Meeting e Congressi - Mar Apr 2015

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Rivista mensile - n° 2 marzo-aprile 2015 € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

INCENTIVE | CONVENTION | EVENTI COVER STORY 1

COVER STORY 2

VIAGGI INCENTIVE

GRANDI EVENTI

CHE COSA FA LA DIFFERENZA

SEMPRE PIÙ MULTITASKING MAR-APR | 2015

TEAM BUILDING

numero

02

Quando il Lego si fa serio…

I MEETING NEL MONDO

2015: un anno tutto da mangiare

DESTINAZIONI D’ITALIA

SARDEGNA

SUPPLEMENTO Destinazioni d’Italia

PUGLIA

SPECIALE APER

Elio È NEI MOMENTI CRITICI CHE SI DIVENTA PIÙ CREATIVI

TURA

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Le convention non devono essere convenzionalli Un viaggio d’affari a Madrid fa sembrare il lavoro molto meno duro del solito. Tempo soleggiato, sedi congressuali comodamente raggiungibili e pranzi da buongustai sono solo alcuni dei punti forti della ci à per chi la visita in viaggio d’affari. Dopo una giornata intensa i famosi musei e gli eleganti negozi di Madrid sono un o imo modo per ricaricarsi prima di assaporare la sua vivace vita no urna. Rilassatevi con qualche tapas in un caffè all’aperto o ballate fino all’alba. Qualunque cosa facciate, Madrid è il business. info.mcb@esmadrid.com (+34) 91 758 55 28 www.esmadrid.com/mcb


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sommario editoriale Quel “boost to growth” chiamato 2015

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HOT TOPICS meeting comment Elogio del pressapochismo – Pier Giorgio Cozzi

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incentive comment Il mondo non è cambiato – Luca Corsi

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l’intervista Elio: creatività all’ennesima potenza la location del mese Villa Miani: panoramica d’esclusiva in my opinion fuori dal coro – Emanuele Nasti aghi di pini – Alan Pini no limits – Paolo Missiaja focus apertura Expo 2015 Expo: pronti, partenza, via! Quelli che… fuori Expo 21eventi: Motor Valley à la carte As Hotels: pronti per Expo Castello di Felino: relax nella storia Lbs: eccellenza nei servizi Museo Diocesano: ricevere al museo Novity for Expo 2015 Palazzo Brambilla: a un passo da Expo La Venaria Reale: entrare nella storia Villa Necchi interpreta Expo Fairmont Monte Carlo: un principe in fiera Lugano Mice: una competitività da scoprire

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Cover story viaggi incentive Le strategie dell’incoming

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L’incentive della porta accanto

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Cwt: evolvere insieme al mercato

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Iberotel Apulia: Mice senza stress

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Destinazione Marinagri Luxury Resort

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Emozioni a Palazzo di Varignana

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La magia di TeamBuilding.it

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Veratour: inno al made in Italy

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Sava Hotels & Resorts: la natura è protagonista

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Maloja Palace Hotel: un maestoso resort alpino

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Lux* Resorts & Hotels: paradiso a cinque stelle

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cover story grandi eventi I grandi eventi cambiano pelle

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Prepararsi ai grandi eventi

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Live Communication: costruire esperienze

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Palariccione: accorciare le distanze

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highlight

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I NOSTRI PROSSIMI EVENTI BUY MICE ROMA 6 maggio 2015 Villa Miani - Roma

FULL CONTACT DISCOVER ITALY Settembre 2015

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BUY MICE MILANO Autunno 2015

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sommario location per eventi Zoom Torino: io sto con gli ippopotami

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incentive resort Grande fermento al Loano 2 Village Green Park Hotel Pamphili: sweet Rome

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news persone e poltrone 140 report Quando il Lego è una cosa seria

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congressi Genova Cb: nel 2015 si rinnova il successo

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incentive Evinco: sinergia vincente

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mice from amerika 2015: un anno da mangiare

news supplier

blogsurfing Il coffee-break? Con i gatti! SITE INSPECTION news location 116 chain & club Cosmopolitan Hotels Group: accoglienza personalizzata 120 Costa degli Ulivi: ospitalità eccellente

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Ghs Hotels: eleganza e modernità

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hotel Jw Marriott Venice Resort & Spa: l’essenza di Venezia 126 Incontrarsi al Doubletree by Hilton Venice North

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Hotel Villa Vecchia: tra gli ulivi dei Castelli Romani

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Hotel Monte Tauro: design moderno, cuore antico

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115 workshop ed exhibition Il sole bacia il Full Contact Pco Conventa: l’anno dei record Tutto il mondo ad Imex

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notiziari e associazioni Federcongressi Mpi Site Italy

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Destinazioni d’Italia Sardegna…what else?!

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Indirizzi 158


colophon Presidente: Marco Biamonti Direttore operativo: Lucia Rancati Direttore editoriale: Marco Garavaglia Direttore PR: Nino Vermicelli Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini Ediman Srl Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.) Fax 02.55.23.14.86 info@ediman.it Sito internet: www.ediman.it MC online: www.mconline.it Cap.soc. € 93.600 i.v.

LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY

Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: € 5,16 più spese di spedizione DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti DIRETTORE EDITORIALE Marco Garavaglia COORDINAMENTO EDITORIALE Simona P. K. Daviddi CONSULENZA PER LA GRAFICA Massimo Bernardi CONSULENZA PER I TESTI Alessandra Boiardi, Aldo Lo Re SEGRETERIA DI REDAZIONE Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Piera Carlomagno, Teresa Chiodo, Pier Giorgio Cozzi, Luca Corsi, Giulia De Stefano, Elisa Ferro, Ofelia Figus, Domenico Matarazzo, Paolo Missiaja, Emanuele Nasti, Andrea Paternostro, Sabrina Piacenza, Alan Pini, Matteo Pontani, Matteo Rocca, Michela Rossi, Simona Zin PROGETTO GRAFICO Silvia Ferri – www.madeweb.it In copertina - Illustrazione di Angelo Siviglia Fotolito e stampa: Prontostampa Srl - Zingonia (Bg) Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 177 del 27/04/1973 Tiratura del presente numero: 11.000 copie

ANNO 43° - N. 2 Marzo-Aprile 2015 Abbonamento annuo € 150,00 (Estero € 200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali e va eseguito con versamento sul Conto Corrente Postale N.15717200 intestato a Ediman Milano (specificando la testata cui si desidera abbonarsi) oppure con rimessa diretta. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.

Redazione (diretto): 02.57.31.15.33 jessica.presa@ediman.it

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editoriale Per diverse ragioni – tutte valide e oggettive – l’anno in corso potrebbe fornire un impulso alla crescita dell’industria congressuale italiana, ma non è detto che sarà duraturo

MARCO BIAMONTI direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

Quel “boost to growth” chiamato 2015 È

opinione diffusa che il 2015 sarà l’anno della svolta, verso una ripresa robusta e di lungo periodo. Al netto di un più cauto – e oserei dire fondato – scetticismo, posso trovarmi d’accordo almeno sulla prima parte della “profezia”: l’anno in corso potrebbe essere effettivamente un buon “boost to growth”, un forte impulso alla crescita dell’industria turistica italiana (Mice incluso). E per diverse ragioni. La prima è che siamo nell’anno di Expo (e fin qui tutti d’accordo). Poi dobbiamo registrare, positivamente, l’attuale deprezzamento dell’euro, che ci rende ancora più attraenti agli occhi dei visitatori fuori dall’Eurozona. A tal proposito, aggiungo, sono proprio i mercati extra Ue i più sensibili al fascino italiano, come ha recentemente rivelato l’Hotel Price Index di Hotels.com che ha stilato la classifica dei big spender sul suolo italico (nell’ordine: Medio Oriente, Usa, Australia e Cina). Cade dunque in modo provvidenziale la recente partnership fra Alitalia ed Etihad Airways, che assicura nuove prospettive per i mercati del vicino e lontano Oriente. Infine, il nostro Paese continua a conservare la leadership fra le destinazioni Mice più getto-

nate nell’area Europa, Medio Oriente e Africa. E infatti, secondo l’Annual Destination Index Special Report di Pacific World (organizzazione globale di Dmc ed event management), l’Italia è oggi addirittura al primo posto fra i Paesi più richiesti dai meeting planner internazionali per organizzare i loro eventi. Se a tutto questo aggiungiamo che il saldo della bilancia dei pagamenti nel turismo è ancora in positivo (traduzione: quando entrano nei confini del nostro Paese, i visitatori stranieri spendono più degli italiani all’estero), ecco che il quadro è completo. E promette oggettivamente bene almeno per quest’anno. Detto ciò, il mio timore è che l’atteso exploit del 2015 possa non bastare a garantire la piena sostenibilità della ripresa, perché una crescita robusta e duratura dipende soprattutto dai consumi interni, in merito ai quali abbiamo dati ancora molto nebulosi. Una sostenibile ripresa nazionale si verificherà solo quando gli italiani ritroveranno la fiducia necessaria per riprendere a investire. E non so se ci siamo ancora…

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HOT TOPICS meetingcom ment

Elogio del pressapochismo Il nostro è un nemico “culturale”: abbiamo sostituito il “fare bene” con un approccio spannometrico, quello del “tanto i turisti vengono lo stesso perché siamo il Paese più bello del mondo”. E anziché concentrarci sul nostro prodotto turistico, verybelliamo

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PIER GIORGIO COZZI Giornalista, saggista e docente di marketing e comunicazione pgcozzi@fastwebnet.it

talia. Turismo. Qui tuona tanto. Ma non piove mai. Purtroppo. Prendiamo per esempio il caso del Convention bureau nazionale. Langue. Questione di soldi che non ci sono, si dice da tutte le parti, pubbliche e private. Un refrain che ascolto da anni. Che dico? Da decenni. Come se i soldi servissero “per” il turismo invece che essere il turismo a servire per far soldi. Come del resto accade in pressoché tutti i Paesi, in Europa soprattutto, come testimoniano i numeri riportati nell’editoriale del mese di gennaio-febbraio del direttore di questa rivista. E come dimostrano anche le istituzioni e le organizzazioni lì citate, che dovrebbero promuovere il turismo in Italia e per l’Italia, e che neppure riescono a promuovere se stesse. Ora, il fenomeno ha raggiunto condizioni allarmanti per il troppo tempo da cui dura. E per la conclamata generale incapacità manageriale di studiare e positivamente realizzare strategie

di marketing per il turismo. La causa? Dopo tutti questi anni di inconcludenti chiacchiericci sulle “motivazioni”, sulle “problematiche”, mi sono convinto che la causa vera è una: la mancanza di cultura. Intendiamoci, non la cultura dedicata, ché quella ha addirittura punte di eccellenza individuali e formative, ovvero singoli individui, aziende e istituti di formazione. No, parlo proprio della cultura che dovrei scrivere con la “C” maiuscola. Quella che prevede la formazione degli individui prima e soprattutto per instillare loro la cultura del lavoro. Che incomincia dalla scuola e dalla società. Quella cultura che porta a “capire” e che conduce all’altra cultura, quella del “fare” e, soprattutto, del “fare bene”, che in Italia da anni, decenni, si è smarrita per strada. Sostituita ahinoi dalla cultura della spannometria, dell’un tanto al tocco, del tanto i turisti vengono lo stesso “perché siamo il Paese più bello del mondo”. Come dire: in

questa valle di lacrime ci piangiamo ancora benino. Anche se i numeri e le statistiche parlano se non di recessione, quanto meno di mancata crescita. Rimedi? Temo, ormai, nessuno. Per lo meno che sia alle viste. Per restare al Mice: la programmazione (procurement) per questo tipo di attività economica si sviluppa sull’arco di anni e su servizi che fanno della qualità complessiva dell’offerta del prodotto turistico – ricordate la “total quality” degli Anni 80? Ecco, quella – e del pluricitato quanto inattuato “sistema Paese” la carica concorrenziale più efficiente ed efficace, per dirla con il linguaggio del marketing. Anche in tempi di crisi economica. Soprattutto in tempi di crisi. Noi invece verybelliamo. «Non possiamo dirigere il vento – dichiara il comandante della nave scuola protagonista del film americano di Ridley Scott “L’albatross. Oltre la tempesta” –, possiamo però mettere a segno le vele». Metafora seducente, utilizzata spesso nelle sedute di team building. Perché ciò non valga anche per il nostro turismo in generale e per il Mice in particolare, non si capisce. A meno che più che l’aurea, ci piaccia la mediocritas.

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HOT TOPICS incentive comment

Il mondo non è cambiato

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o una riflessione da proporre, che potrebbe indurci a mutare opinione rispetto a certe frasi fatte, spacciate da tempo per verità incontrovertibili anche se forse non lo sono. Una su tutte: “il mondo è cambiato, niente sarà più come prima”. Ecco, io non ci credo! Tanto per cominciare, Univendita (l´Associazione delle imprese di vendita diretta a domicilio di cui fa parte anche Vorwerk Folletto) ha chiuso il 2014 con un incremento del fatturato delle aziende associate pari al 6,7 per cento rispetto al 2013. Sbalorditivo, vero? Il 6,7 per cento di crescita in piena crisi! E non è nemmeno una novità: la “striscia positiva” è iniziata nel 2010 e ha visto un incremento di oltre il 30 per cento in quattro anni. Invece, sempre tra 2013 e 2014, i “cugini” del commercio fisso al dettaglio hanno perso, secondo l’Istat, l’1,2 per cento (ed è il quarto anno consecutivo che il fatturato cala). Vuoi vedere che è il mondo della vendita diretta ad andare controcorrente? Si direbbe di sì, tanto che anche il dato occupazionale rileva un bell’incremento: il numero dei venditori a domicilio è cresciuto del 6,2 per cento nell’ultimo anno. E senza bisogno di salvifici Jobs Act. Qualcuno ci terrà a precisare che c’è una componente anticiclica nel segmento della vendita diretta. Ed è vero. Ma non è certo un motivo

Certe frasi fatte – “il mondo è cambiato e non sarà più come prima, bisogna fare di più con meno, il costo del lavoro è troppo alto...” – potrebbero non essere così vere come ci dicono. E infatti il comparto delle vendite dirette dimostra il contrario sufficiente a spiegare dati così nettamente in controtendenza. Il motivo fondante dev’essere un altro. E credo abbia a che fare – al di là della qualità dei prodotti – con la motivazione delle risorse umane, terreno in cui le aziende di vendita diretta sono avanti anni luce. Ancora Univendita, infatti, rivela che i lavoratori impiegati nella vendita a domicilio sono “soddisfatti, quindi motivati, e mai stanchi”. Fermi lì, non si tratta di un’affermazione opinabile, anzi: è la conclusione scientifica di una ricerca condotta dal dipartimento di Scienze sociali ed economiche dell’Università di Roma Sapienza. Una ricerca che in parole povere ci dice questo: le persone che lavorano per le aziende della vendita diretta si sentono più valorizzate e rendono di più. Provocatoriamente, mi vien da dire che quando un’azienda smette di considerare le risorse umane il punto focale del proprio business, commette un errore “sociale” macroscopico, perché ci rimette in termini di fatturato. Al contrario, chi fa in modo di “far fruttare” i propri

collaboratori – invece che “sfruttarli” –, viene premiato sia sul fronte delle performance individuali sia su quello dei ricavi. Anche perché oggi non si vende più, semplicemente, un prodotto (in questo sì che il mondo è cambiato davvero). Oggi si vende prima di tutto il servizio ancillare che dà valore aggiunto a quel prodotto e che, in questo modo, orienta il mercato nella scelta all’acquisto. L’attenzione verso il cliente, l’assistenza postvendita, la personalizzazione di beni e servizi... sono questi, oggi, gli atout centrali in termini di competitività, a prescindere da ciò che si vende. E chi determina la qualità di questi servizi? Neanche a dirlo, le risorse umane! Continuiamo a sentirci ripetere come un mantra: “il mondo è cambiato, bisogna fare di più con meno, il rapporto costo/beneficio del lavoro è troppo alto”... e giù a tagliare sulla formazione e sull’incentivazione, quando non addirittura su tutele contrattuali e retribuzioni. Ma questo cambio di rotta non ripaga. E il comparto delle vendite dirette lo dimostra.

LUCA CORSI Responsabile Comunicazione & Eventi Vorwerk Folletto luca.corsi@folletto.it

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HOT TOPICS l’intervista

elio

Creatività all’ennesima potenza Anticonvenzionale, ma impeccabile, nonostante gli improbabili look, candido in modo disarmante quando va a colpire certi modelli, Elio (delle Storie Tese) adora improvvisare. Anche nelle convention TERESA CHIODO

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oir, caustico, musicista colto e con alle spalle il cabaret. È Elio (delle Storie Tese, gruppo che quest’anno festeggia i 35 anni di storia) che sull’intento parodistico ha costruito la sua cifra stilistica di autore. Mette fra virgolette gli stacchi musicali, così come predilige i cambi

di registro improvvisi per dissacrare tutto e tutti, rientrando pur sempre in un modello di morale positivo. Nel vivo del dramma fa nascere il ridicolo per poi generare la situazione diametralmente opposta di un “sentimento del contrario”. «È proprio nei momenti critici che si diventa più creativi», dice; ci si può abbandonare così all’improvvisazione risolutiva, tanto breve quanto soddisfacente. Anche in azienda la capacità di improvvisare può essere risolutiva, a patto di attingere a una solida expertise, vale a dire dopo aver interiorizzato la preparazione necessaria». Voi siete musicisti letterati e la vostra è una musica complessa, siete caustici, nei vostri brani ci sono sempre un metatesto e una metamusica. Tutti sono in grado di trovare questa doppia lettura? «Sin dall’inizio della nostra attività lo scopo è stato quello di creare vari strati sì, ma di lettura accessibile a tutti, almeno a un primo livello, sia pure quello destinato a generare una grassa risata. Chi volesse applicarsi in un processo di comprensione più approfondito e vo-

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HOT TOPICS elio

l’intervista

STEFANO BELISARI (IN ARTE ELIO), SECONDO LUI Nato in una zona di Milano, in tenera età si trasferisce in un’altra zona di Milano, ma sempre in periferia. Poi dopo tanti anni va ad abitare fuori Milano, ma non tanto, dove abita tuttora, ma in periferia nella zona dove era andato in tenera età che ho detto prima. Milano, città che ha dato i natali a Elio, è anche la città dove va a scuola, elementari, medie, liceo scientifico Einstein, con Mangoni (Luca Mangoni, professione architetto, membro ufficiale di “Elio e le Storie Tese” dal 1992, ndr), università di ingegneria (politecnico) terminata con calma, scuola civica di musica dove suona il flauto traverso e si diploma anche al conservatorio G. Verdi di Milano, che però G. Verdi è nato a Busseto ma non c’è neanche da fare il paragone per scherzo. In più gioca a pallone nella Milanese, nel Fatima, nel Corsico fino all’età di 18 anni, poi gioca a baseball nell’Ares, sport che gli piace tuttora. Obblighi militari assolti dall’86 all’88, dal 1979 cerca di far divenire realtà il sogno di “Elio e le Storie Tese”. (fonte: www.elioelestorietese.it) lesse trovare un terzo e un quarto livello nel testo e nella musica, ne ha facoltà». Lasciate spazio all’improvvisazione nei vostri spettacoli oppure tutto è perfettamente orchestrato? Può essere letta quest’ultima cosa come metafora della professionalità che un’azienda deve avere nel suo segmento di mercato? «L’improvvisazione è un argomento importante e a me molto caro. Io sono un patito di improvvisazione. Nel tempo mi sono reso conto che in fase critica creo meglio, mi invento delle cose alle quali non penserei in un momento di calma. Quando sei obbligato a pensare veloce vengono fuori anche degli aspetti di te inediti. La tendenza comune è certamente quella di pianificare, anche se molte aziende improvvisano, seppur inconsapevolmente».

il vip, cosa che per altro a me personalmente diverte sempre, fa parte dell’aspetto di questo lavoro». Nel vostro gruppo c’è chi si espone più degli altri o siete tutti sullo stesso piano, in perfetta armonia? «La perfetta armonia non esiste da nessuna parte. Il nostro è come un matrimonio che dopo molti anni continua a funzionare. È evidente che quello più in vista sono io, ma l’immagine è quella di un gruppo».

Da sempre sensibili ai temi sociali, Elio e le Storie Tese hanno partecipato a diverse campagne benefiche. Nella foto, la copertina del cofanetto “Dei megli dei nostri megli” (l’ultima raccolta, uscita lo scorso novembre), donato ad Amnesty International per l’iniziativa “Desideri all’asta”, il cui ricavato è andato a sostegno della campagna “Stop alla tortura”

Quali sono le motivazioni che giustificano la scelta di un gruppo famoso come testimonial? In che modo scegliere il testimonial giusto per l’evento giusto? «Abbiamo fatto molte convention. Onestamente non mi ricordo di una volta che sia andata male. Prima dell’evento riceviamo un brief dove apprendiamo cose tipo il nome dell’amministratore delegato, qualche episodio saliente, gli estremi di un tema caldo in quel momento: tutte cose che poi voltiamo in farsa ridicola. Insomma, facciamo come se fossimo parte di tutta la squadra. Creiamo dei collegamenti. C’è sempre stupore di fronte al fatto che noi siamo informati di certe cose. Poi sono fermamente convinto che non ci siano artisti migliori di noi. Farsi la foto con

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HOT TOPICS location del mese

Location del mese: Villa Miani – Roma

Panoramica d’esclusività ALESSANDRA BOIARDI

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i percorrono ettari di curatissimo prato inglese e si attraversa un parco secolare prima di giungere a Villa Miani, che con la sua eleganza neoclassica si adagia sulla collina di Monte Mario. Attorno, lo spettacolo di Roma vista dall’alto, uno scorcio meraviglioso che produce persino l’incanto di sfiorare la cupola di San Pietro, avvolti da un fascino decisamente esclusivo. Villa Miani è una splendida dimora umbertina che prende il nome dai Conti Miani, un

luogo che nei secoli ha ispirato le opere di pittori, celebri poeti e scrittori tra cui Dante, Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio. Oggi Villa Miani è una location unica, che viene scelta per i propri eventi dalle realtà più prestigiose come ci spiega Giulia Ottaviani, manager della villa. Villa Miani ospita eventi di alto livello. Cosa significa per voi l’esclusività? «L’esclusività di Villa Miani si percepisce a

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HOT TOPICS location del mese

È il prestigio il tratto distintivo di Villa Miani, splendida struttura sulle colline romane, che accoglie gli eventi più esigenti in una location di altissimo livello con un proverbiale panorama che fu apprezzato già dal sommo poeta nella Divina Commedia

Giulia Ottaviani, manager di Villa Miani

vari livelli, a partire dallo scenario unico su Roma che la villa offre. Si estende poi all’attenta accoglienza e ospitalità, alla cura del dettaglio, alla personalizzazione dell’evento. Il saper rispondere in maniera adeguata alle aspettative significa lasciare un ricordo indelebile ai nostri ospiti. Occasioni istituzionali, quali le cene di gala e le tavole rotonde per il Semestre Europeo – con le più alte cariche della politica internazionale – si fondono con le più disparate occasioni mondane, come quelle in cui il trio Il Volo (vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, ndr) si è esibito per i prestigiosi ospiti del mondo politico e istituzionale di Etihad Airlines. O ancora, le magiche serate per le occasioni speciali, per esempio quella con i premi Nobel per la pace durante il XIV Summit o l’evento con il quale l’A.S. Roma ha festeggiato il Natale insieme al proprio entourage». Quale tipo di eventi corporate ospitate? «La versatilità dei nostri spazi, interni ed esterni, consente a Villa Miani di ospitare, nell’arco di tutto l’anno, eventi corporate di vario tipo e livello, come team building o presentazioni di nuove strategie per i propri di-

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HOT TOPICS location del mese

In un evento aziendale, quanto conta l’offerta gastronomica e il catering? «L’ampio e perfettamente attrezzato spazio cucine di Villa Miani rende la proposta gastronomica la nostra “punta di diamante”. La necessità di produrre in ogni occasione un risultato unico ed eccellente ben si sposa con spazi idonei e corredati di moderne attrezzature, dove i nostri qualificati chef curano attentamente l’intero processo di la-

vorazione per la realizzazione di un prodotto di alta qualità, che sappia rispondere alle variegate richieste di un pubblico nazionale e internazionale, coinvolto in situazioni diverse, quali veloci colazioni di lavoro o rilassati festeggiamenti privati, snack buffet o ricercatezze dell’haute cuisine». Come viene declinato il concetto di evento di lusso in termini di servizio? «La cura e l’eleganza degli undici ettari di parco e giardini, attraverso i quali si snoda il viale che conduce alla elegante dimora umbertina, è il primo segnale dell’esclusività che la villa vuole trasmettere ai propri ospiti. La magica atmosfera dei nostri eventi è anche il frutto della minuziosa manuten-

Roma

Una tradizione di lusso e prestigio, scandita da secoli di vicende storiche, fa oggi di Villa Miani una location di raro fascino per eventi dal forte impatto emotivo

pendenti (evento Leaseplan), lancio di nuove linee, collezioni o prodotti (Lancome, Chanel, Mont Blanc, Luxottica), roadshow, lancio di prodotti soprattutto nel settore automotive (Ford, Jaguar, Toyota) e cene di Natale aziendali (Johnson&Johnson, Intesa Sanpaolo)».

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HOT TOPICS location del mese

Villa Miani Roma

zione curata dalla nostra numerosa equipe, costantemente all’opera nei giardini e nei tre piani di ampi saloni, riportati all’antico splendore. Va da sé che a questa “lussuosa” gestione degli spazi corrisponde un servizio discreto ma ineccepibile, una cortesia d’altri tempi e l’offerta di un prodotto che mira all’eccellenza tanto nell’ospitalità quanto nel livello della ristorazione». Nel caso di eventi dai numeri importanti, come si riesce a garantire un servizio di alto livello? «Villa Miani – seppure tra le più importanti residenze – è parte di una realtà ben più ampia, articolata e consolidata, che è l’universo Relais Le Jardin, società che nasce nei primi anni Novanta, e diviene ben presto uno dei principali player italiani nel settore del catering. La collaborazione con importanti palazzi storici romani, nel corso degli anni, è cresciuta estendendosi alle più importanti location congressuali, ai luoghi eletti di incontro istituzionale, sportivo, fieristico e di business, fino alla partecipazione a grandi eventi internazionali, quali l’Esposizione Universale Aichi 2005 in Giappone, l’Esposizione Internazionale Zaragoza 2008 in Spagna, l’Esposizione Universale Shanghai 2010 in Cina. Si consolida così l’esperienza nella gestione di complessi modelli organizzativi e logistici che coinvolgono contesti ben più ampi, risulta quindi evidente la possibilità di garantire a Villa Miani un servizio di alto livello anche a fronte di numeri molto importanti». DA DANTE A LEONARDO DA VINCI Il panorama di cui si gode a Villa Miani è addirittura citato da Dante nella Divina Commedia. Il sommo poeta infatti, nel XV canto del Paradiso, parla della vista che si gode da Montemalo (paragonandolo allo scorcio dall’Uccellatoio, a Firenze), che egli stesso aveva avuto sicuramente occasione di visitare di persona in occasione del Giubileo del 1300. Ma le origini di Monte Mario si perdono nel

tempo e risalgono addirittura a un milione di anni fa, quando una violenta frattura subita dalla crosta terrestre fece sollevare tutta l’attuale sponda destra del Tevere, facendola emergere, come testimoniano i fossili di molluschi marini che tornano alla luce al minimo scavo nelle sabbie del colle. Fu Leonardo da Vinci a studiare questi fossili per la prima volta, come si evince dal suo Codice Atlantico dove si parla “de li nicchi a Monte Mari”, ossia

Villa Miani

Immersa nel verde ma con una superba vista sulla Città Eterna: il fascino di Villa Miani conquista il Mice le conchiglie, che andava a osservare salendo sulla cima del Monte negli anni del suo soggiorno romano dal 1513 al 1516. UN PROGETTO MAGNIFICENTE Bisogna invece attendere l’Ottocento per i primi documenti che parlano di Villa Miani: la villa con il terreno che la circonda appare infatti per la prima volta in una pianta del 1835, proprietà di Giacomo Benvenuti. Tra il 1873 e il 1874 è parte di un ambizioso progetto della Società di Monte Mario, battezzato con il nome di “Tivoli”: un nome evocativo della destinazione di questo luogo straordinario. Il progetto viene citato dalla “Gazzetta dei Banchieri”, in data martedì 7 gennaio 1873,

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HOT TOPICS location del mese

Saloni sontuosi, volte floreali, ma anche spazi all’aperto: la versatilità di Villa Miani regala sempre allestimenti all’insegna del prestigio

dove veniva descritta l’area destinata alla costruzione di un “Tivoli” a uso di quelli che si trovavano in Austria, Germania, Francia, e prevedeva per collegarlo al centro della città anche la costruzione di una ferrovia a cremagliera, all’insegna del progresso. Ancora oggi “Tivoli” – come allusione ai grandi giardini parigini che presero a loro volta nome da Roma – è un famoso parco di Copenhagen in Danimarca, aperto nel 1843 e sopravvissuto intatto fino a oggi: una grande oasi verde all’interno del centro cittadino caratterizzata da vasti boschi con un parco per lo svago e l’intrattenimento che rispetta la vocazione ecologica. La stessa vocazione che troviamo a Villa Miani, rimasta intatta attraverso l’avvicendarsi dei proprietari e delle destinazioni. Ecco cosa si leggeva sulla “Gazzetta dei Banchieri”: “Monte Mario, una delle più belle colline del territorio di Roma, sorge a nord-

GLI SPAZI PER L’EVENTO PERFETTO

La raffinata mole candida di Villa Miani e gli ettari di parco che la circondano danno il benvenuto agli ospiti, mentre gli eleganti saloni, i sontuosi arazzi, gli arredi preziosi e le volte decorate li accolgono in ambienti che invitano alla concentrazione e alla comunicazione. Che si tratti di un convegno impegnativo, una riunione al top, una cena di gala o un banchetto, la Villa saprà offrire alla meeting industry gli spazi giusti. ■ SALE CONGRESSI Numero sale: 10 Capacità totale posti: 1.500 ■ SALA PRINCIPALE Capacità ad aula posti: 350 Capacità a teatro posti: 650 ■ CAMERE Suite: 1 (Suite Roma)

■ ALTRE INFORMAZIONI Aree espositive: mq. 1.500 Banqueting 1500 Parcheggio posti auto: 150 ■ SERVIZI TECNICI E AUDIOVISIVI Videoproiezione/ledwall Amplificazione Pa Traduzione simultanea

ovest della città appena fuori delle mura. A ottantasei metri sul livello della pianura, esso presenta uno dei più vaghi panorami che si possano contemplare. Da una parte la vallata del Tevere aperta fino ai monti della Sabina e dell’Umbria, di là dal fiume in un gran semicerchio Roma col Pincio, il Quirinale, il Campidoglio di faccia, dall’altra parte una immensa estensione di campagna romana colle sue innumerevoli colline, infondo alle quali biancheggia il mare. A piedi l’immensa mole del Vaticano colle sue cupole, i suoi palazzi, i suoi giardini, la vastità dell’orizzonte, la purezza dell’aria, l’amenità del luogo formano uno dei luoghi più deliziosi che i forestieri vanno a visitare incantati”. I romani purtroppo non si emozionarono per l’iniziativa del Tivoli e della ferrovia, forse troppo complesso e ambizioso, per rilanciare il quale era stato invitato perfino Garibaldi, giunto a Roma in qualità di deputato nel 1875. L’eroe dei Due Mondi, pur avendo sollecitamente visitato la villa il 25 gennaio, il giorno dopo il suo arrivo, decise di soprassedere dal risiedervi, forse pressato dal governo che temeva manifestazioni anticlericali a ogni suo passaggio nei pressi del Vaticano. Alla fine rimasero invendute le azioni in oro emesse a sostegno del progetto dalla Banca di Credito Romana, che in seguito rileverà la società. DAGLI ANNI VENTI A OGGI La villa passò a diversi altri proprietari, finché nel 1920 fu acquistata dai Padri Metodisti e divenne sede di un famoso collegio internazionale, luogo di valido insegnamento scolastico anche per la borghesia romana. In questo periodo la villa assunse il suo aspetto attuale, in stile veneto cinquecentesco con portico aperto e due avancorpi laterali. I lavori di ristrutturazione vennero affidati a un architetto molto in voga, Arturo Pazzi, che fra la fine dell’800 e l’inizio del ’900 godeva di grande fama a Roma e Firenze. La villa così ristrutturata fu acquistata nel 1936 dalla Società Anonima Ville Panoramiche, il cui amministratore unico, il conte Luigi Miani, diede il nome alla villa. All’attuale proprietà si devono i nuovi interventi di recupero e valorizzazione dell’intero complesso, che con un appassionato e attento restauro hanno riportato all’antico splendore la residenza. Oggi i saloni di Villa Miani, con le volte floreali affrescate da Federico Morgante e impreziositi da sontuosi arazzi, sono luogo eletto di convivio per grandi ricevimenti, ospiti illustri, eventi culturali, incontri e presentazioni ad altissimo livello. La vocazione al bello e all’eccellenza si estende all’esterno; passeggiando per il parco e nei rigogliosi giardini intorno al laghetto e osservando dalle terrazze lo spettacolo emozionante del panorama che si apre da secoli dalle alture del Monte Mario. indirizzi a fine rivista

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HOT TOPICS fuori dal coro

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Viaggi incentive e modernità L

o avevamo previsto, anche in queste colonne: annunciare agevolazioni fiscali per le nuove assunzioni non poteva che generare un effetto boomerang, ritardando assunzioni già decise. La controprova l’ha recentemente fornita l’Inps annunciando che da quando sono entrate in vigore le nuove norme, sono state 76mila le imprese a farne richiesta. Si stima che ciò possa essersi tradotto in circa duecentomila assunzioni in meno di due mesi. Questa massa di nuove leve più o meno giovani e qualificate, dovrà però essere prima formata e poi incentivata. Dunque il quesito sorge spontaneo: lo strumento del viaggio incentive è ancora attuale? E se sì, come una destinazione può diventare attrattiva per un incentive? E ancora, qual è il valore dell’incentivazione oggi? Cerchiamo di capirci: nessun incentive può sostituirsi a ovvie dinamiche di mercato. Un dipendente deve essere innanzitutto messo in condizione di operare correttamente nel quotidiano, con un contratto giusto e condizioni ambientali idonee. Così come una rete vendita o di distribuzione può essere gratificata con un incentive solo se alla base sa di poter vendere un prodotto competitivo e attrattivo per i clienti. D’altra parte l’incentivazione a ogni costo non è sempre al centro dei pensieri delle imprese e il motivo per quanto scomodo è inattaccabile. I dipendenti sono pagati per fare il proprio lavoro. Se le condizioni di

Per diventare attrattiva, una destinazione deve uscire dagli schemi tradizionali della promozione “istituzionale” per concentrarsi sulle tecniche di destination management base di cui sopra sono rispettate, è ragionevole per ciascun datore di lavoro aspettarsi il massimo della resa anche in assenza di incentivi. E per motivi diversi, lo stesso si potrebbe applicare alle reti distributive e ai clienti che sono già premiati da una economia depressa che ha prodotto un abbassamento generalizzato dei prezzi. Ciò non di meno, l’incentive come formula aggregativa e premiante è ancora attuale. Lo è perché le dinamiche sociali e comunicative che esso è in grado di attivare non sono riproducibili con altri strumenti d’incentivazione (bonus finanziari o avanzamenti di carriera). Certamente è uno strumento che si è trasformato ed è evoluto. Ad esempio nella scelta delle destinazioni ospitanti. Ci sono tante parti del mondo che si sono inflazionate perché ritenute facilmente accessibili, altre che soffrono contesti geo-politici sfavorevoli e altre ancora poco collegate. Per diventare attrattiva per un incentive ogni destinazione è dunque tenuta a uscire dagli schemi tradizionali della promozione “istituzionale”. Ci sono certamente ancora alcune fiere interessanti a cui vale la pena partecipare ma ovviamente dipende sempre da come le si affronta. Purtroppo si vedono in giro ancora

troppo spesso approcci autoreferenziali, che servono per lo più a mandare in gita i soliti zombie che passeggiano senza meta per i corridoi o bivaccano annoiati seduti dietro a desk tutti uguali. E forse vi stupirà, ma non mi riferisco solo e necessariamente al Padiglione Italia. I portali portano business solo a chi li fa. I social sono un’arma a doppio taglio, perché non sono controllabili. Sarebbe dunque molto meglio concentrarsi sulle tecniche di destination management: coordinare i servizi, favorire i collegamenti, creare una corporate identity territoriale. Poi c’è la responsabilità fondamentale e spesso disattesa di chi dovrebbe raccogliere le informazioni, filtrarle e trasferirle alle aziende per stimolarle a interpretare modernamente il concetto d’incentive. Ma come ho avuto modo di sperimentare anche molto recentemente, le incentive house italiane continuano a essere paralizzate dalla loro miopia, preferendo attaccarsi all’idea di avere dei clienti fidelizzati che è meglio non coinvolgere in attività dove sono presenti dei competitor. E così, anziché cogliere delle opportunità per fornire loro preziosi momenti di formazione e fidelizzazione a costo zero, si accartocciano sulle loro insicurezze. Che tenerezza.

EMANUELE NASTI General Manager Htms International enasti@htmsinternational.com

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HOT TOPICS in my opinion

aghi di pini

Come JFK

Il mondo Mice deve adottare la celebre frase di Kennedy: «Non chiedetevi che cosa il Paese può fare per voi. Chiedetevi che cosa voi potete fare per il Paese»

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ALAN PINI Chief executive officer Teknocongress www.teknocongress.it alan.pini@teknocongress.it

aceva freddo il 20 gennaio 1961 a Washington. La spianata davanti al Campidoglio era vivida della neve che aveva appena cessato di cadere dopo tre giorni di bufera. Quel mattino la popolazione si risvegliò sotto un sole algido e luminosissimo. Un presagio positivo, pensarono tutti. E si recarono alla grande cerimonia, l’ultima con gli uomini in frac e cappello a cilindro, durante la quale, dalla tribuna più alta della Capitol Hill, un giovane bello, ricco e di ottime speranze si apprestava a raccogliere da Ike Eisenhower il testimone del presidente degli Stati Uniti. Era John Fitzgerald Kennedy, ma già tutti lo chiamavano JFK. Jéi–ef–kéi. Il discorso del neo-presidente non deluse le attese. Fu intimo, viscerale, pienamente consapevole di quelli che, nella vecchia Europa, un altro grande del suo tempo, Giovanni XXIII, chiamava “segni dei tempi”. E si concluse con una chiosa da leggenda: «Non chiedetevi che cosa il vostro Paese può fare per voi. Chie-

detevi piuttosto che cosa voi potete fare per il vostro Paese». Ecco, non vi sembri esagerato se vi confido che la sera di giovedì 26 marzo, a Roma, nel solenne contesto del Salone delle Fontane dell’Eur, dinnanzi alla proclamazione dei nuovi eletti nel Comitato Esecutivo di Federcongressi&eventi mi è salito alla memoria questo quadro di oltre cinquant’anni fa e non mi ha mollato più. Avevo di fronte un Comitato esecutivo rinnovato del 75 per cento rispetto al precedente, di cui io stesso facevo parte. E questo 75 per cento è quasi completamente formato da facce nuove. Absolute beginners in quel ruolo. Segno, se non proprio dei tempi, sicuramente di due cose: ricambio generazionale e senso di responsabilità. In un ambiente in cui spesso si fanno spallucce dinnanzi alle proposte associative (per la serie “le associazioni non mi danno nulla e quindi io non do nulla a loro”), queste persone, che si sono messe fortemente in gioco accettando la responsabilità dell’incarico, hanno capovolto il ragionamento seguendo il consiglio di JFK: più che chiedersi che cosa l’associazione potesse fare per loro, si sono chieste che cosa loro potessero fare per l’associazione. Per questo applaudivo convinto: c’era coraggio, nella loro decisione. Ma soprattutto c’era generosità e spirito di sacrificio. Due valori che nell’Italia di oggi paiono più rari delle mosche bianche, e che tuttavia stanno alla base di ogni

crescita e benessere. Federcongressi&eventi – come ogni ente suo pari ovunque nel mondo – non raccoglie altro se non i frutti del lavoro dei soci, che in questi anni hanno offerto il proprio tempo e la propria professionalità per costruire l’apprezzamento, la stima e la reputazione di cui l’associazione oggi gode presso i media e le istituzioni. Associarsi non significa “aspettarsi” qualcosa, bensì piuttosto “dare” in misura proporzionale a quanto si vuole ricevere. Significa sostenere attivamente (sottolineo l’avverbio) principi e valori dell’associazione, impegnandosi in prima fila, mettendoci faccia, risorse e credibilità. Significa rendersi disponibili da volontari nei gruppi di lavoro, nei progetti professionali, nei comitati di categoria. Altrimenti poi è facile criticare. È sempre facile, per la verità, ma con questi presupposti lo è di più, e per questo ancor meno sopportabile. Quando ripenso al viaggio che la nostra industria ha compiuto nella percezione collettiva, dall’assoluto anonimato degli scorsi decenni a oggi, ripenso ai volti, alle energie, alle fatiche e talora alle lacrime dei tanti che si sono rimboccati le maniche nell’interesse di tutti. E in quelle fatiche e in quelle lacrime vedo il segno della rinascita e dell’affermazione. Un’affermazione che ha bisogno di eredi. Ne ha trovati alcuni, ne sta cercando altri. Anche tra voi, che avete appena finito di leggermi.

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HOT TOPICS no limits

in my opinion

Capitali a (basso) rischio V

i voglio raccontare una bella favoletta, che riguarda una gara cui abbiamo recentemente partecipato per l’acquisizione di un grande evento in programma per il 2016. Noi candidavamo Roma. Devo premettere che per ben tre volte abbiamo partecipato a questa gara e ogni volta, per un motivo o per l’altro, aveva vinto qualche altro Paese. Finalmente, però, lo scorso ottobre siamo riusciti a entrare nella “finale” di quella che sembrava essere ormai la volta giusta. Andiamo a Mexico City, davanti a una platea di 400 delegati di oltre 70 Paesi (i grandi elettori) e realizziamo – modestia a parte – una presentazione degna delle Olimpiadi: un bellissimo filmato sulla Città Eterna, gadget tematici per tutti, un lunch all’Italiana con vini pregiati, musiche dei più noti artisti italiani (Andrea Bocelli, per citarne uno)... Dulcis in fundo un sacchettino con una moneta da cinque centesimi di euro, ovviamente con l’immagine del Colosseo, e l’invito a venire a Roma per gettarla come da tradizione nella Fontana di Trevi. Insomma, un’atmosfera che ricordava i Mondiali di Calcio e tanto entusiasmo da parte di tutti. Tutte le spese per partecipare a questa gara sono state sostenute dal sottoscritto – che ha lavorato quasi un anno in col-

laborazione con l’Associazione di cui faceva parte – e da alcuni sponsor privati che avevano intuito quali potenzialità potevano derivare dall’acquisizione di un così importante evento (un giro d’affari di circa un milione e 500mila euro in un periodo di bassa stagione). E lo Stato Italiano? Avevamo chiesto un contributo al ministro del Turismo, al Comune di Roma, alla Regione Lazio, all’Enit, ad Alitalia e a Ferrovie dello Stato, tutti enti che avrebbero beneficiato nell’acquisizione di questo evento. E cosa abbiamo ricevuto in cambio? Una lettera molto bella, devo dire, di incoraggiamento, da parte del Sindaco di Roma e una lettera da parte del ministro Franceschini, nella quale si evidenziava l’importanza del comparto congressuale quale fonte di maggior reddito a supporto del nostro turismo (ma che bella scoperta!). Da parte degli altri enti neppure una cartolina. Soldi, manco a dirlo, zero al quoto. Ma torniamo a Mexico City; mentre noi eravamo ebbri di entusiasmo per la nostra bellissima presentazione, gli avversari hanno presentato il loro progetto – di certo non paragonabile al nostro – e forti del loro status di paradiso fiscale, ma soprattutto grazie a un’eccellente strategia di marketing territoriale supportata da un notevole contributo

Per rilanciarci servirebbe un sistema “organizzato” di crowdfunding, o meglio ancora un fondo di venture capital, almeno per i progetti più promettenti economico da parte del loro governo, hanno vinto senza troppi sforzi o spiegazioni. Ora, non dico che per competere con l’estero si debba trasformare anche l’Italia in un paradiso della fiscalità di vantaggio (pura utopia), ma sarebbe ora di poter contare almeno su un sistema “organizzato” di crowdfunding, o meglio ancora su fondo di venture capital, com’è ovvio oculatamente limitato ai progetti “a basso rischio”, da cui ci si possa attendere con una certa serenità un rendimento futuro elevato. Sono certo che, con un minimo supporto economico, avremmo potuto agire in anticipo e proficuamente su coloro che hanno poi deciso le nostre sorti (un fam trip nel nostro Paese alla scoperta delle nostre bellezze, una serie di contatti diretti con i decision maker, la presenza di una rappresentanza ufficiale del governo italiano…) e invece niente, siamo rimasti abbandonati a noi stessi. E Roma ha perso un giro d’affari di circa un milione e 500mila di euro, lo ripeto: in un periodo di bassa stagione. Mica cotiche!

PAOLO MISSIAJA Amministratore Unico Medicon Italia Congressi p.missiaja@mediconitaliacongressi.it

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HOT TOPICS focus

apertura expo 2015

Expo: pronti, partenza, via! Alla vigilia dell’Esposizione Universale di Milano, ecco le regole, le opportunità e i consigli per valorizzare l’evento anche in chiave Mice. Con qualche doverosa precisazione, per evitare scivoloni in zona Cesarini MATTEO ROCCA

È

paradossale che un grande evento atteso da ben sette anni – era il 2008 quando Milano si aggiudicò la gara contro Smirne – rimanga ancora in buona parte, a una manciata di giorni dal tanto atteso via, un oggetto misterioso. Abbiamo ragionato tanto in questi ultimi mesi sul format dell’Esposizione Universale, su cosa comporta in termini di logistica e di contenuti, sulla portata globale di una piattaforma di comunicazione incentrata su due temi assolutamente trasversali quali l’alimentazione e l’energia sostenibile, e perfino sul valore aggiunto

che Expo 2015 potrà portare all’Italia intera in quanto destinazione per meeting, congressi e altre iniziative. Da un certo punto in poi, il panorama della comunicazione nazionale è sembrato essere colto da una sorta di Expo-mania, nel tentativo – a volte più a volte meno giustificato – di agganciare ogni progetto per l’anno in corso a Expo 2015, anche in assenza di un reale trait d’union con la manifestazione: segno di una fortissima aspettativa e di fiducia nei confronti del potere comunicativo di un’Expo, ma anche di una certa irriducibile confusione su cos’è (e su cosa non è) un’Expo. Nel contempo è andata crescendo l’apprensione legata ai cantieri e allo stato d’avanzamento delle opere necessarie, mentre alcune inchieste giornalistiche puntavano il dito sui preoccupanti ritardi dei lavori. Il momento della verità si avvicina, la grande inaugurazione del 1° maggio è a un passo e

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HOT TOPICS apertura expo 2015

stiamo per scoprire ogni cosa di persona: ciascuno di noi potrà farsi la sua idea di Expo 2015 varcandone la soglia e visitandone i padiglioni, percorrendo davvero e non più solo sulla carta il Cardo e il Decumano, osservando e toccando con mano spazi, servizi e infrastrutture. Vogliamo perciò provare a ricapitolare, a beneficio di tutti, le informazioni finora disponibili sulle reali opportunità che il sito dell’Esposizione, e la manifestazione nel suo complesso, offriranno alla meeting industry e al mondo della comunicazione corporate nel corso dei prossimi sei mesi. Non vogliatecene se nelle prossime pagine troverete informazioni che già conoscete, e consideratele piuttosto un ripasso aggiornato, da notte prima degli esami. In fondo Expo 2015 sarà una sorta di grande esame di Stato, una maturità collettiva per tutti, che ci vedrà coinvolti come sistema-paese prima ancora che come professionisti della comunicazione. In attesa di scoprire quale sarà il voto finale, procediamo con ordine. EXPO, EXPO IN CITTÀ E “FUORI EXPO” Prima di ricapitolare gli spazi e le aree eventi fruibili all’interno del sito espositivo di Rho – e le loro particolari regole di utilizzo – giova fare una precisazione. Expo sarà come un’onda concentrica che avrà ovviamente il suo epicentro nel grande parco tematico che ospiterà i padiglioni e le altre infrastrutture dedicate, ma il suo palcoscenico sarà di fatto molto più ampio, comprendendo anzitutto l’intera città di Milano. “Expo in città” è il nome del progetto sponsorizzato da Comune e Camera di Commercio con l’obiettivo di creare e gestire un programma integrato di attività ed eventi a carattere culturale, turistico e commerciale, dando la possibilità a tutti gli operatori interessati a organizzare eventi di agganciarsi a un palinsesto prima, durante e dopo l’esposizione universale, avendo un unico interlocutore dedicato per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, contribuendo a velocizzare la concessione di spazi e aree pubbliche. Sul sito it.expoincitta.com sono disponibili un catalogo aggiornato delle location divise per tipologie, dimensioni e capienza, e un calendario semestrale con tutti gli appuntamenti culturali in agenda da qui a ottobre inoltrato, per fare agevolmente il punto su ciò che la città avrà da offrire in un dato arco di tempo durante Expo 2015.

Uscendo da Milano, all’immediato perimetro del Nord Italia sono dedicate le attività e gli itinerari contenuti in “Wonderful Expo 2015”, la directory turistica ufficiale dell’Esposizione, che declina l’offerta nei territori più facilmente raggiungibili a partire da Milano; la piattaforma è un’emanazione di Explora, la Dmc nata per promuovere le destinazioni e i contenuti turistici a tutti i soggetti e agli operatori interessati – Mice incluso. Il vantaggio immediato è quello di poter consultare un’offerta già selezionata e articolata in club di prodotto e in percorsi tematici, dando maggiore visibilità alle strutture e facilitando il loro incontro con tutti quei soggetti coinvolti nella commercializzazione della destinazione-Italia.

focus

Expo Milano 2015 sarà come un’onda concentrica che avrà ovviamente il suo epicentro nel grande parco tematico che ospiterà i padiglioni e le altre infrastrutture dedicate, ma il suo palcoscenico sarà di fatto molto più ampio e comprenderà anzitutto l’intera città di Milano

GLI SPAZI DI EXPO Torniamo al punto di origine, il sito espositivo e le sue venue per eventi e congressi: in attesa di capire quali saranno le opportunità per fruirne nel lungo periodo, una volta terminata l’Esposizione, cerchiamo di ricapitolare quali sono le possibilità concrete di utilizzo nell’arco dei prossimi sei mesi. La faccenda è naturalmente articolata, perché la macchina organizzativa di Expo prevede già una ricca agenda di appuntamenti direttamente legati al tema della manifestazione e alle iniziative dei Paesi e delle imprese espositrici. Sono già previste numerose giornate istituzionali, nella forma di ben 110 National Day – giornate dedicate ai singoli Paesi, in occasione ad esempio delle loro festività nazionali: il 2 giugno l’Italia,

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apertura expo 2015

il 14 luglio la Francia, e così via – e di altri Special Day tematici. Su 184 giorni complessivi di evento, quindi, la maggior parte è già calendarizzata con appuntamenti che andranno a coinvolgere molti degli spazi disponibili. Una distinzione doverosa va fatta tra le aree comuni del sito e quelle presenti all’interno dei singoli padiglioni self-built – circa una cinquantina –: per questi ultimi vanno contattate direttamente le organizzazioni responsabili.

TEMPI, FORMAT E TARIFFE I cancelli di Expo apriranno ogni mattina alle 10 e chiuderanno alle 23, con uscita dalle 22.30: nessuna deroga per nessun motivo. Dalle 19 fino alla chiusura andranno in scena le attività del cosiddetto Expo by night, per il quale è disponibile un apposito biglietto ridotto. Gli allestimenti degli eventi dovranno necessariamente essere fatti tra l’1 di notte e le 9 del mattino: è possibile personalizzare le scenografie, purché si rispettino i tempi di montaggio/ smontaggio previsti. Non è comunque possibile portare nelle sale attrezzature tecniche proprie: bisognerà utilizzare il service e gli strumenti già presenti sul posto, limitandosi nel caso a qualche integrazione. Questi vincoli sono necessari se si considera che l’area di Expo sarà oggetto di un continuo palinsesto di eventi a ciclo quasi continuo, e che occorre giocoforza semplificare al massimo la logistica. Ci sono regole diverse, poi, per gli eventi a porte aperte e per quelli a porte chiuse: i primi vengono inseriti nel calendario ufficiale di Expo 2015 e pertanto devono avere attinenza con i temi generali dell’Esposizione e non possono essere legati a competitor degli official global partner. Gli eventi a porte chiuse – in cui rientrano i meeting e le convention aziendali che volessero approfittare di una location sicuramente “one of a kind” – possono naturalmente essere

LE PRINCIPALI VENUE ALL’INTERNO DI EXPO 2015

All’interno del sito di Expo ci sono alcune location che è possibile affittare per eventi corporate o associativi. Alcuni spazi sono gestiti direttamente da Expo 2015, altri no (e quindi occorre trattare direttamente con i singoli gestori). Spazi gestiti da Expo Milano 2015 ■ L’Open Air Theatre ha una capienza di circa 11.000 posti tra prato e gradinate: dal 6 maggio al 23 agosto sarà occupato dallo spettacolo Allavita! realizzato appositamente per Expo dal Cirque Du Soleil. Da agosto a ottobre sarà a disposizione degli altri espositori per eventi legati ai diversi paesi presenti. Difficile pensare di blindarlo per un grande evento – almeno con Expo in corso – più semplice sfruttarlo come fiore all’occhiello durante lo spettacolo del Cirque, che sarà un unicum destinato a non essere più riproposto in scena dalla compagnia. ■ Auditorium di Palazzo Italia (da non confondere con

il Padiglione Italia: è la sede istituzionale del Governo italiano). L’Auditorium conta circa 1.200 posti, e dispone di un service di base incluso.

■ Conference Centre Expo: offre diverse sale

polifunzionali, dai 40 fino a oltre 300 posti.

■ Padiglione della società civile di Cascina Triulza:

comprende un auditorum da 200 posti, un’area espositiva e uno spazio aperto a corte di circa 1.700 metri quadrati.

Spazi gestiti da terzi

■ Parco Biodiversità - Teatro “Centro della terra”:

all’interno del Parco della Biodiversità sarà allestito, in collaborazione con Fiera Bologna, un teatro “Centro della terra” ideale per conferenze, proiezioni, presentazioni e performance. La capienza dell’area è di circa 200 posti.

■ Technogym Arena: l’area coperta denominata Spazio

Eventi (con una superficie di 105 metri quadrati) sarà a disposizione per organizzare eventi prevalentemente focalizzati sul lifestyle, il benessere psicofisico e lo sport, purché in accordo ed in linea ai principi di Expo Milano 2015 e di Technogym, quale responsabile dello spazio.

■ Terrazza Heineken: una terrazza vista Decumano di

186 metri quadrati perfetta per meeting, ricevimenti aziendali, workshop, conferenze stampa, aperitivi e buffet.

■ Spazi Padiglione Vanke: la Vip Lounge riservata è

aperta a meeting per gruppi di massimo 16 persone. Al suo interno uno spazio bar. A ciò si aggiunge la Terrazza, riservabile su richiesta per le ore diurne e in esclusiva la sera, adatta ad organizzare eventi per gruppi massimi di 40 persone.

■ Spazio eventi CIR Food: oltre agli spazi riservati alla

ristorazione, CIR Food mette a disposizione un’area eventi attrezzata, adatta a ospitare 50/60 persone.

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EDOARDO SCARPELLINI di Imprese Falcon «Expo è un mondo complesso, una grandiosa opportunità, purché non ci si aspetti che sia quello che non è. In ogni caso, siamo organizzati per rispondere anche alle esigenze del mercato Mice, lavorando sui must di questo evento ossia biglietteria, modalità di accesso, ristorazione e “things to do”»

a tema libero, anche se Expo si riserva il diritto di dare priorità agli eventi più vicini ai suoi messaggi istituzionali. Sarebbe quindi meglio avere le idee quanto più chiare possibili in partenza, comunicando fin da subito numero dei partecipanti, durata e tema dell’evento e naturalmente anche la data. Un’Esposizione dedicata all’alimentazione non può ovviamente deludere il Mice sul fronte del catering. La ristorazione all’interno del sito è curata dai partner di Expo – Eataly, Slow Food, Identità Golose, CIR Food e altri. Questi soggetti possono offrire tutto il necessario per organizzare coffee break e buffet in piedi. Le aree ristorazione possono essere affittate, previ accordi con le società che li gestiscono. Le tariffe per l’affitto degli spazi congressuali devono essere ancora viste e approvate dal Bureau International des Expositions, e saranno divulgate a breve. MILANO, IL VERO PRODOTTO «Non bisogna dimenticare che Expo tra sei mesi terminerà, e che sarà Milano la destinazione in cui i visitatori potranno sempre tornare: è Milano il vero prodotto», osserva Edoardo Scarpellini di Imprese Falcon, che nel 2009 ha lanciato sul mercato MilanoCard, carta turistica della città di Milano che include trasporti gratuiti, benefit e tariffe agevolate per centinaia di servizi e attrazioni a Milano, Roma, Venezia e Firenze, con una visione globale della destinazione Italia. In vista dell’Esposizione è nata anche la MilanoExpoCard, che offre la possibilità aggiuntiva di accedere al sito espositivo di Expo; attraverso il network di MilanoCard, inoltre, è stata lanciata nelle scorse settimane una survey per raccogliere le Faq degli operatori nei confronti della manifestazione, con l’obiettivo di mettere a si-

stema e condividere le risposte alle domande e ai dubbi più diffusi. Abbiamo chiesto a Scarpellini di commentare per noi gli esiti di questa mappatura: «Le domande più frequenti riguardano le tipologie e il sistema di vendita dei biglietti di ingresso, la logistica degli accessi, le possibilità di utilizzo degli spazi e delle aree food&beverage, ma soprattutto gli operatori ci chiedono soluzioni rapide e semplici per poter visitare e vivere Expo». I ritardi e i “buchi” nella comunicazione sono in parte spiegabili, secondo Scarpellini, «perché Expo è un mondo complesso; è però prima di tutto una grandiosa opportunità, purché vissuta nel modo giusto: non bisogna aspettarsi che Expo sia quello che non è, anche se ogni tanto riscontriamo delusioni o perplessità da parte di alcuni. È vero che ormai il tempo è pochissimo, ma siamo organizzati per rispondere anche a esigenze last minute, sempre più frequenti nel mercato Mice, lavorando sui must di questo evento ossia biglietteria, modalità di accesso, ristorazione e “things to do”». STRATEGIE DI FACILITAZIONE Gli operatori non hanno bisogno solo di informazioni, ma anche di soluzioni concrete per poter interagire e promuovere il prodotto-Expo, a cominciare dai biglietti di ingresso: «Diventare rivenditore ufficiale acquistando in anticipo uno stock di 5.000 biglietti, come previsto da Expo, senza avere la garanzia di venderli, per molti può essere antieconomico», spiega Scarpellini. «Per andare incontro a questa esigenza come MilanoCard abbiamo costituito una business unit dedicata, che prevede l’assistenza diretta agli operatori da parte di esperti del settore, un website riservato con aggiornamenti giornalieri, incontri e workshop ricorrenti e, soprattutto, abbiamo la possibilità di proporre agli operatori i biglietti comprensivi di accesso rapido – un prodotto che al pubblico avrebbe un costo complessivo di 42 euro – a partire da un massimo di 24 euro, a scendere, anche per piccole quantità. A questa proposta si aggiungono quelle di servizi che consentono di integrare l’offerta per Expo, come pranzi, cene, visite guidate, la stessa MilanoCard, che costituisce per gli operatori un nuovo strumento di vendita, e soluzioni di mobilità messe a punto dalla nostra azienda. La nostra iniziativa è stata premiata dal successo, con oltre 27.000 biglietti venduti a questo mercato in due mesi, segno che la possibilità di acquistare a condizioni agevolate, rapide e senza impegno

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va incontro a una chiara esigenza del mercato». In pratica MilanoCard si propone agli operatori Mice come network di facilitazione, grazie anche ai suoi uffici di informazione turistica presenti sul territorio lombardo (aeroporti e stazioni), che assolvono un utile ruolo di interfaccia con clienti e turisti in cerca di informazioni: un’esigenza cruciale al punto che la card è stata definita dal Corriere della Sera del 9 Marzo 2015 un “patrimonio cittadino”. Altre domande frequenti raccolte da Scarpellini riguardano la logistica degli ingressi a Expo e l’accessibilità delle venue per eventi, di cui abbiamo già parlato: «Le vie di accesso a Expo sono note: la metropolitana rossa con fermata Rho Fiera, i Frecciarossa diretti alla stazione di Rho, le linee suburbane. In sostanza, i mezzi pubblici, peraltro inclusi in MilanoCard. È vivamente sconsigliato l’uso dell’auto privata, il che vuol dire che perfino il top manager di una grande multinazionale dovrà adeguarsi. Expo è anzitutto un grande parco tematico, come tale è trasversale e prevede regole uguali per tutti. Per ciò che riguarda gli spazi eventi, Expo è come l’amministratore di condominio che gestisce le parti comuni, per ogni padiglione o ogni spazio bisogna mettersi in contatto con il gestore specifico». Scarpellini invita poi a non sottovalutare Expo in Città, e le tante opportunità inedite legate all’utilizzo di spazi anche molto prestigiosi in luoghi simbolo di Milano: «Ad esempio, la Regione Lombardia ha messo a disposizione spazi per eventi gratuiti tra cui sale ai piani alti del Pirellone e di Palazzo Lombardia, e all’interno della Villa Reale di Monza: sono location assolutamente prestigiose che, a differenza di Expo, sono destinate a durare nel tempo, così come le Milan Welcome Walks, passeggiate nel cuore di Milano che MilanoCard offrirà gratuitamente, per 4 giorni la settimana, ai propri clienti. Dobbiamo far conoscere Milano, la destinazione del domani». LA VOCE AGLI OPERATORI MICE Il progetto di MilanoCard rientra in un’ottica di facilitazione e mediazione svolta da un soggetto terzo, che si pone a cavallo tra il pianeta Expo e gli organizzatori di eventi. Resta quindi da vedere in che modo si stanno muovendo questi ultimi, concentrandoci sulle strategie seguite per progettare esperienze e programmi rivolti a un pubblico che è sicuramente attratto dall’Esposizione e dai suoi temi, e si affida alle agenzie per capire cosa si può davvero fare per agganciarsi a quella che è vista da tutti come una piattaforma di comunicazione. Ne abbiamo parlato con Manuela Beschi, titolare di Novity, che ci ha spiegato in che modo l’agenzia bresciana ha scelto di orientare la sua offerta nei confronti di questo target: «I nostri interlocutori sul fronte Expo sono principalmente imprese italiane, alcune delle quali con un branch all’estero, interessate a organizzare esperienze e iniziative di comunicazione legate a Expo, che ovviamente è visto come il grande tema dell’anno. La nostra scelta è stata quella di progettare itinerari personalizzati e su misura in diverse località italiane, per offrire alle imprese e alle organizzazioni che visiteranno Expo la possi-

bilità di esplorare altri territori, seguendo percorsi tematici che da una parte riprendono uno dei temi portanti dell’Esposizione, vale a dire il food, e dall’altra li declinano in maniera originale per legarli alle diverse destinazioni possibili». Per le agenzie è vitale comprendere come muoversi, anche in relazione al proprio posizionamento e alle dimensioni del proprio business, per non rischiare di rimanere “tagliate fuori” da chi detiene maggiori quote di mercato. «La maggior parte dei player Mice è composta da agenzie di piccole e medie dimensioni, che devono necessariamente ricorrere a soluzioni creative per sfruttare nel modo migliore l’opportunità di Expo, non avendo lo stesso peso e la stessa forza contrattuale delle major del settore – penso a realtà come Alessandro Rosso e Uvet, ad esempio, che hanno potuto giocare su un altro piano», conferma Beschi. La soluzione di Novity è stata perciò quella di focalizzarsi su un’offerta in grado di fare da contorno ai contenuti di Expo, senza sovrapporvisi ma puntando piuttosto ad ampliarne la portata, per far emergere le potenzialità diffuse sul territorio e per meglio personalizzare l’esperienza di ogni singolo cliente. «Ad esempio abbiamo progettato un tour storico, artistico e gastronomico della Firenze rinascimentale, o un’escursione in Emilia che da sempre abbina i sapori ai motori, e molto altro, sempre cercando di reinterpretare i contenuti con un’ottica tailormade che tenga conto dell’identità del cliente», spiega Beschi, «anche perché per un’azienda che opera, poniamo, nel settore della meccanica, può essere sicuramente interessante organizzare qualcosa legato all’Expo, ma rimane fondamentale poter contare su contenuti più vicini al proprio core business». Non mancano le perplessità legate al rapporto tra i costi e i benefici: se da un lato le condizioni di uso del sito di Rho a Esposizione in corso sono complesse, dall’altro l’impennata dei prezzi delle strutture ricettive milanesi, già denunciata da molti nei mesi scorsi, ha scoraggiato più di un’iniziativa, e c’è da chiedersi se il gioco al rialzo sia valso la candela. «Gli spazi di Expo hanno regole di utilizzo molto vincolanti – ad esempio le tempistiche per gli allestimenti, da fare per forza di cose di notte – ed è necessario capire se ne vale davvero la pena. Milano ha ovviamente moltissimo da offrire all’industria degli eventi in termini di location, ma i rincari esorbitanti di molti hotel hanno dissuaso più di un’azienda che aveva ipotizzato di tenere il proprio evento a Milano durante i sei mesi di Expo. Sono circostanze che influiscono pesantemente sul budget di un’impresa media».

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MANUELA BESCHI titolare di Novity «La maggior parte dei player Mice è composta da agenzie di piccole e medie dimensioni, che devono necessariamente ricorrere a soluzioni creative per sfruttare nel modo migliore l’opportunità di Expo, cercando di reinterpretare i contenuti con un’ottica tailor-made che tenga conto dell’identità del cliente»

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Quelli che… fuori Expo App per ritrovare gli oggetti smarriti o per fare la coda al bar; servizi di dragon boat, regate veliche, tour in Ferrari, temporary shop itineranti, cruciverba e persino “diamond gift”. Chi l’ha detto che Expo sarà solo food? MATTEO PONTANI

I

n principio fu l’idea. Poi venne il progetto. Quindi la start up. E oggi, a cinque anni dalla nascita dei Tavoli Tematici Expo con cui la Camera di Commercio di Milano incentivò la creatività degli imprenditori, testimoniamo il prosperare di 155 nuove imprese che proprio da quelle lontane idee hanno visto la luce. L’Esposizione Universale di Milano, quindi, non sarà solo la pur immensa cittadella espositiva che apre i battenti l’1 maggio. Sarà un gran melting pot di eventi, spunti e discussioni che coinvolgerà tutta la città di Milano e, da essa, si proietterà ovunque in Italia. Un “fuori Expo”

che potrebbe passare alla storia anche più della stessa Expo 2015, di cui oggi è un semplice spin-off, per giunta ancora quasi tutto in fieri. INIZIATIVE PER I VISITATORI Cominciamo con alcuni esempi, non necessariamente collegati al mondo degli eventi. C’è FindMy Lost, app gratuita attraverso la quale chi perde qualcosa può provare a cercarla e chi la trova può restituirgliela direttamente. Oppure The Fork, sito per prenotare un tavolo al ristorante preferito, come su altri si prenota un hotel: idea partita con altro nome ma che attraverso i Tavoli, e ribattezzata, è arrivata a Tripadvisor (che l’ha presa e condotta al successo). O ancora gli Ortialti inventati dagli architetti torinesi dello Studio 999: metti insieme gli inquilini di un palazzo, coltivi le verdure sul tetto, trasformi il pattume umido in concime. Ostello Bello è una rete di sistemazioni che

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combina low price e servizi vari, dal wi-fi gratis in su. Qurami è un servizio per le code al bar: ti manda il tuo numerino sul cellulare e ti avverte quando sta per toccare a te. Per non parlare dell’ormai arcinota Milano Card, che con 10 euro ti fa lo sconto sui mezzi e ai musei e attraverso la quale sono stati venduti più di 30 mila biglietti Expo. E infine, con una forte attenzione al sociale, ItaNurs, una app che manda ogni mattina un infermiere nella camera d’albergo di chi ne fa richiesta. EXPO CULTURALE Ma non di questi soli servizi vivrà il “fuori Expo”. In ambito strettamente Mice c’è un florilegio di proposte da parte di società già affermatesi nel comparto. Lbs, società specializzata nella personalizzazione dei servizi all’interno degli aeroporti – come la presenza di staff qualificato, servizi di Vip lounge, Vip assistance, transfer privati, realizzazione di aree personalizzate per eventi e incentive) si è attivata con una serie di servizi specifici ed essenziali per i sei mesi di Expo 2015. IF–Italy’s Finest, invece, propone tour di assoluta esclusività in luoghi storico-artistici preclusi al pubblico od offerti con inediti mix di contenuto. Qualche esempio: Visita privata al Cenacolo vinciano, dopo l’orario di chiusura; tour esperienziale gastronomico con tappe al leggendario Peck, visita alla Pinacoteca Ambrosiana, pausa al Biancolatte per un coffee break all’insegna della cultura e della pasticceria di classe, e visita a un ristorante per una lezione su come si fanno i tortellini, seguita da un pranzo tipico. Oppure ancora, viaggio attraverso gli studi e le gallerie d’arte della città, con la Chiesa Rossa di Dan Flavin e il Bosco Verticale di Stefano Boeri, premiato nel 2014 come il grattacielo più bello del mondo. I backstage di alcuni degli atelier e dei concept shop più famosi di Milano, come quelli di Antonio Marras e Luisa Beccaria, Spazio Orlandi e Corso Como 10.

Oppure una visita speciale al backstage del Teatro alla Scala, con passeggiata sullo storico palcoscenico e tappa al museo adiacente, cui segue una cena in un luogo esclusivo del teatro, con rappresentazione d’opera riservata. Infine, un itinerario multitematico con inizio al Camparino, dove nacque il famoso liquore Campari, prosieguo sul tetto del Duomo, e a seguire una visita al Museo del Novecento. Tappa finale è l’Arengario, in cima al museo, per un pranzo con vista su Piazza Duomo. L’ALTRA FACCIA DELLA CULTURA Di grande originalità la proposta di IltuoCruciverba.com, specializzata in enigmistica, giochi di parole, intrattenimento e comunicazione: un modo originale per comunicare messaggi aziendali attraverso parole chiave, definizioni, cruciverba e molto altro. Tutti i giochi sono creati appositamente per il singolo evento, sia per formazione sia per intrattenimento o come gadget originale. Sempre sulla falsariga culturale, Urban Discovery offre visite dinamiche delle città d’arte:

L’Esposizione Universale di Milano non sarà solo la pur immensa cittadella espositiva che apre i battenti l’1 maggio. Sarà un gran melting pot di eventi, spunti e discussioni che coinvolgerà tutta la città di Milano e, da essa, si proietterà ovunque in Italia

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accompagnati da animatori gli ospiti visitano le città sulla base di una sceneggiatura appositamente creata. I programmi sono immediatamente disponibili, oltre che su Milano, anche su Roma, Napoli, Venezia, Firenze, Palermo, Barcellona e Parigi. Infine, Diamond Gift: diamanti e pietre preziose sigillate e certificate, gioielli appositamente realizzati per un regalo o un premio aziendale, che grazie al “Certificato di investimento” diventano un bene rifugio. EVENTI IN ACQUA Sul fronte delle experiential activity, un ruolo di primo piano è senza dubbio quello del consorzio Dynamic Events, nove società specializzate nell’erogazione di servizi speciali per eventi aziendali, messesi insieme nel 2009 e oggi pronte a fare il “salto di notorietà” aprendosi all’Expo con un’antologia di proposte nel loro insieme davvero inusuali. Iniziamo dalle proposte a sfondo marino. Avendo la Cina, terra natale del Dragon boat, ben tre padiglioni a Expo, l’occasione sarà propizia per attività verso la comunità cinese in Italia, a cura di Dragon Boat Experience. L’attività potrà essere svolta all’idroscalo, sul lago di Como e in qualsiasi specchio d’acqua na-

vigabile. L’evento avrà una durata di circa tre ore, secondo le esigenze del cliente, e comprenderà, fra l’altro, briefing tecnico, sessione di esercizi di riscaldamento a secco, prove di sincronizzazione col tamburino, e premiazione. Sailing Challenge invece propone regate veliche di un giorno o di due mezze giornate consecutive (nello stesso giorno, mattinapomeriggio) dal 1° maggio al 31 ottobre, per 15, 16, 18, 30, 32 o 36 persone sui laghi di Garda, di Como e Maggiore, oppure, in alternativa, una regata (o una semplice sailing experience) di un giorno o di due mezze giornate consecutive per 18 o 36 persone a bordo del mitico Moro di Venezia. Il format include, fra l’altro, briefing in aula con l’ausilio di video proiezioni, soundtrack musicali e powerpoint con spiegazioni e illustrazioni delle tecniche di veleggiata e di regata, nonché uno skipper a bordo di ciascuna imbarcazione (da quattro a sei per le barche da 23 metri) con funzione di comandante e istruttore. ARIA, LUCE E TERRA E per chi vuole volare alto, Mongolfiere offre tour in mongolfiera su Milano, della durata netta di un’ora circa, con partenze dal lodigiano, Cassano d’Adda e Trezzo sull’Adda, ma anche da punti più lontani, come Reggio Emilia e Castello di Masino (Torino, a 100 chilometri da Milano). Come alternativa, voli sulle Alpi della Valle d’Aosta. Le partenze avvengono il mattino presto o alla sera, secondo richiesta, con orari variabili in base alla stagione. L’equipaggio a terra, sempre in contatto con i piloti, segue e recupera la mongolfiera all’atterraggio. Dall’aria alla terra attraverso la luce: ALF Service, specializzato in creative lighting, propone l’“Helium Cloud”, “materasso” volante che diffonde la luce del sole: posizionato al di sopra dell’evento, svolge la funzione di schermo come una nuvola. In notturna può essere utilizzato come flying screen per videoproiezioni o come bounce/lighting balloon per illuminare la superficie dell’hospitality, così illuminando a 360 gradi aree da 1.000

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a 12.000 metri quadrati, indoor e outdoor, e divenendo eccellente strumento anche per localizzare i padiglioni. E ora torniamo sulla terra con Modo Promotion, società specializzata nell’organizzazione e nella gestione di tour promozionali e di campagne on the road, che per Expo offre due truck adibiti a temporary dal 1° maggio al 31 ottobre. Uno è allestito con cucina per showcooking e/o somministrazione, e l’altro è adibito a temporary shop con possibilità di vendere on the road. I noleggi partono da una settimana, fino a coprire l’intera durata dell’Expo.

Alla luce delle tante iniziative che stanno fiorendo attorno all’Esposizione Universale, si prospetta un “fuori Expo” che potrebbe passare alla storia anche più della stessa Expo 2015, di cui oggi è un semplice spin-off, per giunta ancora quasi tutto in fieri

EXPO IN DRIVING Per gli amanti dei veicoli storici, HR Tours offre un ampio range di tour con auto e moto d’epoca, disponibili tutti i giorni: Vespa tour con driver, su Vespa e Lambretta d’epoca (anni 60-70), nel centro storico di Milano e Spider tour self drive su veicoli d’epoca italiani (Anni 60 e 70), a Milano e intorno al lago di Como. Stessa formula anche per i Berlina tour self-drive, su veicoli d’epoca italiani sempre Anni 60 e 70). E per concludere, il “Bulli” tour con driver sui caratteristici pullmini d’epoca della Volkswagen (Anni 60 e 70), detti appunto “Bulli”, a Milano e intorno al lago di Como. Red Travel–Italia in Ferrari propone invece un Milano–Milano a bordo delle mitiche Rosse, passando per i meravigliosi panorami di Cernobbio, Bellagio e Lecco, sui modelli Ferrari 458 Speciale, Ferrari 458 Spider, Ferrari California. Infine, l’agenzia 21eventi, che opera dal 2003 nell’organizzazione di eventi promuovendo tutta l’offerta legata alla Motor Valley di Modena, da sempre terra di motori e di sapori, offre un percorso in linea con il leitmotiv: “Ster bein al mand”, che letteralmente tradotto dal dialetto modenese significa “star bene al mondo”, inteso come il godere dei piaceri della vita, della gioia di un viaggio – magari a bordo di una supercar come Ferrari, Lamborghini o Maserati – e della buona compagnia. SPORT INSOLITI Cambiamo ora consorzio e rivolgiamoci alle società rappresentate da Travel Trade, che nasce nel lontanissimo 2001 come società di servizi, consulenze e rappresentanze turistico-alberghiere per soddisfare esigenze di commercia-

lizzazione nel mercato italiano ed estero. Estremamente vario il raggio delle proposte per Expo. Iniziamo da Fabbri Gunmakers, che propone – novità assoluta nel mondo Mice – un’esperienza di tiro al piattello, con la guida di un campione del mondo di tiro, un attrezzo del valore di centinaia di migliaia di euro e la possibilità aggiuntiva di visitare la “fabbrica gioiello” di questa eccellenza italiana. L’attività può essere svolta nei campi attrezzati diffusi su tutto il territorio o nelle riserve di caccia con autorizzazione temporanea. Sempre in tema di sport insoliti, X-Driving, specializzata in attività automobilistiche, offre corsi di guida sicura, guida veloce, su ghiaccio, off road, tutto tailor made. Nessun vincolo di area geografica: le attività si svolgono in pista, su aree attrezzate o nei boschi dove l’esperienza di un grande pilota viene messa a disposizione degli ospiti. Ancora sull’automobilismo, segnaliamo la Pista South Milano Kart del circuito di Ottobiano (PV), luogo eccellente per eventi in pista in cui gli ospiti possono essere coinvolti in gare individuali o di squadra a bordo di kart personalizzabili. Il circuito è dotato di sale meeting e di un ristorante con forno a legna. LOCATION Le location rappresentate da Travel Trade si sono tutte attivate con proposte alternative per Expo. Zero Village Idea Verde, situata a pochi metri dall’uscita Busto Arsizio, sulla Milano-Varese, offre un’ampia gamma di spazi per eventi all’aperto, dalle piscine agli spazi per lo sport e le attività di team building, ed è dotata di ristoranti, pizzerie e discoteca all’aperto per cene informali o di gala a bordo piscina con musica e divertimento. Il Castello di Gropparello, in provincia di Piacenza, è location medievale con un ampio bosco in cui è stato creato il percorso delle fate, dove organizzare feste, team building, cene in costume e quant’altro. L’agriturismo Cascina Cassinazza, alle porte sud di Milano, ha una sala per meeting fino a 120 persone e ampi spazi per team building. Infine – vera chicca – la Sala Tiepolesca in via Montenapoleone a Milano: affrescata, con una capienza fino a 80 persone, per conferenze stampa o presentazioni istituzionali da svolgere in un ambiente rarefatto. Le richieste devono essere vagliate con estrema cautela, vista la location decisamente particolare. E “DENTRO” EXPO… Per concludere, una proposta non “fuori” ma “dentro” Expo, da parte di Connecting Managers, da oltre 17 anni network relazionale con oltre 120mila associati tra imprese, manager e liberi professionisti, che per il grande evento del 2015 si fa vivo con un’offerta speciale modulare rivolta ai soci e ai loro partner e clienti. Nella versione base prevede il montaggio di fotografie o altro materiale ad alta risoluzione per la realizzazione di un video di due minuti con proiezione su maxi-schermo all’interno del padiglione della Società Civile (Cascina Triulza).

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Motor Valley à la carte Nella patria di Ferrari, Lamborghini e Maserati, è possibile scendere in pista e provare l’emozione di un’esperienza di guida sportiva unica al mondo. È una delle tante proposte di 21eventi A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

L’

automobilismo sportivo è una grande tradizione italiana: motori e velocità sono un patrimonio culturale condiviso e amato in tutto il mondo. L’agenzia 21eventi, che ha da poco festeggiato i suoi primi dieci anni di attività, opera dal 2003 nell’organizzazione di eventi promuovendo tutta l’offerta legata alla Motor Valley di Modena, da sempre terra di motori e di sapori. Agli ospiti viene offerto un percorso in linea

con il leitmotiv: Ster bein al mand, che letteralmente tradotto dal dialetto modenese significa “star bene al mondo”, inteso come il godere dei piaceri della vita, della gioia di un viaggio e della buona compagnia. 21eventi è altamente specializzata nel costruire giornate uniche ed esclusive a base di motori, divertimento e relax. Per piccoli o grandi gruppi di persone o per singoli, provenienti da tutto il mondo. In autodromo a Modena nella “terra dei motori”, o su altri circuiti nazionali o internazionali. La guida di una supercar in pista consente di apprezzare le performance dell’auto in totale sicurezza senza doversi preoccupare dei pericoli e dei limiti di velocità della strada: è possibile guidare vere e proprie auto da corsa come Ferrari, Lamborghini, Maserati e altri grandi marchi. L’esperienza di guida sportiva insieme a un personal driver risulta divertente e appagante, con in più il risultato finale di aver migliorato le proprie capacità, per sentirsi più sicuri anche su strada nella guida quotidiana. La filosofia con cui 21eventi si rivolge al mercato Mice internazionale trova la sua migliore espressione in alcuni versi della poetessa Maya Angelou: Le persone dimenticheranno /quanto detto, / quanto fatto, / ma non dimenticheranno mai / come le hai fatte sentire. indirizzi a fine rivista

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e multifunzionali con capienza fino a 800 persone  Ristorante “Il Tulipano” con sale modulabili fino a 250 coperti  Piscina panoramica esterna  Area fitness attrezzata con macchine Technogym

 Spazio

relax con sauna, doccia emozionale, tisaneria e chaises longues  2 Bar: Lounge Bar e Tulip Bar  Free Wi-fi  Ampio parco di 250.000 mq particolarmente indicato per attività di Team Building con 3 percorsi immersi nel verde


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apertura expo 2015

Pronti per Expo Pacchetti personalizzati, collegamenti efficienti, soluzioni su misura che possano combinare cultura, business e divertimento: gli As Hotels accolgono così i visitatori di Expo Milano 2015 A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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osizione strategica, qualità del servizio e delle strutture, attenzione al cliente e alle sue esigenze, gli As Hotels sono pronti a ospitare i visitatori che giungeranno da tutto il mondo e, per un evento di portata mondiale come la grande Esposizione Universale, non si fanno cogliere impreparati. Seicento le camere messe a disposizione dai quattro hotel, tutti a quattro stelle, di questo giovane gruppo alberghiero. Le lo-

cation sono concentrate nell’area nord di Milano, in posizione ottimale rispetto sia ai principali snodi autostradali e agli aeroporti milanesi, sia al sito della manifestazione che sarà collegato alle quattro strutture da un servizio navetta esclusivo e dedicato. Inoltre, in tutte quattro le strutture, non verrà applicata nessuna tassa di soggiorno. Gli hotel posti a Cambiago, Limbiate, Cesano Maderno e Monza si presentano totalmente rinnovati nelle camere e negli arredi, con un design sofisticato ed elegante e con un’ampia gamma di servizi. In ogni struttura è presente una ristorazione interna top quality e spazi meeting perfetti per molte occasioni, dal piccolo al grande evento aziendale. Le location ospitano, infatti, diversi spazi congressuali flessibili e capienti, ideali per convegni, seminari, riunioni aziendali, corsi di formazione, convention e team building fino a quattrocento ospiti. PERSONALIZZAZIONE A 360 GRADI Agli spazi moderni dotati di attrezzature tecnologiche di nuovissima generazione si aggiunge uno staff altamente specializzato in grado di soddisfare ogni richiesta organizzativa. In particolare, l’As Hotel Limbiate Fiera dispone di un centro congressi di assoluto livello, articolato in sette sale modu-

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focus

Quattro strutture, raffinate e confortevoli, tutte nell’area a nord di Milano: è l’offerta As Hotels per la meeting industry in visita a Expo Milano 2015

labili tutte sullo stesso piano, per ospitare dalla piccola riunione alla grande convention, capace di accogliere fino a quattrocento persone. Eventi, meeting, presentazioni di prodotto o corsi di formazione potranno svolgersi al meglio grazie anche alla presenza di alcuni servizi esclusivi come il welcome desk, il guardaroba o il parcheggio gratuito con 170 posti anche al coperto. Decisamente originali le proposte postmeeting, tra tutte il Cooking Contest, il divertentissimo team building aziendale tra i fornelli, capace di mettere alla prova una serie di caratteristiche professionali e umane richieste nelle aziende. Il conto alla rovescia per Expo, dunque, è cominciato da tempo e As Hotels è oggi in grado di proporsi come partner di riferimento sul territorio lombardo, offrendo proposte diversificate e personalizzate su pernottamenti e spazi meeting a tariffe concorrenziali, inoltre, pacchetti speciali saranno dedicati alla manifestazione e affiancheranno offerte e promozioni valide tutto l’anno, accomunate dalla formula early booking/long stay. In particolare sono stati studiati pacchetti a tema che abbineranno alla manifestazione attività ludiche da vivere sul territorio lombardo: il parco e l’autodromo di Monza in un meraviglioso itinerario a pedali; “Rafting e slow food”, un’avventura panoramica in Valtellina a bordo di gommoni lungo l’Adda; “Vintage tour & La dolce vita”, itinerari a bordo di affascinanti auto d’epoca alla scoperta di Crespi D’Adda, un villaggio operaio di fine Ottocento patrimonio dell’Unesco o alla scoperta di Monza e del suo centro

storico, dell’autodromo e della scenografica Villa Reale; “Motori e passioni in autodromo”, un’esperienza a tutta adrenalina da vivere nel vicino autodromo di Monza: guida su pista ad alta velocità a bordo di Ferrari F458 e Lamborghini Gallardo, ma anche piacevoli soggiorni che coniugheranno i piaceri della tavola al relax del benessere. Durante i mesi di Expo anche l’offerta gastronomica di As Hotels andrà ad allinearsi al tema “Nutrire il Pianeta, Energie per la Vita”, per dar vita a proposte dedicate e correlate di grande qualità, come menu a chilometro zero o eventi a tema sul food made in Italy. indirizzi a fine rivista

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Castello di Felino Felino (Pr) Numero totale camere: 3 | Ristoranti: 1| Posti: 500 | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.500 | Possibilità organizzazione post congress

Relax nella storia

Un antichissimo maniero del IX secolo, ricco di fascino, storia e tradizioni legate al territorio e alle colline di Langhirano, è oggi un castello di grande comfort, ideale come location per eventi business, matrimoni e congressi A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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o scorrere del tempo, i cambi di proprietà, un restauro meticoloso e articolato durato trent’anni hanno restituito alla città emiliana un edificio di rara bellezza, una dimora immortale adagiata ai piedi delle colline che circondano Parma. Un risultato stupefacente, con l’edificio riportato agli antichi fasti e alla classe di un tempo, la presenza di atmosfere ancora suggestive e numerose testimonianze delle epoche passate, come il ponte levatoio, i bastioni, le torrette e le feritoie. Il Castello di Felino ci riporta a un passato lontano, facendo maturare in noi la sensazione di trovarci in un contesto slegato dalla contemporaneità. Il progetto di recupero del complesso ha saputo valorizzare questa bellissima fortezza a pianta quadrangolare rendendola una realtà ricettiva perfetta per organizzare incontri e

appuntamenti. Team building, conferenze, presentazioni, workshop e numerose attività che ruotano intorno alla meeting industry trovano nel Castello di Felino un luogo ideale, oltre che un sicuro e validissimo punto di riferimento per il contesto di grande charme e per la professionalità dello staff presente nella struttura. Le soluzioni offerte sono pensate e ideate per stimolare il coinvolgimento emotivo, la comunicazione interattiva, la fiducia e l’aggregazione, trasformando un semplice gruppo di lavoro in un’equipe motivata e orientata agli obiettivi. AMBIENTI VERSATILI PER OGNI SITUAZIONE I caratteristici spazi esterni e le sale interne disposte su tre livelli permettono di allestire ambienti funzionali e accoglienti, pensati per ospitare fino ad un massimo di cinquecento persone. Tutte le sale sono dotate delle più moderne tecnologie, realizzate con materiali di alta qualità e arredate elegantemente; in base alla loro capienza possono essere utilizzate per riunioni di poche persone o per eventi capaci di richiamare un numero più elevato di partecipanti.

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focus

Ambienti intrisi di storia scandiscono gli interni del Castello di Felino, incastonato in un paesaggio fiabesco

In particolare, al piano terra è possibile usufruire di tre spazi: il Loggiato Basso di sessanta metri quadrati che permette di ospitare da 18 a cinquanta persone, la Corte Esterna di 275 metri quadrati in grado di accogliere da 85 a duecento persone e la più piccola Sala du Tillot di trenta metri quadrati circa, perfetta per eventi più intimi, con una ventina di ospiti. Spostandosi al primo piano troviamo cinque piccole sale dalla grandezza variabile, perfette per incontri di poche persone: qui gli spazi sono studiati per accogliere da 12 a 65 persone a seconda della loro disposizione. Il secondo piano, invece, ospita il Mastio, il Saloni dei Rossi e la zona panoramica, in grado di accogliere fino a cinquecento ospiti, all’interno di sale arredate con gusto e arricchite con allestimenti di grande comfort e tecnologie all’avanguardia, indispensabili per il lavoro.

Eventi e manifestazioni potranno contare sul fascino eterno e particolarissimo di questa antica dimora, straordinaria e capace, in ogni momento dell’anno, di impreziosirsi e trasformarsi per qualsiasi occasione. A tutto questo la location aggiunge la possibilità di avvalersi anche del Ristorante Locanda della Moiana, posto al suo interno, ideale per coffe break, pranzi, cene o piccoli snack. Il Castello di Felino – che è dotato di un ampio parcheggio con duecento posti auto e sette per pullman – sorge in posizione strategica, immerso in un lussureggiante bosco di castagni, a breve distanza dal centro città e dalle grandi arterie di comunicazione. È parte del gruppo Più Hotels e offre ampia scelta di camere e appartamenti a Parma, facilmente collegabili con comodi transfer. indirizzi a fine rivista

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Eccellenza nei servizi U

na realtà aziendale italiana, con sedi operative anche all’interno degli aeroporti di Malpensa e Fiumicino, Lbs con grande passione e professionalità opera dal 2001 nei settori del turismo, degli aeroporti, dei viaggi in generale, degli eventi, della gestione operativa e logistica, oltre a una proficua attività nello sviluppo e nell’organizzazione di fiere specializzate. Lbs ha sviluppato negli anni una consolidata ed efficiente rete di servizi alle aziende, con altissimi standard di qualità, lavorando su vari livelli, sia nazionali sia internazionali, con personale formato e di grande esperienza. Alla continua ricerca di una completa sinergia con il cliente, siano queste agenzie viaggi, società di eventi, tour operator, location e hotel, la chiave del successo di Lbs risiede proprio nel proseguire con costanza e passione la massima soddisfazione del fruitore dei servizi offerti. Nel settore del turismo sono molte e variegate le attività disponibili, a partire dal mondo aeroportuale, di cui Lbs è una società certificata, con assistenza al passeggero esclusiva 24 ore su 24, ma soprattutto un servizio completo nei confronti del cliente, in grado di gestire qualsiasi tipologia di richiesta e problematica o realizzazione di servizio all’interno degli scali, come la presenza di staff qualificato, servizi di Vip lounge, Vip assistance, transfer privati, soluzioni di parcheggi, car valet, realizzazione di aree personalizzate per eventi incentive, catering, supporto per gestione bagagli; l’assistenza aeroportuale è in grado di risolvere

Lbs è la soluzione ideale di supporto per la realizzazione di eventi, assistenza a 360 gradi negli aeroporti e un completo servizio, Tailored Concierge, con un focus particolare su Expo Milano 2015 in tempo reale le richieste di informazioni e soprattutto la gestioni delle emergenze. Nel segmento dei servizi per eventi e fiere, le attività principali comprendono il supporto per l’organizzazione di un evento sia operativo sia logistico, la presenza di hostess e steward secondo la specializzazione della mansione e tipicità richiesta, servizio fornitura guide e interpreti, promotori esperti di prodotto, supporto alla segreteria organizzativa, la realizzazione di catering, la produzione e realizzazione di materiale promozionale, la produzione e fornitura di divise personalizzate, stoccaggio e consegna di materiale e supporto nella scelta delle location. Anche per l’atteso appuntamento di Expo 2015 Lbs si è attivata mettendo in campo una serie di servizi specifici ed essenziali per la costruzione di ogni tappa dell’evento programmato nei sei mesi della manifestazione. Massima flessibilità e disponibilità sono nel core business di Lbs, il suo valore aggiunto per le società con cui collabora è quello di rendere un servizio di informazione costante, di supporto e assistenza integrale.

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Museo Diocesano di Milano Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 250 persone | Capienza sala minore: 30 persone | Chiostro: 1.000 persone | Saletta segreteria | mq di aree espositive: da 40 a 500 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 300 (1.000 nel chiostro) | Pranzo seduti: 250 nella sala maggiore (400 sotto il porticato del chiostro, 550 nel chiostro con tensostruttura) | Possibilità organizzazione post congress

Ricevere al museo Interessanti le soluzioni proposte per gli eventi al Museo Diocesano di Milano: opere d’arte antiche e collezioni moderne, tradizione e contemporaneità, storia e tecnologia trovano qui il perfetto equilibrio A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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l Museo Diocesano è senza dubbio uno dei poli culturali di riferimento della città di Milano: posizionato in uno dei complessi monumentali più importanti del tessuto urbano, si distingue per storia, posizione e collezioni. La prestigiosa sede include uno dei due chiostri di Sant’Eustorgio, complesso del quale fanno parte la chiesa, di fondazione tardo romanica, e il convento domenicano. Gli spazi espositivi, inaugurati nel 2001, si sviluppano nel secondo chiostro, danneggiato durante la seconda guerra mondiale e successivamente restaurato e valorizzato attraverso le collezioni. Il museo ospita opere che spaziano dal IV fino al XXI secolo, da Sant’Ambrogio a Lucio Fontana. Conferenze, corsi, concerti, manifestazioni ed eventi privati possono essere ospitati nella sala

maggiore, detta dell’Arciconfraternita (250 metri quadrati), nell’incantevole portico del chiostro (seicento metri quadrati complessivi) o nel curatissimo prato (1.400 metri quadrati). Il chiostro è la location ideale per ricevimenti e cene, soprattutto nella bella stagione, quando tavoli e arredi sapientemente illuminati dialogano con la sequenza di colonne binate che sorreggono gli archi del portico. Gli spazi del chiostro offrono la possibilità di installare una tensostruttura che ne consente la fruizione anche in caso di condizioni meteorologiche non ottimali . Qualsiasi tipo di evento, da dieci a mille persone, si potrà svolgere in una cornice preziosa ed esclusiva, in un luogo ricco di grande fascino e cultura, ponte tra presente e passato: dal corridoio, particolarmente adatto a welcome drink e cocktail fino a cento persone, alla sala crociera perfetta per buffet fino a 75 persone, dalla navata laterale che può ospitare duecento persone, fino al chiostro nel suo insieme adatto per spettacoli, pranzi con 660 posti a sedere e buffet per mille posti. indirizzi a fine rivista

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hôtellerie couture L’incanto di inizio secolo rivive in ogni dettaglio dell’ Excelsior Palace. Dentro la fresca, intramontabile eleganza, fuori il profumo dei gelsomini e del Mediterraneo. 5 stelle Lusso ed oltre 100 anni di esperienza per indimenticabili soggiorni.

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apertura expo 2015

Novity for Expo 2015 Dalla filosofia di Novity – specializzata in soluzioni innovative nella communication by events – nasce un progetto che trasforma un evento mondiale in occasione di grande visibilità per le aziende italiane A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

“L’

esperienza di ciascuno è il tesoro di tutti”. Così scriveva Gerard de Nerval, scrittore e poeta francese, esponente di spicco del romanticismo letterario. E in questa frase risiede una profonda verità. Nulla è così coinvolgente, memorabile e produttivo nei rapporti umani, professionali e no, di un’esperienza appagante e condivisa. In tale prospettiva, Expo 2015 rappresenta un’occasione davvero unica per far crescere le aziende, creare incontri e intessere relazioni e collaborazioni. Ma bisogna farlo nel modo giusto. Novity dal 1999 sviluppa progetti su misura delle aziende seguendo una filosofia ben precisa: mettere tutte le aree di business e della comunicazione al centro di una ricerca costante, sempre aggiornata e orientata a soluzioni innovative. EXPO 2015 E IL MICE: UN’OCCASIONE DA FAR FRUTTARE Specializzata in brand communication, eventi e incentive, Novity è ben consapevole del valore di questi importanti strumenti per intrecciare relazioni, sviluppare nuovi business

e fidelizzare il cliente. Pensando alle aziende, Novity ha dato vita a Novity for Expo 2015, progetto ispirato al tema di questo straordinario evento che catalizzerà l’attenzione di milioni di visitatori. L’obiettivo di questa operazione è quello di fornire alle aziende clienti uno strumento efficace per sviluppare il proprio brand, oltre a motivare e fidelizzare clienti e collaboratori. Da maggio a ottobre, Expo 2015 diventerà il centro dell’interesse mondiale e sarà interamente dedicato a tematiche cruciali per il nostro pianeta: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, input particolarmente significativo, soprattutto per un Paese come l’Italia, patria del buon cibo, dell’arte culinaria e dalle antichissime tradizioni legate alla nutrizione. Novity for Expo 2015 rappresenta uno strumento ideato e progettato per trasformare Expo 2015 in una vera, concreta e reale occasione di crescita per le aziende italiane. Una proposta strategica, appositamente sviluppata per rendere davvero unica, completa e memorabile l’esperienza di Expo 2015. Una serie di itinerari originali per conoscere l’Italia in modo non convenzionale, ma soprattutto un modo nuovo di scoprire il Belpaese attraverso esperienze coinvolgenti, studiate per creare e rafforzare le relazioni tra le aziende italiane e i loro clienti. TU CHIAMALA, SE VUOI, EMOZIONE Alla base di tutte le proposte c’è l’emozione. E un Paese come l’Italia offre un’infinità di

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HOT TOPICS apertura expo 2015

spunti per vivere intense emozioni a contatto con l’arte, la storia, la bellezza, il tutto all’insegna del grande protagonista di Expo 2015: il cibo. Una teoria di sapori, del gusto, di antiche ricette unita alla scoperta di preziosi saperi, dai segreti dell’artigianato ai modelli di business di maggior successo. Verranno messe in primo piano le realtà italiane più significative nei diversi ambiti in cui, da sempre, l’Italia è sinonimo di eccellenza: dal design ai motori, dalla moda alla cucina, dall’artigianato all’enogastronomia. Il filo conduttore, comune a tutti i percorsi, è la possibilità di vivere esperienze indimenticabili e autentiche all’insegna dei sapori e dei saperi italiani. Novity è ben consapevole di come ogni azienda sia unica e diversa dalle altre per esigenze e richieste. Per questo Novity for Expo 2015 prevede un altissimo grado di personalizzazione. Tante le proposte e tante le possibilità di creare itinerari su misura delle esigenze di business di ogni singola realtà aziendale. Con Novity for Expo 2015 le aziende hanno uno strumento in più per stupire e conquistare i loro clienti, italiani e stranieri, con il meglio che questo straordinario Paese possa offrire. PAROLA D’ORDINE: PERSONALIZZAZIONE Dalle città d’arte, ricche di storia e tradizioni gastronomiche come Milano, Roma, Venezia e Firenze, a itinerari creati all’insegna delle eccel-

lenza culinarie italiane (pasta,vino,caffè), fino a percorsi ricercati come il Green Tour, viaggio alla scoperta di realtà ecosostenibili, ristoranti a chilometri zero ed eccellenze che rispettano la natura. Anche gli amanti dei motori possono vivere emozioni intense, dal tour nella Motor Valley italiana all’affascinate Luxury Race, per vivere l’Italian Style al volante di preziose auto d’epoca. E poi moda, design e prelibatezze da scoprire anche in giornata, nell’incantevole cornice dei luoghi più suggestivi d’Italia. Novity è da sempre sinonimo di qualità, creatività, cura del dettaglio. Anche questo progetto è frutto di un lavoro fatto di passione, curiosità, creatività e attenzione alle esigenze delle aziende. L’aspetto della personalizzazione è sicuramente fondamentale per lo sviluppo di queste proposte e consente di creare pacchetti il più coerenti possibili con gli obiettivi aziendali, così da offrire le soluzioni più adeguate e competitive, ottimizzando tempi e budget. Ma anche il progetto grafico, così fresco, curato nei dettagli e nella scelta dei materiali, è frutto di un lavoro approfondito, ispirato a Expo 2015, ma che allo stesso tempo sa essere testimone fedele dello lo spirito innovativo, dinamico e sempre alla ricerca di esperienze coinvolgenti che anima i professionisti di Novity.

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Alla base di tutte le proposte di Novity c’è l’emozione. E un Paese come l’Italia offre un’infinità di spunti per vivere intense emozioni a contatto con l’arte, la storia, la bellezza, il tutto all’insegna del grande protagonista di Expo 2015: il cibo

I NUMERI DI NOVITY FOR EXPO 2015 ■ 5 concept trip ■ 20 percorsi ■ Itinerari da 1 a 4 giorni ■ Oltre 15 regioni toccate ■ Oltre 50 professionisti coinvolti

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A un passo da Expo Una location di antico pregio caratterizzata da estrema versatilità nell’accoglienza e da tecnologia avveniristica. È il settecentesco Palazzo Brambilla, nel cuore di Pavia A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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leganza, comfort, tecnologia di ultima generazione sono le parole d’ordine della sala convegni che, a Pavia, accoglie i protagonisti di meeting, seminari e corsi di formazione al piano nobile di un palazzo settecentesco che fu la casa del

chirurgo degli imperatori d’Austria e che oggi è sede della Fondazione Banca del Monte di Lombardia: Palazzo Brambilla. Siamo nel cuore di Pavia, a 47 chilometri da Linate e a pochi minuti di cammino dalla stazione ferroviaria. Qui a battere il tempo è il fascino della storia di quella che fu capitale del regno longobardo, prima, e poi importante centro del regno austriaco degli Asburgo. Nei dintorni del palazzo si incontrano alcune tra le più belle chiese romaniche italiane, palazzi e cortili segreti, l’Università degli studi che contende il primato dell’antichità a Bologna e che Maria Teresa d’Austria trasformò in uno dei più importanti centri di studi della Lombardia. Palazzo Brambilla si appoggia con la facciata settecentesca, disegnata da Giuseppe Piermarini, sulla via principale del centro che unisce il fiume Ticino con il suo Ponte Coperto al Castello Visconteo ed è epicentro dei servizi e cuore del polo culturale cittadino. Ad accogliere gli ospiti, il cortile affrescato del palazzo e il moderno ascensore che conduce in un ambiente dai pregevoli standard qualitativi, accogliente e dotato di tecnologia avveniristica. Nella sala congressi, caratteristica è l’accoglienza dei 54 ospiti tutti disposti intorno a un unico tavolo ovale. Ogni postazione al tavolo è dotata di monitor e collegamento tramite computer a tutti i monitor e alla rete, mentre una sala interpreti consente la traduzione simultanea in più lingue.

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Peculiarità della location è la sua versatilità, che ne consente un utilizzo adatto a forme diverse di incontri: riunioni riservate, convegni e corsi di formazione per un pubblico di partecipanti che possono andare da quindici a sessanta. Pertanto, risulta perfetta sia per piccoli meeting sia per incontri ai massimi livelli nazionali e internazionali. Anche perché affianca la sala principale e completa l’offerta un elegante salottino per 14 persone con monitor e postazioni computer. Nella sala da pranzo vengono servite colazioni di lavoro al tavolo, per un totale di sessanta persone, o a buffet, aperitivi e coffee break.

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classico dei vicini palazzi dell’Università, opera di Pollach e Piermarini. Una volta partito Brambilla, il palazzo passò di proprietario in proprietario. Nel 1802 ospitò il famoso poeta Vincenzo Monti, professore di eloquenza all’università di Pavia. Gli eleganti ambienti interni conservano alcune pregevoli opere di arte moderna e contemporanea, a cominciare dal cortile di entrata che si arricchisce con una collezione di sculture di Carlo Mo. indirizzi a fine rivista

UNO SGUARDO INDIETRO Palazzo Brambilla, contiguo a Palazzo Garroni-Carbonara, è un affascinante esempio di palazzo settecentesco e accoglie gli ospiti nella veste in cui venne completamente trasformato, nel diciottesimo secolo, da un noto architetto pavese, Luigi Malaspina, con un progetto di ristrutturazione radicale. I lavori iniziarono nel 1786 quando fu acquistato dal chirurgo di Casa d’Austria Alessandro Brambilla, fondatore della chirurgia moderna. Negli interni spiccano i fregi dorati sulle porte e un medaglione di bronzo raffigurante il suo volto. Ancora oggi Palazzo Brambilla mantiene l’impianto settecentesco, a partire dalla facciata concepita secondo il gusto neo-

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apertura expo 2015

La Venaria Reale Consorzio di Valorizzazione Culturale Venaria Reale (To) Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 350 posti | Capienza sala minore: 100 posti | mq di aree espositive: 118.00 (512.000 metri cubi) | Due sale per banchetti interne: 1 da 200 posti in piedi oppure 150 seduti; 1 da 800/850 posti in piedi oppure 650 seduti | Possibilità organizzazione post congress

Entrare nella storia Una spettacolare residenza sabauda, un capolavoro architettonico vero trionfo del barocco: nel complesso della Reggia di Venaria ci si immerge in una splendida dimensione fatta di natura, arte e storia A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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ichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, la maestosa Reggia di Venaria Reale è un complesso di ottantamila metri quadrati che si sviluppano in un contesto architettonico di grande bellezza e maestosità a dieci chilometri da Torino. Capolavoro del Barocco internazionale, insieme ai suoi sessanta ettari di giardini e al suo borgo antico, la Venaria Reale non è solamente un complesso monumentale aperto al pubblico, ma grazie alla sua ubicazione e al suo appeal dal gusto francese diviene location ideale per allestire qualsiasi tipo di evento: dalla conferenza stampa alla cena di gala, dalla sfilata di moda alla convention. La Reggia ha una sorprendente varietà di aree che rispondono perfettamente alle richieste della meeting industry.

Quattro sono gli spazi dedicati e più richiesti per gli eventi business: la Galleria Grande detta “di Diana”, trionfo di luce e decorazioni firmate dal grande architetto barocco Filippo Juvarra, è una location perfetta per cene di gala fino a 650 persone; la Chiesa di Sant’Uberto, anch’essa progettata da Juvarra, è una vera quinta scenografica con rilievi architettonici di grande pregio capace di accogliere meeting sino a un massimo di 350 persone; la Galleria Alfieriana, ideale per cene d’atmosfera con 150 ospiti e la Sala di Diana con splendidi dipinti d’epoca che impreziosiscono gli incontri per cento persone. Completano l’offerta gli incredibili Giardini arricchiti da opere contemporanee del maestro d’arte povera Giuseppe Penone, la Corte d’onore e, a cinquecento metri dalla Reggia, la Cascina Medici del Vascello, sottoposta recentemente a un attento restauro, che può ospitare congressi per cento persone. Un luogo esclusivo e dal grande fascino, capace di rendere ogni esperienza magica e indimenticabile. indirizzi a fine rivista

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Villa Necchi alla Portalupa Fraz. Molino d’Isella Gambolò (Pv)

Villa Necchi interpreta Expo Villa Necchi alla Portalupa si presenta attraverso il tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” interpretandolo alla perfezione grazie alla sua autenticità di villa storica immersa nel territorio circostante A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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restigiosa residenza storica, Villa Necchi alla Portalupa si trova all’interno del Parco del Ticino circondata da dieci ettari di parco privato nella frazione di Molino d’Isella. Risalente alla fine del 1800, la villa fu portata allo sfarzo da Vittorio Necchi come residenza di villeggiatura e oggi, grazie a un intenso restauro, rivive degli antichi splendori. Non solo una destinazione ideale per rigenerarsi, immersa nel silenzio della natura, ma anche una realtà impareggiabile per meeting ed eventi speciali: in occasione di Expo 2015 Villa Necchi offre ai suoi ospiti l’opportunità di arricchire il proprio soggiorno con esperienze mirate alla scoperta del territorio in armonia con i principi del tema dell’Esposizione universale “Nutrire il Pianeta, Energia per La Vita”. NUTRIRE Seguono il filo conduttore della parola “Nutrire” i percorsi enogastronomici nelle terre di Lomellina, attraverso le strade del Vino in Oltrepò Pavese, le cene e le degustazioni a base di ricette della tradizione e prodotti del territorio a chilometro zero proposte dalla villa e dal suo ristorante, che regala un’esperienza culinaria in un contesto ricco di storia

Numero totale camere: 21 | Ristoranti: solo per eventi con cucina interna | Posti: 120 interni – sino a 500 esterni con tensostruttura | Sale meeting: 3 in esclusiva (la struttura non è aperta al pubblico) | Capienza sala maggiore: 150 posti a platea | Capienza sala minore: 50 posti a platea | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 120 escluse le sale già menzionate | Possibilità organizzazione post congress per concedersi il piacere della buona tavola anche in occasione di un evento. IL PIANETA Villa Necchi propone visite presso le aziende agricole e coltivazioni biodinamiche della zona che prestano attenzione ai cicli produttivi, percorsi a tema “L’acqua e le risaie” e percorsi ciclo-pedonali nel parco del Ticino con guide naturalistiche. Il tutto con la villa come punto di partenza, affacciata su un’estesa area verde che regala all’ambiente un fascino bucolico. ENERGIA Villa Necchi porta sulle tracce del genio con percorsi dedicati a Leonardo da Vinci e a Vigevano, la “Città Ideale”. Altre proposte comprendono la visita all’eco museo di Mora Bassa e alle cosiddette “Terre d’acqua”: il Ticino, i mulini, le sorgenti e i Fontanili. L’energia è anche quella che si recupera presso la spa della Villa, nata dalla ristrutturazione di un’antica serra per la coltivazione di orchidee, oggi destinazione ideale per rigenerarsi, immersa nel silenzio della natura e dotata di ogni comfort. Il centro benessere riservato e l’ospitalità della dimora uniscono infatti i benefici dell’ambiente naturale a un servizio impeccabile per un’oasi di tranquillità e lusso wellness. PER LA VITA Percorsi benessere presso la spa privata di Villa Necchi e trattamenti con prodotti naturali eubiotici sono sicuramente un modo per prendersi cura di sé, così come la villa si prende cura dei propri ospiti attraverso il lusso del tempo da dedicare a sé stessi. Per il massimo dell’eleganza è a disposizione la villa padronale o gli arredi in stile provenzale del borgo, la tenuta che può ospitare fino a sessanta persone. indirizzi a fine rivista

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Fairmont Monte Carlo  Principato di Monaco Numero totale camere: 602 camere e suite | Ristoranti: 3 | Posti: Nobu: 150 + Terrazza 40 + Lounge 60 - Horizon Deck, Restaurant & Champagne bar (aperto d’aprile a ottobre): 70 + Terrazze 230 + Lounge 40 Saphir 24 bistro, lounge & bar: 130 + Terrazza 40 | Sale meeting: 18 | Capienza sala maggiore: 1.000 persone per cocktail e 920 a banchetto (senza palco) | Capienza sala minore: 20 persone | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.300 | Possibilità organizzazione post congress

Un principe in fiera Con il suo prestigioso servizio catering Private Dining by Fairmont Monte Carlo, l’esclusivo hotel monegasco è presente a Expo Milano 2015 quale partner ufficiale del ristorante del padiglione Monaco A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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n lungo sodalizio, nel segno dei grandi eventi e della sostenibilità ambientale, unisce da quasi quarant’anni il Principato di Monaco al Fairmont Monte Carlo, l’esclusivo hotel nel cuore del Principato, affacciato sul Mediterraneo e a due passi dal leggendario Casinò. Una formula vincente che si rinnova anche in occasione di Expo 2015, dal momento che con il suo servizio

catering Private Dining by Fairmont Monte Carlo, l’albergo monegasco, sinonimo di accoglienza ad altissimo livello, sarà partner ufficiale del ristorante del pavillon Monaco. L’attesa esposizione universale si inaugura a Milano il primo maggio e fino al 31 ottobre di quest’anno avrà come temi conduttori – già evidenti nel titolo: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita – proprio l’alimentazione e la salvaguardia dell’ambiente. Temi d’importanza fondamentale sia per il Principato, che attraverso la Fondazione Principe Alberto II di Monaco opera per la protezione dell’ambiente e la promozione dello sviluppo sostenibile, sia per il Fairmont Monte Carlo, da sempre attento all’ecosostenibilità. Per questo motivo, accanto ad altri numerosi partner, anche l’hotel sosterrà il Principato di Monaco durante l’avventura dell’Expo. Private Dining by Fairmont Monte Carlo garantirà tutta la ristorazione del padiglione Monaco, dal ristorante al caffè, al servizio di take-away e catering. E per l’occasione presenterà un menu speciale che saprà combinare la tradizione popolare monegasca alla gastronomia d’eccellenza, il tutto nel rispetto del pianeta. La scelta di Private Dining by Fairmont Monte Carlo da parte del Principato in occasione di Expo 2015 è un attestato di stima conquistato “sul campo”: il servizio catering esiste infatti dall’anno di fondazione dell’hotel, il 1975, e da allora ha sempre dimostrato di saper gestire e organizzare eventi, banchetti e ricevimenti importanti e dai grandi numeri. Diretto dallo chef Philippe Joannès, che dirige anche tutte le cucine dell’albergo, e dalla sua brigata, attenti alla scelta di alimenti locali e di stagione, trasforma ogni

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evento in un successo, grazie a un servizio innovativo e di alto livello, tagliato su misura per ogni occasione. Al Private Dining by Fairmont Monte Carlo è attualmente affidata la ristorazione di eventi del calibro del Monaco Yacht Show, con la gestione del ristorante all’interno della manifestazione e di eventi privati on-board sugli yacht, del Tennis Rolex Masters, con la gestione dei ristoranti Lopen e Le Masters, e dell’As Monaco Fc, per la quale si occupa delle logge Vip. Non a caso, la qualità della ristorazione del Fairmont Monte Carlo è diventata un decisivo fattore di scelta dell’hotel quale sede congressuale. Sopra, il momento della firma tra il consigliere di SAS il Principe Alberto II di Monaco, Richard Milanesio e Xavier F. Rugeroni, vice presidente e direttore generale del Fairmont Monte Carlo, in presenza del consigliere al Governo per le relazioni esterne, José Badia, che sigla il partenariato tra il padiglione Monaco e il Fairmont Monte Carlo. Sotto, lo chef Philippe Joannès, che dirige anche tutte le cucine dell’albergo

chiamata Matrimonio Principesco ad opera della rinomata Brasserie de Monaco, fino alla scultura simbolica, offerta dall’artista Matéo Mornar, posta sulla torta nunziale. Grazie al terzo tema poi – Monaco e il Pianeta Terra, un matrimonio per la tutela dell’ambiente –, pensato in sostegno all’azione costante del Principe Alberto, la maggior parte dei buffet e dei prodotti utilizzati erano di materiale biodegradabile e riciclabile. E per chiudere in bellezza, i piccoli chef delle scuole monegasche hanno formato un picchetto d’onore per offrire la tradizionale coppa di champagne agli sposi.

© Georges-Olivier Kalifa

UNA RISTORAZIONE DA RE Le strade del Palazzo del Principe e del Fairmont Monte Carlo si sono spesso incrociate in occasione di celebrazioni storiche del Principato di Monaco. Il Palazzo del Principe ha scelto il blasonato servizio catering dell’albergo per i ricevimenti d’importanti celebrazioni: nel 1997 per i settecento anni del Regno dei Grimaldi, nel 1999 per festeggiare i cinquant’anni di Regno del Principe Ranieri III e nel 2005 per celebrare l’ascensione di SAS il Principe Alberto II di Monaco. Nel 2011, poi, il Private Dining by Fairmont Monte Carlo è stato protagonista del magnifico cocktail servito ai seimila monegaschi presenti al matrimonio civile tra SAS il Principe Alberto II e Charlène Wittstock. Per simbolizzare l’unione regale, sono stati trattati tre temi speciali: il matrimonio di due culture, gli attori locali e la protezione dell’ambiente. Per quanto riguarda il primo tema – Il Principato e il Sud Africa, matrimonio di tradizioni – gli chef dell’Hotel Fairmont Zimbali Sudafrica, presenti all’evento, hanno proposto dei piatti tipici della loro regione mentre il Fairmont Monte Carlo ha proposto le specialità locali. Le eccellenze del territorio hanno fatto mostra di sé attraverso varie iniziative, dal programma culturale e pedagogico Piccoli Chef by Fairmont Monte Carlo al lancio di una nuova birra

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Sala Cenacolo al Gran Café Al Porto

Palazzo degli eventi Lugano Arte e Cultura (Lac)

Palazzo dei Congressi

Una competitività da scoprire Per Expo 2015 Lugano è una risorsa: non solo è vicina e perfettamente collegata, ma è anche una destinazione che negli ultimi due anni ha investito sugli eventi. Puntando anche sul mercato italiano A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Palazzo dei Congressi

È

la prima cosa a cui pensa l’organizzatore di eventi: la raggiungibilità. Pensando a Expo 2015, quanto è veramente raggiungibile una destinazione oltre confine come Lugano? «A volte viene da considerarci un quartiere di Milano» scherza Silvana Redemagni, direttore di Lugano Mice, il convention bureau di Lugano nato quasi due anni fa. «Davvero un’ora di macchina basta a raggiungere tanto il capoluogo Lombardo quanto l’hub internazionale di Milano Malpensa. Ma, per assicurare il collegamento più rapido e comodo possibile a chi vorrà visitare Expo 2015, già da tempo sono stati organizzati trasporti dedicati (vedi box), ma anche soluzioni alberghiere (la cit-

tà dispone di 3.500 camere), comprensive di trasferimenti diretti e accesso rapido al sito espositivo dell’Esposizione Universale». LA NUOVA LOCATION PER IL PALAZZO DEI CONGRESSI Sarà dunque ancora più facile durante i sei mesi dell’esposizione, raggiungere e scoprire l’accoglienza di questa città internazionale a misura d’uomo. Che da quest’anno ha da giocare anche nuove, importanti carte. «A cominciare dalla splendida ottocentesca Villa Ciani, affacciata sul lago e immersa nell’omonimo e centralissimo parco cittadino, per altro tra i più belli della Svizzera» spiega Silvana Redemagni. Finora sede museale, da quest’anno la villa è gestita direttamente dal Palazzo dei Congressi, che ospita eventi fino a 1.200 persone nella sala plenaria, e a cui è collegata da un tunnel. «Villa Ciani offre trenta salette disposte su tre piani, di cui molte affrescate e con vista

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Villa Ciani

Estival Jazz, a luglio

sul lago. Viene affittata anche indipendentemente per eventi esclusivi, ma se viene richiesta in abbinamento al Palazzo dei Congressi, per accogliere, per esempio, le sessioni poster di un congresso, viene offerta a costi veramente molto, molto competitivi». Attualmente si stanno apportando modifiche strutturali alla Villa quali l’installazione dell’aria condizionata e non solo, che permetteranno di renderla ancora più attrattiva e performante a partire da gennaio 2016. LUGANO MICE, FATTO PER FACILITARE Sfatiamo dunque il mito della Svizzera come destinazione costosa? «ll fatto è che, grazie ai servizi promossi dall’Ente Turistico del Luganese e coordinati da Lugano Mice, possiamo garantire molte agevolazioni, sia economiche sia organizzative, per la realizzazione di eventi» spiega Redemagni. «Diamo supporto per la richiesta di autorizzazioni per l’utilizzo di sedi e spazi pubblici cittadini, come i musei o il lungolago, ma anche per la ricerca delle location e dei servizi più adatti in base al briefing ricevuto, e, se concordato, per la richiesta di contingenti e preventivi. Praticamente un servizio da Dmc ma senza nessun costo per il committente. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Promovimento Economico della Città di Lugano, le Camere di Commercio e con i tre poli universitari locali, organizziamo per i delegati ospiti appuntamenti oneto-one con manager di aziende e Istituti di Ricerca del territorio. Non solo logistica, dunque, ma un impegno per contribuire a dare contenuti all’evento».

Veduta sul Lago di Lugano

IL LAC: A SETTEMBRE LA GRANDE INAUGURAZIONE Questo inverno è stato portato a termine il restyling del Casinò, che si è arricchito di una sala per eventi da 180 posti, e nel mese di settembre verrà inaugurato il nuovo Palazzo degli eventi Lugano Arte e Cultura (LAC): affacciato sul lago, a walking distance dal Palazzo dei Congressi e dal polo fieristico, dispone di un auditorium polifunzionale da mille posti, diverse sale espositive e spazi per eventi, un’area museale di 2.500 metri quadrati, una piazza esterna, un parco e parcheggi sotterranei. «Il LAC non è solo il frutto di un importante investimento milionario – conclude il direttore di Lugano Mice – ma è il segnale di una città che sta puntando sulla capacità di creare contenuti, spazi per incontri, attrattività. Una capacità che mettiamo volentieri al servizio di Expo 2015 e oltre».

Silvana Redemagni, direttore di Lugano Mice, il convention bureau di Lugano nato quasi due anni fa

indirizzi a fine rivista

L’ORGANIZZAZIONE, SI SA, È SVIZZERA

Alla stazione ferroviaria di Rho Fiera, da maggio, ogni giorno fermeranno quattro treni speciali provenienti da Lugano, che saliranno a cinque da agosto, con circa duemila posti a sedere supplementari (www.ffs.ch). A questo si aggiungono gli Expo Bus 2015: cinque collegamenti al giorno,

andata e ritorno, sette giorni su sette (www.luganoservices.ch), dall’apertura dell’esposizione alle 10:00 sino alla chiusura “Expo by night” alle ore 23:00. Dal city airport di Lugano-Agno, invece, a sei chilometri dal centro città, voli in elicottero direttamente sul sito Expo per i personaggi Vip.

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Le strategie dell’incoming Le mete turistiche a medio e lungo raggio continuano a puntare sul mercato degli incentive, aprendo nuove strutture e migliorando i propri servizi per attirare i viaggiatori in cerca di un’esperienza da sogno MATTEO ROCCA

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l destination marketing è un mondo complesso e affascinante, perché complesso e affascinante è ciò che ha il compito di promuovere. Se nella maggior parte dei casi l’oggetto dell’attività promozionale è un prodotto o un servizio o un loro insieme combinato, connesso a un certo tipo di esperienza, nel momento in cui ci si ri-

trova a dover “vendere” una destinazione (indifferentemente intesa come città, nazione, panorama, ecosistema, luogo di arte e cultura) il discorso si fa notevolmente più vario. Di preciso, che cosa vendiamo – e per converso, cosa acquistiamo – quando pensiamo a un viaggio? Quello che rende i viaggi sempre attraenti, insostituibili al punto da poter dare una sorta di piacevole senso di dipendenza in alcune persone, è proprio il fatto che permettono di sostituire temporaneamente la nostra realtà quotidiana con un’altra, catapultandoci in un regime di esperienza completamente diverso da quello ordinario. L’immagine della destinazione riassume

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VIAGGI INCENTIVE questo tipo di esperienza, ce la rende familiare e forse un po’ stereotipata, ma soprattutto riesce nel suo intento facendocela desiderare. Questa semplice dinamica rende il viaggio un “prodotto” dal fascino intramontabile, ed è alla base del successo del viaggio come strumento di motivazione. Per questo motivo le destinazioni e le location devono proporsi nel migliore dei modi a un mercato come quello degli incentive, per il quale non sono sempre sufficienti le stesse leve comunemente impiegate per il turismo leisure, e questo vale sia per le strutture – hotel, resort, villaggi e così via – sia per le località nell’insieme. Ci sono delle differenze significative di cui tenere conto: innanzitutto i decision maker sono diversi, e per le aziende che decidono di investire in un’attività di incentivazione per gruppi la semplice attrattività turistica della destinazione potrebbe non bastare, e anzi, in alcuni casi potrebbe addirittura rappresentare un freno, ad esempio se una meta troppo lussuosa rischia di essere un azzardo perché in contrasto con le scelte operate per contenere i costi su un altro versante. Bisogna inoltre tenere conto del ruolo fondamentale svolto dalle incentive house, che sono il vero target primario del destination marketing, e sono coloro che a loro volta dovranno costruire una proposta vincente di cui la destinazione, con le sue mille possibilità, sarà un elemento cruciale, anche se non l’unico. In una fase economica in cui gli incentive a medio e lungo raggio hanno ovviamente subito un calo, è d’altra parte interessante vedere come alcune destinazioni esotiche e dall’indubbio fascino vacanziero si stanno muovendo per promuoversi e continuare ad attrarre gli incentive dalla vecchia Europa, e quindi anche dall’Italia.

L’incentive proveniente da Oltreoceano si traduce in migliori opportunità di pianificazione, tempi di soggiorno maggiori e una spesa turistica distribuita su tutto il territorio, complice anche la maggiore attitudine degli europei al turismo culturale. Per le Bahamas, spiega Stuart, si tratta di un segmento altamente strategico: «Ci sono molti hotel e resort dedicati al Mice, che basano il 40 per cento del loro fatturato sui gruppi, sui meeting e sugli incentive. Se si guarda anche solo l’area di Nassau, ci sono molte strutture con migliaia di camere, conference center, aree meeting, casinò, e ora, con l’apertura del nuovo Baha Mar, l’attrattività per il segmento Mice è ancora più elevata: è un progetto grandioso di cui siamo estremamente soddisfatti, un resort con oltre duemila camere, quattro grandi brand dell’hôtellerie coinvolti per dare vita al più grande conference center dei Caraibi». Il Baha Mar, appena inaugurato lo scorso 27 marzo, è un sontuoso e nuovissimo complesso sorto sull’isola di New Providence, la maggiore e più popolosa isola dell’arcipelago, e si trova nel cuore della capitale delle Bahamas, Nassau. La struttura – o meglio, l’insieme delle strutture – offre oltre 18mila metri quadrati di spazi per eventi e congressi, più di 50 ristoranti, un campo da golf con vista oceano e quattro grandi hotel di lusso.

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ANTHONY STUART direttore Europa del ministero del Turismo delle Bahamas «Il mercato europeo per noi è fondamentale, non solo perché è il terzo per importanza dopo Usa e Canada, ma soprattutto perché ci fornisce un flusso di visitatori stabile. Per questo motivo vogliamo investire sul mercato europeo, concentrandoci più che in passato anche sul segmento Mice»

INVESTIRE SUGLI INCENTIVE Abbiamo incontrato Anthony Stuart, direttore Europa del ministero del Turismo delle Bahamas, che ci ha illustrato alcuni degli elementi chiave della strategia che l’arcipelago caraibico sta seguendo rispetto al segmento degli incentive a lungo raggio: «Il mercato europeo per noi è fondamentale, non solo perché è il terzo per importanza dopo Usa e Canada, ma soprattutto perché ci fornisce un flusso di visitatori stabile e duraturo. Il soggiorno medio di un visitatore Usa è di quattro notti, quello di un europeo dieci notti: un arco di tempo che consente di pianificare molte più attività. Il turista europeo apprezza particolarmente gli aspetti culturali delle Bahamas, tende a non fermarsi in un’unica località ma a spostarsi, a esplorare, cercando più da vicino il contatto con la vita locale. Per questo motivo vogliamo investire sul mercato europeo, recuperando il calo registrato negli ultimi due anni, e concentrandoci più che in passato anche sul segmento Mice».

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OLTRE LE ASPETTATIVE Stuart spiega che negli ultimi anni è in corso un più ampio processo di sviluppo urbano orientato a potenziare e agevolare l’incoming turistico, che ad oggi conta circa sei milioni di visitatori ogni anno: «Stiamo investendo molto sul nostro aeroporto internazionale. Abbiamo costruito un nuovo hub per 450 milioni di dollari, con

UN ARCIPELAGO PER IL MICE

L’immagine attraente delle incantevoli spiagge caraibiche non è sufficiente a garantire la competitività di una destinazione rispetto a una clientela Mice fortemente interessata ai contenuti, e le Bahamas sembrano averlo capito molto bene, investendo sulla propria immagine per renderla ancora più completa. Lo scorso anno Nassau ha ospitato la prima edizione dei campionati mondiali di staffetta, con migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo e una buona copertura mediatica. È stata inoltre creata una nuova edizione primaverile del carnevale nazionale, il Bahamas Junkanoo Carnival, tradizionalmente tenuto solo negli ultimi giorni dell’anno, per dare modo ai turisti di vivere da protagonisti una variopinta festività locale. Un’altra iniziativa particolare è il programma People-to-People, che permette ai visitatori di conoscere

il paese girando in compagnia di cittadini volontari, o di partecipare a un tea party organizzato dal Governatore generale – di fatto il capo dello Stato – delle Bahamas.

tecnologie all’avanguardia, il più moderno aeroporto dei Caraibi. Ma non basta costruire un aeroporto per migliorare davvero l’accessibilità, e quindi abbiamo realizzato anche nuove strade e infrastrutture. Negli ultimi quattro anni Nassau è stata oggetto di un grandioso rinnovamento, che ha riguardato anche il porto crocieristico. Inoltre i maggiori brand alberghieri dispongono di apposite aree welcome per gli ospiti all’interno dell’aeroporto, in modo da dare loro un servizio personalizzato e costruire la customer experience fin da subito dopo l’atterraggio». L’idea è quella di costruire un’offerta che vada incontro al viaggiatore, attraverso iniziative sia pubbliche sia private che ovviamente vedono nel turismo straniero, sia leisure sia business, una risorsa chiave; e non potrebbe essere altrimenti, visto che dà lavoro a circa metà della popolazione e genera oltre metà del Pil nazionale. «Sappiamo che le persone arrivano nelle Bahamas aspettandosi delle magnifiche spiagge, naturalmente, e quindi vogliamo andare oltre queste aspettative. È questo che bisogna fare», prosegue Stuart, che ribadisce l’importanza dell’ascolto e dello studio del proprio target. «Uno strumento molto utile per noi sono i fam trip che organizziamo con gli operatori Mice: incontrandoli direttamente e mostrandogli la nostra offerta possiamo sapere esattamente di cosa hanno bisogno loro, e di cosa hanno bisogno i loro clienti. Le persone vogliono fare qualcosa in più del semplice rilassarsi, per questo motivo abbiamo sviluppato numerose attività ad hoc, e un ricco calendario di eventi». UN TOCCO PERSONALE Le mete esotiche e i paradisi tropicali godono indubbiamente di un posizionamento molto forte nella mente del viaggiatore occidentale: nonostante siano divenute

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Flip Chart in lingua Flip Chart in lingua siChuanese siChuanese si si diCe diCe E noi sappiamo anche dove trovarne E noi sappiamo anche dove trovarne uno a Chongqing. uno a Chongqing.

Per l’organizzazione di meeting eventiinternazionali, internazionali, affidatevi affidatevi agli Per l’organizzazione di meeting eded eventi agli specialisti di HRG. Perché disporre della giusta attrezzatura è solo uno specialisti di HRG. Perché disporre della giusta attrezzatura è solo uno dei tanti dettagli di cui si deve tenere conto. Grazie alla profonda cono­ dei tanti dettagli di cui si deve tenere conto. Grazie alla profonda cono­ scenza ed esperienza del nostro staff, garantiamo che tutto sia nel posto scenza ed esperienza del nostro staff, garantiamo che tutto sia nel posto giusto al momento giusto, compresi i vostri ospiti. Soluzioni integrate giusto al momento giusto, compresi i vostri ospiti. Soluzioni integrate che lasceranno un ricordo indelebile nella memoria dei partecipanti. che lasceranno un ricordo indelebile nella memoria dei partecipanti. eventsandmeetings.it@hrgworldwide.com eventsandmeetings.it@hrgworldwide.com www.hrgworldwide.com/it www.hrgworldwide.com/it

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DENISE CATTANEO sales manager di Lux Resorts «Le aziende in cerca di saving spesso preferiscono rinunciare alla personalizzazione, alla brandizzazione dell’evento piuttosto che tagliare il viaggio e il soggiorno. Le destinazioni a lungo raggio, del resto, sono dei veri e propri viaggi premio, più che veri e propri meeting o grandi eventi di comunicazione

progressivamente più accessibili, alcune destinazioni rappresentano in una certa misura ancora uno status symbol, e conservano il fascino del viaggio da sogno. Questo le rende preziose per l’incentive, perché nonostante la contrazione economica degli ultimi anni l’efficacia motivazionale e il valore premiante di un soggiorno a cinque stelle, e che il mercato sia ancora vivo ce lo conferma Denise Cattaneo, sales manager di Lux Resorts, catena che gestisce diverse strutture di pregio in località molto gettonate per l’incentive a lungo raggio quali Mauritius, Riunion e le Maldive: «Ovviamente noi che interagiamo sempre con agenzie e incentive house – che sono a loro volta intermediari del cliente finale – vediamo bene che le aziende tendono a risparmiare molto più di prima, ma piuttosto che tagliare il viaggio e il soggiorno spesso preferiscono rinunciare alla personalizzazione, alla brandizzazione dell’evento. Fanno meno attività, meno comunicazione, limitandosi magari a un briefing iniziale o comunque a pochi momenti organizzati, e poi lasciano sostanziale libertà. Le destinazioni a lungo raggio del resto sono dei veri e propri viaggi premio, più che veri e propri meeting o grandi eventi di comunicazione. Se prima i gruppi erano di 200 persone ora sono di 70, e anziché avere quattro o cinque serate già programmate c’è molta più libertà, che per il partecipante può anche essere un plus».

Il viaggio e il soggiorno in un resort di pregio sono già sufficienti a garantire un buon livello di soddisfazione, e come abbiamo visto nel caso delle Bahamas sono le destinazioni stesse che provvedono a fornire i contenuti, gli svaghi e le animazioni necessarie: per le aziende e le incentive house questo si traduce nella possibilità di un maggiore disimpegno. Anche perché, come spiega la sales manager di Lux Resorts, anche le strutture si impegnano attivamente per andare incontro ai desiderata dei gruppi, cercando di offrire servizi che prevengano i bisogni del cliente: «Nel nostro caso, essendo una piccola catena che lavora per offrire un prodotto all’insegna dell’unconventional luxury, cerchiamo di innovare e distinguerci dagli altri. Ad esempio, nei nostri resort abbiamo delle cabine telefoniche con cui gli ospiti possono chiamare a casa gratis. È una piccola cosa, ma è completamente inattesa, è utile, è sorprendente e perciò è grandemente apprezzata. La stessa attenzione la dedichiamo al brand dell’azienda cliente non facendole trovare prodotti dei suoi competitor, privilegiamo sempre i prodotti a km0 e le nostre selezioni di amenity. Diciamo che la personalizzazione che l’azienda non fa più la facciamo noi in un certo senso, è già parte della nostra offerta». L’esempio delle cabine telefoniche rende bene l’idea del tipo di servizio complementary che può essere offerto per spiazzare piacevolmente il cliente e migliorare la sua esperienza di soggiorno: è chiaro che una struttura debba seguire una strategia di questo tipo per attirare i gruppi incentive, anche se le migliorie infrastrutturali hanno sempre il loro peso nel rendere più appetibile una destinazione. «Come resort lavoriamo sulla nostra identità per differenziarci dai competitor, è chiaro che ad esempio nel caso di Mauritius un fattore “istituzionale” come l’attivazione dei voli dell’A380 di Emirates sull’isola ha sicuramente contribuito nel rendere più appetibile la meta», racconta Cattaneo. Ci sono poi diversi altri fattori che possono influenzare il fascino e il valore percepito di una destinazione: «A volte la destinazione più famosa – poniamo le Maldive – attira perché è vista come la meta del momento, altre volte una può risultare più esclusiva perché meno nota, come Reunion, a cui il viaggiatore incentive forse non avrebbe pensato se avesse scelto autonomamente la sua meta di vacanza: entrambe queste leve hanno successo». Le destinazioni che hanno saputo muoversi bene e investire sulla propria immagine sono sia quelle che non vengono inflazionate dalle mode di massa (“Finalmente anch’io sono stato su A!”), sia quelle che sanno offrire il valore aggiunto che contraddistingue gli intenditori (“Tutti vanno ad A, ma io sono stato su B!”). In entrambi i casi si avranno viaggiatori soddisfatti, e di conseguenza lo saranno anche aziende e professionisti dell’incentivazione.

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L’incentive della porta accanto

Il mondo della motivazione riscopre la bellezza – e la convenienza – delle location più caratteristiche della provincia italiana. I vantaggi? Un’ampia scelta, semplicità logistica e un buon ritorno sull’investimento MATTEO ROCCA

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eloce, a corto raggio, a basso costo ma ad alto rendimento: è la formula dell’incentive di oggi, con cui aziende e agenzie hanno spesso e volentieri reinterpretato un format che per ovvi motivi non poteva più essere “quello di una volta”, senza d’altra parte voler rinunciare a uno strumento di comunicazione interna e di motivazione tra i più essenziali.

A costo di dire un’ovvietà, sappiamo tutti che negli ultimi anni è diventato sempre più difficile pensare di riproporre a cuor leggero i programmi di incentivazione vecchio stile, anche per una semplice questione di immagine; a maggior ragione, però, per motivare la propria forza vendite in un contesto sempre più sfidante e incerto, in cui magari si è già reso necessario porre un freno ad altre voci di spesa o fare dei tagli, l’aspetto premiante torna ad assumere un valore decisivo. Cos’è l’incentive: un costo o un valore? Per risolvere questo dilemma, una soluzione sempre più praticata consiste nel puntare sui contenuti, investendo in formazione e in team-building divertenti e originali, e

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VIAGGI INCENTIVE soprattutto proporre destinazioni vicine, facili da raggiungere ma in grado di offrire un soggiorno dal sapore fortemente tipico e caratteristico. La conformazione storica e culturale dell’Italia viene in aiuto, fornendo una miriade di borghi, valli, località costiere o collinari che magari rimangono al di fuori di un normale circuito vacanziero, e che tuttavia proprio per questo possono sorprendere e regalare momenti di svago inattesi. Il food&beverage rimane una parte essenziale di un incentive ben riuscito, e giocare la carta della tipicità regionale e provinciale si rivela in questo senso una scelta conveniente. Per questo motivo, se ben studiato, l’incentive “della porta accanto” può essere percepito non come una scelta al ribasso, ma come un’idea pratica e originale. Orientandosi su location un po’ fuori mano è inoltre possibile concedersi qualcosa in più a livello di standard, scegliendo magari un agriturismo con centro benessere, un resort cinque stelle immerso nel verde o una struttura con lido e spiaggia privata: e una volta lì, il partecipante non avrà motivo per rimpiangere di non essere volato alle Canarie o a Sharm-el-Sheikh. FORMAZIONE E DIVERTIMENTO: IL GIUSTO MIX Che qualcosa si sia mosso e stia continuando a muoversi nel mondo dell’incentivazione ce lo conferma Daniele Elti di Rodeano, titolare di Teambuilding.it: «Negli ultimi anni par-

lerei di “incentive in austerity”: in un momento in cui alcune aziende non fanno neanche più le trasferte, è stato necessario inventarsi nuove soluzioni. Ad esempio, anziché fare un unico evento con trecento persone, è più conveniente organizzare tre eventi seriali al Nord, al Centro e al Sud Italia, con un format che viene replicato identico». Una sorta di incentive in formato road-show, che consente di risparmiare su trasporti e pernottamenti senza per questo offrire contenuti di minor valore – e anzi, forse, sfruttando il vantaggio di poter lavorare con gruppi più piccoli. «Non è solo questione di budget», precisa Elti. «Spesso si tratta di immagine. Ci sono aziende che guadagnano sicuramente meno rispetto a cinque anni fa, ma altre no: per queste ultime è strategico trasmettere messaggi di un certo tipo, più adeguati al contesto economico generale». Dal punto di vista geografico, il titolare di Teambuilding.it sottolinea la presenza di una comune tendenza a risparmiare tempo – e quindi denaro – rinunciando ai pernottamenti, oppure spostandosi verso località minori dove trovare offerte più convenienti. «Sicuramente sono salite alla ribalta destinazioni più limitrofe, città di provincia come Bergamo o territori agricoli come il Pavese o le Langhe, ricchi di agriturismi e cascine, che permettono di offrire un soggiorno originale e caratteristica a costi sicuramente più contenuti. Anche nelle grandi città come Milano

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DANIELE ELTI DI RODEANO titolare di Teambuilding.it «In un momento in cui alcune aziende non fanno neanche più le trasferte, è stato necessario inventarsi nuove soluzioni. Ad esempio, anziché fare un unico evento con trecento persone, è più conveniente organizzare tre eventi seriali al Nord, al Centro e al Sud Italia, con un format che viene replicato identico»

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FRANCESCO ASCALONE general manager dell’Hotel Marinagri «Dal nostro punto di vista possiamo confermare che esiste davvero un trend degli incentive “della porta accanto”: la nostra struttura si sta di fatto aprendo al mercato Mice da quest’anno, ma stiamo registrando già numerose prenotazioni di aziende e agenzie per programmi di incentivazione»

e Roma stanno emergendo numerosi spazi eventi per convention one-day, secondo una formula che prevede metà giornata di lavori, metà di team-building e poi tutti a casa, senza pernottamenti». Facendo riferimento specifico ai contenuti, intesi come attività ludiche, formative e di incentivazione, Elti osserva come, dopo una lunga fase caratterizzata da una sorta di “disimpegno”, in cui le aziende preferivano essenzialmente intrattenere i propri partecipanti, si stia gradualmente tornando a una maggiore attenzione verso l’utilità formativa da abbinare all’incentivazione, riunendo insieme i vari momenti e puntando sempre più all’edutainment. Un’esperienza puramente ludica può essere certamente positiva e apprezzata, ma rischia anche di essere percepita come svalutante. «Da un paio di anni a questa parte noto con piacere un graduale ritorno di attenzione per i momenti formativi. Non possiamo ancora parlare di inversione di tendenza, diciamo che l’80 per cento delle attività rimane a base ludica e il 20 per cento è di formazione, ma fino a due anni fa questo 20 per cento era nettamente meno, ed erano le aziende stesse a chiederlo, tanto che la nostra professione a volte diventava quasi sovrapponibile a quella degli animatori», prosegue ironicamente Elti. «Oggi c’è di nuovo attenzione al Roi e quindi alla qualità, c’è maggiore disponibilità da parte delle aziende a investire per reclutare un formatore professionista in grado di fare un debriefing efficace che possa realmente far “portare a casa” qualcosa ai partecipanti, oltre che a intrattenerli». IL FASCINO DELLA PROVINCIA La nostra ipotesi trova conferma anche dal punto di vista di quelle strutture che hanno saputo fare della loro posizione periferica – rispetto ai grandi centri abitati o alle principali direttrici del turismo – un punto di forza, proponendosi al segmento Mice come una

valida soluzione per ospitare eventi e soggiorni incentive in un’atmosfera tranquilla, rilassata e caratteristica. Dalle campagne piemontesi a quelle toscane, dalle riviere liguri a quelle delle Marche, dai borghi del Lazio all’entroterra pugliese: la specificità territoriale italiana è talmente elevata che ogni porzione del paese può essere davvero valorizzata con un taglio adatto alle esigenze del turismo congressuale e motivazionale. Abbiamo perciò chiesto direttamente a due strutture, collocate in differenti contesti geografici e ambientali d’Italia, di fornirci un riscontro Cominciamo dal Mezzogiorno. Francesco Ascalone, general manager dell’Hotel Marinagri, ci fornisce un ulteriore chiarimento sul trend degli incentive “della porta accanto”: «Dal nostro punto di vista possiamo confermare che è davvero così: la nostra struttura si sta di fatto aprendo al mercato Mice da quest’anno, ma stiamo registrando già numerose prenotazioni di aziende e agenzie per programmi di incentivazione». Ascalone traccia poi un interessante identikit dei committenti, incluse le loro preferenze in tema di durata e mix di attività: «Sono prevalentemente aziende italiane con sede a Roma o Milano, o branch italiani di multinazionali, che si rivolgono alla loro forza commerciale, a cui vogliono far trascorrere un breve periodo di meeting e formazione, con tante attività di team building ma anche con tanto svago e relax. La durata media va dai tre ai cinque pernottamenti, la stagionalità copre ovviamente i mesi primaverili ed estivi, incluso anche il tardo periodo di agosto. Il ventaglio delle attività richieste è molto ampio, va dalle gite in barca a vela alla pesca d’altura, alle immersioni. In alternativa spostandosi verso l’entroterra è possibile fare cose di taglio diverso, anche più impegnative dal punto di vista sportivo, come percorsi vita e orienteering. Non mancano le visite guidate a Matera, che sarà capitale mondiale della

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SIMONA LOLLINI direttore sales & marketing di Palazzo di Varignana «Quando si parla di incentive quasi sempre ci confrontiamo con un’agenzia, e il 90 per cento di questa mediazione proviene da Milano o comunque dal Nord, poi ovviamente le aziende clienti provengono da tutta Italia. Dall’estero c’è un ottimo riscontro soprattutto da Germania e Uk, e anche dei segnali di ripresa dagli Usa»

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cultura nel 2019, i corsi di cucina, e tutto ciò che può arricchire un soggiorno in questo angolo della Basilicata». Pochi dubbi che si tratti di eventi con un forte orientamento premiante: il resort – una riserva naturale con tante isolette collegate tra loro da ponti e villette con spiaggia privata – invita a un approccio vacanziero, confermato in pieno dai programmi degli eventi. «A breve si terrà l’evento di un’azienda piuttosto importante, che prevede un briefing iniziale, una mezza giornata di lavori e tre giornate di relax a base di mare, gite e buona tavola», racconta il direttore dell’Hotel Marinagri: un segnale concreto del fatto che l’incentive gode nonostante tutto di buona salute, e che mantiene intatto il suo aspetto premiante, riscoprendo territori della provincia italiana che non possono certo essere definiti un ripiego o una seconda scelta. SPECIALITÀ E IDENTITÀ REGIONALI Spostiamoci ora più a nord, dove Simona Lollini, direttore sales & marketing di Palazzo di Varignana, ci fornisce un quadro dettagliato sui format di incentivazione del momento: «La maggior parte dei soggiorni incentive dura circa due giorni, con due pernottamenti. Si inizia con un immancabile momento di briefing di un paio d’ore, che poi si articola in diverse sessioni e attività di gruppo. La dimensione media dei gruppi è di un centinaio di persone, che vengono divise a squadre, alle quali possono essere assegnate diverse opzioni per il tempo libero. Ad esempio, mentre un gruppo si rilassa usufruendo della nostra spa, un altro partecipa a una cooking class». Il successo degli show cooking televisivi ha portato a un autentico boom dei team-building e delle attività ricreative a tema food, e nel 2015, complice Expo 2015, l’argomento è più che mai attuale. Ed ecco tornare alla ribalta il concetto di tipicità e specificità regionale: «L’Emilia Romagna punta molto sulla sua

identità culinaria: è la regione che vanta il più ricco patrimonio di prodotti tipici italiano ed europeo, e le cooking class sono sicuramente il format del momento, piacciono moltissimo anche agli stranieri», spiega Lollini. «Per alcuni incentive ad esempio abbiamo ospitato persino delle simulazioni di Master Chef, in cui veniva spiegata anche la tradizione e l’aspetto culturale del piatto, e non solo la preparazione, e questo desta sempre l’interesse del pubblico internazionale». L’immagine regionale gioca un ruolo decisivo nel connotare una destinazione: un incentive racchiude sempre la promessa implicita di far vivere un’esperienza diretta e autentica del luogo visitato. «Palazzo di Varignana ha aperto nell’ottobre 2013, quindi il vero anno zero per noi è stato il 2014», prosegue il direttore marketing del resort. «La nostra location è periferica solo in apparenza: siamo sui colli a pochi chilometri da Bologna, e se si considera la strategicità del capoluogo, molto conosciuto anche all’estero grazie a un’immagine legata al binomio “cibo e motori”, si capisce che l’offerta del territorio è fortemente caratterizzata, restando comunque molto facile da raggiungere». La provenienza geografica dei viaggiatori è per altro molto varia: «Quando si parla di incentive quasi sempre ci confrontiamo con un’agenzia, e il 90 per cento di questa mediazione proviene da Milano o comunque dal Nord, poi ovviamente le aziende clienti provengono da tutta Italia. Dall’estero c’è un ottimo riscontro soprattutto da Germania e Uk, e anche dei segnali di ripresa dagli Usa». Le stagioni di riferimento sono ovviamente primavera e autunno, e soprattutto maggio si conferma il mese di punta per questo genere di eventi. E proprio a maggio di quest’anno l’Italia potrà iniziare davvero a giocarsi la carta di Expo come fiore all’occhiello di un’offerta che si basa proprio sui sapori e sulle tradizioni locali.

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Rush The Team Members of LUX* help people to celebrate life with the most simple, fresh and sensory hospitality in the world. M AU R I T I U S R E U N I O N M A L D I V E S C H I N A U . A . E ( 2 0 1 6 ) | L U X R E S O R T S. C O M


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Evolvere insieme al mercato In un mercato degli eventi in cui tempistiche brevi e attenzione ai budget si uniscono a creatività e tecnologia, Cwt dà una nuova organizzazione alla divisione M&E. Come racconta il nuovo direttore, Armando Mastrapasqua A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Armando Mastrapasqua, Senior Director di Cwt Meetings & Events Italia

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quadra che vince non si cambia. Anzi, diventa più grande e si rafforza per intercettare tutti i cambiamenti che il settore meeting ed eventi è chiamato ad affrontare nei prossimi anni. Parola di Armando Mastrapasqua, 47 anni, un percorso manageriale in aziende multinazionali con focus nell’ottimizzazione dei processi e nella gestione del personale, che da pochi mesi è stato nominato Senior Director di Cwt Meetings & Events Italia. «La divisione M&E – attiva in Italia da diversi decenni – ha conosciuto negli ultimi anni uno sviluppo rapido e consistente che ha portato alla costituzione di un team di oltre 120 professionisti, con una presenza in punti chiave del territorio nazionale grazie alle quattro sedi di Milano, Roma, Torino e Firenze, e alla organizzazione di oltre 3.400 eventi nel solo 2014. Ma soprattutto ci ha permesso di accreditarci tra le prime agenzie di eventi in Italia per volumi gestiti. L’evoluzione del settore e delle

necessità delle aziende, unita alla propensione di Cwt per la continua innovazione, ci ha spinto tuttavia a ripensare alla nostra struttura e all’organizzazione del lavoro». COSA CAMBIA In un momento come quello attuale, dove il mercato può offrire grandi opportunità di crescita, la divisione di Cwt ha allora deciso di puntare su tre elementi chiave: l’ulteriore crescita qualitativa delle risorse impegnate, l’innovazione nei processi e nei servizi, e il coraggio di proporre sul mercato italiano modalità strategiche e operative non ancora conosciute, come lo Strategic Meeting Management. «Puntiamo a creare due centri di eccellenza – Eventi e Strategic Meeting – che possano soddisfare i requisiti dei clienti e andare anche oltre, soprattutto per quanto riguarda il mondo degli eventi che richiede un rilevante apporto di creatività, comunicazione e personalizzazione. Per questi motivi, abbiamo previsto importanti investimenti in termini di qualità per migliorare l’efficienza delle nostre divisioni che servono il mondo Healthcare e degli Strategic Meeting, ma anche grandi cambiamenti nel team Eventi con l’inserimento di risorse di alto profilo che portano in dote esperien-

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ze e skill significativi», spiega Mastrapasqua. Per il team “Eventi”, in particolare, la sfida più importante riguarda lo sviluppo di format innovativi dall’alto valore aggiunto e, attraverso un’efficace e strutturato ecosistema di partner, di un prodotto sempre più sofisticato in grado di garantire un ritorno sull’obiettivo misurabile per il cliente. Diverso l’approccio seguito nel caso del team “Strategic Meeting”, che può supportare i clienti nell’ottenere efficienze di processo e d’acquisto di spazi e servizi. «Qui abbiamo previsto l’introduzione di una metodologia di qualità molto nota, Lean Six Sigma, al fine di migliorare ulteriormente la qualità del prodotto e la nostra competitività», prosegue il neo direttore della divisione M&E.

trasparenza e la compliance a codici etici e deontologici – temi cui siamo particolarmente attenti – ma anche per la possibilità di accedere alle tendenze più innovative del mercato globale, seppur nella specificità del nostro Paese. L’appartenenza a un grande gruppo multinazionale mette a disposizione della divisione molti strumenti innovativi utili per la gestione delle presenze, il calcolo del ritorno sull’investimento, lo sviluppo di mobile app che possono rendere ancora più interattiva e piacevole la partecipazione durante gli eventi», conclude il manager.

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Il team CWT M&E di Firenze

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L’IMPORTANZA DI APPARTENERE A CWT Ma i cambiamenti voluti da Mastrapasqua riguardano anche l’area commerciale, ora focalizzata su un rapporto ancora più stretto con i clienti e con il mercato, e il team Supplier Management che ottimizza le relazioni con i fornitori. «Si tratta di un aspetto assai rilevante della nostra azione e che ci permette – anche in quanto parte di un grande gruppo – di poter stringere accordi preferenziali (con alberghi, location, vettori, e così via) in grado di fare la differenza nella progettazione degli eventi». Non solo, a contare ancora di più in un momento come quello attuale è l’approccio da sempre adottato dalla divisione. «In armonia con i valori del gruppo, assumiamo sempre la massima trasparenza nei confronti del cliente perché crediamo fermamente che solo in questo modo si possa costruire un rapporto serio e duraturo, necessario specialmente in questo momento di mercato cosi delicato». E poi c’è il grande “plus” di appartenere a un gruppo importante come Cwt. «Per il cliente, credo possa rappresentare una garanzia innanzitutto per ciò che riguarda la

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VIAGGI INCENTIVE Iberotel Apulia  Marina di Ugento (Le) Numero totale camere: 333 | Ristoranti: 2 | Posti: 800 | Sale meeting: 5| Capienza sala maggiore: 320 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 300 | Possibilità organizzazione post congress

Mice senza stress A distinguere l’Iberotel Apulia di Marina di Ugento non c’è solo il bel mare salentino e gli ulivi, ma tutto un concetto di benessere che passa da incentive e team building ecosostenibili e all’insegna del relax A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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l nome la dice lunga sulla vocazione dell’Iberotel Apulia Antistress Resort. Tutto infatti in questo resort pugliese, situato nell’oasi naturale del Litorale di Ugento a due passi dalla spiaggia di sabbia bianchissima, parla di natura, salute, ecologia e relax contro lo stress. Sono queste le caratteristiche che rendono il resort perfetto anche come location Mice, in particolare per la vasta gamma di attività di team building e incentive improntate sull’ecosostenibilità e il relax. Gli ampi spazi della struttura e la sua posi-

zione strategica aiutano ogni attività Mice a prendere ispirazione per il massimo del relax dalla natura circostante, quella degli ulivi secolari, delle piante aromatiche e della pineta, della bellissima spiaggia che finisce con il turchese del mare salentino. Basta lasciarsi tutto il resto alle spalle ed entrare in questo microcosmo per assaporare la quiete e il contatto con la natura. Il resort diventa così il contesto ideale per le aziende che desiderano proporre efficaci strumenti di motivazione volti alla costruzione dello spirito di squadra attraverso team building che vanno diritti all’obiettivo, migliorando risultati e spirito di collaborazione. Un ambiente nuovo e stimolante come quello dell’Iberotel Apulia aiuterà i delegati a liberarsi dallo stress della vita quotidiana e gratificherà clienti, partner o dipendenti grazie all’eccellenza della strut-

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Sono numerosissime le proposte dell’Iberotel Apulia di Marina di Ugento per l’organizzazione di team building indimenticabili, dalle gare in dragon boat al parco avventura in pineta

tura e dello staff dedicato. Sono davvero tante le attività proposte, tutte personalizzabili, dall’innegabile effetto benefico e anti-stress, e anche molto divertenti. Ha un alto grado di memorabilità, per esempio, il team building con i dragon boat, una movimentata gara acquatica con speciali canoe orientali a forma di dragone che ospitano sino a venti rematori, durante la quale si pagaia al ritmo del tamburo. Di sicuro fascino e adrenalina è anche il parco avventura in pineta: tre diversi livelli di difficoltà per i percorsi sugli alberi, sia per principianti sia per esperti. Per chi ama il green, invece, un’idea coinvolgente potrebbe essere quella dell’Adventure Golf, un’interessante variante del golf da praticare in pineta e in spiaggia con mazze e palline speciali, oltre alle biodegradabili Ecoballs, utilizzabili anche per il gioco in riva al mare. A TUTTA ECOLOGIA Tutto all’Iberotel Apulia parla di rispetto ambientale. L’ecoresort salentino, oltre a essere posizionato all’interno di un’area protetta, è molto attento alla salvaguardia dell’ambiente, per esempio osservando un’attenta raccolta differenziata in tutta la struttura, comprese le camere. Non vi è alcuno spreco d’acqua grazie ai propri impianti di depurazione e ai dispenser presenti all’interno di ogni corte e la struttura stessa è stata realizzata con materiali naturali. A certificare il rispetto ambientale dell’Iberotel Apulia anche diversi premi: l’hotel è infatti “Tui Umwelt Champion” per l’ambiente ed è risultato vincitore del “Gold TraveLife Award”. UN SOGGIORNO DI SALUTE La struttura mette a disposizione 333 camere, tutte spaziose e arredate con gusto, che sono collegate sulle dieci corti, su due livelli. Fulcro del benessere è la Iberotel Spa con centro wellness, che offre tutto il necessario per il

bien-être, un’area di ottocento metri quadrati dotata di hammam, sauna, biosauna, docce emozionali, area relax con camino, piscina esterna riscaldata con zone idromassaggio, sei cabine per trattamenti e massaggi. Un personal trainer e un antistress coach, insieme a un team specializzato accolgono gli ospiti e suggeriscono programmi antistress personalizzati; inoltre vengono organizzate attività giornaliere rilassanti come yoga, pilates, meditazione, fitness, lifting gym, qui gong, tai chi, nordic walking. Oltre alla spiaggia, l’hotel offre anche quattro piscine con idromassaggio, scivoli e cascate d’acqua. Infine, per l’organizzazione di riunioni ed eventi, il meeting centre dispone dell’ampia sala plenaria Messapica, con una capacità fino a 320 persone a platea, modulabile in due sale (Romana e Greca). Gli spazi congressuali sono dotati di attrezzature hi-tech per videoconferenze e videoproiezioni, ed è anche a disposizione un’ampia area per coffee break e ricevimenti, altri spazi meeting e salette riunioni da venti fino a circa duecento persone. indirizzi a fine rivista

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VIAGGI INCENTIVE Marinagri Luxury Resort  Policoro (Mt) Numero totale camere: 95 | Ristoranti: 4 | Posti: 300 | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 350 | Capienza sala minore: 6 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.000-10.000 | Possibilità organizzazione post congress

Destinazione Marinagri Luxury Resort Il resort, non lontano da Matera, è una struttura su misura per il Mice, per incentive e team building che spaziano da esclusive serate a bordo piscina ad avventurose escursioni nell’entroterra A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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arinagri Luxury Resort è una delle più nuove ed esclusive location del Sud Italia. Situato sulla costa ionica, a tre chilometri dalla cittadina di Policoro e a circa trenta minuti d’auto da Matera, la città della Cultura del 2019, Marinagri Resort è un suggestivo susseguirsi di isolette, lagune, ponti e spiagge incontaminate, affacciate su un mare pulitissimo e cristallino, insignito della Bandiera Blu negli ultimi due anni. Il centro nevralgico della location, il resort, offre 95 camere e suite di lusso, di grandi dimensioni e con viste mozzafiato sui giardini lussureggianti, sulle lagune, sulla marina privata e sul Mar Ionio. Molte delle camere e suite sono sviluppate su due livelli, aspetto che rende il

soggiorno ancor più confortevole ed esclusivo. Sulle isolette circostanti, collegate da ponti, si avvicendano ville e appartamenti lussuosi di diverse dimensioni, con e senza giardino, con accesso diretto alla laguna e, nella maggior parte delle versioni, con attracco privato barca in giardino. L’offerta della ristorazione è varia e può soddisfare tutte le esigenze in fatto di gastronomia e di buon bere: quattro ristoranti e quattro bar dislocati in differenti aree offrono location suggestive con viste e panorami che solo Marinagri può offrire. Il Ristorante Luna, con i suoi 180 posti all’interno e 120 a bordo piscina offre una cucina mediterranea con i sapori del sud e della Basilicata, mentre il Wine Bar Bistrot, con tavoli all’interno e tavoli sulla banchina del porto turistico, propone una selezione di piatti gourmet a base di pesce e speciali degustazioni di crostacei e frutti di mare. Il Ristorante Le Terrazze – con vista panoramica sulla Marina e sul Mar Ionio – con i suoi 180 posti al coperto e 160 sulla terrazza all’aperto è una location ideale per eventi speciali, cene

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e banchetti esclusivi; e infine c’è il Ristorante Lido, sulla spiaggia privata, dedicato a chi, a pranzo, desideri gustare in libertà piccole specialità gourmet e luxury street food, e inebrianti e creativi cocktail al tramonto sulle note di una selezionata musica lounge. L’EVENTO PRENDE FORMA Marinagri Resort è anche e soprattutto destinazione perfetta per eventi di gruppo e incentive, grazie alle sue aree attrezzate per conference e meeting fino a 350 persone. Le sale sono tutte equipaggiate con la più moderna tecnologia, offrono un perfetto sound by Bose e sono tutte illuminate da luce naturale. I servizi di svago necessari alle attività correlate al team building e alla motivazione sono molteplici. Per ritrovarsi insieme in un momento di relax e allegria si può scegliere la piscina panoramica all’aperto con bar privato; mentre per chi desidera fare del benessere il tema di un soggiorno incentive è a disposizione l’Aqua Spa, il centro benessere del resort, che con la sua superficie di oltre settecento metri quadrati offre un sofisticato percorso benessere e cabine emozionali per massaggi, rituali e trattamenti benessere esclusivi.

Ionio o per rilassanti mini-crociere che arrivano fino al Salento o, ancora, per battute e gare di pesca d’altura. Tutti modi interessanti e per niente scontati di vivere il mare, ai quali si aggiungono le immersioni nei fondali più suggestivi dell’area. Anche i dintorni offrono tanti spunti per attività incentive all’insegna dell’attività fisica, dalle escursioni a piedi a quelle in canoa tra i canali navigabili di Marinagri e nella Riserva Naturale di Marinagri. L’offerta è completata dalla possibilità di organizzare escursioni guidate a Matera e nei borghi antichi e carichi di storia della Basilicata più bella.

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Un resort versatile e raffinato, adagiato sulla costa ionica lucana; il Marinagri Luxury Resort è perfetto per eventi mai scontati e per scoprire le innemerevoli perle della Basilicata

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OUTDOOR CON STILE Non manca la possibilità di organizzare team building all’aperto per sfruttare al meglio la metafora del gioco di squadra e godersi momenti ad alto tasso di memorabilità, grazie per esempio all’area sportiva con campi da calcetto e tennis, per disputare rilassanti partite o avvincenti tornei. Sono anche a disposizione degli organizzatori barche a vela da 42 piedi in su per sessioni di challenge nel Mar

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Emozioni a Palazzo Ritrovare l’armonia con la natura, incentivare lo spirito di squadra attraverso l’arte della buona tavola. Avviene, a pochi chilometri da Bologna, nei raffinati spazi di Palazzo di Varignana, a breve ancora più ampi e rinnovati A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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mmerso in un parco secolare ai piedi dell’Appennino tosco-emiliano, a pochi chilometri da Bologna, Palazzo di Varignana è un resort raffinato e moderno che riserva grandi emozioni ai propri ospiti. Oltre allo splendido scenario di cui si circonda, offre spazi e ambienti versatili, ideali per diversificare allestimenti e ambientazioni che si arricchiranno ulteriormente nei prossimi anni, come spiega il direttore Vittorio Morel-

li: «Palazzo di Varignana è in grado di fornire servizi invidiabili e nei prossimi anni miglioreremo ancora i nostri spazi, grazie ai lavori di ampliamento di tutte le strutture principali del resort, come la spa e lo spazio Belvedere dedicato ai banchetti. Inoltre, a giugno, inaugureremo i nuovi campi sportivi: da tennis, da paddle e da squash, che, insieme al nuovo percorso wellness, completeranno la nostra offerta benessere. L’attuale metratura della spa, un vanto per il resort, sarà raddoppiata; ciò per motivi pratici, ovvero per creare uno spazio polifunzionale in cui raggruppare tutti gli uffici, oggi divisi in due aree distinte, e per consentire a un maggior numero di ospiti di godere appieno del nostro centro benessere e degli eventi a esso correlati, come gli SParty. Anche il Belvedere, l’area attualmente adibita al banqueting, verrà ampliato con la creazione di un piano superiore, che ci consentirà di accogliere le molteplici richieste, per ogni tipologia di eventi, che riceviamo per questo spazio. Potrà quindi ospitare più eventi contemporaneamente, mantenendo sempre altissimi i nostri standard qualitativi e di servizio. Tengo a precisare che tutte le infrastrutture che sono state o che saranno edificate sono concepite in modo da essere il meno invasive possibile nei confronti del territorio e del paesaggio circostante, così da preservare il magnifico panorama che è e rimarrà sempre la cornice privilegiata della nostra struttura».

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Palazzo di Varignana Resort & Spa S Varignana (Bo) Numero totale camere: 89 | Ristoranti: 3 | Posti: Il Palazzo 50+30/ Pool & Lounge Bar 120/Spazio Belvedere 300 | Sale meeting: 7 | Capienza sala maggiore: 260 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.050 | Possibilità organizzazione post congress

BENESSERE E COOKING CLASS Sono tante le idee per post congress, team building e incentive da realizzare a Palazzo di Varignana. Per i post congress, è ideale la Varsana Spa: 1.800 metri quadrati di area benessere per il relax e i trattamenti a base di prodotti naturali. Si può scegliere tra i percorsi per il risveglio muscolare, i programmi di stretching per migliorare l’equilibrio e la flessibilità, i corsi di meditazione e l’attività fisica nell’area fitness attrezzata, aperta 24 ore su 24. Tra le attività outdoor, il nordic walking, a passo veloce con i bastoni, nel parco da venti ettari che circonda il resort o lungo i diversi camminamenti che costellano le colline panoramiche di Varignana, e, ancora, il trekking del benessere (un percorso attrezzato per esercizi cardio e per stretching muscolare all’aperto), o il biking, per cui il resort mette a disposizione city e mountain bike. Per i team building, class cooking ed excursus enogastronomici nella storia del gusto sono le proposte realizzabili negli ambienti del ristorante gourmet Il Palazzo, dove la cucina è d’autore e gli ingredienti tipici dell’entroterra bolognese vengono utilizzati per ricette creative e innovative, grazie anche a una delle tradizioni gastronomiche più interessanti e varie del Paese. Tra le novità, c’è “Master Chef”, una sfida a squadre in cucina, in cui, proprio come nell’omonimo programma televisivo, due o più squadre si sfidano a colpi di menu. L’obiettivo è collaborare e suddividersi i compiti, nel poco tempo a disposizione, per raggiungere il miglior risultato. A decretare la squadra vincitrice sarà una vera e propria giuria composta da uno chef, un critico gastronomico e un party planner. Oltre alla bontà e alla presentazione dei piatti, verrà valutato il grado di

affiatamento della squadra. “La storia di un piatto” è invece un vero e proprio viaggio nel gusto e nella storia, grazie alla creazione di un menu che farà rivivere, attraverso la cucina, le principali vicende storiche succedutesi in loco, dagli antichi romani ai giorni nostri. A raccontarle sarà uno storico gastronomico, che accompagnerà la presentazione dei piatti. Al termine, ogni partecipante riceverà una brochure con numerose ricette della tradizione emilianoromagnola, corredate dalla relativa storia.

Numerose sono le novità che Palazzo di Varignana propone al Mice, dai nuovi format per i team building ai campi da tennis, paddle e squash, dal nuovo percorso wellness all’ampliamento degli spazi dedicati a banchetti e riunioni

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La magia del team building Formare, emozionare e stupire, questi gli obiettivi che da undici anni TeamBuilding.it persegue. Proponendo alla meeting e incentive industry una serie di attività avvincenti e ad alta memorabilità A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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pirito di squadra, sapore per l’avventura, entusiasmo della scoperta e della sorpresa: sono tutte condizioni presenti in ogni progetto realizzato da TeamBuilding. it, una società che si occupa sia di eventi formativi sia di attività ludiche, che hanno lo scopo di far divertire e intrattenere gli ospiti dell’evento. Una grande passione che da sempre accompagna i due soci fondatori, Daniele Elti e Antonio Chesti, che insieme ai loro collaboratori formano una squadra consolidata di oltre ottanta persone che, forti di ogni specifica competenza, hanno maturato una grande esperienza nella gestione di team building ed eventi aziendali. TeamBuilding.it è un vero specialista nella progettazione e organizzazione di attività aziendali orientate alla costruzione del gruppo.

TRA FORMAZIONE E DIVERTIMENTO «Il team building nasce come disciplina formativa – ci racconta Daniele Elti, uno dei soci fondatori di TeamBuilding.it – la parte ludica c’è ed è determinante, ma ci sono dei momenti di riflessione durante i quali un formatore si impegna a far notare come anche durante il gioco ci siano importanti spunti di riflessione, utili nella vita aziendale ma anche in quella di tutti i giorni. Per questo siamo convinti e crediamo fortemente che il gioco sia un potente acceleratore dei processi di apprendimento». In una buona attività di team building non può e non deve mancare un elemento fondamentale ed essenziale, l’interazione tra i colleghi. «Le aziende investono denaro per queste attività e devono averne un vantaggio reale» continua Elti. «Spesso vedo offerte di attività assolutamente leisure che non consentono però al gruppo di essere parte attiva, di confrontarsi, di definire e condividere un obiettivo e di perseguirlo. Noi facciamo particolare attenzione a questo e, indipendentemente dall’attività che vuole svolgere il cliente, mettiamo in atto dei meccanismi per cui questo flusso operativo viene affrontato e

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il gruppo ha modo di sperimentarsi e conoscersi fuori dalla routine lavorativa». La magia del team building è tutta qui, la proposta è articolata e si concentra principalmente su un metodo, un sistema consolidato negli anni con le più grandi aziende mondiali e agenzie italiane, e oltre cinquanta differenti format sia indoor che outdoor. CSI O LASERTAG? Alcuni esempi? Daniele Elti, ce lo racconta, «Si passa da attività investigative in stile Csi con rilevamenti di impronta digitali, interrogatori, lampade di wood, ad attività avventurose all’aria aperta, con pareti da arrampicata, orientamento, guida di fuoristrada e quad. Inoltre, abbiamo una esclusiva italiana che è il team building LaserTag, una simulazione di attività di guerra in cui uomini e donne si danno battaglia senza esclusione di colpi utilizzando fucili a infrarossi, completamente innocui per le persone e che sparano a lunga distanza all’aperto. Nulla a che vedere con i sistemi anni Ottanta che si usavano al chiuso né tantomeno con il softair o il paintball, che sono due sport relativamente pericolosi tanto da richiedere l’uso di maschere e pro-

tezioni per viso e corpo». Non mancano ovviamente i format più classici come il Cooking Class, l’attività di cucina, il mondo del cinema e teatro con lo Spot d’Autore, o il Lego Building, un tuffo nel lontano passato di bambino per giocare con i famosi mattoncini colorati. «Realizziamo circa sessanta eventi l’anno – spiega Elti – concentrati in periodi relativamente brevi, si lavora molto nei mesi di settembre e ottobre, dicembre, gennaio, maggio e giugno. Questo vuol dire che in quei mesi, lavorando in tutta Italia, ci muoviamo su tutto il territorio. Solo così riusciamo a garantire la professionalità necessaria per la realizzazione di eventi impeccabili». Con le agenzie, TeamBuilding.it, lavora da sempre in sinergia occupandosi di rendere in termini pratici i concept e la linea di comunicazione dell’evento, in modo che arrivi al cliente un progetto unico e coerente, con attività di team building personalizzate. Per i clienti, invece, la garanzia di una grande professionalità, ricercata di originalità e un’assistenza completa in tutto il processo di costruzione dell’evento.

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Sono oltre cinquanta le attività proposte da TeamBuilding.it, dalle investigazioni in stile Csi alle Cooking Class fino ad arrivare agli eventi in pista, coordinati dal reparto di guida sportiva, sicura e acrobatica. Nella pagina accanto in basso, Daniele Elti, socio fondatore con Antonio Chesti di TeamBuilding.it

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Inno al made in italy Un’impresa italianissima, cresciuta attraverso investimenti e strategie efficaci, celebra un quarto di secolo di attività: Veratour è oggi tra i leader nell’affollato settore dei tour operator A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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ono passati 25 anni esatti dal lontano 1990, quando la famiglia Pompili fondò uno dei tour operator italiano più attivi e di successo nel segmento villaggi. Veratour, marchio cento per cento italiano affermatosi nel tempo grazie anche ai fortunati villaggi Veraclub, spegnerà quest’anno 25 candeline, fiera e orgogliosa di aver fatto viaggiare e sognare almeno tre milioni di persone. Una società solida che è cresciuta costantemente sia in termini di volume d’affari sia di ricavi finali, grazie a un marchio dal sapore italiano che fa dell’attenzione ai dettagli un punto di partenza imprescindibile da cui partire per trovare la dimensione del proprio divertimento, con un’animazione gradevole e

non invadente, una cucina curata da chef selezionati e un’assistenza presente e discreta. «Se il core business è costituito principalmente dai villaggi Veraclub in destinazioni classiche come Messico, Caraibi e Mediterraneo, negli ultimi anni Veratour ha speso molte energie per sviluppare un’altra tipologia di prodotto rappresentata dai gruppi, dagli incentive e dai viaggi con voli di linea, che abbinano tour culturali a destinazioni prettamente balneari», racconta Antonella Magnasco, sales quality manager di Veratour. «La divisione fino a ora ha raggiunto un aumento di volumi del quaranta per cento nell’arco dell’ultimo triennio, grazie anche alla scelta di lavorare sempre e solo con le agenzie di viaggi o le incentive house». Ma le novità non finiscono qui. Per intercettare e soddisfare le esigenze di una clientela medio-alta come gli uomini d’affari, che richiede una qualità di servizi più elevata e di respiro marcatamente internazionale, sono nati i VeraResort International, strutture di categoria quattro o cinque stelle che, pur inserite in un contesto mondiale, sono caratterizzate da un’identità italiana nei settori chiave della cucina, dell’assistenza e dell’animazione con un controllo diretto degli standard qualitativi. Il segreto di un successo così consolidato? «Senza dubbio passa per l’innalzamento del livello qualitativo e l’introduzione di continue novità – continua Magnasco –, Veratour non delude le aspettative e per l’estate 2015 sono in programma nuove aperture Veraclub nel mondo: quest’anno apriremo a maggio una nuova struttura a Bodrum in Turchia, ad agosto il primo villaggio italiano in Giamaica e a dicembre a Varadero, Cuba». indirizzi a fine rivista

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La natura è protagonista Charme, atmosfere fiabesche e il richiamo di una natura che si manifesta in tutta la sua maestosa bellezza. Bled, nelle Alpi slovene, è un vero e proprio set, insieme ai Sava Hotels & Resorts, dove incentive ed eventi prendono vita A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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led è un’affascinante località delle Alpi slovene caratterizzata da un suggestivo castello, il più antico del Paese, avvolto da un’atmosfera da fiaba. Qui la natura si offre in tutta la sua maestosità: grazie al suo lago, tra i più belli d’Europa, con al centro una pittoresca isola, e alle alte cime montuose che lo circondano, innevate d’inverno e verdi d’estate. Ambienti dotati di grande forza vitale, capaci di imprimersi nei ricordi sottoforma di intense sensazioni. E proprio il rispetto della natura e la volontà di preservarla sono alla base dell’impegno sottoscritto da Sava Hotels & Resorts a beneficio della sostenibilità ambientale. Impegno che il Gruppo condivide con quanti scelgono Bled quale sede per congressi, eventi, incentive e team building. Una scelta di sensibilizzazione alla responsabilità sociale, che si riverbera su clienti e partner. EVENTI GREEN Nei Sava Hotels & Resorts è davvero possibile organizzare eventi green. Nelle strutture del Gruppo si ricicla il cinquanta per cento

dei rifiuti annuali, si riducono di anno in anno i consumi energetici e di acqua e si favoriscono partner e fornitori locali. Si utilizza acqua naturale con un contenuto ridotto di carbonio e una linea di prodotti chiamata Green for a better tomorrow. Le sale congressi sono, ove è possibile, illuminate da luce naturale e climatizzate in armonia con la natura, ovvero con una temperatura leggermente inferiore in inverno e superiore in estate. Un microclima ottimale che favorisce la partecipazione attenta agli eventi. Anche la mobilità è verde. I Sava Hotels & Resorts offrono 634 stanze distribuite su sei hotel d’eccellenza, con una vasta gamma di servizi turistici e attività per il golf, 26 sedi congressuali e 12 ristoranti. Le distanze tra gli hotel e le sedi per eventi non superano i 450 metri e sono tutte percorribili a piedi, per godere appieno del panorama e dell’aria incontaminata. Nel solco dell’amore per la natura è anche l’iniziativa Herbal Garden, con la quale si invita la clientela aziendale a contribuire a piantare un seme in una pentola di terracotta e coltivare le erbe aromatiche che gli chef utilizzeranno nei loro piatti. I clienti sono invitati a ritornare per visitare il loro giardino o raccogliere le erbe, e farsi così ambasciatori di un messaggio improntato alla responsabilità sociale, contribuendo a rendere Bled ancora più verde.

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Il fascino irresistibile di Bled, località splendida in tutte le stagioni, incastonata tra le Alpi slovene e affacciata su un lago cristallino, fa da quinta d’eccezione all’offerta dei Sava Hotels & Resorts, che offrono al Mice 26 spazi congressuali e un totale di 634 camere

L’OFFERTA DI SAVA HOTELS & RESORT

L’AVVENTURA È OUTDOOR Situata nel cuore dell’Europa, e facilmente raggiungibile dall’Italia, Bled è da sempre un rinomato centro turistico e congressuale, dove approfittare di una miriade di opportunità, tutte comodamente a portata di mano, per attività outdoor, per post congress e team building, sport e tempo libero in armonia con la natura, in tutte le stagioni dell’anno. Si va dallo sci al trekking, dal golf al nuoto, dal rafting al canyoning, dal kayak alle gite in barca – la tradizionale “pletna” –, dall’equitazione al parapendio e al paracadutismo, dalle giostre medievali alle serate al casinò, dagli itinerari storico culturali alle

A Bled Sava Hotels & Resort riunisce complessi termali, campi da golf, centri wellness e sei alberghi dalle tre alle cinque stelle lusso: l’Hotel Golf e l’Hotel Park, entrambi quattro stelle, il Grand Hotel Toplice, l’unico cinque stelle della città, membro degli Small Luxury Hotels of the World, e ulteriori tre hotel a tre stelle, il Savica il Jadran e il Trst. In totale, oltre mille posti letto e 26 sale meeting, tutte dotate

delle migliori tecnologie e di vista sul lago, per una superficie complessiva di oltre tremila metri quadri. All’occorrenza, inoltre, le principali sale disponibili – la Jupiter da 350 posti presso l’Hotel Golf e la Grand Hall da 270 del Toplice – possono essere abbinate all’elegante Festival Hall cittadina, sede di congressi internazionali, esposizioni, concerti e spettacoli con capienza fino a 514 ospiti.

esperienze enogastronomiche, dai percorsi e picnic nel verde fino alle proposte per il relax e il benessere in rinomati e attrezzati centri termali. E ancora tennis, calcio, basket e pallavolo; gite in bicicletta e in mountain bike, escursioni, immersioni subacquee, pesca, sci, racchette da neve, snowboard, slitta (anche d’estate, con vista panoramica su Bled) e pattinaggio. indirizzi a fine rivista

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VIAGGI INCENTIVE Maloja Palace Hotel  Maloja (Svizzera) Numero totale camere: 185 (50 suite, 35 doppie, 100 sport lodge – camere basic) | Ristoranti: 1 | Posti: 450 a banchetto | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 300 posti a teatro e 650 a buffet | Capienza sala minore: 35 posti a teatro | Saletta segreteria | mq di aree espositive: oltre 1.000 | Possibilità organizzazione post congress

Un maestoso resort alpino Nel cuore delle Alpi svizzere, a due passi da St. Moritz, l’elegante Maloja Palace Hotel coniuga alla raffinata ospitalità proposte divertenti per incentive e team building a contatto con la natura e all’insegna di sport e benessere A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

© Matteo Pellegrini

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l panorama è di quelli che lasciano il segno: dalle ampie vetrate della spaziosa hall, scandita da alti soffitti decorati a stucco e imperiose colonne in marmo, lo sguardo si perde nel bianco dell’innevata vallata dell’Engadina. Siamo nel cuore delle Alpi svizzere, a pochi chilometri di distanza dalla rinomata St. Moritz, nel maestoso complesso alberghiero in stile neorinascimentale del Maloja Palace Hotel. Comodamente seduti su morbidi sofà, ci godiamo un momento di relax prima di ributtarci sulla pista da sci, una delle più importanti piste di fondo dell’Engadina, situata immediatamente a lato dell’hotel, mentre la pista dello ski lift del Piz Aela è facilmente raggiungibile a piedi. Legno e pietra sono i materiali dominanti. Uno scenografico sca-

lone conduce ai piani superiori, dove sono ubicate eleganti camere di design, dalle cui finestre lo sguardo si allunga, ancora una volta, fin sulla magnifica veduta del lago di Sils o sulle sublimi vette circostanti. L’intero complesso alberghiero, costituito dal Maloja Palace e dal Maloja Club House, offre in totale cinquanta nuove confortevoli suite, tutte dotate di angolo cottura, e 35 camere doppie, ottimamente equipaggiate e rifinite con materiali naturali, come i caldi pavimenti in legno massello. IL VALORE DELL’ECOSOSTENIBILITÀ Era il 1884 quando il Maloja Palace Hotel, costruito dal conte De Renesse, venne inaugurato. Da allora ha rappresentato il luogo di ritrovo di illustri personaggi e di esponenti di spicco dell’alta aristocrazia, che qui amavano trascorrere le vacanze coniugando il piacere di una natura incontaminata con quello del relax e dello sport all’aria aperta. Nel 2006, dopo alterne vicende, l’hotel venne acquistato dal marchese Amedeo Clavarino con l’intento di restituirlo all’antico splendo-

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Incastonato in uno splendido scenario naturale, il complesso del Maloja Palace Hotel offre alla meeting industry cinque sale convegni, la principale da trecento posti

re, ricreandone per i propri ospiti l’atmosfera ricercata e allo stesso tempo familiare. Il progetto di ristrutturazione dell’hotel, intrapreso nel 2008, ha riservato particolare attenzione proprio all’aspetto ambientale e all’utilizzo di materiali ecosostenibili. In un contesto piacevole, attento al relax e all’equilibrio psicofisico, anche il cibo è ispirato dagli stessi principi e, a partire dalla colazione, è possibile scegliere alimenti biologici. TEAM BUILDING E INCENTIVE IN OGNI STAGIONE In un simile contesto, a oltre 1.800 metri di altitudine, circondati dallo spettacolo della natura, è possibile organizzare attività outdoor, incentive e team building sempre diversi e stimolanti, in ogni stagione dell’anno. Dalle lezioni di sci con maestri dedicati alle innumerevoli competizioni sportive che vedono la neve protagonista assoluta, proprio grazie alla posizione dell’hotel, al centro delle piste di sci alpino e di fondo. Ma non è tutto. La proprietà dell’albergo, infatti, comprende ben 12 ettari di terreno, che si estende fino al pontile sul lago di Sils, tra i più grandi dell’alta Engadina e paradiso per gli amanti della barca a vela, del canottaggio e della pesca. E nella bella stagione è inoltre possibile utilizzare i campi da tennis poco distanti dall’albergo. E dopo una giornata di rinvigorente attività all’aria aperta, non si può non lasciarsi sedurre dal tepore di una sauna o dalle piacevoli coccole che ci attendono nell’area benessere dell’hotel, a disposizione degli ospiti ed equipaggiata con sauna, bagno turco e docce multifunzionali. L’area include anche una palestra e un servizio massaggi. Anche per quanto riguarda gli spazi per eventi, la scelta al Maloja Palace è ampia e diversificata.

A partire dalla grande Ballroom dell’hotel: attrezzata per ospitare incontri e conferenze, è la cornice perfetta per ogni tipo di evento improntato al fasto e all’esclusività. Le Dining room possono invece ospitare cene di gala e banchetti; mentre per piccoli meeting, cene private e incontri ristretti sono disponibili la sala Corvatsch o il ristorante Stüva, caratterizzati da un’atmosfera più intima e accogliente. Tutte le sale nel loro complesso possono accogliere dai piccoli eventi con poche persone a eventi in grado di coinvolgere fino a mille ospiti. indirizzi a fine rivista

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Paradiso a cinque stelle Il fascino irresistibile di Mauritius e Maldive si completa con il lusso luminoso e frizzante delle strutture firmate LUX* Resorts & Hotels: per la meeting industry che non vuole smettere di sognare A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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ell’immaginario comune, il viaggio incentive è legato a destinazioni da sogno, esclusive e incontaminate. Non stupisce, allora, che tra le scelte più gettonate ci siano isole meravigliose come Mauritius o le Maldive; ma perché il viaggio sia davvero memorabile, alla magia del paesaggio serve il tocco elitario di una location di lusso, dove gli ospiti siano avvolti da atmosfere indimenticabili e i loro sensi coccolati da servizi personalizzati. E proprio lusso e proposte tailor-made sono gli elementi che caratterizzano le strutture targate LUX* Resorts & Hotels, il cui fiore all’occhiello, il LUX* Belle Mare – bellissimo

complesso sulla costa orientale di Mauritius – è stato recentemente riaperto con un upgrade a cinque stelle lusso dopo un restyling totale, con un nuovo concept che si riverbera in ambienti unici e avvolgenti. Immerso nella frescura degli splendidi giardini, il LUX* Belle Mare propone un nuovo concetto di lusso, frizzante e glamour, che si respira non solo negli spazi comuni (completamente rinnovati) ma anche nelle 174 suite, tutte vista mare e dotate delle ultime tecnologie (come l’impianto stereo ad alta fedeltà per ascoltare la musica dai propri dispositivi attraverso il bluetooth e il LUX* Valet, un mini iPad di cui è dotata ogni camera) e nelle 12 magnifiche ville, con piscina privata riscaldata e servizi in esclusiva. Glamour ed esclusività anche per la proposta gastronomica del resort che, accanto al ristorante principale, il M.I.X.E, con corner di live cooking e posto per 250 commensali, offre agli ospiti la scelta tra diverse atmosfere: i profumi delle spezie

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indiane dell’Amari, guidato dallo chef stellato Michelin Vineet Bhatia, gli aromi creoli del Mari Kontan, con scenografica rhumeria (con 112 etichette tra cui scegliere, è il posto perfetto per un rhum tasting contest), i sapori cinesi del Duck Laundry e quelli mediterranei del Beach Rouge, una location che cambia atmosfera e colori nelle diverse ore del giorno: all’insegna dell’azzurro-oceano durante la giornata, per pranzi informali – ma anche, privatizzandola, per colazioni au bord de mer – e nei toni accesi del rosso alla sera, per cene pies dans l’eau. E poi, ancora, il KBar, dove far tardi la sera bevendo una buona birra – il locale ha il proprio microbirrificio – o partecipando a una cocktail competition. COSTELLAZIONI DI LUSSO Se il LUX* Belle Mare è l’ammiraglia del Gruppo, LUX* offre a Mauritius altre strutture di raro fascino, tutte posizionale su spiagge da favola, come il LUX* Le Morne – alle pendici del massiccio omonimo, protetto dall’Unesco –, splendido boutique hotel sulla costa occidentale, perfetto per piccoli gruppi top level. Spostandosi sulla costa settentrionale, si incontra il LUX* Grande Gaube, cinque stelle affacciato su tre splendide baie, che dà alla meeting industry la possibilità di allestire i momenti lavorativi anche nel verdissimo giardino, grazie a eleganti tensostrutture in grado di accogliere fino a trecento delegati, e la conquista con i sapori dei suoi sei ristoranti. Sulla costa meridionale, invece, il Mice può alloggiare al Tamassa, all inclusive resort dall’atmosfera dinamica, vivacizzata dalla presenza dell’unico night club nel sud dell’isola. Di fronte alla costa sudorientale di Mauritius,

si trova un altro unicum firmato LUX*, l’Ile des Deux Cocos, l’isola privata del Gruppo, nell’area marina protetta di Blu Bay, ideale per meeting esclusivi, cene, team building e special event, ma anche per originali welcome drink (è a soli dieci minuti dall’aeroporto). Non si può non ricordare la breve distanza che divide Mauritius da un’altra isola da sogno, Reunion, dove il Mice può soggiornare al LUX* Ile de la Reunion, cinque stelle dotato di sei sale meeting. Ma anche le Maldive non hanno certo bisogno di presentazione e neppure LUX* Maldives, raggiungibile in 25 minuti di idrovolante dall’aeroporto di Male – dove gli ospiti hanno a disposizione una raffinata lounge privata – e dotato di una modernissima sala convegni fino a novanta persone, 194 splendide ville e sette raffinati ristoranti. LIGHTER AND BRIGHTER Nomen omen dicevano i latini: il destino è nel nome. E non potrebbe esserci proverbio più vero per questo gruppo alberghiero top di gamma, che porta nel nome la parola luce – lux in latino – e che si fa portabandiera di un concetto di lusso luminoso, spumeggiate ed ecosostenibile, imprevedibile nei dettagli ma rassicurante nei “must have”. Concetto di recente approdato anche in Cina, dove la catena ha inaugurato, lo scorso settembre, il primo di otto boutique hotel – LUX* Lijiang, nel cuore antico della città omonima protetta dall’Unesco – che andranno a costituire la LUX* Tea Horse Road e che nel 2016 caratterizzerà LUX* Al Zorah, nell’Emirato Arabo di Ajman.

1 / La splendida Ile des Deux Cocos 2 / Il coloniale LUX* Ile de la Reunion 3 / Una panoramica del LUX* Le Morne 4 / La piscina del LUX* Belle Mare 5 / Il ristorante della spiaggia del LUX* Ile de la Reunion 6 / La junior suite, la camera base, del LUX* Belle Mare

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I grandi eventi cambiano pelle I large events cambiano faccia: sempre più social, sempre più complessi e coinvolgenti, sempre più legati al tessuto urbano. Per questo le agenzie hanno bisogno di farsi ascoltare da clienti e istituzioni MATTEO ROCCA

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rima di tutto, un’avvertenza: parlare di grandi eventi nel panorama Mice attuale non è affatto anacronistico, e bisogna stare in guardia contro il facile luogo comune secondo cui “i grandi eventi, ormai, non li fa più nessuno”. È ovvio, ed è sotto gli occhi di tutti che una fase di contrazione economica globale che dura da ben sette anni – un arco temporale dal sapore quasi biblico – abbia cambiato le carte in tavola, costringendo

chiunque a imparare a fare di più con meno, e abbia reso il mercato più impervio: ma non lo ha di certo annullato. I grandi eventi, perciò, esistono e resistono, così come esiste e resiste il viaggio incentive, tema dell’altra cover story di questo numero di Meeting e Congressi: sono pietre miliari della comunicazione e della vita di imprese e organizzazioni, e perciò permangono, trasformandosi e riadattandosi alle nuove condizioni ambientali. Il concetto di “resilienza”, del resto, è diventato quasi abusato nel mondo della formazione, ma come tutti i tormentoni deve il suo successo al fatto di essere oggettivamente attuale. Attenzione ai luoghi comuni, perciò. Duecento anni fa, Giacomo Leopardi riportava nel suo Zibaldone la lettera di un tale, che

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GRANDI EVENTI ben due secoli prima (nel 1683) diceva: “Egli è pur certo che l’ordine antico delle stagioni par che vada pervertendosi. Qui in Italia è voce e querela comune che i mezzi tempi non vi son più”. Pare insomma che le mezze stagioni non si siano più viste da un bel pezzo. O non sarà piuttosto che il rimpianto del passato è diventata un’abitudine nazionale dura a morire? Piuttosto che proclamare la fine di questo o di quel fenomeno, quindi, la cosa più utile rimane quella di chiedersi com’è cambiato quello stesso fenomeno per adattarsi all’oggi. Intendiamoci: il cambiamento climatico non è uno scherzo, la crisi nemmeno, ma proprio per questo la nostra storia è una storia di adattamenti. UN EVENTO PER COINVOLGERLI TUTTI I grandi eventi, dicevamo, esistono ancora. Ma quando, e a che condizioni? Quando per un’impresa diventa strategico declinare un’iniziativa di comunicazione a beneficio di un ampio pubblico? Ci sono occasioni migliori di altre (il lancio di un nuovo prodotto piuttosto che una convention celebrativa)? Ci sono target migliori di altri (conviene di più il grande evento b2b o quello b2c)? Ci sono format più convenienti di altri (un evento ibrido, un evento di più giorni, uno show da stadio)? Il vantaggio maggiore che le imprese cercano quando progettano o commissionano un grande evento sembra essere proprio quello di coinvolgere più stakeholder e ottenere più obiettivi con un’unica mossa, e con un unico oculato investimento. Come insegnava il Signore degli Anelli: un unico evento per coinvolgerli tutti. Ne abbiamo parlato con Andrea Francisi, chief operating officer di Filmmaster, che ci conferma l’esistenza di un vero e proprio orientamento in questa direzione: «Oggi i brand vogliono massimizzare e ottimizzare il loro investimento, ottenendo più risultati e coinvolgendo diversi pubblici con un’unica manifestazione. L’evento rimane l’elemento centrale, ma i briefing di partenza sono sempre più aperti, con molti più obiettivi da raggiungere, e per questo tanto più complessi». Un ottimo esempio è quello dell’evento che Filmmaster ha realizzato nel 2014 per Ford Transit in occasione del lancio della nuova gamma di furgoni: una kermesse b2b svoltasi a Barcellona e durata quasi due mesi, che però, come spiega Francisi, ha avuto una valenza diversa da quella di un normale lancio di prodotto: «In realtà si è trattato di due grandi eventi in uno, uno per la stampa di settore, con circa 700 media coinvolti, e uno per gli oltre duemila dealer. Tradizionalmente, l’azienda faceva due eventi separati per questi due pubblici, stavolta la strategia è stata diversa, proprio per ottimizzare e puntare al massimo coinvolgimento possibile. Inoltre, grazie all’uso dei social, questo stesso evento ha avuto una notevole risonanza anche all’esterno, generando un numero di

contatti che fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile per la presentazione di una nuova linea di veicoli commerciali». Un altro esempio citato da Francisi è la convention Emea di New Holland, il brand produttore di macchine agricole e di movimento terra, svoltasi a Roma: «Anche in questo caso si trattava di un grande evento rivolto a un ampio pubblico interno, circa 1.400 ospiti provenienti da 12 Paesi diversi, che però nella sua fase conclusiva, cioè la cena di gala con uno show tenuto nel celebre Teatro 5 di Cinecittà, è diventato social, generando quindi anche una buona visibilità esterna». Veniamo poi a un grande evento celebrativo, rivolto però stavolta principalmente ai consumatori: i festeggiamenti per il 50° anniversario di Nutella, tenutisi l’anno scorso nelle due location di Alba – città natale del prodotto – e di Napoli, con un gran concerto finale in piazza del Plebiscito a cui hanno assistito circa 200.000 persone, trasmesso anche in streaming sul web, ampliando così ulteriormente il numero di contatti. «In questo caso abbiamo una grande celebrazione che nasce espressamente in ottica b2c, ma che per l’importanza della ricorrenza, le dimensioni dell’evento e l’impatto mediatico, ha avuto una forte risonanza anche a livello interno», spiega Francisi.

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ANDREA FRANCISI chief operating officer di Filmmaster «Oggi i brand vogliono massimizzare e ottimizzare il loro investimento, ottenendo più risultati e coinvolgendo diversi pubblici con un’unica manifestazione. L’evento rimane l’elemento centrale, ma i briefing hanno molti più obiettivi da raggiungere, e per questo tanto più complessi»

IL GRANDE EVENTO È SOCIAL L’utilizzo dei social media appare ovunque decisivo: dagli hashtag creati per twittare la diretta di un evento e tenere aggiornati i partecipanti, ai contenuti condivisi su Facebook, ai concerti e agli show ripresi su Youtube, appare evidente che ogni grande evento non può non essere anche un grande evento 2.0. «La strategia social è fondamentale perché consente di estendere la portata dell’evento, facendo teasing prima, comunicando

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PAROLA D’ORDINE: RESILIENZA

Il vocabolario la definisce come “La velocità con cui una comunità (o un sistema ecologico) ritorna al suo stato iniziale, dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che l’ha allontanata da quello stato”. Il concetto, preso in prestito dalle scienze fisiche,

ha conosciuto un ampio uso in ambito formativo, per ovvi motivi: sviluppare la capacità di resilienza, per gli individui come per le organizzazioni, è un vantaggio competitivo non da poco nei periodi in cui le “perturbazioni” si fanno più frequenti.

durante e facendo follow up dopo, e i contatti generati online - le condivisioni, i like, i tweet - per i brand sono indubbiamente un valore», conferma il chief operating officer di Filmmaster. «In linea generale diventa sempre più importante coinvolgere anche tutte quelle comunità online, i blogger, gli youtubers e via dicendo, che dialogano e producono contenuti spesso di grande qualità in relazione ai brand e a questo o quel segmento di mercato». Riassumendo, potremmo dire che a fronte di un investimento medio che – parlando in generale – si è andato riducendo, ecco che vengono utilizzate altre leve per migliorare e ottimizzare il ritorno, coinvolgere più pubblici e creare un positivo “effetto onda” che moltiplica la visibilità dei messaggi, e in definitiva rafforza l’immagine dei brand protagonisti, che attraverso i grandi eventi compiono una strategica e complessa operazione di PR. Il grande evento è quindi sempre meno “logistico” e sempre più integrato in un media planning generale. DAVIDE VERDESCA Ceo e Coo di Sinergie Group «Chiediamoci cosa intendiamo con b2b e b2c. Oggi se ne fa un uso improprio a mio parere. Se un’azienda organizza un evento pubblico, ad esempio un concerto in piazza, e invita tutta la città, non è b2c, ma “b2b aperto al pubblico”»

IL RUOLO CONSULENZIALE DELLE AGENZIE La strategicità della communication by events si conferma sempre attuale, a dispetto delle contingenze e anzi a maggior ragione, secondo Davide Verdesca, Ceo e Coo di Sinergie Group: «La comunicazione è un processo di influenzamento reciproco, pertanto anche solo il fatto di dire qualcosa, fosse pure di poco conto, è fondamentale a dare continuità alla propria immagine e, conseguentemente, alla propria esistenza sul mercato. Comunicare significa mettersi un po’ in vetrina. In un momento in cui gli altri per ristrettezze, crisi o fattori limitanti evitano di comunicare, chi lo fa ottiene un vantaggio doppio: visibilità e “uscita dal coro”. Ci si eleva sulla concorrenza e si stabilisce un rapporto privilegiato con i propri potenziali clienti. Ovviamente è vero che “comunicare bene, fa bene”, come si diceva una volta; ma oggi io direi che “comunicare, fa meglio che tacere”». Per le agenzie di eventi questo comporta la necessità di un’evoluzione, o comunque di un adeguamento organizzativo per presidiare sempre meglio il campo della comunicazione, uscendo dallo schema rigido e ormai obsoleto secondo cui un grande evento è anzitutto una questione logistica. Verdesca conferma inoltre il ruolo che il digital ha ormai saldamente assunto all’interno del mix: «In Sinergie ci siamo attrezzati con un reparto MarCom che oggi è una risorsa preziosa e molto apprezzata. In questo momento è strategico saper integrare tutti gli strumenti utili a comunicare. Live e digital devono sempre più andare avanti in sincrono, vivere una vita comune fatta di specchio e doppio, lancio e rilancio, amplificazione uno dell’altro, per ottimizzare il risultato atteso». Al di là della forma finale dell’evento, che ovviamente rispecchia la strategia elaborata dall’agenzia e dal committente, il nocciolo della questione sta proprio nel tipo di rapporto tra cliente e professionista della comunicazione. «Non esiste una ricetta unica. Dipende tutto dal target, dagli obiettivi reali e finali dell’azienda, dal posizionamento concreto e da

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GRANDI EVENTI quello presunto. L’agenzia in questo acquista sempre più un ruolo centrale che esula da quello del mero esecutore per diventare davvero un consulente strategico in funzione della destinazione e dello scopo finale», spiega Verdesca. «Il segreto vero è imparare a usare l’agenzia in veste consulenziale, prima che il problema sorga. Mi piacerebbe che le agenzie venissero coinvolte fin dalla stesura dei briefing, con un rapporto fiduciario di analisi dei bisogni strategici. Un po’ come succede con la formazione o il legal: si chiede il supporto al trainer in fase di elaborazione del progetto, come all’avvocato prima della stesura o della firma del contratto. Per evitare di averne bisogno dopo, a firma ormai depositata!».

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QUESTIONE DI TARGET Tornando a parlare nello specifico di eventi di comunicazione, Verdesca fa un’interessante precisazione sui target dei grandi eventi: «Chiediamoci cosa intendiamo con b2b e b2c. Oggi se ne fa un uso improprio a mio parere. Parliamo di b2c solo perché l’evento è “di piazza” oppure perché realmente il cliente è il destinatario finale dell’evento? Perché se un’azienda organizza un evento pubblico, ad esempio un concerto in piazza, e invita tutta la città, non è b2c, ma “b2b aperto al pubblico”. Quindi il b2c vero oggi è relegato a pochi casi per quanto riguarda le agenzie, e cioè a quegli eventi in cui chi fruisce del servizio è colui che paga quel servizio, come ad esempio una mostra d’arte, in cui il cliente finale paga il biglietto con rischio d’impresa di chi ha pensato all’evento stesso, contattato galleristi e proprietari, deciso la comunicazione per attirare pubblico. Ciò detto quindi, la differenza è nel target e nelle modalità di engagement. La progettualità e la realizzazione sono sempre le stesse. Grande impegno, grande professionalità, grande puntiglio nell’analisi e nella finalizzazione operativa e soprattutto grande attenzione nella gestione del budget perché – soprattutto nel b2c – chi finanzia l’evento non può contare su extrabudget al business plan; infatti quando l’organizzatore sbaglia il business plan ne risponde in diretta».

UNO SGUARDO AL FUTURO Un doveroso accenno all’imminente Expo 2015, che lascerà in dotazione a Milano nuove aree pensate appositamente per ospitare grandi eventi. Il Ceo e Coo di Sinergie non nasconde però la sua perplessità sul futuro dell’area dell’Esposizione. «È vero: Expo 2015 lascerà grandi strutture in dotazione. E poi? Cosa ce ne faremo? Dove sono posizionate? In un’area esterna alla città, in una location dove abbiamo dovuto creare mezzi di trasporto e stazioni per arrivare, in una location di cui non conosciamo il futuro o la destinazione d’uso finale. Se facciamo un’analisi di merito costi/benefici di project management: ne valeva la pena? Poteva essere realizzato meglio? Mi chiedo cos’abbia l’area Expo in più del MiCo. MiCo non aveva forse la stessa aspettativa per gli eventi congressuali? Non era nato per gli stessi scopi? Grandi congressi internazionali da portare a Milano, grandi convention. E poi sappiamo tutti com’è andata e come va: i grandi congressi li vince Torino come destinazione, con un Convention bureau che funziona alla grande e sa attirare e ospitare migliaia di medici, sportivi, etc. di volta in volta. Perché ha capacità ricettiva, comodità di spostamento, costi accettabili. Esattamente come Barcellona, Londra, Berlino. Io non credo che Milano avrà un grande futuro per ora». Un’analisi amara ma lucida: il ruolo strategico svolto dal Convention bureau fa la differenza tanto quanto la sostenibilità dei costi, e su questo Milano ha ancora tanto da imparare – e non soltanto dall’estero –, ma anche dalla “cugina” piemontese: «Quando in una città il transfer aeroporto/centro in taxi costa più di un volo per le principali capitali europee, significa che qualcosa non funziona a livello strutturale. Per questo mi auguro, a livello personale e come imprenditore che opera su Milano, che ci sia un ben più alto commitment politico di quello avuto fino ad oggi; perché Milano possa presto davvero gareggiare e vincere con le sue pari in Europa, da Berlino a Barcellona, da Londra a Parigi; o anche solo Torino».

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Prepararsi ai grandi eventi Roma e Milano guardano già al futuro: il mercato internazionale dei large events apprezza l’immagine delle location italiane, ma per essere davvero competitivi occorre fare un deciso salto di qualità MATTEO ROCCA

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un soffio dal tanto atteso calcio di inizio della partita di Expo, è il momento di tornare a parlare di grandi eventi: l’associazione potrebbe apparire scontata, ma se ci mettiamo in prospettiva il discorso può farsi più interessante. Quello che ci interessa approfondire in questa sede è che cosa accadrà dopo il fischio finale dell’Esposizione: dopo essere stata per sei mesi al centro di un evento mondiale e unico nel suo genere, l’Italia saprà catalizzare questa opportunità per continuare ad attrarre grandi manifestazioni – istituzionali e corporate – a loro volta capaci di coinvolgere un pubblico di massa? Senza voler fare un torto a nessun’altra destinazione italiana, è evidente che per storia, infrastrutture, numeri e immagine

sono soprattutto due le “teste di serie” che sono chiamate a competere a livello internazionale sul mercato dei large events: Roma e Milano. Le due capitali d’Italia, quella storico-politica e quella economico-finanziaria, protagoniste di un dualismo culturale che talvolta assume i tratti di una rivalità, come accade spesso a certe coppie di attaccanti convocati in nazionale: ed è anche bello giocare e ironizzare sulle differenze, per evitare che si sedimentino in luoghi comuni, basta non dimenticare il fatto che poter schierare due fuoriclasse invece che uno solo è una ricchezza, e non certo un limite. Per ragioni diverse e in modo diverso, Milano e Roma sono da sempre degli straordinari poli di attrazione per i grandi eventi, e se Expo 2015 è certamente una sfida e un vero esame di maturità per la prima, è altrettanto vero che i prossimi mesi saranno decisivi anche per la seconda. L’Esposizione lascerà in dote al capoluogo meneghino una nuova immagine internazionale e un capitale di location e infrastrutture tarate

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GRANDI EVENTI apposta per accogliere milioni di turisti e viaggiatori d’affari: una dotazione tecnica che andrà tenuta in moto, riconvertita e alimentata nel tempo per evitare il fatidico effetto “cattedrale nel deserto”. Spesso la colpa non è tanto della cattedrale quanto di una cattiva irrigazione. Dal canto suo, Roma ha ribadito negli scorsi mesi il suo ruolo di sede per gli eventi istituzionali ospitando ben due summit mondiali uno dietro l’altro, quello della FAO (novembre 2014) e quello dei Nobel per la Pace (dicembre 2014), e questi sono sicuramente ritmi da grande hub globale; intanto la città si avvia a dotarsi di un nuovo centro congressi (la famosa “Nuvola”), mentre sta prendendo corpo la sospirata terza linea della metropolitana e si ricomincia a parlare di una candidatura per le Olimpiadi del 2024. Certo, ci sarebbe molto da dire su entrambi i fronti per i ritardi, le polemiche, i costi lievitati e gli intoppi che hanno caratterizzato i vari cantieri: ma al di là delle inefficienze, su cui è giusto essere obiettivi, ci sono anche dei motivi di ottimismo. VOGLIA DI ITALIA La Dmc internazionale Pacific World ha recentemente pubblicato il suo Annual Destination Index Special Report sulle destinazioni più popolari per eventi e congressi, e… sorpresa: l’Italia è la meta Mice più amata in ambito Emea, davanti agli Emirati Arabi e alla Francia. Tra i plus, il report evidenzia un processo di “aggressive investment in new hotels in Rome (7%) and Milan (5%) in the last

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VISTE DA FUORI

Recentemente sia Milano sia Roma sono state protagoniste della serie di video curata dal NY Times, “36 Hours”: un breve compendio su cosa fare e dove andare per avere un’esperienza genuina dello spirito di una città, avendo a disposizione solo una giornata e mezza per esplorarla – come accade a un congressista o a un viaggiatore d’affari. Segno di una persistente attenzione del pubblico americano (e non solo) verso l’Italia come meta turistica nell’anno di Expo, questi video (facilmente rintracciabili online) sono un’utile cartina al tornasole per capire quali sono gli aspetti che attirano maggiormente l’attenzione del target internazionale, e risultano molto istruttivi anche per chi conosce a menadito entrambe le destinazioni. two years”, insieme al matrimonio tra Alitalia e Etihad che sembra aver reso più appetibile il Belpaese ai turisti provenienti dal ricco vicino Oriente. C’è un’evidente domanda in crescita che punta a essere soddisfatta prima che possa reindirizzarsi altrove, e una buona capacità attrattiva nei confronti di mercati in espansione (che hanno una gran voglia di investire). Notizia recentissima, ad esempio, è che il fondo sovrano del Qatar ha deciso di diventare proprietario unico del quartiere di Porta Nuova, quello con la torre UniCredit e il Bosco Verticale, che ha ridisegnato lo skyline milanese. Segno che l’Italia è reputata un buon investimento, e da qui a pensare a Milano o Roma come sedi ideali per un evento istituzionale o un grande congresso, il passo è breve. Non ci resta quindi che andare a vedere cosa è stato fatto e cosa resta ancora da fare per competere sul mercato. LA GRANDE SFIDA DELL’OSPITALITÀ Secondo Marco Jannarelli, presidente del Gruppo Next, l’aspetto su cui occorrerebbe anzitutto investire e progettare in modo nuovo e avveduto è quello legato alle infrastrutture, sia come spazi sia come ricettività alberghiera: «Direi che il ritardo del nostro Paese è anzitutto legato alle infrastrutture, sia come spazi sia come ricettività alberghiera. A Parigi, per fare un esempio, il Palais des congrès ha sopra di sé un grande hotel da mille camere, l’Hyatt Regency Paris

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MARCO JANNARELLI presidente del Gruppo Next «In Italia abbiamo un problema infrastrutturale: a Roma e a Milano gli hotel da mille camere non esistono; sono destinazioni che possono attrarre moltissimo, ma a livello internazionale restano per il momento un gradino al di sotto degli standard»

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LA NUVOLA DEI DESIDERI

La prima pietra è stata posata nel 2007, l’ultima era attesa entro l’anno ma più probabilmente se ne riparlerà nel 2016: il Nuovo Centro Congressi di Roma una volta completato si estenderà su una superficie di 58.000 mq e potrà accogliere fino a 7900 ospiti in seduta plenaria, con ulteriori spazi suddivisi tra l’auditorium all’interno della “Nuvola”, le grandi sale congressuali e le meeting room minori. Finora, purtroppo, l’opera firmata da Massimiliano Fuksas ha fatto parlare di sé prevalentemente per le polemiche legate alla sostenibilità dei costi di realizzazione e ai conseguenti ritardi nel progetto, ma per gli addetti ai lavori rappresenterà ugualmente, una volta completata, un gioiello strutturale in grado di elevare la competitività della capitale per i grandi eventi (e

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secondo recenti notizie sarà completato a breve grazie a un consistente intervento finanziario dell’Inail, l’Istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro). Anche l’hotel annesso, la “Lama”, offre numeri importanti – 439 camere, centro benessere, spa, area fitness, ristorante, bar, 4 sale meeting per 400 posti, parcheggio interrato e superficie complessiva di circa 29.000 metri quadrati – ma è ancora in cerca di un acquirente.

Etoile, e di fronte un secondo hotel con altre mille camere, Le Méridien: in questo modo in un’unica piazza, a Porte Maillot, è possibile ospitare con assoluta facilità un evento di proporzioni considerevoli. Diversamente da Parigi, a Roma e a Milano hotel da mille camere non esistono. La prima ha un fascino storico e artistico intramontabile, la seconda è la città della moda, del design, degli affari: sono destinazioni molto desiderabili, che attraggono moltissimo ma potrebbero fare ben di più, se i loro standard fossero almeno pari a quelli delle capitali europee». Un esempio di cosa voglia dire affrontare la sfida di un grande evento è offerto dalla grande convention Vodafone del 2013, di

cui Next Group aveva curato l’organizzazione: «In quell’occasione Vodafone ha riunito per la prima volta in un unico evento le divisioni Consumer, Business e Residential: 3.500 partecipanti per tre giorni. Per ospitare i lavori abbiamo scelto l’Auditorium Parco della Musica, una location egregia, benché progettata per grandi concerti e non per convention e congressi, con la Sala Santa Cecilia in grado di accogliere da sola quasi 2800 persone. Molto diverso invece il discorso dei pernottamenti, che abbiamo dovuto distribuire su ben 36 alberghi diversi». La differenza con Parigi e i suoi giga-alberghi da mille camere salta subito all’occhio. Certo, non bisogna dimenticare che la capitale francese ha una popolazione e una struttura urbana ben diversa da quella italiana, perché se i due comuni hanno all’incirca lo stesso numero di abitanti (e anzi, Parigi ha ufficialmente mezzo milione di residenti in meno rispetto a Roma, 2,7 contro 2,2 milioni) è pur vero che l’area metropolitana parigina nel suo complesso ne conta oltre undici milioni. Tuttavia 36 hotel sono davvero troppi, il circuito alberghiero romano in occasione di un grande evento si sovraccarica come se venisse sottoposto a una tensione eccessiva, e forse sarebbe davvero opportuno migliorarne la capacità. «Per la cena-evento finale abbiamo riservato in esclusiva lo Stadio Olimpico e poi lo Stadio dei Marmi per un grande evento musicale», prosegue Jannarelli, «dove si sono aggiunti anche i 5.000 clienti Vodafone che, attraverso un concorso, avevano vinto i biglietti per il concerto: è andato tutto benissimo, anche perché a fine settembre il tempo a Roma è eccellente, ma in caso di pioggia non avremmo avuto molte alternative logistiche». Il discorso sarà forse diverso quando verrà finalmente inaugurata la famosa “Nuvola” dell’Eur, ma per il momento sembra che toccherà aspettare almeno un altro anno. EXPO AL FOTOFINISH A proposito di cantieri, passiamo a Milano: una manciata di giorni ci separa dal kick off di Expo, che cade ad appena due settimane di distanza dal Salone del Mobile e dal Fuorisalone 2015. La città sarà di fatto il palcoscenico di un flusso continuo di eventi che la accompagneranno fino ad autunno inoltrato, anche se ora come ora a dominare è un sentimento di perplessità e incertezza rispetto allo stato di avanzamento dei cantieri. Questo non deve però far dimenticare un altro elemento critico, su cui il presidente di Next Group si sofferma: «Finora Expo è stata soprattutto un’occasione persa. Mi stupisce per esempio il fatto che già negli ultimi anni non si sia organizzato nessun

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HOTEL CASALEÈILLUOGOIDEALEPERAVEREUNSUCCESSOGARANTITO Il complesso del “Casale”, nell’entroterra marchigiano, a pochi chilometri dalla costa adriatica e dalla medievale Ascoli Piceno, è incastonato tra i colori delle cime appenniniche e quelli delle palme esotiche. La struttura è stata ricavata dal restauro di un antico borgo, preservandone l’elevato valore artistico. La location ideale per meeting, congressi, sfilate di moda, conferenze e team building. Dotato di 23 meeting room di diverse dimensioni e di un elegante auditorium in grado di ospitare fino 1.200 persone, inaugurato nel 2009. Tutti gli spazi sono equipaggiati con tecnologia di ultima generazione, per soddisfare qualsiasi richiesta.


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GAIA BURBA Ceo e fondatrice dell’agenzia romana Live Communication «Quando uno spettacolo come quello del Cirque du Soleil viene in Italia, va sempre in scena in edizione ridotta, non integrale: questo perché mancano le strutture adeguate per portare sul palco alcuni essenziali macchinari di scena. Rispetto all’estero, talvolta siamo ancora al di sotto di certi standard»

evento preliminare sui grandi temi dell’Esposizione, le risorse alimentari ed energetiche in primis. Non parlo di eventi di marketing, ma di eventi di contenuto che potessero coinvolgere il grande pubblico, e non solo quello di nicchia degli specialisti. La maggior parte delle iniziative di comunicazione legate a Expo sta nascendo adesso, alcuni paesi hanno chiuso la gara per la comunicazione e gli eventi del proprio padiglione solo poche settimane fa e questo ovviamente rappresenta un freno anche per molte aziende. Come Next Group stiamo lavorando a progetti di comunicazione per alcune importanti imprese che esporranno all’interno dei rispettivi padiglioni nazionali, ma a parte alcune eccezioni, gran parte delle iniziative sta partendo solo ora, il ritardo è generale e credo che assisteremo a un’implementazione in corso d’opera, man mano che l’Esposizione prenderà vita», conclude Jannarelli. Su Expo torneremo più avanti in questo numero di Meeting e Congressi per un ripasso generale e un aggiornamento sulle iniziative e le opportunità per il Mice, sia all’interno del sito dell’Esposizione sia all’esterno, in tutta l’area urbana di Milano dove si svolgerà il cosiddetto “Expo in Città”, che rappresenta un importante collaudo e un test di maturità per le infrastrutture del capoluogo lombardo dedicate agli eventi. VACANZE ROMANE Torniamo a Roma. La notizia della candidatura della capitale alle Olimpiadi 2024 è stata ripresa con sarcasmo e scetticismo dalla stampa britannica (segnatamente dal Guardian e dal Telegraph) e naturalmente sono scattate anche a livello nazionale le doverose valutazioni costi/ benefici. Senza volere né poter prendere un partito in questa sede – le candidature olimpiche sono un affair economicamente e politicamente complesso –, quello che qui ci interessa è la “fattibilità” di questa candidatura. I principali competitor a oggi si chiamano Parigi, Berlino, Doha, Boston: candidare Roma significa volerla mantenere agganciata al treno delle moderne capitali mondiali, con tutto ciò che questo comporta. Parlando più specificamente di grandi eventi, Gaia Burba, Ceo e fondatrice dell’agenzia romana Live Communication ribadisce che la città dovrebbe anzitutto colmare il suo gap di ricettività per quanto riguarda le camere di hotel: «Uno studio recente evidenzia come Roma non sia sufficientemente coperta dal punto di vista della ricettività alberghiera: nonostante la straordinaria vocazione turistica e il grande numero di visitatori, la domanda di camere e di spazi rimane superiore all’offerta effettiva, e questo rende piuttosto difficile gestire e alloggiare i grandi numeri. Quindi molto si potrebbe e si dovrebbe fare da questo punto di vista. Roma è una grandiosa location a cielo aperto, e per chi proviene

dall’estero è con ogni probabilità “la” destinazione in cui organizzare un evento in Italia: a questo proposito sarebbe utile un maggiore raccordo e una sinergia tra le diverse location cittadine, piuttosto che un atteggiamento di competizione reciproca che rischia di non giovare a nessuno. Penso ad esempio a un evento che possa essere co-gestito da spazi pubblici e privati, che insieme potrebbero rappresentare una grande risorsa per gli eventi in città». Un altro fronte su cui lavorare secondo Burba è quello delle location per i grandi allestimenti scenografici: «Quando uno spettacolo come quello del Cirque du Soleil viene in Italia, va sempre in scena in edizione ridotta, non integrale: questo perché mancano gli spazi adeguati per ospitare un allestimento di tale portata.Rispetto all’estero, talvolta siamo ancora al di sotto di certi standard. Durante Expo lo spettacolo del Cirque sarà in cartellone per oltre due mesi all’Open Air Theatre, che però è stato appositamente realizzato ex novo». Il nodo delle infrastrutture si conferma quindi cruciale. «A Milano c’è molta perplessità per il ritardo dei cantieri dell’Expo, a Roma forse questa è senz’altro una condizione più frequente, siamo più abituati a convivere con dei ritardi e dei recuperi all’ultimo minuto», spiega la fondatrice di Live Communication. «Per quanto riguarda la “Nuvola”, una volta realizzata sarà senz’altro una grande opportunità, e tutti gli addetti ai lavori aspettano con trepidazione che venga terminata in quanto potenzialmente rappresenterebbe finalmente una location moderna all’interno del perimetro cittadino che è deficitario di un centro congressi capace di ospitare grandi numeri». Forse, prima di pensare alle Olimpiadi come soluzione per sbloccare nuovi investimenti, bisognerebbe pensare a completare ciò che è già in corso d’opera.

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Costruire esperienze Ricerca, sinergie, nuovi skill: sono gli ingredienti del mix che fa di Live Communication una struttura all’avanguardia capace di gestire qualsiasi evento, facendo leva su un’expertise strategica, creativa, ed esecutiva A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

È

risaputo che eventi, meeting e congressi hanno oggi assunto un’elevata valenza strategica e comunicazionale destinata a trasformare il frangente “evento” in un vero e proprio strumento di brand building. Live Communication ha perfettamente interpretato questo nuovo trend realizzando strategie di marketing e comunicazione in modo innovativo ed efficace e interagendo con l’azienda cliente in un’ottica di partnership.

Un’organizzazione precisa e una metodologia rigorosa diventano tutt’uno con la comunicazione stessa e svelano l’elemento chiave del successo di un evento: la cura del dettaglio nel creare una brand experience. Live Communication nasce dalla sinergia di persone cresciute nel mondo degli eventi, ognuna con la propria specificità ma unite dalla passione per il fare eventi. Una volta ideato il concept, Live Communication sceglie il team di lavoro: professionalità e skill mirati per un servizio chiavi in mano. LO STAFF: COMPETENZE ED ENTUSIASMO Si tratta di una squadra coesa e determinata, un team omogeneo ma caratterizzato da una certa eterogeneità delle competenze di ciascuno. Gaia Burba Ceo, Paola Toniolo sales executive, Eleonora Lozza senior account, Marco Randazzo technical manager dichiarano all’unisono: «Siamo convinti che il segreto sia investire nel capitale umano, perche se è vero che il talento non si insegna, è pur vero che si può sempre migliorare nell’ottica di un processo sempre perfettibile. Live Communication è un’agenzia di eventi dinamica, animata da una naturale attitudine verso la dimensione organizzativa e sempre pronta ad acquisire nuovi strumenti». È una realtà che opera con successo a livello nazionale, seguendo con originalità e cura dei dettagli show, gala dinner, corporate convention, momenti istituzionali e appuntamenti sportivi.

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Dal concept alla creatività, alla realizzazione dell’evento viene messa in opera una vera e propria costruzione di un’esperienza ogni volta diversa. Dal one meeting al road show si fa capo a un’unica regia logistica e operativa, sempre supportata da esperienze meeting di informazione, percorsi di formazione e approfondimento a stretto contatto con i principali interlocutori del settore istituzionale, accademico o imprenditoriale attraverso la costante scoperta di emozionanti e affascinanti nuove location; tutto garantito da una capillare e continua attività di scouting. L’analisi delle esigenze del cliente per la creazione di un’esperienza congressuale viene attuata attraverso la figura del professional congress organizer, in grado di combinare tradizione e innovazione, a cui sono riconducibili: segreteria organizzativa in contatto diretto con i relatori e i partecipanti, realizzazione badge e rilevamento presenze, individuazione e prenotazione delle sedi ideali per gli eventi sociali. In quest’ottica, l’agenzia, oltre a vantare un know-how maturato sul campo, si avvale di un team di professionisti specializzati in vari settori di competenza, dal marketing all’advertising alle pubbliche relazioni per la realizzazione di diverse tipologie di eventi. La scelta della location, dell’allestimento, del catering e l’attenzione inappuntabile perché nulla venga lasciato al caso sono soltanto l’inizio, costituiscono le basi di un percorso d’eccezione destinato a far “vivere” un’azienda, un prodotto o un servizio insieme a tutto quello che ruota intorno, comunicando la “reason why” nella maniera più empatica possibile. Nasce allora l’evento su misura che non è mai fine a se stesso, ma coerente con le logiche di strategia comunicativa scelte dall’azienda. La sinergia pluriennale con l’agenzia di viaggi permette la gestione in tempo reale della biglietteria nazionale e internazionale relativa ai trasferimenti dei delegati. La massima

attenzione per i clienti rientra in un disegno ben chiaro di mission & philosophy. La filosofia del welcome trova in Live Communication la ragione d’essere anche di uno staff di hostess e steward costantemente rinnovato e rigidamente selezionato con un’ottima conoscenza delle principali lingue europee per la gestione dell’evento in ogni sua sfumatura. Live Communication, ufficialmente autorizzata a esercitare su tutto il territorio nazionale ai sensi dell’art 134 del t.u.l.p.s. e del d.m. nr 269 01/12/2010 i servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi anche a tutela dell’incolumità dei presenti, rappresenta una realtà consolidata negli anni nella gestione di servizi di controllo e di monitoraggio ambientale. La mission aziendale si basa sulla qualità dei servizi, garantita da uno staff di operatori altamente professionale e formato, offrendo servizi di assistenza, flusso e deflusso ospiti, controllo accessi e backstage.

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Accorciare le distanze A pochi passi dal centro, dalla stazione, dal mare e dalle principali strutture ricettive della città, il Palazzo dei Congressi di Riccione è una struttura versatile e accogliente direttamente nel cuore della riviera romagnola A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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onosciuta per essere senza dubbio la località più trendy di tutta la costa dell’alto Adriatico, dove il tempo non è mai abbastanza, dove vorremmo che le giornate fossero interminabili per poter vivere tutte le esperienze che Riccione sa offrire, da qualche tempo la città si è dotata di un attrezzatissimo Palazzo dei Congressi imponendosi rapidamente come una delle migliori mete congressuali, per eventi aziendali e associativi, che dall’apertura del 2008 a oggi ha ospitato mediamente oltre cinquanta eventi all’anno. Una struttura all’avanguardia posta nel cuore della città, al centro del “sistema Riccione” che, grazie alla sua vocazione all’ospitalità, alle sue dimensioni a misura

Palazzo dei Congressi di Riccione Riccione (Rn) Sale meeting: da 5 a10 | Capienza sala maggiore: 1.400 persone | Capienza sala minore: 40 persone | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.000 | Sala banchetti interna | Possibilità organizzazione post congress

d’uomo e alla professionalità dei servizi tailor made e “tagliati” sui desideri degli organizzatori, garantisce un ventaglio di possibilità non indifferente. Il Palazzo dei Congressi è a duecento metri dalla stazione ferroviaria, a pochi passi dal mare, dai migliori hotel, dallo shopping di viale Ceccarini, dagli ottimi ristoranti romagnoli e tutt’attorno ha una rete di servizi che garantisce collegamenti aeroportuali e autostradali in un territorio ricco di storia, cultura ed eno-gastronomia, oltre a infinite soluzioni post-congress da scegliere tra sport, benessere, divertimento e vita notturna. A MISURA D’UOMO Una città veramente “walking distance” in cui puoi tranquillamente dimenticarti l’auto in hotel e raggiungere la sede del congresso a piedi oppure, tra una sezione di un meeting e l’altra, puoi prenderti una pausa e in cinque minuti raggiungere la spiaggia o i negozi, o ancora prenderti del tempo per correre sul meraviglioso lungomare di Riccione.

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Il Palazzo dei Congressi è un concentrato di tecnologia e attrezzature all’avanguardia. Interamente realizzato in vetro e acciaio, assicurando così grande luminosità agli spazi interni, si caratterizza per la sua flessibilità grazie alla presenza di spazi e arredi modulari che si compongono in base alle più diverse esigenze, come le eleganti poltrone Frau che scompaiono sotto il pavimento trasformando la sala plenaria, la Concordia, da 350 a 1.400 posti in un enorme spazio espositivo di 1.800 metri quadrati adatto a scenografiche multiproiezioni grazie al suo schermo, un fondale di trenta metri lineari. Molteplici gli scenari possibili e le configurazioni: da cinque a dieci le sale congressuali modulabili e disposte su due livelli e all’ultimo piano il Riccione City Eye, un’affascinante terrazza panoramica vista mare con area indoor e outdoor, che permette di godere la città dall’alto, ideale non solo per catering e cene di gala, ma anche per party privati ed esclusivi, come quello che viene ospita-

© Archivio Fotografico Provincia di Rimini

Struttura avveniristica e tecnologia all’avanguardia caratterizzano il Palazzo dei Congressi di Riccione, dove le eleganti poltrone Frau si nascondono sotto al pavimento trasformando la Concordia da sala plenaria in un’area di 1.800 metri quadrati

to ogni anno alla chiusura del Gran Premio Moto Gp (sul Misano World Circuit) con Vip e motociclisti, oppure per le Giornate Estive di Cinema con attori e registi. Un altro plus di questa struttura camaleontica? L’occasione di sentirsi unici! Grazie, infatti, al rivestimento in vetro, è possibile personalizzare la facciata colorandola secondo il proprio gusto, in una successione spettacolare di grandissimo effetto. Molto apprezzata anche la possibilità di personalizzare gli esterni, per dare la massima visibilità al proprio brand o al proprio evento. indirizzi a fine rivista

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ALESSANDRA BOIARDI

SECONDO MANDATO PER BUSCEMA ALLA PRESIDENZA DI FEDERCONGRESSI&EVENTI Mario Buscema è stato rieletto, per il suo secon­ do mandato, alla presi­ denza di Feder­ congres­ si&eventi durante l’ottava convention nazionale dell’associazione, che si è tenuta a Roma dal 25 al 27 marzo presso l’Holi­ day Inn Rome – Eur Parco dei Medici. Buscema ha dichiarato il primo obiettivo del nuovo mandato, ovve­ ro «rafforzare l’azione di rappresentanza del nostro comparto economico-industriale nei confronti dei nostri interlocutori istituzionali (governo, ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Enit, Regioni)». «Permane inoltre – ha continuato – la volontà di proseguire nel dialogo con le altre associa­ zioni del nostro settore o che hanno aree di interesse sovrapponibili al nostro ambito di competenza: Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Federalberghi, Federturismo, Aefi, Aica, Assohotel, Mpi e Site. Un altro capi­ tolo riguarda i rapporti con le principali asso­

ciazioni del mercato dei congressi associativi medico-scientifici. Buoni rapporti sono stati instaurati con Assobiomedica, Farmindustria e Fism – Federazione Italiana delle Società Medico Scientifiche, con cui abbiamo appena siglato un importante accordo». «Inoltre – ha concluso Buscema – Federcongressi&eventi dovrà portare avanti, nell’interesse di tutti i soci aderenti alla ca­ tegoria “destinazioni e sedi”, il supporto e la collaborazione con il Convention Bureau Ita­ lia. Importanti saranno anche gli incontri e le iniziative di sensibilizzazione che potranno essere progettate in collaborazione con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Quanto ai soci Pco, il progetto Pcco – con una “C” in più – per migliorare il futuro della nostra professione si proporrà di definire il “marchio” Pcco che dovrà indicare e accreditare la strut­ tura professionalmente abilitata alla seconda “C“ (Consultant). Iniziative di aggiornamento e crescita professionale verranno prese verso i soci della nuova categoria Dmc e incentiva­ zione e della categoria storica “Servizi e con­ sulenze”». Per approfondimenti leggi a pagina 154 di questo numero.

EXPO IN CITTÀ LOUNGE: NUOVA LOCATION NELL’EX ALBERGO DIURNO DI MILANO L’ex albergo diur­ no Cobianchi vie­ ne trasformato in “Expo in città lounge”, secondo quanto deciso dal Comune di Mila­ no che ha affidato lo spazio all’associazione culturale Elita con il compito di trasformare lo spazio situato in Galleria Vittorio Emanuele II, nel cuore della città, in un luogo per eventi, incontri e conferenze. “Expo in città lounge” ospiterà un programma continuativo di appun­ tamenti culturali come mostre e spettacoli, e si proporrà come location privilegiata per tutti gli operatori e organizzatori di eventi. Diversi i servizi previsti, come wi-fi, comfort zone, area shopping e bar. In programma vi sono anche eventi internazionali in collaborazione con le diverse delegazioni presenti a Milano durante Expo Milano 2015. L’iniziativa rientra in “Expo in città”, il progetto del Comune di Milano e Camera di Commercio che gestisce il palinsesto di tutti gli eventi che si svolgeranno a Milano durante i sei mesi dell’Esposizione universale.

ENIT E CB ITALIA FIRMANO IL PROTOCOLLO PER RIQUALIFICARE IL CONGRESSUALE Cristiano Radaelli, commissario straor­ dinario di Enit e Carlotta Ferrari, pre­ sidente del comitato di gestione del Convention Bureau Italia, hanno firmato un protocollo d’intesa della durata di tre anni volto a qualificare l’offerta del turi­ smo congressuale. In funzione di que­ sto accordo Enit riconosce il ruolo del Convention Bureau Italia come sogget­ to che opera a sostegno della meeting industry perseguendo finalità di inte­ resse generale volte alla promozione e allo sviluppo di destinazioni e sedi con­ gressuali a beneficio di tutto il Paese. Enit e Convention Bureau Italia avviano così una collaborazione per lo sviluppo e il coordinamento dell’attività congres­ suale, e più in generale per la promo­ zione di eventi da svolgere nel territorio nazionale. Verrà istituito un comitato di indirizzo ad hoc oppure in alternativa verrà ripristinato il comitato di coordi­ namento delle azioni per lo sviluppo dell’offerta congressuale, presieduto da Enit, già operante lo scorso biennio, al fine di dare un indirizzo per la promo­ zione e lo sviluppo strategico della me­ eting industry nel territorio nazionale. È inoltre previsto che un rappresentante di Enit, in qualità di uditore, possa esse­ re presente al comitato di gestione del Convention Bureau Italia. I risultati dei programmi svolti verran­ no monitorati con cadenza semestrale. «Vediamo positivamente questo accor­ do, perché quello dei congressi è un giacimento del turismo sfruttato solo in parte – ha dichiarato Cristiano Radaelli – e dobbiamo dunque operare perché l’Italia diventi un attore primario nel mondo per l’organizzazione dei con­ gressi». «Credo che per noi sia un gran­ de risultato: attraverso il lavoro di tutti i soggetti della rete – ha sottolineato Carlotta Ferrari – siamo riusciti a creare le premesse per una collaborazione che sono sicura ci porterà a ottenere risul­ tati che tutti speriamo l’Italia si merita».

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IL MIBACT È LEGGE: TAX CREDIT AL TRAVEL

«Il decreto attuativo per il tax credit per il turismo digitale è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le misure introdotte per favorire la digitalizzazione del sistema turistico, pensate per sostenere la competitività del settore sono ormai legge». Lo ha annunciato il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, che ha aggiunto: «Grazie alla digitalizzazione del sistema turistico italiano saremo in grado di promuovere al meglio cultura, paesaggio e le eccellenze enogastronomiche delle tante realtà del Paese, creando opportunità di sviluppo sociale, economico e culturale per il territorio». Le nuove norme prevedono, dal 2015 al 2019, il riconoscimento alle imprese di un credito di imposta del 30 per cento dei costi sostenuti per investimenti nella digitalizzazione dell’offerta. Non solo. Altro tax credit riguarda la riqualificazione delle strutture ricettive, al fine di migliorare la qualità dell’offerta, come ha ricordato il ministro durante la sedicesima edizione del Forum di Confcommercio che si è tenuta a Cernobbio. Franceschini in quell’occasione ha anche annunciato che la riforma dell’Enit è operativa. Lo statuto della nuova Enit infatti è stato approvato in via definitiva.


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PADIGLIONE ITALIA EXPO: BUSINESS MATCHING E 11,4 MILIONI DI VISITE Sono 11,4 milioni i visitatori attesi nel Padiglione Italia, sui venti milioni che nel complesso (secondo le stime ufficiali) si recheranno nel sito di Expo Milano 2015. Lo ha detto Stefano Gatti, direttore generale dello spazio espositivo tricolore, durante l’evento Expo delle Idee che si è svolto a Firenze venerdì 27 e sabato 28 marzo: una importante tap­ pa istituzionale di avvicinamento all’Expo, quando mancava un mese dall’apertura al pubblico della grande Esposizione Universale, prevista venerdì 1 maggio. Nel capoluogo toscano, il Padiglione Italia ha svela­ to i propri contenuti e modalità operative: per esempio, la sicurezza 24 ore su 24, l’impiego di trenta operatori per ogni turno di accoglienza su due turni quotidiani (14 ore di copertura) e l’impegnativa missio­ ne del cerimoniale. Spetterà infatti a Palazzo Italia l’accoglienza delle delegazioni ufficiali dei Paesi partecipanti, quindi anche la firma del registro d’onore da parte di presidenti e capi di Stato. «Siamo come il sistema operativo di un computer. L’hardware è straordinario, inizia­ mo a parlare del software, cioè delle persone che faranno funzionare questi spazi» ha detto il direttore Gatti, sottolineando che in sei mesi arriveranno le autorità (divise in tre livelli gerarchici) che normalmente

vengono ricevute in cinque anni. Importanti le opportunità anche per aziende, perché è previsto – per la prima volta nella storia delle Expo – un sistema di “business matching”. Per esempio, 17 province cinesi organizzeranno la propria “settimana” e per ciascuna saranno presenti 150-200 aziende locali. Il Padiglione Italia intende così diventare la base di «una gigantesca missione del sistema-Paese al contrario: anziché muoverci noi, viene il mondo a trovarci». Sono state finora confermate 114 “giornate nazio­ nali” dei Paesi, ognuna con un protocollo che prevede una parata e la visita agli spazi tricolore. Sarà un padiglione “diffuso” perché composto da più poli di attrazione, dal Cardo Nord e Cardo Sud al fulcro Palazzo Italia, passando per l’Al­ bero della vita, che attirerà migliaia di persone con l’ampio calendario di eventi e spettacoli, quasi ogni ora, a cura di Marco Balich. (A.P.)

ROMA È LA DESTINAZIONE MICE PIÙ POPOLARE IN EMEA Roma è la destinazione Mice più po­ polare in tutta Europa, Medio Orien­ te e Africa (Emea). Un risultato brillante che è ricono­ sciuto alla Capitale per le sue loca­ tion convenzionali, ma originali allo stesso tempo, per i massicci investi­ menti fatti nella realizzazione di nuovi hotel negli ultimi due anni, ma anche per le attività proposte come lezioni di cucina e degustazioni enogastronomiche. La location più richiesta è risultata essere il set di Roma antica presso i Cinecittà Film Studios. A dirlo è il primo An­ nual Destination Index Special Report della Dmc internazionale Pacif World, che ha messo a punto questa ricerca per identificare i trend chiave che stanno influenzando la event indu­ stry a livello globale. L’indagine ha rilevato una crescita della domanda per attività e location di lusso, con Dubai considerata la meta per eccellenza per questo tipo di domanda, grazie soprattutto alle strutture alberghiere di alto livello presenti come Dubai Tram, Four Seasons Jumeirah, Four Seasons Jumeirah, Sheraton Grand Sheikh Zayed Road e Hyatt Regency Du­ bai Creek Heights. Parigi, Strasburgo e la Valle della Loira in Francia sono altre mete molto gettonate dai meeting e incentive planner, anche grazie alla presenza, soprattutto nella capitale francese, di grandi aziende come Bayer, Sanofi, Abbott, Baxter, Dell, Hp, Peugeot e Renault che attirano molti meeting di livello internazionale. Il Pacific World’s Destination In­ dex Special Report mostra inoltre come Sud Corea, Indonesia e Hong Kong siano risultate le destinazioni Mice più gettonate per meeting ed eventi nel 2014 in Asia. Tra i trend che han­ no portato al successo le diverse destinazioni Mice individuate come “top” alcuni ricorrono maggiormente, come – per citare i più importanti – le politiche di ingresso nei vari Paesi; la capacità di queste mete di sapersi rinnovare traendo il meglio dal loro patrimonio culturale e naturale; gli investimenti da parte di grandi compagnie alberghiere internazionali che grazie alla loro presenza generano fiducia generale nella destinazione.

ANNAMARIA RUFFINI SPEAKER AD AIPCO In occasione della Conferenza Internazio­ nale Aipco (Association of Irish Professional Conference Organisers) che si è tenuta a Dublino il 27 marzo, Annamaria Ruffini, membro del Board Internazionale di Site, è stata invitata a partecipare come speaker in presenza di oltre 250 ospiti appartenenti a importanti associazioni del settore. L’inter­ vento ha mirato a illustrare e commentare i risultati di una recente ricerca svolta da Site circa gli Incentive Trends per il 2015 e 2016, muovendo un’analisi sull’influenza che le diverse percezioni collettive possono avere su una determinata destinazione. Propo­ nendo alla platea alcuni esempi chiave di destinazioni che, al di là del proprio reale valore, hanno saputo presentarsi al mondo in modo talmente innovativo da accatti­ varne le attenzioni turistiche, lo speech di Annamaria Ruffini si è concluso con una riflessione secondo la quale la carta vincen­ te dell’Irlanda sta proprio nel colore che la caratterizza, il verde, e che, per riscattarsi come destinazione e vincere la partita nel mondo del turismo, ciò su cui sarà necessa­ rio puntare e investire è l’eco-sostenibilità.

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Quando il Lego è una cosa seria Lavorare con Lego Serious Play abbatte barriere espressive di qualsiasi tipo, siano esse legate a temi organizzativi, gerarchici, culturali o caratteriali. Con le mani si pensano concetti che altrimenti resterebbero inespressi TERESA CHIODO

I

l costruzionismo teorizzato da Seymour Papert, matematico sudafricano, studioso di intelligenza artificiale, affermava che la costruzione che ha luogo nella testa spesso si verifica in modo particolarmente felice quando è supportata dalla costruzione di qualcosa di molto più concreto, per esempio un castello di sabbia o, perché no, fatto con i mattoncini Lego. Su questa base teorica, anche all’interno di un’azienda, quello che si potrebbe fare con dei semplici mattoncini colorati diventa artefatto condiviso e si trasforma in simbolo di cultura organizzativa, al quale vengono associati moltissimi significati. Usando le mani, insomma, un’azienda può giungere a conoscere quanto in precedenza non era chiaramente visibile, con l’aiuto del format Lego Serious Play. Quest’ultimo nasce agli inizi degli anni 2000 da una ri-

cerca dell’Imd, prestigiosa business school di Losanna, in partnership con Lego. Oggi è diventato una vera e propria metodologia di sviluppo organizzativo per facilitare le pratiche manageriali. Spesso viene anche chiamato “pensare con le mani” in quanto attraverso la costruzioni di modelli si dà forma al pensiero accelerando i processi cognitivi. Permette di mettere a uno stesso tavolo l’amministratore delegato di un’azienda e un qualsiasi addetto, magari di nazionalità diverse e con forti differenze espressive e caratteriali, e farli immediatamente lavorare insieme a un pari livello di entusiasmo, partecipazione e comprensione. MEN AT WORK Quando un gruppo di lavoro aziendale, in genere multidisciplinare, si trova in una fase delicata, per esempio all’avvio di un nuovo progetto o una nuova attività, deve affrontare e risolvere una sfida cruciale: capire e chiarificare le competenze specifiche che ciascun membro può apportare. In che modo un team building gestito attraverso la metodologia Lego Serious Play (Lsp) può essere funzionale in questa fase? Rispon-

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superare, da un lato, i confini di quanto non riescono a definire o esprimere e, dall’altro, a comunicare come essi intendono una determinata competenza o come vi attribuiscano un significato a partire dalla loro esperienza professionale. Tutto ciò risulta strategico e cruciale non solo nella fase creativa e generativa di un nuovo progetto, ma anche per quei gruppi che hanno necessità di rifocalizzare ruoli e competenze interne al fine di definire o ridefinire i principi guida che devono orientare e unificare l’azione del gruppo indipendentemente dalla funzione o dal ruolo del singolo». A volte, insomma, per guardare l’albero si perde di vista la foresta, allora questo format può servire a ripristinare un inquadramento più lucido. Giusto? «Nella mia esperienza di consulente e formatore – continua Beltrami – ho incontrato spesso team totalmente assorbiti dalle loro attività. Talmente presi da non avere più chiari quali fossero i principi guida rispetto i quali agire in modo unitario: descrivevano benissimo cosa facevano, ma difettavano sul “come”. Il metodo Lsp offre ai team una grande possibilità: emergere dalla routine incombente per soffermarsi su una domanda chiave: come facciamo ciò che facciamo? Cioè quali sono i principi strategici che guidano o dovrebbero guidare, orientare e unificare l’azione del gruppo e rispetto ai quali assumere e valutare decisioni e azioni passate, presenti e future».

de Giorgio Beltrami, formatore certificato Lego Serious Play. «Il metodo Lsp risponde efficacemente a questa sfida», inizia a spiegare Beltrami. «Attraverso la realizzazione di modelli tridimensionali (physical artifact) che rappresentano e descrivono la propria competenza, il metodo aiuta i membri del team a

IMMAGINARE GIOCANDO Costruire qualcosa presuppone un processo complesso che partendo da un obiettivo e passando per l’analisi di attività e risorse poi per la pianificazione, arriva fino alla realizzazione che consente il conseguimento dell’obiettivo stesso. Si direbbe un piano d’azione a lunga gittata. A questo proposito interviene Valentina Gnudi, titolare dell’agenzia Tangram: «Nel nostro caso, con il format “Build it with a brick”, abbiamo creato un vero e proprio gioco di ruolo che ha come obiettivo la costruzione di una città realizzata con i Lego, dove le diverse squadre, cui vengono attri-

GIORGIO BELTRAMI, formatore certificato Lego Serious Play «Attraverso la realizzazione di modelli tridimensionali, il metodo aiuta i membri del team a emergere dalla routine per soffermarsi su una domanda chiave: come facciamo ciò che facciamo? Cioè quali sono i principi strategici che guidano l’azione del gruppo e rispetto ai quali assumere e valutare decisioni e azioni passate, presenti e future»

VALENTINA GNUDI, titolare dell’agenzia Tangram «Il costruire in senso letterale si sposa con il costruire in senso metaforico: costruire una città presuppone l’esistenza di una forte strategia, occorre pensare alle residenze, ai servizi, ai collegamenti, alle aree verdi… Non bisogna solamente tenere conto dei vincoli e dei bisogni attuali ma prendere in considerazione e anticipare anche quelli futuri»

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IL GIOCO DEL LEGO IN “REAL TIME” Il metodo Lsp prevede tre applicazioni standard: 1.“real time for you”, il cui focus è la revisione, ridefinizione e rilancio del ruolo agito rispetto a quello atteso 2.“real time for team life”, il cui focus è l’individuazione di quei “principi guida” che garantiscono al team di essere efficace e di giungere velocemente a soluzioni condivise 3.“real time for enterprise”, il cui focus è la definizione di principi guida utili a valutare, definire o ridefinire la strategia aziendale. Quale scegliere per un’attività di team building? Dipende solo dalle finalità e dagli obiettivi dello stesso e quindi dipende da dove vogliamo porre il focus: il singolo, il gruppo o la strategia aziendale? Il tutto avviene applicando una metodologia strutturata e consolidata che attraverso processi di problem solving, negoziazione e comunicazione guida i partecipanti a soluzioni rapide e condivise

DAVIDE LENTINI, Teambuilding Experience «All’interno di un team, quest’attività permette ai partecipanti di creare e negoziare le idee strategiche e operative nate dal brainstorming, in quanto l’uso del Lego come metafora innesca un processo collaborativo a prescindere dal ruolo, dalle competenze e dalle credenze dei partecipanti»

rispetto alle sfide date. Il metodo Lsp è però poi così ricco e flessibile che può essere utilizzato a supporto di attività di Project Management o di Assessment e Orientamento individuali o di gruppo. Quanto dura e come viene strutturato? L’ideale è una giornata, ma facendo una progettazione “ad hoc” è possibile organizzare workshop anche di 4/6 ore. Il numero di partecipanti ideale è di max 12 – 14 persone. buiti obiettivi specifici (sicurezza, ambiente, trasporti…), devono riuscire a coniugare le proprie esigenze con la necessità di realizzare l’obiettivo comune. Il costruire in senso letterale si sposa quindi con il costruire in senso metaforico in una attività che fornisce spunti che possono essere trattati, in maniera più o meno approfondita, in funzione delle esigenze specifiche del cliente. Costruire una città, anche se sotto forma di gioco, presuppone l’esistenza di una forte strategia, occorre pensare alle residenze, ai servizi, ai collegamenti, alle aree verdi, allo sviluppo futuro e a molto altro; non bisogna solamente tenere conto dei vincoli e dei bisogni attuali ma prendere in considerazione e anticipare anche quelli futuri. Direi che i link non mancano».

che la media complessiva del livello di attenzione di un’aula tradizionale si attesta attorno al 20 per cento. Ad esempio, più volte il facilitatore sottolinea ai partecipanti che la “sfida” data si considera “vinta” solo quando tutti concordano sulla soluzione definita. Ciò ovviamente attiva processi di comunicazione e negoziazione estremamente complessi, articolati e arricchenti. La costruzione di modelli da sola sarebbe del tutto depotenziata se non vi fossero altre due condizioni “facilitanti” tipiche del metodo Lego Serious Play: l’uso di metafore quale “communication code” e l’approccio “play” inteso come atteggiamento che guida il metodo Lsp». Le metafore consentono quindi di costruire narrazioni che se da un lato liberano e stimolano l’immaginazione e consentono l’utilizzo di linguaggi innovativi, dall’altro svolgono un ruolo di “paracadute” e protezione per il narratore, attutendo il rischio di eccessivi

COMMUNICATION CODE Platone diceva: “Si può imparare di più su una persona da un’ora di gioco che da una vita di conversazione”. Cimentarsi in un gioco creativo quindi può aiutare a mettersi in gioco un po’ di più? «Sicuramente sì – risponde prontamente Beltrami – perché l’attenzione dei partecipanti è al cento per cento in ogni momento grazie a un coinvolgimento costante di tutti i partecipanti. Si tenga conto

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coinvolgimenti emotivi. Il “play” (a differenza del game) consente, invece, di poter “giocare” la comunicazione in un contesto ludico, ma non competitivo... anzi altamente collaborativo, cooperativo e finalizzato al risultato. Davide Lentini di Teambuilding Experience condivide: «All’interno di un team, quest’attività permette ai partecipanti di creare e negoziare le idee strategiche e operative nate dal brainstorming, in quanto l’uso del Lego come metafora innesca un processo collaborativo a prescindere dal ruolo, dalle competenze e dalle credenze dei partecipanti».

ISTRUZIONI PER L’USO L’aiuto di un manuale di istruzioni può fare la differenza? Il dilemma si pone generalmente in questi termini: bisogna dare al gruppo un disegno, un progetto da seguire, oppure lasciamo che il gruppo si autogestisca? Risponde Giovanni Gambardella, titolare dell’agenzia Teamworking: «Un manuale di istruzioni non è di per sé esaustivo e pur avendone uno c’è sempre chi crede di avere soluzioni alternative o migliori. In seconda battuta si pongono dei quesiti: aspettiamo di seguire le sequenze indicate passo-passo? Visto che le squadre son composte da più persone, come facciamo a utilizzare al meglio le risorse? Possiamo in qualche modo portarci avanti? Bisogna capire come allinearsi e coordinarsi per lavorare in linea e non dover rifare più volte gli stessi passaggi. Bisogna creare un codice: come faccio a dire al mio collega di che “pezzo” ho bisogno? Me lo cerco da solo? Se il “magazzino” è affidato a un altro collega, questo potrebbe essere più complicato di quanto non sembri». Ovviamente non esistono risposte univoche. Certo è che il manuale resta sempre una garanzia di riuscita.

GIOVANNI GAMBARDELLA, titolare dell’agenzia Teamworking «Un manuale di istruzioni non è di per sé esaustivo. In seconda battuta si pongono dei quesiti: aspettiamo di seguire le sequenze indicate passopasso? Possiamo in qualche modo portarci avanti? Bisogna capire come allinearsi e coordinarsi per lavorare in linea e non dover rifare più volte gli stessi passaggi»

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Un anno da mangiare Il cibo è un degli elementi che caratterizzeranno il 2015 e non solo per Expo: eventi e nuovi prodotti danno un’idea delle tendenze dei consumatori ma offrono anche opportunità in chiave Mice dal nostro corrispondente da New York DOMENICO MATARAZZO

Il 2015 si è aperto con il tradizionale Fancy Food Show a San Francisco lo scorso gennaio, una fiera a cui partecipano aziende affermate ma anche “start up” nel settore alimentare da ogni parte del mondo. I prodotti presentati sono in genere mirati ai buongustai e a chi apprezza le novità ma gli stessi prodotti rivelano anche le tendenze nel settore dell’alimentazione in generale. IL FOOD PARLA ITALIANO Sempre in tema di cibo “Feeding the Planet, Energy for Life” è il tema scelto per Expo Milano 2015 che si aprirà il prossimo primo maggio. Il focus è sul cibo in tutte le sue forme, dall’aspetto

culinario al cibo come elemento essenziale per la sopravvivenza del nostro pianeta, a oggetto di rappresentazione nell’arte. Successivamente l’interesse generato da Expo 2015 dovrebbe favorire, nel mese di novembre, l’afflusso a Bologna di visitatori a F.I.CO. Eataly World, il nuovo parco tematico già definito come la “Disneyland del cibo”. Il progetto comprende attrattive tradizionali come acquari, giostre e montagne russe, ma il punto d’interesse è il cibo. Su una superficie di 80.000 metri quadrati vi saranno 20 ristoranti, abbondanza di frutta e ortaggi coltivati sul posto o forniti da aziende con il vincolo di rappresentare il Made in Italy e l’intera filiera dell’alimentazione su scala nazionale. Ci sarà anche un centro congressi che sarà sede di eventi legati all’alimentazione e organizzati sotto l’ombrello di City Of Food, un collettore di iniziative per fornire ai partecipanti un immersione totale nella città di Bologna, attraverso il programma BolognaWelcome. Questo centro congressi sarà con tutta probabilità uno degli spazi più frequentati a giudicare dalla crescita d’interesse verso gli eventi con tema l’alimentazione.

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UN MONDO DI MEETING Oltre agli eventi citati, indirizzati a un mercato internazionale vi sono ogni anno molteplici eventi relativi al cibo e ognuno di questi presenta dati di partecipazione in costante crescita. The International Production & Processing Expo ad esempio sempre lo scorso gennaio ha registrato la cifra record di 30mila partecipanti nel settore del trattamento delle carni: dall’allevamento degli animali… al packaging dei prodotti finiti. Pochi mesi prima all’Anaheim Convention Center in California si era tenuto il Fresh Summit International organizzato dalla Produce Market Association (PMA) e dedicato a frutta e verdure, dalla coltivazione al consumatore finale. L’evento presentava prodotti meno calorici rispetto alle carni, ma faceva comunque registrare cifre record per numero di visitatori, numero di espositori e lancio di nuovi prodotti. Sul lato opposto degli Stati Uniti non sorprende che un evento simile, il Natural Products Expo in Baltimora, abbia avuto un record di partecipazione con 23mila delegati e 1.277 espositori. Non a caso il settore, che

include cibo, bevande, integratori e prodotti di bellezza naturale e di wellness, si prevede crescerà a un tasso superiore all’8 per cento fino al 2018 per un valore di mercato stimato intorno ai 226 miliardi di dollari. IL CIBO È UN EVENTO IN SÉ Il settore food presenta aspetti interconnessi tra loro ed ognuno di questi potrebbe ispirare una fiera specifica: tecniche di produzione e lavorazione, packaging, distribuzione, nuovi prodotti, considerazioni legali e sanitarie, singoli ingredienti, modalità di consumo, impatto da cambiamento climatico e dalla crescita della popolazione, malattie correlate alla sovralimentazione o alla malnutrizione sono solo alcuni esempi. A incentivare la creazione di eventi legati al food è anche la popolarità dei programmi televisivi culinari, soprattutto competizioni tra cuochi o aspiranti tali. Vincitori, giudici e concorrenti di show televisivi di successo ad esempio sono i nomi di richiamo del Fabulous Food Show che si tiene ogni anno in Cleveland e dove i “keynote” più che presentare un argomento dimostrano come cucinare piatti specifici.

Da Expo Milano 2015 al F.I.CO. Eataly World di Bologna, passando per i grandi eventi internazionali, l’anno in corso sarà un tripudio di meeting dedicati al tema food. Non è un caso: a incentivare la creazione di eventi legati al cibo è anche la popolarità dei format televisivi culinari che stanno andando a tutto spiano, soprattutto le competizioni tra cuochi o aspiranti tali

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HOT TOPICS mice from amerika

In tutti questi eventi, internazionali o meno, l’Italia rimane un punto di riferimento. Termini in lingua italiana sono ricorrenti in menu, nomi di esperti e programmi di manifestazioni ma non sempre questo è un elemento positivo. Il cosiddetto “Italian sounding” infatti si abbina spesso al concetto di contraffazione, un abbinamento che la Federalimentare, la federazione di Confindustria che riunisce le associazioni del comparto produttivo alimentare italiano, valuta in circa 60 miliardi di euro, ovvero il doppio rispetto all’export alimentare italiano pari a 27 miliardi di euro. “La nuova normativa europea sull’informazione al consumatore ha permesso di bloccare l’immissione sul mercato di 203 prodotti contraffatti, ed è un importante passo nella direzione giusta” ha dichiarato a tale proposito Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare nell’ambito del convegno Contraffazione e tecnologie di tracciabilità per il monitoraggio dei prodotti di largo consumo promosso lo scorso febbraio da Confindustria. Molta Italia è presente soprattutto al crescente numero di eventi internazionali dedicati allo Slow Food e che culminano ogni due anni con il Salone del Gusto e Terra Madre presso il Lingotto di Torino: più di mille espositori da 130 paesi che presentano il meglio dei loro prodotti ma con il vincolo di essere Slow. Anche qui le cifre parlano chiaro: 12 per cento di presenze in più, toccando la cifra record di 67.000 visitatori, 400 nuovi espositori per un totale di 2700 aziende espositrici, 950 giornalisti accreditati, 12 mila buyer esteri ,1000 in più rispetto all’ultima edizione. QUANDO LA FORMAZIONE PASSA DALLA CUCINA L’elemento comune a Fancy Food Show, Expo 2015, F.I.C.O Eataly, Fabulous Food Show e il Salone del Gusto è la presenza di corsi di formazione. I temi principali sono legati alla crescente attenzione alla

qualità del cibo. «Moltissimi gli insegnanti e i formatori stranieri interessati a trasformare le nostre attività in modelli da esportare in altri Paesi», racconta Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia al termine dell’ultima edizione del Salone. La preferenza verso prodotti salutari è dimostrata anche dalla vendita del cosiddetto “junk food”, snack salati in particolare. Il volume di vendita degli snack è raddoppiato negli ultimi anni ma anche in questo settore i consumatori più giovani influiscono sulle tendenze. Le nuove generazioni anziché avere tre pasti al giorno come la Baby Boom generation, fanno spuntini a qualsiasi ora ma con moderazione e con crescente consumo di snack e frullati. Sono inoltre più attenti agli ingredienti e sono disposti a pagare un prezzo più alto per prodotti di qualità o per prodotti di aziende orientate alla sostenibilità. Al Fancy Food Show gli snacks tradizionalmente hanno uno spazio dominante e pressoché ogni produttore quest’anno aveva una novità di croccantini a basso contenuto di grassi, zucchero e sale. Ad aggiungere sapore a questi prodotti vi erano invece ingredienti nuovi e più salutari, come noci di cocco, alghe ed erbe aromatiche. In tutte queste iniziative il consumo di carni rosse è notevolmente ridotto. Ciò non significa che bistecche e cotolette di maiale spariranno dai menu. Piatti a base di carne sono richiesti soprattutto da business travellers provenienti da Cina e da altri Paesi asiatici. La domanda di carne da questi Paesi infatti per motivi economici e culturali è in forte crescita ed è superiore alla capacità di produzione. Non a caso la Cina sta acquistando terreni soprattutto in Sud America per sviluppare allevamenti non avendo terreno ed acqua a sufficienza per soddisfare la domanda.

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86 camere Centro congressi 300 persone (fino a 6 sale meeting) Centro benessere e piscine esterne Garage e city bike Wi fi free

PALACE HOTEL DESENZANO

Palace Hotel Desenzano Viale F. Agello, 114A - 25015 Desenzano del Garda (BS) -tel. 030 9902262 www.palacehoteldesenzano.it


Costa degli

Ulivi Hotels Perle di Sicilia, eventi indimenticabili

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1379MC_CostadegliUlivi_Layout 1 04/06/12 09:14 Pagina 1

Grand Hotel

Piazza Borsa In centro a Palermo, percorso benessere, 3 sale riunioni da 40 a 220 persone

www.piazzaborsa.it

Splendid Hotel

La Torre www.latorrehotel.it

A Palermo, Lido di Mondello, direttamente sul mare, 14 sale riunioni da 10 a 350 persone

Hotel Torre

Normanna e dei Congressi Ad Altavilla Milicia (PA) Club Hotel, negozi, ascensori per il mare, 15 sale riunioni da 10 a 700 persone

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Eolian Hotel A Vulcano, Isole Eolie, 3 sale riunioni da 10 a 100 persone

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HOT TOPICS blogsurfing

Il coffee break? Con i gatti! C

hi sono le superstar del web? Subito detto: i gatti, protagonisti assoluti soprattutto sui social, dove la loro fama (Youtube e Istagram in testa) non accenna a diminuire e le loro foto, in mille pose diverse, fanno impazzire i contatori di “Like”. I gatti attirano (inspiegabilmente?) l’attenzione, con i quei loro occhi grandi che ricordano i neonati. Praticamente un’ossessione, che funziona però. Pensate che i sostenitori di Pippo Civati, in occasione della sua candidatura alla segreteria del Pd, avevano creato una pagina Facebook che si chiamava, ovviamente in maniera ironica, “Gattini per Civati”, con l’obiettivo di attirare l’attenzione sul politico a loro dire ignorato dalla rete e dai media. Sul web si trova in questo periodo un’altra novità che riguarda i felini casalinghi, questa volta in relazione al mondo del lavoro. Partita dal Giappone, sta già spopolando in rete un po’ in tutto il mondo. Ecco cosa è successo: l’azienda giapponese Ferray Corporation di Tokio ha “assunto” nove gatti che come unica mansione hanno quella di girare liberamente negli uffici allietando con coccole, fusa e giochi i loro colleghi umani. A darne la notizia per primo pare essere stato il sito del tabloid inglese Daily Mirror, che ha raccontato come i quattro-zampe pelosi siano stati ammessi in azienda come anti-stress per gli impiegati. Non solo, l’introduzione di questa “pet therapy” d’ufficio avrebbe anche aumentato la produttività dei dipendenti. Insomma i nove gatti sono diventati un “premio di consolazione” fra un meeting e un altro, un momento di distrazione al posto del coffe break! E pare – sempre secondo il quotidiano britannico– che la cosa abbia già sortito effetti positivi, con il livello di stress dei dipendenti che si è già di fatto abbassato e di molto, e i lavoratori che invece di cercare di ingraziarsi il capo adesso fanno a gara per conquistare i favori dei micetti. E nessuno sembra curarsi particolarmente di quei “piccoli” danni che i gatti inevitabilmente producono in un ambiente di lavoro, come spine staccate o cavi rosicchiati. Alcuni gatti si sono persino addormentati nelle borse di alcune dipendenti, che non

Tra un meeting e l’altro i dipendenti di un’azienda giapponese si rilassando con colleghi del tutto speciale: nove gatti assunti con la mansione di anti-stress da ufficio. E la notizia spopola sul web sembrano però averne sofferto. Anche perché l’azienda stessa, per incoraggiare l’avvicinamento ai gatti da parte degli impiegati, ha deciso di pagare un aumento in busta paga per ogni gesto affettuoso nei confronti dei felini. Inoltre, se qualcuno decide di adottare un gatto in difficoltà, riceve dall’azienda un bonus mensile pari a cinquemila yen (circa ventotto euro). E chissà se di virale ci sarà solo la notizia oppure se qualche azienda anche di casa nostra seguirà l’esempio della giapponese Ferray Corporation.

ALESSANDRA BOIARDI

Per questo articolo abbiamo preso spunto da una notizia riportata dal sito www.mirror.co.uk, versione online del tabloid britannico Daily Mirror

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ALESSANDRA BOIARDI

DIVERTIMENTO FORMATO MICE Mirabilandia, il grande parco di divertimenti d’Italia, si mette a completa disposizione delle aziende con uno scenario straordinario, attrazioni da record, negozi, ristorazione, spettacoli, dove sarà possibile ambientare eventi e attività di team building memorabili. Impagabile è infatti il potere di aggregazione di Mirabilandia, grazie alla sua capacità di coinvolgere emotivamente in chiave ironica, giocosa, soprattutto divertente, tutti i partecipanti, dai dirigenti, ai dipendenti, dai clienti, alla forza vendita e anche alle loro famiglie. Mirabilandia è una location divertente e emozionante, dotata di una struttura agile e dinamica. Si avrà a disposizione tutti i servizi del parco e la grande professionalità dello

staff sempre pronto a trovare soluzioni adatte a ogni esigenza. Inoltre, grazie a Mirabilandia Vacanze, il tour operator di Mirabilandia, sarà possibile trova-

EVENTI SU MISURA ALLO ZERBO Il complesso dello Zerbo, a Besate, in provincia di Milano, comprende la meravigliosa Villa realizzata nel 1966 dal famoso architetto milanese Piero Portaluppi che si sviluppa elegante e raffinata con linee ariose e simmetrie suggestive. L’atmosfera che si respira è caldamente familiare. L’ingresso è caratterizzato da un sontuoso camino, proseguendo, vi sono un ampio soggiorno – anch’esso con un’accogliente camino –, una biblioteca storica e una gradevole e confortevole sala da pranzo. Le stanze si affacciano tutte verso il cuore del meraviglioso roseto interno, circondato da un antico muro. Il Parco dello Zerbo racchiude in circa cinque ettari di giardino la magia del verde e della natura, dove si incastonano come pietre preziose la Villa, una antica casetta del ‘500 che si narra fosse inizialmente una cappella e la storica chiesa.
Una storia millenaria, un luogo evocativo immerso nello splendido Parco del Ticino in cui fascino, architettura e natura si fondono in un unicum armonioso di stile, classe ed eleganza. L’estensione e la flessibilità degli spazi, il prestigio della struttura e la magia del contesto fanno della villa la location ideale per gli eventi, con Milano facilmente raggiungibile tramite autovettura o grazie a un servizio limousine disponibile su richiesta. Anche durante Expo Milano 2015, lo Zerbo è una location adatta all’organizzazione di qualsiasi tipo di evento come convention, presentazione di prodotti, meeting, team building, formazione, pranzi e cene e di gala e qualsiasi altra attività legata al periodo della manifestazione, con spazi dedicati che possono essere modulati in base alle vostre esigenze. Tutti i servizi sono disponibili per qualunque tipo di evento, con fornitori selezionati.

re la soluzione alberghiera più interessante con speciali pacchetti “chiavi in mano”. E non è tutto: se lo si desidera, si potrà noleggiare l’intero parco in esclusiva.

IL MICE SECONDO L’ANTICO BORGO LA MURATELLA

È un’armonia di altri tempi quella che si respira all’Antico Borgo La Muratella, lussuoso hotel e centro congressi che in un ambiente confortevole accoglie eventi di qualsiasi tipologia. Antico Borgo La Muratella sorge nella villa padronale del 1500 dei Conti Medolago, a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo, in una perfetta oasi di pace lontano dal traffico cittadino, il cui centro congressi è in grado di ospitare fino a 420 persone, grazie a quattro sale e a un foyer che rispecchiano il carattere padronale dell’edificio e sono allestibili in base alle diverse esigenze. Attorno alla villa si estende il parco, progettato per esaltare il piacere e la convivialità degli ospiti, completo di specchi e giochi d´acqua che risaltano il felice connubio tra uomo e natura tipici delle ville rinascimentali. Le 68 camere sono state attentamente ristrutturate e attrezzate per il massimo comfort, mentre la proposta gastronomica offre un’ampia selezione di piatti locali e internazionali da gustare magari in occasione di una cena di gala in uno dei saloni.

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IL POST CONGRESS IN PRIMAVERA Ăˆ A MERANO La primavera rappresenta il risveglio della natura, con le ďŹ oriture e i colori della vegetazione e i profumi che inebriano lo spirito. Per chi si trova a trascorrere un soggiorno in questo periodo in una cittĂ come Merano per seguire un convegno o una conferenza, non ci sarĂ che l’imbarazzo della scelta per post congress a contatto con la natura. Merano ore bellissime passeggiate sia nel centro città – come la famosa passeggiata Tappeiner, che si aaccia sulla cittĂ , percorrendola in tutta la sua lunghezza – sia nel territorio circostante. Molto interessanti sono anche i waalweg, i sentieri d’acqua meranesi: percorsi che seguono i canali d’irrigazione creati dai contadini nei campi e che accompagnano in una dimensione naturale e di silenzio, con scorci della cittĂ o sulle montagne. Moltissimi sono anche i tracciati per fare trekking o per gli amanti della bicicletta e della mountain bike. Oltre allo sport, ci si può dedicare allo shopping tra i negozi del centro storico, alle visite ai musei cittadini, ai meravigliosi Giardini di Castel Trauttmansdor, all’Ippodromo e alle Terme. Merano in primavera ore tanto anche per quanto concerne eventi e manifestazioni, come Merano Vitae, il Festival della Salute, tra aprile e maggio, che propone una serie di appuntamenti culinari, escursioni, yoga-meeting volti a promuovere la salute e il benessere. NovitĂ di quest’anno, invece, sarĂ la Primavera Meranese, ovvero un festival che include diverse manifestazioni, tra le quali “2015 Art & Natureâ€?, che si svolgerĂ dal 28 marzo ďŹ no a ďŹ ne maggio, in cui Merano, insieme ai Giardini di Castel Trauttmansdor, si trasformerĂ in un percorso sensoriale fatto di sculture e installazioni create da artisti internazionali di Land Art, forma d’arte contemporanea caratterizzata dall’intervento diretto dell’artista-operatore nella natura e sulla natura.

UN ASSAGGIO DI (VIVI)BRIANZA Si chiama Vivibrianza l’associazione nata nel 2013 con l’obiettivo di esaltare l’eccellenza di un territorio – la Brianza – che con la sua specificitĂ culturale e gastronomica di recente si è presentata al pubblico con il ghiotto evento dal titolo “Champagne e Burlesque – Happening di Grande Cucinaâ€?. Ad accogliere gli ospiti c’erano Luca Mauri del Ristorante A di Alice, Fabio Silva del Derby Grill, Enrico Bartolini del Devero Hotel, Christian Di Bari del Ristorante Due Spade, Giancarlo Morelli del Pomiroeu e Theo Penati di Pierino Penati, impeccabili padroni di casa di “Vivibrianzaâ€?. La serata, che aveva come tema gli Anni 30, è stata ritmata dallo swing e dall’impeccabile alternanza di flĂťte di champagne Bollinger e irrinunciabili finger food, creati per sollecitare il palato e la fantasia. E per rendere ancora piĂš indimenticabile il party, ogni chef ha eletto il migliore abito a tema della serata, orendo ai vincitori una cena per due persone nei rispettivi ristoranti.

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APRE DUOMO 21: RISTORANTE & LOUNGE APERTO FINO A TARDA NOTTE È stato inaugurato Duomo 21, ristorante & lounge bar aperto fino a tarda notte nel cuore di Milano, in Piazza Duomo 21. Tra le particolarità di questo spazio, la terrazza con una vista eccezionale sulla piazza del Duomo, ideale per un cocktail, un meeting o per una cena di lavoro importante. La cucina è a cura dello chef Alberto Citterio, già executive chef per Seven Stars Galleria e TownHouse hotel. I piatti sono ricchi di gusti mediterranei e tipicamente italiani per presentare la nostra cultura ai numerosi ospiti che parteciperanno a Expo Milano 2015. La location è firmata Martini & Rossi e Lavazza. «È stato svolto un lavoro importante nel ricreare uno spazio classico e contemporaneo, allo stesso tempo, in una location storica, all’interno della Galleria V. Emanuele II, accanto alla Cattedrale del Duomo. I toni di colore e la scelta del legno lega molto quest’ambiente anche alla vera identità, che va oltre la tradizione, di TownHouse Duomo, l’hotel accanto» commenta Massimo Magaldi, l’architetto che ha progettato lo spazio.

UNA NUOVA STELLA A VULCANO Incastonato come una gemma preziosa nell’incantevole isola di Vulcano, il Therasia Resort Sea & Spa, unico cinque stelle nell’isola, riaprirà ad aprile con una speciale novità, il conferimento della prestigiosa stella Michelin al ristorante Il Cappero. Un resort incredibile, da cui è possibile ammirare uno strepitoso panorama fatto di terra, mare e cielo, adatto a un soggiorno Mice in cui coniugare il business con l’esperienza di benessere totalizzante che solo un’isola del Mediterraneo può dare. Una vera oasi dove la natura selvaggia incontra le linee morbide ed eleganti della struttura, contraddistinta da uno stile arabeggiante, e circondata dal denso odore del mare e dal delicato profumo dei fiori selvatici. Lo staff della struttura offre una consulenza a 360 gradi per visitare tutte le altre isole dell’arcipelago delle Eolie. Per gli eventi business è disponibile una sala meeting dotata di moderne attrezzature, con una capacità massima di 160 persone. E per concludere in bellezza una giornata di meeting, è possibile gustare una cena gourmet opera dello chef stellato Crescenzo Scotti.

NUOVO SPAZIO PER EVENTI ALL’HILTON GARDEN INN MATERA

Hilton Garden Inn Matera è situato in un magnifico parco di cinque ettari sulle colline lucane, in località Borgo Venusio, a soli quattro chilometri dal centro storico di Matera, capitale Europea della cultura 2019, e dai famosi Sassi, dichiarati dall’Unesco, Patrimonio dell’Umanità. L’hotel, dotato di un centro congressi in grado di offrire le tecnologie più avanzate, propone alla meeting industry una nuova struttura esterna con ampia terrazza e incantevole vista sulle colline lucane, adiacente a una magnifica piscina con fontane fino a cinque metri di altezza, multicolore ad illuminazione Rgb. Il tutto finemente incastonato in una distesa di prato inglese. I nuovi spazi sono ideali per cene, banchetti, meeting, conferenze stampa, sfilate, esposizioni, lancio di prodotto e roadshow. A disposizione anche una cantina a vista con angolo degustazione, zona bar, guardaroba, e tetto apribile grazie a un sistema di tecnologia all’avanguardia e un ampio spazio per montare una tensotruttura in gradi di accogliere i grandi eventi. Tante inoltre le iniziative dell’hotel dedicate al mondo degli eventi, come la cena sotto le stelle presso il nuovo Ristorante la “Terrazza”; le serate tematiche “I sapori della Lucania” con menu tipico e con la presenza di artigiani locali, oppure le serate animate da un gruppo folkloristico con brani della tradizione
e le festa a bordo piscina con DJ set nei periodo estivo.

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NEW ENTRY CONGRESSUALE A ROMA PER BEST WESTERN Nuovo ingresso romano per Best Western Italia che consolida la propria presenza nella Capitale con Best Western Plus Hotel Milton Roma. Situato in posizione strategica nel quartiere San Giovanni, a pochi minuti dal Colosseo e dalla linea Metropolitana A, l’hotel consente agli ospiti di raggiungere con rapidità la Stazione Termini, Piazza di Spagna, Piazza Venezia, i Musei Vaticani, la Fontana di Trevi e tutti i principali punti di interesse della città. Best Western Plus Hotel Milton Roma dispone di 92 camere in diverse tipologie e dimensioni, caratterizzate dall’utilizzo di marmi policromi e dotate di wi-fi gratuito e tutti i comfort per un’esperienza indimenticabile. La struttura originaria dell’albergo è un monastero del Settecento restaurato in totale assenza di barriere architettoniche e con elementi moderni che hanno permesso di coniugare funzionalità e design preservando lo stile architettonico tipico di Viale Manzoni

e viale Emanuele Filiberto. Per il segmento meeting l’hotel offre una sala riunioni da ottanta metri quadrati, nelle antiche cantine del palazzo, e una sala adiacente da 18 metri quadrati utile per piccoli eventi.

IL BENESSERE SI RINNOVA AL THE WESTIN PALACE MILAN La spa del The Westin Palace Milan si rinnova con un concept di fitness e benessere totalmente nuovo che si chiama Westin Workout & [comfort zone] beauty SPAce. Il centro estetico all’interno dell’hotel ¬– gestito direttamente da The Westin Palace Milan –torna infatti a proporsi come [comfort zone] beauty SPAce. Il centro benessere è pensato per essere in perfetta sintonia con la filosofia “Westin Wellbeing”: un’iniziativa globale creata per stimolare gli ospiti a scoprire nuovi approcci al benessere in un’esperienza multi-sensoriale unica. La spa dell’hotel Westin nasce infatti per incarnare il pilastro Feel Well, che incoraggia gli ospiti a risvegliare i sensi e rilassarsi dopo stressanti meeting lavorativi o dopo lunghi viaggi, con gradevoli trattamenti, un design accattivante e partnership innovative per stimolare la consapevolezza di se stessi. La spa del Westin Palace Milan va inoltre ad arricchire il panorama del benessere milanese, aperta anche ai clienti esterni per ogni tipo di trattamento garantendo così un servizio di bellezza all-day long, perfetto anche per gli uomini d’affari in città con un po’ di tempo libero.

APRE IL NUOVO MELIÁ PARIS LA DÉFENSE Nuova apertura a Parigi per Meliá Hotels International con il nuovo Meliá Paris La Défense, che apre le sue porte nel cuore del modernissimo quartiere del business di Parigi. Con una splendida vista mozzafiato sulla città, Meliá Paris La Défense è tra i più grandi hotel a quattro stelle nel capoluogo francese. L’edificio ricorda la vela di una barca e ospita 369 camere e suite, distribuite su 18 piani. Molto importanti sono gli spazi per eventi, che dispongono di otto sale conferenze, ognuna con connessione wi-fi e un impianto audio-video ad alta tecnologia. Ricca l’offerta culinaria dell’hotel, con la scelta tra il ristorante Le Miroir, fusion di tradizione spagnola e cucina internazionale e il The Place Lobby Bar & Lounge al piano terra, la terrazza dove poter pranzare o cenare tutti i giorni. Al 19esimo piano si trova lo Skyline Paris Lounge & Bar.

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La raffinata arte dell’ospitalità caratterizza le eleganti strutture appartenenti a Cosmopolitan Hotels Group, importanti punti di riferimento per il turismo congressuale e leisure, negli angoli più affascinanti della Toscana

Accoglienza personalizzata SIMONA ZIN

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L’

albergo che meglio rappresenta l’offerta Mice e leisure del Cosmopolitan Hotels Group è il Grand Hotel Continental di Tirrenia, al quale si aggiungono il Val di Luce Spa Resort e alcune altre realtà ricettive, tra resort, residence e ristoranti. Ma partiamo dal Grand Hotel Continental, che armonizza al meglio l’offerta

Mice con la sua posizione, tra le bellezze del territorio toscano. Si trova a pochi chilometri da Pisa – e dall’aeroporto internazionale Galileo Galilei – ed è incastonato tra il litorale turchino e la macchia mediterranea: è una delle strutture di punta in Toscana per l’accoglienza congressuale, ma anche una meta molto frequentata dal turismo leisure internazionale in cerca di un servizio ispirato alla qualità, alla cortesia e, soprattutto, alla personalizzazione. UNO STAFF PROFESSIONALE La struttura offre 175 camere e quattro suite nella struttura principale, tutte molto luminose, arredate con gusto e con wi-fi gratuito, alle quali si aggiungono cinquanta appartamenti nel vicino Continental Resort, anche questo affacciato sul mare e raggiungibile dal giardino. L’offerta congressuale consiste in sei sale meeting, di cui una con capacità ricettiva di trecento posti e altre cinque con capienza da dieci a cento posti. A questi spazi si aggiunge un’area espositiva di trecento metri quadrati. L’hotel è dotato anche di un ampio parcheggio e di cinquanta posti nel garage privato.

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Uno staff professionale assiste le aziende nella realizzazione degli eventi: la presenza costante del responsabile congressi e di un tecnico specializzato su richiesta garantiscono il successo di qualsiasi tipo di evento. BUONA TAVOLA Nei ristoranti del Grand Hotel Continental, noti per la raffinatezza della cucina e per il sapiente recupero della tradizione gastronomica toscana, è offerta la possibilità di scegliere il menu più adatto per ogni occasione, grazie anche alla presenza dello chef Massimiliano Nori che arricchisce i piatti della cucina internazionale con uno stile creativo e rivisita le ricette tipiche della regione e del Mediterraneo in chiave moderna. Sono diversi gli ambienti dedicati alla ristorazione: dal ristorante Atlantico, ideale per eventi fino a duecento persone, alla sala Continental, in stile moderno, fino al nuovo ristorante Bistrot, aperto tutto l’anno, ubicato direttamente sulla spiaggia, caratterizzato da un’atmosfera intima, con una cucina ispirata alla tradizione rustica marinara e una capacità di oltre 150 persone. Durante la bella stagione il Grand Hotel Continental propone un buffet all’aperto accanto alla piscina, location ideale per eventi in pieno relax. La collocazione dell’hotel lo rende punto di partenza ideale per scoprire i tesori artistici di Pisa, Lucca, Firenze e Volterra e di altre località rinomate della zona: inoltre, la struttura si trova a pochi chilometri dal porto di Livorno collegato giornalmente con Corsica, Sardegna e con le isole minori, come Capraia e Gorgona.

comfort o come location congressuale “ad alta quota”, grazie alla sua area meeting da sessanta posti. Il Val di Luce è dotato anche di una spa con piscina emozionale, percorso benessere, sauna, bagno turco, frigidarium e sala relax. Il 2015 vede l’affiliazione a Cosmopolitan Hotels di altre strutture in Toscana: il Miramare Resort di Tirrenia, il Residence Villaggio Solidago di Calambrone (Pi), il bistrot Bagno Mary di Tirrenia, un ristoranteterrazza sul mare all’interno dell’omonimo stabilimento balneare. Si aggiungono a questo gruppo di strutture l’Astragalo di Castiglioncello (Li), ristorante, caffetteria e disco club, recentemente inaugurato, inserito in uno degli angoli più affascinanti del litorale toscano, la Baia del Quercetano a sud di Livorno, adatto anche per riunioni di lavoro, convention ed eventi, l’Hotel Riva del Sole di Marina di Campo e il Drago Residence e Dependance Al Pozzo, questi ultimi sull’Isola d’Elba. Un’offerta completa e variegata, dunque, quella del Cosmopolitan Hotels Group che abbraccia la Toscana con le sue strutture e possibilità congressuali di prim’ordine.

1-2 e 6-7/ Il Grand Hotel Continental, fiore all’occhiello del Cosmopolitan Hotels Group, dispone di sei sale meeting, la principale da trecento posti 3-5 / Il Val di Luce Spa Resort è immerso nel comprensorio sciistico dell’Abetone

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indirizzi a fine rivista

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CONFERME E NOVITÀ L’altra struttura più rappresentativa del gruppo è il Val di Luce Spa Resort, immerso nel cuore del comprensorio sciistico dell’Abetone, sul versante dell’Appennino pistoiese, con cime innevate d’inverno e verdi sentieri d’estate. Dotato di 35 camere e 45 suite, l’hotel si propone come luogo ideale per una vacanza in montagna all’insegna del relax e del

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Tra l’affascinante Palermo e alcune delle località più suggestive della Sicilia si trovano le quattro eleganti strutture di Costa degli Ulivi, location di charme per congressi ed eventi, improntati alla più attenta personalizzazione

Ospitalità eccellente SIMONA ZIN

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osta degli Ulivi è una società che comprende quattro hotel di pregio a Palermo e dintorni e che si caratterizza per servizi ispirati ai più alti livelli di ospitalità e per spazi congressuali di prim’ordine. Oltre al Grand Hotel Piazza Borsa di Palermo, la società comprende anche lo Splendid Hotel La Torre e l’Hotel Torre Normanna, a venti chilometri dal capoluogo siciliano, e l’Eolian Hotel, sull’Isola di Vulcano. FASCINO SENZA TEMPO Il “viaggio” tra gli hotel del gruppo Costa degli Ulivi parte dal Grand Hotel Piazza Borsa, frutto della fusione, in un’unica struttura alberghiera, di tre palazzi contigui del centro storico di Palermo, il nucleo centrale dei quali era stato il convento e la grande chiesa dei Padri della Mercede. Il complesso forma oggi una struttura molto particolare, nella quale trovano spazio eventi e congressi che si avvalgono di servizi tecnici all’avanguardia e

di un’assistenza personalizzata. Le otto sale congressi, di diversa capienza, sono disposte su più livelli. Nell’hotel palermitano anche la ristorazione riveste grande importanza: le quattro sale sono caratterizzate da ambienti accoglienti ed esclusivi per un veloce pranzo di lavoro o per una cena di gala, organizzati a seconda delle esigenze e caratterizzate da menu su misura. Non meno importante del buon cibo, il benessere: a disposizione degli ospiti c’è anche un percorso che comprende

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sala relax, sala massaggi, bagno turco, sauna, vasca idromassaggio, docce emozionali. Meeting e conferenze di altissimo livello possono trovare spazio anche nell’antico chiostro, fiore all’occhiello della struttura siciliana, che ospita accoglienti salottini in cinquecento metri quadrati circa. VISTA MARE La carrellata prosegue con lo Splendid Hotel La Torre, che si trova a Mondello, a pochi minuti di bus dal centro della città. Dotato di 168 camere moderne, tra le quali anche alcune con vista mare da un elegante terrazzino, l’albergo comprende anche un centro congressi che si estende su una superficie di circa settecento metri quadrati, con salette da due a trecento posti equipaggiate con la tecnologia più moderna. L’offerta dello Splendid Hotel La Torre si completa anche con una piscina con acqua di mare, con un ampio solarium, con annessa vasca idromassaggio, un comodo accesso alla piattaforma realizzata sugli scogli per i bagni in mare e un bar attrezzato. All’interno del complesso Torre Normanna, invece, è ubicato l’Hotel Torre Normanna, che dispone di 143 camere, di american bar, piano bar, ristorante, sala banchetti, e uno splendido terrazzo panoramico. Il Villaggio Vacanze Torre Normanna comprende trecento camere confortevoli, piscine, spiaggia attrezzata, tennis, bocce, minigolf, pallavolo, calcetto, tiro con l’arco, sport nautici come vela, surf e canoa. Il centro congressi, all’interno dello stesso albergo, è uno dei più importanti in Sicilia ed è dotato di sale modulari fino a novecento persone. Fanno parte dell’offerta congressuale del Torre Normanna anche tre sale satelliti che si estendono su trecento metri quadrati e sono ideali per sottogruppi, pause durante i lavori e come spazi espositivi.

INCANTO SULL’ISOLA L’Eolian Hotel, che sorge al centro della Baia di Ponente, la località più suggestiva dell’Isola di Vulcano nell’affascinante arcipelago delle Isole Eolie, è un’altra affascinante oasi di ospitalità di Costa degli Ulivi. Le sue 88 camere sono realizzate ispirandosi alla particolare atmosfera eoliana e sono tutte dotate dei comfort più moderni. La struttura dispone, tra l’altro, di ristorante panoramico all’aperto, american bar, sala riunioni fino a cento persone, ampie terrazze sul mare, solarium, piscine con acqua dolce e con acqua di mare, bar piscina, campo da tennis illuminato. L’Eolian Hotel sorge oggi sulla spiaggia di Porto Ponente: una baia di bassi fondali di nera sabbia vulcanica. La struttura è realizzata da edifici interconnessi nel tipico stile delle isole che non superano mai il primo piano e, per circa un ettaro, è circondata da un giardino, che riproduce una rigogliosa macchia mediterranea. indirizzi a fine rivista

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Tre modi di vivere Palermo, tre strutture accomunate dal comfort e dall’attenzione al dettaglio. È la proposta del gruppo Ghs, per la meeting e incentive industry che vuole assaporare il meglio del capoluogo siciliano

Eleganza e modernità ALESSANDRA BOIARDI

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re indirizzi – quelli dei suoi tre alberghi – tre modi di interpretare l’ospitalità secondo Ghs Hotels, il gruppo siciliano che da oltre vent’anni si distingue sul mercato turistico internazionale e vanta oggi a Palermo tre strutture alberghiere funzionali e collocate nel cuore della città: l’Astoria Palace Hotel, l’Hotel Garibaldi e l’Hotel Vecchio Borgo. Questi hotel possono essere scelti per eventi esclusivi, convention o meeting aziendali

che desiderano mostrare il meglio della tradizionale accoglienza palermitana, interpretata in maniera unica in ciascuna struttura. ASTORIA PALACE HOTEL, LA MODERNITÀ SECONDO GHS Tutte le principali attrazioni di Palermo possono essere raggiunte comodamente dall’Astoria Palace Hotel, che accoglie gli ospiti con un caratteristico stile moderno e confortevole. L’albergo si trova alle pendici del bellissimo promontorio che domina la città, a metà strada tra il centro storico – luogo di meraviglie monumentali e museali – e Mondello, la rinomata zona balneare della città caratterizzata da splendide spiagge dorate e ristoranti tipici. Le camere sono 306, dotate di connessione Internet ad alta velocità e schermi Lcd con canali via satellite. Anche nelle aree comuni il wi-fi permette di essere sempre connessi al proprio lavoro ed è ampio lo spazio dedicato agli eventi. L’Astoria Palace Hotel è soprattutto una struttura per grandi numeri, grazie al centro congressi di vaste dimensioni, organizzato in otto sale mo-

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dulari ubicate su due piani per un totale di oltre mille posti, desk di segreteria su ciascun piano, aree espositive e una sala regia. Anche i ricevimenti, dai banchetti alle cene di gala, trovano ampio spazio nelle quattro sale ristorante, tra cui il rinomato ristorante Il cedro, che offre un’ampia gamma di piatti siciliani e internazionali, mentre gli spazi prospicienti le sale sono perfetti per l’organizzazione di colazioni di lavoro, brunch, coffee break e cene di gala. L’ELEGANZA ALL’HOTEL GARIBALDI L’Hotel Garibaldi si trova in uno dei quartieri più eleganti della città, di fronte al famoso Teatro Politeama, e vanta esso stesso un edificio dalla bellissima architettura storica e un cuore di design con dotazioni hightech. Attorno, gli esempi più significativi di architettura Liberty della città – dagli edifici nobiliari agli elegantissimi Chioschi Ribaudo di inizio Novecento – le vie dello shopping e alcuni tra i più rinomati ristoranti e caffè. L’hotel dispone di 71 ampie e luminose camere, di cui otto sono le suite. La modernità dell’albergo è da ricercare nei piccoli e grandi dettagli, come la connessione wi-fi in tutta la struttura; il centro congressi, dotato di quattro sale meeting con attrezzatura di ultima generazione e ampi spazi dove poter allestire desk di segreteria, aree espositive, coffee

break e colazioni di lavoro e il parcheggio interno, comodissimo soprattutto se si pensa che l’hotel è ubicato in centro città. L’elegante foyer è dotato di un confortevole snack bar, una accogliente sala fumatori e un funzionale business point. LA TRADIZIONE RIVIVE ALL’HOTEL VECCHIO BORGO È l’atmosfera calda e accogliente a distinguere l’Hotel Vecchio Borgo, che di Palermo racconta le tradizioni, grazie alla sua straordinaria posizione ai margini di uno dei più tipici e antichi mercati, nel cuore della città. Il nome “Borgo Vecchio” è infatti anche il nome di uno dei quattro mercati storici palermitani, insieme a Ballarò, il Capo e la Vuccirìa. Il quartiere Borgo Vecchio ha origini cinquecentesche, era in abitato da pescatori e marinai e si è sviluppato in seguito grazie all’arrivo di artigiani e commercianti, ai quali deve il suo tipico carattere mercantile. Tra il porto, l’area dello shopping cittadino e il centro storico, l’hotel è un ottimo punto di partenza per scoprire la città. L’hotel dispone di 33 camere raffinate e molto confortevoli, tutte insonorizzate e dotate di wi-fi gratuito. Nell’elegante foyer, un’intima area relax è fornita di quotidiani e bollitore con selezione di tè e tisane 24 ore al giorno. indirizzi a fine rivista

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JW Marriott Venice Resort & Spa L Venezia Numero totale camere: 266 | Ristoranti: 4 | Sale meeting: 14 | Capienza sala maggiore: 400 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress

Un luxury hotel raffinato ospitato su un’isola privata della laguna veneziana, JW Marriott arriva in Italia con tutto il suo carico di charme e di stile inconfondibile. Pronto ad affascinare la meeting industry

L’essenza di Venezia SABRINA PIACENZA

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naugurato lo scorso marzo, il JW Marriott Venice Resort & Spa è il primo resort del brand americano aperto in Europa, a conferma del crescente interesse verso il vecchio continente. Cultura e lusso si fondono in questo complesso che nasce dal recupero di antiche strutture trasformate in una nuova architettura sostenibile e contemporanea, un progetto di riconversione firmato dal prestigioso studio Matteo Thun & Partners, che ha realizzato una struttura di grande fascino con tratti

distintivi che accomunano tutti gli hotel del luxury brand di Marriott International sparsi in giro per il mondo. Matteo Thun ha riconvertito gli edifici esistenti con il consueto stile essenziale ma elegante, legato ai materiali naturali e al recupero della cultura artigianale, elementi e temi che da sempre definiscono la sua poetica progettuale. Le 266 camere di cui 32 suite e una villa privata, alcune dotate di piscina a uso esclusivo, sono decorate con mattoni, vetrate e materiale prodotto localmente, che restituiscono la qualità e la memoria della vocazione artigianale della città, per trasmettere la cultura di uno “stile veneziano” contaminato da elementi di design e tecnologie moderne. Gli arredi sono eleganti ed essenziali, contraddistinti da una grande qualità dei materiali e delle finiture, ma con un gusto decisamente contemporaneo e lontano dall’opulenza dello stile classico veneziano. LUSSO, PLEASE! Raffinato ma allo stesso tempo informale, questo il filo conduttore che contraddistingue tutti gli ambienti del JW Marriott Venice, come la spa di 1.750 metri quadrati, tra le più grandi a Venezia, che propone sia trattamenti personalizzati sia rituali classici. È presente anche una piscina tonificante esterna e interna, un centro benessere, otto

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Il fascino senza tempo di Venezia si riverbera nel lusso, appartato ed esclusivo, del JW Marriott Venice, nuova realtà alberghiera sull’Isola delle Rose

camere per i trattamenti, un hammam e una spa suite di lusso. Relax e tranquillità sono garantiti agli ospiti anche dagli oltre 16 ettari di superficie dell’isola e dalla natura dei giardini e degli spazi all’aperto nei quali sorgono alberi da frutto, uliveti e orti dove sono coltivati gli ingredienti freschi utilizzati quotidianamente per la ristorazione. Proprio l’esperienza culinaria è uno dei fiori all’occhiello dell’offerta del JW Marriott Venice Resort & Spa e si declina in quattro ristoranti e altrettanti bar, senza dimenticare la possibilità per gli ospiti di partecipare alla Sapori Cooking Academy. Per il business la struttura può offrire 14 meeting room con una capacità massima di quattrocento persone rappresentata dalla sala Venezia, oltre a numerosi spazi di grande fascino dislocati all’aperto, ideali per cocktail ed eventi di vario tipo. Tra gli altri servizi offerti, l’esperienza elettrizzante di alcuni sport acquatici come la canoa e la vela e una sensazionale piscina sul tetto con vista infinita sulla laguna, fino alla celeberrima piazza San Marco. Gli ospiti potranno, inoltre, usufruire di un ricco programma di visite guidate in città e attività culturali studiate appositamente da un team dedicato per le specifiche esigenze. Sarà, per esempio, possibile assistere alla produzione di autentici vetri di Murano

e maschere veneziane durante i workshop settimanali tenuti da artigiani locali o visitare gli altri edifici, magistralmente ristrutturati, presenti sull’isola, che ospitano spazi suggestivi come l’antica chiesa, location ideale per ospitare eventi e cerimonie. Il resort sorge su un’isola privata, l’Isola delle Rose, ed è collegato agevolmente con il centro città grazie a una navetta privata messa a disposizione dall’hotel. indirizzi a fine rivista

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Uno splendido hotel di design, a pochi minuti dalla città lagunare, offre una gamma di servizi e spazi ideali per la meeting e incentive industry. Con quel tocco di ricercata eleganza che fa la differenza e che decreta il successo di ogni evento

Incontrarsi nel giardino di Venezia SABRINA PIACENZA

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na struttura ricettiva di altissimo livello, da pochissimi mesi entrata a far parte del portfolio di Hilton Worldwide, il DoubleTree by Hilton Venice North è un hotel contemporaneo ed elegante che si distingue tra le numerose proposte di ospitalità presenti nella regione del Veneto. L’albergo gode di una posizione estremamente favorevole, a dieci minuti dall’aeroporto Marco Polo di Venezia e dalla città, a soli due minuti d’auto dall’uscita autostradale di Casale sul Sile e dal Golf Club Villa Condulmer, oltre a Treviso, Padova, le colline del Prosecco, le ville Palladiane, la Gipsoteca di Possagno di Antonio Canova e la Riviera del

Brenta, alcuni dei luoghi di grande fascino che facilmente si possono raggiungere dalla struttura. La varietà di sistemazioni è notevole: 203 camere, di cui 16 junior suite e due suite, che rispondono alle esigenze di ogni tipo di viaggiatore, con particolare cura per l’uomo d’affari. Ogni soluzione è spaziosa, arredata con gusto ed è attrezzata per garantire ogni comfort, a partire dal letto Sweet Dreams per riposare piacevolmente e ricaricare al massimo le energie spese dopo una giornata di meeting, ma anche Tv Lcd 32’’, wi-fi di ultima generazione gratuito e accessibile in ogni ambiente dell’hotel.

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DoubleTree by Hilton Venice North S Mogliano Veneto (Tv) Numero totale camere: 203 | Ristoranti: 1 | Posti: 70 interni e 70 esterni | Sale meeting: 10 | Capienza sala maggiore: 550 posti| Capienza sala minore: 50 posti | mq di aree espositive: 1.800 | Possibilità organizzazione post congress

A disposizione degli ospiti il servizio navetta che offre collegamenti giornalieri continui con Venezia (Piazzale Roma) e transfer per l’aeroporto Marco Polo, l’aeroporto Antonio Canova di Treviso e la stazione ferroviaria di Venezia Mestre. SPAZI BUSINESS PER TUTTI Il centro congressi, disposto su un unico piano, ha nella trasparenza l’elemento architettonico distintivo che dona luce naturale a tutti gli spazi. Accesso indipendente, altezze fino a cinque metri, tecnologia multimediale avanzata e cinquecento posti auto gratuiti completano l’offerta. Il centro, collegato alla struttura ricettiva da una galleria in vetro, offre dieci sale congressi modulabili adatte a ospitare grandi eventi, conferenze, lanci di prodotto, esposizioni di veicoli, ma anche piccoli meeting. La più grande è la Sala Scarpa, che può ospitare fino a 550 persone in configurazione teatro e 470 a banchetto, alta oltre cinque metri, accessibile da automezzi, frazionabile in quattro sale più piccole e automatizzata con i più avanzati sistemi multimediali. È un vero esempio di flessibilità, comfort, eleganza e capacità ricettiva e la sua altezza la rende perfetta per qualsiasi tipo di allestimento personalizzato. Completano l’offerta la sala Tancredi, che può ospitare fino a 180 persone a teatro ed è divisibile in tre spazi più piccoli, la sala Santomaso, che affaccia sulla corte interna e ha

una capacità fino a cinquanta persone, la sala Guidi, e il maestoso foyer di 540 metri quadrati, posto nel cuore del centro congressi, che è accessibile sia dall’albergo sia direttamente dal parcheggio e può disporre di vetrine per l’esposizione dei prodotti e di pareti personalizzabili. Per gli eventi di gala, invece, sono utilizzabili la sala banchetti, caratterizzata da vetrate che affacciano sul giardino e il sundeck della piscina che, sapientemente illuminato, crea uno scenario ideale per una serata di grande impatto emozionale, anche per seicento persone.

A due passi da Venezia, il DoubleTree by Hilton Venice North, struttura dall’eleganza contemporanea, offre dieci sale meeting

indirizzi a fine rivista

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Hotel Villa Vecchia S Monte Porzio Catone (Rm) Numero totale camere: 96 | Ristoranti: Il Vignola | Posti: Rist. 280 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 300 | Capienza sala minore: 10 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 800 | Possibilità organizzazione post congress

L’Hotel Villa Vecchia è una location congressuale immersa nella natura, con grandi spazi all’aperto, tra i quali un uliveto secolare, una piscina, una passeggiata romana e un dehor per i mesi estivi

Tra gli ulivi dei Castelli Romani SIMONA ZIN

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iamo nel cuore dei Castelli Romani, a Frascati, all’interno di uno splendido parco che circonda l’Hotel Villa Vecchia, elegante location con cinque sale meeting e un centro congressi modernamente attrezzato. Recentemente ristrutturata e tutt’oggi ancora interessata da migliorie nella facciata, nelle camere e negli spazi comuni, con la copertura wi-fi estesa a tutta la struttura, Villa Vecchia dispone di 96 camere eleganti e sobrie, dotate dei comfort più moderni. A TUTTA NATURA Il parco che circonda la struttura offre la possibilità di passeggiare e ammirare sia i reperti storici sia la vegetazione composta da molte varietà di fiori e piante secolari, cornice ideale anche per programmi incentive o post congress all’insegna del relax più salutare. All’interno dell’hotel è allestito anche un elegante giardino d’inverno, impreziosito da opere d’arte, che offrono agli ospiti una dimensione di soggiorno davvero piacevole. Dalla terrazza panoramica di Villa Vecchia si gode

una meravigliosa vista su Roma e sui Castelli Romani, in un’atmosfera che, soprattutto d’estate, regala agli ospiti momenti unici. TRA LE ANTICHE VOLTE Il ristorante Il Vignola è ospitato sotto volte cinquecentesche e presenta un felice connubio tra la gastronomia locale e le innovative tecniche di preparazione e presentazione dei cibi. La location ospita fino a 250 persone e si presta con grande classe a ospitare eventi e cene di gala. Il dehor I Cedri accoglie fino a trecento persone per ricevimenti ed eventi di ogni tipo, in un contesto magico e coinvolgente; adatto per ogni stagione, è climatizzato e immerso nel verde. Il territorio dei Castelli Romani ospita numerose aree di grande interesse naturalistico; a esse si accompagna un ricco patrimonio paesaggistico, archeologico, storico e umano. Tra i centri della zona che meritano menzione e che ben si prestano come mete post congress, Monte Porzio Catone, Grottaferrata, Castelgandolfo e Ariccia. indirizzi a fine rivista

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LA TUA SCELTA SU PARMA Nel cuore di Parma eleganti strutture ricettive adatte ad ogni esigenza. Astoria Residence Hotel 3 stelle Superior di moderna concezione che offre cinque tipologie di confortevoli camere e servizi per rendere confortevole la vostra permanenza ed una sala meeting per meeting e congressi. Castello di Felino, a ntica fortezza situata a 20 chilometri di distanza dalla città, restituita al suo antico splendore e Location ideale per matrimoni, feste e meeting di ogni genere.

Al suo interno il ristorante Locanda della Moiana propone un menù tipico di alta tradizione emiliana. Residenze Cavour, Le Cupole e Liberty strutture che offrono monolocali, bilocali e camere doppie nel cuore di Parma. Perfetti e funzionali per soddisfare ogni vostro desiderio.

Ristorante San Barnaba a conduzione familiare che propone il meglio dell’enogastronomia regionale. Tutto questo e molto altro è il gruppo PIU HOTELS a Parma

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Nell’affascinante cornice di Taormina, Hotel Monte Tauro è una location suggestiva e confortevole per i meeting e i soggiorni incentive, attratti dal fascino eterno della Sicilia orientale

Design moderno, cuore antico MATTEO ROCCA

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a posizione invidiabile rende il soggiorno presso Hotel Monte Tauro un continuo spettacolo naturale, grazie alla vista sull’azzurro golfo di Naxos e sull’Etna offrendo un panorama straordinario dalle terrazze e dai balconi circolari che contraddistinguono la facciata della struttura. Disegnato negli Anni 70 secondo un progetto architettonico dal sapore fortemente moderno, l’hotel conserva intatto il suo stile anche all’interno, rivisitato sapientemente con l’aggiunta di mobili dal design raffinato e contemporaneo, che creano un elaborato gioco di contrasti con l’atmosfera senza tempo di Taormina e del suo teatro greco, distante solo pochi minuti a piedi. Le cento camere con vista – 83 doppie, 15 junior suite e due minisuite – permettono di ospitare comodamente gruppi e delegazioni in un ambiente reso accogliente dall’uso di tonalità calde e di materiali ricercati; il ristorante panoramico, con vista sulla baia, è un’ottima location per cene di gala fino a 150 persone, e vanta una ricca selezione di vini – con ovvia predilezione

per le etichette Doc isolane – e una altrettanto varia offerta di piatti, tra cui spiccano le specialità regionali. L’annesso grill bar permette inoltre di organizzare con facilità sfiziosi rinfreschi e aperitivi. L’equilibrio tra comfort lavorativo e relax è assicurato dalla compresenza di pratici spazi per meeting e conferenze, e di un’ampia piscina panoramica con idromassaggio, da cui è possibile continuare a godere l’incantevole spettacolo del golfo. La sala congressuale è modulabile per accogliere dalle venti alle 150 persone, con la possibilità di sfruttare anche le salette aggiuntive per i gruppi di lavoro di 18/25 persone: tutte le meeting room sono ovviamente a luce naturale e completamente oscurabili per facilitare la proiezione di slide e contenuti. Hotel Monte Tauro consente di godere della bellezza del centro di Taormina entro una comoda walking distance, e di approfittare della vicina funicolare e dei servizi di navetta per accedere alle celebri spiagge della riviera jonica. indirizzi a fine rivista

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Zoom Torino Cumiana( To) Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 120 posti | Capienza sala minore: 50 posti| mq di aree espositive: 230+260 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 120 posti | Pranzo seduti:100 posti | Possibilità organizzazione post congress

Africa e Asia non sono mai state così vicine. Precisamente, a venti minuti dal capoluogo piemontese, nel primo bioparco immersivo d’Italia, Zoom Torino. Qui è possibile ambientare eventi e incontri, a tu per tu con le specie animali più curiose e affascinanti dei due continenti

Io sto con gli ippopotami ELISA FERRO

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ebre, giraffe, rinoceronti e ippopotami. Pinguini, fenicotteri rosa e pellicani. E ancora tigri, gibboni e dromedari. All’elenco non manca più nessuno, forse le testuggini giganti o i buoi dei watussi, insieme ad aquile, falchi e avvoltoi. Una compagnia a dir poco sensazionale, ad alto tasso adrenalinico e motivazionale, da far impallidire i più glamour tra gli aperitivi o le più originali tra le convention. Nulla possono le tradizionali sale meeting, seppure tra le più esclusive, contro l’entusiasmante spettacolo della natura offerto dal primo bioparco immersivo d’Italia: Zoom Torino, al centro di un’immensa area verde che riunisce habitat, flora e fauna di Africa e Asia riunite insieme. Non un semplice parco zoo, ma un vero e proprio organismo vivente ispirato da rigorosi principi etici e scientifici, con uno staff di biologi dedicato per visite guidate nel pieno rispetto della natura e degli animali. Un’unica sorprendente struttura, cui naturalmente non mancano spazi attrezzati e polivalenti per riunioni, conferenze, pranzi di lavoro o di gala, come quelli dell’Ombiasy Palace e Restaurant.

Il tutto, a soltanto venti minuti da Torino. Qui è possibile organizzare anche meeting team building motivazionali o giornate all’aperto dedicate ai dipendenti e alle proprie famiglie. Qualche idea? L’offerta Madagascar riserva tutta l’emozione dell’affascinante isola africana, per pause caffé con vista sui grandi baobab, attorniati da lemuri e colonie di fenicotteri rosa e di pellicani. Un aperitivo a tu per tu con giraffe, zebre, rinoceronti e ippopotami, nel contesto mozzafiato del Serengeti Savana, un ambiente di oltre 15mila metri quadrati, costituisce invece l’offerta Savana. Mentre l’aperitivo on the beach si può gustare con l’offerta Bolder Beach: acqua cristallina, sabbia bianca e le inconfondibili rocce sudafricane; un’oasi dove è perfino possibile nuotare accanto ai pinguini, separati soltanto da una grande vetrata. Infine, l’offerta Petra propone lo scenario unico di un anfiteatro in stile asiatico con ottocento posti a sedere, per convention, spettacoli o concerti, da gustare ammirando il volo di aquile, gufi e avvoltoi. indirizzi a fine rivista

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Loano 2 Village Loano (Sv) Numero totale camere: 360 | Ristoranti: 3 | Sale meeting: 7 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress

Grande fermento al Loano 2 Village Il complesso alberghiero-congressuale ligure è un punto di riferimento per il Mice in Liguria: in primavera si appresta a ospitare piccoli e grandi eventi, tra cui due importanti convegni internazionali SIMONA ZIN

È

una primavera ricca di impegni quella del Loano 2 Village, con molti eventi in programmazione e tra questi due importanti appuntamenti internazionali. Dal 27 al 30 marzo il complesso ha ospitato più di cinquecento studenti universitari provenienti da Francia, Spagna, Germania, Irlanda, Inghilterra, e Italia, in occasione dell’International Business Week-End: Ibwe 2015. Il convegno consisteva in tre giorni di incontro e di confronto tra gli studenti di economia di vari atenei europei, ma anche in momenti

di gioco, sport e festa. Il programma prevedeva infatti, oltre all’utilizzo delle sette sale meeting e della sala plenaria in grado di ospitare fino a cinquecento persone, anche l’utilizzo delle attrezzature sportive tra cui la piscina coperta riscaldata, il campo da tennis e i due campi da futsall, per tornei e team building. Quest’anno il Paese ospitante era l’Italia, e tra tutte le strutture italiane la scelta di Loano 2 Village è stata dettata da un mix di fattori favorevoli, come la sua importante capacità recettiva (360 camere), gli ampi e attrezzati spazi meeting e i diversi servizi per lo sport e il tempo libero, la sua collocazione geografica e l’ottimo rapporto qualità-prezzo dei servizi offerti. RESPIRO INTERNAZIONALE Di tutt’altro genere, ma sempre di respiro internazionale è l’evento che Loano 2 Village ospiterà dal 31maggio al 5 giugno 2015, il Calphad XLIV (International conference on computer coupling of phase diagrams and thermochemistry). La conferenza si svolse per la prima volta nel 1973, e da allora ogni anno fornisce ai ricercatori e agli studenti che si occupano di termodinamica dei materiali l’opportunità di presentare e discutere il loro lavoro in un contesto di amichevole e costruttivo confronto. Per questo meeting sono attesi circa trecento studiosi provenienti da tutto il mondo. Come per l’evento citato precedentemente, ogni anno Il Calphad si volge in una diversa nazione: lo scorso anno si è tenuto in Cina e quest’anno l’Italia è stata scelta come nazione ospitante. Anche in questo caso Loano 2 Village è stato scelto come location, per le sue caratteristiche, che lo rendono una struttura unica nel suo genere in tutta la Liguria e nel nord Italia. indirizzi a fine rivista

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Dal 1955 ENDAR Centro Congressi offre la sua esperienza per la realizzazione di congressi nazionali e internazionali e la sua opera per la soluzione di problemi di ordine esecutivo, tecnico e di consulenza per la perfetta riuscita di ogni evento: è quindi un punto di riferimento esaustivo per gli organizzatori e gli operatori congressuali e di eventi ai quali ENDAR ha sempre garantito il successo di ogni manifestazione. ENDAR CENTRO INTERNAZIONALE SERVIZI CONGRESSUALI opera su tutto il territorio nazionale • • • • • • • • • • • • • • • • • •

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n entusiasmante soggiorno nella città della Dolce Vita, affacciata sui monumenti simbolo della cristianità e sulle antichità più famose della storia, immersi in uno scenario naturalistico da sogno. È quanto garantisce il Green Park Hotel Pamphili, a due passi dalla Città del Vaticano. Qui anche un impegnativo meeting d’affari, o un convegno, o ancora un congresso, si trasformano in una piacevole occasione di vacanza, di svago e di cultura. Tutto merito di una struttura sapientemente studiata per concentrare, in un unico ambiente dalle linee architettoniche classiche, funzionali spazi per il lavoro e gradevoli zone di ozio creativo. Il Green Park Hotel Pamphili dispone di un funzionalissimo centro congressi con tre sale attrezzate con tutte le più moderne tecnologie, in grado di ospitare

ogni tipologia di evento da un minimo di 16 a un massimo di 250 persone. Tutte le sale sono dotate di luce naturale. La sala Aula Magna è la più grande e, con i suoi 350 metri quadrati può ospitare fino a 250 persone a platea; la sala Pegaso al primo piano, può accogliere fino a 72 persone con allestimento fisso in stile teatro; infine la sala Romana, boardroom adatto a sessioni lavorative di piccoli gruppi fino a un massimo di 16 persone, è situata al terzo piano dell’edificio. Circondata da un grande parco privato, che contribuisce a rendere il soggiorno ancora più piacevole, la struttura dispone di 153 camere tutte climatizzate, arredate con gusto classico ed elegante. A disposizione degli ospiti dell’hotel, inoltre, un ampio parcheggio interno gratuito. Particolarmente all’attenzione, negli ultimi tempi, l’offerta relativa alla ristorazione. Comfort e ambienti freschi caratterizzano lo stile del nuovo ristorante: un ambiente arioso e privilegiato, dove potersi rilassare con una gustosa pausa pranzo a seguito di una mattinata ricca di impegni. I colori tenui delle pareti e le comode sedute, l’atmosfera accogliente e il gusto renderanno il momento del lunch di lavoro o di una cena rilassante, un vero piacere. La cucina, ispirata alla tradizione mediterranea, si caratterizza per un approccio deciso ai prodotti del territorio. Piatti classici rivisitati in chiave contemporanea per adeguarsi alle esigenze e ai gusti più disparati, freschezza e genuinità delle materie prime utilizzate sono elementi imprescindibili per gli chef dell’hotel, sempre attenti alla soddisfazione degli ospiti. Il ristorante è adiacente al parco, dove dopo un pranzo sarà possibile passeggiare in un’oasi di pace e tranquillità. Il silenzio sarà rotto solamente dal suono delle campane e dal cinguettio degli uccelli. indirizzi a fine rivista

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PARTNER news persone e poltrone

ALESSANDRA BOIARDI

MARCO ZUPPETTA RESPONSABILE COMMERCIALE DI PALAZZO CARACCIOLO Marco Zuppetta è il nuovo responsabile commerciale di Palazzo Caracciolo, situato in una delle vie più antiche di Napoli, via Carbonara. Uno dei palazzi storici più belli della città in grado di fondere alla perfezione storia e modernità, Palazzo Caracciolo (MGallery) è un’apprezzata location per gli eventi più raffinati che accoglie nelle sue otto sale meeting. Il palazzo dispone anche di 139 raffinate camere. Zuppetta, laurea in Scienze del Turismo a indirizzo manageriale conseguita presso l’Università Federico II di Napoli, è approdato al Royal Group Hotels & Resorts nel 2007 dopo aver conseguito un master in Marketing del Turismo. Diventato prima marketing manager e poi sales representative manager, ha contribuito alla crescita delle strutture del gruppo concentrandosi soprattutto sulla crescita della brand awareness aziendale.

Tra i successi del nuovo responsabile commerciale anche il progetto Mr Royal – di cui è ideatore – che ha vinto tra gli altri il premio Global Award 2012 della Wtm di Londra come migliore campagna di comunicazione green. Zuppetta ha anche seguito con l’incarico di project leader per l’operazione Museo dell’Opera del Parco dei Principi di Sorrento, in omaggio al celebre architetto Giò Ponti.

ALESSANDRO MISANI APPRODA AL ME MILAN IL DUCA Sarà Alessandro Misani a dirigere il nuovo Me Milan Il Duca, il primo Hotel Me by Meliá in Italia. La carriera professionale del general manager inizia nel 1990, all’interno della catena Jolly, dove in poco più di otto anni affronta diversi step di formazione. Nel 1998 passa al Gruppo Atahotel, per essere nominato l’anno successivo vicedirettore e nel 2001 direttore. Nel 2004 assume anche la direzione dell’Ata Hotel Quark 2, mentre da febbraio 2005, sempre per Atahotels, è inserito nel team di sviluppo che segue il profilo gestionale delle nuove strutture del gruppo. Misano è direttore del Meliá Milano da novembre 2006 e dal 2011 dirige il Me Madrid, mentre nel 2013 ha lanciato il Me Ibiza, per tornare nel capoluogo lombardo come general manager del The Yard Milano Hotel.

ALESSIA POLITINI DIRIGE SAN PIETRO ALL’ORTO 6

HILTON: JAVIER SANCHO REGIONAL SALES DIRECTOR

Alessia Politini è stata chiamata alla direzione di San Pietro all’Orto 6 di Milano, struttura appartenente al gruppo alberghiero italiano AllegroItalia insieme al cinque stelle lusso Golden Palace a Torino, al resort cinque stelle Baia dei Faraglioni sul Gargano in Puglia, al Relais La Cappuccina a San Gimignano in Toscana e al ShanShui Villa a Guilin in Cina. Alessia Politini vanta un’esperienza ventennale nel settore dell’ospitalità in importanti catene alberghiere. Ha iniziato la sua carriera nel 1995 in Sicilia, la sua terra di origine, con mansioni di responsabilità del Villa Paradiso dell’Etna. Nel 1998 lascia la Sicilia per l’incarico di vice manager meetings & events del Marriott di Milano. Successivamente ha proseguito ricoprendo il ruolo di sales & marketing manager dei Residence di Atahotels e di sales manager di Starhotels, Jolly Hotel Touring, Boscolo Hotel (dal 2003 al 2005) e Holiday Inn San Siro. Nel 2009, in occasione dell’apertura del cinque stelle lusso di Milano, rientra nel gruppo Boscolo, in qualità di sales & event manager a cui è seguita nel 2012 la nomina a general manager del design hotel firmato dall’Architetto Simone Micheli, il B4 Milano, della stessa catena, e successivamente anche del prestigioso Boscolo Venezia (Autograph Collection by Marriott). Nel 2013 è stata nominata director of operations del Barcelò Milano.

Javier Sancho è il nuovo regional director of Sales di Hilton Worldwide per Italia, Spagna e Portogallo. Con questo ruolo assume la responsabilità di oltre trenta hotel del gruppo in questa area, oltre a dirigere il dipartimento di international sales per i Paesi sotto la sua supervisione. Javier Sancho vanta un’esperienza professionale di più di 25 anni nel settore turistico. È stato direttore di Juliatours negli Stati Uniti e ha ricoperto varie posizioni di responsabilità nel commerciale e nel marketing per diversi gruppi alberghieri, come Accor Hotels and Confortel Hoteles. Precedentemente è stato direttore commerciale per Spagna e Portogallo per Hilton Worldwide per tre anni; con questo recente incarico si occuperà anche del coordinamento strategico e commerciale delle venti strutture del Gruppo presenti in Italia. «L’Italia è un mercato strategico per Hilton Worldwide e sono convinto che l’integrazione degli hotel in Italia creerà nuove e interessanti sinergie con gli altri mercati del Sud Europa grazie alle similitudini dell’offerta turistica di questi Paesi per storia, cultura, stili di vita e costituirà una preziosa opportunità per consolidare la presenza di Hilton presso i nostri clienti» ha sottolineato Javier Sancho.

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MARCELLO CICALÒ NUOVO DIRETTORE SALES & MARKETING DI IHC Il nuovo polo alberghiero “made in Italy” Ihc, Italian Hospitality Collection, che comprende il Chia Laguna Resort in Sardegna e le strutture toscane di Fonteverde, Bagni di Pisa e Grotta Giusti, affida lo sviluppo delle strategie commerciali a Marcello Cicalò. Il nuovo direttore sales & marketing vanta un’esperienza decennale nel mondo dell’hôtellerie, nelle cui fila ha ricoperto ruoli di rilievo, da direttore Mice per il gruppo Delphina Hotels & Resorts a sales & marketing manager presso il Forte Village Resort. Cicalò approda a Ihc dal Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resort, dove negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di director of sales. Conseguito l’Mba presso la Escp – Europe Business School, vanta una profonda conoscenza dei più importanti mercati internazionali, come Inghilterra, Russia, Stati Uniti e Medio Oriente. Ed è sull’internazionalizzazione dell’offerta di Ihc che la società punta affidando a Cicalò la guida delle attività sales & marketing, nell’ottica di un rafforzamento della presenza in Italia e di uno sviluppo a livello mondiale. L’amministratore delegato di Ihc Roberto Micciulli dichiara: «Con immenso piacere do il mio benvenuto a Marcello all’interno del nostro team. Sono certo che le sue qualità professionali e le forti doti relazionali contribuiranno a posizionare Ihc nel segmento lusso della scena turistica internazionale e, in Italia, a stringere sinergie sempre più forti con gli operatori del settore».

FRANÇOIS DROULERS ALLA GUIDA DELLA SEZIONE TURISMO DI CONFINDUSTRIA VENEZIA È François Droulers, proprietario del DoubleTree by Hilton Venice North, il nuovo presidente della Sezione Turismo di Confindustria Venezia, che conta oltre cento imprese associate, rappresentando oltre 3.500 dipendenti. Con lui sono stati nominati anche i nuovi membri del Consiglio di Sezione: Marco Baldan, Angelo Macola, Arrigo Cipriani, Gianluca Bisol, Mario Ferraro, Philip Rayland e Antonello de’ Medici (past president). Il neo presidente Droulers succede ad Antonello de’ Medici – general manager di Danieli Management Hotel Danieli, attuale membro del Consiglio Direttivo di Confindustria Venezia e presidente di Federturismo Regionale – che è stato a capo della Sezione dal 2011 al 2014. Il neo presidente nasce Milano nel 1971 e si laurea in Business Administration alla European Business School di Londra. Inizia la carriera a Londra alla Thistle Hotels dove, dopo aver ricoperto diverse funzioni operative, a 26 anni diventa vicedirettore del Kensington Park Hotel. Nel 1998 rientra in Italia a lavorare per il Gruppo Villa d’Este e nel 2001, in collaborazione con Res Hbd sviluppa l’attività di Advisory favorendo la joint venture tra Res e Str Global. Per il Gruppo Domina negozia oltre duecento operazioni di acquisizione alberghiere tra Italia, Europa, Russia, Medio Oriente e India. Nel 2010 diventa imprenditore creando D Hotels. Acquista il Palace di Bari poi ceduto nel 2013 e acquista il DoubleTree by Hilton Venice North.

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PARTNER congressi

Nel 2015 si rinnova il successo Il Convention Bureau Genova rinnova la propria immagine e annuncia nuove iniziative per i prossimi mesi: il restyling del sito, un nuovo video promozionale sulla destinazione e un roadshow in Italia e all’estero nel segno della continuità ALESSANDRA BOIARDI

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ono in fase di elaborazione da parte del centro studi di Confindustria Genova i dati definitivi del 2014 raccolti da Convention Bureau Genova con il supporto della Delegazione Regionale di Federcongressi&Eventi, e, a breve, sarà disponibile anche il consuntivo dell’anno appena conclusosi raffrontato con il 2013. Si può però già delineare una tendenza alla ripresa, seppure debole, nel segmento. Nei due quadrimestri del 2014 si sono realizzati a Genova 1.154 eventi complessivi (contro i 1.759 dello stesso periodo del 2013, pari al 66 per cento). Ma al di là dei numeri totali, da segnalare è che il secondo quadrimestre ha segnato una svolta realizzando 890 eventi contro gli 884 del 2013 (+0,7 per cento) e riportando così il segno “più” dopo alcuni quadrimestri negativi e portando l’anno 2014 al 77,33 per cento complessivo rispetto al 2013. Anche il numero di partecipanti agli eventi

vede una ripresa, raggiungendo il novanta per cento rispetto al numero dell’anno precedente. «Si può dire – commenta il presidente del convention bureau, Riccardo Esposto – che i dati delle presenze a Genova nel mese di novembre, recentemente diffusi, siano positivamente determinati da due grandi eventi internazionali: Iccat, conferenza mondiale sulla pesca tenuta per la prima volta in Italia, che ha visto la partecipazione di circa seicento delegati stranieri impegnati per dieci giornate, e l’evento scientifico internazionale Euac che hanno portato migliaia di presenze negli hotel cittadini compensando, in parte, le minori presenze di turisti italiani legate sia alle condizioni oggettive determinate dalla crisi economica sia alle vicende atmosferiche che hanno colpito la città». Inoltre, si conferma un buon andamento dell’offerta organizzata di Convention Bureau Genova che migliora sia il numero di candidature (proposte di eventi da realizzare a Genova), seppure di poco (+3,38 per cento), sia la “resa” di tali proposte, ossia il numero di eventi effettivamente realizzato in base alle proposte fatte (+39 per cento) confermando così il trend di miglioramento e crescita degli ultimi anni.

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PARTNER congressi

IMMAGINE RINNOVATA Anche in virtù di questo trend, Convention Bureau Genova (Cbg) ha deciso nel 2015 di rinnovare la sua immagine attraverso tre importanti strumenti: un restyling del sito, la produzione di un nuovo video promozionale della destinazione Genova, la propria presentazione ai buyer italiani e stranieri tramite un roadshow. Il nuovo sito racconta il ruolo di Convention Bureau Genova nella promozione della città, ma soprattutto nella costante attività di supporto a tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo nell’organizzazione di eventi. Immagini e claim porteranno il visitatore negli alberghi e nelle location più scenografiche, anticipandogli le emozioni che proverà dal vivo. Il video, strumento indispensabile per promuovere la città, proporrà vedute di grande effetto e opzioni di allestimento nelle più suggestive location associate al consorzio. Infine, il roadshow farà tappa a Milano, Roma, Bologna in Italia e toccherà altre mete all’estero per i buyer stranieri, proseguendo il percorso che l’anno scorso ha visto la presenza di Convention Bureau Genova a Zurigo, Monaco di Baviera e quest’anno si concluderà con un’ultima tappa a Londra. Tutto nuovo il format dell’evento, pensato come una sorta di “Happy Hour” non troppo formale che a partire dalle ore 18 introdurrà

CB GENOVA GIRA L’ITALIA

Ecco nel dettaglio le tre tappe italiane del roadshow organizzato da Convention Bureau Genova per promuovere la destinazione: ■ Milano, prossima sede Expo2015: 5 Marzo ■ Roma: aprile ■ Bologna: maggio la destinazione di Genova attraverso il nuovo video, una breve presentazione relativa all’offerta congressuale della città e del consorzio, accompagnando la parte più istituzionale con un buon cocktail dal sapore tipicamente ligure. «La forza di Convention Bureau Genova, oltre che nella coesione del lavoro tra i soci e nella chiarezza degli obiettivi da raggiungere – commenta Silvia Scala, direttore di Cb Genova – sta nella sapiente opera di collaborazione con gli enti e le istituzioni locali, in particolare con il Comune di Genova, che consente di fornire a ciascun evento nato con il supporto del Consorzio una serie di benefit e incentivi per gli organizzatori e i partecipanti».

Convention Bureau Genova ha annunciato una serie di novità all’insegna della promozione: il restyling del sito, un nuovo video sulla destinazione e l’organizzazione di un roadshow con tappe sia in Italia sia all’estero

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PARTNER incentive

La pisana Evinco è un partner sinergico nel corso della pianificazione e realizzazione di un evento, anche grazie al suo team, che opera con entusiasmo e professionalità

Sinergia vincente SIMONA ZIN

Sopra Barbara Mori, amministratore unico di Evinco, nuova e frizzante realtà nel panorama Mice toscano

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venti, incentive, congressi e comunicazione: tutto questo è Evinco, agenzia pisana che opera nel settore da quasi un anno con equilibrio, energia, entusiasmo, sinergia, come forse solo le aziende in fase di start-up sanno fare. Evinco considera suoi partner i suoi fidati collaboratori, che operano all’unisono e come mission hanno il raggiungimento dell’obiettivo del cliente che gli si affida. NULLA È IMPOSSIBILE L’agenzia si ispira a una frase di Nelson Mandela che recita così: “Sembra sempre impossibile fino a quando qualcuno lo fa” e queste parole riassumono l’entusiasmo che Evinco mette nella realizzazione dei suoi progetti di comunicazione, spingendosi oltre il solito nell’ideare per il cliente l’evento più adatto alle sue esigenze. Anche l’etimologia della parola “Evinco” rappresenta la filosofia dell’agenzia e indica il completamento di un’azione per vincere pienamente. Questo, come ci ha raccontato Barbara Mori, amministratore unico di Evinco: «Non da soli, ma legando le componenti per creare una sinergica collaborazione con l’obiettivo di ottenere il risultato. Dalla passione e dall’esperienza, dalla con-

sapevolezza del valore della risorsa umana con le sue qualità innate e conquistate, dal riconoscimento del ruolo centrale del cliente nasce un gruppo di lavoro determinato, puntuale, attento. Capire e soddisfare il bisogno vuol dire ascoltare prima di agire, porre domande significative, elaborare le azioni in continuo confronto, coinvolgere gli attori a tutto campo. La soddisfazione del bisogno avviene con l’interazione di successo delle parti, nessuna esclusa». START-UP… CON ESPERIENZA Evinco, nonostante sia una start-up, ha alle spalle un’esperienza quasi ventennale. Dall’attività di agenzia di viaggi, il percorso ha seguito la strada degli eventi, partendo dal settore congressuale – in particolare medico-scientifico – e incentive per arrivare, a oggi, a quello fieristico e di comunicazione. E lo spazio in termini di target da conquistare è ancora ampio. «La passione e l’entusiasmo non mancano – prosegue Mori – e a ciò si aggiunga la gestione in outsourcing del servizio di gestione dell’ufficio congressi per aziende e di una struttura congressuale. Un ambito, nel suo complesso, che ha permesso e permette di approfondire insaziabilmente la percezione del bisogno, come affrontarlo e gestirlo efficacemente ed efficientemente. Torna, fondamentale, il concetto di sinergia e di professionale lavoro di squadra: i partner tutti condividono i progetti, valutano le criticità e agiscono per raggiungere l’obiettivo». indirizzi a fine rivista

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ALESSANDRA BOIARDI

GVST EVENT MANAGEMENT DIVENTA GVST GROUP

MEETING ED EVENTI DI LUSSO IN MOVIMENTO Partiamo dall’essenziale: i Limobus sono il cuore dell’offerta Moveolux. Unico esempio del genere in Italia e in Europa e disegnati personalmente da Alessandro Mapelli – Ceo dell’azienda milanese nata nel 2007 ma con un’esperienza di oltre quarant’anni nel settore del noleggio di lusso con conducente – i Limobus hanno rinnovato completamente il trasporto su strada enfatizzando lusso, eleganza e stile senza dimenticare il comfort, la sicurezza e la funzionalità. Salire a bordo di uno dei Limobus Moveolux – progettati come fossero dei veri e propri jet privati – significa ritrovarsi in un mondo che prima non c’era, quello del trasporto su strada a cinque stelle. Salette con tavoli in cristallo per l’organizzazione di meeting ed eventi di lusso on the road; sedili oversize in pelle; interni in alcantara; dispositivi per la connessione wi-fi di tablet, cellulari

e notebook; schermi Lcd; Apple Tv e iPad a richiesta; cucinotto con catering a bordo e tanto altro. Dal lancio di prodotto al party esclusivo, dal trasferimento aeroportuale a quello da città a città, dal tour itinerante al roadshow, qualsiasi sia l’evento da organizzare, i Limobus permettono di realizzarlo grazie non solo a una versatile e innovativa organizzazione degli spazi all’interno dei mezzi ma anche grazie all’assistenza impeccabile offerta dallo staff Moveolux.

Dopo oltre 23 anni di esperienza nel settore Mice, con eventi e congressi in tutto il mondo, Gvst Event Management amplia la propria offerta di servizi con la nascita di Gvst Group. La riorganizzazione della struttura comprende una rinnovata immagine aziendale che racchiude i valori del gruppo in un diamante come simbolo di qualità, trasparenza e solidità e un nuovo sito. Il gruppo si compone di tre linee di business: Gvst Events, l’evoluzione del marchio storico Gvst Event Management che si occuperà dell’organizzazione di eventi aziendali e istituzionali di alto profilo in tutto il mondo; GreenIT, Dmc italiano con programmi ecosostenibili per incentive e viaggi di gruppo con un’anima verde, alla scoperta della destinazione Italia e dei suoi tesori; Gvst Young, una nuova divisione per un nuovo business: eventi privati e sportivi con l’anima “giovane”.

UN GRANDE EVENTO PER DAIANA INCENTIVE HOUSE E I SUOI PARTNER Daina Incentive House, con il suo partner, l’agenzia di comunicazione Welcome di Bergamo, è stata l’artefice dell’organizzazione al Palazzo della Gran Guardia di Verona, di un grande evento per il Gruppo Adama, multinazionale ai vertici mondiali nel settore dei prodotti per la protezione delle culture. Il successo dell’evento, che ha visto la partecipazione di quattrocento fra clienti, opinion leader e giornalisti raggiungere il prestigioso Palazzo, è certamente frutto della sinergia collaborativa fra Daina e Welcome. Alla struttura milanese, presente sul mercato da oltre trent’anni anni con esperienza di altissimo livello e con un elevato know-how costruito negli anni collaborando con marchi prestigiosi sia nazionali sia internazionali, l’impegno di trovare la location, gestire e ottimizzare ogni aspetto di accoglienza e relazioni pubbliche, oltre che occuparsi della parte logistica, del catering e verificare il gradimento degli ospiti. Alla seconda il compito di progettare e realizzare il concept dell’evento, allestimenti grafici e archigrafici, inviti e i vari supporti di comunicazione anche digitali e sul web, fra cui un’intensa attività di web marketing.

Obiettivo raggiunto quindi per Adama Italia, che ha potuto trasmettere nel modo più efficace ai principali interlocutori di mercato la sua volontà di essere, ora più che mai, tra i principali riferimenti per l’agricoltura moderna.

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TOSCANA, NUOVO LOGO E FITTO PALINSTESO PER EXPO 2015 La Regione Toscana si prepara ad accogliere i visitatori di Expo con oltre 450 eventi sul suo territorio, trenta appuntamenti – tra incontri B2B, mostre, convegni, conferenze, show cooking e wine tasting nel palinsesto di Expo in Città nella cornice unica dei Chiostri dell’Umanitaria a Milano – e numerose iniziative volte a far conoscere il territorio e le sue tradizioni. Regione Toscana avrà uno stand all’interno del Padiglione Italia: partendo dall’asse tematico portante di Expo 2015, “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita” sarà raccontata la storia di una regione fatta di tradizione, di arte, di paesaggio, ma anche di ricerca e innovazione applicata a ogni ambi-

to e settore della vita e dell’economia. Leitmotiv dello spazio espositivo toscano saranno i sensi: un viaggio che stimolerà la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e che condurrà il visitatore alla scoperta della Tosca-

NEXT GROUP FESTEGGIA I CENTO ANNI DELLA BOTTIGLIA COCA-COLA È a opera di Next Group la convention 2015 di Coca-Cola Hbc Italia, organizzata a metà febbraio al Palacongressi di Rimini dalle due unità operative The Next Event e The Next World. Obiettivo della convention: motivare la forza vendita e tutti i dipendenti dell’azienda, ma non solo. Il grande evento a cui hanno preso parte oltre 1.300 dipendenti provenienti da tutta Italia ha presentato anche le strategie commerciali e le iniziative di marketing del 2015 e ha celebrato i cento anni della bottiglia Contour. Proprio sulla sua forma entrata nella storia del design è stata costruita la comunicazione dell’evento, e in particolare l’impianto scenografico che ha previsto un palcoscenico a forma di bottiglia intorno al quale, su gradinate ad arena, è stato disposto il pubblico. Al termine della sessione plenaria, festa e guest star come Francesco Facchinetti, Peppe e Ciccio e Federica Fontana. Un sito web è stato creato per l’occasione con la funzione di tradizionale piattaforma gestionale ma anche come vero e proprio portale di comunicazione.

na attraverso un “A five minutes day”, una video-istallazione che occuperà tutti gli schermi del totem centrale. L’architetto, designer e artista Alessandro Medini ha cercato di mettere insieme i simboli tipici della Toscana, creando il logo che la rappresenterà a Expo. La Regione per la grande occasione ha scelto il claim “Sono secoli che viviamo nel futuro”, il cui significato vuole testimoniare una Toscana riconoscibile, ma diversa dai soliti cliché; la Toscana del buon vivere che s’impegna nella tutela e salvaguardia del suo territorio e delle sue tradizioni e, contemporaneamente, alimenta la ricerca tecnologica, mantenendo il giusto equilibrio tra innovazione ed eredità secolare.

NUOVO SITO AZIENDALE PER AIM GROUP

Nuova veste per il sito internet di Aim Group International, che grazie alla collaborazione dell’agenzia milanese di servizi digitali VanGoGh ha completamente ridisegnato quello esistente con una nuova identità aziendale che meglio rappresenta gli oltre cinquant’anni di attività del gruppo. Il nuovo sito (www.aimgroupinternational.com) appare elegante, essenziale e decisamente innovativo: perfettamente accessibile da smartphone e tablet è stato progettato da VanGoGh applicando un approccio di web design responsivo, in grado quindi di adattarsi automaticamente a tutti i più recenti device. Semplicità, razionalità e accessibilità sono le parole-chiave che sintetizzano lo sviluppo del website. Il sito fornisce inoltre tutte le informazioni sui prodotti e i servizi offerti, presentati attraverso gallerie fotografiche e schede riassuntive di best practice.

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Il sole bacia il Full Contact Pco Business, networking e attività di team building hanno animato il Full Contact Pco, ospitato lo scorso marzo nella soleggiata Rapallo, presso l’esclusivo Excelsior Palace Hotel ALESSANDRA BOIARDI

MATTEO PIGANZOLI

È

stata una Liguria soleggiata a fare da cornice – in un anticipo di primavera – a Full Contac t Pco, lo storico workshop targato Ediman e oramai appuntamento fisso dell’e legante cinque stelle lusso Excelsior Palace Hotel di R apallo, che anche quest ’anno ha accolto l’evento nei

suoi spazi congressuali. La brezza marina e gli imperdibili scorci sulla costa di Portofino non hanno distratto i partecipanti del Full Contact Pco, che in questa prima edizione del 2015 ha fatto numeri da record: in soli due giorni – il 9 e il 10 marzo – sono stati quasi novecento gli appuntamenti realizzati. Un r isultato notevole che nel rendere unico questo appuntamento si accompagna all ’apprezzata for mula del wor kshop che valor izza il tempo dei par tecipanti e la qualità degli incontr i one -to - one, per mettendo ai buyer di organizzare in anticipo la propr ia agenda con gli espositor i

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Formula classica ma con qualche novità per il Full Contact Pco 2015: ad attendere gli ospiti, infatti, oltre ai momenti istituzionali di networking, anche un coinvolgente team building

per ottimizzare la propr ia par tecipazione al meglio. Full Contact Pco è particolarmente studiato, infatti, per permette l’incontro di qualificate agenzie di organizzazione congressuale con una selezionatissima offerta tra strutture congressuali e destinazioni. In particolare in questa edizione, quaranta espositori hanno incontrato 77 buyer in un marketplace unico nel suo genere che permette di venire in contatto con tanti partner in un tempo relativamente ristretto e in un contesto decisamente piacevole. Sì, perché Full Contact Pco non è soltanto un’irripetibile opportunità professionale di business, ma è anche si-

nonimo di networking costante, grazie ai tanti momenti informali e divertenti che in tanti anni hanno visto anche nascere sodalizi professionali e illustri collaborazioni. NET WORKING RITMATO Quest’anno per esempio, oltre al momento più istituzionale e sempre apprezzatissimo della cena di gala, un vero e proprio team building ha coinvolto gli ospiti. L’attività – organizzata da Sds Ser vice – ha appassionato nel pre-cena di lunedì 9 marzo i partecipanti, che si sono lasciati andare al ritmo di bonghi e tamburi in una trascinante jam session.

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L’anno dei record La settima edizione di Conventa ha chiuso a Lubiana con una crescita nelle presenze internazionali mai riscontrata prima. Tra le tante novità, la survey sul grado di soddisfazione dei partecipanti ALESSANDRA BOIARDI

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n’area espositiva più grande e tante novità sono state il marchio di fabbrica della settima edizione di Conventa, la fiera dedicate al mercato Mice che si è tenuta a fine gennaio a Lubiana, in Slovenia. L’edizione 2015 si è anche distinta per la presenza del più alto numero di meeting planner internazionali mai intervenuti sul parterre della manifestazione come ha sottolineato Miha Kovačič, direttore del convention bureau sloveno, organizzatore di Conventa: «I numeri della manifestazione sono aumentati notevolmente, anche se il nostro primo interesse rimane la qualità, più che la quantità». Ed ecco i numeri: Conventa 2015 ha ospitato 166 meeting planner internazionali provenienti da 31 Paesi e circa cento sloveni, che hanno incontrato l’offerta del mercato delle aree di riferimento della kermesse. Un nuovo record è stato raggiunto anche

per il numero di meeting in agenda (tutti erano stati accordati in anticipo), che sono stati in tutto 3.428. Lo spazio espositivo del Ljubljana Exhibition and Convention Centre ha ospitato 135 esponenti della domanda, la maggior parte dei quali provenienti dalla Slovenia, dall’Austria e dalla Croazia. Per la prima volta Conventa ha ospitato quest’anno anche espositori provenienti dalla Grecia, dall’Azerbaijan e dalla Russia. Tra le novità dell’edizione 2015 anche la prima indagine sulla soddisfazione degli hosted buyer, dai quali è emerso che la caratteristica più apprezzata della manifestazione è stata quella di permettere incontri one to one con gli espositori, seguita dalla possibilità di fare networking e dalla qualità degli espositori stessi. Oltre al parterre espositivo, sono stati organizzati per gli hosted buyer diversi fam trip e post tour alla scoperta di diverse destinazioni nella regione. In ordine di classifica le mete più apprezzate sono state Lubiana, Portorose, Bled, Kranjska Gora e Zagabria. Dalla survey è emerso che anche gli espositori, come gli hosted buyer, hanno individuato negli incontri one to one la principale ragione di soddisfazione della loro partecipazione a Conventa e la maggior parte ha dichiarato di voler essere presente anche all’edizione 2016, confermata per il 20 e 21 gennaio a Lubiana. indirizzi a fine rivista

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Tutto il mondo ad Imex Tra le manifestazioni internazionali più vivaci dedicate all’event industry, Imex presenta l’edizione 2015 con una serie di nuovi format per i seminari e un focus inedito dedicato al benessere ALESSANDRA BOIARDI

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ppuntamento dal 19 al 21 maggio a Francoforte con Imex, la manifestazione internazionale dedicata alla meeting e incentive industry e al business travel. L’evento, che negli anni ha confermato la sua reputazione nel settore a livello internazionale, si presenta per l’edizione 2015 annunciando più espositori, più hosted buyer e nuove idee. Dal punto di vista dell’offerta, sono venti i nuovi supplier già confermati, provenienti dai cinque continenti, tra destinazioni, servizi, città, hotel e location, fornitori tecnologici. La domanda cresce invece con 34 nuovi gruppi di hosted buyer provenienti da tutto il mondo. Le new entry si sono in

particolar modo concentrate su Francia, Gran Bretagna, Medio Oriente, Asia e Stati Uniti. A loro verrà dedicato – come per ogni edizione – un programma studiato ad hoc con servizi personalizzati, come quello di concierge che è stato introdotto lo scorso anno e confermato anche per questa edizione. L’organizzazione di Imex è al lavoro anche per offrire ai buyer un sistema sempre più efficiente non solo di iscrizione, ma anche di gestione della propria agenda di appuntamenti prestabiliti con gli espositori. Per quanto riguarda il calendario di incontri, workshop e seminari, non mancheranno nemmeno per l’edizione di quest’anno eventi di formazione tenuti da esperti internazionali sui diversi aspetti della meeting industry. Due i format al debutto: i seminari espressamente ideati per le figure junior, e quelli invece preparati per andare incontro alle esigenze delle figure senior. Tra le conferme non poteva mancare il Politicians Forum, un format che venne lanciato proprio ad Imex e che quest’anno si terrà a Villa Kennedy e vedrà la partecipazione di ministri, sindaci e altre figure politiche provenienti da tutto il mondo per discutere di event industry insieme ai professionisti più quotati del settore. Per quanto riguarda le novità invece, l’edizione 2015 sarà ricordata come quella dedicata al wellness, grazie a “Be Well at Imex”. Si tratta di un programma focalizzato sul benessere, con eventi di formazione dedicati, una guida che indicherà a tutti i partecipanti come rimanere in forma durante i tre giorni di manifestazione e una stanza per la meditazione. indirizzi a fine rivista

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Mario Buscema

confermato presidente I soci e i rapporti con le istituzioni al centro di questo secondo mandato, iniziato già con due grandi successi: gli accordi con la Federazione Italiana delle Società Medico-scientifiche e con il Banco Alimentare

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urante l’VIII Convention nazionale, tenutasi a Roma presso l’Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici, i soci di Federcongressi&eventi hanno rieletto alla presidenza Mario Buscema, che ha raccolto con un autentico plebiscito l’eredità del suo primo mandato. Candidato unico – e già questo era il segno dell’apprezzamento dei soci – è stato rieletto all’unanimità dai partecipanti alla Convention, che hanno tutti, senza nemmeno una scheda bianca, confermato la preferenza verso di lui. Contestualmente, i soci hanno eletto i Consiglieri esecutivi per il biennio 20152017. Ai sensi dello Statuto, quattro componenti del Comitato Esecutivo sono eletti ciascuno in rappresentanza di una specifica categoria associativa. Essi sono: ■ per la categoria Destinazioni e sedi:

■ ■ ■ ■

Alessandra Albarelli (Riva del Garda Fierecongressi) per la categoria Dmc e incentivazione: Lorenzo Pignatti (+39 Events) per la categoria Organizzazione congressi, eventi e Provider Ecm: Susanna Priore (Formedica) per la categoria Servizi e consulenze: Francesca Scutari (SEM2000) i restanti quattro componenti del Comitato Esecutivo sono invece eletti senza vincolo di rappresentanza: Carlotta Ferrari (Firenze Convention Bureau); Gabriella Gentile (Meeting Consultants); Pietro Montanari (MV Congressi); Paolo Novi (Integrare) Revisore dei conti è stata confermata Daniela Senlis Manferrari, mentre il nuovo Collegio dei Probiviri risulta così composto: Marisa Sartori, Cristiana Fiandra, Sergio Moscati e Laura Balbarini.

L’ACCORDO CON BANCO ALIMENTARE ONLUS

Il primo atto di Mario Buscema nel nuovo mandato presidenziale è stato la firma di un accordo con Banco Alimentare Onlus, nel quadro del progetto Meet&Eat: No Waste! mirato al recupero del cibo eccedente dei convegni (che grazie alla Legge 155 del 2003 è diventato un problema di facile soluzione). In forza di questo accordo di collaborazione, sarà creato un gruppo di lavoro misto tra Federcongressi&eventi, Fondazione Banco Alimentare

Onlus, Equoevento Onlus e un caterer per sviluppare il progetto, esaminare le best practice e divulgare le linee guida. L’accordo è stato sottoscritto da Mario Buscema, per parte Federcongressi&eventi, e dal Direttore generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus Marco Lucchini. Sul palco, per la simbolica stretta di mano, è salita Giuliana Malaguti, Responsabile approvvigionamenti della Fondazione (foto a destra). © FabrizioGallucci.com

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L’ACCORDO CON FISM

IL PROGRAMMA DI BUSCEMA PER IL 20152017 Il primo obiettivo di Mario Buscema è di «rafforzare l’azione di rappresentanza del nostro comparto economico-industriale nei confronti dei nostri interlocutori istituzionali (governo, ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Enit, Regioni)». Partendo da quanto descritto dal “Libro Bianco del Congressuale Italiano”, si dovrà fare un grande sforzo congiunto per aprire un dialogo costruttivo e costante con le istituzioni. Permane inoltre la volontà di proseguire nel dialogo con le altre associazioni del nostro settore o che hanno aree di interesse sovrapponibili al nostro ambito di competenza: Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Federalberghi, Federturismo, Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane), Aica (Associazione Italiana Confindustria Alberghi), Assohotel, Mpi e Site. «Un altro capitolo riguarda i rapporti con le principali associazioni del mercato dei congressi associativi medicoscientifici. Buoni rapporti sono stati instaurati con Assobiomedica, Farmindustria e Fism – Federazione Italiana delle Società Medico Scientifiche». Un aspetto fondamentale da portare avanti, nell’interesse di tutti i soci aderenti alla categoria Destinazioni e sedi, sarà relativo al supporto e alla collaborazione con il Convention Bureau Italia. Importanti saranno anche gli incontri e le iniziative di sensibilizzazione che potranno essere progettate in collaborazione con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Quanto ai soci Pco (Professional congress organizers), il Progetto Pcco: una C in più per migliorare il futuro della no-

Il Presidente della Federazione Italiana delle Società Medicoscientifiche (Fism) Franco Vimercati e Mario Buscema (foto a sinistra) hanno firmato a Roma un patto di collaborazione sulla rappresentatività istituzionale e l’attività formativa Ecm (Educazione continua in medicina). In forza di quanto sottoscritto, Fism riconosce a Federcongressi&eventi il ruolo di rappresentante unitario dei Provider Ecm presso la Commissione Nazionale di Formazione Continua, e Federcongressi&eventi, da par suo, modifica con effetto immediato la denominazione del proprio Progetto Provider Ecm by Federcongressi&eventi in Provider Ecm by Federcongressi&eventi & Fism. Fism diffonderà fra i propri

associati le informazioni relative a questo progetto e Federcongressi&eventi accetterà le società medico-scientifiche affiliate a Fism come associati a pieno titolo nella categoria Organizzazione di Congressi, Eventi e Provider Ecm. L’accordo prevede anche una collaborazione di co-marketing: Federcongressi&eventi promuoverà una speciale iniziativa per le società medicoscientifiche che organizzeranno il proprio congresso nazionale presso una sede associata a Federcongressi&eventi. Le sedi che aderiranno a questa iniziativa promozionale riconosceranno in via esclusiva per gli Associati Fism uno sconto pari alla quota associativa annuale Fism. L’accordo dura sino al 31 dicembre 2016 e si intenderà tacitamente rinnovato.

stra professione si proporrà di definire il “marchio” Pcco, che dovrà indicare e accreditare la struttura professionalmente abilitata alla seconda C (Consultant). Iniziative di aggiornamento e crescita professionale verranno infine prese verso i soci della nuova categoria Dmc e incentivazione e della categoria storica Servizi e consulenze. Il pensiero conclusivo del Presidente è stato per i giovani. «Dovrà proseguire ed essere ulteriormente sviluppato il Progetto Mentore, mirato a creare occasioni di incontro e confronto tra i giovani studenti e i professionisti della meeting industry italiana». www.federcongressi.it

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NETWORKING notiziari e associazioni

La sfida dei Chapter leader 3.0 tra ROI, prospettive, hard e soft skill

Identikit del Chapter leader 3.0 ideale: propositivo, open mind, condivisore di valori e di risultati efficaci, attento a iniziative Csr, problem-solver, capace di comunicare vision e mission dell’Associazione... OLIMPIA PONNO Presidente Mpi Italia Communication & Marketing Consultant Strategic content designer Trainer

R

itorno con la memoria ai tempi della scuola e del liceo, quando di fronte ai professori più severi e temuti, avvicinandosi lo spettro dell’interrogazione, eravamo in pochissimi, forse tre o quattro, a offrirci volontari per esorcizzare l’ansia e l’incognita della consueta domanda “A chi toccherà?”. Perché attendere che qualcuno ci possa mettere in difficoltà quando possiamo essere noi a toglierci dall’impasse e soprattutto a dirigere o cambiare il gioco delle parti? Questo ricordo mi viene in mente pensando sia al ruolo dei Consiglieri – quando si avvicina il periodo delle candidature e delle elezioni annuali del Consiglio Direttivo dell’Associazione – sia ai soci stessi – che faticano a partecipare alla vita associativa e a offrire il loro contributo attivo nei Comitati –, perché è sempre più difficile trovare candidati pronti a farsi avanti, forse perché in un contesto professionale complesso e stressante come quello che viviamo quotidianamente il volontariato è percepito come un sacrificio sia di tempo sia economico, con benefici apparentemente poco tangibili da raccogliere a breve termine, piuttosto che un percorso di crescita e formazione che può portare risultati a medio-lungo termine. In 12 anni di associazionismo volontario il ruolo e le responsabilità dei consiglieri sono cambiati rispetto non solo ai tempi e al mercato, ma alle esigenze dei soci e all’evoluzione dell’associazione stessa. Nel caso di una community internazionale come Mpi, la vera sfida è quella di rispondere a un profilo in grado di potersi confrontare con diverse realtà multiculturali. Proviamo a tracciare l’identikit del Chapter leader 3.0 ideale: socio attivo da almeno due anni, propositivo e consapevole, ottima padronanza almeno di una lingua straniera preferibilmente inglese, dalla mentalità aperta, con un costante background formativo e un’attenzione allo sviluppo personale e professionale, condivisore di valori e di risultati efficaci, abituato a lavorare in team, flessibile, capace di uscire dalla propria zona

di comfort, attento a iniziative di responsabilità sociale attiva, motivatore, trait d’union tra i soci, l’Headquarter, le realtà locali, nazionali e internazionali, problem-solver, in grado di delegare e verificare che gli obiettivi vengano raggiunti dal team, disponibile a enfatizzare il lavoro di squadra, capace di comunicare la vision e la mission dell’Associazione e del Capitolo, in grado di preparare e crescere nuovi leader e candidati; facilitare lo svolgimento di attività di networking e di formazione a livello locale, regionale, nazionale; incoraggiare relazioni tra gli associati e tra questi ultimi e i mercati esterni possibilmente aprendosi a un percorso di contaminazione di genere per evitare di restare intrappolato nell’autoreferenzialità, che è il grosso rischio insito in tutte le associazioni; creare un ambiente creativamente propositivo. Ma quali sono i benefici che il Chapter leader trae o dovrebbe trarre da questa esperienza? Guadagnare maggiore consapevolezza nel lavoro di squadra e dunque migliorare la performance personale e professionale; cogliere l’opportunità di farsi conoscere meglio ed essere apprezzato per il proprio contributo aumentando la propria credibilità, guadagnando maggiore visibilità e posizionamento professionale; comprendere più a fondo la rete sistemica in cui è inserito; scambiare linee guida professionali e di business con colleghi di altri Paesi appartenenti e non alla propria community associativa, stabilendo alleanze strategiche e reti sociali; monitorare il mercato a livello nazionale e internazionale; individuare nuovi sbocchi professionali e risorse. Il volontariato professionale è certamente una vocazione non priva di responsabilità, è l’ultimo esercizio di democrazia. Si va alle elezioni una volta l’anno, ma si vota ogni giorno in ordine al tipo di comunità in cui si vuole vivere e ai valori che si vuole condividere. Auguri ai futuri Chapter Leader. info@olimpiaponno.com @olimpiaponno

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Un anno di successi Si chiude l’anno di presidenza di Dario Cherubino, alla guida del Capitolo italiano di Site Global. L’occasione è propizia per una “lettera aperta” ai soci, tesa a tracciare un bilancio e ringraziare il suo team

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arissimi colleghi, nel prendere congedo da voi dopo un entusiasmante anno di presidenza, sento in primo luogo di dovervi ringraziare per l’appoggio e l’affetto di cui mi avete circondato e che molto mi ha aiutato nel rivestire questa grossa responsabilità. Se mi guardo indietro, vedo un’annata positiva e densa di eventi che hanno lasciato il segno nella piccola storia del nostro Capitolo. Continua il trend di crescita della membership, un buon traguardo e punto di partenza, segno che l’associazione è sempre percepita come un valore aggiunto, un segno di appartenenza a una schiera di professionisti di eccellenza, un’occasione di formazione, networking, e anche di business diretto. Quest’anno ci ha visto presenziare a importanti appuntamenti, stringere rapporti con associazioni ed enti di settore, organizzare eventi formativi, come alla recente Btc, durante la quale grande successo ha riscosso il seminario sull’Experience Design. Ed è forse questo aspetto, la formazione continua, che più caratterizza Site e i suoi soci. Quella consapevolezza che il nostro mestiere muta, si evolve, cresce, e sempre nuove frecce sono necessarie nella faretra delle nostre competenze. Uno sguardo attento a nuove (e vecchie) tecnologie, ma anche a neuroscienze, psicologia, architettura, marketing e molto altro è necessario per continuare a essere i consulenti (e non semplicemente i fornitori) dei nostri clienti, e per offrire quel valore aggiunto che giustifica e impreziosisce la nostra presenza. Se la formazione e l’aggiornamento professionale sono stati il cuore dell’attività associativa degli ultimi anni, non possiamo però dimenticare i notevoli riconoscimenti che l’Italia e il Capitolo hanno ricevuto. Fiore all’occhiello del 2014-2015, infatti, il successo italiano all’edizione 2014 della Site Glo-

bal Conference, svoltasi lo scorso novembre a Rotterdam, in Olanda. Con circa 250 partecipanti da 38 nazioni diverse, questa edizione ha riconfermato l’Italia come una delle regioni più attive e prestigiose su scala globale. Ben tre dei nove Crystal Awards sono infatti andati a eventi che si sono svolti in Italia (due in Toscana, uno in Sicilia). In particolare quest’ultimo evento è stato organizzato proprio da un membro italiano, Patrizia Rapisarda di PR incentive, che ha portato a casa il Crystal Award per la categoria “Exception Motivational Travel Program - Best in Europe”. Onestà vuole che io aggiunga, a questo punto, che anche il nostro seminario sull’Experience Design ha fatto la sua grande figura, e io ho avuto il doppio onore di condurlo (la sala era affollatissima) e di essere uno dei pochissimi invited speaker di tutta la Conference. Quando leggerete queste righe, la scadenza del 1° aprile sarà già trascorsa, e con essa sarà anche avvenuto il passaggio di consegne statutario fra me e Doriana Briguglio, alla quale auguro un anno di pari soddisfazioni e successi, come non ho dubbi sarà. Nel prossimo numero di Meeting e Congressi leggerete la presentazione della squadra di Doriana, alla quale con grande piacere prendo parte come Immediate past president. Saluti carissimi a tutti. E grazie!

DARIO CHERUBINO

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Destinazioni d’Italia

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Forte di tradizioni che sfidano il tempo ma sempre attenta anche alle nuove tendenze, la Sardegna si conferma tra le destinazioni preferite dal Mice internazionale. Complice, ovviamente, anche lo splendido territorio 161 Spec SARDEGNA_Copertina.indd 161

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Destinazioni d’Italia

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Palau 13 Cannigione 14

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Il nord

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Badesi Marina

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Arbatax

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1 Villasimius

Il sud PAG. 164

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Domus de Maria Santa Margherita di Pula

GLI INDIRIZZI DEL MICE 1 Convento San Giuseppe 2 3 4 5 6

Cagliari Fiera Internazionale della Sardegna Cagliari Maremania Cagliari Fa Travel Cagliari e Olbia Hotel Regina Margherita Cagliari Lu’Hotel Carbonia

7 Hotel Catalunya PAG. 165 PAG. 171 PAG. 167

Alghero

8 Resort & Spa Le Dune Badesi Marina

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9 Hotel Relax Torreruja Thalasso & Spa Isola Rossa

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12 Hotel Capo d’Orso Thalasso & Spa PAG. 177

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10 Hotel Marinedda Thalasso e Spa Isola Rossa

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11 Resort Valle dell’Erica Thalasso & Spa S. Teresa di Gallura

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Palau Residence Il Mirto Cala Capra Park Hotel & Spa Cala di Lepre Cala di Lepre Resort Cala di Falco Cannigione Colonna Resort Porto Cervo Pullman Timi Ama Sardegna Villasimius

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SARDEGNA

Destinazioni d’Italia

FRA TRADIZIONE E MONDANITÀ

Sardegna... what else?!

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l glamour irresistibile della Costa Smeralda, l’eleganza di Cagliari, i paesaggi selvaggi e aspri dell’entroterra, il fascino catalano di Alghero e quello misterioso delle migliaia di nuraghe disseminati ovunque. E poi, il mare: turchese, smeraldo, azzurro, blu cobalto, ma sempre trasparente e cristallino. E ancora, il folklore intriso di magia e di spettacolarità e un’enogastronomia ricca di pietanze sfiziose e vini di carattere. Questa è l’essenza della Sardegna, un unicum riconosciuto a livello internazionale, che attira in ogni stagione non solo un turismo leisure d’elite, ma anche la meeting e incentive industry in cerca di emozioni indimenticabili e servizi impeccabili. Complice di tanto successo, l’intraprendenza isolana, che non si è adagiata sulle proprie bellezze naturali, ma che ha arricchito il territorio di strutture ricettive di altissimo livello, dove lusso e comfort sono un must; ha facilitato la logistica e la raggiungibilità con modernissimi porti e aeroporti – ben tre: Cagliari, Olbia e Alghero –, stipulando poi contratti con le principali compagnie aeree in modo da garantire tariffe competitive durante tutto il corso dell’anno, avvalendosi, per esempio, anche della “continuità territoriale”, utile strumento legislativo europeo (è notizia recente, infatti, che la Regione ha esteso le tariffe della continuità territoriale fino a ottobre 2015); infine ha attira-

Basta il nome della meravigliosa isola a evocarne le trasparenze marine, i paesaggi sublunari e le antichissime tradizioni, intessute di magia e mistero. Un mix unico, dalla spiccata vocazione Mice to sul territorio una serie di grandi eventi internazionali, meravigliosi catalizzatori dell’interesse e dei riflettori mondiali. EVENTI ESCLUSIVI O... TRADIZIONALI Uno per tutti: l’America’s Cup. La prestigiosa regata velica che fa tappa ormai da qualche anno a Cagliari, quest’anno ha scelto proprio il capoluogo sardo per il proprio evento di apertura. Dal 4 al 7 giugno 2015, si svolgerà, appunto, l’America’s Cup World Series – Cagliari-Sardina, a cui saranno presenti tutti i sei team partecipanti alla 35esima edizione della grande competizione internazionale. E se il glamour di questi eventi fa risplendere la Sardegna nel firmamento mondiale, non va dimenticata neppure la ricchezza del suo folklore, fatto di tradizioni antiche e misteriose, in grado di regalare emozioni forti al Mice: dalla Sartiglia, in cui le prodezze equestri degli esperti cavallerizzi lasciano a bocca aperta, alle figure del carnevale – i temibili mamuthones in primis – ai coreografici balli tipici, la meeting industry può trarre ispirazione per post congress decisamente legati al territorio.

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Destinazioni d’Italia

SARDEGNA

CAGLIARI E IL SUD: NATURA E ARTE SI FONDONO

Prego, stupitevi!

La vivace Cagliari, un paesaggio naturale di raro fascino, infinite spiagge da sogno, l’aspro entroterra scandito da nuraghe e da antiche miniere: il sud della Sardegna offre al Mice un mix di esperienze di grande memorabilità

C

ome una regina, Cagliari domina l’ampio golfo degli Angeli con il suo agglomerato di case dalle reminiscenze medievali raccolte intorno al colle del castello, “su casteddu” per gli isolani, il cuore antico per antonomasia che ne scandisce lo skyline, al quale fa eco il centro della vita culturale della città, la Cittadella dei Musei, dove la meeting industry assetata di conoscenza può scegliere, per esempio, tra la Pinacoteca Nazionale – per scoprire le influenze catalane-aragonesi sull’arte figurativa autoctona – e il Museo Archeologico Nazionale – dove cercare di dipanare qualcuno degli enigmi che ancora avvolgono i misteriosi nuraghe, un unicum a livello mondiale. Contraltare religioso è la cattedrale di Santa Maria, dalla delicata facciata ritmata da esili colonnine, mentre tutt’intorno ferve la vita cittadina, nei vicoli colorati e pittoreschi disseminati di botte-

ghe artigiane, nel vivace mercato coperto di San Benedetto – tra i più estesi d’Italia – perfetto per team building legati alla gastronomia locale, fino ad arrivare al punto di riferimento per la movida dei mesi più caldi, il lungomare del Poetto. Ma le risorse di Cagliari non si esauriscono certo qui: gli amanti dell’archeologia, per esempio, potranno scegliere se visitare i lasciti punici di Tuvixeddu (considerata la più estesa necropoli punica del Mediterraneo) che creano un contrasto irresistibile con i bastioni e le torri cittadine, oppure i resti romani del grande anfiteatro addossato alla collina e della curiosa grotta della Vipera, scavata nella roccia e abbellita da due serpenti sul frontone. Chi invece preferisce atmosfere glamour, aperitivi ed eventi mondani, deve assolutamente segnare in agenda le numerose manifestazioni internazionali che il capoluogo sardo ospita, prime fra tutte l’apertura della 35esima edizione dell’America’s Cup a inizio giugno (senza dimenticare che la città è ormai la base scelta da Luna Rossa per l’allenamento) e la prima tappa italiana del Mondiale di Rally, che si svolgerà intorno alla metà di giugno e che coinvolgerà tutta l’isola. E

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Destinazioni d’Italia

A fianco, le irresistibili trasparenze del mare che lambisce Villasimius. Sotto, una delle miniere dell’Iglesiente, location perfette per avvincenti team building. Nella pagina precedente, la frizzante Cagliari

SARDEGNA

infine, ovviamente, c’è l’elemento naturale, che a Cagliari è all’insegna dell’acqua: non solo quella del mare, cristallina anche in città, ma anche quella degli stagni, uno strepitoso ecosistema delicatissimo, popolato da fenicotteri rosa, falchi pellegrini e garzette dalla candida livrea, perfetto per post congress all’insegna del birdwatching o per team building a contatto con la natura incontaminata. Lo stagno di Notteri, per esempio, nell’area protetta di Capo Carbonara, è sicuramente tra i più suggestivi, diviso dal mare da una sottile striscia di sabbia bianchissima che ospita fenicotteri e gabbiani. Ma anche gli stagni di Santa Gilla e Molentargius meritano una sosta: protetti dalla Comunità Europea, ospitano colonie di fenicotteri rosa, che si stagliano contro il bianco di quello che è stato il principale bacino di estrazione del sale dell’intera regione. CARAIBI... ITALIANI Sabbia sofficissima e candida; un mare trasparentissimo e di infinite tonalità, dal turchese allo smeraldo, dall’azzurro intenso al cobalto. E al posto delle palme, la profumatissima vegetazione mediterranea, che avvolge l’aria salmastra di mirto e ginepro. Questo è il paesaggio, onirico e indimenticabile, che accoglie il Mice sulle meravigliose spiagge del sud della Sardegna, che non solo non hanno nulla da invidiare agli arenili caraibici, ma che vantano fisionomie rese uniche di volta in volta da speroni rocciosi – come Capo Spartivento che, con il suo faro sovrasta la candida e bellissima spiaggia di Chia –, da scogli inattesi – come quelli che delimitano la sabbia dorata della spiaggia di Mari Pintau, “mare dipinto”, lambita da acque smeraldine – da dune desertiche e declivi frastagliati – come il tratto di costa che corre da Santa Margherita di Pula a Porto Teulada – o da isolette che regalano all’orizzonte marino suggestive macchie verdastre, come la bellissima spiag-

gia di Villasimius, da dove lo sguardo può spingersi fino all’isola dei Cavoli, dominata dall’altissimo faro, e all’isoletta di Serpentara, vero paradiso per gli amanti dello snorkeling. E a protezione di tanta bellezza, lungo tutto il perimetro dell’isola sorgono, numerosissime e minacciose, le antiche torri costiere, antichi baluardi di difesa dal fascino irresistibile, nati in epoche lontane, quando i mari erano solcati da pirati e corsari alla ricerca di rive da saccheggiare e da bottini preziosi da portare via. Proprio questo passato può diventare l’originale fil rouge di avvincenti team building: cacce al tesoro, orienteering, itinerari tra i resti delle diverse torri e quant’altro possano suggerire ai planner le figure minacciose dei saraceni in arrivo dal mare. Volendo spingersi ancora più in là nel tempo, ancor prima di pirati e saraceni, questo tratto di costa custodisce testimonianze di pregevole valore architettonico: appena prima di Pula, per esempio, sorge una delle più antiche chiese del cagliaritano, dall’intatta e splendida struttura romanica, nella cui cripta è posto – secondo la tradizione – il loculo che contiene corpi dei santi Efisio e Potito. A Pula, invece, la meeting industry appassionata di archeologia, non può non visitare il locale museo Giovanni Patroni, edificio a due piani con ampio loggiato e con due cortili interni che mantengono le forme tipiche dell’architettura locale; i materiali esposti provengono in parte dagli scavi della vicina Nora, che fu scalo fenicio, centro punico e città romana, mentre oggi rappresenta un unicum di rovine – si riconoscono ancora le terme, il teatro e il complesso di Esculapio – arricchito da una vasta testimonianza di mosaici, caratterizzati dall’uso pressoché esclusivo dei colori

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9VIAGGI DI GRUPPO O 9VIAGGI INCENT NTIVE E AZIENDALI NT 9ESCURSION ONI IN TUTTA LA SARDEGNA ON EGNA 9PRENO NOTAZIONI ALBERGHIERE NO 9TR TRASFERIMENTI IN AUTO – M MINIBUS – BUS 9GU UIDE E ASSISTENTI IN N DIVERSE LINGUE 9BUSINESS TRAVELL

IL TEAM BUILDING? IN MINIERA! Scegliendo Cagliari come “base” e decidendo di avventurarsi nell’entroterra, il territorio circostante offre diverse opportunità per post congress originali, a iniziare dal vicino Iglesiente, a ovest del capoluogo, che tradisce nel paesaggio e nella toponomastica la passata

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A fianco, l’entroterra sardo racconta di civiltà misteriose e di una natura selvaggia. Sotto, i meravigliosi fenicotteri che popolano lo stagno di Molentargius

vocazione mineraria (un esempio per tutti: Carbonia, nata in epoca fascista, merita una visita per la sua perfetta pianta gerarchica: al centro le case dei direttori e degli ingegneri e via via scalando fino agli alberghi operai; al centro della piazza, merita un cenno la scultura di Giò Pomodoro). Oggi le miniere, non più in funzione, costituiscono un ricco patrimonio archeologico industriale riconosciuto dall’Unesco e tutto da visitare. Oltre alla già citata Carbonia, è possibile mettere a punto un vero e proprio percorso all’insegna dell’archeologia mineraria, che dalla costa del vicino “pan di zucchero” (uno degli scogli più alti d’Europa), con l’incredibile Porto Flavia incastonato nella roccia a picco sul mare e i suggestivi ruderi della laveria Lamarmora – tra i complessi minerari più importanti – , va verso l’interno toccando la miniera recuperata (e trasformata in un villaggio turistico) di Rosas a Narcao, fino allo scenografico villaggio fantasma di Sedda Modditzis (a Gonnesa) e all’incredibile – e intatto – Pozzo Santa Barbara di Iglesias. Ma la zona tradisce anche un passato ben più antico, che si perde nella notte nuragica, con siti archeologici di primo piano come Is Cadonis, le tombe dei giganti di Genna Solu, il tempio

di Serra Abis, e i resti punico-fenici di Nora, tra i più rilevanti di tutta l’isola, suggestivamente adagiata su un promontorio. E, quasi a sorpresa, il sud della Sardegna è ricco anche di manieri dal grande fascino storico, spesso inseriti in splendidi borghi medievali. Tra questi figura Villasor, il cui centro antico custodisce il castello che fu sede dei feudatari locali, oggi in grado di ospitare mostre e convegni. Noto ai più è anche il castello di Acquafredda, monumento naturale dal 1993; la tradizione attribuisce la costruzione del maniero ai conti della Gherardesca intorno alla prima metà del XIII secolo. Un avvertimento: per visitarlo occorre scalare a piedi il colle di Acquafredda. OLTRE LE ROTTE COMUNI Dirigendosi, invece, lungo il versante orientale dell’isola, le incursioni nell’entroterra si fanno doverose, per scoprire la natura selvaggia e aspra, ma a tratti incredibilmente lussureggiante, della Barbagia e dell’Ogliastra, terre strette tra i monti impervi, dalle ricche tradizioni e dalle affascinanti contraddizioni, che le hanno rese in passato fortezze inespugnabili e oggi scrigni di tesori rimasti immutati – sono numerosi i complessi nuragici, i menhir e le domus de janas che si incontrano, ma anche i villaggi dove il tempo sembra essersi fermato e le tradizioni scandiscono lo scorrere delle stagioni –, ai quali fanno eco, sulla costa, spiagge bianchissime e scogliere di porfido rosso, come quelle che si gettano nel mare nella graziosa Arbatax, in un tratto di costa che sta conoscendo solo di recente uno sviluppo in chiave turistica, con spiagge meravigliose e candide come quelle di Cea – dalla sabbia soffice e bianchissima e dall’orizzonte caratterizzato da due curiosi faraglioni, possibili punto di arrivo di adrenaliniche gare di nuoto, di kayak o di canoa, per la meeting industry dall’alto tasso di competitività –, di Cala Sisine, di Orrì e di Barisardo, dominata dai resti di una torre costiera a picco sul mare.

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Sardegna a là carte Know-how e conoscenza del territorio sono elementi fondamentali per una Dmc. Ma servono anche la voglia di innovare e il desiderio di mettersi in gioco con progetti sempre nuovi. Parola di Gruppo Atzeri A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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n principio era World Travel Jet, agenzia viaggi di taglio classico, con reparti di outgoing e incoming. Poi fu la volta di Fa Travel, nel 2006, incoming agency al cento per cento, alla quale si è aggiunta, appena un anno dopo, la sezione dedicata all’organizzazione di eventi. Da allora il Gruppo Atzeri è cresciuto costantemente, non solo a livello di staff – passando da tre a 22 persone – ma anche di diversificazione dell’offerta, con un occhio di riguardo alla meeting industry. «La chiave della crescita, per noi è stata l’innovazione» afferma Andrea Atzeri, fondatore di Fa Travel. «Noi, per esempio, abbiamo creato al nostro interno Pavoneggi, una società dedicata alla comunicazione, al web mar-

keting e allo sviluppo di software specifici per il turismo e per il Mice, un sicuro valore aggiunto da offrire ai nostri clienti: progettiamo booking engine, piattaforme per i convegni, prodotti per l’organizzazione di team building che prevedano l’uso di tablet e software di geolocalizzazione». E di recente, infatti, Cagliari è stata la location di una caccia al tesoro firmata dal Gruppo Atzeri e che ha visto impegnati 450 delegati, in possesso di road book digitali. Ma le frecce nell’arco del Gruppo Atzeri non sono finite: la società, infatti, vanta una collaborazione di lunga data con il Forte Village Resort, famosissima struttura di lusso della quale sono agenti on-site, nonché Dmc ufficiale dal 1974 «il che significa che per loro curiamo eventi legati all’automotive, alle banche o alle farmaceutiche, per fare alcuni esempi» prosegue Atzeri. A TUTTO WEB Se la presenza su web è oggi fondamentale, il Gruppo Atzeri ha implementato una serie di siti internet specifici, tagliati su misura per i diversi target di riferimento: «Accanto al sito istituzionale di Fa Travel Dmc, eventsin-sardinia.com, gestiamo un blog che svela al mercato straniero tutte le risorse dell’isola, http://www.sardinialovers.com/it/blog. Se la destinazione Sardegna, dunque, è di sicuro appeal, fantasia, professionalità e innovazione continua rimangono comunque le chiavi del successo». F.A.Travel Dmc società del Gruppo Atzeri Via S.Tommaso D’Aquino, 18, 09134 Cagliari Tel. 070 554195 Fax 070 8943271 Filiale di Olbia Viale Aldo Moro,367 07026 Olbia Tel. 0789 1832587 Fax 0789 1832593 www.events-in-sardinia.com andrea.atzeri@fatravel.it

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La Regina di Cagliari La posizione baricentrica e l’attenzione all’ecosostenibilità, oltre alla continua implementazione tecnologica fanno dell’Hotel Regina Margherita l’indirizzo giusto per la meeting industry che non vuole compromessi A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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orge proprio nel cuore storico del capoluogo sardo, l’Hotel Regina Margherita, sull’antico viale che dal quartiere fortificato di Castello porta alla passeggiata sul porto. Una posizione invidiabile, quella del prezioso quattro stelle, che regala meravigliosi panorami sul mare azzurro e suggestivi scorci sulla città, oltre alla certezza di avere tutto a portata di mano, dai cafè storici ai locali più glamour, dalle botteghe tradizionali alle boutique esclusive e ai ristoranti caratteristici, in un susseguirsi di stradine e piccole piazze. E poi, ovviamente, l’elegante spiaggia del Poetto è assolutamente “a portata di passeggiata”, così come la rocca fortificata, la Cittadella dei Musei e i numerosi tesori archeologici della città. ANIMA VERDE Ma la posizione strategica, si sa, da sola non basta. È per questo motivo che l’Hotel Regi-

na Margherita è continuamente oggetto di migliorie e innovazioni, dal restyling totale del 2010 alla recente implementazione della connettività tramite fibra ottica, dall’ampliamento della cantina dei vini all’imminente ottenimento della certificazione Ecolabel, concessa solo alle strutture alberghiere che dimostrino di perseguire una politica di gestione all’insegna dell’ecosostenibilità (l’hotel vanta, infatti, un elevato grado di efficienza energetica grazie a speciali sistemi di illuminazione e a un sofisticato sistema di recupero termico, accoppiato a un isolamento termoacustico di qualità). E ancora, la scelta di offrire, soprattutto per la colazione, prodotti a chilometro zero. E non è tutto. Anche le eleganti camere, cento tra standard, superior, easy access e suite, sono improntate al massimo comfort e benessere, grazie all’impianto di climatizzazione all’avanguardia con gestione elettronica di ogni parametro, alla vasca o doccia idromassaggio, al wi-fi gratuito e alla luce speciale, solare e mediterranea, di Cagliari che occhieggia da dietro le finestre. Il centro congressi, infine, dispone di cinque sale improntate alla massima modularità e flessibilità, per garantire – grazie a un moderno sistema di pareti mobili assolutamente insonorizzate – la riuscita di ogni tipologia di incontro, dalle riunioni face-to-face ai convegni fino a trecento delegati, dai business lunch alle cene di gala, cambiando allestimento e set-up in pochissimi minuti. Hotel Regina Margherita viale Regina Margherita, 44 09124 Cagliari Tel. 0706 70342 Fax 0706 68325 www.hotelreginamargherita.com direzione@hotelreginamargherita.com

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Magici scenari I

l paesaggio è quello splendido e selvaggio del Sulcis-Iglesiente: spiagge candide a perdita d’occhio – lambite da un mare blu cobalto e intervallate da giganti granitici ricoperti di macchia mediterranea e profumati di mirto e ginepro – e un entroterra che la storia ha plasmato sin dall’antichità, lasciando come eredità interessanti siti archeologici e suggestivi villaggi minerari, che raccontano di civiltà passate e offrono al Mice di oggi infiniti spunti per team building e post congress (dal trekking al free climbing, dalla visita al Parco Geominerario alla partecipazione a importanti manifestazioni folkloristiche). In questo paesaggio dalle connotazioni magiche, alle porte di Carbonia, si trova il Lu’ Hotel, splendido quattro stelle di nuovissima concezione che ha fatto del territorio circostante il proprio valore aggiunto e del lusso il proprio must. Le camere sono 66 fra classiche, deluxe e suite, tutte luminosissime e dotate dei migliori comfort; per i momenti di lavoro, invece, sono a disposizione quattro sale moderne e tecnologicamente attrezzate: la principale con capacità modulabile da cinquanta a quattrocento posti – perfetta per cene di gala, esposizione e workshop – , una sala fino a duecento posti – per convention aziendali e congressi –e due salette modulabili per riunioni fino a 25 partecipanti, a questi spazi si aggiungono il foyer e il giardino, perfetti per coffee break e aperitivi, e un’ultima sala, inaugurata di recente, la Sala Solki, in grado di accogliere fino a 350 delegati con allestimento a tavoli tondi o 450 a platea. Per le pause di relax, invece, la raffinata spa diviene una risorsa preziosa – bagno turco, saune, docce emozionali, grotta di sale, idormassaggi e ghiaccioterapia sono a disposizione degli ospiti –, insieme al centro fitness con attrezzature di ultima generazione e alla grande piscina esterna con idromassaggio.

Incastonato in un territorio incontaminato, dove la natura lascia a bocca aperta e la storia affascina, il Lu’ Hotel, alle porte di Carbonia, offre alla meeting e incentive industry la Sardegna più vera e seducente Infine, anche la gastronomia è all’insegna del prestigio e della qualità: il magnifico Lu’ Restaurant & Bistrot, infatti, coniuga un ambiente open space luminoso e moderno con una cucina d’autore, affidata all’arte sapiente ed esperta di uno chef più volte insignito della stella Michelin, Luca Tore, che propone i piatti della tradizione rivisitati in chiave innovativa, da gustare, nella bella stagione, anche comodamente seduti sulla scenografica veranda con vista sulla piscina.

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Lu’ Hotel Via Costituente snc 09013 Carbonia (Ci) Tel. 0781 665020 Fax 0781 674240 info@luhotel.it www.luhotel.it

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IL NORD: A TUTTO GLAMOUR

Il paradiso in esclusiva

È il mare il grande protagonista che “ruba” la scena sul palcoscenico della Sardegna del nord. Per le sue infinite gradazioni e per la sua irresistibile trasparenza. Ma l’entroterra riserva altrettante, memorabili, sorprese

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n principio fu la Costa Smeralda. La splendida intuizione voluta negli Anni 60 dal principe ismaelita Karim Aga Khan in qualche modo ha segnato il debutto, sul palcoscenico internazionale, della Sardegna e ancora oggi è il punto di riferimento del jet set mondiale, che non si stanca mai di ormeggiare i propri lussuosi yacht nei deliziosi porticcioli o di fermarsi in rada per assaporare le acque davvero smeraldine di questo angolo di paradiso. Centro elitario della Costa Smeralda è Porto Cervo, perfetta per la meting industry alla ricerca di atmosfere davvero esclusive e strutture ricettive connotate da estrema eleganza e lusso raffinato: la sua piazzetta, con le griffe più costose attira curiosi in cerca di celeb e stranieri affascinati dall’allure mondana. Ma le località mondane la cui fama valica i confini regionali non si esauriscono certo con Porto Cervo, in questo tratto di Sarde-

gna: Porto Rotondo, Baja Sardinia e Santa Teresa di Gallura –grazioso borgo medievale posizionato di fronte alle Bocche di Bonifacio e alla Corsica – le fanno buona compagnia nel firmamento Vip e accolgono la meeting industry in strutture fiabesche, dove l’eleganza è riverberata dal più piccolo dettaglio. TRA VENTO E SALSEDINE È Olbia – chiamata la “città felice” dai greci – il centro nevralgico della costa nordorientale – grazie alla presenza del rinnovato e moderno porto e dell’aeroporto – e la porta d’entrata alla Gallura, un entroterra tutto da scoprire, con paesaggi sublunari caratterizzati da formazioni curiose e meravigliose come l’Orso di Palau, nato dall’erosione di vento e salsedine sulla roccia, con distese brulle dominate da importanti resti di nuragica memoria – il tempietto di Malchittu e il complesso di Albucciu sono due esempi – e con paesi ancora poco urbanizzati, dove ritrovare uno stile di vita slow. Ritornando sulla costa, oltre al glamour delle località alla moda frequentate da vip e celeb, si incontrano ancora spiagge

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A fianco, la deliziosa Bosa. In basso la catalana Alghero, di una bellezza ammaliante. Nella pagina accanto in alto, uno scorcio dell’esclusiva Porto Cervo

incontaminate, avvolte e protette da una natura selvaggia, dove i profumi mediterranei si mescolano in un pout-pourri prezioso; tra queste il Mice non può non visitare le meravigliose e selvagge calette di Poltu Quatu, Liscia di Vacca, Capriccioli e Cala di Volpe. L’OVEST: SELVAGGIO E MISTERIOSO Selvaggia e incontaminata è anche la costa di Oristano, con alcune perle di rara bellezza che meritano di distogliere, per un attimo, lo sguardo dal mare, come Bosa, per esempio, pittoresco villaggio medievale che si affaccia sull’acqua con una fila di casette colorate, dominate, dall’alto, dal severo castello dei Malaspina, o come Barumini, tra i principali complessi nuragici dell’isola. Procedendo verso nord si giunge alla catalana Alghero, ammaliante capitale del corallo rosso e città dalla vita frizzante, il cui tessuto urbano – così come il dialetto locale – conserva gli echi di antiche dominazioni spagnole, che riecheggiano nei campanili moreschi e nelle vie in calce bianca. Alghero è la via d’accesso a un territorio dalle risorse quanto mai variegate, perfetto per il Mice che vuole unire storia e natura in post-congress decisamente non scontati: a poca distanza tra loro, infatti, si possono visitare prima il raccolto borgo medievale di Castelsardo, ancora protetto da imponenti bastioni e difeso dalla fortezza dei Doria, per poi cambiare totalmente contesto e immergersi nella natura dell’area marina protetta di Capo Caccia visitando la Grotta di Nettuno, che regala scenari surreali scanditi da stalattiti e stalagmiti e resi preziosi dal lago salato ne attraversa gli ambienti, lambendo piccole spiagge interne, nate dal lavorio del mare e del vento. E, se dovesse restare ancora tempo, non mancano i siti archeologici e i complessi nuragici, primo fra tutti Nulvi.

UN MARE DI ISOLE Se la Sardegna in sé è un paradiso ecologico, le isole che la circondano sono un vero eden, sopra e sotto il mare. A nord dell’isola, l’arcipelago della Maddalena, con le sue sessanta tra isole e isolotti – tra i quali Caprera, Spargi, Santo Stefano e la splendida Budelli, con la sua spiaggia rosa, unica al mondo – di natura granitica, incastonate in un mare sorprendente, è un parco nazionale protetto dal 1996 e regala emozioni non solo per le gradazioni trasparenti dell’acqua, ma anche per l’ecosistema pelagico che ne popola i fondali. Tra le isole minori dell’arcipelago, Spargi merita una sosta per la bellezza delle spiagge ornate da piccole dune, sulle quali crescono alcune piante rare come la rosa e il giglio marino. Merita un cenno anche l’Asinara, dalla vegetazione mediterranea lussureggiante, che fa da cornice alle alte falesie e alle piccole spiagge. Decisamente interessante anche l’entroterra della piccola isola, dove è possibile incontrare mufloni, cinghiali, cavalli e ovviamente asinelli, sia sardi sia la più rara razza albina.

I NURAGHE, TRA MITI E MISTERI Sono considerati i monumenti megalitici più grandi d’Europa e in Sardegna ne restano circa settemila. Tuttavia, sull’origine e sull’effettiva funzione dei nuraghe restano ancora molti interrogativi: tombe monumentali? Fortezze? Forni per la fusione dei metalli? Case di giganti? Templi per il culto del sole? Osservatori astronomici? Gli studiosi non sono ancora riusciti a dare un’interpretazione univoca. Forse è proprio per questo che la civiltà nuragica, vissuta in Sardegna a partire dal 1800 a.C. fino al 1100 a.C. circa e mai completamente assorbita da nessun’altra popolazione, affascina così tanto, con i suoi dolmen, menhir, domus di janas (tombe ipogee). Una curiosità: in Sardegna si incontra un nuraghe ogni tre chilometri, in media, e quello di Su Nuraxi a Barumini è stato classificato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1997.

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Il fascino dell’esclusività Perfettamente integrato con la natura circostante, il Colonna Resort sorge in uno degli angoli più coreografici della Costa Smeralda, immerso in un parco profumato di mirto e ginepro, a due passi da un mare smeraldino

© Gianfranco Guccione

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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a Costa Smeralda non ha certo bisogno di presentazioni: il suo charme e l’alone di glamour ed esclusività che la avvolgono l’hanno resa famosa in tutto il mondo come destinazione di riferimento del jet set e del bel mondo. Ma, per viverne appieno l’atmosfera, bisgona scegliere una struttura che abbia fatto del lusso il proprio credo, come il Colonna Resort, splendido cinque stelle a un paio di chilometri dalla marina di porto Cervo, incastonato in un paesaggio collinare dai profumi mediterranei, in prossimità della magnifica spiaggia di Cala Granu, lambita da un mare dalle gradazioni caraibiche. Gli ospiti posso alloggiare in una delle 250 tra camere e suite, quasi tutte con

balconi o terrazze vista mare, mentre la meeting e incetive industry ha a disposizione un conference centre dotato di due ampie e moderne sale congressi – la Sala Colonna, in grado di ospitare fino a 450 delegati e divisibile in due sale distinte grazie a un sistema di pareti mobili insonorizzate, e la Sala Corallina, con 150 posti –, di un foyer perfetto per welcome drink e coffee break e di altre salette per meeting dai numeri contenuti; non solo: il resort dispone anche di altri spazi perfetti per il Mice, collocati strategicamente in diversi punti della struttura. MARE, SPORT O… SPA? Finite le sessioni lavorative, al Colonna Resort non c’è che l’imbarazzo della scelta: gli amanti del mare possono optare “semplicemente” per qualche ora di relax sulla spiaggia privata e tra le onde cristalline, mentre chi preferisce la calma della piscina, il resort ne offre addirittura sette a sfioro con acqua di mare – per un totale di 4.500 metri quadrati – unite tra loro da scenografiche cascate e complete di lettini, ombrelloni, corner con idromassaggio e zona solarium. Chi volesse, invece, affidarsi a mani esperte per la remise en forme, l’elegante spa del Colonna propone trattamenti e massaggi esclusivi, mentre i più attivi hanno a disposizione campi da tennis e un campo scuola per la pratica del golf. E i momenti conviviali? Possono contare su due raffinati ristoranti e due bar, mentre tra i servizi top, non si può non citare la possibilità di raggiungere il resort in elicottero, atterrando comodamente nell’eliporto della struttura. Colonna Resort via Capo Ferro km.1,8 Loc. Cala Granu 07020 Arzachena (Ot) Tel. 0789 900046 Fax 0789 91199 booking.colonna@itihotels.it www.hotelbeachresort.it

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Atmosfera catalana I

l dedalo di vicoli e le cupole maiolicate del centro storico di Alghero sono lì, a due passi; lo scenografico porticciolo turistico, invece, sorge proprio di fronte, mentre la spiaggia del Lido è a una manciata di minuti: la posizione dell’Hotel Catalunya è di quelle che, da sole, valgono la scelta della location. E non è solamente una questione di comfort: il valore aggiunto rappresentato da una collocazione strategica e scenografica al contempo, si riverbera nell’umore e nella predisposizione all’attenzione dei congressisti. L’hotel dispone di 128 camere tra classiche, superior vista mare, family, junior suite e suite, tutte arredate con ricercata eleganza, senza trascurare nessun dettaglio di comfort – dal minibar alla Tv satellitare – fino ad arrivare ai plus che viziano il cliente come sky gold vision e un set per la preparazione di tè, caffè e tisane nelle superior, nelle junior suite e, ovviamente, nelle suite. Inoltre, non si possono non segnalare le J suite all’ottavo piano, da dove il suggestivo panorama sulla baia si ammira comodamente dagli spaziosi balconi. Per i momenti di lavoro della meeting industry, il centro congressi della struttura può accogliere fino a quattrocento delegati, con quattro sale da 12 a 250 posti e un ampio e versatile spazio espositivo. Per i momenti conviviali, invece, per i pranzi di lavoro e per le cene più formali, ci sono due ristoranti, il Maqù al primo piano, con una capienza di 250 posti, e il Blau situato al nono piano, con una splendida terrazza panoramica e in grado di ospitare fino a 120 commensali, dove poter gustare i piatti della cucina locale e di quella internazionale, sapientemente rielaborati dallo staff di cucina. Coffee break e welcome drink, infine, possono avvalersi dello scenografico bar panoramico, il Blau Skybar, perfetto anche per concludere la giornata in relax, abbracciando con lo sguardo Alghero e il mare dalle gradazioni sorprendenti.

Sorge nel cuore di Alghero, l’Hotel Catalunya e l’impareggiabile vista sulla città dalle reminiscenze catalane che si gode dalle sue finestre è un valore aggiunto di grande pregio. In grado di sedurre anche il Mice più esigente SARDEGNA DI CHARME L’Hotel Catalunya, quindi, è la location ideale per lasciarsi ammaliare dalla bellissima Alghero, organizzando post congress alla scoperta dei suoi vicoli assolati, delle botteghe artigiane dove viene lavorato il prezioso corallo rosso, delle architetture dal sapore spagnoleggiante, ma anche delle soffici spiagge che ne bordano la costa, lambite da un mare dalle cromie incredibili e trasparentissime. Last but not least, anche la logistica è soddisfatta: l’albergo, infatti, dista solo dieci chilometri dall’aeroporto Alghero–Fertilia, che collega la città con le principali destinazioni italiane ed europee, e trenta dallo scalo marittimo di Porto Torres.

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Hotel Catalunya Via Catalogna, 22 07041 Alghero (Ss) Tel. 079 953172 Fax. 079 953177 info@hotelcatalunya.it www.hotelcatalunya.it

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Frankfurt 19–21 May 2015

How much do you know about IMEX? ? As the countdown to IMEX 2015 begins, take our quick qui[ and mnd outy

1. How many people from the international meetings industry attended last year’s IMEX? A) Just under 5,000 B) Just under 10,000 C) Just under 15,000

2. Which of the following subjects will be included in IMEX 2015’s 10-track education programme? A) Marketing B) Technology C) Wellbeing

4. :KLFK EHQHÀWV GR Hosted Buyers receive at IMEX? A) Free travel and accommodation B) An eYclusive lounge with Gree wim C) A friendly concierge service

5. Which destination held a screaming contest on their stand last year? A) Mexico B) Norway C) Japan

3. How big is the company behind the show?

IMEX. A small, friendly company hosting a big, friendly event. Come and join us 19–21 May 2015 in fabulous Frankfurt. Register now for IMEX 2015 imex-frankfurt.com/register imex-frankfurt.com

A) Under 60 people B) 60 –120 people C) 120+ people

Call +44 (0)1273 227311 Email info@imexexhibitions.com @imex_group

The worldwide exhibition for incentive travel, meetings and events.

Answers: 1. C 2. A,B&C 3. A 4. A,B&C 5. B (They’re not as shy as we thought, obviously.)



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