I Nostri Cani - giugno 2015

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“organo ufficiale ENCI”

10•11•12•13•14 giugno

main sponsor

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 6 giugno 2015

giugno 2015

In una fase fondamentale come la crescita hai bisogno della precisione nutrizionale che solo un esperto de può darti. Solo Royal Canin ti ofre alimenti su misura per la crescita del tuo cucciolo, pensati specificam razza e la sua taglia. Il risultato? Una linea di prodotti per la crescita unica per completezza, per dare al tuo tamente quello di cui ha bisogno: un aiuto determinante nella costruzione delle difese immunitarie, il gi energia, la massima digeribilità e tanta appetibilità. Per far crescere giorno dopo giorno il tuo cucciolo e la sua


Contro l’abbandono

VOGLIAMOGLI BENE ENTE NAZIONALE DELLA CINOFILIA ITALIANA www.enci.it


o

SOMMARIO

MONDIALE: Vincere ancora Dino Muto Il saluto di Roberto Maroni In una sera di quel dicembre... Rodolfo Grassi I magnifici quattro Salvati da un naufragio Margie Pozzi Un cuore grande così Rosa Agostini Fido e gli altri in famiglia Il Canaan Dog nel suo deserto Eytan Hendel Se il padre è in provetta Marta Cecchetto, Chiara Milani Il cane nel cuore Renata Fossati I Bracchi del nonno Sergio Carità Così Fido impara Renata Fossati Sguardi che raccontano... E ancor oggi aspetti... Laura Santella Gli standard in pillole L’Internazionale dei Bassotti M. Cristina Mazzini Cagliari, 48 ore da ricordare Gianercole Mentasti

4

8 9 14 16 20 24 26 28 30 32 34 36 38 40 44 46

50 I mille di Ravenna Roberto Aguzzoni

52 Un Terranova fa il BIS Carlotta Palazzesi

53 Seveso, un altro successo Rodolfo Grassi 54 L’ambiente fa le razze Stefano Spagnulo

56 Gli inglesi inaugurano lo Zilio Maurizio Meneguzzo 58 Il week end del Vizsla Alessandro Poggini

60 Campionato d’Europa Enrico Bixio

61 La montagna, la Beccaccia e i loro cani Giambattista Mantegari 62 Trofeo Mario Orsini Paolo Spadaro

63 Sei giorni degli Etruschi Alessandro Lori CHI E DOVE

64 I successi 72 I club 78 Gli allevatori

E In copertina: il Duomo di Milano

3


MONDIALE

Il saluto ai cinofili del presidente nazionale Dino Muto

“Vincere ancora”

Il lungo cammino, le difficoltà superate Il lavoro dei Gruppi cinofili, dei tecnici, del Consiglio, del personale ENCI per un grande successo meritato da tutti. Le molte opportunità offerte dai confronti, dai convegni e dai dibattiti Lavorare insieme significa Vincere insieme

F

inalmente! Siamo nella realtà di una M o n ­d i a l e che si affaccia prepotente alla ribalta di tutte le nazioni dando volti e parole, immagini e significato a progetti e speranze diventati veri. A ciascuno ed a tutti il benvenuto per giorni da non dimenticare. A tutti Voi ed a ciascuno il saluto affettuoso anche del Consiglio Direttivo e l’augurio sincero di un soggiorno da ricordare sem­pre nella città di Milano che in questi giorni ospita l’Esposizione Universale. L’ENCI, l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, e 4

quanti operano per continuare a farla ancor più importante, ha accettato a nome di tutti una sfida che ciascuno e insieme dobbiamo vincere perché solo il lavoro di squadra divide la fatica e moltiplica i successi. Giungiamo al traguardo in un anno in cui le iscrizioni al Libro genealogico hanno raggiunto quota 150.000, la gente ha affollato 557 esposizioni e raduni, sono giunte a compimento 1742 prove e sono stati proclamati 1295 campioni nazionali di bellezza (430 internazionali) e 386 di lavoro. Continua quindi – e con risultati notevoli - il ri-


MONDIALE lancio del cane puro in Italia e, nel mondo, quello delle razze autoctone che diventano ambasciatrice dei loro Paesi e portano ovunque un messaggio di serenità perché nessun altro animale come il cane è vicino alla gente e ne diventa lo specchio nello sport, nell’utilità, nel tempo libero o dell’anima. Il World Dog Show 2015 è l’incontro fra popoli lontani per geografia e costumi ma non per il comune sentire verso il mondo della natura di cui il cane è parte importante, grazie alla capacità che ha sempre avuto di migliorare la vita dell’uomo.

GRAFICO ESPOSIZIONI 2014 (totale 557) INTERNAZIONALI 71 NAZIONALI 47 RADUNI 376

REGIONALI 63

SOGGETTI PROCLAMATI CAMPIONI 2014 CAMPIONI ITALIANI DI BELLEZZA CAMPIONI ITALIANI DI LAVORO CAMPIONI ITALIANI ASSOLUTI GIOVANE PROMESSA ENCI CAMPIONI TRIALLER CAMPIONI ITALIANI DI CACCIA A STARNE CAMPIONI DI CACCIA SPECIALISTA CAMPIONI ITALIANI DI OBEDIENCE CAMPIONI RIPRODUTTORI CAMPIONI ITALIANI DI COURSING CAMPIONI ITALIANI DI RACING CAMPIONI ITALIANI AGILITY CAMPIONI SOCIALI CAMPIONI INTERNAZIONALI DI BELLEZZA CAMPIONI INTERNAZIONALI DI ESPOSIZIONE CAMPIONI INTERNAZION ALI DI LAVORO CAMPIONI INTERNAZIONALI DI CORSE CAMPIONI INTERNAZIONALI ASSOLUTI

1295 386 105 826 3 17 5 4 256 12 2 48 189 430 105 73 7 4

NESSUNO OSPITE TUTTI PARTECIPI Il cane, in questi suoi 5 giorni da consegnare all’attualità di ogni nazione, anima una vetrina colossale ed unica con oltre trecento razze, una miriade di campioni, più di 25 mila protagonisti, ciascuno con la sua specificità, tutti insieme a partecipare e far grande il World Dog Show. E tutti sono chiamati a parteciparvi e nessuno deve sentirsi escluso perché la Mondiale è la festa della cinofilia in cui tutti devono sentirsi partecipi. I convegni, i dibattiti, gli incontri fra gli esperti, in questi giorni, diventano altrettante occasioni per ampliare conoscenze e culture: anche questa è la “nostra” Mondiale capace di offrire una miriade di opportunità. L’Evento infatti è eccezionale e risultato di un lavoro lungo e non facile di utilizzo di sapere e di esperienze: ecco perché dal 10 al 14 giugno nei sei padiglioni che si allargano su una superficie equivalente a 14 stadi per il calcio sfile5


MONDIALE

129.527

2011

136.208

2012

138.786

2013

142.483

2014

151.701

ranno cani provenienti da tutti il mondo

La Fiera di Milano

1 8 8 2

2010

D A L

123.666

L O R O

2009

a circa esperti giudici di GLI ALLEVATORI DELL’ENCI ADdavanti OGNI CANE LA SUA200 PROVA

www.enci.it

ENCI

Non tutti sono Soci Allevatori ENCI. Per poterlo diventare si ha l’obbligo di aderire a un codice etico, nel quale si precisa che i cani del proprio allevamento devono essere mantenuti nelle migliori condizioni di benessere e salute. Il Socio Allevatore dell’ENCI deve avere dimostrato interesse al miglioramento della razza a cui si dedica e deve fare riprodurre cani sani, non portatori di malattie ereditarie. Sul sito dell’ENCI trovi i requisiti da soddisfare per diventare socio.

IL CANE NEL SOCIALE

LIBRO GENEALOGICO

LE RAZZE LA S

L’ENCI cura con particolare attenzione l’inserimento del cane nelle nostre città e favorisce ogni impegno teso allo sviluppo del rapporto tra uomo e cane come valore fondamentale per l’arricchimento della persona, della famiglia e dell’intera società. Tra i principali attori di questa quotidiana attività ci sono i Gruppi Cinofili e le Associazioni Specializzate, con il lavoro quotidiano nei propri campi e con la promozione della cultura cinofila nelle scuole. L’ENCI riconosce anche Centri Cinofili che organizzano, nel pieno rispetto della normativa vigente, corsi di educazione cinofila per cani e padroni, incontri di consulenza comportamentale, attività che rinsaldano il rapporto tra uomo e cane. Il principale soggetto che esprime l’alto valore sociale della cinofilia è l’UCIS, l’associazione ENCI che organizza l’attività delle Unità Cinofile di Soccorso, distintesi per abnegazione e capacità nei teatri più difficili delle calamità naturali.

L’ENCI riserv La se alla promozi in via tutte di in antic sti razze interes La se le attitudini nellen caratteristico della Sul sito dell’

Ente Nazionale della Cinofilia Italiana

ogni continente. L’Agility è una disciplina aperta a tutti i cani, anche a quelli non di razza. Consiste nell’affrontare diversi Saranno affiancati da 400 commissari in ostacoli, facendo emergere l’intelligenza e l’agilità ring.Si tratta di una attività educativa e dei 100 concorrenti. sportiva implica una grande armonia traquindi il cane Un che immenso mosaico in cui e il suo conduttore. L’ENCI organizzarilevanza però diversi tipi anche di verifiche gli amici dei hanno zootecniche e sportive, come quelle che servono a Kennel club esteri. valutare la capacità di corsa di un levriero oppure quelle destinate a verificare le qualità naturalimondiale È anche questo il volto di una e l’attitudine all’apprendimento di un cane delle razze abbiamo da pastore. che voluto a misura di cia-

P E R

122.700

S O L O

2008

C A N I ,

127.710

N O S T R I

2007

nasconderlo, faticoso, pieno di tensione perché molte le difficoltà superate all’indomani della scelta dell’ENCI come Ente organizzatore dell’evento. Tanti i problemi che ci sono stati compagni di viaggio in mesi e mesi di impegno, di contatti, di colloqui, di scelte

I

TOTALI ISCRIZIONI

scuno, il che significa che ogni visitatore, ogni espositore, deve sentirsi padrone di casa e, insieme, ospite privilegiato e protagonista. Sono questi i risultati che vogliamo raggiungere e le aspettative sono legittime a seguito di un lavoro lungo e, inutile

P E R

LIBRO GENEALOGICO

DELEGAZIONI E SOCI COLLETTIVI

ALL

OGNI CANE LA SUA PROVA GLIAD ESPERTI GIUDICI DELL’ENCI LE ESPOSIZIONI

GLI ALLEVATORI DELL’ENCI

CANE NEL SOCIALE GLIILADDESTRATORI

RA LE LE PROVE

L’Agility è una didisciplina a tutti(a anche Dopo avere superato corsied diaperta abilitazione ei cani, periodi Tra raduni razza esposizioni carattere a quelli non dia fianco razza. Consiste nell’affrontare diversi di apprendistato di esperti giudici dell’ENCI internazionale, nazionale e regionale), l’ENCI concede facendo emergere l’intelligenza e l’agilità puoiostacoli, diventare anche tu unogni giudice dia Esposizione e il riconoscimento anno più di 400 manifestazioni dei che concorrenti. Sioggetto tratta dilaallo una attività educativa e valutare un hanno cane inper riferimento standard della sua valutazione bellezza e sportiva cheanche implica unacani grande armonia tracaratteristiche il cane razza. Ma puoi diventare un dialle Prova della morfologia dei in giudice rapporto e il della suo conduttore. per valutare ilrazza. lavoroSidelle canine nel rispetto trattarazze di eventi importanti sotto il profilo organizza però diversi didiverifiche delleL’ENCI caratteristiche attitudinali. Untipi percorso prolungato tecnico, ma anche di momenti ritrovo per tutti gli zootecniche e sportive, come quelle cherazze servono a e affascinante, fatto di studio e di da passione. appassionati e per vedere vicino rare ed valutare la capacità di corsaPer di poter un levriero esemplari meravigliosi. presentare oppure quellecane destinate a verificarebasta le qualità il proprio in Esposizione, averenaturali il pedigree e l’attitudine all’apprendimento un cane degli eventi e iscriverlo per tempo. Trovi diil calendario delle pastore. al Gruppo Cinofilo più vicino. sulrazze sito da o chiedendolo

Non tutti sono Soci Allevatori ENCI. Per poterlo diventare si ha l’obbligo di aderire a un codice etico, nel quale si precisa che i cani del proprio allevamento devono essere mantenuti nelle migliori condizioni di benessere e salute. Il Socio Allevatore dell’ENCI deve avere dimostrato interesse al miglioramento della razza a cui si dedica e deve fare riprodurre cani sani, non portatori di malattie ereditarie. Sul sito dell’ENCI trovi i requisiti da soddisfare per diventare socio.

L’ENCI ècura con particolare del Per l’ENCI addestratore cinofiloattenzione il tecnicol’inserimento abilitato cane nelle città e favorisce ogni impegno a educare i caninostre e prepararli al superamento delle teso allo sviluppo del rapporto tra ad uomo e cane come valore verifiche zootecniche e sportive, impartire fondamentale perlal’arricchimento della della insegnamenti aventi finalità di favorire la persona, convivenza famiglia e dell’intera società. Tra i principali tra uomo e cane, a ENCI migliorare la conoscenza in attori di Enteattività Nazionale Cinofilia Italiana questaadquotidiana ci sono i Gruppi e le relazione affidabilità, equilibrio edella docilità deiCinofili V.le Corsica con 20 il lavoro quotidiano cani.Associazioni Per diventareSpecializzate, addestratore riconosciuto dovrai nei 20137 MILANO con propri campi e con promozione della cultura cinofila frequentare un corso di laformazione, materie Tel.qualificati, 02 7002031 nelle scuole. L’ENCI riconosce Cinofili che obbligatorie e docenti e anche operareCentri nel rispetto Fax 02 70020323 pienosul rispetto della normativa delleorganizzano, disposizioni nel di legge benessere animale. vigente, info@enci.it corsi di educazione cinofila per cani e padroni, incontri di consulenza comportamentale, attività che rinsaldano il rapporto tra uomo e cane. Il principale soggetto che esprime l’alto valore sociale della cinofilia è l’UCIS, l’associazione ENCI che organizza l’attività delle Unità Cinofile di Soccorso, distintesi per abnegazione e capacità nei teatri più difficili delle calamità naturali.

L’ENCI ra ri Numerose alla che prom al fatto l tutte di a come propri razze inta Il moderno veralee attitud propr caratteri in uno sport Sul uom sito l’intesa naturali attra partecipare a il “CAE” (Ce cani e padro attestare l’ed ogni situazio quelli di utilit da parte dell invece, esalt nell’esecuzio

Si ringrazia per le fotografie le Edizioni ALTEA (www.edizionialtea.it), tratte dal libro Italiani di Razza.

GLI ADDESTRATORI PERCHÉ IL CANE DI RAZZA

MANIFESTAZIONI ED EVENTI

Dopo avere superato corsi di abilitazione e periodi

LE PROVE PER CANI DA CACCIA

www.enci.it

GLI ESPERTI GIUDICI IN OGNI CITTÀ UN LUOGODELL’ENCI DOVE RITROVARSI

Per l’ENCI è addestratore cinofilo il tecnico abilitato

LEILPRL L’AFFISSO

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MONDIALE

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de

non sempre facili. La scelta del luogo è stata impegnativa, la concomitanza con l’EXPO un’opportunità da cogliere. Il personale dell’ENCI ha lavorato a lungo, con continuità e bene. A loro va il GLI GLI ALLEVATORI AD ALLEVATORI OGNI CANE DELL’ENCI LA SUA PROVA mio grazie e DELL’ENCI quello del Consiglio Direttivo. Non Non tutti L’Agility tutti sono sono Soci è una Soci Allevatori disciplina Allevatori ENCI. aperta ENCI. PeraPer poterlo tuttipoterlo i cani, anche diventare diventare a quelli si ha si non ha l’obbligo l’obbligo di razza. di aderire diConsiste aderire a un anell’affrontare un codice codice etico, etico, diversi Molti cinofili ci sono e ci sono stati vinelnel quale quale ostacoli, si precisa si precisa facendo cheche i emergere cani i cani deldel proprio l’intelligenza proprio allevamento allevamento e l’agilità devono devono dei essere concorrenti. essere mantenuti mantenuti Si nelle tratta nelle migliori di migliori una e attività condizioni condizioni educativa di di ne e abcini con suggerimenti consigli: benessere benessere sportiva e salute. e salute. che Ilimplica Socio Il Socio una Allevatore Allevatore grandedell’ENCI armonia dell’ENCI deve tradeve il cane biamo tesoro è questo ilrazza miglior avere avere dimostrato e ildimostrato suofatto conduttore. interesse interesse al miglioramento al ed miglioramento della della razza a cui a cui siL’ENCI dedica si dedica organizza e deve e deve fare però fare riprodurre diversi riprodurre tipi cani di cani sani, verifiche sani, riconoscimento alla loro preziosa collanonnon portatori zootecniche portatori di malattie di malattie e sportive, ereditarie. ereditarie. come Sulquelle Sul sitosito dell’ENCI chedell’ENCI servono a trovi trovi i requisiti valutare i requisiti da la da soddisfare capacità soddisfare di per corsa per diventare di diventare un levriero socio. socio. borazione. oppure quelle destinate a verificare le qualità naturali I Gruppi Cinofili e dileun cane Associazioni e l’attitudine all’apprendimento delle razze da pastore. Specializzate hanno svolto un’opera di sprone dimostrandosi disponibili sempre: l’ENCI è orgogliosa di loro. Adesso che il conto alla rovescia è terminato comincia il grande spettacolo. Partecipiamoci insieme con quello spiritoGLIcostruttivo che DELL’ENCI ha animato nei ESPERTI GIUDICI lunghi mesi della vigilia l’opera di tanti. Dopo avere superato corsi di abilitazione e periodi di apprendistato a fianco di esperti dell’ENCI una Continuiamo ad esseregiudici ancora puoi diventare anche tu un giudice di Esposizione e volta primi, come lo siamo statidella in sua tante valutare un cane in riferimento allo standard razza. Ma puoi anche diventare un giudice di Prova altre occasioni. per valutare il lavoro delle razze canine nel rispetto delle caratteristiche attitudinali. percorso prolungato A tutti, il benvenuto al Un World Dog Show e affascinante, fatto di studio e di passione. 2015. Dino Muto

ALLEVATORI

PROVE 2014 (totale 1792) SELVAGGINA NATURALE STARNE CLASSICHE SU QUAGLIE LIBERATE IL IL ALLEVATORI CANE GLI CANE NEL NEL SOCIALE SOCIALE DELL’ENCI ATTITUDINALI QUAGLIE L’ENCI Non cura tutti concon sono particolare particolare Soci Allevatori attenzione attenzione ENCI. l’inserimento l’inserimento Per poterlodeldel L’ENCI cura cane cane nelle diventare nelle nostre nostre sicittà hacittà l’obbligo e favorisce e favorisce di aderire ogni ogni impegno a impegno un codice tesoteso etico, SEGUITA alloallo sviluppo nel sviluppo quale delsi del rapporto precisa rapporto tra chetra uomo i cani uomo edel cane e proprio cane come come allevamento valore valore fondamentale per fondamentale devono essere per l’arricchimento l’arricchimento mantenuti nelle della della migliori persona, persona, condizioni della della di UTILITÀ famiglia famiglia benessere e dell’intera e dell’intera e salute. società. società. Il Socio TraTra i principali Allevatore i principali attori dell’ENCI attori di di deve questa avere quotidiana dimostrato attività attività interesse ci sono ci sono al i Gruppi miglioramento i Gruppi Cinofili Cinofili e della lee le razza questa quotidiana Associazioni Associazioni a cui siSpecializzate, dedica Specializzate, e devecon fare con il riprodurre lavoro il lavoro quotidiano quotidiano cani sani, neinei CAE-1 propri non campi campi portatori e con e con ladi promozione malattie la promozione ereditarie. della della cultura Sul cultura sito cinofila dell’ENCI cinofila nellepropri nelle scuole. trovi scuole. i requisiti L’ENCI L’ENCI riconosce dariconosce soddisfare anche anche perCentri diventare Centri Cinofili Cinofili socio. cheche TANA organizzano, organizzano, nelnel pieno pieno rispetto rispetto della della normativa normativa vigente, vigente, corsi corsi di educazione di educazione cinofila cinofila perper canicani e padroni, e padroni, incontri incontri AGILITY di consulenza di consulenza comportamentale, comportamentale, attività attività cheche rinsaldano rinsaldano il rapporto uomo uomo e cane. e cane. Il principale Il principale soggetto soggetto cheche il rapporto tra tra esprime esprime l’alto l’alto valore valore sociale sociale della della cinofilia cinofilia è l’UCIS, è l’UCIS, OBEDIENCE l’associazione l’associazione ENCI ENCI cheche organizza organizza l’attività l’attività delle delle Unità Unità Cinofile Cinofile di Soccorso, di Soccorso, distintesi distintesi perper abnegazione abnegazione e e SPANIEL capacità capacità neinei teatri teatri piùpiù difficili difficili delle delle calamità calamità naturali. naturali. LEVRIERI SOCCORSO ADDESTRATORI GLIGLI ADDESTRATORI TRACCIA PerPer l’ENCI l’ENCI è addestratore è addestratore cinofilo cinofilo il tecnico il tecnico abilitato abilitato a educare i cani a educare i cani e prepararli e prepararli al superamento al superamento delle delle CIRNECHI DELL’ETNA verifiche verifiche zootecniche zootecniche e sportive, e sportive, ad ad impartire impartire insegnamenti aventi la finalità la finalità di favorire di favorire la convivenza la convivenza insegnamenti aventi tra tra uomo uomo e cane, e cane, a migliorare a migliorare la conoscenza la conoscenza in in RETRIEVERS relazione ad ad affidabilità, affidabilità, equilibrio equilibrio e docilità e docilità deidei relazione cani. cani. PerPer diventare diventare addestratore addestratore riconosciuto riconosciuto dovrai dovrai MONDIORING frequentare frequentare un un corso corso di formazione, di formazione, concon materie materie obbligatorie e docenti qualificati, qualificati, e operare e operare nelnel rispetto rispetto obbligatorie e docenti delle delle disposizioni disposizioni di legge di legge sulsul benessere benessere animale. animale. OVINI LAGOTTO ROMAGNOLO

ESPERTI GIUDICI

350 20 22 LELE RAZZE IL RAZZE CANE ITALIANE ITALIANE NEL SOCIALE

107

L’ENCI L’ENCI riserva L’ENCI riserva cura grande grande conattenzione particolare attenzione allaattenzione alla valorizzazione valorizzazione l’inserimento e 230 e del allaalla promozione, promozione, cane nelleanche nostre anche all’estero, città all’estero, e favorisce delle delle razze ogni razze italiane, impegno italiane,teso tutte tutte di allo antica di antica sviluppo origine origine del e di rapporto e innegabile di innegabile tra uomo fascino. fascino. e cane Queste Queste come valore 334 razze razze interessano fondamentale interessano un un pubblico perpubblico l’arricchimento sempre sempre piùdella più vasto vasto persona, perper della le attitudini le attitudini famiglia naturali naturali e dell’intera messe messe insocietà. mostra in mostra Tra e per ei principali per il loro il loroattori di caratteristico caratteristico questaaspetto. quotidiana aspetto. attività ci sono i Gruppi Cinofili e le 103 SulSul sitosito Associazioni dell’ENCI dell’ENCI trovi Specializzate, trovi notizie notizie e approfondimenti. e con approfondimenti. il lavoro quotidiano nei propri campi e con la promozione della cultura cinofila 39 nelle scuole. L’ENCI riconosce anche Centri Cinofili che organizzano, nel pieno rispetto della normativa vigente, corsi di educazione cinofila per cani e padroni,239 incontri di consulenza comportamentale, attività che rinsaldano il rapporto tra uomo e cane. Il principale soggetto che 40 esprime l’alto valore sociale della cinofilia è l’UCIS, l’associazione ENCI che organizza l’attività delle Unità Cinofile di Soccorso, distintesi per abnegazione 35 e capacità nei teatri più difficili delle calamità naturali.

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ADDESTRATORI E HANDLER

MANIFESTAZIONI ED EVENTI

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PERCHÉ PERCHÉ LE PROVE IL IL CANE CANE PER DIDI CANI RAZZA RAZZA DA CACCIA

L’AFFISSO L’AFFISSO PERCHÉ IL CANE DI RAZZA

L’AF

Capacità, Capacità, Sono rendimento, associati rendimento, all’ENCI stile. stile. Saper circa Saper cercare, 150 cercare, Gruppi avere avere Cinofili, olfatto. olfatto. presso MaMa anche anche i quali fermare fermare ci si ritrova correttamente, correttamente, per condividere oppure oppure la grande seguire seguire passione unauna traccia traccia verso concon il ostinazione mondo ostinazione a quattro o anche o anche zampe scovarla scovarla e per concon intelligenza organizzare intelligenza e coraggio. elecoraggio. tante attività A seconda A seconda che sidella svolgono della natura, natura, sul a seconda a seconda territorio. della della razza. I cinofili razza. Sarebbe siSarebbe incontrano un un vero vero anche peccato peccato presso se se antiche antiche lerazze sedi razze perdessero delle perdessero Associazioni la propria la propria Specializzate attitudine attitudine alla di alla razza, ferma, ferma, circa allaalla seguita, 70, seguita, chealla si alla occupano, cerca, cerca, allaalla con tana, tana, cura allaalla particolare, traccia, traccia, al riporto. al riporto. di una Le Le prove razza prove oper diper cui uncui gruppo l’ENCI l’ENCI concede di concede esse. ogni ogni anno anno il Sul riconoscimento il riconoscimento sito dell’ENCIservono siservono trovano proprio proprio tutti iarecapiti. questo. a questo. A conservare A conservare un un patrimonio patrimonio cheche nonnon deve deve essere essere smarrito, smarrito, consentendo consentendo anche anche a chi a chi nonnon caccia caccia di di immergersi immergersi nella nella natura natura perper ammirare ammirare il proprio il proprio cane cane farefare “quel “quel lavoro” lavoro” perper il quale il quale è nato. è nato.

Scegliendolo Scegliendolo Capacità, di razza, rendimento, di razza, il cucciolo il cucciolo stile.che Saper che avrai avrai cercare, portato portato avere a a casa casa siolfatto. integrerà si integrerà Ma subito anche subito con fermare con il tuo il correttamente, tuo stilestile di vita. di vita. Nessuna oppure Nessuna sorpresa sorpresa seguire circa circa una le dimensioni letraccia dimensioni conche ostinazione che raggiungerà raggiungerà o anche da da adulto scovarla adulto e leesue lecon sue innate intelligenza innate esigenze esigenze e coraggio. di movimento. di movimento. A seconda Persino Persino della gli gli natura, aspetti aspetti acaratteriali seconda caratteriali della sono sono razza. giàgià delineati, Sarebbe delineati, ma unma devi vero devi sempre peccato semprese ricordare ricordare antiche cheche ilrazze suo il suo comportamento perdessero comportamento la propria sarà sarà dettato attitudine dettato dalalla dal rapporto rapporto ferma, che, che, alla concon seguita, lui,lui, sarai sarai alla riuscito cerca, riuscito aalla costruire. a costruire. tana, alla traccia, PerPer essere alessere riporto. di razza, di razza, Le prove un un cane per cane deve cuideve l’ENCI essere essere concede iscritto iscritto alogni al Libro Libro genealogico anno genealogico il riconoscimento e, quindi, e, quindi, avere servono avere il pedigree. il proprio pedigree. a questo. A conservare un patrimonio che non deve essere smarrito, consentendo anche a chi non caccia di immergersi nella natura per ammirare il proprio cane fare “quel lavoro” per il quale è nato.

PerPer distinguere distinguere Scegliendolo i cani i cani didel razza, del tuotuo allevamento il cucciolo allevamento che puoi puoi avrai portato a richiedere richiedere casaall’ENCI siall’ENCI integrerà la concessione la subito concessione condell’Affisso, il tuo dell’Affisso, stile diovvero vita. ovvero Nessuna unauna specifica sorpresa specifica denominazione circa denominazione le dimensioni cheche precede che precede raggiungerà o segue o segueda adulto sempre sempre eillenome ilsue nome innate di un di un cane esigenze cane da da tediallevato. temovimento. allevato. ConCon l’Affisso, Persino l’Affisso, gli rilasciato rilasciato aspetti attraverso attraverso caratteriali l’ENCI l’ENCI sono dalla dalla già Federazione delineati, Federazione ma Cinologica Cinologica devi sempre Internazionale Internazionale ricordare (FCI), che (FCI), potrai il suo potrai comportamento perper sempre sempre lasciare lasciare saràtraccia dettato tracciadal deidei canicani rapporto deldel tuotuo allevamento. che, allevamento. con lui, Sul sarai Sul sito riuscito sito dell’ENCI dell’ENCI a costruire. trovi trovi ogni ogni informazione Per informazione essere di utile razza, utile suisui requisiti un requisiti cane necessari deve necessari essere periscritto per al presentare presentare Librolagenealogico domanda. la domanda.e, quindi, avere il pedigree.

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MONDIALE

Il messaggio del presidente della Regione Roberto Maroni

Lombardia ed ENCI

La mattina del 4 maggio è stata presentata ufficialmente in Regione Lombardia l’Esposizione mondiale. Presenti fra gli altri il presidente nazionale ENCI Dino Muto, il direttore generale Fabrizio Crivellari, la direttrice amministrativa Mirella Gritti, il direttore tecnico Angelo Pedrazzini, la direttrice del CED Emanuela Bassetti. Con loro i dirigenti della Royal Canin sponsor ufficiale della manifestazione. Ecco l’importante messaggio indirizzato ai cinofili dal presidente di Lombardia Roberto Maroni maggiori controlli per tutelare i nostri animali e sconfiggere il fenomeno dell’abbandono, del randagismo, dello sfruttamento e del maltrattamento. IL PRESIDENTE

ESPOSIZIONE MONDIALE CANINA - WORLD DOG SHOW 2015 È un piacere rivolgere il mio saluto agli organizzatori dell’Esposizione mondiale Canina – World Dog Show 2015 in programma dal 10 al 14 giugno presso gli spazi espositivi di Fiera Milano. Desidero ringraziare l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana per essere riuscito a portare questa importante manifestazione a Milano, in Lombardia, nell’anno dell’Esposizione Universale.

lute e i diritti dei nostri animali. Con questa iniziativa vogliamo rimuovere divieti che rendono difficile vivere con i nostri animali, ampliando la possibilità di accesso ai cani nei luoghi pubblici. Vogliamo anche affiancare a questi diritti,

Sono certo che l’Esposizione Mondiale Canina di Milano avrà un grande successo, stabilendo nuovi record di partecipazione e di visibilità internazionale dei temi legati al bene dei nostri amici a quattro zampe. Roberto Maroni

L’evento è uno dei più importanti nell’ambito delle esposizioni canine. I numeri parlano da soli: 20.000 cani partecipanti, 200 giudici esperti, 150.000 mila visitatori attesi, 6 padiglioni e 103.000 metri quadrati dedicati all’esposizione. Rho Fiera Milano consentirà di valorizzare al meglio questa prestigiosa manifestazione. La Lombardia è una regione particolarmente legata agli animali domestici. A dimostrazione del profondo affetto e dell’intenso rapporto che lega i lombardi con gli animali a quattro zampe un solo numero: sono 1,2 milioni i cani registrati nella nostra regione. Gli amici a quattro zampe sono più che animali domestici, sono parte della nostra vita e membri delle nostre famiglie. In Consiglio Regionale è stato presentato un progetto di legge per tutelare meglio la sa8

Da destra Fabrizio Crivellari (Direttore Generale ENCI), Dino Muto (Presidente ENCI), Giorgio Massoni (Direttore Generale Royal Canin Italia), Roberto Lorenzetti (Indirect Distribution & Breeders Sales Manager), Angelo Pedrazzini (Direttore Tecnico ENCI), Gloria Garavaglia (Breeder Product Manager Royal Canin).


MONDIALE

ENCI, l’inizio della sua storia che meravigliosamente si rinnova

In una sera di quel dicembre…

Nella tranquilla riunione di alcuni “egregi gentiluomini” si discuteva amabilmente di caccia e cani quando si convenne di… La prima pagina del Libro origini, l’esposizione ai giardini Montanelli di Milano. Il Kennel Club. La vicenda raccontata nel libro della Royal Canin

M

olte belle vicende cominciano con una casuale congiura di circostanze ed è il sigillo del “c’era una volta” che la realtà mette alle sue favole vere. Proprio come quella che fa capolino nelle origini dell’Enci. Tutto cominciò una sera del dicembre 1881 a Milano. Alcuni «egregi gentiluomini» si ritrovarono, com’erano

Il libro che, tra le altre cose, racconta la storia dell’ENCI.

“Guardare al futuro e stare nel proprio tempo”. Tacito soliti, per discutere di caccia e cani, scambiarsi esperienze e riempire il tempo libero. Nelle parole l’eco del successo ottenuto dalla prima esposizione di cani del 19 settembre nei giardini pubblici in piazza Cavour (ideati dal celebre Piermarini fra il 1770 ed il 1776 e dedicati dal 2002 al giornalista Indro Montanelli): erano stati mostrati al pubblico bracchi, pointers e altri «cani di lusso» e da guardia, alcuni dalmata, qualche “grande danese” (così erano chiamati gli alani, inventati per la guerra dall’omonimo popolo barbaro e preferiti da Bismarck) a macchie o unicolore, mastini inglesi e di Bordeaux, bulldog e cani da pastore. Ammirati i Maltesi paragonati ad “un piccolo ammasso di morbida seta bianca”. Si discute di proporzioni, colori e comportamento verso gli estranei. Nessun accenno a genealogie e caratteristiche, tutto si riassume nel “mi piace” o nel suo contrario. È allora recente il ricordo o sono nell’attualità grandi personaggi fra cui Alessandro Manzoni (1786-1873), Giuseppe Garibaldi (1807-1882) presidente onorario dal 1871 della Lega per la protezione degli animali e Giuseppe Verdi (1813-1901) che predili-

geva i maltesi. I quotidiani (Il Corriere della sera, da allora con sede in via Solferino, a Milano stampa 90.000 copie ed è secondo a Il Secolo con 115.000) hanno quattro o sei pagine ma sufficienti per politica, cronaca e dar ali alla speranza. A quel primo incontro ne seguirono altri e prese vita il progetto di “una società per il miglioramento delle razze canine in Italia capace di mettere ordine alla babele delle razze stabilendo caratteristiche e prerogative di ciascuna e concordi criteri di valutazione”. Si decide una prima bozza di “registro” che elenca i cani dei presenti agli incontri: primo nell’elenco Falco, bracco del mar-

“Fanny” irish red setter del conte Ugurgieri Grottanelli

9


MONDIALE chese Ippolito Fossati. Il suo allevatore è “sconosciuto”. “Bianco e macchiato caffè” ha padre e madre “ignoti”. Seguono altri nomi di cani di cui le sole certezze sono colore del mantello e proprietario. È l’atto di nascita del Kennel Club. “La Caccia, giornale illustrato dello sport italiano”, edito ogni dieci giorni a Milano pubblica un appello “ai possessori di belli e buoni cani onde vogliano iscriverli nello stud book italiano”. In tre anni, dal 1882 il “registro” riporta i nomi di 198 cani di cui 69 nel 1882, 83 nel 1883 e 46 nel 1884 e avrebbe chiuso con un insuccesso se il marchese Ferdinando Delor, cinofilo e uomo di cultura non lo avesse rilanciato sicuro della validità dell’iniziativa: fra il 1886 e il 1894 i cani iscritti sono 342. Nel 1896 (in elenco 57 cani) ancora un progresso con il Pointer e Setter Club, le due razze allora più diffuse fra i titolari di riserve di caccia, che pubblica il “Libro delle origini” e il “Libro dei prefissi ed affissi”. Presidente onorario del Pointer e Setter club, il duca d’Aosta, effettivo Emilio Scheibler, vicepresidente il conte e deputato Edilio Raggio, uno degli industriali più facoltosi d’Italia. Lo scopo è di “diffondere, migliorare l’allevamento in Italia dei cani inglesi da ferma”. Da riunioni ed incontri nasce il Kennel Club e l’atto di fondazione è del mattino di lunedì 21 febbraio 1898. Iscritti 31 Soci fra cui il conte Carlo Borromeo che ebbe fra gli antenati San Carlo, il principe Emilio Belgioioso d’Este erede dei Barbiano di cui fu capostipite Alberico il primo capitano di ventura con milizie solo italiane ed il marchese Ferdinando Delor. Presiede Gerardo Majno, vicepresidente il cavaliere Emilio Ponti, segretario Achille Giacomini e cassiere Leopoldo Cova. Consiglieri Temistocle Strazza, autore fra l’altro nel 1909 del bel volume “Cani, caccia e cacciatori”, il cavaliere Francesco Silva e il dott. cavaliere Angelo De Vincenti. Il primo

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b) Indirà Esposizioni e Prove sul Terreno, oppure conferirà premi o sussidi per Concorsi indetti da altre Società cinofile purchè i programmi da queste emessi e la nomina della Giuria abbiano a godere dell’approvazione del Consiglio Direttivo; c) Potrà infine valersi di tutti quegli altri mezzi che meglio verranno reputati opportuni al conseguimento dello scopo. ART. 3 È scopo del Club che il suo Registro sia unico ed ufficiale in Italia. ART. 4 Il Club si procaccerà la reciprocanza di riconoscimento col maggior numero possibile di società cinofile estere detentrici di Libri di Origini, e fra le italiane non riconoscerà che quelle che al K.C.I. si rivolgeranno per l’iscrizione dei cani. *Modificato nella seduta straordinaria del 2 dicembre 1899

maggio del 1898 cominciano le iscrizioni ai “Libri origini” ed al 31 dicembre sono 204.

Statuto del Kennel Club Italiano* ART. 1 È costituita il 21 Febbraio 1898 una Società avente sede in Milano che prende il nome di “Kennel Club Italiano” ed ha per iscopo il miglioramento delle Razze Canine in Italia. ART. 2 Pel raggiungimento di tale scopo: a) Istituirà un Registro nel quale dietro versamento di una determinata tassa si iscriveranno quei cani riconosciuti puri sangue;

Gli “Egregi gentiluomini” sono consapevoli della necessità di idee nuove per coinvolgere la gente: si discute delle doti del cane puro. Scrive Angelo Vecchio “è dunque rettamente doveroso di non impiegare come stallone un incrociato, vera nullità canina, bensì di possedere ed a ciò impiegare dei cani puro sangue”. Esistono tre sole categorie «cani da caccia, cani da guardia e cani di lusso”. Nel 1897 nasce, sotto la presidenza dell’avvocato Andrea Baragiola, la Società Braccofila che confluirà poi nel Kennel Club Italiano. Lo scopo fu- scrive Temistocle Strazza in “I cani da ferma italiani”, un volumetto stampato nel 1909 a Milano - di “costituire un’associazione la quale riunendo i pareri dei vari studiosi ed appassionati in materia ed ispirata ad idee progressiste, proponesse che non solo si dovessero conservare, ma migliorare le razze dei cani da


MONDIALE ferma nazionali, sia colla selezione dei migliori soggetti, sia approfittando di quegli elementi stranieri che potessero concorrere al più pronto risollevamento delle stesse”. Nel 1898 il Kennel Club con l’“Unione Cacciatori Lombardi” raccoglie 204 iscritti e Gerardo Majno ne è presidente. Torino, Roma, Milano si contendono il primato di mostre e sfilano «bracchi di gran taglia», «bracchi leggeri», «incroci», «cani d’attacco» e «pointers di piccola taglia» e di «gran taglia». Genova emula Cremona nelle prove su terreno, a Busto Arsizio si confrontano «bracchi, spinoni ed incroci affini». Il “Libro delle origini” annota persino cani senza nome utilizzando il punto interrogativo. Nel 1904 i soci sono 151 i cani iscritti 1033. RAZZE Cani da ferma, cerca e riporto Cani da seguito Cani da tana Cani da corsa Cani da guardia, d’utilità e di lusso

30 9 13 7 30

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MONDIALE La “grande guerra” non blocca le iniziative: il “Libro Origini Italiano” (LOI) testimonia quanto il conflitto era sofferto dalla nazione: il testo è non a stampa ma dattiloscritto. Una copia per ogni socio. Giulio Franceschi, per l’editore Ulrico Hoepli, aggiorna “Il manuale del cacciatore” a cui collaborano il conte Arrigoni degli Oddi ed il barone Paolo Martinelli. Predomina lo spinone considerato “incontestabilmente il migliore della specie e fin da circa due secoli e mezzo”. Entrano nell’organizzazione personaggi che ne saranno il cardine. Ulisse Bosisio e Giuseppe Solaro che diverrà nel 1950-51 presidente della FCI, con Cerrone e Silva tracciano il primo standard del Bracco italiano. Nell’assemblea del 22 maggio 1926 si decide di istruire la pratica affinchè “venga ottenuto il riconoscimento ufficiale del Ministero della economia nazionale a tutta la molteplice azione del sodalizio”. Giulio Colombo, uno dei personaggi carismatici ENCI, esordisce come giudice nel 1923: diverrà dodici anni dopo presidente del “Club del beccaccino”, uno dei circoli più esclusivi d’Italia e nel dopoguerra pre-

sidente ENCI e sarà tra i più entusiasti promotori di Coppa Europa per cani da ferma di razza inglese. Prendono vigore i “club di razza”. Si precisa lo Standard del segugio italiano ed entra in vigore nel gennaio 1929: Ettore Talè in “Il cane da caccia” edito da Hoepli ed illustrato da Mario Norfini, fra i più noti ed importanti “animalier” del secolo scorso, ne descrive in dettaglio le caratteristiche, Luigi Zacchetti fondatore della “Pro Segugio”, nota in tutta Europa per l’azione a favore del cane da seguita e presieduta poi fra gli altri da Mario Quadri noto alla cinofilia internazionale, in “Manuale del cacciatore col segugio” stampato nel 1937 ne magnifica le doti. Arturo Toscanini diventa socio del Kennel club e vi rimarrà a lungo. Il dottor Luigi Groppi delinea le caratteristiche del “Cane da pastore bergamasco” al cui sviluppo il professor Guidobono Cavalchini docente universitario sul finire del secolo darà notevole impulso. Il conte Ugolino della Gherardesca detta i “criteri di giudizio alle field trials”. Il 3 febbraio 1928 il Consiglio ratifica il “Regolamento delle corse dei levrieri”.

Dal Kennel Club all’ENCI Il 5 luglio1930 Giulio Colombo, Nino Broglio, Rino Radice, Tazzini e Gaspar Voli vengono nominati consiglieri e nella seduta del 10 novembre nasce l’ENCI, Ente nazionale della cinofilia italiana che sostituisce nel nome il Kennel club ed è un segno dei tempi... Si va verso la guerra ed i nomi “stranieri” vengono mutati in altri equivalenti e nazionali. Nel 1937 il Consiglio accoglie le domande a soci del dottor Giovanni Radice destinato a diventare poi presidente e che conquista unanime stima e del dottor Antonio Ridella, veterinario, grande giudice, selezionatore. La cinofilia continua a crescere ed accade nonostante spirino più forti i venti di guerra. Nel febbraio 1939 l’ENCI trasferisce la propria sede in Viale Bianca Maria 23 “per l’incremento preso dalla cinofilia e la necessità di fronteggiare nuove esigenze”, ed è un’altra pagina nel lungo e meraviglioso libro della cinofilia italiana (il resto potrete leggerlo nel volume “Guida Pratica dell’Allevamento Canino” di Royal Canin). Rodolfo Grassi

LE ISCRIZIONI AI LIBRI GENEALOGICI

1900

1910

1920

1930

1940

1948

Continentali Italiani

75

46

56

187

201

340

Continentali esteri

3

7

7

21

390

1036

395

127

251

438

1298

3297

9

24

25

112

398

698

Cani da guardia

9

29

99

227

Cani da difesa

12

185

1760

Cani da pastore

3

55

27

73

2247

Cani di compagnia

9

1O

90

76

628

484

217

614

916

2620

10223

Cani da ferma inglesi Cani da caccia non da ferma

TOTALE 12



Attualità e storia delle Razze Italiane

I magnifici quattro Una breve rassegna dei cani che confermano il primato della Penisola SEGUGIO ITALIANO A PELO FORTE

Storia L’origine del segugio italiano si perde nella notte dei tempi. Cani del medesimo tipo e della medesima statura degli attuali segugi si trovano effigiati nelle due statue di “Diana cacciatrice” (Museo di Napoli) e “Diana scoccante l’arco” (Museo Vaticano). Due scheletri, in perfetto stato di conservazione, sono stati recentemente scoperti in una necropoli longobarda in provincia di Verona identici a quelli dei segugi italiani. Nel castello di Borso d’Este (1600) trovasi un dipinto di un cane che rappresenta alla perfezione il segugio. Aspetto Generale La struttura morfologica è quella di un mesomorfo, il cui tronco sta nel quadrato; armonico rispetto al formato (eterometria) e disarmonico rispetto ai profili (alloidismo). La sua costruzione, bene equilibrata, di simmetria perfetta, di ossatura bene sviluppata con forme asciutte fornite di buoni muscoli e con assoluta assenza di grasso, lo rende capace di seguire la selvaggina dall’alba al tramonto. L’altezza al garrese da terra è pari alla lunghezza del tronco, misurata dall’articolazione scapolo-omerale alla punta estrema dell’ischio. Non si richiede un garrese alto, deve essere di poco superiore al livello della groppa. La lunghezza del muso deve raggiungere la metà della lunghezza totale della testa. L’altezza del torace è di poco superiore al 50% dell’altezza al garrese. Photo di Marco Leonardi di proprietà di Edizioni ALTEA

SEGUGIO ITALIANO A PELO RASO

Storia Le origini del segugio italiano sono antichissime e certamente si deve ricondurre il nostro segugio ai primitivi cani da corsa dell’antico Egitto portati poi sulle coste mediterranee dai commercianti fenici. Così questi antichi cani da corsa sono pervenuti anche in Italia. Si è avuto modo di constatare dall’esame di numerosi disegni egizi delle epoche faraoniche la presenza di cani nell’antico Egitto molto rassomiglianti al segugio attuale. Infatti in essi si nota anche la particolarità delle orecchie pendenti, indubbio segno dell’avanzata domesticità. Si può concludere dunque che l’antico cane da corsa, da non confondere con i levrieri, approdò in Italia dando origine al nostro attuale segugio, che si è conservato pressochè immutato nelle sue linee anatomiche generali. Cani del medesimo tipo e statura dei nostri segugi attuali si trovano effigiati nelle due statue di “Diana cacciatrice” (Museo di Napoli). e di “Diana scoccando l’arco” (Museo Vaticano). Nel castello di Borso d’Este (1600) trovasi il dipinto di un cane rappresentante la perfezione del nostro segugio italiano. Aspetto Generale La conformazione generate è quella di un mesomorfo il cui tronco sta nel quadrato fortemente costruito, di simmetria perfetta, di ossatura ben sviluppata con forme asciutte, fornite di buoni muscoli ma con assoluta assenza di grasso, testa dolicocefala ad assi longitudinali superiori cranio- facciali divergenti, manto a pelo raso. Lunghezza del tronco uguale all’altezza al garrese (sta nel quadrato); l’altezza del torace è uguale alla metà dell’altezza al garrese ossia l’altezza del torace è uguale all’altezza dell’arto anteriore da terra al gomito. La lunghezza della canna nasale è pari alla metà della lunghezza totale della testa.

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i nostri

Cani

Anno 61 num. 6 giugno 2015

CANE DA PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE

Storia Antica razza da gregge le cui origini vanno ricercate in cani da pastore tuttora utilizzati in Abruzzo dove ancora oggi prospera la pastorizia e, in cani da pastore un tempo presenti nella Maremma toscana e laziale. Con la transumanza delle greggi da una regione all’altra, iniziava un naturale processo di fusione, in particolare dopo il 1860. Suggestivo nella statura imponente avvolta nel manto candido che sembra fatto di neve, ha attraversato i secoli rimanendo immagine dei “cani bianchi da pastore” descritti da Marco Terenzio Varrone (116- 27 a.C.) e magnificati da Lucio Giunio Columella (4-70 d.C.) come guardiani integerrimi delle greggi ed efficaci antagonisti del lupo e dell’orso. Aspetto Generale Il pastore maremmano abruzzese è un cane di grande mole, fortemente costruito, di aspetto rustico e nel tempo stesso maestoso e distinto. La conformazione generale è quella di un pesante mesomorfo, il cui tronco è più lungo dell’altezza al garrese; armonico rispetto al formato (eterometria) e relativamente rispetto ai profili (alloidismo). È un cane forte di grande tempra con ottima salute di base e molto raramente necessita di cure aggiuntive a quelle di una equilibrata dieta. È un cane rustico e resistente a temperature rigide e calde oltre che a condizioni climatiche avverse quali temporali nevicate e forte vento. Il suo pelo ha una consistenza semi-vitrea assolutamente non recettivo all’accumulo di sporco e quando è secco con una spazzolatura accurata, con fecola di patate, ritorna bianco candido.

Photo di Marco Leonardi di proprietà di Edizioni ALTEA

CIRNECO DELL’ETNA

Storia II Cirneco esiste in Sicilia dalle epoche più remote. Dallo studio delle razze mediterranee si deduce che il Cirneco debba trarre le sue origini da antichi cani da caccia allevati in età faraonica nella valle del Nilo e diffusi, in Sicilia dai fenici. Si può anche supporre sulla base di ricerche molto recenti che il Cirneco sia razza autoctona della Sicilia e precisamente della regione Etnea poiché i documentari di monete ed incisioni rivelano come il Cirneco colà esistesse sin da molti secoli prima della venuta di Cristo. Aspetto Generale Le forme eleganti e slanciate del cirneco non devono intendersi in contrasto con una costruzione comunque robusta, che deve far trasparire quella sana vigoria e forza fisica tipica del cane da lavoro . La testa asciutta e ben cesellata con orecchie perfettamente dritte ( emblema del cirneco ), la canna nasale rettilinea con assi cranio –facciali paralleli o quasi e tartufo allineato. Muso a punta e preferibilmente di lunghezza pari a quella del cranio, occhi in posizione semilaterale con rime ovali. La costruzione quadrata, il garrese alto con linea dorsale dritta in leggera pendenza e la groppa scoscesa. La coda grossa all’attaccatura ed uniforme per quasi l’intera lunghezza, il pelo corto e ben fitto sulle orecchie, sulla testa e sugli arti, semi lungo ma ben liscio ed aderente alla cute sul tronco ed alla coda, di tessitura vitrea. Il piede compatto e di forma rotondeggiante. L’altezza del torace (47.5% dell’altezza al garrese) leggermente inferiore all’altezza dal gomito a terra (52.5%) è dovuta alla costruzione del cirneco che deve essere alto sugli arti; tale peculiarità è dovuta essenzialmente alla brevità del braccio rispetto alla spalla e all’avambraccio.

Si conclude qui la rassegna delle Razze italiane riconosciute. Le precedenti, sui numeri di aprile e maggio. 15


Chi furono i capostipiti del Chesapeake Bay Retriever

Salvati da un naufragio Due cuccioli erano su una nave che stava affondando quando… Le originali caratteristiche e la scelta di un cucciolo

S

alpato dall’isola di Terranova e diretto in patria, il brigantino col suo carico di merluzzo trasportava anche due selezionatissimi cuccioli della razza locale, provenienti da linee di sangue differenti, così come erano stati commissionati dal commerciante inglese le cui navi, tra cui lo sfortunato brigantino, facevano regolarmente rotta tra Poole e Terranova. Il provvidenziale approssimarsi della Canton, una nave di Baltimora salvò dal naufragio l’intero equipaggio… e con esso i due cuccioli. Era l’autunno del 1807. Una lettera scritta da George Law il 7 gennaio 1845 testimonia l’episodio e l’autore (nipote del proprietario della Canton) descrive quei due cuccioli da lui stesso trasportati nella scialuppa di salvataggio e destinati a dare inizio ad una nuova razza americana, che in pochi decenni era già divenuta degna di nota: l’odierno Chesapeake Bay Retriever. Il pelo dei piccoli naufraghi era corto ma particolarmente denso, nera la femmina e marrone rossiccio il maschio. I due, muniti di speroni, non erano di taglia grande. (ricordiamo che i cani di Terranova che allora

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“Cielo plumbeo e mare in tempesta. Le acque tumultuose sembrano inghiottire un brigantino inglese che sta per affondare in vista della costa americana nord-orientale”. È la vivida immagine di naufragio rappresentata in un classico dipinto ottocentesco, ma anche scena a cui si fa riferimento quando si narrano le origini del Chesapeake Bay Retriever. venivano impiegati nelle attività marinare erano di corporatura assai meno massiccia di quelli allevati oggi). Per ciascun cucciolo Law pagò una Ghinea al capitano inglese e, dopo averlo depositato con la sua ciurma a Norfolk, la Canton riprese la sua rotta per Baltimora. Successivamente, dovendosi reimbarcare, George Law destinò i cuccioli a due differenti proprietari: John Mercer di West River ebbe il maschio, in seguito chiamato Sailor, mentre Canton, la femmina, andò al Dr. James Stewart a Sparrow’s Point, entrambi le località si trovano sulla Baia di Chesapeake. I due vennero in seguito fatti

riprodurre con i più abili nella caccia alle anatre tra i cani della baia. Non risulta siano mai stati accoppiati tra loro, ma i primi libri sull’argomento abbondano di racconti dove vengono evidenziate la loro abilità venatoria e quella dei loro discendenti che divennero famosi nei decenni seguenti. Molte sono le razze canine create dall’uomo nell’Ottocento e gran parte di esse avevano funzioni ben specifiche legate ai mestieri del tempo, tra cui la caccia, questa a quei tempi non era da tutti intrapresa come sport: specie in America molti ne fecero infatti una professione. Negli anni in cui il fucile a cartucce sostituiva il vecchio tipo ad avancarica, anche il compagno del cacciatore doveva evolversi. In questo caso una severissima selezione locale diede come frutto un’autentica macchina da riporto: un cane di costituzione eccezionalmente sana e robusta, abilissimo nuotatore, dotato di grande memoria, determinato ed instancabile nel recupero delle centinaia di capi che potevano venire allora abbattuti in una giornata di caccia, specie alla selvaggina migratoria, anche in mesi che vedevano gli


i nostri

Cani

Anno 61 num. 6 giugno 2015

I COLORI Perché si mimetizzasse, integrandosi il più possibile con la vegetazione delle zone di caccia si ottenne una gamma assai vasta di variabili nella colorazione del mantello, tuttora esistenti, tra cui: erba secca (incluse le varianti chiaro e scuro), tan, sedge (vari toni di fulvo) e diverse tonalità del marrone.

innumerevoli corsi d’acqua della Baia di Chesapeake ricoprirsi di ghiaccio. Questo efficientissimo cane doveva necessariamente avere poche esigenze nella manutenzione. Il suo pelo a doppio strato gli consentiva infatti innumerevoli, anche prolungate immersioni in acque spesso gelide senza che ne soffrisse. La pelle restava infatti asciutta, grazie al fitto sottopelo paragonabile al piumino che protegge gli uccelli acquatici sotto alle penne. Il pelo di copertura, mai lungo (ancora oggi non deve superare i 3,8 cm.), quando il cane si scrollava, restava appena umido. Al termine della giornata di caccia si rientrava alla fattoria, dove al prezioso ausi-

liare veniva concesso un posto al caldo del focolare domestico, assieme agli altri membri della famiglia. La Baia di Chesapeake è una vasta rientranza della East Coast, dai profili riccamente frastagliati e sulle sue sponde Est e Ovest la selezione produsse dapprima soggetti con colori e mantelli differenti, ma ugualmente performanti nella caccia all’anatra (nonché all’oca che, ricordiamo, può raggiungere un peso di 5 Kg). Quando, nel 1877, cani appartenenti alle due varietà si incontrarono a Baltimora in occasione della Mostra dell’Associazione Avicoltori, le caratteristiche in comune erano tali che i soggetti vennero riconosciuti come appartenenti ad un’unica razza: Chesapeake Bay Ducking Dog. Un anno dopo, già con la denominazione Chesapeake Bay Retriever, la razza venne riconosciuta dall’American Kennel Club, prima tra i vari retriever. Orgoglio locale, venne in seguito adottata come mascotte dall’Università del Maryland, Contea di Baltimora. Il primo CBR maschio proclamato Campione Americano di bellezza fu Barnum, nel 1892. La prima femmina: Floss, nel 1911. Nel 1918 nascerà poi il Club che tutela la razza negli USA: l’American Chesapeake Club.

Tra i segni distintivi della razza troviamo: l’occhio molto chiaro, di colore giallastro o ambra, il posteriore che può essere della stessa altezza, o leggermente più alto delle spalle per dare propulsione, il doppio pelo, che tende a ondularsi solo su spalle, collo, dorso, e fianchi. Ugualmente performante in acqua come su terra, la sua potenza non deve andare a discapito di agilità e resistenza. È apprezzato per la sua indole brillante e felice, intelligenza, calma, saggezza e natura di affettuosa protezione. La diffusione in patria è notevole: nel 2012 sono state iscritte 593 cucciolate (1999 soggetti) mentre i dati del 2013 parlano di 587 cucciolate (2145 soggetti). Austria, Danimarca, Germania, Inghilterra, Scandinavia sono tra i Paesi europei dove c’è una maggior concentrazione di allevatori di CBR, ma anche in Italia iniziano a vedersi soggetti di ottima tipicità nei ring espositivi. Dalle origini ai giorni nostri il lavoro dei buoni allevatori ha fatto sì che venissero mantenute le caratteristiche di razza che ne fanno ancor oggi un gran lavoratore per molteplici impieghi: oltre al classico retrieving, cioè il riporto (in gare con o senza selvaggina, oppure in caccia pratica), la

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LA TAGLIA Altezza al garrese e peso: Maschi: cm.58/66. Kg.29/34 Femmine: cm. 53/61. Kg.25/29

razza si sta facendo apprezzare anche da noi in vari settori socialmente utili, tra cui le Unità di Soccorso nautico e alpino e la Pet Therapy, ma le sue grandi doti potranno essere valorizzate in molte altre specializzazioni. Nel Paese d’origine, in-

fatti il “Chessie” è assai popolare e apprezzato come ausiliare nel servizio anti-droga e supporto a malati e disabili, ottenendo ottimi risultati anche in competizioni come: prove di traccia, Obedience, Rally, Agility e, ultimamente anche Coursing. Il Chesapeake sa essere anche un ottimo cane da famiglia, equilibrato , affidabile, rustico al punto giusto. Con i proprietari stabilisce un legame molto stretto, di autentica devozione e in loro onore, a un vigoroso scodinzolio spesso accompagna buffi vocalizzi gutturali che manifestano la gioia per il loro rientro a casa, o semplicemente per dar loro il buongiorno. Partecipa

entusiasta ai giochi dei membri più giovani della famiglia per i quali sviluppa una vera adorazione. Un senso di protettività per la sua famiglia, la casa e le proprietà lo contraddistinguono tra le altre razze da riporto e fa sì che difenda i confini segnalando eventuali intrusi, senza tuttavia mai trascendere. Il suo occhio così chiaro e il suo abbaio convinto tendono comunque a dissuadere chi volesse introdursi senza essere accompagnato da qualcuno di casa. La presenza di un membro della famiglia lo tranquillizzerà, scaricandolo dalla responsabilità che prima sentiva su di sé. Anche se non ci si appassiona all’addestramento classico, si potrà far felice il proprio


Chessie insegnandogli qualche compito che lo faccia sentire utile. L’importante è non pensare che stia bene solo perché gli viene concesso un grande spazio (nessun cane andrebbe trattato come un nano da giardino!) e se gli daremo modo di interagire con noi darà il meglio di sé, regalandoci grandi gioie ed emozioni.

IL RUOLO DELL’ALLEVATORE Quando si cerca un cucciolo è sempre bene rivolgersi ad allevatori seri e preparati, questi potranno documentare le certificazioni ufficiali che riguardano la salute dei genitori. I controlli principali vengono

eseguiti per la displasia del gomito e dell’anca mediante radiografie effettuate da un Veterinario abilitato ufficialmente a cui segue l’emissione di una valutazione scritta rilasciata dalla Centrale di Lettura. Il controllo annuale per le oculopatie viene invece documentato da uno specialista. Esistono anche test genetici per individuare i portatori di pelo lungo, E.I.C. (Exercise induced Collapse) e DM (Mielopatia degenerativa). Il buon allevatore saprà anche orientare la scelta sul cucciolo più adatto alle esigenze e aspettative dell’interessato. È sempre consigliabile una buona socializzazione,

appena completato il ciclo delle vaccinazioni: frequentando la Puppy Class il nostro cucciolo imparerà ad interagire con vari coetanei e, negli anni a venire potremo cogliere i frutti di questi incontri, durante i quali il piccolo riceve anche un’educazione di base che renderà più piacevole la convivenza. Con gentile fermezza si otterrà ciò che viene richiesto. Si può definire il CBR razza a bassa manutenzione, in quanto il mantello non necessita di cure particolari. Sarà sufficiente spazzolarlo nel periodo della muta stagionale. Margie Pozzi (Foto: Marco Leonardi)


Le molte e meravigliose qualità del Labrador

Un cuore grande così Intelligente, affettuoso e vivace odia la solitudine e vuole interagire con le persone. Come mantenerlo in salute

È

quasi impossibile continuare a elogiare le grandi qualità del Labrador più di quanto non sia stato fatto, data la sua grande popolarità. Posso solo aggiungere cosa il labrador non è: un cane da guardia o da difesa, un cane da borsetta (grazie al cielo la sua taglia non lo consente), un tipo raffinato anzi i suoi modi sono molto grossolani ed è molto fisico nelle sue dimostrazioni di affetto (molti proprietari converranno con me). Non è un cane che giunge a noi dal cielo già addestrato, calmo e civilizzato! “Indubbiamente un soggetto che esterni nel suo fenotipo tutte le caratteristiche attitudinali di razza, sarà la gioia di qualsiasi proprietario e un ottimo compagno per qualsiasi famiglia che gli dedichi affetto, anche quando non venga mai condotto a caccia o in gara. Grazie a tali doti innate e al suo finissimo olfatto, si dimostrerà del tutto realizzato anche svolgendo altre mansioni che possano soddisfare il suo desiderio di apprendere e di rendersi utile. Potrà essere impiegato, con una certa disinvoltura, come cane da ricerca e soccorso tanto per il ritrovamento di persone

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disperse come per la ricerca di tartufi, esplosivi o sostanze stupefacenti. Allo stesso modo potrà essere impiegato come cane da terapia o da assistenza. Sarà sufficiente impegnarlo in una qualsiasi attività da svolgere insieme al suo conduttore, nella quale vi sia bisogno di interagire con lui. Proprio a causa di questa sua spiccata intelligenza, vivacità e voglia di interagire con l’uomo, il Labrador detesta essere lasciato solo per molte ore, in taluni casi l’eccessiva solitudine lo porta ad essere estremamente distruttivo”. (Cit.) Per aver il “Bravo Cane” che noi tutti abbiamo sognato è necessario impegno tempo e dedizione il tutto condito con tanta calma e pazienza. Ci sono in Italia ottime “Retrievers School” ovvero Scuole specifiche per Retriever, dove i nostri amici a 4 zampe possono sviluppare tutte le loro eccellenti doti di cani da lavoro o di “perfetti casalinghi”.

IL LAVORO Solo analizzando il lavoro tipico del Labrador e confrontandolo con quello tipico delle altre razze si può facilmente

comprendere il motivo per il quale il nostro cane debba corrispondere ad uno standard sia morfologico che attitudinale. Il Labrador dei nostri giorni dovrebbe essere un cane equilibrato e molto intelligente, forte e sano, mai aggressivo e con tanto desiderio di compiacere l’uomo. Queste caratteristiche, come sottolineato in precedenza, sono il frutto di un lavoro di selezione svolto dagli allevatori per fissare alcune doti naturali presenti nei capostipiti della razza. Quindi, riveste una importanza fondamentale per chi si avvicini a questa razza conoscere la funzione originaria del Labrador e dei Retrievers in genere, che consiste essenzialmente nel riporto della selvaggina abbattuta a caccia. L’articolo uno del regolamento internazionale delle prove di caccia per retrievers può rappresentare il punto di partenza per descrivere lo standard di lavoro del labrador: Gli elementi fondamentali che vengono considerati nel documento sono i seguenti: 1. Steadiness: Atteggiamento di calma e attenzione del cane durante l’azione di caccia, assenza di manifestazioni di stress eccessivo durante l’attesa.


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2. Game-finding ability: capacità di marking e di cerca, uso appropriato dell’ olfatto, capacità di affrontare diversi tipi di ambiente come acqua profonda, terreni cespugliosi e sporchi. 3. Willing to please: docilità, desiderio di obbedire, addestrabilità, attenzione verso il conduttore, desiderio di riportare, bocca morbida. Non è necessario andare a caccia per poter effettuare il lavoro di riporto con il proprio Labrador. Nell’intento di mettere alla prova le doti naturali di un retriever e per addestrarlo al riporto, vengono utilizzati in tutto il mondo degli oggetti di vari materiali e forme chiamati “riportelli” o “dummies”. Questi oggetti vengono nascosti o lanciati, facendo anche uso di appositi fucili capaci di proiettarli a notevoli distanze, in modo da simulare il più possibile il comportamento della selvaggina a caccia. Ogni anno in Italia si organizzano un buon numero di prove di addestramento (Working Test), nelle quali si impiegano esclusivamente riportelli, questo tipo di prove rappresenta il modo più semplice e accessibile a tutti per avvicinarsi al mondo delle prove di lavoro. L’uso dei “dummies” consente anche a coloro che sono contrari alla caccia di vivere le stesse grandi emozioni e condividere con il proprio cane momenti di intensa complicità. Le prove sono organizzate su terreni naturali, in modo da poter valutare il lavoro del cane in ogni situazione compreso il lavoro in acqua. In Italia esistono due diversi tipi di prove di lavoro: i Working Test per Retrievers e i Field Trial per Retrievers. I primi prevedono, come accennato sopra, l’uso esclusivo di riportelli da addestramento, mentre gli ultimi sono vere e proprie prove di caccia su selvaggina abbattuta in presenza dei cani. Per quanto riguarda queste ultime nostro Paese, attualmente le uniche prove di lavoro con in palio il CAC e il CACIT certificati per il Campionato Italiano e Internazionale di lavoro, sono le prove di caccia per retrievers su selvatico abbattuto denominati appunto “Field Trial” (Cit. A. Zoccali).

CURA E SALUTE Il Labrador è cane rustico e necessita di poche cure ed il suo il mantello ha una straordinaria capacità di rimanere pulito, la particolare tessitura del pelo “impermeabile” gli permette di eliminare in poco tempo fango e sporco. E normalmente sufficiente una bella spazzolata con una normale brusca o con spazzole con setole naturali, evitando cardatori che potrebbero danneggiare il sottopelo. Una buona spazzolata quotidiana è utile a liberarsi del pelo morto. Un bagno è necessario di tanto in tanto ma

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COLORI DEL MANTELLO I colori del Labrador Retriever sono 3: Completamente nero, Giallo o Cioccolato. Il Giallo può andare dal Crema al rossiccio. È mmissibile una macchiolina bianca sul petto. Il colore dominante è il nero, Il giallo ed il cioccolato sono recessivi. Nel 1923 in Inghilterra fu fondato “The Yellow Labrador Retriever Club”, ancora oggi molto attivo. La ragione per la quale questo specifico Club fu fondato è stato un incidente accaduto nel 1923 durante lo svolgimento di uno show ufficiale, il commissario di ring non credendo possibile l’esistenza di altri colori al di fuori del nero ha tentato di escludere dalla competizione un Labrador giallo; l’incidente si è poi risolto con l’assegnazione del primo premio a quest’ultimo e la fondazione di un Club specifico per la tutela del Labrador giallo.

il meno frequente possibile sempre per non rovinare la qualità del mantello. Il Labrador non va mai tosato, è permesso l’uso delle forbici solo per accorciare leggermente il pelo sulla punta della coda. Il suo pelo è soggetto ad un ricambio naturale (muta) in questo periodo, generalmente stagionale, si verifica un’abbondante caduta del sottopelo. Essendo un cane forte e di costituzione robusta, poche sono le patologie che lo interessano, tra queste le più gravi sono: la

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displasia dell’anca, patologia che interessa l’articolazione coxo-femorale e che nelle forme più gravi si manifesta con zoppia a carico dell’arto posteriore. La displasia del gomito, un’alterazione della formazione dell’articolazione del gomito del cane, che nei casi gravi può portare a zoppia a carico dell’arto anteriore ed artrite. Displasia della retina: congenita e si manifesta con un sviluppo anormale della retina.

Atrofia Progressiva della Retina: PRA patologia ereditaria che porta alla degenerazione progressiva ed irreversibile delle cellule della retina, questa comporta la perdita progressiva della visione (notturna e poi diurna) e può portare alla cecità totale. Per evitare la trasmissione di questa patologia si possono effettuare degli esami genetici presso laboratori specializzati. Per quanto riguarda le più comuni: displasia dell’anca e del gomito, in Italia, dopo la nascita della seconda centrale accreditata per la lettura, i controlli ufficiali vengono in parte eseguiti presso la Ce.Le. Ma.Sche di Ferrara e in parte presso F.S.A. di Cremona. Entrambe le centrali di lettura, in base all’art. 12 del disciplinare, sono tenute ad inviare, con cadenza mensile, i dati relativi alle letture eseguite sia all’E.N.C.I. che all’associazione specializzata di razza. Le due centrali, per quanto riguarda la valutazione dell’articolazione coxo-femorale, oltre alla valutazione con metodo FCI, integrano la valutazione con quella eseguita con il metodo Willis di BVA/KC. Sarebbe auspicabile vedere pubblicate queste statistiche in un “Data-Base” in modo da rendere noto il numero totale di soggetti radiografati in un singolo anno. Ad oggi non è possibile rilevare la percentuale di soggetti radiografati rispetto ai soggetti radiografabili, quindi non è possibile rilevare l’incidenza statistica di ogni grado. In ogni caso non si ritiene che questa per-


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centuale sia superiore al 20% una percentuale piuttosto bassa se si tiene conto che in certi Paesi si arriva anche al 57%. Si auspica che il miglioramento dei sistemi informatici possa arrivare, anche nel nostro Paese, alla rapida estrapolazione di queste notizie indubbiamente molto utili nella selezione. Concludendo questo viaggio in compagnia del Labrador Retriever vorrei ricordare un concetto che mi ha colpito, che rimarrà sempre impresso nella mia mente e che in questo particolare momento storico assume grande valore: “l’allevatore non deve ritenersi creatore o innovatore della razza ma mero “Custode Della Razza”, una razza che ci è stata lasciata in eredità da altri allevatori prima di noi.” L’allevatore è colui che ha in mano le sorti della nostra razza e ha quindi l’obbligo morale di custodirla e tutelarla, difendendola dagli eccessi. Rosa Agostini (fine)

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Il Rapporto Assalco – Zoomark disegna la mappa degli animali d’affezione nel nostro Paese

Fido e gli altri in famiglia

Pastore Tedesco Foto Eleonora Caci

Sono sempre di più le persone che condividono la vita con un pet. Secondo la gran parte dei proprietari intervistati, gli animali trasmettono serenità e gioia di vivere

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li italiani sono sempre più un popolo ‘pet-friendly’, in barba alla crisi economica. Gli animali da compagnia in Italia risultano essere infatti circa 60 milioni, quanto la popolazione nazionale - di questi più di 14 milioni sono cani e gatti (48,2% cani e 51,8% gatti) e 46 milioni altri piccoli animali tra cui pesci, uccelli, rettili e roditori - e sono ritenuti presenze importanti e fonte di benessere nelle famiglie degli italiani. È quanto emerge dal rapporto Assalco-Zoomark, realizzato dalla Associazione nazionale tra le imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia (Assalco) in collaborazione con l’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) e Iri Information Resources. Quest’ultima edizione, presentata a Bologna in occasione di Zoomark 2015 International, è completata da un’indagine GfK Eurisko svolta per Assalco nei primi mesi dell’anno 2015, da cui emergono alcuni elementi importanti. Gli italiani sono in generale convinti dell’in-

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fluenza positiva della presenza di un animale da compagnia in famiglia poiché attribuiscono ai pet la capacità di generare benessere e di favorire uno stile di vita sano e piacevole. Secondo il 67% degli italiani e il 74% dei proprietari, vivere con un animale d’affezione può produrre effetti positivi sulla salute fisica e stimolare l’intelligenza (rispettivamente per il 67% del totale e il 76% dei proprietari). Chi vive con un pet ha la fortuna di averne esperienza diretta, e ne riconosce gli effetti positivi sulla salute psicologica (95%): riduzione dell’ansia, diminuzione della tensione e attenuazione dei problemi legati alla depressione. Inoltre, chi ha un cane accanto testimonia il beneficio di stimolare attività fisiche all’aria aperta, come passeggiare e correre insieme (94%). Tra i benefici apportati dalla presenza degli animali d’affezione in famiglia, il miglioramento della socialità e della comunicazione emerge al terzo posto nell’indagine, dopo gli stimoli a svolgere attività fisica e gli effetti positivi sul benessere psicologico. Gli animali in famiglia trasmettono a gran parte dei proprietari intervi-

stati serenità e gioia (43% del totale), mentre tra i giovani (14-24 anni) si accentuano l’allegria e il divertimento (55%). I dati di quest’anno rafforzano l’evidenza emersa dall’indagine Iri 2014 (inclusa nel VII Rapporto Assalco-Zoomark): il 92% delle persone che vivono con un animale da compagnia ritiene di non poterne più fare a meno in quanto parte integrante della famiglia e fonte di benessere. Anche se le ricerche sul benessere procurato all’uomo dai pet coinvolgono prevalentemente cani e gatti, molti sono gli animali d’affezione che influiscono positivamente sulle persone: secondo alcune ricerche svolte negli ultimi anni sono numerosi i benefici che si possono ottenere dalla contemplazione dei pesci in un acquario, in particolare la riduzione dei livelli di stress e di ansia piuttosto che della tensione muscolare e della frequenza cardiaca. Ma anche gli uccellini da compagnia possono, per esempio, allietare la giornata ai pazienti delle case di cura, contribuendo a creare situazioni positive, grazie semplicemente all’osservazione di questi piccoli animali.



ISRAELE Il Convegno sulla razza nazionale Canaan dog al lavoro

Il Canaan Dog nel suo deserto I cinquant’anni dal riconoscimento: occasione per fare un’analisi delle notevoli doti della razza. La vita con i beduini

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uesto evento speciale ha celebrato i 50 anni del riconoscimento del Canaan Dog come razza nazionale di Israele da parte del Kennel Club Israeliano e della FCI, ed ha fornito nuova conoscenza della razza e del suo Paese d’origine. I visitatori stranieri sono stati ospitati nei loro primi giorni in Israele dagli allevatori locali per prendere contatto con il Paese ed il suo stile di vita. La conferenza, tenutasi il 20-24 marzo, è iniziata con il seminario del prof. Zeev Trainin, Presidente della Commissione Scientifica della FCI, che ha parlato dell’importanza per la cinofilia dei cani primitivi, in particolare del Canaan Dog. La dott.ssa Monica Baar dell’Università di Groningen, Olanda, ha parlato in seguito dello sviluppo del legame fra uomo e cane, ed in particolare dello sviluppo dei cani ausiliari (service dogs). Ha ricordato la prof. Rudolphina Menzel, che ha recuperato il Canaan Dog, ben nota anche per il suo lavoro sui cani guida per i ciechi. L’ultima conferenza è stata tenuta da Myrna Shiboleth del Shaar Hagai Kennel, una delle organizzatrici della conferenza, allevatrice di Canaan e giudice, che ha

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parlato del cane biblico nel XXI secolo e come vivere felici e con successo con il Canaan Dog. Le conferenze sono state seguite da una discussione fra gli allevatori, provenienti da Stati Uniti, Inghilterra, Italia, Francia ed Israele, sul futuro della razza. Dopo il convegno i visitatori si sono spostati verso sud di Israele nella scuola di Hatzeva, insediamento agricolo nel deserto, per vedere e capire l’ambiente in cui vive il Canaan Dog. Lo scenario in questo periodo dell’anno è bello e unico, verde e pieno di fiori selvatici dopo le piogge dell’inverno. Il mattino presto del sabato c’è stata la visita guidata al “birdwatching” , ancora nel deserto, e poi in tarda mattinata il Raduno del Canaan Dog ad Hatzeva, con in palio il nuovo titolo di Desert Winner. Circa 20 i soggetti iscritti, con partecipanti dall’estero, giudicati da Agnes Ganami Gertes. Punto di grande interesse, il BOB è stato assegnato ad una femmina nata libera nel deserto del sud della Giordania. La cooperazione fra gli appassionati di Israele e della Giordania ha reso possibile portarla in Israele e registrarla. Bat Jarden me Dibaan Jeyni, “Janey” è il primo cane nato libero a diventare Campione di Israele, e in questa esposizione ha avuto l’onore di di-

ventare BOB e primo Desert Winner. Janey è anche un cane da lavoro, guardiano di pecore. Ha avuto due cucciolate e alcuni dei suoi cuccioli sono all’estero per portare nuove linee di sangue nella razza. Un suo figlio di seconda cucciolata, Dixon me Shaar Hagai, è stato il miglior giovane della esposizione. Il miglior maschio e BOS è stato un Canaan nato in Svezia, che vive in Francia, Ch. Chanco’s Kavah, esempio dell’aura internazionale dell’evento e della razza. Il giorno successivo è stato organizzato un tour nelle aree sud del deserto, origine di molti fondatori della razza, dove è ancora possibile trovare cani che vivono allo stato libero e lavorano con le greggi dei beduini. Con la modernizzazione del loro stile di vita molti beduini non vivono più in maniera tradizionale e non hanno più cani. Anche la grande espansione di insediamenti in questa area ha contribuito a ridurre l’ambiente in cui i cani vivevano in passato. Quando abbiamo preparato questo tour non potevamo sapere se saremmo stati fortunati nell’incontrare alcuni di questi soggetti allo stato libero. Ma la fortuna è stata con noi. Abbiamo trovato un buon numero di greggi beduine accompagnate dai loro cani, alcuni magnifici esemplari della razza.


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Cucciolata nata nel deserto

Così gli ospiti hanno potuto vedere le loro condizioni di vita e valutarli come cani da lavoro per i pastori e guardiani per le greggi. È importante notare che i Canaan hanno il compito di fare la guardia e tenere lontano i predatori, ma non di essere cani di attacco. Quando ci siamo avvicinati i cani, anche se abbaiavano e ringhiavano, non hanno mai cercato di attaccare, consapevoli del fatto che i loro padroni beduini ci avevano permesso di avvicinarci. Il momento più interessante della giornata è stato quando ci siamo avvicinati al villaggio beduino di Hura. Questo è un luogo dove venivano buttate le carcasse di pecore e dove gli avvoltoi giravano. Un maschio Canaan era sul posto e ci fermammo per cercare di arrivare più vicino. Il cane cercò di allontanare il nostro gruppo e quando ci avvicinammo di più una femmina uscì da un folto cespuglio e cominciò ad abbaiare verso di noi. Potemmo immediatamente vedere che stava allattando ed anche lei cercò di allontanarci ma fummo capaci di trovare i suoi cuccioli, 4 femmine di circa 6 settimane nascoste sotto un fitto cespuglio e su un giaciglio di vecchie pelli di pecora. I cuccioli erano sicuri di sé e non paurosi,

ovviamente non avevano mai avuto contatto con le persone. Erano paffuti e completamente privi di parassiti. Entrambi i genitori, che sorvegliavano a distanza senza avvicinarsi al nostro gruppo di 20 persone, erano anch’essi in eccellenti condizioni fisiche. È veramente raro trovare cuccioli nati liberi e in età in cui sia ancora possibile avvicinarsi. È stata una esperienza emozionante, e uno dei cuccioli è venuto con noi per portare una nuova linea di sangue. Il giorno è finito con la visita ad una delle più spettacolari aree del deserto, il grande cratere, e abbiamo avuto la opportunità di ammirare il tramonto dietro le colorate colline rocciose. L’ultimo giorno fu dedicato ad un giro sul Mar Morto ed un visita a Gerusalemme. Nessun viaggio in Israele è completo senza aver visto i siti della città santa di Gerusalemme. Un magnifico spirito si è instaurato e nuove amicizie si sono formate durante questo incontro. La nostra speranza è che questo sia stato un impulso per continuare a lavorare sulla razza dei Canaan e per capire un cane biblico che vive nei tempi moderni. Eytan Hendel (traduzione dall’inglese di Adriana Griffa)

Raduno. BOB e BOS

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Pastore Scozzese Foto Giulia Cucco

parte del maschio, quali restringimenti, anelli fibrosi, o lacinie all’interno del canale vaginale.

Quando è utile e come avviene l’inseminazione artificiale

Se il padre è in provetta Due ricercatrici dell’Università di Padova spiegano tecniche e vantaggi di un intervento a volte necessario

L

’inseminazione artificiale (IA) è diventata un ausilio importante nella riproduzione della specie canina. L’IA ci permette di ottenere gravidanze nel caso in cui non sia possibile un accoppiamento naturale, ad esempio a causa della distanza tra i soggetti, oppure se il seme non è di buona qualità e necessita di essere manipolato prima di inseminare la femmina, come nel caso di utilizzo di seme refrigerato o congelato (Romagnoli et al., 2014). L’IA trova impiego anche nel momento in cui si voglia evitare il rischio di trasmissione di patologie attraverso l’accoppiamento naturale, quali Herpes Virus canino o Brucella canis. Per effettuare un’inseminazione artificiale nel momento ottimale del ciclo estrale, è indispensabile riuscire ad individuare il momento dell’ovulazione. Infatti seppure durante l’accoppiamento naturale gli spermatozoi sopravvivono per un tempo molto lungo (anche una settimana) nelle vie genitali femminili, lo stesso non accade quando la deposizione del seme avviene per via artificiale. Particolare attenzione al giorno in cui viene effettuata l’inseminazione deve esser posta in tutti quei casi in cui si utilizza seme refrigerato e congelato in quanto entrambe le tecniche di conser-

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vazione del materiale seminale determinano un elevata riduzione della longevità e fertilità degli spermatozoi. Il monitoraggio del ciclo nella cagna inizia 4-5 giorni dalla comparsa delle prime perdite ematiche vulvari. La prima fase del monitoraggio prevede il prelievo di cellule vaginali, per valutare il grado di cheratinizzazione dell’epitelio vaginale. Nel momento in cui le cellule cheratinizzate sono al 70%, si può iniziare ad associare l’analisi delle cellule vaginali e i prelievi ematici per il dosaggio della concentrazione sierica di progesterone. Quando la quantità di cellule vaginali cheratinizzate è pari al 100% e la concentrazione sierica di progesterone è compresa tra 4 e 10 ng/ml, possiamo affermare che la cagna è in fase di ovulazione (Concannon et al, 1975; Concannon, 2011; de Gier et al., 2006) Molti gruppi di ricerca oggi si stanno orientando a rendere più precisa l’individuazione del giorno dell’ovulazione mediante monitoraggio ecografico delle ovaie durante la fase periovulatoria. Anche la visualizzazione della mucosa mediante endoscopia vaginale permette di determinare tutti i cambiamenti indicativi di ovulazione nonché, per i soggetti alla prima monta, di eventuali anomalie morfologiche della vagina che possono rendere impossibile l’intromissione del pene da

Esistono due tipi di IA: intravaginale e intrauterina. L’IA intravaginale prevede la deposizione del seme all’interno della vagina, senza superare la cervice e può essere sfruttata nel caso in cui si utilizzi seme fresco. In questo caso è necessaria la presenza del maschio in ambulatorio per effettuare il prelievo del seme e subito dopo l’inseminazione. L’IA intravaginale prevede l’utilizzo di un catetere semi rigido e l’iniezione del seme una volta che il catetere è stato posizionato in modo adeguato. L’inseminazione artificiale intrauterina (IU) è una procedura più complessa, che prevede la deposizione del seme direttamente all’interno dell’utero. Questo avviene attraverso un passaggio non invasivo di vagina e cervice. In questo caso è necessario l’ausilio di apparecchiature specialistiche, quali un endoscopio rigido collegato ad un monitor e cateteri di dimensioni molto ridotte (Romagnoli et al., 2014) La quantità di seme utilizzata in questo caso è compresa tra 1 e 3 ml, variabile in funzione della taglia del cane (Macedo et al., 2012). Questo tipo di inseminazione permette di lavorare con seme fresco, refrigerato e congelato. Essendo una procedura molto poco invasiva, la cagna tollera molto bene le manipolazioni necessarie durante l’inseminazione, senza bisogno di ricorrere a sedazione. Importante risulta anche valutare la numerosità degli spermatozoi prima di procedere con l’inseminazione artificiale, la morfologia e soprattutto la motilità prima della deposizione del seme così come prima di refrigerare o congelare il materiale seminale dello stallone. L’IU aumenta le possibilità di ottenere una gravidanza, soprattutto quando si usa un seme di scarsa qualità, con scarsa concentrazione, motilità o morfologia alterate e in caso di ipofertilità della femmina utilizzata per la monta. Inoltre, nel caso di impiego di seme congelato, l’unica possibilità di ottenere una gravidanza è deporre il seme direttamente nel lume uterino (Romagnoli et al., 2014). Grazie allo sviluppo di sofisticate attrezzature, l’inseminazione intrauterina è diventata oggi una procedura di routine per il veterinario che si occupa di riproduzione. Essa garantisce buoni risultati in termini di percentuale di gravidanze e numerosità di cuccioli al parto, se associata ad un adeguato monitoraggio della femmina e una ottimale manipolazione del materiale seminale. Marta Cecchetto, Chiara Milani Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute, Università degli studi di Padova.



Un legame profondo che unisce numerosi artisti di tutto il mondo

Il cane

nel cuore Una carrellata di scrittori e poeti di tutte le epoche che hanno dedicato le loro opere ai loro amati cani

La

poetessa statunitense Emily Dickinson (1830-1886), sempre vestita di bianco, autoreclusa volontariamente nella sua luminosa casa con giardino, aveva come compagno di lunghe solitudini Carlo, un grosso Terranova nero che le faceva compagnia quando suonava il piano e nelle passeggiate in giardino. Quando le fu regalato da cucciolo dal padre, immediatamente divennero inseparabili. Lei lo chiamò Carlo, come il protagonista

di uno dei suoi libri preferiti. Carlo era un cane grande e pieno di energia che amava correre nei prati e nei boschi. Erano una strana coppia, una donna minuta e un cane gigantesco che insegnò a Emily a prendere fiducia in se stessa per vagare ed esplorare i boschi e le colline vicino a casa sua, ed è spesso menzionato nelle sue storie e poesie. Questa toccante vicenda è diventata un libro (Emily and Carlo scritto da Marty Rhodes Figley e illustrato da Catherine Stock) e getta una nuova luce sulla vita della famosa poetessa solitaria di Amherst, Massachusetts.

Emily Dickinson

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La scrittrice Edith Warthon (1862-1937), è stata la prima donna a vincere un premio Pulitzer per The Age of Innocence nel 1921. Anche lei statunitense, con il marito Teddy adottarono una serie di Chihuahua e di cani di piccola taglia. La coppia che non ebbe figli, condivise l’intera esistenza con i loro cani e sono molte le immagini che li ritraggono in ogni situazione, sempre in compagnia dei loro beniamini. Virginia Woolf (1882-1941), dedicò un intero libro, a Flush il Cocker spaniel di Elizabeth Barrett Browning (1806-1861). Attraverso l’ottica di Flush, la Woolf ci racconta la vita della poetessa inglese Barret: dalla sua malattia, al matrimonio col poeta

Elizabeth Barrett Browning


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Il mio cane è morto Robert Browning, alla fuga in Italia, alla nascita di Pen, figlio dei due poeti. La stessa Elizabeth Barrett Browning dedicò al suo Flush una poesia. Il cagnolino preferito di Virginia Woolf era invece un Irish terrier di nome Shag. Emily Brontë (1818-1848), oltre al fido Irish terrier Grasper, viveva con un meticcio dal cattivo carattere di nome Keeper, capace di amore e di fedeltà a pochi eletti, ma feroce verso gli altri. Quando Keeper decise di fare i suoi pisolini sul letto Tabby, il maggiordomo, chiese a Emily di intervenire. Lei, ingaggiò una vera e propria lotta con il cane, trascinandolo per le scale mentre lui ringhiava. L’episodio convinse il cane che conveniva obbedire. Tra i due si instaurò un rapporto di profonda amicizia, Keeper la seguiva ovunque. Alla morte di Emily, Keeper seguì il funerale, entrò in chiesa accovacciandosi nei primi banchi e poi la accompagnò sino al camposanto. Tornato a casa, passò tutte le sue notti davanti alla porta chiusa della stanza di Emily, fiutando sotto la porta e uggiolando sino a mattina. Doroty Parker (USA 1893-1967) scrittrice tormentata per via delle idee politiche,

Lo sotterrai nel giardino insieme ad una vecchia macchina ossidata. Lì, non più sotto, ne più sopra, si unirà con me un giorno. Ora ormai se ne è andato col suo pelame, la sua maleducazione, il suo naso freddo. Ed io, materialista che non crede nel celeste cielo promesso per nessun umano, per questo cane o per ogni cane credo nel cielo, sì, credo in un cielo dove io non entrerò, però lui mi attende ondulando la sua coda di ventaglio perché io al giungere abbia amicizie…

amava profondamente i cani, ne ebbe tantissimi, di tutte le razze e sono famose le sue discussioni con il personale degli hotel dove alloggiava che non li volevano ospitare. Alcuni dei suoi cani furono: Bunk, un Boston terrier; C’est Tout, un Barbone,

Cora, un Bedlington; Flic un Boxer, Fraulein un Bassotto…..la lista è ancora lunga… ma la sua predilezione era per i Barboni. Pablo Neruda (1904-1973) poeta cileno acclamato in tutto il mondo, dedicò al suo cane, un Cow Chow, una toccante poesia, qui sopra il primo brano. Renata Fossati

Edith Warthon

Doroty Parker

Pablo Neruda

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La mia razza in

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righe

I Bracchi del nonno Un suggestivo ricordo del nipote di Bartolomeo Sola

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arlare di un nonno non è sempre facile, anche perché si mescolano facilmente i ricordi personali con quelli di altri, magari opposti ai tuoi. Mio nonno, e credo che su questo siano tutti d’accordo, è stato un precursore, una pietra miliare della cinofilia italiana: giudice, cacciatore, ha vissuto con i cani condividendone la passione per la caccia, le gioie ed i dolori. Stiamo parlando dell’altro secolo e per l’esattezza del 1900, anno di nascita di Bartolomeo Sola, piemontese nato ai confini tra la provincia di Torino e Cuneo, personaggio non facile, che ha contribuito allo sviluppo delle razze cinofile italiane, alla crescita dell’ENCI e che si è divertito nella caccia a quaglie, beccaccini, beccacce, lepri e tutto quanto i suoi Pointers, Setter, Bracchi o Segugi riuscissero a scovare, puntare, lanciare e riportare. All’inizio del ‘900 la caccia era un’altra cosa e i cacciatori, anche. Per darvi un’idea del cacciatore Bartolomeo e del personaggio non facile, ricordo il suo racconto di quanto, militare nel vercellese, nel 1918, in piena guerra, chiese al suo superiore di poter andare a casa per Natale per catturare e portare a sua madre la lepre per le festività: ottenuto il rifiuto partì lo stesso, cacciò la lepre, la portò alla madre e poi ritornò in caserma per andare direttamente in prigione (per fortuna aveva un superiore comprensivo che si limitò a punirlo così). Più avanti nel ‘900 il cacciatore partiva la mattina presto e difficilmente prendeva la via del ritorno se la sporta non era piena. Mia madre, figlia di Bartolomeo, ricorda che per tutto il periodo della guerra (la seconda) lei andava a scuola portandosi come pranzo pezzi di fagiano, pernice etc… non tanto per sciccheria, quanto per il fatto che non c’era altro da mangiare. Bartolomeo cacciava un po’ di tutto, a seconda del periodo, ma la felicità nei suoi occhi era quando tornava a casa con pernici e beccacce cacciate rigorosamente in territori liberi (ultimamente in riserva). Per altro la sua felicità non era condivisa dalla nonna che doveva spiumare la selvaggina e poi cucinarla; a questo proposito, ricordo la ricetta della pernice che non so se sia stata inventata da Bartolomeo, ma che lui richiedeva sempre: si prende la pernice, dopo averla pulita, avvolgerla con fette sottili di lardo, impacchettarla nel cavolo, coprirla di nuovo con

ladro ed un nuovo rivestimento di cavolo, in pentola coperta d’acqua si lascia cuocere lentamente fino a che l’acqua è tutta evaporata ed il lardo sciolto... Del nonno ho ancora alcuni oggetti da lui creati: come il bilancino per pesare la polvere da sparo e i pallini per le cartucce che si preparava da solo, così come la macchina fotografica Agfa con scritte a mano le distanze per il fuoco dell’obbiettivo, un quadro da lui dipinto, ed una tela di Rubens Fratta raffigurante il 1° campione italiano di caccia Full un magnifico Setter bianco e nero di sua proprietà. Il giudice di cani Bartolomeo Sola lo ricordo per i suoi commenti di ritorno dalle esposizioni e gare canine del tempo, che lo impegnavano in trasferte a Cecina, Cingoli, Volterra, Rapallo... dove allegramente si ritrovava con i suoi amici giudici e cacciatori, per poi raccontarmi della bellezza dei

campioni presenti, dettagliandomi il rapporto tra la misura del naso e la fronte, i loro CACIB e CAC ed altre definizioni a me sconosciute, insistendo sul fatto che quel piccolo bozzetto sulla testa non doveva proprio esserci per ottenere la perfezione assoluta. Conclusione: non sono mai diventato un cacciatore, non ho più avuto cani da quando il nonno non poteva più tenerne, fino a quando mia moglie non si è pesantemente appassionata al Bracco Italiano ed adesso siamo alla seconda cucciolata con 9 bracchi in casa. Entrambi non siamo cacciatori con il fucile, ma sia noi, coi nostri Bracchi. Passeggiamo volentieri in campagna dove viviamo con i nostri figli e dove i nostri cani annusano ovunque, alla ricerca dell’eterna preda. Sergio Carità



Collie smooth Foto Francesca Mussi

Conoscere il cane in ogni suo aspetto aiuta l’apprendimento

Così Fido impara

La motivazione è alla base dell’educazione. Nella quotidianità e nelle varie discipline sportive il rapporto tra le parti deve restare in equilibrio. Il ruolo dell’addestratore

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uando si costruisce una casa, si parte dalle fondamenta. Se non sono solide, prima, o poi ci saranno dei problemi strutturali che porteranno a una catena d’inconvenienti e a poco servirà mettere dei rattoppi: la situazione si ripresenterà, e ancora più grave. Questo paradosso figurativo, ma esemplare nella sua essenza, serve per configurare il panorama dell’apprendimento canino.

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Un cucciolo è come un cantiere in opera, e l’uomo interviene con svariati mezzi (metodologie) per plasmarlo a suo piacimento. Sennonché, le dinamiche che intervengono nel percorso educativo e addestrativo tra il cucciolo e noi umani, vanno ben al di là, dei cedimenti strutturali di un palazzo in costruzione. Le numerose ricerche sull’apprendimento prodotte dalle Università di mezzo mondo hanno ampiamente dimostrato quanto sia sensibile la sfera emotiva dei cani e di come si debba tenerne conto durante

l’educazione e l’addestramento al fine, tra l’altro, di un minor dispendio di energie e di denaro. Il concetto di obbedienza è stato spesso confuso con l’atteggiamento di sottomissione. Secondo alcuni, il cane deve obbedire, e basta. È l’uomo che conduce la relazione, maneggia l’ambiente, stabilisce le regole e questo è ovvio ma non c’entra nulla con la pretesa di avere un animale che obbedisca ciecamente alle nostre richieste perché, oltre ad essere crudele è un


sistema che non funziona, stressa talmente tanto il cane che alla fine, lo distrugge psicologicamente e fisicamente mandando a farsi benedire il lavoro, le energie spese e il denaro impiegato. La costrizione e la sottomissione sono “utili” solo nei casi di estrema pretesa e crudeltà quando l’eccesso di richiesta finisce con la morte dell’animale: vedi i combattimenti tra cani, una carneficina operata dall’uomo dove gli istinti sono manipolati ed esasperati. Un cane sottomesso completamente al volere dell’uomo è come un robot che ha imparato a decodificare segnali precisi ed a reagire: stimolo e risposta. Questi condizionamenti pressanti e nel tempo, irreversibili, renderanno il cane sempre in ansia, nevrotico e incapace di valutare che cosa, in effetti, stia accadendo in quel momento nell’ambiente poiché la sua mente condizionata dalla durezza delle pretese dell’uomo avrà perso l’abitudine di valutare in autonomia i segnali ambientali. Il condizionamento è parte integrante della nostra esistenza: siamo tutti condizionati…anche da un semaforo rosso… perché sappiamo bene cosa succederebbe se non lo rispettassimo. La questione non è negare il condizionamento ma come utilizzarlo durante l’apprendimento. Gli attori in scena dovrebbero rispettare le parti loro assegnate: il maestro insegna e l’allievo impara. E, per essere un buon maestro, è necessario conoscere bene l’allievo che, oltre alle quattro zampe, possiede istinto, intelligenza, sensibilità e voglia di imparare. Il cane, animale sociale per eccellenza, ama stare con gli umani, e vorrebbe condividere, sperimentare e apprezza di essere considerato, amato e di far parte della scena. La barriera del linguaggio che ha sempre costituito un problema per la comunicazione tra le parti in causa è stata ben scavalcata ai giorni nostri, da innumerevoli metodologie educative/addestrative: dolci, gentili, compensative, comprensive, modellanti e via discorrendo, un salto di qualità, che ha permesso di ottenere risultati sempre più interessanti, a volte, sorprendenti. Come quel Border Collie (di certo, non l’ultimo della lista), che nel giro di 5 anni ha imparato oltre 1000 parole, sapendole anche suddividere per categorie (bambola piccola o grande, palla rossa o gialla ecc.). Certo, un caso eccezionale che ha permesso di valutare quanto possano essere ancora sorprendenti le capacità cognitive dei cani. Lavorava 5 ore al giorno, tutti i giorni, il resto della giornata lo passava come un cane di casa, perché il rischio latente era lo stress: se si fosse stancato troppo, il gioco sarebbe finito, perché l’interesse a giocare avrebbe lasciato il posto alla stanchezza mentale, alla perdita d’interesse.

Alla domanda del perché i cani siano così disponibili a imparare, si potrebbe rispondere come sopra: che è nella loro indole la condivisione dell’ambiente con l’uomo. Imparare per partecipare e per ottenere la massima ricompensa: stare al nostro fianco. Di certo, quando si comincia a insegnare, si parte dall’alfabeto e, per superare la barriera del linguaggio, servono degli strumenti che medino l’ambiente, che facciano capire al cane che tutto va bene che non ci sono pericoli che apprezziamo quello che sta facendo, quindi: bocconcini, giocattoli, carezze ecc. sono degli ottimi “mediatori ambientali” per insegnare al cane l’alfabeto dell’educazione. A seguire, il percorso si fa più articolato, le specializzazioni sportive, l’impiego nel sociale, ma anche semplicemente la condivisione quotidiana richiedono al cane uno sforzo in più per stare al passo con le nostre continue richieste ed è qui che l’equilibrio tra le parti può avere degli scossoni perché i cani non sono tutti uguali, il contesto ambientale è variegato da miriadi di variabili e in questo carosello di stimoli è l’uomo che deve adeguarsi alle capacità del cane, non certo il contrario, se vuole ottenere il meglio dal suo piano educativo e addestrativo. Le doti dei cani sono innumerevoli ma non sono state date in fotocopia, ogni cane ha la sua testa e il suo modo di vedere il mondo e di agire di conseguenza. Durante il percorso educativo, bisogna tenere in conto almeno due variabili fondamentali: la salute e la motivazione. La prima è facilmente riscontrabile con l’aiuto di un veterinario e del buonsenso, consentendo al cane una vita sana, un’alimentazione adeguata, vaccinazioni, protezione dai parassiti ecc. La seconda è altrettanto articolata ma con tutta probabilità meno indagata. Si dice spesso che il cane deve essere interes-

sato a ciò che fa, del come sia importante attrarre la sua attenzione ma spesso tutto questo ha come obiettivo l’esecuzione e la ripetizione di un esercizio fine a se stesso. Certo, è importante che apprenda un determinato compito e pertanto, la ripetitività delle prove è inevitabile ma è anche necessario osservare quando il cane perde interesse per quello che fa senza farlo passare per un “dispetto” o per una disobbedienza. Anche i cani soffrono di “noia da prestazione”, non per questo sono disobbedienti ma sono stanchi di ripetere le stesse azioni. Mantenere alta la motivazione al fare è un’arte difficile da mettere in atto anche per le variegate risposte che i cani danno. Ci sono razze che si stressano meno durante la ripetizione degli esercizi rispetto ad altre e questo è un buon metro di valutazione per scegliere il cane adatto a un compito specifico. La motivazione al fare è parte integrante della sfera emozionale, più della mente che sa di dover obbedire a un comando che ben conosce. Per mantenerla attiva la cura migliore è tenere lo stress sotto controllo. Utilizzare stimoli positivi e differenti che gratifichino l’animale, diversificare l’ambiente addestrativo, mantenere un atteggiamento sereno e disponibile, non punire quando il cane sbaglia ma aiutarlo a comprendere l’esercizio, essere coerenti e soprattutto cercare sin dall’inizio di stabilire un rapporto di fiducia reciproco. Se la motivazione al fare è il motore che permette al cane di lavorare, l’affetto e la fiducia sono la benzina che gli consentono di procedere accanto a noi. Dal vivere quotidianamente la giornata, sino a diventare atleti, sportivi e utili alla nostra società i cani hanno bisogno di essere compresi per poter a loro volta imparare tutto quello che l’uomo pretende di insegnare loro. Renata Fossati

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Dalla rivista Science, un’ interessante analisi sulle origini dell’amicizia tra uomini e lupi

Pastore svizzero bianco Foto Agi Zitkowsky

Sguardi che raccontano... Furono i lupi più coraggiosi a intraprendere la strada della domesticazione. L’importanza della comunicazione paraverbale

L

a storia che ci lega al migliore amico dell’uomo è ancora ricca di misteri da sciogliere. Quando si parla di domesticazione dei cani, la comunità scientifica si divide su dove questo processo possa essere avvenuto per la prima volta, e quando sia iniziato. Su un punto, però, si sta ora facendo chiarezza: ossia su come l’uomo e il cane divennero amici. Un articolo pubblicato sul sito di Science riassume le ultime scoperte in materia. Per molti decenni si credette che i primi cani entrarono nella storia dell’uomo quando i nostri antenati decisero di portare cuccioli di lupo nei loro accampamenti, nutrendoli e allevandoli. METAMORFOSI GRADUALE. L’ipotesi, formulata nel 1907 dallo scienziato britannico Francis Galton, non teneva tuttavia conto del fatto che la domesticazione è un processo che richiede centinaia, se non migliaia di anni. Nonostante le cure, quei cuccioli di lupo crescendo si sarebbero inevitabilmente riaffermati nella loro natura. Come nacque allora il legame speciale tra uomo e cane? INIZIATIVA OPPOSTA. Gli esperti sembrano oggi prevalere per l’ipotesi dell’auto-

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domesticazione. I primi uomini lasciavano pile di carcasse di ossa animali al limitare dei loro insediamenti: un bottino che doveva certo far gola ai lupi più audaci, capaci di avvicinarsi all’uomo senza timore. IL PRIMO CONTATTO. Questi esemplari, ben nutriti, vissero più a lungo e generarono più cuccioli. Di generazione in generazione, il coraggio divenne un tratto evolutivo di successo, che spinse alcuni lupi ad arrivare a mangiare dalla mano dell’uomo. Fu a quel punto che iniziammo una fase più attiva della domesticazione: i lupi più conosciuti vennero integrati negli insediamenti umani e usati come guardiani, compagni di caccia, pastori. OSSA CHE PARLANO. Uno studio dell’Università di Aberdeen (Scozia) condotto in collaborazione con musei, università e collezioni private di tutto il mondo ha permesso di comparare centinaia di antichi scheletri di lupi e cani, rivelando nelle ossa canine alcuni indizi della avvenuta domesticazione. Per esempio, l’appiattimento delle punte delle vertebre dorsali dei cani, che suggerisce che gli animali portassero carichi sul loro dorso. O ancora, la mancanza di coppie di molari nella mascella inferiore, forse legata all’uso di briglie con cani-lupo con compiti di traino.

CHI TROVA UN AMICO... Questa forma di aiuto risultò cruciale per la sopravvivenza dei nostri antenati. E il legame con i cani non fece che rafforzarsi ulteriormente. Uno studio giapponese pubblicato proprio in questi giorni su Science rivela l’arma definitiva che i cani utilizzarono per fare breccia nei cuori umani: l’ossitocina. UNO SGUARDO CHE PARLA. Secondo Takefumi Kikusui, etologo dell’Università di Azabu a Sagamihara, Giappone, i cani sarebbero riusciti a fare proprio un meccanismo tipico del legame tra madri e figli: quello per cui, fissandosi negli occhi, si stimola la reciproca produzione di ossitocina, un ormone che rafforza la reciproca fiducia ed empatia e aiuta a capirsi anche in assenza di una comunicazione verbale. Questa capacità avrebbe aiutato i cani a legare con gli esseri umani, e sarebbe uno dei motivi che ci spinge a definirli ancora oggi parte integrante della famiglia. E la storia della domesticazione dei cani, concludono gli scienziati, rivela molto più della semplice origine di questi animali: narra il quadro più complesso dell’origine della civiltà umana e dell’intelligenza sociale.


ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE GRADISCA D’ISONZO CAC/CACIB Presso il Parco Comunale di Gradisca d’Isonzo (GORIZIA) Piazzale Unità d’Italia Google Map: 45.8914074,13.4912592

VENERDÌ 14 AGOSTO 2015 Inizio Giudizi ore 10.00 MOSTRA SPECIALE: Beauceron ORGANIZZAZIONE: GRUPPO CINOFILO ISONTINO www.gruppocinofiloisontino.com

GIURIE E INFO: WWW.EXPOCANI.COM ISCRIZIONI: 1° chiusura: 12 Luglio 2015 2° chiusura: 24 luglio 2015 (con maggiorazione) Tutte le iscrizioni accompagnate dal relativo pagamento sono da inviare a: TRATTO di Aldrovandi Lorenzo via J.B. Tito 11/C 42123 Reggio Emilia Fax: (++39) 0522 015353 Tel: (++39) 0522 382145 - E-mail: iscrizioni@expocani.com Modalità di pagamento: carta di credito per iscrizioni ON-LINE www.expocani.com oppure con Bonifico Bancario a TRATTO di Aldrovandi Lorenzo IBAN: IT26 Y030 3212 8110 1000 0091 130 SWIFT/BIC BACRIT 21061 (Solo per l’estero) o con C/C postale n°: 88428495 Le domande di iscrizione complete della copia del pagamento devono essere inviate a TRATTO di Aldrovandi Lorenzo si prega di telefonare per accertarsi dell’avvenuta ricezione dell’iscrizione.


La mia razza in

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righe

E ancor oggi aspetti... E

ra da tutta la vita che desideravo un cane. Da piccola volevo un Pastore Tedesco o Maremmano, o magari un Husky; poi sono cresciuta e ho capito che in un appartamento di città un cane così grande avrebbe sofferto, così ho iniziato a chiedere un Jack Russel o un Bassottino. “Basta che non sia un Chihuahua” ho sempre aggiunto. “Pipistrelli bisbetici e pigri che non fanno che abbaiare!” Poi il 6 Dicembre 2012 siamo andati a trovare dei nostri amici; la loro Chihuahua aveva partorito ben cinque cuccioli: tre biondi, uno marrone e uno grigio con una stellina bianca sul collo e i “calzini” bianchi. “È nato per i piedi questo fetente!” dissero e io ti appoggiai un dito sulla testolina; eri così piccolo. “Ti piace?” mi chiese mia mamma e io, che non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso, risposi solo “Sì.” “Allora è tuo.” Io non capii subito, forse perché presa dal tuo musino o forse perché ormai avevo abbandonato le speranze. La gioia arrivò gradualmente, per poi scoppiare. Non avevi ancora aperto gli occhi e già riuscivi a fare il prepotente! Non ti bastava tirare il latte da una sola mammella, dovevano essere tutte tue! Così scansavi i tuoi fratelli e le tue sorelle a suon di spinte e li tenevi lontani come potevi appoggiando le tue zampe sui loro musetti. “Come lo vuoi chiamare?” “Se fosse femmina la chiamerei Prepotenza!” scherzavo, poi l’illuminazione: “Marte, come il Dio della guerra.” Ogni sabato venivo a trovarti e due mesi dopo ti portai a casa. In macchina piangevi perché l’ultima volta che ti eri allontanato dalla tua mamma ti avevano portato dal veterinario per il vaccino. Poi, salite le scale del palazzo ed entrati in casa, cominciasti a trotterellare per le stanze, curioso e impacciato. Fu subito amore con il leoncino che ti avevo comprato e nel cui petto avevo inserito un piccolo orologio così che ti sembrasse un cuoricino. Le prime tre notti ti facevo addormentare sulle mie ginocchia e poi, piano piano, ti mettevo nella tua cuccetta accanto al mio letto. Ti svegliavi a tutte le ore e venivi subito a tirarmi le lenzuola. Io ti prendevo, tu mi riempivi di baci, ti riaccoccolavi sulle mie gambe e si ricominciava da capo. Mai avrei creduto di avere tanta pazienza! Ma tu, con quegli occhioni tondi, quel musino a punta, quei baffi lunghi, quel codino sempre in movimento e quelle zampine veloci, rubavi tutto il mio cuore.

E anche oggi, che aspetti con ansia che io mi svegli per farti aprire la porta della terrazza per andare a prendere il sole, che basta che io dica “Bravo, l’amore mio piccino!” per correre come un fulmine al cassetto dei tuoi chicchi e che alla parola “bicicletta” impazzisci saltando di poltrona in poltrona pronto a farti mettere il guinzaglio, tu come nessun’altro mi fai venire voglia di vestirmi e uscire. Sono sedici mesi che non ti porto più al guinzaglio perché le mie mani sono impegnate a spingere le ruote della mia sedia, eppure, se usciamo insieme, ti giri sempre ad aspettarmi e poi torni indietro, ti appoggi sulle mie gambe, ti fai accarezzare

quella testolina piccina e aspetti che io ti dica “Vai amore, vai, vengo anch’io.” e allora prosegui a trotterellare tranquillo lanciandomi di tanto in tanto un’occhiata fugace. Sei tutt’altro che un Dio della guerra; anche se la sera, quando scende il buio, diventi un vero cane da guardia, un lupo addirittura! Se qualcuno si avvicina con fare sospetto, tu ti metti davanti al tuo avversario e lo mandi via a suon di abbaioni e non ti smuovi di lì finché il malintenzionato non ha svoltato l’angolo. Piccolo e dolce, grande e coraggioso. Il mio tatino sarai sempre tu! Laura Santella


RECENSIONI AA. VV. - IL VETERINARIO RISPONDE - Sprea Editore Tanti consigli indispensabili, le patologie più diffuse in 40 risposte. La scelta del medico veterinario cui affidare la salute del proprio cane deve essere improntata su un rapporto di fiducia, consapevoli che ci si rivolge a un professionista, competente in caso di malattia e di infortunio, ma anche su altri aspetti quali l’alimentazione, il comportamento dell’animale, le regole del convivere civile.

IL MIO CANE DIVENTA OBESO Florence Desachy - De Vecchi Editore Ogni padrone che tiene davvero al proprio compagno a quattro zampe si impegna ad allevarlo al meglio, cercando di conoscere, prevenire e curare tutti i problemi di salute, come quello dell’obesità, spesso sintomo di vizi eccessivi e principale causa dell’insorgere di nuovi disturbi: affaticamento delle articolazioni, difficoltà respiratorie e di movimento. Questa pratica guida nasce proprio per presentare e approfondire tale problema e proporre consigli utili di prevenzione.

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(Il testo completo per tutte le razze è disponibile sul sito www.enci.it/standard)

gli standard in pillole

CANE DA PASTORE SCOZZESE SHETLAND COLORE Sabbia - Tricolore - Blu Merle Nero e bianco - Nero e tan. ALTEZZA IDEALE AL GARRESE Maschi. 37 cm Femmine 36 cm

Foto Daniele Saliceti

SCHAPENDOES COLORE Tutti i colori sono permessi. La preferenza è data dal blu-grigio al nero. ALTEZZA AL GARRESE Maschi 43 – 50 cm Femmine 40 – 47 cm

Foto Antonio Russo

Foto Tiziana Benedetti

SALUKI COMPORTAMENTO-CARATTERE Riservato con gli estranei, ma non nervoso né aggressivo. Dignitoso, intelligente e indipendente. ALTEZZA AL GARRESE Normalmente tra 58 – 71 cm.



LE NOSTRE ESPOSIZIONI

PROBLEMI E SOLUZIONI PER IL NOSTRO MONDO CHE CAMBIA Questa nuova rubrica è stata percepita con entusiasmo da molti lettori i quali si sono complimentati per l’idea ed intendono subito prendere parte a questo pubblico dibattito, di seguito riporto la prima corrispondenza con le relative risposte

F

abio Ventre ci chiede per quale ragione non venga fatta valere in expo la titolarità del brevetto handler segnalando (parole sue) che accede ai ring di tutto e tutti, e spesso a discapito della “normale convivenza”. Secondo lui l’istituzione dell’albo handler dovrebbe riservare l’ingresso ai ring agli handler “titolati” (elenco ENCI) e/o all’allevatore. “Partendo dal presupposto che il proprietario è libero di affidare il proprio soggetto a chi più lo aggrada e che ne abbia tutto il diritto, ritengo sia bello sapere che guardandosi attorno durante una manifestazione si possa trovare qualche amico disposto ad aiutarci, anche nella presentazione, magari in un momento di difficoltà, ritengo importante che il cane sia sempre e comunque tenuto e condotto come si deve senza arrecargli in alcun modo 42

danno, detto questo gireremo la sua segnalazione riferita al “brevetto” al Direttore Generale”.

L

uigi Migliaccio scrive segnalandoci di non trovare appropriata la scelta del Consiglio Direttivo di imporre l’acquisizione di un CAC in una esposizione nazionale, in quanto un espositore che come lui abita in Calabria, non snobba le nazionali, ma riscontra difficoltà a parteciparvi poiché quasi tutti i gruppi cinofili meridionali si consorziano per promuovere le internazionali... “Noto che come Esperto la sua residenza

viene indicata a Roma e non in Calabria, ma questo poco importa, sono 22 le manifestazioni nazionali al centro sud e ritengo siano in numero sufficiente per limitarsi con i viaggi, personalmente condivido la scelta del Consiglio Direttivo, ha fornito un supporto alle nazionali con un investimento teso ad incrementare i numeri delle presenze, le ricordo inoltre che i comitati organizzativi vengono supportati dall’Ente anche con la riduzione dei diritti sulle quote d’ iscrizione. Approfitto per darle riscontro anche alle sue del 2 e del 18 aprile, informandola che non sono argomenti adatti a questa rubrica pertanto la invito ad indirizzare il tutto al comitato consultivo degli esperti”.


i nostri

Cani

Anno 61 num. 6 giugno 2015

M

ichela ci scrive avanzando la proposta di istituire anche in Italia i titoli di Grand Champion e Veteran Champion così come accade in altre nazioni ritenendo che questo possa consentire un aumento di soggetti iscritti nelle classi Campioni e Veterani altrimenti riscontrabili solo ai fini del campionato internazionale i primi ed in occasione di Mostre Speciali o Raduni gli altri. “Il Direttore Generale ed il sottoscritto condividono appieno la sua iniziativa, sarà nostra premura sottoporla con entusiasmo al Consiglio Direttivo”.

G

loria Orsi ci scrive una lunga lettera dove sostanzialmente lamenta la presenza (e spesso la vittoria) di allevatori e/o di handler che, testuali parole, “si affannano per conquistare titoli su titoli con giochetti, amicizie, tramini, inganni” e chiede “Esiste ancora la cinofilia? Perche un privato non può vincere o qualificarsi davanti a un grande allevatore se ha un cane che merita? Perché l’ handler fa vincere il cane? Perché i giudici fanno vincere tutte le classi ai cani dell’ amico tizio, caio , Sempronio? Perché il cane di razza non è protagonista? Gli standard perché non vengono studiati? “Ritengo doverosa una considerazione, l’ENCI è un ente formato da allevatori il cui scopo è migliorare la razza ed incrementarne i soggetti, credo sia normale riscontrare sui ring la presenza continuativa degli stessi (guai se non fosse così), è la loro professione ed il loro modo per esprimere i progressi del loro allevamento, forse agli occhi di un proprietario non esperto non è cosa semplice cogliere questo aspetto di continua ricerca della perfezione dello standard alla quale gli allevatori devono (o dovrebbero) dedicare il proprio lavoro. Non le nascondo che alcuni passaggi della sua lettera li ho trovati poco gradevoli nei confronti di chi si adopera per questo mondo, lei mi chiede se esiste la cinofilia, io le rispondo CERTO ed è in incremento, basti vedere il numero dei cuccioli in crescendo sul suolo italiano. La invito ad osservare con occhi diversi quanto si sta facendo per questo universo tanto complesso quanto coinvolgente. Se ritiene che vi siano comportamenti in contrasto con le regole deve farne denunzia agli organi previsti dallo Statuto.”

C

atia Vernarelli scrive: “in qualità di delegato ENCI vorrei chiederle un chiarimento: vorrei sapere se un giudice può occuparsi di prendere le iscrizioni e fare il catalogo di una esposizione ENCI in cui è chiamato anche a giudicare. “Un Esperto non può raccogliere iscrizioni per redigere un catalogo e poi giudicare gli stessi cani”.

A

lessandro Santarone scrive: da allevatore/espositore ho verificato il larvato conflitto fra associazioni specializzate di razza e ENCI, [...] la litigiosità all’interno di molte delle Associazioni Specializzate. I Club di razza hanno infatti una rilevante, eccessiva, influenza nell’orientare i giudizi che portano ai Campionati [...]. Un tempo il controllo dei Clubs favoriva anche l’aspetto commerciale, facilitando la vendita dei propri cuccioli [...] tale funzione è divenuta trascurabile. Mi chiedevo se al Club non dovessero competere essenzialmente i titoli di Campionato Sociale ottenuti attraverso l’organizzazione dei Raduni e se non fosse opportuno che l’ENCI avocasse, almeno parzialmente, a sé l’organizzazione e la scelta dei giudici delle Speciali di razza invitando, di tanto in tanto, anche giudici provenienti da Paesi esteri [...] A volte dimentichiamo che i Campionati sono ENCI, non Sociali. Penso sia opportuno provare a riformare e riequilibrare i rapporti fra Associazioni Specializzate ed Ente Cinofilo Nazionale. L’assoluta autonomia dei Clubs, per concludere, non mi pare abbia portato a rasserenare il clima nel mondo cinofilo. Penso che la funzione di promozione e diffusione della razza dovrebbe tornare ad essere l’impegno fondamentale delle Società Specializzate. “Comprendo benissimo il tuo stato d’animo, tutti noi cinofili con una razza o l’altra ne abbiamo sofferto almeno una volta, ma devo altresì aggiungere che come organizzatore di expo internazionali nei confronti del Gruppo che rappresento la disponibilità è sempre stata totale senza alcun tipo di ingerenza. Per quanto mi riguarda il campionato italiano è un diploma a firma del Presidente e del Direttore e quindi mi associo nel considerarlo un titolo ENCI”.

C

arlotta Papini propone il controllo del microchip all’ingresso dei ring di giudizio con contestuale presentazione di un foglio rilasciato dal veterinario che ha controllato all’entrata della manifestazione la vaccinazione antirabbica “Appurato che operiamo tutti in buona fede accettando le iscrizioni (che consideriamo veritiere in ogni campo) le ricordo che tutti i soggetti per poter prendere parte ad un’ esposizione sono tenuti ad avere il vaccino antirabbico e il microchip, è l’Esperto che generalmente richiede l’ulteriore lettura del chip se vengono sollevate delle perplessità; ad oggi sarebbe impensabile attuare un controllo come quello da lei descritto, i giudizi si protrarrebbero per una giornata intera. Se si hanno dei dubbi, anche gli espositori possono richiedere, attraverso il delegato, la lettura del chip”.

L

uisa Salinas scrive: “mi trovo a giudicare cani da caccia in cui il CAC in classe lavoro è subordinato al superamento della prova ma non tutte le prove sono valide, le autodichiarazioni non sempre sono attendibili e [...] succede che il CAC venga assegnato in lavoro a chi in quel contesto non ne aveva diritto. Proposta: iscrizione in classe lavoro, obbligatoriamente accompagnata dal certificato rilasciato dall’ufficio competente, come per le iscrizioni all’estero per manlevare i commissari dalla possibilità di sbagliare e dare al giudice la certezza di ciò che decide. “I comitati organizzatori ricevono le iscrizioni, in fase di redazione catalogo devono accertare che il cane abbia i requisiti per essere iscritto in classe lavoro e prima della stampa hanno tutto il tempo di chiedere eventuali chiarimenti in ENCI; i commissari di ring non hanno alcuna funzione in questo caso ne tantomeno responsabilità alcuna sulla validità di una qualifica per l’accesso alla classe lavoro”.

PER QUESTA RUBRICA: dinoscarso@enci.it 43


BEST IN SHOW 1° MIZZONI DA MAYA, Barbone grande mole Pr. Helher Margon Karmen Zuleika Torrealba 2° FABERJANUS GRAN GALA, Riesenschnauzer Pr. Dario Pancaldi 3° STROZZAVOLPE ITS A SUNNY DAY, Fox Terrier a pelo ruvido Pr. Allev. Strozzavolpe

Oltre 1250 esemplari nei rings di Ferrara

Internazionale da ricordare Record di Bassotti con 115 concorrenti a catalogo: vince un Barbone grande mole. Il pubblico applaude giudici e concorrenti

S

i è tenuta sabato 18 aprile presso i padiglioni della Fiera di Ferrara, l’Esposizione Internazionale organizzata dal Gruppo Cinofilo Ferrarese, giunta alla sua 45 edizione che ha confermato gli ottimi risultati degli scorsi anni con una crescita nelle iscrizioni. Oltre 1250 cani iscritti tra l’Esposizione del mattino con 1155 Soggetti Iscritti a catalogo di cui 115 Bassotti sempre apprezzati dal pubblico presente, specialmente dai più piccoli, ma anche 50 Rottweiller, 40 Cane Corso, 38 Lagotto Romagnolo, 43 Labrador (per citare le razze più numerose) e i Raduni del pomeriggio con 100 soggetti iscritti e tra questi ben 44 Cocker Spaniel Inglesi. L’ottima organizzazione in un’ampia location ha contribuito al successo della manifestazione, apprezzata anche dalle Associazioni specializzate che ci hanno concesso le mostre speciali e i raduni. Una buona affluenza di pubblico, specialmente al mattino ha 44

GRUPPO 7 1° ISIDE Weimaraner p/c Pr. Laura Burgazzi 2° SOLO Setter Inglese Pr. Vittorino Olivan 3° IPPO DELLA LEONILDA Spinone Italiano Pr. Maurizio Turci


i nostri

Cani

Anno 61 num. 6 giugno 2015

GRUPPO 5 1° THAI SILK NEXT ECLIPSE OF THE HEARDT Spitz nano Pr. Laura Farinea 2° J’YUSHUU GO OF KAMINO KEN Akita giapponese Pr. Pasqualini Silvia 3° ATONIO FLORO FLORES Wolfspitz Pr. Sergio Gemmi

osservato l’operato della giuria internazionale di alto livello presente all’Esposizione, composta da 18 giudici tra italiani e stranieri, che ha avuto il compito di selezionare i migliori soggetti da presentare al Best in Show. Il giudice Irlandese Anthony Kelly ha poi selezionato come miglior soggetto assoluto della manifestazione il Barbone grande mole bianco Mizzoni da Maya, al secondo posto il Riesenschnauzer nero Faberjanus Gran Galà, e al 3° Posto il Fox Terrier a pelo ruvido Strozzavolpe Its a Sunny Day. Quest’ultimo soggetto come vincitore del 3° Raggruppamento ha conquistato anche il Challenger “Marina Guidetti”, indimenticata allevatrice di Scottish Terrier, giudice e vicepresidente del Gruppo Cinofilo Ferrarese nonché grande amica di tanti cinofili italiani.

GRUPPO 10 1° HERDIC TRADITION DU MANOIR DE LA GRENQUILLERE Whippet Pr. Victoria Thompson 2° ILLAS GIOVANE TALNTO Levriero Russo Pr. Marco Vallini 3° KOLLAPS MELIBEOUS Greyhound Pr. Allev. Kollaps

Un sentito ringraziamento a tutti quanti hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione, alle associazionispecializzate, allo sponsor “Monge”, agli amici di “ExpoCani” che hanno avuto il compito di raccogliere le iscrizioni, senza dimenticare tutti i soci che attivamente si sono adoperati per la buona riuscita della manifestazione. M. Cristina Mazzini RAGGRUPPAMENTI GRUPPO Ê

1° KNOWINGMEKNOWINGYOU, Bearded Collie Pr. Catherine Poidevin

GRUPPO Ë

1° FABERJANUS GRAN GALA, Riesenschnauzer Nero Pr. Dario Pancaldi

GRUPPO Ì

1° STROZZAVOLPE ITS A SUNNY DAY, Fox Terrier Pelo Ruvido Pr. Allev. Strozzavolpe

GRUPPO Í

1° GREAT KAPRIZ HENNESSY PARADIS IMPERIAL, Bassotto Nano p/c Pr. Chiara Pardini

GRUPPO Î

1° THAI SILK NEXT ECLIPSE OF THE HEARDT, Spitz nano Pr. Laura Farinea

GRUPPO Ï

1° NHABIRA KICKOFF, Basset Hound Pr. Michele Morganti

GRUPPO Ð

1° ISIDE, Weimaraner p/c Pr. Laura Burgazzi

GRUPPO Ñ Retriever

1° ROSEMADE DOUBLY HOPPED, Labrador Pr. Rosa Agostini

GRUPPO Ò

1° MIZZONI DA MAYA, Barbone grande mole Pr. Helher Margon Karmen Zuleika Torrealba

GRUPPO Ó

1° HERDIC TRADITION DU MANOIR DE LA GRENQUILLERE, Whippet Pr. Victoria Thompson

BIS RAZZE ITALIANE ADELCHI REBECCA, Piccolo Leviero Italiano Pr. Gianpaolo Verna GRUPPO 9 1° MIZZONI DA MAYA Barbone grande mole Pr.Helher Margon Karmen Zuleika Torrealba 2° DICAR I’M GOLF Bouledogue Francese Pr. Daniela De Luca 3° ELRAM ‘S BARONESSE SOPHIE SUI Papillon Pr. Celina Feldmann Gabi U.

BIS GIOVANI

1° J’YUSHUU GO OF KAMINO KEN, Akita giapponese Pr. Silvia Pasqualini

BIS COPPIE

1° RIESENSCHNAUZER neri Pr. Dario Pancaldi

GRUPPI

1° BOLOGNESI, Pr. Gabriele Toselli

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NUORO. BEST IN SHOW 1° Maltese Audace Condottiero Dell’antica Storia Pr. Tiziana Saracini 2° Siberian Husky Cry Out Surf Rider Pr. Allev. Cry Out 3° Whippet Absolute Mann Betty Boop Pr. Allev. Fabrizio Manni

Due esposizioni, tanta folla e grande spettacolo

Cagliari, 48 ore da ricordare Un Maltese ed un Bassotto sovrani dell’isola. Perfetta l’organizzazione diretta da Elio Grassi

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l 28 e 29 Marzo scorsi si è svolta a Cagliari l’annuale manifestazione espositiva canina; quest’anno due CACIB e due CAC: sabato quello di Nuoro e domenica quello di Cagliari. Presidente del Comitato Organizzatore, vorrei scrivere il solito Elio Grassi, ma “solito” sminuisce la personalità di Elio, Presidente del Gruppo Cinofilo Cagliaritano e animatore da parecchi anni, con sua moglie Giulia e i due figli, di questa manifestazione. Il luogo: la Fiera Internazionale della Sardegna, Ente Fiera e Camera di Commercio di Cagliari, come scrive Grassi nell’introduzione dei cataloghi delle due esposizioni: “... rinnovandoci la loro fiducia, ci ospitano...”. Ed è un ottimo luogo per ospitare un’esposizione canina... 46

lo ho avuto, anche quest’anno l’onore di giudicare tutti e due i giorni e scrivo onore non per piaggeria, ma perché giudicare in due manifestazioni così importanti e in una regione dove le esposizioni non sono molto numerose è veramente un onore e un piacere. Un piacere per il tradizionale calore e gentilezza che i Grassi, con gli amici Marini, usano nell’accoglierci. Personalmente l’invito lo ricevo da un anno all’altro, così sarò già ospite, Dio permettendo, anche nel 2016. A Cagliari ci andai non so quanti anni fa, ma credo più di trenta, a giudicare in una delle prime esposizioni ed era una regionale; da allora penso di non essere mancato nemmeno un anno. Cagliari cinofila è quindi per mia moglie e per me un appuntamento irrinunciabile e importante.


CAGLIARI. BEST IN SHOW 1° Bassotto nano a pelo duro Lucilla del Wanhelsing Pr Alessandra Gambara 2° Bracco Italiano bianco arancio Botero Pr. Marcello Salvi 3° Siberian Husky Cry Out Surf Rider Pr. Allev. Cry Out

Che scrivere di Cagliari 2015 senza cadere nel luogo comune? Dovrei scrivere la solita bella e importante esposizione. I due CACIB in un fine settimana e ospitare i raduni RAGGRUPPAMENTI CACIB NUORO sabato 28 marzo GRUPPO Ê 1° RICO DELLA TORRE DELLO SPERONE Pastore Tedesco p/c Pr. Allev. Della Torre Dello Sperone GRUPPO Ë 1° FAIRWEATHER’S RULE THE WORLD Terranova Pr. Gianpietro Bonfanti GRUPPO Ì 1° RED SUN SOLDIER American Stafford Shire Bull Terrie Pr. Betti Luca GRUPPO Í 1° LUCILLA DEL WANNHELSING Bassotto nano p/d Pr. Alessandra Gambara GRUPPO Î 1° CRY OUT SURF RIDER Siberia Husky Pr. All:to Cry Out GRUPPO Ï 1° PINK PANTHER VAN TUM-TUM’S VRIENDJES Petit Basset Griffon Vendeen Pr. Gwen Huikeshoven GRUPPO Ð 1° BOTERO Bracco Italiano b/a Pr. Marcello Salvi GRUPPO Ñ 1° ROYAL CREST GOLD-N PRIVATE AFFAIR Golden Retriever Pr. Colorado Fiorentini GRUPPO Ò 1° AUDACE CONDOTTIERO DELL’ANTICA STORIA Maltese Pr. Tiziana Saracini GRUPPO Ó 1° ABSOLUTE MANN BETTY BOOP Wippet Pr. Fabrizio Manni BIS COPPIE 1° Cavalier King Charles Spaniel Pr. Giulia Fazio BIS GRUPPI 1° Cavalier King Charles Spaniel Pr. All.re Giulia Fazio BIS RAZZE ITALIANE 1°BOTERO Bracco Italiano B.A. Pr. Salvi Marcello JUNIORES 1° ANNA FRIEND DEI DUE MARI Labrador Retriever Pr. Allev. Friend dei Due Mari GIOVANI 1°BOTERO Bracco Italiano b/a Pr. Marcello Salvi VETERANI 1° Gregory Spitz nano Pr. Paola Montis

di razza sono indubbiamente buone idee per qualificare la manifestazione e incrementare il numero dei partecipanti. I raduni però bisogna saperli organizzare per fare in modo che siano armonizzati e non intralcino il ruolino di marcia e quindi il rispetto degli orari della manifestazione principale. Gli organizzatori di Cagliari ci sono riusciti: il rispetto degli orari a calendario è indispensabile sia per il pubblico, che molte volte, in alcune sue componenti, è alla prima esperienza e quindi sprovveduto, che per i partecipanti. Per far questo occorre che i Commissari di ring siano esperti conoscitori del funzionamento del ring e sappiano far trovare al Giudice, in modo continuativo, i soggetti da giudicare, correttamente suddivisi per classe. Frequentemente si occupa più tempo nell’attendere i soggetti, che nel giudicarli: ciò non è avvenuto a Cagliari, perlomeno nel mio ring. Altro elemento di base è che il catalogo sia il più attendibile possibile e che non occorrano modifiche in corso d’opera, cioè durante il giudizio. A Cagliari tale compito è stato affidato a Bremadog, che ritengo sia una delle migliori organizzazioni di esposizioni. Cagliari sempre più importante: lo dicono i numeri sia sabato per il CACIB di “Nuoro” (603 iscritti), che domenica, ancor più per quello di “Cagliari” (946), ma i numeri sono fatto importante soprattutto per gli organizzatori, ma da soli non sufficientemente qualificanti. Infatti a Cagliari, in tutti e due i giorni, si è evidenziata anche la qualità, caratteristica tecnica molto importante: si è potuta osservare, oltre che nei ring di razza anche nelle finali sul ring d’onore. Un altro dato da non trascurare, perché a mio parere molto significativo, è 47


RAGGRUPPAMENTI CACIB CAGLIARI domenica 29 marzo GRUPPO Ê 1° A MIDSUMMER NIGHT DREAM GJKENNEL’S Pastore Australiano Pr. Andrea Rotanti GRUPPO Ë 1° FAIRWEATHER’S RULE THE WORLD Terranova Pr. Gianpietro Bonfanti GRUPPO Ì 1° STAFFYSTAR CHANEL STAFFORD SHIRE Bull Terrie Pr. Allev. Maxstaffy GRUPPO Í 1° LUCILLA DEL WANNHELSING Bassotto nano p/d Pr. Alessandra Gambara GRUPPO Î 1° CRY OUT SURF RIDER Siberian Husky Pr. Allev. Cry Out GRUPPO Ï 1° ARGO SEGUGIO DELL’ISTRIA p/r Pr. Renzo Dalu GRUPPO Ð 1° BOTERO Bracco Italiano b/a Pr. Marcello Salvi GRUPPO Ñ 1° DREAM TEAM ASTRID ANT BANGOS Flat Coated Retriever Pr. Serena Galleani GRUPPO Ò 1° AUDACE CONDOTTIERO DELL’ANTICA STORIA Maltese Pr. Saracini Tiziana GRUPPO Ó 1° SOBRESALTO VUELTA GANAR Wippet Pr. Annalisa Rovani BIS COPPIE 1° Wippet Pr. Fabrizio Manni BIS GRUPPI 1° Bullmastiff Pr. Graziano Deidda BIS RAZZE ITALIANE 1° AUDACE CONDOTTIERO DELL’ANTICA STORIA Maltese Pr. Tiziana Saracini BIS JUNIORES 1° ARISTOTELES FRIEND DEI DUE MARI Labrador Retriever pr. Franco Galiano BIS GIOVANI 1° BEATRIX BLACK GROONIX Akita Americano Pr. Cantiello Mariagrazia BIS VETERANI 1° GREGORY Spitz nano Pr. Paola Montis

BIS GRUPPI Cagliari 1° Bullmastiff allevatore e Pr. Graziano Deidda 2° Golden Retrievier allevatoree Pr. Antonietta Fradelloni 3° Pastore scozzese pelo lungo All. e Pr. Adele Maria Paulon

stata la presenza dei migliori presentatori professionisti, che attualmente frequentano le esposizioni italiane ed europee. Ed ora per quel che valgono: le mie sensazioni. A parte, come ho già scritto, il mio personale piacere di essere a Cagliari fra amici, che però ho constatato alle cene, piacere che ha invaso anche gli altri colleghi Giudici nazionali ed esteri, anche volendole cercare non ho avuto sensazioni negative, soprattutto durante il giudizio. Media qualitativa alta, buona capacità nella presentazione da parte della maggior parte degli espositori: alcuni, meno esperti, perché chiaramente hanno partecipato a poche esposizioni, devono maturare. Spero che la loro presenza sui ring di Cagliari sia a loro servita come esperienza: quindi anche questo fatto può essere stato positivo. Il ring d’onore: del tutto simile come qualità dei soggetti presenti e allestimento a qualsiasi altro ring d’esposizioni del “continente” (come dicono i Sardi per indicare l’Italia e gli altri stati Europei) sia nazionale che internazionale. Presenti soggetti conosciuti, già avanti nella carriere espositiva, campioni, ma anche tante nuove leve, che denotano il buon livello qualitativo dei nostri allevamenti. Due giorni cinotecnici quindi molto positivi e soddisfacenti. Due esposizioni internazionali, due “Best in Show”: sabato CACIB Nuoro: migliore di tutti un Maltese, domenica CACIB Cagliari: il migliore un Bassotto nano a pelo duro color foglia secca. Gianercole Mentasti 48

Il presidente del G.C. Cagliaritano Elio Grassi consegna una targa al presidente del G.C. Nuorese Gonario Capelli, a suggello di una storica amicizia ed in ricordo della manifestazione



BEST IN SHOW 1° King of Egypt de los Perro de Bigo - Chow-Chow prop. V. Nuria 2° Gala del Piervez - Pastore bergamasco prop. allev. Del Piervez 3° Tiera del Fuego Cocktail della Terra dei Templari – Bassethound prop. Allev. della Terra dei Templari

Cinofilia in Romagna

I mille di Ravenna Grande successo di cani e pubblico per la prima esposizione internazionale cinofila ravennate. Centottanta le razze presenti

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er la sua 55.ma esposizione, il Gruppo Cinofilo ravennate si è presentato con il sigillo internazionale. Un meritato traguardo per il sodalizio ravennate, la cui fondazione risale circa al periodo della Prima Guerra mondiale. Sodalizio giunto quindi al compimento del secolo, con il beneficio dell’approssimazione. Un sodalizio che ha raccolto intorno a sé numerosi appassionati, fra i quali, per anni, alcuni nomi noti della vecchia Ravenna, e che vede tuttora fra i suoi soci cinofili di livello mondiale che vantano carnet di assoluto prestigio. Ravenna ama il cane, e il 25 aprile, appuntamento consolidato ormai da anni, ha espresso nuovamente il proprio sentimento cinofilo al Pala De Andrè, la location di riferimento per i cinofili che convergono a Ravenna per la manifestazione. A tale proposito vengono rinnovati i ringraziamenti alla società di gestione del Pala De Andrè per la disponibilità a mantenere il rapporto con la cinofila ravennate. Un rapporto che il Gruppo Cinofilo 50

BIS Razze italiane 1° Spinone b/a Ippo della Leonilda Pr. M. Turci


BIS Gruppi 1° Alaskan Malamute All. del Biagio

Gruppo 7 1º Narciso dei Grandi Grigi Weimaraner p/c Pr. E. Fabbri Curzi

Ravennate ha voluto attivare nella prospettiva di far crescere ulteriormente la cinofilia in città e in provincia, per essere concretamente in Italia una piazza di riferimento. Il Gruppo presta peraltro una particolare attenzione alla composizione delle giurie, in modo da poter offrire ai concorrenti un’alternanza di giudici rispetto alle esposizioni vicine di data e di luogo. Le iscrizioni hanno veramente sfiorato quota mille, che sarebbe stata perfino superata se gestionalmente si fossero potute accettare le immancabili iscrizioni ritardatarie (letteralmente) del “giorno prima”. Un successo di partecipazione in numeri assoluti quindi paragonabile alla bellissima “Ravenna Cinofila” del 2010, ma con l’importante differenza che nel 2010 la manifestazione fu di tre giornate, mentre i “mille” del 2015 sono stati gestiti in “soluzione unica”. Un impegno considerevole che lo staff del Gruppo ha assolto con puntualità e professionalità, sia sui rings che in segreRAGGRUPPAMENTI GRUPPO Ê 1° GALA DEL PIERVEZ - Pastore bergamasco prop. Allev. del Piervez GRUPPO Ë 1° BRANDO DELLA BAIA AZZURRA - Alano blu prop. D. Porro GRUPPO Ì 1° RED ROASTER - American Staffordshire prop. A. De Matteis GRUPPO Í 1° DARGONNEKAPITOL DEL WANHELSING Bassotto kaninchen p/d prop. All. del Wanhelsing GRUPPO Î 1° KING OF EGYPT DE LOS PERRO DE BIGO Chow Chow prop. V. Nuria GRUPPO Ï 1° TIERA DEL FUEGO COCKTAIL DELLA TERRA DEI TEMPLARI Bassethound prop. Allev. della Terra dei Templari GRUPPO Ð 1° NARCISO DEI GRANDI GRIGI - Weimaraner p/c prop. E. Fabbri Curzi GRUPPO Ñ 1° ALADIN DREAMING STARS Cocker spaniel inglese prop. N. Racanelli GRUPPO Ò 1° PERFECT LADY – Bouledogue francese prop. V. Pontone GRUPPO Ó 1° RIVARCO ANTILOPE – Whippet prop. M. Perna BIS RAZZE ITALIANE 1° IPPO DELLA LEONILDA – Spinone b/a prop. M. Turci

Gruppo 8 1º Aladin Dreaming Stars Cocker Spaniel Inglese Pr. N. Racanelli

teria. Visto da bordo ring, il livello di presenze in campo è stato parlante già dalle prime passerelle pomeridiane del ring d’onore: 28 Juniores e 40 Giovani, seguiti da 9 soggetti di Razze Italiane, dalle 15 coppie (coppie e gruppi sono stati appannaggio degli Alaskan Malamute dell’allev. del Biagio), dai 17 soggetti del 3° gruppo, e via sfilando fino alla fine. Nelle Razze Italiane l’ha spuntata lo Spinone b/a Ippo della Leonilda, seguito da un bellissimo Pastore Bergamasco (Gala del Piervez) che poi si è salito anche sul podio finale. Best in Show “intercontinentale”, con una razza asiatica, una italiana e una anglosassone. Dunque al primo posto un Chow-Chow (King of Egypt de los Perro de Bigo), secondo il Pastore Bergamasco già detto al secondo (Gala del Piervez), e un Bassethound al terzo (Tiera del Fuego Cocktail della Terra dei Templari). L’esposizione ravennate si è riconfermata un tramite anche per alcuni momenti di cinofilia sociale con la presenza dell’Associazione “Cosmo Help”, dedita all’aiuto dei bimbi nel mondo, l’Associazione “Realizza il Tuo Sogno”, attiva verso le persone affette da malattie terminali, e la prova di CAE1 con la collaborazione del Centro Cinofilo Golden Dog. Presente quest’anno con un proprio stand anche il Club Lions Ravenna Host Lions, attivo per l’assegnazione di cani guida a non vedenti. Il Presidente del Gruppo Cinofilo, Domenico Leo, ringrazia le Autorità locali che con la loro disponibilità consentono lo svolgimento della tradizionale manifestazione cittadina, l’azienda Monge e il Sig. Stefano Benazzi della ditta Badiali che in sinergia con Monge hanno dato supporto all’evento, la segreteria e tutti i collaboratori che si accollano l’onere dell’organizzazione in ogni dettaglio, e infine, ma non ultimo, il pubblico ravennate che con la sua calda partecipazione ha alimentato lo spirito della cinofilia ravennate. Qualcuno, alla fine, ha parodiato sulla pronuncia della razza del vincitore, appunto un Chow-Chow (pronunciato ciau-ciau), per i saluti di chiusura pronosticando e augurando un “ciau-ciau” a tutti alla prossima esposizione ravennate. E dunque arrivederci alla prossima. (www.gruppocinofiloravennate.it; tel. 0544-400130; fax 0544-406296; mail: gruppocinofilora@libero.it). Roberto Aguzzoni 51


BEST IN SHOW 1° ANTARYAMIN UNCONDITIONAL LOVE Terranova Pr. Sonia Milesi 2° ELIA DEL VIALE DEI PLATANI Bolognese Pr. Kaye Lewis Sian 3° JONU’S JR DJANGO UNCHAINED Jack Russel terrier Pr. Federico Giovannetti

Alla nazionale di Siena 684 esemplari a confronto

Un Terranova fa il BIS Favorita dal bel tempo la manifestazione è stata un autentico successo. Un bolognese ha conquistato il secondo posto. Record di razze

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a 55°expo di Siena del 19 aprile 2015 è stata un’edizione piuttosto fortunata, abbiamo raggiunto un livello di partecipazione e di successo davvero inaspettato: 684 iscritti a catalogo e circa 150 razze esposte per noi sono stati davvero un record, forse aiutati anche dalla presenza delle speciali di American Staffordshire Terrier e Jack Russell Terrier. Il tempo è stato magnanimo anche quest’anno e ha permesso ai partecipanti di godersi una giornata all’aperto. Nel Best in Show hanno trionfato il Terranova Antariamin Unconditional Love al 1° posto, il Bolognese Elia Del Viale Dei Platani al 2° e il Jack Russell Jonu’s Jr Django Unchained al 3° posto. Ringraziamo di cuore tutti gli espositori, i giudici, i collaboratori, i partecipanti e anche Marco Peparello, agente Farmina nonché nostro sponsor. Vi facciamo un “in bocca al lupo” per le prossime manifestazioni e vi diamo appuntamento per il 2016 sperando in altrettanto successo. Carlotta Palazzesi 52

RAGGRUPPAMENTI GRUPPO Ê 1° AUSSIEPRIDE FEAR OF THE DARK Pastore australiano Pr. Mersiha Musabasic GRUPPO Ë 1° ANTARYAMIN UNCONDITIONAL LOVE Terranova Pr. Sonia Milesi GRUPPO Ì 1° JONU’S JR DJANGO UNCHAINED Jack Russel terrier Pr. Federico Giovannetti GRUPPO Í 1° LUNA CAPRESE QUE PAPICHULO Bassotto nano p/l Pr. Davide Baiocchi GRUPPO Î 1° THE MAGICIAN MARCELLO MASTROIANNI Alaskan Malamute Pr. Allev. The Magician GRUPPO Ï 1° PASSION ALE’S PHOENIX Golden Retriever Pr. Alessandro Zeppi GRUPPO Ð 1° ELIA DEL VIALE DEI PLATANI Bolognese Pr. Kaye Lewis Sian GRUPPO Ñ 1° VIVALDI OF GENTLE MIND Whippet Pr. Annalisa Rovani BIS GIOVANI 1 ° CARLITOS TEVEZ OF UNCAS NEWFS Terranova Pr. Alessio Di Mella Alessio BIS RAZZE ITALIANE 1° ELIA DEL VIALE DEI PLATANI Bolognese Pr. Lewis Sian Kaye BIS COPPIE 1°ARES GOOD SIDE e ABLAZE WITH LIGHT Pastori scozzesi p/l Pr. Mrco Fontanelli BIS GRUPPI 1° VOLPINO ITALIANO Allevamento Roberto Francini


BEST IN SHOW 1° HUFFISH DA MAYA IRONMAN Barbone grande mole pr. Allev. Samarcanda 2° ARABERARA PIGHES Levriero Irlandese pr. Marcella Grassi 3° SWEET WHITE SMILE DI CASA KALY Samoiedo pr. Roberto Mazzetto

La 57/ma esposizione nel meraviglioso Parco delle Querce

Seveso, un altro successo Oltre 650 cani, pubblico delle grandi occasioni e giudici applauditi insieme ai vincitori: una expo che diventa un giorno da ricordare

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atletico Levriero irlandese Araberara Pighes non è riuscito a raggiungere e superare il Barbone gigante nero Huffish Da Maya Ironman che ha conquistato il posto più alto del podio relegando l’avversario al secondo posto. A completare la triade il Samoiedo Sweet White Smile Di Casa Kaly. E per tutti gli applausi della gran folla che il 10 di maggio ha ravvivato lo stupendo parco delle querce a Seveso dove si è consumata, in un successo solo in parte imprevisto ed ampiamente meritato la 57/ma esposizione nazionale. Insieme ai tre sul podio hanno vinto un po’ tutti e ciascuno ha portato con sè uno scampolo di serenità per la stupenda giornata di sole, le meraviglie di una zona RAGGRUPPAMENTI GRUPPO Ê 1° Pastore Bergamasco BIBLI DEI LUPERCALI pr. Allev. dei lupercali GRUPPO Ë 1° Bulldog Inglese CHEWBECCA DELLA CA’ DEL CONTE pr. Astrid Conterio GRUPPO Ì 1° Airedale terrier GAORGEOUS FOREVER YOUNG pr. Giorgio Pertile GRUPPO Í 1° Bassotto nano p/c GEDICHT DI SILVALLEGRA pr. Cristina Frigoli GRUPPO Î 1° Samoiedo SWEET WHITE SMILE DI CASA KALY pr. Roberto Mazzetto GRUPPO Ï 1° Labrador Retriever DUKELAND GIPSY SOUL pr. Allev. Dukeland GRUPPO Ð 1° Barbone grande mole HUFFISH DA MAYA IRONMAN pr. Allev. Samarcanda GRUPPO Ñ 1° Levriero Irlandese ARABERARA PIGHES pr. Marcella Grassi

che diventa ad ogni primavera un gioiello nella Brianza verde. Così un giorno di festa è diventato una giornata d’eccezione da conservare nei propri ricordi ed anche questo è il merito di una cinofilia che si apre sempre più al grande pubblico che ha potuto seguire tutte le fasi dei giudizi, chiedere ed ottenere spiegazioni. Insieme alla gente ha vinto il Gruppo Cinofilo delle Groane, meravigliosamente presieduto da anni ed anni da Luigi Consonni ed i suoi entusiastici iscritti fra cui, primo, Renato Fratus. Ha conquistato un altro successo, certamente non facile, regalandolo alla collettività di Seveso. A far da partner, com’è tradizione, la Federazione italiana della caccia con i suoi volontari a dare man forte a quanti si sono adoperati per il successo dell’iniziativa. Un plauso agli esperti giudici: hanno svolto un’opera impegnativa e difficile su oltre 650 concorrenti e con un pubblico assetato di curiosità. Nella giuria fra gli altri, Enrico Adinolfi, Guido Vandoni apprezzato anche per le numerose “lezioni” agli allievi giudici FIDC ed Anna Albrigo. Gentili con i concorrenti, pazienti a soddisfare curiosità e spiegazioni per il pubblico, hanno esaltato l’immagine ENCI Proprio come Stefano Marelli, speaker preciso e, cosa rara nelle expo, applaudito dal pubblico. “È vero. E stata una bella manifestazione complice la giornata di sole, il Parco ed un pubblico numeroso ed attento. Un giorno da ricordare e che è stato reso possibile dall’impegno dei volontari e da cinofili che si sono una volta ancora dimostrati sensibili ed attenti. Dice Luigi Consonni. Seveso rappresenta oramai un appuntamento stagionale nella tradizione di una cinofilia fatta anche come occasione di incontri e ne siamo orgogliosi. Un grazie infine, da parte del Gruppo, a tutti i giudici. Meravigliosi come al solito”. Rodolfo Grassi 53


Risultati di una ricerca del dott. Stefano Spagnulo

L’ambiente fa le razze Dall’addomesticamento del lupo alla selezione naturale, complici i luoghi e le necessità

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no studio apparso recen­ temente su National Geographic e firmato da Simon Worral stabilisce che è stato proprio il fe­ nomeno dell’addomestica­ mento del lupo e successivamente del cane a salvarci dall’estinzione che è avve­ nuta per altre specie di ominidi come ad esempio l’Uomo di Neanderthal. L’uomo e la donna, gli Homo sapiens sa­ piens fino a prova scientifica contraria, sono stati le uniche forme di ominidi ad avere la capacità e l’intelletto di avvicinare, addomesticare e selezionare degli animali che dovevano servire per raggiungere i propri scopi. Leggendo le ricerche e i lavori prodotti da Worral è nato in me il desiderio di appro­ fondire una riflessione oramai praticata su tutte le ricerche che svolgo da anni .

Quadro Paleo – Antropologico del genere Homo Fossili appartenenti al genere Australo­ pithecus, risalenti anche a 4,5 milioni di anni fa, sono stati rinvenuti in numerosi siti dell’Africa orientale e meridionale (o australe, da cui il nome). Il genere Australopithecus, sembra essersi estinto circa un milione di anni fa. Tutti gli austra­ lopitechi erano bipedi; riguardo alla den­ tatura, alle mascelle e alle dimensioni cra­ niche i reperti sono abbastanza differen­ ziati da consentire una suddivisione in sei specie: Australopithecus afarensis, Austra­ lopithecus africanus, Australopithecus ro­ bustus, Australopithecus boisei, Austra­ lopithecus anamensis e Australopithecus aethiopicus (queste ultime due specie sono state scoperte solo recentemente e si sa dunque molto poco su di esse). L’Australopithecus afarensis viveva in Africa orientale tra i 3 e i 4 milioni di anni fa; ritrovato in Etiopia (nella regione dell’Afar) e in Tanzania. Aveva un cervello di volume leggermente superiore a quello degli scimpanzé (circa 400-500 cm3). Alcuni individui possedevano canini al­ quanto più sporgenti di quelli di ominidi successivi. Con i fossili di Australopithecus

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afarensis non sono stati trovati utensili di alcun tipo. Si passa poi ad Homo habilis, primate estinto appartenente alla sottofa­ miglia degli ominidi, il gruppo che include la nostra specie. Homo habilis era il più antico antenato del genere Homo; si ri­ tiene sia vissuto in Africa tra 2 e 1,5 milioni di anni fa. Il nome si deve al fatto che ac­ canto ai resti fossili sono stati trovati dei manufatti primitivi. Homo habilis viene distinto dagli australopiteci in base ad al­ cune caratteristiche anatomiche: la capa­ cità cranica è di circa 600 cc contro i 500 cc delle australopitecine, avevano braccia più lunghe, gambe più corte e assomigliavano maggiormente alle scimmie; Homo habilis aveva molari più piccoli, il volto meno pro­ minente, era più alto e aveva lineamenti più simili a quelli dell’uomo moderno. L’utilizzo di strumenti primitivi fa pensare che Homo habilis, rispetto agli ominidi più primitivi, avesse sviluppato un modo più complesso di raccolta del cibo (la sua dieta era costituita da carne, frutta e ve­ getali). Gli antropologi discu­ tono sulle modalità con cui si procurava la carne, se attraverso la caccia oppure sot­

Bracco italiano Foto Giulia del Buono

traendola ad altri animali o con entrambe le tecniche. Avviene successivamente l’evoluzione dell’ Homo ergaster che ha vissuto solo nel pliocene (periodo che in­ tercorre tra 7 e su milioni di anni fa) però il suo punto evolutivo è fondamentale: da lui si evolvono due linee di Homo: Homo erectus e Homo antecessor. Erectus era un primate estinto della sotto­ famiglia degli ominidi, il gruppo che in­ clude l’essere umano. I metodi più recenti di datazione dei resti fossili hanno per­ messo di accertare che Homo erectus era presente a Giava quasi 2 milioni di anni fa; le ultime tracce risalirebbero a 30.000 anni fa.

L’addomesticamento e l’anatomia dei due rivali Molto tempo prima degli uomini hanno vissuto tutti gli antenati del lupo e per questo l’incontro con gli ominidi e questi animali è avvenuto nel Pliocene, circa 5 mi­ lioni di anni fa. In questo tempo prima dell’uomo (Homo sapiens sapiens) pare che nessun ominide a b b i a conce­ pito un certo inte­


i nostri

Cani

Anno 61 num. 6 giugno 2015

ressamento per le qualità e attitudini dei lupi . Per questo, di sicuro, la coesistenza del lupo con l’uomo ha contribuito alla nostra sopravvivenza e alla vittoria della selezione naturale. Ma tra noi e l’uomo di Neanderthal ci sono molte differenze anatomiche? Come sta­ tura siamo lì, bene o male nessuna diffe­ renza, così come nella lunghezza degli arti. Quello che di sicuro si può notare è l’am­ piezza della gabbia toracica del nostro cu­ gino. Questo ci porta a pensare che l’anda­ tura del Neanderthal dovesse essere più goffa e lenta rispetto alla nostra. Questo dato ci porta anche a capire che questo nostro antenato parente dovesse mangiare molti vegetali e che poteva cacciare ani­ mali di grossissima taglia come i Mammuth. L’uomo (Homo sapiens sa­ piens) invece era più predisposto a man­ giare ed avvicinarsi ad animali di piccola o media taglia come appunto i caniformi primitivi. In più il nostro cugino antenato aveva i cinque sensi meno sviluppati dei nostri. Questo ci porta a pensare che valu­ tasse poco l’importanza dei colori e degli odori, fattori che nella scelta dei lupi, e successivamente dei cani è stato fonda­ mentale.

La selezione naturale, gli ecotipi naturali e artificiali Il concetto di selezione naturale, nato con Charles Darwin ne “L’origine delle specie”, spiega che gli organismi neonati in una popolazione (successivamente ad un evento che li ha fatti mutare) di individui di una medesima specie possono più o meno adattarsi all’ambiente circostante (giudice) e vincere o meno la selezione che questo gli impone. Proprio il fatto che l’uomo moderno ha potuto cogliere e valo­ rizzare la presenza del lupo nella sua na­ tura ha fatto si che si servisse dello stesso per mangiare (l’uomo primitivo mangiava i caniformi), per dimostrare affetto (ipotesi del maternaggio confermata dagli studi di Dmitri Byliev) o per addirittura guardia della comunità sociale. Non possiamo sbi­ lanciarci sulla caccia e il livello di addome­ sticamento ma di sicuro noi sappiamo che qualunque cane randagio nel momento in cui lo avviciniamo dimostra immediata­ mente una certa gelosia per l’ambiente del neopadrone. Molto probabilmente questo ha portato alla miccia dell’addomestica­ mento. In più c’è da dire che l’uomo di Neanderthal era più predisposto a cacciare Mammuth e a subire l’azione dei caniformi predatori in quanto attratti dall’odore del sangue dei bestioni abbattuti si avvicina­ vano per rubare dei pezzi di carne ai cac­ ciatori. Qualunque essere vivente proveniente dalla selezione naturale diviene un ecotipo (varietà per le piante e razze per gli ani­

Evoluzione umana e caniformi a confronto - Figura 1

basandosi sullo studio dell’ambiente ha determinato le razze dei cani. Molto spesso questo fattore viene ad essere valutato poco dai professionisti ma sottoponendo ai nostri occhi la struttura di un ambiente coltivato con la volontà di creare delle specie ci sbalordiremmo. Il Dogo Argentino, per. es. è stato selezio­ nato in luoghi dove si coltivano le grami­ nacee ad alto culmo. Dove si allevano ani­ mali in ambiente aperto (media- grossa taglia) spesso soggetti all’azione predatoria di cinghiali e puma. È un cane possente e coraggioso dal carattere temperato e de­ ciso. Estremamente capace di rilevare e affrontare il pericolo e questo fa si che sia un ottimo cane nel lavoro agricolo/zootec­ nico e nel contempo, custode fedele e af­ fettuoso della famiglia. O il Blood Hound, originario del Belgio, dove è presente una fitta vegetazione arborea e arbustiva natu­ rale. E dove la ricerca di persone acqui­ sisce notevole complessità. È un cane mu­ scoloso e resistente alla ricerca anche di ore, in grado di sentire una pista vecchia di 15 giorni e distante anche svariati km.

mali). Non possiamo coltivare il riso nel sud Italia come non è preferibile allevare i San Bernardo nel deserto del Sarah in quanto l’ambiente selezionerebbe negati­ vamente questi organismi. L’uomo quindi

In conclusione, si può affermare che la conformazione dell’ambiente naturale e l’ingegno dell’uomo hanno nel tempo for­ giato le numerose razze canine che hanno contribuito, passo dopo passo, ad aiutare l’uomo nella fatica della civilizzazione.

Bloodhound Foto Matteo Scarmignan

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La prima giornata dell’ambito Trofeo per cani da ferma

Gli inglesi inaugurano lo Zilio Riconfermati numerosi fuoriclasse e qualche sorpresa tra gli irlandesi. L’ultima prova si sovlgerà a Recoaro

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l Circolo Cinofilo Vicen– tino e la F.I.D.C. di Castelgomberto, in col­ laborazione con ATC1 VI Nord nei mesi di febbraio e marzo sono stati impe­ gnati nell’organizzazione della 21^ edi­ zione dell’ambito Trofeo “Erminio Zilio”, con il contributo importante della Nova Foods di Castelgomberto. Nei due fine settimana buona è stata la partecipazione, anche se da rilevare un leggero calo rispetto agli anni precedenti. Si parte sabato 28 febbraio 2015 con la prima prova in programma riservata alle razze inglesi, e nella stessa giornata una prova speciale Epagneul Breton, mentre la domenica è stata riservata alle razze conti­ nentali. Tre le batterie inglesi che hanno ottenuto dei risultati importanti; si sono messi in evidenza le prestazioni del Setter irlandese Yeller di Bonatto, dei Setter inglesi Truman condotto da Salatin ed il giovane Gomez di Mansi. Nella prova speciale Breton invece si impone Full del Cecchetto condotto da Cecchetto. Nella giornata di domenica 1 marzo 2015 si sono svolte le prove riservate alle quattro batterie di continentali, con buon numero di qualificati. Nella batteria degli italiani su tutti Eva 2^ di Cascina Laghetto condotta da Conzato; nella prima batteria esteri ha vinto Kobra del Cecchetto condotto da Cecchetto, nella seconda Anerol’s Rembrand Kurzhaar condotto da Bolcato, mentre nella terza Acqua, giovane fem­ mina Kurzhaar condotta da Ponzio. La seconda prova in programma la setti­ mana successiva ha richiamato nella gior­ nata di sabato 7 marzo quattro batterie di continentali, con la riconferma di buoni risultati. Si impongono nella 1^ batteria italiani il Bracco italiano Paron dei Sanchi di De Cassan e nella 2^ il Bracco italiano Asso condotto da Conzato. La 1^ batteria esteri è stata vinta da Kobra del Cecchetto

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condotto da Cecchetto, mentre la 2^ dal Kurzhaar Lion del Rade Savic di Bolcato. Nella giornata di domenica 8 marzo nelle tre batterie per gli inglesi sono stati prota­ gonisti ancora i Setter irlandesi. Nella 1^ batteria si riconferma Yeller di Bonatto, nella 2^ Bernard condotto da Mascanzoni, e nella 3^ batteria, a spezzare l’egemonia degli irlandesi, si impone il Setter inglese Varaschin’s Fal condotto da Brunello (altri risultati e classificati nel dettaglio a parte). Doveroso il ringraziamento alla Nova Foods per il grande contributo che da sempre dà al mondo cinofilo non solo ve­ natorio, all’ATC1 VI NORD per la disponi­ bilità, a tutti i concorrenti che con la loro partecipazione ancora una volta hanno creduto nella nostra organizzazione, e ai Giudici e ai collaboratori per l’impegno profuso. Appuntamento al 10 maggio 2015 a Recoaro 1000 per la prova finale, un’attitu­ dinale su quaglie. Maurizio Meneguzzo

Classificati 1^ batteria 28.2.15

Classificati batteria italiani 1.3.15


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Cani

Anno 61 num. 6 giugno 2015

SABATO 28 FEBBRAIO 2015 Inglesi

Giuria: Girelli – Klun – Meneguzzo - Titonel 1^ batteria 1 CAC Yeller st.ir. pr. Trivellato cond. Bonatto 2ecc Attila del codice Pin st pr. e cond. Veronese 2^ batteria 1 CAC Truman st pr. e cond. Salatin 2 R/CAC Nerry st pr. e cond. Zanette 3^ batteria 1 CAC Gomez st pr. e cond. Mansi 2 R/CAC Bernard st.ir. pr. Pola cond. Mascanzoni

Speciale Epagneul Breton: Giudice Bolla

2^ batteria italiani 7.3.15

1^ batteria 1ecc Full del Cecchetto 2ecc Mir

pr. e cond. Cecchetto pr. e cond. Bellotti

DOMENICA 1 MARZO 2015 Giuria: Bolla – Girelli – Klun - Titonel

Continentali Italiani

1^ batteria Italiani 1ecc Eva 2^ di Cascina Laghetto bi 2ecc Leone sp 1^ batteria 1ecc Kobra del Cecchetto eb 2ecc Hop del Cecchetto eb 2^ batteria 1ecc Anerol’s Rembrand k 2mb Falko k 3^ batteria 1ecc Acqua k 2ecc Morgana di Cascina Croce bi

pr. e cond. Conzato pr. e cond. Serraglia pr. e cond. Cecchetto pr. e cond. Cecchetto pr. e cond. Bolcato pr. e cond. Bolcato pr. e cond. Ponzio pr. e cond. Cecchinato

SABATO 7 MARZO 2015 1^ batteria continentali italiani 7.3.15

Continentali Italiani

Giuria: Meneguzzo – Klun 1° batteria 1ecc Paron dei Sanchi 2mb Brando 2° batteria 1ecc Asso 2ecc Anteo dei Sanchi

bi bi

pr. e cond. De Cassan pr. e cond. Vialetto

bi bi

pr. e cond. Conzato pr. e cond. Ziron

eb k

pr. e cond. Cecchetto pr. e cond. Balzi

k eb

pr. e cond. Bolcato pr. e cond. Garzaro

Continentali esteri

Giuria: Titonel – Morandi 1° batteria 1 CAC Kobra del Cecchetto 2ecc Rudi 2° batteria 1ecc Lion del Rade Savic 2ecc Agor

DOMENICA 8 MARZO 2015

1^ battera inglesi 8.3.15

Giuria: Klun- Morandi – Titonel – Meneguzzo 1° batteria 1CAC Yeller st.ir. pr. Trivellato cond. Bonatto 2 R/CAC Gina bi st.ir. pr. e cond. Bonatto 2° batteria 1 CAC Bernard st.ir. pr. Pola cond. Mascalzoni 2ecc Attila del codice pin st pr. e cond. Veronese 3° batteria 1 CAC Varaschin’s Fal st pr. e cond. Brunello 2ecc Yanes st pr. e cond. Bertoldo

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Foro di gruppo per i partecipanti al Raduno

Il grande Raduno di razza nel Reggiano

Il week end del Vizsla

Esposizione e prova in una due giorni da ricordare. Curiosità per l’unico esemplare a pelo duro

P

er la prima volta in Italia un intero week end dedi­ cato al Bracco Unghe­ rese. Il lungo week end inizia il 25 aprile, data importante che ricorda il giorno della liberazione e per l’ottavo anno consecutivo anche il giorno del Raduno Nazionale Vizsla interamente gestito dall’Associazione Magyar Vizsla Club Italiano e svoltosi a Massenzatico (RE). Prima nota positiva della giornata è la pre­ senza di un Bracco ungherese a pelo duro, solo la seconda volta in otto anni di raduno nazionale che l’esperto giudice Severino Tagliaferri chiamato a valutare la nostra razza si cimenta con Drotszoru (dall’un­ gherese pelo duro) e questo oltre che al suo conduttore non può che far piacere anche al nostro club che ha l’onere e l’onore di rappresentare in Italia il Vizsla nelle sue due varietà a pelo corto (dall’un­ gherese Rovidszoru) e a pelo duro, ap­ punto. Il giudice Tagliaferri si dimostra subito molto attento e scrupoloso nel verificare la morfologia di ogni singolo cane ed altret­ tanto preparato a trasmettere le sue rifles­ sioni a tutto il pubblico al di fuori del ring che ascolta con attenzione le sue impres­ sioni. Interessante la classe libera maschi dove gareggiano 5 Bracchi ungheresi (la classe più numerosa della giornata) e dalla quale uscirà il miglior soggetto della giornata (BOB) e quindi vincitore del raduno, mentre la classe lavoro maschi propone la presenza di un binomio tutto straniero, infatti sia la conduttrice che il suo Vizsla provengono dalla Polonia. Tra le femmine iscritte a catalogo vorrei far notare la presenza nella classe lavoro di due soggetti che nel 2014 hanno fatto parte delle due rappresentative dell’Associa­ zione Magyar Vizsla Club Italiano che si sono divise tra la Coppa Italia per cani da ferma continentali e la Coppa Europa Vizsla che sfortunatamente hanno avuto

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luogo nello stesso week end. Caposaldo della selezione di una razza sono le femmine e le quattro presentate in classe giovani e la piccola juniores fanno presagire nuovi sviluppi per la razza e ga­ rantiscono quella continuità che però non deve essere mai scontata e definitiva. Finiti i giudizi sui singoli soggetti, l’esperto giudice Severino Tagliaferri dà inizio alla seconda ed ultima parte del Raduno, quella degli spareggi. Il momento della classifica non è stato concepito per decre­ tare una mera lista dal primo al quarto posto, ma per poter dar modo di spiegare perché un soggetto sia risultato migliore dell’altro, quali siano stati i pregi che hanno favorito i primi o le piccole imperfe­

zioni che hanno sfavorito gli altri, il tutto seguendo il puro ideale di insegnare e tra­ smettere un modello da seguire per la sele­ zione di domani con i Vizsla di oggi. Le verifiche morfologiche non debbono es­ sere infatti una gara fine a se stessa ma bensì un momento di verifica della razza, di confronto tra gli allevatori e di cono­ scenza per i semplici appassionati e credo che in parte questo obbiettivo sia stato da noi centrato in questo 8° raduno nazio­ nale. Al termine, il giudice Tagliaferri, che ci ha gentilmente concesso una valutazione sulla razza, più volte giudicata durante la sua carriera. Nel pomeriggio un altro momento di ri­

BOB Vizsla a pelo duro


La consegna dei premi ai vincitori

RISULTATI RADUNO BRACCO UNGHERESE A PELO DURO MASCHI Intermedia Arthur Zöldmáli prop. Miczek Zsófia CAC BOB BRACCO UNGHERESE A PELO CORTO MASCHI Campioni Fiutoprop. Roberto Guglielmini, 1° Ecc Libera Eric C Vives Bohemia prop. Monika Dockalikova CAC BOB Axel prop. Fabio Giuseppe D’Aleo, R/CAC Lavoro Istvan Moja Vizsla prop. Raoul Zabban CAC Giovani Alexander prop. Ferdinando Neri 1° Ecc R.S.R. Maschio Leon, prop. Giovanna Colio, Riconosciuto

flessione non più sull’aspetto morfologico della razza ma su quello comportamentale ed educativo con il Prof. Roberto Marchesini che ha focalizzato l’attenzione in particolar modo su un concetto cardine nell’educazione del cane, ossia lavorare sul desiderio del nostro amico a 4 zampe oltre la mera educazione. Domenica 26 aprile presso l’azienda agri­ turistico venatoria San Valentino di Castellarano (RE) si è svolta la Prova spe­ ciale Vizsla su selvatico abbattuto con prova di riporto a freddo e di riporto dalle acque profonde, valevoli per la selezione della squadra AMVCI che parteciperà alla prossima Coppa Italia per razze da ferma continentali. A giudicare la batteria composta da 9 Bracchi ungheresi, l’esperto giudice Omar Canovi. Al termine della giornata è stato assegnato il primo Trofeo del Magyaro che coniuga l’aspetto morfologico e zootecnico del Vizsla, con l’obiettivo di ottenere nel futuro soggetti idonei ed in linea con lo standard morfologico e di lavoro. Alessandro Poggini

FEMMINE Campioni Mina dei Vizsla, prop. Enrico Brogiolo BOS Lola, prop. Luca Zerbini, 2° Ecc Libera Daffy Z Weitovho Lomu, prop. Alessandro Poggini CAC Lavoro Camilla, all. Paolo Chiodini, prop. Paolo Chiodini CAC Lorna Chi Te Canta del Fatalbecco prop. Luca Zerbini R/ CAC Giovani Qwerty Hashtag del Fatalbecco prop. Alessandro Poggini 1° Ecc, Miglior Giovane Neige Becky del Fatalbecco prop. Barbara Colombetti 2° Ecc Classe Juniores Femmina Vadaszfai Vesszo prop. Gabriella Arioli, Promettente Miglior Juniores Classe Veterani Femmina Settima prop. Alessandro Poggini, 1° Ecc BOV.

BOB Vizsla a pelo corto

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Italia sfortunata nella prova Griffoni Korthals

Campionato d’Europa, Tula non basta L’affermazione della campionessa di Maurizio Musso non è sufficiente per vincere il trofeo a squadre

I

l 21 e 22 marzo a Heudi­ court, bellissimo vil­ laggio di 527 anime, a 140 km a nord di Parigi situato nel dipartimento della Somme nella bellis­ sima Piccardia, si è svolta la manifesta­ zione più importante per i Griffoni Korthals: la Coppa Europa. Quest’anno, l’impeccabile organizzazione, è stata del club Belga il cui Presidente M. Grumiaux ha dato un caldo benvenuto a tutti i partecipanti. 4 le nazioni rappresen­ tate: Belgio, Francia, Italia e Olanda. I 6 cani della squadra Italiana erano:

Eckhart les Moustaches d’Or

cond. Dominique Guillon prop. Enrica Cebulli

Acaulis Tula, con. Maurizio Musso, pr. Stefano Sironi

Eclat les Moustaches d’Or

cond. Dominique Guillon prop. Enrica Cebulli

Acaulis Tula

cond. Maurizio Musso prop. Stefano Sironi

Helvire des Grandes Origines

cond. Maurizio Musso prop. Luigi Germano

Genna dell’Oltrepò

cond. Maurizio Musso prop. Luigi Germano

Gaio dell’Oltrepò

cond. Maurizio Musso prop. Luigi Germano

Le due batterie sono state giudicate da due coppie di giudici, la batteria A dal belga Etienne de Broux con l’olandese Pieter Rooyakker e la batteria B dal francese Dominique Leickman e dal sottoscritto. Il primo giorno presentazione delle squadre e via sui terreni. Ottimi, ampi e ricchi di selvaggina, unico neo una vegeta­ zione in alcuni campi ancora un pò bassa… ma le starne erano anche lì. Purtroppo il tempo non ha certamente aiutato i sog­ getti sul terreno, un vento molto forte, anche troppo, ha un po’ condizionato le prestazioni dei 21 soggetti presentati nelle due batterie tanto che a fine manifesta­ zione nessuno era in classifica. Nel secondo giorno si è proceduto alla va­ lutazione morfologica e poi via di nuovo sui terreni. Si pensava fosse meglio del giorno prima in quanto il vento era sicura­ mente meno impetuoso… ma si era abbas­ sata la temperatura di parecchio. Nella batteria che giudicavo, tutti i soggetti

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sono stati eliminati per ripetute ferme senza esito. Le starne, sicuramente inner­ vosite dal vento del giorno precedente e dal radicale cambiamento di temperatura partivano a 200/300 mt. portando i cani a sbagliare. Solo due soggetti si sono aggiudicati 2 ot­ timi punti: il francese Forrest Gump des Etangs de Born condotto da Bernard Faussurier. Questo soggetto si è subito ben impostato sul terreno evidenziando un buon galoppo e un buon portamento di testa, nel minuto una ferma senza esito. Rilanciato si aggiudica un ottimo punto in bella espressione su coppia. Rilanciato, incappa in una scia di lepre e, malaugura­

tamente, si lascia trascinare a fondo. Eliminato. La nostra italiana Helvire des Grandes Origines condotta da Maurizio Musso, anche lei parte benissimo e si aggiudica, subito dopo il minuto un punto bellissimo, in bella espressione e perfettamente cor­ retta su coppia. Rilanciata, rispetta 2 lepri viste in movimento e ne ferma una. Corretta. Rilanciata, si impegna ancora, sbanda un attimo su 2 lepri che schizzano contemporaneamente e immediatamente paga lo scotto lasciando sulla destra una coppia. Eliminata. Peccato, se Helvire por­ tava al termine la prova avremmo vinto la Coppa a squadre, che invece non è stata assegnata perche il regolamento prevede che almeno due soggetti della stessa squadra vadano in classifica…ebbene si, noi avevamo Aculis Tula, condotta benis­ simo da Maurizio Musso, al 1° Eccellente nell’altra batteria. La relazione di Tula è stata esaltante. I giudici hanno detto di aver visto un soggetto nella piena nota, giuste aperture per ampiezza e profondità, portamento, collegamento, un punto for­ midabile su coppia, perfettamente immo­ bile a frullo e sparo. Unico neo, che non ha permesso loro di assegnare anche la certi­ ficazione, un rientro alla fine di un lacet in una valletta (poteva essere girato il vento…). Resta comunque la grandissima soddisfazione di aver vinto la Coppa indi­ viduale e di aver presentato un lotto di cani all’altezza di queste manifestazioni e di un livello decisamente superiore alla media. Enrico Bixio

La rappresentativa italiana


LAZISE - Successo di partecipazione e proposte al Convegno internazionale

La montagna, la Beccaccia e i loro cani L’incontro animato da Gian Gaetano Delaini. Presenti i consiglieri ENCI Silvio Marelli e Giancarlo Passini. I molti problemi emersi e le soluzioni prospettate. Consensi all’intervento di Sandro Flaim

S

abato 11 maggio alla Dogana Veneta di Lasize (VR) si è tenuto il con­ vegno Internazionale Cinofilo inerente al Cane da Montagna e da Bec­ cacce. Manifestazione avvenuta con il pa­ trocinio dell’ENCI, del gruppo Cinofilo Veronese Luigi Delaini, comune di Lasize, Club della Beccaccia, Beccacciai d’Italia, Pointer Club d’italia, Società Italia Setter, Unione Cacciatori Zona Alpi e fondazione Rosa Gallo. Un inatteso impegno ha pri­ vato della presenza del presidente dell’ENCI Espedito Massimo Muto, rap­ presentato dai consiglieri Silvio Marelli e Giancarlo Passini. Un opportunità svanita per presentare al Presidente la devozione di questa porzione di Cinofila. L’attaccamento alla montagna, al suo eco­ sistema, alla selvaggina, ai cani e uomini che frequentano le terre alte, la ricerca di un dialogo costruttivo l’impegno di Gian Gaetano Delaini organizzatore della mani­ festazione, sostenuto dalla bravura del suo staff della Fondazione Rosa Gallo, sempre vivo nel porgere collaborazione alla ra­ gione Cinofila. Buono il numero di partecipi all’evento. Convegno accentrato sulle tematiche delle qualità imprescindibili dei cani, del valore e significato delle prove specialistiche, portando a compimento le Ipotesi Future. Indicativi alcuni interventi dei relatori, con problematiche emerse, con il fine di arric­ chire le nostre esperienze con un dibattito costruttivo nel miglioramento del cane da caccia e prove nell’utilizzo in montagna e a beccacce. Significativa e importante la scelta dell’organizzatore di inserire nella discussione del programma la partecipa­ zione dei cani Continentali, con la pre­ messa di incrementare la partecipazione e

J.M.Flores riceve il Trofeo Rosa Gallo; accanto Giancarlo Passini, Gian Gaetano Delaini e Silvio Marelli Umberto D’Alessandris riceve Trofeo Saladini Pilastri 2014

dare il legittimo significato alle prove spe­ cialistiche, nelle quali è possibile collocare le qualità venatorie naturali del cane me­ glio di qualsiasi altro tipo di prove, e dove le razze Continentali Italiani e Estere hanno una grande patrimonio venatorio, ma sono sprovviste di uomini con la cul­ tura delle prove in montagna e a beccacce. Rilevante l’intervento finale di S. Flaim, con tematiche sviluppate nei confronti dell’ ambiente e della fauna Alpina. Ragguardevole il dibattito scaturito per le prove di montagne racchiuse nel Trofeo “Saladini Pilastri” per l’edizione 2015. Dopo la sgradevole situazione venutasi a creare con il nuovo regolamento del Trofeo, è emerso dai vari interventi susse­ guiti, la volontà di trovare una ragionevole soluzione, in quanto gli uomini e i cani non possono privarsi della montagna, per una ragione d’affetto e zootecnica. Parte finale del convegno dedicata alla premia­ zione dei vari Trofei legati alla manifesta­ zione “Saladini Pilastri” edizione 2014. Umberto D’Alessandris, riceve la splen­ dida statua in ceramica raffigurante una coturnice come premio del vincitore del Trofeo Saladini Pilastri con il Setter Inglese Alex di proprietà del Greco Xristos Tzimpis, assente giustificato in quanto il giorno del convegno cadeva nel festeggiamento della Pasqua Ortodossa. J.M.Flores pervenuto dalla Spagna con famiglia al completo ri­ ceve la bella statua in legno raffigurante una coturnice come vincitore del Trofeo Rosa Gallo con la sua Setter Inglese Dendaberry Kina, che risulta essere la mi­ gliore femmina della manifestazione ag­ giudicandosi relativo Trofeo e il suo Affisso Dendaberry si aggiudica il trofeo Allevamento. Finale del convegno con raf­ finato spuntino con radiosa vista lago. Giambattista Mantegari

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Al Gruppo Cinofilo Catanzarese la 1° speciale Breton

Trofeo Mario Orsini Hydra S. Tommaso si riconferma campionessa

F

ortemente voluta dai Bretonisti Catanzaresi, grazie al contributo della Delegazione CIEB Calabria nonché dal Consiglio Nazionale del CIEB, si è svolta in Catanzaro la 1° Speciale Epagneul Breton in onore del bretonista Mario Orsini, Maresciallo dei Carabinieri, scomparso anni addietro e pioniere della cinofilia venatoria ufficiale in Catanzaro, organizzata dal locale Gruppo con l’ap­ poggio della A.S.D. FIDASC Orma Cinofila. Assente giustificato per altri impegni isti­ tuzionali, il presidente della delegazione CIEB Calabria, Pietro Garro che ha fatto giungere il suo augurio a tutta l’organizza­ zione. Sorpresa tra i partecipanti e l’organizza­ zione per la presenza inaspettata del Presidente Onorario del CIEB Guido Lapi, il quale ha voluto presenziare alla prima Speciale Epagneul Breton assegnata a Catanzaro. Gli Esperti Andrea Adigrat, Mariana Murarescu ed Enzo Persi hanno giudicato la tre giorni del Campionato Nazionale cani da ferma, riservando per concorrenti ed organizzatori le parole giuste per la cre­ scita del gruppo e la buona riuscita dell’Evento. Durante le premiazioni svolte nella gior­ nata del 28 Febbraio, l’Asd Fidasc Orma Cinofila, nelle persona del presidente Stefano Alfieri e del vice presidente Paolo Spadaro, unitamente al Gruppo Cinofilo Catanzarese presenziato dal presidente Nicola Cirillo, hanno ricevuto una delega­ zione dell’Ospedale civile “Pugliese“ di Catanzaro, reparto di chirurgia pediatrica , ai quali hanno donato un pulsimetro pe­

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diatrico, strumento atto alla registrazione dell’ossigenazione del sangue nei bam­ bini, acquistato con i proventi di una ma­ nifestazione cinofilo amatoriale svoltasi nel mese di settembre 2014. A questa edizione del trofeo Mario Orsini, ha voluto prender parte anche il Gruppo Cinofilo Sanremese che per l’occasione ha messo in palio il prestigioso Trofeo poiché hanno riconosciuto nella persona di Mario Orsini un grande cinofilo ligure, che per lavoro risiedeva al Nord e che era stato molto vicino al Gruppo Cinofili Sanremese negli anni passati. Parole di ringraziamento e stima sono state rivolte dal presidente onorario del CIEB Guido Lapi a tutto il Gruppo Cinofilo Catanzarese ed in particolar modo all’Asd Fidasc Orma Cinofila. Presente anche la

Dott.ssa Orsini, figlia del caro Mario, che ha voluto ringraziare tutti i partecipanti oltre che l’organizzazione , per l’affetto di­ mostrato nei confronti del defunto padre; forte emozione vi è stata quando il presi­ dente onorario Guido Lapi ha consegnato una targa ricordo alla famiglia. Al termine delle tre giornate, il Trofeo è stato assegnato ad Hydra S. Tommaso di proprietà e condotta dal giovane Francesco Anania, il quale ha riconfermato il titolo della precedente edizione. La presenza del presidente di Federcaccia Catanzaro Emanuele Meloni, ha onorato ancor più l’evento, in rappresentanza di tutti i Federcacciatori. Paolo Spadaro

27 FEBBRAIO 2015 Batteria continentali mista: giudice Enzo Persi 1° ECC EB HIDRA S. TOMMASSO Cond Anania Batteria Inglesi libera: giudici Andrea Adigrat e Mariana Murarescu 1° ECC S Irl WILD DELLA MAGNA SILA Cond. Critelli 28 FEBBRAIO 2015 Batteria Speciale Epagneul Breton: giudice Mariana Murarescu 1° ECC/CAC EB HIDRA DI S.TOMMASO Cond. Anania Batteria Continentali mista: giudice Andrea Adigrat 1° ECC/CAC EB HIDRA DI S. TOMMASO Cond. Anania Batteria Inglesi libera: giudice Enzo Persi 1° ECC SI DEDALO DEL BINARIO Cond. Critelli 1 MARZO 2015 Batteria Continentali mista: giudice Enzo Persi 1° MB DT FLASH DEL CHISOLA Cond. Tiano Batteria Inglesi libera: giudici Andrea Adigrat e Mariana Murarescu 1° MB SI DECOR TANIA Cond. Chisari


Il grande successo di tutte le prove dedicate ai Segugi

Sei giorni degli Etruschi Sul terreno oltre 450 cani per confronti entusiasmanti. Vincono gli esemplari di Rovini, Mattei ed Apostolico

T

ra le verdeggianti colline toscane, ricche di storia e tradizioni, ancora una volta il Segugio da lepre è stato protagonista nell’animare una delle prove più ambite in Italia: il IV Trofeo degli Etruschi,organizzato come sempre dal Gruppo Cinofilo Grossetano affiancato quest’anno dal Gruppo Cinofilo di Poggibonsi. Questa quarta edizione è stata una vera e propria festa del Segugio da lepre e della cinofilia vedendo impegnarsi sul campo i migliori soggetti, nonché i più esperti conduttori ed allevatori del calibro di Del Treste, Candellori, Rebuffi, Montersino, Pierangioli e molti altri. Il Trofeo ha preso il via il 20 marzo da Grosseto avvalendosi del lavoro degli Esperti Giudici ENCI Macaletti, Villa, Turcatti, Ambrosini, Morellini, Soprano, Corbucci, Fusar Poli i quali, anche questa volta, come del resto nelle precedenti oc­ casioni, hanno saputo giudicare i soggetti presentati in modo ineccepibile. Durante il fine settimana grossetano è stato asse­ gnato il Trofeo “Città di Grosseto” che premia il miglior singolo, la miglior coppia e la miglior muta che nella tre giorni ma­ remmana ha ottenuto il punteggio più alto. Il clima favorevole, anche se particolar­ mente caldo per il periodo, ha senz’altro consentito ai soggetti più dotati e con mag­ giore esperienza di mettersi in mostra, re­ galando ai conduttori ed ai numerosi spet­ tatori egregie prove di lavoro. A salire sul podio più alto e quindi ad ag­ giudicarsi la medaglia d’oro, nonché il Trofeo della Città sono stati Viola di Montiani per i singoli, Mill e Tobi di Pierelli per le coppie e Umbro, Pedro, Sorba, Rita, Brando di Apostolico per le mute. Alla fine del week-end siamo stati quindi in grado di stilare una classifica provvisoria scatu­ rita dalla somma del punteggio ottenuto in prova più venticinque punti ottenuti per la partecipazione. La tappa successiva si è svolta dal 27 al 29 marzo a Staggia Senese dove il Gruppo Cinofilo Poggibonsi oltre al premio finale,

I vincitori del quarto Trofeo degli Etruschi. Apostolico, Rovini, Mattei

Pierelli, vincitore del Trofeo Città di Grosseto, Miglior Coppia

ha messo in palio il Memorial “Marco Boddi” meritatamente vinto da Vipera di Longarelli con 173 punti, giudicata così miglior soggetto di tutta la manifestazione senese. Il IV Trofeo degli Etruschi, in sei giorni di prove, ha visto presentare oltre 450 cani tra i più blasonati d’Italia nelle classi singolo, coppie e mute che hanno reso questo evento fra i più amati dai segugisti. Prima di menzionare i vincitori, vorrei complimentarmi con chi si è messo in par­ ticolare evidenza pur non riuscendo ad ottenere il primo posto, ma regalando co­ munque belle prestazioni: nella classe sin­ goli Bechi, Parri ed Agostini; tra le coppie Addolorati, Giusto ed Anselmi; mentre tra le mute Montersino, Spada-De Michelis, Petruccioli. Detto questo non resta che menzionare i vincitori che hanno onorato questo Trofeo: categoria singolo Pepe Del Dianella di Rovini, categoria coppie Pelo e Moira di Mattei, categoria mute Umbro, Pedro, Sorba, Rita, Brando di Apostolico. Bravi !!!. Alessandro Lori

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successi estero

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

ACCESSO ALLA RUBRICA Best in show: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani) Raggruppamento: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS

1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani

INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate

Inviare a redazione@enci.it Dal numero di giugno solo risultati ottenuti nell’anno 2014

DAL NUMERO DI LUGLIO 2015 SOLO RISULTATI OTTENUTI NELL’ANNO 2015

KISSES OF THE GOLDEN GIRL DEL CEPPO ROSSO Chow Chow Expo di Celje (SLO) 14/2/15 3° Classificato gruppo 5

BLUESTARYORKY QUICK SILVER Yorkshire Terrier Speciale Terrier Luxemburg 12/4/15 CACL BOS

Giudice Damir Skok Allevatore Siro Baruffaldi Proprietario Francesca Caliari

DON GIOVANNI DEI PROSPERI Beagle Expo di Buenos Aires (RA) 25/3/15 2° classificato gruppo 6 Giudice Claudio De Giuliani Allevatore e proprietario Lorenzo Salti

Giudice Paula Heikkinen-Lehkonen Allevatore e proprietario Milena Frizzi

DRAGONJOY DREAM OF THE STARS Welsh Corgi Pembroke CRUFTS 2015 Birmingham (UK) 1° classif. Post Graduate Class Giudice John Burgess Allevatore e propr. Allev. Dragonjoy 64

RUDI DELLA PRATELLA Bassotto standard p/d Expo di Salisburgo (A) 28/3/15 3° classificato gruppo 4 Giudice Wonisch Günther Allevatore Luigi Cinelli Proprietario Lorenza Boncompagni


successi all’estero

BLACK MAJESTY’S ROLLERCOASTER DEL LAGO DEGLI ORSI Petit Basset Griffon Vendeen National Specialty Tucson (USA) 11/4/15 1° classificato cl. 12/18 mesi Best in Sweepstakes -

MONSOLANA BLACKSTAR TUSCAN RED AMOR COSTANTE Cane da Pastore Scozzese p/l Nationale d’Elevage Cerans-Foulletourte Irish terrier (F) 25-26/04/15 Expo di di Dubrovnik (HR) 28/4/15 1° cl. Campioni 1 classificato gruppo 3 Giudice Roberto Velez Pico Allevatore e proprietario Anne Tureen

Giudice Betty Barth Allevatore Gloria Urbani Proprietario Iva Raic & Gloria Urbani

CALETTO WINNINGMOOD 2000 VOLTS Spitz nano Expo di Santarem (PT) 30/11/14 1° classificato gruppo 5 Giudice Luis Gorjao Henriques Allevatore Marcin Wilczek Proprietario Pasquale Figliolia

NECKU IF I HAD A COON Black And Tan Coonhound Expo di Maribor (SLO) 18/4/15 1° classificato gruppo 6

Giudice Alan Jones Allevatrice O. Lepikhina Proprietario Marco Fontanelli

Giudice Vilmos Kardos

Expo di Pohorje (SLO) 19/4/15 2° classificato gruppo 6

CAMPARIS HOLLYWOOD HILLS Yorkshire terrier Expo di Chemnitz (D) 18-19/4/15 2° classificato gruppo 3

Giudice Gert Chistensen Allevatore Teija Urpelainen ProprietarioMarino Vedelago

Giudice Otakar Vondrous Allevatore Markus Ackermann Proprietario Patrizia Casadei 65


successi all’estero

NERETUM TRIBE ZENITH FOR INSERRA Terranova Expo di Zadar (HR) 2/515 1° classificato gruppo 2 Giudice Rafael De Santiago

NERETUM TRIBE ZENITH FOR INSERRA NERETUM TRIBE ZERO HOUR FIONA NERETUM TRIBE UNDER RED PASSION Expo di Zadar (HR) 30/4/15 2° BIS Gruppi

DJEZABEL DELLA BAIA AZZURRA Alano blu Monografica di El Escorial (E) 19/4/15 Cl. Camp. - Ecc 1° - CH. di Club

FROU-FROU DEL TABARIN DEI BACI RUBATI Pastore Belga Groenendael 1° ECC. Cl. Lavoro Ris. Certificat Régionale Régionale d’Élevage Aubigny-surNère, 5/4/15 Giudice Marie-France Varlet (F) Allevatore e proprietario Rosita Trotti

Giudice P. V. Moonfort All. Patrizio Donati Prop. Patrizio Donati

Giudice Marijan Čižmešija

Expo di Zadar (HR) 1/5/15 1° BIS Gruppi Giudice Frank Kane

Expo di Zadar (HR) 2/5/15 1° BIS Gruppi Giudice Nebojša Stanojlović

NERETUM TRIBE ZENITH FOR INSERRA NERETUM TRIBE ZERO HOUR FIONA Expo di Zadar (HR) 3/5/15 1° BIS Coppie Giudice Nebojša Stanojlović Allevatore Neretum Tribe Proprietario Aglieri Rinella Fabrizio

ARMAGEDON SUNY DAY’S Rottweiler Expo di Osijek (HR) 19/4/15 BOB - 1° Junior BIS

DREAM OF A SUMMER NIGHT Giudice Nikola Smolic Cocker Americano Expo di Dakovo (HR) 18 /4/15 Expo di Bar (MSR) 25/4/2015 2° clas. gruppo 2 - 1° Junior BIS 2° classificato gruppo 8 Giudice Jasna Matejcic Giudice Marta Sipos Allevatore e propr. Claudia Cascioli 66

Allevatore Allev. Suny Day’s Propietario A. Jurcan e S. Lazic


successi all’estero

DIAZ DELLA BAIA AZZURRA Alano blu Monografica di El Escorial (E) 19/4/15 Cl. Campioni Ecc 1° Giudice P. V. Moonfort Allevatore e propr. Patrizio Donati

A TIME FOR DANCING & ZEUS DEI PICCOLI DEMONI Cavalier King Charles Spaniel Blenheim Expo di San Marino 07/03/2015 3 ° BIS COPPIE Giudice Paunovic Dusan Allevatori Elisabetta Tognarini Allev. dei Piccoli Demoni Proprietario Margherita Ricaldone

NERETUM TRIBE ZENITH FOR INSERRA NERETUM TRIBE ZERO HOUR FIONA DUBROVINIK NERETUM TRIBE UNDER RED PASSION ARIEL Terranova Expo di Dubrovinik (HR) 27/4/15 2° BIS Gruppi Giudice Ramune Kazlauskaite Allevatore Neretum Tribe Proprietario Fabrizio Aglieri Rinella, Felicia Liotta

BERNIE THE ATTORNEY Zwergpinscher Raduno di Norimberga (D) 10/1/15 Cl. Intermedia CAC Giudice L. Molinari Allevatore e propr. Lorenzo Di Bella

LUCKY STRIKE LINUS AV HISELFOSS Bovaro del Bernese Expo di Dubrovnik (HR) 28 /4/15 2° classificato gruppo 2 Giudice Wilberg L.H. Allevatore Gro Solberg Proprietario Letizia Virgili

OBLADIOBLADA DELLA VAL VEZZENO Bassotto standard p/d Expo di Wieselburg (A) 9/5/15 1° classificato gruppo 4 Giudice Ludmila Fintorova Allevatore Antonio Palladini Proprietario Cinzia Arditi 67


successi all’estero

ELISE DELLA BAIA AZZURRA Alano nero Monografica di El Escorial (E) 19/4/15 Cl. Intermedia CAC Giudice P. Bispo Allevatore Patrizio Donati Proprietario Sheila De Franco

DOM PERIGNON DE LA ESENCIA Bouledogue francese Expo di Zadar (HR) 2/5/15 3° classificato gruppo 9 Allevatore Alejandro Garcia Guijarro Proprietario Alice Barbieri

PSQUARED VIOLANTE Bassotto nano p/d Expo di Varazdin (HR) 16/5/15 2° classificato gruppo 4

GWENDARIFF GETS CARRY’D AWAY Setter irlandese Expo Principato di Monaco 10 /5/15 1° BIS Giovani

Giudice Otto Schmidt Allevatore Alberto Sanson Proprietario Gianluca Portera

Giudice Sonia Falletti Bellan Allevatore Diane Stewart-Ritchie Proprietario Sabrina Castoldi

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SAMARCANDA SECRET LOVE Barbone grande mole bianco Expo di San Marino 7/3/15 1° classificato gruppo 9 Giudice Gladic Goran Proprietario Marco Vaccaroni Allevatore Lorena Merati

DONALD CURRY Bassotto standard p/l Expò di Montecarlo 10/5/15 1° classificato gruppo 4 Giudice Sonia Bellan Falletti Allevatore e proprietario Dario Corallo


successi all’estero

BILLA DI KRISTIANDEN Zwergpinscher Raduno di Norimberga (D) 10/1/15 CAC BOS Giudice L. Molinari Allevatore e propr. Ismaele Vezzoli

GIOBALDI RIVE GAUCHE Whippet Expò di San Marino 8/3/15 1° BIS Juniores Giudice Gladic Goran Allevatore Allev. Giobaldi Proprietario Mauro Conforti

SOFONISBA ANGUISSOLA Bassotto standard p/d Expo di Wieselburg (A) 9/5/15 2° BIS Veterani Giudice Heliane Maissen-Jarisch Allevatore Linda Ferrari Proprietario Cinzia Arditi

GENTLY BORN LIGHT RAY Riesenschnauzer EXPO DI Wieselburg (A) 10/5/15 Best Of Day Giudice H. Haissen-Jarisch Allevatore Anna Vlasova Proprietario Giovanni Bonifacio

DREAMWEAVER DE POMPADOUR Papillon Club Show di Kreuzlingen (CH) 16/5/15 CAC cl. Campioni Giudice Ljiljana Marsic Allevatore Zuzana Nouzakova Proprietario Barbara Mascherpa

VIVIEN PERLES FLEUR Papillon Club Show di Kreuzlingen (CH) 16/5/15 CAC cl. libera BOS Giudice Ljiljana Marsica Allevatore Marina Pivrika Proprietario Egle Dildaite 69


successi italia ACCESSO ALLA RUBRICA 1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie e Gruppi, in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate

Inviare a redazione@enci.it Dal numero di giugno solo risultati ottenuti nell’anno 2014

DAL NUMERO DI LUGLIO 2015 SOLO RISULTATI OTTENUTI NELL’ANNO 2015

NIGHTFALLKING KIMBERLEY Bullmastiff Expo di Catanzaro 22/3/15 1° classificata Gruppo 2 MOIMA GENGIS KHAN Chow Chow Expo di Montichiari (BS) 12/4/15 1° Classificato Best In Show

Giudice Vandoni Guido Allevatore e proprietario Roberto Floridia e Tiziano Florida

LUCILLA DEL WANHELSING Bassotto tedesco n/d Expo di Prato 26/4/15 1° classificato gruppo 4 Giudice A. Zeppi Allevatore Gabriel Pascarella Proprietario Alessandra Gambara

Allevatore Allev. Moima Proprietario Marco Brugin Giudice Ulltveit-Moe Annika

ONDA DI MONTERSINO Segugio Italiano p/r Expo di Cagliari 29 /3/15 1° classificato 6° Gruppo Giudice Alfredo Alessandri Allevatore Cristian Montersino Proprietario Silvia Boi 70

BIRICHINA DI CASA CALBUCCI & CALIFORNIA GOLD RUSH Beagle Expo di Alessandria 1/5/15 1° BIS Coppie

BANDERA DI CASCINA CROCE Bracco italiano Expo di Alessandria 1/5/15 1° classificato gruppo 7

Giudice A. Bottero Allev. Calbucci Alberto - Asunis Francesca Proprietario Asunis Francesca

Giudice Alessandro Braga Allevatore Renato Gritti Proprietario Mauro Uggeri


successi in italia

DRAGONJOY SONNY CORLEONE Welsh Corgi Pembroke Expo di Ancona 15/2/15 3° classificato BEST IN SHOW Giudice Rafael De Santiago

Expo di Firenze 10/5/15 2° classificato Best in Show FRECCIA, EDOARDO E FATA DELLA MEZZALUNA Setter irlandesi Expo di Alessandria 1/5/15 1° BIS Gruppi MASSETO Irish terrier Expo di Prato 26 /4/15 2° classificato Best in Show

Giudice Frank Kane Allevatore e propr. Allev. Dragonjoy

Giudice Gatto Allevatrice Ungaro Bartoli Petrelli Maria Rossella Proprietari S. Brunetti, S. Paniati

Giudice Nemanja Jovanovic Allevatore Anne Tureen Proprietario Esteranne Ricca

VEIO PARK’S CLASS FIRST + VEIO PARK’S DINASY + FROM WONDERLAND RASOS PERLAI Bovaro del Bernese Expo di Campobasso 19/4/15 1° BIS Gruppi Giudice Lisbeth Mach Allevatore e propr. Roberta Fontana

GENKI GO DEL BIAGIO Shiba Expo di Ercolano 2/5/15 1° classificato gruppo 5 Giudice N.Blanusa

Expo di Firenze 10/5/15 1° classificato gruppo 5 Giudice Igor Selimovic Allevatore e propr. Allev. del Biagio

WILMA DELLE ROSE & BAMBÙ ARGO Bassotto standard p/c Segugio dell’Istria Expo di Bari 9/5/15 Expo di Nuoro 28/3/15 1° classificato gruppo 4 1° Classificato gruppo 6 Giudice Jose Tomas Delgado Cabezas Allevatore Elena Vaccari Proprietario Nicola Sacco

Giudice Gianercole Mentasti Allevatore e proprietario Renzo Dalu 71


C L U B WEIMARANER CLUB D’ITALIA

SOCIETÀ ITALIANA PRO SEGUGIO

SEZIONE CLUB ITALIANO BEAGLE, BEAGLE-HARRIER E HARRIER

RADUNO A LA TOLLARA

EXPO INTERNAZIONALE DI NAPOLI SPECIALE - 3 MAGGIO 2015

Domenica 19 Aprile 2015 si è tenuto il 1° Raduno autogestito dell’anno organizzato dal Weimaraner Club Italia, a cui è seguita nel primo pomeriggio l’assemblea annuale dei soci. Cornice dell’evento, il sempre accogliente centro cinofilo ENCI La Tollara, gestito dall’ex Consigliere di collegamento ENCI per il WCI, Elio Cantone, che ci ha ospitato con il consueto calore e disponibilità. Si sono presentati al cospetto dell’attento e scrupoloso giudizio dell’esperto giudice Com. Gioacchino Murante, 31 Weimaraner a pelo corto, di cui 15 maschi e 16 femmine, tra i quali ben 4 cuccioli in categoria baby. Un doveroso ringraziamento va all’arch. Ferrucio Croce Colla di ChampionDog per aver gestito le iscrizioni e realizzato un ottimo catalogo dalla grafica pregiata. La palma di migliore di razza è andata al soggetto Royal Weim Paint it Black di proprietà del socio Dario Raimondi Cominesi..

BEAGLE - HARRIER GIUDICE BORIS SPOLIARIC LAVORO MASCHI 1 CAC CACIB BOB - 3 BOG ETTORE PR. GIUSEPPE BARONE BEAGLE GIUDICE S. GLADSTONE CAMPIONI MASCHI 1 CACIB - BOB LANGRIGG SOLDIERING ON PR. ALL.TO ETRURIA 2000 2 ECC CAPTAIN HARLOCK PR. BALDI RUDI LAVORO MASCHI 1 CAC R/ CACIB AMMIRABEL CAMILLO PR. TURBA RICCARDO LIBERA MASCHI 1 ECC - CAC IRON MAN DI VILLA ANTERHOS PR. ALL.TO DI VILLA ANTERHOS 2 MB BARBICAN PACK WILLY WONKA PR. ALFREDO GAGLIARDI INTERMEDIA MASCHI 1 R/CAC IGOR DELL’ISOLA DI IOS PR.CARLO POMPELE GIOVANI MASCHI 1 ECC BORN TO MY DESTINY PR. FEDERICA CIBIN 2 ECC AHDRAMAJ PACE ODDITY PR. MAREDDA PINO JUNIORES MASCHI 1 MP BIG BANG DEL MONTE SORATTE PR. BOTEL CHRISTINE 2 MP ROGER DEL MONTE SORATTE PR. G. DI LOLLO CAMPIONI FEMMINE 1 ECC MIRAS DELL’ETRURIA 2000 PR. ALL. TO ETRURIA 2000 2 ECC RHIANNA PR. TURBA RICCARDO LIBERA FEMMINE 1 ECC LUCINA PR. TORTORA MARIO

Speciale di Napoli, Beagle, BOB e BOS

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Ettore Beagle-Harrier 3º classificato gruppo 6 expo internazionale di Napoli

2 ECC NAUSICA DI VILLA ANTERHOS PR. ALL.TO DI VILLA ANTERHOS INTERMEDIA FEMMINE 1 CAC - CACIB - BOS CANDY THE SMART HUNTING PR. BUSUTTIL 2 R/CAC MENERVA DELL’ETRURIA 2000 PR. ALL.TO ETRURIA 2000 GIOVANI FEMMINE 1 ECC FONTEPOSCA’S ENVY OF ANGELS PR. ANGELA CONFORTI 2 ECC BUILD OUR NEW LIFE PR. CIBIN FEDERICA SOCIETÀ ITALIANA PRO SEGUGIO SEGRETERIA NAZIONALE - VIA DOSSO 7 26856 MIRABELLO SENNA LODIGIANA (LO) Tel. 0377-802414 Fax. 0377-802234

Risultati del raduno di razza: BOB: ROYAL WEIM PAINT IT BLACK BOS: ROYAL WEIM FOR WHAT IT’S WORTH MIGLIOR GIOVANE: ZAR FILIPPO DEI GRANDI GRIGI MIGLIOR BABY: ROYAL WEIM ON TOP OF THE WORLD AKA ESME MIGLIOR SUPER BABY: ULRICHE MIGLIOR COPPIA: ROYAL WEIM PAINT IT BLACK - ROYAL WEIM FOR WHAT IT’S WORTH MIGLIOR GRUPPO DI ALLEVAMENTO: DE FILIPPO MARCO LIGHTING MCQUEEN SILVER FLASH - DEMON HUNTER PAINT IT BLUE - MARGOT SWEET DIAMONDS THIEF - MYA MILLION DOLLAR BABY - ANASTASIA FIFTY SHADES OF GREY MIGLIOR PROGENIE: MYA MILLION DOLLAR BABY - LIGHTING MCQUEEN SILVER FLASH- DEMON HUNTER PAINT IT BLUE – APRIL WOLKEN BLUME RISULTATI PER CLASSE MASCHI CAMPIONI 1° ECC. ROYAL WEIM PAINT IT BLACK Allev.re - Propr. Dario Raimondi Cominesi 2° ECC. LE QUATRIEMEDECHANELNOMMEBOB Allev.re Erika Rossi - Propr. Marco Bausani LIBERA 1° ECC NEMO Allev.re Eleonora Ruggieri -Propr. Corrado Ottaviano 2° ECC HORUS Allev.re Roberto Francini Propr. Emanuele Timpani LAVORO MASCHI 1° CAC SEMPER ADAMAS GLADIUS DEI Allev.re All.to Semper Adamas - Propr. Christophe Oriou INTERMEDIA 1° ECC. ROYAL WEIM DANCE WITH THE DEVIL Allev.re Dario Raimondi Cominesi - Propr. Enrico Svanera 2° ECC. NARCISO DEI GRANDI GRIGI Allev.re Silvia Fanetti - Propr. Elena Fabbri Curzi


C L U B

Miglior coppia

BOB & BOS

Miglior giovane

Miglior gruppo di allevamento

Miglior gruppo Progenie GIOVANI 1° ECC. ZAR FILIPPO DEI GRANDI GRIGI Allev.re Silvia Fanetti - Propr. Loredana Saccomanno 2° ECC. LIGHTING MCQUEEN SILVER FLASH Allev.re Marco De Filippo - Propr. Marco Arzu SUPER BABY 1° M.P. B’HAPPY BOWER Allev.re Simone Superbi Propr. Francesca Mana

2° P. ASCHE Allev.re Maria Angioni - Propr. Giulia Zanon FEMMINE CAMPIONI 1° ECC. CHARLIZE THERON Allev.re Eleonora Costa - Propr. Bianca Manfredi LIBERA 1° R/CACMARGOT SWEET DIAMONDS THIEF

Allev.re Marco De Filippo - Propr. Martina Salzano 2° ECC. AMBRA Allev.re Nadia Podest - Propr. Alessandro Merlo LAVORO 1° CAC EMPER ADAMAS SENSATIONAL SHERRI Allev.re All.to Semper Adamas - Propr. Cristian Berni 2° ECC. MYA MILLION DOLLAR BABY Allevre - Propr. Marco De Filippo INTERMEDIA 1° CAC ROYAL WEIM FOR WHAT IT’S WORTH Allev.re - Propr. Dario Raimondi Cominesi 2° ECC. ANASTASIA FIFTY SHADES OF GREY Allev.re - Propr. Marco De Filippo GIOVANI 1° ECC. APRIL WOLKEN BLUME Allev.re Marco De Filippo - Propr. Donatella Buroni 2° ECC, CHANEL DEI GRANDI GRIGI Allev.re Silvia Fanetti - Propr. Elena Fabbri Curzi BABY F 1° M.P. ROYAL WEIM ON TOP OF THE WORLD AKA ESME Allev.re Dario Raimondi Cominesi Propr. Roberto Rossi SUPER BABY F 1° M.P. ULRICHE Allev.re Maria Angioni - Propr. David Turner Nel pomeriggio nel salone della struttura si è svolta l’Assemblea annuale dei soci. Presenti 31 soci in proprio e 29 per delega. Dopo la lettura delle varie

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C L U B relazioni annuali relazione del presidente Roberto Rossi; analisi delle cucciolate 2014 trattata dal vice presidente Simone Superbi; Relazione dei Probi Viri della presidente onoraria Marie Therese Davico di Quittengo e l’approvazione del bilancio, diversi i punti all’ordine del giorno tra cui l’approvazione del regolamento attuativo dello statuto e del programma di attività per l’anno 2015 e primo trimestre 2016, tra cui spiccano: • il Word Dog Show 2015, che vede il nostro club impegnato per tutti i giorni della manifestazione con uno stand di razza offerto gratuitamente da ENCI, e diverse iniziative clubshow, buffet, cena sociale. • l’organizzazione della Coppa Italia per razze da ferma continentali 2015 Al termine l’assemblea è stata chiamata a votare un nuovo membro del consiglio direttivo, in seguito alle dimissioni di un suo rappresentante nel mese di Novembre 2014 e a rinnovare per il triennio 20152018 il collegio dei Sindaci o Revisore unico e dei Probi Viri. Di seguito gli eletti: Per il consiglio direttivo: Marco Bausani Per il collegio dei sindaci: Giuseppina Liporace come revisore unico

della salvaguardia delle caratteristiche della razza e della salute del Weimaraner. L’ultimo momento della riunione è stata la consegna dei diplomi che ha denotato una generale unione e coesione tra tutte le persone presenti, consiglio direttivo compreso. Il Presidente con grande soddisfazione ha consegnato i diplomi non disdegnando note oltre che di tecnicismo, anche di squisita simpatia ed emozione. Uscendo dall’assemblea tutti i partecipanti sembravano dei mugnai che sulle spalle avevano il proprio sacco di cose da fare, di impegni da prendere, di conoscenze da apprendere e di orizzonti da allargare. Questo è il miglior risultato che da un’assemblea dei soci si possa auspicare ed in primis va riconosciuto il merito per un impegno democratico e altruista di tutto il Consiglio Direttivo, guidato in prima battuta dal suo Presidente Roberto Rossi, uomo senza dubbio di grosso spessore e umanità. Vanna Pocaterra e Dario Vaccari WEIMARANER CLUB D’ITALIA C/O ROSSI ROBERTO VIA F. TURATI 14/16 20865 USMATE VELATE (MB) Tel. 333-2049071

Per il collegio dei probi viri: Marco Mondino, Valeria Pellegrino, Maricla Vitulo. Per il Weimaraner Club Italia Dott. Simone Superbi Vice Presidente WCI Contributo di un socio WCI Il giorno 19 Aprile 2015 a La Tollara si è riunita l’assemblea annuale del Weimaraner Club Italia. L’esposizione delle situazioni societarie sono state espresse dal presidente dott. Rossi Roberto che con grande proprietà di equilibrio e competenza ha esposto i dati pregressi e le prospettive future. La puntualizzazione delle tematiche è stata precisa e dettagliata con l’apporto dei consiglieri che singolarmente hanno esposto aspetti di carattere normativo,attitudinale e genetico. Lo sforzo ad adempiere con precisione alle normative in ottemperanza allo statuto ENCI e allo statuto WCi sono state puntualizzate e messe in atto con l’apporto del consigliere Avv. Claudia Balboni e della dott.ssa Martina Salzano. La tematica relativa all’attitudine e alle caratteristiche del Weimaraner sono state occasione di vari interventi dove è emerso che il lavoro da svolgere è tanto e molto impegnativo. Il presidente è riuscito a coniugare le varie sfaccettature dell’argomento ribadendo la necessità di allargare i comitati di competenza, in modo che ci siano svariate possibilità di incontri e discussioni nell’ambito di un metodo corretto e costruttivo che deve avere obiettivi di crescita per la razza e sviluppare risultati. Non bastano solo i risultati di pochi, ma la presenza di tanti alle diverse attività organizzate dal club per migliorare. L’aspetto riguardante la salute e lo stato genetico attuale della razza è stato relazionato dal vice presidente Dott. Simone Superbi con una proprietà di termini e tematiche ineccepibili, che ha permesso di sviluppare una discussione allargata ai componenti dell’assemblea molto precisa e costruttiva. Non poteva che emergere un lavoro per il futuro molto impegnativo ed importante che vedrà coinvolti soci ed allevatori nell’intento di apportare sempre più informazioni in merito a diverse patologie che saranno tema di un progetto di ricerca nell’ambito

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CLUB ITALIANO DRAHTHAAR HZP DRAHTHAAR A MOLINELLA Anche quest’anno a Molinella (BO), presso la ATV “La Rossetta”, il giorno 25 ottobre 2014, si è svolta la HZP (Herbstzuchtprüfung) prova di razza per il Deutsch Drahthaar organizzata dal VDD e.V. Gruppo Nordbayern in collaborazione con il C.I.D (Club Italiano Drahthaar). Siamo alla ottava edizione italiana di questo importante test di valutazione del lavoro del Deutsch Drahthaar, la seconda delle due prove il cui superamento è necessario per l’iscrizione al Libro di Allevamento Tedesco, la prima è la VJP (Verbandsjugendprüfung) che in Italia si è svolta il 29 marzo scorso. Quest’anno la presenza di cani è stata elevata, nove iscritti divisi in due batterie. La HZP è piuttosto complessa e si articola in una serie di prove: verifica dell’indifferenza allo sparo, lavoro in campo (cerca e ferma, riporto su traccia di pelo e di piuma) e lavoro in acqua (riporto dall’acqua con sparo, lavoro sulla scia dell’anatra e recupero dell’anatra occultata). Ore otto, appuntamento a “La Rossetta”. La gente arriva alla spicciolata ma in pochi minuti tutti presenti, giudici, concorrenti e accompagnatori-spettatori. Dopo i saluti i giudici, quattro tedeschi e due italiani, si dividono: tre per batteria, in ognuna ci sarà un italiano per facilitare la comprensione linguistica. Quindi ogni concorrente viene assegnato ad una batteria, la mia è di cinque cani, l’altra di quattro. Un bel numero di partecipanti vista la difficoltà della Prova e visto che l’anno precedente gli iscritti erano solo in due. Verifica dei microchip e controllo delle dentature, ai maschi sono controllati anche i testicoli. Adesso possiamo partire per la Prova. La mia batteria farà prima il campo, mentre l’altra andrà al lavoro in acqua. Sono le nove di mattina e so già che la giornata

sarà lunga e faticosa. Ci spostiamo nei campi, un terreno di pianura con delle piccole piantagioni di sorgo larghe una decina di metri e lunghe un centinaio, inframmezzate da tratti incolti dove verrà verificata la cerca e la ferma dei vari soggetti. Ma prima di iniziare c’è ancora un lavoro da fare. Ogni cane viene sganciato in un campo di erba medica e mentre corre lo sparatore ufficiale esplode due colpi in aria, questo per verificare l’assoluta indifferenza allo sparo. Finalmente sganciamo i cani per la verifica della cerca e della ferma. Sono l’ultimo della mia batteria, quindi devo aspettare ancora un bel po’. Non c’è, a dire il vero, moltissima selvaggina, comunque i cani incontrano alcuni fagiani e qualche quaglia e possono esprimersi nella cerca e nella ferma, si vedono anche delle belle guidate. Petra, la mia cagna, lavora bene, su questa parte del lavoro sono tranquillo. Veniamo richiamati per una ulteriore possibilità di incontro, quindi questa fase si conclude. Passiamo alle Schleppe, ai riporti su traccia. Ci spostiamo di alcune centinaia di metri presso un campo di erba medica, qui si svolgerà la Prova di riporto di piuma e di pelo. Un giudice fa strisciare a terra una anatra morta legata con un cordino, così facendo si crea una traccia che il cane dovrà seguire, su un percorso di 150/200 metri con un angolo ottuso. Io sono l’ultimo della mia batteria e l’ansia cresce, un errore che comporti il non superamento di una sola di queste prove causa la squalifica, il lavoro di oltre un anno verrebbe vanificato. Finalmente il mio turno, porto il cane sul punto che mi viene indicato dal giudice, dove un po’ di piume marcano l’inizio della Schleppe. Petra annusa e comincia a seguire la traccia, l’accompagno per alcuni metri per sincerarmi che si indirizzi nella giusta direzione. Dò il comando “porta” e lascio uno dei capi della striscia di cuoio mentre il cane parte naso a terra per risalire l’emanazione che lo porterà sull’anatra morta. E così è, torna sollecita si siede, forse un po’ rigidamente e mi consegna il selvatico, la premio e guardo l’ora, sono già le undici passate e dobbiamo fare ancora i conigli. Ad ogni traccia ci spostiamo di almeno una quarantina di metri per evitare di sovrapporre le nuove tracce alle vecchie. La traccia di coniglio è più lunga, circa 250 metri con 2 angoli ottusi, c’è un po’ di vento di traverso, l’ideale sarebbe averlo alle spalle ma non c’è modo di affrontare il campo diversamente. Uno dopo l’altro i concorrenti passano la prova, quando tocca a me sono quasi le dodici e mezza, la cagna parte un po’ di lato, il vento le sposta l’emanazione, ma riprende rapidamente la traccia e mi riporta sollecita consegnandomi correttamente. Il Campo è superato, tutta la batteria l’ha superato, bene! Ci spostiamo al laghetto mentre il gruppo che si trovava là viene nella nostra zona. Il lago è a forma quadrata e ogni lato misura circa una cinquantina di metri, al centro sorge un canneto che crea una specie di isolotto. Anche le sponde sono coperte di canne che in questi anni sono cresciute in maniera eccessiva rendendolo un po’ troppo fitto, tutto questo non faciliterà di certo l’entrata dei cani in acqua. Qui le tre prove, riporto, lavoro sulla scia e anatra occultata, vengono effettuate di seguito per ogni partecipante. Non possiamo avvicinarci troppo al laghetto per non disturbare il cane nel suo lavoro e quindi non riesco a seguire se non parzialmente le “vicissitudini” dei vari cani e concorrenti. Cerchiamo, a debita distanza, di parlare dei nostri drahthaar, della loro preparazio-


ne, delle regole delle prove, alcune sono state cambiate in epoca recente sei o sette anni fa, come quella della scia dell’anatra. Il nuovo regolamento prevede che l’anatra venga lanciata nel laghetto e fatta allontanare battendo le mani o lanciando pietre in acqua. Il cane dovrà entrare in acqua a comando e nuotare verso l’isolotto di canne per poter trovare l’emanazione lasciata dall’anatra. Finalmente è il mio turno, tutti i cani della mia batteria hanno superato la prova, manco solo io. Mi chiamano, sono pronto, metto Petra seduta e le tolgo il collare, la trattengo mentre il giudice lancia l’anatra morta al centro del lago. Dò l’ordine al cane che scatta in avanti e si tuffa per il recupero, lo sparo e Petra ha già raggiunto l’animale, torna ed esce dall’acqua, ha un attimo di esitazione, alzo la mano, quindi si siede e mi consegna correttamente. Ora ci sono gli ostacoli più grossi: l’anatra occultata e il lavoro sulla scia. Il giudice nasconde l’anatra su di una sponda del lago in mezzo al canneto fitto. Petra ha intuito la direzione e si precipita lungo la sponda, la sente da fuori, entra ed in brevissimo tempo arriva per la consegna. Ora c’è l’ultimo ostacolo, la scia dell’anatra. Mi allontanano affinché il cane non veda, sento cantare l’anatra e sento che l’allontanano dalla riva, quindi il giudice mi chiama. Mi indica dove si è diretta, porto il cane, la sgancio e le dò l’ordine, purtroppo non capisce, attraversa più volte il canneto lungo la riva dove permangono molte emanazioni delle anatre precedenti finchè decido di lanciare una pietra nella direzione presa dall’anatra. So che questo mi abbasserà il punteggio della prova, ma non superarla sarebbe la squalifica. Lancio bene e la cagna si getta in quella direzione, arrivata al canneto entra e sento che comincia a cacciare con forza. Lo mette letteralmente a soqquadro, quindi esce. Mi viene un tuffo al cuore, se esce senza l’anatra la prova non è superata, ma la cagna non ha nessuna intenzione di tornare a riva. Rientra nel canneto e ancora la sentiamo cercare con foga. Esce e rientra ancora un paio di volte, scivolando sull’acqua intorno all’isolotto. I minuti passano ma io sono contento, più il cane rimane in acqua ed insiste nella cerca meglio è. D’un tratto vediamo l’anatra uscire e costeggiare il canneto. Poco dopo Petra esce a sua volta e nuota nella direzione presa dall’anatra, poi taglia verso riva. Qualcuno mi dice di stare tranquillo che l’anatra aveva nuotato verso riva proprio in quella direzione. Io non l’avevo vista perché dalla posizione in cui mi trovavo avevo di fronte il canneto. Un inseguimento tra le canne della riva, quindi l’anatra esce ancora e stavolta il giudice ordina l’abbattimento. Petra parte veloce al recupero e mi consegna bene. Sono felice, i giudici mi fanno i complimenti per il lavoro eseguito nell’acqua, l’HZP è superata, ora vedremo con quale punteggio. Giudici: Bruno Skobjin, Dr. Peter Schunk, Gino Fortini, Dr. Hansjörg Hümmer, Josef Schmid, Fabrizio Crabbio Vitus vom den Vier Eichen conduttore Aide Ravasio punti 187 Zora von den Vier Eichen conduttore Giorgio Dionese punti 183 Ela (Grana) conduttore Mattia Grana punti 180 Petra di Tosca del Diamante conduttore Enrico Giomarelli punti 180 Aron (Cotta) conduttore Bruno Ciprian punti 179 Apache (Redeghieri) conduttore Stefano Pedrazzoli punti 173

Irma II di Costa Rubea conduttore Roberto Vaccarone punti 167 Tanja von den Vier Eichen conduttore Lorenzo Frosoni punti 165 Enrico Giomarelli CLUB ITALIANO DRAHTHAAR C/O CAMPEDELLI S. - VIA ROMAGNOLI 45 41015 NONANTOLA (MO) Tel. 059-549687 Fax. 059-549687

CLUB AMATORI PASTORE BELGA RADUNO CAPB ERBA, 14/12/2014 GIUDICE: BORIERO EMANUELE CANE DA PASTORE BELGA GROENENDAEL MASCHI LIBERA HETTORE DI TORRE D’ARESE 1° ECC. ALL.: POLEDRI ENZO -PROP.: PALMERINI ALBERTO INTERMEDIA GOTAN-G 1° MOLTO BUONO ALL: ROSSI RAFFAELLA -PROP.: RATTO DAVIDE LAVORO GRAIN DE FOLIE-G DI TORRE D’ARESE 1° CAC ALL: ENZO POLEDRI -PROP.: CHIOTTI RENATO FEMMINE LIBERA SR LUAVJAN’S ESCALA 1° CAC - BOB ALL: BOTTAGISIO PIETRO -PROP.: GORIO DIEGO SWEET SUNSET GENEVIEVE-G 2° R/CAC ALL: ROBERTA TOGNOLO -PROP.: MASERA CHIARA MARIA INTERMEDIA ZEROLANDIA-G DEI BACI DI DAMA 1° MOLTO BUONO ALL.: ALL.TO DEI BACI DI DAMA -PROP.: FERRARI PIERANGELO LAVORO RUNE’S LYRICAL DE BRUINE BUCK 1° CAC ALL: BRUINE BUCK -PROP.: PIAGGIO DANIELA GHITA DI TORRE D’ARESE 2° R/CAC ALL.: POLEDRI ENZO -PROP.: APORTI ELISA GIOVANI JOY-G DI TORRE D’ARESE 1° ECC. MIGLIOR GIOVANE ALL.: POLEDRI ENZO -PROP.: POLEDRI ENZO VETERANI AFRICANERA-G DELL’ALTA VIA 1° ECC. MIGLIOR VETERANO ALL: ALL.TO DELL’ALTA VIA -PROP.: FRANZINI PAMELA CANE DA PASTORE BELGA MALINOIS MASCHI LIBERA ITALO DU MAS DES LAVANDES 1° MOLTO BUONO

ALL: MME AURIAN BERNADETTE -PROP: PLAVAN FRANCO FLYNN DI VIGNA SECCA 2° BUONO ALL: MARIO ROMELLI -PROP.: MARASTONI MATTEO INTERMEDIA IAGO DU MAS DES LAVANDES 1° MOLTO BUONO ALL: MME AURIAN BERNADETTE -PROP.: PLAVAN FRANCO LAVORO ENCK VOM HAUSE RIPP 1° BUONO ALL.: GUNTER RIPP S.K. -PROP.: NORDIO GABRIELE JUNIORES WINALMIK’S PISTACHE 1° MOLTO PROMETTENTE ALL.: PAVANATI MICHELA -PROP.: PAVANATI MICHELA FEMMINE CAMPIONI CH. WINALMIK’S BELIEVE YOUR EYES 1° BOB ALL: ALL.TO WINALMIK’S -PROP.: PAVANATI MICHELA JUNIORES WINALMIK’S PAN D’ETOILES 1° MOLTO PROMETTENTE MIGLIOR JUNIORES ALL: ALL.TO WINALMIK’S -PROP.: PAVANATI MICHELA CANE DA PASTORE BELGA TERVUEREN MASCHI LIBERA LUAVJAN’S HIMSELF-T 1° CAC - BOB ALL.: BOTTAGISIO PIETRO -PROP.: CHECCHIN BARBARA INTERMEDIA ELIOS DI COLFOSCO 1° MOLTO BUONO ALL: COLFOSCO FIORAVANZI -PROP.: HUBER MARGIT GIOVANI IAN DE LA DOUCE PLAINE 1° ECC. MIGLIOR GIOVANE ALL: TARTARE MARTINE -PROP.: PLAVAN FRANCO FEMMINE LIBERA LUAVJAN’S HAVANA HAN DYNASTY-T 1° ECC. CAC ALL: BOTTAGISIO PIETRO -PROP.: MONTANI ANDREA LAVORO S.R. LUAVJAN’S FROM PARIS WITH LOVE 1° ECC. CAC ALL: PIETRO BOTTAGISIO -PROP.: BOTTAGISIO PIETRO GIOVANI TEMPERAMENTAL UNRED 1° ECC. ALL: E. V/D STEEG-VROEGH -PROP.: SERAFINI SONIA RADUNO REGGIO EMILIA 15 MAGGIO 2015 GIUDICE: A PAULINE STERN-HANF (NL) CANE DA PASTORE BELGA GROENENDAEL MASCHI LIBERA IL SIGNOR G DEI BACI DI DAMA 1° CAC BOS ALL: DEI BACI DI DAMA - PROP.: COLLA ANDREA IPERIONE DES LOUPS DE MOUSETTE 2° R/ CAC ALL.: DES LUOPS DE MOUSETTE DI ADORNIM. -PROP.: ADORNI MASSIMO

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C L U B LAVORO AIKO DEABEI 1° M.B. ALL.: STYBROVA’ BEATA –PROP.: PROCHAZKOVA’ LUCIE HEARTOFDRAGON-G DI MONTE RUPINI 2° BUONO ALL.: MONTE RUPINI DI BACCIATTI MARCO -PROP.: BACCIATTI MARCO FEMMINE CAMPIONI FERNANDA DES LOUPS DE MOUSETTE 1° ECC. ALL: DES LOUPS DE MOUSETTE DI ADORNI MASSIMO - PROP.: ALBINI DONATELLA LIBERA HARRIETTE DI TORRE D’ARESE 1° ECC. CAC - BOB ALL.: POLEDRI ENZO -PR.: POLEDRI ENZO HELLERA-G DI TORRE D’ARESE 2° R/CAC ALL.: POLEDRI ENZO -PROP.: ROZZI GIANFRANCO LAVORO GHITA DI TORRE D’ARESE 1° CAC ALL.: POLEDRI ENZO –PROP.: APORTI ELISA HAPPENEDONENIGHT-G DI MONTE RUPINI 2° M.B. ALL.: DI MONTE RUPINI DI BACCIATTI MARCO -PROP.: BACCIATTI MARCO INTERMEDIA ETNA CLEVER CANIN 1° ECC. ALL.: COSTAS E ALEX IOANNIDIS -PROP.: BOCCIA FEDERICA GIOVANI ISOTTA DI TORRE D’ARESE 1° ECC. ALL.: POLEDRI ENZO -PROP.: ROZZI GIANFRANCO JOY-G DI TORRE D’ARESE 2° ECC. ALL.: POLEDRI ENZO -PROP.: POLEDRI ENZO CANE DA PASTORE BELGA MALINOIS MASCHI CAMPIONI LARGOWYNCH DU HAMEAU ST. BLAISE 1° BOS ALL.: PURNELLE CATHERINE – CIANCI BIAGIO -PROP.: ALL. TO DEI BACI DI DAMA

“EUROPEAN PET NIGHT”

LIBERA ALISTAR VON DER SHWARZEN MAMBA 1° M.B. ALL.: SPORRER PETRA -PROP.: BAIOCCO SIMON HAMMER THE JACKHUMMER 2° B. ALL.: CINI ANNA MARIA -PROP.: BOTTARO SAMUELE LAVORO ASWIN 1° CAC ALL.: ANDREUCCI ALESSIO -PROP.: MARCOLINI MARCO ENCK VOM HAUSE RIPP 2° M.B. ALL.: KURT-GUNTER UND SILKE RIPP -PROP.: NORDIO GABRIELE INTERMEDIA IO CHE NON SONO L’IMPERATORE DEI BACI DI DAMA 1° CAC ALL.: DEI BACI DI DAME -PROP.: ALL.TO DEI BACI DI DAMA GIOVANI WINALMIK’S PISTACHE 1° ECC. ALL.: PAVANATI MICHELA -PROP.: PAVANATI MICHELA FEMMINE CAMPIONI LAZULLI DU HAMEAU ST. BLAISE 1° BOB BIS ALL.: PURNELLE CATHERINE - CIANCI BIAGIO -PROP.: ALL. TO DEI BACI DI DAMA LIBERA GOODNIGHT RED MOON LA MASCHERA DI FERRO 1° M.B. ALL.: BERRUTO LILIANA -PROP.: CIUFFETTI PATRIZIA LARA VOM KISTENSTEIN 2° B. ALL.: BUHLER PETER - ASTRID PALLOTTIS -PROP.: REINA VERONICA LAVORO HACUNAMATATA DEI BACI DI DAMA 1° CAC ALL.: DEI BACI DI DAMA -PROP.: ALL. TO DEI BACI DI DAMA INTERMEDIA ITALIA LOVES EMILIA DEI BACI DI DAMA 1° CAC ALL.: DEI BACI DI DAMA -PROP.: BOLZONI ILARIA

JUNIORES ZELIE DELLA VALLE INCANTATA 1° M.P. ALL.: TRAVERS DANILO -PROP.: GAZZINI SILVIA CANE DA PASTORE BELGA TERVUEREN MASCHI CAMPIONI HELLO BOY-T DI TORRE D’ARESE 1° ECC. ALL.: PLOEDRI ENZO -PROP.: OLIVERI MARCO LIBERA BAREN-T DI COLFOSCO 1° CAC - BOB ALL.: DI COLFOSCO -PROP.: FIORAVANZI FOSCO LUAVJAN’S HIMSELF-T 2° R/CAC ALL.: BOTTAGISIO PIETRO -PROP.: CHECCHIN BARBARA LAVORO ODE TO MIRO’-T 1° CAC ALL.: SALVEMINI STEFANIA -PROP.: BARLARI ENRICO GIOVANI JACK SPARROW DES LOUPS DE MOUSETTE 1° M.B ALL.: ADORNI MASSIMO -PROP.: STEFANINI ERALDO FEMMINE LIBERA SWEET SUNSET HENRIETTE-T 1° ECC. ALL.: TOGNOLO ROBERTA MARIA GRAZIA -PROP.: BERTOLINI MARCO LAVORO COLAZIONE DA TIFFANY-T 1° CAC ALL.: DE PAOLI ROBERTA -PROP.: DE PAOLI ROBERTA TEMPERAMENTAL UNRED 2° ECC. ALL.: E. V/D STEEG- VROEGH -PROP.: SERAFINI SONIA INTERMEDIA IMAGINE DEI BACI DI DAMA 1° CAC – BOS ALL.: BACI DI DAMA -PROP.: GAZZANELLI ANDREA CLUB AMATORI PASTORI BELGI C/O TROTTI ROSA - VIA DEI VIGNO’ 22 21100 VARESE (VA) - Tel. 335-405128

NOTIZIE DAL MONDO

A Bruxelles 11° edizione organizzata sotto l’egida del Parlamento Europeo con il contributo della FCI e di altre agenzie internazionali che si occupano di benessere e salute con l’ausilio degli animali

Quest’anno, il tema centrale della serata svoltasi il 25 febbraio, è stato focalizzato sugli “diabetic alert dog”, cani addestrati a riconoscere gli sbalzi improvvisi del livello degli zuccheri nel sangue attraverso l’odore che il corpo umano emana. L’evento, sostenuto dalla Federazione internazionale per la salute animale Europa (IFAH-Europa) e partner, è stato aperto dalla dottoressa Claire Guest co-fondatore del Medical Detection Dog (UK), centro d’eccellenza che addestra cani specializzati nella rilevazione di malattie umane attraverso campioni di odori (sudore) e respiro (alito) “I cani hanno un ruolo chiave nello sviluppo di nuovi approcci per l’individuazione di malattie mortali. Grazie a loro, stiamo attualmente lavorando su una serie di progetti di ricerca d’avanguardia che coinvolgono l’olfatto canino, compresa la formazione dei cani per individuare il cancro, i cambiamenti di zucchero nel sangue, il morbo di Addison e narcolessia.” ha esordito la Guest. Ad accompagnare Claire, Gemma, una ragazzina dodicenne con il suo Labrador nero Polo. All’età di tre anni le fu diagnosticato il diabete di tipo 1. Gemma descrive così Polo: “È il mio migliore amico. Mi ha salvato la vita molte volte. Io, lo amo così tanto... ci divertiamo molto insieme e lui mi fa anche sentire al sicuro e fiduciosa… non riesco a immaginare la vita senza di lui”. L’evento, che ha riunito diverse ONG, con un interesse per gli animali domestici, si è svolta sotto il patrocinio dei membri del Parlamento Europeo (MEP), Julie Girling (UK) e Norbert Lins (Germania), della Federazione Cinologica Internazionale e di altre importanti Associazioni provenienti da tutta Europa. 76


La mia razza in 40 righe “Racconti brevi. Storie di vita quotidiana. Aneddoti divertenti. Una razza: che passione! Dalla città alla campagna… … E tutto ciò che racconta la vita condivisa con la scelta di un cane.”

I RACCONTI SARANNO PUBBLICATI SULLA RIVISTA “I NOSTRI CANI” E SUL SITO DELL’ENCI INFORMAZIONI TESTO: in formato di scrittura (Word o similari - NO pdf). Lunghezza massima: 4.000 battute (spazi esclusi). FOTO: è possibile allegare 1 foto in formato Jpg o Tif in alta risoluzione. Avvertenze: non impaginare. Testo e foto, separati. INVIARE racconti, foto e liberatoria a: racconti@enci.it Avvertenze: ad ogni e mail, allegare solo 1 racconto ed 1 foto. È possibile inviare più racconti dello stesso autore con e mail distinte. LIBERATORIA Per la pubblicazione gratuita sulla rivista “I nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI si deve allegare all’invio la seguente dichiarazione: Il sottoscritto: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico. Autorizza la pubblicazione, sulla rivista I Nostri Cani, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI, del racconto e della foto allegati alla presente e mail. Dichiara altresì che gli stessi sono gratuiti e liberi da copyright. L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2014 Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.


NEPAL, DOPO IL TERREMOTO... ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 6 giugno 2015 – Anno 61° DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Rosa Agostini, Roberto Aguzzoni, Enrico Brixio, Sergio Carità, Marta Cecchetto, Renata Fossati, Rodolfo Grassi, Eytan Handel, Alessandro Lori, Gianbattista Mantegari, M. Cristina Mazzini, Maurizio Meneguzzo, Gianercole Mentasti, Chiara Milani, Margie Pozzi, Carlotta Palazzesi, Alessandro Poggini, Laura Santella, Paolo Spadaro, Stefano Spagnulo. ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it

C’

è una donna di nome Gyani Deula che a Kathmandu dopo la tragedia immane che ha colpito il Nepal, si occupa dei cani sopravvissuti con l’aiuto di volontari dell’associazione animalista Human society che fornisce vaccini e antibiotici. Per le vie di Ganesh Kamaladi, vicino al centro di Kathmandu, si aggirano, tra macerie e calcinacci, cani solitari, nei cui occhi vuoti si leggono i segni del terrore. Vagano senza meta, in cerca di qualche residuo di cibo, smagriti al punto da essere l’ombra di se stessi. Gyani Deula, una signora sulla cinquantina, si avvicina per far loro una carezza. Il suo cuore ha un sussulto e così decide di non andarsene più, di stare lì con loro. La sua de-

prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Studio DOD design - Massa Lombarda (RA) STAMPA: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: ELCOGRAF S.p.A. Via Mondadori 15 37131 Verona La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639 Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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dizione è talmente tanta che già è stata battezzata “la madre dei cani di Kathmandu”. Avvolta nel suo abito turchese, si accovaccia a terra e resta con loro anche quando scende la notte. Dorme in strada, per proteggerli dagli sciacalli. Li lascia liberi di muoversi e, puntualmente, a ogni pasto, divide un sorso d’acqua e un po’ di cibo con loro. Li considera tutti come suoi figli. Non rinuncerebbe a nessuno, non si dimentica di nessuno.

PRECISAZIONE

ERRATA CORRIGE

INC aprile pag. 27 Crufts, raggruppamento terrier: la frase riferita al signor Meina di Torino è un refuso di stampa. INC aprile pag. 71, successi all’estero, Cavalier King Charles Spaniel Zeus dei Piccoli Demoni, allevatore Delfine Roberto.

INC maggio, pag. 46 Expo di Reggio Emilia, il 1° classificato del gruppo 7 è: Weimaraner a pelo corto Quest For Adventure di Silvia Fanetti.


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INIZIATIVA PROMOSSA DALL’ENCI PER VALORIZZARE IL CANE DI RAZZA con

Se sei interessato, segui il percorso indicato. Cerchiamo foto che ritraggano cani, con le seguenti caratteristiche: - Cani adulti. Cuccioli. - Cani in movimento, in stazione, seduti, a terra. - Cani negli sport cinofili. - Teste in primo piano. - Cani singoli, in gruppo. - Cani di razze diverse nella stessa foto.

- Cani ambientati nelle diverse stagioni. - Foto a colori e bianco/nero. - NO PERSONE - NO BAMBINI - Dimensioni: minimo 2MB

È possibile inviare più foto ma per evitare problemi con il server, si prega di INVIARE 1 FOTO PER VOLTA a: foto@enci.it Ogni foto dovrà essere accompagnata dalla seguente didascalia: razza, sesso e autore della foto. Per la pubblicazione gratuita delle foto su I Nostri Cani a corredo degli articoli che nel tempo potrebbero essere pubblicati e poi riversati anche sul sito ENCI, ognuna di esse dovrà essere accompagnata dalla seguente liberatoria. Il sottoscritto ……………………………………………………… autore della foto in oggetto che ritrae il cane di razza …………………………………… sesso ……………………………… autorizza l’ENCI alla pubblicazione gratuita sulla rivista “I Nostri Cani”, sul sito www.enci.it e su qualsiasi altra pubblicazione dell’ENCI. Dichiara inoltre che la foto è libera da copyright. L’iniziativa terminerà il 31 dicembre 2015 Si ringraziano con anticipo tutti gli appassionati che vorranno aderire all’iniziativa.



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