FOR YOU MAGAZINE_APRILE 2014

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Aprile 2014

AttualitĂ

Moda

Il fenomeno delle baby prostitute

Just Cavalli Collection

AttualitĂ Omicidi suicidi tra le mura domestiche

Salute Fegato ingrossato cosa mangiare?

Salute Cause e cura della Tendinite

Viaggio Le isole Fiji ...e molto altro ancora all’interno




Editoriale di RAFFAELLAPATRICELLI

Anno 5 - Numero 4 Aprile 2014

NON ESITATE ANCOR... Cari lettori,

For You Magazine Vicolo Brenta, 1 - Aprilia Tel. 333.6024565

il mese di aprile porta con sé una ricorrenza speciale. Il 23 apri-

Editore e Direttore Creativo Alessandro Immordino

di William Shakespeare, l’autore di teatro più conosciuto al Mon-

le – con esattezza - ricorre il 450esimo anniversario della nascita (presunta, valutando il battesimo documentato del 26 aprile 1564)

a.immordino@foryoumagazine.it

do. Il Bardo morì a 52 anni, lo stesso giorno, il 23 aprile, nel

Direttore Responsabile Raffaella Patricelli

nel 2016. Il quotidiano La Repubblica domenica scorsa ha dedica-

direttore@foryoumagazine.it

1616. Dunque il 400esimo anniversario della scomparsa cadrà to al grande potea britannico due pagine intense e ricche di parti-

Collaboratori

colari. Io approfitto e lo ricordo qui, prima di esortarvi ad iniziare la

Eugenio Giannetta, Sara Latorre Tiziana Sacchetti, Giusi Zardi Pamela Polizzi, Giovanna Testa Gianluca Rini

lettura, preziosa, del nostro magazine. E dunque con eterni dubbi

Stampa Arti Grafiche Europa Via Vaccareccia, 57 - Pomezia Per la tua pubblicità su FOR YOU MAGAZINE redazione@foryoumagazine.it www.foryoumagazine.it E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da For You Magazine Salvo accordi scritti le collaborazioni a For You Magazine sono da ritenersi gratuite e non retribuite

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010

Distribuzione gratuita

amletici, con il giovane amore nel cuore alla Romeo e Giulietta e con i tormenti tipici di Macbeth, vi suggerisco di condire i vostri giorni con le nostre rubriche e i nostri approfondimenti. Questo mese l’attualità sarà dedicata alla politica, al fenomeno delle baby squillo che tanto ha fatto discutere e alla violenza che sfocia tra le mura domestiche. Vi daremo però anche preziosi consigli su come superare gli attacchi di gelosia, vi parleremo di sogni e della balbuzie. Ampio spazio come sempre alla salute, ma anche all’estetica, alla scienza e alla moda. Questo mese si gira il mondo passando per le incantevoli Isole Fiji. Per quanto riguarda l’arte approfondiremo l’allestimento dedicato a Pier Paolo Pasolini a Roma, mentre il teatro sarà d’ispirazione felliniana con il nuovo spettacolo che vede protagonista Rossella Brescia. E dunque, non esitate ancor, buona lettura!

Raffaella Patricelli direttore@foryoumagazine.it



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inquestonumero

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10 Focus:

Pillole di conoscenza.

12 Attualità:

Le grandi manovre del Governo targato Renzi.

14 Attualità:

Il fenomeno delle baby squillo.

16 Attualità:

Famiglie che si amano da morire... Quando la violenza sfocia tra le mura domestiche.

22 Life:

Il disturbo della balbuzie.

24 Salute:

Fegato ingrossato: I sintomi e la dieta da seguire.

28 Salute:

10 alimenti per idratare bene la nostra pelle.

32 Estetica:

Le regole da seguire per avere denti sani e belli.

34 Alimentazione:

L’aspetto del cibo influenza il nostro cervello. Come i colori condizionano le nostre scelte a tavola.

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ommario Aprile

duemilaquattordici

40 Viaggio:

Le incantevoli isole Fiji.

44 Moda donna:

Just Cavalli Primavera/Estate.

46 Shopping:

Collezione Alon Livne.

48 Shopping:

Accessori donna Primavera/Estate.

50 Moda uomo:

Le nuove tendenze scelte per “Lui�.

52 Arte:

Pasolini al Palazzo delle Esposizioni.

54 Teatro:

Rossella Brescia in Amarcord.

60 Motori:

Nuova Audi A3 Cabriolet.

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CIVICO 39 Il sapore dell’eleganza... Confortevole, raffinato, veloce. Il modo intelligente di mangiare

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pranzo, a cena, di giorno o di notte per condividere emozioni, sentimenti e atmosfere attraverso la creazione di momenti di intenso coinvolgimento. Elegante ma informale, raccolto, vero punto di incontro per chi vuole sentirsi coccolato da autentiche specialità gastronomiche in un ambiente davvero glamour. Il giusto equilibrio tra i toni e gli esclusivi elementi di design ricordano le accattivanti atmosfere Newyorkesi. Lo Chef offre tante particolarità tradizionali dell’esperienza culinaria locale, rivisitate in chiave moderna. Nel menù troverete specialità di pasta, condite con ingredienti scelti appositamente per la loro freschezza ed il loro sapore. I piatti sempre preparati con la massima cura, sono un autentico piacere per i palati (anche quelli più esigenti). Infatti, in ogni portata è possibile trovare la passione della cucina, che si esprime attraverso una vasta scelta di pietanze selezionate. Il pesce sempre freschissimo, arriva quotidianamente ed è elemento principale del menù proposto. Oltre alle specialità marinare, meritano particolare attenzione le Carni danesi e nazionali. La carne bovina danese, conosciuta in tutto il mondo ed apprezzata per la sua qualità ed il carattere igienico della produzione, è tra le carni bovine più appetitose e diffuse, questo è dovuto principalmente al suo sapo-

re, accentuato dalla giusta proporzione di grasso intramuscolare e dal colore rosso acceso che la contraddistingue. Vi accompagneremo, inoltre, in un affascinante percorso fatto di stile, curiosità, cura e attenzione per i sapori della tradizione e la cultura dei formaggi e salumi. La carta dei vini creata sulla base del panorama vitivinicolo italiano è divisa per regioni con proposte di vini bianchi, rossi, frizzanti e fermi. All’interno della stessa, compaiono alcune delle aziende più blasonate e conosciute, senza dimenticare le nuove proposte. Il tutto con un rapporto qualità/prezzo ottimo. Civico 39, inoltre, da la possibilità alla propria clientela di acquistare il vino scelto, con uno speciale sconto rispetto al listino. Confezionato in carta da asporto per un eventuale regalo. La novità è il dopocena, che puoi trascorrere in un luogo speciale ed accogliente. Di prestigio anche il menù notturno con taglieri di salumi di suino e di cacciagione, selezione di formaggi con miele e mostarde, funghi porcini alla griglia, verdure grigliate e taglieri di carpacci di pesce elaborati con cura dallo Chef. Infine, una menzione speciale per i deliziosi cocktails preparati personalmente da Ugo: da sperimentare, come d’altronde tutto ciò che questo magico posto offre.

Aprilia, Via Augusto 39 Tel. 06.92730336_335.7435267 Contatto Civico Trentanove


Il nostro menù Antipasti di Mare Misto (caldi, freddi e crudi) Sautè di cozze Zuppetta di mare Parmigiana di mare Cocktail di gamberi Sautè di vongole veraci Carpaccio di pesce spada Fantasia di polipo e porcini

Antipasti di Terra Misto (prosciutto, salumi, formaggi e sfizi vari) Tagliere con degustazione di formaggi, mostarde, miele Tagliere con prosciutto iberico e pecorino Tagliere con specialità di cacciagione Salame di cinghiale con pepe, mortadella di cinghiale Salame di cervo, prosciutto di cinghiale

Primi di Terra

Primi di Mare Tonnarelli allo scoglio Spaghetti alle vongole veraci Spaghetti alici, alloro e pecorino Fettuccine gamberoni e funghi porcini Gnocchi abbruzzesi, polipo e olive di Gaeta Risotto alla pescatora o Crema di scampi Triangoli di pesce spada con frutti di mare gamberi e pachino Lasagna di mare

Risotto speck, zafferano, e semi di papavero Chicca, crema di zucca, porcini e guanciale Fettuccina al ragù di cervo e porcini Spaghetti alla carbonara tartufata Lasagna con ragù di cinghiale Lasagna con ragù di manzo Spaghetti alla amatriciana Pappardelle al cinghiale

Secondi di Terra

Secondi di Mare Seppie alla cacciatora Gamberoni e funghi porcini Gamberoni sfumati al brandy Frittura di calamari e gamberi Polipetti in riduzione di Chianti Trancio di pesce spada alla mediterranea Grigliata di calamaro, gamberone, scampo e trancio di pesce spada Calamaro ripieno su vellutata di radicchio in camicia di purea di patate

Tagliata di manzo danese e aceto balsamico Tagliata di Manzo danese e funghi porcini Tagliata di manzo danese con olio e sale Tagliata di manzo danese con rucola, pachino e scaglie di grana Tagliata di manzo danese e tartufo Millefoglie di manzo (manzo, melanzane, mozzarella) Bistecca danese

I nostri Dolci Tortino al cioccolato, Bacio, Dolce amore Sbriciolata, Spuma di mascarpone Croccante di nocciole con gelato alla crema e frutta fresca


Pillole di conoscenza >

FOCUS

Si può essere allergici ai baci?

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n un certo senso, sì: i baci, infatti, possono scatenare reazioni di vario tipo in chi soffre di allergie alimentari, se l’altro ha mangiato il cibo allergizzante. Da uno studio dell’Università della California (Usa) è emerso che su 379 pazienti con allergie alla frutta secca, 20 (circa il 5%) avevano avuto una reazione allergica dopo un bacio. E non sono “incriminati” solo i baci passionali: può bastare un bacino sulla guancia per provocare, in un minuto, prurito, gonfiore o orticaria, nel punto di contatto delle labbra, e talvolta gravi difficoltà respiratorie. In genere, i baci diventano innocui entro sei ore dall’ingestione del cibo. C’è qualche rischio anche per le allergie ai farmaci: meglio non baciare profondamente chi ha appena assunto un farmaco al quale si è allergici. Bisogna insistere. Però i baci sono anche in grado di alleviare le allergie. Lo ha dimostrato l’immunologo giapponese Hajime Kimata, dell’ospedale Satou di Osaka: ha chiesto a 48 pazienti con dermatite allergica o raffreddore da fieno di baciarsi per mezzora con il partner. Dopo le “sedute” di baci, i loro livelli di IgE (anticorpi implicati nelle reazioni allergiche) calavano notevol-

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mente, più di quanto avvenisse con soli abbracci e carezze. Oggi ci si bacia di più o di meno di ieri? Il bacio come segno di affetto ha origini millenarie e sembra derivi dall’abitudine delle donne di svezzare i figli passando nella loro bocca il cibo già masticato. Baciare è quindi un istinto molto antico (anche se non è diffuso in tutte le culture) e il baciarsi di più o di meno in determinati periodi storici è dipeso da influenze culturali. Divieti, alitosi e tabù. Oggi, per esempio, ci si bacia certamente di più in pubblico rispetto a quanto avveniva prima della liberazione sessuale degli anni 60/70 quando questo gesto era considerato disdicevole ed era persino punito dalla legge. Nel privato, tuttavia, il bacio era diffuso quanto oggi. Alcuni storici sostengono tuttavia che il bacio sulla bocca fosse molto meno praticato nei secoli passati, quando non era stata ancora sconfitta l’alitosi... Certamente, era poco frequente nel Medioevo, perché la Chiesa considerava il bacio “passionale”, anche tra coniugi, un peccato mortale. www.focus.it


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Perché mangiare alla mensa fa ingrassare di più?

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erché c’è una gran varietà di cibi, si riempie il piatto e... si mangia! Servendoci da soli, infatti, mettiamo sul piatto una quantità di cibo superiore rispetto a quanto accade al ristorante. Inoltre, scegliamo i cibi più invitanti e più grassi: circa il 92% in più di calorie. Peso forma. Mangiare alla mensa delle aziende e delle università, o nei ricchi buffet degli hotel e dei villaggi vacanza, sarà dunque piacevole ma è decisamente deleterio per il nostro peso forma. Finora potevamo immaginarlo, adesso lo ha provato, con varie ricerche specifiche, lo psicologo americano Brian Wansink, docente di scienza della nutrizione della Cornell University. Nel suo libro Mindless eating sostiene che la dieta migliore è quella che non ci si accorge di fare. E snocciola alcune regole per mangiare presso mense e buffet senza abbuffarsi di cibo in più. Piatto piccolo, meno cibo. Fra le tante dritte, c’è per esempio quella del piatto piccolo. Se scegliete il piattino da frutta (diametro 19-20 cm) invece di un piatto piano normale (diametro 24-28) consumerete il 22% di cibo in meno. Identico procedimento con il bicchiere. Se bevete vino, birra o bibite (per l’acqua, ovviamente non importa) sceglietelo alto e stretto: a causa di un effetto ottico, nel bicchiere largo e basso si versa il 28% di più. Lo sapevate? di Fabrizia Sacchetti

Le persone creative sono più intelligenti?

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ì e no, perché il pensiero creativo non segue la rigidità di quello logico. Le persone creative tendono in effetti ad avere un Quoziente Intellettivo sopra la media. Non è detto però il contrario, cioè che Q.I. molto elevati siano associati anche a molta creatività. Infatti, ciò che comunemente si considera espressione dell’intelligenza, cioè il pensiero logico, permette di risolvere i problemi ragionando sui dati che si hanno a disposizione, mentre il pensiero creativo procede per associazioni inedite e inattese, che vanno oltre le premesse, arrivando a soluzioni nuove e originali. Ciò implica la capacità

di abbandonare temporaneamente la rigidità del pensiero logico. Sinergie cerebrali. Oggi si sa che l’atto creativo implica un’integrazione fra l’emisfero destro del nostro cervello, più emotivo e associativo, e quello sinistro, più logico e analitico. Per risolvere un problema, il sinistro si concentra sugli elementi noti e sulle soluzioni familiari. Se la risposta non arriva, il destro esplora i ricordi remoti e genera associazioni di idee. Ma spetta ancora al sinistro valutare queste idee, individuare quella veramente valida e poi stabilire come realizzarla. 11


Attualità > di Eugenio Giannetta

le grandi manovre di

governo e speriamo sia davvero la svolta buona

Come sta procedendo questo Governo? Quali strategie sta mettendo in atto Matteo Renzi? Il punto di partenza è senza dubbio il sì del Senato all’addio delle Province così come le abbiamo conosciute per tutto questo tempo.

I

l provvedimento adesso passerà alla Camera in attesa di essere convertito in legge. Al voto 293 senatori, di cui 160 a favore e 133 contro. Il significato più profondo di questa operazione, adesso, è nelle riforme, nella nascita di città metropolitane e nella lotta agli sprechi. La parola d’ordine è tagli, con l’altra grande crociata del neo leader Matteo Renzi per portare avanti il concetto di giustizia sociale; d’altra parte in questi anni sono diminuite notevolmente le retribuzioni dei lavoratori mentre lievitavano quelle dei manager. Via le Province, superato il Senato, tetto ai dirigenti pubblici. Per Matteo Renzi è importante che si vada tutti alla stessa velocità, seguendo un modello di scelte economiche ed “ecologiche” al tempo stesso. Riguardo alle Province, il disegno di legge Delrio impedisce che il 25 maggio si vada a votare per 52 consigli provinciali su 110 esistenti. In attesa che venga riformato il Titolo V, è sicuramente un risparmio immediato (si parla di circa 600 milioni di euro tra indennità degli amministratori e mancati turni elettorali) che semplifica notevolmente l’organizzazione burocratico/statale e taglia spese imminenti. Cancellate le Province, dal 1° gennaio 2015 nasceranno dieci cit12

tà metropolitane gestite dal capoluogo con relativo aumento di incarichi: Torino, Genova, Firenze, Napoli, Bologna, Roma, Bari, Reggio Calabria, Milano e Venezia. I nuovi enti, oltre a risparmiare, dovranno occuparsi ovviamente di piani regolatori riguardo a trasporti e istruzione. I sindaci assumeranno i poteri dei presidenti delle Province e i dipendenti provinciali passeranno alle Regioni. Il prossimo passo di Renzi, poi, sarà il decreto lavoro. Il “rottamatore” è determinato ad andare avanti e a farlo a modo suo, dicendo basta a meccanismi fin troppo conosciuti che sono stati la spina nel fianco di questo Paese per anni. Il piano del lavoro prevede un contratto unico, un assegno universale per chi perde il lavoro con conseguente obbligo sui corsi di formazione e l’impossibilità di rifiutare nuove proposte lavorative, ma tutto ciò fa discutere, perché la domanda che Cgil, Cisl e Uil pongono in coro è la seguente: in questo modo come crea nuovi posti di lavoro? Era quello il problema da affrontare e il mostro da sconfiggere. Oltre ovviamente alla ricostruzione di un clima di rinnovata fiducia verso le istituzioni. Ma è giusto che i problemi vengano affrontati uno alla volta, per dare «segnali forti» come ammette Renzi. Citando l’ormai famoso hashtag che spopola sui social network - in particolare su Twitter - che sia davvero #laSvoltabuona per un cambiamento che possa essere un nuovo e importante inizio?


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Attualità > di Pamela Polizzi

Fenomeno

baby squillo

Minorenni si prostituiscono in cambio di soldi e regali. Tra scalpore e morbosa curiosità, le indagini si estendono a macchia d’olio in un vortice di sesso, droga e denaro che travolge l’Italia intera.

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uando si parla di prostituzione minorile, il pensiero evoca storie di violenza e miseria, di soprusi e sfruttamenti perpetrati da organizzazioni criminali che lucrano immoralmente sul traffico di essere umani. Tuttavia, al centro delle recenti vicende di cronaca, non ci sono i nefasti risvolti del deprecabile turismo sessuale né tantomeno lo stereotipo corrente del sesso a pagamento come ultima disperata spiaggia di clandestine vittime di un’integrazione impossibile; a fare notizia, oggi, è la scelta consapevole di adolescenti comuni disposte a vendere il proprio corpo per garantirsi soldi, droga e lussi sfrenati. Le indagini condotte dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Roma, che si sono concluse il 28 Ottobre scorso con l’arresto di 5 italiani accusati di aver avviato

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alla prostituzione due ragazzine di 15 e 16 anni, hanno portato alla luce un fenomeno tanto ben celato quanto profondamente radicato nel tessuto nazionale. Milano, Roma, Bologna, Firenze: scenari di storie drammatiche che, nel loro crudo cinismo, allibiscono e sconvolgono gran parte dell’opinione pubblica. La faccia inedita e “pulita” della prostituzione è rappresentata da giovani ragazzine, ribattezzate babysquillo o baby-prostitute, convinte che il vendere sé stesse sia del tutto normale, una delle tante gavette possibili per farsi strada nella vita; vivono il loro corpo in modo desensibilizzato ed estraniante poiché lo ritengono merce di scambio e veicolo per soddisfare l’incontenibile desiderio di possedere tutto ciò che desiderano, compresa la droga. «A me è piaciuta l’idea di fare tanti soldi in modo rapido, così ho deciso di iniziare; a mia madre non dicevo dei clienti, lei pensava che spacciassi droga», questo è quanto dichiarato da una delle due ragazze romane coinvolte nello scandalo di pochi mesi fa; al di là del discutibile comportamento dei genitori, ciechi e disattenti nel non accorgersi che le proprie figlie possedevano oggetti poco adeguati al tenore di vita delle famiglie stesse,


Tra i tanti clienti facoltosi più o meno noti, una ventina in tutto tra imprenditori, impiegati e professionisti, spicca il nome di Mauro Floriani (nella foto a destra) dirigente di Trenitalia, ex ufficiale della Guardia di Finanza e marito della senatrice Alessandra Mussolini indagato, insieme agli altri, con l’accusa

di prostituzione minorile; almeno loro pagheranno cara, se la giustizia farà adeguatamente il suo corso, la deriva psicologica delle squillo improvvisate. Non del tutto incolpevole, in questo disarmante stato di cose, la società moderna che continua a cambiare repentinamente rendendosi, talvolta, oppressiva e invisibile. Una società che rispetto al passato è sempre più consumista e ipersessuata e che ha avallato, lei stessa, un modello prostituivo: senza scadere in becera demagogia, è lampante la presenza, in tv e per strada, di persone esaltate e strapagate per non saper far nulla. Resta da chiedersi, allora, prima ancora di indignarsi e storcere il naso, quale siano e che peso abbiano le responsabilità dell’intera società nella diffusione di una tale forma di smercio sessuale a fini consumistici e voluttuari.

ciò che colpisce è il loro non sentirsi vittime. Non solo difendono a spada tratta gli affezionati clienti ma ritengono di non dover dare alcun tipo di spiegazione o giustificazione alle loro personalissime scelte. La prostituzione minorile di cui parliamo viene vissuta dalle stesse protagoniste come una qualsiasi attività post-scolastica; ne giovano loro perché riescono a guadagnare anche 500 euro in un solo pomeriggio e ne giovano i colletti bianchi spregiudicati e ultra-maggiorenni che le adescano e le frequentano nonostante posizioni lavorative socialmente in vista.

CASTRAZIONE CHIMICA PER PEDOFILI E MOLESTATORI (Alessandra Mussolini, 09/11/04)


Attualità > di Pamela Polizzi

morire Le difficoltà attuali inaspriscono i conflitti familiari: tra disperazione e solitudine sociale aumentano gli omicidi-suicidi maturati in condizioni di indigenza.

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atti terribili di cronaca nera dei quali sentiamo parlare sempre più spesso: si tratta degli omicidi maturati tra le mura domestiche in cui qualcuno uccide membri della sua famiglia, o la famiglia intera, per poi tentare di togliersi la vita. Cosa può spingere una persona a macchiarsi di simili atrocità? Al di là delle spiegazioni psicologiche relative alla labilità della mente umana, sembra esista un’effettiva, e drammatica, relazione tra tragedie familiari e aggravio della crisi economica. I criminologi li definiscono “annientatori familiari” e sono i più oscuri e misteriosi tra gli omicidi; nonostante ogni tragedia sia storia a sé, tutti coloro che uccidono mogli, mariti, figli, genitori condividono la schiacciante sensazione di impotenza e di fallimento nei confronti di determinati ideali umani e sociali. In particolar modo, il rischio di non riuscire a provvedere alle necessità della famiglia, piuttosto che rafforzare la volontà necessaria a superare qualsivoglia ostacolo, espone a maggiori episodi depressivi che inducono mancanza di lucidità e di coscienza. Si tratta di persone evidentemente fragili, in cui la disperazione si aggiunge ad una rabbia accecante e ad una frustrazione già consolidata; pertanto, dinnanzi a situazioni economicamente difficili, esse non trovano altra via d’uscita che togliersi la vita e toglierla ai loro congiunti, quasi a volerli preservare da un futu16

ro di stenti e difficoltà. Episodi di questo tipo si possono evitare? Se non ci fossimo trovati in un periodo così critico, qualcos’altro avrebbe potuto scatenare la furia omicida-suicida di chi stermina i propri familiari? Pur non potendo fornire risposte certe a tali domande, è indubbio che una situazione nazionale positiva possa risparmiare tanti disagi. In moltissimi casi, infatti, l’incapacità di intendere e di volere matura in situazioni di solitudine profonda, situazioni in cui la convinzione di non potercela fare annienta qualsiasi barlume di speranza. Sebbene il legame tra follia omicida e situazione economica non sia stato ancora esaustivamente dimostrato, già nel 2009 uno studio condotto dall’Università di Oxford e dalla London School of Hygiene pubblicato su “Lancet” (rivista scientifica di ambito medico) dimostrava la correlazione tutt’altro che casuale tra mancanza di lavoro ed aumento di suicidi/omicidi: in particolare si registrò, all’incremento dell’uno per cento del tasso di disoccupazione, l’aumento dello 0,8 per cento dei suicidi e omicidi fra persone di età inferiore ai 65 anni. Allora, se il massacro di intere famiglie è imputabile, almeno parzialmente e almeno in alcuni casi, alle condizioni di indigenza in cui versano gran parte dei cittadini, lo Stato non può dirsi esente da ogni responsabilità. Sebbene non si possa ridurre tutto a ragioni di disinteresse politico, una maggiore attenzione ai casi in cui si siano già colti segnali di violenza e una maggior impegno nei confronti delle famiglie che chiedono disperatamente aiuto potrebbero evitare, o quanto meno limitare, fenomeni di massacri domestici.



Life > di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

gelosia La gelosia può anche diventare una sorta di malattia di coppia, come si possono superare gli attacchi? Come si può vivere una vita di coppia tranquilla?

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utti, chi più chi meno, abbiamo provato “attacchi” di gelosia. Ma cos’è la gelosia, questo sentimento che nasce dall’idea di poter perdere da un momento all’altro la cosa più cara che si possiede? Troppo spesso la gelosia, spinta dall’emotività, porta a compiere gesti eccessivi e conduce all’effetto contrario da noi desiderato: chi ci ama, chi ci è amico, ci abbandona. La gelosia, la sindrome di Otello, è un sentimento direttamente collegato alla possessività, ossia nasce, come abbiamo detto, dalla possibilità di perdere qualcuno che riteniamo “nostro” e che nessuno deve avere. La gelosia riguarda entrambi i sessi e generalmente vi è un’ampia percentuale di persone che si dicono e sono gelose. Questo stato emotivo se esasperato può minare la serenità di chi la prova e delle persone che la circondano. In alcuni casi, può diventare una vera ossessione che spinge ad intraprendere comportamenti sbagliati e lesivi. La persona gelosa è costantemente in uno stato di tensione. Tale condizione viene determinata dalla presenza di un conflitto tra esternare i propri dubbi e pensieri o apparire esteriormente tranquillo. La gelosia può essere determinata da avvenimenti accaduti in passato oppure da un senso di inferiorità ed insicurezza. Durante 18

uno di questi attacchi si può manifestare uno stato generale di agitazione che comprende anche un aumento della sudorazione e della pressione arteriosa. Per superare la gelosia bisogna intraprendere un percorso di crescita personale con l’aiuto del proprio partner e di un professionista. Soltanto in questo modo è possibile modificare gli atteggiamenti sbagliati, imparando quelli positivi utili per vivere in maniera più rilassata e serena. La gelosia si può curare e questo stato emotivo deve essere superato con un adeguato trattamento psicologico e psicoterapeutico, ma anche con l’avere un’ampia fiducia nel partner e nel non assillarlo e non porlo in una conseguente situazione di inferiorità psicologica. Non di rado, quando si è gelosi si tende ad appartarsi e a vivere chiusi nel proprio guscio, intrattenendo pochissime relazioni interpersonali. Questo comportamento manifesta la paura, spesso irrazionale, di perdere il proprio partner. Per reagire a questa situazione bisogna chiedere il supporto della persona amata e cercare, a piccoli passi, di riconquistare una dimensione sociale ampia e soddisfacente. Se, invece, il sentimento è dettato dalla voglia di esclusività e di possesso bisogna capire che è impossibile appropriarsi di un individuo in maniera completa; quindi, diventa fondamentale lasciare al proprio partner degli spazi vitali utili anche per rinforzare la relazione. Non si tratta di risolvere esclusivamente il problema della gelosia ma di affrontare il problema della fiducia nelle relazioni anche oltre l’amore e l’amicizia.



Life> di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

Il ricordo dei

sogni

Un sonno ristoratore, profondo, continuo, non intervallato da momenti di risveglio, impedisce la memorizzazione del sogno.

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e ricordi i tuoi sogni significa che… non dormi bene. È la conclusione cui è giunto uno studio condotto da un gruppo di ricercatori presso il Lione Neuroscience Research Center, che ha studiato l’attività cerebrale di alcuni soggetti divisi in due gruppi. Da una parte i cosiddetti sognatori, ovvero, coloro che riuscivano a ricordare una media mensile di 5,2 sogni al risveglio e i non sognatori, coloro che, invece, li ricordavano solo un paio di volte al mese. La ricerca in questione ha portato alla scoperta di una zona del cervello di cui non si conosceva l’esistenza, ovvero, una giunzione temporo-parietale, definito quindi come centro di elaborazione informazioni che risulta più attivo in quei soggetti che ricordano i sogni, rispetto a coloro che, invece, dei loro sogni hanno una memoria molto limitata. Alla fine si è potuto stabilire che chi ricorda i propri sogni dorme meno bene rispetto a chi invece ricorda meno. Un sonno ristoratore, profondo, continuo, non intervallato da momenti, seppur brevi, di risveglio, di fatto impedisce a questa area del cervello appena individuata di elaborare l’attività onirica e di archiviarla. La memorizzazione avviene, quindi, quando è presente una certa attività cerebrale. Questa si verifica nei momenti di veglia, anche se brevi, certamente non durante il sonno. 20

Secondo gli autori della ricerca è anche possibile che chi ricorda più facilmente i sogni, produca una maggior quantità di attività onirica rispetto ai cosiddetti non sognatori, tuttavia la differenza fondamentale è data appunto dalla diversa qualità del sonno. Chi dorme meglio e senza interruzioni, chi al risveglio asserisce di aver dormito come un sasso, non ricorderà nulla della sua attività onirica, anche se presente. Di contro, coloro che, invece, hanno un sonno intervallato da momenti di veglia, seppur di breve durata, avranno maggiore memoria della propria attività onirica. La ricerca tuttavia non fa alcun cenno ad un certo fenomeno che tutti sono in grado di verificare in base alle proprie esperienze. Anche chi ricorda i sogni appena fatti, i cosiddetti sognatori, solitamente hanno memoria della propria attività onirica solo per un breve periodo, in genere al risveglio e nei minuti o anche ore successive, il ricordo comincerà a svanire lentamente, fino a scomparire del tutto. Resterà comunque la consapevolezza di aver sognato e di aver ricordato il sogno al risveglio. Probabilmente l’attività onirica genera esperienze troppo labili, che poco o nulla hanno a che fare con la realtà, nel senso che sono meno forti di ciò che si vive da svegli. Non sembra, però, essere per tutti così, o almeno non è sempre così, perché alcuni sogni, come quelli drammatici o alcuni incubi, proprio per il fatto di essere più forti, quasi reali, lasciano un segno più duraturo, restando più a lungo nella memoria dopo il risveglio.



Life> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Il disturbo della

Balbuzie cause, cura ed esercizi

La balbuzie è un disturbo del linguaggio, caratterizzato da blocchi, esitazioni e ripetizioni.

I

n genere il tutto comincia a manifestarsi in una fase che va dai 3 ai 6 anni e i sintomi possono diventare più acuti, in corrispondenza di situazioni come stress e nervosismo. E’ difficile dire con sicurezza quali siano le cause della balbuzie. Di certo, comunque, il tutto va ricondotto ad una relazione con gli altri, a fattori di tensione emotiva o ad eventi traumatici, che influiscono determinando la situazione. Esistono diversi tipi di cura, ai quali si può fare ricorso, anche se non è detto che essi possano rivelarsi efficaci. Da non trascurare appositi esercizi. Le cause Le cause della balbuzie rappresentano ancora un oggetto di indagine per la ricerca scientifica. Si tratta spesso di fattori complessi, nei quali confluiscono elementi comportamentali, psicodinamici, organici e funzionali. Per la balbuzie evolutiva non si sa bene quali elementi prendere molto in considerazione. Diverso è il caso in cui il disturbo può essere acquisito, 22

perché si potrebbe trattare di neoplasie alla testa, ictus, lesioni e traumi gravi. Ci sono fenomeni di origine psicogena, le cui cause potrebbero essere legate ad un trauma dell’infanzia, ad un lutto, oppure potrebbero essere rintracciate in una forma di reazione psicologica in risposta ad un incidente fisico. Sicuramente entrano in gioco reazioni all’ansia, allo stress e alla tensione emotiva in generale. Ecco perché, quando un bambino manifesta questo tipo di disturbo, è necessario che i genitori non aggravino la situazione, portando il tutto a forme esagerate di esasperazione e di preoccupazione. Gli esperti sottolineano anche come, almeno in alcuni casi, possa influire anche la genetica. Non è detto che chi presenti dei parenti balbuzienti cada necessariamente nello stesso disturbo, ma il rischio potrebbe essere maggiore. Certamente, in ogni caso, non si può affermare con certezza un’ereditarietà del disturbo. La cura Per la cura della balbuzie esistono diversi approcci terapeutici. Fra questi il primo da tentare è quello dell’autoterapia, che consiste nel prendere consapevolezza della disfunzione verbale e nell’accrescere il desiderio di guarire. Spesso, comunque, da soli non si riesce a fare molto, ma potrebbe essere necessario l’aiuto di un logopedista. Attraverso l’apporto


di un esperto si potrebbero individuare i fattori psicologici che incidono, per poter provare a desensibilizzare ansie e paure. L’obiettivo è quello di modificare la balbuzie, cercando di evitare i blocchi verbali. In questo senso il lavoro del logopedista potrebbe essere accompagnato anche da un consulto psicologico. Si fanno poi degli esercizi che riguardano la respirazione, la corretta articolazione delle labbra e della lingua e la fonazione. Esistono, inoltre, delle apparecchiature elettroniche, che hanno l’obiettivo di migliorare la fluidità del linguaggio. Il tutto consiste nel far sentire al paziente la sua voce in modo alterato, attraverso una percezione del ritardo della voce, una modificazione della frequenza delle parole o un mascheramento di queste ultime. Soltanto in casi estremi si arriva all’uso di farmaci come gli ansiolitici. Questi ultimi vanno presi sempre sotto consulto medico. Gli esercizi Gli esercizi per la balbuzie possono essere suddivisi in base alla tecnica utilizzata, corporea o linguistica. E’ importante che il paziente impari a conoscere il suo corpo e gli effetti che su di esso hanno le sue reazioni di ansia.

Inoltre bisogna esercitarsi a ritrovare un ritmo del linguaggio, che spesso si perde. Tutto questo si può fare prendendo confidenza con la propria voce e con l’immagine di sé data agli altri. Facciamo qualche esempio pratico. Un primo esercizio si può eseguire stando distesi supini e chiudendo gli occhi, per rilassarsi. Si deve inspirare con il naso e poi buttare fuori l’aria con la bocca, puntando l’attenzione sulla zona del diaframma. Quando ci si accorge che questa parte del corpo è rilassata, si incomincia a parlare, per poi tornare a rilassarsi, nel momento in cui ci si inceppa. Un altro esercizio consiste nello stare in posizione distesa con gli occhi chiusi e respirando profondamente. Ci si deve immaginare se stessi alle prese con una prova da superare, una situazione che potenzialmente potrebbe creare dell’ansia. Ci si rilassa e poi si incomincia a parlare. Altre tecniche consistono nell’ascoltare un brano musicale e leggere seguendo il ritmo della musica oppure nel registrare la propria voce e riascoltarla, disegnando su un foglio ed esprimendo le emozioni che l’ascolto provoca.


Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

fegato ingrossato

Il fegato ingrossato consiste in un aumento anomalo delle sue dimensioni. In genere indica che c’è una malattia di base.

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e principali cause del fegato ingrossato sono alcune malattie come l’epatite, la colestasi e l’epatopatia alcolica. Il disturbo è noto anche come steatosi epatica o fegato grasso. Il fegato ingrossato e grasso può essere rilevato attraverso il tatto del medico oppure ricorrendo a degli specifici esami clinici, come l’ecografia addominale, la tac o la risonanza magnetica. Utili sono anche gli esami del sangue, per indagare sulle cause della patologia.

Sintomi da tenere in considerazione. I sintomi del fegato ingrossato non sono sempre evidenti. Infatti le manifestazioni sintomatiche possono anche non emergere. Se queste si fanno evidenti, consistono soprattutto in sintomi non specifici gastrointestinali, come una sensazione di pienezza addominale, reflusso acido, eruttazione, pesantezza nella zona del fegato e perdita di appetito. Anche il dolore al fegato può essere una delle conseguenze del fegato ingrossato. Si tratta di un dolore sordo all’addome superiore destro, nella parte destra e inferiore della schiena o nella regione lombare destra. In genere il dolore si amplifica quando ci si muove. Il dolore al fegato può essere causato anche dal tumore al fegato. Dieta da seguire. La dieta contro il fegato ingrossato prevede di consumare ogni giorno almeno due porzioni di verdure fresche, oltre che molta frutta. E’ importante bere molta acqua, eliminare gli alcolici e limi24

tare il consumo di vino, riducendolo ad un solo bicchiere durante il pasto. Cosa mangiare? E’ opportuno evitare i piatti troppo elaborati: vanno bene quelli conditi solo con olio extravergine di oliva. La pasta deve essere ben cotta e il pane tostato, perché è più facile da digerire. Per quanto riguarda la carne, è bene preferire quella bianca, ma anche il pesce e i legumi vanno bene. I cibi consigliati per il fegato ingrossato sono rappresentati dai carciofi, dal radicchio, dalla bietola, dalla cicoria, dalle mele, dai mirtilli, dai pomodori, dai broccoli, dal latte e dai latticini magri. Evitare invece alimenti come salumi, crostacei, formaggi stagionati, peperoni e melanzane, cibi salati, grassi e fritti e bevande gassate. I rimedi. Come curare il fegato ingrossato? I rimedi contro il fegato ingrossato consistono essenzialmente nel portare avanti un’alimentazione corretta e nel consultare il proprio medico, per individuare e curare la malattia di base. Il trattamento per il fegato ingrossato dipende proprio dalla malattia di base. Molto utili sono i controlli dei valori degli enzimi epatici e il ricorso ad eventuali farmaci prescritti dal medico di fiducia, come gli epatoprotettivi o i farmaci antivirali. In ogni caso è bene prendere alcune precauzioni fondamentali: smettere di fumare, smettere di bere, portare avanti un esercizio fisico regolare, mangiare in maniera regolare seguendo una dieta sana e poter contare su una giusta quantità di sonno e di energia. Da tenere presente che ci sono anche rimedi naturali per depurare il fegato.



Salute> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Tendinite

Sintomi, cause e cure

La tendinite è un’infiammazione di uno o più tendini. Questi ultimi sono quelle strutture che hanno la funzione di tenere uniti i muscoli e le ossa.

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e tendiniti possono colpire qualunque tendine del nostro corpo, anche se le infiammazioni più frequenti riguardano gli arti. Ci può essere la tendinite al piede, quella conosciuta con il nome comune di infiammazione al tendine di Achille, la tendinite alla spalla, la tendinite alla mano e la tendinite al polso. Fra le altre infiammazioni ai tendini, dobbiamo ricordare: la tendinite al braccio, la tendinite al ginocchio e la tendinite alla caviglia. I sintomi della tendinite sono diversi, ma sicuramente quello più evidente consiste nel dolore che interessa la parte infiammata. In base al grado di sviluppo della malattia, il dolore può essere accompagnato anche da gonfiore o tumefazione. Di solito questo accade perché si forma del liquido durante l’infiammazione che provoca il rigonfiamento. In certi casi si parla anche di tendinite crepitante: il movimento di un tendine, a causa dell’infiammazione, provoca un rumore. Tendinite: cause che possono stare alla base. Le cause della tendinite possono essere rintracciate in diversi contesti. Fra gli elementi che influiscono nell’infiammazione 26

del tendine ci sono anche le posizioni sbagliate, che si tengono durante l’esecuzione di un movimento. Le posizioni sbagliate possono determinare un forte stress ai tendini. I tendini sono soggetti a trauma anche a causa di movimenti che vengono ripetuti allo stesso modo continuamente nel tempo e che non fanno altro che sovraccaricare il lavoro svolto dai tessuti. A volte accade che uno sforzo eccessivo compiuto dai muscoli provochi l’infiammazione dei tendini. Non a caso a soffrire di tendinite sono molto spesso gli sportivi. Tendinite: cure da affrontare. Le cure della tendinite consistono principalmente nel dedicarsi ad un periodo di riposo, che si rivela essenziale per cercare di alleviare l’infiammazione e quindi anche il sintomo del dolore. Si può ricorrere anche all’applicazione di impacchi di ghiaccio, il quale può essere utile per calmare il dolore e per evitare che si formino tumefazioni. La tendinite può essere trattata anche con arnica e fiori montani. Esistono anche dei farmaci che si possono assumere, ma è altamente sconsigliato il fai da te. I farmaci contro la tendinite vanno presi soltanto dietro prescrizione medica. Si tratta di antinfiammatori del gruppo FANS, degli antibiotici e dei corticosteroidi. La cura della tendinite si può basare anche sulla fisioterapia e in alcuni casi è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico. L’infiammazione dei tendini può essere trattata anche con onde d’urto.



Salute> di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

I10 alimenti per

idratare

bene la nostra pelle La pelle, soprattutto quella del viso, è esposta quotidianamente ad una serie di sostanze inquinanti, oltre che agli agenti atmosferici.

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n elenco di 10 alimenti per idratare bene la pelle, perché è possibile ottenere buoni risultati non solo con le creme, ma anche con l’alimentazione, e probabilmente si tratta anche della scelta più giusta. Gli alimenti in grado di dare una mano alla nostra pelle sono diversi, l’importante è saperli scegliere, ma per farlo è anche necessario conoscerli, altrimenti non si potrebbero ottenere gli effetti desiderati. La pelle, soprattutto quella del viso, è esposta quotidianamente ad una serie di sostanze inquinanti, ma non solo, perché anche gli agenti atmosferici fanno la loro parte. Basti pensare ai raggi solari o alle raffiche di vento che in inverno possono essere anche decisamente gelide, tutte cose che danneggiano la pelle se non adeguatamente protetta. Certamente i prodotti cosmetici possono essere d’aiuto 28

creando una barriera protettiva, ma al tempo stesso, nel lungo periodo, possono anche danneggiare l’epidermide per cui potrebbe essere importante poter contare su di una pelle sana, adeguatamente idratata e nutrita dall’interno, lasciando quindi ai cosmetici solo il compito di intervenire nelle situazioni eccezionali. Gli alimenti che meglio riescono ad idratare la pelle dall’interno sono quelli ad alto contenuto di acqua biologica che, fortunatamente, sono alimenti di uso comune e facilmente reperibili e che quindi non richiedono ricerche affannose, senza contare poi che sono di costo più che accessibile, cosa che di questi tempi certamente non guasta. Iniziamo con il cetriolo, una vera riserva di acqua biologica, visto che ne è costituito per il 97%, per cui oltre a favorire l’idratazione della pelle, rappresenta anche un valido aiuto nella lotta alla cellulite in quanto combatte la ritenzione idrica. La lattuga, il suo contenuto d’acqua anche in questo caso è estremamene elevato, il 96%, ma è ricca anche di due vitamine essenziali per il benessere della pelle, la provitamina A e la vitamina C. I ravanelli, di pari contenuto di acqua rispetto alle due precedenti verdure, sono altresì ricchi di


vitamine del gruppo B e di polifenoli, potenti antiossidanti che contrastano i radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare, e quindi anche della pelle. Il cocomero, un’altra eccellente fonte di acqua, il 95%, ma è anche ricco di carotenoidi in grado di proteggere la pelle. Rispetto alle verdure precedenti ha però un più alto contenuto di zuccheri, quindi anche di calorie, per cui è bene non esagerare. I pomodori, ricchi anche loro di acqua ma non solo, perché sono anche particolarmente ricchi di potassio, vitamine, carotenoidi e licopene che è più assimilabile quando i pomodori vengono assunti dopo cottura. L’avocado, altro amico della pelle ma anche della salute più in generale, ricco di vitamine del gruppo B e di oli essenziali. Tra le sue caratteristiche c’è anche quella di lenire la pelle arrossata, irritata o macchiata, quindi un vero toccasana per una pelle esposta alle intemperie e agli agenti inquinanti.

Il mango, particolarmente ricco di vitamina A, è un frutto che ha la caratteristica di riparare le cellule dell’epidermide, inoltre rende più fine e delicata la grana della pelle ed è perfetto se si vuole perdere qualche chilo di troppo. I frutti di bosco, sono una riserva di antiossidanti, dotati (i mirtilli neri in particolare), di un’azione antitrombotica in grado di migliorare la circolazione capillare rendendo quindi la pelle più lisca e al tempo stesso sana e resistente. Lo yogurt magro, un derivato del latte a basso contenuto di grassi, particolarmente ricco di vitamina A, essenziale per la pelle. Se si hanno problemi alla tiroide o di diabete lo yogurt è un amico prezioso. Infine la ricotta, un altro alleato prezioso tra i derivati del latte. Oltre al calcio di cui è una buona fonte, la ricotta è una vera e propria miniera di selenio, un minerale essenziale per una pelle sana, luminosa e giovane.

di Daniele Lisi


Estetica> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Cosmetici biologici

I cosmetici biologici sono molto richiesti dai consumatori. Tuttavia costituiscono una questione che non bisogna sottovalutare.

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l nostro punto di riferimento deve essere sempre l’etichetta, che ci indica le sostanze di cui un dato prodotto si compone. Spesso sorgono dei dubbi, perché non si sa quale scegliere e si teme di essere ingannati. Chi ci dice, infatti, quali sono i migliori e quali sono quei prodotti di bellezza che veramente rispettino la natura e la nostra pelle? Vogliamo darvi dei consigli utili a questo proposito, proponendovi alcuni cosmetici, che potrebbero essere ritenuti fra i migliori in commercio, in termini di soluzioni naturali che propongono. La crema mani Idea Toscana fa parte di una linea creata basandosi sull’olio extravergine di oliva toscano biologico. Si tratta di un prodotto delicato, che si spalma facilmente e che è capace di lasciare davvero soddisfatti. Il profumo è invitante e, fra tutti i prodotti della linea, questa crema sembra essere particolarmente gradita dai consumatori. La crema viso Viviverde Coop costituisce un ottimo prodotto che possa fare da base per il trucco. Si adatta perfettamente alle pelli grasse ed è capace di proteggere dal freddo. Fa parte di una linea, alla quale si è prestata parecchia attenzione, che sembra ricordare a tutti gli effetti quei prodotti cosmetici fatti in casa, che in tanti vorrebbero avere tra le mani. Il latte detergente Lavera Basis Sensitiv 2 in 1, può essere considerato un ottimo struccante. Il suo prezzo non è affatto elevato e i suoi 30

effetti sembrano essere particolarmente efficienti. E’ composto soprattutto di jojoba e burro di karité, entrambi ingredienti biologici. Basta davvero poco di questo latte, per riuscire a togliere tutti i residui di trucco e per avere una pelle morbidissima. Si può utilizzare anche per struccare gli occhi, specialmente prima di andare a dormire. Lo scrub esfoliante Bjobj è uno scrub che agisce utilizzando i microgranuli di albicocca e pesca, in modo da pulire la pelle fin negli strati più profondi, per renderla più luminosa. E’ un prodotto adatto anche alle pelli sensibili e può trovare posto fra tutti quei cosmetici biologici che utilizziamo ogni giorno o, comunque, molto spesso durante la settimana. La crema corpo Helan Racconti Fioriti Magnolia Stellata per il corpo è molto delicata. Si basa sull’utilizzo di diversi ingredienti, come il melograno, la cera di karité, la vitamina C, la vitamina E, la vite rossa, i semi d’uva, l’olio d’oliva e i vinaccioli. Si tratta di sostanze naturali dalle mille proprietà e ricche di principi attivi, in grado di lasciare la pelle molto morbida. Inoltre questo prodotto non è testato sugli animali. Fondotinta Bare Minerals. Di questo fondotinta l’unico appunto negativo è il prezzo, visto che costa quasi 30 euro per 6 grammi di prodotto. Tuttavia non bisogna dimenticare che ha un effetto coprente molto elevato, per cui basta utilizzarne davvero poco. Riesce a dare un effetto luminoso molto particolare ed è da usare soprattutto nella stagione estiva come base per il trucco del viso.



Estetica> di Martina Cecco (www.tantasalute.it)

denti sani e belli

Avere denti sani e belli è possibile. Si tratta di un risultato che si può conseguire attraverso l’applicazione di alcune regole molto importanti, alcune delle quali puntano essenzialmente sulla prevenzione, che deve essere iniziata fin da piccoli.

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utto il resto è fatto dal perseguimento di una buona igiene orale, che va approntata quotidianamente. Inoltre è essenziale sottoporsi a dei controlli medici specifici di tanto in tanto. Adottando dei comportamenti adeguati, possiamo riuscire a proteggere denti e gengive, per raggiungere non solo un obiettivo estetico, ma anche un legame stretto con la salute. Igiene orale. L’igiene orale comporta un’attenzione quotidiana ai nostri denti. Il tutto è il risultato di un processo costituito da una serie di fattori determinanti, che vanno dalla scelta dello spazzolino al modo in cui lo stesso è utilizzato, dal ricorso al filo interdentale alla scelta del dentifricio e del collutorio. E’ bene ricordarsi che la parte più interessata dallo sfregamento dello spazzolino dovrebbe essere quella più vicina alla gengiva, perché è questo il punto in cui si accumulano maggiormente placca e tartaro. Inoltre non sono da trascurare le sedute di igiene professionale almeno ogni 4 o 6 mesi. Prevenzione precoce. La prevenzione dei problemi ai denti deve iniziare fin da piccoli. Già in età scolare è opportuno insegnare ai bambini le tecniche fondamentali per l’igiene orale e basarsi su un controllo della placca. Il tutto prevede 32

che i bambini siano indotti ad imparare le giuste strategie per lo spazzolamento, collocando lo spazzolino con un’inclinazione di 45 gradi rispetto alla superficie del dente. Sono indispensabili le valutazioni ortodontiche da parte degli esperti e di prevenzione dei difetti ossei o delle non corrette occlusioni. Controlli medici. Specialmente se si soffre di alcune malattie come il diabete, l’aterosclerosi e l’osteoporosi, non bisogna sottovalutare il ruolo che le tossine, entrate spesso in circolo, possono avere. E’ bene, infatti, ricordare a questo proposito che ci sono diverse malattie sistemiche collegate alla parodontite. Ecco perché i controlli medici specifici non dovrebbero mai mancare. Controllo delle gengive. Il controllo delle gengive deve essere effettuato con regolarità, in modo da intervenire tempestivamente in caso di anomalie. In particolare non si devono trascurare le visite specialistiche, se le gengive appaiono arrossate e sanguinanti. Soprattutto il sanguinamento delle gengive indica che si è in presenza di una parodontite, indipendentemente dalla frequenza o dall’entità del sanguinamento stesso. Prevenzione e cura della parodontite. A volte si pensa che l’infezione parodontale possa essere prevenuta ricorrendo a degli


impianti di titanio. Si tratta di un errore comune, in quanto i batteri possono colpire anche questi impianti. Per il trattamento del disturbo ci sono vari rimedi a seconda della sua gravità. Se la malattia non è in uno stadio avanzato, si può ricorrere agli antibiotici, altrimenti ci sono dei trattamenti chirurgici appositi. Sigillature dei denti.

test di rischio, in modo da valutare se ci sono dei fattori genetici importanti e determinanti nello sviluppo della parodontite. Da non dimenticare che questa, comunque, dipende da vari fattori di rischio, come l’uso di tabacco, l’evoluzione della gengivite, le cattive abitudini riguardo alla salute orale, l’abuso di sostanze. Anche l’uso di alcuni farmaci può influire.

Le sigillature dei denti che presentano solchi profondi dovrebbero avvenire in maniera tempestiva. Soltanto in questo modo si riesce a difendersi dalla carie. Quest’ultima presenta un’origine multifattoriale, con un processo infettivo che può essere causato da fattori interni, come riduzione della saliva e struttura dei denti, e da fattori esterni, come tabagismo e alimentazione scorretta.

Visite dallo stomatologo.

Test microbiologico.

Smettere di fumare.

Almeno una volta all’anno va eseguito un test microbiologico in caso di parodontite. Lo stesso esame deve essere fatto a guarigione avvenuta, per poter mettere in atto le strategie giuste per prevenire le recidive. D’altronde le complicazioni della parodontite possono essere gravi, giungendo anche alla perdita dei denti.

Smettere di fumare è essenziale per garantire non solo un buon aspetto estetico dei denti, ma anche per assicurare una buona salute dentale. Gli esperti raccomandano di limitare le sigarette a non più di 3 o 4 al giorno. In effetti, non bisogna dimenticare che, con il fumo, aumenta di molto (da 7 a 10 volte) il rischio di perdere i denti a causa della parodontite. Anche le terapie per curare i disturbi dei denti sono meno efficaci in caso di tabagismo.

Test di rischio. Nel corso della pubertà dovrebbe essere eseguito un

Se si formano delle lesioni a carico della mucosa orale gengivale, è opportuno rivolgersi con tempestività ad uno stomatologo. Soltanto in questo modo si può effettuare, in fase precoce, una biopsia, per riuscire a scovare le lesioni in fase precancerosa. In questa maniera si agisce anche come atteggiamento di prevenzione contro il carcinoma orale.


Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

L’aspetto del cibo

influenza

il nostro cervello.

Come i colori condizionano le nostre scelte a tavola.

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a nostra alimentazione coinvolge tutti i 5 sensi di cui disponiamo e, tra questi, la vista ha un ruolo importante nell’identificazione di un alimento come appetibile o non appetibile. Il colore del cibo è il primo elemento che ci colpisce ed influenza fortemente la percezione del gusto dello stesso alimento, nel caso in cui rappresenti il suo colore naturale, ma anche quando è aggiunto all’alimento sotto forma di additivo alimentare o dipende da processi di cottura e conservazione. Dunque i colori di ciò che mangiamo possono influenzare le opposte sensazioni di fame e sazietà e anche l’umore. Il rosso per esempio è il colore più largamente utilizzato nella ristorazione (arredi di ristoranti, fast food, divise degli addetti alla ristorazione…), e rappresenta il colore che stimola l’appetito; sembra che apparecchiare la tavola di rosso consenta di digerire e assimilare meglio il cibo, ma attenzione, perché se troppo intenso può evocare sensazioni di ansia e agitazione. Il colore giallo invece è il colore preferito dai golosi: è il colore del sole e dell’oro e da energia, si pensi ad esempio ad alimenti come il miele e al tuorlo d’uovo. Il blu assieme al viola, rappresentano

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i colori dell’equilibrio e della calma e il consumo di alimenti naturali di questo colore è consigliato a chi segue una dieta a scopo dimagrante: more, mirtilli, uva… Il bianco è il colore della purezza e del candore, favorisce la concentrazione e aiuta a disintossicarsi. Si pensi ad esempio al latte, naturalmente bianco, e alla torta nuziale. Il colore verde evoca serenità e rappresenta la natura, aiuta a consumare il pasto con calma e tranquillità. A chi tende a mangiare troppo in fretta si consiglia il consumo di alimenti naturalmente verdi, come gli ortaggi e l’olio d’oliva. Per questi motivi nell’industria alimentare sono spesso utilizzati additivi alimentari che conferiscono agli alimenti colori diversi dal colore naturale che li caratterizza, al solo scopo di rendere più appetibili gli alimenti agli occhi del consumatore che “compra con gli occhi”, spesso influenzando negativamente la qualità nutrizionale del prodotto. Per esempio il colore del burro può andare dal bianco al giallo, e dipende principalmente dall’alimentazione delle vacche. Più caroteni le vacche assumono con l’alimentazione, più il burro risulterà colorato. Quindi il burro prodotto d’inverno avrà un colore diverso dal burro prodotto d’estate, ma il burro può anche essere colorato artificialmente con degli additivi alimentari per renderlo più appetibile al nostro cervello. L’antropologo americano Marvin Harris, studioso delle culture alimentari, scrive: “E’ buono da mangiare quello che è buono da pensare”.

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Per le domande alla Dott.ssa Tiziana Sacchetti o per una consulenza, inviate una mail a: alimentazione@foryoumagazine.it


IN BUONA SALUTE

CON UNA CORRETTA

EDUCAZIONE ALIMENTARE. L’attività di educazione alimentare è finalizzata al raggiungimento e/o al mantenimento di un buono stato di salute attraverso l’acquisizione di corretti comportamenti alimentari. Durante il primo incontro si elabora il programma di educazione alimentare, in base alla valutazione dello stato di salute del paziente (su indicazione medica attestante diagnosi), e lo stato nutrizionale del paziente attraverso l’anamnesi alimentare, la misurazione antropometrica e la bioimpedenziometria. Si prosegue il percorso con incontri periodici, al fine di monitorare l’andamento del programma di educazione alimentare, attraverso l’anamnesi e le misurazioni ottenute utilizzando degli strumenti sopra elencati.

Bioimpedenziometria

Questa misurazione consiste nel calcolare, mediante uno strumento detto impedenziometro, la resistenza e la reattanza del corpo al passaggio di una corrente alternata a bassissima intensità. Ciò permette la valutazione dello stato di idratazione e della composizione corporea (massa cellulare, massa magra e massa grassa).

Intolleranze alimentari

Intolleranze alimentari ed allergie alimentari sono due argomenti differenti. Le allergie alimentari coinvolgono il sistema immunitario e sono reazioni che compaiono dopo brevissimo tempo dall’assunzione dell’alimento implicato. Le intolleranze alimentari dipendono da un progressivo accumulo di sostanze infiammatorie nel nostro organismo ed hanno tempo di reazione più lungo. Il problema delle intolleranze può essere influenzato da diversi fattori, tra cui una dieta poco varia, stress psico-fisico, disbiosi intestinali. Individuare gli alimenti che danno intolleranza ed eliminarli periodicamente dalla dieta, aiuta a risolvere i disturbi correlati e a migliorare la qualità della vita. Disturbi più comuni: afte, disturbi intestinali, cefalee, dimagrimento o ingrassamento improvvisi, stipsi, cute impura, cellulite, dermatiti, ritenzione di liquidi, disturbi del sonno, sindrome premestruale, stanchezza cronica.

Altri servizi:

Consulenza Dietistica per RSA, Comunità, Cliniche, Mense scolastiche e aziendali: Elaborazione di menù, con relative ricette e grammature; Redazione del Manuale di Consulenza Dietistica; Formazione in sede. Consulenza HACCP: Elaborazione del piano di autocontrollo con il sistema HACCP (Hazard analysis and critical control points) (D.Lgs. 193 del 06/11/2007); Analisi del diagramma di flusso con l’individuazione dei Rischi e dei CCP (Punti critici di controllo); Formazione in sede. Preventivi personalizzati in relazione alle specifiche esigenze e caratteristiche del richiedente (numero di pasti somministrati, dimensioni della struttura). Per informazioni e preventivi inviare una mail a: alimentazione@foryoumagazine.it


Medicina > di Alessandro Novaga

Premio Internazionale

lilt latina per la prevenzione dei Tumori

A Latina lo scorso 7 marzo, si è tenuta la settima Edizione del Premio Internazionale per la Prevenzione dei Tumori istituito dalla LILT di Latina.

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here is nothing more powerfull than an idea whose time has come. Non c’è nulla di più potente di una idea il cui tempo è giunto. Scriveva Victor Hugo. Da questo incipit nasce il progetto LILT. Tale progetto non è semplicemente il perseguimento da parte della LILT della sua principale missione che consiste nell’informare ed istruire le persone ad un corretto stile di vita, a seguire con costanza la prevenzione primaria, secondaria e terziaria nella cura della malattia oncologica, ma la LILT di Latina si è impegnata in quella che potremmo chiamare una “rivoluzione culturale”, cioè non la cura del tumore in quanto tale, ma la cura del paziente affetto dalla malattia neoplastica. Quindi “l’Uomo” come essere Ontologico al centro dell’agire medico. Questo concetto è stato fortemente avvertito in tutta la sua prorompente forza durante la manifestazione della settima edizione del “Premio Internazionale per la Prevenzione dei Tumori”, svoltasi in forma solenne nell’aula consiliare del Comune di Latina il 7 marzo scorso, che ha visto premiato il dott. Massimo Gion, attualmente Direttore del Dipartimento di Patologia Clinica, Azienda ULSS 12 veneziana, che per oltre trent’anni si è dedicato allo studio dei marcatori in oncologia contribuendo significativamente al buon uso degli

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stessi nella prevenzione, diagnosi e nella cura dei tumori. Ad ogni edizione, che si svolge con cadenza quadriennale, sono assegnati tre attestati d’onore con relative medaglie d’oro ad altrettante personalità che si sono particolarmente distinte in campo oncologico. Quest’anno, straordinariamente, sono stati assegnati al Dott. Roberto Cianni e alla Dott.ssa Rita Salvatori, “per aver praticato per primi in Italia il trattamento con tecnica radioembolizzante dei tumori primitivi e metastatici del fegato”, e al dott. Fabio Ricci, “per aver con tenacia promosso e guidato, nella lotta contro il cancro, il gruppo iterdisciplinare per l’applicazione della metodica del linfonodo sentinella, i cui brillanti risultati sono stati pubblicati su numerose riviste scientifiche nazionali ed internazionali”. L’evento di portata straordinaria ha rappresentato una festa per la Città e la Provincia di Latina. Si respirava e si percepiva quasi a livello tattile, quel senso di pathos che ha coinvolto tutte le istituzioni e la popolazione. In sostanza la “mission” della LILT, è stata fatta propria dalla nostra gente, con la consapevolezza che alla richiesta di salute nella nostra Provincia, può essere fornita una risposta di eccellenza, come dimostrato dall’assegnazione dei premi. In conclusione, è riuscita l’idea “dell’Alleanza Terapeutica” tra i pazienti e gli operatori della sanità, con il coinvolgimento della ASL, delle Istituzioni e di tutte le Associazioni no-profit. Auguri a tutti noi per questa “nuova alba”. A cura di Alessandro Novaga Responsabile LILT di Latina per i rapporti con gli Enti e le Istituzioni



Scienza > di Sara Latorre

MUSICISTI Secondo uno studio, la musicalità di una persona dipende da alcuni geni che individuano e interpretano i suoni, tra cui il Gata 2, responsabile della creazione delle “cellule ciliate” dell’orecchio interno.

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are il musicista o amare la musica non si traduce sempre nell’essere musicista o meglio nel vivere da dentro l’arte della musica come qualcosa che naturalmente prende forma e vita, che emerge come dote andando ben oltre la semplice passione. A volte è proprio il caso di dire che musicisti ci si nasce. Ed è quanto emerge dall’ultimo studio condotto sul tema pubblicato sulla rivista di settore specializzata Molecular Psychiatry, che ha eseguito una serie di comparazioni tra “l’orecchio musicale” e le abilità di centinaia di persone. Sembrerebbe, infatti, secondo tale ricerca, che il talento musicale abbia una componente “primaria” l’abilità fisica e quindi naturale di distinguere tonalità e sequenze di note, e questa è un pre-

requisito alla componente “secondaria” o meglio alla capacità di suonare, che invece dipende dalla cultura e dall’ambiente in cui il soggetto cresce. La musicalità di una persona in base alla ricerca dipende da alcuni geni capaci di individuare e interpretare i suoni, tra cui giocano un ruolo centrale il gene Gata2 , responsabile della creazione delle “cellule ciliate” dell’orecchio interno, le cui fibre molto sensibili si muovono in risposta alle diverse frequenze e il Pcdh7, il gene responsabile della amigdala, la parte del cervello che gestisce le emozioni. Tuttavia comprendere a pieno fornendo una spiegazione scientifica la capacità di essere musicista non è un’operazione facile a cui si può giungere solo attraverso lo studio dei geni fanno notare gli studiosi che ritengono “l’attitudine per la musica un tratto comportamentale complesso” dove il Dna svolge un ruolo centrale nella formazione delle abilità musicali ma non esclusivo in quanto molto dipende dall’ambiente in cui si cresce, dalla formazione alla musica, dagli stimoli culturali legati alla creatività sin da quando si è piccoli e dall’educazione della famiglia in genere che può influenzare notevolmente lo sviluppo di tali capacità artistiche. di Sara Latorre



Viaggio > di Raffaella Patricelli

Spiagge bianche incontaminate, mare cristallino, in cui a pochissimi metri di profondità si possono ammirare pesci coloratissimi o coralli. Clima tropicale, gente amichevole, che ti cattura con i suoi sorrisi. La Location ideale, se si decide di cambiare vita...

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ggi di solito si pensa alle Fiji come a un paese del Pacifico centrale inondato di sole e dall’atmosfera festaiola, ma un tempo queste terre furono celebri come le ‘Isole dei Cannibali’ e la loro popolazione era ritenuta fiera e ostile. Vantano infatti una storia davvero unica in tutto il Pacifico e presentano attualmente un interessante intreccio di caratteristiche melanesiane, polinesiane, micronesiane, indiane, cinesi ed europee. E’ sicuramente un posto da favola, dove tutti sognano di andare in vacanza e perché no, anche di viverci. Entriamo nel vivo dell’isola. Per quasi cinquant’anni, fino al colpo di stato militare del 1987, le popolazioni indigene delle Fiji hanno costituito una minoranza etnica in seno alla loro stessa patria. L’arcipelago fu il centro dei commerci del Pacifico meridionale per tutto il XIX secolo e gli inglesi lo rivendicarono come propria colonia nel 1874. Anche se nei quasi cento anni di dominazione britannica delle Fiji furo-

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no importate decine di migliaia di braccianti indiani, destinati a lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero, gli aborigeni riuscirono comunque a conservare i propri costumi e i riti tradizionali - come i meke (un particolare tipo di danze), la tecnica bure per la costruzione delle case, le cerimonie kava, i tessuti ricavati dalla corteccia (masi) e la ceramica. Il clima tropicale temperato di questa regione la rende una destinazione ideale in qualunque periodo dell’anno: le Fiji sono infatti una popolare meta per le vacanze invernali in entrambi gli emisferi. Tuttavia, il periodo migliore è forse la stagione secca ovvero ‘l’inverno delle Fiji’, che va da maggio a ottobre, quando le temperature sono più fresche, piove meno ed è inferiore anche il tasso di umidità; in quest’epoca, inoltre, è più raro il rischio di cicloni


FIJI ISLAND

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

tropicali. Gli abitanti delle Fiji celebrano il Capodanno con grandi feste, che in alcuni villaggi possono durare anche una settimana (o persino un mese). In febbraio o marzo ha luogo l’Hindu Holi (Festival dei colori) e i partecipanti si gettano addosso dell’acqua colorata. Il Ram Naumi (Nascita del Signore Rama) è una festa hindu che cade in marzo o aprile e comprende, tra l’altro, cerimonie religiose in riva alla Suva Bay. Da non perdere anche il Constitution Day (dedicato alla costituzione) e il compleanno del Profeta Maometto che cadono nel mese di luglio, il Sugar Festival (Festival dello zucchero) si celebra a settembre a Lautoka e il Fiji Day (Giorno dell’Indipendenza) ha luogo ai primi di ottobre. Le Figi sono formate da 322 isole (di cui 106 abitate) e 522 piccoli isolotti. Le due isole più importanti sono Viti Levu e Vanua Levu. Le isole sono montuose, con cime alte fino a 1300 metri, e coperte da fitta foresta tropicale. Viti Levu ospita la capitale, Suva, ed è la residenza di circa tre quarti della popolazione. Altre città importanti sono Nadi, centro turistico molto importante di oltre 10.000 residenti (dove

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si trova l’aeroporto internazionale), e Lautoka con 32.000 abitanti (dove ci sono una grande fabbrica di zucchero e il porto). Le maggiori città di Vanua Levu sono Labasa e Savusavu. Altre isole e gruppi di isole includono Taveuni e Kadavu (la terza e la quarta isola per grandezza, rispettivamente), il Gruppo delle Mamanuca (appena fuori Nadi) e il Gruppo delle Yasawa (più esclusive e selvagge, tra le quali spicca l’isola di Nacula), il Gruppo delle Lomaiviti, fuori Suva, e il lontano Gruppo delle Lau. Rotuma, che si trova circa 500 chilometri a nord dell’arcipelago, ha uno speciale status amministrativo. Lo stato confinante più vicino è Tonga. L’arcipelago è situato all’incirca a metà strada tra Vanuatu e Tonga, e rappresenta quindi una sorta di crocevia nel Pacifico sudoccidentale. Le isole dell’arcipelago sono disposte a ferro di cavallo, costellate da numerosi atolli corallini e bagnate dal mare di Koro. Di origine vulcanica, presentano ingenti depositi di calcare e sono quindi caratterizzate da una morfologia prevalentemente montuosa e accidentata che, lungo i litorali, lascia il posto a fasce pianeggianti. Un posto incantevole, ogni oltre aspettativa, che attende di essere scoperto.


ISOLEFIJI

FIJI ISLAND

Il paradiso terrestre. Fiji, l’arcipelago vulcanico nel Pacifico Sud Occidentale, formato da due isole grandi e trecento piccole. La calma, che ti fa dimenticare quasi tutti i tuoi impegni...

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Moda > di Giovanna Testa

JUST CAVALLI Pret a Porter Per la primavera estate 2014, Eva e Roberto Cavalli hanno puntato tutto sul mix fatale di ingredienti e ispirazioni diverse che, come risultato finale, offre un cocktail variegato di pattern, stampe, colori e forme. C’è l’animalier, ci sono le stampe dall’effetto optical, ci sono i pattern a quadri che fanno tanto punk anni Novanta, ci sono le tonalità fluo e non mancano nemmeno i fiori tropicali. Le più svariate influenze si mescolano e si trasformano in vibrazione pura, in giovinezza -quasi- estrema. Le forme sono corte e strette: skinny pants a vita bassa, minigonne, crop top, abiti con spacco piuttosto vertiginoso e tutine aderenti che si aprono sul davanti scoprendo il petto. Il pantalone con zip, offre la curiosa -e astuta- alternativa di essere portato sia a vita alta, chiudendosi lateralmente, sia con la parte superiore abbassata, per rimanere coerente con il resto dei look. Fonte: Milano Fashion Week

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Moda > di Giovanna Testa

ALONLIVNE

PRIMAVERAESTATE


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Donna Shopping > di Giovanna Testa

accessori

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GENNY Collezione Primavera/Estate

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Rendez Vous

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LOUIS VUITTON Nodi marinari e lucchetto. Se un uomo vi regala questo bracciale non ci sono dubbi sulle sue intenzioni, ha deciso di tenervi legate a lui. E dimostra di avere buon gusto.

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FA SHI ON CASADEI Sneaker in pelle e inserti in camoscio e pelle laminata, con zip su tallone e aperture laterali altezza caviglia. Zeppa interna e suola in gomma.

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BRACCIALINI Modello Albatros. Decisamente glamour la contrapposizione cromatica del bianco e del nero dal fascino aristocratico.

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uomo Shopping > di Giovanna Testa

LE TENDENZE DELLA MODA

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TOD’S DIE

SEL

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GUCCI Portachiavi in palladio. GIULIANO MAZZUOLI Cronografo con cassa in acciaio o anche color canna di fucile. Cinturino in pelle, con cuciture rosse come le lancette, o in caucciù. Ideato in Toscana, da un designer appassionato di automobili.

FA SHI ON

DSQUARED

CORNELIANI

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SALVATORE FERRAGAMO


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FA SHI ON GUCCI Cappello modello fedora, in tessuto. RALPH LAUREN Sneakers in tela.

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VALENTINO Creato da Olivier Polge, Valentino Uomo ha un flacone in cristallo sfaccettato elegantissimo. La fragranza è classica e golosa: note di bergamotto, mirto, caffè e crema di gianduia.

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PHILIPP PLEIN Camicia college con un piccolo teschio in rilievo sul davanti da indossare con i jeans per un look più casual o con pantaloni in cotone e mocassini per un look sofisticato. I

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TIMBE

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PT01 Pantalone modello Capri. Una rivisitazione in chiave moderna del classico Chino. Disponibile nei colori pastello turchese, giallo, arancio, verde e fragola.

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Arte > di Alessandro Immordino

PASOLINI Roma. palazzo delle esposizioni dal 15 aprile al 20 luglio 2014

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re capitali europee, Barcellona, Parigi, Berlino, si associano a Roma per celebrare con un progetto innovativo la figura di Pasolini, l’intellettuale del XX secolo che più di ogni altro è riuscito ad reinterpretare l’immagine della città di Roma, incarnandola in chiave poetica. La mostra sarà organizzata cronologicamente in sei sezioni, dall’arrivo dello scrittore a Roma nel 1950 fino alla notte della sua tragica morte ad Ostia nel novembre del 1975. Di tappa in tappa si ritroverà il filo conduttore che permetterà di tracciare - lungo un quarto di secolo - il percorso della sua incredibile vitalità creativa: i luoghi in cui ha vissuto, in cui ha ambientato romanzi e film, la poesia, il cinema, gli amici, gli amori, le persecuzioni, le lotte e gli impegni nella città. I disegni e dipinti di Pasolini, i suoi autoritratti, ma anche


la galleria ideale dei pittori contemporanei da lui descritti con precisione in una poesia: Morandi, Mafai, De Pisis, Rosai, Guttuso. Mai prima d’ora una mostra su Pasolini è stata tanto ricca di ogni genere di materiali - molti dei quali finora inediti - che illuminano tutti gli aspetti delle sue molteplici attività. I visitatori avranno l’impressione che sia lo stesso Pasolini a parlare, a guidarli per scoprire insieme a lui un percorso imprevedibile, costantemente aperto agli incontri, ai dubbi, ai capovolgimenti, alle abiure, alle nuove partenze. Il visitatore scoprirà un uomo al tempo stesso straordinario (per la forza creativa, l’incredibile vitalità, la lotta perenne, la passione per tutto ciò che fa) e comune, con i suoi momenti di esaltazione, di fede, di entusiasmo, di allegria, ma anche di dubbio e di angoscia di fronte al mistero della vita e alla tragicità della storia.

Per Pasolini Roma non fu semplicemente uno scenario cinematografico o un luogo in cui vivere. Con questa città egli ha avuto una relazione passionale, fatta di sentimenti misti di amore e odio, di fasi di attrazione e rifiuto, di voglia di allontanamento e di piacere del ritorno. Le circostanze difficili del suo arrivo a Roma lo hanno catapultato in un mondo e in una lingua non suoi, appartenenti ai sottoproletari delle borgate in cui la precarietà della sua situazione economica lo costringeva a vivere. Dalla scoperta di questo universo del tutto nuovo nascerà un’ispirazione potente ed è lì che Pasolini troverà, senza doverli cercare, i soggetti dei suoi primi romanzi e film. In seguito, per il Pasolini uomo pub-

blico e analista instancabile dell’evoluzione della società italiana, Roma sarà il principale punto di osservazione, il suo permanente campo di studio, di riflessione e di azione. Sarà anche il teatro delle persecuzioni che il poeta dovrà sempre subire da parte dei poteri di ogni genere, e dell’accanimento dei media che per 20 anni lo trasformeranno nel capro espiatorio, nell’uomo da demolire, a causa della sua diversità e della radicalità delle sue idee sulla società italiana.

Bisogna essere molto forti per amare la solitudine.

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Teatro >

Tratto dal film capolavoro di Federico Fellini Amarcord, il balletto di Luciano Cannito, una delle più grandi firme della coreografia italiana, andrà in scena presso il Teatro Olimpico di Roma dal 17 al 20 aprile prossimo.

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icordando Federico Fellini nel ventennale della sua morte e a quarant’anni dall’uscita di uno dei suoi film più amati, Amarcord, ritorna il balletto omonimo di Luciano Cannito portato in scena dalla DCE Danzitalia con Rossella Brescia nel ruolo di Gradisca e Nicolò Noto in quello di Titta. Balletto rodato e forte di un grande successo di pubblico, Amarcord è liberamente ispirato al film in cui il Maestro Federico Fellini ricorda/reinventa la sua vita di ragazzo in una Rimini della prima metà degli anni Trenta. È un divertente e melanconico affresco dell’Italia fra le due guerre, dove il Fascismo e la Chiesa esercitavano il loro potere, influenzandone la cultura ed il costume. La storia di Titta, alter–ego del Fellini adolescente, e della sua famiglia si inserisce armoniosamente in un contesto di piccoli ritratti (Gradisca, Volpina, la tabaccaia) e di aneddoti legati ad un filo comune che li rende interdipendenti e dove affiora comunque sempre la spensieratezza e la voglia

di vivere propria degli Italiani dell’epoca. L’intento del balletto è trasportare coloro che lo guardano, in un viaggio di condivisione, dove tutti si rivedano in ciò che accade in scena, sentano il profumo di ciò che negli anni Trenta si sentiva, ricordino ciò che eravamo noi, quegli Italiani la cui storia non si studierà mai in alcun libro, quella gente normale e semplice di provincia. Un po’ come rivivere cose già vissute, come rivivere uno spaccato dell’Italia a cavallo tra le due guerre, dell’Italia piccola, quella della gente comune, con i soliti problemi di tutti i giorni. Proposto per la prima volta nel 1995 al Teatro San Carlo, Amarcord è andato in scena anche al Teatro alla Scala, negli Stati Uniti (Metropolitan di New York, Orange County di Los Angeles) e Teatro Massimo di Palermo, riscuotendo ampi successi. Questa è una versione coreografica espressamente rivisitata per la Compagnia Danzitalia, che vede Rossella Brescia nel ruolo di Gradisca e Nicolò Noto in quello di Titta. Le musiche del balletto sono di Nino Rota e includono anche canzonette degli Anni Trenta insieme a musiche di Glenn Miller, Marco Schiavoni e Alfred Schnittke. I costumi sono di Roberta Guidi di Bagno. Le scenografie di Carlo Centolavigna. Le luci di Alessandro Caso. Fonte: danzaeffebi.com

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NASCOSTO DOVE C’È PIÙ LUCE Dal 08 al 18 maggio 2014 Scritto, diretto e interpretato da Gioele Dix Prezzo del biglietto: da 17,00 euro a 31,00 euro. Orari: da martedì a sabato ore 21:00, domenica ore 17:00

Addormentatosi sulla scena del suo spettacolo, un comico si sveglia di soprassalto nel bel mezzo di un movimentato incubo e si ritrova catapultato in uno strano luogo, a cavallo fra immaginazione e realtà. Lo accoglie un etereo angelo custode con il compito di guidarlo nel transito fra vita terrena e aldilà...

IL MALATO IMMAGINARIO Dal 06 al 25 maggio 2014 Regia di Marco Bernardi. Con Paolo Bonacelli Prezzo del biglietto: da 15,00 euro a 35,00 euro. Orari: martedì, giovedì, venerdì ore 20.45 mercoledì, domenica ore 17.00 sabato ore 16.30 e 20.45

Il malato immaginario è uno dei capolavori di Molière. Una commedia, l’ultima scritta dal grande uomo di teatro francese, che rivela una straordinaria ricchezza: è una farsa all’antica colma di eccellenti spunti comici da cui trapela allo stesso tempo la visione del mondo disillusa e disincantata di un Molière che aveva smarrito, al termine della sua esistenza, la fiducia in se stesso e nei suoi simili. Padre di una bella figlia, marito di una donna avida e fedifraga e vittima di uno sciame di dottori avvoltoi, salassatori e ciarlatani, Argante è il malato immaginario del titolo, un personaggio che Molière cucì magistralmente su di sé, ma che riuscì ad interpretare solo per quattro recite: morì infatti venerdì 17 febbraio 1673, pochi minuti dopo la chiusura del sipario. 55


Cinema >

NOE’ russel crowe

anthony hopkins jennifer connelly

La fine del mondo… è solo l’inizio! Lo sa bene Russell Crowe, che interpreta il famoso personaggio biblico Noè in Noah, l’ultima fatica di Darren Aronofsky (il regista di pellicole come The Wrestler e Il Cigno Nero).

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ussell Crowe è Noah nel film di Darren Aronofsky ispirato dalla storia epica di coraggio, sacrificio e speranza, in arrivo nelle nostre sale ad aprile. Il mito biblico di Noé e l’Arca tornano nuovamente sul grande schermo. Il kolossal Noah è incentrato sulla figura del patriarca cui Dio affidò la salvezza della specie umana e animale, seguendo fedelmente le vicende narrate nel Vecchio Testamento. Oltre al già citato Russell Crowe, gli altri protagonisti della pellicola sono Emma Watson nei panni della figlia Ila, Jennifer Connelly che interpreta la moglie Naameh e Anthony Hopkins nei panni di Matusalemme. Al mio segnale scatenate il diluvio. L’ex Gladiatore Russell Crowe quasi irriconoscibile, capello cortissimo e barba folta, è il Noah di Darren Aronofsky, talentuoso autore considerato ad alto tasso di rischio (ha firmato Il cigno nero e The Wrestler, ma anche il flop The fountain). La sua versione della storia di Noè ha già fatto molto arrabbiare alle proiezioni-test ebrei, cristiani e atei. Crowe, come già accennato, incarna il patriarca che avvisa della fine del mondo i suoi contemporanei corrotti, e riesce a costruire un’arca per

salvarsi, insieme alla sua famiglia e a tutti gli animali, dal leggendario diluvio. Aronofsky, specializzato nel descrivere personaggi complessi e conflittuali con marcate cicatrici nel loro passato, ha descritto Noè come “un uomo oscuro e complicato” che sperimenta il senso di colpa di sopravvivere dopo l’inondazione. E per attizzare il fuoco nei settori ecclesiastici più conservatori, il regista presenta la storia biblica come una specie di parallelismo con il cambiamento climatico: il comportamento sbagliato degli abitanti del pianeta conduce alla catastrofica inondazione. Una pellicola stravagante piena di effetti speciali con un budget di 150 milioni di dollari. L’Arca è stata costruita realmente a Oyster Bay, New York, uno dei set del film. Nel cast ci saranno anche Logan Lerman e Douglas Booth (i figli di Noé), Ray Winstone (l’antagonista Tubal-Cain), Jóhannes Haukur Jóhannesson e Arnar Dan saranno Caino e Abele in un probabile flashback. Il film sarà censurato negli Emirati, in Bahrein e in Qatar perchè, mostrando un profeta, contravviene a una norma tassativa del mondo islamico. L’uscita del film è a rischio anche in Tunisia e Pakistan. Noah in Italia uscirà il 17 aprile. Fonte: repubblica.it e bestmovie.it

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THE AMAZING SPIDER-MAN 2 Per Peter Parker (Andrew Garfield) la vita è impegnativa: tra eliminare i cattivi nelle vesti di Spider-Man e passare del tempo con la persona che ama, Gwen (Emma Stone), la cerimonia del diploma non rischia di arrivare troppo presto. Peter non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen (di proteggerla stando lontano) ma questa è una promessa che non riesce a mantenere. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e Peter scopre nuovi indizi sul suo passato. Regia di Marc Webb Con A. Garfield, E. Stone, Jamie Foxx Nelle sale da mercoledì 23 aprile Genere: Avventura

TRANSCENDENCE Il dottor Will Caster (Johnny Depp) è il più importante ricercatore nel campo dell’Intelligenza Artificiale, che lavora per creare una macchina senziente che combini l’intelligenza collettiva di tutto quello che è conosciuto con l’intera gamma delle emozioni umane. I suoi esperimenti altamente controversi lo hanno reso famoso, ma lo hanno anche trasformato nell’obiettivo principale di estremisti antitecnologici che faranno di tutto per fermarlo. Regia di Wally Pfister Con Johnny Depp, Morgan Freeman Nelle sale da giovedì 17 aprile Genere: Azione

GIGOLÒ PER CASO Woody Allen torna attore e si fa dirigere da John Turturro. Nel film, Fioravante e Murray, due amici per la pelle in condizioni economiche precarie, per sbarcare il lunario decidono di cimentarsi con il mestiere più antico del mondo. L’uno (John Turturro) nei panni di un gigolò, l’altro (Woody Allen) nel ruolo di manager. Regia di John Turturro Con John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone, Sofía Vergara, Vanessa Paradis Nelle sale dal 17 aprile Genere: Commedia

UN MATRIMONIO DA FAVOLA Regia di Carlo Vanzina Genere Commedia Con R. Memphis, E. Solfrizzi, A. Giannini, G.Pasotti Nelle sale da giovedì 10 aprile Cinque compagni di liceo, inseparabili a scuola, si ritrovano vent’anni dopo la maturità. Daniele, l’unico ad aver fatto carriera, invita tutti al suo matrimonio a Zurigo con Barbara, la figlia del noto banchiere svizzero per cui lavora. Gli ex compagni accettano entusiasti: è l’occasione per una rimpatriata, anche se per loro la vita non è stata altrettanto generosa, ognuno aveva mete e sogni ma nessuno è riuscito a realizzarli. Rivedendosi i cinque amici ritrovano il calore e la complicità di un tempo ma si trovano anche a rimettere in gioco le loro vite e le loro aspirazioni.

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Musica >

paolo

nutini 27 anni, scozzese di origini italiane ed una voce che lascia senza fiato...

“Caustic Love” è il titolo del suo nuovo lavoro discografico, anticipato dal bel videoclip in bianco e nero del suo primo estratto “Scream”. Un album molto atteso, il suo, che arriva a ben cinque anni di distanza da “Sunny Side Up”.

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rima il Festival di Sanremo, dove ha partecipato come ospite, poi un mini tour italiano. In mezzo, l’uscita di questo nuovo progetto musicale. Paolo Nutini ama l’Italia. Gusti musicali che vanno da Andrea Bocelli a Lucio Dalla (a Sanremo ha suonato una bella cover di “Caruso”), da Fred Buscaglione ai Fratelli La Bionda. Nuovo amico di Adriano Celentano che, dopo la performance all’Ariston, ha pensato bene di telefonargli per invitarlo a casa sua. A suonare? No, a bere buon vino. Ora Nutini promuove il suo nuovo album, dal quale è stato già tratto il primo singolo “Scream”. Nuovo singolo e, soprattutto, nuovo album. Il terzo disco è ‘in divenire’, tra registrazione e missaggio, prima della dell’uscita di Aprile. Video in bianco e nero che parte piano e si scatena in un bellissimo crescendo: nel segno del funky. “Scream (Funk My Life Up)”, con quel termine – funk – che molto sta a significare: colore che dona calore. Paolo Nutini è artista avvezzo a sonorità del genere, celebre a tal proposito la sua versione di “Na-

tural Blues” di Moby, ‘funkeggiando’ senza soluzione di continuità. Ora balla e fa ballare, mai domo. E con gli occhiali scuri. Il talento di Paolo Nutini è esploso sulla scena musicale internazionale quasi per caso, grazie ad un concorso di paese e all’aiuto imprescindibile del passaparola sul web. Nel 2006 esce con un primo album molto pop, These Streets, vendendo 1,5 milioni di copie nel solo Regno Unito. Tre anni più tardi prende una nuova direzione musicale con l’acclamato Sunny Side Up. Nominato ai Brits Awards, vincitore di un “Ivor Novello Award”, è l’artista maschile che ha venduto di più nel Regno Unito nel 2009 e nel 2010. Paolo Nutini si esibirà in Italia con una mini-tournée che lo vede impegnato il 16 luglio a Genova (Porto antico), il 17 a Piazzola sul Brenta (Padova) e il 19 nella capitale, per il “Rock In Roma”. Per Paolo Nutini, oltre 5 milioni di dischi venduti nel mondo, queste tappe rappresentano di sicuro un’occasione molto importante per apprezzare dal vivo uno dei migliori artisti degli ultimi anni. Costo dei biglietti: 32 euro (+ diritti di prevendita), gli spettacoli inizieranno tutti alle 21, al di fuori di quello che si terrà al Rock in Roma presso l’Ippodromo delle Capannelle, previsto per le 21,45. Fonte: velvetmusic.it

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Motori >

AUDI A3 CABRIOLET

L’INIZIO DELLA NUOVA GENERAZIONE

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differenza del modello che va a sostituire in listino, questa nuova generazione è proposta con dimensioni maggiori arrivando ora ad una lunghezza di 442 centimetri per una larghezza di 179 centimetri ed un’altezza di 141 centimetri, che la rende più bassa rispetto a prima. Maggiorazione anche per l’interasse arrivato ora a 2,60 metri che ne consente quindi ovviamente un maggior spazio a bordo ed un comfort migliore per chi siede dietro. La capacità del bagagliaio è di 275 litri ma viaggiando con capote si arriva a 320 litri e se si abbattono addirittura gli schienali posteriori la capacità massima è di 680 litri. Lo studio accurato circa la meccanica, i materiali adoperati e la tecnica stessa hanno permesso all’Audi A3 Cabriolet 2014, di diminuire il peso di 50 chili rispetto a prima, 60

complessivamente quindi si arriva ora a 1365 kg, tutto merito della nuova piattaforma MQB ed al cofano realizzato in alluminio. La capote, che ribadiamo essere in tela, la si può aprire e chiudere in un tempo di 18 secondi e fino ad una velocità massima pari a 50 chilometri orari e, per chi vuole, è disponibile un’insonorizzazione migliore tra gli optional, costituita da uno strato speciale fatto di gomma piuma. Tre i motori a benzina e due quelli diesel disponibili. Nel primo ci sono il 1.4 TFSI 125 cavalli (92 kW), il 1.4 TFSI da 140 cavalli di potenza (103 kW), oppure il 1.8 TFSI da 179 cavalli di potenza massima (132 kW). La versione diesel prevede un 1.6 TDI da 110 cavalli di potenza ed un 2.0 TDI con una potenza pari a 150 cavalli (110 kW). Nel listino optional troviamo il cruise control adattivo, il sistema di riconoscimento dei segnali di traffico, la capote a comando elettrico, roll bar posteriori automatici, sistema audio Bang & Olufsen e quello con connessione Wi-Fi. Prezzo di listino a partire da 31.850 Euro. Fonte: www.allaguida.it



Agenda eventi

Dal 08/04 al 21/04

Dal 18/04 al 28/09

Roma

Roma

Teatro S. Umberto Con G. Tognazzi Prezzi da euro: 23,00 a 32,00 NEMICO DEL POPOLO 06.6794753

ANDY WARHOL

11 Aprile

Dal 18/04 al 01/06

Roma

Palottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 28,00 a 51,00 Info: Ticket One

ALESSANDRA AMOROSO

Roma

Teatro Sistina Ore 21.00 Prezzi da euro: 35,65 a 51,75 JESUS CHRIST SUPERSTAR Info: Ticket One

14 Aprile

Dal 24/04 al 13/05

Roma

Palottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 20,00 a 33,00 www.prontoticket.it

BEPPE GRILLO - TE LA DO IO L’EUROPA

Roma

PABLO & PEDRO

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Teatro Italia Ore 21.00 Prezzi da euro: 11,00 a 25,00 Info: 06.44239286

Dal 15/04 al 19/04

26 Aprile

Roma

Orion Club Ore 23.00 Posto Unico Prezzo E. 11,50 Info: Ticket One

Ciampino

Teatro Golden Ore 21.00 Prezzo euro 27,00 Info: 06.70493826

MAURIZIO MATTIOLI

Museo Palazzo Cipolla Via Del Corso Prezzi da E 13,00 Info: Ticket One

99 POSSE


La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

Dal 06/05 al 25/06

20 Giugno

Roma

Ippodromo delle Capannelle ore 21.45 Prezzo euro 40,25 Info: Ticket One

Roma

Teatro Eliseo Prezzi da euro: 18.30 Info: Ticket One

IL MALATO IMMAGINARIO

30 SECOND TO MARS

17 Maggio

22 Giugno

Roma

Roma

Palottomatica Ore 21.00 Prezzi da euro: 34,50 a 51,75 Info: Ticket One

Circo Massimo ore 21.00 Prezzo n.p. Info: Ticket One

ROLLING STONES

GIORGIA

21 Maggio

25/26 e 30 Giugno

Roma

Auditorium Parco della Musica Prezzi da euro: 34,50 Info: Ticket One

FRANCESCO RENGA

Roma

Stadio Olimpico Vasco Live Kom 014 Prezzi da euro: 41,40 Info: Ticket One

VASCO ROSSI

30 e 31 Maggio

24 Luglio

Roma

Ippodromo delle Capannelle ore 21.45 Prezzo euro 43,70 Info: Ticket One

Roma

Stadio Olimpico Mondovisione Tour Prezzi da E 28,75 Info: Ticket One

LIGABUE

PLACEBO 63


Claudio Scaringella

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

imbavagliato con crema di patate ed asparagi selvatici Ingredienti per 4 persone

4 fraolini da 200 grammi circa, 8/16 fette di guanciale (dipende dalla lunghezza del taglio) molto sottili, 3/4 patate lesse, un mazzetto di asparagi selvatici, olio extravergine, aglio, sale e pepe.

Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: media)

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ondate e sfilettate i pesci, avendo cura di eliminare con le apposite pinze tutte le spine dai filetti. Separate le cime degli asparagi e cuocete con uno spicchio di aglio le parti rimanenti meno legnose aggiungendo un po’ di acqua. Una volta cotti schiacciateli con il passa pomodoro insieme alle patate lesse fino ad ottenerne una purea omogenea; se necessario fatela addensare in un pentolino a fuoco moderato. Salate lievemente i filetti di pesce ed avvolgeteli su se stessi mantenendo esterna la pelle e ora nelle fette di lardo che li manterranno “imbavagliati”. Poneteli su una placca con carta da forno e fateli cuocere al grill già

ben caldo per far diventare croccante il guanciale esterno ma non seccare il pesce. Mettete la crema di patate ed asparagi come specchio sul piatto (magari scaldato), su di essa i filetti di pesce e nel buco da essi formato infilate le cime degli asparagi saltate al momento in padella con un filo di olio, aglio e peperoncino o pepe a piacere. Per far sì che i filetti mantengano la forma durante la cottura avvolgeteli intorno ad un bastoncino di patata cruda che poi eliminerete. Un bellissimo antipasto che figura bene anche come secondo accompagnato magari anche da un bel vino rosato.

Tempo di preparazione:

60

minuti

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042



E’ l’esplosione emotiva dei vostri sensi. L’oppo-

curio che, terminata la fase di moto retrogrado,

sizione del sole, Urano e Mercurio vi toglierà le

ricomincierà la sua marcia nel vostro segno, con-

ultime vestigia del vecchio Io, ormai al collasso.

cedendo intuizione lavorativa, positività psicologica e tanti buoni propositi. E’ un momento favorevole per intraprendere nuove strade di vita. I vostri numeri fortunati: 33 – 41 - 65

risalire, è arrivato il momento della vera ricostruzione. Abbiatene il coraggio e sorridete alla vita. I vostri numeri fortunati: 26 – 39 - 71

avrete concretizzato il vostro piano economico

spirituale è la marcia vincente che vi permette

annuale e potrete cosi pianificare le scelte future

di stravolgere le carte in tavola al destino. Sie-

dei prossimi mesi. Il calcolo per voi è alla base della vostra tranquillità, ed è per questo che vi concederete anche bei momenti di relax e svago.

Scorpione

Avere fiducia negli altri è nel senso di rinascita

te l’unico segno capace di prevedere il futuro degli eventi, e voi già sapete dove state andando. Apparecchiate la tavola, il vino arriverà. I vostri numeri fortunati: 10 – 44 - 58

Non vi piacete affatto e state lasciando anche

dita delle certezze, eppure giunge la bella Venere

un po’ la cura della vostra persona. In verità

in sestile al Sole, che torna per rendervi irresisti-

il fisico non c’entra, state perdendo la fiducia

bili in quanto a charme e conquiste amorose, soprattutto nella prima metà del mese. Attenzione però alle spese affrettate, Mercurio è pericoloso. I vostri numeri fortunati 24 – 63 - 83

Sagittario

Cari gemelli, avete retto anche la scossa della per-

e la stima in voi stessi. Il rimedio? Regalatevi un po’ di tempo per voi e chiedetevi oggi: “cosa voglio fare per rendermi felice?”. I vostri numeri fortunati: 3 – 60 - 62

Siete tendenti alla depressione in questo pe-

momento decisivo nel vostro cielo, per ricordarvi

riodo, solo che non ve ne siete neanche accorti.

ad amare i vostri sogni, ricordarvi chi siete e cosa

Problemi finanziari sono risolvibili tramite

amate della vita. Avrete il coraggio giusto per affrontare scelte difficili, eppure osare ora significherà aver fatto la scelta giusta per il vostro futuro. I vostri numeri fortunati: 17 – 19 - 51

Capricorno

Il vostro pianeta d’argento, la Luna, arriva in un

dei piccoli prestiti. Inoltre il sestile di Nettuno e Plutone vi rende immuni da cali energetici per captare vibrazioni nascoste pericolose. I vostri numeri fortunati: 34 – 38 - 87

La Luna vi rende pensierosi, la luce argentea

Un momento di calma piatta lo vivete non come

di questo pianeta vi rende ansiosi e vi costrin-

un momento di riposo, ma di noia e abbandono.

ge a pensare in termini di solidarietà collettiva

Godere di periodi apparentemente vuoti non vi

e bene comune, un concetto che molto spesso dimenticate. E’ questo il leit motiv del mese, mettere da parte l’egoismo del vostro ruggito. I vostri numeri fortunati: 2 – 70 - 81

Acquario

Gemelli Cancro Leone Vergine

Dal punto di basso totale non si può far altro che

In questo mese vi sentirete più tranquilli, perché

I vostri numeri fortunati: 3 – 11 - 90

66

Bilancia

Auguri Ariete! il favorevole passaggio di Mer-

giustifica nel perdere il vostro tempo in elucubrazioni mentali sterili e improduttive. Il tempo passato nessuno ve lo riconcederà. I vostri numeri fortunati: 2 – 28 - 47

Un po’ di sano egoismo è quel che ci vuole, so-

Marte in opposizione in moto retrogrado è una

prattutto in questo momento di stress e forti

sfida dura da affrontare, ma dovete combatte-

cambiamenti. Accuserete un senso di disorien-

re questa lotta massacrante per la fiducia che

tamento e di solitudine, dovuto al forte cam-

avete in voi stessi e che gli altri nutrono nel

biamento che state vivendo. Arriveranno notizie non liete sul fronte familiare. Tenete duro. I vostri numeri fortunati: 9 – 16 - 67

Pesci

Toro

Ariete

Oroscopo del mese >

vostro cuore. Il coraggio lo troverete e i problemi si risolveranno con un po’di ottimismo. I vostri numeri fortunati 13 – 63 - 85




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