IL GEOMETRA - N. 03 2012

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Il geometra

Editoriale Organo del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e del Collegio dei Geometri della Valle d’Aosta Direttore responsabile ILARIO TESIO Consigliere responsabile LUCIANO SIMONATO Redazione e impaginazione MICHELA OBERTO Direzione, Redazione, Amministrazione, Pubblicità: Via Toselli 1 - 10129 Torino Tel. 011537756 - fax 011533285 e-mail segreteria@collegiogeometri. to.it Hanno collaborato a questo numero: LORENZO DESTEFANIS, STUDIO OSELLA DOTTORI COMMERCIALISTI Stampa e fotolito: Tipografia Melli - Borgone di Susa Tel. 011.96.46.367 Reg. Trib. Torino n. 297 del 23 luglio 1948 Pubblicazione mensile con pubblicità inferiore al 50% Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizi, lasciando agli stessi la responsabilità dei loro scritti. Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

In questo numero riportiamo la cronaca dell’Assemblea annuale, che invito a leggere perché riporta tutto il resoconto in sintesi dell’anno trascorso per il nostro Collegio. Ma su un altro argomento vorrei porre l’attenzione: la presentazione dell’Organismo di Mediazione presso il nostro Collegio, avvenuta con la registrazione del Ministero della Giustizia al n. 815, di cui potrete leggere i dettagli alla pagina 7 e seguenti. Il Collegio ha voluto istituire un Organismo di Mediazione sostanzialmente nell’ottica di individuare nuove occasioni di lavoro per i professionisti iscritti all’Albo, che avranno la possibilità di esercitare l’attività di mediatori presso l’Organismo della propria Categoria: circa 200 Geometri hanno frequentato il corso propedeutico all’attività di mediatore presso il Collegio, ai quali si aggiungono i numerosi che l’avranno probabilmente frequentato presso altri centri. Questi professionisti, dopo aver presentato domanda di iscrizione all’Organismo, avranno dunque la possibilità di assumere incarichi di mediazione tramite appunto il proprio Collegio di appartenenza. Pur avendo frequentato il corso, la capacità di essere un buon mediatore, che si traduce nel successo della mediazione con esito positivo, si raggiungerà solo con una buona esperienza, che gli attuali 24 geometri iscritti al nostro Organismo probabilmente non hanno ancora e che dovranno conseguire con il tirocinio, peraltro obbligatorio, assistendo altri Mediatori già esperti. Rimane da accertare se la Mediazione avrà successo presso i cittadini e se vi ricorreranno in molti. Sicuramente il principio di accelerare e snellire le procedure giudiziarie che ha ispirato il nuovo istituto della Mediazione è valido e prima o poi, evidenzierà i suoi aspetti positivi sulla collettività. Il Collegio intende avviare a breve una campagna pubblicitaria per diffondere l’attività dell’Organismo, sottolineando gli aspetti positivi di affidarsi a mediatori professionisti geometri, qualificati in materia di Conciliazione e particolarmente esperti e competenti nelle materie in cui la mediazione è obbligatoria. Nel contempo, invitiamo fin d’ora i professionisti ad inserire nei contratti e scritture private la previsione che le parti ricorrano, in caso di contenzioso, all’Organismo di Mediazione presso il nostro Collegio, ai sensi del D.Lgs. 28/2010. Ilario Tesio


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Sommario

Editoriale pag.

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Organismo di Mediazione presso il Collegio dei Geometri di Torino e Provincia

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Riduzione dei fluorurati ad effetto serra

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Regione Piemonte. Procedura informatizzata per l’adesione all’autorizzazione di carattere generale alle emissioni in atmosfera degli impianti di climatizzazione

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Città di Torino. Nuove disposizioni sulla produzione di energia da fonti rinnovabili

pag. 14

Raccolta delle disposizioni normative nazionali e regionali in materia di Governo del Territorio

pag. 15

Sentenze in breve per la professione

pag. 17

DURC: circolari ministeriali

pag. 20

Argomenti legislativi Il Decreto “Semplificazioni fiscali” dopo la conversione in legge

Organismo di Mediazione presso il Collegio Geometri, pag. 7

FIG Working Week 2012, pag. 25

Studio Osella Dottori Commercialisti

Professione

Cassa di Previdenza Informativa previdenziale

pag. 22

Consiglio Nazionale Assemblea annuale degli Iscritti pag. 27

FIG Working Week 2012

pag. 25

Atti del Collegio Assemblea degli Iscritti all’Albo del 19 aprile 2012

pag. 27

Convegni Convegni in breve

pag. 42

Cultura La bealera di Rivoli

Lorenzo Destefanis

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Argomenti legislativi

Il Decreto “Semplificazioni fiscali” dopo la conversione in legge a cura dello Studio Osella Dottori Commercialisti

ELENCHI CLIENTI - FORNITORI

Sono confermate le modifiche apportate alla disciplina degli elenchi clienti - fornitori, a seguito delle quali, a decorrere dal 2012, l’obbligo di comunicazione per le operazioni rilevanti ai fini IVA: - per le quali è previsto l’obbligo di emissione della fattura, prescinde dal relativo ammontare (pari o superiore a € 3.000 ovvero inferiore); dovrà essere chiarito, con riguardo a tali operazioni, se dovranno essere comunicate le“singole” fatture ovvero l’importo complessivo di tutte le operazioni intervenute con uno specifico cliente / fornitore; - per le quali non è previsto l’obbligo di emissione della fattura, soltanto se di ammontare pari o superiore a € 3.600 (al lordo dell’IVA).

COMPENSAZIONE CREDITO IVA

È confermata la riduzione da € 10.000 ad € 5.000 del limite, riferito al credito IVA annuale o trimestrale al cui superamento il relativo utilizzo in compensazione c.d. “orizzontale” nel mod. F24 può essere effettuato dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale o dell’istanza trimestrale. È altresì confermato l’obbligo di utilizzare esclusivamente i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline) per la compensazione del credito IVA annuale / trimestrale per importi superiori a € 5.000.

Riferimenti • D.L. n. 16/2012 convertito nella Legge n. 44/2012 Con la pubblicazione sul S.O. n. 85/L alla G.U. 28.4.2012, n. 99 è entrata in vigore, a decorrere dal 29.4.2012 (giorno successivo alla pubblicazione sulla G.U.), la Legge 26.4.2012, n. 44 di conversione del DL n. 16/2012, c.d. Decreto “Semplificazioni fiscali” Di seguito si propone l’analisi sintetica di alcune delle principali disposizioni sostanzialmente confermate e delle novità introdotte in sede di conversione di legge DILAZIONE PAGAMENTO SOMME ISCRITTE A RUOLO

È confermata l’abrogazione del comma 7 dell’art. 3-bis, D.Lgs. n. 462/97 e pertanto, in caso di decadenza dal beneficio della dilazione per le somme dovute a seguito di comunicazione di irregolarità, è ammessa la possibilità di accedere alla rateazione delle somme dovute a seguito del ricevimento della cartella di pagamento. In precedenza tale possibilità era preclusa. È altresì confermata la modifica dell’art. 19, DPR n. 602/73 che disciplina la dilazione di pagamento in presenza di una situazione di obiettiva e temporanea difficoltà, ai sensi della quale, deriva: - la possibilità, per il debitore, di richiedere rate di ammontare crescente per ciascun anno, in luogo delle rate

costanti, non soltanto nell’ipotesi di peggioramento dell’obiettiva situazione di temporanea difficoltà ex comma 1-bis del citato art. 19, ma anche in tutti i casi di rateazione ex comma 1, quindi anche in sede di prima richiesta di dilazione; - l’iscrizione dell’ipoteca, da parte dell’Agente della riscossione, sugli immobili del debitore, soltanto in caso di mancato accoglimento della richiesta di rateazione o di decadenza dalla stessa. In ogni caso sono fatte salve le ipoteche già iscritte alla data di concessione della rateazione; - la decadenza dalla rateazione soltanto in caso di mancato pagamento di 2 rate consecutive e non più in caso di mancato pagamento della prima rata ovvero di 2 rate successive alla prima, anche non consecutive. Le rateazioni dei ruoli a rata costante già concesse al 2.3.2012 (data di entrata in vigore del DL il geometra n. 3/12

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Argomenti legislativi n.16/2012) non sono modificabili, salvo che sussistano le condizioni ex comma 1- bis del citato art. 19, ossia il peggioramento della situazione di temporanea difficoltà e l’ottenimento della proroga della rateazione. In tale ultima ipotesi è possibile passare dalla dilazione a rata costante ad una a rata crescente.

TARDIVA COMUNICAZIONE PER BENEFICI FISCALI/REGIMI OPZIONALI

È confermato che la fruizione di benefici fiscali o l’accesso a regimi fiscali opzionali, subordinata all’obbligo di preventiva comunicazione ovvero ad altri adempimenti di natura formale (ad esempio, opzione per il regime ex Legge n. 398/91 per le associazioni senza fini di lucro, opzione per il regime di trasparenza ex artt. 115 e 116, TUIR), è riconosciuta anche qualora tali obblighi non siano tempestivamente eseguiti, a condizione che la violazione non sia stata constatata o non siano iniziati accessi, ispezioni o verifiche o altra attività amministrativa di cui il contribuente abbia avuto conoscenza. A tal fine è comunque necessario che l’interessato: • abbia i requisiti sostanziali richiesti dalla norma; • effettui la comunicazione o l’adempimento richiesto entro il termine di presentazione “della prima dichiarazione utile”; • effettui “contestualmente” il versamento della sanzione ex art. 11, comma 1, D.Lgs. n. 471/97 nella misura minima prevista (ossia, € 258), con il mod. F24, senza possibilità di compensare quanto dovuto con eventuali crediti disponibili.

CREDITI TRIBUTARI DI IMPORTO NON SUPERIORE A € 30

È confermato che dall’1.7.2012 i crediti relativi ai tributi erariali, regio-

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nali e locali di importo non superiore a € 30, comprensivo di sanzioni ed interessi, non possono essere oggetto di accertamento, iscrizione a ruolo e riscossione. Il citato limite è riferito a ciascun credito e per ogni periodo d’imposta. La disposizione in esame non è comunque applicabile se il credito deriva dalla ripetuta violazione degli obblighi di versamento relativi al medesimo tributo.

DOMICILIO FISCALE

È confermata la nuova formulazione dell’art. 58, comma 4, DPR n. 600/73, in base alla quale l’indicazione del domicilio fiscale negli atti, contratti, denunzie e dichiarazioni presentati agli Uffici finanziari deve essere riportata soltanto se espressamente richiesta. La previgente formulazione normativa prevedeva l’indicazione della stessa “in tutti gli atti”. È inoltre confermata la soppressione della disposizione ex art. 60, comma 3 del citato Decreto secondo la quale la notificazione degli atti al contribuente è validamente eseguita nel Comune del domicilio fiscale risultante dall’ultima dichiarazione annuale.

RIMBORSO IRAP ANNI PREGRESSI RELATIVA AL COSTO DEL LAVORO

È confermato che, considerando le novità introdotte in materia di IRAP a decorrere dal 2012 ad opera del DL n. 201/2011, Decreto c.d. “Salva Italia”, ed in particolare: - la deduzione integrale dell’IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato; - l’abrogazione della deduzione forfetaria del 10% dell’IRAP con riferimento alle spese per il personale dipendente ed assimilato, con il mantenimento della stessa soltanto in presenza di interessi passivi; sarà possibile richiedere il rimborso dell’IRAP relativa ai periodi d’im-

posta precedenti a quello in corso al 31.12.2012 (in generale 2011 e precedenti) per i quali al 2.3.2012 è ancora pendente il termine ex art. 38, DPR n. 602/73, individuato in 48 mesi dalla data del versamento.

STUDI DI SETTORE

È confermato il differimento al 30.4.2012 del termine per la pubblicazione sulla G.U. dei correttivi anticrisi per il 2011. Il DL n. 98/2011 ha introdotto la nuova lett. d-ter) nell’art. 39, comma 2, DPR n. 600/73 con la quale è stata prevista la possibilità di effettuare l’accertamento induttivo qualora: • il modello studi di settore non sia allegato o sia compilato in maniera infedele; • siano indicate cause di esclusione o inapplicabilità dagli studi non sussistenti. Per individuare la condizione di errata compilazione del modello studi il citato comma 2 richiedeva che si verificasse lo scostamento almeno del 10% tra reddito accertato a seguito della corretta compilazione del modello studi e reddito dichiarato. È confermata la riscrittura, operata dal Decreto in esame, della citata lett. d-ter), in base alla quale è ora previsto che l’infedele compilazione del modello studi si verifica qualora tra i ricavi/compensi risultanti dal calcolo degli studi con dati corretti e quelli con i dati dichiarati vi sia uno scostamento superiore al 15% o comunque a € 50.000. La modifica non riguarda pertanto soltanto l’ammontare del limite percentuale e l’introduzione di un limite assoluto di scostamento, ma interviene sui termini da porre a confronto per verificare detto scostamento. Nella nuova formulazione normativa, infatti, i termini di confronto (più correttamente) riguardano l’ammontare dei ricavi / compensi e non il reddito accertato / dichiarato. La predetta novità è applicabile con riferimento agli accertamenti no-


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Argomenti legislativi delle misure cautelari di cui all’art. 22, D.Lgs. n. 472/97 (iscrizione di ipoteca sui beni e autorizzazione a procedere, a mezzo ufficiale giudiziario, al sequestro conservativo dei beni).

PIANIFICAZIONE ACCERTAMENTO

Negli studi di settore, l’infedele compilazione del modello studi si verifica qualora tra i ricavi/compensi risultanti dal calcolo degli studi con dati corretti e quelli con i dati dichiarati vi sia uno scostamento superiore al 15% o comunque a € 50.000. tificati dal 2.3.2012. Agli avvisi notificati in precedenza resta applicabile la previgente versione della citata lett. d-ter).

MISURE CAUTELARI A GARANZIA DEI CREDITI ERARIALI

È confermato che al fine di rafforzare le garanzie dei crediti erariali anche la GdF (come già l’Agenzia delle Entrate) può richiedere agli operatori finanziari (banche, Posta, società ed enti di assicurazione per le attività finanziarie, intermediari finanziari, imprese e organismi di investimento, società fiduciarie, ecc.) dati, notizie e documenti relativi a qualsiasi rapporto intrattenuto e operazione effettuata, comprese le generalità dei soggetti per i quali o con i quali gli stessi hanno operato, al fine di effettuare le segnalazioni all’Agenzia delle Entrate per la richiesta, al Presidente della CTP,

Nell’iter di conversione in legge è stato previsto che l’Agenzia delle Entrate e la GdF, per la pianificazione dell’attività di accertamento (è non più ai fini dell’elaborazione delle specifiche liste selettive), terranno conto anche delle segnalazioni, in forma non anonima, della mancata emissione dello scontrino, ricevuta fiscale ovvero fattura.

VERSAMENTO SOMME DA ACCERTAMENTO IMPOSTA DI REGISTRO

È confermata l’introduzione del nuovo comma 2-bis all’art. 76, DPR n. 131/86, ai sensi del quale le somme dovute (imposta, sanzioni ed interessi) a seguito dell’accertamento da parte dell’Ufficio ai fini dell’imposta di registro, se relative alle annualità successive alla prima, alle cessioni, risoluzioni e proroghe, possono essere richieste, a pena di decadenza, entro il 31.12 del quinto anno successivo a quello di scadenza del pagamento. Tale novità si è resa necessaria al fine di consentire all’Ufficio di svolgere agevolmente i controlli, in considerazione che, per effetto dell’introduzione della c.d. “cedolare secca”, l’esercizio dell’opzione nell’ambito della dichiarazione dei redditi (nei casi previsti) può comportare uno sfasamento temporale rilevante rispetto al termine di pagamento dell’imposta.

ESTRATTI CONTO BANCARI IN LUOGO DELLE SCRITTURE CONTABILI

È confermata l’abrogazione della disposizione, introdotta dall’art. 14, comma 10, Legge n. 183/2011 (“Fi-

nanziaria 2012”) che prevedeva dal 2012 la possibilità per le imprese in contabilità semplificata ed i lavoratori autonomi, che effettuano incassi e pagamenti “interamente tracciabili” (ad esempio, tramite assegni, ricevute bancarie, bonifici, carte di credito, ecc.), di sostituire le scritture contabili con gli estratti conto bancari.

ACCESSO NEI LOCALI DEGLI ENTI NON COMMERCIALI

È confermato che l’accesso, da parte dei verificatori, nei locali destinati all’esercizio dell’attività d’impresa / lavoro autonomo ex art. 52, comma 1, primo periodo, DPR n. 633/72, è esteso anche ai locali degli enti non commerciali, compresi quelli che usufruiscono delle agevolazioni ex D.Lgs. n. 460/97. Ciò amplia le possibilità di controllo, considerato che il luogo di esercizio dell’attività istituzionale è assimilabile al domicilio privato.

PAGAMENTI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

Ai sensi dell’art. 48-bis, DPR n. 602/73, gli Enti pubblici, prima di eseguire un pagamento, a qualsiasi titolo, di ammontare superiore a € 10.000, devono verificare se il beneficiario risulta inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento, per un importo complessivo pari almeno a tale ammontare. Al realizzarsi di tale fattispecie, gli stessi: 1. non eseguono il pagamento; 2. segnalano tale circostanza al competente Agente della riscossione affinché provveda al “recupero” delle somme iscritte a ruolo. Nell’iter di conversione in legge è stato previsto che gli Enti pubblici, in presenza della predetta segnalazione, sono comunque tenuti ad effettuare il pagamento al beneficiario delle somme che eccedono l’ammontare del debito per cui si è verificato l’inadempimento. il geometra n. 3/12

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Argomenti legislativi RESPONSABILITA’ SOLIDALE AI FINI IVA NEGLI APPALTI

Sostituendo la precedente disposizione (art.35, comma 28, D.L. n.223/2006) viene previsto che – in caso di opere o di servizi – il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di 2 anni dalla cessazione dell’appalto, al versamento all’erario delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e dell’IVA scaturente dalle fatture inerenti le prestazioni effettuate nell’ambito dell’appalto, ove non dimostri di avere messo in atto tutte le cautele possibili per evitare l’inadempimento.

REGIME PREMIALE PER LE ATTIVITÀ “TRASPARENTI”

Come noto, dall’1.1.2013, ai sensi dell’art. 10, commi da 1 a 8, DL n. 201/2011, Decreto c.d. “Salva Italia”, sono previste specifiche agevolazioni per i lavoratori autonomi, imprenditori individuali e soggetti che esercitano l’attività in forma associata ex art. 5, TUIR, che: • provvedono all’invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei corrispettivi, delle fatture emesse/ricevute e delle risultanze degli acquisti/cessioni non soggetti a fattura; • istituiscono un conto corrente dedicato ai movimenti finanziari relativi all’attività artistica, professionale o di impresa esercitata. Al fine di beneficiare di tali agevolazioni/semplificazioni il soggetto interessato dovrà esercitare un’opzione nel mod. UNICO 2012. Nell’iter di conversione in legge, per effetto della modifica apportata al comma 7 del citato art. 10, è previsto che i contribuenti interessati potranno adempiere, anche tramite gli intermediari abilitati: • oltre all’invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei corri-

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Le predette disposizioni si applicano ai contratti stipulati a decorrere dal 29.4.2012 (data di entrata in vigore delle legge di conversione). Ai contratti già in corso a tale data restano quindi applicabili la regole previgenti.

REGISTRAZIONE spettivi, delle fatture emesse/ricevute TELEMATICA CONTRATTI e delle risultanze degli acquisti/ces- DI LOCAZIONE sioni non soggetti a fattura; • anche alla predisposizione delle liquidazioni periodiche IVA, dei modelli di versamento, del mod. IVA, mod. 770 Semplificato, mod. CUD e dei modelli di versamento periodico delle ritenute.

PROROGA DI FERRAGOSTO “A REGIME”

Nell’iter di conversione in legge è stato inserito il nuovo comma 11-bis all’art. 37, DL n. 223/2006, per effetto del quale, gli adempimenti fiscali ed i versamenti di cui agli artt. 17 e 20, comma 4, D.Lgs. n. 241/97 che scadono nel periodo 1.8 – 20.8 di ogni anno possono essere effettuati entro il 20.8 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione.

DEDUCIBILITÀ CANONI LEASING

Nell’iter di conversione in legge sono stati modificati gli artt. 54, comma 2 e 102, comma 7, TUIR che disciplinano la deducibilità dei canoni di leasing. In particolare, in base alla nuova formulazione, la “breve” durata del contratto di leasing non comporta più l’indeducibilità dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo dei relativi canoni. È infatti ora previsto che la deduzione degli stessi va effettuata in un periodo non inferiore a quello previsto dai citati artt. 54 e 102 connesso con il periodo di ammortamento risultante dall’applicazione dei coefficienti ministeriali di riferimento, a prescindere dalla durata del contratto.

In sede di conversione in legge è stato previsto che l’obbligo di registrazione telematica dei contratti di locazione e affitto di beni immobili sussiste per i possessori di almeno 10 unità immobiliari (anziché 100), anche se non tutte affittate o locate. Tale modalità di registrazione rappresenta una facoltà (non un obbligo) per tutti gli altri soggetti interessati, che, possono registrare i contratti e versare le relative imposte, sanzioni e interessi, direttamente o tramite soggetti incaricati. È previsto altresì che sono tenuti ad applicare la predetta procedura anche gli agenti di affari in mediazione iscritti nella sezione degli agenti immobiliari, ex art. 10, lett. d-bis), DPR n. 131/86.

ATTIVITÀ AFFIDATE IN GESTIONE / AMMINISTRAZIONE A INTERMEDIARI RESIDENTI E QUADRO RW

Come noto, la compilazione del quadro RW del mod. UNICO, introdotto dal DL n. 167/90, è necessaria al fine di adempiere agli obblighi previsti dal c.d. “monitoraggio fiscale”. Nell’iter di conversione in legge è stato sostituito il comma 4 dell’art. 4 del citato Decreto prevedendo che il predetto quadro RW non va compilato “per le attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione agli intermediari residenti e per i contratti comunque conclusi attraverso il loro intervento, qualora i flussi finanziari e i redditi derivanti da tali attività e contratti siano riscossi attraverso l’intervento degli intermediari stessi”.


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Professione

Organismo di Mediazione presso il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Torino e Provincia E’ stato costituito (Registro degli Organismi di Mediazione del Ministero della Giustizia n. 851) l’Organismo di Mediazione presso il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Torino e Provincia Tipi di mediazione La mediazione può essere: - facoltativa, e cioé scelta dalle parti - demandata, quando il giudice, cui le parti si siano già rivolte, invita le stesse a tentare la mediazione - obbligatoria, quando per poter procedere davanti al giudice, le parti debbono aver tentato senza successo la mediazione Mediazione obbligatoria Dal 21 marzo 2012 la mediazione è obbligatoria nei casi di una controversia in materia di: • diritti reali (distanze nelle costruzioni, usufrutto e servitù di passaggio ecc.) • divisione • successioni ereditarie • patti di famiglia • locazione • comodato • affitto di aziende • risarcimento danni da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, • contratti assicurativi, bancari e finanziari

Gli Organismi di Mediazione sono enti, pubblici o privati, che diano garanzie di serietà ed efficienza, abilitati a svolgere il procedimento di mediazione ed iscritti nell’apposito Registro degli Organismi di Mediazione. La riforma della mediazione civile ha come obiettivo principale quello di ridurre il flusso in ingresso di nuove cause nel sistema Giustizia, offrendo al cittadino uno strumento più semplice e veloce con tempi e costi certi. La mediazione è l’attività professionale svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa.

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Professione Il mediatore

Il mediatore è la persona o le persone fisiche che, individualmente o collegialmente, svolgono la mediazione rimanendo prive, in ogni caso, del potere di rendere giudizi o decisioni vincolanti per i destinatari del servizio medesimo. Il mediatore è un professionista con requisiti di terzietà. L’organismo dove il mediatore presta la sua opera è vigilato dal Ministero della giustizia. I mediatori, devono possedere: - un titolo di studio non inferiore al diploma di laurea triennale, oppure, in alternativa, devono essere iscritti a un ordine o collegio professionale - una specifica formazione ed un aggiornamento almeno biennale presso gli enti di formazione - requisiti di onorabilità

Procedimento di mediazione

La mediazione si introduce con una semplice domanda all’organismo, contenente l’indicazione dell’organismo investito, delle parti, dell’oggetto della pretesa e delle relative ragioni. Le parti possono scegliere liberamente l’organismo. In caso di più domande, la mediazione si svolgerà davanti all’organismo presso cui è stata presentata e comunicata alla controparte la prima domanda. Una volta avviata la mediazione, il mediatore organizza uno o più incontri mirati alla composizione amichevole della controversia L’accordo raggiunto con la collaborazione del mediatore è omologato dal giudice e diventa esecutivo Nel caso di mancato accordo il mediatore può fare una proposta di risoluzione della lite che le parti restano libere di accettare o meno In caso di insuccesso della mediazione, nel successivo processo il giudice potrà verificare che la scelta dell’organismo non sia stata irragionevole, ad esempio per mancanza di

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qualsiasi collegamento tra la sede dell’organismo e i fatti della lite ovvero la residenza o il domicilio della controparte.

Nel caso di mancato accordo il mediatore può fare una proposta di risoluzione della lite che le parti restano libere di accettare o meno.

Durata della mediazione

Spese della mediazione

Il tentativo i mediazione civile ha una durata massima stabilita dalla legge di 4 mesi. Ogni causa civile ha una pausa iniziale che va dalla notifica della citazione al convenuto alla prima udienza di 90 giorni ed è prassi consolidata che in sede di prima udienza almeno una delle parti chieda un ulteriore rinvio di 80 giorni La mediazione civile consente di svolgere il tentativo di conciliazione in parallelo rispetto all’avvio della causa in Tribunale e quindi senza aggravio dei tempi della giustizia ordinaria.

Esito della mediazione

L’accordo raggiunto con la collaborazione del mediatore è omologato dal giudice e diventa esecutivo.

Le parti devono anticipare le spese di avvio del procedimento, pari ad € 40, e pagare le spese di mediazione. L’importo delle spese dovute agli organismi pubblici è indicato nella tabella A del decreto ministeriale n. 180 del 2010 prevista dall’articolo 16, comma 4.

Agevolazioni fiscali

Alle parti che corrispondono l’indennità di mediazione presso gli organismi è riconosciuto, in caso di successo della mediazione, un credito d’imposta fino a concorrenza di € 500 e, in caso di insuccesso della mediazione, € 250. Il verbale di accordo è esente dall’imposta di registro sino alla concorrenza del valore di € 50.000.

Tabella A del decreto ministeriale n. 180 del 2010 prevista dall’articolo 16, comma 4 Valore della lite Spesa per ciascuna parte Euro Euro fino a 1.000 65 da 1.001 a 5.000 da 5.001 a 10.000 da 10.001 a 25.000

130 240 360

da 25.001 a 50.000

600

da 50.001 a 250.000

1.000

da 250.001 a 500.000

2.000

da 500.001 a 2.500.000

3.800

da 2.500.001 a 5.000.000

5.200

oltre 5.000.000

9.200


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Professione

Organismo di Mediazione presso il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Torino e Provincia Registro degli Organismi di Mediazione del Ministero della Giustizia n. 851

La mediazione si introduce con una semplice domanda all’Organismo, contenente l’indicazione dell’Organismo investito, delle parti, dell’oggetto della pretesa e delle relative ragioni. Rivolgersi all’ Organismo di Mediazione presso il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Torino e Provincia significa: usufruire di uno strumento semplice e veloce con tempi e costi certi affidarsi a mediatori professionisti geometri, qualificati in materia di Conciliazione e particolarmente esperti nelle materie in cui la mediazione è obbligatoria: - diritti reali (distanze nelle costruzioni, usufrutto e servitù di passaggio ecc.) - divisione - successioni ereditarie - patti di famiglia - locazione - comodato - affitto di aziende - contratti assicurativi, bancari e finanziari

Si invitano i professionisti Geometri ad inserire in tutte le scritture private e contratti la dicitura “Le parti concordano fin d’ora, in caso di controversia, di proporre istanza di mediazione presso l’Organismo di Mediazione del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Torino (n. 851), nei casi previsti dal D.Lgs. 28/2010.” il geometra n. 3/12

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Professione

Riduzione dei fluorurati ad effetto serra

Le imprese che svolgono attività con i gas in esame, saranno certificate solo se dimostreranno all’organismo un adeguato numero di operatori certificati e di dotazione di strumentazione, in relazione al volume di lavori previsto.

Con decreto del Presidente della Repubblica n. 43 del 27 gennaio 2012 l’Italia ha emanato il provvedimento che disciplina l’attuazione del regolamento comunitario 842/2006/CE relativo ad alcuni gas fluorurati ad effetto serra e ai Regolamenti della Commissione europea di esecuzione dello stesso. Il decreto è entrato in vigore il 5 maggio. Normativa La materia è sottoposta al Regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2006, su taluni gas fluorurati ad effetto serra. Il regolamento mira a ridurre le emissioni di taluni gas fluorurati ad effetto serra (HFC, PFC ed esafluoruro di zolfo), migliorando nel contempo il loro contenimento e la loro sorveglianza, fissando altresì alcune restrizioni sulla loro commercializzazione e il loro uso. Il decreto n. 43 del 27 gennaio 2012 prevede l’istituzione di un registro presso le CCIAA.

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A questo registro dovranno iscriversi le persone che svolgono attività su apparecchi fissi di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore e antincendio che contengano almeno 3 Kg (o 6 Kg, se perfettamente sigillate) di gas fluorurati ad effetto serra. Gli operatori dovranno inoltre essere abilitati all’attività attraverso il possesso di un certificato rilasciato da un organismo apposito, dopo il superamento di un esame. Il certificato avrà durata decennale, successivamente dovrà essere rinnovato a cura dell’interessato.

Caratteristiche Gli HFC sono principalmente utilizzati come refrigeranti, solventi detergenti e agenti espandenti. I PFC sono utilizzati nella fabbricazione di semiconduttori, come solventi detergenti e agenti espandenti. L’esafluoruro di zolfo è usato negli interruttori ad alta tensione e nella produzione di magnesio. Questi gas sono estremamente persistenti nell’atmosfera, il che significa che i loro effetti durano a lungo dopo la loro emissione. Contenimento dei gas fluorurati Per migliorare il contenimento dei gas fluorurati ad effetto serra, il regolamento stabilisce che: • tutte le persone responsabili delle emissioni devono adottare tutte le misure fattibili sul piano tecnico e che non comportano costi sproporzionati per prevenire o minimizzare le perdite; • i controlli per individuare le perdite nei sistemi di refrigerazione, condizionamento d'aria, pompe di calore e impianti di protezione antincendio, devono essere effettuati almeno una volta all'anno (la frequenza dipende dalla quantità di gas contenuta nell’apparecchiatura);


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Professione

L’Unione Europea stabilisce norme per il contenimento, l’uso, il recupero e la distruzione di alcuni gas fluorurati ad effetto serra. Tali norme si accompagnano a disposizioni per l’etichettatura di prodotti e apparecchiature contenenti tali gas, la comunicazione di informazioni, i divieti di immissione in commercio nonché la formazione e certificazione del personale e delle società. La normativa è contenuta nel Regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2006, su taluni gas fluorurati ad effetto serra

• i proprietari dei sistemi di refrigerazione, condizionamento d'aria, pompe di calore e impianti di protezione antincendio contenenti 300 chilogrammi o più di gas fluorurati, hanno l’obbligo di installare sistemi di rilevamento delle perdite; • i proprietari dei sistemi di refrigerazione, condizionamento d'aria, pompe di calore e impianti di protezione antincendio contenenti 3 kg o più di gas fluorurati, tengono un registro in cui riportano la quantità e il tipo di gas. I requisiti standard applicabili al

controllo per individuare le perdite sono definiti dalla Commissione. Recupero dei gas fluorurati I gas fluorurati ad effetto serra presenti nei circuiti di raffreddamento, nelle apparecchiature contenenti solventi, negli impianti di protezione antincendio e negli interruttori ad alta tensione, devono essere recuperati al fine di essere riciclati, rigenerati o distrutti ove questo sia possibile. Lo stesso dovrà succedere per i gas non utilizzati presenti nei contenitori.

Contesto I gas fluorurati ad effetto serra hanno un potenziale di riscaldamento globale molto più alto rispetto alla CO2 (il potenziale di riscaldamento globale è calcolato in base al potenziale di riscaldamento in 100 anni di un chilogrammo di un gas rispetto ad un chilogrammo di CO2). Poiché questi gas sono disciplinati dal Protocollo di Kyoto, la riduzione delle emissioni contribuirà al conseguimento degli obiettivi dell’Unione europea nel quadro del protocollo.

AGEFIS ASSOCIAZIONE GEOMETRI FISCALISTI E’ nata Agefis Associazione Geometri Fiscalisti. www.agefis.it L’Associazione intende contribuire al processo di crescita economica del Paese attraverso la promozione, lo sviluppo e la tutela delle competenze fiscali, tributarie e del lavoro del professionista geometra in materia fiscale e tributaria, il quale - fatte salve le riserve di legge che fanno capo a specificità di altri Ordini Professionali - svolge la propria attività con imparzialità e obiettività, nel rispetto delle normative vigenti e del Codice di condotta degli iscritti all’Associazione. Per dare un immediato e concreto contributo a tutti i geometri che saranno chiamati alla prova dell’IMU Agefis metterà a disposizione GRATUITAMENTE di tutti gli iscritti il software Zucchetti e la documentazione tecnicafiscale tempestivamente aggiornata.

Per aderire: http://www.agefis.it/dwd/modello_adesione_ordinario_agefis_pw.pdf il geometra n. 3/12

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Regione Piemonte

Procedura informatizzata per l’adesione all’autorizzazione di carattere generale alle emissioni in atmosfera degli impianti di climatizzazione Il 14 maggio, presso la sala convegni del Museo di Scienze Naturali di Torino, si è tenuta la presentazione della procedura informatizzata “autorizzazioni di carattere generale alle emissioni in atmosfera degli impianti di climatizzazione”. In attuazione di quanto previsto dal Dlg 152/06 (testo Unico Ambientale), con determinazione dirigenziale n. 362/DB1004 del 21 novembre 2011, la regione ha emanato l’autorizzazione di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti da stabilimenti in cui sono eserciti impianti di climatizzazione, con potenza termica nominale uguale o superiore a 3 MW e inferiore a 10 MW. Per rendere più agevole la predisposizione delle istanze e della documentazione tecnica necessaria la Regione, d’intesa con le Provincie, ha attivato una procedura informatizzata che consente di procedere alla compilazione on line della domanda di autorizzazione, disponibile sul portale web www.sistemapiemonte.it/ambiente/sipap/accesso_emissioni_atmosfera.shtml ed accessibile dai siti web delle Provincie. La presentazione del 14 maggio è stata pertanto dedicata ad illustrare le modalità di utilizzo della procedura e le funzionalità sviluppate. Dopo il saluto del Direttore Regionale dell’Ambiente, l’ing. Adriano Chisci ha illustrato la normativa vigente, sia come inquadramento a livello nazionale che a livello regionale. In relazione ai procedimenti autorizzativi per gli impianti e le attività che producono emissione in atmosfera, è allestito il servizio di supporto alla predisposizione dell’istanza in via generale (Art. 272 del Dlgs 152/06) . Per l’accesso è richiesta la disponibilità di un certificato digitale intestato al titolare dell’impresa o ad un suo delegato, rilasciato da una Certification Authority (CA) riconosciuta da digitPA (ex CNIPA). L’utilizzo della procedura consente: • di predisporre l’istanza attraverso un processo guidato;

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• di scaricare l’istanza e la documentazione allegata ai fini della firma digitale; • l’inoltro dell’istanza e della documentazione allegata tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) al SUAP territorialmente competente, ai sensi del d.p.r. 160/2010, nonché alla Provincia e al Comune, attivando le funzionalità appositamente inserite nella procedura stessa; • l'inoltro dell'istanza e della documentazione allegata tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), al Comune e per conoscenza alla Provincia

per gli impianti termici a servizio di civile abitazione (E1) (solo per AVG impianti di climatizzazione); • in alternativa all’inoltro tramite PEC, la stampa dell’istanza e della documentazione allegata ai fini della trasmissione a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento (d.lgs. 70/2011, art. 5, c. 2): • di rendere disponibile ad ARPA le informazioni relative all’istanza ed alla documentazione allegata. Sino a nuova determinazione regionale, le istanze con la relativa documentazione sono inviate anche all’Autorità Competente interessata al procedimento al fine di garantire il tempestivo raccordo tra il SUAP territorialmente competente e le amministrazioni provinciali e comunali di riferimento ed altresì lo svolgimento del procedimento entro i termini stabiliti dal d.lgs. n. 152/2006 e s.m.i.. Le tipologie di attività che al momento possono utilizzare il servizio per la presentazione dell’istanza a carattere generale per l’emissione in atmosfera sono: • carrozzerie (determinazione dirigenziale n. 597/BD1004 del 14 dicembre 2009) • falegnamerie (determinazione dirigenziale n. 20/DB1004 del 28 gennaio 2011) • lavorazione di materiali metallici (determinazione dirigenziale n. 145/ DB1004 del 2 maggio 2011) • lavorazione di materiali vari (determinazione dirigenziale n. 189/ DB1004 del 20 giugno 2011) • impianti di climatizzazione inver-


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nale e/o estiva (determinazione dirigenziale n. 362/DB1004 del 21 novembre 2011) • orafi con fusione di metalli (determinazione dirigenziale n. 368/ DB1004 del 21 novembre 2011) • stabilimenti del settore tessile (determinazione dirigenziale n. 416/ DB1004 del 7/12/2011) Tutta la documentazione di supporto della presentazione dell'istanza è disponibile alla pagina modulistica. Per gli impianti di climatizzazione invernale, gli orafi e gli stabilimenti del settore tessile, l’istanza dovrà essere predisposta utilizzando esclusivamente tale procedura informatizzata. L’abilitazione del servizio alla presentazione delle istanze per le altre tipologie di attività verrà effettuata in concomitanza all’emanazione dei provvedimenti specifici da parte di Regione Piemonte.

Riferimenti

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B.U.R. n. 48 del 1/12/2011: determinazione dirigenziale n. 368/DB1004 del 23 novembre 2011: D.lgs 3 aprile 2006 n. 152 - Autorizzazione di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti da stabilimenti orafi con fusione di metalli, rinnovo dell’autorizzzazione di carattere generale di cui alla d.g.r. n. 169-46073 del 23 maggio 1995 ed estensione della procedura semplificata agli stabilimenti esistenti al 29 aprile 2006. B.U.R. n. 47 del 24/11/2001: determinazione dirigenziale n. 362/DB1004 del 21 novembre 2011: D.lgs 3 aprile 2006 n. 152 - Autorizzazione di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti da stabilimenti in cui sono eserciti impianti di climatizzazione”

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Città di Torino

Nuove disposizioni sulla produzione di energia da fonti rinnovabili Il Decreto Legislativo 3 marzo 2011 n. 28 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/ CE e 2003/30/CE”, comunemente chiamato “Decreto rinnovabili” è in vigore dal 29 marzo 2011. A partire dal 31 maggio, entrano in vigore ulteriori disposizioni previste dal decreto circa l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Infatti, nel caso di edifici di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, la cui richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata a partire dal 31 maggio 2012, il 20% della somma dei consumi previsti per l’acqua calda, il riscaldamento e il raffrescamento deve essere coperta da energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili. Tale percentuale crescerà gradualmente, passando al 35% quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016, fino ad arrivare al 50% quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è rilasciato dal 1° gennaio 2017. Inoltre, viene richiesta la copertura del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili; tale aliquota deve invece essere pari al 60%, secondo quanto disposto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 45-11967 del 4 agosto 2009. Gli obblighi di cui sopra non si applicano qualora l’edificio sia allacciato alla rete di teleriscaldamento

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Dal 31 maggio sono entrate in vigore ulteriori disposizioni previste dal D.LGS. 28/2011 circa l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili

che ne copra l’intero fabbisogno di calore per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. In attesa di maggiori specifiche da parte degli enti competenti, ai fini del calcolo della quota di energia che deve essere prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, si considerano solo i consumi derivanti da impianti realmente installati. Inoltre, sempre nel caso di edifici nuovi o edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, la potenza elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili che devono essere obbligatoriamente installati sopra o all’interno dell’edificio o nelle relative pertinenze, misurata in kW, è calcolata secondo la seguente formula: P = (1/K)*S dove S è la superficie in pianta dell’edificio al livello del terreno, misurata in m2, e K è un coefficiente (m2/kW) che assume il valore K = 80, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013. Qualora sussista l’impossibilità tecnica di ottemperare, in tutto o in parte, agli obblighi di integrazione di energia prodotta da fonti rinnovabili,

che deve essere evidenziata dal progettista in apposita relazione tecnica, è fatto obbligo di ottenere un indice di prestazione energetica complessiva dell’edificio (I) che risulti inferiore rispetto al pertinente indice di prestazione energetica complessiva reso obbligatorio ai sensi del decreto legislativo n. 192 del 2005 e successivi provvedimenti attuativi (1192) nel rispetto della seguente formula: L’inosservanza degli obblighi previsti dal Dlgs 28/2011 comporta il diniego del rilascio del titolo edilizio. I progetti di edifici di nuova costruzione e di ristrutturazioni rilevanti su edifici esistenti che assicurino una copertura dei consumi di calore, di elettricità e per il raffrescamento in misura superiore di almeno il 30 per cento rispetto ai valori minimi obbligatori, beneficiano, in sede di rilascio del titolo edilizio, di un bonus volumetrico del 5 per cento, fermo restando il rispetto delle norme in materia di distanze minime tra edifici e distanze minime di protezione del nastro stradale, nei casi previsti e disciplinati dagli strumenti urbanistici comunali, e fatte salve le aree individuate come zona A dal decreto del Ministero dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444. Link utili: - Home page Sportello: http:// www.comune.torino.it/ediliziaprivata/index.shtml - Home page Agenzia per l’Energia e l’Ambiente: http://www. torinoenergiambiente.com/


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Professione

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accolta delle disposizioni normative nazionali e regionali in materia di Governo del Territorio

La Direzione Programmazione strategica, Politiche territoriali ed Edilizia della Regione Piemonte, nello spirito della collaborazione verso tutti gli Attori dei processi di rilevanza territoriale, da sempre instaurata, ha effettuato un prezioso lavoro, svolto dagli Uffici della Direzione, di sistematica raccolta della produzione normativa nazionale e regionale. La raccolta, organizzata per tematiche, è disponibile all’indirizzo http://www.regione.piemonte.it/sit/ segnalazioni.htm del sito informatico della Regione Piemonte. La raccolta è organizzata secondo le seguenti voci:

Pianificazione

Dismissione del patrimonio immobiliare pubblico piano territoriale regionale piani territoriali provinciali il consumo di suolo la perequazione urbanistica

Conferenze di pianificazione usi civici oneri di urbanizzazione urbanistica e sicurezza condono edilizio cimiteri PPA riforma urbanistica

Paesaggio

Codice dei beni culturali e del paesaggio Autorizzazione paesaggistica Condono ambientale Beni culturali e ambientali Paesaggio Piemonte Sviluppo sostenibile Patrimonio UNESCO Aree protette Boschi e foreste Reti ecologiche Aree di interesse botanico Terre crude Alberi monumentali Ecomusei

Programmi complessi

Programmi di Riabilitazione Urbana Programmi Innovativi e Contratti di Quartiere

Patti Territoriali Europa Fondi Europei SpA di Trasformazione

Edilizia

T.U. Edilizia: PERMESSO DI CO-

STRUIRE T.U. Edilizia: RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA E NUOVA COSTRUZIONE T.U. Edilizia: DIA T.U. Edilizia: ATTIVITA’ LIBERA T.U. Edilizia: NUOVE NORME TECNICHE T.U. Edilizia – Detrazioni per interventi di ristrutturazione Regolamento Edilizio Tipo Piano casa Catasto Barriere architettoniche Edilizia rurale Sottotetti Distanze Altezze interne SCIA – Segnalazione certificata di inizio attività Programma casa e Housing sociale

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Professione Ambiente

Codice ambientale Piano energetico Inquinamento acustico VAS – Valutazione Ambientale Strategica VIA , AIA Inquinamento elettromagnetico Inquinamento luminoso Centrali elettriche Certificazione energetica Elettrodotti Gasdotti oleodotti Rischio incidenti rilevanti Impianti eolici Amianto Piano di bonifica aree inquinate Cave Rifiuti e discariche Tutela delle acque Nucleare Impianti fotovoltaici Biomasse

Infrastrutture Codice della strada Gallerie stradali Banda larga Dighe Legge obiettivo Sottosuolo Ferrovie Logistica Parcheggi Piste ciclabili Torino - Lione

Lavori pubblici Lavori pubblici Project financing Leasing immobiliare Sicurezza DURC

Rischio sismico Politiche industriali Aree industriali dismesse Sportello unico

Espropri Commercio Distributori carburante Turismo Diritto amministrativo

Rischio idrogeologico

Posta elettronica certificata Tutti i professionisti hanno l’obbligo di dotarsi di indirizzo di casella di Posta Elettronica Certificata, comunicandolo ai rispettivi Collegi professionali. E’ possibile ottenere gratuitamente la PEC tramite la convenzione con il Consiglio Nazionale-Cassa di Previdenza e Aruba, sul sito www.cassageometri.it

Firma digitale Il Consiglio Nazionale Geometri ha convenzionato con Aruba la fornitura, agli iscritti all’Albo, di un Kit per la Firma Digitale al prezzo di € 38,50 oltre IVA , con validità di 5 anni. E’ possibile richiedere la firma digitale presso gli uffici del Collegio, consultando le modalità sul sito Internet www.collegiogeometri.to.it

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Professione Locazioni: la morosità si sana con il versamento di tutti i canoni

Corte di Cassazione, sentenza n. 5540/2012 del 5 aprile 2012 Con la sentenza n. 5540/2012 del 5 aprile 2012, la Corte di Cassazione, in materia di locazioni ha stabilito che il conduttore, per evitare lo sfratto, deve pagare tutte le morosità fino al termine concesso per la sanatoria. In particolare, la Corte ha spiegato che laddove il conduttore che, convenuto in un giudizio di sfratto per morosità, abbia richiesto la concessione del “termine di grazia”, manifestando così, implicitamente, per ciò solo una volontà incompatibile con quella di opporsi alla convalida, (sicché al mancato adempimento nel termine fissato dal giudice consegue “ipso facto” l’emissione da parte di questi dell’ordinanza di convalida ex art. 663 Cpc, senza che possano assumere rilievo eventuali eccezioni o contestazioni circa la sussistenza e/o l’entità del credito vantato dal locatore, sollevate dopo la predetta richiesta di termine per sanare la morosità), a norma dell’art. 55 della legge 27 luglio 1978, n. 392, il comportamento del conduttore sanante la morosità deve consistere nell’estinzione di tutto quanto dovuto per canoni, oneri accessori, interessi e spese fino alla scadenza del termine di grazia, senza che l’inadempimento residuo sia suscettibile di nuova verifica sotto il profilo della gravità. La sentenza, nasce dal ricorso del proprietario di un immobile, sito in Roma, concesso in locazione per uso abitativo, che conveniva in giudizio il conduttore, intimandogli lo sfratto per morosità con contestuale richiesta di convalida. Dopo i due gradi di giudizio, è stato rigettato il ricorso del conduttore, confermando quanto stabilito dalla Corte di Appello. Il conduttore aveva sostenuto, in appello, che l’ordinanza di concessione del termine per la sanatoria non

comprendeva il pagamento delle mensilità di dicembre e gennaio, sicché egli avrebbe dovuto ottenere la sanatoria pagando quanto richiesto dal conduttore solo per i mesi oggetto dell’intimazione e non anche per le somme richieste per i canoni scaduti successivamente all’ordinanza del 10 novembre 2007. La Corte di Appello, con sentenza confermata in Cassazione, aveva invece spiegato che la sanatoria ex art. 55 della l. n. 392/78 non si era realizzata, non avendo il conduttore versato anche i canoni maturati successivamente all’intimazione, sino alla scadenza del concesso termine c.d. di grazia.

La voltura catastale è idonea a far presumere l’accettazione dell’eredità

Corte d’Appello di Roma, sentenza 24 febbraio 2012, sez. III civile I giudici hanno accolto il ricorso di tre eredi che si erano opposte a un accertamento di fronte alla CTP, ottenendo una voltura catastale. Questo comportamento ad avviso dei giudici è inequivocabilmente un’accettazione tacita dell’eredità non essendo il ricorso giurisdizionale un atto meramente conservativo. L’accettazione tacita di eredità, che si ha quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone la sua volontà di accettare e che non avrebbe diritto di compiere se non nella qualità di erede, può essere desunta anche dal comportamento del chiamato, che abbia posto in essere una serie di atti incompatibili con la volontà di rinunciare o che siano concludenti e significativi della volontà di accettare; ne consegue che, mentre sono inidonei allo scopo gli atti di natura meramente fiscale, come la denuncia di successione, l’accet-

Sentenze in breve per la professione

tazione tacita può essere desunta dal compimento di atti che siano al contempo fiscali e civili, come la voltura catastale, che rileva non solo dal punto di vista tributario, ma anche da quello civile.

Mancata domanda per contributo statale: il professionista deve risarcire il cliente anche per il danno futuro

Corte di Cassazione, Sentenza n. 6922 del 08 maggio 2012 Il professionista che sbaglia a presentare la domanda per un contributo statale è tenuto a risarcire il cliente del danno patrimoniale futuro. Questo il contenuto della sentenza in commento, dalla terza sezione civile della Corte di Cassazione sulla domanda di risarcimento danni proposta da un cliente nei confronti di un professionista negligente che aveva proposto oltre i termini un’istanza di concessione di finanziamento pubblico. La domanda era stata infatti presentata oltre i termini e l’amministrazione competente aveva respinto l’istanza di concessione dei contributi a fondo perduto (ex l. reg. sic. N. 41/1975 e n. 3/1986). Il cliente lo citava così in giudizio per il risarcimento dei danni ai sensi dell’art. 1218 c.c. Dopo i il geometra n. 3/12

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Professione giudizi di merito che avevano visto la condanna del professionista al risarcimento del danno, gli Ermellini, investiti della questione su ricorso per cassazione proposto dal professionista che eccepiva, tra gli altri motivi, la mancata prova del nesso di causalità tra la sua prestazione professionale e il danno arrecato al cliente, hanno spiegato che a provare il nesso di causalità vi erano le lettere di archiviazione dell’amministrazione in cui veniva dato atto dell’archiviazione dell’istanza per presentazione tardiva dei documenti richiesti. Inoltre, in riferimento, per quanto riguarda l’onere probatorio, il cliente ha assolto al suo onere di provare, secondo un criterio di elevatissima verosimiglianza (...) la realizzazione in concreto dei presupposti per il raggiungimento del risultato sperato e impedito della condotta illecita, della quale il danno risarcibile è stata conseguenza immediata e diretta. Il mancato ottenimento del contributo -ha spiegato la Corte – ha rappresentato per il (cliente) una perdita avente natura di danno patrimoniale futuro, la cui liquidazione può rapportarsi a valutazioni di circostanze di fatto (...) che, se motivate secondo un iter argomentativo scevro da vizi logico- giuridici (...) si sottraggono a qualsiasi forma di censura in sede di legittimità”. In sostanza, la Corte, confermando la decisione di merito, ha spiegato che, dall’istruttoria è emerso che il diniego dell’istanza di finanziamento, se fosse stata presentata nei termini e corredata dalla documentazione richiesta, sarebbe stata accolta.

Permesso di costruire: annullamento d’ufficio

Consiglio di Stato, Sezione III, Sentenza 09/05/2012, n. 2683 Il Consiglio di Stato dichiara che l’annullamento d’ufficio di un permesso di costruire deve rispondere ai

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requisiti di illegittimità originaria del titolo e di interesse pubblico alla sua rimozione. Il Consiglio di Stato, con la sentenza 09/05/2012, n. 2683 della Sezione III, riformando parzialmente la precedente pronuncia del TAR, dichiara che l’esercizio del potere di annullamento d’ufficio del permesso di costruire deve rispondere ai requisiti di legittimità codificati nell’art. 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, consistenti nell’illegittimità originaria del titolo e nell’interesse pubblico concreto ed attuale alla sua rimozione, diverso dal mero ripristino della legalità, comparato con i contrapposti interessi dei privati. Nel caso in esame, pur riconoscendo che l’interesse pubblico va ravvisato in quello della collettività al rispetto della disciplina urbanistica, il Consiglio di Stato annulla il provvedimento comunale di revoca del permesso di costruire, per l’assenza sia del presupposto dell’illegittimità originaria del permesso di costruire annullato, sia della valutazione della sussistenza di un interesse pubblico - concreto e attuale - alla revoca confrontata con l’interesse del titolare al mantenimento.

Calcolo delle distanze: i concetti di costruzione e fabbricato

Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza n. 2847 del 17 maggio 2012 In tema di distanze legali tra gli edifici rientrano nel concetto civilistico di costruzioni le parti dell’edificio (quali, ad esempio, le scale e le terrazze) che, seppur non corrispondono a volumi abitativi coperti, sono destinate ad estendere nonché ampliare la consistenza del fabbricato. Non sono, invece, computabili quelle sporgenze estreme del fabbricato che abbiano una funzione meramente ornamentale, di finitura, oppure accessoria di entità limitata (mensole, grondaie ecc.). Così il Consiglio di

Stato, nella sezione IV, con la sentenza 17 maggio 2012, n. 2847 sulla possibilità di valutare, in un giudizio amministrativo, una consulenza tecnica d’ufficio in altro giudizio; nonché sulle opere che non devono essere computate in sede di verifica del rispetto delle distanze tra edifici. Nella sentenza che qui si commenta si può leggere testualmente, ricordando precedenti giurisprudenziali sul tema che “……… Lo stesso può dirsi per le opere di contenimento, quali indubbiamente si configurano quelle di cui al caso di specie che, comunque progettate in relazione alla situazione dei luoghi ed alla soluzione esteticamente ritenuta più confacente dal committente, hanno una struttura che deve essere idonea per consistenza e modalità costruttive ad assolvere alla funzione di contenimento ed una funzione, che non è quella di delimitare, proteggere ed eventualmente abbellire la proprietà, ma essenzialmente di sostenere il terreno al fine di evitare movimenti franosi dello stesso. Opere tali da dovere essere riguardate, sotto il profilo edilizio, come opere dotate di una propria specificità ed autonomia, in una accezione che comprende tutte le caratteristiche proprie dei fabbricati, donde l’obbligo di rispetto di tutti gli indici costruttivi prescritti dallo strumento urbanistico e, in particolare, delle distanze dal confine privato.” (Consiglio Stato , sez. IV, 30 giugno 2005, n. 3539)”. Per quanto concerne ancora l’osservanza delle norme in tema di distanze legali la nozione di costruzione, come giurisprudenza sul tema riferisce, “non si identifica con quella di edificio ma si estende a qualsiasi manufatto non completamente interrato che abbia i caratteri della solidità, stabilità, ed immobilizzazione al suolo, anche mediante appoggio, incorporazione o collegamento fisso ad un corpo di fabbrica preesistente o contestualmente realizzato, indipendentemente dal livello di posa e di elevazione dell’opera.” (cfr. sul punto Cassazione civile , sez. II, 17 giugno 2011, n. 13389).


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Professione Da ciò ne consegue che costituisce costruzione qualsiasi manufatto che, per destinazione e struttura, abbia carattere di permanenza e stabilità. I giudici del Consiglio di Stato respingono l’appello proposto, con la condanna al pagamento delle spese processuali.

Nei contratti di locazione per immobili non abitativi, spetta al conduttore verificare le caratteristiche del bene ed il rilascio delle necessarie autorizzazioni amministrative Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 maggio 2012 n. 8561 Nei contratti di locazione relativi ad immobili destinati ad uso non abitativo, grava sul conduttore l’onere di verificare che le caratteristiche del bene siano adeguate a quanto tecnicamente necessario per lo svolgimento dell’attività che egli intende esercitarvi, nonché al rilascio delle necessarie autorizzazioni amministrative. Ne consegue che, ove il conduttore non riesca ad ottenere tali autorizzazioni, non è configurabile alcuna responsabilità per inadempimento a carico del locatore e ciò anche se il diniego sia dipeso dalle caratteristiche proprie del bene locato. Pertanto stipulato un contratto di locazione di un immobile destinato ad uso non abitativo, grava sul conduttore l’onere di verificare che le caratteristiche del bene siano adeguate a quanto tecnicamente necessario per lo svolgimento dell’attività e al rilascio delle autorizzazioni amministrative indispensabili alla legittima utilizzazione del bene locato. Questo è il principio espresso dalla Corte di Cassazione La Corte ha stabilito che deve escludersi la risoluzione del contratto di locazione dell’immobile destinato a uso non abitativo per ina-

Non spetta al locatore accertare l’idoneità del locale non abitativo alle esigenze del conduttore dempimento del locatore rispetto a vizi della cosa locata. Grava sul conduttore infatti l’onere di verificare che le caratteristiche del bene siano adeguate a quanto tecnicamente necessario per lo svolgimento dell’attività che egli intende esercitarvi, nonché al rilascio delle necessarie autorizzazioni amministrative. La Corte, con la sentenza in esame, ha spiegato che ove il conduttore non riesca a ottenere tali autorizzazioni, non è configurabile alcuna responsabilità per inadempimento a carico del locatore, e ciò anche se il diniego sia dipeso dalle caratteristiche proprie del bene locato, dovendo osservarsi inoltre che, stipulato un contratto di locazione di un immobile destinato a uso non abitativo, grava sul conduttore l’onere di verificare che le caratteristiche del bene siano adeguate a quanto tecnicamente necessario per lo svolgimento della divisata attività e ai rilascio delle autorizzazioni amministrative indispensabili alla legittima utilizzazione del bene locato. Secondo la ricostruzione della vicenda, il locatore, che aveva concesso in locazione un’area di circa 5000 mq ad uso vivaio, intimava alla conduttrice lo sfratto per morosità. Quest’ultima proponeva opposizione facendo presente di avere a sua volta depositata ricorso volto ad ottenere la risoluzione del contratto. In primo grado, il Tribunale di Roma, accoglie-

va la domanda proposta dal locatore, dichiarando risolto il contratto per inadempimento della conduttrice. La soccombente, proponeva così appello ma la Corte di Appello respingeva l’impugnazione. Su ricorso per Cassazione proposto dalla conduttrice, la Corte, rigettando il ricorso, ha precisato che “la conduttrice (...) come rileva la corte di appello ha dichiarava di aver esaminato i locali e di averli trovati adatti al proprio uso (...) Ove il conduttore abbia riconosciuto già sussistente al momento della conclusione del contratto l’idoneità del bene locato all’uso pattuito, vale a dire la sua idoneità all’esercizio dell’attività propostati, ed abbia convenuto di porre a proprio esclusivo carico l’obbligo di apportare al bene locato talune modificazioni previo rilascio delle necessarie autorizzazioni amministrative, deve escludersi, la risoluzione del contratto per colpa del locatore, esonerato da ogni inadempienza. Una volta riconosciuto idoneo l’immobile all’uso pattuito, la destinazione ulteriore e particolare che il conduttore intenda riservare all’immobile, tale da richiedere una particolare conformazione dello stesso, nonché il rilascio di specifiche licenze amministrative, intanto ha rilevanza, in quanto - e soltanto se- abbia formato oggetto di specifica pattuizione e sia stata prevista espressamente come obbligazione del locatore”. il geometra n. 3/12

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Commissione Sicurezza

DURC: Circolari n. 12/2012 del Ministero del Lavoro e n. 6/2012 del Ministero Pubblica Amministrazione Le circolari n. 12/2012 del 1° giugno 2012 della Direzione generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e n. 6/12 del 31 maggio 2012. dal Ministro per la Pubblica Amministrazione trattano della semplificazione in materia di DURC. Nelle due circolari che sono successive alle ultime novità legislative introdotte dal decreto-legge n. 5/2012 convertito dalla legge n. 35/2012, vengono date interessanti indicazioni in riferimento all’acquisizione d’ufficio del DURC, alla non autocertificabilità dello stesso, alla possibilità per i privati, in taluni casi, di continuare a chiederlo ed alla necessità che a rilasciare il DURC siano solo le Casse abilitate. Sulla scia del processo di dematerializzazione, entrambe le circolari confermano la necessità che l’acquisizione del DURC avvenga mediante i canali informatici, abbandonando le modalità cartacee e che gli istituti procedano al rilascio esclusivamente mediante posta elettronica certificata. I punti più salienti sono i seguenti: 1. per i lavori edili privati le imprese potranno continuare a richiedere il DURC in relazione a quanto previsto, a carico del committente o del responsabile dei lavori, dal comma 9 dell’art. 90 del Dlgs n. 81/2008; 2. viene demandata ad INPS, INAIL e Casse Edili la predisposizione di un sistema informatico per l’acquisizione d’ufficio, da parte degli Enti locali, dei DURC emessi e in corso di validità ( o per la richiesta ex novo dei DURC), relativi ad imprese che

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eseguono lavori privati; 3. per i lavori pubblici, si sottolinea che l’acquisizione d’ufficio del DURC deve essere effettuata in tempi rapidi, attribuendone la responsabilità al dipendente incaricato; 4. si conferma la non autocertificabilità del DURC, tranne il caso della verifica di autodichiarazione per la partecipazione/aggiudicazione di lavori pubblici prevista dalla specifica normativa del settore; 5. viene ribadita la validità trimestrale del DURC anche nell’ambito della gestione di appalti pubblici; 6. nel sottolineare la necessità di in-

viare il DURC soltanto tramite PEC, viene sancito il libero accesso delle Casse Edili a tutte le richieste e ai contenuti dei DURC emessi soltanto da parte di INPS e INAIL; 7. si conferma quanto contenuto nella circolare del 2 maggio u.s. del Ministero in merito alle Casse Edili abilitate al rilascio del DURC e si invitano le stazioni appaltanti a non tener conto di certificazioni di regolarità rilasciate separatamente dai tre soggetti ma ad acquisire unicamente il DURC emesso dalle Casse Edili abilitate a livello nazionale.

I testi delle circolari sono reperibili sui siti: www.lavoro.gov.it www.funzionepubblica.gov.it www.geosicur.it


Il geometra

Commissione Sicurezza

Il DURC dei Geometri

All’interno dell’area riservata del sito web della Cassa Italiana Previdenza ed Assistenza Geometri www.cassageometri.it è attivo il Servizio “Certificato di regolarità contributiva”, che consente - a chi sia in regola con i pagamenti - di ottenere direttamente all’indirizzo PEC il certificato. Per ottenere il certificato on line è necessario: - avere una posizione contributiva regolare sino all’anno antecedente alla richiesta; - essere iscritti alla Cassa al momento della richiesta o pensionati che continuano la professione; - essere in possesso dei codici di accesso alla propria area riservata (matricola e password); - essere in possesso del codice identificativo personale (P.I.N. di 16 caratteri); - aver comunicato alla Cassa il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Proroga per la sostituzione dei maniglioni antipanico privi di marcatura CE

Il Decreto 6 dicembre 2011 (pubblicato il 24 dicembre 2011) proroga il termine ultimo per la sostituzione dei dispositivi di apertura manuale delle porte installate lungo le vie di esodo, non muniti di marchiatura CE, a febbraio 2013 Il provvedimento ha introdotto una proroga di 24 mesi al termine ultimo, inizialmente fissato dal D.M. 3 Novembre 2004 al 16 Febbraio 2011. Il decreto introduce solo e semplicemente un nuovo termine ultimo per la sostituzione dei maniglioni privi di marcatura CE e non abroga assolutamente le disposizioni del D.M. 3 Novembre 2004, secondo il quale è prevista la sostituzione dei dispositivi di apertura manuale delle porte installate lungo le vie di esodo e l’obbligo di garantire il mantenimento della loro funzionalità originale in caso di: rottura del dispositivo sostituzione della porta modifiche dell’attività che comportino un’alterazione peggiorativa delle vie di esodo. il geometra n. 3/12

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Cassa Previdenza

Informativa previdenziale Portale dei Pagamenti: attiva la regolarizzazione dei debiti contributivi per l’anno 2011 Ad incrementare le potenzialità offerte dal “Portale dei Pagamenti” agli iscritti , si aggiunge la possibilità di regolarizzare direttamente - oltre ai debiti contributivi relativi agli ultimi 5 anni con esclusione di quelli già accertati tramite ruolo esattoriale - anche eventuali debiti contributivi riferiti all’anno 2011, compresi gli interessi per dilazionato pagamento dei contributi minimi. Le modalità di accesso al servizio sono le medesime già comunicate in precedenza, come anche le istruzioni per il pagamento della morosità: tutte le indicazioni sono comunque

contenute all’interno dell’area riservata cliccando su “Portale dei pagamenti”. Si ricorda che sanare la propria posizione tramite il Portale dei pagamenti è più vantaggioso per l’iscritto, in quanto permette di usufruire di un regime sanzionatorio meno gravoso rispetto al recupero coattivo tramite ruolo esattoriale.

Long Term Care: intensificata l’attività assistenziale agli iscritti con la copertura assicurativa Allo scopo di ampliare ulteriormente l’assistenza in favore della categoria, la Cassa di Previdenza ha attivato una copertura assicurativa per

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Cassa Previdenza

La CIPAG alla Giornata Nazionale della Previdenza: l’equilibrio delle gestioni obbligatorie e le nuove opportunità di un fondo complementare di categoria Anche quest’anno la CIPAG ha partecipato alla Giornata Nazionale della Previdenza

Milano, 10 – 12 maggio 2012 A Milano, nel corso della seconda edizione della Giornata Nazionale della Previdenza, la CIPAG ha presentato i suoi piani per la sostenibilità ed il “Fondo Pensione Futura” per la previdenza complementare dei propri iscritti. “E’ dal 1998 che la CIPAG ha messo in campo riforme rigorose e graduali sul piano delle contribuzioni e delle prestazioni, tali che oggi possiamo garantire la sostenibilità del nostro sistema previdenziale - ha dichiarato Fausto Amadasi, Presidente della Cassa di Previdenza dei Geometri - e per tutelare il futuro pensionistico dei nostri iscritti e garantire l’adeguatezza dei trattamenti pensionistici, abbiamo dato vita a una redditizia ed affidabile offerta complementare”. Negli ultimi 14 anni gli Organi di Amministrazione della CIPAG, sotto la sorveglianza dei Ministeri competenti, hanno innalzato gradualmente le aliquote dei contributi previdenziali soggettivi ed integrativi consentendo così alla categoria di non arrivare impreparata alla recente stretta imposta dalla manovra di risanamento della finanza pubblica per corrispondere agli obiettivi richiesti dall’Europa. Sono cresciuti lentamente nel tempo anche i requisiti di anzianità e di vecchiaia che danno accesso alle prestazioni, penalizzando così il ricorso precoce ai trattamenti pensionistici con una quota sempre maggiore di calcolo contributivo in luogo del vecchio sistema retributivo. Oggi le aliquote hanno raggiunto il 15%, la pensione di vecchiaia si avvicina sempre di più ai 67 anni e la contribuzione di cui si tiene conto è calcolata sulla media dei migliori 30 anni sugli ultimi 35 di attività. Pertanto le disposizioni dell’articolo 24, comma 24, del decreto-legge n. 201 del 2011, che impongono bilanci tecnici cinquantennali di equilibrio tra entrate contributive e spese pensionistiche, non hanno colto di sorpresa la CIPAG e non hanno richiesto sacrifici improvvisi ed inattesi alla categoria, che si è preparata per tempo ed ha diluito negli anni le misure di economicità delle gestioni. I Geometri italiani che vogliono comunque garantirsi un adeguato tasso di sostituzione possono ricorrere al cosiddetto II Pilastro; la CIPAG ha infatti ultimato le complesse procedure che, con il confronto diretto con la COVIP, hanno portato alla costituzione del Fondo Pensione Futura: un fondo di categoria regolato dalle disposizioni del decreto legislativo n. 252 del 2005, per il quale si attende ora solo l’autorizzazione definitiva da parte della Covip. La base associativa minima che si prevede di realizzare, nei primi 18/24 mesi, è di circa 4.000 adesioni con una quota media pro-capite di contribuzione di 1.500 euro l’anno, e una massa gestita di circa 6 milioni di euro. Il patrimonio del Fondo Pensione Futura sarà separato e autonomo da quello della CIPAG, gli Organi di Amministrazione saranno gli stessi, allo scopo di contenere le relative spese, che si riferiranno quindi solo alla nomina del Responsabile esterno del Fondo che garantirà il controllo del Fondo. Ai Geometri, che potranno aderire con una quota minima annua di 500 euro e beneficiare di costi ridotti di gestione, è garantita dalla legge una tassazione agevolata, nonché la possibilità di ottenere delle anticipazioni sulle prestazioni finali (ad esempio per spese sanitarie o per la prima casa), mantenendo comunque il diritto ad un capitale e/o ad una rendita a scadenza.

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Il geometra

Consiglio Nazionale

FIG Working Week 2012 “Conoscere per gestire il territorio, tutelare l’ambiente, valutare il patrimonio culturale” Roma, 6 - 10 maggio La conferenza è stata organizzata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e dalla FIG, con partner principale la FAO. La FIG è la più importante organizzazione internazionale che rappresenta gli interessi dei “surveyors” in tutto il mondo. Si tratta di una federazione delle associazioni nazionali e copre l’intera gamma dei settori professionali all’interno della comunità globale del rilevamento. Fondata nel 1878 a Parigi come Fédération Internationale des Gèometres venne successivamente anglicizzata come International Federation of Surveyors. E’ una organizzazione non governativa (ONG) riconosciuta dalle Nazioni Unite, che rappresenta oltre 120 paesi in tutto il mondo, e il suo scopo è di garantire che le discipline del rilievo e tutti coloro che le praticano

Nella prestigiosa cornice del Cavalieri Hilton a Monte Mario, più di 1.200 partecipanti provenienti da 100 Paesi hanno partecipato alla conferenza annuale FIG (International Federation of Surveyors)

Il confronto tra culture e realtà diverse è un prezioso contributo alla crescita personale e della Categoria

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Consiglio Nazionale soddisfino le esigenze dei mercati e delle comunità servite. I temi principali, trattati sulla base dei lavori delle Commissioni di Studio che confrontano le realtà di tutti i Paesi membri, sono stati il Catasto e l’Ambiente, la Geospazialità, le Valutazioni e l’Edilizia. Hanno partecipato alle conferenze personalità del mondo politico, economico, sociale mentre le diverse sessioni hanno visto centinaia di partecipanti di tutto il mondo per confrontarsi sulle tematiche ed i settori della professione di Geometra, attraverso un’esperienza di apprendimento per sviluppare risorse comuni e strategie professionali. Diventare i custodi del territorio

è l’ambizione dei geometri italiani. “Noi siamo il trait d’union tra l’accademia e la gente, tra chi studia i problemi ambientali e chi è alla prese con essi; noi spieghiamo ai clienti cosa si può e cosa si deve fare”, ha dichiarato il presidente del Consiglio nazionale dei geometri, Fausto Savoldi. “Risparmio energetico e ambiente – ha proseguito Savoldi - ci guidano negli orientamenti che cerchiamo di dare ai clienti. Se tra qualche anno il carburante costerà 5 euro al litro, come scalderemo quella maggioranza di case che hanno una forte dispersione di calore? Solo ricostruendole. Oggi ci sono abbastanza case in Italia, dobbiamo dedicarci a rifare quel-

le che cozzano con gli irrinunciabili principi dell’ambiente”. “Solo noi, con la nostra diffusione e la nostra conoscenza del territorio, lo possiamo fare”, ha aggiunto il consigliere Bruno Razza. Nell’ambito della manifestazione è stata allestita una mostra di strumenti e servizi topografici con un’area espositiva di circa 40 stand. Nel pomeriggio del 9 maggio si è svolta l’ Assemblea dei Presidenti dei Collegi d’Italia, per la trattazione di argomenti di notevole importanza, alla quale sono intervenuti il Ministro dell’ambiente Corrado Clini, il rappresentante della ONU-FAO e numerosi parlamentari.

9 maggio Professional Woman “Development of Advanced Economy” La Tavola Rotonda PROFESSIONAL WOMAN “DEVELOPMENT OF ADVANCED ECONOMY” è stata centrata sull’incentivazione del lavoro delle donne, essendo il termometro per valutare lo stato di salute economica e sociale di un Paese. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha esortato ogni singolo Paese ad investire sulle donne per lo sviluppo, nel rispetto del CEDAW, una convenzione internazionale adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Incentivare l’occupazione al femminile è urgente, oltre che per ragioni di integrazione e giustizia sociale, anche perché senza “le donne” l’economia di una Nazione ristagna; questo obbiettivo, già accettato da altri Paesi, è stato ripreso dal Presidente della Repubblica Italiana, in quanto strategico per l’aumento del Pil . Personalità del sistema produttivo, del sociale e dell’etica di risonanza nazionale e internazionale, si sono confrontate sul tema dell’integrazione della donna nel mondo dell’economia e della professione, come fattore di sviluppo per la crescita economica basata sulla conoscenza, l’innovazione e nuovi sbocchi operativi legati alla salvaguardia dell’ambiente. Sono state trattate inoltre le nuove “professioni innovative” per incentivare la green economy, che aprono orizzonti a nuove fonti di reddito oltre a contribuire al benessere del Pianeta.

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Atti del Collegio

Assemblea degli Iscritti all’Albo dei Geometri di Torino e Provincia del 19 aprile 2012 Relazione del Presidente Gentilissime Colleghe ed Egregi Colleghi, nell’aprire la seduta, Vi porgo il benvenuto all’appuntamento annuale dell’Assemblea che, come ormai sappiamo, viene indetta entro il mese di aprile in ossequio alle disposizioni sulla contabilità degli Ordini e Collegi professionali, che stabilisce l’approvazione dei bilanci entro tale scadenza. Osserviamo prima di iniziare un minuto di silenzio dedicato al ricordo dei Colleghi che ci hanno lasciato dalla scorsa Assemblea. Ricordiamo: Franco Battagliotti Giancarlo Bertea Francesco Bertoldo Edoardo Carosso Franco Cretier Antonio De Stasio Giuseppe Gea Davide Giacomelli Carlo Marconi Michele Piva Piero Quaccia Flavio Tosco Aldo Vacchieri Abbiamo il piacere di dare il benvenuto all’interno della Categoria a 67 nuovi iscritti all’Albo, che ricevono oggi stesso il timbro professionale, ai quali rivolgiamo i migliori auguri per la loro carriera. Un saluto particolare anche ai 4 colleghi che hanno compiuto quest’anno 50 anni di iscrizione e quindi entrano nell’Albo d’Onore dei Geometri di

In conformità a quanto deliberato dal Consiglio, gli iscritti al Collegio dei Geometri di Torino e Provincia sono stati convocati in Assemblea presso sala Conferenze della Galleria d’Arte Moderna, C.so Galileo Ferraris 30, lunedì 19 aprile 2012 alle ore 16.30 con il seguente: Ordine del Giorno 1) Relazioni del Presidente, Segretario e Tesoriere 2) Approvazione del conto consuntivo 2011 3) Approvazione del conto preventivo 2012 4) Relazioni dei Consiglieri 5) Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 50 anni 6) Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 35 anni che hanno partecipato attivamente alla vita della Categoria 7) Assegnazione di attestato di benemerenza ai Geometri che nell’anno 2011 hanno conseguito il pensionamento

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Atti del Collegio

Torino e Provincia, ai colleghi che festeggiano i 35 anni di iscrizione ed a coloro che hanno raggiunto il traguardo della pensione, che applaudiremo al termine dell’Assemblea. Veniamo ora agli argomenti principali oggetto dell’attività del Collegio e della Categoria, rimanendo a disposizione per ogni domanda e osservazione. L’assemblea annuale è la sede per l’approvazione dei bilanci e le relative relazioni del Presidente, Segretario e Tesoriere su questo devono vertere, cioè su come è stato condotto il Collegio nell’anno di riferimento finanziario. Vorrei però esordire con un accenno all’argomento di maggiore attualità quale è certamente quello delle liberalizzazioni e della riforma delle professioni. Non possiamo non trattare questo importantissimo argomento anche in Assemblea, che dovrebbe essere l’appuntamento più importante per i professionisti iscritti all’Albo, ma ne ribadiamo e commentiamo brevemente solo i principi, anche perché si sono organizzati tra marzo e aprile 10 incontri nelle diverse zone e gli iscritti interessati hanno avuto modo di par-

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teciparvi e quindi di conoscere i principi delle innovazioni legislative. I principi sono così identificati. -- L’ACCESSO ALLA PROFESSIONE DEVE ESSERE LIBERO Per la professione di Geometra non si tratta di un’innovazione, non essendoci limitazioni numeriche o territoriali per l’iscrizione all’Albo; rimane confermata invece la necessità di sostenere l’esame di abilitazione, quale unico sbarramento per l’accesso all’Albo professionale; -- VI E’ L’OBBLIGO PER IL PROFESSIONISTA DI SEGUIRE PERCORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE Anche questo non è una novità, perché per i Geometri la Formazione Continua è obbligatoria dal 2010, ma ora il mancato adempimento costituisce illecito disciplinare. La formazione dovrà diventare strumento di misura delle conoscenze/competenze dei singoli professionisti. -- SONO ABROGATE LE TARIFFE E IL COMPENSO PER LE PRESTAZIONI PROFESSIONALI E’ PATTUITO AL MOMENTO DEL CONFERIMENTO DELL’INCARICO PROFESSIONALE Questo punto costituisce una rile-

vante integrazione al regime previgente, con la totale soppressione delle tariffe professionali. Già nel 2006, infatti, con il decreto Bersani, erano state non abolite le tariffe ma la loro obbligatorietà di riferimento fisso e minimo. Di fatto già da allora la determinazione degli onorari è rimessa alla pattuizione preventiva tra committente e professionista. Ora il principio, con l’abrogazione espressa delle tariffe, è ulteriormente ribadito e diventa obbligatoria la pattuizione al momento del conferimento dell’incarico, stabilendo un vero e proprio contratto con i nostri committenti. Il Collegio, in attesa di disposizioni a livello nazionale, ha affidato l’incarico ad un legale di predisporre una bozza di lettera di incarico che il professionista possa adottare, conforme alle nuove disposizioni. -- E’ OBBLIGATORIA L’ASSICURAZIONE PROFESSIONALE La previsione dell’obbligo di idonea assicurazione era già prevista nel Codice deontologico del Geometra. Il Consiglio Nazionale ha predisposto una polizza tipo specifica per l’attività professionale del geometra, che può essere utilizzata per stipulare polizze con qualsiasi compagnia. -- LA PUBBLICITA’ INFORMATIVA E’ LIBERA Anche questa previsione era già contenuta nel Codice deontologico del Geometra. -- E’ CONSENTITA LA COSTITUZIONE DI SOCIETÀ PER L’ESERCIZIO DI ATTIVITÀ PROFESSIONALI REGOLAMENTATE Questo aspetto della “liberalizzazione” è invece del tutto nuovo. Mentre in precedenza non era consentito lo svolgimento dell’attività professionale in forma societaria, oggi sono ammesse società professionali secondo i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del codice civile. E’ un modo innovativo e moderno


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Atti del Collegio dello svolgere la professione, sicuramente richiesto dal mercato, particolarmente rivolto ai giovani e a quanti iniziano il percorso professionale, indispensabile per mantenere il “lavoro”, tramite la capillarità territoriale e la penetrazione nel mercato, con l’iniziale obiettivo di mantenere l’attuale livello di reddito professionale prodotto dalla categoria, sino a un auspicabile successivo incremento. -- IL PRATICANTATO HA DURATA 18 MESI È stato ridotto il periodo da 24 a 18 mesi e si specifica che il Praticantato “deve conformarsi a criteri che garantiscano l’effettivo svolgimento dell’attività formativa e il suo adeguamento costante all’esigenza di assicurare il miglior esercizio della professione”. -- SARA’ COSTITUITO UN ORGANO DI DISCIPLINA TERRITORIALE ESTERNO La modifica consiste nel sottrarre ai singoli Collegi il compito finora istituzionale della disciplina nei confronti degli iscritti all’Albo. Gli ordinamenti professionali dovranno prevedere l’istituzione di organi a livello territoriale, diversi da quelli aventi funzioni amministrative, ai quali siano affidate l’istruzione e la decisione delle questioni disciplinari. Ora l’attenzione è concentrata sul nuovo regolamento che dovrà recepire le innovazioni dettate dalle recenti norme, che i consigli nazionali degli Ordini e Collegi dovranno adottare entro agosto 2012. Non mi dilungo oltre, proprio perché come ho detto la materia è già stata trattata nelle riunioni apposite, ma naturalmente se qualcuno vorrà intervenire su questo argomento potremo dibatterne al termine dell’Assemblea. Ciò detto veniamo agli argomenti strettamente legati alla conduzione del Collegio, che corrispondono poi ai punti ai quali si riferiscono le cifre dei bilanci, consuntivo e previsionale.

Per prima cosa vorrei trattare della nostra sede: l’investimento per l’adattamento dei nuovi locali è stato notevole ed oggi abbiamo tutti sotto gli occhi quanto è stato realizzato, che ci auguriamo sia gradito a tutti. Non sto a ripetere tutte le motivazioni delle scelte effettuate, perché se ne è già trattato in almeno due altre assemblee precedenti. Fatto è che la sede di Via Cernaia doveva esse abbandonata, anche per la ristrutturazione completa dell’edificio, che per chi forse è passato di lì può aver visto. Abbiamo ora questa sede nel cuore della Crocetta funzionale, efficiente e prestigiosa, dove si svolgono tutte le attività del Collegio e della Fondazione. E l’attività più consistente del Collegio in questo anno è stata certamente la formazione, sfruttando in pieno tutte le nuove aule didattiche e la sala conferenze. La formazione era già, ed ora è anche per legge dello Stato, un obbligo per i professionisti e quindi per tutti noi; il Collegio, tramite la propria Fondazione, offre a tutti gli iscritti la possibilità di seguire gli eventi formativi, individuando percorsi specifici e di effettiva utilità. Per questo è stato destinato a bilancio uno specifico fondo destinato a proseguire ed incrementare la formazione. Vorrei spendere un commento a tal proposito: il fatto che vi sia l’obbligo può darci fastidio, come tutte le imposizioni, perché abbiamo già mille altri pensieri e preoccupazioni e perché vediamo che troppi altri colleghi ignorano questo dovere. Ma il vero senso della formazione è quello evidente che si sta delineando in questi anni: la formazione specifica diventa competenza. Ecco allora che per assumere l’incarico di coordinatore della sicurezza devo aver frequentato un corso di 120 ore, per le pratiche di prevenzione incendi un altro di altrettante, per essere competente come certificatore

energetico idem e così via. Il tutto naturalmente con relativi esami di accertamento del profitto e aggiornamenti obbligatori periodici. E’ questo il vero senso delle liberalizzazioni delle professioni di cui dicevamo sopra: io faccio il mio mestiere non perché ho un determinato titolo di studio e sono iscritto all’albo, ma perché mi sono formato e mi aggiorno e la mia formazione e aggiornamento è certificata dal mio Collegio e dagli organismi competenti. Quindi Vi invito ancora una volta a considerare la formazione, continua e obbligatoria, non un peso ed una perdita di tempo per avere “i punti” - come qualcuno dice e come si fa al supermercato - ma perché sarà veramente la nostra carta vincente per il futuro. Sempre con riferimento alla nostra sede, vorrei evidenziare che al Collegio si fanno altre cose oltre alla formazione: nel 2011 si sono perfezionate o impostate molte iniziative importanti, che trovate tutte descritte dettagliatamente nel fascicolo di accompagnamento ai bilanci. La prima è la costituzione, che si realizzerà in questi giorni, dell’Organismo di Mediazione del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Torino e Provincia. All’Organismo possono iscriversi gratuitamente i professionisti geometri e avere così l’opportunità di inserirsi in questo nuovo settore di lavoro. Chi di voi è più a conoscenza della materia, avrà considerato che è un settore lavorativo che potrà dare molte possibilità, anche se i compensi stabiliti dalla legge non sono rilevanti. Tuttavia, avere un organismo interno alla categoria dà l’indubbio vantaggio di avere una maggiore tutela e visibilità e soprattutto di usufruire della struttura già esistente, con ricarichi minimi o nulli. La gestione dell’Organismo costerà al Collegio impiego di locali e Personale, ma al mediatore geometra iscritil geometra n. 3/12

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Atti del Collegio to non verrà richiesto che un minimo, o nullo in certi casi, riscontro. Si sono perfezionati nell’anno accordi con altre realtà professionali e produttive: ha avuto avvio il progetto CEC, “Catasto Energetico dei Consumi”, che consiste nel catalogare ed elaborare i dati reali dei consumi energetici dei condomini, misurandone l’effettiva efficienza energetica. Ciò permetterà ai professionisti geometri di essere presenti attivamente sia nel proprio ambito lavorativo sia nei confronti delle istituzioni e altre categorie affini, affrontando diversi percorsi sul territorio con ampie valenze per la nostra categoria professionale, disponendo così di una banca dati. Con il Consorzio Produttivo Regionale Ambiente – Energia JPE2010 sono state condotte attività di promozione congiunta per l’informazione, la diffusione e lo sviluppo dei sistemi per l’efficienza ed il risparmio energetico che coinvolgono i geometri nelle attività relative, e altro potrà ancora essere fatto. La convenzione con la Città di Torino per la numerazione degli alloggi prosegue, seppure rallentata per la riduzione degli stanziamenti pubblici, ed attualmente impegna circa 20 geometri che lavorano presso il settore Catasto della Città, ma stanno arrivando segnali di ulteriore sviluppo. La Commissione Topografia del Collegio è stata incaricata dal Consiglio di analizzare le possibilità di sfruttamento di un laser scannner, individuando oltre alla tipologia di strumentazione e i costi, gli ambiti lavorativi e il relativo mercato al fine di definire le capacità economiche a favore degli iscritti. E’ stato predisposto un documento che descrive tutte le fasi delle operazioni di rilievo con il laser scanner, con un’analisi e tabella comparativa sulle possibilità dell’uso di questo mezzo. La Fondazione potrebbe provvedere all’acquisto, procedere come operatore specializzato sul mercato per tramite di giovani geometri for-

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mati, mettendosi a disposizione degli iscritti, e svolgendo per loro dei lavori a costi contenuti, sino a ricercare vere e proprie commesse. Oltre a queste iniziative che possono avere una ricaduta su singoli iscritti, sono proseguite tutte quelle azioni di promozione della categoria, quali gli interventi per la realizzazione dell’informatizzazione delle pratiche edilizie (MUDE), avviato dal settore edilizia del Comune di Torino, e ora in espansione nei comuni della cintura torinese; i rapporti con il Catasto, con il Tribunale, con la Camera di Commercio e con gli altri Ordini e Collegi professionali. Sul tema delle competenze, importanti per la sopravvivenza della categoria, si è verificato un fatto positivo per quanto riguarda le sinergie con altri Ordini professionali: per la prima volta i geometri, insieme ad architetti, ingegneri e periti industriali in rappresentanza dell’intera Regione, si sono riuniti intorno ad un tavolo e hanno discusso per raggiungere comuni obiettivi, in particolare per la tutela delle singole categorie professionali nel campo della certificazione energetica, per migliorare e modificare la Legge Regionale numero 13 sulla certificazione energetica. Ciò non annulla l’effetto intimidatorio delle circolari e gli interventi che Ingegneri ed Architetti continuano ad emanare, citando per altro sempre le medesime sentenze che nulla hanno innovato, che sicuramente ci penalizzano nei confronti soprattutto delle pubbliche amministrazioni. L’esperienza è certo positiva, indice che, nei momenti di crisi, non sono risolutive le guerre intestine, ma la comune condivisione del momento di difficoltà, lo studio collettivo delle possibili soluzioni, e l’associazionismo tra le diverse figure professionali per una risoluta applicazione delle proprie competenze, messe a disposizione del mercato, è segno forse di un nuovo modo di svolgere l’attività professionale. Si aggiunge a ciò, recentemente, il fenomeno di alcuni colleghi che

pubblicano sui siti Internet “offerte speciali” per le certificazioni energetiche e non solo, diffamando la dignità della prestazione professionale, e generando vive proteste dei colleghi geometri e delle altre categorie professionali, anch’esse coinvolte da alcuni loro iscritti per simili pubblicità. Il Collegio è intervenuto sugli Enti di competenza sollecitando ed invocando approfonditi controlli, sulla qualità della prestazione svolta, e ha convocato e richiamato i colleghi interessasti, pur non avendo mezzi definiti per impedire queste forme di pubblicità. Continua l’attività della nostra Fondazione che ha ottenuto, a cavallo tra il 2010 e il 2011, il finanziamento di 11 corsi a cui hanno partecipato 172 geometri, per un totale di finanziamento di 111.100 Euro, a cui si deve aggiungere il proseguimento e il rinnovo delle convenzioni, specie con la Città di Torino, e presto svolgerà anche l’attività di segreteria del neo costituito Organismo di Mediazione, con l’ormai imminente riconoscimento da parte del Ministero competente. Tutto questo è effettuato nell’ambito del nostro Collegio, grazie al lavoro di equipe di tutta la struttura, Personale e Collaboratori, che hanno raggiunto un livello di efficienza considerevole, con il contributo dei Consiglieri i quali, dal 2010 all’insegna del risparmio, hanno rinunciato con giusta delibera alla modesta “indennità di carica” di 100 Euro mensili. In ultimo un accenno alla Cassa di Previdenza, anche nel mio ruolo di Consigliere dell’ente e quindi a stretto contatto delle problematiche sul futuro della categoria e della stessa Cassa che deve provvedere all’adeguatezza delle prestazioni previdenziali, ed è recentemente chiamata alla verifica di sostenibilità a cinquant’anni. Nel fascicolo di accompagnamento ai bilanci trovate il resoconto dettagliato delle iniziative del


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Atti del Collegio nostro ente previdenziale. E’ stata preferita l’innovazione tecnologica, realizzando nel 2011 la riscossione dei contributi tramite il Modello Unico, con l’inserimento della dichiarazione reddituale, la determinazione dei contributi previdenziali ed il conseguente pagamento con il mod. F24. Quest’importante innovazione ha consentito di ridurre i tempi ed i rischi di sanzioni a causa di errori nella compilazione (ex modello 17) e ha previsto la compensazione crediti/debiti verso l’Erario, l’aumento della rateazione fino a un massimo di 6 rate e infine la riduzione al 4% del tasso annuo di interesse rispetto al 6% precedente. Una novità di questi giorni è lo studio di un Protocollo d’Intesa tra le Casse Tecniche, per assicurare economie di scala e più qualità di servizi. Non si tratta di una fusione, ma di una sinergia d’intenti per massimizzare i risultati tra le Casse di Previdenza di Geometri, Architetti, Ingegneri e Periti Industriali. Sicuramente le delibere più incisive del 2011 sono state quelle adottate durante il Comitato dei Delegati di novembre scorso nel quale è stato approvato il Bilancio di Previsione del 2012, di cui avete ricevuto la circolare la settimana scorsa. Tra le principali ricordiamo che è stata approvata la costituzione di un Fondo di Previdenza complementare, il “secondo pilastro”, che oltre a prevedere il diritto alla pensione dopo solo cinque anni di contribuzione, consentirà ai geometri di ottenere anticipazioni agevolate per spese sanitarie oppure per l’acquisto o la ristrutturazione della casa. Sul piano dell’assistenza sanitaria è stato introdotto un miglioramento delle prestazioni con la Long Term Care (LTC), una convenzione del ramo vita, estesa anche ai pensionati e ai praticanti iscritti alla Cassa, stipulata sempre tramite Emapi che consente di erogare una rendita vitalizia al geometra in caso di non autosufficienza.

Invece per ciò che riguarda l’attività previdenziale, nel mese di novembre sono stati adottati i provvedimenti che hanno previsto l’innalzamento graduale del contributo previdenziale minimo soggettivo a € 3.250, dell’aliquota contributiva fino al 15% a regime nel 2017 e che l’aliquota del contributo integrativo passi dal 4 al 5 per cento dal 1° gennaio 2015. Inoltre dal 2015 l’arco contributivo ai fini del calcolo della pensione sarà quello dei migliori 30 anni sugli ultimi 35 di attività professionale. Per dare un segnale di rigore economico nella difficile situazione di crisi in cui versa l’intero Paese è stata adottata, nel Comitato Delegati di novembre, una riduzione del 15% sui compensi spettanti agli Organi Istituzionali della Cassa per i prossimi due anni. Concludo invitando tutti ad affrontare questi momenti difficili non perdendo di vista i concetti fondamentali del nostro lavoro che sono la preparazione, l’onestà, la determinazione e l’instancabilità nel perseguire gli obiettivi, a servizio del cittadino e della collettività. La nostra professione è oggi in evoluzione sostanziale, ancora tutta da definire, ma le difficoltà che non finiscono mai non ci devono scoraggiare, ma essere di stimolo e occasione di miglioramento. In questo il Collegio intende sostenere con tutti i mezzi i propri professionisti, nella convinzione che essere uniti renda più forte tutta la Categoria dei Geometri per superare questa crisi, non solo economica, ma anche di identità, che coinvolge tutti i settori e gli ambiti lavorativi.

Relazione del Segretario Grazie Presidente e un grazie anche a tutti Voi Colleghi e Colleghe per essere intervenuti alla nostra Assemblea.

Il fascicolo di accompagnamento ai bilanci contiene tutto il resoconto delle iniziative ed attività del Collegio nell’anno trascorso. Alle pagine 6 e 7 sono dettagliate le attività degli uffici. Il trasloco della sede si è concluso a settembre, in corrispondenza della fine dei lavori di adattamento dell’ala adiacente agli uffici che comprende due aule ed i relativi servizi. Tutti gli spazi del collegio sono quindi distribuiti su un unico piano. Fino all’aprile dello scorso anno (2011) il Collegio per sopperire temporaneamente alla mancanza di locali, ha affittato altri spazi nel complesso dell’Educatorio. I corsi hanno quindi subito un’interruzione solo da maggio a settembre, riprendendo a pieno ritmo da inizio ottobre. Proprio i corsi, i seminari e le conferenze occupano una percentuale molto alta del lavoro degli uffici, come si può notare dal gran numero di eventi riportati sul fascicolo: 38 convegni e seminari, 20 corsi per professionisti e 14 corsi per praticanti. Si aggiungono i corsi per i quali la Fondazione ha richiesto il finanziamento a favore dei professionisti, che sono stati 11, alcuni già conclusi ed altri in svolgimento. In totale i crediti formativi messi a disposizione sono stati 783. Con la formazione continua, diventata un obbligo di legge, l’attività del Collegio e della Fondazione sarà notevolmente incrementata al fine di garantire i crediti formativi a tutti gli iscritti. Sicuramente pertanto in quest’anno e nei prossimi l’attività si concentrerà: - nell’aumentare l’offerta formativa, sia numericamente che qualitativamente, incrementando il decentramento nelle zone degli eventi e la formazione a distanza; - nel razionalizzare la gestione dei crediti, che attualmente è controllata da un programma informatico interno coordinato con quello nazionale, ma che richiede ancora molte operazioni di controllo e di inserimento il geometra n. 3/12

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manuale dei singoli eventi - nella sensibilizzazione dei professionisti all’adempimento dell’obbligo della formazione continua. Su quest’ultimo punto, mi preme sottolineare che per l’anno 2011 solo 1.464 geometri hanno raggiunto l’obiettivo annuale dei crediti richiesti (nelle fasce del periodo di iscrizione tra il 1° ed il 35° anno) ma rimangono ben 3.258 i professionisti che non hanno raggiunto i minimi (di questi 1.276 non hanno maturato neppure un credito e 1.982 almeno un credito). Non possiamo più pensare che la mancata acquisizione dei crediti formativi non comporti alcun tipo di provvedimento. Il Consiglio Nazionale sta lavorando per la costituzione di un nuovo regolamento in cui sono previsti provvedimenti piuttosto deterrenti e mirati. Al nostro consiglio spetta il compito di raggiungere i colleghi più assenteisti, in merito alla formazione, incentivandoli con un’offerta mirata non solo alla frequentazione di corsi specifici ma anche di convegni e di seminari di aggiornamento (magari meno impegnativi dal punto di vista formativo ma sicuramente più

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fruibili in termini di tempo). Dobbiamo considerare che il nostro aggiornamento professionale è un requisito indispensabile sia per adempiere ad un obbligo di legge, e quindi acquisire i crediti formativi, e sia per avere più possibilità lavorative all’interno di un mercato sempre più concorrenziale. Un tema nuovo che è stato affrontato dalla Fondazione è stato quello di impostare tutta la procedura per erogare corsi on-line, ricorrendo a consulenti e sistemisti per dotarsi di una propria piattaforma web in grado di gestire i corsi e seminari a distanza. Con la nuova procedura, i professionisti possono collegarsi online e seguire le lezioni, con tutta al documentazione relativa. Il sistema informatico permette il controllo e la gestione degli accessi e dei test di verifica, per far sì che la formazione a distanza possa essere equiparata a quella in aula. I corsi “prodotti” dalla Fondazione vengono erogati tramite il portale nazionale della categoria Geoweb ed in tal modo sono visibili e fruibili da tutti i colleghi d’Italia che tra i servizi offerti (su “geolearnig”) anche se non abbonati a Geoweb possono con

una registrazione ed account gratuiti accedere ai corsi. Questo traguardo è particolarmente significativo perché la Fondazione dei Geometri di Torino risulta essere il primo e per ora unico organismo di Collegio che ha intrapreso questa strada. Certo si tratta di un’attività imprenditoriale che ha richiesto molto impegno, anche perché, salvo il ricorso a consulenti occasionali, si avvale del Personale del Collegio che ovviamente è dedicato anche ad altre attività e pertanto ha saputo aggiungere con successo anche questo gravoso impegno ai già tanti ordinari e non. In questi giorni è stato avviato appunto sul portale di Geoweb il corso “La contabilizzazione del calore”; sul sito Internet della Fondazione è stato introdotto anche il seminario “Classificazione acustica” che può essere usufruito gratuitamente dagli iscritti all’Albo e dà quattro crediti formativi; nei prossimi giorni verrà anche inserito il seminario sulla Sicurezza a Restructura 2011, con i medesimi crediti e modalità. Un altro argomento innovativo per la vita del nostro Collegio è stata la costituzione dell’Organismo di Mediazione, come Vi ha già riferito il Presidente. Oltre a tutta la fase preparatoria di redazione dello statuto, regolamento e modulistica, di cui si è occupato il gruppo ristretto appositamente costituito della Commissione Consulenti Tecnici e Mediazione, si è iniziata la raccolta delle iscrizioni necessarie a presentare la domanda al Ministero di costituzione dell’Organismo. La domanda è stata trasmessa a inizio febbraio ed è stata presentata una integrazione, su richiesta del Ministero, a inizio aprile. Ci auguriamo che la ufficializzazione sia imminente e che si possa procedere ad avviare l’Organismo, perché ne potrà conseguire un’importante occasione di nuova attività per i professionisti. Nella procedura, è previsto di dedicare all’Organismo una parte del Personale e dei locali della sede, che


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Atti del Collegio dovranno essere organizzati di conseguenza. Occorrerà inoltre procedere con una buona campagna pubblicitaria, per sollecitare i cittadini ad usufruire di questo nuovo strumento della Mediazione che sarà affidata ai geometri iscritti all’Organismo. Ovviamente l’operatività dipenderà anche da noi colleghi in modo indiretto, andando ad indicare nei contratti, appalti ecc. predisposti per i nostri clienti che, in caso di contenzioso tra le parti sarà esperita la mediazione presso l’Organismo del nostro Collegio. Sempre nel fascicolo di accompagnamento ai bilanci, trovate dalla pagina 16 in avanti, il resoconto delle Commissioni del Collegio, che hanno operato tutte regolarmente e intensamente, sotto la guida dei Consiglieri ma soprattutto grazie all’impegno disinteressato dei componenti, che qui ringraziamo collettivamente. Quest’anno vorremmo citare in particolare due Commissioni per l’impegno straordinario. La Commissione Catasto si è infatti distinta quest’anno per l’imponente operazione dell’attribuzione delle rendite presunte, a seguito dell’accordo stipulato dal Consiglio Nazionale Geometri e l’Agenzia del Territorio: con il coordinamento della Commissione, ben 98 colleghi hanno effettuato 2.918 sopralluoghi, svolgendo tutte le attività previste gratuitamente, facendo sì che il Collegio di Torino abbia trattato il maggior numero degli incarichi, ripeto gratuiti, a livello nazionale. La Commissione Consulenti Tecnici e Mediazione, come già detto sopra, ha lavorato intensamente per la costituzione dell’Organismo di Mediazione, riunendosi molte volte e definendo tutti i dettagli della complessa procedura. Quest’anno vorrei ringraziare in particolare alcuni colleghi che hanno dedicato molto del loro tempo alla categoria e che si sono distinti per aver portato avanti dei progetti di studio e collaborazione a titolo asso-

lutamente gratuito. Il primo è il geom. Daniele Brunengo della Commissione Edilizia e Urbanistica, che ha seguito per oltre un anno in rappresentanza del Collegio il progetto MUDE presso il Comune di Torino, nella fase di predisposizione e sperimentazione, non trascurando di segnalare e seguire costantemente le criticità del nuovo sistema. Il secondo è il geom. Elio Giovine, componente delle Commissioni Scuola e Sicurezza, che ha presenziato nel 2011 a ben nove sessioni de “Il geometra risponde” presso le biblioteche di Torino, oltre a essere sempre costantemente presente ai colloqui per i Praticanti. E infine un ringraziamento ai geometri Paolo Canale e Giancarlo Forti della Commissione Topografia, che hanno seguito con impegno e competenza il rilevamento degli edifici storici con gli studenti geometri, concluse con le manifestazioni di “Musica nei Cortili”. Vi chiedo un applauso speciale rivolto sia ai geometri che ho citato e sia ai geometri che compongono le commissioni. Della riforma delle professioni e delle liberalizzazioni vi ha già parlato il Presidente. Vorrei solo aggiungere che queste importanti modifiche alla professione avranno ripercussioni anche all’interno del Collegio: la Commissione Disciplina non sarà più interna ma gestita a livello regionale. Questo comporterà che gli aspetti disciplinari passeranno sotto una lente di ingrandimento in quanto la commissione disciplina dovrà attenersi scrupolosamente a disposizioni particolarmente rigide che non consentiranno valutazioni di merito. E’ quasi certo che la nostra Commissione Disciplina, che segue oggi tutta l’istruttoria dei procedimenti che poi il Consiglio esamina, non avrà più ragione istituzionale d’essere. La Commissione Parcelle dovrà invece rivedere radicalmente il pro-

prio operato, ma probabilmente avrà ancora molta importanza nell’orientamento alla quantificazione dei compensi ed alla redazione dei preventivi. Il percorso del Praticantato è stato modificato ed oggi per accedere all’esame di stato non occorrono più i due anni di pratica ma solo 18 mesi. Dovrebbero essere introdotte due sessioni annuali dell’esame di Stato; saranno necessari studi e chiarimenti sull’obbligatorietà della polizza assicurativa e sulla possibilità di costituire società professionali. Le novità legislative degli ultimi mesi, soprattutto in tema di liberalizzazione e formazione continua sono molte e per certi aspetti rivoluzionarie. Il Consiglio è fortemente motivato a cogliere le opportunità che la riforma può riservare a tutti noi professionisti. Grazie a tutti dell’attenzione.

Relazione del Tesoriere Pregiatissimo Presidente, gentili Colleghe ed egregi Colleghi, il tempo corre veloce, eccoci nuovamente all’appuntamento con l’Assemblea annuale. Quest’oggi sono particolarmente emozionato essendo la decima Assemblea da “Tesoriere” (sto per posare i calzoni corti) Archiviata l’emozione, presento all’Assemblea, sottoponendoli a nome del Consiglio alla approvazione degli iscritti, il Bilancio Consuntivo del Collegio dei Geometri per l’anno 2011 ed il Bilancio Preventivo Finanziario-gestionale per l’anno 2012, redatti e predisposti secondo quanto stabilito dalla vigente normativa per gli Enti Pubblici non economici e riferisco altresì circa il Bilancio Consuntivo della Fondazione dei Geometri per l’anno 2011. I dati contabili, in maggior dettaglio, sono riportati nei fascicoli allegati alla Relazione del Consiglio per il geometra n. 3/12

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l’Assemblea che sono stati inviati a tutti gli iscritti tramite il servizio postale e che dovreste aver tutti ricevuto nei giorni scorsi, così suddivisi: - Bilancio Consuntivo 2011 - Bilancio Preventivo 2012 - Bilancio 2011 – Fondazione Il Bilancio Consuntivo del Collegio per l’esercizio 2011 è composto dai seguenti elaborati: 1. Relazione del Collegio dei Revisori Contabili; 2. Rendiconto Finanziario Gestionale; 3. Rendiconto Finanziario Residui; 4. Variazioni al Preventivo Finanziario; 5. Situazione Amministrativa; 6. Prospetto di Concordanza; 7. Situazione Fondi cassa; 8. Bilancio Patrimoniale – Economico; 9. Nota Integrativa al rendiconto consuntivo. Il rendiconto finanziario gestionale evidenzia entrate accertate per Euro 1.640.106,05 ed uscite impegnate per Euro 1.601.859,41, con un avanzo finanziario di amministrazione dell’esercizio pari a Euro 38.246,64. Il rendiconto evidenzia una lie-

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ve flessione del totale entrate pari all’1,9% ed un più consistente calo del totale uscite, al netto degli investimenti per la sede pari all’8,7%. I residui attivi finali sono pari a Euro 392.710,87 ed i residui passivi finali ammontano ad Euro 131.748,42 entrambi in aumento fisiologico, rispettivamente per via del perdurare della congiuntura economica sfavorevole che si riflette in una maggiore difficoltà di riscossione della Tassa di iscrizione sul fronte delle entrate e della gestione dei ratei di pagamento sul fronte delle uscite. L’avanzo di amministrazione 2011, comprendente gli avanzi degli esercizi precedenti, per complessivi Euro 1.341.248,05 viene suddiviso in una parte con ripartizione vincolata per Euro 636.222,76 ed una parte disponibile per Euro 705.025,29. Quale destinazione della ripartizione vincolata si distingue: fondo T.F.R.: Euro 227.550,84 accantonamento al fondo formazione continua: Euro 408.671,92 Il fondo T.F.R. è indicato quale risultante al 31.12.2011 della som-

matoria dell’esistente alla chiusura dell’esercizio precedente (Euro 202.955,31) con gli accantonamenti maturati nell’esercizio 2011. L’avanzo di cassa al 31 dicembre risultava pari a 1.080.285,60 euro. Le risultanze contabili riportate nel rendiconto economico d’esercizio a Voi sottoposto per approvazione, operato l’accantonamento al fondo per la formazione continua obbligatoria per l’importo di Euro 213.091,30 evidenziano un pareggio tra entrate e uscite. Il fondo sede, risultato di una pluriennale oculata scelta di accantonare i risparmi annuali della gestione, ammonta ora ad Euro 358.594,35 utilizzabili per eventuali future necessità della nuova sede con la serenità di non dover gravare improvvisamente e pesantemente sulle finanze degli iscritti con una “quota straordinaria” e con aumenti strutturali importanti della “tassa annuale di iscrizione”. E’ stato inoltre costituito un fondo di accantonamento per “iniziative di incentivazione e miglioramento della professione” alimentato con una dotazione di 700.000,00 euro. Passiamo ora ad esaminare il bilancio per la parte economico-patrimoniale: CONTO ECONOMICO PROVENTI: contributi da iscritti, trasferimenti correnti, contributi diversi, entrate commerciali, proventi finanziari, entrate varie e sopravvenienze attive : Euro 1.541.617,61 COSTI: spese ordinarie di finanziamenti, oneri per il personale, spese per gli organi istituzionali, spese per pubblicazioni, imposte e tasse, interessi e spese bancarie, svalutazione crediti, spese varie, sopravvenienze passive, ammortamenti e accantonamenti: Euro 1.541.617,61 STATO PATRIMONIALE ATTIVO: cassa e tesoreria, conti correnti postali e bancari, crediti, titoli, mobili, attrezzature, arre-


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Atti del Collegio di, immobilizzazioni, ratei e risconti attivi: Euro 2.728.740,62 PASSIVO: debiti verso fornitori, Enti, Erario, iscritti, e diversi, fondo T.F.R., fondo acquisto sede e fondi di accantonamento diversi, ratei passivi e Patrimonio Netto: Euro 2.728.740,62 I costi ed i proventi riportati nel Conto Economico per l’esercizio 2011 si sono attestati ad un importo complessivo in diminuzione (0,55% circa) rispetto all’esercizio precedente. Nel corso dell’anno saranno inviati, prima delle scadenze dei due scaglioni di indennità di mora (35 euro entro il 30 giugno e 140 euro dal 1° luglio a fine anno), nuovi MAV completi della sanzione. Passiamo ora ad esaminare il bilancio preventivo per l’esercizio 2012: Il Bilancio di Previsione del Collegio per l’esercizio 2012, redatto secondo lo schema previsto dal D.P.R. n. 97/2003, ai sensi dell’art. 5 del Regolamento di Contabilità adottato dal Consiglio in data 20 dicembre 2002 con deliberazione n. 117/02, è composto da: - Relazione programmatica del Presidente - Relazione del Tesoriere - Preventivo finanziario per l’esercizio 2012 - Preventivo economico - Tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto - Quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria - Pianta Organica del personale dell’Ente. Il Bilancio Preventivo Finanziariogestionale per l’esercizio 2012 è stato stilato senza incrementare la quota di annuale a carico degli iscritti rispetto all’anno precedente e prevede entrate e spese a pareggio per un totale pari ad €. 1.651.811,00 con una diminuzione pari al 4,35 % circa rispetto al preventivo per l’esercizio 2011. Le ipotesi di scenario per l’eserci-

zio 2012, sostanzialmente assestato a lavori della sede conclusi, consentono di ragionevolmente ritenere adeguato e congruo il presente bilancio di previsione e le relative quote a carico degli iscritti anche per l’esercizio successivo, ed anche in previsione di un considerevole incremento di spesa per attività di “formazione continua obbligatoria”. Il dettaglio dei due bilanci, suddiviso per Titoli, Categorie e Capitoli in conformità alle disposizioni di Legge e del Regolamento di Contabilità adottato dal Collegio, è riportato nel fascicolo apposito allegato alla Relazione del Consiglio. Faccio ora un breve accenno alla Fondazione, che grazie all’impulso dato dal rinnovato progetto NUI e dall’intensa attività formativa a favore degli iscritti si sta consolidando e concretizzando in una splendida realtà. La Fondazione è “ente riconosciuto” ed “ente formatore accreditato” presso la Regione Piemonte ove è tenuta in alta considerazione, con il risvolto di utilità di poter erogare formazione agli iscritti con costi diretti alquanto ridotti (i corsi dell’Agenzia formativa sono spesati in tutto o in parte dalla Regione, dalla relazione del Segretario abbiamo appena appreso che i ricavi derivanti da corsi finanziati dalla Regione ammontano a ben 111 mila euro). Passiamo ora ad esaminare il bilancio della Fondazione . CONTO ECONOMICO PROVENTI: da attività istituzionale, da raccolta fondi, da attività commerciale, finanziari e patrimoniali, straordinari, entrate varie e sopravvenienze attive: Euro 656.603,66 COSTI: oneri per attività istituzionale, promozionali e da raccolta fondi, da attività commerciale, finanziari e patrimoniali, straordinari, di suppor-

to generale, sopravvenienze passive, ammortamenti e accantonamenti Euro 648.696,24 STATO PATRIMONIALE ATTIVO: cassa e conto corrente bancario, crediti, titoli, mobili, attrezzature, arredi, immobilizzazioni, rimanenze, ratei e risconti attivi Euro 622.040,82 PASSIVO: debiti verso fornitori, Enti, Erario, iscritti, e diversi, fondo T.F.R., e fondi di accantonamento diversi, risultato di gestione, ratei passivi e Patrimonio Netto Vincolato Euro 622.040,82 In conclusione approfitto della circostanza per rivolgere un sentito ringraziamento alla Direttrice del Collegio - Dottoressa Oberto, alla consulente Dottoressa Silvia Osella, ai colleghi geometri componenti del Collegio dei Revisori dei Conti, alla contabile Paola Aimo ed a tutto lo staff di segreteria del Collegio per il notevole impegno profuso nel Loro operato ed anche a Voi per il paziente ed attento ascolto Grazie a tutti.

Approvazione del conto consuntivo 2011 Il Presidente pone ai voti l’approvazione del conto consuntivo 2011 del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, che viene approvato all’unanimità dei presenti, con una astensione.

Approvazione del conto preventivo 2012 Il Presidente pone ai voti l’approvazione del conto preventivo 2012 del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, che viene approvato all’unanimità dei presenti. il geometra n. 3/12

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Atti del Collegio

Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 50 anni Vengono premiati i geometri: Alessandro Di Miscio Giovanni Mario Nello Martinasso Manilio Zambetti

Prima dell’Assemblea, è stato presentato in antepima il “Portale del Geometra” da parte di Groma. Il portale è stato creato per fornire ai professionisti una piattaforma di applicazioni e di servizi informativi grazie a numerosi strumenti e possibilità

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Atti del Collegio

Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 35 anni che hanno partecipato attivamente alla vita della Categoria Vengono premiati i seguenti geometri presenti: Bruno Actis Dato Giancarlo Barbero Pierangelo Cavanna

Simone Pietro Forgia Guido Fugiglando Franco Giachin Ricca Roberto Alisio Laurenti Pierfranco Maritano

Francesco Martinallo Sergio Negro Frer Pietro Pochettino Gianfranco Rosato il geometra n. 3/12

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Atti del Collegio

Assegnazione di attestato di benemerenza ai Geometri che nell’anno 2011 hanno conseguito il pensionamento Vengono premiati i seguenti geometri presenti:

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Giancarlo Baggi Romano Barella Ernesto Battaglino Franco Baudino

Emilio Bertolo Pier Angelo Brandolo Enio Primo Mattia Comoretto Bruno Fechino


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Atti del Collegio

Fernando Salvatore Franza Franco Giachin Ricca Riccardo Jacob Mario Lesca Daniele MafďŹ odo Maurizio Martin

Cesarino Mondino Calogero Morgano Luciano Perrone Orazio Ricotta Giovanni Riva Roveda Mario Rostagno

Maurizio Smeriglio Alberto Spanò Sergio Teja Dario Tommasi

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Atti del Collegio

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Atti del Collegio

Benvenuti ai nuovi Colleghi che hanno ricevuto il timbro in Assemblea SIMONE BALLESIO MORENO BARBETTA MATTEO BERTETTO FEDERICA BIANCO DOLINO FRANCESCO BICHIRI PAOLO GIORGIO BRAGGION MICHELE CACAMO MASSIMILIANO CAGLIERIS ILENIA CARE’ SABRINA CARENA MASSIMILIANO CASTAGNERI CLAUDIO CAVAGLIA’ GIANLUCA CHIAVAZZA DANIELE CHIUMENTO GENNY CLOT VARIZIA SONIA COPPOLA CHRISTIAN CUTTAIA FELICE DAGNESE FEDERICO DOVIS FABRIZIO FALCO LUCA FINOTELLO MARCO FOTIA

FABIO FUMERO FRANCESCO GALLO STEFANO GAROFALO MASSIMO GASCA ERIKA GENNERO JESSICA GERBI STEFANO GRANDE SALVATORE GRIMALDI GIOVANNI GUADAGNO GIANLUCA IEMMA LUIGI ILLER MARCO INGROSSO EMMANUELE IRITANO NICOLAS LAFORE’ FABIO LAMPIS ADRIANO LOMARTIRE ALESSANDRO MAGNETTO PAOLO MALARA ANDREA MANCINI VITTORIO MASIERI PIER ALEJANDRO MASSUCCO FRANCESCO MAZZA

GIANLUCAMAZZUCHETTI MAGNANI MARCO MERINI PAOLO MILLA MAURIZIO MORCIANO VALENTINA MULAS MARCO PACIOLLA FEDERICA PEILA PAOLA PETROLO CARLO ALBERTO POMERO FRANCESCO ROMEO MARCO ROSSATTO ANDREA GIUSEPPE SAGGIO ELISABETTA SANINO DALILA SANTISE SIMONE SENA FABIO STELLIN FEDERICO SURRA FABRIZIO TALONI SIMONE VUERICH GESSICA ZORZI ALESSANDRO ZUCCALA’

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Convegni

Convegni... in breve Giornata rievocativa del 1700esimo Anniversario “Costantino a Susa 312 – 2012 d.C. L’inizio di una nuova storia”. Susa, 5 maggio

La sala delle Bifore del Castello della Contessa Adelaide di Susa ha ospitato il 5 maggio la giornata rievocativa per celebrare Costantino a Susa nella la storica ricorrenza del 1700esimo anniversario (312 – 2012), con una buona affluenza di pubblico di turisti, appassionati di cultura e di storia e di studiosi. Nella primavera del 312 d.C., Flavio Valerio Aurelio Costantino (destinato a cambiare la storia come Costantino il Grande) muove dalle Gallie con un grande esercito 890.000 fanti e 8.000 cavalieri) per conseguire, a Roma, il potere imperiale. Il suo rivale è Massenzio: la prima battaglia tra i due contendenti si svolge sotto le mura di Susa. Subito dopo, gli eserciti si scontreranno nuovamente presso Torino, nel territorio dell’odierna Rivoli. In ambedue gli scontri, Costantino vincerà, aprendosi così la strada che lo porterà – dal 324 – a divenire l’unico sovrano di tutto l’Impero. Dopo la Lectio Magistralis di Alessandro Barbero, si è svolta una visita guidata all’Area Archeologica del Castello e dell’Arco di Augusto a cura di Egle Micheletto, soprintendente per i Beni Archeologici del Piemonte, e Federico Barello, archeologo, della soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte.

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“Energethica – Mostra convegno internazionale dell’energia sostenibile” Torino, dal 24 al 26 maggio

A partire dal 2012, Energethica si inserisce come Expo del nuovo festival dedicato alla Smart City, evento internazionale organizzato da Città di Torino che dal 23 Maggio al 5 Giugno ha coinvolto tutta la città con tavole rotonde, convegni, seminari, presentazioni degli studi e dei successi ottenuti in tema di contenimento delle spese energetiche e di riduzione dell’impatto ambientale. Dal 2005 il Circuito di Energethica promuove con successo l’importanza dell’efficienza energetica e l’impiego di energia da fonti rinnovabili attraverso il Salone internazionale dell’energia rinnovabile e sostenibile di Genova ed una serie di convegni tematici ed eventi mirati organizzati in tutta Italia. Obiettivo del Circuito è quello di mettere in rete fra loro l’Industria, le Istituzioni e la Ricerca, così da attivare un confronto costruttivo con il fine di sviluppare sinergie e nuove opportunità di crescita economica e qualitativa. L’energia da fonti rinnovabili e l’efficienza energetica coinvolgono molte realtà diverse tra loro (scienza,

pubblica amministrazione, industria, uffici tecnici, installatori, artigiani, utenti privati...) e non tutti possono essere raggiunti con lo stesso mezzo di comunicazione. Energethica, per questo motivo, ha attivato il “Circuito dell’energia sostenibile” realizzando un programma di eventi adattato alle esigenze dei vari interlocutori coinvolti: il Congress per il dibattito tecnico scientifico e politico, la Piazza per l’utente privato che cerca il distributore o l’installatore locale, il Premio per stimolare i giovani talenti, il Marchio di qualità per chi produce energia “ethica” e la Fiera, per unire le varie realtà in appuntamento completo. Energethica Torino ha riproposto


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Convegni dunque la Smart City, tema centrale delle ultime 4 edizioni della manifestazione, allargando però gli orizzonti alla Smart Industry ovvero l’industria che ha un orientamento produttivo verso la green economy ma anche una particolare attenzione all’impatto del processo produttivo sull’ambiente.

BULLONI & FARFALLE 150 anni di ambiente in Piemonte

“Impianti d’antenna: presente e futuro” Torino, 18 giugno

La Camera di Commercio di Torino ha promosso un seminario presso la Sala Giolitti del Centro Congressi Torino Incontra dedicato sia all’antennista, sia all’impresa di costruzione, al progettista e all’amministratore di condominio, per confrontarsi sulle problematiche della categoria. La figura dell’antennista ha visto nel corso degli ultimi anni un’evoluzione continua; i tecnici esperti degli impianti di ricezione hanno vissuto, con ruolo primario, le trasformazioni degli impianti avvenute, in primo luogo, con il passaggio dal segnale analogico a quello digitale, fino ad arrivare alla fibra ottica ed alle innovazioni legate alle potenzialità della trasmissione dei dati. L’applicazione di queste tecnologie richiede tecnici ad alta specializzazione e con competenze specifiche, che non sempre sono di immediata riconoscibilità. E’ pertanto necessaria una sede di confronto, dove con il contributo di progettisti, costruttori ed antennisti si possano individuare i criteri per valorizzare le potenzialità di queste figure. D’altra parte, gli impianti innovativi e ad alta potenzialità sono anche più efficienti da un punto di vista energetico e certamente tendono verso l’obiettivo di realizzare “edifici intelligenti” (Smart House).

30 Novembre 2011 - 6 Luglio 2012 Museo Regionale di Scienze Naturali - Torino

La S.V è invitata alla Conferenza

VIVERE L’AMBIENTE

“Istituzioni e territorio: 14 giugno “Vivere l’Ambiente La ciclovia del Po con Claudio Pedroni, responsabile della FIAB La Ciclovia del Po” Buone Pratiche per la Antenore Vicari, tour operator Paolo Pileri, docente del Politecnico di Milano L’ambiente in questione è il FiuFORUM Giustizia negli Uffi ciNATURAE Conversazioni sull’ambiente me Po e, di conseguenza, il nord del GIOVEDÌ 14 GIUGNO, ore 18.00 Giudiziari del Piemonte” Museo Regionale di Scienze Naturali Paese. Un territorio fortemente anTorino, 20 Giugno tropizzato, denso di infrastrutture, nell’ambito della rassegna

Via Giolitti 36, Torino

Il 20 giugno, a Torino, presso il dove anche il Grande Fiume fatica per informazioni: n° verde 800 329 329 - tel. +39 011.4326354 - fax +39 011.4326320 Museo Regionale di Scienze Na- a trovare una sua dimensione, una www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali www.mrsntorino.it turali, organizzato dalla Direzione sua strada. Eppure, proprio il Po può Regionale Istruzione, Formazione essere la “ strada ” dove cercare un Professionale e Lavoro. si è svolto futuro diverso e possibile che restiil convegno dal titolo “Istituzioni e tuisca al territorio padano frammenti territorio: Buone Pratiche per la Giu- di riconoscibilità. stizia negli Uffici Giudiziari del PieVivere il Po dunque, in maniera monte”, a conclusione delle attività sostenibile pedalando sulla Ciclovia del Progetto Transnazionale-Interre- che lo accompagna. gionale “Diffusione di Best Practices Il seminario è stato condotto dagli presso gli Uffici Giudiziari Italiani” autori della guida “la Ciclovia del finanziato attraverso il Fondo Socia- Po: Claudio Pedroni, emiliano, Rele Europeo programmazione 2007- sponsabile FIAB del progetto BicI2013, che ha visto interessati alcuni talia, Antenore Vicari, tour operator Uffici Giudiziari del distretto di Tori- torinese specializzato in viaggi in no e precisamente la Procura Genera- bicicletta e Paolo Pileri docente del le di Torino, la Procura della Repub- Politecnico di Milano. blica di Torino, il Tribunale di Torino, Partendo dalle esperienze similari il Tribunale di Mondovì e la Procura delle ciclovie sui grandi fiumi eurodella Repubblica di Pinerolo. pei, l’incontro è stato occasione per riflettere sullo opportunità anche economiche offerte dalla Ciclovia. Ingresso gratuito con visita libera alla Mostra

“Bulloni e farfalle” 150 anni di Ambiente in Piemonte

Nell’ambito della mostra permanente da novembre 2011 a luglio 2012 presso il Museo di Scienze Naturali di Torino si sono svolte numerose manifestazioni.

17 maggio “La Pubblicità: un mezzo per comunicare l’Ambiente” Nella conversazione è intervenuto Roberto Bernocchi, pubblicitario dell’agenzia Armando Testa, ricercatore ed esperto sui temi della comunicazione sociale e della responsabilità sociale d’impresa (Corporate il geometra n. 3/12

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Convegni Social Responsibility) e consulente di Pubblicità Progresso. Appassionato di ricerca, si è dedicato all’insegnamento universitario realizzando diverse pubblicazioni e partecipando a numerosi progetti di studio e formazione . Autore del volume “ La pubblicità sociale, maneggiare con cura” e curatore del testo “ Pubblicità Progresso. La comunicazione sociale in Italia “ ha messo a disposizioni preziosi contributi per la realizzazione e la promozione di campagne incentrate su temi sociali per stimolare individui e organizzazioni ad agire per il bene comune. Quale curatore della Mostra tenutasi l’anno scorso a Milano “ Madre Natura” , una raccolta di alcune delle più belle campagne pubblicitarie dedicate all’ambiente, ha guidato il pubblico nella lettura dei linguaggi

pubblicitari quali efficaci strumenti di comunicazione dei valori di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale, il loro utilizzo come leve competitive sul mercato ed aiutarci a comprendere i possibili inganni nascosti dietro il Green Marketing. 24 maggio “L’Ambiente nell’etica e nella sacralità” Il pubblico è stato guidato nelle riflessioni da Ermis Segatti , teologo torinese e Docente di Storia del Cristianesimo e di Teologie Extraeuropee presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Torino; cultore del dialogo interculturale e studioso delle Sacre Scritture ebraico-cristiane, ha messo in luce la visione del Creato nel Cristianesimo e il rapporto fra l’uomo e la natura nelle varie sfaccettature con le quali è stato vissuto dal mondo occidentale.

Lo ha affiancato Stefano Piano, già Professore Ordinario all’Università di Torino di Indologia - disciplina che studia la storia, la cultura e le lingue dell’India – e autore di numerose pubblicazioni, che ha illustrato la concezione di sacralità che pervade tutta la cultura orientale e che si riflette in modo emblematico nel rapporto di armonia con l’energia cosmica creatrice di ogni forma di vita. E’ stata l’occasione di un confronto sulle radici della concezione della natura in occidente e in oriente, sulle loro profonde differenze e nel contempo sugli elementi comuni, con esempi concreti dell’arricchimento che deriva dallo scambio tra culture diverse, della loro possibile integrazione e del contributo fondamentale di ogni civiltà nella ricerca di un’armonica convivenza tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.

Regolamentazione dei rapporti professionali tra i soggetti operanti nei cantieri edili Venaria Reale, 17 marzo 2012 Presso la sala conferenze del centro Polivalente IQBAL MASHI di Venaria l’UNPISI ha organizzato il seminario “Regolamentazione dei rapporti professionali tra i soggetti operanti nei cantieri edili” con lo scopo di analizzare il rapporto professionale tra i soggetti deputati alla programmazione e controllo delle attività lavorative nei cantieri e le imprese esecutrici, con particolare riferimento alla responsabilità ed alla documentazione indispensabile. Dopo il saluto degli organizzatori, la dott.ssa. Pregnolato ha parlato di “responsabilità e funzioni dei soggetti operanti nei cantieri. Aggiornamenti normativi” ed ha effettuato un esempio pratico di individuazione della responsabilità del coordinatore e del datore di lavoro a seguito di infortunio. Il dr. Marchio ha invece parlato di “La disciplina delle collaborazioni professionali tra impresa appaltatrice ed impresa esecutrice. Il subappalto alle imprese artigiane. L’associazione temporanea di impresa: individuazione delle competenze e delle responsabilità”

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Cultura

La bealera di Rivoli Recensione del volume “La bealera di Rivoli - Le acque della Dora per l’agricoltura e l’industria nella trasformazione del paesaggio” di Lorenzo Destefanis

In ricordo del geom. Angelo Airola, appassionato studioso delle leggi, usi e consuetudini della transumanza Subalpina

Nel 2009 il Comune di Rivoli ha pubblicato un pregevole libro, frutto di una ricerca storica presso gli archivi comunali, a cura di Cristina Bertolino, Paola Bolzanino, Edoardo Zanone Poma ed illustrato dalle fotografie di Dario Lanzardo. La presentazione tipografica, di pregevole valore, arricchita da una serie di preziose fotografie di manufatti d’epoca, dei progetti e dei paesaggi dei luoghi interessati, ha contribuito all‘alto valore del libro. Il tema trattato riguarda la costruzione della “bealera” di Rivoli concepita e realizzata nel territorio di Rivoli in diverse epoche successive per irrigare parte della pianura a ridosso delle Alpi Cozie; questa particolare zona interessata, dal punto di vista meteorologico da un clima asciutto, provocato dai venti della valle di Susa, ed in particolare del cosiddetto “foen”, conosciuto dagli antichi romani con il nome di “favonius”. Per questi motivi i terreni di Rivoli erano scarsamente utili alla produzione di foraggi necessari all’alimentazione degli animali. Verso la fine del Medioevo, con la creazione dei Comuni e la conseguente stabilità politica, si era formata una ricca e solida borghesia interessata alla produzione agricola dei suoli ricavati dal di-

sboscamento delle antiche foreste. Alla sicurezza politica aveva contribuito anche la Casa Savoia, che aveva preso possesso del Piemonte in seguito al matrimonio di Adelaide dei marchesi di Susa con Ottone IV. La “bealera” fu quindi realizzata con il contributo della comunità rivolese e legittimata dalla massima autorità politica locale: il Ducato Sabaudo. Nelle pagine del libro si leggono tutte le notizie utili alla conoscenza della progettazione e costruzione dell’opera idraulica, che contribuì alla creazione della ric-

chezza del Piemonte indispensabile per la sicurezza e la difesa del territorio. La costruzione del canale non era solo utile all’irrigazione dei campi, ma era anche una fonte di energia utile per la macina dei frumenti, per le segherie, per i battitori della canapa e per le altre numerose attività artigianali. Questa opera permise la possibilità di estendere il fenomeno della transumanza, consentendo la stabulazione invernale delle mandrie e delle greggi, nelle cascine di Rivoli, ricche il geometra n. 3/12

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Cultura dell’abbondante foraggio ottenuto con l’acqua della “balera”. E’ interessante notare la capacità di superare le difficoltà relative alla scarsità dei mezzi esistenti a quella epoca, limitati praticamente alla forza manuale delle persone. La casa editrice Cielo ha stampato il libro, che viene venduto a 16 euro.

La bealera rivolese, canale irriguo che partendo da S. Ambrogio giunge fino a Cascine Vica e attraversa i comuni di S. Antonino, Avigliana, Buttigliera, Rosta ed Alpignano, è uno dei primi canali d’irrigazione tracciati in Piemonte

I geometri Angelo Airola e Lorenzo Destefanis in un convegno Sifet degli anni ‘60 46

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Cultura

Formazione a distanza: - Corso sulla contabilizzazione del calore su Geoweb - Seminari di Acustica e sulla Sicurezza La Fondazione dei Geometri di Torino e Provincia si è dotata di una procedura per erogare corsi on-line, con una propria piattaforma web in grado di gestire i corsi e seminari a distanza. Con la nuova procedura, i professionisti possono collegarsi on-line e seguire le lezioni, con tutta al documentazione relativa. Il sistema informatico permette il controllo e la gestione degli accessi e dei test di verifica, per far sì che la formazione a distanza possa essere equiparata ed avere la stessa valenza di quella in aula.

CORSO SULLA CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE IN FAD SU GEOWEB Il corso è erogato tramite il portale nazionale della categoria Geoweb ed in tal modo sono visibili e fruibili da tutti i colleghi d’Italia. Il titolo del primo corso erogato è “La contabilizzazione del calore negli impianti di riscaldamento per l’edilizia residenziale” ed è finalizzato a: - inquadrare, dal punto di vista normativo e legislativo nel panorama nazionale e europeo, il problema della contabilizzazione del calore negli impianti di riscaldamento - fornire gli strumenti teorici necessari per capire il funzionamento dei dispositivi per la contabilizzazione del calore e per la ripartizione delle spese di riscaldamento - descrivere in quali tipologie di impianti si possano installare i dispositivi di contabilizzazione/ripartizione del calore, e come possano interagire con sistemi di termoregolazione - illustrare la norma UNI 10200/2005, paradigma attuale per la ripartizione delle spese di riscaldamento negli impianti centralizzati per l’edilizia residenziale Durata del corso 8 ore Crediti 8 Costo € 68,00 iva esclusa Per visualizzare ed accedere al corso occorre collegarsi su http://ex.geoweb.it/elearning/public.aspx E’ necessaria la registrazione (gratuita)

Si sottolinea l’opportunità che i professionisti usufruiscano del corso che, al di là dell’attribuzione dei crediti con la comoda modalità della formazione a distanza, ha particolare valenza professionale perché riguarda un argomento di grande attualità e le lezioni sono tenute da docenti del Politecnico di Torino altamente qualificati

SEMINARI DI ACUSTICA E SULLA SICUREZZA IN FAD GRATUITI PER GLI ISCRITTI ALL’ALBO Sul sito www.fondazionegeometri.to.it della Fondazione sono disponibili il seminari “Classificazione acustica” (durata: 4 ore; crediti: 4) e “Sicurezza sul lavoro: condominio, cantiere, agricoltura” (durata: 3 ore; crediti: 3), entrambi con test finale, che possono essere usufruiti gratuitamente dagli iscritti all’Albo e assegnano quattro crediti formativi. L’iscrizione deve essere effettuata tramite il programma web “RICONOSCO” accessibile dalla Home Page del sito del Collegio www.collegiogeometri.to.it tramite Username e Password.

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Cultura

TESTO UNICO SICUREZZA 81/08 - 106/09 SEMINARI PER L’AGGIORNAMENTO DI 40 ORE NEL QUINQUENNIO Il T. U. sulla Sicurezza impone l’obbligo di aggiornamento a cadenza quinquennale della durata complessiva di 40 ore da effettuare anche per mezzo di diversi moduli nell’arco del quinquennio. Il mancato rispetto di tale obbligo comporta la decadenza dell’abilitazione già conseguita con il corso di 120 ore. Per coloro che hanno conseguito l’attestato prima del 15/5/2008 (data di entrata in vigore del D. Lgs. 81/2008) l’obbligo di aggiornamento decorre da tale data e quindi l’aggiornamento di 40 ore deve essere effettuato entro il 15/5/2013. Si invitano pertanto i professionisti interessati a quanto sopra a verificare la propria posizione ed a completare la formazione obbligatoria per mantenere l’abilitazione a Coordinatore della Sicurezza entro maggio 2013. Per facilitare l’aggiornamento, la Fondazione programma 6 seminari tematici composti da due sessioni di 4 ore (8 complessive ciascuno) con una breve parte introduttiva comune a tutti, una parte normativa specifica del tema ed una parte dimostrativa-applicativa. La struttura del seminario riprende, nell’arco delle 8 ore complessive, la sequenza prevista dall’All. XIV per il corso abilitante: “giuridico”- “tecnico metodologico” – “Pratico”. I 6 seminari sono: A. Le misure generali di tutela e il DUVRI B. Il coordinamento della sicurezza e la pianificazione dei lavori C. Scavi, opere in profondità e logistica del cantiere D. Ponteggi E. Gli impianti elettrici di cantiere e le macchine e impianti F. Prefabbricati e opere in quota e funi vita Ognuno di essi è autonomo dal punto di vista didattico e quindi i Colleghi potranno scegliere di seguirne uno o più fino a completare il proprio monte ore. Non sarà ammessa la partecipazione a porzioni di seminario. I seminari si svolgono in due sessioni con una verifica finale a domande con risposta multipla. Il primo ciclo di seminari si è tenuto nei mesi di maggio e giugno (con sede in Torino e due sessioni a Pinerolo e San Martino Canavese) e sono in programma altre sessioni per l’autunno.

SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI D.M. 5 AGOSTO 2011 CORSI E SEMINARI PER L’AGGIORNAMENTO DI 40 ORE NEL QUINQUENNIO Anche per il mantenimento dell’iscrizione negli elenchi del Ministero dell’Interno di specializzazione in prevenzione incendi è stato istituito (D.M. 5 agosto 2011) l’obbligo di effettuare corsi e seminari di aggiornamento della durata complessiva di almeno 40 ore nell’arco del quinquennio dalla data di iscrizione nell’elenco. Per coloro che risultano già iscritti dalla data di entrata in vigore del predetto decreto, la decorrenza dell’obbligo parte dal 27 agosto 2011. La nota del Ministero dell’Intero del 25/5/2012, prot. 7213 specifica che l’aggiornamento può avvenire tramite seminari (da 3 a 6 ore) e/o corsi (da 8 a 16 ore); Per il raggiungimento delle 40 ore i professionisti possono seguire un numero di seminari che totalizzino non più del 30% del monte ore complessivo previsto nei cinque anni. Nei prossimi mesi verranno diffusi dalla Fondazione i programmi dei corsi e seminari di aggiornamento in prevenzione incendi.

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