Aloe elisir di lunga vita

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ALOE ELISIR DI LUNGA VITA RIZA

L’aloe è una delle piante più studiate negli ultimi anni per mettere in luce tutte le sue proprietà salutari, alcune delle quali sono note da millenni. Il gel trasparente che è racchiuso nelle sue foglie contiene infatti una prodigiosa miscela di sostanze che svolgono tante funzioni benefiche nell’organismo: rigenerano i tessuti, cicatrizzano le ferite, proteggono lo stomaco, riattivano l’intestino, eliminano i batteri nocivi, le scorie e le tossine. L’aloe si può usare sostanzialmente in due modi per curare la salute e la bellezza: bevendo il succo puro ricavato dalla polpa o spalmando il gel sulla pelle. In questo libro elenchiamo le virtù di questa pianta preziosa e consigliamo i modi migliori per impiegarla nella prevenzione e nella cura dei disturbi più diffusi, ma anche nei trattamenti cosmetici e per dimagrire.

ALOE ELISIR

DI LUNGA VITA È un concentrato di proprietà anti-age. Elimina virus, batteri e infiammazioni. Spegne i dolori; cura i disturbi cutanei

PER LA SALUTE

PER LA BELLEZZA

• Regolarizza la glicemia • Ripulisce il sangue • Riequilibra l’intestino • Blocca acidità e reflusso • Cicatrizza le ferite

• Mantiene giovane la pelle • Sgonfia le gambe • Favorisce il dimagrimento • Cancella acne e brufoli • Riduce la cellulite

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aloe elisiR

di lunga vita È un concentrato di proprietà anti-age. elimina virus, batteri e infiammazioni. spegne i dolori; cura i disturbi cutanei

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Aloe elisir di lunga vita Testi a cura di: Patrizia Peri Editing: Giuseppe Maffeis Copertina: Roberta Marcante Foto: 123rf, Fotolia, Shutterstock © 2018 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.

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Sommario Introduzione Nelle foglie di aloe un’intera farmacia naturale................................... 7

Capitolo 1 Una pianta dalle tante virtĂš prodigiose................................. 13

Capitolo 2 I numerosi effetti benefici per la salute................................ 51

Capitolo 3 Come usarla per combattere i vari disturbi............................. 71

Capitolo 4 Ăˆ un grande alleato per la bellezza........................................................ 105

Capitolo 5 I suoi mille utilizzi anche per la casa.................................................. 121

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Introduzione Nelle foglie di aloe un’intera farmacia naturale

L’

aloe è una delle piante medicinali più studiate, più diffuse, conosciute e utilizzate. Tutti sanno genericamente che il succo ricavato dalle sue foglie è dotato di svariate proprietà terapeutiche. Molti sono convinti del fatto che il succo di aloe sia una sorta di medicina universale, in grado di garantire la salute di tutto l’organismo e di riparare molti “guasti” prodotti dal moderno stile di vita e dalla nostra alimentazione. Molte convinzioni sull’aloe sono diffuse e moltiplicate dai diversi siti Internet che ne parlano, spesso senza approfondire adeguatamente l’argomento. È importante invece conoscere a fondo i contenuti e le proprietà di questa pianta, proprio per poterla usare nel modo migliore. In commercio si trovano centinaia di prodotti a base di aloe, ma non tutti sono ugualmente efficaci, perché non tutti contengono una percentuale adeguata dei principi funzionali che si trovano nella foglie della pianta. In questo libro ci proponiamo di fornire le informazioni utili per una conoscenza approfondita dell’aloe, delle sue proprietà e dei modi più efficaci per farne uso. 7

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Introduzione Una pianta con l’istinto di sopravvivenza - Per capire come mai l’aloe contenga così tante sostanze benefiche è importante sapere che si tratta di una pianta originaria di zone aride e desertiche. Per sopravvivere in un ambiente così difficile, ha dovuto sviluppare caratteristiche particolari e produrre sostanze nutritive particolarmente efficaci. Le sue foglie sono carnose, con una scorza dura: inglobano l’acqua e non la disperdono. Sono come uno scrigno che racchiude e protegge la sua polpa trasparente (il gel), la parte più preziosa e più utile dell’aloe. Questa gelatina trasparente contiene decine di sostanze necessarie per la sopravvivenza della pianta, che si sono rivelate utili anche all’uomo: vitamine, minerali, aminoacidi, enzimi e decine di altri composti. Tra questi sono importanti soprattutto i polisaccaridi, zuccheri complessi che svolgono un’azione antibatterica, antivirale, antinfiammatoria e stimolante per il sistema immunitario, fa-

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Nelle foglie di aloe un’intera farmacia naturale cilitano la digestione e sono in grado di catturare sostanze dannose, come il colesterolo o l’eccesso di zuccheri. Tra i polisaccaridi sembra che uno dei più efficaci per la nostra salute sia l’acemannano, a cui vengono attribuiti molti dei meriti per le funzioni svolte dal succo di aloe. Inoltre nella foglia si trovano anche steroli, acido salicilico e antrachinoni (sostanze che hanno un effetto antibatterico e lassativo). Ma le capacità prodigiose dell’aloe sono probabilmente da attribuire all’insieme dei suoi diversi componenti, che agiscono in sinergia tra loro. Ricordiamo che le varietà di aloe sono centinaia, anche perché sono stati realizzati diversi incroci e ibridi. Però quelle che si usano comunemente per le loro proprietà salutari sono le seguenti: Aloe vera barbadensis Miller (quella nota come aloe vera, la più conosciuta e usata), Aloe arborescens (ricca di componenti benefici, ancora più concentrati) Aloe vera chinensis e Aloe ferox (queste ultime però meno utilizzate). Diverse altre varietà di aloe vengono poi coltivate soprattutto come piante decorative, perché sono dotate di splendide foglie e di fiori appariscenti e colorati.

Nota nell’antichità e poi riscoperta - Che la polpa dell’aloe fosse dotata di notevoli proprietà lo sapevano già gli Egizi e i Sumeri, millenni fa. Era chiamata “la pianta dell’immortalità” e veniva usata per curare la pelle, lo stomaco e l’intestino. Anche i Greci e i Romani ne apprezzavano le virtù e, secondo un racconto storico, lo stesso Alessandro Magno ne fece abbondante scorta prima di partire nella spedizione verso l’India, con l’intenzione di usare le foglie di aloe per curare le ferite dei suoi soldati. Proprio per questa sua fama di prodigiosa pianta curativa, l’aloe si diffuse anticamente dalla penisola arabica all’India, dal Medio Oriente al Mediterraneo. La sua presenza si moltiplicò notevolmente dopo la scoperta del continente americano e la colonizzazione delle isole tropicali da parte degli europei. Su queste isole, ma anche in diver9

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Introduzione se zone dell’Africa, furono impiantate ampie coltivazioni di aloe. Avvenne anche alle Barbados, isole che diedero il nome alla varietà più nota di aloe, l’Aloe vera, da cui il nome botanico Aloe vera barbadensis Miller. Ma il boom dell’aloe ebbe inizio nel Novecento, quando le ricerche scientifiche accertarono dapprima la fondatezza delle credenze popolari sull’efficacia dell’aloe nella cura delle lesioni della pelle e poi misero in luce diverse altre sue proprietà. L’aloe cominciò a essere usata come rimedio, ma non poteva essere commercializzata perché la polpa della foglia si degrada rapidamente, se esposta all’aria. Finché, verso la metà del secolo scorso, si scoprì il modo per stabilizzarla e conservare dunque le sue proprietà. Da allora la produzione e la vendita di prodotti a base di aloe ha conosciuto una crescita esponenziale, che non è ancora finita. Questo anche grazie a ulteriori studi che hanno allargato ancor di più il panorama delle proprietà salutari di questa pianta.

Un toccasana per tutto il corpo - Sono diverse le funzioni benefiche dell’aloe che sono state dimostrate scientificamente. Nelle prossime pagine le descriveremo nel dettaglio, ma per farne una breve sintesi ricordiamo che l’aloe ha proprietà antiossidanti (e quindi anti-age), riduce le infiammazioni, attenua i dolori, elimina virus e batteri, attiva il sistema immunitario, protegge lo stomaco, stimola l’intestino, rigenera i tessuti, favorisce la circolazione sanguigna e linfatica… Per ottenere tali risultati l’aloe si usa sostanzialmente in due modi: bevendo il succo prodotto dalla polpa contenuta nella foglia, oppure spalmando direttamente il gel sulla pelle. Li si può produrre anche in casa, se si coltivano delle piante di aloe (che si possono far crescere facilmente), ma è necessaria una certa precauzione, perché la scorza esterna delle foglie contiene un lattice colorato che ha un potente effetto lassativo. Inoltre la polpa si ossida rapidamente e va consumata in fretta. 10

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Nelle foglie di aloe un’intera farmacia naturale Come usare bene le virtù dell’aloe - Sia il succo di aloe da bere che il gel per applicazioni locali si trovano in vendita in moltissimi prodotti diversi, anche in pastiglie di succo concentrato, in creme, in dentifrici, in stick, in shampoo e in prodotti di bellezza di vario genere. Per riconoscerne la qualità è necessario controllare sull’etichetta che contengano una quantità certificata di mucopolisaccaridi. Nel caso del succo di aloe da bere è importante che il prodotto racchiuda solo succo puro di aloe al 100% e che sia stato depurato dall’aloina. Non basta dunque genericamente assumente prodotti con l’aloe, ma occorre scegliere quelli migliori e quelli più adatti alle varie situazioni. Nel libro spieghiamo come usare l’aloe nella prevenzione e nella cura di diversi disturbi: infiammazioni, dolori di vario genere, ustioni, infezioni, disturbi cutanei, ulcera, stipsi, problemi digestivi. L’aloe serve anche per combattere l’invecchiamento dei tessuti, per prevenire il diabete di tipo 2 e per ridurre il sovrappeso. I trattamenti con gel di aloe, creme o altri prodotti che contengono i suoi principi attivi sono molto efficaci anche per rendere più elastica la pelle, curare i capelli, contrastare gonfiori e cellulite. Infine nel libro diamo anche alcune indicazioni utili per coltivare da sé la pianta di aloe e per usarla non solo a scopo curativo o cosmetico, ma anche per in varie funzioni casalinghe: in cucina, per la depurazione dell’ambiente e per la cura degli animali domestici.

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Capitolo 1

Una pianta dalle tante virtĂš prodigiose

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Capitolo 1

Nata in ambienti aridi, accumula acqua e sostanze preziose

L’

aloe è una pianta succulenta d’origine africana che ama i climi caldi e secchi. Assomiglia a una pianta grassa; il suo aspetto e le sue proprietà sono strettamente legati all’habitat semidesertico in cui si è sviluppata e in cui continua a vivere. Sopravvive dove altre piante appassirebbero e morirebbero. Riesce a farlo perché le sue foglie carnose immagazzinano l’acqua e non la lasciano traspirare. La specie dell’aloe appartiene infatti alla classe di piante chiamate xerofite, che sono in grado di chiudere i propri stomi (cioè i fori che si trovano sul dorso delle foglie) per non far evaporare l’umidità interna. Questa capacità di conservare l’acqua al proprio interno consente all’aloe di sopravvivere a lunghi periodi di clima secco o anche di siccità. Inoltre l’aloe ha particolari componenti chimiche che possono chiudere rapidamente i tagli sulle foglie, impedendo all’acqua di uscire. Il genere botanico Aloe era da sempre stato classificato nella famiglia delle Liliaceae, perché queste piante si sviluppano, come i gigli, le cipolle, l’aglio, i giacinti e gli asparagi, da un originario bulbo. Ma da qualche decennio questa classificazione è stata rivista e, date le sue specifiche e particolari caratteristiche, l’aloe è stata inserita in una nuova famiglia botanica, quella delle Aloaceae. Si tratta di piante sempreverdi, con foglie spesse. Sono dotate di fiori a forma allungata dal colore che va dal giallo all’arancio fino al rosso scarlatto, tinte comunque sempre sgargianti.

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Una pianta dalle tante virtù prodigiose

Oltre 350 varietà La famiglia delle Aloaceae comprende numerose varietà di piante, più di 350, anche perché esistono numerosi ibridi. Vanno da quelle molto piccole come l’Aloe aristata e l’Aloe brevifolia, a quelle di dimensioni abbastanza contenute, come l’Aloe striata, che è una delle più belle al mondo, fino a varietà molto grandi. Alcune sono quasi prive di tronco, altre hanno uno stelo legnoso ma corto, e infine altre ancora hanno un tronco legnoso e ramificato, che forma un arbusto cespuglioso dell’altezza anche di vari metri. Le varietà di maggiore interesse perché più conosciute e più sfruttate allo scopo di realizzare rimedi e cosmetici naturali sono l’Aloe vera barbadensis Miller, l’Aloe arborescens, l’Aloe chinensis e l’Aloe ferox. Le presenteremo una per una dettagliatamente nelle prossime pagine.

Da non confondere con l’agave Talvolta l’aloe viene confusa con l’agave, una pianta originaria del continente americano, molto diffusa ora nelle zone mediterranee. In effetti le foglie dell’agave sono abbastanza simili a quelle dell’aloe, ma presentano anche varie differenze. Le foglie dell’agave sono più dure e coriacee, hanno una spina molto aguzza e dura sulla punta. Tagliando le foglie di agave non esce un gel liquido come nel caso dell’aloe, ma una sostanza fibrosa. Attenzione perché tale sostanza può dare disturbi alla pelle. L’agave inoltre fiorisce solo dopo diversi anni, producendo un fiore molto grande. Dopo la fioritura, la pianta di agave muore.

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Capitolo 1

Aloe vera barbadensis Miller La varietà Aloe vera è quella più nota, ma è importante chiarire subito che questa pianta si chiama anche Aloe barbadensis Miller o, per citare il nome per esteso: Aloe vera barbadensis Miller. La denominazione Aloe vera venne data da Linneo, il noto botanico svedese; lo studioso Miller chiamò invece la stessa pianta Aloe barbadensis, perché prosperava sulle isole Barbados. C’è anche una terza possibile denominazione: Aloe vulgaris, che venne data dallo studioso francese Lamarck alla medesima specie.

Diversi nomi per una sola varietà - Tre nomi diversi dunque per una stessa pianta (ma in realtà le denominazioni sono anche di più, perché viene chiamata anche in altri modi). A complicare le cose ci si mette anche il fatto che lo stesso Miller chiamò Aloe vera un’altra pianta, che era però diversa da quella così chiamata da Linneo. Vediamo dunque di riconoscere l’Aloe vera barbadensis Miller dalle sue caratteristiche. È una pianta perenne che cresce a forma di cespo, senza fusto legnoso. La base è formata da una rosetta di foglie grasse e spinose disposte a spirale. Questa è la caratteristica che la contraddistingue tra tutte le varietà. Originaria dell’Africa, l’Aloe vera si è diffusa in America dopo le spedizioni di Colombo e Vespucci. Il clima caldo dell’America centrale ne favorisce la crescita, specialmente negli arcipelaghi caraibici, ai quali si deve appunto la denominazione barbadensis. Nel secolo scorso sono state create varie piantagioni nel continente americano: negli Stati Uniti meridionali (Texas, Arizona e Florida), in Messico e nel Sud America in genere. La pianta è robusta, ma non resiste a violenti sbalzi di temperatura, teme i climi rigidi e l’umidità eccessiva. Si può coltivare facilmente anche in vaso e tenere in appartamento. 16

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Una pianta dalle tante virtù prodigiose Senza tronco e senza rami - La pianta dell’Aloe vera raggiunge la maturità dopo quattro anni e il suo ciclo vitale dura circa 12 anni. La pianta non ha un vero e proprio tronco; le sue foglie, collocate a spirale attorno alla base, formano una sorta di cespuglio che è saldamente ancorato a terra attraverso le radici. In mezzo alle foglie si erge lo stelo da cui spuntano i fiori, che possono essere lunghi anche più di un metro. Sono raccolti a grappolo e hanno una forma tubolare. Sbocciano una volta all’anno e solitamente hanno un colore giallo, o giallo-arancione.

Foglie “grasse” e ricche di liquidi - L’aloe vera ha foglie carnose, di color verde chiaro. Sono maculate in fase di crescita ma da adulte assumono un colore verde uniforme. Invecchiando, il color verde tende a sbiadire verso un verde-grigio. Le foglie sono in totale da 12 a 30, hanno una lunghezza

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Capitolo 1 media compresa tra 60 e 90 centimetri e una larghezza tra 8 e 12 centimetri. Sono diritte, non hanno puntale e non tendono a incurvarsi. Sono molto dense di liquido e ognuna di esse può pesare anche da uno a due chili. Quando le foglie vengono tagliate, la “ferita” si rimargina da sola e viene sigillato rapidamente da una sostanza che impedisce l’uscita della linfa. Le foglie, come in tutte le specie di aloe, sono formate da una “buccia” dura e da una polpa mucillaginosa sottostante. La scorza superficiale delle foglie contiene un succo vitreo, in cui è presente una notevole quantità di aloina, una sostanza che, come vedremo, ha un notevole effetto lassativo. In particolare in questa varietà di aloe tale sostanza prende il nome di barbaloina e ha un colore ocra e odore e sapore sgradevoli. La polpa gelatinosa che si trova invece nello strato interno delle foglie è quasi trasparente e molto abbondante. Questa polpa è molto ricca di mucopolisaccaridi e di altri principi attivi, dotati di numerose proprietà benefiche.

È la varietà più nota e utilizzata L’Aloe vera barbadensis Miller è attualmente la varietà di aloe più diffusa e conosciuta al mondo, anche se la varietà Aloe arborescens sta facendo registrare una notevole diffusione. L’aloe vera è apprezzata, oltre che per le numerose proprietà benefiche contenute nelle foglie, anche per l’alta resa nella produzione di gel, la robustezza della pianta, la facilità di coltivazione e di lavorazione. È abbastanza semplice, infatti, ricavare una notevole quantità di gel dalle foglie e lavorarlo per creare prodotti cosmetici o curativi.

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Una pianta dalle tante virtù prodigiose

Aloe arborescens Miller Un’altra specie molto nota di aloe è l’arborescens Miller, originaria, come la barbadensis, dell’Africa centro-meridionale. Oggi è molto diffusa in Sudafrica e in Asia, soprattutto in Russia e in Giappone, dove è molto apprezzata. L’Aloe arborescens Miller, chiamata anche “aloe a candelabro” ha un tronco legnoso centrale da cui si diramano diversi cespugli di foglie grasse, dotate di spine (che non pungono), di colore grigio-verde e più sottili rispetto a quelle dell’Aloe vera. La pianta nelle sue zone d’origine può superare i 2 metri di altezza e le foglie hanno una lunghezza tra i 50 e i 60 cm, e un peso che oscilla dai 10 ai 100 grammi ciascuna. Oggi la coltivazione di Aloe arborescens è diffusa in varie parti del mondo e la pianta si può coltivare facilmente anche in Italia, sia per scopi decorativi che per ricavare il gel terapeutico. Produce un fiore annuale di colore arancio. La differenza più significativa e importante rispetto all’Aloe vera sta appunto nell’aspetto e nella consistenza delle foglie. Le foglie dell’arborescens sono più sottili e meno “grasse” rispetto a quelle della vera, quindi producono una minore quantità di gel, che è anche di consistenza meno liquida rispetto a quello dell’Aloe vera. Quindi la lavorazione per estrarre la polpa è più costosa e meno produttiva. Anche per questo l’Aloe arborescens Miller è meno utilizzata commercialmente rispetto alla barbadensis. Però la concentrazione di sostanze benefiche nel gel è superiore. Per tale motivo secondo diversi studiosi il gel di questa varietà è più efficace rispetto a quello dell’aloe vera. Tra questi anche padre Zago, scopritore di un rimedio a base di aloe che considera efficace anche contro disturbi molto gravi. Padre Zago consiglia di utilizzare l’Aloe arborescens per la preparazione del suo rimedio, anche perché in tal modo è possibile adoperare una quantità inferiore di gel per ottenere buoni risultati. 19

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