News ccib 09 01 2015

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09.01.2015 EMERGENZA PROFUGHI Boyko Borissov: Non invieremo contingenti militari al confine con la Turchia Il Governo non ha mai preso in considerazione la possibilità di dislocare truppe dell’esercito al confine con la Turchia per proteggere il paese dalle ondate di immigrati clandestini. Lo ha dichiarato il premier Boyko Borissov, che ha cercato così di sedare le polemiche sorte negli ultimi giorni dopo la proposta avanzata dal Ministro dell’Interno, Vesselin Vuchkov. Secondo Borissov si è trattato solo di un suggerimento indirizzato alla collega della difesa, Nikolay Nencev, di fornire supporto logistico agli agenti di polizia di frontiera. Boyko Borissov, inoltre, ha precisato che il paese sta rispettando rigorosamente i suoi impegni nei confronti dei rifugiati. “La Bulgaria si prenderà cura dei profughi nel miglior modo possibile, ma a patto che il loro ingresso nel paese avvenga attraverso i valichi di frontiera”, ha detto. La diatriba nata negli ultimi giorni fra il ministro dell’interno e il titolare della difesa mostra nuove divisioni all’interno della coalizione di governo: Vuchkov, infatti, è un esponente del partito conservatore Gerb, leader della maggioranza, mentre Nencev proviene da una delle formazioni che compongono il Blocco riformista, principale partner della coalizione. Il problema dell’immigrazione clandestina, in particolare lungo il confine bulgaro-turco, è sistemico per le autorità di Sofia. Lo scorso anno il Governo dell’ex premier Plamen Oresharski dovette fronteggiare una pesante ondata migratoria e la sua decisione, controversa e costosa, di costruire una barriera lungo un tratto del confine fu ampiamente criticata. Ora che il problema si ripropone – attualmente il numero di immigrati clandestini che cercano di varcare la frontiera è di 150 al giorno – il Ministro Vuchkov ha proposto il dispiegamento di contingenti militari al confine, trovando però la ferma posizione contraria del collega alla difesa Nencev. IL CASO CORPBANK In 20 giorni saldato il 90 per cento dei correntisti In 20 giorni lavorativi, iniziati il 4 dicembre scorso, il Fondo di assicurazione dei depositi ha saldato il 90 per cento dei correntisti che vantavano dei depositi in Corporate Commercial Bank (CorpBank). È quanto dichiarato dal Presidente del Fondo, Radoslav Milenkov, nel corso di una conferenza stampa. “Finora 91.200 risparmiatori hanno riavuto i loro depositi presenti in CorpBank,” ha osservato Milenkov, aggiungendo che solo il 2 per cento dei depositanti hanno ottenuto i loro soldi in contanti. La CorpBank, il quarto istituto di credito bulgaro, è stata posta in stato d’insolvenza dopo il riscontro di un grave ammanco di liquidità pari a 3,74 miliardi di lev. La compagnia Bromak, l’azionista di maggioranza di CorpBank, ha presentato Founded in 2003 and acknowledged by Italian Government in law no.518/70 Member of the Association of Italian Chambers of Commerce Abroad Bul. Knyaghinya Maria Luisa, 2, Business Center TZUM, fl.5 – Sofia 1000 – Bulgaria Tel: +359 2 8463280/1–Fax: +359 2 9440869 info@camcomit.bg –www.camcomit.bg


un ricorso amministrativo dopo che lo scorso 6 novembre la Banca centrale (Bnb) ha revocato la licenza a CorpBank. Bnb, inoltre, ha chiesto alla procura l’avviamento della procedura per porre l’istituto finanziario in stato d’insolvenza. Ad ogni singolo depositario è stato garantito un rimborso sino a 196 mila lev. TRASPORTI Bdz annuncia la soppressione di 38 tratte dal 12 gennaio La compagnia ferroviaria statale bulgara (Bdz) sopprimerà dal 12 gennaio 38 tratte a causa della riduzione delle sovvenzioni governative. Bdz apporterà inoltre una riduzione del personale per fronteggiare i tagli. Secondo la stampa di Sofia dovrebbero essere circa 140 le tratte che saranno annullate nel corso del 2015 a causa della riduzione dei sussidi statali. La prossima tranche di tratte saranno revocate a febbraio e verranno notificate entro i prossimi giorni. A partire dall’inizio della settimana 38 treni si fermeranno del tutto, mentre altri dieci opereranno su percorsi abbreviati. Secondo i calcoli preliminari, l'organico della compagnia dovrà essere ridotto di 1.500 persone. I sindacati hanno condannato il provvedimento, annunciando uno sciopero a livello nazionale e hanno già raccolto 10 mila firme in una petizione che si oppone a queste misure. I debiti di Bdz si attestano a 565 milioni di lev. EUROSTAT Aumento del commercio al dettaglio in Romania, Slovenia e Bulgaria A novembre su base mensile il volume delle vendite del commercio al dettaglio ha fatto registrare degli aumenti del 2,1 per cento in Romania, dello 0,6 per cento in Slovenia e dello 0,1 per cento in Bulgaria. È quanto emerge dai dati pubblicati dall’Eurostat, l’ufficio statistico comunitario, che in media nell’eurozona e nell’intera Unione europea ha registrato rispettivamente degli incrementi dello 0,6 per cento e dello 0,8 per cento. Rispetto al novembre 2013 nell’area euro si è rilevato un incremento dell’1,6 per cento e nei Ventotto del 2,6 per cento. In Romania l’aumento annuale è stato dell’8,2 per cento, del 2,3 per cento in Bulgaria e dello 0,1 per cento in Slovenia.

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