"Salieri-Zinetti" Competition International Festival 2015

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Stagione 2015






T

orniamo a proporre con soddisfazione ed orgoglio la nuova edizione del Concorso internazionale di musica da camera “Salieri-Zinetti” e del suo Festival La grande musica nei luoghi dell’arte, della natura e del gusto. Il progetto intende affermare il valore del merito e dell’eccellenza. Ha infatti l’obiettivo di creare opportunità (concerti, produzioni discografiche) per musicisti di talento delle nuove generazioni provenienti da tutto il mondo, selezionati attraverso un’impegnativa competizione, il nostro Concorso, diventata ormai un punto di riferimento a livello internazionale. Il Festival, inoltre, intende proporsi come uno strumento essenziale di sviluppo: uno strumento di crescita della persona, attraverso l’offerta di stimolanti incontri culturali, e un vettore di sviluppo del territorio, tramite l’indotto turistico-economico degli eventi. Ringraziamo i nostri partner che, condividendo questi obiettivi e valori, ci hanno dato la possibilità anche quest’anno di realizzare il progetto, contrastando così la tendenza alla drastica contrazione della spesa pubblica nel sostegno alle iniziative culturali. C’è bisogno anche di Voi. Queste iniziative potranno continuare ad essere realtà grazie alla Vostra partecipazione. Vi ringraziamo per essere ancora una volta al nostro fianco. Filippo Maria Cailotto

Mario Mattioli

Progetto e coordinamento

Presidente Associazione culturale “Gaetano Zinetti”

Diventa Donor!

Perché sostenere l’Associazione culturale “Gaetano Zinetti”, ente organizzatore del Concorso “Salieri-Zinetti” e del Festival “La grande musica nei luoghi dell’arte della natura e del gusto”.

• Per sostenere un progetto mirato a creare opportunità per concertisti di talento delle nuove generazioni provenienti da tutto il mondo (concerti, produzioni discografiche). • Per affermare il valore del merito e del talento. • Per contribuire alla realizzazione di iniziative ispirate al concetto che la cultura non è un optional di lusso, ma un vettore di sviluppo – sia della persona (crescita culturale), che del territorio (aspetto turistico-economico degli eventi). • Per contrastare la tendenza alla drastica contrazione della spesa pubblica nel sostegno alle iniziative culturali. • Per partecipare alle qualificate ed esclusive iniziative pensate per i Donor.

Quali vantaggi offre l’Associazione ai Donor • Posto riservato ed ingresso gratuito al Concerto dei Vincitori dell’edizione 2015 del Concorso in programma il 13 settembre a Villa Pompei Carlotti di Illasi a chiusura del Festival. • Ingresso ridotto del 50% a tutte le manifestazioni a pagamento dell’anno solare valido per 2 persone. • I Cd prodotti dai Vincitori del Concorso e dai Vincitori del Premio Discografico “Fondazione Masi” per la Civiltà Veneta. Per diventare Donor 2015, lascia 25 euro o più. Lascia la cifra che vuoi: per noi ogni piccolo contributo è importante. Ti ricompenseremo con la speciale tessera “Donor”. Il versamento può essere effettuato: • presso le sedi delle manifestazioni • con bonifico al c/c dell’Associazione culturale “G. Zinetti” (IBAN: I T 5 4 P 0 5 0 3 4 5 9 7 8 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 5 4 3) • online sul conto Paypal dell’Associazione (info: www.salierizinetticompetition.eu).

GZ “Gaetano Zinetti” ASSOCIAZIONE CULTURALE


G R E A T M U S I C I N P L A C E S O F A R T, N A T U R E A N D T A S T E From 24th July, noble residence designed by the prize-winners the great architect Andrea nei luoghi dell’arte, della natura e del gusto of the “Salieri Palladio; the charming “SALIERI - ZINETTI” COMPETITION INTERNAT I O NAL FESTIVAL 2015 Zinetti” International ComVilla Papadopoli Bressan petition, one of the most presin Cologna Veneta, a tigious chamber music contests in Italy, appear in conremarkable structure with the architectural features cert in the 2015 season of “Great Music in Places of Art, which are typical of the ancient rural courts in the Nature and Taste”. These events take place in some of Veneto; three prestigious wine houses specialized in the most significant spots between of the Veneto Region, producing great wines of the Valpolicella and Soave creating an unforgettable atmosphere. The events proareas: Trabucchi d’Illasi, in Illasi, Ca’ Rugate, in pose the guided visit to the hosting place, a tasting of Montecchia di Crosara, Cantina Valpolicella typical products of the area and finally the concert: Negrar, in Negrar; the pensile garden of the three important moments to which the greatest care medieval Rocca of Cologna Veneta, tied to the histoand attention is paid. This series is promoted by the ry of the Verona Lords; the noble Villa Della Torre in “Gaetano Zinetti” Cultural Association, in cooperation Fumane, one of the most striking residences in Valpowith the Town Halls of the hosting municipalities; the licella, rich in precious artistic features, now owned Festival has got the support of Cattolica Assicurazioni by another great wine-producing company, Allegrini; Foundation, Masi Foundation, Federmanager, Acque the gorgeous Villa Pompei Carlotti, a sumptuous resVeronesi and Trentin spa. The gastronomic aspect idence built by the Veronese family of Pompei between involves important Wine Companies and Roads of Taste the Renaissance and Baroque periods. in the hosting territory. PROGRAM OF THE EVENTS PLACES OF ART The following facilities are available: 7:30 PM: Guided Tour (in Italian, with a brief translaThe splendid villas, the medieval sites, the wine houses tion in English if required). which host this special summer season were selected to 8:15 PM: Tastings of typical products together with showcase the magnificent landscapes which act as the great local wines. backdrop for this summer concert season of the highest 9:00 PM: The Concert begins. level. Among the significant buildings which dot the Complete programme of the evening (entrance to the magnificent countryside, the following have been selecthosting place + tasting + concert): € 10,00 ed for this special edition: the fascinating 16th century Participation in the concert only: € 5,00 Villa Valmarana Bressan in Monticello Conte Otto, a

La grande musica

Info: www.salieri-zinetticompetition.eu • info@salieri-zinetticompetition.eu • www.facebook.com/SalieriZinettiCompetition Tickets: Verona Box Office, via Pallone 16, Verona - tel. 045 8011154 • Online: www.musictick.com 7


Quartet Berlin-Tokyo, archi Premiato al Concorso Internazionale di musica da camera “Salieri - Zinetti” 2013 Tsuyoshi Moriya, Dimitri Pavlov, violini Eri Sugita, viola; Ruiko Matsumoto, violoncello venerdì 24 luglio, Vigardolo di Monticello Conte Otto (Vi), Villa Valmarana Bressan Programma E. Schulhoff

F. Schubert

5 Stücke per quartetto d’archi

I. Alla valse viennese. Allegro II. Alla Serenata. Allegretto con moto III. Alla Czeca. Molto Allegro IV. Alla Tango. Andante V. Alla Tarantella. Prestissimo con fuoco

Quartetto per archi n. 10 D87 I. Allegro moderato II. Scherzo. Prestissimo

III. Adagio IV. Allegro

A. Dvoràk

***** Quartetto per archi n. 12 op. 96 “Americano” I. Allegro ma non troppo II. Lento III. Molto vivace IV. Finale: Vivace ma non troppo

Quartet Berlin-Tokyo, archi • GERMANIA-GIAPPONE Il Quartet Berlin-Tokyo è stata fondato nel 2011 da studenti dei due Conservatori di Berlino. Solo pochi mesi più tardi, ha esordito con successo al Concorso Internazionale ARD di Monaco di Baviera, ricevendo il Premio Jeunesses Musicales di Germania. Nel 2013, il Quartetto ha ottenuto il Secondo Premio al Concorso Internazionale “Salieri-Zinetti” di Verona, così come il Premio del Pubblico, seguito dal Secondo Premio della Young Concert Artists Audition a New York nel 2014. Nello stesso anno, il Quartetto ha vinto il Primo Premio e di nuovo un Premio del Pubblico al Concorso Internazionale per Quartetto d’Archi di Orlando (Olanda) e di recente (2015) il Terzo Premio al prestigioso Concorso “Franz Schubert” di Graz. I membri del Quartetto Berlin-Tokyo si stanno attualmente perfezionando nella classe di Oliver Wille (Quartetto Kuss) presso l’Accademia di Hannover. Inoltre, il giovane ensemble ha ricevuto ispirazione musicale da David Alberman, András Keller, Gerhard Schulz, Hartmut Rohde, Jean-Guihen Queyras, Heime Müller, dal Quartetto Artemis e dal Quartetto Arditti. Il nome del Quartetto Berlin Tokyo è stato suggerito dal compositore Toshio Hosokawa, nel corso di un invito al Takefu International Music Festival. Ma vi è di più nel nome che il riferimento a queste due metropoli; si tratta piuttosto del percorso musicale che intercorre tra le due città - ed è proprio questo il tema che i giovani artisti si sono impegnati ad affrontare. Non è quindi una coincidenza che dedichino una particolare attenzione alla musica di Béla Bartók e al suo impegno per una sintesi tra Oriente e Occidente. L’ensemble si è esibito in numerose sedi concertistiche nazionali ed internazionali, tra cui le prestigiose Laeiszhalle di Amburgo, la Filarmonica di Berlino e il Concertgebouw di Amsterdam. Nel corso dei prossimi tre anni, il Quartetto si esibirà anche in sei concerti nella nuova sala da concerto di Rokkatei a Sapporo come “Artists in residence”. 8


VILLA VALMARANA BRESSAN Villa Valmarana Bressan fu costruita dal nobile Giuseppe di Bernardino Valmarana tra il 1542 e il 1546, ed è ormai annoverata dagli storici tra le prime opere di Andrea Palladio in base ad un disegno autografo conservato a Londra (Royal Institute of Brithish Architects), riguardante lo studio preparatorio per un villino. A pianta quadrata, con tetto a due falde, l'edificio si apre oltre la serliana in un atrio quadrangolare, da cui si accede ad un vestibolo che porta ad un salone centrale, rivolto verso il brolo a sud, che a sua volta distribuisce in maniera simmetrica ad altre sale di dimensioni decrescenti. L'austero prospetto principale, a nord, comprende una serliana con oculi laterali retta da due colonne in stile dorico all'interno di un settore centrale appena rientrante; ai lati, due grandi finestre rettangolari con timpano. Monticello Conte Otto. Villa Valmarana Bressan.

La villa di Vigardolo rappresenta una tappa fondamentale per la maturazione e l'evoluzione del pensiero architettonico di Palladio, che, rispetto ai primi progetti, ora poteva avvalersi anche delle esperienze appena compiute durante il viaggio a Roma con G.G. Trissino, avvenuto nel 1541. L’apparato decorativo ad affresco rivela interventi di epoche diverse. Nella loggia si leggono le raffigurazioni monocrome di dodici imperatori romani disposti in finte nicchie, mentre cornici dipinte completano la simmetria degli ingressi laterali in pietra. Le raffinate sovrapporte raffigurano quattro busti femminili ed appartengono ad una fase tardo-settecentesca; nell’albero genealogico Valmarana, di cui è raffigurato lo stemma sopra la porta d'ingresso, si possono rintracciare le identità delle dame riccamente vestite come madre e figlie dell'ultimo proprietario Valmarana. Scene di caccia sono invece rappresentate nelle sovrapporte tardo-rinascimentali delle sale, come si confaceva alle antiche dimore immerse nella natura. Nella sala a sud si leggono resti di finte architetture aperte su un paesaggio, tra cui una scena dionisiaca di scuola veronesiana. Nella stessa sala si può ammirare la fascia settecentesca di affreschi sotto trave, raffiguranti le Storie di Giuseppe e attribuite al pittore Costantino Pasqualotto (1681-1755).

ore 19.30: ore 20.15:

ore 21.00:

Visita guidata alla Villa. Degustazione guidata di pregiati vini della Cantina Masi, introdotti da esperti della Fondazione Italiana Sommelier, con salumi e formaggi Trentin. Concerto 9


Quartet Berlin-Tokyo, archi Premiato al Concorso Internazionale di musica da camera “Salieri - Zinetti” 2013 Tsuyoshi Moriya, Dimitri Pavlov, violini Eri Sugita, viola; Ruiko Matsumoto, violoncello sabato 25 luglio, Sabbion di Cologna Veneta (Vr), Villa Papadopoli Bressan Programma J. Haydn

Quartetto Op. 76 n. 3 Hob. III:77 “Imperatore”

A. Dvoràk

I. Allegro II. Poco adagio, cantabile III. Menuetto. Allegro IV. Finale. Presto

E. Schulhoff

Quartetto per archi n. 12 op. 96 “Americano”

I. Allegro ma non troppo II. Lento III. Molto vivace IV. Finale: Vivace ma non troppo

5 Stücke per quartetto d’archi

I. Alla valse viennese. Allegro II. Alla Serenata. Allegretto con moto III. Alla Czeca. Molto Allegro IV. Alla Tango. Andante V. Alla Tarantella. Prestissimo con fuoco

Quartet Berlin-Tokyo, archi • GERMANIA-GIAPPONE Vedere curriculum a pag. 8.

VILLA PAPADOPOLI BRESSAN Villa Papadopoli-Bressan sorge nel centro dell’abitato di Sabbion, dove tennero possedimenti e villa da soggiorno i Conti Papadopoli di Venezia per oltre un secolo. L’edificio padronale, costruito in una corte o fattoria risalente all’età medioevale, fu successivamente del patriarca di Aquileia, dei canonici di San Zorzi in Algo di Venezia, per passare nel 1673 in possesso al monastero di San Zaccaria delle monache carmelitane. Nel 1809 la struttura, con annessi beni e terre, entrò nel 10

patrimonio dei Papadopoli. La nobile famiglia Papadopoulus, originaria dell’isola di Creta, si trasferì a Corfù nel XVI secolo e si stabilì a Venezia verso la fine del ‘700. Qui italianizzò il casato in Papadopoli ed acquisì cittadinanza veneziana. Caduta la Repubblica, dagli Asburgo ottenne la conferma della sua nobiltà nel 1821 e nel 1858 il conferimento del titolo comitale dell’Impero. Nella Villa di Sabbion i Papadopoli e poi la famiglia Arriva-


bene, che ricevette per via ereditaria il complesso residenziale, ebbero la consuetudine di trascorrere ogni anno alcuni mesi per soggiornare e per attendere ai loro interessi; aprirono la loro corte ospitando personaggi illustri della politica, delle arti e membri della raffinata nobiltà veneta, offrendo in più occasioni ricevimenti e trattenimenti splendidi. La villa è un classico esempio di dimora residenziale di campagna al centro di una vasta tenuta agraria. Accanto alla residenza padronale, i cui ambienti sono ancor oggi arredati con il gusto originario, spiccano le amplissime barchesse, funzionali al lavoro dei campi, e una possente torre colombara cinquecentesca. Villa Papadopoli è ora proprietà della famiglia Bressan.

Sabbion di Cologna Veneta, Villa Papadopoli Bressan. La torre cinquecentesca.

A Verona la qualità ha una storia. Per secoli i veronesi sono stati maestri nell’arte del commercio e famosi per la capacità di offrire ai forestieri vivande raffinate e vini pregiati. A tutti i visitatori i mercanti veronesi sapevano offrire il meglio, grazie ad un’innata capacità di intuire ed interpretare i desideri, i gusti e le aspettative dei clienti. Oggi l’Azienda Trentin continua la tradizione veronese. Questa azienda casearia è stata creata e gestita, da più generazioni, dalla Famiglia Trentin, sempre sospinta e sostenuta dalla stessa antica passione di soddisfare al meglio i propri Clienti. Tutti i membri della Famiglia Trentin hanno sempre lavorato in Azienda con costante impegno, tesi ad ottenere il massimo della qualità nella loro attività commerciale. La filosofia aziendale si può quindi riassumere come una felice sintesi tra una solida ed appassionata cultura del settore ed una pluriennale esperienza, coniugate ad una moderna tecnologia e ad un attento approccio di marketing con il mercato. L’azienda offre in tal modo la migliore tradizione casearia che diventa una affidabile e preziosa alleata del Trade Moderno, sempre più attento alle aspettative, alle nuove tendenze, alla crescente ricerca della qualità da parte dei suoi consumatori.

ore 19.30: ore 20.15:

ore 21.00:

Visita guidata alla Villa. Degustazione guidata di pregiati vini del Consorzio Tutela Vini d’Arcole Doc, introdotti da esperti della Fondazione Italiana Sommelier, con salumi e formaggi Trentin. Concerto 11


Josef Suk Piano Quartet, archi e pianoforte 1° Premio ex aequo - Premio “Fondazione Cattolica Assicurazioni” all’eccellenza Concorso Internazionale di musica da camera “Salieri - Zinetti” 2013 Václav Macha, pianoforte • Radim Kresta, violino Eva Krestová, viola • Václav Petr, violoncello sabato 1° agosto, Illasi, Villa Trabucchi Presentazione del cd realizzato grazie al Premio Discografico “Azzurra Music” 2013 Programma G. Mahler

Quartetto in la minore per pianoforte ed archi I. Nicht zu schnell. Entschlossen

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J. Brahms

Quartetto n. 1 in sol minore, op. 25 per pianoforte ed archi I. Allegro II. Intermezzo: Allegro III. Andante con moto IV. Rondò alla Zingarese: Presto

Josef Suk Piano Quartet, pianoforte e archi • REPUBBLICA CECA - SLOVACCHIA «Lo Josef Suk Piano Quartet è esattamente un “ensemble” secondo il significato di questo termine in Musica da Camera ... Trovo estremamente raro ascoltare archi che suonano in modo così brillante, ricco e tecnicamente perfetto.» (Prof.ssa Fedra Florit, Direttore artistico del “Premio Trio di Trieste”). Lo Josef Suk Piano Quartet ha preso il nome del violinista Josef Suk (1929-2011), una delle più grandi figure della generazione violinistica del XX secolo, nipote del compositore Josef Suk e pronipote di Antonin Dvorak. L’onore di portare il nome dell’importante musicista ceco è stato suggerito all’ensemble dal più rinomato istituto ceco nel campo della musica da camera, la Czech Chamber Music Society, su gentile concessione della moglie di Josef Suk, la signora Marie Suková. L'ensemble è stato fondato dal violinista Radim Kresta nel 2007 originariamente in forma di trio con pianoforte sotto il nome di “Taras Piano Trio”. Il trio ha vinto numerosi Primi Premi in concorsi internazionali: J. Brahms Wettbewerb 2007, Premio Rovere d’Oro 2008, Concorso di Musica Val Tidone 2010. Dalla seconda metà del 2012 l’ensemble si esibisce come quartetto con pianoforte con il nome di “Ensemble Taras”. Nel 2013 l’ensemble ha vinto il Primo Premio in due importanti concorsi internazionali: nel mese di maggio al Concorso di musica da camera “Salieri-Zinetti” di Verona, e nel mese di settembre al Concorso “ACM Premio Trio di Trieste”. Grazie a questi riconoscimenti, l’ensemble ha avuto l’opportunità di esibirsi in molti dei più importanti palcoscenici del mondo e anche di fare il loro primo CD e DVD per “Limen – Milano”, con musiche di G. Fauré (Quartetto op. 15) e Brahms (Quartetto op. 60), ed ora il presente CD per “Azzurra Music”, come risultato del Premio Discografico assegnato all’ensemble dal Concorso “Salieri-Zinetti”. Il repertorio del Quartetto comprende importanti opere dal classicismo al presente, concentrandosi in particolare sulle opere di Johannes Brahms, Antonin Dvorak, Josef Suk e Bohuslav Martinu. 12


TRABUCCHI D’ILLASI Trabucchi d’Illasi: un luogo e un tempo. Era una mattina del 1924 quando Marco Trabucchi, affacciandosi alla finestra della sua camera e ammirando il panorama di Illasi e della Valpolicella, fece una scelta. Trasformare la sua passione in un’arte. Da lì nacquero i Vini Trabucchi. L’Azienda, in una posizione che domina il paese di Illasi e il maestoso castello scaligero, vanta oggi 22 ettari coltivati a vigneto e 6 ad oliveto, che si estendono sino all’apice della collina, da 140 m. s.l.m. a 300 m. s.l.m. Il suo sviluppo è stato caratterizzato da cinque fasi: dalla cantina realizzata nel sasso, sotto l’edifico ottocentesco di Villa Trabucchi, alla nuova struttura realizzata nel 2002, opera certamente tra le più significative e originali di questi anni, per le soluzioni tecniche adottate. Una struttura composta da tre piani sotto terra, collegata alla precedente con una galleria, cosicché, senza alcun impatto ambientale, è Illasi, scorcio dell’ottocentesca Villa Trabucchi.

Illasi, Villa Trabucchi. La galleria che conduce alle cantine.

stato possibile aggiungere alle precedenti realizzazioni nuovi spazi per circa 3500 mq., oltre ad una nuova sala per l’appassimento delle uve, l’officina e il deposito delle macchine agricole: il tutto ad un livello di 20 metri sotto il suolo. Ma le innovazioni apportate non hanno mai messo in discussione la filosofia del fondatore, secondo la quale il contadino deve semplicemente aiutare la vite a partorire il proprio vino, nel rispetto delle sue qualità, dei suoi tempi e della sua naturalità. La vite deve essere lasciata libera di scegliere dal suolo il suo più congeniale nutrimento minerale senza interventi diretti e chimici che trasformino l’opera d’arte della natura in un mero artefatto. Il carattere biologico diventa quindi tratto peculiare della personalità dei Vini Trabucchi. Una scelta, il biologico, presa ancora nel 1993 e, dettata dal profondo amore per la nostra terra e per il destinatario finale del nettare di Bacco. ore 19.30: ore 20.15:

ore 21.00:

Visita guidata alle Cantine della Villa. Degustazione guidata di pregiati Vini Trabucchi d’Illasi, introdotti da esperti della Fondazione Italiana Sommelier, con salumi e formaggi Trentin. Concerto 13


Drumartica, vibrafoni, marimbe, percussioni 1° Premio ex aequo - Premio “Fondazione Cattolica Assicurazioni” all’eccellenza Concorso Internazionale di musica da camera “Salieri - Zinetti” 2012 sabato 22 agosto, Montecchia di Crosara (Vr), Azienda Agricola Ca’ Rugate Programma N. J. Zivkovic

Ultimatum II

A. Pape

CaDance

A. Ignatowicz-Glinska Passacaglia

B. Hamilton

Night Trips

M. Bonin

New composition

A. Morag

Octabones

I. Stravinski

Tango (arr. by Drumartica)

Simon Klavzar e Joze Bogolin, percussioni • SLOVENIA Drumartica è uno degli ensemble di percussioni più attivi oggi in Europa. Ha suonato negli USA, in Russia e in giro per l’Europa in sale importanti come il Teatro Hermitage di San Pietroburgo, la Carnegie Hall di New York, l’Auditorio de Tenerife e la Philharmonie di Berlino. Simon Klavzar e Joze Bogolin hanno studiato presso l’Università di Musica di Monaco di Baviera nella classe di percussioni del leggendario prof. Dr. Peter Sadlo, e a Francoforte con i membri dell’Ensemble Modern. Il sodalizio tra Simon e Joze, nato in un primo momento per puro divertimento, dal 2006 è diventato un rapporto consolidato che ha immediatamente ottenuto un successo internazionale. Il pubblico di tutta Europa viene ai concerti del Drumartica per l’atmosfera rilassata, la musica che si adatta ad ogni orecchio e le prestazioni potenti e sensibili. Drumartica è stato vincitore del Premio Presere, la più alta onorificenza artistica slovena. Il Duo ha vinto nel 2009 i prestigiosi Concorsi di Percussioni del Lussemburgo (IPCL 2009) e di PENDIM in Bulgaria. Si è aggiudicato il primo premio al Concorso internazionale di musica da camera “Salieri-Zinetti” (Verona-Mantova 2012), il premio del pubblico all’Almere Chamber Music Competition e al “Musical Olympus Festival” presso la Carnegie Hall di New York. Dal 2010 Drumartica organizza il Festival di percussioni XYLODRUM a Lubiana, in Slovenia. Una parte importante dell’attività del Duo è quella di commissionare ed eseguire nuova musica, così come collaborare con diversi ensemble ed orchestre. Il duo non è solo un ensemble da sala da concerto. Ha suonato in molti contesti diversi, come con la popolare band slovena “Melodrom”, in un originale mix di rock e percussioni, e come solisti con orchestre di fiati. Drumartica collabora con il ciclo di concerti per bambini Mini Musik di Monaco di Baviera e con il nuovo festival di musica Slowind a Lubiana, in Slovenia. Usa strumenti Adams (Paesi Bassi) e Innovative Percussion (USA). 14


AZIENDA AGRICOLA CA’ RUGATE Ca’ Rugate prende il nome dall’omonima collina di origine vulcanica situata nella zona del Soave Classico, in provincia di Verona, dove si trova la maggior parte dei vigneti di proprietà della Famiglia Tessari, che da quattro generazioni gestisce l’azienda. 70 ettari tra Soave Classico e Valpolicella, dove si coltivano varietà autoctone come Garganega e Trebbiano di Soave per i bianchi, Corvina, Rondinella e Corvinone per i rossi. Le denominazioni prodotte sono: Soave Classico, Valpolicella, Ripasso,Valpolicella Superiore, Amarone della Valpolicella e i dolci Recioto di Soave e Recioto della Valpolicella. All’interno dell’azienda si trova l’Enomuseo Ca’ Rugate, un’esposizione di oltre 150 strumenti e attrezzi usati dalla famiglia Tessari in 100 anni di attività vitivinicola. Ambientato in una casa contadina del Secondo Dopoguerra, documenta il percorso produttivo del vino, dall’arrivo dell’uva nell’aia, fino all’invecchiamento e imbottigliamento all’interno della caneva. Montecchia di Crosare. L’Enomuseo Ca’ Rugate, particolare.

ore 19.30: ore 20.15:

ore 21.00:

Visita guidata al Museo e alle Cantine Ca’ Rugate Degustazione guidata di pregiati Vini Ca’ Rugate, introdotti da esperti della Fondazione Italiana Sommelier, con salumi e formaggi Trentin. Concerto 15


Drumartica, vibrafoni, marimbe, percussioni 1° Premio ex aequo - Premio “Fondazione Cattolica Assicurazioni” all’eccellenza Concorso Internazionale di musica da camera “Salieri - Zinetti” 2012 domenica 23 agosto, Negrar (Vr), Cantina Valpolicella Negrar

Programma N. J. Zivkovic

Ultimatum II

A. Vinao

A. Ignatowicz-Glinska Passacaglia

B. Bartok

I. Stravinski

B. Hamilton

Book of Grooves 4th movement Dance Suite, 2nd movement (arr. by Drumartica) Night Trips

A. Morag

Octabones

Tango (arr. by Drumartica)

Simon Klavzar e Joze Bogolin, percussioni • SLOVENIA Vedere curriculum a pag. 14.

CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR Nel cuore della Valpolicella Classica, a pochi chilometri da Verona, il 23 agosto 1933 nasce la Cantina Sociale di Negrar. Oggi Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa di 230 soci viticoltori che conferiscono l’uva proveniente da 700 ettari di vigneti situati prevalentemente in collina e nelle vallate di Negrar, Marano, Fumane e Sant’Ambrogio. 16

Un’azienda che, sin dagli inizi, ha valorizzato la cultura vitivinicola tradizionale locale esportando il nome e i migliori vini della Valpolicella in tutto il mondo. La vendemmia è eseguita interamente a mano mentre numerose selezioni distinguono le uve per evidenziare le particolarità dell’uvaggio e le tipicità territoriali. La visita guidata alla cantina si snoda sul percorso dell’uva


che si trasforma in vino attraverso le fasi più significative del processo di produzione. Dallo studio attento del suolo alla riscoperta dei vitigni autoctoni, dalla valorizzazione di antiche tecniche di vinificazione come l’appassimento, grazie al quale si ottengono pregiati passiti rossi - il Recioto e l’Amarone - alla ricerca e alla sperimentazione, ma senza sacrificare i saperi tradizionali e i segreti dell’affinamento nelle grandi botti in rovere. All’ingresso la scultura in bronzo “Lo sguardo di Ulisse” (R. Robustelli, 2002), assunto a testimone di eccellenza di una storia non priva di rischi e di avventure, accoglie gli ospiti e invita a intraprendere un viaggio affascinante. Come l’eroe mitico non perse mai di vista la sua vera meta, Cantina Valpolicella Negrar, pur guardando lontano, in ottantadue anni non ha mai perso il contatto con le proprie radici, con un territorio unico, particolarmente vocato alla produzione di vini di qualità. Crediamo che la longevità di un’azienda rappresenta un valore quando coniuga innovazione e tradizione, apertura al mondo e appartenenza alla comunità. Siamo particolarmente lieti di ospitare un evento di alto livello culturale e sociale che celebra insieme la musica e la nostra nascita. (Renzo Bighignoli, Presidente Cantina Valpolicella Negrar)

ore 19.30: ore 20.15:

ore 21.00:

Visita guidata alle strutture della Cantina. Degustazione guidata di pregiati vini della Cantina Valpolicella Negrar, introdotti da esperti della Fondazione Italiana Sommelier, con salumi e formaggi Trentin. Concerto 17


Laon Trio, violino-violoncello-pianoforte 1° Premio ex aequo - Premio “Fondazione Cattolica Assicurazioni” all’eccellenza Concorso Internazionale di musica da camera “Salieri - Zinetti” 2014 Kyoungmin Kim, violino • Hyeran Ji, violoncello • Boram Kim, pianoforte mercoledì 2 settembre, Cologna Veneta, Giardino pensile della Rocca in collaborazione con il “Settembre Colognese”

Programma

L.v. Beethoven

C. Debussy

Piano Trio op. 70 n. 1 “Ghost”

I. Allegro vivace e con brio II. Largo assai ed espressivo III. Presto

J. Brahms

Piano trio op. 87 n. 2

I. Allegro II. Andante con moto III. Scherzo. Presto IV. Finale, Allegro giocoso

Piano trio in sol maggiore

I. Andantino con moto allegro II. Scherzo - intermezzo III. Andante espressivo IV. Finale

Laon Trio, violino-violoncello-pianoforte • COREA DEL SUD Fondato nel 2012 all'interno della Hochschule für Musik di Detmold in Germania, il Trio Laon è uno dei più promettenti giovani trii con pianoforte di questi ultimi anni. È già stato invitato ad esibirsi in molte sedi prestigiose in Germania e all'estero (Erbdrohstenhof a Münster, “R. Schumann Kammermusikfestival” e Niedersächsisches, Landesmuseum di Hannover, “Ahrenshoop Chamber Music Festival” e Kumho Hall Art a Seul, Corea) e ha vinto diversi premi internazionali: nel 2012 il terzo premio (primo premio non assegnato) al concorso Classic Open International Music Competition a Braunschweig, Germania, il terzo premio (secondo premio non assegnato) al “Kiejstut Bacewicz” International Chamber Music Competition a Lodz, in Polonia, e il primo premio al XII Concorso Internazionale di Musica “Don Vincenzo Vitti” a Bari, Italia. Nel 2014 ha vinto il primo premio ex aequo al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Salieri-Zinetti” a Verona, Italia, ottenendo anche il Premio discografico “Azzurra Music”. Le tre musiciste coreane si sono laureate nella classe del famoso Prof. Markus Becker ad Hannover (Master in musica da camera) e hanno seguito i corsi del Quartetto Auryn a Detmold. 18


LA ROCCA DI COLOGNA VENETA Il nucleo abitato di Cologna era compreso all'interno di una cinta muraria rinforzata da 12 torri. Gli Scaligeri, conquistato il potere nel 1260, costruirono una seconda cinta, meno estesa della prima, a difesa della fortezza, che aveva base quadrilatera con 80 metri di lato, era dotata di quattro torri angolari con altre quattro intermedie e di due porte d’accesso: la Veronese ad ovest e la Cremonese a nord-est. Al suo interno vi erano edifici a due piani destinati a scopi militari (deposito d’armi e abitazione dei soldati) e a residenza del castellano. Il castello rimase un’importante fortezza anche durante le dominazioni dei Visconti, in seguito dei Carraresi ed infine dei Veneziani. Dopo Cambray, nella guerra tra il pontefice Giulio II e i Veneziani, le mura subirono, tra il 1508 e il 1517, notevoli danni e, dopo un primo ripristino vennero abbandonate. Nel 1665 crollò la porta Cremonese e al suo La Torre angolare della Rocca vista dal giardino interno.

Cologna Veneta. la superstite Torre angolare della Rocca.

posto venne eretta, nel vertice meridionale della rocca, la porta di piazza che è oggi l’unica rimasta. Il castello, a differenza delle mura, continuò ad esistere per molto tempo ancora. Ai primi dell’800, la costruzione del Duomo, eretto dal Selva su metà della Rocca, determinò l’abbattimento quasi totale di ciò che rimaneva della struttura difensiva e allo stesso tempo la nascita di un cortile pensile, ora giardino, realizzato con i materiali di risulta derivanti dalla demolizione delle possenti mura. Dell’antica Rocca, simbolo della città, restano la torre quadrata d’angolo e un labirinto di sotterranei dove è in via di allestimento il Museo Lapidario che raccoglierà importanti testimonianze di diverse epoche storiche.

ore 19.30: ore 20.15:

ore 21.00:

Visita guidata alla Rocca e ai suoi tesori. Degustazione guidata di pregiati vini del Consorzio Tutela Vini d’Arcole Doc, introdotti da esperti della Fondazione Italiana Sommelier, con salumi e formaggi Trentin. Concerto 19


Laon Trio, violino-violoncello-pianoforte 1° Premio ex aequo - Premio “Fondazione Cattolica Assicurazioni” all’eccellenza Concorso Internazionale di musica da camera “Salieri - Zinetti” 2014 Kyoungmin Kim, violino • Hyeran Ji, violoncello • Boram Kim, pianoforte giovedì 3 settembre, Fumane, Villa Della Torre Programma J. Haydn

C. Debussy

Piano trio n. 45 Hob. XV:29

I. Allegro vivace e con brio II. Largo assai ed espressivo III. Presto

J. Brahms

Piano trio op. 87 n. 2

I. Allegro II. Andante con moto III. Scherzo. Presto IV. Finale, Allegro giocoso

Piano trio in sol maggiore

I. Andantino con moto allegro II. Scherzo - intermezzo III. Andante espressivo IV. Finale

Laon Trio, violino-violoncello-pianoforte • COREA DEL SUD Vedere curriculum a pag. 18.

VILLA DELLA TORRE Villa Della Torre è oggi proprietà di Allegrini, azienda agricola produttrice di vino, tra le più famose in Italia e nel mondo, punto d’eccellenza dell’Amarone. È circondata, fino a costituire un unico paesaggio, dal vigneto denominato Palazzo della Torre, da cui viene prodotto il vino omonimo, celebre in tutto il mondo per la sua intensità e complessità e per essere stato, per 5 anni consecutivi, nella classifica dei top 100 di Wine Spectator. 20

La costruzione, terminata in tutte le sue parti intorno al 1560, si deve soprattutto alla volontà e all’intuizione di Giulio Della Torre, un intellettuale di grande cultura, umanista capace di importanti relazioni sociali, politiche e religiose. Circa la paternità architettonica della Villa, che gli abitanti di Fumane chiamano ancora oggi “el palasso” (il palazzo), le ipotesi formulate sono diverse: sicuramente fra gli ispiratori e le scuole che contribuirono a definirne il progetto,


si possono ricordare i grandissimi Giulio Romano, autore del gonzaghesco Palazzo Te a Mantova, Michele Sanmicheli, Bartolomeo Ridolfi e lo stesso Giulio Della Torre. La sua versatilità artistica, il gusto ed il rigore stilistico che gli appartenevano, erano infatti conosciuti ed apprezzati nell’ambiente colto dell’epoca. L’originalità del prezioso edificio sta interamente nella sua concezione: non solo una dimora di campagna costruita a fini utilitaristici e legata alle attività agricole del podere, ma luogo pensato per la pace del corpo e dell’anima secondo i canoni fissati dagli scrittori della latinità, tanto amati dalla tradizione umanistica italiana. In realtà, se i testi maggiormente considerati dai curatori artistici della Villa, sembrano essere quelli di Vitruvio e Plinio il Giovane, recenti interpretazioni storiografiche attribuiscono un ruolo anche ai passi biblici, laddove si individua un percorso costruttivo dal basso (gli Inferi) verso l’alto (il Paradiso). Un mix di laicità e senso del sacro in piena coerenza con il profilo della Famiglia Della Torre, convinti umanisti appunto, ma anche in forte legame con la Chiesa, quando non essi stessi influenti prelati, assai in vista nella curia veronese.

Fumane, Villa Della Torre. Il giardino con peschiera.

Fumane, Villa Della Torre. Uno dei famosi camini antropomorfi.

ore 19.30: ore 20.15:

ore 21.00:

Visita guidata alla Villa. Degustazione guidata di pregiati Vini Allegrini, introdotti da esperti della Fondazione Italiana Sommelier, con salumi e formaggi Trentin. Concerto 21


SZ ®

“Salieri Zinetti”

CONCORSO INTERNAZIONALE DI MUSICA DA CAMERA

Concerto dei Vincitori domenica 13 settembre, Illasi, Villa Pompei Carlotti

Saranno protagonisti gli ensemble vincitori del Concorso “Salieri-Zinetti” 2015 in programma a partire dall’8 settembre (Finale al Conservatorio di Verona, 12 settembre, ore 16) Il Concorso si svolge in 4 selezioni. Il Concerto dei Vincitori presenterà i primi tre ensemble classificati, il distillato di questo impegnativo processo di selezione, sicuramente musicisti di eccezionale valore. “Un premio all’eccellenza”. Il Primo Premio - Premio “Fondazione Cattolica Assicurazioni” all’eccellenza – consiste in una borsa di studio di 10.000 euro, 10 concerti e un contratto discografico. Il Secondo Premio - Premio “Banca Popolare” all’eccellenza - consiste in 4.000 euro e 4 concerti. Il Terzo Premio - Premio “FedermanagerVerona” all’eccellenza - 2.000 euro e 2 concerti. Nell’intento di contribuire a creare occasioni concrete per la futura carriera dei vincitori, il Concorso propone anche quest’anno il Premio Speciale “New York Recital Debut”. Il Premio consiste nell’opportunità di esibirsi nella metropoli americana, resa possibile grazie ad un accordo realizzato con un importante partner del Concorso, il New York Chamber Music Festival.

A chi andrà il Premio Discografico “Fondazione Masi” alla Civiltà Veneta 2015? Lo scopriremo il 13 settembre durante il “Concerto dei Vincitori” previsto a chiusura di questa rassegna (vd. in questa pagina). La “promozione della civiltà veneta, nelle sue forme ed estrinsecazioni storiche, culturali e produttive” e “la valorizzazione del vino come prodotto caratteristico e culturalmente significativo della terra veneta” sono le finalità della Fondazione Masi. Tra le sue iniziative in ambi22

to culturale, si distingue l’istituzione in collaborazione con il Concorso internazionale di musica da camera “SalieriZinetti” - del P remio Discografico “Fondazione Masi” alla Civiltà Veneta. Vi si può partecipare con la proposta di un progetto discografico basato su opere create da autore nato o vissuto prevalentemente nelle Venezie ed inerenti ai temi proposti per l’edizione in corso. Per informazioni sul Premio: www.premiodiscografico-masi.eu • www.masi.it L’immagine è di Fulvio Roiter.


VILLA POMPEI CARLOTTI Le prime notizie di Villa Pompei Carlotti, risalenti alla prima metà del ‘500, parlano della costruzione della prima metà della casa (il lato ovest) da parte di Alessandro I Pompei. Agli inizi del secolo successivo (1622) suo figlio Giovanni Paolo II fece altri lavori e comperò il brolo di cento campi davanti alla villa. Il nipote di quest’ultimo, Alessandro III, fece altri importanti lavori: su progetto di Vincenzo Pellesina ricostruì la grande barchessa nel cortile est (1683), completò la villa nel 1691 e costruì la cappella gentilizia nel 1700. Infine nel 1702 ampliò e riordinò il giardino a nord della villa. I figli di Alessandro III, Alberto ed Ercole detto Alessandro IV, stimolati dal vivace clima culturale della Verona settecentesca, dominata dalla figura di Scipione Maffei, realizzarono la completa ricostruzione del corpo centrale della villa su progetto dello stesso Alessandro. Si tratta di un corpo di fabbrica longitudinale, a due piani. Incassato al centro del corpo longitudinale c’è un monumentale pronao a quattro colonne sormontato da un timpano triangolare. Una balaustra con statue, attribuite a Giuseppe Antonio Schiavi, funge da attico. L’opera principale è il salone, un vero capolavoro, secondo la Precerutti Garberi. Nell’angolo sinistro di un nicchio illustrante Elena rapita da Paride c’è la firma “A. Balestra 1738”. Il Balestra a quell’epoca aveva settandue anni e si Illasi, Villa Pompei Carlotti, Il salone, particolare.

Illasi, Villa Pompei Carlotti. La facciata con barchessa.

fece certamente aiutare dai suoi allievi, in particolare da Matteo Brida, ai quali è da attribuirsi la decorazione dei soffitti di altre sale con scene della mitologia classica. In epoca successiva intervennero altri due famosi pittori veronesi: Tomaso Porta (1686-1766) ormai settantenne, e il figlio Andrea (1718-1805).

ore 19.30: ore 20.15:

ore 21.00:

Visita guidata alla Villa. Degustazione guidata di pregiati vini della Cantina Masi, introdotti da esperti della Fondazione Italiana Sommelier, con salumi e formaggi Trentin. Concerto 23



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