Punti di vista
La scienza ha bisogno di storie Jonah Lehrer Proust era un neuroscienziato pp. 180, euro 22,00 ISBN 978-88-7578-096-8 In libreria dal 13 maggio
Codice Edizioni s.r.l. via G. Pomba 17 10123 Torino t +39.011.19700579/580 f +39.011.19700582 www.codiceedizioni.it info@codiceedizioni.it
Punti di vista di Davide Coero Borga
EDIZIONI
Posso ben aspettare cento anni un lettore che comprenda ciò che ho scoperto, se Dio ha aspettato seimila anni qualcuno che sapesse meditare la sua creazione. Keplero
Anna Maria Lombardi Keplero Una biografia scientifica
Ogni brillante esperimento, come ogni grande opera d’arte, comincia da un’idea.
pp. 240, euro 21,00 ISBN 978-88-7578-092-0 In libreria dall’8 aprile
Jonah Lehrer
Barbara De Mori Che cos’è la bioetica animale Carocci editore, 2007 128 pp. 9,50 euro
Michael Hanlon Dieci domande alle quali la scienza non può (ancora) rispondere pp. 180, euro 22,00 ISBN 978-88-7578-095-1 In libreria dal 13 maggio
Sean B. Carroll Al di là di ogni ragionevole dubbio La teoria dell’evoluzione alla prova dell’esperienza
Henry Nicholls George il Solitario La vita e gli amori di un’icona della sopravvivenza
pp. 280, euro 30,00 ISBN 978-88-7578-089-0 In libreria dal 4 marzo
pp. 224, euro 22,00 ISBN 978-88-7578-094-4 In libreria dall’8 aprile
Stephen Jay Gould La teoria dell’equilibrio punteggiato pp. 400, euro 23,00 ISBN 978-88-7578-102-6 In libreria da fine giugno
Ed eccola qui. La storia di una creatura che colpisce tutti quelli che l’hanno vista o ne hanno anche solo sentito parlare; un animale la cui esistenza incarna in sé la sfida pratica, filosofica ed etica connessa alla salvezza del nostro fragile pianeta. Henry Nicholls
“Uomo, non ti esaltare al di sopra degli animali: essi sono senza peccato, mentre tu, con tutta la tua grandezza, contamini la terra”. Comincia con questo caustica frase di Fëdor Dostoevskij il libro lucido e preciso di Barbara De Mori. Parlare di bioetica animale oggi significa conoscere una realtà ormai epurata dalle favole di Esopo e di Fedro, che si servivano di immagini naturali – meglio ancora animali – per condannare i nostri vizi e lodare le nostre virtù; al contrario la società di oggi è intessuta di industria della macellazione, pet therapy, centri benessere per gli animali domestici e xenotrapianti da laboratorio. La bioetica animale, come area di studi dotata di una propria identità e autonomia, ha una storia piuttosto recente e si inserisce nel più vasto movimento di affermazione della bioetica. Interrogandosi sul significato e sul valore del mondo vivente, essa colloca l’esperienza dell’Homo sapiens nel contesto allargato della biosfera, dando origine a visioni biocentriche – al cui centro è la vita tout court e non l’uomo – in risposta a una tradizione imbevuta di antropocentrismo. Condivisibile la tesi della De Mori secondo cui “il nostro rapporto con il mondo animale è cambiato in maniera profonda e irreversibile e il bisogno di una riflessione etica sulla vita animale è divenuto sempre più urgente”.
La questione della “liberazione animale” (titolo dell’opera simbolo per la causa animale, data alle stampe da Peter Singer nel 1975) va allargata a quelli che l’autrice definisce gli addetti ai lavori: medici veterinari, giuristi, legislatori, produttori, allevatori, aziende produttrici di mangimi, ditte di distribuzione, case farmaceutiche e tutte le aziende coinvolte nella filiera. Se questo non avverrà c’è il rischio che il dibattito sedimenti nei salotti intellettuali. Questa idea di incontro tra bioetica animale e medicina veterinaria è un punto centrale su cui ruota tutto il testo. Se il paradigma darwiniano ha rappresentato una cesura con la tradizionale concezione gerarchica del creato, fornendo le premesse a una reinterpretazione del vivente all’insegna della continuità biologica e della selezione naturale, perché il cerchio morale di espanda è necessaria un’attenzione triplice: ai principi, grazie all’apporto teorico di bioetica, etologia e scienze cognitive; ai diritti, con il riconoscimento di interessi inderogabili e diritti inalienabili per gli animali; alle applicazioni pratiche, discutendo le prassi medico-veterinarie. Utili a ogni livello, conclude la De Mori, saranno la riduzione del numero di animali impiegati e la diffusione di procedure più raffinate, se non di metodi sostitutivi.
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