Report LAB Piani Locali per il Lavoro 14.03.2014

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laboratorio “Piani Locali per il Lavoro”

condivisione e confronto di esperienze per una efficace realizzazione delle politiche regionali 14 Marzo 2014 – Fondazione Mediterranea Terina – Area EX SIR – Lamezia Terme

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REPORT Laboratorio Piani Locali per il Lavoro - condivisione e confronto di esperienze per una efficace realizzazione delle politiche regionali 14 Marzo 2014 – Fondazione Mediterranea Terina – Area EX SIR – Lamezia Terme

SOMMARIO PREMESSA.......................................................................................................................................................... 1 1 - IL LABORATORIO “ “Piani Locali per il Lavoro - condivisione e confronto di esperienze per una efficace realizzazione delle politiche regionali ............................................................................................................... 3

1.1 - Note introduttive ..................................................................................................................... 3 1.2 - La sessione plenaria partecipativa “Come il sistema regionale può intercettare e incrociare la domanda delle imprese e quella dei giovani per assicurare l’efficacia del PLL?”........................ 4 1.3 – Prosecuzione Tavoli di lavoro.................................................................................................. 7 2 - Conclusioni ................................................................................................................................................. 11 ALLEGATO I - Elenco dei partecipanti .............................................................................................................. 13


PREMESSA Capacity SUD è un progetto realizzato da Formez PA su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) e finanziato dal Programma Operativo Nazionale "Governance e Azioni di Sistema" (PON GAS). Ha la finalità di migliorare la capacità istituzionale delle amministrazioni delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza supportandole nella programmazione di interventi che rispondano alle loro esigenze prioritarie e nel rafforzamento delle competenze necessarie per la loro efficace attuazione. La Capacità Istituzionale, Asse del Programma, oltre a fornire un supporto strategico per una gestione maggiormente efficiente dei Programmi Operativi, assume un rilievo fondamentale in prospettiva della programmazione comunitaria nel quadro di Europa 2020. La linea PROGETTARE di Capacity SUD ha l’obiettivo di sviluppare le competenze delle amministrazioni pubbliche per realizzare politiche di qualità e per attuare un miglioramento organizzativo e gestionale. Le attività aiutano le persone impegnate nelle amministrazioni a disegnare strategie per la programmazione europea 2014-2020, a progettare nuovi interventi, a realizzare azioni efficaci all’interno delle organizzazioni, a partire da obiettivi condivisi e da risultati attesi. Tutte le attività si fondano su processi collaborativi che includono diversi attori e che si realizzano con metodologie partecipative. Il lavoro viene co-progettato con le amministrazioni in base alle loro specificità e calibrato in corso d’opera a seconda delle esigenze che emergono e dei contributi che lo arricchiscono.

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Foto 1 - Presentazione

Foto 2 -Presentazione

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1 - IL LABORATORIO “ “Piani Locali per il Lavoro - condivisione e confronto di esperienze per una efficace realizzazione delle politiche regionali 1.1 - Note introduttive Il laboratorio“Piani Locali per il Lavoro - condivisione e confronto di esperienze per una efficace realizzazione delle politiche regionali” ha rappresentato il primo step di un percorso di progettazione partecipata sulle politiche del lavoro che Formez PA ha co-progettato con il Dipartimento 10 della Regione Calabria, nell’ambito dei Piani Locali per il Lavoro (PLL), concepiti come strumenti di attuazione delle politiche attive per l’occupazione nella logica dei processi di sviluppo locale anche in base all’approccio metodologico indicato nei documenti per la nuova programmazione 2014-2020 . Il laboratorio che si è svolto il 14 marzo presso la Fondazione Mediterranea Terina – Area EX SIR – Lamezia Terme ha avuto quale obiettivo primario quello di dare valore alla cultura della cooperazione dentro la Regione e fra Regione, sistema locale e stakeholders per una efficace realizzazione delle politiche regionali finalizzate all’attuazione dei Piani Locali per il Lavoro (PLL) migliorando e promuovendo il raccordo fra Regione e attori del territorio riguardo all’operatività dei PianiLocali per il Lavoro nonché la partecipazione consapevole alle fasi successive di un’importante scelta di politica per il lavoro dell’Amministrazione regionale come questa per i Piani Locali per il Lavoro. Nello specifico, attori, partner rilevanti, stakeholder, testimoni privilegiati, comuni capofila, attori chiave, hanno lavorato per condividere la lettura del contesto in cui operano i PLL integrandone le informazioni, focalizzare le opportunità di sviluppo dei contesti produttivi (reti di imprese) e individuare le modalità di coinvolgimento anche dei profili professionali (giovani) attraverso azioni capaci di intercettare il loro interesse. Al laboratorio hanno partecipato: -

soggetti capofila dei Piani Locali per il Lavoro e referenti di progetto da loro individuati; Dirigenti Regionali responsabili di politiche strategiche anche per la realizzazione dei PLL; altri attori istituzionali e non istituzionali rilevanti per la realizzazione delle politiche.

Per l’elenco dei partecipanti si veda l’allegato I.

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Foto 3- I partecipanti

1.2 - La sessione plenaria partecipativa “Come il sistema regionale può intercettare e incrociare la domanda delle imprese e quella dei giovani per assicurare l’efficacia del PLL?” Negli interventi iniziali, l’Avv. Bruno Calvetta Direttore Generale del Dipartimento 10, ha ribadito il carattere strategico e paradigmatico per la nuova programmazione rivestito dal Programma PLL. L’Arch. Cosimo Cuomo Dirigente del Settore lavoro, ha illustrato la logica di intervento dei PLL evidenziando il loro carattere innovativo e sperimentale: il modello che si intende testare sono i PIAL, i Piani Individualizzati di Avviamento al Lavoro, secondo cui il giovane riceve una formazione di tipo innovativo e un insieme di strumenti di supporto all’inserimento lavorativo tali da poter poi determinare, sia in forma di lavoratore autonomo sia sotto forma di impresa individuale, un cambiamento nei sistemi economici locali nel senso della crescita e dello sviluppo. La Dott.ssa Elena Tropeano Responsabile di linea del Formez, ha illustrato le principali caratteristiche del progetto Capacity Sud e gli obiettivi della giornata di lavoro.

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I responsabili regionali ed il gruppo di lavoro Formez hanno organizzato tre tavoli di lavori partecipati dai rappresentanti degli 8 PLL presenti, sulla base delle caratteristiche settoriali dei loro progetti. Ad ogni tavolo di lavoro è stato chiesto di rispondere alla seguente domanda-chiave: “Come il sistema regionale può intercettare e incrociare la domanda delle imprese e quella dei giovani per assicurare l’efficacia del PLL?” e di articolare le risposte in tre punti o aspetti-chiave. Il risultato finale (così come prodotto sull’apposito tabellone utilizzato per la visualizzazione) è riportato nella Tabella 1. Tabella 1 -“Come il sistema regionale può intercettare e incrociare la domanda delle imprese e quella dei giovani per assicurare l’efficacia del PLL?”

Neos Pol.j.s /SILAVORO Jonio - Tirreno

Goethe/Siamo il lavoro

Terra tra i 2 mari/Marco Polo Lametino / Reventino

Consapevolezza / responsabilità

Integrazione delle politiche attive del lavoro con le politiche di sviluppo

Certificazione delle competenze dei giovani da parte di università, Centri di eccellenza, di formazione e di ricerca

B2B

Promuovere modelli partecipativi permanenti a supporto delle politiche attive per il lavoro

Creazione di un tavolo partenariale sia fisico che digitale

Formazione e opportunità lavorative come continuità obbligata del progetto

Percorsi formativi per giovani per creare e/o rafforzare competenze trasversali

B2C Strategia / orienteering

Foto 4 - PLL: Goethe, Siamo il lavoro

Foto 5 - PLL: Neos Pol.j.s, SILAVORO, Jonio - Tirreno

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Foto 6 - PLL: Terra tra i 2 mari, Marco Polo, Lametino / Reventino

I risultati del lavoro dei gruppi sono di seguito sintetizzati. TAVOLO 1 “NEOS POLIS”, “SILAVORO”, “JONIO TIRRENO” Il gruppo, evidenziando che i progetti hanno un taglio ambientale e di sviluppo di alcune filiere agroalimentari, ha posto l’accento sul gap di conoscenza che attualmente esiste tra il loro PLL e i territori stessi, nel senso che alcuni degli attori locali non sono consapevoli della strategia che i Piani stessi vogliono mettere in atto. Da qui la necessità di mettere in piedi un dialogo tra le istituzioni stesse e tra queste e le aziende e tra queste e i giovani. Questo dialogo è essenziale per l’identificazione delle figure professionali da formare nell’ambito dei PLL. Le Amministrazioni locali devono essere consapevoli dell’importanza strategica che il successo del PLL nel loro territorio comporterebbe. La sperimentazione dei PLL dovrebbe assumere a dignità tale da permettere una sintesi a livello di governance. TAVOLO 2 “GOETHE”, “SIAMO IL LAVORO” Questo gruppo ha ribadito la necessità di integrare in maniera ancora più stretta le politiche attive del lavoro con le politiche di sviluppo, stanti anche gli orientamenti della nuova programmazione e i diversi soggetti, pubblici e privati, a cui vengono assegnati ruoli precisi in questa direzione. Ciò è particolarmente vero in un settore quale il turismo, dove la capacità di accoglienza di un territorio, a tutti i livelli, è fattore decisivo per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione. In questo senso l‘adozione di modelli partecipativi è presupposto e condizione essenziale per rendere fattibile la strategia individuata. TAVOLO 3 “TERRA TRA I DUE MARI”, “MARCO POLO”, “DEL LAMETINO E REVENTINO” I tre progetti di cui trattasi, avevano in comune un’attenzione specifica verso il settore dell’economia sociale e dell’innovazione sociale quale bacino di potenziale occupazione. In questo senso i rappresentanti dei PLL hanno sostenuto che un aspetto fondamentale con cui gli attori locali possono favorire l’inserimento lavorativo dei giovani è approntare un sistema di formazione di alto livello e soprattutto di certificazione delle competenze, formali e informali, che i giovani apprenderanno con gli strumenti del progetto in modo tale da renderle spendibili nel mercato del lavoro locale. La riflessione ulteriore ha portato a identificare nelle competenze trasversali il fattore principale di successo nella formazione dei giovani: il sistema economico calabrese ha bisogno non solo di competenze tecniche di alto livello bensì anche di un nuovo approccio mentale per far fronte alla crisi ed i giovani possono essere i portatori di un modo di vedere le cose diverso e più al passo con le esperienze più significative a livello europeo. 6


Dal punto di vista del metodo di lavoro, nell’ambito dei progetti è stato attivato un tavolo partenariale sia fisico sia digitale che raggruppa i principali attori del sistema del lavoro a livello locale, con una presenza significativa dei soggetti di intermediazione tra offerta e domanda di lavoro. A conclusione dei lavori della mattinata, il Dirigente del Settore Politiche del Lavoro Dip. 10 della regione Calabria Arch. Cosimo Cuomo, ringraziando i presenti per la loro partecipazione attiva, ha risposto alle sollecitazioni emerse. La nuova fase relativa alla realizzazione dei progetti vedrà l’attivazione di azioni di accompagnamento e di assistenza in forme da stabilire (sotto la direzione dell’Assessorato) e con la collaborazione di altre agenzie specializzate. La ridefinizione delle figure professionali operata in fase di selezione delle proposte ha mirato a privilegiare le figure professionali di qualifica medio-alta, in quanto ritenute più adatte, coerentemente con la filosofia del programma, a portare innovazione sul territorio. Nel nuovo documento di programmazione regionale la dimensione territoriale degli investimenti è un fattore-chiave che garantirà continuità a questa tipologia di esperienze. La dimensione territoriale degli investimenti della programmazione 14-20, tiene in considerazione l’approccio integrato che sta alla base del metodo PLL. Saranno recepiti gli spunti del laboratorio nella bozza dei bandi che verranno condivisi con e tra i PLL.

1.3 – Prosecuzione Tavoli di lavoro Così come da programma la sessione pomeridiana si è aperta con l’organizzazione di due tavoli di lavoro condotti rispettivamente da un facilitatore con l’obiettivo comune di : • •

identificare le opportunità di sviluppo di ogni PLL in termini di settori produttivi, filiere, risorse positive già in essere per il successo del progetto; delineare le modalità operative con le quali ogni singolo PLL intende dare vita ai prossimi passi in vista della realizzazione del progetto.

Da un punto di vista metodologico, ciascun facilitatore ha chiesto a ogni PLL del Tavolo di indicare, sugli appositi supporti per la visualizzazione, massimo tre opportunità di sviluppo e tre modalità operative, che successivamente sono state spiegate da un rappresentante del progetto.

Il risultato del Tavolo di lavoro 1 (n. 4 PLL: Silavoro, Terra tra i due mari, Neos Polis, Jonio Tirreno) I rappresentanti dei quattro PLL hanno condiviso una serie di indicazioni e riflessioni sulle opportunità di sviluppo di ciascun PLL, in vista del loro successo e sulle future modalità operative di attuazione degli interventi. Il risultato del gruppo di lavoro così come “prodotto” sul tabellone è riportato nelle seguenti tabelle 2 e 3.

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Tabella 2- Opportunità di sviluppo e modalità operative PLL Tavolo 1

PLL

Opportunità di sviluppo

Modalità operative

Silavoro

Patrimonio della biodiversità (area Unesco)

Sviluppo percorsi formazione valorizzazione territoriale

Identità/valori

Percorsi esperienziali

Capitale umano

Valorizzazione territoriale agro- silvo pastorale

Distretto delle diversità

Specializzazione del territorio per offrire servizi alle persone D.A. “contrasto spopolamento”

Terra tra i due mari

Politica dell’accoglienza

filiera

Messa in rete strutture residenziali e ricettive Organizzazione degli attrattori Neos Pol.J.S.

Integrazione orizzontale e verticale delle risorse 3 settori (agroalimentare, ambiente, turismo)

A.P.T. (Accordo Territoriale) Es.: Agreement

Jonio Tirreno

Patrimonio agroalimentare

Creazione di team che offre servizi integrati

Patrimonio agroforestale

Programma Consortium

Specializzazione diversificate delle R.U.

Capitale sociale

Servizi di supporto accompagnamento

/

I risultati del lavoro dei gruppi sono di seguito sintetizzati. Per quanto concerne il progetto Silavoro, il punto di forza è rappresentato dalla tipologia di territorio stesso: il Parco Nazionale della Sila presenta infatti un patrimonio di biodiversità elevato (testimoniato dal riconoscimento di area interesse Unesco) a cui però deve fare riscontro, secondo i rappresentanti del PLL, un recupero di una identità forte a livello storicoculturale, in contrasto con i fenomeni di urbanizzazione recenti che invece la stanno intaccando. La consapevolezza del proprio patrimonio è condizione indispensabile per lo sviluppo di un territorio. Altro elemento è il capitale umano, le cui “punte” più alte sono troppo spesso portate a dispiegarsi al di fuori della Calabria. Le modalità operative previste riguardano fondamentalmente la formazione di professionalità di livello elevato (marketing, internazionalizzazione, salvaguardia ambiente) che introducano innovazione nelle filiere e la creazione di una rete tra i soggetti che permetta al turista di vivere percorsi esperienziali che valorizzino le risorse ambientali e culturali, in senso lato, della zona. Il progetto Terra tra i due mari ha come fulcro la politica dell’accoglienza, nel senso che tende a creare figure professionali che siano di supporto sia allo sviluppo turistico sia alle persone diversamente abili (“distretto delle diversità”). I due settori del turismo e della diversità sono strettamente legati nel senso che i soggetti svantaggiati potrebbero svolgere mansioni operative nel settore del turismo e dell’accoglienza in senso lato. Una delle caratteristiche di questo PLL consiste nella messa in rete delle strutture residenziali e ricettive dell’area. Il progetto intende anche lottare contro i fenomeni di spopolamento delle aree interne favorendo in alcuni comuni montani l’insediamento di famiglie di immigrati.

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Per quanto riguarda il progetto Neos Pol.J.S., esso scommette sulla integrazione orizzontale e verticale delle risorse delle tre aree strategiche dell’agroalimentare, dell’ambiente e del turismo. E’ solo il meccanismo dell’integrazione che può assicurare sostenibilità e valore aggiunto alle potenzialità dell’area, con il turismo nella veste di settore trainante che si avvale delle risorse ambientali e agroalimentari. I rappresentanti di questo progetto hanno sottolineato come le carenze strutturali in tema di mobilità costituiscono un vincolo significativo allo sviluppo locale integrato. Fondamentale per questo PLL è la stipula, sul modello europeo, di un Consortium Agreement che stabilisca in modo chiaro i compiti di ciascun attore e le risorse assegnate. Il progetto Jonio Tirreno punta sul matching tra un capitale sociale disponibile in loco, sebbene ancora da riqualificare in alcuni ambiti, e le risorse, da un lato, del patrimonio agroalimentare, laddove esistono comparti di punta nella zona (agrumi, trasformazione ecc.) e, dall’altro, del settore agroforestale e ambientale. I laureati in Scienze agrarie hanno difficoltà a inserirsi e a portare innovazione in alcune filiere seppure importanti in termini di fatturato come quella agrumicola. Marketing internazionale e creazione di reti sono le tematiche su cui il tessuto imprenditoriale è più debole. Il progetto prevede che queste figure possano offrire i loro servizi alle PMI dell’area sotto forma di professionisti associati, anche per aggirare le resistenze delle imprese a internalizzare in modo definitivo queste professionalità. Il risultato del Tavolo di lavoro 2 (n. 3 PLL: Turismo sociale, Marco Polo, Lametino e Reventino) Tabella 3- Opportunità di sviluppo e modalità operative PLL Tavolo 2

PLL

Opportunità di sviluppo

Turismo sociale

Patrimonio ambientale

Marco Polo

storico,

culturale

Modalità operative e

Adeguamento strutture esistenti

Sistema turistico consolidato

Destagionalizzazione turistica

Unione dei Comuni

Formazione e autolavoro

Trasferimento di conoscenze competenze tra imprenditori giovani

e e

Miglioramento delle relazioni di partnership tra pubblico, privato e organismi di rappresentanza

dell’offerta

Informazione tramite incontri operativi, in presenza e via web Filiera corta e servizi integrati Azioni di animazione e informazione territoriale verso i destinatari

Incremento della filiera manifatturiera e della microfiliera del legno Lametino e Reventino

La presenza radicata di imprese che operano nel terzo settore e che sono disponibili all’innovazione La disponibilità offerta dagli enti a fornire sostegno per nuove occupazioni nelle tematiche del PLL Una discreta domanda di nuova occupazione per progetti innovativi e di qualità

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Rendere stabili le funzioni e le competenze dei partenariati Creare una rete permanente dei partenariati Diffondere tra gli attori locali (Enti – Associazioni – Cittadini) il nuovo modo di operare


Qui di seguito si presenta una sintesi di quanto emerso nel Tavolo di lavoro. Per quanto concerne il PLL Turismo sociale, i punti di forza esistenti a livello territoriali che possono contribuire al successo del progetto sono rappresentati, innanzitutto dall’esistenza, nell’area di intervento, di un patrimonio storico, culturale e ambientale di notevole valore che rappresenta certamente un attrattore turistico in linea con gli obiettivi del progetto. La presenza di un sistema turistico consolidato nell’area, in termini di operatori e servizi rivolti al turista, renderà più agevole la creazione della specifica tipologia di turismo progettuale qual è quella del turismo sociale. Infine, il fatto che i Comuni che ricadono nell’area del progetto siano organizzati in un’Unione di Comuni, faciliterà l’organizzazione e l’erogazione dei servizi di turismo sociale grazie alla collaborazione già esistente tra i diversi Enti locali. In relazione alle modalità operative con le quali il progetto intende avviare l’attuazione della sua strategia, si prevede un’opera preliminare di adeguamento delle strutture esistenti, per garantirne l’accessibilità e la fruibilità, finalizzata anche a raggiungere una destagionalizzazione dell’offerta turistica, tradizionalmente concentrata nel periodo estivo, che si intende invece prolungare lungo tutto l’arco dell’anno attraverso la valorizzazione delle altre risorse storiche, culturali e ambientali presenti. Il prossimo step operativo del progetto è rappresentato da attività formative specifiche del settore e finalizzate inoltre a creare nuove opportunità di lavoro autonomo. Il progetto Marco Polo descrive principalmente le opportunità di sviluppo che il PLL potrebbe offrire al territorio e che sono, in primo luogo, la sperimentazione di modalità di lavoro che favoriscano il trasferimento di competenze tra imprenditori e giovani cui si accompagna il miglioramento della collaborazione tra attori pubblici, soggetti privati e organismi di rappresentanza. Infine, il progetto intende incrementare la filiera manifatturiera ed in particolare la microfiliera del legno, nell’ambito della quale esistono esempi di produzioni di eccellenza nel settore della sedia. Le prossime azioni di attuazione della strategia progettuale prevedono attività informative da realizzarsi sia in presenza che a distanza (via web), dare avvio alla creazione della filiera corta delle produzioni manifatturiere e ai servizi integrati che possono offrire agli operatori una serie di economie di scala e la realizzazione di un’attività di animazione territoriale e informazione rivolta ai destinatari degli interventi. Il PLL Lametino e Reventino evidenzia, come punto di forza territoriale che può contribuire al successo del progetto, una forte presenza territoriale di imprese del terzo settore, radicate nel territorio, che esprimono una forte domanda di innovazione e sperimentazione. Ugualmente gli enti pubblici hanno già espresso la loro disponibilità a sostenere le nuove opportunità lavorative che il PLL intende creare attraverso, ad esempio, l’affidamento alle imprese sociali di alcuni servizi di pubblica utilità. Sul fronte della domanda di lavoro viene evidenziata la presenza di una discreta richiesta di nuova occupazione per progetti innovativi e di qualità. Le future azioni attuative prevedono un intervento che miri a rendere stabili le funzioni e le competenze dei partenariati, data la rilevanza strategica che assume la rete degli attori pubblici, privati e del terzo settore per il successo del progetto. Al fine di rendere stabile questa modalità di lavoro, concertata e partecipata, il progetto intende creare una rete permanente dei partenariati e diffondere tra gli attori locali (Enti, Associazioni e Cittadini) questa nuova modalità di operare. A conclusione dei lavori pomeridiani i facilitatori hanno restituito in plenaria quanto emerso dai lavori dei due tavoli. 10


2 - Conclusioni Nella sessione conclusiva, la Dott.ssa Elena Tropeano del Formez ha ringraziato i partecipanti ed evidenziato la competenza e la motivazione dei soggetti presenti. Il Dottor Giuseppe Campisi del Dipartimento 10 della Regione Calabria ha sottolineato il ruolo prezioso del Formez nell’organizzazione della giornata e ha sostenuto che incontri partecipativi di questo tipo saranno ripetuti nelle ulteriori fasi del programma PLL, avvalendosi della collaborazione delle antenne territoriali (Centri per l’impiego) e degli altri attori del partenariato istituzionali. L’Arch. Cuomo ha dapprima ringraziato il Formez, nella persona della Dott.ssa Tropeano e del suo gruppo di collaboratori, per la professionalità e l’impegno. Successivamente ha illustrato il tipo di sfida che i PLL rappresentano per la società e l’economia regionale: costruire un’esperienza di successo in un contesto di recessione. Laddove i metodi tradizionali del sostegno finanziario non sembrano essere risolutivi, il programma PLL mira invece a condividere in ogni territorio una strategia comune che punti in modo qualitativo ed esemplificativo a individuare gli aspetti innovativi e non consueti per produrre sviluppo e occupazione. Fondamentale sarà la valutazione dei PIAL proposti dai giovani, sulla base delle caratteristiche del territorio. Le misure di accompagnamento previste nelle fasi successive si muoveranno nella logica di integrazione e condivisione promossa sinora.

Foto 7 -I partecipanti

Le risultanze emerse dal laboratorio puntano l’attenzione sulla necessità di: -

Attivare azioni di accompagnamento alla costituzione dei tavoli di partenariato (Partenariato Validato); 11


-

Premiare i progetti dei giovani attraverso il PIAL (un percorso individuale che dovrà essere incrociato con le risorse di filiera); Realizzare azioni di affiancamento al sistema di governance dei piani; Realizzare azioni di empowerment territoriale; Innovare gli strumenti di politica per l’occupazione, tali da rendere gli interventi/azioni sostenibili ed efficaci negli effetti prodotti sul territorio.

12


ALLEGATO I - Elenco dei partecipanti N.

NOME

COGNOME

ENTE / SETTORE

1

ALFARANO

PIETRO DOMENICO

PROVINCIA DI CATANZARO

2

ANASTASIO

SAMUELE MARIA

PROGETTO PLL SOVERIA MANNELLI

3

ARCIDIACONO

FRANCESCO

GAL (GRUPPO DI AZIONE LOCALE) POLLINO S.C.A R.L.

4

ASTORINO

ANGELINA

PROVINCIA DI CATANZARO

5

BARCI

ANTONIO

UNIONE DEI COMUNI KRATOS 2020

6

BATTAGLIA

FORTUNATO

PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

7

BITONTI

ANGELITA

ENTE PARCO NAZIONALE DELLA SILA

8

CALLIPO

PIERO ANTONIO

COMUNE DI SAN PIETRO A MAIDA

9

CALVETTA

BRUNO

REGIONE CALABRIA

10

CAMPISI

GIUSEPPE

REGIONE CALABRIA

11

CAPUTO

FRANCESCO

COMUNE DI SANTA SEVERINA

12

CARMINA

MARTINA

UNIVERSITA' DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA

13

CASTAGNARO

GIOVANNA

COMUNE DI CASTROVILLARI

14

CATERISANO

ROBERTO

ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI ACLI TERRA CALABRIA

15

CICIONE

FRANCESCO

COMUNE DI LAMEZIA TERME

16

CIRIANNI

DANIELE M.

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA, ARTIGIANATO DI CATANZARO

17

COREA

ANNAMARIA

REGIONE CALABRIA

18

CREA

VINCENZO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA

19

CRIMI

GIUSEPPINA

COMUNE DI LAMEZIA TERME

20

CRISPINO

TIZIANA

ASSOCIAZIONE LIBERAMENTE ARCI SOVERIA MANNELLI

21

CRUCITTI

DEMETRIO

RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.P.A.

22

CUOMO

COSIMO

REGIONE CALABRIA

23

DATTILO

FRANCESCO

COMUNE DI MAIDA

24

DAVOLI

GIOVANNI

UNIONE DEI COMUNI MONTE CONTESSA

25

DE CARO

ANNA

REGIONE CALABRIA

26

DE LUCA

PROSPERO

GAL (GRUPPO DI AZIONE LOCALE) POLLINO S.C.A R.L.

27

DE MARCO

ANTONIO

REGIONE CALABRIA

28

D'ERRICO

PAOLO

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE "MEDITERRANEO 2020"

29

DI IACOVO

BENEDETTO

REGIONE CALABRIA

30

FACENTE

VINCENZO

REGIONE CALABRIA

31

FERRAIOLO

ANTONINO

COMUNE DI CATANZARO

32

FIORILLO

PAOLA

ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI ACLI DI VIBO VALENZIA

33

FOTI

MARCO

TBRIDGE S.P.A.

34

FRANCICA

FILIPPO

ITALIA LAVORO SPA

35

GIGLIOTTI

ANGELO

REGIONE CALABRIA

36

IANNONE

ANDREA

SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "GIACOBBE"

37

IERARDI

GAETANO

ASSOCIAZIONE ANITI

13


38

IANDRIA

VALERIA

CULTURA E INNOVAZIONE SCARL

39

LAGANÀ

FRANCESCA

PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

40

LANZELLOTTI

ALFREDO

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE "MEDITERRANEO 2020"

41

LENTINI

GIOVANNI

PROVINCIA DI CROTONE

42

LONETTI

GIUSEPPE

UNIVERSITA' DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA

43

LUZZO

PASQUALE

COMUNE DI VIBO VALENTIA

44

MALLONE

MARIA GRAZIA

ITALIA LAVORO SPA

45

MANCUSO

GIUSEPPE VINCENZO

FONDAZIONE FIELD (ENTE IN HOUSE REGIONE CALABRIA)

46

MARCIANO'

CLAUDIO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA

47

MARRONE

TERESA PAOLA

REGIONE CAMPANIA

48

MARTINO

GIUSEPPA

PROVINCIA DI CATANZARO

49

MARTIRE

IDA

ITALIA LAVORO SPA

50

MARULLO

MARIO

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE "MEDITERRANEO 2020"

51

MODAFFARI

SALVATORE

REGIONE CALABRIA

52

MONTESI

CARLO

LIBERO PROFESSIONISTA

53

MOZZILLO

GIUSEPPE

ITALIA LAVORO SPA

54

NICOTERA

PASQUALINO

PROGETTO INTEGRATO TERRITORIALE AREA 14 AREA LAMETINA

55

NISTICÒ

CESARE

REGIONE CALABRIA

56

OLIVERIO

GIULIO

REGIONE CALABRIA

57

PAGLIARO

ARMANDO

REGIONE CALABRIA

58

PALMIERI

ANTONIO

UNIONCAMERE

59

PAONE

SALVATORE

UNIONE DEI COMUNI MONTE CONTESSA

60

PAPALIA

EUFEMIA

ASOCIAZIONE PLL IONIO-TIRRENO

61

PELLEGRINO

GIUSEPE ALESSANDRO

LIBERO PROFESSIONISTA

62

PELLEGRINO

PIERPAOLO

LIBERO PROFESSIONISTA

63

PIEMONTE

FRANCESCO

PROVINCIA DI SALERNO

64

PUPA

TOMMASO

ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI ACLI TERRA CALABRIA

65

REDA

EMILIA

INEA - ISTITUTO NAZIONALE DI ECONOMIA AGRARIA

66

RISPOLI

ANTONIO

CONFCOOPERATIVE

67

ROSSOTTI

SIMONA

OLOS SRL

68

RUGGIERO

ANTONIO

LIBERO PROFESSIONISTA

SANTANGELO

MARIO

FONDAZIONE MEDITERRANEA TERINA ONLUS (ENTE IN HOUSE REGIONE CALABRIA)

70

SCICCHITANO

CAROLINA

PROVINCIA DI CATANZARO

71

TOSCANO

FRANCESCO

PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

72

TROPIANO

PIERGIORGIO

ITALIA LAVORO SPA

73

TRUNZO

PALMERINO VINCENZO

COMUNE DI FALERNA

74

VALLONE

CATERINA

SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE "GIACOBBE"

69

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Riferimenti STAFF DI LINEA Elena Tropeano

responsabile di Linea

070 67956202

etropeano@formez.it

Donatella Spiga

staff di progetto

070 67956246

dspiga@formez.it

TASK FORCE CALABRIA Lorella Vivona

lorella.vivona@gmail.com

Grazia Maraziti

grazia.maraziti@gmail.com

Annarita Le Piane

arlepiane@libero.it

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