Exibart.onpaper n.48

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ASPETTANDO LA FONDAZIONE MAXXI In occasione della fine dei lavori in muratura del Maxxi, il primo grande centro d'arte contemporanea statale in Italia (con una trentacinquina d'anni di ritardo su tutti gli altri Paesi), intervistiamo Anna Mattirolo, direttrice del MAXXIarte. Per scoprire quali saranno i passi che il grande museo romano dovrà compiere in vista dell'inaugurazione prevista tra un anno… Pochi giorni fa è stata festeggiata la fine dei lavori a cemento nel cantiere del Maxxi. Qual è stato l'attimo in cui ha capito che era possibile farcela? Diciamo che la certezza che il progetto sarebbe andato a termine l'ho avuta soprattutto quando il ministro Rutelli lo ha indicato tra le priorità del ministero ed ha ottenuto i fondi necessari per la sua conclusione… Il Maxxi avrà due anime. Che rapporti di forze ci saranno tra arte e architettura? La novità del progetto culturale sta proprio nell'interagire delle due discipline; gli spazi saranno condivisi spesso per progetti comuni. Naturalmente le due collezioni troveranno la loro collocazione più stabile in spazi individuati grazie alle proprie caratteristiche e alla loro necessaria fruizione. In questo senso l'arte avrà necessariamente bisogno di spazi più ampi. Oltre alle strutture avrete a disposizione una vera e propria piazza urbana. Cosa ci farete? Il progetto Hadid ha anche la caratteristica di porsi con un valore aggiunto che è proprio a carattere urbano. Il MAXXI cambierà il volto di un intero quartiere, che troverà in quella "piazza" il luogo dedicato alla migliore creatività contemporanea. L'ex direttore generale Pio Baldi stava lavorando alla governance del museo. Come andranno avanti questi progetti?

Sarà proprio compito della Fondazione stabilire il budget necessario per il funzionamento del museo. È il lavoro che si sta facendo ora sulla base di previsioni di spesa che sono già state studiate da tempo. È ovvio che la dotazione dovrà essere stabilita in base al reale funzionamento di una struttura come questa e che dovrà essere determinata in modo stabile.

Nel suo nuovo ruolo Pio Baldi sta infatti lavorando per la creazione della Fondazione MAXXI e so che è in dirittura d'arrivo. Come è composto il vostro organigramma? L'organigramma sarà in linea con le direttive degli standard museali indicati dal Ministero e, dunque, risponderà alle esigenze reali del Museo. A tal proposito è previsto il rimpiazzo della figura del capo-curatore come era Paolo Colombo? Il MAXXI si avvale già oggi di uno staff curatoriale aperto alle generazioni più giovani. Saranno anche quelle competenze a portare l'attività del museo ad aprirsi e ad approfondire i settori culturali più interessanti e di più stringente attualità. Dopo aver fatto il Maxxi bisogna farlo funzionare. E possibilmente al livello delle strutture internazionali parigrado come la Tate, il Beaubourg e similia. Che tipo di budget annuale è garantito al Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo? Che genere di influenza può avere la politica su questa dotazione? Ogni anno il governo può aumentare o diminuire il plafond a piacimento?

Quali sono le acquisizioni più interessanti che avete fatto in questi anni in attesa del compimento del cantiere? La collezione del Maxxi è stata pubblicata e in parte già esposta in mostre dedicate. Si tratta di oltre trecento opere, tra acquisti, donazioni, premi e comodati, che riflettono la natura del museo: la sua radicalità su una propria tradizione culturale, che proietti il MAXXI su una dimensione internazionale con originalità e qualità. Chi decide gli acquisti? Esiste una commissione scientifica? Le proposte di acquisto vengono fatte dalla direzione e dai curatori. Il comitato tecnico scientifico di settore, così come per tutte le altre Direzioni Generali, esamina le proposte e convalida gli acquisti se conformi ai requisiti prestabiliti. [a cura di pierluigi sacconi]

Triennale di Milano, dopo Cedroni alla Bovisa, ecco Cracco al Coffee Design. Purché non sia un ghost-chef...

Una Torino da ascoltare. Le voci della città si rincorrono online su Liberoascoltoweb

Sarà il grande Carlo Cracco a curare i servizi di ristorazione del Coffee Design e della Caffetteria all'aperto alla Triennale di Milano. Il giovane chef - uno dei più affermati della cucina creativa internazionale, già selezionato all'interno della mostra The New Italian Design come uno degli esponenti di spicco del Food Design italiano - sarà alla guida del servizio offerto da Autogrill, che è già presente in importanti siti internazionali legati al mondo della cultura, dal Museo del Prado a Madrid ai Giardini di Versailles e il Carrousel du Louvre a Parigi, fino all'Empire State Building, a New York. Il Coffee Design avrà un'offerta culinaria interamente curata da Cracco, al punto da cambiare nome in Cracco Coffee Design: "È un'operazione che intraprendiamo non solo per la Triennale, ma soprattutto per la città di Milano," - spiega lo chef - "che possa finalmente raggiungere la qualità dei più grandi musei del mondo, come il Centre Pompidou, il Guggenheim, il Moma e il Palazzo delle Esposizioni. Credo che sia doveroso e naturale fornire alla città e alla Triennale di Milano un livello di ristorazione adeguato ai più alti standard". E questo è anche il nostro auspicio: dopo Moreno Cedroni alla Triennale Bovisa, il coinvolgimento di Cracco conferma un approccio alla cucina che, se fa piacere perché mescola i grandi chef al mondo dell'arte, lascia perplessi perché nega ai ristoranti dei musei una presenza vera di un cuciniere, a vantaggio di una fredda consulenza che, peraltro, lascia solitamente delusi i clienti più attentamente gourmet. Speriamo di essere smentiti, stavolta e anche per le future scelte di musei italiani in fase di apertura, come Museion, Macro e Maxxi...

Impressioni, testimonianze, ricordi e racconti dalle voci di chi a Torino vive, lavora o è di passaggio, da ascoltare liberamente online sulle frequenze di Liberoascoltoweb. Ecco la nuova iniziativa targata OCT (OfficinaCittàTorino), il laboratorio per la conoscenza della città contemporanea promosso dal Settore Divisione Servizi Culturali della Città di Torino, che continua sul sito istituzionale un progetto iniziato qualche anno fa. Quello intitolato appunto Liberoascolto, un cd che raccoglieva le prime cinquanta voci dell'installazione Livello 5.90: le voci della città, allestita nel padiglione Atrium Città di Torino, inaugurato nel gennaio 2004 insieme all'altro padiglione Atrium 2006 per celebrare rispettivamente le trasformazioni della città e l'evento olimpico. Da quell'esperienza si è giunti ora a questa sezione monografica del portale di OCT, dove è possibile, cliccando a caso sui quadratini gialli, sperimentare un punto di vista diverso, evocare storie personali, conoscere o riconoscere la città di Torino. Che si trasformerà in un gioco divertente per chi proverà ad abbinare le voci ascoltate in streaming con i nomi degli autori dei racconti elencati nel sito. (claudia giraud) www.comune.torino.it/oct/liberoascoltoweb.htm

La Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone cresce. Sulla carta…

L'ultima di Tracey Emin. Aprire una biblioteca in Uganda...

Giunge al terzo appuntamento la campagna di acquisizioni di disegni di giovani artisti portata avanti dalla Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone, che ha sempre guardato con interesse alla pratica dell'immagine sottile. Come di consueto l'ingresso delle opere nella collezione è stato celebrato da una mostra e da una pubblicazione con un'intervista a ciascun artista ed una dettagliata biografia. Imago 02 ha visto la presenza di Emanuele Becheri, Matteo Bergamasco, Lorenza Boisi, Benny Chirco, Francesco De Grandi, Marina Ferretti, Paolo Gonzato, Diango Hernández, Tadashi Moriyama, Klaus Pobitzer, Imago 02. Opere per la collezione della Galleria Luigi Presicce e Nicola Verlato, cui è Comunale d'Arta Contemporanea di Monfalcone stata dedicata una personale negli spazi Catalogo con testi di Andrea Bruciati, Micaela della galleria. Le opere si aggiungono a Giovannotti, Pericle Guaglianone, Aaron Moultin, quelle di Stefano Calligaro, David Alberto Mugnaini, Francesca Pagliuca, Alberto Casini, Ericailcane, Bruna Esposito, Matteo Fato, Neil Farber, Zanchetta; 15 euro Norma Jeane, Ivan Malerba, Dacia Manto, Andrea Mastrovito, Info: 0481494369 Ozmo, Perino & Vele, Gabriele Picco, Anila Rubiku, Sissi, galleria@comune.monfalcone.go.it Nicola Toffolini e Nico Vascellari, già presenti nella collezione www.comune.monfalcone.go.it dello spazio goriziano. (d. c.)

L'impegno dei big del sistema dell'arte in imprese benefiche non è cosa nuova, ma ultimamente pare aver trovato un momento di grande rilancio, anche con le varie aste umanitarie di cui abbiamo straparlato. I maligni possono sempre pensare che i suddetti big cerchino una ripulitina alla coscienza, ed un nuovo bagno di popolarità a buon mercato. Ora arriva la notizia che la "bad girl" Tracey Emin è andata fino in Africa, in Uganda, per finanziare l'apertura di una biblioteca in un sobborgo della capitale Kampala. Costruita in collaborazione con la Promoting Equality in African Schools, la biblioteca, che fa parte della Forest High School, servirà circa ottocento studenti della regione, di età fra i dodici e i diciotto anni. Negli orari serali, l'edificio ospiterà anche corsi di letteratura e informatica per gli adulti.

"Pizza e birra media, grazie". Anche così a Venezia si restaurano i monumenti...

Giovane curatore? In Emilia Romagna c'è un concorso che fa alla tua mostra...

Il cliente ideale, in quest’ottica, è quello che ordina la pizza Venezia, con frutti di mare e scampi alla busara, che contribuirà con ben un euro. Ma tutti i clienti della catena di Pizzerie Ae Oche, comunque, contribuiranno con dieci centesimi per ogni coperto. A cosa contribuiranno? Alla valorizzazione del patrimonio artistico di Venezia, in collaborazione con la società Fondaco, attiva nel restauro di siti architettonici e nella diffusione del marchio di Venezia. L'iniziativa è nata sulla falsariga di un progetto analogo, lanciato dalla catena di pizzerie londinese Pizza Express in partnership con il comitato inglese Venice in Peril Fund. L'iniziativa prenderà avvio dal cuore della città, www.fondacovenezia.org piazza San Marco, con il restauro del basamento della colonna del Todaro, uno dei simboli della Serenissima. E sarà caratterizzata da un'immagine giovane e spiritosa affidata al giovane fumettista Mirko Pavan, che ha creato Todaroca, il supereroe che prende posto spavaldamente sulla colonna del Todaro schiacciando il coccodrillo-drago. Buona pizza a tutti, insomma...

Abitate, studiate o lavorate in Emilia Romagna? Avete meno di trentacinque anni e vi occupate di arte? Bene, questa è l'occasione buona per voi. L'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena - in collaborazione con il Coordinamento Giovani Artisti dell'Emilia Romagna, l'assessorato alla Cultura della Regione e il ministero per le Politiche Giovanili e Attività Sportive - organizza un concorso rivolto a curatori e critici, che avranno così l'opportunità di realizzare una mostra di arti visive Info: 0592032604 nella propria città di residenza e di vedere pubblicagiovanidarte@comune.modena.it ti i propri testi in un volume. I partecipanti dovranno www.comune.modena.it/gioarte presentare un progetto di curatela coinvolgendo da tre a cinque giovani artisti della propria provincia e strutturando un progetto di allestimento adeguato alla tipologia di sede individuata. La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata per il 16 maggio. (d. c.)


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