Salve n.80 Dicembre 2015 di Credito Valdinievole

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PERIODICO DEL CREDITO VALDINIEVOLE

80 DICEMBRE 2015

MEYER Un “ospedale speciale” a Firenze.

ANGELO CIUNI

Il primo anno da Prefetto di Pistoia.

PAOLO RUFFINI

Con è #tuttomoltobello.


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Quest’anno l’idea migliore che ci è venuta per festeggiare il Natale insieme a voi è un regalo per il Meyer. Auguri e grazie di cuore.


SALVE. 80 | DICEMBRE 2015 PERIODICO DEL CREDITO VALDINIEVOLE Via Ugo Foscolo, 16/2 - Montecatini Terme DISTRIBUZIONE GRATUITA Registrazione Tribunale di Pistoia n. 479 del 07.05.96 DIRETTORE RESPONSABILE: Niccolò Nociforo

Diletta Severi Addetta stampa

REDAZIONE: Diletta Severi CON LA COLLABORAZIONE DI: Mauro Lubrani Simona Giuliani Claudia Bartoli Andrea Biagini Monica Cavaliere Massimiliano Donzelli

Mauro Lubrani Giornalista

FOTOGRAFIE: Foto Silvestri Simona Giuliani Archivio Credito Valdinievole L’editore si dichiara disponibile a regolare eventuali spettanze per le immagini delle quali non sia stato possibile reperire la fonte

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Stefano Romani STAMPA: Tipolito Vannini S.n.c. Buggiano SALVE è anche disponibile sul sito www.creditovaldinievole.it

Simona Giuliani Responsabile Comunicazione Claudia Bartoli Responsabile Ufficio Soci Andrea Biagini Operatore di sportello Filiale Montecatini Casina Rossa Monica Cavaliere Gestore Imprese Filiale di Altopascio Massimiliano Donzelli Responsabile Filiale di Traversagna

Altopascio Piazza Tripoli, 14 Tel.: 0583.25427 altopascio@creditovaldinievole.bcc.it

Masotti Strada Statale Lucchese, 8 Tel.: 0573.919306 masotti@creditovaldinievole.bcc.it

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Bientina Piazza Vittorio Emanuele II, 4 Tel.: 0587.758208 bientina@creditovaldinievole.bcc.it

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Pieve a Nievole Via Empolese, 58/a Tel.: 0572.954000 pieveanievole@creditovaldinievole.bcc.it

Cintolese Via F. Uggia, 333 Tel.: 0572.617792 cintolese@creditovaldinievole.bcc.it

Montecatini Terme - Casina Rossa Via Bruceto, 32 Tel.: 0572.773016 casinarossa@creditovaldinievole.bcc.it

Pisa Via di Pratale ang. via Averani Tel.: 050.982975 pisa@creditovaldinievole.bcc.it

Fucecchio Piazza dei Seccatoi, 12-13 Tel.: 0571.244253 fucecchio@creditovaldinievole.bcc.it

Montecatini Terme - Centro Via Don Minzoni, 14 Tel.: 0572.92741 centro@creditovaldinievole.bcc.it

Pontedera Via Pacinotti, 11 Tel.: 0587.52076 pontedera@creditovaldinievole.bcc.it

Larciano Corso Gramsci, 6 Tel.: 0573.83514 larciano@creditovaldinievole.bcc.it

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Traversagna Largo La Pira, 2 Tel.: 0572.911633 traversagna@creditovaldinievole.bcc.it


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L’editoriale del Presidente. Gli auguri del Direttore. In copertina | Meyer: un “ospedale speciale” a Firenze.

Primo piano | Angelo Ciuni: il primo anno da prefetto di Pistoia. Area Banca | Autoriforma Bcc. Cambiare mantenendo la propria identità. Personaggi | Con Paolo Ruffini è #tuttomoltobello. Notizie in breve. Primo piano | Il nuovo volto del Teatro Verdi. Club dei Soci | La rete che crea valore.

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(Ri) Scoprire il territorio | Di Bartolo, il gioiello di Buti. Chi siamo | Scoprire la Banca: la Filiale di Montecalvoli. L’impegno | Rispetta le regole, sorridi alla vita. Lo sport | Gabriele Rossetti: “Volere è potere”. Sì viaggiare | Pellegrinaggio a Medjugorje, una carezza per l’anima. Sì viaggiare | Diario di Expo 2015. Luci sul territorio | Iniziative, eventi, progetti sostenuti dal Credito Valdinievole.


PRIMO PIANO

C

ari Soci, cari Clienti, il Natale si sta avvicinando ed è difficile non subirne il fascino, sia quando si è bambini, ma anche da adulti. Il Natale è la festa che da sempre raccoglie gioia e pace, è un momento di incontro per le famiglie ed è impossibile restarne indifferenti. A volte però ci sono Natali che possono essere tristi, perché eventi straordinari “rovinano” la festa, in un momento in cui l’intera umanità è più che mai bisognosa di Speranza e di Pace. Purtroppo troppo spesso ci sono Natali di guerra, Natali di miseria, Natali di povertà. Gli ultimi angoscianti fatti di Parigi, hanno dimostrato ancora una volta, come la necessità di Amore e Fratellanza tra popoli, siano virtù ineludibili del nostro vivere quotidiano, per non disperdere quello che ci è stato donato e per permettere un mondo migliore alle generazioni che verranno. E’ con questo spirito che anche quest’anno, incoraggiati da tanti Soci che ci hanno chiesto di continuare in questo percorso di dare un sostegno a chi ha più bisogno, che abbiamo trasformato il consueto pacco dono natalizio, in un contributo economico a favore di chi il Natale lo festeggia in maniera diversa da noi. Abbiamo quindi pensato di rivolgersi a chi è stato momentaneamente privato di uno dei doni più belli che la natura ci ha dato e cioè il sorriso. Pensando proprio al sorriso dei bambini, abbiamo deciso di donare il contributo all’Ospedale pediatrico “Meyer” di Firenze. Il “Meyer” è una struttura integrata con l’Università degli studi di Firenze ed è un

L’editoriale del Presidente Alessandro Belloni

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PRIMO PIANO

ospedale pediatrico di alta specializzazione per le complesse problematiche legate alle malattie dei bambini. L’Ospedale “Meyer” è una eccellenza toscana, riconosciuta a livello nazionale ed internazionale per le sue elevatissime professionalità e competenza. Con il nostro contributo sarà acquistato un set di tre elettrocardiografi di ultima generazione che permetterà agli specialisti dell’ospedale, di poter effettuare le attività di monitoraggio con ancora più precisione. Con questo piccolo gesto ci auguriamo di poter contribuire a far tornare a questi bambini meno fortunati ed alle loro Famiglie il sorriso, come quello dei nostri figli o nipoti la mattina di Natale. Grazie di cuore a tutti, e tanti cari auguri a Voi e alle vostre Famiglie.

E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. Madre Teresa di Calcutta 5

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PRIMO PIANO

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er la nostra Banca e per tutto il movimento del Credito Cooperativo sarà un Natale particolare, stiamo vivendo un passaggio epocale dove molto sarà ricostruito su basi nuove e diverse. Il momento è difficile, impegnativo, pieno di rischi e incognite, ma anche di grandi opportunità se sapremo scrivere il futuro. Il nostro movimento da circa un anno è impegnato nell’elaborare un percorso di riforma che necessariamente dovrà disegnare, come afferma il Presidente di Federcasse Azzi, un assetto organizzativo all’altezza dei tempi nuovi che stiamo attraversando salvaguardando il nostro modo di fare banca secondo principi di democrazia e solidarietà economica. Siamo in una fase, dopo anni di profonda crisi economica, dove si intravedono segnali di inversione di tendenza. Secondo i dati di Banca d’Italia la situazione patrimoniale delle famiglie sta migliorando, le prospettive per le imprese diventano più positive. Il Fondo Monetario prevede stime di crescita al rialzo per il nostro Paese. Certo le ombre non mancano in quanto sull’ancora debole ciclo economico pesano la qualità del credito e di conseguenza la redditività delle banche. Di fronte a scenari di profondi cambiamenti sia in Italia che in Europa è il momento che ognuno di noi tiri fuori il meglio di sé, occorre andare oltre al proprio stretto operato, dobbiamo credere nelle opportunità che detti scenari possono proporre. Abbiamo il dovere di portare avanti il nostro modo originale di fare banca anche in contesti diversi in cui saremo chiamati ad operare salvaguardando il bene dei nostri territori e delle loro comunità. Noi ci saremo. Un sincero e affettuoso augurio di Buon Natale.

Un Natale diverso. Gli auguri del Direttore Andrea Cleto Rindi

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IN COPERTINA

Meyer: un “Ospedale speciale” a Firenze.

Quando fu fondato, nel 1884, si chiamava Ospedale Pediatrico Anna Meyer, in ricordo della moglie del fondatore, Giovanni Meyer, deceduta in giovane età e che aveva espresso, come sua ultima volonta, la creazione di una struttura per bambini. Perché prima di allora, il “fanciullo” era considerato come un adulto e senza distinzione di ricovero. Nasce cosi la storia di una delle più antiche istituzioni dedicate all’infanzia nonché una delle prime strutture, in Europa, a dedicarsi esclusivamente alla cura dei bambini. Oggi, punto di riferimento della pediatria nazionale per ricerca, per metodologie innovative di cura e per l’accoglienza. Il Meyer è un Ospedale Pediatrico. E proprio perché si dedica alla cura, al benessere dei bambini e alla promozione della salute, è una struttura speciale che organizza e concepisce tutta la sua attività in funzione delle

Un viaggio all’interno della struttura, da anni punto di riferimento della pediatria nazionale per ricerca, per metodologie innovative e per l’accoglienza del bambino. - di Diletta Severi SALVE | DICEMBRE 2015

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IN COPERTINA

esigenze dei bambini e dei loro genitori. E così, all’alta specializzazione medico-chirurgica e alla ricerca scientifica, si affianca una serie di servizi e progetti di accoglienza che permettono ai bambini di non rinunciare alla dimensione di gioco e di fantasia. Al Meyer, si sono formati coloro che sono divenuti i padri della moderna pediatria: il professore Giuseppe Mya, con i suoi studi sulla TBC, Carlo Comba, famoso per le sue ricerche in campo neurologico infantile e per la diffusione della vaccinazione anti-difterica che dimezza la mortalità tra i bambini ricoverati. Nell’immediato dopoguerra, poi, il professore Cesare Cocchi ha contribuito a vincere la meningite tubercolare. Nel 1995, la struttura ha ottenuto il riconoscimento di ospedale di alta specializzazione e il 14 dicembre del 2007 ha completato il trasferimento nella nuova e moderna sede di Villa Ognissanti, sulle colline fiorentine. Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer. La Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer nasce come supporto all’attività di comunicazione, marketing e raccolta fondi per il Meyer che, indubbiamente, rappresenta un’eccellenza sanitaria sostenuta, appunto, da azioni ad alto “valore aggiunto” che lo qualificano maggiormente sotto il profilo tecnico-scientifico e lo rendono sempre più apprezzato e caro all’opinione pubblica. Uniforma tutta la sua attività al principio di efficacia, efficienza e trasparenza: valori che si declinano con l’impegno nel pieno rispetto dei principi etici e nella pubblica e trasparente attività di rendicontazione. Missione. La cura, la salute e il benessere del bambino sono gli obiettivi, da raggiungere investendo in ricerca, tecnologia, innovazione. Per questo la Fondazione, opera su più fronti: sostenendo la ricerca scientifica, puntando anche sul talento dei giovani e sulla collaborazione con altre realtà europee e nord americane; investendo nei progetti innovativi di eccellenza

sanitaria, garantendo anche il supporto al continuo aggiornamento tecnologico alle strumentazioni medico scientifiche; migliorando la qualità del soggiorno dei bambini e delle famiglie in ospedale e sviluppando iniziative di radicamento e di comunicazione del Meyer e dei suoi progetti sul territorio nazionale. La Fondazione Meyer sostiene ed aiuta in modo determinante lo sviluppo della ricerca scientifica dell’Ospedale, dell’attività sanitaria e dell’aggiornamento tecnologico. Parallelamente, è impegnata nel miglioramento della qualità dell’accoglienza dei bambini e delle loro famiglie. Tra ricerca scientifica e aggiornamento tecnologico. Come Azienda Ospedaliero-Universitaria, il Meyer è impegnato a creare le condizioni affinché vi sia una forte integrazione tra assistenza e ricerca scientifica. L’impegno della Fondazione Meyer, infatti, nel sostegno dei progetti di ricerca scientifica è uno degli elementi prioritari di indirizzo. Le attività di ricerca scientifica finanziate comprendono sia la ricerca e la formazione svolta da giovani e validi ricercatori nelle più prestigiose strutture d’eccellenza europee e mondiali, sia la ricerca interna, ovvero borse di studio con l’Università degli Studi di Firenze. L’impegno si estende, poi, nel contributo a mantenere l’elevato standard tecnologico e l’eccellenza sanitaria dell’Ospedale. Grazie alle donazioni, infatti, è possibile aggiornare e acquistare importanti attrezzature biomediche ad alto tasso di innovazione, fondamentali per migliorare gli standard di cura ed affiancare le com-

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IN COPERTINA

la famiglia ne viene coinvolta. A maggior ragione, quando ad essere ricoverato è un bambino. Si tratta di un disagio che cresce tanto è più lunga la degenza e delicata la malattia del piccolo paziente. Se a tutto questo si aggiunge anche la distanza da casa, il disagio diventa una vera e propria difficoltà, spesso anche economica. Per cercare di garantire l’accoglienza dei nuclei familiari dei bambini degenti, soprattutto di quelli provenienti da altre province e regioni, e consentire alla famiglia di affrontare unita il periodo del ricovero, la Fondazione Meyer su richiesta dell’Ospedale ha stipulato delle convenzioni con diverse realtà in grado di offrire ospitalità gratuita in strutture di accoglienza. I numeri del Meyer. Nel 2014, sono stati eseguiti 1.730.564 accessi e prestazioni ambulatoriali, 44.841 accessi al Pronto Soccorso, 8.898 dimissioni di ricovero ordinario e 24.515 di ricovero in regime di Day Hospital con 4.220 interventi chirurgici ordinari e 3.090 interventi di Day Surgery. Numeri rilevanti se si tiene anche conto che il Meyer ha il più elevato indice a livello nazionale per la complessità delle prestazioni fornite ai suoi piccoli degenti. Nelle tabelle in questa pagina, i numeri che riguardano le province interessate dall’attività della Banca. Che ha deciso, per questo Natale, di sostenere concretamente l’Ospedale con l’acquisto di un nuovo set di tre elettrocardiografi di ultima generazione, grazie al quale gli specialisti del Meyer avranno la possibilità di effettuare le attività di monitoraggio con ancor più estrema precisione.

petenze degli specialisti. Il nuovo Meyer, del resto, è nato all’avanguardia non solo per quanto concerne le soluzioni architettoniche, ma anche nella sua dotazione di attrezzature e macchinari. L’accoglienza. Il ricovero rappresenta per il bambino una brusca e spesso dolorosa interruzione della vita quotidiana, un improvviso venir meno dei propri punti di riferimento a cui ancorare mente e cuore. Per questo motivo, l’attività ludica e ricreativa diventa, per il bambino, un aspetto importante per assumere un atteggiamento positivo rispetto alla condizione di malattia. Questo è l’obiettivo del progetto di accoglienza che comprende un ventaglio di attività - il gioco ed il teatro in ludoteca, l’allegria dei clown in corsia e dei cani della pet therapy, le note distensive dei musicisti, le attività di ortogiardino, la rassegna di Meyer Cultura - pensate per rendere più piacevole e meno doloroso il tempo che i piccoli pazienti devono trascorrere in ospedale. Serenità e sorrisi sono, infatti, le medicine migliori per alleviare paure e stress. Nell’ambito del settore dell’accoglienza, la Fondazione Meyer è impegnata anche nel sostenere servizi di ospitalità delle famiglie dei piccoli pazienti. Perché quando un familiare necessita di essere ricoverato in una struttura ospedaliera, inevitabilmente tutta SALVE | DICEMBRE 2015

Per la realizzazione di questo articolo, si ringrazia Alessandro Benedetti, Segretario Fondazione Meyer, che ci ha fornito il materiale testuale, fotografico e le tabelle dati. 10


FONDAZIONE

DELL’OSPEDAL E PEDIATRICO

ANNA MEYER ONLUS

IN COPERTINA

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Totale

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Totale

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Totale complessivo 85 283

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Totale complessivo 216 7 174 1 132 3 56 53 53 1 51 1 38 1 30 23 18 1 844 15

.it ione@meyer E-mail: fondaz

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PRIMO PIANO

Un momento dell’intervista al Prefetto Ciuni con il giornalista Mauro Lubrani, il Presidente Alessandro Belloni e il Direttore Andrea Rindi.

Angelo Ciuni: “Il mio primo anno a Pistoia” Intervista con il Prefetto della città che lo ha colpito per bellezza e tradizioni. - di Mauro Lubrani -

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PRIMO PIANO

A

Come si può raggiungere questo obiettivo? Consapevole delle difficoltà poste dalla contingente crisi economica, che genera tensioni e preoccupazioni nel mondo del lavoro e, soprattutto, tra le giovani generazioni, è mia cura - come ho scritto nel mio messaggio di insediamento a Pistoia - impegnarmi ad operare - al servizio della Repubblica, delle Istituzioni pubbliche e di tutta la popolazione - promuovendo la più ampia, leale e proficua collaborazione tra i diversi livelli di governo, onde concorrere ad interpretare e realizzare, attraverso la capacità di ascolto e nel rispetto delle autonomie e delle competenze di ciascuna Istituzione, le aspettative della collettività, specie in materia di sicurezza, di occupazione, di coesione sociale, di ordinato sviluppo del territorio, di esercizio dei diritti e delle libertà di ognuno. Nel suo primo anno a Pistoia c’è stato il passaggio della Breda, storica azienda pistoiese, ad una multinazionale giapponese come l’Hitachi. Cosa ne pensa? Spesso la Prefettura è sentita come un punto di riferimento per situazioni legate al mondo del lavoro. Io mi reputo europeista e mondialista, ma credo anche nella tradizione e nell’amor patrio. Sono anche un borbonico convinto e orgoglioso meridionale. In Campania è stata realizzata la prima ferrovia al mondo. Ben vengano qua i giapponesi con le loro tecnologie e i loro progetti, ma penso che l’Italia abbia le carte in regola per conquistare il Giappone dal punto di vista umano. Da questo abbinamento ne può scaturire qualcosa di positivo e di affascinante. Pistoia è la capitale del verde: le sue piante sono vendute in tutto il mondo. Aggiungo che il verde, inteso come natura, ci salverà. A Pistoia c’è una potenzialità produttiva straordinaria con aziende di assoluta eccellenza, capaci di una innovazione incredibile. L’Italia dovrebbe essere più agricola, il settore è sicuramente un nostro fiore all’occhiello. Credo molto in un’eco-

ngelo Ciuni festeggerà all’inizio di gennaio il suo primo anno alla guida della Prefettura di Pistoia. Prefetto dal maggio 2012, aveva chiuso, nell’ottobre 2014, un’esperienza di due anni come commissario alla Provincia di Biella. In precedenza, aveva svolto un delicato incarico come commissario prefettizio nel Comune di Manduria, in provincia di Taranto, come responsabile del gruppo di lavoro incaricato di scoprire eventuali infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione comunale, sciolta a maggio 2012 dopo le dimissioni di 16 consiglieri. Tra i vari incarichi anche quelli ricoperti a Napoli, come vicario alla Prefettura di Grosseto, nonché a Bruxelles per occuparsi di piani civili di emergenza per conto della Nato e dell’Unione Europea. Nel poco tempo libero ama disegnare, ascoltare musica, leggere libri e, naturalmente, incontrare qualche amico. Come è stato il suo impatto con questa nuova realtà pistoiese? Ottimo come in tutte le province in cui sono stato a lavorare. Sono rimasto colpito dalla bellezza di questo territorio, dalle sue tradizioni, dai colori e dai sapori, ma l’italianità è la stessa, semmai cambia il rapporto con le persone. Il rapporto tra la gente e l’istituzione Prefettura? Non ci sono mai state grandi ostilità, si tratta di un ruolo talvolta visto con distacco. Io credo che bisogna essere autentici per farsi volere bene, ma, comunque, non riesco a capire come si potrebbe essere diversi. Ritengo prioritaria la difesa ed il rafforzamento del senso delle Istituzioni nonché l’affermazione, in ogni settore dell’agire, della cultura della legalità, intesa come rispetto ed osservanza della legge e di tutte le regole giuridiche, etiche e morali, condizione indispensabile per la convivenza civile e per recuperare il rapporto di fiducia tra le Istituzioni pubbliche ed i cittadini. 13

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PRIMO PIANO

Da sinistra il Presidente Alessandro Belloni, Mauro Lubrani, il Prefetto di Pistoia Angelo Ciuni e il Direttore Andrea Rindi.

nomia politica e meno in quella dettata da regole finanziarie. Esiste anche da noi un problema legato all’immigrazione? Non deve essere un problema, ma dipende da come noi lo viviamo. Siamo un paese ancora giovane di democrazia, spesso facciamo confusione tra liberalismo e liberismo. Quanto è nobile il primo, è perverso il secondo. Esistono, sul territorio provinciale, ottimi esempi di integrazione, alcuni dei quali nati spontaneamente sostenuti da amministrazioni e associazioni locali. Situazione sicurezza? Spesso i cittadini chiedono più attenzione da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Esiste una separazione tra la sicurezza e la percezione della stessa. Le statistiche ci dicono che sono in calo moltissimi reati, ma una percezione diversa è accresciuta dalla crisi economica, da un senso di sfiducia nelle istituzioni, dalla corruzione, da una creSALVE | DICEMBRE 2015

scita della povertà e del disagio sociale. Così anche l’immigrazione può diventare un problema, perché il diverso fa paura in una situazione generale del genere. Più emarginazione, povertà e disperazione ci sono, più aumenta il rischio di criminalità. Credo che più gli immigrati stanno bene con noi, nessuno penserà di aderire all’Isis. Il suo rapporto con i giovani? Non c’è più nessuno che si ferma a pensare e il pragmatismo esistenziale rischia di ucciderci tutti, ma soprattutto rischia di uccidere i nostri ragazzi. Dobbiamo dare alla scuola un impulso di qualità. Spesso vado negli istituti a parlare con i giovani e ogni volta rimango sorpreso dalle loro domande e dai loro interessi. Nella nostra società, esiste una forte incapacità di ascolto. Da parte mia sono sempre disponibile ad incontrare persone ed a parlare con loro, anche se spesso non sono in grado di risolvere i loro problemi, ma quasi sempre quello che vogliono è qualcuno che li stia a sentire. 14


AREA BANCA

Autoriforma Bcc Cambiare mantenendo la propria identità - di Simona Giuliani -

L’

Unione Bancaria (Sistema di vigilanza e di risoluzione delle crisi nel settore bancario a livello Unione Europea) ha richiesto agli Istituti di credito di allinearsi a nuovi parametri normativi al fine di tutelare al meglio la clientela bancaria. Per questo motivo, il Governo ha demandato alle Banche di Credito Cooperativo di avviare internamente una auto-riforma del movimento, dimostrando al contempo grande apertura e fiducia nel Sistema Credito Cooperativo che, costituisce una rete solida e ben patrimonializzata (grazie alla relazione con i Soci e Clienti) godendo di un accreditamento e reputazione decisamente positivi.

I media hanno spesso interpretato l’impatto delle nuove norme relative al risanamento e risoluzione delle crisi dando la percezione “semplificata” che “minore dimensione”, di per sé, significhi “maggiore rischio” in termini di stabilità. Così non è. Le Banche di Credito Cooperativo (Bcc) efficienti ed efficaci, nonché produttive e coerenti con la propria mission, devono avere uno spazio adeguato sul mercato. Il Governo dimostrando appunto massima fiducia nel movimento gli ha attribuito la capacità di auto-riformarsi internamente. Federcasse ha prontamente adottato un metodo al15

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AREA BANCA

quanto originale, cercando il confronto con il Parlamento al termine del proprio lavoro di elaborazione. Il Decreto Legge del Governo sarà formulato tenendo conto delle esperienze degli altri paesi europei e che la Bcc non è solamente una banca ma anche una cooperativa (fatta di persone e non di capitali) la cui funzione è riconosciuta nella nostra Costituzione (art. 45) e nell’Enciclica “Caritas in Veritate” di Papa Benedetto XVI (“se l’amore è intelligente, sa trovare anche i modi per operare secondo una previdente e giusta convenienza, come indicano, in maniera significativa, molte esperienze nel campo della cooperazione di credito”). Il Comitato economico e sociale europeo ha definito le Bcc “essenziali per preservare la biodiversità del sistema finanziario e la coesione territoriale”. A testimoniare ciò, basta ricordare che il 43% del patrimonio delle Bcc italiane è investito in impieghi reali, mentre la media degli investimenti delle altre banche europee nell’economia reale è pari al 23%. Dopo il confronto con le Autorità (tra cui la Banca d’Italia) e prima che venga emanato il provvedimento, Federcasse ha evidenziato i principali contenuti della riforma attraverso la sintesi di 10 punti.

opposizione alla nomina o revoca attribuita direttamente alla Capogruppo in virtù del contratto di coesione, anche per assicurare il rispetto dei principi contabili ex IFRS 10), e prevedendo aggiornamenti sul numero minimo dei soci (che passano da 500 a 1.000) e sulla partecipazione massima detenibile da ciascun socio (che passa da 50 mila a 100 mila euro), in analogia con quanto stabilito per la cooperazione non bancaria.

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La BCC integrata in un Gruppo Bancario Cooperativo. Il progetto immagina che ogni BCC aderisca al Gruppo sottoscrivendo un contratto di coesione (che si sostanzia in un contratto di direzione e coordinamento). Ogni BCC rimarrebbe titolare del proprio patrimonio e il possesso del controllo societario del Gruppo sarebbe detenuto dalle BCC. L’adesione al Gruppo Bancario Cooperativo è condizione per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria in forma di banca di credito cooperativo. Se la BCC non aderisse al Gruppo andrebbe incontro o alla liquidazione, o alla trasformazione in una Spa o in una Banca Popolare. Viene confermata - in caso di trasformazione della BCC in una Spa o in una Banca Popolare, punto sul quale si registra la comunanza di visione con la Banca d’Italia - la devoluzione delle riserve indivisibili ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.

Eccoli:

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Il socio della BCC al centro. L’obiettivo intende tutelare e promuovere l’identità e il ruolo delle banche di territorio a mutualità prevalente, valorizzando l’art. 2 dello statuto di ogni BCC, Cassa Rurale, Cassa Raiffeisen. In pratica, ciò significa mantenere nell’assemblea dei soci di ciascuna BCC il potere di nomina dei membri degli organi di amministrazione e controllo, salvo determinate eccezioni (sia in caso di sottoscrizione di azioni di finanziamento, sia in termini di esercizio - in determinati casi - della facoltà di nomina,

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La previsione di garanzie in solido tra le BCC e la Capogruppo. Sotteso a questo obiettivo l’assunto che la solidarietà di sistema non è, e non deve essere, un alibi per gestioni incapaci o azzardate. Le garanzie assunte dalla Capogruppo e dalle altre banche aderenti potranno avere forme e caratteristiche più adeguate, nella logica complessiva della riforma, alla struttura patrimoniale del sistema.

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AREA BANCA

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Il contratto di coesione e l’autonomia modulata delle Bcc. Con il contratto di coesione, la singola banca sottoscrive le regole della propria integrazione modulate in ragione della propria meritevolezza: il grado di autonomia verrebbe modulato in funzione di un approccio basato sul rischio (risk based approach), sulla base di parametri oggettivamente individuati. La BCC manterrebbe la propria autonomia gestionale da sviluppare nell’ambito degli indirizzi strategici e degli accordi operativi concordati con la Capogruppo.

mente ad una riduzione del loro numero complessivo, in soggetti di partecipazione e rappresentanza territoriale. Esse potranno dar vita a veicoli per l’erogazione di servizi strumentali alle BCC e al Gruppo.

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I requisiti qualitativi e dimensionali del gruppo. Il Gruppo dovrà costituire una struttura che assicuri il rispetto dei requisiti micro-prudenziali europei, sempre più severi; abbia capacità competitiva, quindi di investimento; garantisca economie di scala, contenimento dei costi, adeguata capacità di tutela della stabilità delle banche e dell’insieme del gruppo, appropriati ed incisivi meccanismi di intervento per la soluzione di singole crisi aziendali; costituisca valore aggiunto per le singole banche.

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L’assetto e la Governance della Capogruppo. La Capogruppo dovrà svolgere un’azione di direzione e controllo in attuazione di una funzione generale di servizio, attraverso la quale dovrà raggiungere due obiettivi decisivi e connessi: sostenere la capacità di servizio ai soci, la funzione di sviluppo dei territori della singola BCC e la capacità di generare reddito della singola BCC; garantire la stabilità, la liquidità e la conformità alle nuove regole dell’Unione Bancaria.

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L’unità del sistema BCC e le specificità delle Raiffeisen. L’unità del sistema, integrando un più efficace presidio del rischio, una razionalizzazione dei costi una dimensione maggiormente idonea a attrarre capitali esterni, una rilevante capacità di investimento, è presupposto irrinunciabile di sostenibilità e di competitività nel medio-lungo periodo.

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L’apertura a capitali esterni e l’indipendenza del Credito Cooperativo. La Capogruppo potrà aprirsi alla partecipazione di capitali esterni sino ad un massimo del 49% del suo capitale sociale. Saranno presi in considerazione investitori scelti tra soggetti omologhi o con finalità analoghe a quelle delle BCC, in una logica di partnership e di sviluppo strategico. Interessano essenzialmente “capitali pazienti”, capaci di entrare in sintonia con la visione ‘’intergenerazionale’’ del Credito Cooperativo.

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Le funzioni di garanzia e verifica delle finalità mutualistiche a componente associativa. L’Associazione Nazionale - insieme alle Federazioni locali - potrà mantenere il compito di tutela della funzione sociale della cooperazione nell’esercizio dell’attività bancaria e di revisione cooperativa delegata dal Ministero dello Sviluppo economico.

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La dimensione territoriale. È il punto che riguarda l’evoluzione delle attuali Federazioni Locali, che evolveranno anche procedendo ad aggregazioni e tendenzial-

(Fonte: i dieci punti di Federcasse sono tratti dall’articolo di Marco Reggio, Credito Cooperativo uscita di Ottobre 2015) 17

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PERSONAGGI

Con Paolo Ruffini è #tuttomoltobello. Intervista con il comico toscano, nelle sale a Natale con un nuovo film.

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- di Diletta Severi -

mpossibile non ricordarsi uno degli esilaranti video in cui, con l’inconfondibile accento livornese, doppiava insieme agli altri membri dell’associazione cinematografica Nido del Cuculo da lui fondata nel 2001, le scene di film cult. Di strada, da allora, Paolo Ruffini ne ha fatta molta, mantenendo però quella scanzonata, talvolta irriverente, simpatia tipica del toscano più verace. Doppiatore, attore, regista, presentatore: artista poliedrico e trasversale, ha debuttato giovanissimo nel mondo dello spettacolo prima partecipando a spot pubblicitari e, poi, entrando nel cast del film Ovosodo di Paolo Virzì (girato nella loro Livorno), nel quale interpretava il ruolo di un antipatico compagno di classe del protagonista. VJ su Mtv, nei cast dei cinepanettoni più conosciuti, viene definitivamente consacrato al grande pubblico nel 2011, quando a lui viene affidata la conduzione del programma comico “Colorado” insieme a Belén Rodríguez, Chiara Francini e Digei Angelo. Si cimenta, con ottimi risultati, anche dietro la macchina da presa (Fuga di cervelli nel 2013 e Tutto molto bello, l’anno successivo) ed è scelto per le pellicole nazionali più apprezzate (La prima cosa bella, Maschi contro Femmine, Femmine

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contro Maschi, Ex-Amici come prima, tanto per citarne alcuni). Cominciamo parlando proprio di cinema. A dicembre sarai di nuovo sul grande schermo. Di cosa si tratta? S’intitola “Natale a go go & Champagne” ed è prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentiis: una cavalcata di risate per brindare simbolicamente, con il pubblico, alle prossime festività natalizie. È un film comico, pieno di gag esilaranti, ma anche un action movie, uno ‘scappa scappa’ all’italiana. Faremo ridere a bestia. Il film spacca! Scendendo nel dettaglio, per quanto riguarda la trama, posso dire che Lillo & Greg sono due chirurghi plastici, inseguiti da due poliziotti, il sottoscritto e Francesco Mandelli, in un’atmosfera da malavita. Il mio ultimo film natalizio è stato “Natale a Miami” ormai dieci anni fa, quindi sono felice di aver avuto l’opportunità di farne uno nuovo. Negli ultimi due anni ti eri cimentato anche dietro la cinepresa, firmando la regia di “Fuga di cervelli” e “Tutto molto bello”. Quest’anno, invece, torni a fare l’attore. Qual è la veste in cui ti trovi meglio? 18


PERSONAGGI

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PERSONAGGI

alla battuta come si vede sul grande e sul piccolo schermo? Dipende. Un conto è il lavoro, un conto la vita di tutti i giorni. Non si può stare a scherzare o ridere 24h: si ride quando c’è da ridere e si fa i seri quando c’è da fare i seri. Qual è il tuo rapporto con i social? Direi ottimo: considera che tra Facebook, Instagram e Twitter ho quasi quattro milioni di persone che mi seguono. Mi diverte molto stare sui social e li trovo fondamentali nella comunicazione del 2015: ho anche scritto un libro che parla di questo e del fatto che, secondo me, tanti di quelli che stanno sui social ci stanno per “odiare” altre persone e scrivere le loro critiche. Si intitola proprio “Odio ergo sum”, riprendendo il famoso “Cogito ergo sum” di Cartesio. La tua gavetta è stata lunga: cosa ne pensi di questi giovani che in massa partecipano ai talent con la speranza di “arrivare”? Credo che se, oggi, un talent dà una mano ai giovani non ci sia niente di male o qualcosa da demonizzare, anzi. Tanto per vincere i talent bisogna essere bravi, appunto, “talentuosi”. Ti piacerebbe fare il giudice in un talent? Moltissimo. E’ un’esperienza che vorrei davvero fare in futuro: credo sarebbe divertente “un monte”! Cosa ti piace fare quando sei libero da impegni lavorativi? Mi piace mangiare. E, quindi, adoro tantissimo andare a giro per agriturismi e farmi delle gran mangiate. E poi mi piace tanto continuare “a lavorare” anche quando non lavoro: ho la grande fortuna di amare il mio lavoro, quindi, ad esempio, amo andare al cinema o guardare un po’ di tv la sera. Programmi futuri? Tanti. L’anno prossimo c’è in programma la televisione, il cinema, il teatro. Però non posso svelarvi tutto: tanto ci vediamo a Montecatini per Natale!

Sono ruoli diversi. Da una parte, stare dietro la cinepresa ti permette di seguire un progetto a 360 gradi, ogni scelta o decisione passa da te, e anche l’ansia è sicuramente maggiore. In breve, il ruolo del regista prevede una responsabilità maggiore. Da attore vivi il set in maniera sicuramente più tranquilla e rilassante. Sei, indubbiamente, un artista a tuttotondo. Non solo cinema, ma anche tanta televisione. Ti senti “meglio” sul grande o sul piccolo schermo? In entrambi. A dir la verità, mi diverto da morire in tutte le vesti artistiche. Il piccolo schermo mi piace perché ti permette di entrare dentro casa delle persone senza chiedere permesso e perché riesci a creare una confidenza e un’empatia con il pubblico sicuramente più “intima” rispetto al cinema. E il pubblico, secondo te, in quale veste ti preferisce? Questo devi chiederlo al pubblico! (ride, ndr) Senza contare che sei un mattatore anche in teatro e il 26 Dicembre prossimo ci sarà a Montecatini Terme il gradito ritorno di “Io Doppio...Speciale Natale”. Sono davvero molto felice di tornare a Montecatini, una città bella che riserva un’ospitalità unica. “Io doppio” poi, è uno spettacolo che si rinnova di volta in volta, non è mai uguale a se stesso, perché è fatto con la partecipazione del pubblico, fattore che lo rende unico ed irripetibile. E poi il teatro è bello perché avere pubblico lì, davanti, dà un’emozione grandissima. La comicità toscana ha sempre avuto un grande fascino in Italia, sia al cinema che in teatro. Ti sei mai chiesto il perché di questo diffuso ed universale consenso? E il suo fascino, è ancora tutt’ora intatto? Perché noi toscani siamo troppo simpatici! (ride, ndr) Paolo Ruffini è sempre allegro e sempre pronto SALVE | DICEMBRE 2015

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PERSONAGGI

Chi è Paolo Ruffini.

Nasce il 26 Novembre 1978 a Livorno. Nel 1997 inizia a lavorare come animatore turistico diventando in breve tempo capo villaggio e poi Direttore di Crociera per le navi Grimaldi. Nel 2000 si diploma in regia televisiva e pubblicitaria a Roma. La prima apparizione al cinema avviene nel 1997 in Ovosodo di Paolo Virzì. Nel 2001 fonda l’Associazione Cinematografica il Nido del Cuculo, conosciuta soprattutto per i ridoppiaggi in livornese di film celebri, con circa dieci milioni di visualizzazioni su internet; nasce così lo spettacolo teatrale interattivo “Io? Doppio!”. Nel 2005 comincia una proficua collaborazione con Marco Giusti; partecipa infatti al talk show demenziale “Bla Bla Bla” con Lillo e Greg. Nel 2005 partecipa a “Natale a Miami” al fianco di De Sica e Boldi e con la regia di Neri Parenti. L’anno seguente è protagonista nel film campione d’incassi “Natale a New York”, per la regia di Neri Parenti. Nel 2007 diviene volto di Comedy Central (canale di Sky) e partecipa al film “La seconda volta non si scorda mai” di Francesco Raniero Martinotti. Nel 2009 Carlo Vanzina lo chiama in “Un’Estate ai Caraibi” nel ruolo di protagonista. Nel 2010 esce nelle sale italiane “La Prima cosa bella”, (pellicola scelta per la candidatura italiana agli Oscar 2011) in cui Paolo Ruffini interpreta un ruolo drammatico al fianco di Stefania Sandrelli. Successivamente è uno dei protagonisti nel nuovo progetto del regista-sceneggiatore Fausto Brizzi, che vede la realizzazione di due pellicole gemelle: “Maschi contro femmine” e “Femmine contro maschi”. In Aprile 2011 esce il film “C’è chi dice No”, diretto da Giambattista Avellino, che lo vede co-protagonista al fianco di Luca Argentero e Paola Cortellesi. Dal 16 settembre conduce con Belen Rodriguez la rinnovata edizione di “Colorado”, su Italia1. Ad Ottobre 2011 esce il film “Ex - Amici come prima” diretto da Carlo Vanzina e a dicembre dello stesso anno parte la tournée della commedia musicale “Tre Cuori in affitto”, con Justine Mattera e Arianna Bergamaschi, e la

regia di Claudio Insegno. Nel 2012 è tra i protagonisti, di “‘Sto classico”, rivisitazione in chiave comica dei grandi classici della letteratura: “Romeo e Giulietta”, “Pinocchio”, “Odissea” e “Il Signore degli Anelli”. Da settembre conduce, affiancato da Belen Rodriguez, una nuova edizione di “Colorado”, 10 puntate in prima serata su Italia1. Da Febbraio 2013 è impegnato nel tour del musical “Full Monty” insieme a Paolo Calabresi, Gianni Fantoni, Sergio Muniz, Jacopo Sarno e Pietro Sermonti, per la regia di Massimo Piparo. Nella Primavera del 2013 dirige ed interpreta “Fuga di Cervelli”, la sua opera prima da regista cinematografico e autore della sceneggiatura, ispirata ad una commedia spagnola di grande successo, distribuita da Medusa e prodotta da Colorado Film. Da Settembre 2013 è per il terzo anno consecutivo alle prese con la conduzione di “Colorado”, in prima serata su Italia 1, affiancato da Lorella Boccia e Olga Kent. Da Febbraio ad Aprile 2014 è protagonista del musical “Cercasi Cenerentola”, spettacolo prodotto da “La Compagnia della Rancia”, mentre a Marzo presenta e commenta le candid camera all’interno del programma “Vecchi Bastardi”, in onda ogni giorno in “day time” su Italia 1. A ottobre esce il secondo film che dirige e interpreta, “Tutto Molto Bello”. Da febbraio 2015 conduce una nuova edizione di “Colorado” con Diana Del Bufalo. Paolo colleziona film in VHS (ne ha circa 16 mila), e tatuaggi. 21

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NOTIZIE IN BREVE

Notizie in breve CREDITO AL FORUM GIOVANI SOCI.

le attività realizzate dalle Commissioni di lavoro costituite nei mesi scorsi e la prima Assemblea della Consulta Nazionale dei Gruppi Giovani Soci. I lavori si sono svolti tra Milano-Rho, Sesto San Giovanni e Carugate.

Anche il nostro Istituto presente alla weekend di lavoro a Milano. QI Giovani - Qualità e Innovazione. Questo il titolo del Quinto Forum dei Giovani Soci del Credito che si è tenuto a Milano e dintorni. Anche il nostro Istituto era presente ad una delle tre giornate con la partecipazione del Vice Direttore Generale Sandro Di Marco, la Responsabile della Comunicazione Simona Giuliani e Cristian Toccafondi, addetto Marketing. Il programma generale ha previsto la visita ad Expo 2015, un convegno tematico - con protagonisti i quasi 80 Gruppi di Giovani Soci - la presentazione del bilancio del-

CONCORSO ASSIMOCO AL CREDITO. Premiata Cliente della Banca: primo premio del concorso Assimoco vinto nella filiale di Pieve a Nievole. Festeggiamenti alla Filiale del Credito Valdinievole di Pieve a Nievole dove una fortunata cliente si è aggiudicata il primo premio del concorso nazionale “Protezione X3” promosso da Assimoco, compagnia assicurativa partner dell’Istituto. Sottoscrivendo una polizza “Tutelali” - polizza a copertura caso morte ed invalidità permanente - Assimoco dava la possibilità di partecipare all’estrazione finale di una bicicletta elettrica Trilogy Speedy. Varsenik Adibekyan, cliente della Filiale di Pieve a Nievole, ha sbaragliato la concorrenza nazionale e si è aggiudicata una delle cinque biciclette in palio. La premiazione è avvenuta nella sede della filiale pievarina alla presenza del Presidente dell’Istituto Alessandro Belloni, del Direttore Generale Andrea Rindi e del Responsabile Assimoco Jacopo Mattana. Doppia soddisfazione per il Credito Valdinievole: da una parte, è stata estratta una cliente dell’Istituto, dall’altra, la Banca è stata premiata per essere arrivata prima, a livello nazionale, nel collocamento delle polizze Assimoco di questo tipo. A testimonianza del fatto che il mercato sta andando sempre più frequentemente e consapevolmente alla ricerca di protezione e tutela del nucleo familiare e che il Credito ha saputo percepire queste nuove esigenze di mercato con prodotti assicurativi innovativi e costruiti su misura per la clientela. SALVE | DICEMBRE 2015

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NOTIZIE IN BREVE

Dalla collaborazione tra il Credito Valdinievole e Artigiancredito Toscano nasce un finanziamento chirografario che può essere richiesto da artigiani, imprenditori, professionisti e società per investimenti, acquisto scorte ed altre esigenze di liquidità. La convenzione ha come obiettivo quello di favorire la ripresa economica delle piccole e medie imprese, offrendo un prodotto innovativo e dagli innumerevoli vantaggi: prima di tutto, i tempi veloci di approvazione, la garanzia di Artigiancredito Toscano ed, infine, condizioni vantaggiose di erogazione. “Come nostra consuetudine - spiega il Presidente dell’Istituto, Alessandro Belloni - spingiamo convenzioni con importanti realtà del territorio che, come la nostra Banca, condividono l’obiettivo primario di favorire la ripresa e lo sviluppo in particolar modo delle piccole imprese, ovvero quelle che più di altre soffrono la crisi generale e, per questo, hanno bisogno di maggior supporto”. Continua Andrea Rindi, Direttore Generale dell’Istituto: “Abbiamo studiato insieme uno strumento di finanziamento vantaggioso e veloce nei tempi di erogazione. E’ un ulteriore segnale di come vogliamo mantenere fede al nostro ruolo di Banca del territorio sostenendo le piccole imprese che hanno maggiormente risentito della crisi economica in questi anni”. Le richieste di finanziamento dovranno essere inoltrate dai richiedenti alla filiale di Pistoia di Artigiancredito Toscano, corredate da tutta la documentazione necessaria ai fini dell’istruttoria della pratica. Entro dieci giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta, la stessa Artigiancredito Toscano comunicherà alla relativa filiale di competenza del Credito Valdinievole la delibera di concessione della garanzia. Una volta ottenuta, in dieci giorni la Banca esaminerà la pratica e comunicherà

ad Artigiancredito Toscano la definitiva delibera di approvazione del finanziamento. “Vogliamo fortemente tener fede al nostro ruolo di facilitatori dell’accesso al credito delle imprese artigiane e delle PMI del territorio, impegnati in questo con le nostre associazioni di riferimento: Cna e Confartigianato - spiega Paolo Pasqualetti, Direttore Generale di Artigiancredito Toscano. “Ed è proprio in collaborazioni importanti - prosegue - quali noi consideriamo l’accordo oggi raggiunto tra il Credito Valdinievole ed il nostro consorzio fidi, che noi vediamo il pieno raggiungimento della nostra mission. Il prodotto che oggi presentiamo - prodotto di facile ed immediata fruibilità - non è che il frutto del rapporto che abbiamo da sempre con questa Banca, la quale fa del sostegno al sistema produttivo del territorio una sua prerogativa strategica, ed i numeri della comune operatività ne sono una testimonianza (€ mln. 3,5 di finanziamenti garantiti nel 2013, € mln. 3,7 di finanziamenti garantiti nel 2014 e già € mln. 4,2 di finanziamenti garantiti ad agosto 2015). Sosteniamo pertanto tutti insieme le Aziende del territorio nel cogliere i segnali positivi che il contesto economico sembra iniziare ad inviare, attraverso prodotti semplici sui quali ci impegniamo a fornire risposte in tempi brevissimi”. Il finanziamento è destinato ad artigiani, imprenditori, professionisti, società; l’importo erogabile è 50mila euro estinguibile in 60 mesi con rate mensili. Non sono previste spese di estinzione anticipata. La convenzione coinvolgerà, almeno inizialmente, tutto il territorio pistoiese dove il Credito Valdinievole è presente con otto filiali. Successivamente, sarà volontà delle parti estendere la convenzione anche alle province di Pisa, Lucca e Firenze.

ACCORDO CON ARTIGIANCREDITO PER FAVORIRE RIPRESA ECONOMICA.

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NOTIZIE IN BREVE

CONVEGNO AL CREDITO: SICUREZZA ANZIANI.

Ministero dell’Interno, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza sono alleati in un’azione comune per difendere i cittadini, molto spesso soli e quindi ancor più esposti ai fenomeni di criminalità. Dalle rilevazioni del Ministero dell’Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza emerge che i reati a danno degli anziani, nell’arco temporale 2012-2014, sono in aumento. Infatti, se nel 2012 le vittime di reato ultrasessantacinquenni sono state 302.660, nel 2013 sono state 328.673 (+8,6% rispetto all’anno precedente) e nel 2014 sono state 340.326 (+3,5%). Di contro, i reati commessi in Italia registrano un andamento altalenante (+2,6% nel 2013 rispetto al 2012, -3,9% nel 2014 rispetto all’anno precedente). Lo scorso anno, in occasione della prima edizione della Campagna nazionale contro le truffe agli anziani, Anap Confartigianato ha organizzato 91 convegni territoriali ai quali hanno partecipato 27.000 persone, 3 convegni nazionali, 1 convegno internazionale con la partecipazione di oltre 800 persone. Inoltre sono stati distribuiti oltre 40.000 depliant e più di 50.000 vademecum.

Il Credito ha ospitato un convegno per prevenire le truffe alla terza età. Nell’ambito della seconda edizione della campagna nazionale contro le truffe agli anziani, presso la Sala Giovannelli della sede centrale del Credito Valdinievole, è stato organizzato un convegno sulla sicurezza delle persone anziane. L’iniziativa è stata promossa da Anap (Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato), insieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza. Al convegno, oltre ai relatori, era presente Enrico Mariani, Vice Direttore Generale dell’Istituto. La campagna puntava a sensibilizzare la popolazione anziana sul tema della sicurezza, fornendo informazioni e consigli utili per difendersi dai malintenzionati e per prevenire i reati. Anap Confartigianato, SALVE | DICEMBRE 2015

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NOTIZIE IN BREVE

Si è svolta a Bientina, la Festa della Misericordia del comune pisano per l’inaugurazione della nuova palestra riabilitativa. Erano presenti - oltre a molti volontari della Misericordia e tantissimi cittadini - il governatore della Misericordia, Giuseppe Ducci, il sindaco di Bientina, Corrado Guidi, il parroco di Bientina Don Ettore Baroni ed un rappresentante delle Misericordie Toscane. Anche il Credito Valdinievole ha dato il suo contributo alla realizzazione dei nuovi locali della palestra ed era presente alla festa con la partecipazione di Walter Macchia, Responsabile Filiale Bientina e Giovanni Guidi, Vice Responsabile. La nuova palestra riabilitativa è stata costruita nel giardino dell’immobile della Misericordia (lasciato in eredità dalla signora Maria Teresa Frosini) ed è accessibile sia dall’ingresso posto in piazza Vittorio Emanuele II che da quello sito in via di Forra.

BIENTINA: FESTA DELLA MISERICORDIA. Inaugurati i locali della nuova palestra riabilitativa.

IL CREDITO VALDINIEVOLE A MONTECITORIO L’Onorevole Edoardo Fanucci, Vice Presidente della Commissione Bilancio della Camera, montecatinese doc e Socio della Banca, ha invitato ed accolto il Credito Valdinievole alla Camera dei Deputati di Roma per una visita del Palazzo Montecitorio, dando all’Istituto la possibilità di assistere ai lavori d’Aula. L’Onorevole Fanucci da sempre “amico” del Credito Valdinievole, in particolare del Presidente Alessandro Belloni e del Direttore Generale Andrea Rindi, ha donato una targa per ricordare la visita della Banca e sottolineare quanto il Credito Valdinievole sia ritenuto un Istituto profondamente e saldamente radicato sul territorio. 25

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Il nuovo volto del Teatro Verdi Un recupero artistico di gran pregio e sostituzione della tensostruttura: gli interventi non finiscono qui. - di Diletta Severi E’ un teatro Verdi completamente rinnovato quello che farà compagnia al pubblico nella nuova stagione teatrale che ha preso ufficialmente il via lo scorso novembre. Rinnovato perché la struttura, dal mese di luglio, ha subito delle profonde SALVE | DICEMBRE 2015

trasformazioni, fortemente volute dalla Famiglia Cardelli, proprietaria della struttura, affidate all’opera dell’Architetto Giancarlo Galassi. “Siamo intervenuti - ha spiegato Matteo Cardelli in occasione della presentazione alla stampa - su due ambiti: la sostituzione della tensostruttura risalente al 1981 e con il recupero della decorazione del fronte della torre sce26


PRIMO PIANO

nica”. Ma andiamo con ordine. Perché magari non tutti conoscono la storia del Teatro Verdi. Storia che nasce nel febbraio del 1930 quando la Società Esercizi Teatrali presentò al Podestà di Montecatini il progetto per la costruzione del Teatro Giardino Le Terme sull’area del Parco dei Divertimenti di proprietà della Società delle Nuove Terme. Autore del progetto era l’architetto Lodovico Fortini che concepì il teatro all’aperto, in perfetta armonia con l’area del parco che lo circondava e con lo stile tipico della cittadina termale. La struttura venne inaugurata il 30 luglio 1930 con l’Aida, un’opera verdiana ovviamente, con il nome Teatro Giardino Le Terme, successivamente cambiato in Teatro Verdi, in onore del grande maestro che era stato un frequentatore abituale di Montecatini. Il teatro. La platea, con pianta quasi a ferro di cavallo, fu realizzata ad una quota più bassa del terreno circostante, a gradoni, e vi si accedeva dal parco circostante scendendo dei gradini. I primi due ordini di posti erano in leggera pendenza e la gradonata del terzo ordine raccordava la platea al livello del parco. Nella platea si trovava anche una serie di cinque palchi scoperti per lato, con ingresso autonomo dal giar-

dino, rialzati in quota rispetto al piano della platea stessa e sistemati allo stesso livello del giardino che fungeva da grande atrio verde. Staccionate e ringhiere separavano i tre ordini della platea e recingevano l’intera “sala”, ed alcuni lampioni erano posti in prossimità degli ingressi. Il tutto, volutamente in armonia con il giardino circostante. La Torre del palcoscenico (l’unica struttura muraria di questo teatro all’aperto che all’occorenza veniva coperto da tendoni mobili) era quella tipica dei teatri melodrammatici di fine ‘800 e presentava piu ordini di ballatoi di servizio, comunicanti con le scale a pioli. Realizzata con una interessante e ammirevole struttura in legno composta di travi, pilastri e controventature, ricorda, e forse trae da questo ispirazione, il Globe Theatre di Shakespeare a Londra, teatro completamente all’aperto, originariamente costruito nel 1599 e, con successivi interventi restaurativi, pervenuto fino ai giorni nostri. Il soffitto del palcoscenico è costituito da una graticciata in travetti di legno posti a piccola distanza fra loro, usati per il sollevamento degli scenari. Al di sopra, il tetto è a due falde, a capanna. Nel retropalco trovavano posto, e lo trovano ancora, i camerini degli attori. Gli ambienti riservati al pubblico (bar e buffet) vennero realizzati in un edificio autonomo, staccato

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PRIMO PIANO

del fronte, che ha assunto profilo piramidale ed una decorazione semplificata con disegni floreali ad andamento geometrico verticale e rosoni. Dalla ricerca presso lo Studio fotografico Rosellini è stata rinvenuta una serie di fotografie risalenti agli anni ‘60 in cui è chiaramente visibile la decorazione che aveva sostituito la precedente sopracitata. Questa decorazione rappresenta un graticciato con colori verdi e gialli che copre interamente le ali tondeggianti. Anche in questa scelta decorativa è evidente la volontà di dare a questa struttura muraria la trasparenza di un fondale di giardino, a conferma della ricerca di continuità ed armonia con l’area del parco che circondava il teatro all’aperto. Il restauro. Si è pertanto deciso di restaurare il fronte del teatro recuperando i semplici ma eleganti motivi decorativi che lo qualificano, reintegrando sia il disegno del graticcio che chiudeva i lati del prospetto sia il profilo delle due colonne che inquadravano l’arcoscenico (anche se la presenza del telo di copertura ha neccessariamente limitato l’intervento restaurativo alla sola parte interna della struttura architettonica a trompe l’oeil). In tal modo, si è restituita al fronte del teatro la garbata decorazione che contribuiva ad integrarlo con il parco della città termale e più in generale con quel gusto decorativo di sapore tardo eclettico, che allora come oggi connota la città delle acque. Infine, la tensostruttura è stata interamente sostituita e sono stati realizzati anche lavori di miglioramento all’impianto di areazione e a quello di illuminazione dell’interno. Quello realizzato è il primo step di un’altra serie di interventi programmati dalla famiglia Cardelli, che ha, infatti, annunciato di voler realizzare un nuovo foyer in vetro e legno che rinnoverà totalmente l’immagine e la funzionalità del teatro. Nei programmi, anche l’intenzione di ampliare la struttura stessa con camerini piú grandi e sale prove per band musicali.

dalla sala, comprendente un corpo centrale a pianta ottagonale ed ambienti minori più bassi addossati ad esso. La funzione del teatro è rimasta invariata anche dopo la ristrutturazione del 1981, in seguito alla quale la struttura fu dotata di una copertura fissa in tensostruttura. L’integrazione con l’architettura delle Terme e quest’idea del teatro-giardino si rivelano particolarmente nel prospetto del proscenio, dove la ricerca decorativa era unita ad elementi tipici dell’architettura paesaggistica. La torre scenica. La decorazione del fronte della torre scenica merita una particolare menzione: i primi disegni di progetto del 1930 mostrano la volontà di legare gli elementi tipici di un interno di una sala di teatro con gli elementi di architettura dei giardini. Le due pareti curve terminanti, ciascuna, con un pilastro sormontato da un vaso di fiori, ne sono la dimostrazione. Dal progetto originario dell’architetto Fortini, il fronte presentava un’intensa decorazione con motivi fitoformi, medaglioni con figure femminili danzanti e maschere. Una foto del 1935 mostra una parziale variazione SALVE | DICEMBRE 2015

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PRIMO PIANO

Il calendario della nuova stagione. Mai come quest’anno il Cartellone Teatrale è stato così “affollato” di artisti comici: Ale e Franz in “Tanti Lati… Latitanti” (12 Dicembre h 21.00); Angelo Pintus in “Ormai sono una MILF” (29 Gennaio h 21.00); Andrea Pucci con “C’è sempre solo da ridere” (20 Febbraio h 21.00); Paolo Ruffini in ben due spettacoli “Io doppio... Speciale Natale” (26 Dicembre h 21.00) e “Un grande abbraccio” assieme ai ragazzi della Compagnia Mayor Von Frinzius (13 Febbraio h 21.00); torna, infine, Giuseppe Giacobazzi in “Genesi di un comico” (19 Marzo h 21.00). Sul palco anche Max Tortora (18 Marzo h 21.00) e il Cabaret del Bagaglino (27 febbraio h 21.00); Andrea Perroni, astro nascente di Zelig, con “Siete tutti invitati” (14 “Figli, mariti, amanti… Il maschio superfluo” (12 Marzo h 21.00). Graditissimo infine, dopo i tanti sold out delle passate Stagioni a Montecatini, il ritorno di Massimo Ranieri che - con la sua terza versione di “Sogno e son desto” (19 Febbraio h. 21.00) - nel duplice ruolo di attore e cantante, porterà in scena, oltre ai suoi grandi successi, anche il Teatro umoriNovembre h 21.00); dalla trasmissione Colorado, il duo de “I PanPers”, con special guest Diana Del Bufalo (21 Novembre h 21.00); l’irriverente Virginia Raffaele che, dopo il grande successo di Amici, celebre per le sue camaleontiche imitazioni da Ornella Vanoni al Ministro Boschi, passando per Belen Rodriguez, ci delizierà con una serata di “Performance” (6 Febbraio h 21.00) e, infine, Lillo e Greg (14 Aprile h 21.00). Per la prima volta in Programma, inoltre, ben tre Commedie Musicali: “Tre donne in cerca di guai” con Corinne Clery, Iva Zanicchi e Barbara Bouchet (23 Gennaio h 21.00); “Un’ora di tranquillità” con Massimo Ghini e Massimo Ciavarro (28 Febbraio h. 18.00); Ricky Tognazzi e Simona Izzo, con

stico e le più celebri canzoni napoletane. Altri fuori abbonamenti sono il ritorno di Nino D’Angelo dopo lo straordinario successo dello scorso anno (13 Novembre h 21.00) e la prima regionale di Mario Biondi col suo Beyond tour (17 Dicembre h 21.00) 29

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CLUB DEI SOCI

CLUB DEI SOCI LA RETE CHE CREA VALORE

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Club dei Soci è un valore aggiunto che il Credito

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Valdinievole offre a tutti i suoi Soci. Scopri perché.

Via Vittorio Veneto 255 - 51015 Monsummano T. (PT) E-mail: giodocoop@virgilio.it 347/0158683 - 338/8651601 Abbiamo intervistato Sabrina Parlanti, Presidente Giodò Ci parli della Vostra azienda La Giodò, acronimo di Giovani Donne, nasce nel 2005 come Cooperativa di servizi culturali, turistici e didattici a seguito di un’esperienza di servizio civile nazionale da parte di un gruppo di 9 ragazze nel campo dei beni culturali e museali. In particolare, la Cooperativa nasce per rispondere ad una domanda di servizi specializzati nel settore dei beni culturali, della comunicazione, dell’educazione e dell’informazione ambientale, del turismo naturalistico e culturale, dell’organizzazione di eventi per conto di enti pubblici e privati. Abbiamo iniziato con la gestione dei Musei Civici e del Punto Informazione turistica di Monsummano Terme, svolgendo servizi di custodia, biglietteria, visite guidate e didattica museale, per poi crescere con altri progetti e appalti in altri Comuni della Valdinievole, creando sempre un legame tra le realtà culturali e il territorio, promuovendone la conoscenza e la valorizzazione non solo verso chi lo visita per la prima volta ma anche verso chi ci vive. Con gli anni, ci siamo specializzate nella gestione e divulgazione storico-artistica dei beni culturali per conto degli Enti pubblici, creando progetti specifici per musei, gallerie e biblioteche. E’ nella didattica museale che abbiamo investito e stiamo investendo di più a livello di idee e risorse: progetti studiati ad hoc per le scuole, laboratori didattici legati a mostre temporanee, visite guidate alle città, siamo state le prime in tutta la provincia ad aver “lanciato” a suo tempo, nel 2006, i campi estivi

Il “Club dei Soci”, grazie ad uno strumento di nuovissima concezione che favorisce la creazione e il consolidamento di una fitta rete di legami e relazioni commerciali fra i Soci della banca, è un vero marketplace aggregatore di domanda e offerta di beni e servizi in cui i Soci della banca possono pubblicare la propria offerta commerciale o beneficiare di particolari convenzioni proposte dagli altri Soci. Il portale è rivolto a tutti i Soci del Credito Valdinievole, siano essi persone fisiche che imprese, artigiani, commercianti e liberi professionisti. Ciascuna categoria può accedere e beneficiare degli strumenti messi a disposizione dal Club: una pagina in cui presentare la propria attività, i prodotti e i servizi, gli eventi in programma, le news e fornire particolari convenzioni e scontistiche riservate esclusivamente ai Soci della Banca. L’azienda e/o il libero professionista può, poi, indicare i suoi riferimenti completi (indirizzo, telefono, link al sito web aziendale) per agevolare i contatti con nuovi potenziali clienti, ma anche inserire foto, video e parti descrittive dell’attività proposta. Il Club dei Soci è visibile da tutto il pubblico di internet, ma solo i Soci del Credito Valdinievole possono aderire alle convenzioni. Il sistema è pratico, semplice ed immediato. Le aziende che scelgono di aderire al portale possono effettuare inserimenti e variazioni nell’area riservata in totale autonomia, previo login a mezzo username e password, consegnati dall’ufficio Soci del Credito Valdinievole.

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CLUB DEI SOCI

e invernali all’interno dei musei con gite in altre realtà museali della Toscana e non solo. Gestiamo gli uffici di informazione turistica promuovendo iniziative e progetti sempre legati alla conoscenza della Valdinievole come tour guidati e trekking urbano e collinare. Quali sono i punti di forza della Vostra azienda Si potrebbero sintetizzare in tre punti: • passione ed entusiasmo per ciò che facciamo: • lavoro di gruppo e spirito cooperativo: • capacità di co-progettare anche con partner esterni nella sfera dell’Edutainment (percorsi educativi e didattici per adulti e bambini, progetti artistici, percorsi turistici…) Come è cambiato in questi anni il Vostro lavoro? Da quando ci siamo costituite lo scenario lavorativo è cambiato molto, soprattutto per quanto riguarda l’esternalizzazione di servizi pubblici nel settore culturale: gare di appalto sempre più brevi nella durata, incerte nel rinnovo e rischiose con la nuova regola dei bandi europei, aprendo così “le frontiere” anche ai pesci grossi. Questo ci ha spinto ad avviare in parallelo anche uno spazio privato, gestito in autonomia dalla Giodò, dove poter iniziare a svolgere attività collaterali ai servizi culturali e didattici: questo spazio si chiama Atelier del Corso e si trova a Pieve a Nievole: qui principalmente abbiamo avviato un servizio di assistenza allo studio per bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie, caratterizzato da un clima familiare e sociale in cui ci si ritrova a fare i compiti ma anche a condividere esperienze di scuola e di vita. Qui cerchiamo di attivare anche corsi per adulti (la Giodò è Agenzia Educativa della provincia di Pistoia nel progetto EDA di Educazione non formale degli adulti) con argomenti e tematiche un po’ fuori dal classico circuito della formazione (es. corso di latino, corso di orto biologico, corso di burraco, corso di make up, lezioni di disegno e pittura). Gli ingredienti vincenti per contrastare la crisi? Il lavoro in una cooperativa è il motore principale per l’acquisizione da parte di ogni socio del riscatto personale e sociale, offrendo formazione, crescita e

affermazione professionale individuale prima e poi di gruppo. Ma per chi lavora come noi grazie principalmente a gare di appalto pubbliche a breve scadenza sa che il posto di lavoro è precario già in partenza e ci costringe a seconda dell’esito di ogni gara, a rimettersi in gioco. A differenza degli anni passati quindi oggi cerchiamo di puntare ad un’economia collaborativa e partecipata, che è già nelle corde di chi fa cooperazione nel vero senso della parola, con altri soggetti privati che lavorano in ambiti complementari, per consentire a società come la nostra di stare sul mercato in maniera competitiva, continuando la promozione e la valorizzazione del nostro territorio grazie al semplice fatto che ci viviamo. I vantaggi di far parte del “Club dei Soci”? Entrare a far parte del Club dei Soci ci ha dato la possibilità innanzitutto di poter mettere in vetrina la nostra attività, farci conoscere e attivare così un canale di promozione indirizzato ad un pubblico specifico. Poi senza dubbio ci ha portato ad avere un canale di dialogo privilegiato con la nostra banca, di cui siamo correntisti fin dal giorno della costituzione della cooperativa nel 2005: lo slogan del Credito Cooperativo è “Vivere il territorio” e potrebbe essere anche il nostro visto quanto raccontato di noi fino ad ora. Con i nostri progetti possiamo contribuire alla crescita del territorio della Valdinievole, un po’ come fa la vostra banca. Speriamo che il futuro ci riservi nuove e interessanti collaborazioni, segno che la Giodò c’è ancora! 31

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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO

S

Di Bartolo: il gioiello di Buti.

embra impossibile pensare che in un paesino perso in una vallata in mezzo ai monti Pisani ci sia un teatro ricco di storia e di bellezza: un teatro, per giunta, che da oltre trent’anni è realtà riconosciuta a livello nazionale. Correva l’anno 1842 quando a Buti nasceva il teatro cittadino. L’Ottocento è stato il secolo d’oro per l’arte nel piccolo comune pisano: finite le tante guerre in corso (con pisani, lucchesi, fiorentini e milanesi), la pace favorí la fioritura di pittori, poeti ed amanti del teatro. Un gruppo di famiglie benestanti fondò, allora, un’associazione - Gli Accademici Riuniti - e finanziarono la costruzione del Teatro, con il preciso scopo di servire, come riportato nello statuto dell’epoca a “spettacoli di prosa, di musica, a feste da ballo, balli e trattenimenti, conferenze”. Architettonicamente, il Francesco Di Bartolo presenta caratteristiche tipiche dei teatri dell’epoca, con pianta “a ferro di cavallo”, con platea, palcoscenico, e due ordini di palchetti oltre ad altri locali adibiti ad usi diversi. In questo senso, costituisce un esempio tipico di teatro all’italiana, che si ispira, anche se con un modulo estremamente ridotto, alla scala di Mila-

Allo scoperta del Teatro Comunale del comune pisano, realtà affermata a livello nazionale. - di Diletta Severi -

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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO

no. La struttura a “palchetti”, adattata alle più modeste esigenze di Buti, sanciva il ruolo dell’aristocrazia locale: ogni famiglia era proprietaria di un palchetto e l’ingresso al teatro al popolo era vietato. Il bellissimo sipario bianco fu dipinto da Annibale Mariannini, pittore dell’ottocento butese ed anche il nome del teatro ricorda un’altra illustre figura dell’arte cittadina: Di Bartolo, infatti, fu un grande poeta del ‘400, ricordato per aver fatto la prima traduzione italiana dell’intera Divina Commedia dantesca. Finiti i fasti dell’ottocento, con l’inizio del nuovo secolo, la vita del Teatro virò bruscamente verso un’inesorabile decadenza, interrotta da una breve fase - nel secondo dopo guerra - di riadattamento a cinematografo, fino ad uno stato di totale abbandono e quindi di chiusura nel 1971. Alla fine degli anni settanta (era il 1977), il Teatro venne acquisito dall’Amministrazione Comunale: il restauro, progettato ed eseguito dall’architetto Frassi, venne ultimato dieci anni piú tardi. Un restauro che ha rispettato scrupolosamente la struttura, la forma ed i colori originali, e lo ha restituito all’originario splendore. Il teatro - con i suoi 236 posti - riapre i battenti nel

1987 divenendo in pochi anni un importante centro di diffusione e produzione teatrale, segnalandosi come uno dei fenomeni più originali del panorama italiano per la sua attività di sperimentazione e ricerca teatrale e per costruire una alternativa al teatro di mercato. Grazie alla volontà e al coraggio degli amministratori pubblici e al lavoro dell’Associazione, in questi anni il Teatro di Buti si è ritagliato uno spazio di tutto rispetto nel panorama toscano e nazionale, presentando cartelloni importanti e vari con un occhio al miglior teatro di tradizione e l’altro al teatro sperimentale che a Buti ha visto passare i nomi e le compagnie che hanno fatto la storia di questo genere di teatro. Dal 1998, il Teatro ha instaurato un rapporto di collaborazione con i registi Jean-Marie Straub e Daniele Huillet, con i quali sono stati realizzati vari spettacoli teatrali da cui poi sono stati tratti dei film cinematografici (“Quei loro incontri” premiato con il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2006). Per il materiale testuale e fotografico del servizio, si ringrazia Dario Marconcini, Direttore Artistico del teatro. www.teatrodibuti.it

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CHI SIAMO

SCOPRIRE LA BANCA: LA FILIALE DI MONTECALVOLI

Un viaggio a puntate tra le filiali del Credito, per conoscere meglio l’Istituto e le persone che ci lavorano. Più di 1200 Clienti e 200 Soci, quattro dipendenti e un design particolare: la filiale di Montecalvoli, è il punto di riferimento nel cuore della provincia pisana. Abbiamo incontrato il Responsabile, Fabrizio Ghiara, per capire meglio il territorio pisano e il lavoro della Banca nella zona. Qual è la filosofia della Filiale? La filosofia della filiale rispecchia in pieno la carta dei valori che caratterizza la nostra Banca e, più in generale le banche di credito cooperativo: porre la persona e le sue necessità al centro della nostra attenzione, cercando di tenere conto dei bisogni e delle difficoltà del momento, andando oltre i freddi numeri e guardando al merito delle persone stesse. Nella nostra Filiale si respira un clima familiare e non quello asettico tipico dei grandi istituti. Quali sono i punti di forza del vostro lavoro? La conoscenza della clientela è un nostro grande punto di forza. I clienti sono le stesse persone che frequentiamo nella vita quotidiana, che incontriamo a fare la SALVE | DICEMBRE 2015

spesa, alla partita di calcio di nostro figlio. Questo ci consente di immedesimarci meglio nelle loro esigenze e di consigliare loro in maniera non opportunistica ma in modo, effettivamente, rispondente alle loro necessità Quali sono le richieste più frequenti? Purtroppo, non ancora del tutto usciti da questo periodo di crisi perdurante, la maggior parte dei clienti chiedono appoggio per dilazionare o sostenere i propri impegni economico finanziari, non solo per esigenze notevoli - acquisto immobili, investimenti strumentali ma anche per impegni molto meno consistenti e, spesso, per sostenere periodi transitori di difficoltà, perdita lavoro o problemi di salute. Crescente è la richiesta dei giovani per l’apertura di conti visibili e gestibili completamente on line, giovani che pensano al loro futuro (quando hanno la fortuna di avere un lavoro) con la sottoscrizione di fondi pensione. La moneta elettronica, ovvero l’utilizzo di carte bancomat e prepagate, ha preso sempre più campo, e questo non solo tra i giovani. Quali sono le caratteristiche più marcate del Vo36


CHI SIAMO

Responsabile Fabrizio Ghiara

Vice Responsabile Giacomo Nasoni

Gestore family Samanta Lavinelli

stro territorio di riferimento? Il territorio di riferimento della Filiale è vasto, popoloso e denso di attività produttive e commerciali. La nostra clientela è costituita prevalentemente da nuclei familiari, pensionati e da piccole aziende che operano prevalentemente nel settore commerciale, edilizio e calzaturiero. Qual è il valore aggiunto che credete di dare alla Clientela? Questo forse dovremmo chiederlo alla Clientela. Tuttavia, per quanto riguarda me ed i miei collaboratori, posso dire che mettiamo davvero il massimo impegno in tutto quello che facciamo, nell’ascolto dei nostri Clienti e nella realizzazione delle soluzioni idonee a risolvere le loro situazioni, consapevoli di svolgere un lavoro importante per l’impatto che può avere sul territorio circostante e, concretamente, nella vita delle persone. Progetti futuri? Abbiamo ambizioni importanti per il futuro, presto disporremo di prodotti nuovi, specifici e ancor più concorrenziali, con i quali contiamo di poter assolvere an-

Addetta Family Genny Sollazzi cor meglio alle esigenze della Clientela puntando ad un ampliamento della stessa. Per il momento ci limitiamo ad operare con la serietà e la professionalità di sempre con grande disponibilità verso chiunque cercando sempre e comunque la soddisfazione del cliente. Fabrizio Ghiara Responsabile Giacomo Nasoni Vice Responsabile Samanta Lavinelli Gestore Family Genny Sollazzi Addetta family

INDIRIZZO E RECAPITI Via Prov.le Francesca Nord, 459 Loc. Montecalvoli S. Maria a Monte (PI) Tel.: 0587.748594/749236 Email: montecalvoli@creditovaldinievole.bcc.it ORARI DI APERTURA Dal Lunedì al Venerdì 8.20 - 13.20 / 14.45 - 15.45 37

SALVE | DICEMBRE 2015


L’IMPEGNO

Lei è Presidente di un’Associazione che porta il nome di suo figlio, vittima di un pirata della strada. Con quale finalità è nata questa Onlus? L’Associazione Massimo Massimi Onlus è un organizzazione di ispirazione cattolica ma aperta a tutte le confessioni religiose ed indipendente da ogni influenza ideologica, partitica e finanziaria. La sua costituzione è dovuta al perenne ricordo di tutte le vittime della strada ed in particolare di Massimo Massimi, vittima della strada, deceduto il 23 ottobre 2014 a Ponte Buggianese. Questa associazione persegue finalità di solidarietà e attività di beneficenza, proponendosi di dare il suo sostegno alle famiglie delle vittime della strada, a coloro che sono sopravvissuti ad incidenti stradali, la difesa e la tutela dei loro diritti. In tale ottica, l’organizzazione ha quale scopo principale quello di salvare vite umane ed al rispetto delle stesse quindi si propone di fermare le stragi stradali attraverso una maggiore e più inflessibile applicazione del codice della strada e l’approvazione di nuove e più severe leggi in materia di sinistri stradali mortali. Concorre anche con altre associazioni alla promozione e promulgazione di testi legislativi che rendano sempre più pacifica e civile la convivenza sociale in generale ed in particolare quelle che tendono a diminuire il tasso di mortalità dovuto principalmente a sinistri stradali. Per questi motivi, l’Associazione promuove l’organizzazione diretta - o in collaborazione con altri, oppure offrendo il proprio patrocinio - di convegni, conferenze, corsi sulla sicurezza stradale, sulla sicurezza in generale e sulla cultura della legalità nonché in ogni materia direttamente o indirettamente collegata all’incidentalità stradale e alle sue conseguenze, alla cultura della donazione degli organi e del sangue, al rispetto della vita umana. La nostra associazione si fonda su quattro pilastri fondamentali che sono :

RISPETTA LE REGOLE, SORRIDI ALLA VITA. Questo il motto dell’Associazione Massimo Massimi Onlus, nata in onore di una giovanissima vittima della strada. Abbiamo intervistato il presidente Massimiliano Massimi. - di Diletta Severi SALVE | DICEMBRE 2015

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L’IMPEGNO

* Sicurezza e Educazione Stradale; * Cultura della Legalità; * Cultura della donazione degli organi; * Donazione del sangue. Purtroppo, i numeri delle vittime della strada sono sempre altissimi. Come si può “educare” ad una guida più prudente? Intanto, approfondendo nelle scuole o in ogni altro luogo di aggregazione sociale proprio il tema della sicurezza e dell’educazione stradale andando a spiegare che la strada è un luogo di transito e che i mezzi di locomozione servono al trasporto. Invece, attualmente, a causa dell’irresponsabilità di alcuni, le strade sempre più spesso sono luoghi di morte o comunque di sofferenza e le auto e le moto se guidate in stato di ebbrezza alcoolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, oltrepassando di gran lunga i limiti di velocità o effettuando manovre azzardate oppure non rispettando i dettami del codice della strada, diventano delle vere e proprie armi. L’approvazione della legge sull’omicidio stradale è sicuramente il raggiungimento di un traguardo importante. Ma può bastare per inibire certi comportamenti alla guida? Sicuramente l’approvazione del DDL 3169 sarà un traguardo iniziale importante per il grande effetto deterrente che dovrà produrre specialmente perché il vero jolly di questo testo è la revoca immediata della patente anche in caso di patteggiamento o di altro rito alternativo che andrà da un minimo di cinque anni ad un massimo di 30 anni a seconda del tipo di casistica che verrà contestata nell’ambito delle nuove fattispecie penali che saranno introdotte con gli articoli 589 bis (omicidio stradale) e 590 bis (lesioni stradali) nel nostro Codice Penale. Ho parlato appunto di traguardo iniziale perché lo riteniamo un punto fondamentale di partenza di una più ampia rivoluzione culturale inerente la si-

Il giovane Massimo

curezza stradale che troverà il suo compimento nel momento in cui si combineranno altri tre fattori: cambiamento della forma mentis da parte degli utenti della strada, massima prevenzione e certezza della pena. Questa è la vera sfida che la nostra associazione, ma direi tutte le associazioni di familiari delle vittime della strada, hanno deciso di lanciare alla società italiana e di esportarla in tutta Europa. Il cambiamento della forma mentis degli utenti della strada come parte della più vasta gamma della prevenzione la stiamo già attuando andando nelle scuole ed in altro luogo di aggregazione a spiegare quanto è accaduto a noi e cercando di responsabilizzare le persone a non fare uso smodato di alcool o di sostanze stupefacenti, dicendogli che chi vuole provare i brividi della velocità può andare a farlo in circuiti appositamente predisposti (Mugello, Monza, Vallelunga ecc. ecc.) oppure che certe condotte di guida assolutamente contrarie ai dettami del codice della strada non possono e non devono essere 39

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L’IMPEGNO

senza voler sapere che cosa è stato fatto per accumularlo. Dobbiamo tornare a comprendere che chi sbaglia paga e bisogna finirla di trovare sempre giustificazioni a comportamenti ingiustificabili. Bisogna ricordarci che la libertà dell’uno termina dove comincia quella dell’altro. Basterebbe riflettere e si potrebbe facilmente comprendere che tante condotte distorte sono soprattutto il frutto di una mancanza di educazione generalizzata, di un permissivismo che ha fatto scivolare la nostra società quasi in fondo al baratro ma sono fiducioso nelle nuove generazioni che sembrano riscoprire ed attuare molti dei valori che noi adulti oggi abbiamo dimenticato nonostante i nostri genitori, i nostri nonni ce li abbiano trasmessi. Il nostro territorio sta recependo il grande lavoro di sensibilizzazione che state svolgendo, seppur l’Associazione sia nata da poco? Si, devo dire che nonostante la nostra associazione sia stata ufficialmente presentata il 17 giugno scorso, fin da subito ha avuto una grande risposta da parte del territorio valdinievolino in particolare, ma anche nell’intera provincia pistoiese e sia a livello regione Toscana che nazionale. A tal proposito, è tangibile riscontro a questa mia affermazione il fatto che quanto è successo a mio figlio Massimo ha veramente scosso le coscienze e la sensibilità delle persone, come dimostrato dall’affluenza al suo funerale di oltre duemilacinquecento persone, soprattutto giovani. Subito dopo su iniziativa dell’Istituto Sismondi di Pescia che lui frequentava gli è stato intitolato il laboratorio di informatica composto con materiale tecnologico di ultimissima generazione e che all’interno del palazzo della Pubblica Assistenza di Pescia vi è la sezione A.I.D.O. Pescia “Valle dei Fiori - Massimo Massimi”(Massimo ha donato le sue cornee). Il 17 ottobre scorso è stato inaugurato un monumento dedicato a “Massimo Massimi e a tutte le Vittime

attuate perché tutti questi comportamenti mettono a repentaglio sia la vita degli altri ma anche la propria. Ricordiamo che le auto/moto sono nate e devono rimanere dei mezzi di trasporto e non diventare, come purtroppo spesso accade, degli strumenti di morte. Come è possibile, secondo lei, non rendersi conto dei rischi che si corrono mettendosi al volante ubriachi o alterati dalle droghe? Purtroppo, è una triste realtà da ammettere ma la colpa di tutto ciò è proprio della mia generazione. La mia generazione ha fallito perché non è stata assolutamente in grado di trasmettere quei valori fondamentali quali quello del rispetto di se stessi e degli altri, del sapere che chi sbaglia paga, che la vita è la cosa più sacra di ciascuno. Non ci si rende conto dei rischi che si corrono perché vi è, ormai, una deresponsabilizzazione generale, un finto buonismo, una tolleranza che ha superato ogni limite della decenza, un’inconsapevolezza di ciò che si può e non si può fare. Una volta, quando si doveva fare un qualsiasi acquisto si diceva: quanto vale? Ora si dice: quanto costa? Sembra una banalità, in realtà, ma è molto importante perché il valore non è solo quello estrinseco ma soprattutto quello intrinseco: si comprendeva che il valore di quell’oggetto era non tanto nel costo ma soprattutto nel sacrificio che era stato fatto per giungere a quell’acquisto. Ora si dice quanto costa perché l’unica unità di misura che si conosce è il denaro SALVE | DICEMBRE 2015

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L’IMPEGNO

della Strada” realizzato su commissione della mia famiglia dal maestro Mauro Vaccai, donato al comune di Ponte Buggianese che lo ha collocato nei Giardini della Pace tra i Popoli Pietro Annigoni (foto a pagina 38, ndr). Sono stati organizzati eventi sportivi che hanno avuto un notevole riscontro di pubblico ed altri sono in programma. Naturalmente, abbiamo fatto una vera e propria campagna di sensibilizzazione con conferenze, seminari e convegni sull’omicidio stradale che ci hanno dato una forte visibilità grazie anche ai mass media cartacei e televisivi che ci hanno dedicato un’attenzione particolare vista la tematica trattata. Personalmente, ho stretto una partnership con la Lorenzo Guarnieri Onlus, la Gabriele Borgogni Onlus e l’Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) e quindi, rispettivamente, con i loro rappresentanti (Stefano Guarnieri, Valentina Borgogni e Giordano Biserni). Vi è stata da subito piena sintonia di intenti e di metodo che peraltro ha dato da subito buonissimi risultati vista l’accellerazione che ha avuto il DDL 3169 che ormai è in dirittura d’arri-

vo. La partecipazione in trasmissioni televisive sia a livello nazionale che successivamente a livello regionale e locale mi ha dato la possibilità di far risaltare i problemi che hanno i familiari delle vittime della strada ma soprattutto di affermare che abbiamo voluto con tanta forza e determinazione l’introduzione di queste nuove figure di reato (omicidio stradale e lesioni stradali) non per voglia di vendetta, non per giustizialismo o populismo penale come qualcuno ha più volte tentato di insinuare ma per puro e semplice spirito di solidarietà. Si perché è noto che la legge penale non è retroattiva, quindi a noi non verrà applicata ma dovesse nuovamente accadere un sinistro mortale provocato da un soggetto in particolari condizioni psicofisiche oppure che ha tenuto delle condotte di guida non conformi al codice della strada, coloro che incapperanno in simile tragedia non dovranno soffrire come abbiamo sofferto noi, non proveranno quel senso di ingiustizia e di impotenza che noi abbiamo provato, avranno diversamente da noi una giustizia più giusta e equa.

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LO SPORT

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abriele Rossetti è il nuovo fuoriclasse ventenne dello skeet (nelle foto), “figlio d’arte” in quanto suo padre è quel Bruno Rossetti che vinse il bronzo olimpico a Barcellona ‘92. Gabriele - cliente dell’Istituto nonché giovane Socio - vive a Ponte Buggianese e spara dal 2002. Classe 1995, è un atleta delle Fiamme Oro: si allena sui campi di tiro di Montecatini con il suo fucile Beretta e la sua filosofia di vita è “lavorare sodo per raggiungere gli obiettivi, senza arrendersi mai”. E ha messo in pratica il suo motto domenica 18 ottobre scorso, a Cipro - al suo primo anno da Senior - quando ha vinto la Coppa del Mondo di Skeet battendo in finale (16 a 15), un fenomeno assoluto come l’americano Vincent Hancock, oro olimpico a Pechino 2008 e Londra 2012. Il portacolori della Polizia, due mesi fa bronzo ai Mondiali di Lonato, aveva cominciato la sua corsa con il 74/75, poi nell’ultima tornata delle qualificazioni, ha ottenuto il punteggio di 48/50. Assicuratosi uno dei sei posti in semifinale con il totale di 122/125, ha poi dato il massimo prevalendo su rivali di altissimo livello, come Hancock o il francese Anthony Terras, bronzo ai Giochi di Pechino 2008 e due volte argento ai Mondiali. Cosa significa per un giovanissimo debuttante, passare da Junior a Senior? Non cambia molto per me: i piattelli rimangono gli stessi ed il compito il medesimo, ogni volta che salgo in pedana cerco di dare il massimo, solo così si raggiungono i risultati. Raccontaci la finale della Coppa del Mondo, cosa ti eri imposto alla partenza di questa gara? Volevo fare il medal match con Hancock, me lo ero prefissato dal Mondiale di Lonato. Quando ho centrato l’obiettivo mi sono detto: adesso mi diverto, vediamo se riesco a battere il più forte. E per mia fortuna è andata proprio così. Lo statunitense è un grandissimo ma è inciampato nella seconda pedana ed io ho approfittato degli errori.

Gabriele Rossetti: “Volere è potere” Il motto del giovane campione di Skeet, arrivato sul tetto del mondo. - di Andrea Biagini e Massimiliano Donzelli -

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LO SPORT

Lo Skeet è sicuramente uno sport dove oltre alla preparazione è importante la tranquillità mentale. Certo. Io mi alleno una o due ore al massimo per cinque o sei volte a settimana. È uno sport di attesa: durante la gara bisogna aspettare a volte anche due o tre ore prima di sparare nuovamente ed in quel lasso di tempo è importante essere freddi. A me, ad esempio, piace vedere la classifica come si compone passo dopo passo, mentre ad altri questo mette ansia. Il tuo primo sostenitore si chiama Bruno Rossetti, ovvero tuo padre che oltre ad essere un ex tiratore, è l’attuale CT della Francia. Tra l’altro, per uno strano gioco del destino, hai bissato il successo da lui ottenuto nelle finali di Coppa del Mondo del 1989, quando all’età di 29 anni si mise alle spalle il sovie-

tico Valeri Timokhin. Sì, ed aggiungo anche che mio padre, nel 1981 a Tucuman, alla prima partecipazione ai Mondiali come me, vinse la medaglia di bronzo. Speriamo che questo segno del destino sia di buon auspicio: sicuramente, fin da piccolo, mi ha insegnato molto, ma le qualità credo di averle avute nel DNA. Che anno è stato per te e quali sono i tuoi prossimi obiettivi? È stato un anno grandioso in cui ho lavorato tanto, ora un po’ di riposo. Poi torno al lavoro per il prossimo anno. Chissà che magari possa riuscire a realizzare il mio più grande sogno, ovvero le Olimpiadi di Rio 2016. In Brasile, andranno due atleti a rappresentare l’Italia ed il selezionatore azzurro sceglierà i nomi. Intanto, devo dire grazie alla Fitav e alla Polizia per come mi sostengono quotidianamente. 43

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SÌ, VIAGGIARE

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Pellegrinaggio a Medjugorje: una carezza per l’anima

hi non è mai stato a Medjugorje? E’ una domanda che sorge spontanea quando entri nel piazzale della parrocchia di San Giacomo e lo scopri sempre affollato di pellegrini arrivati da tutto il mondo. Accompagnati da Thomas, giovane originario di Novara che alcuni anni fa, deluso da alcune vicende personali ha deciso di cambiare “strada”, per cinque giorni ci siamo immersi in questo mare di persone, travolti dalle onde di tutte quelle emozioni che il ritmo frenetico della quotidianità ti ruba e ti fa scordare. La prima esperienza toccante l’abbiamo vissuta nell’ascolto della testimonianza di Suor Kornelia fondatrice, insieme alla sorella Josipa, deceduta nel 2003, della “Comunità delle Sorelle della Famiglia Ferita”, nata con lo scopo di portare aiuto alle famiglie devastate dalla recente guerra civile. Con tono quasi militare, ci ha fatto capire la forza della speranza e la fiducia nella Provvidenza, raccontandoci che l’impegno, il sacrificio, la condivisione e l’amore possono lenire le sofferenze umane che derivano dall’essere soli, vecchi, orfani e malati. Le testimonianze di Franco e Francesco, due ex tossicodipendenti ospiti della Comunità Cenacolo, ci hanno, invece, intenerito. Era il 1983 quando, in una casa abbandonata messa a disposizione in un Comune del cuneese, suor Elvira Petrozzi dette inizio ad una realtà che oggi è presente in diciotto paesi del mondo. La Comunità Cenacolo è la risposta all’urlo di disperazione di tanti giovani smarriti, ingannati e delusi, che cercano la gioia di vivere e il vero senso dell’esistenza. Le loro parole ci hanno fatto percepire la lotta con un passato sempre presente, la paura che certe ferite si possano riaprire in qualsiasi momento, il bisogno di fare comprendere il valore della vita, della dignità e della debolezza. Il piacevole intermezzo di una breve gita fuori porta ci ha permesso di visitare le bellezze dei dintorni. Nella prima tappa, abbiamo potuto ammirare le casca-

- di Claudia Bartoli -

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SÌ, VIAGGIARE

te di Kravice, meraviglioso anfiteatro naturale, dove le acque del Trebizat si ramificano e cadono da circa 30 metri lungo pareti di tufo, formando una delle maggiori attrazioni degli interi Balcani. La seconda sosta è stata per visitare Mostar, capitale non ufficiale dell’Erzegovina che fu centro nevralgico della nota guerra. Nel centro storico, riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità, si può ammirare il ponte vecchio, Stari Most, che dà il nome alla città, e le torri sulle due rive, dette i “custodi del ponte” (mostari). Non vorresti mai tornare da Medjugorje e lasciare quel senso di serenità che ti pervade quando ti incammini sulle colline del Podbrdo (o dell’apparizione) e del Križevac (monte della Croce) armata di bastone, a volte mentre diluvia. Non vorresti mai lasciare la pace nella quale ti immergi entrando

nel santuario. Perché Medjugorje è un posto dove regna la tranquillità, dove le voci, sono soprattutto interiori, dove si arriva distratti o per curiosità, magari spinti dal tanto parlare, forse dal clamore, ma si torna diversi. Qualcuno, o qualcosa, resta nel tuo intimo e accompagna i tuoi giorni, perché tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcuno o qualcosa, magari nel compagno sconosciuto che scala la vetta accanto a te e ti aiuta se sei in difficoltà. A Medjugorje, chi cerca trova e in tempi come questi un posto così è un’oasi preziosa dove riflettere e ritrovarsi sui veri contenuti spirituali della vita. Chi va a Medjugorje lo fa per infinite ragioni ed ognuno ha la sua, personale ed unica. Chi torna a casa lo fa con infinite sensazioni ed ognuno ha la sua, personale ed unica. 45

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SÌ, VIAGGIARE

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o scorso settembre ho avuto il piacere di accompagnare Soci, Clienti e Pensionati del nostro Istituto, ad Expo Milano 2015, esposizione universale sull’alimentazione e la nutrizione. L’evento è stato curato nei minimi dettagli, sottolineando le diverse culture ed etnie dei vari paesi presenti, tanto che, passeggiando lungo il decumano anche senza entrare nei singoli padiglioni - alcuni dei quali avevano file lunghissime (unica nota dolente) - è stato possibile respirarne l’atmosfera attraverso profumi, colori e prodotti dell’artigianato dei vari paesi, il tutto in una eccezionale atmosfera multietnica. Per me è stato un evento unico e straordinario, perfettamente organizzato nella sua complessità, motivo per il quale meritava di essere visto. L’Albero della Vita, simbolo di Expo 2015, è stata sicuramente una delle principali attrazioni da vedere. Una volta in azione tra musiche e giochi d’acqua ha creato uno straordinario spettacolo unico ed emozionante nonostante, durante il giorno, fosse più difficile godere dei suoi giochi di luce. Tra i padiglioni che abbiamo visitato, uno dei più interessanti è stato sicuramente quello della Francia, per l’allestimento interno, molto curato e profumato, e per la lavanda appesa al soffitto nonché per l’irresistibile profumo delle “baguette” appena sfornate. Ringrazio tutto il gruppo dei partecipanti per avermi permesso di vivere al meglio questa bella esperienza.

Diario di Expo 2015 - di Monica Cavaliere -

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Luci sul territorio IL PREMIO

LUCI SUL TERRITORIO

INIZIATIVE, EVENTI, PROGETTI SOSTENUTI DAL CREDITO VALDINIEVOLE

“DIVERSAMENTE” PER FAVORIRE L’INTERCULTURA. L’associazione di promozione sociale “DiversaMente” di Montecatini Terme è nata con lo scopo di divulgare e praticare il Commercio Equo e Solidale, un modo alternativo di legare produttori e consumatori, contrario allo sfruttamento dei minori, basato sulla equa remunerazione del lavoro, oltre che su principi di giustizia, solidarietà, trasparenza e rispetto dell’ambiente, in un’ottica di sviluppo dei paesi del Sud del mondo. L’asso-

ciazione si avvale di personale che presta la propria attività a titolo volontario e gratuito ed è impegnata nella gestione della Bottega di via Mazzini, 7 con prodotti provenienti dai canali del commercio equo e solidale, nell’organizzazione di incontri e seminari di sensibilizzazione per la diffusione di questa alternativa forma di commercio e in campagne di informazione e formazione sui più vasti temi del consumo critico, della pace e dell’educazione all’intercultura. In questo ambito, si è svolta la mostra “Price is rice. Donne, riso e ricamo”. Oggetto dell’esposizione è 47

stata una collezione di grembiuli da cucina confezionati artigianalmente e ricamati a mano dalle donne della cooperativa Banchte Shekha Handicraft del Bangladesh e frutto della collaborazione tra l’Associazione Solidarietà Terzo Mondo di Sondrio - Bottega della Solidarietà, la stilista Rossana Vittani, la scuola di moda Nuova Accademia Belle Arti di Milano (NABA) e le artigiane bengalesi. Il grembiule è stato il prodotto-manifesto di comunicazione e il riso l’elemento decorativo e soggetto del messaggio. Il riso non è solo, infatti, l’elemento più importante dell’alimentazione in vastissime parti del mondo, ma anche l’elemento su cui si calcolano le retribuzioni, per stabilire con un meccanismo informale ma efficace la soglia di sopravvivenza o di povertà. La mostra si è svolta all’Hotel Settentrionale di Montecatini Terme ed ha visto una numerosa partecipazione di pubblico. Alla Bottega “DiversaMente” in via Mazzini 7 sono presenti ancora alcuni di SALVE | DICEMBRE 2015


LUCI SUL TERRITORIO

questi grembiuli con numerosi altri prodotti di artigianato e alimentari soprattutto natalizi come i pregiati panettoni artigianali al cioccolato o con uvetta: l’acquisto di un prodotto del commercio equo e solidale ti permette di condividere con gli altri il piacere di momenti speciali.

LA BELLEZZA DELLO SPORT IN LIBERTA’. L’associazione ”Freestyle Il Valico” è nata due anni fa, nell’omonima località ad Altopascio (Lu), dall’intuizione dei padri fondatori, Alessandro Pardocchi e Riccardo Accorroni, con l’obiettivo di creare un ambiente adatto a bambini e ragazzi, dove svolgere attività attinente al gioco, in cui fosse prevalente la libera espressione della fantasia. La meravigliosa “Villa del Valico”, con il bosco attrezzato, il parco allestito a varie discipline sportive ed il contesto in cui è immersa, è la location migliore per dare libero sfogo alla fantasia in tutta sicurezSALVE | DICEMBRE 2015

za. Dal Maggio 2013, il trentennale “Tennis Club il Valico” (la cui squadra ha raggiunto, lo scorso anno, la promozione in D2) si fonde con la Freestyle dando inizio ad una nuova e più completa offerta di servizi per grandi e piccini. La Villa adiacente (380 mq, completamente ristrutturata) mette a disposizione sale dotate di parquet per lo svolgimento di corsi come Pilates e Yoga, mentre il parco di oltre 2 ettari, completamente recintato che sorge attorno, permette lo svolgimento di attività soprattutto per i più piccoli, in tutta sicurezza. La vastità dell’ambiente ha permesso l’allestimento di campi da beach volley/beach tennis ed un percorso vita di oltre 400 mt nel bosco.

IL CREDITO AL FIANCO DI UNA NUOVA IMPORTANTE REALTÀ SPORTIVA. Il nostro Istituto, da sempre attento al sostegno e allo sviluppo delle

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realtà del territorio di riferimento, siano esse culturali, di valorizzazione delle tradizioni o sportive, ha concretamente contribuito alla nascita della Scuola Valdinievole Volley, nata grazie all’accordo di collaborazione tra Enegan Pallavolo Monsummano, Chiesina Uzzanese Volley e Delfino Volley Pescia. Il nuovo sodalizio disputerà i campionati Under 13 (istruttori Eleonora Arfaioli e Francesco Pieri) e Under 14 - Under 16 (tecnici Eleonora Paganelli e Valentina Malucchi). Il via ufficiale alla stagione è coinciso con il test-match amichevole di Serie A1 femminile tra Savino Del Bene Volley Scandicci, club legato a Monsummano da un’importante partnership sportiva, e Volley Forlì 2002: tanto pubblico sugli spalti del palazzetto dello sport di piazza Pertini per un incontro di grande pallavolo che si è concluso sul 2-2. Con una nota alla stampa, la neonata società ha ringraziato il Credito Valdinievole per il sostegno alla loro attività


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razie al Credito Valdinievole, i Soci dell’Istituto potranno godere di una ricca selezione di eventi del cartellone 2015/2016 del Teatro Verdi di Montecatini Terme con una riduzione del 15% sul prezzo del biglietto, presentando la Carta Socio ai box-office del Teatro (I biglietti sono ritirabili fino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo). Inoltre, sará possibile sottoscrivere l’abbonamento annuale al Teatro con un ulteriore sconto del 10%.

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Per il programma teatrale completo: www.teatroverdimontecatini.it

Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Soci: Via Ugo Foscolo, 16/2 – Montecatini Terme (PT) Tel. 0572/909168-60 ufficiosoci@creditovaldinievole.bcc.it

11 dicembre ore 21.00 Vienna Strauss Orchestra, special guest E. Marton 12 dicembre ore 21.00 Ale e Franz “Tanti lati… Latitanti” 26 dicembre ore 21.00 Paolo Ruffini “IO DOPPIO... speciale Natale” 2 gennaio ore 21.00 Royal Ballet of Moscow “Lo Schiaccianoci” 5 gennaio The Blues Legend “il Musical” 23 gennaio ore 21.00 Corinne Clery, Iva Zanicchi e Barbara Bouchet “3 donne in cerca di guai” 30 gennaio ore 21.00 Mogol-Mingardi “La grande musica” 5 febbraio ore 21.00 Compagnia delle More “On Broadway il musical” 6 febbraio ore 21.00 Virginia Raffaele “Performance” 13 febbraio ore 21.15 Paolo Ruffini “Un grande abbraccio”

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19 febbraio ore 21.00 Massimo Ranieri “Sogno e son desto 3” 20 febbraio ore 21.00 Andrea Pucci “C’è sempre solo da ridere” 21 febbraio ore 16.00 Compagnia BIT “Il Principe Ranocchio” 27 Febbraio ore 21.00 Il Bagaglino “50 sfumature di Renzi” 28 febbraio ore 18.00 Massimo Ghini e Massimo Ciavarro “Un’ora di tranquillità” 12 marzo ore 21.00 Ricky Tognazzi e Simona Izzo in “Figli, mariti, amanti...“ 18 marzo ore 21.00 Max Tortora 19 marzo ore 21.00 Giuseppe Giacobazzi “Genesi di un comico” 14 aprile ore 21.00 Lillo e Greg “Best of” 17 aprile ore 16.00 Compagnia Teatro Novanta “Alice nel Paese delle Meraviglie”.


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