Tricase in comune: verso il bilancio partecipativo

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COMUNE DI TRICASE

CITTA’FERTILE

tricase in comune bilancio partecipativo

imposta unica comunale REPORT Aprile 2014


Tricase in comune è un insieme di incontri pubblici di approfondimento finalizzati alla raccolta di contenuti, per un ragionamento partecipato sull’Imposta Unica Comunale (IUC) di Tricase, che a breve unificherĂ IMU, TARI e TASI, gravanti sui cittadini per gli immobili, i rifiuti e i servizi indivisibili.

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TRICASE IN COMUNE

verso il bilancio partecipativo La strada del Bilancio Partecipativo non è facile. È un cammino verso un’esperienza di democrazia profonda, in cui l’Ente Locale decide di assegnare una quota di bilancio alla gestione diretta dei cittadini, che giungono a determinare in prima persona il destino di quelle somme pubbliche. Questo traguardo chiede a tutti noi una più solida abitudine al dialogo, all’interazione costruttiva, oltre i confini delle diverse posizioni che animano le nostre vite. Oggi, per essere lungo la strada, mettiamo in comune la riflessione sull’IUC, sul nuovo regolamento che unifica le principali entrate della nostra comunità. Prima di chiudere la norma, ascoltiamo le persone e poniamo la loro testimonianza sullo sfondo del regolamento, che non può che confrontarsi con le vite di tutti noi, prima di assumere un senso compiuto. Antonio Giuseppe Coppola Sindaco di Tricase

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Il testo in bozza del regolamento è presentato alla cittadinanza il 16 aprile 2014, in forma di mappa, completamente esplorabile. Le parti evidenziate in giallo sono quelle non ancora decise, ma non sono l’unico luogo possibile di riflessione. Tutta la superficie della mappa si presta ad accogliere questioni e problemi, perché un nuovo regolamento unificato su casa, rifiuti e servizi indivisibili costituisce un primo riferimento essenziale e concreto per camminare verso un bilancio partecipativo. Per arricchire di senso la norma, prima che sia scritta in forma definitiva, proviamo una strategia nuova. Mettiamo al muro il regolamento, tutto davanti agli occhi, nelle scuderie del Comune, in una stanza del pensiero collettivo. Con la possibilità di ingrandire le zone interessanti.

Su un muro la norma in bozza non perde la sua struttura, ma è spogliata dagli orpelli e dalle parti di rito: presenta soltanto i suoi contenuti, quelli che hanno un effetto diretto sulla vita delle persone. Su un muro la bozza del regolamento perde i nascondigli delle pagine chiuse. Su un muro e in grande formato, la norma è denudata, è resa visibile a tutti, è pienamente esplorabile. E le persone possono depositare in punti specifici le loro riflessioni. La cosa si fa in tempo reale, con fogli mobili di sintesi e con una scrittura in parallelo istantanea di ogni intervento. Alle parole è assegnato un colore, in base all’identità. Le associazioni di categoria e sindacati sono arancioni, i cittadini sono gialli, gli esperti sono verdi, gli artigiani, i commercianti e gli agricoltori sono azzurri.

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D/5 (Ab A ita zio ni) ag az C/2 zin ie de po e, C/6 siti rim (Te ) ess tto ee ie C ch /7 au iuse tori me oa sse pe rte ) ) (M

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CITTADINI

6.conoscerne la destinazione

11. non penalizzare i locali sfitti

esenzioni aree inferiori al lotto minimo ricadenti all’interno delle “ZONE C di espansione” e delle “ZONE D produttive”

18. non penalizzare i settori produttivi

aree che, per la loro conformazione planimetrica e/o dimensionamento, rendono di fatto impossibile l’applicazione degli standards urbanistici minimi previsti dai vigenti strumenti (distacchi dalle strade, confini, area minima del lotto, intervento urbanistico obbligatorio, ecc.), ricadenti all’interno delle “ZONE B di completamento”

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24. limitare le elusioni delle abitazioni principali

aree inserite come edificabili (“ZONE F”) che comunque sono sottoposte a vincolo di intervento pubblico

unità immobiliari, appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari

aree individuate come edificabili ma che, per la loro collocazione, rientrano nelle fasce di inedificabilità previste dal R.D. 25.07.1904, n. 523

alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari.

immobili diversi dalla sede e dagli uffici dell’Ente non destinati ed utilizzati ai fini istituzionali del Comune

Dall’imposta dovuta per abitazione principale e per le relative pertinenze, si detraggono:

immobili utilizzati per attività di carattere privato posto in essere da soggetti estranei all’Ente, e costituenti un mero effetto o una mera conseguenza dell’attività svolta dall’Ente medesimo

rapportati al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione la detrazione spetta a ciascun soggetto proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica

alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune assegnati a privati cittadini immobili di proprietà dell’Ente ed adibiti a compiti istituzionali di soggetti pubblici diversi dall’Ente proprietario ancorché tale obbligo di destinazione sia previsto da disposizioni di legge

per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale (al max fino a 400 euro)

immobili che seppur destinati ad usi istituzionali non sono utilizzati

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E SINDACATI

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(Negozi e botteghe)

(Uffici e studi privati)

I RAGIONAMENTI PARTECIPATI

(categorie speciali a fine produttivo o terziario)

bilancio partecipativo

(Istituti di credito, cambio ed assicurazione)

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tricase in comune

RAGIONAMENTI PARTECIPATI SUL REGOLAMENTO

(str utt ure B (La di bo us ra oc (Fa to oll bb ri C/3 ett pe ric ivo ra ati (Sta rt ) e lo C bil / i e me ca im li p 4 sti en e eri ti b re ) se aln C/ rciz ea 5 is ri po ed rtiv ia cq i) ue cu ra tiv e)

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I comuni possono disporre l'elevazione dell’importo della detrazione fino a concorrenza dell’imposta dovuta, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio.

• alle unità immobiliari appartenenti alle coop. edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari; fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali

FABBRICATI INAGIBILI ED INABITABILI: proporzionalmente al periodo dell’anno in cui tale situazione persiste.

casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti del matrimonio

unita' immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata; unità immobiliare concessa in comodato d’uso dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale. Tale agevolazione opera al verificarsi delle seguenti condizioni: 1) esistenza al 1° gennaio di ciascun anno d’imposta di un contratto di comodato redatto in forma scritta e regolarmente registrato presso il competente Ufficio del Registro (agenzia dell’Entrata); 2) residenza anagrafica certificata del parente e del proprio nucleo familiare, se ed in quanto esistente, immobiliare oggetto del comodato; 3) il comodatario deve appartenere ad un nucleo familiare con ISEE non superiore ad €. 8.000,00 annui.

esclusioni

un unico immobile posseduto e non concesso in locazione dal personale in servizio permanente alle forze dell’ordine, alle forze di polizia, al corpo dei VV.FF fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9 fabbricati con destinazione ad usi culturali fabbricati destinati esclusivamente all'esercizio del culto fabbricati di proprietà della Santa Sede

ESPERTI

fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina delimitate ai sensi dell'articolo 15 della legge 27 dicembre 1977, n. 984 destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive

3.riduzioni per immobili commerciali locati

30.agevolazioni per residentiall’estero

29.incrementare il controllo

21.identificare meglio il contribuente

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4.squilibri per le alte metrature

ARTIGIANI COMMERCIANTI AGRICOLTORI

5.rischio elusione


7. non penalizzare la natura di un paese 1.comprendere gli indirizzi della P.A. 26. rifiuto zero a gestione diretta

19.non è ancorata al reddito

in base a quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito ed all’entità dei costi di gestione

22. parametrarla all’effettiva dimora

in base a quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito ed all’entità dei costi di gestione

23. la 1°casa si sovrapp. alla 2°casa nel periodo estivo

esclusioni esclusioni

25.l’equita fondata sull’effettiva produzione di rifiuti 32.proporzionare in base alle presenze nelle strutture ricettive

riduzioni 1. I locali e le aree scoperte o le porzioni degli stessi - centrali termicheove e locali riservati si formano di regola rifiuti speciali ad impianti tecnologici non assimilati agli urbani ai sensi delle vigenti disposizioni non sono soggetti al tributo a condizione che il produttore - locali privi di tutte utenze l’avvenuto attive nele dimostri trattamento di servizi di rete ein non arredati alla normativa vigente. conformità

- locali in oggettive condizioni di non utilizzo in quanto inabitabili o oggetto di lavori di ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo

- limitatamente all’attività di commercio di fiori e simili, di frutta e verdura, di pesce e derivati ed all’attività di ristorazione e pizzeria/rosticceria da asporto, i locali adibiti ad uffici, a deposito scorte correnti a celle frigorifero e servizi igienici - aree scoperte destinate all’esercizio dell’agricoltura, silvicoltura, allevamento e le serre a terra - aree adibite in via esclusiva al transito dei veicoli destinate all’accesso alla pubblica via ed al movimento veicolare interno - aree impraticabili o intercluse da recinzione - aree in abbandono o di cui si possa dimostrare il permanente stato di inutilizzo - aree non presidiate o adibite a mero deposito di materiali in disuso - zone di transito e manovra degli autoveicoli all’interno delle aree degli stabilimenti industriali adibite a magazzini all’aperto - aree adibite in via esclusiva all’accesso dei veicoli alle stazioni di servizio dei carburanti;

- centrali termicheAttività e localicommerciali riservati Professionisti ad impianti tecnologici quali cabine elettriche, caldaie con bruciatori, silos e simili, La tariffa del tributo dove non è compatibile è determinata sulla base o non si abbia di regola delle quantità e qualità medie ordinarie la presenza umana di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi ed alla tipologia di attività svolte, - limitatamente all’attività di commercio sulla base dei criteri individuati dal regolamento di fiori e simili, di frutta e verdura, di pesce e derivati di cui al D.P.R. 27/04/1999, n. 158 e dell’art. 13 ed all’attività di ristorazione e pizzeria/rosticceria presente regolamento (PIANO FINANZIARIO) da asporto, i localidel adibiti ad uffici, a deposito scorte correnti a celle frigorifero e servizi igienici - aree scoperte destinate all’esercizio dell’agricoltura, silvicoltura, allevamento e le serre a terra

- aree impraticabili o intercluse da recinzione

Falegnamerie ed attività similari Officine meccaniche ed attività similari Fabbri ed attività similari Altre attività artigianali Attività commerciali Professionisti

13.intervenire sui costi

La tariffa del tributo è determinata sulla base delle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi ed alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri individuati dal regolamento di cui al D.P.R. 27/04/1999, n. 158 e dell’art. 13 del presente regolamento (PIANO FINANZIARIO)

10.i rifiuti in risorse stoccate

l’unità immobiliare, iscritta o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o nazionale

l’unità immobiliare, iscritta o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o nazionale

(non cumulabili)

l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto, direttamente adibita ad abitazione principale, da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato (AIRE), a condizione che la stessa non risulti locata

- aree non presidiate o adibite a mero deposito di materiali in disuso

ai fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, di cui all’art.8, comma 1 del D.Lgs 504/92,

ai fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, di cui all’art.8, comma 1 del D.Lgs 504/92,

proporzionalmente al periodo dell’anno in cui tale situazione persiste.

- zone di transito e manovra degli autoveicoli all’interno delle aree degli stabilimenti industriali adibite a magazzini all’aperto - aree adibite in via esclusiva all’accesso dei veicoli alle stazioni di servizio dei carburanti;

16. progetti educativi sul bonus

(non cumulabili)

l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto, direttamente adibita ad abitazione principale, da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato (AIRE), a condizione che la stessa non risulti locata

31.costruzione del contenuto contrattuale verso il B.P.

- aree in abbandono o di cui si possa dimostrare il permanente stato di inutilizzo

proporzionalmente al periodo dell’anno in cui tale situazione persiste.

12.guardare i contratti

28.utilizzare una bilancia comunale

ai sensi dell’art. 1117 del codice civile non detenute o occupate in via esclusiva.

15. bonus per il conferimento diretto

14. rete di cittadini per il compostaggio

8. incentivare le buone pratiche CITTA’FERTILE

2.non conosciamo l’efficacia della raccolta differ.

- aree adibite in via esclusiva al transito dei veicoli destinate all’accesso alla pubblica via ed al movimento veicolare interno

ai sensi dell’art. 1117 del codice civile non detenute o occupate in via esclusiva.

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2. Nell’ipotesi in cui vi siano obiettive difficoltà nel delimitare le superfici ove si formano di regola i rifiuti speciali non assimilati agli urbani, l’individuazione di quest’ultime è effettuata in maniera forfettaria applicando all’intera superficie su cui l’attività viene svolta le seguenti percentuali di abbattimento

9. comprenderne la destinazione

oni

- centrali termiche e locali riservati ad impianti tecnologici quali cabine elettriche, caldaie con bruciatori, silos e simili, dove non è compatibile o non si abbia di regola la presenza umana

27. potenziare reti di raccolta

utenze non domestiche

sta itta

- locali dove si producono esclusivamente rifiuti speciali non assimilati agli urbani a condizione che il produttore ne dimostri l’avvenuto trattamento in conformità alle normative vigenti

utenze non domestiche

- superfici coperte di altezza inferiore a 220 centimetri

a ro i locata;

- locali in oggettive 2.condizioni Nell’ipotesidiinnon cui utilizzo vi siano obiettive difficoltà nel delimitare in quanto inabitabili o oggetto di si lavori le superfici ove formano di regola i rifiuti speciali di ristrutturazione, restauro non assimilati agli urbani, o risanamento conservativo l’individuazione di quest’ultime è effettuata in maniera forfettaria - superfici coperteapplicando di altezza all’intera superficie inferiore a 220 centimetri su cui l’attività viene svolta le seguenti percentuali di abbattimento - locali dove si producono esclusivamente attività similari rifiuti speciali nonFalegnamerie assimilati aglied urbani meccaniche ed attività similari a condizione che ilOfficine produttore Fabbritrattamento ed attività similari ne dimostri l’avvenuto attività artigianali in conformità alleAltre normative vigenti

34. riduzioni per figli dimoranti altrove

1. I locali e le aree scoperte o le porzioni degli stessi ove si formano di regola rifiuti speciali non assimilati agli urbani ai sensi delle vigenti disposizioni non sono soggetti al tributo a condizione che il produttore ne dimostri l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente.

33. lettura dei servizi

- locali privi di tutte le utenze attive di servizi di rete e non arredati

20.comprendere il rapporto fra costi e servizi

- centrali termiche e locali riservati ad impianti tecnologici

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17. convenzioni per lo smaltimento di materiali speciali

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I RAGIONAMENTI PARTECIPATI 10

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Valorizzare la natura di un paese. Non si penalizzino i settori produttivi piĂš emergenti della comunitĂ . Non si penalizzi a Tricase soprattutto il commercio.


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esprimere la visione per motivare la tassazione Comprenderne il senso e l’impiego. Occorre dare motivazioni profonde alla tassazione. È importante conoscere la sua destinazione finale. Per giungere a decidere insieme cosa pagare con l’IMU, occorre costruire una visione pubblica del suo impiego, l’obiettivo cittadino.

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comunicare il controllo Incrementare il controllo sugli edifici accatastati: operare una comunicazione pubblica locale per la consapevolezza del controllo.


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definire il contribuente Le metrature degli edifici tradizionalmente alte non sono sempre collegate ad alti redditi: questo determina squilibri di tassazione. Il rischio elusione sul “gioco” del comodato. Come verificare la residenza reale delle persone? Definire il contribuente nel modo migliore per servirlo meglio: l’identificazione della dimensione economica umana è il centro delle politiche fiscali. Le agevolazioni sulla prima casa sono il luogo in cui può maturare l’elusione. Verificare le reali modalità dell’abitare. Introdurre agevolazioni per residenti all’estero a causa di necessità familiari e/o di lavoro.

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commercio e tassazione Ridurre la tassazione degli immobili commerciali locati. La leva fiscale è uno strumento importante per orientare la vita sociale e la politica. È possibile agire nel rapporto fra aliquota e locazione. Non penalizzare i locali commerciali sfitti. Osservare l’aspetto della crisi. Non siano penalizzati i settori produttivi. La condizione dei locali sfitti deriva dalla bassa accessibilità delle alte locazioni. Occorre privilegiare il sistema economico complessivo. TRICASE Aprile 2014

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esprimere la visione per motivare la tassazione Porre la tassazione sui rifiuti dentro la comprensione pubblica degli indirizzi generali e strategici della PA. La percezione chiara da parte dei cittadini del sistema delle strategie e delle politiche pubbliche è la condizione generale per i ragionamenti condivisi sulla tassazione e sul bilancio. Perseguire la strategia rifiuti zero. Introdurre la prospettiva dell’annullamento del costo perseguendo la gestione diretta con modalitĂ partecipata.


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conoscenza condivisa dell’efficacia e del profitto Attivare la responsabilizzazione dei cittadini con la conoscenza condivisa dell’efficacia e del profitto della raccolta differenziata. Il peso del meccanismo virtuoso deve essere visibile perché aumentino i comportamenti virtuosi. Trasformare i rifiuti in risorse stoccate disponibili. Decodificare i contratti. Guardare i contratti, osservarli pubblicamente per migliorarli insieme, comprenderne i costi in modo partecipato. Analizzare i casi virtuosi. Costruire una conoscenza pubblica su soluzioni altrove efficaci, per intervenire sui costi attraverso strategie sperimentate.

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Praticare il principio del controllo collettivo attraverso strumenti pubblici d’uso quotidiano. Non demandare soltanto agli organi competenti e ai documenti. Una bilancia comunale per verificare i pesi dei rifiuti trasportati. Potenziare la trasparenza della lettura. Per camminare verso il Bilancio Partecipativo, attivare un processo di lettura pubblica e di nuova costruzione partecipata del contratto per la gestione dei rifiuti. Il servizio deve essere proporzionato ad obbligazioni riconosciute dalla comunità e alle necessità collettive.

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osservare la vita reale dei cittadini La tassazione non è ancorata agli scaglioni di reddito.

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Parametrare in base all’effettiva dimora. La tassazione è doppia durante il periodo estivo di dimora nella seconda casa. L’equità sociale deriva dall’applicazione della tariffa in base all’effettiva produzione di rifiuti.

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compensare le sofferenze evidenti La tariffa rifiuti incide troppo sulle attività ricettive (ristoranti e alberghi). Si proporzioni in base all’effettiva produzione dei rifiuti, dipendente dalla presenza turistica. Il carico eccessivo deriva anche dalla convergenza delle tassazioni. A causa degli oneri, si giunge alla stagionalità forzata delle stesse attività. Monetizzare le sofferenze inevitabili delle applicazioni tariffarie e compensarle attraverso parallele strategie politiche. Inserire riduzioni nel caso di figli dimoranti altrove per esigenze di studio o di lavoro.


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coinvolgere il comportamento soggettivo per un progetto collettivo Parametrare in base alle buone pratiche soggettive. La raccolta differenziata si attesta oggi fra il 25 e il 34%. Possiamo avviare un processo di responsabilizzazione. Occorre giungere a dimensionare la tassa in base alle buone pratiche e al comportamento soggettivo. Le persone devono percepire il nesso fra il proprio comportamento ed il beneficio diretto. Coinvolgere il cittadino nella raccolta. Sviluppare una cooperazione con la cittadinanza per il trasferimento dei rifiuti in aree di compostaggio.

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Sperimentare il bonus diretto da conferimento soggettivo dei rifiuti. Costruire progetti educativi fondati su bonus diretti e su progetti chiave di coinvolgimento. Contrastare le discariche abusive in campagna con aree pubbliche di raccolta di rifiuti speciali a conferimento diretto e convenzioni per materiali speciali. Sviluppare reti private e collaborative di raccolta con conferimento diretto. Alla riduzione tariffaria del 30% corrisponde un minore costo pubblico ed economie di scala.

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conoscenza condivisa dell’efficacia e del profitto Comprendere la destinazione (%) delle proprie tasse rispetto ai servizi. Costruire un’informazione fortemente orientata al singolo contribuente, per innalzare la consapevolezza di tutti del bene pubblico. Comprendere il rapporto fra imposte e servizi. È importante migliorare il rapporto fra cittadini e burocrazia. Diminuire la burocrazia con la chiarezza delle responsabilità. La burocrazia è svincolarsi dalla responsabilità soggettiva del servizio. Decodificare i servizi. I servizi indivisibili siano tutti “leggibili” per tutti i cittadini, nelle loro obbligazioni contrattuali, nei loro costi, nella loro efficacia. Si possano leggere pubblicamente e facilmente, come parte del bilancio sociale.


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TRICASE IN COMUNE verso il bilancio partecipativo

web: http://www.comune.tricase.le.it/

percorso a cura di: CITTA’ FERTILE gruppo tecnico orizzontale per le strategie urbane partecipate con Cirino Carluccio Francesca Cofano Fedele Congedo e la collaborazione di Luigi Panico - autore del libro “Partecipo, quindi sono” Arturo Parolini - Ricerca e Cooperazione

CITTÀ FERTILE gruppo tecnico orizzontale per le strategie urbane partecipate CITTA’ FERTILE è un gruppo tecnico interdisciplinare che promuove i processi partecipativi per la progettazione urbana e architettonica, la pianificazione urbana, la programmazione strategica, la gestione dei conflitti ambientali, le forme di ricerca socio-territoriale. CITTA’ FERTILE costruisce architetture partecipate di processo, fondate su metodi comunitari, integrati, variati ed adattati per cittadini, gruppi organizzati, pubbliche amministrazioni. CITTÀ FERTILE è un libero gruppo di professionisti e di cittadini attivi costituito in associazione per promuovere l’Urbanistica Partecipata, l’Ascolto Attivo e la condivisione dei Saperi. web: www.cittafertile.it

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hanno partecipato a Tricase in comune: Guerino Alfarano, Antonio Ardito, Salvatore Cacciatore, Antonio Chiuri, Federico Cortese, Giuseppe Elia, Teodoro Giudice, Marcello D’amico, Matteo De Giuseppe, Francesco De Vincenti, Luigi Dell’Abate, Alessandro Distante, Casamassima Guglielmo, Antonio De Iaco, Vincenzo Errico, Rocco Indino, Rosario Mercogliano, Claudio Morciano, Antonio Pantaleo, Franco Perrone, Luciano Andrea Rizzo, Rodolfo Rizzo, Donata Scarcella, Corrado Schirinzi, Mario Serafini, Francesca Sodero, Valentina Sticchi, Mario Turco, Michele Turco, Paolo Valli , Chiara Vantaggiato, Carmine Zocco, Fernando Zocco

Report a cura di Città Fertile

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