ElicaNews n 22 - versione italiana

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n. 22 anno XVII Dicembre 2014 | Registrazione Tribunale di Ancona n째26/98 del 22/09/98 | Spedizione in abbonamento Postale 70% | DIV.COR.D.C.I. Ancona

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FRANCESCO CASOLI

GIUSEPPE PERUCCHETTI

EMILIO ZAMPETTI

Il commento dell'AD. I

EDITORIALE NUMERO 22 | ANNO 17 ...................................... Edito da ELICA S.p.A. Via Ermanno Casoli, 2 60044 | Fabriano | Ancona A cura della Direzione risorse umane ...................................... Direttore responsabile Sandro Petrucci Redazione Gabriele Patassi Ufficio stampa corporate (g.patassi@elica.com) ...................................... Impaginazione e cover dedalogroup.com ...................................... Registrazione Tribunale di Ancona n°26/98 del 22/09/98 ...................................... Spedizione in abbonamento postale 70% DIV.CORD.D.C.I. Ancona ...................................... Font utilizzati: • Lyon Display • Giorgio • Verlag Compressed ...................................... Carta utilizzata: Fabriano Offset 2001 g/m2 145

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cco l’editoriale di fine anno. Quello che dovrebbe tirare le somme di un giro di calendario e dirci cosa abbiamo in mente per il prossimo, di giro. In questo 2014 ne abbiamo viste veramente di tutti i colori: clienti che si comprano altri clienti, prodotti che nulla hanno a che fare con le cappe, organizzazioni sul mercato per partire con diverse forme di distribuzione, nuova comunicazione, un importante Eurocucina, tante fiere in giro per il mondo, una radicale riorganizzazione in Italia, la cessione dello stabilimento di Serra San Quirico, il lancio di tanti modelli. Non ci siamo fatti mancare nulla. Arriviamo quindi verso capodanno in grande velocità e non abbiamo proprio intenzione di rallentare. E non ci sarà la possibilità di farlo. Girando per stabilimenti, clienti e fornitori la mia energia cresce. Cresce quando mi rendo conto che ci sono ancora tanti, tanti, margini di miglioramento. A partire dai magazzini, snodo cruciale della nostra finanza, che sono sempre di più la nostra ossessione. Li vogliamo precisi, gestiti rigorosamente e soprattutto asciutti. Per passare dalle produzioni, tanto migliorate ma dove c’è bisogno di quel salto continuo in avanti, che un sistema complesso come il nostro richiede ogni anno. Senza parlare dei progettisti: bravi avete fatto bei prodotti. Ma non bastano! Dobbiamo essere più veloci, più semplici e anticipare gli altri. Questa è innovazione! Information tecnology, amministrazione e controllo di gestione: il 2015 avrà una parola d’ordine: buonsenso, e lo faremo insieme, incontrandoci spesso per condividere le scelte. Commerciali: avete le armi e le munizioni quindi sparate e centrate il bersaglio. E lo dovete fare ovunque vi troviate, come se io fossi insieme a voi a spronarvi e motivarvi. Metteteci la Passione sia che siate in Nord America, in Russia o in Germania o in qualsiasi altra parte del mondo. Marketing: cari ragazzi, vi marco stretti. Risorse umane: abbiamo bisogno dei migliori. Li dobbiamo trovare, convincere, motivare e trattenere. Facile a dirsi, lo so. Come sempre cerco di essere super sintetico e non vorrei per questo darvi l’impressione che tutto sia banale e così incasellato. Su questi punti ci giochiamo il campionato e sarebbe bellissimo che tutti noi, insieme, ci prendessimo delle belle soddisfazioni nel realizzarli. Senza dimenticarci, ancora una volta, che sarà solo la Passione a permetterci di superare le mille problematiche che troveremo ogni giorno. Giuseppe ed io saremo sempre in ascolto per cercare di condividere con voi gioie e difficoltà, cercando di lavorare in massima armonia e con la completa delega. Sempre pronti a dare una mano. La vita in azienda è molto, molto, molto complessa. Lo so bene. Ma non per questo non dobbiamo ogni tanto non pensare ai fondamentali. Quei fondamentali che fanno la differenza e che non dobbiamo mai perdere di vista. Quindi ora è fondamentalmente importante che io vi faccia gli auguri per un buon fine d’anno e per un sereno Natale, ma cazzo, mettete a posto i magazzini! ;-)

Ecco l’editoriale di fine anno.

l 2014 sta ormai volgendo al termine e malgrado una situazione di mercato instabile, in Elica stiamo continuando un ampio processo di trasformazione. Tutto ciò grazie ad una consistente implementazione della nostra strategia e ad un'attenta quotidiana esecuzione dei piani operativi. È questo un momento di consuntivi, permettetemi, quindi, di sottolineare alcune delle attività principali sviluppatesi in Elica nel corso dell’anno. In primis, in ambito strategico, dobbiamo sottolineare come si sia continuato ad investire per rendere il nostro “back bone” sempre più efficiente. Sul piano industriale abbiamo messo le basi per dare continuità al nostro assetto produttivo italiano mentre, in Polonia, abbiamo ulteriormente verticalizzato il processo produttivo includendo nel nostro perimetro una parte rilevante dei processi primari. A completamento di ciò, nell'ottica di aumentare ulteriormente la nostra competitività e per globalizzare i nostri processi di sourcing, abbiamo allargato il nostro portfolio fornitori a mercati di fornitura “low cost”. Più in generale, guardando ai mercati, non possiamo dimenticare quanto la scelta della internazionalizzazione, strada intrapresa da anni, sia e rimanga una delle principali leve strategiche della nostra azienda. In particolare le Americhe e il Giappone anche quest’anno hanno continuato a performare in linea con un trend positivo ormai consolidato da tempo, mentre abbiamo registrato con particolare soddisfazione, gli importanti risultati raggiunti in India e in Cina da quest’anno in attivo. In questo contesto, forse però, la sorpresa migliore è venuta dalla vecchia Europa dove, a fronte di un'obiettiva difficoltà dei mercati europei, la nostra organizzazione di vendita a marchio proprio è riuscita a registrare un anno record. Forti di questi successi abbiamo deciso di investire ulteriormente in modo strutturale per incrementare la nostra copertura geografica laddove esistano ancora opportunità significative. Nel corso del 2014, abbiamo creato un'organizzazione vendita in Francia e nel contempo, abbiamo deciso di operare direttamente sia in Polonia che Asia Pacific. Come più volte affermato, il nostro progetto strategico ha come obiettivo fondamentale la volontà di sviluppare i marchi propri e in particolare il marchio Elica. In quest'anno abbiamo creato le condizioni per il successo futuro lavorando sui basic del marchio, definendone immagine e posizionamento. I dati di crescita degli ultimi anni, sono molto confortanti e mostrano che la strada è sicuramente quella giusta. Basti dire che nel 2014 , da gennaio ad oggi, il marchio Elica ha registrato una crescita del 11% con andamenti ugualmente positivi in tutti i continenti. Questo è solo l’inizio perché molto dovrà ancora essere fatto nel corso del prossimo anno per assicurarci che il marchio abbia tutto ciò che serve per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi. Lavoreremo molto assiduamente, per esempio, sul livello di servizio e sul servizio post-vendita. Per quanto riguarda i prodotti, il lancio delle nuove gamme in Eurocucina 2014 incomincia a dare risultati incoraggianti. In questa area siamo, a mio parere, leader indiscussi e, tramite la continua innovazione e l’attenzione alla competitività, dobbiamo tracciare un solco sempre più profondo tra noi e i nostri concorrenti. In conclusione, anche quest’anno abbiamo fatto un grande passo in avanti nel nostro “viaggio di trasformazione” per garantire ad Elica un futuro prospero e sostenibile. È stato un anno complesso, non sono mancate le insidie, ma ci sono state anche molte soddisfazioni. Se abbiamo raggiunto tutto ciò è solo grazie al contributo e al sacrificio di tutti e per questo vi ringrazio sia personalmente che a nome dell’azienda. Prendiamoci ora la tanto attesa pausa natalizia e mi auguro di cuore che tutti possiate riposarvi nel clima sereno delle vostre famiglie. Ci rivediamo “carichi” a gennaio per un nuovo anno speriamo prodigo di soddisfazioni. Buone feste.

“Ri-mettersi in gioco” è il titolo di uno degli ultimi libri che ho letto. Si parla della capacità di lasciarsi alle spalle il passato e proiettarsi nel futuro facendo tesoro delle esperienze vissute. È questo il mio “sentimento” al termine di questo anno “come al solito” e “ fortunatamente” molto impegnativo, denso di iniziative e di nuovi progetti; che si è concluso con un importante accordo sindacale ed un riconoscimento alla responsabilità sociale di Elica. Come Ri-mettersi in gioco per il nuovo anno? Con innovazione e creatività e coraggio; innovare nell’organizzazione, nelle tecnologie, nei prodotti nei servizi; supportati da una cultura aziendale che vede nell’innovazione un punto di riferimento imprescindibile. Osservando le dinamiche aziendali, e vivendole intensamente dall’interno si giunge a conclusione che l’innovazione (come creatività che porta a soluzioni il cui successo è dimostrato dal valore aggiunto) non avviene a comando, bensì cresce dal contesto e si sviluppa grazie al contributo di tutti. È solo con grande coraggio che possiamo pensare di percorrere strade non conosciute e insicure che in molti casi portano ad idee di successo nella vita come nel lavoro. Un successo che auguro ad ognuno di noi, per un altro anno pieno di nuovi stimoli, idee e lavoro; valorizzando veramente quanto di buono sappiamo fare...

Ri-mettersi in gioco.


GABRIELE PATASSI

JULIA SCIUTO

os’ è l’International CAE Conference? La Conferenza internazionale CAE (Computer Aided Engineering) che si è svolta a Pacengo del Garda (Verona), è l'evento principale, in Italia, e uno dei più rilevanti in Europa, sul processo di progettazione e produzione nell'industria; offre l’occasione di condividere le esperienze e le sfide, del passato e del presente e di esplorare nuovi scenari di business. Si tratta di un evento chiave per tutte le parti interessate del settore dell'industria, del mondo accademico e della ricerca, nonché per i fornitori di software. In poche parole: il luogo ideale per discutere le infinite applicazioni dell’ingegneria “basate sulla simulazione e le scienze". Perché Elica ha partecipato a quest’evento?

WE ARE ALL TOGETHER.. AGAIN!

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INTERNATIONAL CAE CONFERENCE. INTERVISTA A GENNARO BUONOMO CFD ENGINEER DI ELICA

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el mercato attuale degli elettrodomestici, la progettazione di prodotti ad elevata efficienza energetica sta diventando sempre più obiettivo e sfida per designers e sviluppatori; dopo l’entrata in vigore delle direttive EU 92/75/EC, tutti i players di mercato ripongono grande attenzione su questo tema. In particolare, Elica, vedendo nel cambiamento un’opportunità, sta puntando sulle

1. Nella foto Gennaro Buonomo CFD Engineer di Elica, Francesco Trabalzi e Fabio Tantalo.

tecnologie di simulazione nell’ingegneria, le quali stanno diventando onnipresenti nelle applicazioni industriali e la cui integrazione è sempre più rilevante per il raggiungimento della vera innovazione di prodotto e processo. Frutto di questo nuovo approccio, basato sulle tecnologie citate, sono tutti i prodotti attualmente in sviluppo. In che modo la simulazione può, concretamente, aiutare Elica? Dalla Fluidodinamica dove, attualmente, si sta concentrando lo sforzo maggiore, all’acustica, passando per la meccanica strutturale e l’elettromagnetismo, fino al nesting dei prodotti sui mezzi di trasporto, la simulazione permette di abbattere i costi di prototipazione e testing, nonché i tempi ad essi legati, potendo riprodurre virtualmente i modelli fisici che governano la natura. La confidenza nei risultati ottenuti, mediante simulazione, diventa sempre maggiore, così come aumentano le risorse di calcolo a disposizione grazie alle tecnologie HPC (High Power Computing),

tutto ciò permette di realizzare studi di ottimizzazione su prodotti o componenti di ogni tipo, analizzando con cicli OVAT (One Variable At Time) ,contemporaneamente, centinaia di configurazioni, e tra queste scegliere quella migliore. Che tipo di attività Elica ha presentato alla CAE conference? Il dipartimento di fluidodinamica di Elica, coadiuvato dal team di EnginSoft, ha realizzato e presentato alla conferenza, un’attività di ottimizzazione, svolta sul gruppo motore di un prodotto, per il quale risultava necessario l’upgrade di classe energetica. L’obiettivo prefissato, veramente ambizioso, è stato raggiunto, portando un incremento di portata volumetrica e pressione, ed una riduzione di assorbimento del motore elettrico, che si traducono in un incremento di efficienza fluidodinamica e quindi di classe energetica. Tutto ciò intervenendo solo sui componenti in materiale plastico, lasciando quindi praticamente invariato il costo del prodotto.

opo il successo dello scorso anno, questo Luglio i figli dei dipendenti italiani, polacchi e russi hanno partecipato alla seconda edizione del progetto WE ARE, prendendo parte ad un campus sportivo ad Agioi Apostoloi, località greca a meno di 60 km da Atene. Durante questo periodo, i ragazzi si sono cimentati in varie attività sportive e ludiche come sketch, spettacoli, partite di pallavolo e battaglie coi palloncini d’acqua; inoltre hanno potuto visitare la città di Atene. Allo stesso tempo hanno frequentato i corsi di lingua organizzati dalla Berlitz, in cui hanno esercitato e migliorato il loro inglese attraverso giochi e attività centrate sulla conoscenza delle nazioni partecipanti. Alla fine di due settimane intense, piene di studio, divertimento e qualche imprevisto, ciò che i ragazzi si sono portati a casa, non è solo l’aver approfondito la conoscenza dell’inglese o della Grecia, ma l’aver rinsaldato o intrecciato amicizie con persone provenienti da paesi differenti, ma accomunate dall’essere parte del mondo Elica. Ci vediamo il prossimo anno!

GLI “HACKERS” PER PROGETTARE LA CASA DEL FUTURO. I

l 27 e 28 settembre a Roma, Elica ha partecipato alla prima edizione di LIVING HACKATON, in cui giovani “hacker” hanno avuto il compito di ideare un progetto inedito in grado di rivoluzionare l’ambiente domestico, rendendolo più connesso grazie all’uso di tecnologie innovative. L’evento, organizzato da H-FARM, celebre acceleratore d’impresa per start up, ha aperto l’Innovation Week/ Maker Faire Rome, e ha visto Elica tra i protagonisti insieme a Valcucine e Slamp, in rappresentanza delle migliori eccellenze italiane in tema di arredamento e design.

Elica ha presentato un brief ai partecipanti riuniti in team i quali hanno “hackerato” “Snap”. In 24 ore hanno dato libero sfogo alla creatività, alla cooperazione e all’ingegno. Il team ha poi presentato, il giorno successivo, un prototipo funzionante ad una giuria selezionata composta da rappresentanti di Elica e delle altre due aziende partecipanti ad Hackaton: Valcucine e Slamp. “Oggi, per essere competitivi sul mercato, è importante capire i bisogni dei clienti e rispondere alle loro esigenze, interpretandole nel migliore dei modi. Nel contempo è

fondamentale anticiparne le necessità, immaginando funzionalità e prodotti innovativi, creando nuove tendenze – ha commentato il nostro Presidente Francesco Casoli -. È per questo che abbiamo deciso di partecipare a Hackaton: è una gara e a Elica piace cogliere le sfide. Il mercato è competizione e per vincere bisogna innovare continuamente e Hackaton, per il suo format, è già di per sé innovazione, innovazione rispetto al pensiero convenzionale.” La partecipazione di Elica a questo evento conferma la primaria importanza che l’azienda attribuisce all’innovazione, che viene vista non solo come elemento

JULIA SCIUTO

ELICA PEOPLE: CAREERS ON AIR. C

areers on Air è il nuovo concept creato per il mondo Risorse Umane di Elica Corporation, individuato come diretta emanazione del payoff aziendale: ”aria nuova”. Il senso è quindi basato su una duplice lettura: “on air” come “nell’aria”, in relazione al payoff istituzionale, ma anche soprattutto come “in onda”, “in diretta”, come fosse appunto un rapporto vivo e in diretta con l’azienda. Un nuovo sistema iconografico, dal quale è stato poi sviluppato il sito web, l'immagine coordinata, i gadget, la brochure e il materiale a supporto delle attività di recruiting. Il cuore del progetto “Careers on air” è il sito web: people.elica.com Nel sito sono raccolte le informazioni dedicate alle risorse umane di tutto il Gruppo Elica, per metterle in connessione tra loro, formarle e informarle sull’azienda e sui programmi pensati per i nostri

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dipendenti, nonché per dare voce ai singoli attraverso una sezione di interviste raccolte dalle varie sedi. Il sito dedicato alle H.R. è poi uno strumento operativo

di lavoro dove pubblicare gli annunci e raccogliere direttamente i CV degli aspiranti dipendenti. Nel 2014 ci siamo inoltre affacciati al mondo dei Social:

2. I vincitori di Living Hackaton con il team Elica.

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competitivo, ma anche come chiave di volta per un’evoluzione sostenibile e di successo dell’intero settore.

Facebook, Instragram, Twitter e Pinterest. Linkedin è stato un importante passo, sia in termini di selezione che di visibilità e comunicazione. Con la nostra Career page abbiamo raggiunto in soli 3 mesi più di 6000 followers, che rimangono quotidianamente aggiornati su tutto ciò che accade nel mondo Elica. Infine, da alcuni mesi, insieme a importanti aziende come Luxottica, Unilever, BNL, siamo su Employerland: il primo gioco professionale dedicato al mondo del business nei social network. Employerland vuole essere, infatti, un investimento nella formazione dei giovani attraverso strumenti innovativi e all'avanguardia. È a tutti gli effetti un gioco che aiuta i giovani ad entrare in contatto con il mondo professionale. Attraverso questo nuovo social, ogni partecipante può creare il proprio profilo e partecipare ai processi di recruiting, cercando di superare le diverse prove studiate ad hoc per il gioco, accrescendo le proprie conoscenze rispetto alle singole aziende con le quali si entra in relazione.

3. La home page del sito people.elica.com

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UNITED PEOPLE OF ELICA 4. L'Elica Running Team che ha partecipato alla maratona di Querétaro.

MARATONA = VITA = ELICA. JORGE ALBERTO PEREZ

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o deciso di correre la mia prima Maratona quest'anno. Ottobre è il mese in cui si celebra la Maratona nella città di Querétaro e, grazie all'appoggio che ci offre la nostra azienda, insieme ad alcuni colleghi ho avuto l'opportunità di fare parte dell'Elica Running Team. Mi entusiasmava l'idea di percorrere le strade della mia città, solitamente non transitabili, ma che per questa occasione si aprivano a circa 18.000 persone che cercavano il loro momento di gloria. Ormai da quasi tre anni, dopo un periodo di pigrizia, ho scoperto una forma concreta per liberare le tensioni, dedicare del tempo a me stesso e attivarmi fisicamente: la corsa. Questo sport può essere praticato (quasi) in ogni luogo e (quasi) in qualsiasi momento e soprattutto non ha costi così si è rapidamente trasformato nel MIO sport. Senza ombra di dubbio, l'atletica non è stata mai il mio forte, l'atto di correre

ha sempre provocato in me un senso di sacrificio e questo atteggiamento mentale ha rappresentato un primo ostacolo da dover rimuovere. Ogni volta che mi accingevo a praticare un’attività sportiva, subito mi giustificavo con me stesso: "Sono già stanco, meglio domani”. Le cose oggi sono cambiate. Le difficoltà che si affrontano nello sport sono in certo qual modo simili a quelle che incontriamo nella vita. Tutti affrontiamo quotidianamente dei problemi e dal modo in cui riusciamo a superarli dipende il nostro livello di successo. Tagliare il traguardo per la prima volta, sentendo il sostegno della mia famiglia, dei colleghi e degli amici, è stata un'esperienza esaltante. Per la maggior parte delle persone correre 42 Km si ritiene qualcosa più che impensabile, vicino alla pazzia. Non si fanno attendere le riflessioni come "È troppo!", "Non ce la farò!", "Una maratona è solo per sportivi

professionisti!", in pratica si “scatena” la battaglia interiore tra il partecipare o no. Affrontare la gara, quindi, oltre a una preparazione fisica considerevole, implica anche il rafforzarsi mentalmente. Bisogna convincere se stessi che è qualcosa di realizzabile, per riuscire ad affrontare la stanchezza e la disperazione che sopraggiungono inevitabili. E’ necessario ricordarsi che non si è infallibili e che sarai capace di arrivare al traguardo se solo riuscirai a sovrastare le tue paure. La strada è lunga e il tragitto richiede di convivere con se stessi e i propri dubbi per più di 4 ore, che è molto più di quello che generalmente investiamo nello stare con altre persone e molto meno di quanta attenzione dedichiamo a noi stessi. In questo lasso di tempo le riflessioni e i ricordi del cammino percorso non si fanno attendere e, senza rendertene conto, passi dalle speranze ai ripensamenti: ogni buona intenzione si indebolisce e i crampi

quasi ti buttano fuori dalla gara. Ma proprio quando senti che ormai non ne puoi più, vedi di fronte a te l'arco del traguardo: ti lanci con quello che rimane delle tue forze, respirando con difficoltà, perché l'emozione ti rapisce; superi la linea dell’arrivo tra il sostegno della tua famiglia, degli amici e di coloro a cui non importa se sei arrivato al primo posto o con il resto degli altri corridori: sei il vincitore. Cammini qualche altro metro in più raffreddandoti, allungando il corpo che ti consegna il conto delle 4 ore di fatica e ti accorgi che hai raggiunto qualcosa di inusuale. Proprio come in altre occasioni della vita in cui credevi di non avere le forze necessarie per riuscire e invece - contro ogni pronostico - ce l'hai fatta, sorridi soddisfatto, perché in questo giorno hai dimostrato a te stesso di essere capace di raggiungere quello che ti proponi.

al lavoro di squadra, non si parla mai infatti di successi (oppure insuccessi) individuali ma sempre e solo di risultati conseguiti a livello collettivo/aziendale. Uno delle condizioni fondamentali per l’esistenza di questo spirito di gruppo è la creazione del consenso, la partecipazione ed il coinvolgimento delle persone pertanto avviene in modo direi quasi….spontaneo. Affinché questo avvenga, l’intero processo richiede tempi abbastanza lunghi, si fanno molte riunioni con platee numerose, spesso anche chi non è direttamente coinvolto in modo operativo, partecipa. Agli occhi di un “gaijin” (termine giapponese con cui viene identificato lo “straniero” o meglio “estraneo” nel senso che non conosce/ capisce la tradizione e cultura locale ) tutto ciò risulta abbastanza poco efficiente, con

il tempo ho capito che in realtà questo fa si che tutti siano poi disposti a dare il proprio contributo qualora ve ne sia il bisogno. È la stessa organizzazione della giornata lavorativa ad essere strutturata in modo da contribuire a questo clima. Si inizia la giornata con 5 minuti di esercizi fisici sulle note di “Radio Taiso” (copertura nazionale), tradizione di origine militaristica che allo stato attuale ha lo scopo di preparare le persone all’attività lavorativa stimolando un po’ di adrenalina, a prevenire infortuni e soprattutto aumentare il morale. Il lunedì è il giorno delle riunioni, si fa il punto sulle attività di tutta la settimana e si fanno presenti le criticità principali della settimana precedente. Dopo la pausa pranzo ci si riunisce a livello di dipartimento/sezione per 10 minuti ca

per ricordare i valori/comandamenti aziendali. A rotazione una persona diversa legge i valori del giorno e poi condivide con tutti gli altri aneddoti oppure notizie sia inerenti al tema del giorno oppure di natura diversa. Due volte a settimana c’è poi il turno delle pulizie del proprio ufficio, ognuno ha un compito ben preciso: chi spazza per terra, chi svuota i cestini dell’immondizia (rigorosamente differenziata), chi spolvera sugli armadi etc… A questo proposito voglio ricordare che nel mese di Febbraio nella zona di Tokyo c’è stata una precipitazione nevosa straordinaria che ha creato numerosi disagi, il piazzale antistante gli uffici è stato coperto da uno strato di 30 cm di neve che lo ha reso impraticabile. Data la difficoltà nel trovare mezzi attrezzati per lo sgombero nel fine settimana, tutti i dipendenti che hanno potuto, dato che i trasporti erano abbastanza difficili, si sono recati in azienda ed, armati di pale e grande spirito di gruppo ed attaccamento all’azienda, hanno dato il loro contributo al ripristino della situazione. Potrei continuare con molti altri esempi ma credo di aver già abbondantemente superato lo spazio a mia disposizione, concludo ricordando gli immancabili progetti di miglioramento continuo, il top Management assegna un punteggio sia sulla base dei risultati ottenuti ma anche delle qualità dell’esposizione. Il motto è “Iji Kaizen” e cioè “mantenere e migliorare” il cui stemma IK è sulla manica sinistra dell’uniforme! Forza Ariafina.

FRANCESCO PENSIERI

IJI KAIZEN. Q

5. Foto di gruppo dei dipendenti di Ariafina di Tokyo.

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uesta è la mia seconda uscita su EN nel corso dello stesso anno, un vero record visto il mio rapporto abbastanza controverso con la scrittura: da un lato il piacere e l’ entusiasmo nel condividere con tutti Voi alcune esperienze personali, dall’altro una certa apprensione che ogni volta provo nella ricerca ed individuazione di argomenti e contenuti che possano risultare interessanti e piacevoli allo stesso tempo (spero di esserci riuscito finora!). Ci stiamo di nuovo avvicinando alla fine dell'anno e, come spesso accade, si è portati a fare dei bilanci sul tempo trascorso. Nel caso particolare per me sarà la conclusione del secondo anno vissuto in Giappone, prima del mio trasferimento ad inizio 2013, avevo già avuto numerose brevi occasioni di visitare questo paese per motivi di lavoro, ma è la prima volta che ho avuto modo di sperimentare e vivere quotidianamente cosa significhi lavorare in un’azienda giapponese (nel mio caso il nostro socio Fuji Industrial nella JV Ariafina). Questo mi ha consentito di osservare e comprendere (ancora non completamente devo ammettere) la cultura e la coesione di questo popolo e la funzione formativa, per certi versi quasi educativa, che l’attività lavorativa assume. È abbastanza nota l’importanza ed il valore che in Giappone viene dato

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ANTONELLA DE LUCA

AL FACTOR ELEMENTO 2014 SI RESPIRA “ARIA NUOVA”. 6

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al 25 al 27 di settembre 2014 si è svolta a Querétaro l'ottava edizione del congresso internazionale di Architettura e Industrial Design quest’anno denominata Factor Elemento. Il congresso organizzato in Collaborazione con l’Istituto Tecnologico e di Studi superiori di Monterrey TEC campus Querétaro ha avuto tra i tanti relatori ospiti di eccellenza come Eduardo Barroso e Joseph Fokaris. Grazie all’intenso programma di collaborazione con le più prestigiose facoltà di disegno industriale del Messico

coordinato da Josè Luis Vidal (Innovation & Design manager di Elica Americas) Elica ha avuto un posto d’onore sul podio finale del congresso. All’interno della settimana dei lavori infatti, si è svolto nelle installazioni del TEC campus Querétaro un workshop verticale di tre giorni che ha coinvolto 150 studenti del corso di laurea di Industrial Design. La preparazione all’evento è stata lunga, nei mesi passati gli studenti sono venuti in gruppi a visitare l’azienda per conoscere i nostri prodotti e i processi produttivi, familiarizzando

con un prodotto non molto conosciuto. Lunedì mattina si sono aperti i lavori con la presentazione istituzionale dell’azienda, la storia, i valori, il suo DNA, Vision e Mission, per concludere con “ la traccia del compito” che consisteva nell’ideazione di un prodotto (selezionando un mercato tra North America e Latin America, un segmento alto di gamma o prodotto massivo e una tipologia di business tra cappa e altro prodotto di trattamento dell’aria). Gli studenti divisi in 20 gruppi di progetto hanno cominciato subito

a lavorare supervisionati da Vidal con una dedizione e un entusiasmo davvero notevoli e dopo tre giorni full time dedicati a pensare “all’Aria” (notti incluse), mercoledì pomeriggio hanno presentato progetti e prototipi in un salone dedicato all’esposizione. I lavori sono stati valutati da una commissione mista TEC - Elica composta da: Josè Luis Vidal, Gilberto Luchetti, Antonella De Luca. Per il TEC: Rodrigo Chavez, direttore del corso di industrial design del TEC; Eduardo Barroso, rinomato designer brasiliano, Regional advisor - ICSID / Regional advisor - UNESCO Design 21; Joseph Forakis, creatore di alcuni icone del design delle ultime due decadi (Swatch Irony Scuba, Motorola V70, la famiglia HAVANA di Foscarini); Manuel Alvarez Fuentes, giurato del Reddott Award and senior tutor di Design Industriale al TEC. La qualità media dei lavori è stata eccellente così come la presentazione grafica e tecnica. La commissione è stata unanime nel definire l’intero gruppo di progetti totalmente outstanding. Pur essendo tra loro molto diversi, i progetti erano ben ingegnati: uno specchio aspirante per il bagno; depuratori d’aria per ambienti dedicati ad animali domestici, ispirati alla professione originaria del nostro fondatore; cappe meccaniche a basso costo per favelas di paesi in via di sviluppo… c’era veramente di tutto ed è stato difficilissimo per tutti i membri della commissione design, esperti inclusi, scegliere i 5 finalisti che saranno premiati nella cerimonia di chiusura attività di innovazione per il 2014. All’evento sarà presente anche la UAM (Università Autonoma Metropolitana), altra grande protagonista del progetto di collaborazione con le università. Prossimamente sarà organizzata anche una mostra interna all’azienda per dare visibilita alle scuole coinvolte e condividere, con tutti i colleghi che non hanno potuto partecipare al congresso, il modo in cui le nuove generazioni pensano l’Aria.

6. I prototipi in esposizione realizzati durante il workshop dagli studenti del corso di Industrial Design.

7. Nella foto i protagonisti durante una fase dell'evento. Le foto sono state realizzate da due alunni del TEC: Juan Manuel Aguilar Gracía, Georgina Hernández Mendoza.

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MARCO GARBUGLIA

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osca. Dal 24 al 28 novembre 2014 Elica Trading ha partecipato al Mebel 2014, la fiera più importante nel settore dei rivenditori di cucine in Russia. Questa fiera, che ha luogo ogni anno all’ExpoCentre, rappresenta una grande occasione per tutte le aziende dell’industria del mobile e cucina di presentare le loro nuove linee di prodotti e attirare clienti da ogni parte della Federazione Russa. Il design e lo stile dei prodotti Elica hanno catturato l’attenzione, con la presenza allo stand per la prima volta dei nuovi modelli di cappa ELICA PREMIUM, dei nuovi piani cottura LIEN, di SNAP e del diffusore di fragranza MARIE, il quale ha suscitato moltissima curiosità tra i visitatori.

MEBEL 2014.

Alla fiera era presente tutta la nostra organizzazione di vendita e, per un paio di giorni, non solo i colleghi da Mosca e San Pietroburgo, ma anche quelli provenienti dalle regioni della Siberia, Sud, Volga e Urali, hanno avuto modo di lavorare insieme come un’unica squadra. Abbiamo avuto modo di incontrare quasi tutti i nostri attuali clienti e contattarne di potenziali. Tutti coloro che hanno visitato la fiera hanno sottolineato come Elica sia diversa da tutti gli altri, e quanto abbiano apprezzato il ritorno di Elica nel mercato russo. L’anno prossimo non si preannuncia facile, l’economia russa sta attraversando una fase critica, ma il mood e la passione che abbiamo riscontrato durante questo evento, ci hanno convinto che Elica ha tutto quello che serve per fare la differenza sul mercato. E abbiamo capito che c’è un vuoto al momento in questo mercato che solo Elica può colmare. La fiera è finita, ma la sfida è appena iniziata. Ora i clienti si aspettano lo stesso livello di servizio che hanno visto al nostro stand. Tutti insieme possiamo fare questo e anche di più. Un grazie speciale a tutti coloro che hanno lavorato duro, con passione e dedizione, così che potessimo brillare tra i nostri concorrenti. La nostra gratitudine va anche a Anna, Anna, Stanislav, Fabrizio, Luca, Guerrino and Daniele. VIVA ELICA, VIVA RUSSIA. ДА ЗДРАВСТВУЕТ ЭЛИКА, ДА ЗДРАВСТВУЕТ РОССИЯ. 22/14 |

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8. Nella foto, Mario Bartoccetti all'inizio della sua carriera

MARIO BARTOCCETTI VA IN PENSIONE. DAL CED ALL’IT, 37 ANNI DI INFORMATICA IN ELICA. 8

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a nostra storia ha inizio alla fine del 1977,quando Ermanno Casoli acquista dalla IBM il primo elaboratore elettronico della Elica, un System/32. Io mi ero appena diplomato in informatica, ci siamo conosciuti, sono stato assunto e da quel momento è nato il “CED” di Elica. Il S/32 era come una grossa scrivania con tastiera, stampante e un piccolo monitor che si vedeva tramite un periscopio. Il caricamento dei dati,( prima nota, fatture, ecc.), veniva fatto tramite dischetti da 8”, che venivano memorizzati con una unità esterna, due colleghe si occupavano di questo. Gli utenti però non erano autonomi, qualsiasi richiesta doveva essere evasa da me. Dopo pochi anni, il volume dei dati era aumentato, erano necessarie delle postazioni che rendessero gli utenti autonomi, quindi nel 1982 acquistammo un S/34 che permetteva di collegare dei terminali che vennero installati nei vari uffici. I primi terminali erano a fosfori verdi molto ingombranti, occupavano quasi mezza scrivania, la loro dimensione

si sarebbe poi ridotta nel corso degli anni. Attivammo anche il primo collegamento remoto con il nostro stabilimento di Jesi, la SIC, finalmente i nostri colleghi erano più vicini. Ma gli anni 80 erano l’inizio della crescita di Elica, avevamo acquistato il capannone vicino alla sede di Fabriano, servivano più postazioni di lavoro, quindi nel 1986 venne acquistato un S/38. In quel periodo si stavano diffondendo anche i primi PC, con questi iniziammo a sostituire i vecchi terminali, così gli utenti avevano uno strumento di lavoro più efficiente. Una curiosità, nel 1987 proponemmo alla Whirlpool il primo collegamento EDI per velocizzare l’acquisizione degli ordini e inviare le conferme e lo stock, fino a quel momento usavamo il fax. Portammo a Comerio un pc, un modem e l’applicazione per lo scambio dei dati, a loro l’idea piacque, eravamo il primo fornitore ad avere quel tipo di integrazione. Negli anni successivi il collegamento EDI è cambiato e si è evoluto, però resta il fatto che siamo stati noi i primi a proporlo al nostro più

importante cliente. Siamo arrivati agli anni 90, vengono costruiti gli stabilimenti di Serra e Mergo, la gestione diventa più complessa, serve un nuovo applicativo e un elaboratore più potente. Acquistammo un AS400 che sarebbe stato il tipo di elaboratore che è arrivato fino ai nostri giorni, nel corso degli anni abbiamo cambiato solo il modello per avere più potenza elaborativa. Nel 1996 installammo il SW gestionale BPCS che abbiamo usato fino al 2010. Sempre in quegli anni abbiamo iniziato ad usare la posta elettronica, la prima è stata outlook, qualche anno dopo, nel 2001 siamo passati a Lotus Notes. In parallelo, insieme ai SW gestionali, sono stati installati e cambiati i SW di progettazione, siamo partiti con il CADAM per proseguire con Pro/Engineer Gli anni 2000 sono stati caratterizzati dalle acquisizioni di società come Fime, JetAir, Fox, Turbo,Gutmann, dalla nascita di Elicamex e dalla partecipazione in altre società, serviva un SW che permettesse di integrarle tutte e che fosse multinazionale,

la scelta cadde su Sap, nel 2003 abbiamo iniziato con la parte contabile/finanziaria, dal 2009 in poi abbiamo continuato con la parte gestionale installando Sap in tutte le società del gruppo. Dagli anni 90 in poi c’è stata una grande espansione dell’HW e dei sistemi di collegamento. Dovevamo integrare tutti gli stabilimenti Italiani ed Esteri, inoltre ci servivano sempre nuovi server per tutti i SW che stavamo usando. Ora le sale server sono diventate 3, due a Fabriano una a Mergo, tutte collegate in fibra. La server farm è arrivata a 150 macchine tra fisiche e virtuali. Gli utenti attualmente collegati ai nostri sistemi sono circa 900 sparsi in tutto il mondo. È molto difficile descrivere 37 anni di storia IT e quindi di Elica in poche righe, purtroppo mancano le emozioni, mancano le storie degli uomini e delle donne che hanno permesso di arrivare a questi traguardi. Io ho avuto la fortuna di conoscere queste persone e di vivere queste emozioni insieme a loro e so di lasciare tutto quello che è stato fatto in questi anni in buone mani.

DEBORAH CARÈ

NASCE MARIE, THE SMART FRAGRANCE DIFFUSER BY ELICA.

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a qualità dell’aria e delle sue infinite sfumature è ciò che da sempre guida Elica. Da questa esperienza nasce oggi Marie, the smart fragrance diffuser, un innovativo oggetto di design che neutralizza gli odori in cucina e profuma in modo naturale l’aria in casa. Marie, the smart fragrance diffuser, è un diffusore di essenze a capsule, facilmente intercambiabili e riutilizzabili. Le sue dimensioni ridotte e la ricaricabilità via USB, gli permettono di essere comodamente trasportabile dalla cucina ad ogni ambiente della casa. Le fragranze sono dieci, tutte a base naturale, pensate per profumare differenti ambienti e situazioni. La linea “Chef Secrets” – ideale per la cucina, grazie alla speciale molecola Neutralyx, appositamente studiata per neutralizzare gli odori della cottura connota l’ambiente con fresche note di erbe aromatiche, agrumi e tè, proponendo le varianti White Wine, Tomato & Bell Pepper, Aromatic Herbs, Verbena & Green Tea, Juniper Berry & Lime. Per la zona living, le profumazioni della linea “Senses Emotions” sono caratterizzate da note orientali di spezie e legni, per condividere momenti di relax

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e benessere grazie alle fragranze Oriental Woods, Mont Blanc, Kilimanjaro, Forest Amber e La Marie. Contraddistinto da un inaspettato design hi-tech, il diffusore firmato Elica è pratico e sicuro grazie al funzionamento a freddo, profuma l’ambiente e neutralizza gli odori in cucina ma non solo, distinguendosi per la versatilità e per la praticità di utilizzo. Marie è infatti dotato di telecomando per un controllo a distanza e può essere utilizzato senza filo, grazie alla batteria al litio ricaricabile tramite cavo USB. Le capsule, a base naturale e prive di alcool, sono inoltre facilmente sostituibili grazie ad un comodo sportellino onetouch. Ogni capsula ha la durata media di un mese e possono essere scelte due modalità di diffusione: 60 minuti in modalità continua oppure ogni 10 minuti alternati on/off. Marie è disponibile in vari colori presso il nostro showroom milanese di via Pontaccio 8 e presso tutti i rivenditori autorizzati.


www.fondazionecasoli.it SAVERIO VERINI

ITALIETTA? NO, MINI ITALIA A

un anno di distanza dal primo appuntamento con l’artista Mario Airò, E-STRAORDINARIO for Kids e il suo esercito di bambini sono tornati a occupare Elica. Di più: questa volta hanno esteso il loro dominio temporaneo anche alla città di Fabriano, grazie alla parata ideata dall’artista Marcello Maloberti, che li ha visti sfilare per le vie del centro storico. Ma Mini Italia – questo il titolo del progetto di Maloberti, a cura di Marcello Smarrelli – è stato molto altro ancora: un progetto nato dalla collaborazione delle famiglie dei dipendenti Elica, invitate a scegliere delle immagini che potessero rappresentare il nostro Paese; una visita guidata alla mostra Da Giotto a Gentile; un laboratorio didattico per avvicinare i bambini ai processi dell’arte contemporanea. Ma ripercorriamo con ordine gli eventi della giornata dello scorso 10 settembre. Per prima cosa partiamo da un numero significativo: i partecipanti – bambini tra 6 e 10 anni – sono stati 50. Un numero capace di rivelare l’attenzione che Elica rivolge ai propri dipendenti e alle loro famiglie, coinvolte fin dalle prime battute in questo workshop: negli scorsi mesi Maloberti ha infatti chiesto ai bambini e ai genitori di raccogliere immagini, estrapolate da riviste e giornali, raffiguranti luoghi iconici dell’identità nazionale, monumenti, personaggi noti o meno noti come attori, cantanti, politici, oppure elementi naturali e paesaggistici come montagne, mari, laghi, borghi. Tale selezione formava una sorta di archivio dell’immaginario nazionalpopolare italiano, punto di partenza cui i bambini hanno fatto riferimento per realizzare dei disegni a mano libera. I disegni realizzati sono stati successivamente incollati su scatole da indossare come “zainetti” nel corso di una

parata per le vie del centro storico della città; una moltitudine colorata e festosa – anche grazie all’accompagnamento della banda musicale di Fabriano – che intendeva omaggiare l’identità italiana nelle sue molteplici sfaccettature, mescolando cultura popolare e riferimenti al grande patrimonio storicopaesaggistico nazionale. I bambini hanno sfilato con una bandiera italiana lunga 20 metri, alla quale è stato aggiunto un “prolungamento” realizzato con il tessuto tipico delle tovaglie a quadri bianco-rossi, altro elemento tradizionale della nostra cultura e utilizzato spesso dall’artista nelle sue performance. La giornata è culminata con un evento storico per Elica: l’inaugurazione di via Ermanno Casoli, dedicata al fondatore dell’azienda. La presenza dei bambini e della banda, unita a quella di tutti i dipendenti, delle autorità (il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il Sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola) e della famiglia Casoli ha trasformato la celebrazione in una festa spontanea e animata. Le immagini della giornata, traccia tangibile della seconda edizione di E-STRAORDINARIO for Kids, troveranno spazio nella “piazzetta” di Elica, arricchite da un “murale” di Maloberti. Ma non finisce qua: una delle fotografie è stata scelta come biglietto d’auguri che Elica diffonderà in tutto il mondo.

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9. Il corteo per le vie di Fabriano. 10. I bambini visitano la mostra Da Giotto a Gentile.

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11. La banda musicale di Fabriano esegue l'inno nazionale all'interno della piazzetta di Elica. 12. Il biglietto di auguri firmato da Maloberti. 13. Le istituzioni presenti all'inaugurazione di via Ermanno Casoli. 14. Via Ermanno Casoli è realtà.

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