Cultura Commestibile 131

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11 luglio 2015 pag. 9 Alessandro Michelucci a.michelucci@fol.it di

pubblicato dall’etichetta neozelandese. Rispetto al precedente Forest Stories (Rattle, 2012), dove era affiancata soltanto dal sassofonista portoghese Paulo Chagas, nel nuovo CD la pianista ha un gruppo che la vede accanto a tre musicisti eccellenti: Alexandros Botinis (violoncello), Guido de Flaviis (sax) e Solis

Barki (percussioni e idiofoni). Tutti vantano collaborazioni prestigiose. L’unico ospite, il batterista Giannis Notaras, fa parte del suddetto Schema Ensemble. Transcendence contiene nove pezzi composti dall’artista ellenica: una musica che riflette “la nostalgia per un futuro felice ancora ignoto”, dice Tania Giannouli nelle note che accompagnano il CD. In questo lavoro che sfugge a qualsiasi etichetta si trovano le influenze più svariate: avanguardia, improvvisazione, jazz, musica da camera. Diversi titoli alludono alla natura: “The Weeping Willow”, “Sun Dance”, “The Sea”. Quest’ultimo pezzo, intenso e malinconico, mette in luce la coesione dei tre solisti. “Obsession” e “From Foreign Lands”, al contrario, sono caratterizzate da ritmi incalzanti. Ricco di momenti lirici ma mai retorici, questo CD ci stimola a seguire con attenzione Tania Giannouli: ne sentiremo parlare ancora. Dotata di una creatività inquieta, attualmente la pianista greca sta collaborando col poeta Evgenios Aranitsis.

gner Antonio Mattioni, un friulano che, dopo lungo girovagare, si era stabilito a Firenze, dove, nel 1914, aveva concepito un nuovo tipo di aereo che poi aveva sviluppato appunto fino al 1923. Nel 1950 l’Istituto Nazionale per l’Esame delle Invenzioni scrisse: “I principi attivati nell’aereo sperimentale del Mattioni costituiscono un’innegabile prima attuazione della propulsione a reazione, che ha trovato, in epoche molto posteriori e con produzione di mezzi colossali a fronte di quelli modesti e personali del Mattioni, tanta larga messe di successi”. Quindi Mattioni, a

tutti gli effetti, fu il precursore dei jet . A parte quello economico (non riuscendo a trovare finanziatori per la sua invenzione dovette impegnare quasi un milione di lire personali, riducendosi sul lastrico), l’ingegnere aveva però anche altri problemi: trovare un costruttore per il suo prototipo (e qui ricorse all’officina di Bruno Magrini - il cognome vi dice nulla? - al n.c. 12 di Via Lorenzo il Magnifico) e, soprattutto, un pilota abbastanza pazzo da collaudare il suo aereo. Indovinate chi si levò in volo dal Campo di Marte il 22 dicembre (o, secondo altri, il 29) 1923 con quell’aereo che i fiorentini, quando incominciarono a vederlo svolazzare sopra Firenze, battezzarono immediatamente “la botte volante” (vedi foto). Continua

L

’etichetta neozelandese Rattle è stata fondata nel 1991 da Tim Gummer, Steve Garden e Keith Hill. Ammiratori della musica contemporanea, del jazz e della world music, i tre propongono lavori raffinati e non commerciali che riflettono in genere queste preferenze, pur restando aperti anche a stimoli diversi. Riservano largo spazio agli artisti neozelandesi, alcuni dei quali meritano molta attenzione. Comunque l’etichetta ha un respiro internazionale, perché comprende fra gli altri musicisti americani come Marilyn Crispell e Joshua Redman, il portoghese Pedro Carneiro e la greca Tania Giannouli. È appunto di lei che vogliamo parlare. Tania Giannouli ha studiato piano e composizione all’Athenaeum della capitale ellenica. È attiva in vari gruppi, fra i quali Schema Ensemble, dedito all’improvvisazione, ed Emotone, duo di musica elettronica dove la affianca il marito Tomas Weiss. La pianista si caratterizza per un approccio multimediale. Ha composto musica per il cinema e per il teatro. Ha collaborato col videoartista lucchese Marcanto-

Fabrizio Pettinelli pettinellifabrizio@yahoo.it di

Raccontava Vasco Magrini che all’età di sei anni si buttò giù da un albero con un ombrello verde da contadino e che atterrò, più o meno incolume, in un cespuglio di rovi. Magrini, nato nel 1894, aveva evidentemente la passione per il volo nel suo DNA. Partito volontario per la prima guerra mondiale, nel 1916 ottiene il brevetto di volo. Tornato a Firenze, riesce a racimolare 7.000 lire con le quali acquista un residuato bellico, un Caudron. Festeggia subito l’acquisto con un passaggio a volo radente sulla casa della fidanzata Dina Galli e su casa sua, in Via delle Cento Stelle 21: qui arriva a livello della terrazza, salutando con la mano i parenti che lo guardano terrorizzati. Nel novembre del 1920 Magrini diventa popolarissimo: alcuni renaioli al lavoro sotto il Ponte Sospeso di San Leopoldo guardano increduli un aereo che si sta avvicinando quasi a pelo d’acqua

Avanguardia mediterranea

nio Lunardi scrivendo la colonna sonora di 370 New World, un video realizzato in collaborazione con la Toscana Film Commission. Ma quello che più ci interessa di lei, ovviamente, è la sua discografia personale, e in particolare il suo ultimo lavoro, Transcendence (Rattle, 2015). Questo è il suo secondo lavoro

Piazza Vasco Magrini

Vasco o dell’impossibile

e si gettano in Arno, convinti che l’aereo punti diritto contro di loro. E’ un Caudron che riesce a passare fra la barca dei renaioli e il ponte e poi, risalendo, impiglia l’elica in un cavo teso fra le due sponde del fiume (probabilmente in forza di qualche maledizione lanciata dai renaioli costretti al bagno fuori stagione) e cade sul greto. Dall’aereo escono incolumi Vasco e il giornalista Alberto Decia, incauto passeggero e involontario protagonista dell’episodio. Sulla scia di quell’impresa, Vasco si inventa delle acrobazie sempre più difficili e rischiose, come atterrare in una radura di 58 metri alle falde del Falterona, nel letto di un torrente a Ponte Petri e sui binari della Stazione di Santa Maria Novella. Nel 1923 Magrini conosce l’inge-


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