Lui e Lei

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INDICE

INTRODUZIONE

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PREMESSE

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PRIMA PARTE - La comunicazione tra uomini e donne Capitolo 1

- Pensiero lineare e pensiero intrecciato

Capitolo 2

- Messaggi diretti e segnali sottintesi

Capitolo 3

Capitolo 5

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- Linguaggio del corpo e comunicazione non verbale

Capitolo 4

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- Mirino di precisione e visione d’insieme

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- Problemi e soluzioni

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SECONDA PARTE - Il gioco della seduzione Capitolo 6

- Essere belli e attraenti

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Capitolo 7

- I giochi delle coppie

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Capitolo 8

- Amici che vogliono di piĂš

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Capitolo 9

- Quando le avventure evolvono

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TERZA PARTE - Costruire relazioni che durano Capitolo 10 - Il partner ideale

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Capitolo 11 - Investire nel rapporto

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CONCLUSIONI - Universi da scoprire

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INTRODUZIONE

“Parlare: ecco la via più sicura per fraintendere, per rendere tutto piatto e insulso”. Hermann Hesse, Klein e Wagner

Dopo anni passati a studiare e approfondire le dinamiche di coppia, le similitudini e le differenze nella comunicazione tra i sessi, mi stupisco di come continuo a cadere ancora ”in alcune “trappole” nel dialogo comunicativo con le donne e in particolare con la mia partner. Ripensando al modo in cui affronto litigi, pentimenti, riappacificazioni, in alcuni casi ho l’impressione di muovermi ancora troppo a “tentoni” in certe situazioni. Credo sia lo stesso un po’ per tutti: alcune piccole “frustrazioni” quotidiane e fraintendimenti, considerati in genere inevitabili, potrebbero essere facilmente superati, semplicemente ricordando che la “mappa” usata per comunicare con il nostro partner, non corrisponde talvolta al territorio che stiamo percorrendo. Spesso lo dimentichiamo. Eppure i libri scritti sulla comunicazione di coppia sono così numerosi, che raggruppandoli potremmo riempire almeno una quindicina di scaffali di una libreria.

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Lui e Lei INTRODUZIONE

Allora perché continuiamo a sbagliare? Forse le soluzioni, i consigli e le chiavi di lettura proposte o studiate in quei libri non sono corrette? Occorre ancora capire molto su “cosa pensano le donne” e su “come ragionano gli uomini”? No, non è questo il punto. Alcune differenze di comportamento e comunicazione fra i sessi sono talmente evidenti che i manuali dedicati a questo tema raccolgono sempre grande consenso di pubblico poiché ciascuno, alla fine, si riconosce in molte cose che dicono. Parlando di dinamiche tra uomini e donne potremmo colmare i palinsesti televisivi per almeno tre settimane ininterrotte di monologhi comici. Molti di essi fanno ridere e altri no, ma nascondono tutti, o quasi, un fondo di verità. In questo libro non tratteremo stereotipi o freddure: quelle che andremo ad analizzare saranno le differenze “fisiche” che causano le differenze “percettive”, e che a loro volta producono differenze “comportamentali” tra i sessi. Leggendo queste pagine, forse vi stupirete di quante cose non sapevate sulla comunicazione fra uomo e donna: a volte, infatti, perdiamo più tempo a tentare di capire come funziona il nostro nuovo modello di cellulare che la comunicazione tra i sessi! Eppure abbiamo detto che di manuali su questo tema ne sono stati scritti un’infinità ed è proprio questo il punto: non basta conoscere o studiare le varie differenze, occor-

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re “abituarsi” a pensare e relazionarsi con il partner in modo differente. Come qualunque atleta o musicista potrà confermarvi, infatti, nei momenti decisivi, di maggiore emotività, quelli in cui i sentimenti la fanno da padrone, non facciamo ciò che “sappiamo di dover fare” ma quello che siamo “esercitati” a fare. E questo è ancor più vero nei momenti di crisi, specie in quelli di coppia. Non conta quello che sappiamo, ma quello che “facciamo” ogni giorno. Ovviamente, nella nostra ottica, per “fare esercizio” intendiamo semplicemente sviluppare l’abitudine a “leggere” la realtà anche con gli occhi del partner, la cui prospettiva, come scopriremo, è leggermente differente dalla nostra. Gli intenti di questo breve manuale sono analizzare quelle differenze fra uomo e donna che, se chiarite, possono trasformare i fraintendimenti in splendide intese e sviluppare un altro modo di pensare. L’invito è di considerare la lettura di questo libro una sorta di “allenamento” per tenere a mente le differenze fra i sessi, e di riprenderlo di tanto in tanto per “esercitare” i muscoli del pensiero. È possibile forse perdere un po’ di “spontaneità” all’inizio; se dovesse accadere non preoccupatevi troppo: come in qualunque processo di apprendimento, significa solo che

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per arrivare alla concreta applicazione delle nozioni apprese state attraversando le seguenti quattro fasi: Inconsapevolmente incapace: non sapete in che modo uomini e donne parlano e pensano usando un linguaggio “diverso”, finché non lo scoprite e non vi vengono fatti degli esempi pratici; fino ad allora lo intuite, ma non sapreste argomentarlo. Un po’ come quando non si ha ancora l’età per guidare: il fatto di ignorare i rudimenti della guida non è un vostro problema, “non sapete di non sapere” o non ve ne preoccupate. Consapevolmente incapace: quando leggete un manuale vi limitate a scoprire quello che non sapete; ma questo non basta: tornando all’esempio della scuola guida, come per la vostra prima lezione, sapevate di non saper guidare, ma non avevate mai realmente compreso in cosa consistesse la vostra incapacità pratica. Finché non ne avete avuto una dimostrazione. Consapevolmente capace: una volta messo in pratica quello che viene appreso, cioè un modo diverso di pensare, una differente mentalità, acquisite realmente delle capacità poiché accedete a differenti risorse dentro di voi. Ma la vostra formazione non è ancora completa: dovete esercitarvi e fare pratica. Tornando all’esempio automobilistico, questo è il periodo in cui una lettera “P”, applicata al lunot-

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to posteriore dell’auto che guidate, serve da monito e indicazione per gli altri automobilisti. Sapete cosa fare, ma dovete pensarci: “non siete spontanei”. Inconsapevolmente capace: infine, quando ormai le cose apprese vengono naturali e spontanee, si riacquista la naturalezza perduta con l’aggiunta di nuove capacità acquisite. È la capacità di cambiare marcia senza neppure pensare alla sequenza di azioni, per rifarci all’esempio della guida… è una sensibilità diversa nella comunicazione, un’attenzione a particolari differenze, senza doverci pensare razionalmente. In conclusione, questo libro non vuole svelarvi particolari “segreti”, né vuole porsi come testo maestro sull’argomento. Vuole solo darvi una chiave di lettura la più semplice possibile su un tema spesso dibattuto: uomini e donne sono uguali in molte cose e assolutamente dissimili in altre; vogliamo le stesse cose, anche se tentiamo di ottenerle in modo diverso. Parliamo due lingue differenti e usiamo mezzi diversi per pensare, comunicare e rapportarci con la realtà l’uno dell’altro. Buona lettura! Lorenzo Ait

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CAPITOLO 1

Pensiero lineare e pensiero intrecciato

U

omini e donne sono diversi: ma in cosa esattamente? Le principali differenze tra i sessi sono fisiche. E fin

qui la notizia non è scioccante; più sorprendente il fatto che le differenze fisiologiche cui alludiamo riguardano l’organo più importante del nostro corpo: il cervello. Il cervello di un uomo è più grande. Il cervello maschile ha dimensioni maggiori rispetto a quello femminile. Il che inorgoglisce gli uomini, legati spesso al concetto di valore misurato sulle dimensioni. Il cervello femminile, però, si caratterizza per la minore distanza tra i neuroni: sono più vicini gli uni agli altri e quindi le sinapsi più rapide nel trasmettere i messaggi. Ne consegue che il cervello di una donna funziona più velocemente. Il cervello di una donna è più rapido.

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Lui e Lei PRIMA PARTE

Questa differenza sostanziale rende le donne in grado di creare più “connessioni” tra le sinapsi e di avere una facilità di “collegamento dei pensieri” più sviluppata. Cosa comporta questo? Come vedremo, alcuni indubbi vantaggi e altrettanti svantaggi. Essenzialmente, la prima peculiarità che ne deriva è una maggiore predisposizione femminile a generare pensieri concatenati e relazioni di causa-effetto. In pratica: le donne si fanno molte più domande quando pensano. La mente, infatti, funziona per domande più che per affermazioni: sono le domande che sviluppano i pensieri. A questo punto potreste pensare: e che implicazione ha questo nel rapporto fra i sessi? Essenzialmente che il pensiero di un uomo è, tendenzialmente, “lineare”, mentre quello di una donna è “intrecciato”. Facciamo un esempio pratico: Situazione: Giulio è in ritardo, Franca, sua moglie, lo chiama per chiedergli dov’è. Alla domanda della donna Giulio risponde: “Sono all’angolo della strada”. Questo è un esempio di pensiero lineare: Dove sei? - Sono qui. Analizziamo la stessa situazione a ruoli invertiti:

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CAPITOLO 1

Pensiero lineare e pensiero intrecciato Situazione: Giulio domanda a Franca, che è in ritardo, dove sia. Franca, comprende la domanda di Giulio ma la sua mente “veloce” fa un collegamento correlato ritenendo che quella domanda sia stata generata dal suo essere in ritardo e non dal fatto di trovarsi in un luogo particolare e dunque risponde con un’informazione legata al tempo e non allo spazio: “Sto arrivando” è la risposta di Franca. Giulio, purtroppo, interpreta quella mancata risposta come l’intenzione di non rivelare l’informazione e incalza:- “Ti ho chiesto dove sei, non quando rientrerai”. Franca comprende razionalmente la domanda ma la percepisce come un’insistenza di Giulio, che le chiede per due volte la stessa cosa (poiché, secondo la sua interpretazione, ha già risposto a quella domanda). Per questo, reagisce stizzita: “Ti ho già detto che sto arrivando!”. Pensiero lineare: Dove sei? - Sono qui. Pensiero intrecciato: Dove sei? - Sto arrivando.

CONSIGLIO LEI Quando un uomo ti fa una domanda, resisti alla tentazione di interpretare e rispondi alla lettera. LUI Quando una donna ti fa una domanda non limitarti a rispondere alla lettera, cerca di comprendere quali intenzioni nasconde quella domanda.

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