Guida di Genova 2014 - Centro, Centro Storico e Porto Antico

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uida di Genova è la guida a distribuzione gratuita che pone l’accento sull’offerta paesaggistica, storica, artistica e gastronomica di Genova.

Le tipiche creuze, gli scorci e le viste mozzafiato cullano il tuo viaggio nella Superba. In bilico tra glorioso passato e incerto futuro, Genova ti accoglie bellissima e scontrosa per non lasciarti mai più …

Buon Viaggio! Guida di Genova is a free guide; Its aim is to highlight what Genoa can offers in terms of landscapes, history, art and gastronomy. Its typical creuze (a genoese word almost equivalent to “mule track”) and the breathtaking views will lead you through your journey through Genoa. Beautiful and at the same time standoffish Genoa, suspended between its glorious past and uncertain future, will welcome you and never let you go ... Enjoy your stay!


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uida alla guida Abbiamo voluto aiutarvi nell’utilizzo di questa guida inserendo quattro simboli per ogni attivà consigliata

percorsi storia e curiositĂ alberghi locali e ristoranti cultura e tempo libero routes, history and curiosity, hotels, clubs and restaurants, culture and free time

il portale turistico di Genova e Provincia

Guide to the guide We want to help you use this guide by inserting four symbols summarising every suggested activity


TIPO DI ATTIVITÀ BUSINESS

PREZZO MEDIO AVERAGE PRICE

ARTIGIANATO LOCALE & ACQUISTI

ECONOMY

LOCAL HANDICRAFT & SHOPPING

PUB & DOPOCENA

MEDIUM

BAR, APERITIVI & TAKE AWAY

MEDIUM - HIGH

PUB & AFTER DINNER

BAR, APERITIFS & TAKE AWAY

PRODOTTI TIPICI

TYPICAL PRODUCTS

RISTORANTI & TRATTORIE

PAGAMENTO PAYMENT

RESTAURANTS & PUBS

CASH

TEMPO MEDIO DI PERCORRENZA AVERAGE TRAVEL TIME

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DISTANZA A PIEDI DA P. DE FERRARI DISTANCE FROM P. DE FERRARI ON FOOT

CREDIT CARD


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artenza dalla Cattedrale di San Lorenzo (XII secolo), al cospetto dei due grandi felini e con gli occhi al cielo a cercare la punta del campanile. Imbocca via di Scurreria, che come un ruscello scende sino all’ingresso di Palazzo Imperiale. Dopo pochi metri, sulla sinistra, ti sorprende vico degli Indoratori e il fresco e verde respiro del carpino che adombra la “piazzetta dei ragazzi”, un luogo unico nel centro storico di Genova, il cortile dove nella bella stagione a solleticare l’orecchio è il rumore gentile dello sfogliare delle pagine e della penna che percorre la carta. Risucchiato per un pugno di secondi nelle buie viscere di vico degli Scudai e vico Carlone, ritrovi la luce in via degli Orefici e quindi a sinistra in piazza Banchi; racchiusa alle spalle dell’antico porto di Genova e di piazza Caricamento (carico e scarico merci), era il cuore economico della superpotenza genovese.

Dal balcone della stramba chiesa di San Pietro in Banchi, ecco la sagoma della splendida Loggia della Mercanzia costruita nel 1590 per le contrattazioni di merci e valute fra mercanti e affaristi; oggi piazza Banchi raccoglie a sé il ribollire della città vecchia, un passaggio costante fatto di lingue e pelli diverse che condividono il passo, il ritmo, le attese. Scesi i gradini di San Pietro segui via al Ponte Reale e quindi a destra nella pancia di Sottoripa. I piccoli negozi vendono l’utile e l’inutile senza che faccia troppa differenza, insegne antiche e moderne si confondono e le pietre assorbono gli odori da secoli e secoli. Il mare arrivava a lambire i portici e i banchi esponevano ogni sorta di mercanzia proveniente dalle navi, quindi, da tutto il mondo. La parte “moderna” di Sottoripa lungo il perimetro di Caricamento lascia nuovamente spazio alla storia nell’ultimo tratto prima di

IL CENTRO STORICO IN UN POMERIGGIO


the historical centre in one afternoon Start from San Lorenzo Cathedral (12th Century), look up to the sky as if trying to reach the top of the bell tower. Take a left turn onto Via di Scurreria, which, like a river, runs to the front door of Palazzo Imperiale. Only a few metres away on your left is Vico degli Indoratori. It will surprise you with its fresh, green, hornbeam tree casting its shadow over the ‘kids’ square’, a unique site in Genoa’s historical centre, a courtyard where your hearing is tickled by the gentle sound of the turning of pages. For a few moments you get sucked into the dark bowels of Vico degli Scudai and Vico Carlone. In Via degli Orefici you will find the light again. Then on your left is Piazza Banchi, behind the ancient port of Genoa and Piazza Caricamento (which means the ‘loading and unloading of goods’). This was once the economic heart of the Genoese superpower. From the balcony of the San Pietro in Banchi church, you can stand. Follow with your eyes the silhouette of the marvellous Loggia della Mercanzia built in 1590 for the trading of goods and currencies between businessmen and merchants. The old city flows to Banchi, combining the constant hustle and bustle of different languages and nationalities all sharing the same pace, rhythm and expectations. When you have walked down the steps of San Pietro, go along Via al Ponte Reale, then turn right in the heart of Sottoripa. Here you can find a bit of everything. Small shops selling useful and useless objects without caring too much, shop signs blending into one another and old stones which have absorbed the smells of the city for who knows how many years. The sea once lapped the arcades, and the stalls exposed all kinds of goods carried by ships from all over the world. The ‘modern’ part of Sottoripa, along the perimeter of Caricamento, still has room for a piece of history in the last section just before the turn, opposite the Aquarium, near Vico Pinelli and the Piazza Pinelli basin, where the building of the same

6’ 13’

Trattoria Bicu

Via San Bernardo 7 - 9r del Cotone Porto Antico Magazzini +39 340 43122169 Modulo + 39 010 251221 FB IL GRILLO FB PARLANTE www.bicu.it BICU Birra & Cucina Aperto 7dalle alle 24 , chiuso lunedì aperto su 712.30 pranzo, cena, dopocena

Un dove respirare l’antica Nellaluogo suggestiva location del Portostoria Andella Superba e gustare tratico, Bicu abbina al buonpiatti cibodella la birra dizione ligure e mediterranea di carne e artigianale, prodotta nel Birrificio Bicu a pesce.passi A cinque minutiSpecialità dal centro, vicino pochi dal mare. della cual Porto Antico e all’interno della movida cina italiana, aperto 365 giorni all’anno A place in where you can breathe theofancient hiPlaced the enchanting location Porto Anstory of Superba and taste meat and fish courtico, Bicu matches good food with homemade ses Ligurianinside and Mediterranean beertypical which of is the produced Birrificio Bicu, tradition. 5 minutes away fromspecialties, city center,open near close to the seaside. Italian from Porto Antico, in the middle of movida 365 days a year

5’ 13’ La Pulsatilla Goletta

Via dei Macelli di Soziglia 23r 3 Magazzini del Cotone Modulo +39 010 4071267 Galleria dell’Elica + 39 010 2518279 FB La Bio Erboristeria LAPulsatilla GOLETTA PUB - Aperto tutti i giorni 07/01.00 alle 03.00 L’unione fra la, d’estate classica fino erboristeria che propone erbe sfuse, tisane,e cena fisioterapici, Ottime colazioni, a pranzo cucina rimedi naturali,con e unspecialità nuovo modo di conmediterranea focaccia al cepire l’attività, con prodotti totalmente bio formaggio e maxi hamburger di Fassoper alimentazione curativi na, cosmetica, aperitivo vista mare, birrae Guinness, vini, serate di musica live eofdjherb set Itcoctkail, brings together the typical features shops, unpackaged herbs, cuisine infusions, Amazingwith breakfast, Mediterranean for phytotherapic herbs, naturalfocaccia remedies. is a lunch and dinner (cheese andItMaxi new way of Fassona conceiving shops, whichapeofHamburger areherb the specialties), fers organic skin careseaview, products,Guinness natural remeritif with a marvellous beer, dies and awines, wide range of foods cocktails, live music and dj set nights


svoltare, di fronte all’Acquario, in vico Pinelli e quindi nel catino di piazza Pinelli decorato dalle forme dell’omonimo palazzo. Supera piazza dell’Agnello e svolta a sinistra in piazza di San Pancrazio caratterizzata dalla chiesa tondeggiante, vagamente fallica, e dalla verde facciata del caseggiato a cui la gomma di un dio qualunque ha cancellato le finestre. Sbucherai nella piazza di Fossatello, antico centro del sestiere di Pré; davanti a te la celebre via del Campo cantata da Fabrizio De André (Museo Viadelcampo29rosso). Dalla piazza imbocca via Lomellini sino alla casa natia di Giuseppe Mazzini (Museo del Risorgimento), filosofo e giornalista genovese, uno degli uomini chiave nell’impervio cammino della storia verso la nascita del Regno d’Italia. Proprio di fronte al bello e pulito ingresso del museo, vico degli Adorno conduce al “ghetto” conosciuto dai genovesi come “la zona dei trans”: due facce della stessa moneta, indissolubilmente saldate. Una volta giunto in piazza della Nunziata, sì piccolo al cospetto della basilica della Santissima Annunziata del Vastato, risali lungo la nobile via Balbi, oggi zona universitaria di Genova. Al numero 4, il bucolico giardino degli agrumi nell’atrio della Facoltà di Lettere è come un massaggio ai piedi, tanto il piacere che infonde in ogni angolo del corpo. Poco più in su il Palazzo Reale, con l’ampia balconata sull’antica via di Pré, la casbah, la zona della città prevalentemente abitata dai “nuovi genovesi”, i cittadini di origine nordafricana e senegalese. Prosegui in via Balbi sino all’archivolto, alla gola che tossisce i colori vivi delle facciate restaurate, tutte strette attorno agli antichi lavatoi, i truogoli di Santa Brigida. Alle tue spalle salita di Santa Brigida e l’arco logoro, teatro del sanguinoso evento dell’8 giugno 1976 quando un nucleo delle Brigate Rosse uccise in

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the historical centre in one afternoon name is decorated various art forms. Walk beyond Piazza dell’Agnello and turn left in Piazza di San Pancrazio which features a curved church and a green façade, the windows of which have been erased by some deity. You will come out right in Piazza di Fossatello, the old heart of the Pré district. You will be standing in front of the famous Via del Campo celebrated by Fabrizio De André’s songs (Museum Viadelcampo29rosso). Go along Via Lomellini as far as the home of Giuseppe Mazzini (The Museum of the Risorgimento), a philosopher and journalist, who played a key role in the hard path leading to the birth of the Italian Kingdom. Right in front of the museum, Vico degli Adorno leads to the ‘ghetto’ known by the locals as the “area of transsexuals”: two inseparable sides of the same coin. From Piazza della Nunziata, in front of the Basilica della Santissima Annunziata del Vastato, walk along the noble Via Balbi, Genoa’s current university area. At number 4, the bucolic citrus tree garden inside the Faculty of Literature is like a foot massage considering the pleasure that it gives you. Further up you will find Palazzo Reale – the Royal Palace – with an ample balcony overlooking the ancient Via di Pré, the casbah, the area of the city with a prevalence of ‘new Genoese’, people hailing from North Africa and Senegal. Carry on walking as far as the archivolt, the lively colour of the restored facades surrounding the ancient washhouses, the Santa Brigida Truogoli. Behind you will find Santa Brigida and the wrecked arch, where a terrorist attack took place on June 8, 1976, when members of the Red Brigades assassinated Genoa’s Public Prosecutor Francesco Coco and two policemen. Walk back to Piazza della Nunziata, reach Largo della Zecca and walk through the Giuseppe Garibaldi tunnel. You will come out at piazza Portello. On your left, only a few steps away from you, you will find the entry to

10’ 10’ Black Bar Gelateria Wid Mukke Pazze

Via Calata Marinetta 34 Via alla del Campo 6r +39 +39 327 010 7691054 2461708 www.blackwidow.it FB Bar gelateria Mukke pazze Etichetta discografica e negozio situato Aperto d’estate fino alle 24 nella via6.30/19.30, della musica di Genova, è speBar gelateria, tavola fredda e caldaeaffaccializzato in musica psichedelica prociato nella bellissima del Vasta Porto gressiva, hard rock, folk,cornice dark, punk. Antico. tantissimi gelato scelta di Propone dischi originali difficiligusti da reperire, di crema e variano a seconda ristampe, cd,frutta dvd, che fanzines e libri musicali della stagionalità deglishop ingredienti, graniA music producer and situated in Gete, crepes, noa’s music aperitivi street; it is mainly specialised in Ice cream shop, psychedelic and progressive snack bar, cafeteria music, hard placed rock, in folk,beautiful the dark, punk. location Original of Porto albums Antico. whichIt would offers normally many different be difficult types of to cream sourceand canfruit be flavors found here as (that follow well as thereprinting, seasonality cds,ofdvds, ingredients), fanzines and musiccrepes, granitas, books aperitifs

10’ 5’ Osteria delPicc Mandraccio Apicultura Vico della Rosa 20r

+39 010Mandraccio 2519448 13 Calata +39 centro 010 4032412 347 4584696 Nel storico di+39 Genova, posto atipico per un’azienda Piccardofino proAperto tutti giorniagricola, 08/20; d’estate duce e vende vari tipi di miele tradizionaalle 24 le e la novità allo zafferano, l’idromele (la A pochi passi dall’Acquario a fianco alla bevanda alcolica più anticae del mondo), storica di Chiesa di San Marco al Molo, creme nocciole e mandorle, propoliofe fre unareale. cucinaSitipica genovese con pesce pappa organizzano anche evenfresco, farinata anche d’estate, tisempre e degustazioni focaccia al formaggio e dolci fatti in casa In Genoa’s historical centre - an unusual place for farmstep - Piccardo and and sellsvery difJusta one far from produces the Aquarium ferent type traditional honey, close to theof historical San Marcosaffron al Molohoney, churmead (the oldest alcoholic offers beverage in Gethe ch, Osteria del Mandraccio typical world) and fresh almond butters, propolis, noese nut cuisine, fish, farinata (even inroyal the jelly. It organised events and tasting summer) cheese also foaccia, homemade pies


pieno giorno il Procuratore Generale della Repubblica di Genova Francesco Coco, insieme a due agenti delle forze dell’ordine. Sceso nuovamente in piazza della Nunziata raggiungi largo della Zecca e attraversa la galleria Giuseppe Garibaldi. Raggiunta piazza Portello, alla tua sinistra, ecco l’ingresso dell’ascensore Portello – Castelletto. “Quando mi sarò deciso d’andarci, in Paradiso ci andrò con l’ascensore di Castelletto”, scriveva il poeta Giorgio Caproni… Dalle viscere dell’inferno, il colpo di scena: incastonata come un diamante a mille facce dentro la cornice colorata d’ambra e verde della vetrata, eccola, la Superba, la Dominante dei mari. Sorvolerai con lo sguardo i palazzi di via Garibaldi, i grattacieli del centro moderno a protezione del fitto sciame di tetti della città vecchia da cui spiccano i campanili delle Vigne e della Cattedrale, e alle sue spalle il colle di Sarzano con la torre degli Embriaci; e poi sul Porto Antico, sino alla Lanterna e oltre, verso i grattacieli di San Benigno e il caratteristico “Matitone”. Ora attraversa la Spianata di Castelletto

(Belvedere Montaldo) per calarti nuovamente nelle budella della città lungo salita alla Spianata di Castelletto. Quasi a prendersi gioco degli occhi, la Lanterna posa fiera fra i due palazzi, sottile e magnifica. La discesa tra finestre adornate, foglie di viti e rampicanti, ti condurrà senza fretta alcuna in piazza della Meridiana e quindi, alla tua sinistra, nella regale via Garibaldi, i cui palazzi patrimonio dell’Umanità Unesco sono aperti al pubblico, i Musei di Strada Nuova: Palazzo Tursi, Palazzo Bianco e Palazzo Rosso. Via Garibaldi si apre alla città in piazza Fontane Marose, da qui puoi scendere in via Luccoli per immergerti nuovamente nella città vecchia. L’elegante caruggio merita un respiro profondo, e almeno un giro su te stesso, soprattutto all’altezza di piazza Luccoli prima di svoltare a sinistra in vico del Fieno e quindi, una volta in cima, a destra verso piazza San Matteo, il piccolo diamante bianco e nero della città, l’antico centro della famiglia Doria. Ora basta imboccare salita allo Arcivescovato ai piedi della torre di Palazzo Ducale per tornare in piazza San Lorenzo.


the historical centre in one afternoon the Portello – Castelletto lift. ‘When I decide to go to heaven, I’ll take the Castelletto lift’, wrote the poet Giorgio Caproni… From the bowels of hell, here you have the twist. There she is, like a diamond with one thousand faces inside an amber and green frame, the Superb, the city that dominates the seas. Your gaze will fall on the palaces of Via Garibaldi, the skyscrapers of the modern centre protecting the roofs of the old town from which the Vigne’s and Cathedral’s bell towers stand out: behind it, the Sarzano hill with the Tower of the Embriaci. Then further away to the Ancient Port, the Lighthouse and beyond, to the San Benigno skyscrapers, among which stands the “Matitone”, the Big Pencil. With your lungs filled with astonishment, cross Spianata di Castelletto (Belvedere Montaldo) and head down again into the bowels of the city along Salita alla Spianata di Castelletto. The poetry that is whispered in your ear awaits you round the corner… It almost makes fun of the eyesight, as the Lighthouse rises proud, thin and magnificent between the two buildings. It is impossible to believe that this marvel has been created by chance. The descent among decorated windows and climbing plants will lead you to Piazza della Meridiana in no rush, then on to the regal Via Garibaldi, its palaces being listed among UNESCO’s heritage sites and open to the public, the museums in Strada Nuova: Palazzo Tursi, Palazzo Rosso, Palazzo Bianco. Via Garibaldi opens to the city in Piazza Fontane Marose. From here you can go down along Via Luccoli to gain access to the old town again. The elegant road deserves a break and a gaze, especially in Piazza Luccoli before you turn left in Vico del Fieno. Once at the end, turn right towards Piazza San Matteo, the city’s black and white diamond, the Doria family’s ancient heart. Now you will just have to take Salita allo Arcivescovato at the foot of Palazzo Ducale to get back to piazza San Lorenzo, where you started the tour.

5’ 3’ Taggiôu

Vico Superiore del Ferro 8r +39 010 2759225 www.taggiou.it Aperto a pranzo e cena

Adatto per una pausa pranzo veloce ma di qualità, per un ricco aperitivo o per una gustosa cena, propone una ricca selezione di salumi e formaggi, una curata carta dei vini, primi, secondi e dolci fatti in casa A perfect place for a quick, high-quality lunch break, for a rich aperitif or a delicious dinner. It offers a wide selection of cold cuts and different types of cheese, a detailed list of wines, first and second courses, homemade desserts

5’ 5’ Luccoli Bistrot

Vico Superiore del Ferro 5r +39 339 8906332 FB Luccoli Bistrot Aperto tutti giorni 7/21.30; giovedì, venerdì e sabato apertura prolungata Si definisce ‘diversamente bar’ e propone piatti fatti in casa, anche vegetariani e vegani, vini selezionati, aperitivi. Tutti i sabati ospita il trallalero live, dedicato ai turisti curiosi e ai genovesi malinconici

Luccoli Bistrot defines itself as a ‘different type of bar’ where you can taste homemade dishes (even for vegetarians and vegans), selected wines, cocktails. A live tralallero is scheduled every Saturday for curious tourists and nostalgic locals


I PORTICI DI SOTTORIPA

STRADA NUOVA, PALAZZI DEI ROLLI

Sottoripa è il più antico sistema di portici pubblici in Italia, edificato nel 1133 (documenti attestano l’elezione a Console nel 1150 di un Guglielmo della Riva che abitava proprio qui). La via era un susseguirsi di botteghe, secondo lo schema costruttivo che prevedeva il negozio al pian terreno e l’abitazione al primo piano. Chi vi aveva bottega era tenuto, per decreto comunale, a provvedere alla manutenzione della propria porzione di portico, ottenendo il diritto di avere l’abitazione sopra il negozio.

Strada Nuova (via Garibaldi) è stata inserita tra i beni del Patrimonio Unesco per pregio artistico e per la conservazione del suo aspetto originale che ne fa una testimonianza storica di inestimabile valore. I palazzi fanno parte del sistema dei Rolli, che serviva per organizzare l’ospitalità di personaggi eccellenti ai tempi della Repubblica. I Rolli erano rotoli contenenti liste (divise per categoria) di palazzi considerati degni di accogliere ospiti illustri; più importante era l’ospite e più alta era la categoria da cui veniva estratto il palazzo.

SOTTORIPA

STRADA NUOVA - ROLLI

Sottoripa is Italy’s oldest public portico. The area began to be built in 1133. Small shops were placed next to one another along Sottoripa, which hosted all of the activities related to the port, while the retail shop was normally situated on the ground floor, and local people actually lived on the first floor, in accordance with the house building plans of that time. By decree, shop owners had to see to maintenance expenditures outside their shop. In return, they were given the right to live in the apartment above the shop.

Its artistic value and pristine buildings make it a priceless monument in history (UNESCO World Heritage Site). The buildings is part of the Rolli system, to provide hospitality to prestigious individuals at the time of the Republic. The Rolli were paper rolls containing the list of palaces belonging to noble families which complied with the required standards for the accommodation of eminent guests. Different categories were listed: the more prestigious the guest the higher the category of the palace that had the honour of hospitality.


LA COMMENDA DI PRE’ All’estremità occidentale di via Pré c’è piazza della Commenda, dove si erge il medievale complesso di S.Giovanni di Pré (1180); anticamente in questa zona, aperta campagna, si trovava la chiesa del Santo Sepolcro, officiata dai Canonici Regolari che vi avevano eretto a fianco un ospitale per l’assistenza ai pellegrini diretti in Terra Santa. A fine Duecento i regni in Terra Santa caddero, l’ospitale divenne luogo di cura per ammalati e indigenti. Oggi è sede di mostre.

5’ 6’ La Pulsatilla Lepre Bio Erboristeria

Via Piazza dei della Macelli Lepre di Soziglia 5r +39 329 23r 6888081 +39 010da 4071267 Aperto lunedì a sabato 18/02.00 FB La Pulsatilla Bio Erboristeria Un locale ‘Meltin Pot’ in un’affascinante piazzetta centro storico. Propone L’unione fra del la classica erboristeria che aperitivi, piattini e panini speciali, cocktail, propone erbe sfuse, tisane, fisioterapici, birre alla spina, evini chupiti; da provare rimedi naturali, un enuovo modo di conl’assenzio, i rum e iprodotti whisky.totalmente Musica live cepire l’attività, con bioil sabato sera, dehor esterno e curativi per cosmetica, alimentazione club hosting different peoplefeatures of different culItA brings together the typical of herb shops, withenchanting unpackaged herbs, tures in an square of theinfusions, centre. It phytotherapic remedies. It is a offers aperitifs,herbs, specialnatural appetizers and sandwinew of conceiving herbwines shops,and which ofches,way cocktails, draft beer, shots; fers organic skin products, natural absinthe, rum andcare whisky must be givenremea go dies a wide range ofexternal foods dehor Live and music on saturday,

5’ 5’ Taggiôu 5’ La Berlocca COMMENDA DI PRE’ At the western extremity of via Pré you will find piazza della Commenda, the location of the S.Giovanni di Pré complex (1180). A countryside area in the past, it used to host the Santo Sepolcro church, supervised by Canons Regular who built a complex next to it in order to assist pilgrims coming from the west and marching to the Holy Land. When at the end of the 13th the Holy Land fell and pilgrimage became more difficult and less frequent, the building was used as a hospital: it was transformed into a Commenda, i.e. a medical home. It is now an exhibition area

Via Macelli di Soziglia 45r Vicodei Superiore del Ferro 8r +39 393 010 2158876 2759225 www.laberlocca.com Aperto da martedì a sabato a pranzo e www.taggiou.it cena. Domenica su prenotazione Aperto a pranzosolo e cena Un ristorante-enoteca che offre una cuAdatto per una pausa pranzo veloce ma cina di antica ligureo eperitaliadi qualità, per untradizione ricco aperitivo una na con materie prime di qualità. Cucina gustosa cena, propone una ricca selezio“espressa” preparato in casa”: ne di salumiee “tutto formaggi, una curata carta pane, pasta efresca e ripiena, dei vini,focaccia, primi, secondi dolci fatti in casa dolci prelibati A is perfect place forand a quick, high-quality It a restaurant wine bar offering lunch tradibreak,Ligurian for a rich aperitif a delicious dinner. tional and Italianorcuisine; it uses top It offers a wide selection of cold cuts and difquality ingredients. ‘Ready homemade cuisiferent types of cheese, a detailed list of wines ne’ is offered: bread, focaccia, fresh and filled first and second courses, homemade desserts pasta and exquisite pudding


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ai lussuosi palazzi di via Garibaldi, scendi in vico del Ferro e quindi nella piccola e omonima piazzetta: “Io mi trovo dietro”, recita appena visibile la scritta sul muro opera dell’artista tedesca, Ines Tartler. Dall’antica piazza del Ferro si scende lungo via dei Macelli di Soziglia, caratteristico caruggio genovese ricco di merce esposta, frutta, verdura e ovviamente carne. La tradizione, infatti, non è del tutto andata perduta… Qui in tempi remoti scorreva il torrente Rialto e, anche grazie alla vicina presenza dell’acqua, avevano sede i macelli della città. Sfocerai, è proprio il caso di dirlo, in piazza Soziglia, spazio adibito al mercato cittadino sino al XVII secolo, poi centro mondano a partire dal ‘700 con i cafè e le confetterie più frequentate della città, ricche di ogni ben di Dio proveniente dalla pancia delle navi, dall’Asia e dalle Americhe.

Imboccando vico Lavagna eccoti catapultato nell’omonima piazza dove cielo e terra sono a specchio, un quadrato di alti palazzi e panni stesi, lo slargo più ampio del centro storico, una sorta di grande cavedio dove ancora la gente si parla dalle finestre. Da piazza Lavagna risali in via della Maddalena proseguendo ancora su vico Lavagna. In quel della Maddalena la “legge Merlin” ha ancora difficoltà di applicazione... uno spaccato di Genova nudo e crudo che trasuda fascino. Le signorine ti osservano per pochi secondi e chissà cosa riescono a rapire di te, chissà cosa hanno capito. L’occhiolino veloce è un fiore sparato all’improvviso dal cannone, nell’istante in cui gli sguardi si incrociano. Tutto ciò accade a neanche venti passi dal Municipio e dalla nobile via Garibaldi tutto lustro e musei: questi forti contrasti di cui Genova è ricca sono in

IL CENTRO STORICO IN UN’ORA


the historical centre in one hour From the luxury buildings in Via Garibaldi, walk down along Vico del Ferro and reach the square of the same name: “Io mi trovo dietro” (I am behind), says writing on the wall by German artist Ines Tartler. From the ancient Piazza del Ferro you can go down along Via dei Macelli di Soziglia, a typical Genoese caruggio where fruit, vegetables and meat are sold. Tradition has not been totally lost… In ancient times the Rialto torrent flowed here. Due to the presence of water, the city’s abattoir was also here. You will get to Piazza Soziglia, devoted to the city’s market until the 17th century. In the 1700’s it became a social hub with the city’s most crowded cafés and sweet shops, rich with all kinds of goods coming on the ships from Asia and America. If you take Vico Lavagna you will be in piazza Lavagna where the earth mirrors the sky, a space of tall buildings and clothes on washing lines, the widest passage in the historic centre, a sort of courtyard where people communicate from their windows. From Piazza Lavagna go up to Via della Maddalena along Vico Lavagna. At Maddalena the “Merlin law”, which declared that brothels were illegal, ishardly applied… an authentic slice of Genoese life full of charm. The ladies observe you for a few seconds: who knows what they have understood about you. The quick wink is a flower shot by a cannon in the moment when eyes meet. It all takes place close to the City Hall and the noble Via Garibaldi full of luxury and museums. Genoa Old City is rife with these sharp contrasts the balance of which has been hanging on a thread for centuries. They show no sign of decline. Advance through Vico dietro il Coro delle Vigne, and Vico della Lepre. Once in the square, stop and turn to your left: the Vigne bell tower stands between the roofs and the sky. If you come here in the morning or at lunch you will be likely to be left alone with this beauty, while at night the old pub is invaded by nightlife. I imagine that bell tower to be modelled by expert

6’ La Lepre

Piazza della Lepre 5r +39 329 6888081 Aperto da lunedì a sabato 18/02.00

Un locale ‘Meltin Pot’ in un’affascinante piazzetta del centro storico. Propone aperitivi, piattini e panini speciali, cocktail, birre alla spina, vini e chupiti; da provare l’assenzio, i rum e i whisky. Musica live il sabato sera, dehors esterno

A club hosting different people of different cultures in an enchanting square of the centre. It offers aperitifs, special appetizers and sandwiches, cocktails, draft beer, wines and shots; absinthe, rum and whisky must be given a go. Live music on Saturday, external dehors

5’ Altea - Erboristeria delle Vigne

Piazza delle Vigne 28r +39 010 0012510 FB Erboristeria Altea Piazza Vigne 10/19.30, dom10.30/13. Chiuso lunedì

Caratteristica erboristeria nel cuore del centro storico, propone erbe officinali sfuse, tisane personalizzate, integratori fitoterapici, spezie e alimenti bio, cosmetici naturali, abbigliamento in fibra naturale

It is a characteristic organic herb shop located in the heart of old city center; it offers unpackaged herbs, personalized infusions, phytotherapic supplements, biological spices and foods, natural cosmetics, natural fibre clothings


equilibrio su un filo sottile da centinaia di anni e non sembrano avere intenzione di cadere. Fatti spazio in vico dietro il Coro delle Vigne, e poi in vico della Lepre. Giunto nella piazzetta blocca il passo e voltati a sinistra: il campanile delle Vigne è in posa fra i tetti e il cielo. Se passi di qui la mattina avrai buone possibilità di rimanere solo con questo squarcio di bellezza, mentre la sera l’osteria della piazza viene invasa dalla movida. Io quel campanile lo immagino modellato da giganti ed esperte dita, sembra costruito con la sabbia e lasciato al sole a indurirsi e seccare, che qui le onde non arrivano e non lo possono portare via… Scendi vico del Teatro delle Vigne, piazza delle Vigne è una delle aperture più suggestive della città vecchia, le grandi finestre dei nobili appartamenti si aprono sul campanile, che dalla piazza non si riesce a vedere. È luogo di incontri ravvicinati, i genovesi che abitano e vivono il centro storico considerano le Vigne un punto di riferimento. Loro sanno bene che senza prendere nessun appuntamento basta fermarsi qualche minuto lì per incontrarsi, come se si trattasse della piazzetta del paese. Alle Vigne troverai gli artisti della città vecchia seduti ai tavolini, gli squilibrati, i pensionati e i pensatori, fra tazze di tè e tazzine di caffè, calici di vino e bicchieri di birra, dialetto genovese e mugugno facile. Lì ogni giorno nascono sogni e progetti, buona parte dei quali non verranno mai realizzati: se hai tempo (e lo hai) fermati alle Vigne anche tu… ché la condizione che più di ogni altra nobilita l’uomo è il non avere niente da fare, senza sentirsi in colpa. Per raggiungere via San Luca da piazza delle Vigne puoi scendere in piazza Banchi lungo via delle Vigne oppure tagliare imboccando vico Spinola e vico della Torre. Via San Luca è la via trafficata d’anime che parlano

a voce alta fra di loro e al cellulare, chi con la valigetta in mano e la cravatta, chi con i sandali e le treccine. Sali sino alla chiesa di San Siro e all’omonimo vicolo per poi ritrovarti in piazza della Meridiana quindi, a sinistra, in via Cairoli. L’antica via conduce in largo della Zecca, attraversa la strada e imbocca via Vallechiara, la salita ti accompagnerà al cospetto del magico borgo del Carmine, la pendice nascosta della città vecchia, arroccata sul dorso del colle di Castelletto. Il piccolo, ma fitto, dedalo di strade è lì apposta per concederti l’opportunità di camminare senza sapere dove andare. Scoprirai piazza San Bartolomeo all’Olivella e piazza della Giuggiola, metterai i piedi in uno di quegli angoli che Genova non ha alcuna intenzione di mostrare, violerai la sua intimità completamente avvolto dal silenzio; e non dimenticare che ti trovi in pieno centro.


the historical centre in one hour hands. It looks like it was built of sand and left to dry in the sun, as the waves cannot arrive here or take it away. Go down along Vico del Teatro delle Vigne, piazza delle Vigne is one of the old town’s most charming openings. It is a gathering place for the Genoese living in the historic centre who consider the Vigne as a reference point. They know they do not need to schedule an appointment. They only have to stop for a few minutes to meet up, just like in a village square. At the Vigne you will find the old city’s artists sat at tables, the lunatic pensioners and thinkers among cups of coffee and tea, glasses of wine, beer, Genoese dialect and typical grumbling. Every day dreams and plans are generated, the majority of which will never be fulfilled. If you have time – and you have it – stop at the Vigne, as the condition that dignifies man is that of having nothing to do. In order to reach Via San Luca from Piazza delle Vigne you can go down to Piazza Banchi along Via delle Vigne or cut the journey short by taking Vico Spinola and Vico della Torre. Via San Luca is crossed by people speaking loudly on the phone or with others. Some carry a bag and wear a tie, others wear sandals and have dreadlocks. Reach the San Siro church and the alley of the same name and you will be in Piazza della Meridiana, then turn left into Via Cairoli. The ancient road leads to Largo della Zecca. Cross the road and take Via Vallechiara. The uphill road will lead you to the magical Carmine suburb, the hidden corner of the old town, perched on the back of the Castelletto hill. The small, though thick, network of roads is there to give you the opportunity of walking without knowing where to go. You will discover Piazza San Bartolomeo all’Olivella and Piazza della Giuggiola. You will reach one of those corners that Genoa does not want to show. You will violate its privacy while you are surrounded by silence. And do not forget that you are in the city centre.

13’ La Giuggiola

Piazza della Giuggiola 3 +39 3287016464 www.lagiuggiola.net Aperto da lunedì a venerdì 9.30/14, sabato e i pomeriggi su appuntamento

La Giuggiola è un laboratorio di maglieria situato nel suggestivo quartiere del Carmine, che racchiude in un unico intreccio artigianato, arte, storia, cultura. Propone collezioni versatili e capi personalizzati di qualità La Giuggiola is a knitwear shop located in the beautiful Carmine borough, which combines craftsmanship, art, history and culture. It offers versatile collections and customised garments

12’ Bar 8Rosso

Piazza del Carmine 8r +39 339 8393828 - FB 8rosso Da lunedì a sabato 6.30/22 circa Nell’affascinante piazza del Carmine, 8Rosso propone un ottimo caffè, un gustoso e originale aperitivo (anche per celiaci, vegetariani, vegani), birre bavaresi, vini italiani ed esteri, panini, toast, insalate, piatti tipici liguri

In the beautiful piazza del Carmine, 8Rosso offers delicious coffee, tasty and original aperitif (it will also be available for coeliacs, vegetarians and vegans), bavarian beer, italian and foreign wines, sandiwiches, toast, salads and typical ligurian appetizers


D

alla piazza Dante del primo Novecento, imbocca via D’Annunzio sino ai giardini Baltimora, detti giardini di plastica. Questo gelido scenario “urban style”, circondato dai grandi contenitori di uffici, era sino agli anni sessanta una delle zone più caratteristiche del Centro Storico di Genova, via Madre di Dio. Per vedere ad occhio nudo lo stacco fra vecchio e nuovo, risali vico Superiore di Campopisano sotto l’arcata del settecentesco ponte di Carignano. Campopisano è un cioccolatino da scartare, tempio a ricordo della celebre battaglia della Meloria del 1284. Prosegui lungo vico dietro il Coro di San Salvatore per risalire in piazza Sarzano. Attraversa il piazzale, un tempo a picco sul mare, continua a salire verso piazza Santa Croce e poi giù, nelle scure budella dell’omonimo caruggio, protetti dalla schiera degli alti palazzi che come sentinelle attendono petto in fuori al cospetto del traffico incessante della strada sopraelevata. Al termine della discesa svolta a destra in salita a Santa Maria di Castello, poi a sinistra in piazza Leccavela e ancora a destra in vico dietro il Coro di San Cosimo dove sorge l’antico edificio religioso fra odori speziati e densa quiete.

La facciata della chiesa dà sulla piccola piazza di San Cosimo. Proseguendo in via di San Cosimo gira a destra in via San Bernardo, nelle ore notturne zona frequentata dalla movida, di giorno silenziosa risalita fra antiche botteghe e palazzi storici. Tira su a destra in vico dei Giustiniani: piazza Embriaci arriva che non te l’aspetti, così semplice e imperfetta. Scalino dopo scalino guadagni il dorso del colle, il più antico insediamento della città. Non guardarti i piedi, e non accontentarti della prima cosa che attira la tua attenzione, come un gatto a caccia della preda voltati a destra e a sinistra e poi in alto verso il cielo. Alta sopra la tua testa la Torre degli Embriaci e a pochi passi la facciata in stile romanico dell’antichissima chiesa di Santa Maria di Castello databile ancora prima dell’anno 900. Lungo la via di Santa Maria di Castello ecco la piccola piazza di Santa Maria in Passione. Attraversa l’arco e scendi a sinistra in via Mascherona, quindi via degli Alabardieri e a destra vico Vegetti; scendi in vico Amandorla e quindi stradone Sant’Agostino, a salire in piazza Sarzano. Da qui puoi discendere in via Ravecca per tornare in piazza Dante incontrando Porta Soprana e la Casa di Colombo.

IL CENTRO STORICO IN 30 MINUTI La voragine, il cratere nel cuore, luce spenta, Santa Maria in Passione. È la scultura senza firma e nome, il dipinto a caso che ingoia il sole e il taciuto inspira e attesa rimanda. Oltre la porta ferrata, socchiusa, un dio che non si prega e non si canta.

(Gabriele Serpe)


the historical centre in 30 minutes From Piazza Dante dating back to the early 20th century, take Via D’Annunzio as far as the Baltimora gardens, also known as the ‘plastic gardens’. This cold urban style scenario surrounded by offices used to be one of the historic centre’s most peculiar areas, Via Madre di Dio. In order to see the gap between old and new with your own eyes, go up along Vico Superiore di Campopisano under the Carignano bridge from the 18th century. Campopisano is a chocolate candy to unwrap, a temple devoted to the memory of the Meloria battle of 1284. Go along Vico dietro il Coro di San Salvatore to reach Piazza Sarzano. Cross the square, which used to overlook the seaside, keep going up towards Piazza Santa Croce then down to the dark bowels of the street of the same name, protected by the tall buildings which like sentries stand to attention opposite Genoa’s elevated road. At the end of the downhill road, turn right onto Salita a Santa Maria di Castello, then left into Piazza Leccavela then right again into Vico dietro il Coro di San Cosimo; the façade of the small church leans onto Piazza di San Cosimo. If you carry on along Via di San Cosimo turn right onto Via San Bernardo, a very popular venue at night. During the day it is a silent alley among ancient shops and the old city’s historic buildings. Turn right into Vico dei Giustiniani: Piazza Embriaci will reach you unexpectedly, so simple yet imperfect. Step by step you will reach the back of the hill, the city’s oldest settlement. Do not look down, do not be satisfied with the first thingthat draws your attention, turn right and left then look up at the sky. High over your head rises theTower of the Embriaci and only a few steps from you is the Romanesque façade of the very old Santa Maria del Castello church dating back to 900. Along Via di Santa Maria del Castello you will find the small Santa Maria in Passione square. Once you have walked past the arwch of S.M. in Passione, walk down and turn left in Via Mascherona then right under the arch in Via degli Alabardieri. Turn right into Vico Vegetti then left and walk down Vico Amandorla, then Stradone Sant’Agostino, and go up to Piazza Sarzano. Walk along via Ravecca to go back to piazza Dante. You’ll find Porta Soprana and Columbus’s house.

4’ E Prie Rosse

Via di Ravecca 54/56r +39 010 2512591 FB E Prie Rosse Ristorante Aperto 7 su 7 tranne domenica a pranzo; aperto le dom dei festivi Ristorantino frequentato dai genovesi...i soliti noti. Menù stagionale, cucina genovese, zuppe e minestrone, carpac­ cio, fiorentina, carni crude, stoccafisso, baccalà, salumi iberici, tartufo, foie gras, arrosti, brasa­ti, stracotti e i famosi dolci della casa. Alla sera lume di candela Genoese clients normally visit this restaurant. Seasonal menus, genoese recipes, soups, raw meat, carpaccio, fiorentina, stockfish, Spanish ham, truffle, foie gras, roast meat, stew, the famous homemade desserts. Candle-lit dinner

4’ Gelateria Karol Ice

Via di Ravecca 45r +39 393 2928469 www.karolice.it FB Gelateria Karolice Aperto lun-ven 11.30/21, sabato 15/21 Deliziosa gelateria in zona Sarzano-Sant’Agostino; propone oltre 20 gusti gelato preparati con ingredienti freschi e di qualità, yogurt con frutta, crepes con nutella, granite e semifreddi. Torte personalizzate con fotografie su ordinazione An enchanting ice-cream shop located in Sarzano-Sant’A­ gostino area. It offers more than 20 flavor prepared with fresh and first quality ingredients, fruits yogurts, nutella crepes, granitas, semifreddo. On demand, cakes with personalized pictures can be prepared


PIAZZA DANTE E IL FASCISMO

SANTA MARIA DI CASTELLO

Negli anni venti e trenta del 900 la città assiste a radicali mutazioni strutturali che la portano ad assumere progressivamente l’aspetto che ha oggi. Con il piano regolatore del 1930 gli interventi nel centro cittadino mettono in pratica la retorica celebrativa di regime voluta dal Duce, Benito Mussolini. La zona di piazza Dante assume il ruolo di centro direzionale e rappresentativo dell’immagine di grande città industriale con la costruzione degli edifici attuali tra cui il grattacielo Piacentini.

Castello era sede del castrum a tre torri, roccaforte difensiva del nucleo primitivo di Genova, impresso per lungo tempo sulle monete d’oro genovesi. Quando il Longobardo Rotari conquistò la città intorno al 650, provvide a sistemare e rinforzare il castrum; suo figlio Ariperto, fa erigere all’interno delle mura del Castello un tempio dedicato a S.Maria (il primo della città). Su questo nucleo primario venne poi sviluppato il complesso, ancora oggi esistente, di S.Maria di Castello consacrato nel 1237.

PIAZZA DANTE - FASCISM

SANTA MARIA DI CASTELLO

In the 1920s and 1930s the structure of the city changed and gradually acquired the shape that it has today. Fascist bombast willed by il Duce Benito Mussolini became reality with the 1930 city planning act and the ensuing maintenance and construction work. The area of Piazza Dante achieved a directional and representative role for the image of the industrial city with the construction of the current buildings, among which the Piacentini skyscraper.

Castello hosted the castrum with three towers. It was the defensive centre and stronghold of Genoa’s primitive settlement, and for a long time it was printed on Genoa’s gold coins. When Langobard king Rothari conquered the city in 650, he organised and strengthened the castrum; his son Aripert erected the city’s first temple devoted to Holy Mary inside the Castello walls. Starting from this primary nucleus the S.Maria di Castello complex was completed. Built in the 12th and consecrated in 1237.


LA BATTAGLIA DELLA MELORIA La Battaglia della Meloria è stata combattuta nel Mar Ligure il 5 e il 6 agosto 1284 fra le flotte delle Repubbliche di Genova e Pisa e fa parte della guerra fra le due Repubbliche Marinare. I Genovesi distrussero la flotta dei loro odiati nemici e migliaia di pisani vennero imprigionati a Genova, ma solo in pochi riuscirono a sopravvivere. La leggenda narra che i loro corpi vennero sepolti in Campopisano, un angolo dimenticato da Dio, sotto i tuoi piedi...

3’ La Chianina

Salita del Prione 35r (vicino alla Casa di Colombo) - Via V. Ricci 12r +39 010 8594359 www.lachianinahamburger.com

Propone panini e hamburger, carne alla piastra, cinta senese, fiorentina, verdure grigliate, vini italiani. Il tutto si può personalizzare con i propri ingredienti preferiti. Si vendono carne IGP, salumi e formaggi

La Chianina offers sandwiches, hamburger, grilled meat, cinta senese, T-bone steak, grilled vegetables, italian wines. You can customise your dish with your favourite ingredients. Sales of IGP meats, cold cuts and cheeses

4’ Braceria Vecchia Ravecca THE BATTLE OF MELORIA The Battle of Meloria was fought near the islet of Meloria in the Ligurian Sea on 5 and 6 August 1284 between the fleets of the Republics of Genoa and Pisa as part of the Genoese-Pisan War. The Genoese fleet crushed its enemy. Thousands of Pisa prisoners were taken to Genoa and only a few survived. As the story goes, their bodies were buried in Campopisano, a corner forgotten by God, under your feet…

Via di Ravecca 29r +39 010 2514721 FB Braceria Vecchia Ravecca Aperto da martedì a domenica 07/24

Il luogo ideale per un pranzo o una cena in famiglia e per una pausa pranzo gustosa ma economica. Le specialità sono i piatti combinati di carne, pesce e pollo, i taglieri misti di salumi e formaggi con marmellata, i dolci della casa. Servizio bar, aperitivi It is a perfect location for family lunches or dinners, a delicious, cheap lunch break. Vecchia Ravecca’s specialties are mixed meat dishes, fish and chicken, cold cuts and cheese types with jam, homemade pies. Bar service, aperitifs


S

i a m o nel centro moderno d e l la città di Genova, in piazza De Ferrari. Imboccando via XX Settembre (la principale strada cittadina) tieni la sinistra sino al bivio con via Salvatore Viale (un’anonima scalinata) che conduce alla preziosa piazza di Santo Stefano, luogo dove, si dice, venne battezzato un certo Cristoforo Colombo. Come gazza in posa su un cavo dell’alta tensione, l’antichissima chiesa (le prime notizie nel 972) spezza il ritmo veloce della city ed è brezza rigenerante per le ossa. Pochi passi e alle spalle sale la scalinata del ponte Monumentale, il gigante in marmo con la pancia vuota. Visite guidate consentono di raggiungere le viscere del ponte e improvvisarsi speleologi lungo i passaggi sotterranei della città, sino alla zona sotto il parco dell’Acquasola… Ad attendere là sotto da oltre quattrocento anni ci sono diecimila scheletri in una bara di pietra e malta, testimonianza della terribile peste che nel 1656 decimò la popolazione genovese, ma anche i bastioni dell’antica cinta muraria. Dal ponte l’ampio panorama esclude il

mare, caso raro a Genova, e si concentra, prevalentemente, sulla città moderna risultato della riorganizzazione urbana dell’800. Fronte alla piazza De Ferrari, supera la canuta schiena di Santo Stefano e percorri viale 4 Novembre costeggiando lo storico parco dell’Acquasola, oggi soffocato da un cantiere “maledetto”, un progetto per la realizzazione di un enorme parcheggio interrato che, al momento, la testa dura dei cittadini genovesi è riuscita a fermare, fra ricorsi e manifestazioni. Viale 4 Novembre e quindi l’ultimo tratto di via XII Ottobre, ti conducono in piazza Corvetto. Tieni la sinistra e imbocca via Roma, e poi subito a sinistra, da largo Eros Lanfranco sino al regale ingresso della Galleria Giuseppe Mazzini; l’ottocentesco salotto della cultura genovese, con i cafè frequentati in quegli anni da poeti e intellettuali con il panciotto, i lunghi baffi e gli orologi da taschino. Oggi rimane emblema di una città che non ha mai smesso di guardarsi allo specchio.

IL CENTRO CITTÀ IN UN’ORA


the centre in one hour We are in the modern centre of Genoa, Piazza De Ferrari. If you take Via XX Settembre (the city’s main road) keep left as far as the junction with Via Salvatore Viale (an impersonal stairway) which leads to the precious Piazza di Santo Stefano, where, it is said, Christopher Columbus was baptised. Just like a wonderful magpie on the high-voltage cable, the ancient church (the first documents date back to 972) breaks the city’s fast rhythm and the breeze regenerates the body. Only a few steps away are the steps climbing up to Ponte Monumentale, the marble giant with an empty stomach. Guided tours allow you to reach the bowels of the bridge and turn into improvised speleologists through the city’s underground tunnels as far as the Acquasola park… Ten thousand skeletons have been lying in wait in a stone grave for over 400 years, thus witnessing the terrible plague that slaughtered Genoa’s population in 1656. Even the old city walls can be found there. The wide view from the bridge excludes the sea, a rare occurrence in Genoa. It mainly focuses on the modern city as it was reorganised in the 1800s… In front of Piazza De Ferrari, go past Santo Stefano’s grey back and walk along Viale 4 Novembre along the historic Acquasola park, now choked by a cursed building site, a project to build a car park, which for the moment has been stopped by the stubbornness of the Genoese people after several demonstrations. Viale 4 Novembre and the last section of Via XII Ottobre lead you to Piazza Corvetto. Keep left and take Via Roma, then turn left, from Largo Eros Lanfranco to the regal entry into Galleria Giuseppe Mazzini. Genoa’s salon from the 1800s, with its cafés populated by poets and intellectuals wearing waistcoasts, with moustaches and pocket watches. Today it is the emblem of a city which has never stopped looking at itself in the mirror…

5’ Strakkino Braceria Vecchia Ravecca 4’

Via Porta degli 16r2514721 Via alla di Ravecca 29r Archi +39 010 +39 010 541561 www.strakkino.com FB Braceria Vecchia Ravecca Aperto da martedì lunedì aasabato 12/22 domenica 07/24 Propone gustose liguri Il luogo ideale per specialità una cena oculinarie un pranzo in da personalizzare gli ingredienti prefefamiglia e per unacon pausa pranzo gustosa riti: al formaggio, focaccia ma focaccia economica. Le specialità sono farcita i piatti Moreskina, e i krapfen Romanetcombinati diTaskina carne, pesce e pollo, i taglieri ti. Preparazione ingredienti di misti di salumi e istantanea, formaggi con marmellaqualità, in loco bar, o take away ta, i dolciconsumazione della casa. Servizio aperitivi It offers delicious Ligurian dishes that will be It is a perfectby location lunches or dincustomised using for thefamily clients’ favourite inners, a delicious, lunch break. Vecchia gredients: cheese cheap focaccia, filled focaccia MoRavecca’s specialities are mixed meat dishes, reskina, Taskina and Romanetti donought. Prefish and is chicken, cold cuts and types paration quick, ingredients are cheese of top quality, with jam, homemade Bar service, aperitifs while the meal can bepies. had inside or taken away

7’ Bar Haiti

Via Maragliano 7 - 9r +39 010 5451039 FB Bar Haiti di Loretta Bozza e Antonio Zullo Aperto dalle 06, chiuso domenica

Bar - easy restaurant a due passi da via XX Settembre adatto per la pausa pranzo. Propone piatti casalinghi veloci e sempre freschi: pasta, pizza, farinata, secondi di carne e pesce, insalate, dolci fatti in casa

Bar - easy restaurant very close to via XX Settembre. It is perfect for lunch breaks and it offers homemade fresh dishes: pasta, pizza, farinata, second courses with meat and fish, salads, homemade pies and sweets


S

palle alla maestosa facciata di Palazzo Ducale in piazza Matteotti, percorri salita Pollaiuoli e poi a destra nello stretto vicolo. Il sole fatica a incunearsi fra i tetti di via di Canneto il Lungo, dove pareti e negozi si stringono a te come l’abbraccio sporco e sudato di un minatore. Superi il seicentesco Palazzo Donghi e imbocchi vico Sauli, la cui piazza ricavata fra i palazzi è un quadratino dolcemente compito; dai gradini del Palazzo Antonio Sauli, gli antichi bassorilievi dei portoni fanno da eco alle voci che provengono dalle case quando fa caldo e le persiane gialle e verdi s’aprono al reale rivelando le travi in legno scuro dei soffitti. Proseguendo sbuchi in via dei Giustiniani, spalla a spalla con la storica “sciamadda” (botteghe storiche genovesi che preparano nei forni a legna prodotti tipici) e al cospetto del sinuoso e instabile profilo di vico di S. Rosa, che i tetti sembrano toccarsi e le pareti cercarsi l’una con l’altra, sotto uno spiffero di cielo che pensa ai fatti suoi. Tieni la destra in via dei Giustiniani per raggiungere piazza San Giorgio

(si dice fosse il foro della città di Genova al tempo dei romani), l’omonima chiesa e la parrocchia di S. M. Immacolata e S. Torpete del XII secolo (ricostruita nel 1730). La chiesa di San Giorgio, pur ricostruita diverse volte nel corso della storia, è un edificio religioso antichissimo (un primo documento risale all’anno 947). Prosegui in via di Canneto il Curto, il caruggio è affollato praticamente a ogni ora del giorno, gente e odori d’ogni sorta e provenienza. Una volta in via San Lorenzo procedi verso il mare, ma non senza voltarti a sinistra per godere della deliziosa balconata ottocentesca di Palazzo Boggiano Savotti. Ora in piazza della Raibetta davanti all’antica farmacia tieni la destra ed ecco l’inizio dei portici di Sottoripa e lo storico Palazzo San Giorgio, oggi sede dell’Autorità Portuale, esempio di architettura civica medievale (anno 1260) nelle cui carceri Marco Polo dettò le sue memorie di viaggio pubblicate poi con il titolo “Il Milione”. Il palazzo porge il fianco destro a piazza Caricamento, retroporto dell’antico scalo, dove le merci venivano caricate e scaricate dai manovali.

DA PALAZZO DUCALE A PALAZZO SAN GIORGIO


Palazzo Ducale - Palazzo San Giorgio With the majestic facade of Palazzo Ducale (Doge’s Palace - Piazza Matteotti) behind you, go down along Salita Pollaiuoli, then turn right in the narrow alley. The sun struggles to make its way through the roofs in Via di Canneto il Lungo, where walls and shops embrace you like a sweaty miner. Walk past Palazzo Donghi, dating back to the 17th century, and take Vico Sauli. Its square is sweetly placed among buildings. From the steps of the Antonio Sauli palace, the ancient low reliefs of the main doors echo the voices coming from the houses when the temperature is warm. The yellow and green shutters are open, allowing you to see the dark wooden beams of the ceilings. If you go on, you will reach Via dei Giustiniani, alongside the historic ‘sciamadda’ (typical Genoese restaurants with wood stoves baking typical products) in front of the winding, unstable profile of Vico di S. Rosa. It looks like the roofs are touching one another and the walls are looking for one another beneath the draft of an absent-minded sky. Keep right along Via dei Giustiniani and you will be in Piazza San Giorgio (it is thought to have been Genoa’s forum in Roman times), the church of the same name, the S. M. Immacolata parish and San Torpete from the 12th century (rebuilt in 1730). The church of San Giorgio, though rebuilt many times, is an ancient religious building (the first document dates back to 947). Go down along via di Canneto il Curto, is crowded at every hour with people and odours of every kind and origin. Once in Via San Lorenzo head towards the seaside, and turn to your left to admire the marvellous 19th century balcony of Palazzo Boggiano Savotti. When you are in Piazza della Raibetta in front of the ancient pharmacy keep right and you will get to the start of the Sottoripa arcades and the historic Palazzo San Giorgio, now the office of the Port Authority, an example of medieval architecture from 1260, in the prison from which Marco Polo dictated his travelogue “Il Milione”. The right hand side of the building leans on Piazza Caricamento, behind the old port, where goods were loaded and unloaded by dock workers.

3’ Ristorante Sapori di Genova

Salita Pollauioli 17r +39 010 4037622 www.saporidigenova.net Aperto 12/16 19.30/23 Sapori di Genova è situato a pochi passi da Palazzo Ducale; qui potrete gustare straordinari piatti ispirati alla tradizio­ ne culinaria genovese e ligure comodamente seduti nello stesso locale in cui nacque nel 1892 il Partito Socialista Italiano

It is situated only a few steps away from Palazzo Ducale; you will be able to taste typical Genoese and Ligurian dishes, while comfortably sitting inside the restaurant where the Italian Socialist Party was founded in 1892

7’ Trattoria Il Grillo Parlante

Via San Bernardo 7 - 9r +39 340 3122169 FB IL GRILLO PARLANTE Aperto dalle 12.30 alle 24, chiuso lunedì

Un luogo dove respirare l’antica storia della Superba e gustare piatti della tradizione ligure e mediterranea di carne e pesce. A cinque minuti dal centro, vicino al Porto Antico e all’interno della movida A place where you can breathe the ancient history of Superba and taste meat and fish courses typical of the Ligurian and Mediterranean tradition. 5 minutes away from city center, near from Porto Antico, in the middle of movida


BOTTEGHE STORICHE

PALAZZO DUCALE

Nel centro storico di Genova sono tante le botteghe antiche ancora oggi in attività. Architetture, arredi, attrezzature e documenti d’epoca, testimoniano attività commerciali tramandate di generazione in generazione le cui origini si perdono nel tempo, in alcuni casi si fermano alla prima metà del secolo scorso, in altri raggiungono anche i due secoli di longevità. Sono dislocate in varie zone della Città Vecchia e del centro cittadino ed è possibile visitarle partecipando ai tour guidati.

L’area su cui venne realizzato fu acquistata dal Comune nel 1291. Il Doge, che qui aveva la sua residenza, non usciva dal palazzo per l’intera durata del suo mandato se non per le ricorrenze solenni: diversamente, riceveva a palazzo chi doveva conferire con lui. Di pertinenza del palazzo la trecentesca Torre Grimaldina o Torre del popolo, usata per molto tempo come prigione (qui morì Jacopo Ruffini), doveva far parte dell’originario palazzo Fieschi poi inglobato nella struttura del Ducale.

ANCIENT SHOPS

DOGE’S PALACE

Many ancient shops are still active in Genoa’s centre. Architecture and furniture styles and ancient documents still testify to businesses that were passed from one generation to the next until their origins become unknown. In certain cases they date back to the early 20th century, while in other contexts they can even be over 200 years old. They are located in different parts of the Old City and the city centre and can be visited by taking part in guided tours.

The main construction area was purchased by the Comune in 1291. The Doge lived here and could not get out of the building except for celebrations during which he made his public appearance. Otherwise, visitors wishing to speak to him were hosted inside the palace. Dating back to the 14th century, the Torre Grimaldina, or Tower of the People, belongs to Palazzo Ducale. It was used as a prison (Jacopo Ruffini died here) which was meant to be part of the original Palazzo Fieschi, later absorbed by the Doge’s Palace.


PALAZZO SAN GIORGIO A est di piazza Caricamento si trova il celebre Palazzo S.Giorgio, edificato nella sua parte medievale dall’architetto Frate Oliviero nel 1260 per volere di Guglielmo Boccanegra, Capitano del popolo, per dare una sede all’istituzione comunale. Inizialmente denominato Palazzo del Mare, diventò S.Giorgio quando qui si trasferì il Banco di S. Giorgio, istituzione finanziaria che gestiva debito pubblico ed entrate portuali (madre di tutti i moderni sistemi bancari).

3’ Lo Scorretto

Piazza Pollaiuoli 38r +39 348 5215395 Aperto 7 su 7 dalle 07 alle 21 circa sabato e domenica fino alle 02.00 Tavola calda e fredda, aperitivi (il giovedi aperitivo speciale con acciughe fritte e marinate), after dinner. Da provare il chupito servito in un bicchierino di cioccolato con vari liquori. Il locale trasmette in diretta le partite di calcio su Mediaset Premium

Cafeteria, snack bar, aperitifs (on thursday special aperitif served with fried and marinated anchovies), after dinner. Chocolate shot glasses to fill with liquor must be given a go. Football matches live (Mediaset Premium)

2’

Laura Sciunnach SAN GIORGIO’S PALACE The famous S. Giorgio’s Palace, located in the eastern part of the Caricamento square, was built by architect-monk Oliviero in 1260 following the desire of Guglielmo Boccanegra, Captain of the People, so as to provide the Comune with its own headquarters. It was initially called Palazzo del Mare, but its name was changed to S.Giorgio when Banco di S.Giorgio moved there. This bank managed public debt and port incomes, as well as becoming the forerunner of all modern bank systems.

Vico Casana 5 r +39 010 255566 Salita Pollaiuoli 74 r +39 010 2465240 www.laurasciunnach.com laurasciunnach@gmail.com Laura Sciunnach inizia la sua attività a 20 anni e oggi, nei suoi due negozi, realizza gioielli con tecniche e materiali all’avanguardia. Artigianato di qualità e ricerca dell’originalità danno alle sue creazioni uno stile inconfondibile She started her business when she was 20 years old and nowadays, with her two shops, it realizes jewellery with avantguard techniques. The quality in her technique and the originality make her creations unique


IL PORTO ANTICO

G

enova nasce, si sviluppa e si conquista un posto di rilievo nelle vicende storiche ed economiche europee in quanto città di mare, profondamente legata al suo porto fin dagli albori della propria storia. Protetta da due lingue di terra a est e a ovest – il Molo vecchio e il Promontorio di San Benigno – e cinta a nord dalle catene montuose che la riparano dai venti e da facili incursioni nemiche, la posizione è anche molto favorevole in quanto imprescindibile snodo commerciale: è la porta tra il Mediterraneo e il Nord, lo sbocco naturale verso l’Oltregiogo e la pianura padana e si trova sulla rotta che porta a Marsiglia, grande scalo mediterraneo. L’aspetto originario del porto medievale è quello coincidente col naturale bacino, oggi cuore del Porto Antico di Genova, un’area di 130.000 mq restituita alla città nel 1992 dopo il restyling progettato dall’architetto genovese Renzo Piano per ospitare le celebrazioni colombiane per i 500 anni dalla scoperta dell’America, impresa del marinaio genovese Cristoforo Colombo.

Il celebre “bigo”, ascensore panoramico con le braccia protese al cielo, è il simbolo del Porto Antico; sale fino a 40 metri di altezza e offre una vista indimenticabile sulla città. Ai suoi piedi si estende la Piazza delle Feste per fiere e concerti (da dicembre a marzo si trasforma in una pista di pattinaggio sul ghiaccio) e poco distante i battelli per addentrarsi nel cuore del golfo di Genova oppure lungo la riviera di Levante da Camogli a Portofino sino alle Cinque Terre. Nell’area del Molo Vecchio (Magazzini del Cotone) troviamo la piscina all’aperto (da giugno a settembre), tanti locali, un cinema multisala, il Museo Luzzati, la Città dei Bambini e il neoarrivato Wow!, un centro dedicato alla scienza e all’apprendimento. A ovest spicca l’Acquario di Genova, la Galleria Atlantide, la Biosfera (che racchiude al suo interno un piccolo ecosistema tropicale con specie vegetali e animali) e la passeggiata a mare dedicata al cantautore genovese Fabrizio De André che conduce all’isola delle chiatte, con le sue panchine galleggianti ai piedi della Lanterna.


Genoa grew up, developed and conquered an important position in Europe’s history and economy. As a maritime city, it has strongly been connected with its port since the beginning of its history. Guarded by two strips of land – the eastern Molo Vecchio and the western Promontorio – and surrounded by northern mountains which protect it from the wind and enemy assaults, its favourable position makes it a commercial junction of pivotal importance. It is the door between the Mediterranean Sea and the north, the natural way to the Po river valley, and a location on the route to Marseille, another crucial Mediterranean port. The medieval port’s original aspect coincided with the natural basin which today corresponds to the heart of the ancient port - Porto Antico - an area of m2 130,000 which became again part of the city after 1992, when the Genoese architect Renzo Piano designed a restoration of the area for the celebrations marking the 500th anniversary of the Discovery of America by the Genoese admiral Christopher Columbus. The famous Bigo, a panoramic elevator with its arms stretching out toward the sky, is the symbol of the ancient port; its height reaches 40 metres whilst it provides an unforgettable view of the city. The Piazza delle Feste lies at its feet: the area hosts exhibitions and concerts (from December to March it turns into an ice-skating rink), while close by are the boats leading to the heart of Genoa’s gulf or along the Eastern coast from Camogli to Portofino and Cinque Terre. In the Molo Vecchio - old dock - area (Magazzini del Cotone) an outdoor swimming pool is located from June to September, as well as many clubs, a multiplex, Museo Luzzati, Città dei Bambini and the newcomer Wow!, a centre dedicated to science and learning. The Aquarium of Genoa stands out in the west, as well as Galleria Atlantide, Biosfera (which hosts a miniature tropical ecosystem with different species of plants and animals) and the promenade dedicated to the memory of the Genoese singer Fabrizio De André, which leads to the barge island with its floating benches at the foot of the Lighthouse.

porto antico


MANDRACCIO E VIA DEL MOLO Il Mandraccio, cuore pulsante del porto antico, consisteva in un’ansa protetta dove per secoli si svolsero tutte le attività portuali: qui le imbarcazioni attraccavano per le operazioni di carico e scarico. Sull’origine del nome Mandraccio, esistono interpretazioni varie: alcuni ritengono che sia da attribuire all’affollamento della miriade di imbarcazioni presso i moli ivi costruiti, tanto da sembrare una mandria; altri fanno risalire il termine ai cartaginesi e agli arabi, da cui i genovesi l’avrebbero mutuato, per indicare un braccio di mare riparato, “mare braccio” appunto. Se Molo e Mandraccio così com’erano nell’antichità non esistono più (tutta la zona è stata interessata dal restyling che ha dato vita all’area Porto Antico), esiste ancora la parte di centro storico che estendeva una sua propaggine sul mare: è la zona di Via del Molo, con la Chiesa di S.Marco, gli edifici alti e stretti addossati l’uno all’altro, chiusi ancora da un superstite tratto di mura che culmina in Porta Siberia oggi sede del Museo Luzzati. MANDRACCIO AND VIA DEL MOLO AREA Mandraccio, the ancient port’s throbbing heart, was a protected landing place where for centuries all of the port’s activities were performed. Ships were loaded and unloaded here, the navy yard was here as well as the boathouse. There are different versions about the origin of the name Mandraccio. Some claim that it derived from the mass of boats at the docks that had been built there, which looked like a herd (mandria is the equivalent Italian word). Other scholars believe that the name comes from Carthagininians or Arabs. Supposedly, the Genoese population used the term to indicate a protected sea arm (mare braccio in Italian). Molo and Mandraccio have not kept the same appearance as in the past. The whole area has undergone a restoration process which in the 1990s generated the Porto Antico area. However, the part of the centre that spreads as far as the sea still exists today. It is the Via del Molo area, with the church of S.Marco, and a tangle of tall, narrow buildings surrounded by a segment of the walls that end at Porta Siberia (now Museo Luzzati)


P

Servizio navetta

Ristorazione

Servizi igienici

Servizio battelli

WC

Parcheggi

Informazioni

PIAZZALE MANDRACCIO

CALATA FALCONE BORSELLINO

EDIFICIO MILLO

LEGENDA

WC

AREA

T

P

P

Tabacchi

Bancomat

P

P

WC

GALLERIA ATLANTIDE

PISCINA

Noleggio bici e scooter elettrici

BIGLIETTERIA ACQUARIO

PIAZZA DELLE FESTE

AREA PORTA SIBERIA

WC

PORTO ANTICO DI GENOVA T

PADIGLIONE CETACEI

MAGAZZINI DEL COTONE

ISOLA DELLE CHIATTE

ARENA DEL MARE




I

n poco più di due ore (andata e ritorno) è possibile raggiungere a piedi dal centro i quartieri collinari che dominano la città vecchia e il suo porto. Partendo da piazza Corvetto si può risalire la regale via Assarotti risalente al XIX secolo, con la basilica di S.M. Immacolata, la sinagoga edificata nel 1935 (proprio mentre in Italia iniziavano le prime avvisaglie di antisemitismo fascista) e la chiesa valdese di Genova. Una volta giunto in piazza Manin (voltandoti ti sorprenderà l’azzurro cristallino del mare dietro la torre di Palazzo Ducale con la bandiera di Genova alla mercé dei venti) tieni la destra e imbocca via della Crocetta sino alla stazione del trenino di Casella. Prosegui verso il castello Mackenzie seguendo le mura di San Bartolomeo, alla tua destra si spalanca la bassa Val Bisagno, i quartieri popolari di Marassi e Staglieno, con lo stadio Luigi Ferraris in primo piano. Prosegui lungo le mura di San Bernardino seguendo la scalinata. Giunto in cima ecco

via Domenico Chiodo, zona residenziale del quartiere di Righi. Dalla piazzetta della fermata dell’autobus godrai di una vista sulla città che saprà dolcemente ripagarti della faticosa salita. Tornando sui tuoi passi, imbocca nuovamente via mura di San Bernardino e scendi a destra in salita superiore San Rocchino, la creuza che scende in città dall’antichissima porta di San Bernardino (ancora in piedi, timida sotto la strada…). La stretta discesa a valle, beata e silenziosa, attraversa come una crepa sul muro la parte vecchia di Castelletto, diventa salita inferiore di San Rocchino nell’ultimo tratto, sino in piazza Marsala e quindi in piazza Corvetto. Per chi non ha tempo di fare strada a piedi, da piazza Corvetto si accede alla Villetta Di Negro, parco degli inizi dell’800 dove tortuose salite si snodano in un chiaro - scuro disegnato dalla vegetazione, fra sassose grotte, cascatelle artificiali, intimi pergolati e aerei ponticelli… il tutto arricchito dal Museo d’Arte Orientale e dalla splendida terrazza sul centro cittadino.

LA GENOVA IN COLLINA


Genoa’s hills In more or less two hours (round-trip) it is possible to walk from the centre to the hills overlooking the Old City and its port. From Piazza Corvetto can go up along Via Assarotti, built in the 19th century, with the S.M. Immacolata Basilica, the synagogue built in 1935 (while in Italy the first signs of fascist anti-Semitism were coming to the surface) and Genoa’s Waldesian Church. When you get to Piazza Manin (if you turn around you will be surprised by the blue sea behind the Doge’s Palace with the Genoese flag waving in the wind) keep right and take Via della Crocetta, as far as the Casella train station. Carry on to the Mackenzie castle along the San Bartolomeo walls. The low Val Bisagno will open up on your right, with the Marassi and Staglieno working-class areas, and the Luigi Ferraris stadium in the foreground. Go along the San Bernardino walls and follow the steps. When you reach the top you will be in Via Domenico Chiodo, a residential district in the Righi area. From the small square next to the bus stop you will enjoy the view of the city which will reward your efforts after a tiring climb. If you go back on yourself, take Via mura di San Bernardino again and turn right into Salita superiore San Rocchino, the alleyway going down to the ancient San Bernardino door (still on its feet, looking shy under the road…). The narrow downhill road, pleasant and quiet, crosses the old part of Castelletto like a crack in the wall. It turns into Salita Inferiore di San Rocchino in the last section, as far as Piazza Corvetto. For those who have no time to walk, Villetta Di Negro can easily be reached from Piazza Corvetto. At the start of the 19th century it used to be a park, where tortuous climbs unwind through a vegetation of light and shade, amongst stony grottoes, artificial waterfalls, air bridges… It is all made even richer by the Museum of Oriental Art and its wonderful terrace leaning on the city centre.

3’ Pantarei

Salita del Prione 30 - 32r FB Pantarei - Aperto da mercoledì a domenica 20/03.00

American bar a due passi da piazza delle Erbe, vive nel dopocena e propone liquori e distillati, cocktail, birre, vini; da provare il Long Island Ice Tea e il Moskov Mule. Musica live, serate Erasmus e Pay tv It‘s an American bar very close to piazza delle Erbe. It becomes crowded after dinner, when it offers spirits and distilled beverages, cocktails, beers, wines; the Long Island Ice Tea and Moskov Mule cocktails must be given a go. Live music, Erasmus Party, Pay tv

16’ Osteria Carabàs

Vico Tana 4r +39 010 0982866 Chiuso domenica tutto il giorno e lunedì sera

Carabàs è una caratteristica osteria nel cuore della città. Propone una cucina ligure e mediterranea e del buon vino, da gustare nella graziosa sala interna o nella bellissima piazzetta esterna tra i caruggi tipicamente genovesi Carabàs is a characteristic tavern located in the heart of city center. It offers typical Ligurian and Mediterranean cuisine and good wine to enjoy in nice internal room or in the beautiful external square, between genoese ‘caruggi’


TRENINO DI CASELLA

STADIO LUIGI FERRARIS

Costruita in epoca fascista, la ferrovia Genova Casella si arrampica per 25 km verso l’entroterra genovese attraversando la Val Bisagno e la Val Polcevera, su, fino a Casella, coprendo un dislivello che parte dai 93 metri fino ai 405 metri. Un locomotore (la più antica locomotiva elettrica in attività in Italia), qualche vagone e una carrozza bar in stile “belle époque”, sono gli ingredienti che rendono questo viaggio (tappa culinaria d’obbligo a Sant’Olcese, patria del salame) un’esperienza davvero affascinante.

Conosciuto anche come stadio di Marassi dal nome del quartiere, il Luigi Ferraris è uno dei più antichi stadi d’Italia ancora in attività. Originariamente costruito dal Genoa C.F.C. (a pochi passi dal vecchio stadio dell’Andrea Doria - dal 1946 Sampdoria chiamato “Cajenna”), ha mantenuto la proprietà privata sino alla Seconda Guerra Mondiale quando è passato al Comune. Nel 1933 è stato intitolato al capitano del Genoa Luigi Ferraris. Oggi è utilizzato per le partire casalinghe di Genoa e Sampdoria.

CASELLA TRAIN STATION

LUIGI FERRARIS STADIUM

The Genova-Manin railway was built during the fascist regime, under theMackenzie Castle. It stretches for 25 km through the Genoese hinterland (Val Bisagno and Val Polcevera) as far as Casella. It starts at 93 metres and finishes at 405 metres. A locomotive (the oldest still active in Italy), some wagons and a ‘belle époque’ style restaurant car are the ingredients that make this trip an unforgettable experience. You must stop at Sant’Olcese, the fatherland of salami.

Also known as the Marassi from the name of the neighbourhood, is one of the oldest stadiums still in use for football and other sports in Italy. It was originally built by Genoa C.F.C. in 1909 (near the old stadium of Andra Doria - Sampdoria since 1946 - called “Cajenna”) and maintained as their private property. In 1933, the stadium was named after the former Genoa captain, Luigi Ferraris. During World War II it was passed to municipal ownership. It is currently used for football matches for Genoa and Sampdoria.


CASTELLI DI GENOVA L’edificazione in collina nella seconda metà dell’Ottocento è caratterizzata dall’affermarsi del gusto eclettico di moda con architetti come Gino Coppedé, che a Genova lavorò moltissimo: suoi Castello Bruzzo in via Piaggio e Castello Mackenzie presso Manin, che ricalca forme gotiche. Da apprezzare anche le suggestioni medievaleggianti della dimora del Capitano D’Albertis, il castello omonimo da lui stesso progettato e lasciato in eredità alla città; oggi è sede del Museo delle Culture del Mondo.

2’ Viganotti - Fabbrica di cioccolato

Vico dei Castagna 14r +39 0102514061 www.romeoviganotti.it Aperto da lunedì a sabato 09/19, chiuso nei mesi di luglio e agosto Bottega storica di Genova fondata nel 1886, ancora oggi utilizza le ricette, i macchinari e gli stampi dell’epoca. Ogni cioccolatino è frutto di una lunga e curata lavorazione manuale: piccoli “gioielli” da assaporare Genoa’s ancient shop founded in 1886, Viganotti chocolate factory is still using the ancient recipes, machinery and molds. Every pralines its fruit of a careful handraft: smalls ‘jewels’ to taste

2’ Viganotti - Pasticceria GENOA’S CASTLES The buildings on the hill, dating back to the late 19th century, are characterised by various trend-setting styles with architects like Coppedé, who was very active in Genoa. He designed Castello Bruzzo in via Piaggio and Castello Mackenzie close to Manin, which follows Gothic architecture. Elements which are reminiscent of the Middle Ages can also be seen in captain D’Albertis’ castle, which he himself designed and left to the city as a homage. Today it hosts the Museo delle Culture del Mondo.

Salita del Prione 10r +39 010 2514061 www.romeoviganotti.it Aperto da lunedì a sabato 7.30/19.30, domenica e festivi 8/13 Nel punto vendita Viganotti in Salita del Prione, aperto nel 2010, si possono degustare il caffè torrefatto in proprio, la gustosa pasticceria con paste fesche e secche, torte, brioches e gelati artigianali In the shop of Salita del Prione, opened in 2010, you can taste in-house coffee roasting, delicious patisserie, fresh and dry pastries, cakes, croissant and artisanal ice cream


LA LANTERNA

L

a Lanterna è il simbolo della città di Genova, la sua immagine corredata dello stemma comunale (dipinto sulla parte inferiore della torre nel 1340) si ripete in tutte le antiche mappe geografiche e carte nautiche. Si staglia sulla piccola collina che un tempo costituiva la propaggine ultima del promontorio di San Benigno (sbancato tra l’800 e il ‘900 per aprire le vie d’accesso al ponente cittadino). Fin dall’antichità qui si accendono fuochi per segnalare la costa ai naviganti, e leggenda vuole che il suo progettista venisse lanciato nel vuoto proprio dalla sua cima, affinché non potesse ricreare in altro luogo una costruzione analoga. La Lanterna nasce con la doppia funzione di faro di segnalazione e avamposto fortificato fuori dalla città. La prima notizia certa dell’esistenza di una torre di avvistamento risale al 1128, la seconda nel 1161 quando le navi dirette in porto erano tenute a pagare un dazio per il servizio di segnalazione luminosa che veniva garantito bruciando sterpaglie di erica e ginestra. Nel 1326 una prima rivoluzione tecnologica: la torre viene dotata di illuminazione con lampade ad olio (d’oliva) che sostituiscono definitivamente i falò. I guardiani incaricati dell’accensione, del controllo degli stoppini e della cura delle lampade sono detti turrexani (tra di loro nel ‘400 compare anche Antonio Colombo, zio di Cristoforo) e ogni sera salgono sul faro per attivare il sistema di segnalazione. Bisogna attendere il 1543 perché venga dato il via a un processo di totale ricostruzione, che termina l’anno successivo conferendo alla Lanterna l’aspetto che conserva ancora oggi. Fino al 1841 il combustibile rimane l’olio di oliva, poi il petrolio e infine dal 1936 l’elettricità. Oggi la Lanterna è ancora in funzione, si tratta dell’unico faro aeroportuale ancora operativo in Italia e regola il traffico sia aereo che navale. Il sabato, la domenica e i giorni festivi (dalle 14.30 alle 18.30) è possibile visitare il museo e risalire i 172 scalini fino alla prima terrazza che regala un panorama sulla città a 360 gradi, l’unico luogo da cui è possibile osservare il porto in movimento e i suoi lavoratori.


The Lighthouse (Lanterna in Italian) has always been Genoa’s symbol since the 14th century. Its image together with the city’s coat of arms (which was painted on the lower part of the tower in 1340) is present on every ancient geographical map or nautical chart. The Lighthouse stands out on the small hill which once was the last segment of the massive promonotory called Capo di Faro or Promontorio di S.Benigno; it was excavated between the 18th and 19th centuries in order to link Genoa to its west. It is known that many centuries ago fires were lit up in order to signpost the coast to boats and ships and legend has it that the designer of the lighthouse was thrown out of it, so he could not recreate a similar structure in another place. The Lighthouse had two functions: it served both as a signpost and as a fortified outpost outside the city walls. The first report of the existence of a spotting tower dates back to 1128, the second document dates back to 1161: the ships coming into the port had to pay a tax for the service provided by the Lighthouse. Night and day, signals were made by burning broom and heather understory. 1326 was the year of a technological revolution. The tower was supplied with (olive) oil lamps which replaced fire permanently. The guards in charge of lighting up the lamps, checking the wicks and taking care of the lamps were called turrexani (among them was also Antonio Columbus, Christopher’s uncle, in the 15th century). Only in 1543 was the green light given to a process of total reconstruction, which finished the following year, thus giving the Lighthouse the look that it has kept until today. Until the end of the 19th century olive oil was used as fuel. Petrol was used in the early 20th century. Finally, electricity arrived in 1936. The Lanterna - still active today - is the only working lighthouse in Italy, regulating air and sea traffic. Visiting the museum and climbing up the 172 steps leading to the first balcony to get a 360 degrees view of the city is now possible. The lighthouse is the only place from which the hustle and bustle of the port and its workers can be seen.

the Lighthouse

4’ Zupp

Salita Coccagna 10r (traversa via Ravecca) +39 010 2475601 www.zupp.it Aperto 12/15 19.30/23, chiuso la domenica e il lunedì a cena Seguiteci su Facebook e Instagram

“Una buona zuppa è come una sinfonia dove la pentola è il teatro e ogni sapore, ogni colore, ogni ingrediente si esprime solo se in armonia con tutti gli altri”

“A good soup is like a symphony where the cooking pot is the stage and every taste, every colour, every ingredient expresses itself only if it is in harmony with all of the others”

5’ Gioielleria Natoli

Via XX Settembre 137r +39 010 585809 www.natoligioielli.com

Sotto il piazzale dell’Abbazia di Santo Stefano, potrete ammirare le sfavillanti vetrine della gioielleria Natoli, dove creazioni uniche si affiancano a prestigiosi marchi di orologi. Natoli vi condurrà nella scelta di un regalo che sarà anche il ricordo eterno di una vacanza meravigliosa Under the Santo Stefano Abbey, you can admire the glittering shop windows of Natoli Jewelry, where unique creations and wristwatch brands are placed side by side. Natoli will help you choose a present wich will be everlasting memory of a wonderful holiday


Illustrazione a cura di Valentina Sciutti

GENOVA E LE SUE SIGNORINE

Q

uando via Garibaldi si chiamava ancora via Montalbano, era il sito del postribolo pubblico, l’analogo del lupanare di Pompei. Siamo al tempo delle Repubbliche Marinare, il “malaffare” si estendeva dalla Maddalena fino a Porta Soprana. La prostituzione non era un libero mestiere perché, ogni 5 anni, la via veniva appaltata e, dunque, essendo fonte di denaro doveva essere regimentata. Dove, adesso, ci sono i dissuasori per il traffico, a quei tempi c’era un cancello per definirne i confini. Le “signorine”, infatti, pagavano regolarmente le tasse, 5 genovini al giorno e, come lavoratrici, avevano il sabato libero, la domenica andavano alla messa, rigorosamente vestite di giallo e, a S. Giovanni, seguivano la processione dietro l’effige della Maddalena, loro simbolo. La notte tornavano a fare il loro mestiere: avevano un portinaio per scoraggiare i violenti e se qualche ragazza veniva ferita, il responsabile era costretto a pagare la diaria cioè l’equivalente del mancato lavoro. Erano chiamate le donne delle candele perchè il tempo e quindi l’onere della prestazione era determinato da una tacca incisa su un cero. All’inizio del 1500 i nobili genovesi, per costruire i loro sontuosi palazzi, spostarono più a valle la vita notturna. Poiché il denaro continuava a fluire, non cambiò nulla fino all’Unità d’Italia, quando Cavour si inventò la legge sulle case chiuse cioè case con persiane rigorosamente oscurate onde evitare sguardi indiscreti. Queste venivano censite come edifici di lusso e regolarmente tassate. Accanto ai lussuosi Suprema e il Mary Noir, di prima categoria, dove c’erano velluti, caviale e champagne, si trovavano quelle di bassissimo livello in vecchi magazzini, con panche in legno e tende come separé. La più famosa, tra il 1900 e la fine della guerra, era chiamata il Lepre ed era gestito da una certa Rina meglio conosciuta come la “Tigre di Gondar” per i suoi passati al seguito dell’esercito italiano in Etiopia. Un mondo che possono raccontare solo i più anziani e che è finito il 1 gennaio 1958 con la legge Merlin.


When via Garibaldi was still called via Montalbano it used to be the location of public brothels similarly to the Lupanar of Pompei. This was the time when Genoa was a Mariner Republic, and brothels covered the area from the Maddalena to Porta Soprana. Prostitution was not a free activity as, every 5 years, it was outsourced and, being a source of income, it had to be registered. Today, speed bumps are located where at that time a gate marked the borders. Prostitutes were regular taxpayers – they paid 5 genovinos per day – and, as workers, they did not work on Saturdays while, dressed in yellow, they went to church on Sundays. On Saint John’s Day they would follow the procession behind the image of the Magdalene, their symbol. At night they would go back to their job. A doorman would put off violent men and if a girl was hit, the person who was guilty of the offence would have to pay the equivalent of one day’s work. They were named candle women because the duration and fee of their performance was determined by a notch etched on a candle. At the beginning of the 16th century, in order to make room for its lavish buildings, the Genoese nobility moved the brothels to another area. As money kept flowing, nothing changed until the Reunification of Italy, when Cavour drafted a bill according to which the shutters of the brothels had to be shut so that people could not peep into the rooms. These houses were registered as luxury buildings and regularly taxed. Alongside the luxurious Suprema and Mary Noir, ranked as first class, where one could find velvet, caviar and champagne, were other low-quality brothels in old stores with wood benches and simple curtains used for dividing the rooms. The most famous, between 1900 and the end of the war, was called Lepre. It was run by a woman named Rina, also known as “Gondar Tiger” due to the period when she followed the Italian army in Ethiopia. Only elderly people can tell stories about this world of anecdotes, to which the Merlin Law put an end on January 1, 1958.

Brothels in Genoa: history and curiosity

5’ Apicultura Piccardo - Mielaus

Vico della Rosa 20r +39 010 2519448

Nel centro storico di Genova, posto atipico per un’azienda agricola, Piccardo produce e vende vari tipi di miele tradizionale e la novità allo zafferano, l’idromele (la bevanda alcolica più antica del mondo), creme di nocciole e mandorle, propoli e pappa reale. Si organizzano anche eventi e degustazioni

In Genoa’s historical centre - an unusual place for a farm - Piccardo produces and sells different type of traditional honey, saffron honey, mead (the oldest alcoholic beverage in the world) nut and almond butters, propolis, royal jelly. It organised also events and tasting

5’ Jalapeño

Via della Maddalena 52r +39 0104038018 FB Jalapeño, Genova Aperto lunedì/venerdì 12/15 18/24, sabato 12/24. Presente su Tripadvisor

Bar tapas nel cuore della Maddalena, propone birre e piatti dal mondo gustabili dal pranzo all’aperitivo in tre diverse porzioni, per soddisfare tutte le esigenze. Il locale ospita esposizioni di artisti locali

Bar tapas in the heart of Maddalena; it offers from lunch to aperitif beer and international dishes which can be tasted in three different courses in order to satisfy all tastes. It hosts exhibitions of local artists


PIATTI TIPICI

L

a storia dei primi piatti genovesi, e di tutta la cucina ligure, si intreccia con quella della salsa genovese per eccellenza, il pesto. Nato da un impasto di semi oleosi, pinoli, noci e formaggio acidulo, trova la sua veste definitiva all’inizio del XIX secolo, con l’uso dell’olio, del basilico e del pecorino. Questo sugo, famoso nel mondo, consegue un mirabile sposalizio con le trofie(gnocchi) il cui nome sembra derivare da “strufuggiâ” (atto dell’impastare) e la cui culla, si dice, essere stata Sori. Rimanendo nel mondo della pasta, non si possono dimenticare i “pansotti” anche se sono giovani. Il loro debutto ufficiale pare essere il 18 maggio 1961, quando venne pubblicato un articolo dal titolo “Pansotti che cibo curioso”. Caratterizzati dal ripieno di erbe, vengono conditi con il sugo di noci e sono “cugini” dei classici ravioli. Tra i piatti tipici ecco la farinata, cotta nel tian, teglia rotonda in ferro battuto, che racconta di un fatto che, secondo la leggenda, avvenne su alcune galee genovesi, cariche di prigionieri pisani. Durante una tempesta, alcuni barilotti d’olio e dei sacchi di ceci si rovesciarono e, inzuppandosi di acqua salata, crearono una nauseabonda poltiglia, la quale fu resa mangiabile lasciandola essiccare al sole. Di qui lo spunto di usare un simile composto, cotto doverosamente al forno e che, a beffa degli sconfitti, venne chiamata ‘l’oro di Pisa’. Sorella della farinata è la panissa. Nel tentativo di migliorare la qualità del pane che, per via dell’aria salmastra di Genova è di cattiva lievitazione, compare intorno alla metà del 500 la “focaccia alla genovese” che era e rimane la colazione da gustare con un buon caffè o con un bicchiere di vino bianco come era in uso tra le banchine del porto, nei cantieri o tra la popolazione più povera. Come dimenticare, infine, il dolce che porta il nome di un quartiere di Genova, il Lagaccio. I famosi e antichi biscotti furono inventati nel 1593 da un pasticcere del sestiere di San Teodoro con l’intento di “addolcire” le insipide gallette dei marinai. Ultima, ma solo per citazione, è la cima la cui macchinosa preparazione è parafrasata in una canzone di Fabrizio De Andrè e che, secondo i maligni, è l’emblema della spilorceria dei genovesi: viene spacciata per un piatto di carne, ma carne non è…


Indelible and timeless in the history of Genoa’s “main courses” is the sauce par excellence, i.e.pesto. A mixture of oily seeds, pine nuts, nuts and slightly sour cheese, pesto acquired its definitive look in the late 19th century, with the use of oil, basil and pecorino. This sauce, famous all over the world, reaches its best when paired with trofie (gnocchi), the name of which seemingly derives from strufuggiâ (the act of kneading). It is said that the village of Sori was the cradle of pesto. Talking about pasta, we cannot forget pansotti, even though they are quite recent. Filled with herbs in a walnut sauce, it seems that they made their official debut on May 18, 1961, when a Genoa’s daily newspaper published an article entitled: “Pansotti, what a bizarre dish”. Ravioli belong to the same family. Farinata is another traditional dish, baked on a large pan, tells a story which – legend has it – occurred on certain Genoese galleys carrying prisoners from Pisa. During a storm, several oil barrels and chickpea bags got capsized and became drenched in seawater, thus creating a disgusting mush, which was left to dry out in the sun in order to become edible again. This provided the inspiration to use a similar compound, baked in the oven, which was called “Pisa’s gold” in order to mock the defeated enemy. Panissa is the farinata’s “sister”. In order to improve the quality of bread, which does not rise properly due to Genoa’s salty air, the focaccia alla genovese made its appearance in the middle of the 16th century. It must be tasted with a coffee or a glass of white wine, as was common on the port’s quays, inside the shipyards or among the lowest social classes. In conclusion, Lagaccio, the biscuit having the same name as a neighbourhood in Genoa, cannot be omitted from the list. These famous, old biscuits were invented in 1593 by a pastry chef in order to “sweeten” the flavourless crackers eaten by sailors. Last but not least is the cima alla genovese. As Fabrizio De André explains in one of his songs, its preparation is quite complicated. Rumour – quite nastily – has it that this dish is the emblem of Genoese stinginess. It is passed off as a meat dish, but in fact it is not...

Genoa’s “main courses”

4’ Antico Forno Patrone

Via Ravecca 68-70-72 r +39 010 2511093 Aperto 07/19.30 www.panificiopatrone.it Panificio storico di Genova a due passi da Porta Soprana; è rinomato per la tipica focaccia genovese e per il panettone. Produce vari tipi di pane e focacce, pizza, pasticceria fresca e secca, specialità gastronomiche per la pausa pranzo A historical bakery in Genoa, close to Porta Soprana; it is renowned for its typical Genoese focaccia and for panettone. It produces various types of bread and focaccias, pizza, fresh and dry pastries, culinary specialities for a quick but tasty lunch break

7’

Pasticceria Tagliafico

Via Galata 31r +39 010 565714 www.pasticceriatagliafico.it E’ situata nel cuore di Genova e dal 1880 è un dolce punto di riferimento per la città, dove trovare l’originale Pandolce Genovese, deliziose torte e un ottimo caffè. E’ una meta irrinunciabile per chi vuole assaggiare la vera pasticceria genovese

It is located in the heart of Genoa and since 1880 is a sweet meeting point in the city where to find the original Genoese pandolce, delicious cakes and amazing coffee. It is considered the fundamental destination for those who want to try the real Genoese patisserie


LA “SCUOLA GENOVESE” DEI CANTAUTORI

I

n un quartiere residenziale di Genova chiamato Foce, che potremmo definire “magico”, a pochi passi dal mare, seduti su alcune panchine nei pressi del Cinema Aurora in Via Cecchi o ai tavolini del Bar Igea in Corso Torino, una generazione di giovani dall’indubbio talento artistico, sul finire degli anni ‘50, sembrava ormai pronta per fare il grande salto e rivoluzionare il mondo della musica italiana. Sono un gruppo di amici, che scrivono canzoni, poesie, armonie e che si chiamano Gian Franco e Gian Piero Reverberi, Giorgio Calabrese, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi, Fabrizio De André. Compongono testi geniali, innovativi sostituendo le normali parole e le melodie all’italiana con parole diverse, più vere. Respirano la stessa arte, ma ognuno è un mondo a sé, unico e inimitabile. Soltanto alcuni anni più tardi, chia-

mati a Milano dai fratelli Reverberi, gli amici di sempre che si sentivano troppo soli e che avevano deciso che era ora di fare musica sul serio, quei giovani artisti incontreranno Nanni Ricordi, scopritore di talenti senza pari in Italia, che aprirà loro un cammino di successo e di fama tali da consegnarli alla storia come “la scuola genovese” della canzone d’autore italiana. Da quel momento, lasciata Genova per poi farvi ritorno ognuno in tempi diversi, è cominciata la loro avventura, percorsi artistici ed umani che hanno reso la nostra città una fucina di talenti unici al mondo. A chi si chiede perché proprio a Genova sia accaduto tutto ciò, possiamo rispondere che la nostra città fu punto di arrivo della musica d’importazione, lecita e non, proveniente dagli Stati Uniti, dal Jazz allo Swing, seguita da quella francese di Brassens e Brel


In the late 1950s, in a residential district in Genoa called Foce, which could be defined as “magical”, close to the seaside, on the benches close to the Aurora cinema in Via Cecchi or at the tables of Bar Igea in Corso Torino, a generation of young, talented artists was on the verge of revolutionising Italian music. They were a group of friends writing songs, poems and music whose names are Gian Franco and Gian Piero Reverberi, Giorgio Calabrese, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi, Fabrizio De André. They wrote brilliant, innovative lyrics by replacing common words and Italian melodies with words that were different and more truthful. Though they breathed the same art, yet each of them is unique and inimitable. Only a few years later, summoned to Milan by the Reverberi brothers, the ageold friends who felt too lonely and had decided to play some real music, those young artists met Nanni Ricordi, an unrivalled talent scout in Italy, who would open the doors to success and fame for them. They went down in history as the “Genoese school” of Italian songwriting. Their adventure started in that moment, after leaving Genoa, to which they would go back at different times. They embarked on artistic and human journeys which made our city renowned all over the world for producing talents. To those who wonder why this happened in Genoa we can say that our city was the arrival point of - legally or not - imported American music, from jazz to swing, and French music with Brassens and Brel, who inspired De André and Paoli in particular. Giorgio Calabrese, a lyricist born in 1929, claimed: “The Genoese school does not exist, nor has it ever existed. We were a group of friends put together by Natalino Otto, who was the leader, sort of, then the oldest members, that was me, Umberto Bindi and Franco Reverberi, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Luigi

Tenco, then Fabrizio De André who had been born in 1940 and was the youngest of all. We shared the same tastes, the same ways of seeing and listening to music. Because Genoa isn’t a metropolis, it’s actually quite tiny, it often happens that those who have the same aspirations “smell” each other like truffle dogs, as we used to say in the past...” The great Genoese composer Gian Piero Reverberi made a significant statement about one of the most intense moments in music history that turned Genoa into a city of singers and song-writers and poets: “We just wanted to listen to lots of music. We listened to French authors, who produced brilliant lyrics, they were actual poets. Fabrizio De André had a huge knowledge of poets and you could feel that his way of writing was poetic. We also listened to American authors. Giorgio Calabrese, who was older than us, knew a lot about their way of writing and about the translation of the lyrics. In this situation of excitement and curiosity, whenever you wrote you would never come up with anything stupid. Rather, you were trying to reach that level.” Today the “Genoese school” has a home which could not be situated in any other place than via del Campo, the alley that provided the title for one of De André’s most famous songs. Called Viadelcampo29rosso, it is a store/museum the entrance to which is free of charge. It exposes original LPs, photos, books, posters, old magazines, multimedia installation, curiosities and different objects that can be seen, among which the legendary Esteve ’97, Fabrizio De André’s guitar, which was put up for auction by his family to raise funds for Emergency. It was obtained by a group called Via del Campo, which gathered an incredible number of people. Starting from via del Campo (an area where traditionally trade of goods was mixed with the “business” - bordering on

a cura del Museo Viadelcampo29rosso


dai quali soprattutto De André e Paoli trassero ispirazione. Giorgio Calabrese, paroliere genovese classe ‘29, racconta: “La scuola genovese non esiste, non c’é mai stata, eravamo un gruppo di amici formato da Natalino Otto che era un po’ il capo in testa dell’epoca, poi c’erano i più anziani che eravamo io, Umberto Bindi e Franco Reverberi, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Luigi Tenco, da ultimo Fabrizio De André che era del ’40, il più giovane di tutti. Avevamo gli stessi gusti, gli stessi modi di vedere e di sentire la musica, ora siccome Genova non è una metropoli ma é piccolina, tra gente che più o meno ha le stesse aspirazioni ci si annusa e ci si trova così, come i “cani da trifoli” (tartufi) come si diceva una volta...” Fra le testimonianze dei grandi protagonisti di una delle pagine più intense della musica che hanno reso grande Genova, città di cantautori e di poeti, significativa è quella del grande compositore genovese Gian Piero Reverberi: “Ci importava soltanto di sentire tanta musica. Ascoltavamo gli autori francesi, che facevano dei testi notevoli, erano dei veri poeti. Fabrizio De André aveva una conoscenza spaventosa dei poeti, e si sentiva che il suo modo di scrivere era poetico. Sentivamo anche gli autori ame­ricani, Giorgio Calabrese che aveva anche più anni di noi era documentatissimo sul modo di scrivere e sulle traduzioni

delle canzoni. In questa situazione di fermento e di curiosità, se ti mettevi a scrivere, non scrivevi mai una stupidaggine, ma cercavi di avvicinarti a quel tipo di livello.” Oggi la “scuola genovese” ha una casa e questa non poteva che essere in via del Campo (strada che ha dato il titolo ad una delle più celebri canzoni di De André). Si chiama Viadelcampo29rosso, è un emporio/museo ad ingresso libero che espone dischi in vinile originali, fotografie, libri, locandine, riviste d’epoca, installazioni multimediali, curiosità e mirabilia, fra cui la mitica Esteve ’97, chitarra appartenuta a Fabrizio De André, concessa dalla famiglia per un’asta benefica a favore di Emergency, che la cordata denominata Via del Campo si aggiudicò grazie ad una commovente mobilitazione popolare. Partendo da via del Campo (tradizionale zona dell’angiporto genovese dove i traffici di merci si mescolavano, al limite tra lecito ed illecito, con gli “affari” delle “graziose” di De André), tutti coloro che amano la musica e la poesia e che vogliono conoscere Genova, la sua storia e le sue tradizioni, possono partecipare a visite guidate pensate come esperienze “full immersion” nel Centro Storico della Superba, tra realtà e immaginazione. Seguendo i testi di De André e degli altri cantautori suoi contemporanei, è possibile scoprire l’anima di questa

Listen on Spotify: Creuza de Ma (entire album) - Fabrizio De Andrè Anime Salve (entire album) - Fabrizio De Andrè Il cielo in una stanza - Gino Paoli Un giorno dopo l’altro - Luigi Tenco L’ufficio in riva al mare - Bruno Lauzi


Esteve di Fabrizio De André (Foto di Stefano Goldberg)

the illegal - of the prostitutes described by De André), music and poetry fans willing to get to know Genoa, its history and traditions, can take part in guided tours as “full immersion” experiences in the city’s historical centre, between reality and imagination. By reading the lyrics of De André and his contemporaries, one can discover the heart of Genoa, its most authentic traits which draw attention to the “closed” personality of its inhabitants. One can move among the tangle of alleys where “the good Lord does not give His sunbeams”, between Via del Campo and the modern piazza De Ferrari, two opposite poles of the old city figuratively representing the Genoa of the working class and that of the upper class. In the small square in front of the museum a slate monument was placed in memory of Fabrizio in 2001, quoting the final lines of his song Via del Campo “nothing is created from diamonds, flowers are created from manure...”. Among perfumes and fragrances that you can smell as you walk around Sotto-

ripa, among historical groceries and fish and chips shops you can taste “A Cimma” (the traditional dish to which De André dedicated a song in the local dialect). You can also improve the knowledge of Genoese, a language which achieved this status thanks to Faber, who decided to write one of his best albums “Creuza de ma” in the local language. If you walk past the Aquarium, where you can find “Via al Mare Fabrizio De André”, the path continues with sharp - even architectural - contrasts toward Piazza De Ferrari, and only a few steps from there toward Vico Carabaghe, an area famous for brothels: it seems that it was in one of these buildings that Gino Paoli found the inspiration to describe poetically the purple ceiling of ‘Il cielo in una stanza”. And for those who can continue the journey we recommend a visit to Boccadasse, an evocative seaside resort where time seems to have stopped and Paoli lived for a while in an attic overlooking the sea. Ciacola, the protagonist of “La gatta”, lived there.

a cura del Museo Viadelcampo29rosso


città, i suoi lati più autentici, che mettono in risalto il carattere un po’ “chiuso” dei suoi abitanti. Muoversi nell’intricato dedalo di carruggi “dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi”, tra Via del Campo e la moderna piazza De Ferrari, poli opposti della città vecchia che rappresentano anche metaforicamente la Genova degli “ultimi” e i quartieri della “buona borghesia”. Nella piazzetta di fronte al museo, un’ardesia posizionata nel 2001 ricorda Fabrizio con gli indimenticabili versi conclusivi dell’omonimo brano “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior...”. Tra profumi e sapori che si avvertono percorrendo i portici di Sottoripa, tra drogherie storiche e friggitorie dove si può gustare “A Cimma” (la tradizionale pietanza a cui De André dedicò una canzone in dialetto), si può anche approfondire la conoscenza del “ge-

novese”, una autentica lingua assunta a questo rango proprio grazie a Faber che volle scrivere uno dei suoi album più conosciuti come “Creuza de ma” interamente in questa veste. Passando oltre la zona dell’Acquario, dove si trova “Via al Mare Fabrizio De André”, l’itinerario proposto prosegue con forti contrasti, anche architettonici, verso Piazza De Ferrari, e poco più in là in Vico Carabaghe, una zona nota per le “case di tolleranza”: in una di queste sembra che Gino Paoli abbia trovato l’ispirazione per descrivere così poeticamente il soffitto viola de ‘Il cielo in una stanza”. E per chi può continuare il “viaggio” consigliamo una visita a Boccadasse, suggestivo borgo marinaro in cui il tempo sembra essersi fermato e dove lo stesso Paoli abitò per qualche tempo in una mansarda sul mare. Lì viveva Ciacola, la protagonista de “La gatta”.


E ‘nt’a barca du vin ghe naveghiemu ‘nsc’i scheuggi / emigranti du rìe cu’i cioi ‘nt’i euggi / finché u matin crescià da puéilu rechéugge / frè di ganeuffeni e dè figge / bacan d’a corda marsa d’aegua e de sä / che a ne liga e a ne porta ‘nte ‘na creuza de mä. E nella barca del vino navigheremo sugli scogli / emigranti della risata con i chiodi negli occhi / finché il mattino crescerà da poterlo raccogliere / fratello di garofani e di ragazze / padrone della corda marcia di acqua e di sale / che ci lega e ci porta in una creuza di mare And, drunk, we will sail on the rocks / emigrants of laughter with nails in our eyes / until the morning grows and we can pick it up / brother of carnations and girls / owner of a rope soaked in water and salt / which binds us and leads us to a creuza leading to the seaside (Fabrizio De Andrè, “Creuza de Ma”)

10’ Black Widow Records

Via del Campo 6r +39 010 2461708 www.blackwidow.it Etichetta discografica e negozio situato nella via della musica di Genova, è specializzato in musica psichedelica e progressiva, hard rock, folk, dark, punk. Vasta scelta di dischi originali difficili da reperire, ristampe, cd, dvd, fanzines e libri musicali A music producer and shop situated in Genoa’s music street; it is mainly specialised in psychedelic and progressive music, hard rock, folk, dark, punk. Original albums which would normally be difficult to source can be found here as well as reprinting, cds, dvds, fanzines and music books

11’ La Locanda degli Adorno

Vico degli Adorno 50r +39 010 256695 FB Alla Locanda degli Adorno Aperto lunedì/venerdì pranzo; ven anche a cena, altre sere su prenotazione Nel cuore del Ghetto di Genova, un locale dal gusto genuino e di altri tempi con un tocco di moderno design, dedicato agli amanti della cucina tradizionale ligure. Il menù è tradotto in inglese, francese e spagnolo At the heart of Genoese ‘Ghetto’, a restaurant with a natural taste from the past with a touch of modern design for those who love traditional Ligurian cuisine. The menu is translated into English, French and Spanish. MOB FREE, WIFI


A CENTO METRI DAL PORTO ANTICO LA CASA DEI CANTAUTORI GENOVESI INGRESSO LIBERO

Museo a ingresso gratuito

Free Entrance Museum

(vinili, fotografie, riviste d’epoca e memorabilia)

(LPs, photos, old magazines and memorabilia)

POSTAZIONI MULTIMEDIALI monitor e touch screen

MULTIMEDIA monitor and touch screen

VISITE GUIDATE percorsi a tema nella città vecchia sulle orme dei cantautori genovesi info e prenotazioni +39 010 2474064

GUIDED TOURS Focused on stories of the old town told by the “cantautori” info and booking +39 010 2474064

DIDATTICA approfondimenti e laboratori info e prenotazioni didattica@solidarietaelavoro.it

WORKSHOP In-depht meeting and workshop info and booking didattica@solidarietaelavoro.it

EVENTI mostre, show-case, incontri con gli autori, reading di poesia

EVENTS Temporary exhibitions, show-case meeting with the artists, poetry reading

BOOKSHOP libri, cd, dvd sul cantautorato genovese, vinili da collezione, gadget e merchandising personalizzato materiale informativo sulla città

BOOKSHOP Books, cd, dvd about the ‘Scuola Genoese’, Lps, gadget and personalized merchandising, information about the City

www.viadelcampo29rosso.com

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INFO UTILI Musei di Strada Nuova Palazzo Bianco Via Garibaldi 11 +39 010 5572193 Musei di Strada Nuova Palazzo Rosso Via Garibaldi 18 +39 010 5574972 Musei di Strada Nuova Palazzo Tursi Via Garibaldi 9 +39 010 5572193 Archivio Museo della Stampa “Raccolta gutenberghiana Francesco Pirella” Via del Molo 65 +39 010 9814369 Castello D’Albertis Corso Dogali 18 +39 010 2723820 Commenda di Prè Piazza della Commenda +39 010 5573681

Galata Museo del Mare Calata De Mari 1 +39 010 2345655 Galleria Nazionale di Palazzo Spinola Piazza Pellicceria +39 010 2705300 Museo Civico di Storia Naturale Via Brigata Liguria 9 +39 010 564567 Museo D’Arte Contemporanea Villa Croce Via J. Ruffini 3 +39 010 580069 Museo D’Arte Orientale Piazzale Mazzini 4 +39 010 542285 Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Genova Viale IV Novembre 5 +39 010 8592759

Dialogo nel Buio Darsena - Calata de Mari +39 010 0984510

LISTA MUSEI


Museo del Jazz G.Dagnino Via T. Reggio 34 +39 010 585241

Museo Navale di Pegli Piazza Bonavino 7 +39 010 6969885

Museo del Risorgimento Via Lomellini 11 +39 010 2465843 Museo del Tesoro Piazza San Lorenzo +39 010 2471831

Museo Nazionale dell’Antartide Calata Mandraccio +39 010 254 3690

Museo Dell’Accademia Ligustica di Belle Arti Largo Pertini 4 +39 010 5601327 Museo di Palazzo Reale Via Balbi 10 +39 010 271 0236 Museo di Sant’Agostino Piazza Sarzano 35 r +39 010 2511263 Museo Diocesano Via T. Reggio 20 r +39 010 2532408 Museo Emanuele Luzzati Area Porto Antico 6 +39 010 2530328

LISTA MUSEI

Palazzo Verde Via del Molo 65 +39 010 9814369 ViadelCampo29Rosso Via del Campo 29 r +39 010 2474064 Villa del Principe Piazza del Principe 4 +39 010 255509


1518 Viabilità in tempo reale. Notizie sul traffico in tutta Italia. Il servizio è sempre attivo e con aggiornamenti in tempo reale www.autostrade.it 892021 Trenitalia www.trenitalia.com, per chi chiama dall’estero 0039 06 684 754 75 Informazioni per acquisti, cambi prenotazione, orario treni. Servizio a pagamento 800 898 121 Aviazione Civile. Informazioni su sicurezza delle compagnie aeree nazionali ed estere, diritti del passeggero, scioperi

0105966 Taxi www.5966.it 1530 Emergenze in mare numero blu sempre attivo per tutte le emergenze in mare 112 Carabinieri, da contattare in situazioni di emergenza o pericolo 113 Polizia di Stato, da contattare in situazioni di emergenza o pericolo 115 Vigili del fuoco, contattare in caso di incendio o in particolari situazioni di emergenza e calamità

848 000030 AMT Genova www.amt.genova.it. Informazioni sulle linee urbane, orari e percorsi, reclami per disservizi, dettagli su biglietti e abbonamenti

117 Guardia di Finanza, per ricevere assistenza o segnalare questioni di competenza del settore e richiedere informazioni e notizie sui servizi del corpo

800 085 302 AMT Genova Drin Bus Informazioni e prenotazione per il Drin bus dell’AMT, servizio di trasporto pubblico a chiamata. Attivo in tre zone della città: Pegli/Multedo, Quinto/Nervi e Bolzaneto/ Morego/San Biagio. E’ possibile prenotare una corsa per il giorno stesso e i successivi

118 Emergenze sanitarie numero gratuito attivo su tutto il territorio regionale da chiamare in caso di emergenza sanitaria e per richiedere l’intervento urgente di un’ambulanza

Volabus é il servizio Amt che collega l’aeroporto alle stazioni ferroviarie di Genova Brignole e Genova Piazza Principe, passando per il centro cittá.

NUMERI UTILI


1518 Live Traffic. Info Traffic news for all of Italy. The service is active 24 hours with live updates www.autostrade.it

1530 Emergencies at Sea public service number active 24 hours for all emergencies at sea

892021 Trenitalia www.trenitalia.com, the number to call from outside of Italy is 0039 06 684 754 75. Information for purchases, changing reservations, train schedules and prizes. Paid service

112 Carabinieri, contact in case of emergency or danger

800 898 121 Civil Aviation. Information on the safety of domestic and international airlines, passenger rights and labour strikes

115 Fire Department Emergency number for the Fire Department, contact in case of fire, specific emergency situations or natural disasters

848 000030 AMT Genova www.amt.genova.it. Information on bus lines, schedules, routes, customer complaints, ticket information and passes

117 Guardia di Finanza, to receive assistance, report sector-related issues and to request information regarding department services

800 085 302 AMT Genova Drin Bus Information and reservation for AMT, public transport on call active in three city areas: Pegli/ Multedo, Quinto/ Nervi and Bolzaneto/ Morego/ San Biagio. Transport may be reserved for the same day and beyond

118 Health emergencies toll-free number active 24 hours over all Italy to call for health emergencies and for the urgent assistance of an ambulance

Volabus Amt shuttle bus service departing from Cristoforo Colombo airport to Brignole and Principe Train Stations, crossing the city centre. 0105966 Taxi www.taxiagenova.com

NUMERI UTILI

113 Polizia di Stato, contact in case of emergency or danger


Ospedali Hospitals

Farmacie aperte tutta la notte All-night Chemist’s

Ospedale Galliera Via Volta Alessandro 8 +39 010 56321

Farmacia Pescetto via Balbi 185 r (a 2 minuti dalla Stazione FS Genova Principe) +39 010 261609

Istituto Giannina Gaslini Ospedale Pediatrico Largo Gaslini Gerolamo 5 +39 010 381434 Ospedale S. Martino Viale Benedetto XV 10 +39 010 352859 Ospedale Evangelico Corso Solferino 1 Piazzale Gianasso 4, Voltri +39 01055221

Farmacia Europa Corso Europa 676 +39 010 380239 Farmacia Ghersi Corte Lambruschini 16 +39 010 541661

Villa Scassi Corso Scassi Onofrio 1 +39 010 41021

OSPEDALI E FARMACIE


In macchina

By Car

Parcheggi L’uso dell’automobile può essere difficoltoso a causa della conformazione geografica di Genova; grazie alla rete di mezzi pubblici la macchina non è necessaria per esplorare le attrattive della città, per questo è consigliabile parcheggiare l’auto nei numerosi parcheggi pubblici presenti in città.

Car Parks Driving a car can be difficult, due to the layout of Genova Thanks to its public transport network a car is not necessary to explore the city’s tourist attractions, and visitors are advised to park in one of the city’s numerous public car parks.

L’area del centro storico è tutelata da una Zona a Traffico Limitato (ZTL) e la circolazione e la sosta al suo interno è vietata agli autoveicoli dei non residenti. Fuori dalla ZTL si trova “Blu Area”, zona contrassegnate da segnaletica orizzontale blu la cui finalità è quella di garantire il massimo acceso alla sosta per i residenti. Nel sistema “Blu Area” la sosta dei veicoli per i non residenti è onerosa con tariffe a tempo. Maggiori informazioni www.genovaparcheggi.it www.bluareagenova.it

INFO UTILI

Genoa’s historic centre is protected by a Limited Traffic Zone (ZZTL); driving through and parking in the ZTL is prohibited for vehicles of non-residents. Outside the ZTL, parking is regulated by the “Blu Area” system: areas designated by blue pavement markings serve to ensure maximum availability of parking for residents. Within these “Blu Area” parking zones, non-resident vehicle parking is costly, with metered rates. More information www.genovaparcheggi.it www.bluareagenova.it


Nell’incantevole location del quartiere del Carmine, all’interno di uno splendido edificio liberty, il Mercato del Carmine propone le eccellenze della produzione enogastronomica ligure. All’interno del Mercato, banchi di carne, salumi e prodotti caseari, pesci, frutta e verdura vendono prodotti di qualità, rispettandone la stagionalità e garantendone la provenienza ligure. La parte dedicata alla ristorazione offre un servizio a orario continuato dal bar alla trattoria fino al mangiare d’asporto. Il ristorante è anche sede dell’Enoteca Regionale, che propone degustazioni e vendita delle migliori etichette della nostra regione. Un luogo di incontro, di scambio, una piazza nella piazza, con tante iniziative culturali, eventi, manifestazioni e laboratori didattici Placed in the enchanting location of Carmine borough, in an Art Nouveau building, Carmine Market offers the best of Ligurian wine and food. Inside the Market, meat, cured meats and dairy products, fish, fruit and vegetables stands sell local products in their own season. The part devoted to catering offers a service ranging from that typical of bars to that of restaurants, and takeaway food. The offices of the Regional Wine Promotion Board are located inside the restaurant; it promotes taste and sales of the wine produced in our region. A venue where people can exchange their experiences, a square inside the square which aims to involve citizens with cultural events, exhibitions and educational workshops


APPUNTI


NOTES


APPUNTI


Partner del progetto

Hanno realizzato il progetto

Albatravel Group Book Shop di Palazzo Tursi Costa Edutainment Dialogo Nel Buio Genova Segway Tours Grand Hotel Savoia Guide Turistiche Genova, Portofino e Cinque Terre Hotel Assarotti Hotel Astro Hotel Cairoli Hotel Continental Hotel Vittoria Orlandini Manena Hostel Museo Castello D’Albertis Museo Galata del Mare Musei di Strada Nuova Museo Viadelcampo29rosso Porto Antico Genova S.p.A. IAT Provincia di Genova The Hostel

Annalisa SERPE Responsabile Marketing, Commerciale e Vendite Manuela STELLA Responsabile Amministrazione Gabriele SERPE Testi e Approfondimenti

Daniele CANEPA Traduzione percorsi e approfondimenti Constanza ROJAS Progetto grafico e Copertina

Con la collaborazione di Claudia BAGHINO, Adriana MORANDO, Elettra ANTOGNETTI, Marco BRANCATO, Daniele ORLANDI, Diego ARBORE



Guida di Genova

nasce da Genova e Dintorni, progetto turistico-culturale edito nel 2011. Oggi rappresenta l’unica guida turistica a distribuzione gratuita della città . A cura di Era Superba Gruppo Editoriale Indipendente Editore Associazione culturale Pirri Sito web guidadigenova.it Stampa Tipografia Meca


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