Bari Economica n.3/2010

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35 Un fenomeno diffuso

con la convinzione “che può esistere una logica di mercato

I numeri della cooperazione aggiungono un ulteriore ele-

che guardi all’integrazione e non solo alla competizione

mento alla comprensione dell’incidenza di questo universo

economica, un mercato che si nutra dei valori della centralità

del terzo settore nella comunità. Nell’ultima rilevazione Istat

della persona e del lavoro unitamente ai valori della qualità

“Le cooperative sociali in Italia. Anno 2005”, si legge che le

dei servizi in risposta ai bisogni delle persone”, come riba-

cooperative attive sono 7.363, la maggior parte localizzata

disce Gianfranco Visicchio, presidente di Meridia.

nel Mezzogiorno (2487 unità). Nella distribuzione geografica

Fanno parte del Consorzio 28 cooperative sociali di cui 5 di

nazionale, la Puglia si attesta al 6° posto. In esse sono

tipo B e 23 di tipo A che impiegano, con varie forme contrat-

impiegati circa 244 mila lavoratori retribuiti e 34 mila non

tuali, 1466 persone di cui 1061 donne. I servizi offerti inte-

retribuiti (volontari, volontari del servizio civile e religiosi),

ressano circa 5000 utenti - anziani, minori, disabili, famiglie,

di cui il 71,2% è costituito da donne. Dal punto di vista

tossicodipendenti, immigrati - distribuiti in 36 comuni.

economico, le cooperative sociali realizzano una produzione

Il fatturato aggregato delle cooperative socie di Meridia si

di circa 6,4 miliardi di euro, per un valore medio di circa

aggira intorno ai 17 milioni di euro, mentre il proprio valore

867 mila euro per unità.

della produzione, nel 2009, è di circa 3 milioni 160 mila euro.

Le cooperative di tipo A offrono servizi socio-sanitari ed

Meridia sostiene una grande rete del sociale che coinvolge,

educativi: nel 2005 sono 3,3 milioni i loro utenti, per lo più

oltre agli aderenti, altri soggetti privati: Gruppo Cooperativo

minori (28,8%), persone senza specifici disagi (26,8%), anziani

Cgm, Confcooperative-Federsolidarietà, Banca Etica, Forum

autosufficienti e non.

del Terzo Settore, Reti Meridiane, Officina Turismo.

Le cooperative di tipo B forniscono opportunità di occupa-

L’obiettivo è di continuare ad allargare questa rete perché

zione a persone svantaggiate, favorendo l’inclusione sociale

per affrontare i bisogni emergenti, tra i quali le nuove povertà

di soggetti che altrimenti rimarrebbero esclusi dal mercato

e le nuove disuguaglianze, bisognerà costituire un “patto

del lavoro e costituirebbero per lo stato un costo. Nell’anno

sociale” tra tutti gli attori del territorio che sostenga “modelli

della rilevazione, i lavoratori appartenenti a questa categoria

organizzativi capaci di attivare capitale e reti sociali sul

sono 30.141, ossia il 55% del totale del personale retribuito

territorio”. In quest’ottica si inserisce l’apporto offerto dal

nelle cooperative di tipo B, ben oltre il limite previsto dalla

Consorzio alla realizzazione del progetto “Condividere il

legge.

cuore”, “un pretesto per raccontarci come cittadini e operatori sociali e culturali, un evento che ha per noi il gusto

Il Consorzio Meridia

dell’incontro e delle relazioni umane”, conclude il presidente.

Il Consorzio Meridia è una delle reti di cooperative sociali attive nella nostra terra. Nasce a Bari nel gennaio del 1999

Marilena De Nigris, giornalista


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