Trentino Industriale dicembre 2015-gennaio 2016

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DICEMBRE 2015 | GENNAIO 2016 ANNO 56 | N°06

Nuovi investimenti per la stagione invernale Sessanta milioni di novità per gli impianti sciistici in Trentino

Associazione

Speciale

Giovani

Energia: con la nuova convenzione risparmi elevati per gli associati

Dalle terme all’energia, la carica delle Industrie Varie

Lunelli: “Come innovare a tempo di Rock and Roll”


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L’innovazione è neLLe nostre radici

Accompagniamo aziende ed enti nella trasformazione digitale, aiutandoli a progettare il cambiamento. Con i nostri clienti e per i nostri clienti individuiamo strategie, architetture, soluzioni e competenze per farli crescere, rimanendo innovativi nel tempo e competitivi sul mercato. Le nostre radici affondano in un territorio di piccole grandi eccellenze come il Trentino-Alto Adige. Partendo da qui, siamo riusciti a portare le nostre soluzioni in tutto il mondo.

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sommario

03

editoriale 7

Vince l’industria, vince il territorio

Benefici per la salute (anche del territorio)

47

Vetri (davvero) speciali

aziende

il punto 9

44

Il coraggio di osare

49

Un nuovo brand per il successo

51

Nuova sede per Sovecar

innovazione

copertina

rubriche 11

copertina

52

Tedx Trento da tutto esaurito

11

Un servizio ai primi posti nel mondo

14

Nuovi investimenti per 62 milioni di euro

16

Volano di ricchezza e di occupazione

19

Sciare nel Trentino occidentale

54

La risalita è iniziata

20

SuperSki sulle Dolomiti

56

Giovani professionisti in rete

22 associazione

economia

associazione

education

27 giovani

22

Jobs act: il nuovo quadro di regole del lavoro

58

La Buona Scuola... di Confindustria

29 assoservizi

24

Giulia Manica guida la Chimica

60

Al via i nuovi quarti anni

26

Energia: nuovi risparmi per le imprese

38 speciale industrie varie

edilizia giovani

49 aziende 52 innovazione

61 27

Rock innovation

internazionalizzazione

54 economia 58 education

Assoservizi Catalogo corsi 2016 29

61 edilizia

Catalogo corsi 2016

62

Assoservizi assicura nuovi finanziamenti

63

Nuovo progetto per i mercati tedeschi

speciale industrie varie

family audit

62 internazionalizzazione 64 family audit

Daldoss illustra la legge urbanistica

38

La carica delle Industrie Varie

41

Ricerca, sviluppo e acqua termale

64

Congedi parentali anche ad ore

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04 TRENTINO INDUSTRIALE Anno 56 | N. 6 Dicembre 2015 – Gennaio 2016

Direttore Responsabile

DICEMBRE 2015 | GENNAIO 2016 ANNO 56 | N°06

Alessandro Santini Comitato di Redazione

Nuovi investimenti per la stagione invernale

Redazione

Silvia Bruno Primo Bee

Sessanta milioni di novità per gli impianti sciistici in Trentino

Direzione, Redazione e Amministrazione

Palazzo Stella, Via Degasperi, 77 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 Internet: www.trentinoindustriale.com e–mail: trentino.industriale@confindustria.tn.it

Associazione

Speciale

Giovani

Energia: con la nuova convenzione risparmi elevati per gli associati

Dalle terme all’energia, la carica delle Industrie Varie

Lunelli: “Come innovare a tempo di Rock and Roll”

illustrazione ed elaborazione: GRAFFITI

Alessandro Lunelli Roberto Busato Paolo Angheben Pierangelo Baldo Lorenzo Garbari Andrea Marsonet Eduard Martinelli Roberto Pisetta

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ITIS Srl | Via Degasperi, 77 | Trento | T 0461 360000 Laura Canzian | T 338 7789032 | F 0461 933551

articoli, servizi, firme autorevoli e interviste a personaggi di spicco; presentazione di aziende, loro attività e prodotti ad una vasta e competente platea di lettori; autorevolezza di una voce “targata” Confindustria.

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Autorizzazione del Tribunale di Trento N. 71 del 10 febbraio 1990

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Le tesi espresse nelle rubriche e negli articoli firmati impegnano soltanto l’autore e non rispecchiano quindi necessariamente le opinioni della rivista.

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editoriale

07

Vince l’industria, vince il territorio Il sistema industriale italiano sta lentamente e faticosamente risalendo la china. La crisi ha distrutto una parte della capacità produttiva nazionale, ma restiamo l’ottava potenza industriale. Le più recenti analisi confermano la vocazione manifatturiera del nostro Paese, con una quota sulla produzione mondiale (2,5%) che è un multiplo di quella demografica (0,8%). Anche a livello locale, il recente rapporto sul mercato del lavoro indica che il settore industriale sta dando un contributo decisivo all’incremento dell’occupazione nella nostra provincia. Tuttavia ogni tanto tornano a spirare preoccupanti venti anti-impresa, frutto di posizioni ideologiche più che di riflessioni motivate e documentate. L’idea che in Trentino possiamo fare a meno dell’industria, e in particolare delle grandi imprese, è pericolosa. Il nostro territorio si regge su un mix di componenti, tutte essenziali: industria, artigianato, turismo, commercio, cultura, agricoltura… Rinunciare all’industria, significherebbe rinunciare a un quarto della ricchezza prodotta dal Trentino, con una conseguente riduzione delle risorse disponibili – pubbliche e private – e quindi dei livelli di benessere collettivo. Ecco perché la nostra Associazione è intervenuta in maniera netta e decisa rispetto alla proposta iniziale del Governo provinciale sulla Legge di stabilità provinciale 2016. Una manovra che annullava in buona parte gli sgravi fiscali annunciati con la manovra precedente (spiazzando le aziende, che su quello scenario avevano basato la propria programmazione pluriennale) e che promuoveva una visione di sviluppo basata sulla dimensione micro. L’opposto di quello che serve per competere in mercati sempre più affollati e globali. Il disegno di legge in discussione in questi giorni ha recepito buona parte delle nostre osservazioni ed è più equilibrato rispetto alla sua prima versione. Del resto, il rallentamento dell’economia internazionale (dovuto in primis alla battuta d’arresto degli emergenti) deve suggerire che non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia e che è necessario aiutare le imprese a rafforzare la propria competitività. Lo si può fare con un fisco sostenibile che stimoli gli investimenti aziendali, infrastrutture adeguate, scuola e formazione orientate anche all’impresa, centri di ricerca che affianchino le aziende nei processi di innovazione. A proposito di investimenti, in Trentino è iniziata la stagione sciistica, a cui Trentino Industriale dedica il servizio di apertura. Quest’anno gli investimenti sulle piste e sugli impianti sono davvero importanti, a testimonianza dello sforzo che le nostre imprese stanno sostenendo, a beneficio del territorio e dell’intera filiera turistica. In bocca al lupo per la stagione.

Giulio Bonazzi Presidente di Confindustria Trento

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il punto

09

Il coraggio di osare Si è detto a più riprese che il giusto approccio a un cambiamento – anche e soprattutto quando il contesto è critico - non è la resistenza. “Resistere al cambiamento” non si deve e non si può. In primo luogo perché sarebbe uno sforzo inutile, in secondo luogo perché abbiamo imparato (dalla filosofia e dalla scienza dei materiali), che la forma di reazione destinata ad avere maggiore successo è la resilienza, ovvero la capacità di fare fronte alle difficoltà e agli ostacoli adottando strategie di volta in volta differenti e per questo vincenti. Il Centro Studi Confindustria ci dice che oggi siamo di fronte a un “nuovo cominciamento”. Mi piace l’immagine evocata dalle parole impiegate in casi come questo: è come se l’umanità fosse chiamata a interpretare una storia nuova, ad attuare una nuova nascita e una nuova esistenza. Con la possibilità di provare a fare le cose in modo diverso, ma con le stesse leve motivazionali di un tempo: perché, quelle sì, sono proprie della nostra specie, e a quelle non possiamo abdicare, mai. Questa è l’unica “resistenza” che possiamo permetterci di sostenere. E il “nuovo cominciamento” non può che partire da un rilancio dell’industria nazionale, di quel manifatturiero che si fa sempre più “intelligente” per rinnovarsi e competere. Per farlo le nostre imprese devono avere anche il “coraggio di osare”. Un tema, questo, che ha caratterizzato la recente edizione di TEDx Trento – di cui parliamo su questo numero di Trentino Industriale – che ci ha visti tra i partner dell’iniziativa. Oggi è un nuovo primo giorno. Oggi si gioca la partita più importante. Ci vuole inventiva, ci vuole fiducia, ci vuole coraggio. Tutte caratteristiche che contraddistinguono le nostre imprenditrici e i nostri imprenditori, i quali sanno rinnovare ogni giorno lo sforzo della prima impresa. Che ogni giorno, come se fosse il primo, hanno il coraggio di osare. Accanto a loro c’è un’Associazione capace di gestire il mandato affidatole settant’anni fa, affinché essa tuteli gli interessi dell’industria trentina e ottenga risultati di lungo periodo e di concreto vantaggio per le imprese e per il nostro territorio. Insieme possiamo cogliere la sfida di questo “nuovo cominciamento”. Insieme possiamo ritrovare il coraggio – e il piacere – di osare.

Roberto Busato Direttore di Confindustria Trento

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11

Un servizio ai primi posti nel mondo Intervista a FRANCESCO BOSCO, presidente della Sezione Impianti a Fune di Confindustria Trento.

PRESIDENTE

Bosco, la vostra categoria si accinge ad affrontare una nuova stagione invernale, quali sono le vostre previsioni? Speriamo in una stagione diversa dalla precedente. Lo scorsa anno molte stazioni hanno iniziato a lavorare solo dopo Natale a causa delle alte temperature e della mancanza di neve, fatto questo che ha determinato pesanti risultati in termini di mancati incassi. Nei mesi successivi l’ottimo afflusso di appassionati ha consentito di contenere il danno, ma ovviamente su una stagione che dura poco più di 100 giorni non è possibile rinunciare ad un intero mese di lavoro. In ogni caso la categoria è sana, manteniamo il nostro ruolo di “traino” per la filiera turistica, confermando l’impegno sia nei confronti dei nostri dipendenti (non ci sono state riduzioni di personale nemmeno negli anni più duri della crisi), sia verso i nostri clienti, come dimostrano gli importanti investimenti realizzati in tutte le stazioni negli ultimi mesi. Parliamo di 60 milioni di euro investiti nel solo Trentino per mantenere altissimi standard nell’offerta e per confermarci ai primi posti nel mondo per qualità del servizio. Si deve poi pensare che tali cifre sono state in gran parte utilizzate a vantaggio di fornitori del territorio, a testimonianza del fatto che le aziende funiviarie rappresentano un volano imprescindibile per l’economia delle nostre valli, generando un indotto pari a circa 5/7 volte il nostro fatturato. Il meteo rappresenta un fattore di grande incertezza, come cercate di tutelarvi? Le nostre aziende hanno costi fissi altissimi e un periodo di operatività limitato, ne consegue che l’equilibrio di bilancio si può raggiungere solo con un ampio e costante afflusso di sciatori. È ovvio che il meteo rappresenta un pesante fattore di rischio, ma non tanto per l’eventuale mancanza

di precipitazioni nevose, fatto che eventualmente può essere superato grazie agli investimenti in impianti di innevamento programmato ed in bacini di accumulo (necessari per non depauperare l’ambiente di risorse idriche); il vero problema consiste nelle alte temperature, che impediscono l’adeguata preparazione delle piste e limitano la propensione degli appassionati a spendere il proprio denaro per una vacanza in montagna. Questo si nota soprattutto negli ultimi anni, dove registriamo un calo dei turisti italiani (anche a causa della riduzione del potere di spesa) ed un forte incremento di turisti stranieri. Tengo a dire che nonostante tutto nelle scorse stagioni abbiamo avuto ottimi dati di affluenza, a riprova dell’alta competitività e attrattività delle nostre aziende, abbinate ovviamente alla bellezza delle montagne trentine. La vostra sezione è da sempre molto attiva. Quali sono i principali progetti sviluppati nell’ultimo anno? In effetti la nostra sezione è composta da aziende con problematiche molto omogenee e da imprenditori tra loro coesi. Questo aiuta a mantenere un forte senso associativo e una buona sinergia nella definizione delle linee d’azione. Nell’ultimo anno abbiamo sviluppato progetti importanti sia a livello locale, che in coordinamento con la nostra Associazione nazionale (Anef). Solo per citarne alcuni, nei primi mesi dell’anno abbiamo provveduto al rinnovo della maggior parte dei contratti di lavoro di secondo livello, con l’obiettivo del mantenimento dell’occupazione e della riduzione dei costi fissi. I risultati ottenuti sono stati piuttosto soddisfacenti e rappresentano una buona base di partenza per il rinnovo del Ccnl, che scadrà tra pochi mesi e che è già in fase di ridefinizione con le organizzazioni sindacali. Abbiamo sottoscrit-

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copertina

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12 copertina

to importanti accordi di collaborazione sia con il Soccorso Alpino, sia con il Centro Addestramento Alpino della Polizia di Moena in materia di sicurezza e soccorso a vantaggio di tutti gli utilizzatori dei nostri impianti e delle nostre piste. Tali accordi prevedono anche un adeguato addestramento ed aggiornamento del nostro personale, nonché una periodica verifica di tutte le attrezzature. Desidero poi ricordare la nostra partecipazione a Expo 2015 nell’ambito dello stand provinciale denominato “Piazzetta Trentino”. Abbiamo acquistato ben 2 settimane di presenza, e ci siamo presentati in modo collettivo, quale “sistema”, sotto il logo di Confindustria Trento. Si è trattata della prima esperienza di promozione mai realizzata dalla Sezione a favore di tutti gli Associati ed è stato un grande successo, sia sotto il profilo della visibilità che della collaborazione tra aziende. Stiamo inoltre discutendo da alcuni mesi con il dipartimento Turismo della Pat la revisione del Regolamento di attuazione della nostra legge di settore (Lp 7/87), al fine di adeguare le procedure alle nuove esigenze delle aziende in un’ottica di riduzione degli oneri burocratici. Purtroppo il lavoro non è semplice, in quanto ci stiamo scontrando con le difficoltà della Provincia di coordinare le posizioni dei diversi uffici e dipartimenti coinvolti. Desidero tuttavia ringraziare l’assessore Michele Dallapiccola e il dirigente generale Sergio Bettotti per la disponibilità al dialogo ed al confronto che ci hanno sempre manifestato. Nelle scorse settimane, con il supporto di Assoenergia, abbiamo poi siglato un importante contratto di fornitura di energia elettrica con Trenta Spa, che ci consentirà di ridurre notevolmente il costo delle nostre bollette e di programmare in modo più efficace le spese. Abbiamo lavorato molto su alcuni temi prettamente tecnici, ma di grande interesse per i nostri Associati, quali la “vita tecnica degli impianti”, l’Imu e le nuove norme che regolano le concessioni funiviarie. Attraverso Anef, abbiamo dialogato direttamente con la presidenza del Consiglio dei Ministri e con i dirigenti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ottenendo importanti risultati, che si stanno concretizzando in atti normativi che, ci auguriamo, garantiranno significativi risparmi alle

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nostre aziende nel prossimo futuro. Parlando di successi della nostra rappresentanza, colgo l’occasione per ringraziare il presidente di Confindustria Trento Giulio Bonazzi e la struttura dell’Associazione, per l’importante intervento portato a termine nelle scorse settimane sulla Finanziaria provinciale, che ha determinato concreti benefici anche alla nostra categoria. Per fare un esempio la nostra aliquota Irap è stata abbassata dal 5,12 inizialmente previsto al 2,98. Credo che questo sia una chiara testimonianza del valore della nostra Associazione e dell’importanza di “fare squadra” per tutelare gli interessi di tutte le aziende, dei nostri collaboratori e, più in generale, del sistema economico trentino. La vostra sezione è molto attiva anche nel dialogo con gli altri operatori della filiera, sia trentini che italiani. Oltre alla collaborazione già citata con la Polizia di Stato e con il Soccorso Alpino, manteniamo costanti rapporti con tutti gli operatori. A tale proposito desidero sottolineare che è stato recentemente istituito dall’assessore Dallapiccola un tavolo di coordinamento provinciale, al quale siedo in rappresentanza della categoria, che mira a sviluppare sinergie e a predisporre piani d’azione condivisi per il turismo trentino. Prosegue inoltre la collaborazione con Trentino Marketing in merito al progetto “real cam sulle piste”, grazie al quale le immagini delle nostre montagne sono visibili in tutto il mondo. Attraverso Anef poi manteniamo costanti rapporti con i colleghi funiviari delle altre regioni italiane, nonché con i principali rappresentanti del mondo del turismo italiano (Federturismo) ed europeo (Oitaf, Fianet), con importanti ricadute sia in termini di visibilità del nostro territorio, che di efficacia delle azioni promosse dalla nostra categoria. In tal senso ricordo che la presidente nazionale Valeria Ghezzi ha avviato un’importante politica di riorganizzazione e ammodernamento, che ha portato anche a stabilire dal 1° gennaio 2015 la Direzione e la nuova sede operativa di Anef presso Confindustria Trento, rendendoci quindi ancora più centrali nel coordinamento dell’intero settore del turismo invernale italiano. (em)


LA PIÙ GRANDE AREA SCIISTICA DEL TRENTINO IMMERSA NEL CUORE DELLE DOLOMITI DI BRENTA, PATRIMONIO MONDIALE DELL’UNESCO.

SKIAREA CAMPIGLIO DOLOMITI DI BRENTA DATI TECNICI 1 150 KM DI PISTE 100 PISTE 95% DI PISTE 57 90.000 PERSONE/H 4 850 - 2500 m slm SCI IN NOTTURNA

skipass collegate “sci ai piedi” 42 piste blu, 37 piste rosse, 21 piste nere dotate di innevamento programmato moderni impianti di risalita portata oraria impianti snowparks altitudine della SkiArea Pista Nera Folgarida [parte finale] Pista Biancaneve Marilleva 1400 Pista Canalone Miramonti Madonna di Campiglio

UN UNICO SKIPASS: TANTE EMOZIONI SU 150 KM DI PISTE COLLEGATE “SCI AI PIEDI”


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Nuovi investimenti per 62 milioni di euro I nuovi investimenti delle aziende funiviarie trentine confermano l’immagine di un settore in salute, dinamico e pronto ad affrontare le sfide di un sistema concorrenziale e globalizzato.

SESSANTADUE

milioni di euro: a tanto am- delle condizioni meteorologiche e con le possibilimontano gli investimenti in impianti ed attrez- tà di spesa dei consumatori. zature realizzati dalle aziende funiviarie trentine I dati di seguito riportati indicano come anche negli ultimi mesi per preparare una stagione in- società di piccole dimensioni siano impegnate in vernale da protagonisti. La ricerca dell’eccellenza un continuo sviluppo del proprio business e nel nel servizio, di soluzioni tecnologiche all’avan- miglioramento della propria competitività interguardia, di sistemi innovativi per garantire la sicu- nazionale. Tale scelta risulta necessaria in ragione rezza e la soddisfazione dei clienti, sono alla base della continua riduzione delle presenze di turisti della scelta di investire risorse così ingenti, pur in pendolari e del parallelo consistente incremento di turisti stranieri, che scelgono le località trentine una fase congiunturale ancora incerta. Il settore impianti a fune, anche negli anni più a discapito dei concorrenti austriaci o svizzeri. difficili della crisi, ha mantenuto un ruolo antici- Appare evidente l’immagine di un settore in saclico, sostenendo l’intera filiera turistica e garan- lute, dinamico e pronto ad affrontare le sfide di tendo il mantenimento dei livelli occupazionali, un sistema concorrenziale e globalizzato. Un’impur in presenza di risultati reddituali altalenanti, magine quindi lontana da quella di chi vorrebbe in quanto fortemente connessi con l’andamento l’industria dello sci in declino. (em)

INVESTIMENTI 2015 SULLE PISTE DA SCI Carosello Tonale

€ 13.500.000

Alpe Lusia - San Pellegrino

€ 11.900.000

Val di Fassa – Carezza

€ 20.720.000

Funivia Ciampac e Contrin Spa

€ 4.290.000

Tognola - San Martino di Castrozza

€ 3.000.000

Funivie Madonna Di Campiglio

€ 2.990.000

Paganella 2001

€2.000.000

Itap Pampeago

€ 1.770.000

Funivie Pinzolo

€ 1.130.000

Valle di Fiemme – Obereggen

€1.000.000

Latemar 2200

€ 857.000

Sinval

€ 685.000

Trento Funivie

€ 461.194

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Volano di ricchezza e di occupazione L'entusiasmo dello sciatore è il vero orgoglio di chi lavora sugli impianti e il risultato di un mondo molto variegato e complesso, le cui componenti si intersecano e collaborano in modo ottimale. di VALERIA GHEZZI, presidente Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef)

NON

si può parlare di turismo montano senza parlare di impianti di risalita, cioè quelle funi che ci trasportano in cima alle montagne per poi discendere su piste innevate in mezzo a panorami mozzafiato. Senza quelle funi che ci portano a toccare il cielo, la montagna sarebbe un luogo elitario, riservato ai pochi sportivi capaci di affrontarle a piedi o con gli sci d’alpinismo. Invece, per fortuna, esistono telecabine, seggiovie, funivie, sciovie… che non solo permettono a tutti, grandi e piccini, giovani, senior, diversamente abili, di arrivare in vetta ad una montagna, ma che determinano lo sviluppo ed il benessere socioeconomico di intere comunità. Curare e preservare l’integrità del territorio, offrendo alle popolazioni montane la possibilità di abitarlo e viverlo con la dignità conferita dal lavoro e da una prospettiva di sana crescita economica: questo è, insieme alla forse più ovvia offerta di vacanza e tempo libero, uno dei compiti più importanti cui assolvono gli impianti a fune. Turismo significa accoglienza e l’accoglienza, al di là di ogni ausilio tecnologico, è fatta dalle persone. Donne ed uomini che lavorano sugli impianti di risalita sono quindi risorse preziose, che con la loro umanità, professionalità e passione, preparano ogni giorno, svolgendo le mansioni più varie, l’area sciabile. Si tratta di persone che negli anni hanno imparato ad utilizzare le tecnologie più avanzate, unendo alle competenze tecniche la cultura della sicurezza e quella dell’accoglienza. Ma per ogni posto di lavoro esistente nelle aziende funiviarie, molti sono gli ulteriori posti di lavoro che si generano in quella che è una vera e propria filiera turistico-industriale. Gli impianti a fune sono il “volano” del sistema turistico inver-

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nale italiano. Con un fatturato che supera di gran lunga il miliardo di euro annuo, generano un indotto da 5 a7 volte superiore (a seconda delle aree geografiche considerate), a vantaggio dei fornitori, dell’erario e degli operatori delle altre categorie economiche. Senza impianti non avremmo maestri di sci, ristoranti, alberghi, noleggi, negozi… tutto quello che è di servizio allo sci e che oggi comprende anche molte attività complementari, come i centri benessere, gli apres-ski, le cene in baita o la riscoperta delle tradizioni più antiche della vita in montagna. Uscendo dalla località turistica, esiste poi un’industria specializzata nelle attrezzature e nell’abbigliamento. Tutte queste attività trovano nello sci e nella montagna la loro motivazione originaria, la fonte di reddito e lo stimolo a crescere e migliorare. Senza sci mancherebbe tuttavia anche una vera e propria filiera “a monte” degli impianti, a cui spesso non pensiamo. Quando arriviamo in montagna infatti troviamo impianti e piste aperti e funzionanti, ma dietro queste realtà c’è un lavoro immenso portato a termine da molte aziende industriali e artigianali, un mondo che difficilmente lo sciatore riesce a percepire in tutta la sua vastità e complessità. Pensiamo alle forze dell’ordine che garantiscono la sicurezza ed il soccorso degli sciatori, ai costruttori degli impianti a fune e dei mezzi battipista, alle aziende edili, specializzate nei movimenti terra, o ancora alle aziende che curano gli impianti idraulici ed elettrici. L’innevamento programmato, ad esempio, richiede sistemi tecnologicamente evoluti per miscelare aria ed acqua in cannoni alimentati da una complessa rete idrica, con tubi, pozzetti, cavi elettrici e potentissimi sistemi di


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pompaggio che garantiscono il costante manteni- Abbiamo dato un veloce sguardo dietro le quinte mento della giusta pressione. degli impianti a fune, ma non perdiamo mai di E dietro impianti, gatti e innevamento vive un vista l’obiettivo: l’impianto a fune resta un mezzo mondo ancora più vasto e frammentato, fatto di e non un fine, è uno strumento per salire senza gestione e cura del territorio. Ogni intervento vie- far fatica. ne programmato in modo tale da recare il minor Il vero obiettivo del lavoro dell’impiantista, nel impatto possibile al contesto naturale, al paesag- quale mettiamo impegno e passione è la soddisfagio ed all’ambiente. zione del cliente. Sciatori entusiasti, dopo giornate Si tratta di migliaia di posti di lavoro sostenu- indimenticabili su una bianca distesa di neve, con ti dal sistema del turismo invernale; di aziende, skipass che cancellano i confini unendo al panoper lo più italiane, che spesso fungono da veri e rama delle vette una sensazione di grande libertà, propri leader di mercato e che vanno considerate sono il vero orgoglio di chi lavora sugli impianti nell’indotto generato dal settore funiviario. di risalita e sono il risultato di un mondo molto Se sommiamo i numeri di tutti questi settori ed variegato e complesso, le cui componenti si interattività, la cifra che ne risulta è impressionante: secano e collaborano in modo ottimale, forse a gli impianti a fune si rivelano un vero e proprio volte imprevisto, o forse un po’ magico. moltiplicatore di ricchezza e di occupazione. Non tutti sanno che le aziende funiviarie non beneficiano della cassa integrazione guadagni: quindi non perdere posti di lavoro, garantendo la dignità di tutti i collaboratori diventa un vero e proprio impegno morale. In questi anni di crisi, gli impiantisti, consapevoli del ruolo strategico che svolgono sul territorio, hanno fatto di tutto per mantenere stabile l’occupazione. Proprio in questi giorni stiamo discutendo con le Organizzazioni Sindacali il rinnovo del contratto nazionale di lavoro della categoria, ma il confronto non ci preoccupa, perché il nostro obiettivo non è il semplice risparmio sui costi, bensì lo sviluppo di soluzioni flessibili, dinamiche e moderne per rispondere con efficacia alle richieste di servizi sempre più personalizzati ed evoluti che ci pervengono dai turisti di tutto il mondo. Le aree sciabili italiane sono tra le più apprezzate, perché offrono una sapiente miscela di bellezza ambientale, di professionalità e di qualità del servizio. Noi vogliamo mantenere questo standard e per farlo dobbiamo preservare il contesto naturale nel quale operiamo, le competenze del nostro personale e l’equilibrio dei nostri bilanci.

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Sciare nel Trentino occidentale Dove il territorio è conosciuto e apprezzato per la qualità degli impianti, per le piste di ogni grado di difficoltà, per le diverse proposte legate alla neve e per lo straordinario paesaggio naturale.

SKIRAMA DOLOMITI

Adamello Brenta, uno dei comprensori sciistici più importanti dell’arco alpino, si presenta all’avvio della nuova stagione 2015/2016 con tante novità e sorprese. Con quasi 400 km di piste, il carosello raggruppa le più belle stazioni invernali del Trentino occidentale, fruibili attraverso un unico skipass. Un tour nello scenario dei massicci dell’Adamello–Presanella, dell’Ortles–Cevedale e tra le splendide cime delle Dolomiti di Brenta, fra alcuni dei panorami più belli di alta quota conosciuti a livello internazionale. Ne fanno parte le stazioni sciistiche di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Folgarida-Marilleva, Pejo, Pontedilegno-Tonale, Andalo-Fai della Paganella, Monte Bondone e Folgaria-Lavarone. “Località – sottolinea il presidente di Skirama Giancarlo Cescatti – conosciute e apprezzate per la qualità degli impianti, per le piste di ogni grado di difficoltà quasi totalmente servite da impianti di innevamento programmato, per le diverse proposte sportive legate alla neve e per lo straordinario e inconfondibile paesaggio naturale”. L’elevata altitudine dei tracciati, che raggiungono i 2.500 metri di quota a Madonna di Campiglio e i 3.000 metri a Pejo e al Passo del Tonale, garantisce la possibilità di sciare da novembre fino a primavera inoltrata. Numerose sono le novità della stagione 2015/2016, a partire dalla nuova telecabina che giunge al ghiacciaio Presena, sopra il Passo Tonale, collegando Passo Paradiso (2.585 mt) a Passo Presena (3.000 mt). Alla stazione intermedia, a quota 2.724 metri, dove il prossimo inverno sorgerà il nuovo rifugio “Capanna Presena”, c’è la possibilità di scendere oppure proseguire la corsa fino a 3.000 metri di quota, dove lo sguardo spazia su uno spettacolare belvedere: Adamello, Pian di neve, Lobbie, Man-

drone e Presanella si presentano con la loro magnificenza. Un panorama accessibile finalmente a tutti, sciatori e non, in soli 13 minuti partendo dal Passo Tonale. È prevista, inoltre, a completamento dell’offerta invernale, una nuova pista da fondo. “Little Grizzly”, con pendenze che sfiorano il 70%, è invece la nuova pista “nera” per gli amanti dell’adrenalina, a Marilleva, in alta Val Panciana. Nella Skiarea Dolomiti-Paganella, spazio ad un altro tracciato, la nuova pista rossa “FontanelLupetto”, lunga 1400 metri, mentre nella Skiarea “Campiglio Dolomiti di Brenta, Val di Sole, Val Rendena” – 150 chilometri di piste, 61 impianti di risalita e 5 snowpark – è confermata la tessera unica che permette di sciare senza soluzione di continuità a Pinzolo, Madonna di Campiglio e Folgarida-Marilleva. L’inverno si avvicina. E divertimento sia.

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SuperSki sulle Dolomiti Novità anche nei collegamenti, che avranno effetti positivi sulla viabilità stradale, oltre che sull’offerta sciistica da valle a valle.

SI È APERTA

lo scorso 28 novembre la stagione 2015–2016 di Dolomiti Superski: con 450 impianti di risalita, 1.200 km di pista, 25 snowpark per 12 valli e oltre 50 località alpine, il comprensorio sciistico più grande del mondo. Anche per questo inverno Dolomiti Superski propone diverse novità: le società consorziate hanno investito notevoli risorse nella sostituzione di impianti di risalita obsoleti, nella realizzazione di nuove piste in zone sciistiche già esistenti, nell’ottimizzazione dei collegamenti tra zone sciistiche e nel potenziamento dei sistemi di innevamento programmato. Onde garantire il comfort, la sicurezza e la rapidità del servizio sono stati sostituiti in particolare alcuni impianti delle zone sciistiche Kronplatz, Alta Badia, Val Gardena/Alpe di Siusi, Val di Fassa/Carezza, Arabba/Marmolada e Alpe Lusia/San Pellegrino. Quanto ai collegamenti, si segnalano alcune novità tra la bassa Val di Fassa e il Sellaronda attraverso le aree sciistiche di Buffaure e Ciampac, che ha effetti positivi sulla viabilità stradale in valle, oltre che sull’offerta sciistica da valle a valle. Inoltre, con la nuova seggiovia “Arabba

I numeri di Dolomiti Superski 12 zone sciistiche 450 impianti di risalita 1.200 km di pista (il 97% con innevamento programmato) 4.600 cannoni sparaneve 630.000 persone trasportate all’ora 3.000 km2 di superficie totale 324 gatti delle nevi 56 punti vendita skipass principali

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Fly” è stato risolto il problema del passaggio pedonale attraverso la località di Arabba nell’ambito del Sellaronda. Innovativi sono pure i mezzi di comunicazione adottati dal comprensorio per aggiornare in tempo reale gli sciatori sulle novità, sullo status degli impianti di risalita, sull’attività dei rifugi a bordo pista, e sulle promozioni di alberghi, scuole di sci e noleggi. Agli utenti è rivolta in particolare una app – 3D Superski – in grado tra le altre cose di offrire una panoramica realistica e tridimensionale di tutte le piste. L’utente potrà registrare i propri percorsi, per ottenere a fine giornata un resoconto grafico degli itinerari effettuati, e parametri numerici quali il tempo di percorrenza, la distanza percorsa in km, il dislivello superato in metri e il “Wellbeing factor” di ogni singola giornata. La stagione invernale 2015-2016 terminerà dopo Pasqua. Alcuni singoli impianti, come da tradizione, rimarranno aperti – neve permettendo – fino al 1° maggio 2016.



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Jobs act: il nuovo quadro di regole del lavoro Arturo Maresca torna a Palazzo Stella per un seminario dedicato all’approvazione degli ultimi decreti attuativi del Jobs act. di ANDREA MARSONET, Area Lavoro e Formazione, Confindustria Trento

LO SCORSO

16 ottobre 2015 Palazzo Stella ha affrontare le sfide di un contesto economico proospitato il seminario “Jobs act: il nuovo quadro fondamente cambiato. Il direttore Roberto Busato, confermando la rispondenza complessiva del di regole del lavoro”. L’evento è stato organizzato all’indomani dell’en- Jobs act alle attese di Confindustria, ha richiamato trata in vigore degli ultimi quattro decreti attuativi, l’attenzione sul tema delle politiche attive e sulla avvenuta il 24 settembre 2015. In sei mesi dunque, connessione con il nuovo “Piano di politiche atil Governo ha completato il percorso attuativo tive del lavoro”, recentemente varato dalla Giunta della delega legislativa attraverso l’approvazione provinciale. Confindustria Trento su questo fronte di otto provvedimenti che nel loro complesso of- ha agito per promuovere scelte di intervento più frono un nuovo quadro di regole del lavoro, che aderenti alle esigenze delle imprese, nell’ottica di incide in modo sostanziale sui principali snodi rafforzare l’integrazione fra politiche attive e pasgiuslavoristici del rapporto di lavoro, dalla sua sive, consolidare il concetto di condizionalità e instaurazione e gestione, alla sua cessazione, pas- semplificare la molteplicità di incentivi. sando per le tutele sociali previste in costanza di L’intervento tecnico di Maresca, valorizzato da un confronto costante con Filippo Valcanover, ha rapporto o in caso di disoccupazione. L’incontro è stato organizzato da Confindustria toccato alcuni punti cruciali, a partire dalla abroTrento in collaborazione con l’agenzia per il lavo- gazione del “contratto a progetto”; in tal modo si ro Umana Spa e ha suscitato grande interesse fra allarga l’area di operatività della subordinazione, gli associati, che in oltre 120 hanno riempito la e si condiziona la genuinità delle collaborazioni continuate e continuative all’assenza di una qualsede di Palazzo Stella. Anche in questa occasione, l’Associazione è riusci- siasi etero-organizzazione da parte dell’impresa ta a garantire l’autorevole presenza di Arturo Ma- per quanto riguarda i tempi ed il luogo di lavoro resca, avvocato e professore ordinario di diritto del collaboratore. del lavoro all’Università “La Sapienza” di Roma; Sulla disciplina delle mansioni – ha sottolineato accanto a lui l’avvocato Filippo Valcanover, lega- Maresca – l’eliminazione del concetto di “equile di riferimento in materia giuslavoristica di Con- valenza” consente una maggiore flessibilità funfindustria Trento, e Leonardo Fabretti, responsa- zionale, ampliando il perimetro di riferimento bile Ufficio Legale e contrattualistica di Umana all’interno del quale è possibile adibire nuove Spa; con il ruolo di moderatore è intervenuto il mansioni i lavoratori, anche inferiori – seppur responsabile dell’Area Lavoro e Formazione, An- con precisi limiti – in caso di modifica degli assetti organizzativi dell’azienda. drea Marsonet. In tema di controlli a distanza l’intervento del Il presidente di Confindustria Trento Giulio Bonazzi, svolgendo il saluto introduttivo, ha sotto- legislatore riesce solo in parte a riportare in lilineato l’importanza di un intervento innovativo nea con l’evoluzione tecnologica una norma da tempo atteso e con potenzialità applicative ormai “vecchia” come l’articolo 4 dello Statuto importanti, che ha imboccato la giusta direzione dei Lavoratori; la novella prevede la possibilità nel fornire alle imprese strumenti adeguati per di utilizzare liberamente e senza autorizzazione

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gli strumenti che servono al lavoratore per rendere la prestazione lavorativa (tablet, smartphone e badge per esempio), così come l’utilizzazione a fini disciplinari, seppur condizionata, delle informazioni raccolte. Per Maresca, sarà importante verificare il ruolo del Garante della Privacy e in che modo l’Authority si confronterà con la nuova norma. L’ultima parte della mattinata è stata dedicata da Leonardo Fabretti alla riforma degli ammortizzatori sociali, cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, e contratto di solidarietà. Sicuramente positivo l’intento di collocare in un unico corpo normativo la selva di disposizioni normative che nei decenni di sono succedute; tuttavia rimangono in ombra molti aspetti, come l’aumento dei costi a carico delle imprese (solo lievemente mitigato da una riduzione della contributo ordinario), l’allungamento dei tempi per il ricorso concreto alla cassa straordinaria – spesso incompatibile con l’urgenza delle decisioni aziendali – e non di meno la mancanza di indicazioni operative da parte dell’Inps, a quasi due mesi dall’entrata in vigore dei provvedimenti. L’incontro è stato utile per fare il punto su un sistema di norme nuovo, di cui oggi – completata l’attuazione della delega – si ha la dimensione ef-

fettiva, che non ha precedenti recenti dal punto di vista della volontà riformatrice. In conclusione, riprendendo un commento del presidente Bonazzi proprio su queste pagine, il Governo ha dimostrato efficienza e prontezza nell’esercizio delle deleghe affidate dal Parlamento. Oltre a legiferare in modo rapido, è però necessario scrivere buone norme e su questo il Jobs act ha saputo accogliere alcune importanti istanze del mondo dell’industria. La direzione imboccata insomma, sin dall’approvazione del contratto a tutele crescenti nel marzo 2015, è quella giusta, ma una valutazione completa sull’efficacia dovrà attendere un contesto economico più stabile e una ripresa meno fragile.

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Giulia Manica guida la Chimica Giulia Manica eletta alla guida della sezione Chimica. L'imprenditrice roveretana raccoglie il testimone da Sergio Mazzoleni (Sepr Italia), chiamato a guidare un'unità della multinazionale all'estero.

L'ASSEMBLEA

Giulia Manica

della sezione Chimica Gomma e Plastica si è riunita il 19 novembre scorso per eleggere il nuovo Presidente. Per il biennio 2015-2017 è stata eletta Giulia Manica, che subentra a Sergio Mazzoleni di Sepr Italia Spa, chiamato a guidare un’unità della multinazionale all’estero. La Sezione chimica riunisce 28 aziende per un totale di circa 2.500 dipendenti. Manica è amministratrice di Manica Spa, storica azienda lagarina attiva dal 1948 ed oggi leader nella

Le attività di Zanetti Srl in Libia e in Iran Da due mesi è ripresa l’attività lavorativa in Libia di Zanetti Srl: una tra le poche aziende europee nel settore non oil a operare nel Paese con personale proprio. Tra i vari progetti completati quello del più grande centro commerciale del Nord Africa. Nonostante il difficile periodo storico è in corso la finalizzazione contrattuale di nuovi lavori. Quanto alla penetrazione commerciale in Iran avviata nell’autunno dello scorso anno, Zanetti ha all’attivo la partecipazione a due fiere; per il 14 dicembre è invece in programma un seminario tecnico presso l’ordine degli architetti di Teheran.

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produzione di solfato di rame per l’industria e la zootecnia e di agrofarmaci a base di rame. Giulia Manica ha già ricoperto incarichi associativi, da ultimo come componente della Giunta Esecutiva del biennio 2013-2015, con la delega per le politiche giovanili. I nuovi membri del Comitato di sezione, insieme a Manica, sono: Adriano Vivaldi (Aquafil Spa) con funzioni di Vicepresidente, Tiziana Carella (Sep Srl), Renato Festi (Roverplastik Spa), Emanuele Marchi (Zobele Holding Spa), Lorenzo Montibeller (Alphacan Srl) e Marisa Zeni (Eurostandard Spa).


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Agrofarmaci Manica per coltivare con intelligenza L’efficacia e la trasparenza dei nostri prodotti sono frutto di un impegno responsabile, nel pieno rispetto della natura. Noi continuiamo a difenderla attraverso scelte coraggiose e sostenibili con una chimica ragionata e programmata che protegge le colture e tutela l’ambiente.

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Energia: nuovi risparmi per le imprese Anche quest'anno Confindustria Trento ha portato notevoli risparmi sulla bolletta energetica delle imprese che aderiscono al gruppo d'acquisto promosso dall'Associazione.

SUPERA

Un progetto per trasformare nuove idee di business in startup di successo Spinnvest e Graffiti 2000 hanno stretto una partnership strategica per investire nei settori a più alto grado di innovazione e favorire l’internazionalizzazione delle imprese trentine. Le due realtà condividono la stessa idea di imprenditoria: profondamente legata al territorio, ma allo stesso tempo capace di competere sullo scenario internazionale. È dall’incontro fra capacità complementari che nasce il progetto di una collaborazione che possa promuovere l’accelerazione di startup e valorizzare nuove idee imprenditoriali nella provincia di Trento. Insieme, le due imprese possono mettere in campo un’esperienza consolidata nello scouting tecnologico, nel supporto all’internazionalizzazione, nel matching di competenze e nello sviluppo di nuove possibilità di business. Tra le altre cose, la partnership ha anche l’obiettivo di valorizzare gli investimenti pubblici in materia di supporto all’innovazione e trasferimento tecnologico; presidiare gli ambiti della meccatronica, delle neuroscienze, del greentech, dell’e-turismo, dell’e-commerce e del digital; consolidare una piattaforma per la crescita scalabile dei business; diventare un punto di riferimento qualificato per la nuova imprenditorialità. Spinnvest e Graffiti contano per questo su una rete interconnessa di hub territoriali: nell’Alto Garda con l’headquarter di Riva del Garda e il business center di Arco; a Rovereto con le attività collegate al Polo della Meccatronica e a Manifattura Domani; a Verona con lo spazio di coworking Graffiti Hub. A questi presidii si aggiungono gli uffici commerciali di Milano e il centro per lo scouting d’innovazione nella Silicon Valley.

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i 550mila euro il risparmio annuo garantito per l’approvvigionamento di energia elettrica alle 300 imprese che aderiscono al Gruppo di acquisto di Confindustria Trento. “Grazie al supporto di Assoenergia – spiega il direttore di Confindustria Trento Roberto Busato –, l’Associazione ha colto il momento particolarmente favorevole dei mercati per negoziare per il 2016 condizioni di prezzo altrimenti precluse alle singole utenze industriali. Riteniamo si tratti di un intervento importante a sostegno della competitività delle imprese, soprattutto in un contesto delicato come quello attuale”. Per soddisfare maggiormente le diverse esigenze aziendali, Trenta Spa – individuata tra i nove fornitori interpellati – metterà a disposizione delle imprese le due opzioni contrattuali alternative richieste da Confindustria Trento: la consueta struttura tariffaria a prezzo fisso per tutto il periodo di fornitura; un’opzione contrattuale “a prezzo misto” caratterizzata da tariffe parzialmente legate all’andamento di mercato. Si ricorda che un’analoga convenzione era stata stipulata a inizio estate per la fornitura di gas naturale. In quel caso si era optato per una struttura contrattuale a prezzo fisso, che ha portato un notevole risparmio al gruppo di imprese aderenti alla convenzione.


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giovani

Rock innovation Alessandro Lunelli all’Assemblea dei Giovani Imprenditori: “Dobbiamo essere promotori di questo rinnovamento, sia dentro che fuori dalle nostre imprese. Dobbiamo creare contaminazione positiva”.

PRENDE

le mosse dall’innovazione del Rock&Roll, “il più grande cambiamento in campo musicale di sempre”, la relazione di Alessandro Lunelli, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Trento intervenuto al Mart di Rovereto in occasione dell’Assemblea Annuale del Gruppo intitolata “Rock innovation”. L’evento è stato dedicato ai temi dell’innovazione, dell’organizzazione, della competitività e della collaborazione tra le aziende e il mondo della ricerca. Lunelli ha parlato della crisi dei valori dell’industria, invocando l’urgenza di una più convinta diffusione del senso della cultura d’impresa presso l’opinione pubblica: “Serve una forte presa di

posizione da parte di tutta la classe industriale” ha detto. “Serve fare squadra per promuovere il messaggio positivo di quello che facciamo. Persino il Papa – ha ricordato Lunelli – ha recentemente detto che l’impresa è un bene di interesse comune. Portando ad esempio le buone pratiche di innovazione – non solo tecnologica – di una serie di aziende locali all’avanguardia, il presidente del Gruppo Giovani ha tratteggiato l’ipotesi di un laboratorio trentino che sia “ambiente privilegiato dove sperimentare e innovare”: “Il Trentino dev’essere la bussola d’Italia – ha detto Lunelli – : un piccolo territorio che può essere all’avanguardia, dove fare

Rensi

Alessandro Lunelli

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Cainelli, Viscardi, Battiston e Collini alla tavola rotonda moderata da Franco

sperimentazione in tutti i settori, dai rapporti sindacali alle politiche fiscali, dai rapporti tra ricerca e impresa al modo di fare politica, alla scuola”. “Ovviamente – ha aggiunto – anche noi dobbiamo far parte di questa sperimentazione, continuando a innovare nelle nostre aziende. E noi, Giovani Imprenditori, dobbiamo essere attori e promotori di questo rinnovamento, sia dentro che fuori dalle nostre imprese. Dobbiamo creare contaminazione

Lunelli, Gay e Bonazzi

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positiva, la stessa che permise la nascita del rock and roll”. Nel corso dell’appuntamento sono intervenuti anche Ilaria Vescovi, vicepresidente di Confindustria Trento e presidente del Mart, Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della Provincia autonoma di Trento e Nicola Anzivino, partner PwC. La tavola rotonda moderata da Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino, Corriere dell’Alto Adige e Corriere di Bologna, è stata animata da importanti esponenti dell’economia e della ricerca: Roberto Battiston, presidente Agenzia Spaziale Italiana, Mirco Cainelli, componente della Giunta esecutiva di Confindustria Trento, Paolo Collini, rettore dell'Università degli Studi di Trento, Gianluigi Viscardi, vicepresidente nazionale della Piccola Industria con delega all’Innovazione e Presidente della Piccola Industria di Confindustria Lombardia. A chiudere i lavori Marco Gay, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria.


Pi첫 impari, meno temi.

2016 Catalogo


30 assoservizi - catalogo corsi 2016

ASSOSERVIZI Catalogo corsi 2016 AMBIENTE, ENERGIA

Prevenzione e controllo della legionellosi. Le nuove linee guida

Energy Management System. L’Information Technology per l’uso razionale dell’energia

25 ottobre

La normativa sull’inquinamento atmosferico

11 novembre

26 gennaio 3 febbraio

Percorso di formazione e certificazione per Esperto in Gestione dell’Energia – EGE (UNI CEI 11339)

L’incentivazione all’efficienza energetica. Il meccanismo dei Certificati Bianchi La cogenerazione in ambito industriale. Soluzioni tecniche e sostenibilità economica 15 novembre

1 marzo

Classificazione, caratterizzazione e analisi dei rifiuti. Il nuovo quadro normativo di riferimento 16 marzo

La bolletta energia elettrica. Come leggere e interpretare correttamente le componenti di costo

24 marzo

Emission Trading Scheme – EU ETS. Quadro normativo e procedure gestionali

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE I contratti agevolati per l’anno 2016. Aggiornato con la legge di stabilità 2016 e Jobs Act 14 gennaio

Diritto del Lavoro: lo Staff Leasing dopo il Jobs Act

5 aprile

27 gennaio

Il Radon. Gli obblighi normativi e gli effetti sulla salute

Diritto del Lavoro: contratto a tutele crescenti e licenziamenti

19 aprile

Percorso di formazione e certificazione per Auditor Energetico secondo il nuovo schema di riferimento

3 maggio

Autoproduzione energetica da fonti rinnovabili. Opportunità, inquadramento normativo e contrattuale 11 maggio

Responsabilità amministrativa e Modello 231: i nuovi reati ambientali (Legge 68/2015)

26 maggio

La gestione dei sottoprodotti. Possibilità di recupero e valorizzazione di rifiuti industriali 7 giugno

18 febbraio

L’esternalizzazione dei servizi attraverso il trasferimento d’azienda e l’appalto alla luce del quadro normativo di riferimento 17 marzo

Diritto del Lavoro: appalto e interposizione illecita di manodopera dopo il Jobs Act 31 marzo

I contratti atipici e le collaborazioni del mondo autonomo nel 2016. Aggiornato con Jobs Act 13 aprile

La bolletta gas. Come leggere e interpretare correttamente le componenti di costo

Strumenti di welfare aziendale, elementi premiali e riflessi contributivi/fiscali

La diagnosi energetica in azienda. Obblighi normativi, modalità operative e opportunità

I piani di riduzione del personale: licenziamenti individuali e collettivi alla luce delle modifiche del Jobs Act

Bioenergie. Opportunità tecniche e sostenibilità economica

14 settembre

23 giugno

13 settembre

20 settembre

Energy Storage. Stato dell’arte della tecnologia e attuali possibilità di applicazione

28 settembre

Gestione Amministrativa Rifiuti. Registri di carico e scarico, formulario di accompagnamento rifiuti, Sistri 11 ottobre

Le problematiche ambientali in azienda.

20 ottobre

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19 maggio

La regolazione dei rapporti di lavoro nelle reti d’impresa: distacco, codatorialità e assunzione congiunta 26 ottobre

La lettura del prospetto paga, costo e budget del personale 16 novembre | 23 novembre | 30 novembre

Gestione del personale espatriato 7 dicembre


31 assoservizi - catalogo corsi 2016

COMUNICAZIONE Le parole che non ho detto: l’arte della comunicazione non verbale nella gestione del Team

Aumentare la redditività delle vendite 29 aprile

Il controllo di gestione e l’analisi dei costi 25 maggio

12 febbraio

Crediti documentari e Garanzie internazionali

Storytelling: anche la tua impresa ha una storia da raccontare

13 giugno

18 marzo

Comunicazione efficace per raccontare, promuovere e vendere il proprio prodotto 12 aprile

Public speaking: tecniche ed esercizi per comunicare con qualità ed efficacia in pubblico 13 maggio | 20 maggio | 27 maggio

Social writing 22 giugno

Scrittura efficace 1 luglio

Gridalo forte – Il posizionamento di marca 8 settembre

Gridalo forte – L’immagine coordinata

Individuazione delle aree di criticità del bilancio e azioni conseguenti – utilizzo efficace degli indici di bilancio 15 giugno

Il business plan e il lancio di nuovi progetti 21 settembre

Finanza e controllo per non specialisti 28 settembre

Analisi degli investimenti e la valutazione d’azienda nelle operazioni straordinarie 19 ottobre

Accesso al credito: impostare una efficace presentazione e utilizzare al meglio il sistema delle garanzie 11 novembre

29 settembre

Gridalo forte – Sito: posizionamento, contenuti, struttura e statistiche 13 ottobre

FISCALE

Gridalo forte – Newsletter, email marketing, telemarketing

Gli adempimenti periodici in materia di Iva: la dichiarazione annuale IVA

27 ottobre

29 gennaio

Gridalo forte – La pubblicità

Le imposte sul reddito d’esercizio (IRPEF/IRES e IRAP): dal bilancio civilistico al bilancio fiscale

10 novembre

Scrittura efficace – corso avanzato 29 novembre

Gridalo forte – I social network 1 dicembre

Gridalo forte - Rapporti con i mass media 15 dicembre

COMUNICAZIONE – METODOLOGIA ESPERIENZIALE Public speaking: comunicare con chiarezza per vendere idee, prodotti, cambiamenti 18 novembre | 25 novembre

19 febbraio | 4 marzo

Modello Unico delle Società di Persone e di Capitali e il trattamento delle perdite fiscali pregresse alla luce della disciplina delle società di comodo e della perdita sistemica

6 maggio | 13 maggio

Gli studi di settore come strumento di accertamento analitico-induttivo 24 giugno

Finanza e controllo per non specialisti 28 settembre

Discipline IVA​e modelli INTRASTAT​​nelle​operazioni con soggetti ​comunitari 11 ottobre | 12 ottobre

FINANZA D’IMPRESA Cash management e gestione della tesoreria aziendale – il rendiconto finanziario. Ruolo della tesoreria aziendale nell’attuale contesto economico e finanziario

23 marzo

La Progettazione Europea su fondi a gestione diretta: regole di partecipazione, aspetti legali e finanziari

6 aprile | 7 aprile

Il budget e l’analisi dei costi

20 aprile

Strumenti e tecniche di pianificazione fiscale 14 ottobre

Discipline IVA delle​​​operazioni con soggetti ​ extra–comunitari 18 ottobre

Costruire il budget per il proprio progetto di internazionalizzazione

24 ottobre

La normativa in materia Iva: i principi generali dell’imposta e le modalità di applicazione (reverse charge, split payment)

4 novembre

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32 assoservizi - catalogo corsi 2016

Il ritorno dell’investimento estero e la fiscalità dei flussi immateriali e finanziari: dividendi, interessi e canoni da/verso l’estero. Prestazioni di servizi. Plusvalenze 7 novembre

INTERNAZIONALIZZAZIONE La normativa vigente su dual use, la situazione dell’embargo contro la Federazione Russa e il sistema delle sanzioni contro l’Iran

Rapporti con l’estero e verifiche fiscali – possibilità di difesa

28 gennaio

Prezzi di trasferimento – metodi di determinazione e tipologia di documentazione

Project Management per l’internazionalizzazione: linee guida per l’impostazione e gestione dei progetti

15 novembre

22 novembre

1 febbraio | 4 febbraio | 8 febbraio | 10 febbraio

Principi contabili IAS–IFRS: analisi di confronto rispetto ai principi contabili nazionali in un progetto d’internazionalizzazione

Project Management per l’internazionalizzazione: definizione e gestione degli obiettivi di progetto

28 novembre

Regime fiscale delle spese per trasferte, alberghi, ristoranti, pubblicità e rappresentanza

6 dicembre

INFORMATICA Facebook Marketing: come essere efficaci con gli ADV

13 gennaio

Sviluppare presentazioni efficaci 10 febbraio

15 febbraio | 18 febbraio

Project Management per l’internazionalizzazione: tecniche e strumenti per il governo del progetto

23 febbraio | 26 febbraio

BUSINESS MEETINGS – Sales, Negotiations, Policy making

2 marzo | 10 marzo

International-LAB: Strategie di Internazionalizzazione: come adattarsi ai mercati

8 marzo

International–LAB: News dai mercati: Brasile, India, Sudafrica, Turchia, Nord Africa

Excel base

15 marzo

vSphere: Install, Configure, Manage [V6.0]

Il nuovo codice doganale dell’Unione: le implicazioni per le imprese

17 febbraio | 24 febbraio | 2 marzo | 9 marzo 22 febbraio | 23-26 febbraio

22 marzo

Marketing con Google: creare campagne marketing efficienti

DARE TO LEAD - Get a definition of what leadership is, test your leadership skills now and learn the skills you need to become a highly effective leader

4 aprile | 6 aprile | 8 aprile

La potenza del Search Engine Optimization (SEO)

3 maggio | 10 maggio

Web marketing per i mercati esteri

13 aprile | 27 aprile | 4 maggio

Marketing Internazionale nei suoi risvolti pratici e commercio estero

16 maggio | 17 maggio

15 aprile

vSphere: WhatsNew [V55toV6]

Il marketing mix per l’internazionalizzazione. Le 4 P e/o le 7 P

26 maggio | 27 maggio

Software progettazione meccanica 16 giugno | 17 giugno

Sviluppa un ecommerce efficace 8 luglio | 15 luglio

Excel avanzato

9 settembre | 16 settembre | 23 settembre | 30 settembre

Costruisci il tuo blog con Wordpress 3 ottobre | 10 ottobre

22 aprile

Vendere all’estero: approcci strategici, azioni marketing e reti di vendita per l’internazionalizzazione d’impresa 9 maggio | 10 maggio

Web marketing per i mercati esteri 16 maggio | 17 maggio

PROFESSIONAL WRITTEN COMMUNICATION - Emails, Reports

Organizzazione aziendale e sistemi informativi

24 maggio | 31 maggio

A RICHIESTA

Marchi, design e brevetti – La tutela dei diritti di proprietà industriale come valore aggiunto nelle strategie di internazionalizzazione

2 dicembre

Autocad base – 28h Autocad avanzato – 24h Autocad 3D – 24h Autodesk Inventor base – 40h Autocad Civil 3D – 40h Autodesk Revit (BIM) base – 40h Autodesk Revit (BIM) avanzato – 20h Autodesk Vault Professional – 40h

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9 giugno

Crediti documentari e Garanzie internazionali 13 giugno

Il Contratto internazionale: fase pre–contrattuale, le clausole contrattuali ricorrenti e le controversie internazionali

30 giugno


33 assoservizi - catalogo corsi 2016

Orgalime – condizioni generali per la fornitura e installazione di prodotti meccanici, elettrici ed elettronici; contratti di manutenzione – aspetti critici, clausole contrattuali ricorrenti, controversie internazionali

S.O.S. Flying english coach a richiesta

Strategia di prima internazionalizzazione d’impresa a richiesta

7 luglio

La garanzia per vizi del prodotto o del servizio venduto all’estero. Come organizzarla, sulla base della tipologia di prodotti venduti, la responsabilità per prodotto difettoso, il ruolo dell’assicurazione 13 luglio

EFFECTIVE PRESENTATIONS – Slide Texts, Spoken Language Skills

13 settembre | 20 settembre

LEGALE La normativa vigente su dual use, la situazione dell’embargo contro la Federazione Russa e il sistema delle sanzioni contro l’Iran 28 gennaio

Diritto del Lavoro: lo Staff Leasing dopo il Jobs Act

La Costituzione di società all’estero nelle varie aree geografiche mondiali. Problematiche e punti di attenzione

27 gennaio

14 settembre

2 febbraio

La disciplina di Made in, la marcatura CE e la certificazione dei prodotti per l’export. Le etichette come valore intangibile delle aziende italiane, misure per proteggerle e azioni a tutela di Made in

SISTEMA 231: Responsabilità amministrativa da reato – le opportunità offerte all’ente

Marchi volontari per l’internazionalizzazione. Requisiti di sicurezza e standards di qualità

18 febbraio

22 settembre

27 settembre

Rischio di mancato pagamento in UE: gli strumenti a disposizione dell’imprenditore e la gestione del contenzioso internazionale

La privacy in azienda

16 febbraio

Diritto del Lavoro: contratto a tutele crescenti e licenziamenti Il Modello 231 e i reati presupposti 1 marzo

Le imprese di piccole dimensioni e la responsabilità degli enti: per un sistema sostenibile

6 ottobre

25 marzo

Discipline IVA​e modelli INTRASTAT​​nelle​operazioni con soggetti c​ omunitari

Diritto del Lavoro: appalto e interposizione illecita di manodopera dopo il Jobs Act

11 ottobre | 12 ottobre

31 marzo

Discipline IVA delle​​​operazioni con soggetti ​extra– comunitari

Responsabilità Amministrativa e Modello 231: funzioni e responsabilità dell’Organismo di Vigilanza

18 ottobre

Costruire il budget per il proprio progetto di internazionalizzazione

7 aprile

Responsabilità Amministrativa e Modello 231: i nuovi reati di falso in bilancio (Legge 69/2015)

24 ottobre

26 aprile

Il ritorno dell’investimento estero e la fiscalità dei flussi immateriali e finanziari: dividendi, interessi e canoni da/verso l’estero. Prestazioni di servizi. Plusvalenze

Diritto dell’Informatica: i Contratti Informatici e l’E–commerce – cosa sono e come funzionano

7 novembre

Rapporti con l’estero e verifiche fiscali – possibilità di difesa

15 novembre

FINANCE & ACCOUNTING – International Terminology in Financial Statements, Banking, Markets, Forecasting

12 maggio

Responsabilità Amministrativa e Modello 231: i nuovi reati ambientali (Legge 68/2015) 26 maggio

Marchi, design e brevetti – La tutela dei diritti di proprietà industriale come valore aggiunto nelle strategie di internazionalizzazione

17 novembre | 24 novembre

9 giugno

Prezzi di trasferimento – metodi di determinazione e tipologia di documentazione

Il Contratto internazionale: fase pre–contrattuale, le clausole contrattuali ricorrenti e le controversie internazionali

22 novembre

Principi contabili IAS–IFRS: analisi di confronto rispetto ai principi contabili nazionali in un progetto d’internazionalizzazione

28 novembre

Gestione del personale espatriato 7 dicembre

30 giugno

Orgalime – condizioni generali per la fornitura e installazione di prodotti meccanici, elettrici ed elettronici; contratti di manutenzione – aspetti critici, clausole contrattuali ricorrenti, controversie internazionali 7 luglio

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34 assoservizi - catalogo corsi 2016

La garanzia per vizi del prodotto o del servizio venduto all’estero. Come organizzarla, sulla base della tipologia di prodotti venduti, la responsabilità per prodotto difettoso, il ruolo dell’assicurazione

LOGISTICA/OPERATIONS Controllo e gestione degli stock di magazzino

13 luglio

21 gennaio

La Costituzione di società all’estero nelle varie aree geografiche mondiali. Problematiche e punti di attenzione

Lean inizio

14 settembre

Contratti di ricerca e proprietà intellettuale

5 febbraio

Supply Chain Management (SCM) 10 marzo

FMEA

23 settembre

18 aprile

Rischio di mancato pagamento in UE: gli strumenti a disposizione dell’imprenditore e la gestione del contenzioso internazionale

27 aprile

6 ottobre

Intellectual Property: La tutela del segreto industriale – quando e come opera 13 dicembre

La logistica come leva strategica

Lo stretto indispensabile… Gestire il magazzino ottimizzando le scorte 18 maggio

Cantiere SET–UP: applicazione di tecniche SMED. Far diventare l’attrezzaggio di una macchina come un PIT STOP di Formula 1 8 giugno

LINGUE BUSINESS MEETINGS – Sales, Negotiations, Policy making 2 marzo | 10 marzo

DARE TO LEAD - Get a definition of what leadership is, test your leadership skills now and learn the skills you need to become a highly effective leader 13 aprile | 27 aprile | 4 maggio

PROFESSIONAL WRITTEN COMMUNICATION – Emails, Reports

Tollerance Design & DFSS 19 settembre

Ottimizzazione dei costi: come risparmiare e migliorare l’EBIT della tua azienda 12 ottobre

Cantiere Flussi: ottimizzazione layout. Ottimizzare i trasporti significa ridurre il lavoro indiretto 8 novembre

Robust Design / Riduzione Costi

9 novembre | 10 novembre

24 maggio | 31 maggio

EFFECTIVE PRESENTATIONS – Slide Texts, Spoken Language Skills 13 settembre | 20 settembre

FINANCE & ACCOUNTING – International Terminology in Financial Statements, Banking, Markets, Forecasting 17 novembre | 24 novembre

S.O.S. Flying english coach

MARKETING E COMMERCIALE Facebook Marketing: come essere efficaci con gli ADV

13 gennaio

Sviluppare presentazioni efficaci 10 febbraio

Impara a dire ciò che il cliente vuole sentire

a richiesta

3 marzo

FAD collana lingue: pacchetto Active in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo

Marketing con Google: creare campagne marketing efficienti

FAD collana lingue: pacchetto Live in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo FAD collana lingue: pacchetto OnetoOne in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo FAD collana lingue: pacchetto Tutor + Phone in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo FAD collana lingue: pacchetto Tutor in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo Francese base - intermedio - avanzato - proficiency Inglese base - intermedio - avanzato - proficiency Spagnolo base - intermedio - avanzato - proficiency Tedesco base - intermedio - avanzato - proficiency

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4 aprile | 6 aprile | 8 aprile

Marketing Internazionale nei suoi risvolti pratici e commercio estero 15 aprile

Il marketing mix per l’internazionalizzazione. Le 4 P e/o le 7 P

22 aprile

Aumentare la redditività delle vendite 29 aprile

La potenza del Search Engine Optimization (SEO)

3 maggio | 10 maggio

Vendere all’estero: approcci strategici, azioni marketing e reti di vendita per


35 assoservizi - catalogo corsi 2016

l’internazionalizzazione d’impresa

Contratti di ricerca e proprietà intellettuale

9 maggio | 10 maggio

23 settembre

WEB marketing per i mercati esteri

Marchi volontari per l’internazionalizzazione. Requisiti di sicurezza e standards di qualità

16 maggio | 17 maggio

Social Media Marketing – Fatti vedere

27 settembre

10 giugno

Innobasic: creatività e generazione concetti

Tecniche di vendita

6 ottobre | 7 ottobre

14 giugno

Gestione del Processo di Innovazione

CRM – Un modello per migliorare l’efficienza organizzativa

2 novembre | 3 novembre

29 giugno

Robust Design / Riduzione Costi 9 novembre | 10 novembre

Sviluppa un ecommerce efficace 8 luglio | 15 luglio

Web marketing e basi neuro–cognitive della viralità

20 luglio

Vendere è diventato quasi impossibile

20 settembre

RISORSE UMANE L’enneagramma: nove tipi di personalità. Per approfondire la conoscenza di sè e per gestire meglio il proprio ruolo

Costruisci il tuo blog con Wordpress

12 gennaio

3 ottobre | 10 ottobre

La gestione efficace delle riunioni

Scoprire il Neuromarketing

4 febbraio

21 ottobre

Selezionare, gestire e motivare correttamente il proprio team di lavoro 25 ottobre

Cosa distingue una attività di vendita e commerciale realmente efficace da una che non lo è?

24 novembre

Marketing tattico per le Pmi e uso dei social network 16 dicembre

Migliora le tue performance, creando obiettivi allineati ai tuoi valori 25 febbraio

Pianificazione attività, gestione del tempo e dello stress 9 marzo

Resistenze al cambiamento: come riconoscerle, come aggirarle 15 marzo

Self empowerment: valorizzare la propria “immagine” nel mondo del lavoro

RICERCA, INNOVAZIONE E SVILUPPO DEL PRODOTTO

14 aprile

La valutazione delle prestazioni

Lean inizio

17 maggio

Lean Office

21 giugno

5 febbraio

11 marzo

La Progettazione Europea su fondi a gestione diretta: regole di partecipazione, aspetti legali e finanziari

6 aprile | 7 aprile

Gestione di Commesse Parallele 4 maggio | 5 maggio

Team building: costruire un team per l’innovazione 3 giugno | 17 giugno

Marchi, design e brevetti – La tutela dei diritti di proprietà industriale come valore aggiunto nelle strategie di internazionalizzazione

Da mentore a coach dei propri collaboratori Costellazioni sistemiche e organizzative. Come passare rapidamente dall’individuazione dei problemi all’implementazione delle soluzioni 5 luglio

Scoprire e sviluppare i propri talenti 16 settembre

La seduzione del reclamo e il no positivo 29 settembre

Selezionare, gestire e motivare correttamente il proprio team di lavoro

9 giugno

25 ottobre

Team & Teamworking Management

La fiducia al lavoro: chi comincia per primo? La fiducia – nutrimento essenziale per le relazioni nelle organizzazioni

12 luglio

La disciplina di Made in, la marcatura CE e la certificazione dei prodotti per l’export. Le etichette come valore intangibile delle aziende italiane, misure per proteggerle e azioni a tutela di made in

22 settembre

28 ottobre

Tecniche di colloquio e d’intervista per la rilevazione delle competenze e delle attitudini 3 novembre

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36 assoservizi - catalogo corsi 2016

Idee e convinzioni, per raggiungere ed esprimere il tuo 100% sempre

Pianificazione attività, gestione del tempo e dello stress

Problem Solving: un problema, un giorno, la soluzione

Il Pricing: strategie di prezzo per migliorare il profitto aziendale

25 novembre

9 dicembre

RISORSE UMANE – METODOLOGIA ESPERIENZIALE Resilienza: fronteggiare efficacemente le contrarietà

9 marzo

1 aprile

1, 2, 3… via! Cosa succede durante un progetto? Laboratorio interattivo per sopravvivere ai progetti 8 aprile | 15 aprile

Lean Thinking

26 febbraio | 4 marzo

11 aprile

Comunicazione strategica: Fronteggiare efficacemente le contrarietà

Corso sull’introduzione allo SMED

29 marzo | 5 aprile

Teamwork: gestire i collaboratori ed i comportamenti nel gruppo; valorizzare la diversità 28 aprile

Leadership: Gestire le emozioni per costruire il successo 31 maggio | 7 giugno

Gestire lo stress: Il benessere organizzativo e la gestione dello stress 1 giugno | 8 giugno

5 maggio

CRM – Un modello per migliorare l’efficienza organizzativa

29 giugno

Lean Service

6 luglio

La gestione dei rischi di progetto: applicazione delle tecniche di gestione dei rischi a casi pratici 18 luglio | 19 luglio

Pillola formativa su A3

Team building: costruire un team per l’innovazione

22 luglio

Prendere decisioni (leadership): vivere l’incertezza, accettare il rischio, prendere le decisioni per crescere

6 settembre

3 giugno | 17 giugno

21 luglio

Negoziazione: negoziare bene nella vita e nel lavoro 7 settembre | 14 settembre

Passaggio generazionale: comunicare in famiglia nel passaggio generazionale 5 ottobre | 12 ottobre

Leadership: “She” - Leadership al femminile

14 dicembre | 21 dicembre

STRATEGIA E MANAGEMENT Perché devo gestire il progetto per raggiungere i miei obiettivi?

22 gennaio

Project Management per l’internazionalizzazione: linee guida per l’impostazione e gestione dei progetti

1 febbraio | 4 febbraio | 8 febbraio | 10 febbraio

Come gestire progetti o commesse: gli strumenti essenziali 11 febbraio | 12 febbraio

Project Management per l’internazionalizzazione: definizione e gestione degli obiettivi di progetto 15 febbraio | 18 febbraio

Project Management per l’internazionalizzazione: tecniche e strumenti per il governo del progetto

23 febbraio | 26 febbraio

International–LAB: Strategie di Internazionalizzazione: come adattarsi ai mercati

8 marzo

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Promuovere e gestire la cultura aziendale

Corso sull’introduzione al TPM 12 settembre

Il Project Management Office

30 settembre | 7 ottobre

Problem solving: un problema, un giorno, la soluzione

9 dicembre

Lean Six Sigma: modulo Value Stream Map 5 dicembre | 6 dicembre

STRATEGIA E MANAGEMENT METODOLOGIA ESPERIENZIALE Comunicazione strategica: fronteggiare efficacemente le contrarietà

29 marzo | 5 aprile

Gestire lo stress: il benessere organizzativo e la gestione dello stress 1 giugno | 8 giugno

Prendere decisioni (leadership): vivere l’incertezza, accettare il rischio, prendere le decisioni per crescere

21 luglio

Negoziazione: negoziare bene nella vita e nel lavoro 7 settembre | 14 settembre

Passaggio generazionale: comunicare in famiglia nel passaggio generazionale 5 ottobre | 12 ottobre



38 speciale industrie varie

speciale industrie varie

La carica delle Industrie Varie Intervista a MANUELA SERAGLIO FORTI, Presidente della Sezione Industrie Varie di Confindustria Trento. di SILVIA BRUNO

SI

chiamano Industrie Varie, perché della Sezione il dato lampante è certamente l’eterogenea identità delle imprese rappresentate. Tuttavia, per rendere conto della vera essenza del più articolato dei gruppi di imprese associate a Confindustria Trento, serve almeno qualche riga, come spiega la presidente Manuela Seraglio Forti. Rappresentiamo 38 aziende, per un totale di oltre 5600 dipendenti: dopo la Metalmeccanica siamo la Sezione a più alto tasso di occupazione. I settori sono i più disparati: c’è un importante presenza di soggetti attivi nella fornitura di servizi a rete e nella gestione dell’elettricità e degli acquedotti, ci sono i tre colossi dell’esercizio delle linee ferroviaManuela Seraglio Forti

ria, autostradale e delle autolinee del territorio, i servizi di pulizie, l’antinfortunistica, i primi attori del circuito termale del Trentino, una Casa di cura, gli impresari dello spettacolo. E fino a qui abbiamo parlato solo dei servizi. Poi ci sono le realtà produttive tout court: stabilimenti dai quali escono manufatti in vetro, occhiali, arredi, giocattoli e articoli da regalo. Per un fatturato che supera, in tutto, il miliardo di euro. Come si gestisce un panorama tanto variegato? È evidente che a fronte di una tale varietà di esigenze individuare priorità di sistema è un po’ più complesso che in altri casi. Di qui a dire che è impossibile ne corre. Ci sono temi generali che suggeriscono l’opportunità di un intervento trasversale: ad esempio la nuova normativa sulla trasparenza. Al contrario e per lo stesso motivo, gli stimoli per costruire progetti di sviluppo del tutto peculiari sono molto più numerosi. Mi riferisco a iniziative di filiera che tengano conto delle caratteristiche specifiche e proprie dell’una o dell’altra tipologia di aziende rappresentate. In questo senso, la varietà delle imprese iscritte alla Sezione costituisce un valore aggiunto: un moltiplicatore di possibilità. È il caso dei termalisti e del lavoro condotto nei mesi scorsi al loro fianco. Quello che ha visto protagonisti i termalisti è certamente un episodio di successo. Confindustria Trento ha recepito un’esigenza espressa fino ad allora senza esito dagli associati del settore e si è adoperata per darvi risposta, supportando le istanze del gruppo di fronte agli interlocutori delle istituzioni pubbliche. La struttura ha centrato l’obiettivo: ha infatti ottenuto che fossero formalizzate le

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39 speciale industrie varie

linee guida necessarie a favorire l’attività di tutti un’eccellenza diffusa, sia sul fronte dei servizi, che gli operatori del territorio. Ma c’è un altro risvolto - soprattutto a dire il vero - sul fronte della ricerca: che mi preme sottolineare: l’operazione ha conso- il lavoro condotto da alcuni tra i nostri associati è lidato il senso di identità e di appartenenza delle noto e stimato in tutta Europa. Penso ad esempio realtà associate a Confindustria Trento coinvolte. allo studio sugli effetti biologici dell’acqua delle Quelle che ancora non lo erano hanno avuto dal Terme di Comano. canto loro l’opportunità di sperimentare il valore del lavoro della nostra Associazione e hanno È anche questo, in fondo, un modo di fare incapito che era importante aderirvi. In tempi in novazione, in sintonia con il programma incui, a tutti i livelli, ci si interroga sul senso della dicato dal presidente di Confindustria Trento rappresentanza, il caso è esemplare: lo schema è Giulio Bonazzi. compreso quando è agito, interpretato, vivificato. È questa la via dell’innovazione adottata da un comparto della nostra Sezione. Altre imprese inLo spunto è chiaro: rinnovare lo spirito del- novano altrimenti, ricercando soluzioni in sintole origini, risalire alle ragioni della tradizione. nia con le peculiarità del settore: Autostrada del Meno “tradizionali” sono forse gli attori del- Brennero investe sulle rinnovabili, con un progetlo schema: stiamo parlando di industriali sui to di sviluppo per la realizzazione di centrali di produzione e distribuzione di idrogeno verde per generis... Le terme non sono aziende manifatturiere. Non l’autotrazione; Santoni Vetri investe sul design e lo sono i cinema e non lo sono le case di cura. sulle inedite potenzialità del vetro, studiando liEppure è possibile e giusto parlare, nel caso spe- nee originali di arredi da giardino eleganti e recifico, di industria del benessere. Tanto più nel sistenti; Bio Energia Fiemme indaga le possibilità terzo millennio, quando all’industria si chiede dell’utilizzo intensivo della biomassa. Altri lavoradi farsi pensante e intelligente, tanto più in un no sull’efficienza delle organizzazioni e dei procescontesto come quello trentino, caratterizzato da si per incrementare la competitività.

Il viaggio di Lisa Pathfinder Ha preso il via il 3 dicembre alle 5 del mattino (ora italiana) dalla base di lancio europea in Guyana francese la missione Lisa Pathfinder a bordo di un razzo Vega. La sonda, realizzata dall’Esa con il fondamentale contributo dell’Asi, in collaborazione con l’Istituto nazionale di fisica nucleare e l’Università di Trento, ha un compito ambizioso: aprire la strada alla costruzione di un vero e proprio osservatorio spaziale delle onde gravitazionali che dovrebbe essere pienamente compiuto entro il 2034 con il lancio della missione e-Lisa. Il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston ha evidenziato il ruolo italiano “a dimostrazione - ha spiegato - che il nostro paese in questo settore ha una tradizione riconosciuta, che continua a confermarsi lancio dopo lancio, missione dopo missione”. “Trento è il luogo dove si è realizzata una combinazione felice di competenze e di visione, dove si è dimostrata la qualità della ricerca italiana e la sua capacità di dare un contributo decisivo anche a un progetto internazionale come Lisa Pathfinder”: questo il commento di Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento. Il presidente di Confindustria Trento, Giulio Bonazzi, si è congratulato con l'Università di Trento e l’Asi per il ruolo di primo piano: "Dalla collaborazione tra industria e ricerca - ha detto - possono nascere grandi risultati come questo".

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41 speciale industrie varie

Ricerca, sviluppo e acqua termale Le proprietà benefiche delle acque termali di Comano interessano diversi tipi di patologie. Chi si reca presso lo stabilimento termale o l’hotel dispone di una serie di servizi aggiuntivi per la cura del paziente. di ALESSANDRO DE BERTOLINI

Giorgio Onorati

VENTI

medici specializzati lavorano con l’Azienda consorziale Terme di Comano. A questi si aggiungono un centinaio di dipendenti tra personale amministrativo e di servizio. Il legame con la ricerca scientifica è strettissimo. L’azienda ha costituito un proprio centro di ricerca, l’Istituto Gb Mattei, che lavora d’intesa con cliniche e facoltà universitarie al fine di comprendere meglio gli effetti benefici delle cure termali sui pazienti. “Siamo un centro di eccellenza a livello europeo – spiega il direttore delle Terme di Comano Giorgio Onorati – perché l’effetto curativo delle nostre acque si fonda su basi ed evidenze scientifiche. È dimostrato scientificamente che le cure termali di Comano hanno effetti benefici sulla salute e proprio questo, per noi, rappresenta il vero valore aggiunto ineguagliabile. Rispetto alla medicina pura, inoltre, che può presentare di caso in caso qualche controindicazione, l’acqua termale non può mai essere dannosa per l’organismo”. Con il

Cibio, Centre for intergrative biology dell’Università di Trento, l’equipe dell’Azienda di Comano sta lavorando a un progetto senza precedenti sullo studio della “componente microbiotica presente nell’acqua, ovvero sui microrganismi che vivono nelle acque termali delle sorgenti di Comano”. Questi, continua il direttore, “sembrano essere i principali responsabili degli effetti curativi sulla persona; comprenderne il funzionamento e le dinamiche di azione ci aiuta a utilizzare meglio le proprietà benefiche dell’acqua”. Il progetto di ricerca, ancora in corso, ha già ottenuto risposte interessantissime. “Siamo gli unici al mondo a muoverci in questa direzione”. L’Azienda consorziale Terme di Comano si trova a Ponte Arche, a trenta chilometri da Trento. Tradizionalmente rappresenta per il territorio il motore di turismo e di sviluppo: “Le Terme sono cresciute con il territorio e il territorio è cresciuto con loro”, dice Onorati. La compagine societaria è costituita dai cinque comuni di Comano Terme, Dorsino, Fiavé, San Lorenzo Dorsino e Stenico. Radicata sul territorio, l’azienda si compone dello stabilimento termale principale, di un hotel classe 4 stelle superior, di una linea di cosmesi e di un Parco termale secolare. Da diversi anni l’Azienda termale si è dotata del sistema di gestione ambientale Emas, impegnandosi ogni anno a raggiungere obiettivi di miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. Allo stabilimento termale ci si reca per i bagni nelle acque curative e per molte altre terapie che trovano beneficio nell’acqua di Comano. Presso l’hotel i clienti delle terme possono soggiornare con trattamenti esclusivi e servirsi delle acque termali direttamente nelle loro suite. Il Parco termale, uno spazio verde pubblico, fa da corredo al complesso curativo offrendo agli ospiti un luogo privi-

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42 speciale industrie varie

Parco termale di Comano

legiato di passeggio. I prodotti di cosmetica di alta qualità, infine, offrono una linea di cosmesi pura e una specifica per le dermatiti. Assieme a queste, le confezioni spray di acqua termale di Comano sono il prodotto più venduto. Le proprietà benefiche delle acque termali di Comano interessano diversi tipi di patologie: psoriasi, dermatiti, vasculopatie periferiche e patologie delle vie respiratore. Ma non si tratta solo di questo. Coloro che si recano allo stabilimento termale o che soggiornano nell’hotel dispongono di una serie di servizi aggiuntivi che si prendono cura del paziente in una “visione olistica” dell’individuo. “L’approccio alla cura è oggi cambiato”, spiega Onorati. “Nelle nostre strutture il cliente fa sempre una visita di controllo con i medici specialisti all’inizio della cura, durante la cura e alla fine della cura. Al termine del trattamento gli viene consegnata una lettera da rivolgere al medico curante con la descrizione delle terapie effettuate e un parere medico. Per questo, lavorano con noi medici dermatologi, pediatri, idrologi, otorinolaringoiatri, pneumologi, cardiologi, fisiatri e altri specialisti. Alle loro competenze abbiamo affiancato quelle di uno sportello infermieristico, un luogo dove il cliente ha modo di confrontarsi con personale infermieristico professionista per chiedere consigli o chiarimenti sulla cura termale. Per i nostri clienti, inoltre, abbiamo istituto 4 differenti scuole: la scuola della dermatite atopica, della psoriasi, del camminare e delle vasculopatie periferiche. Si tratta di cicli di lezioni che teniamo tutte le settimane sotto forma di incontri di circa un’ora e mezza, gratuiti per i nostri clienti, nei quali è possibile imparare a conoscere la malattia e le sue cause, i rimedi e le cure, i risvolti psicologici e il tipo di alimentazione consigliata. Infine, abbiamo da tempo istituito un servizio medico on-line: un medico professionista risponde per e-mail alle domande e ai dubbi dei nostri ospiti anche quando il trattamento è terminato”. Nella speciale graduatoria che classifica le stazioni termali per le loro caratteristiche, un po’ come accade per gli hotel con l’indice delle stelle, l’Azien-

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da di Comano è stata inserita nella categoria di accreditamento super. “Per noi – precisa Onorati – è un riconoscimento che ci appaga dell’impegno e dell’investimento che stiamo facendo sulla qualità del servizio offerto. Mantenere un livello di eccellenza significa essere un punto di attrazione. La maggior parte dei nostri clienti viene da fuori provincia ma volgiamo lo sguardo con determinazione anche verso la mobilità europea”. A questi servizi l’azienda termale è pronta ad affiancare un nuovo scenario per il futuro. “Abbiamo stretto un accordo di programma tra noi, la Provincia autonoma di Trento e i cinque comuni proprietari per la riqualificazione dell’intera stazione termale. Si tratta di un investimento di 24 milioni di euro, in buona parte finanziato dalla Provincia per il tramite dei Comuni”. È la prima volta che questo accade. In passato, infatti, era sempre l’azienda che reinvestiva i propri utili o che ricorreva alle risorse finanziarie classiche. “L’Azienda ha portato a compimento le opere minori del piano investimenti ed ora si entra nel vivo con la ristrutturazione dello stabilimento termale che prevede un investimento complessivo di 16 milioni di euro. Per importo lavori la strada obbligatoria era quella del bando europeo. È stata una grossa soddisfazione giungere qualche settimana fa con l’aggiudicazione della progettazione a uno studio trentino”. Il rilancio dell’azienda si inserisce in un momento favorevole. “Assieme alle altre stazioni termali del Trentino – conclude il direttore – stiamo costituendo un associazione delle Terme del Trentino: un ente rappresentativo del termalismo in Trentino che possa affrontare progettualità comuni”.


Di Lorenzo Chizzola


44 speciale industrie varie

Benefici per la salute (anche del territorio) Le proprietà curative delle acque termali di Levico e Vetriolo sono tra le chiavi dello sviluppo turistico della Valsugana. Presto un nuovo stabilimento.

CON UN

impegno iniziale di 100mila euro ciascuno, 40 imprenditori costituiscono nel 2007 la società per azioni Levico Terme. Sono tutti della Valsugana, in prevalenza dei comuni di Levico, Pergine e delle aree circostanti. Con forte senso di radicamento e di responsabilità sul territorio, si uniscono con il triplice scopo di promuovere il comparto termale di Levico Terme, costruire un campo da golf in località Barco e realizzare il collegamento Levico-Vetriolo con un nuovo impianto di risalita per rilanciare la stazione della vicina Panarotta. Il progetto complessivo è di ampio respiro e mira a favorire a tutto tondo lo sviluppo dell’intera area della Valsugana in ambito turistico. Il primo risultato concreto arriva subito, quando, l’anno successivo, Levico Terme Spa acquista il 100% delle quote di Levicofin Srl, la società che gestiva le locali terme di acqua curativa e il Grand

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Hotel Imperial. “Nel 2008 abbiamo acquistato la società – spiega Donatella Bommassar, presidente di Levico Terme Spa e socia proprietaria di Levicofin Srl – iniziando quest’avventura con grande entusiasmo e determinazione. Nelle nostre finalità, la volontà di creare un movimento importante di imprenditori che sapesse dimostrare di assumersi la responsabilità di investire sul territorio e che potesse interloquire con la parte politica, chiamando gli amministratori a confrontarsi con le esigenze locali e con le spinte del territorio”. Le acque termali di Levico e Vetriolo hanno una lunga tradizione. Le proprietà benefiche vengono scoperte nella seconda metà del 700 e i primi stabilimenti termali risalgono ai primi anni dell’800. Furono costruiti in montagna, oltre i 1.000 metri di altitudine, dove sgorgava la sorgente naturale di acque arsenicali-ferruginose nei pressi di


45 speciale industrie varie

Vetriolo. Poi, nel 1870, viene realizzato il primo acquedotto per convogliare le acque da monte verso valle vero il paese di Levico. Ha inizio qui la storia termale di Levico e dei suoi stabilimenti curativi. Dagli elementi contenuti nelle acque si ottengono importanti azioni biologiche benefiche sull’organismo: azione antibatterica, azione immunostimolante locale, azione trofica sulla cute e sulle mucose, azione detergente e azione antinfiammatoria. “Le nostre acque curative – continua la presidente – sono uniche in Italia e in Europa. Non servono solo per trattamenti di benessere ma hanno effetti di prevenzione su diverse malattie. Con i servizi che offriamo ai nostri ospiti usiamo la prevenzione come metodo di cura. Non si viene da noi solo perché si è ammalati ma perché non ci si vuole ammalare”. L’area termale di Levico è costituta dallo stabilimento principale nel cuore del paese, risultato di una recente ristrutturazione conclusasi nel 2013, e dal sito succursale di Vetriolo, in montagna nei pressi della sorgente. Nelle strutture lavora un’ottantina di persone tra collaboratori a tempo pieno e personale stagionale. Una parte importante dello staff è costituita da medici specializzati che operano d’intesa con un gruppo di lavoro impegnato nella ricerca. “Fin dall’inizio – sottolinea Donatella Bommassar – abbiamo costituito un comitato scientifico di specialisti che rappresenta le Terme

di Levico nel mondo accademico e negli ambienti legati alla medicina. I componenti si riuniscono periodicamente per discutere su come valorizzare al meglio le proprietà curative delle acque e su come potenziare i servizi che offriamo agli ospiti”. Il periodo di apertura delle terme va dal mese di aprile a fine ottobre. Sul comparto turistico levicense l’impatto del turismo termale è decisivo: nel periodo maggio-settembre 2014 oltre il 52% delle presenze è dipeso del termalismo (121mila su 230mila). Per ampliare l’offerta Levico Terme Spa è pronta a investire su un nuovo progetto di ampliamento delle strutture. “Abbiamo intenzione di costruire uno stabilimento che affianchi quello attuale. L’edificio sarà realizzato secondo criteri di sostenibilità e impatto zero. Non verrà costruito con nuovi ingombri verso l’alto, ma assecondando il profilo del terreno con sistemi e tecniche innovative per la diffusione della luce naturale e per la realizzazione delle opere sia interne sia esterne. Per raggiungere l’obbiettivo stiamo perfezionando un project financing con una richiesta di finanziamento alla Provincia autonoma di Trento. La proprietà delle Terme, infatti, è della Provincia e su questa proprietà noi esercitiamo una gestione privata”. La previsione della nuova struttura giunge in un momento favorevole allo sviluppo termale in Trentino. “Tra gli attori presenti sul territorio provinciale – spiega Bommassar – sta per essere sottoscritto un accordo per la costituzione di un’associazione delle terme trentine, che dovrebbe dare sostanza a un comparto unitario dei termalisti trentini: una strada da percorrere in cui noi crediamo molto”. Queste, dunque, le priorità per il futuro per Levico Terme Spa. Gli altri due progetti, lo sviluppo dell’area turistica della Panarotta e la realizzazione del campo da golf in località Barco, sono per il momento in attesa. “Questi sviluppi – conclude Bommassar – rimangono per ora nel cassetto, ma non è un cassetto chiuso”. (adb)

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Il nostro genio sta nella bottiglia.

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Vetri Speciali è l’unica azienda al mondo che produce vetro in 11 colori, oltre 3000 formati (fino a 54 lt.), in qualsiasi forma richiesta anche fuori da ogni standard.

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47 speciale industrie varie

Vetri (davvero) speciali In caso di successo di un'impresa nata quarant'anni fa per produrre bottiglie di pregio. Previste 250 nuove assunzioni.

"IL MADE

in Italy è il vero valore aggiunto della nostra produzione. La dimensione di una parte del nostro lavoro rimane artigianale e molti dei prodotti che realizziamo li facciamo solo noi in esclusiva mondiale”. Giorgio Mazzer, amministratore delegato di Vetri Speciali Spa, sottolinea i punti di forza dell’azienda trentina e il rapporto stretto con il territorio. “La testa della società è a Trento. Qui si trova il cuore pulsante dell’azienda e il mercato trentino continua a rappresentare una parte importante di ciò che facciamo”. Vetri Speciali Spa ha sede a Trento in via Manci negli spazi di palazzo Fugger Galasso. Leader mondiale nella produzione e commercializzazione di contenitori speciali in vetro per alimenti, fattura 135 milioni di euro e occupa complessivamente

550 dipendenti. Di questi, quasi 150 lavorano in Trentino suddivisi tra la sede dirigenziale di via Manci e lo stabilimento produttivo di Pergine. Gli altri sono impegnati presso gli stabilimenti di Ormelle in provincia di Treviso e San Vito al Tagliamento in provincia di Pordenone. A Pergine Valsugana troviamo il sito storico dell’azienda. Crebbe qui, dal 1974, la “fucina” che dette inizio alla produzione di bottiglie speciali, come il famoso “Vetro Antyco”, sinonimo di contenitori in vetro di grande pregio. Lo stabilimento di Ormelle produce bottiglie in vetri chiari utilizzando tecnologie sofisticate. La trasparenza del vetro consente la realizzazione di contenitori di ottima qualità, sino ad arrivare alle grandi misure come i “water gallons” e i “cilindri Canada”. L’area produttiva di

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48 rubrica

San Vito al Tagliamento è specializzata nella produzione di bottiglie a tenuta di pressione e grandi contenitori, con una capacità fino a 30 litri. “Produciamo oltre 6mila articoli differenti – precisa Mazzer – e lavoriamo con 11 colori diversi. La nostra produzione non si ferma mai. Lavoriamo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. Siamo specializzati nella realizzazione di figure e forme particolari e possiamo soddisfare ogni esigenza della committenza. Seguendo le richieste del cliente personalizziamo gli articoli e ne creiamo di nuovi mettendo a disposizione la nostra esperienza e professionalità”. Tutto si svolge internamente all’azienda. “Dalla progettazione dell’articolo alla produzione, seguiamo tutto noi. Il comparto ricerca e sviluppo lavora d’intesa con il nostro ufficio tecnico, che realizza oltre 1.800 disegni all’anno. Di questi, circa il 20% si traduce in prodotti finiti”. L’intero ciclo produttivo, come del resto la filosofia aziendale, è orientato alla sostenibilità d’impresa in una visione di green economy. “L’80% della materia prima che utilizziamo – continua l’amministratore delegato – proviene da rottame riciclato. Materiale che noi recuperiamo e che altrimenti andrebbe disperso”. Questo rappresenta per l’azienda una buona pratica nel segno del rispetto dell’ambiente ma anche un vantaggio in termini di costi. “Il materiale che recuperiamo è vetro già fuso, che, per essere riutilizzato, può essere lavorato in fonderia a 1.600 gradi. Altrimenti dovremmo lavorare a temperature più alte con maggior consumo di energia elettrica e gas metano”. Le bottiglie e i contenitori di Vetri Speciali Spa vengono venduti soprattutto ad aziende vinicole,

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che “ci impegnano per il 70% circa del fatturato”. Il resto è acquistato da marchi produttori di acqua minerale, birre e distillati. Una parte importante del giro d’affari fa riferimento al mercato domestico e, tra questi, “il Trentino rappresenta una base molto solida”. Ma una buona fetta di fatturato deriva dall’export. “La nostra corporate è fortemente internazionalizzata”, dice Mazzer. “Esportiamo in 47 paesi differenti”. Proprio la propensione all’export è tra i principali punti di forza dell’azienda. E l’elemento che ha consentito a Vetri Speciali di non avvertire il peso della crisi economica. “Certo, la crisi l’abbiamo sentita anche noi, ma solo in modo ‘marginale’. Ci siamo aperti a nuovi mercati e questo ci ha permesso di differenziare la nostra presenza. Ora stiamo assistendo a una leggera ripresa. I consumi stanno aumentando e ci stiamo orientando su nuovi mercati emergenti”. A dimostrazione della solidità dell’azienda, Mazzer conferma l’inizio dei lavori di costruzione di un nuovo sito produttivo, che dovrebbe entrare in produzione entro fine 2016. “Si tratta di un investimento di 40 milioni di euro che ci consentirà di aumentare la nostra produzione del 25%”. Nella zona ex Whirlpool di Spini di Gardolo, infatti, sono già iniziati i lavori per il nuovo stabilimento di Vetri Speciali, che dovrebbe portare “all’occupazione nel sito di 150 persone entro aprile 2017, per arrivare a 250 negli anni a seguire”. Il protocollo d’intesa con la Provincia autonoma di Trento tramite l’assessorato allo Sviluppo economico e al lavoro è stato firmato alcuni mesi fa, di concerto con Trentino Sviluppo e con le rappresentanze sindacali. (adb)


49 aziende

aziende

Un nuovo brand per il successo Lo storico stabilimento di Castelnuovo ha ripreso l'attività con la denominazione di Silvelox Europe Spa. Tra le priorità per il futuro, una joint venture con attori del mercato cinese.

"SONO

già iniziati i lavori per la realizzazione di 6 nuovi prodotti che contiamo di avere sul mercato nel 2016. Attualmente sono in fase di prototipazione. La produzione ordinaria, invece, è già ripartita da alcuni mesi e stiamo avendo ottimi riscontri da clienti e fornitori”. Lo stabilimento Silvelox di Castelnuovo ha ripreso a funzionare. Si esprime così Silvano Lamberti, al timone della nuova compagine societaria che ha appena rilevato l’attività. All’inizio del 2015 il fallimento di Silvelox, storico marchio trentino presente da oltre mezzo secolo nella produzione e commercializzazione di porte blindate e da garage, rischiava di lasciare un vuoto nel tessuto industriale della Valsugana. L’azienda occupava una novantina di dipendenti e rappresentava un’eccellenza nel settore. Poi, nella primavera scorsa si è fatta avanti la bresciana Seip, Società europea industriale porte Srl di Remedello. Guidata da Silvano Lamberti, l’azienda ha mostrato interesse per la Silvelox e subito sono state avviate le trattative tra le parti societarie, la Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo e le rappresentanze sindacali. Mentre era ancora in fase di liquidazione, Silvelox è stata rilevata nel quadro di un accordo che ha previsto la costituzione di una nuova società con sede nel sito di Castelnuovo, la sottoscrizione di un canone di affitto fra la neonata società e Trentino Sviluppo, proprietaria degli immobili, e la riassunzione di tutti i lavoratori con tempistiche differenziate. L’intesa ha messo d’accordo tutte le parti in causa e l’azienda ha potuto riavviare la produzione con la nuova denominazione di Silvelox Europe Spa. La maggior parte dei dipendenti ha già ripreso a lavorare. “Il protocollo sindacale – spiega Lamberti – è stato firmato con l’accordo di assunzione

di tutti gli 88 dipendenti nei prossimi 3 anni. Di questi, 52 sono già stati assunti”. Silvelox Europe Spa è stata costituita formalmente lo scorso 18 maggio. Il contratto di locazione con Trentino Sviluppo è stato siglato alcune settimane fa. “I primi contatti – continua Lamberti – sono stati presi nel mese di marzo. Poi, tutto si è svolto molto velocemente e con grande solerzia da parte degli attori coinvolti. La produzione si è fermata soltanto per un paio di mesi. E ora, grazie al lavoro del mio staff e di tutti i collaboratori, sia le perdite economiche sia il danno di immagine sono stati ampiamente ripianati”. Il consiglio di amministrazione di Silvelox Europe Spa è composto da Lamberti nel ruolo di presidente, Stefano Renzini come amministratore delegato e Renato Gianoncelli consigliere. “Siamo determinati a rilanciare l’azienda e abbiamo ottime prospettive di crescita. Alla Provincia autonoma Silvano Lamberti

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di Trento e alle rappresentanze sindacali siamo molto grati per il modo in cui hanno affrontato la situazione. E dobbiamo molto a Confindustria Trento, che, sin dall’inizio delle trattative, ci ha sostenuto in ogni passaggio”. Silvelox Europe è dunque il risultato della sinergia industriale e commerciale della vecchia Silvelox con la Seip. Il marchio bresciano Seip era specializzato nella produzione di porte metalliche di gamma medio – bassa. Silvelox, invece, era specializzata nella produzione di porte in legno di gamma medio – alta con un posizionamento leader sul mercato italiano in termini di estetica, sicurezza e qualità. “Abbiamo così unito la nostra esperienza nelle tecnologie e nella lavorazione del metallo – sottolinea Lamberti – con quelle del comparto del legno di Silvelox. Ci siamo riposi-

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zionati sul mercato e siamo pronti per offrire al cliente una gamma di prodotti innovativi sempre più completa. Prima dell’incorporazione di Silvelox, Seip era una realtà industriale molto forte e ben radicata sul mercato. Con una trentina di dipendenti, abbiamo affrontato la crisi economica con strategie di medio e lungo periodo registrando fatturati crescenti attestati su incrementi annui dell’8 – 10%. Ma ci mancava il brand giusto, un marchio importante, il nome di grido. In Silvelox l’abbiamo trovato”. Seip, inoltre, disponeva di una buona presenza sui alcuni mercati emergenti – come quello ungherese, romeno e marocchino – e di una filiale in Brasile, che ora diventa punto strategico per la commercializzazione dei nuovi prodotti Silvelox Europe Spa. “In questo senso – conclude il presidente – l’intera operazione si caratterizza come un esempio virtuoso di sinergia, sia industriale sia commerciale, che vede dall’unione di Seip e Silvelox la nascita di Silvelox Europe Spa. Lo stabilimento della Valsugana sta già lavorando di concerto con quello di Remedello in provincia di Brescia. Alcuni spazi produttivi qui in Trentino verranno utilizzati per produrre componenti destinati alla produzione dello stabilimento bresciano. Tra le priorità per il futuro, stiamo lavorando per il raggiungimento di una joint venture con attori del mercato cinese per un progetto che speriamo di portare a termine nel 2016”. (adb)


51 aziende

Nuova sede per Sovecar L’azienda si è di recente trasferita nella sede di Spini di Gardolo, inaugurando gli spazi dei grandi piazzali con una spettacolare Autogimkana e una festa per più di trecento persone.

2MILA

mq di coperto e 8mila di piazzale: sono le dimensioni della nuova sede del Gruppo Sovecar, azienda trentina che nel 2015 ha scelto di lasciare lo storico insediamento per un ampliamento necessario a sostenere il business più giovane dell’impresa. Con il marchio Italnolo, Sovecar si occupa infatti anche del noleggio a terzi di attrezzature, spazi e macchinari: attività che è andata ad affiancare, dal 1999, la storica vocazione alla vendita e all’assistenza - in sede o in loco - di carrelli elevatori, e il ramo avviato al principio degli anni Novanta sotto il cappello di “Climacenter” per l’installazione di impianti (riscaldamento e climatizzazione, solare termico, fotovoltaico, di cogenerazione…). “Gli spazi del vecchio stabilimento non bastavano più – spiega Marco Giglioli, che dell’azienda è titolare insieme al padre Enrico -. La nuova sede di Spini di Gardolo, a nord di Trento, ha grandi piazzali che rispondono alle richieste di tutte le realtà interessate all’impiego temporaneo delle nostre dotazioni”. L’occasione per l’inaugurazione del complesso è venuta nei giorni scorsi, quando l’azienda ha ospitato la prima edizione del Trofeo Sovecar di Autogimkana: una spettacolare gara automobilistica disputata da 33 vetture appositamente preparate. All’evento, animato da tutto lo staff impiegato presso il Gruppo, hanno preso parte più di trecento persone tra clienti, fornitori e amici. Nata nel 1982 per volontà di Enrico, l’azienda ha oggi 35 collaboratori e un fatturato annuo che sfiora i 5 milioni di euro. Sovecar presidia anche il territorio della Vallagarina con una filiale a Isera, dove pure esercita l’attività di noleggio, e gestisce un negozio in via Brennero con insegna Daikin, leader nella progettazione e installazione di impianti di riscaldamento e climatizzazione.

A La Sportiva il premio “internazionalizzazione” di Save the brand

A Milano si è celebrato nei giorni scorsi il made in Italy nei settori delle cosiddette “tre F”: Fashion, Food e Furniture. Tra 1.100 aziende con un fatturato compreso tra 30 e 300 milioni di euro, sono state selezionate 50 eccellenze che hanno saputo trasformare in crescita il valore del proprio marchio e distinguersi sul mercato per offerta, posizionamento, immagine e valore associato al brand. La Sportiva, azienda di Ziano di Fiemme, si è distinta tra le finaliste per la sua capacità di internazionalizzazione e di sviluppo del proprio business sui mercati esteri. Con un fatturato di 75 milioni di euro ed in crescita in doppia cifra sull’anno precedente, l’azienda guidata dalla Famiglia Delladio (nella foto Giulia Delladio) ha ottenuto eccellenti risultati anche grazie alle attività di export, dalle quali proviene l’82% del fatturato.

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innovazione

innovazione

Tedx Trento da tutto esaurito Al Teatro Sociale di Trento la terza edizione dell’evento organizzato per promuovere la circolazione di idee innovative. Tema dell’appuntamento “il coraggio di osare”.

SEDICI

protagonisti, sedici testimonianze, sedici delle idee li abbia spinti a uscire dagli schemi tracciati e dai sentieri già battuti per cercare sopunti di vista sul “coraggio di osare”. La terza edizione di TEDx Trento ha portato sul luzioni innovative, nuove tecnologie sostenibili, palco del Teatro Sociale del capoluogo gli inter- emozioni fuori dell’ordinario e la felicità, anche. venti di un gruppo di speaker e performer che Perché – come ha spiegato Mirta Alberti, curatrice nel quotidiano interpretano il senso più profondo dell’evento - il coraggio di osare è il “comune denominatore dell’evoluzione dell’uomo”. dell’appello contenuto nel titolo dell’evento. Davanti a una folla gremita – l’appuntamento ha Sul palco del Teatro si sono alternati The Fabulous registrato il tutto esaurito - uomini e donne, rap- Beard, Leonardo Frontani, Armin Holzer e Alespresentanti del mondo della ricerca, della scienza, sandro D’Emilia, Nicola Pugno e Roberto Battiston, dell’impresa e, dello sport, hanno condiviso nuovi Andrea Segrè, Daniela Scandurra, Mattia Malfatti, progetti, racconti di vita vissuta, modi non con- Daniele Fronza, Andrea Zanni, la Scuola di Circo venzionali di intendere il mondo e la vita, risul- Bolla di Sapone, il Coro a Bocca Chiusa e il Coro tati della ricerca, nuovi trend, nuove esperienze e di Voci Bianche della Scuola di Musica “I Miniconcetti d’avanguardia, per dire di come la forza polifonici” di Trento, Massimo Pizzato, Michelle

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Franke, Matteo Miceli, Fabrizio Renzi, Guido Marangoni, la Squadra Non Vedenti di Arrampicata Sportiva del Cus di Bologna, Giulio Michelon, Roberto Gretter Origami. I talks presentati all’evento sono visibili sulla piattaforma ted.com. TEDx Trento è la declinazione territoriale della formula dei TEDx: eventi locali, organizzati in maniera indipendente, che si propongono di ricreare un’esperienza simile a quella che si vive ad una Conferenza TED. TED, organizzazione no-profit, ha l’obiettivo di diffondere “idee che meritano di essere condivise”. Iniziato come semplice convegno in California nel 1984, TED è cresciuto nella sua “mission” attraverso molteplici iniziative. Nella Conferenza annuale TED i maggiori protagonisti internazionali del “pensare” e del “fare” sono invitati a condividere le loro idee in presentazioni di massimo 18 minuti. Le Conferenze TED hanno visto alternarsi sul palco personalità come Roger Ebert, Sheryl Sandberg, Bill Gates, Elizabeth Gilbert, Benoit Mandelbrot, Philippe Starck, Ngozi OkonjoIweala, Brian Greene, Isabel Allende e l’ex primo ministro inglese Gordon Brown.

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economia

economia

La risalita è iniziata Dal recente Rapporto del Centro Studi Confindustria “Scenari industriali” emerge un nuovo sentiero di crescita per l’industria manifatturiera italiana. di PRIMO BEE, Centro Studi Confindustria Trento

“È UN

nuovo cominciamento poggiato su buone fondamenta, anche se con risultati disomogenei tra i vari comparti e nonostante permangano profonde asimmetrie fra le varie aree geo-economiche del Paese”. Sono queste le parole che il direttore del Centro Studi Confindustria (Csc), Luca Paolazzi, ha usato per introdurre l’illustrazione del rapporto “Scenari Industriali” presentato lo scorso mese di novembre. Non si tratta di una falsa partenza, simile alle molte che hanno punteggiato la lunga crisi iniziata all’indomani del fallimento di Lehman Brothers. Le prospettive che emergono dai più recenti economic outlook, sono sostenute da condizioni internazionali favorevoli e da una politica di bilancio meno restrittiva e lasciano intravvedere un consolidamento e una progressiva diffusione del recupero che sembra destinata ad andare oltre una semplice ripresa congiunturale. Il rapporto evidenzia, infatti, come l’industria manifatturiera italiana, dalla seconda metà dello scorso anno, abbia cominciato a risalire la china, grazie anche al contributo di spinte esterne (basso prezzo del petrolio e delle altre materie prime, deprezzamento dell’euro, riduzione dei tassi) seppure con un passo ancora lento (+2,3% cumulato da settembre 2014 ad agosto 2015) e con una dinamica della crescita media del comparto che nasconde performance assai disomogenee tra i singoli settori: +70% nell’automotive, +15% nella farmaceutica, bevande, abbigliamento, macchinari e attrezzature, +10% nei mobili e -3/-4% nel legno, prodotti in metallo, pelletteria e calzature. Ciò nonostante i livelli di produzione dell’industria manifatturiera risultano ancora inferiori del 24,4% rispetto al picco pre-crisi, con riduzioni che vanno dal -4,3% nell’alimentare al -53,7% nel legno,

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con mobili, tessile e prodotti in metallo a -35% e con la sola farmaceutica che segna un consuntivo positivo (+8,9%). L’analisi del Csc ha anche evidenziato come la lunga fase recessiva abbia determinato, nel nostro Paese, un processo di deindustrializzazione caratterizzato da forti asimmetrie fra le singole regioni che sono riconducibile al mai superato divario tra Nord-Sud. Le produzioni manifatturiere, infatti, sono arretrate di più là dove il tessuto industriale aveva una trama più rada e di meno là dove era più compatto. La spiegazione sta nel diverso addensamento di competenze che consente di reagire in modo più o meno rapido ed efficace, cioè con adattabilità e resilienze assai disuguali. Nel rapporto viene evidenziato come la vocazione manifatturiera, stimata dal valore aggiunto pro-capite, sia caduta molto di più dove era già più bassa, ossia nelle province meridionali (con cali anche del 30%), rispetto alle regioni ove era più alta, cioè in quelle settentrionali (che hanno registrato perfino aumenti). Agli antipodi di questa distribuzione geografica troviamo Vicenza, con 9.681 euro per abitante (+0,3% nel 2007-2011) e Agrigento con 588 (-18,3%). Ciò da un lato può rappresentare una rassicurazione: sono stati espulsi i produttori più fragili e meno competitivi, mentre sono stati preservati quelli meglio attrezzati a competere e a generare la ripartenza manifatturiera. Dall’altro, aggrava la questione meridionale e fa diventare una sfida ancor più cogente e impegnativa l’obiettivo di riduzione del divario tra l’Italia settentrionale e quella meridionale. L’industria italiana, pur ridimensionata nella quantità, ha mantenuto nella qualità tre importanti indicatori di vitalità e di forza competitiva:


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l’alta propensione a innovare, seconda solo a quella delle imprese tedesche; l’elevato tasso di investimento (doppio di quelli tedesco e francese e in linea con quello Usa); la seconda posizione al Mondo per complessità di export (dietro, di nuovo, alla Germania). Questi elementi smentiscono molti luoghi comuni circa la fiacchezza degli spiriti imprenditoriali italiani e formano solide basi per far ripartire lo sviluppo. D’altra parte, se non fosse così, ossia se l’Italia non avesse dei vantaggi e delle competenze, non si spiegherebbe il suo essere ottava potenza industriale, con una quota sulla produzione mondiale (2,5%) che è un multiplo di quella demografica

(0,8%), a conferma della sua elevata vocazione manifatturiera. Gli economisti di via dell’Astronomia, a conclusione della loro analisi, ribadiscono la necessità e l’urgenza di una adeguata politica industriale, volta ad approntare una strategia coerente con una visione di lungo periodo sia nell’adottare le misure concrete per realizzarla. C’è bisogno di scelte politiche, anzitutto per rafforzare la R&S, ambito nel quale l’Italia rimane molto indietro, sebbene non tanto quanto i dati di spesa dicano. Ma anche per cavalcare l’onda di “Industria 4.0”, che può rivoluzionare i modi di produrre e può offrire alle imprese enormi margini per aumentare l’efficienza ed essere ancora più pronte a cogliere i mutamenti della domanda.

ITALIA OTTAVA POTENZA INDUSTRIALE

Paese produttore

Tasso % di crescita medio annuo della produzione manifatturiera (cambi e prezzi 2005)

Quota % sulla produzione manifatturiera mondiale (cambi e prezzi correnti)

Quota % sulla popolazione mondiale al 2014

2000

2007

2012

2014

2007-2012

2012-2014

8,3

14,3

28,3

32,8

9,4

7,1

18,9

1

Cina

2

Stati Uniti

24,5

17,7

14,2

14,1

-1,0

3,3

4,4

3

Giappone

16,0

9,5

8,7

6,2

-3,6

0,0

4,8

4

Germania

6,7

7,5

5,3

5,3

0,1

1,5

1,1

5

Corea del Sud

3,2

3,9

3,8

3,7

4,2

2,7

0,7

6

India

1,7

2,8

3,0

2,7

5,9

3,1

17,8

7

Brasile

2,0

2,6

3,0

2,6

0,6

-0,7

2,8

8

Italia

4,2

4,5

2,6

2,5

-5,3

-1,9

0,8

9

Francia

4,0

3,9

2,6

2,5

-2,7

-0,2

0,9

10 Russia

0,8

2,1

2,1

1,9

0,2

0,6

2,0

0,8

2,5

Mondo Paesi avanzati

72,4

60,0

46,3

43,7

-1,6

1,5

12,9

Area euro

21,0

23,1

15,4

15,1

-2,3

0,5

4,4

BRIC

12,8

21,8

36,3

40,1

7,5

5,7

41,5

Stima IHS per il 2014. Paesi ordinati in base alla quota % sulla produzione manifatturiera mondiale al 2014. Paesi avanzati: UE-15, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Giappone e Corea. Fonte: elaborazioni CSC su dati IHS e ONU.

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Giovani professionisti in rete Dalle class action alle pari opportunità nello sport: per cinque giorni la rassegna nazionale di Trento ha sostenuto il dibattito nazionale sui temi di più urgente attualità.

CINQUE

giornate, venti appuntamenti, oltre novanta ospiti, per centinaia e centinaia di contatti da tutta Italia: la quarta edizione del Festival delle Professioni, organizzata a Trento dall’Associazione Giovani Professionisti tra il 13 e il 17 ottobre, si conferma – unico nel suo genere - appuntamento di richiamo e di risonanza nazionale. I dati relativi alla partecipazione agli incontri tramite il web, grazie alla diretta streaming di tutti gli eventi disponibile al sito ilsole24ore.it, sfiorano il migliaio di contatti, con una netta crescita rispetto a quelli delle precedenti edizioni, a dire del valore delle questioni approfondite nel corso della rassegna anche e soprattutto nel dibattito sovraprovinciale. I temi selezionati per il confronto hanno sfiorato la più cogente attualità: è il caso, ad esempio, dell’affondo sulle class action, che ha coinvolto

L’incontro sulle nuove professioni del settore delle costruzioni

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professionisti impegnati sul fronte delle nuove urgenze emerse in concomitanza con il dieselgate, dell’ampio scambio animato intorno al tema del progresso delle innovazioni digitali nel nostro Paese, della riflessione sul rischio idrogeologico, in giorni in cui le condizioni atmosferiche avverse tornano a mettere a repentaglio la sicurezza della popolazione di zone d’Italia dalla particolare conformazione del suolo e del paesaggio, o ancora del punto sul commercio internazionale del farmaco, con particolare riguardo per l’industria indiana. La presenza a Trento del segretario generale di Indo-European Chamber of Small & Medium Enterprises John Martin Thomas ha paraltro consentito l’apertura di un dialogo inedito tra le realtà istituzionali ed economiche locali e il contesto delle piccole e medie imprese del Paese rappresentato, nell’ottica del consolidamento delle relazioni tra


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La presidente di Gipro Alessia Buratti all'apertura del Festival

I partecipanti all'incontro sulle smart city

gli operatori del settore produttivo interessato. Il Festival ha consentito un’accelerazione dei percorsi condotti da gruppi di lavoro impegnati da tempo nella costruzione di spunti necessari a supportare le strategie politiche delle classi dirigenti. Un caso per tutti: da Trento è partita, nel fine settimana, la sfida delle nuove professioni nel mondo dello sport, ma anche l’avvio di un’indagine conoscitiva preliminare alla presentazione del disegno di legge sulle pari opportunità nel settore. Da ultimo, il Festival ha proposto anche lo studio di temi inediti. Psicologi e psicoterapeuti hanno sondato, ad esempio, questioni dolorose sepolte nel tempo e nella memoria, sollevando la cortina del silenzio che ha impedito, nei decenni, una seria e onesta disamina sui traumi psicologici procurati ai reduci dalla guerra in trincea.

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education

education

La Buona Scuola... di Confindustria In occasione della Seconda giornata dell’Education, gli industriali hanno lanciato le 10 proposte sull’alternanza scuola-lavoro. Tra le buone pratiche segnalate anche sette progetti trentini. di MARIA CRISTINA POLETTO, Education, Confindustria Trento

IL 13 OTTOBRE

si è svolta a Roma all’Università Luiss, alla presenza del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, la seconda giornata dell’Education, organizzata da Confindustria per dibattere sulle nuove norme che collegano scuola e lavoro e per presentare le proprie dieci proposte elaborate al fine di contribuire a rendere sostenibile ed effettiva la riforma. La riforma della scuola (si tratta della legge 107/2015, ovvero della cosiddetta “Buona Scuola”) prevede infatti l’ingresso stabile dell’alternanza scuola-lavoro nel modello scolastico italiano, con il tanto atteso riconoscimento, sul piano culturale e legislativo, dell’insostituibile valenza formativa del lavoro. La legge rende obbligatorio un periodo di alternanza scuola-lavoro di almeno 400 ore nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali e di almeno 200 ore nei licei. È previsto che l’alternanza scuola-lavoro entri in vigore già durante quest’anno scolastico a partire dalle classi terze, mentre gli studenti di quarto e quinto anno proseguiranno i percorsi di alternanza già attivi prima dell’approvazione della riforma. L’introduzione dell’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro nell’ultimo triennio delle scuole secondarie superiori comporterà inevitabilmente alcune oggettive criticità per le scuole e per le imprese. La necessità di garantire a tutti gli studenti la possibilità di fruire di percorsi di alternanza, dovrà confrontarsi ad esempio con la corrispondenza tra la domanda di competenze delle aziende presenti sul territorio e gli indirizzi delle singole scuole e con la presenza di un numero sufficiente di imprese disponibili a ospitare gli allievi. Per facilitare l’attuazione della riforma, Confindustria ha elaborato dieci proposte chiave, elencate

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nel Vademecum sull’alternanza scuola-lavoro presentato nel corso dell’evento.   1) R iconoscere incentivi e sgravi fiscali per le imprese che ospitano studenti in alternanza scuola-lavoro.   2) I nserire la formazione sulla sicurezza nei programmi scolastici di tutte le scuole secondarie superiori.   3) I nquadrare i progetti di alternanza scuolalavoro nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa, tenendo conto delle differenze tra piccola e grande impresa.   4) P restare attenzione non solo alla fase di orientamento e di preparazione/progettazione del percorso di alternanza, ma anche alla sua realizzazione e alla restituzione dei risultati per dare significato all’esperienza, curando la motivazione degli studenti e responsabilizzando il tutor/referente della scuola.   5) A vviare una sperimentazione per individuare quali possano essere – a legislazione vigente – le tipologie di prova più adatte alla valutazione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro in sede di Esame di Stato.   6) A ttribuire alle organizzazioni di rappresentanza delle imprese il ruolo di regia locale organizzativa per il coordinamento, la co-progettazione e la pianificazione dei percorsi di alternanza prevedendo contestualmente una sufficiente copertura finanziaria.   7) A rticolare la seconda prova dell’esame di maturità sulla base di una tematica generale de-


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finita a livello centrale lasciando alle singole scuole la redazione di dettaglio.   8) I nserire la partecipazione dello studente a un percorso di alternanza scuola-lavoro tra le motivazioni valide ai fini dell’integrazione del punteggio attribuibile dal consiglio di classe in sede di maturità nel rispetto del massimale di 20 punti complessivi (art. 11 c. 4 Dpr 323/1998).   9) P revedere per le attività di alternanza effettuate all’interno del normale percorso curriculare che la prestazione del medico sia pagata da fondi dello Stato e delle Regioni sul modello di quanto previsto dalla normativa sugli stage rispetto alla posizione Inail. 10) D efinire uno status dello studente in alternanza scuola-lavoro che lo distingua dal lavoratore. Le Associazioni Territoriali e di Categoria di Confindustria lavorano peraltro già da molti anni con il sistema educativo, per progettare e realizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro. Numerose imprese, prime tra tutte quelle trentine, accolgono gli studenti per consentire loro di sviluppare competenze e di orientarsi e per facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Per vincere la grande sfida in corso, di un tale rinnovamento del modello educativo italiano non dovrà essere tralasciata pertanto la messa a sistema di modelli ed esperienze eccellenti già maturate, in modo che possano rappresentare un riferimento del nuovo corso. Con grande soddisfazione, si registrano ben sette progetti di Confindustria Trento tra le buone pratiche segnalate all’interno del citato Vademecum sull’alternanza scuola-lavoro. I progetti menzionati nel documento sono: “L’impresa a scuola” e “Tu Sei”, l’alternanza nel percorso di Diploma dell’Istruzione e Formazione Professionale, il Praticantato in alternanza nell’Alta Formazione Professionale - Its, ma anche i casi di successo sperimentati all’Istituto Tecnico Economico “A. Tambosi-Battisti” di Trento, all’Itet “Fontana” e Itt “G. Marconi” di Rovereto.

Tu Sei: presentata l’ottava edizione Si è svolta presso la sede dell’azienda G. A. Operations Spa di Mattarello la presentazione dell’ottava edizione del progetto “Tu sei”. Frutto di un protocollo di intesa tra Confindustria Trento e Provincia autonoma di Trento, forte del positivo riscontro dimostrato dalle numerose iniziative realizzate e premiate negli anni scorsi, “Tu sei” promuove la partnership tra scuole e aziende anche per l’anno scolastico e formativo 2015/2016. Cinquanta tra imprenditori, dirigenti e docenti hanno preso parte all’appuntamento, indetto per favorire il contatto diretto tra scuole e aziende in vista dell’elaborazione dei progetti prossimi a venire. Dei giorni scorsi è anche la notizia dell’assegnazione del premio Didattiva al progetto presentato nel corso della settima edizione del “Tu Sei” dall’Istituto comprensivo di Levico Terme e dall’azienda Adige Spa. Il riconoscimento è indetto dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e promosso da Confindustria per valorizzare i migliori progetti di collaborazione fra scuole e imprese. L’iniziativa è risultata, a livello nazionale, uno dei più interessanti esempi di collaborazione fra scuola e impresa ai fini dell’orientamento e dell’avvicinamento degli studenti al mondo del lavoro. Da sinistra: Gentili (Confindustria) Arighi (Adige Spa), Zecchini (Ic di Levico) e Rocca (Assolombarda)

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Al via i nuovi quarti anni Inaugurati i corsi di formazione per tecnico di cantiere edile e per tecnico riparatore di veicoli a motore del Centro di Formazione Professionale Enaip di Villazzano.

SI

sono svolte a fine settembre le tradizionali ce- un esame finale gli allievi otterranno gli attestati rimonie di apertura dei quarti anni dei corsi di previsti dalla normativa sulla sicurezza per poter tecnico di cantiere edile e di tecnico riparatore di operare in cantiere. veicoli a motore del Centro di Formazione Profes- Si è tenuta invece presso la sede della Margoni Auto Spa l’inaugurazione della tredicesima ediziosionale Enaip di Villazzano. Nel primo caso, in virtù della collaborazione con ne del IV anno di tecnico riparatore di veicoli a la Sezione autonoma dell’Edilizia di Confindu- motore della stessa scuola. I 19 allievi sono stati stria Trento, i 14 allievi della dodicesima edizio- accolti dal direttore Freo e dal coordinatore del ne del percorso sono stati accolti a Palazzo Stella, corso Dario Pedrotti, che hanno evidenziato il vaalla presenza di Stefano Tomasini, presidente di lore della metodologia di alternanza scuola-lavoro Centrofor, il Centro di formazione professiona- adottata. Anche nel caso di questo corso infatti le e prevenzione infortunistica dell’edilizia della la formazione che viene svolta a scuola trova imProvincia di Trento, e del direttore dell’Enaip di mediato riscontro nella formazione in azienda: Villazzano Diego Freo. Il programma del corso, un momento necessario a motivare gli allievi al che si chiuderà nei primi giorni di giugno 2016, raggiungimento degli obiettivi previsti. Pianificato impegnerà i ragazzi in oltre mille ore di formazio- dal Cfp Enaip di Villazzano in partenariato con le ne. Più della metà delle attività si svolgerà presso tre associazioni di categoria - Confindustria Trenle aule e i laboratori disponibili nei 2.400 mq di to, Artigiani e Unione Commercio e Turismo – il superfice coperta del nuovo padiglione edile del corso si vale della collaborazione di alcune tra Centro; 500 invece le ore di stage previste presso le aziende più significative del settore, che collale aziende partner di progetto. Il corso del IV anno borano attivamente nella formazione delle nuove di tecnico edile gode infatti anche del concreto generazioni. L’avvio del percorso presso la Conapporto delle imprese industriali edili: Edildre- cessionaria è stata l’occasione per presentare agli na di Drena, Inco di S.Cristoforo, Df Costruzioni, allievi anche la mission dell’azienda, che conta Mak Costruzioni e Nord Costruzioni di Lavis. Al cento collaboratori occupati nelle tre sedi di Trentermine dei corsi e a seguito del superamento di to, Rovereto e Arco.

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Daldoss illustra la legge urbanistica L'assessore provinciale ha incontrato gli imprenditori associati per illustrare i criteri del nuovo documento. Gli interventi di Misconel e Basso, presidente di Ance Trento e membro della Giunta esecutiva di Confindustria Trento. di GIOVANNI SBETTI, Ance Trento

L'ASSESSORE

all’urbanistica della Provincia autonoma di Trento Carlo Daldoss è recentemente intervenuto a Palazzo Stella accompagnato dai dirigenti del Dipartimento Urbanistica della Pat per illustrare alle imprese associate a Confindustria Trento l’architettura della nuova Legge urbanistica provinciale. “Una legge – ha detto Daldoss davanti a una quarantina imprenditori - imperniata sul risparmio dell’utilizzo di suolo, sulla riqualificazione dell’esistente, sulla responsabilità degli attori e sulla volontà di dare certezza sui procedimenti amministrativi e sui tempi degli stessi”. L’assessore ha parlato di norma “innovativa ed esemplare”: “L’attrattività del territorio – ha aggiunto - ha un valore in sé, e sarà il tema dei prossimi anni”. Giulio Misconel, presidente Ance Trento, ha precisato che la norma ha recepito molte delle proposte sottoposte dall’Associazione al tavolo di lavoro: “Il documento – ha spiegato – ha tante luci e qualche ombra: non è stata trovata ad esempio una soluzione definitiva per l’invenduto soggetto a vincolo di residenza ordinaria, inoltre ha creato qualche problema l’aspetto dell’incremento degli oneri sulle nuove edificazioni”. “Bene la Scia obbligatoria – ha aggiunto Andrea Basso, membro della Giunta Esecutiva di Confindustria Trento con delega all’urbanistica -, ma per gli adempimenti preventivi, penso ad esempio alle autorizzazioni di Dolomiti Reti, i tempi rimangono elevati”. Nel vivace dibattito seguito alla presentazione, sono stati trattati anche i temi dell’Imis sull’invenduto, dell’applicazione dei meccanismi agevolativi nel calcolo degli oneri per la realizzazione della prima abitazione, dell’innalzamento delle percentuali degli oneri di urbanizzazione. L’assessore ha garantito il mantenimento dell’aperto confronto anche nella fase di lavoro che vedrà la composizione del regolamento attuativo della Legge.

Ricordando… Gianni Lazzari

È scomparso nei giorni scorsi Gianni Lazzari, amministratore delegato Habitech, realtà in cui aveva fermamente creduto fin dalla nascita e che aveva contribuito in maniera decisiva a far crescere. Protagonista delle maggiori realtà di sviluppo e ricerca trentine, Lazzeri ha lasciato un segno indelebile per le sue idee di sviluppo lungimiranti e per la determinazione con cui le ha portate a compimento. Tra i numerosi contributi alla comunità scientifica, da annoverare la sua posizione come vicepresidente di Pervoice, società nata dalle ricerche sulle tecnologie del linguaggio sviluppate in Fbk. Per 15 anni ha diretto la Divisione Sistemi sensoriali interattivi del Centro per la Ricerca scientifica e tecnologica di Trento (Itc-Irst), dalle cui attività sono nate le iniziative imprenditoriali Gst, Eyeprosystem, Pervoice e Mpa Solutions. In precedenza era stato Vicedirettore dell’Irst (ora Fondazione Bruno Kessler).

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internazionalizzazione

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Assoservizi assicura nuovi finanziamenti Il primo posto nella graduatoria dei progetti candidati all'ultimo bando di Garanzia Giovani è una nuova soddisfazione per la società di servizi di Confindustria Trento. di NICOLÒ ANDREINI, Area Internazionalizzazione, Confindustria Trento

NEI

giorni scorsi sono stati pubblicati i risultati dell’ultimo bando di Garanzia Giovani – Piano per l’occupazione giovanile nell’ambito dei finanziamenti Fse, e il progetto International Trade for You-th presentato da Assoservizi è stato approvato ottenendo il punteggio più alto tra circa 70 progetti trentini. L’idea nasce da una forte correlazione tra il mondo economico-imprenditoriale e l’esperienza di Assoservizi in materia di progetti formativi mirati. Questo match fa sì che l’ipotesi progettuale collimi con le reali opportunità offerte dall’attuale contesto economico e occupazionale. In questo quadro si inserisce a pieno titolo il progetto International Trade for You-th, che nelle sue tre fasi di realizzazione (analisi dei profili occupazionali cercati dalle aziende, percorso formativo, tirocinio in contesto aziendale) vuol fornire alle imprese profili dapprima selezionati, poi formati e infine “testati” nella reale concretezza dell’attività. Il percorso formativo specifico, elaborato ad hoc dall’Area Internazionalizzazione di Assoservizi in collaborazione con docenti partner di primo livello, è seguito da un periodo di tirocinio mirato all’inserimento lavorativo dei giovani, che si svolgerà nell’area internazionale/commercio estero d’imprese associate che hanno aderito a quest’iniziativa. Per Assoservizi l’internazionalizzazione è fra le aree che hanno visto un maggiore sviluppo negli ultimi

Per informazioni: Area Internazionalizzazione, Confindustria Trento T 0461 360000 F 0461 390127 estero@confindustria.tn.it

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anni. Grazie a una costante analisi dei fabbisogni aziendali condotta sul territorio, Assoservizi riesce a intercettare e a rispondere alle esigenze delle imprese trentine proponendo progetti consulenziali e formativi tailor-made. Dal 2011 organizza e gestisce percorsi formativi di “Management per l’Internazionalizzazione d’Impresa”: nel quadriennio i percorsi si sono articolati in un totale di oltre 75 moduli formativi, in lingua italiana e inglese. Oggi, Assoservizi organizza corsi formativi e fornisce supporto e monitoraggio di finanziamenti. Solo nell’ultimo triennio 2013-2015, Assoservizi si è aggiudicata e ha gestito quattro importanti avvisi Fondimpresa, di cui due coinvolgono direttamente l’Area internazionale: l’avviso 5/2013, dal titolo “Nice: Network – Innovation – Change - Export”, con 1012 ore di formazione realizzata per 237 partecipanti effettivi di 35 aziende; l’avviso 4/2014 competitività, con titolo “I&i for smes’s”, con 798 ore di formazione divisa in 77 azioni formative nelle tematiche di internazionalizzazione, innovazione e lingue straniere a vantaggio di 27 aziende. Visti gli ottimi riscontri da parte delle aziende coinvolte, Assoservizi sta presentando un nuovo progetto sull’Avviso Fondimpresa 5/2015, che prevederà più di 1000 ore di formazione specialistica sulle tematiche legate all’internazionalizzazione, principalmente erogata in azienda a vantaggio di almeno 28 imprese. Per facilitare il business all’estero, l’area internazionalizzazione propone inoltre corsi di lingua tenuti da docenti madrelingua. Rispondendo alle esigenze manifestate dalle aziende, l’offerta formativa è sempre più ampia e da quest’anno comprende corsi serali e mattutini con approccio business in inglese, tedesco, francese, spagnolo, russo e giapponese, nei livelli base, intermedio e avanzato.


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Nuovo progetto per i mercati tedeschi Si concentra sull'area geografica di Germania, Austria e Svizzera la proposta di Export Manager in outsourcing avanzata per il 2016 da Trentino Export. di GIORGIO ZAGONEL, Trentino Export

ANCHE

se il 2015 si chiuderà con una inversio- del totale delle esportazione trentine nel 2014 (fonne di tendenza a livello economico rispetto agli te ISTAT) e un mercato di 97 milioni di potenziali anni precedenti, la domanda interna italiana ri- consumatori. Seppur rappresentando un quarto sulta ancora molto debole e per le aziende trenti- del totale dell’export provinciale, le opportunità ne guardare ai mercati esteri rimane ancora una in questa area per le aziende trentine sono ancora molteplici. La qualità e l’innovazione delle scelta imprescindibile. A tal fine Trentino Export, braccio operativo per produzioni trentine sono riconosciute e molto l’internazionalizzazione di Confindustria Trento, apprezzate. nella sua strategia di ampliamento dei servizi alle A tal proposito necessario è quindi avvalersi di proprie aziende associate per il 2016 proporrà il personale qualificato e specialistico di madre lingua tedesca. Ormai l’attività di supporto all’insuo nuovo progetto per i paesi di lingua tedesca. Germania, Austria e Svizzera costituiscono mer- ternazionalizzazione richiede una specificità e cati fortemente attrattivi per le piccole e medie personalizzazione che, accanto ai progetti di setimprese trentine che vogliono avviare rapporti tore, riesca a soddisfare in maniera più precisa e commerciali o aumentare il volume delle loro focalizzata la domanda delle imprese, con i loro esportazioni verso questi paesi. Per questo moti- interessi, le loro caratteristiche, le loro difficoltà. vo Trentino Export offre alle aziende interessate Trentino Export con questo progetto punta quindi ad aumentare le loro attività commerciali in que- a soddisfare le sempre maggiori e esigenze delle sti paesi target un affiancamento specialistico da piccole e medie imprese trentine. parte di un Temporary Manager di madrelingua L’obiettivo per il nuovo anno sarà, poi, quello di tedesca. I compiti di questo vero e proprio Ex- ampliare ulteriormente le proprie attività, punport Manager in outsourcing saranno la ricerca di tando a nuovi mercati: nei primi mesi del 2016 nuovi potenziali clienti, distributori e partnership saranno organizzati incontri di consulenza persocommerciali, nonché un affiancamento nella defi- nalizzati con focus su Iran, Australia e Stati Uniti nizione di una strategia di business development d’America. in questi mercati. Inoltre Trentino Export sarà in grado di offrire alle piccole e medie imprese trentine anche una assistenza nella pianificazione e realizzazione di attività promozionali e di marketing per aumentare la conoscenza del proprio brand in questi paesi target. L’affiancamento sarà specialistico e duraturo, nell’obiettivo di accompagnare le imprese in Trentino Export Soc. Coop. tutto il loro percorso di internazionalizzazione. T 0461 931011 I mercati di lingua tedesca, Germania, Austria e F 0461 933551 Svizzera, sono il primo sbocco dell’export provininfo@trentinoexport.it ciale, nonché nazionale, rappresentando il 25,6%

Per informazioni:

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family audit

family audit

Congedi parentali anche ad ore Fra le misure del Jobs act prevista la possibilità di fruire della cosiddetta astensione facoltativa anche su base oraria. Rimane in vigore la cosiddetta fruizione continuata.

SI

tratta per ora di una misura sperimentale per l’anno 2015, ma i genitori lavoratori dipendenti possono usufruire del congedo parentale, meglio noto come astensione facoltativa, anche su base oraria oltre alla “classica” fruizione continuata, o giornaliera. Questa modalità era, in realtà, già prevista dalla legge di stabilità 2013, ma in assenza di intervento della regolamentazione dei contratti collettivi era rimasta solo sulla carta. Oggi il Decreto Legislativo 80/2015 ha stabilito che il congedo a ore può essere fruito – in mancanza di previsioni collettive – “in misura pari alla metà dell’orario medio giornaliero”. Per congedo parentale, ricordiamo, si intende l’astensione facoltativa del lavoratore o della lavoratrice dipendente, riconosciuto per ogni bambino nei primi otto anni di vita, estesi a 12 anni per l’anno 2015. Il congedo spetta a entrambi i genitori, per un massimo di 11 mesi complessivi, durante i quali si ha diritto a percepire (per un massimo di sei mesi e in relazione all’età del bambino) un’indennità a carico dell’Inps pari al 30% della retribuzione. La legge 183/2010 (il cosiddetto Jobs act) aveva indicato la necessità di una ricognizione delle disposizioni in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità, allo scopo di valutarne una revisione che garantisse maggiore flessibilità dei relativi congedi, e favorisse le opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Per ora tutto ciò si è tradotto in una misura valida per il solo anno 2015 che consente ai genitori

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lavoratori di fruire di un congedo a ore di “mezza giornata”. Particolare attenzione va posta sulla possibilità di fruire del congedo orario in corrispondenza di altri istituti: la cumulabilità è infatti esclusa con permessi o riposi disciplinati dal Testo Unico sulla maternità, come per esempio i permessi orari per l’allattamento, così come non è compatibile con un altro congedo parentale, anche se ricono-

Il congedo spetta a entrambi i genitori, per un massimo di 11 mesi complessivi, durante i quali si ha diritto a percepire un’indennità pari al 30% della retribuzione. sciuto per un altro figlio. Il cumulo è invece ammesso con i permessi per l’assistenza ai familiari disabili previsti dalla legge 104/1992. In futuro, se la misura verrà confermata, la contrattazione collettiva potrà intervenire per definire diverse modalità di fruizione e prevedere altri criteri di cumulabilità rispetto a quelli descritti; infine ci si augura che l’Inps sia maggiormente in grado di garantire una gestione operativa delle domande più semplice, sia dal punto di vista dei genitori richiedenti, sia da quello delle aziende. (am)



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