Newsletter n. 6

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Supplemento a Noi Artigiani - n. 6 del 14 febbraio 2015 Anno XVI

INsIeme l’Impresa Newsletter settimanale di Confartigianato Imprese Rieti

SPLIT PAYMENT

A rischio la sopravvivenza delle imprese di costruzione Sottoscrivi anche tu la petizione promossa da ANAEPA Confartigianato Edilizia Il 1° gennaio scorso è entrato in vigore il meccanismo dello split payment: le Pubbliche Amministrazioni dovranno versare l’IVA relativa alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei loro confronti. La misura produce effetti gravissimi sulle imprese, incidendo sulla loro liquidità già fortemente pregiudicata dal fenomeno dei ritardati pagamenti della PA, mettendo a rischio la sopravvivenza delle imprese che operano nel settore dei lavori pubblici. In sintesi, le imprese non ricevono più Iva dalla PA, che la versa direttamente all’Erario, ma devono continuare a pagarla ai loro fornitori. Al posto della liquidità, le imprese avranno in cassa solo crediti Iva. La misura produrrà effetti negativi a cascata su tutta la filiera, innescando un circolo vizioso dalle conseguenze drammatiche su occupazione, investimenti e funzionamento dell’economia. Per contrastare questa misura, ANAEPA Confartigianato Edilizia insieme ad Ance, Cna e Alleanza delle Cooperative, ha promosso una petizione come segno tangibile della protesta forte e unitaria dell’intero settore, finalizzata a portare all’attenzione di Governo e Parlamento gli effetti dello split payment.

Perché le imprese rischiano di chiudere? • RIMBORSO CREDITI IVA Dovrebbe essere immediato, in Italia ci vogliono 2 anni e mezzo • PAGAMENTI PA Dovrebbero essere effettuati in 60 giorni, in Italia la PA paga in media con 6 mesi di ritardo • CREDITO Il settore delle costruzioni è vittima di un crollo dei finanziamenti concessi dalle banche (dal 2007 al 2013 complessivamente -70%) RISULTATO: per colpire un’azienda disonesta si ammazzano tutte quelle oneste che si vedono negata una liquidità vitale in un momento così difficile.

Visita il sito www.anaepa.it e firma anche tu la petizione per evitare che lo split payment faccia chiudere migliaia di imprese!

newsletter n. 6 - 14 febbraio 2015

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IMPRESE. Per chi lavora con la PA meno liquidità per 1,5 miliardi di euro La questione è apparentemente tecnica, tuttavia, l’effetto di una novità legislativa rischia di mettere a repentaglio la fragilissima tenuta finanziaria di moltissime imprese che lavorano prevalentemente con lo Stato e le Autonomie locali. Almeno fino alla metà del prossimo mese di maggio, i fornitori della Pubblica Amministrazione non potranno infatti disporre di 1,5 miliardi di euro di liquidità. Per quale ragione? A partire dallo scorso 1° gennaio, la legge di Stabilità ha introdotto una disposizione che prevede, nelle transazioni commerciali tra imprese private e PA, un nuovo regime fiscale noto con il termine “split payment”. In pratica, una volta terminata un’opera, una manutenzione, un servizio o una fornitura di beni a una Amministrazione Pubblica, l’impresa deve emettere la fattura con l’Iva. La novità è che l’Iva non dovrà essere incassata dall’imprenditore, bensì dovrà essere versata all’Erario dal committente pubblico. Pertanto, le imprese che lavorano prevalentemente con la PA non incasseranno più l’Iva e quindi avranno una minore disponibilità di liquidità. L’Iva incassata fino al mese scorso, comunque, non rimaneva nelle casse delle imprese, ma veniva versata allo Stato entro il mese o il trimestre successivo al pagamento della fattura. In buona sostanza, si trattava di una parNOI ARTIGIANI tita di giro. Tuttavia, questa Periodico di Confartigianato Imprese Rieti “sfasatura” tra Autorizzazione del Tribunale di Rieti l’incasso e il pan. 1 /2000 del 21 gennaio 2000 gamento consenDirezione, Redazione, Amministrazione tiva alle aziende Via Paolo Borsellino, 6 - 02100 RIETI di recuperare tel. 0746/491435 - 218131 - 251900 fax 0746/269344 l’Iva pagata e-mail info@confartigianatorieti.com sugli acquisti o www.confartigianatorieti.com prestazioni ricevute e di disporre con Editore Confartigianato Imprese Rieti continuità di una Direttore Responsabile discreta quantità Raffaella Fabi di risorse finanDirettore Editoriale ziarie per afMaurizio Aluffi frontare le Comitato di redazione Maurizio Aluffi, Stella Cimini,Clara Odorici esigenze di paProgettazione Grafica gamento più imClara Odorici mediate. Ora, questa possibilità

non è più permessa: perciò, le aziende si troveranno a credito di Iva (non potendo, come spiegato, recuperala sugli acquisti) e, almeno fino al prossimo 16 maggio, gli effetti di questa situazione saranno molto negativi. Solo a partire da questa data, infatti, il calendario fiscale consentirà alle aziende fornitrici di compensare i crediti Iva maturati con eventuali debiti fiscali verso l’Erario o con gli enti previdenziali/assicurativi (Irap, Irpef, Ires, Inps, Inail, ecc). Pertanto, fino al prossimo 16 maggio coloro che lavorano quasi esclusivamente con il settore pubblico si troveranno a corto di liquidità e, conseguentemente, con un flusso finanziario ridotto ai minimi termini. Pur sapendo che la novità fiscale introdotta con legge di Stabilità ha come obiettivo quello di contrastare l’evasione dell’Iva, in questi primi 5 mesi dell’anno non saranno poche le aziende che dovranno fare i salti mortali per avere a disposizione un po’ di liquidità. Se a ciò aggiungiamo che chi lavora con la Pubblica Amministrazione sconta dei ritardi di pagamento non riscontrabili in nessun altro Paese europeo, il risultato è drammatico. Lavorare per lo Stato non sempre è conveniente. Proprio per scoraggiare i ritardi nei pagamenti, dall’inizio di quest’anno c’è una grossa novità: le PA che impiegano troppo tempo per pagare i fornitori non potranno più assumere. Nel calcolo dei tempi medi di pagamento la legge ha stabilito che entrano in gioco anche gli importi delle fatture e non solo i giorni impiegati per onorare la scadenza. Ad esclusione degli enti del Servizio Sanitario Nazionale, coloro che sforeranno queste soglie non potranno procedere ad assunzioni di personale, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. L’Ufficio studi di Confartigianato Imprese Rieti, infine, segnala che l’importo pari a 1,5 miliardi di euro emerge dalla lettura della “Relazione tecnica” allegata alla legge di Stabilità 2015. Tenendo conto che nell’ultimo anno le transazioni commerciali delle imprese con la Pubblica Amministrazione ammontavano a circa 67 miliardi di euro e che l’aliquota Iva media applicata in queste operazioni è pari al 16 per cento circa, è stato così possibile quantificare la criticità finanziaria che le imprese dovranno affrontare nei primi 5 mesi di quest’anno.

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EdILIzIA, disoccupati e autonomi

Il trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia è compatibile con il lavoro autonomo Il disoccupato titolare del trattamento speciale per l’edilizia non vedrà annullarsi l’indennità se intraprende un’attività autonoma. I due importi, infatti, sono compatibili e cumulabili tra di loro nel rispetto dei limiti previsti dalla legge. A renderlo noto è l’INPS con il messaggio n. 501/2015 a seguito di alcuni quesiti giunti dalle strutture periferiche dell’Istituto che evidenziano l’assenza di una prassi in merito alla compatibilità dei trattamenti speciali edili di cui alla L. n. 223/1991 e n. 451/1994. Orientamento INPS - Già con la circolare n. 67/2011, l’INPS aveva costruito un criterio di compatibilità e cumulabilità dello svolgimento di lavoro autonomo con la percezione dell’indennità di mobilità basato sul presupposto che il legislatore non ha previsto, nella legge n. 223 del 1991, come causa di decadenza dall’indennità, lo svolgimento di lavoro autonomo; anzi, in questo caso, ha dato la possibilità all’interessato, in un’ottica di incentivazione, di richiedere la corresponsione anticipata dell’indennità in un'unica soluzione. Limiti di reddito - La compatibilità tra la percezione dell’indennità di mobilità e lo svolgimento di lavoro autonomo è applicabile esclusivamente se il reddito che deriva dallo svolgimento di quest’ultimo non supera il reddito minimo escluso da imposizione fiscale, reddito che garantisce il mantenimento dello status di disoccupato (pari a euro 4.800 per lavoro autonomo, euro 8.000 per attività di collaborazione coordinata e continuativa).

INPS. Retribuzione giornaliera minima 2015 Le retribuzioni dei lavoratori dipendenti nel 2015 hanno un minimale giornaliero di 47,68 euro e mensile di 501,89 euro. Questo lo stabilisce la circolare INPS n. 11 del 2015 relativa alla determinazione per il 2015 del limite massimo di retribuzione giornaliera e all’aggiornamento per il calcolo dei contributi. Oltre al limite minimo di retribuzione giornaliera, l’istituto previdenziale ha comunicato anche l‘aggiornamento degli altri valori per il calcolo di tutte le contribuzioni dovute in materia di previdenza ed assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti. è concesso un termine fino al 16 aprile 2015 per regolarizzare, senza alcun aggravio, i versamenti di gennaio 2015 qualora non sia stato rispettato tale minimale.

Chiarimento INPS - Detto quanto sopra è applicabile anche ai trattamenti speciali edili di cui alle L. n. 223/1991 e L. n. 451/1994, in quanto il legislatore non ha previsto come causa di decadenza lo svolgimento del lavoro autonomo, e anzi, sebbene nell’ambito di uno stanziamento finanziario, aveva riconosciuto la corresponsione anticipata del trattamento in un’unica soluzione per intraprendere lo svolgimento di attività autonoma. Pertanto, unitamente alla evoluzione normativa dettata per l’indennità di disoccupazione ASpI, in materia di compatibilità della stessa con lo svolgimento dell’attività lavorativa autonoma (art. 2, comma 17, della Legge n. 92 del 2012), l’INPS afferma che anche i trattamenti di disoccupazione edile in parola sono compatibili e cumulabili con lo svolgimento di lavoro autonomo, nel rispetto dei limiti sopra indicati.

FATTURA ELETTRONICA. Novità sulle modalità di fatturazione Il 6 giugno 2014 è entrato in vigore l’obbligo di emissione della fatturazione elettronica nei confronti di alcuni Enti della Pubblica Amministrazione (Ministeri, Agenzie Fiscali, Enti Nazionali di Previdenza ed Assistenza). A partire dal 31 marzo 2015 tale obbligo sarà esteso a tutte le Pubbliche Amministrazioni che non potranno più accettare le fatture cartacee. Oltre a questa estensione da marzo, si ricorda che, con la legge di Stabilità 2015, è stato introdotto un nuovo meccanismo denominato “SPLIT PAYMENT” che andrà ad incidere nella fatturazione elettronica: con lo “split payment” viene trasferito alla Pubblica Amministrazione l’obbligo del versamento dell’IVA relativa alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei suoi confronti. Quindi, dal 1° gennaio 2015, le fatture che verranno emesse nei confronti della P.A. dovranno essere emesse senza l’esposizione dell’Iva, con la dicitura “operazione art.17 c.6 DPR 633/72”. Sarà obbligo del ricevente (Pubblica Amministrazione) integrarla ed effettuare il versamento dell’Iva.

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Variazioni costi CARROzzERIA 2015 Con riferimento alle tariffe applicate da ciascuna azienda, liberamente fissate in relazione alle valutazioni dei costi aziendali e all’andamento di mercato, si comunicano, per ogni opportuno riferimento, gli incrementi dei costi rilevati da Confartigianato Autoriparazione nell’anno 2014. A tali variazioni ciascun imprenditore potrà fare riferimento per determinare i costi di manodopera della sua azienda, stabilita in base ai propri costi di gestione.

Costi di manodopera

La variazione della media dell’indice generale dei costi del lavoro per l’anno 2014 è stata mediamente pari al + 2 %.

Materiali di consumo

Dalle analisi eseguite al riguardo, è stato registrato un aumento medio del 5 %.

Smaltimento dei rifiuti

I maggiori oneri relativi alle gestione delle spese per lo smaltimento dei rifiuti risultano incrementati di un valore medio pari al 2,5 % sull’imponibile della fattura, con un massimo di 45,00 €.

Uso dime e strumenti diagnostici

I costi di uso dime sia di tipo tradizionale che minidime risultano mediamente invariati. Per quanto riguarda le spese imputabili all’utilizzo di attrezzature speciali, risulta un aumento dell’1,5 %.

Diagnosi

Per le operazioni di diagnosi vanno imputate 2 ore di manodopera.

INAIL. Sale il tasso sui premi dilazionati Così i versamenti rateali Scadenza pagamento

Coefficiente calcolo rata

16 Febbraio

1° rata (un quarto del premio dovuto senza maggiorazioni)

16 maggio (slitta al 18)

2° rata = 0,00329178

16 Giugno

Nuove Pat = pagamento 50% premi di autovalutazione

16 Agosto (slitta al 20)

3° rata = 0,00669452 (nuove Pat = 0,00225616)

16 Novembre

4° rata = 0,01009726 (nuove Pat = 0,00565890)

Costerà l’1,35% d’interessi il pagamento dilazionato in quattro rate del premio Inail dovuto dall’autoliquidazione 2014/2015. Lo comunica l’Inail che fornisce anche , i coefficienti per calcolare le singole rate di versamento, informa inoltre, di aver reso disponibili sul sito internet i servizi online per le operazioni di autoliquidazione. Interesse all’1,35% La possibilità di pagare in quattro rate trimestrali il premio Inail (cioè la somma della rata di regolazione e di quella di anticipo) è stata introdotta dalla legge n. 449/1997. Il tasso è stato fissato dal Ministero del Tesoro in misura pari all’1,35%; pertanto, l’Inail comunica i coefficienti da utilizzare per determinare le rate, diversi a seconda che la scadenza dell’autoliquidazione sia quella ordinaria al 16 febbraio o quella del 16 giugno per le Pat (posizioni assicurative territoriali) di nuova emissione.

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Lotta agli evasori, il Fisco avrà a disposizione i dati su conti e carte del 2013-2014 Tempi duri per gli evasori. Presto il fisco avrà a disposizione i dati finanziari sul 2013 e 2014 dei contribuenti. A fissare le date entro le quali banche e intermediari dovranno alimentare l’ “Archivio dei Rapporti” - cioè la grande banca dati utilizzata per fare gli incroci fiscali - è un provvedimento firmato dalla direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi. Entro il 28 febbraio dovranno essere comunicati i dati 2013, entro il 29 maggio quelli del 2014 e poi, dal 15 febbraio 2016, le informazioni dell’anno precedente. La superanagrafe del Fisco Di fatto la “super banca dati” con le informazioni dei rapporti finanziari dei contribuenti italiani entra a regime. Banche, Poste, Assicurazioni, Sim e tutti gli intermediari finanziari dovranno presto alimentarla con dati aggiornati. Nulla sfugge all’archivio, che però è blindato secondo regole di sicurezza e privacy: conti correnti, depositi, ma anche contratti derivati, fondi pensioni, ricariche telefoniche, carte di credito e acquisti di oro e preziosi. In particolare gli intermediari devono inviare il codice identificativo del rapporto, il saldo di inizio e fine anno, l’importo totale dei movimenti attivi e passivi dell’anno. E il fisco utilizza questi dati per creare “liste selettive” di contribuenti sui quali accendere un faro, ma anche per effettuare con maggiore velocità i controlli fiscali risalendo alle “posizioni” finanziarie per i singoli contribuenti. Il provvedimento del direttore dell’Agenzia, Rossella Orlandi, scioglie alcuni nodi. Stabilisce le modalità per la comunicazioni, fissa le date e anche come comportarsi in casi di fusioni o scissioni di società finanziarie. Al momento, infatti, le comunicazioni - mensili e annuali - viaggiano su un doppio binario: mensilmente tramite Entratel e Fisconline, annualmente tramite Sid (il nuovo Sistema di interscambio dati). Dal 2016 tutto viaggerà tramite Sid.

Le nuove regole Il provvedimento specifica inoltre che, con il nuovo sistema, le segnalazioni mensili conterranno anche il codice univoco del rapporto oltre alle informazioni del tipo e natura e dei soggetti collegati. È stato poi elaborato il calendario degli invii, confermando i termini per le informazioni mensili, ma prevedendo che, per i dati annuali, gli operatori hanno tempo fino al prossimo 28 febbraio per l’invio di quelli relativi al 2013 e fino al 29 maggio 2015 per quelli relativi al 2014. A regime, la comunicazione andrà effettuata, tramite il Sid e un unico tracciato, entro il 15 febbraio dell’anno successivo a quello cui si riferiscono le informazioni. Sono inoltre state stabilite le regole da osservare in caso di operazioni straordinarie, scissioni totali e cessioni del ramo finanziario o di azienda; cessazione attività senza confluenza in un altro operatore finanziario; procedure concorsuali o di liquidazione volontaria. Rimarranno invece fuori dagli obblighi di segnalazione le cosiddette “casse peota”, per la loro minima rilevanza finanziaria, a seguito della cancellazione da parte della Banca d’Italia dall’elenco generale degli intermediari finanziari.

FoRMAzIoNe obblIGAtoRIA CARRellIStI, MUlettIStI e tRANS-PAllet: -1 MeSe AllA SCADeNzA La norma transitoria dell’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, relativo all’utilizzo di attrezzature di lavoro, prevede che i lavoratori già incaricati del loro uso debbano effettuare i previsti corsi entro 24 mesi dall’entrata in vigore dell’Accordo stesso. Ricordiamo che l’Accordo è entrato in vigore il 12/03/2013, 12 mesi dopo la sua pubblicazione sulla G.U. (12/03/2012). Quindi, come ormai noto, i lavoratori che di fatto erano già addetti all’uso delle definite attrezzature alla data del 12 marzo 2013 devono necessariamente essere formati entro il 12 marzo 2015. Per i lavoratori di nuovo incarico quali Addetti all’utilizzo di Attrezzature, appare evidente che essi dovranno effettuare i corsi e superare le verifiche prima di essere adibiti alla mansione stessa. Ricordiamo infine come la Circolare del Ministero del Lavoro dell’11/03/2013 abbia definito la necessità formativa anche in caso di utilizzo saltuario o occasionale. Rimangono valide le possibilità del riconoscimento della formazione pregressa secondo le indicazioni contenute nell’Accordo del 22 febbraio 2012. Per quanto riguarda l’autotrasporto, ricordiamo che anche chi usa i trans-pallet deve essere formato prima del loro utilizzo, la sanzioni sono molto pesanti. Info: Ufficio Formazione di Confartigianato Imprese Rieti, tel. 0746 491435. Confartigianato Imprese Rieti INSIEME L’IMPRESA - newsletter n. 6 - 14 febbraio 2015

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Confartigianato porta a Expo 2015 i record dell’artigianato italiano L’Italia è al primo posto in Europa per la quota più alta di occupati in micro e piccole aziende manifatturiere con meno di 20 addetti: 1.503.515, pari al 22,8% del totale Ue. Con questi numeri superiamo di gran lunga la Germania, che conta su 1.062.987 addetti, e la Francia con 624.868 addetti. Una leadership che ha per protagoniste 326.226 imprese artigiane con 974.987 addetti che producono l’eccellenza manifatturiera made in Italy. Dai capi d’abbigliamento, frutto del lavoro di 20.160 aziende con 78.384 addetti, ai prodotti in metallo, realizzati da 47.963 imprese con 189.945 addetti, dalle prelibatezze alimentari, prodotte da 38.779 aziende con 156.293 addetti, fino ai prodotti in legno realizzati da 25.626 imprese con 68.475 occupati. L’artigianato è il “cuore” della tradizione manifatturiera italiana ma è anche motore di innovazione tecnologica. Secondo le rilevazioni di Confartigianato, le imprese artigiane impegnate nei settori più evoluti danno lavoro a 68.285 persone. In particolare, le aziende che si concentrano nell’Information&Communication Technology sono 19.116. Più in generale, il 32,3% delle imprese fino a 9 addetti

punta tutto sull’innovazione per mantenere il livello competitivo sul mercato interno e all’estero. Una percentuale che sale al 42,8% per le micro imprese manifatturiere. Nel dettaglio, il 24,8% delle imprese ha introdotto innovazioni di prodotto e il 21,1% ha effettuato innovazioni di processo. I risultati di questo impegno si vedono proprio sui mercati internazionali dove le piccole imprese tengono alta la bandiera del made in Italy: nel 2014, infatti, dal nostro Paese sono volati nel mondo i prodotti realizzati da 243.218 piccole imprese per un valore di 75,4 miliardi di euro, con un aumento del 3,3% (pari a 2,4 miliardi in più) rispetto al 2013, percentuale doppia in confronto al trend complessivo del nostro export manifatturiero che lo scorso anno si è attestato a 282,5 miliardi con una crescita dell’1,7%. IL MADE IN ITALY di Confartigianato ad EXPO2015. Anche la nostra Associazione sarà presente a Milano con sei mesi di eventi, mostre, incontri e percorsi tematici con protagonista l’eccellenza nei settori food, moda, design, arte e meccanica. È l’Italian Makers Village, il Fuori Expo di Confartigianato che sorgerà a Milano in via Tortona 32. Info su www.italianmakersvillage.it.

ANAP: le convenzioni rinnovate per il 2015 A Gennaio 2015 è stato siglato il rinnovo delle convenzioni tra ANAP e: AMPLIFON: Controllo gratuito dell’udito anche a domicilio. Prova per un mese di qualsiasi tipo di apparecchio acustico. Sconto speciale fino al 10% riservato ai soci ANAP . SALMOIRAGHI & VIGANÒ’: Con l’acquisto di occhiali da vista completi di lenti sconto del 30%, per gli occhiali da sole sconto pari al 20%, lenti a contatto e liquidi sconto del 10%. ACI-AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA: Acquisto della tessera ACI a prezzi vantaggiosi a ACI SISTEMA € 59,00 invece di € 79.00 a ACI GOLD €79,00 invece di € 99,00 EUROPCAR Riduzioni del prezzo per il noleggio di autoveicoli pari all’8% sui noleggi giornalieri, weekend e settimanali, del 5% sui noleggi mensili e del ben 15 % sul prodotto ALL IN. TAMOIL Grazie alla carta carburante “My Card Tamoil Family” si può usufruire di convenienti sconti sull’acquisto di benzina, gasolio e lubrificanti.

HERTZ Offre la possibilità di noleggiare a partire da una durata minima di 24 ore autovetture e veicoli a tariffe vantaggiose. Inoltre sarà possibile acquistare le auto usate usufruendo di uno sconto di 600 euro con passaggio di proprietà, tagliando e sostituzione gomme compresi nel prezzo. STANNAH Azienda leader nel campo dei montascale a poltroncina offre un servizio personalizzato e condizioni di acquisto favorevoli. POLIZZA RICOVERO OSPEDALIERO In caso di ricovero per infortunio o malattia, si ha diritto ad un’ indennità giornaliera di €15,00 a partire dal 6° fino al 15° giorno, e di €25,00 dal 16° al 30° giorno. Inoltre la polizza prevede per tutti gli iscritti un indennizzo in caso di infortunio a seguito di circolazione di autoveicoli di € 5,200,00 per la morte e di € 7,800,00 per invalidità permanente.

Per maggiori informazioni: ANAP Confartigianato Rieti, tel. 0746 481092

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Soccorso stradale e custodia veicoli fissate le tariffe per il 2015

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