruotano attorno a lui. Chi invece si è detto pubblicamente stanco di prestare il proprio volto all’affascinante James Bond è Daniel Craig che, giunto alla sua quarta pellicola consecutiva della saga, durante un’intervista, alla domanda se indosserebbe di nuovo lo smoking della spia ha risposto senza mezze misure: «Ora? Preferirei rompere questo vetro e tagliarmi i polsi. No, adesso no, assolutamente. Va bene così. Al momento ho finito. Voglio solo andare avanti». Sottolineando che i motivi sono soprattutto di stress fisico e di lontananza dalla famiglia, l’attore britannico ha poi precisato che farebbe un altro film su 007 «solo per i soldi». E già impazzano i rumor su chi potrebbe sostituirlo: da Tom Hardy (l’ultimo Mad Max) a Michael Fassbender (il giovane Magneto di X-Men), da Idris Elba 56

(visto da poco in The Gunman, che diverrebbe il primo Bond nero della storia) all’auto-candidatura di Hugh Jackman (ormai stufo degli artigli di Wolverine). Staremo a vedere, per adesso non resta che seguire ancora le vicende di Craig/Bond impegnato a sbrogliare la matassa di intrighi e complotti che si cela dietro alla misteriosa organizzazione nota come “Spectre”, guidata da Franz Oberhauser (Christoph Waltz), mentre il nuovo M (Ralph Fiennes) lotta per tenere viva l’MI6; intanto la segretaria Moneypenny (Naomie Harris) e l’esperto di gadget Q (Ben Whishaw) vengono in soccorso di Bond, che deve anche proteggere Madeleine Swan (Léa Seydoux), figlia del suo vecchio rivale Mr. White (Jesper Christensen), e al contempo guardarsi le spalle da Lucia Sciarpa (Monica Bellucci), la vedova di un criminale da lui ucciso. La Bellucci, che dall’alto dei suoi 50 anni portati magnificamente è stata definita la prima “Bond Lady” della saga, non sarà l’unica bellezza italiana presente nel film: infatti, diverse sequenze di Spectre sono state girate lo scorso febbraio a Roma, in particolare una spettacolare scena di inseguimento con la nuova Aston Martin DB10 ha avuto come location naturale le strade sul Lungotevere e in via Nomentana.

LA CANZONE PRINCIPALE DEL FILM, “WRITING’S ON THE WALL”, È STATA SCRITTA E INTERPRETATA DA SAM SMITH.


GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI Tratto dall’omonimo fortunato spettacolo teatrale andato in scena nei teatri di tutta Italia dal 2005 al 2007, che vedeva come unica protagonista Paola Cortellesi che firma la sceneggiatura della trasposizione cinematografica insieme a Massimiliano Bruno, Furio Andreotti e Gianni Corsi. La trama: cosa ci fa una giovane donna al nono mese di gravidanza con una pistola in mano puntata contro un poliziotto impaurito? Regia di Massimiliano Bruno Con Paola Cortellesi, Alessandro Gassman, Fabrizio Bentivoglio, Stefano Fresi Genere: Commedia Da giovedì 12 novembre al cinema

REGRESSION Un uomo viene arrestato per aver abusato sessualmente di sua figlia. L’uomo ammette la propria colpevolezza nonostante non abbia alcuna memoria dell’evento. Con l’aiuto di uno psicologo, cerca di rivivere i ricordi. Gli agenti di polizia vengono allarmati quando racconti analoghi arrivano da tutto il paese e finiscono per credere di aver scoperto una cospirazione nazionale e, forse, soprannaturale. L’abuso è vero o si tratta di qualcos’altro? Regia di Alejandro Amenábar Con Emma Watson, Ethan Hawke Genere: Thriller Da giovedì 12 novembre al cinema

IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI Il remake dell’omonimo film premio Oscar dell’argentino Juan Jose Campanella che trasforma la pellicola in una storia di vendetta. Un ex assistente del procuratore distrettuale, Ray Kasten (Chiwetel Ejiofor) torna a Los Angeles con una task force congiunta con l’FBI, ancora ossessionato dall’omicidio irrisolto che continua a tormentarlo. Regia di Billy Ray Con Julia Roberts, Nicole Kidman, Chiwetel Ejiofor Genere: Thriller Da giovedì 12 novembre

LORO CHI? Regia di Francesco Miccichè Genere: Commedia Con Marco Giallini, Edoardo Leo, Ivano Marescotti Da giovedì 19 novembre al cinema David, cresciuto in provincia, ha un’unica ambizione: guadagnare la stima del presidente dell’azienda in cui lavora, ottenere un aumento di stipendio e la promozione da dirigente. Finalmente la sua occasione sembra arrivata, ma l’incontro con Marcello, un abile imbroglione che aiutato da due avvenenti socie inganna le sue vittime facendogli credere di poter realizzare i loro sogni, manda a rotoli la tranquilla vita di Davide... la strana coppia, tra bisticci e complicità, si troverà a vivere avventure imprevedibili. 57


Musica > di Silvestro Bellobono

PAUSINI Esce finalmente “Simili”, il nuovo album della Regina del Pop italiano. Nella tracklist brani scritti da Antonacci, Jovanotti e Giuliano Sangiorgi. E a giugno 2016 partirà lo “Stadi Tour” con concerti a Milano, Roma e Bari...

S

emplice ma molto efficace: Simili, è il titolo del nuovo album di Laura Pausini, in uscita sul mercato il 6 novembre per l’etichetta discografica Warner Music. È l’artista di Faenza in persona, rivolgendosi ai suoi milioni di fan, a spiegare il motivo di questo nome: «Simili perché è quello che siamo, perché esprime esattamente quello che sento quando penso a noi. Uguali e differenti, uniti dagli stessi sogni, le stesse paure, le stesse emozioni. Simili come le impronte digitali: uguali e diverse. In cerca di altri noi per diventare una storia». Sono due le versioni di questo progetto di inediti: quella standard composta da 12 tracce e quella deluxe che ne contiene 15, oltre a un dvd con una breve anteprima di tutti i video girati per il disco. Il singolo trainante, già in rotazione nelle radio dal 25 settembre, è Lato destro del cuore scritto da Biagio Antonacci, un brano al quale la Regina del Pop nostrano si dice molto legata: «Il lato destro del cuore è quello che fa ripartire i battiti. Quando sento questa canzone mi viene sempre il magone. Sono molto contenta che sia mia, è bellissimo 58

cantarla perché tutti abbiamo vissuto un momento in cui non volevamo più innamorarci». Inoltre, hanno contribuito all’album altri due artisti illustri della musica italiana: Jovanotti, che ha composto il testo di Innamorata, e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, autore di Sono solo nuvole. Invece la canzone omonima che dà il titolo al disco, Simili, è stata scritta dalla Pausini assieme a Niccolò Agliardi (già collaboratore di lavori precedenti) e Edwyn Roberts (giovane cantautore e concorrente di “Amici”). Ma le belle notizie per i “Laura-maniaci” non finiscono qui. Infatti, a giugno 2016 partirà la tournée “Stadi Tour” composta da 3 date: Milano (4 giugno), Roma (11 giugno), Bari (18 giugno). «Il mini-tour negli stadi – ha dichiarato la Pausini – sarà molto importante, mi spaventa come fece San Siro anni fa. Esibirsi negli stadi non è facile, lo fanno alcuni colleghi maschi, vedremo come andrà». Infine, il prossimo ottobre inizierà la tournée nei palazzetti “Simili European Tour 2016” con 10 date tra Spagna, Francia, Germania, Inghilterra, Belgio, Svizzera.



Motori >

INFINITI Q30 COUPÉ E CROSSOVER INSIEME N

on chiamatelo suv, per favore. Anche se l’Infiniti Q30 aveva puntato ad integrare diversi stili in un unico prodotto, la versione di serie sposa il mondo delle auto tradizionali. Già dal nome è evidente la sua mission tutta rivolta all’asfalto, riprendendo quella Q lettera distintiva delle berline premium del marchio giapponese. Poi c’è l’altezza, più vicina a una berlina che non a un suv, visto il metro e 47 centimetri, a fronte di una lunghezza di 4 metri e 46. Stile affascinante, decisamente movimentato, Q30 prova a suggerire tratti sportivi, slanciati, merito proprio di quell’altezza ridotta che tanto va controcorrente e si sposa con una fiancata ricca di spigoli e superfici che si alternano. Tra i dettagli che catturano l’attenzione c’è il montante posteriore, a boomerang, ripreso fedelmente dal prototipo. Sarà la proposta della casa giapponese nell’oramai affollato mondo delle berline di segmento C premium. E’ strettamente imparentata con Mercedes Classe A, della quale riprende il pianale e le motoriz-

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zazioni, una base di livello per proporsi come un’alternativa originale sul versante del design. Parlando di motorizzazioni, l’Infiniti Q30 adotta l’1.6 litri turbo benzina da 122 cavalli (90 kW) o 156 cavalli (115 kW), accanto al diesel 1.5 litri da 109 cavalli (80 kW). Sempre a gasolio c’è anche il più grosso 2.1 litri capace di una potenza di 170 cavalli (125 kW). Sulle versioni più ricche, Premium e Sport, c’è anche il 2.0 litri turbo benzina da 211 cavalli (155 kW). I cambi sono due: c’è il sei marce manuale o, in alternativa, il doppia frizione automatico sequenziale a sette marce. Interni. Il tunnel centrale replica la disposizione della rotellina per gestire la multimedialità, accanto a due portabibite, così come il poggiabraccio. Apparentemente meno inclinata è la zona centrale, con linee che suggeriscono una maggiore verticalità della plancia. Le bocchette d’aerazione, il disegno dei braccioli sulle portiere e quello intorno alle maniglie, differenzia leggermente i due modelli, pur riscontrandosi alcuni componenti identici.

Fonte: www.allaguida.it



Agenda eventi

Fino al 22/11

13/11/15 Roma

RAF

DIRTY DANCING

Roma

Auditorium Conciliazione ore 21.00 Prezzi da euro: 25,50 a 45,00 Info: Ticket One

Fronte C.C. porta di Roma Prezzi biglietti da euro 22,00 PSYCHIATRIC CIRCUS Info: Ticket One

Dal 13/11 al 29/11

Dal 24/11 al 14/12

Roma

Roma

Gran Teatro ore 21.00 Prezzi da euro: 24,00 a 59,00 Info: Ticket One

L’AMICO DEL CUORE

14/11/15

25/11/15

Roma

Roma

Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 41,40 a 57,50 Info: Ticket One

SIMPLY RED

TIZIANO FERRO 62

Teatro S. Umberto ore 21.00 Prezzi da euro: 26,00 a 35,00 Info: Ticket One

NEK

Auditorium Parco della Musica ore 21.00 Prezzi da euro: 34,50 a 51,50 Info: Ticket One

21 e 22 Novembre

26/11/15

Roma

Auditorium Conciliazione ore 21.00 Prezzi da euro: 30,00 a 40,00 Info: Ticket One

Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 41,40 a 220,00 Info: Ticket One

Roma

MARCO MASINI


La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

NEGRAMARO

26/27/29 Novembre

Dal 9/12/15 al 18/01/16

Roma

Roma

Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 39,10 a 48,30 Info: Ticket One

Teatro Sistina Prezzi da euro: 34,00 a 55,00 Info: 06.4200711

IL MARCHESE DEL GRILLO CON ENRICO MONTESANO

Fino al 29 Novembre

Dall’ 11 al 13 Dicembre Roma

Roma

RODOLFO LAGANA’

CIRCO BIANCO

Teatro Tirso de Molina Prezzi da euro: 20,90 a 23,10 Info: Ticket One

MARCO TRAVAGLIO

Dal 6 al 10 Dicembre

27/28 e 30 Dicembre

Roma

Roma

Atlantico ore 21.00 Prezzi da euro: 10,00 a 22,00 Info: 392.9925497

Palalottomatica ore 21.00 Prezzi da euro: 48,30 a 92,00 LORENZO JOVANOTTI Info: Ticket One

Dall’ 8 al 31 Dicembre

31 Dicembre Roma

Roma

MAURIZIO BATTISTA

Teatro Vittoria ore 21.00 Prezzi da euro: 19,00 a 25,00 Info: 06.5740170

Teatro Olimpico Prezzi da euro: 25,00 a 43,50 Il 31/12 (80 a 130) Info: Ticket One

GIGI PROIETTI

Auditorium Parco della Musica Sala Santa Cecilia ore 22.00 Prezzi da euro: 90,00 a 180,00 Info: Ticket One 63


Claudio Scaringella

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Ingredienti per 4 persone

Una zucca gialla di medie dimensioni, 500 grammi di castagne, 500 grammi di gamberi rossi, mezzo litro di brodo vegetale, due cucchiai di parmigiano, mezzo bicchiere di latte, una cipolla, olio extravergine, sale, pepe ed un paio di foglie di alloro.

Preparazione della ricetta

P

ropongo oggi un piatto tipicamente autunnale, preparato tradizionalmente in Lombardia ed arricchito stavolta dalla fragranza dei gamberi rossi e dalla corposità delle castagne. Pulite la zucca, tagliatela grossolanamente e conditela con olio, sale e pepe, quindi fatela cuocere a forno moderato per una quarantina di minuti. Nel frattempo lessate le castagne, com’è consuetudine, in acqua salata e alloro. Sbucciate i gamberi lasciando attaccate le teste e le code, avendo cura di togliere il fastidioso budello aiutandovi con delle pinzette. In una casseruola soffriggete la cipolla ed aggiungete la zucca ed un po’ di brodo vegetale, il latte ed il parmigiano, frullate con il minipimer ed aggiungete altro brodo fino ad ottenere la consistenza desiderata. Sbucciate ora le castagne e

Livello difficoltà: media cuocete al vapore i gamberi o scottateli velocemente alla piastra e componete il vostro piatto ponendo la minestra di zucca così ottenuta sul fondo. I gamberi su di essa e le castagne ben calde con i crostini di pane (magari fritti…) completeranno l’opera. Dato che siamo in periodo, olio novello per arricchire questo piatto che verrà degnamente annaffiato da un bianco di buon corpo. Buon appetito!

Tempo di preparazione della ricetta:

60

minuti

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042



Avete finalmente eliminato gli ultimi influssi

spersore di energia: il destino suggerisce il

di un Saturno ormai già lontano e i primi ef-

vostro cammino e vi rende concentratori di

fetti benefici di questo transito passato già si

energia, catalizzatori di idee, eppure Mercurio vi impedisce di realizzare tutti i vostri piani perchè la coerenza per voi dura un istante. I vostri numeri fortunati: 24 - 34 - 79

che? Si, è tutto vero, ma non montatevi la testa, siete appena all’inizio e peccate di ottimismo. I vostri numeri fortunati: 21 - 66 - 67

minciando a intravedere alcuni segnali ultra-

uniti nelle acque profonde del vostro oceano, l’in-

terreni e capite cosi che le soddisfazioni della

tuizione unita alla forza del pianeta del dovere

vita non sono solo cibo, sesso e tranquillità. La Luna vi scuote dall’interno e vi rende più sensibili.

Scorpione

Auguri scorpioncini! Mercurio e Saturno sono

vi infonderà una caparbietà nel lavoro che neanche voi vi aspettate. Sfruttate l’onda, è il mese in cui bisogna raccogliere ciò che avete seminato! I vostri numeri fortunati: 10 - 49 - 84

Vi state concentrando troppo su obiettivi troppo

sagittario vi rendono ostili e intrattabili. Atten-

superficiali, avete paura di guardarvi allo spec-

zione a non cadere in punte di acidità, non ri-

chio e scoprire che dietro i vostri tram tram la-

sulterete più simpatici. Cercherete di rispolverare qualche vecchia fiamma perchè vi sentite vuoti: rimedio inutile se vi riempite solo di aria. I vostri numeri fortunati: 36 - 38 - 72

Sagittario

Un tormento siete questo mese, molti pianti in

vorativi alla fine non avete altre motivazioni per vedervi degni di vivere. Trovate la vostra essenza, il motore dei vostri pensieri, ma non in coppia. I vostri numeri fortunati: 57 - 73 - 12

Finalmente avete capito che tardare le reazioni

senso materno delle donne cancerine si risveglia

del destino non serve a nulla... perchè alla fine

e probabilmente per molte di voi è periodo di con-

la marea arriva ugualmente e i danni non sono

cepire una nuova vita. Saturno in Scorpione vi rende perspicaci e vi ricollega alle forze misteriose dell’acqua che vi governa, donandovi saggezza. I vostri numeri fortunati: 8 - 47 - 81

Capricorno

Il legame con la vostra famiglia si fa molto forte: il

minori. State incominciando ad avere coraggio di rischiare, è soltanto il primo passo, ma mettetevi in gioco, alla fine il rischio è divertente! I vostri numeri fortunati: 3 - 17 - 58

Un dissesto familiare ed emotivo vi scuote,

Una calma serafica vi domina, state vagliando

probabilmente state realizzando che ancora

nuovi orizzonti lavorativi ma al contempo non

non sapete distinguere bene tra un’amicizia,

vi fidate totalmente delle persone che vi cir-

una relazione già terminata e una nuova strada che non avete il coraggio di prendere perchè perdereste qualche aggancio prezioso. I vostri numeri fortunati: 22 - 53 - 69

Acquario

Gemelli Cancro Leone Vergine

scoprono: lavoro? casa nuova? entrate economi-

Una nuova fiamma di vita vi scuote, state co-

I vostri numeri fortunati: 9 - 23 - 55

66

Bilancia

La distrazione è un grande attrattore e di-

condano, avete bisogno di un lampo di genio. Si consigliano alleanze con Scorpioni e Bilance. La scelta del luogo? passeggiare e sentire... I vostri numeri fortunati: 44 - 71 - 80

Un disturbo fisico vi sta mettendo l’ansia e

Scontri in famiglia vi rendono tristi e demoti-

state pensando che avete sbagliato ad imposta-

vati, ma non sapete percepire che gli attacchi

re la vostra vita lavorativa su troppo stress...

nei vostri confronti non possono che stimolare

avrete delle ottime occasioni per riprendere

una crescita, chi vi ama non giudica ma vi pro-

coscienza e percezione di voi stessi. Si consiglia una camminata in montagna... I vostri numeri fortunati: 38 - 75 - 88

Pesci

Toro

Ariete

Oroscopo del mese >

tegge. Ascoltate e recepite... La passività non premia nessuno. I vostri numeri fortunati: 14 - 28 - 46




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