HEXTRA59 SEDOTTA AL PRIMO SGUARDO

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sedotta

al primo sguardo K. Hoffmann - C. Summers - J. Shalvis


Titoli originali delle edizioni in lingua inglese: All Through the Night Moonstruck in Manhattan Seduce Me Harlequin Temptation Harlequin Temptation Harlequin Temptation © 2000 Peggy A. Hoffmann © 2001 Carolyn Hanlon © 2004 Jill Shalvis Traduzioni di Tiziana Piacentini, Roberta Canovi e Gil Bancor Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale. Harmony è un marchio registrato di proprietà Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved. © 2001 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano Prima edizione Harmony Desire - agosto 2001 Prima edizione Harmony Desire - gennaio 2003 Prima edizione Harmony Desire - ottobre 2005 Seconda edizione Harmony Extra - giugno 2010 Questo volume è stato impresso nel maggio 2010 presso la Rotolito Lombarda - Milano HARMONY EXTRA ISSN 1824 - 6567 Periodico mensile n. 59 del 25/6/2010 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi Registrazione Tribunale di Milano n. 651 del 20/9/2004 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano


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Una seduttrice a Manhattan Pagina 321

Seducimi ora


Seduzione a quattro mani


1 Fino a quel giorno, Prudence Trueheart non era mai stata in cima alla lista dei suoi desideri. Ma, all'improvviso, Pete Beckett cominciò a sospettare che dentro quel severo tailleur grigio si nascondesse una donna ben diversa da quella che si era immaginato. Pete si affacciò alla bassa parete divisoria che separava la sua scrivania da quelle dei colleghi. Intorno a lui l'intera sezione sportiva del San Francisco Herald si affrettava a concludere i pezzi prima di mezzogiorno, battendo freneticamente sulle tastiere dei computer. Pete aveva già consegnato il proprio articolo e, in attesa di avere un'idea per quello del giorno seguente, non gli restava di meglio da fare che valutare gli attributi fisici della leziosa giornalista di costume che rispondeva al nome di Prudence Trueheart. C'era qualcosa di strano in quella donna, come se in lei convivesse una doppia natura. Pete la vedeva sempre elegante e ordinata, con il suo tailleur grigio, la gonna sotto il ginocchio e la camicetta bianca inamidata. Ma le movenze della signorina Trueheart non sembravano corrispondere a quel look così severo. D'istinto, Pete si sarebbe aspettato un'an9


datura marziale, un atteggiamento scostante e una perenne espressione di disapprovazione dipinta sul viso. Niente di più sbagliato. Prudence si muoveva con una grazia fluida: i fianchi che ondeggiavano impercettibilmente a ogni passo, il collo elegantemente inarcato e il mento sollevato in un atteggiamento di sfida. Le braccia oscillavano graziosamente e le dita affusolate erano sempre dipinte di un delicato rosa confetto. E la sua bocca... era una vera tentazione. Non importava quanto lei cercasse di atteggiarsi a maestrina. Dietro quel travestimento quasi perfetto, Pete intuiva la presenza di una donna calda e sensuale. Per un istante fantasticò di sfilare a una a una le forcine che le raccoglievano i biondi capelli sulla nuca... «Lanciare il malocchio a Prudence non ti farà conquistare quell'ufficio in fondo al corridoio.» Il sogno a occhi aperti si dissolse come neve al sole. Pete si voltò verso Sam Kiley, in piedi alle sue spalle. Lo sguardo di Sam era puntato sul medesimo obiettivo. «Non ti chiedi mai che aspetto abbia fuori dalla redazione?» chiese Pete. «Voglio dire, indossa quei tailleur anche a letto? Quella crocchia è permanente, oppure Prudence si scioglie i capelli appena varca la soglia di casa?» L'oggetto della loro conversazione scomparve nell'ufficio e Pete allungò il collo per guardare attraverso la porta aperta. Non riusciva a comprendere quella contraddizione. Come poteva una donna così sensuale, così sfacciatamente affascinante, nascondersi dietro quella maschera di rigore? «Se sei veramente così curioso, posso chiedere a Ellie» si offrì Sam. 10


Ellie, per esteso Ellen Wilson, era la moglie di Sam Kiley e la responsabile della distribuzione dell'Herald. Per coincidenza, era anche la migliore amica di Prudence Trueheart. Ellie e Sam si erano conosciuti al giornale e si erano sposati un anno prima. «Non sono curioso» mentì Pete allontanandosi dalla propria scrivania. «Perché dovrei essere curioso riguardo a Prudence Trueheart?» «Quello è uno pseudonimo, lo sai» disse Sam. In effetti, si trattava di uno pseudonimo vecchio quasi quanto il giornale. Era dal lontano 1921 che il giornale aveva una rubrica firmata Prudence Trueheart, anche se nel tempo diverse giornaliste si erano succedute in quel ruolo. «Ha anche un nome vero.» «Lo so. Il vero nome è Pierce» mormorò Pete. «Nola o forse Nora Pierce. Abbiamo scambiato poche parole nel corso degli anni. Una volta quando le ho occupato il parcheggio e un'altra volta quando mi ha accusato di averle rubato la cucitrice. Le ho persino dato un bacio a una festa di Natale.» «Il tuo tasso alcolico doveva essere particolarmente alto, in quella circostanza.» Pete ignorò la frecciatina. «Credo di essere l'unico nella sezione sportiva a leggere i suoi memo» proseguì. «Prima di strapparli dalla porta del frigorifero.» Anche se Prudence era spesso oggetto di battute e commenti sarcastici, Pete si rendeva conto che la sua situazione non era tra le più facili. Come curatrice di una rubrica di consigli ai lettori, era una figura unica nello staff del San Francisco Herald e non aveva una collocazione precisa in nessuna delle sezioni del giornale. Perciò le era stato assegnato 11


l'unico ufficio commisurato al suo stipendio e alle sue mansioni. E quell'ufficio era per puro caso nella sezione sportiva. Anche se tanto lei quanto Pete stavano facendo la posta all'ufficio che stava per liberarsi, in fondo al corridoio. Diavolo, i suoi memo avrebbero potuto avere miglior fortuna nella sezione di moda o anche in quella di cucina. Ma cercare di trasformare un branco di rudi giornalisti sportivi e fotografi giramondo in un gruppo di colleghi civilizzati era un compito quasi impossibile. A Pete piaceva molto l'atmosfera rilassata e informale della sezione sportiva, ma a chiunque provenisse dall'esterno sarebbe parsa solo una banda di teppisti. Tuttavia, lei non desisteva. Ogni mese, Prudence appendeva un nuovo memo riguardo al comportamento da tenere nella saletta comune. Dall'igiene del frigorifero al protocollo della caffettiera, non c'erano regole della buona educazione che Prudence non tentasse di insegnare. Pete l'allontanò dai suoi pensieri: aveva cose piÚ urgenti di cui occuparsi. Era giovedÏ. Gli altri giorni c'erano hockey, golf o basket. Ma il giovedÏ era il giorno del baseball. Gli uomini e le donne della sezione sportiva lavoravano duro fino a mezzogiorno. Ma, una volta consegnato l'articolo, cominciava la partita. Il campo era costituito dalle scrivanie della sezione sportiva. L'unica concessione alla sicurezza dei vetri e degli oggetti fragili erano una palla e una mazza di gomma. Guardando l'orologio, Pete si diresse verso la sala comune per recuperare la palla e la mazza dall'armadio. Lo sguardo gli cadde sul frigorifero. Era comparso un nuovo memo, redatto nell'impeccabile 12


stile di Prudence sulla carta intestata del San Francisco Herald. Pete fece un passo avanti e studiò il foglio. «Diritti dei proprietari di cibo» mormorò. Evidentemente qualcuno aveva rubato un barattolo di yogurt a Prudence, nei giorni passati. Pete strappò il foglio e se lo appallottolò nel pugno. «Le basi sono cariche e la corsa finale è giunta al termine» cominciò. «Beckett avanza verso lo spazio del battitore e la folla impazzisce...» Lanciò la palla in aria e agitò la mazza. Il memo di Prudence volò attraverso la stanza, colpì il muro e cadde nel cestino della carta. «Bel colpo!» Pete alzò le braccia, esultante. Nel frattempo si erano formate le squadre e tutti aspettavano frementi l'inizio della partita. Pete lanciò la palla. Sam Kiley si mise nella posizione del battitore. «Chi perde offre da bere al Vic, domani pomeriggio» gridò. Kiley fece volare il primo lancio, basso e lontano, e Pete colpì la palla, che attraversò l'intera redazione e passò attraverso la porta aperta dell'ufficio di Prudence Trueheart. Un istante dopo, un urlo riecheggiò nella sala.

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HARMONY EXTRA, anche ad agosto non vi lascerà sole! Dal 26, infatti, proseguirà l’entusiasmante Saga degli ELLIOTT, con INTERESSI APPASSIONATI, firmata Harmony Destiny. Una delle famiglie di editori più potenti di Manhattan si scontra portando alla luce scandali e segreti. I numerosi componenti della dinastia vi terranno compagnia in diverse uscite fino a ottobre. La seconda raccolta extra di questo mese esce invece sotto il marchio Harmony Temptation e parla di incontri destinati a sconvolgere il cuore, di sguardi capaci di incendiare i sensi e l’anima. PENSIERO PROVOCANTE, una serie di fantasie proibite raccontate da due firme esperte: Janelle Denison e Carly Phillips!


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