Airtrap newsletter no 1 ita

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Rimozione di inquinanti atmosferici da parte della vegetazione urbana nella cittĂ di Milano. PotenzialitĂ attuali e indicazioni per le nuove realizzazioni a verde

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Newsletter n. 1 Rimozione di inquinanti atmosferici da parte della vegetazione urbana nella città di Milano. Potenzialità attuali e indicazioni per le nuove realizzazioni a verde Il verde urbano fornisce ai cittadini e al territorio un ampio ventaglio di “servizi”, non sempre evidenti o noti, ma di vitale importanza per garantire una buona qualità della vita urbana. Ombreggiamento e raffrescamento sono funzioni del verde immediatamente percepibili. Meno evidente è l’apporto di alberi e arbusti nel regolare i deflussi delle acque meteoriche, nel rimuovere CO2 o produrre ossigeno. In tutte le aree urbane la presenza di alberi e arbusti determina un incremento delle qualità estetiche dell’edificato valorizzandolo anche da un punto di vista economico. Queste funzioni vengono definite come servizi ecosistemici. La capacità di garantire questi servizi dipende non solo dall’estensione del verde urbano, ma anche dalle sue caratteristiche, dallo stato di salute, dalla manutenzione. Il positivo effetto della vegetazione sulla qualità dell’aria è ben nota. Meno noto è che l’intercettazione degli inquinanti può essere quantificata e resa più efficace. Questa potenzialità è stata attentamente indagata nel corso degli ultimi anni e ha consentito di sviluppare stime della rimozione complessiva di inquinanti dell’aria di molte città. Le informazioni raccolte possono quindi essere utilizzate per migliorare la qualità degli interventi sul verde e renderli più efficaci. Il progetto AIRTRAP è un’iniziativa che si sviluppa sul territorio del Comune di Milano e che intende definire l’attuale capacità di rimozione di inquinanti dell’aria da parte del verde urbano. Il progetto prende in considerazione inizialmente la copertura arborea di proprietà pubblica già censiti dai servizi comunali.

Si tratta di alberature di viali, piazze e giardini per un totale di circa 200 000 individui arborei distribuiti su una superficie di 181 km2. Successivamente verrà condotta un’analoga valutazione per quanto attiene il verde privato la cui consistenza è in molte zone della città decisamente rilevante.

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Il verde urbano non è uniformemente distribuito tra le diverse zone della città. L’area più centrale dispone di due grandi parchi, i giardini di Porta Venezia e il Parco Sempione, con superfici di 17 e 40 ha, rispettivamente. Le altre zone della città dispongono di aree verdi di diversa estensione ma soprattutto della possibilità di un futuro sviluppo del verde su superfici agricole o aree dismesse.

La vegetazione è in grado di intercettare con foglie e aghi, rami e corteccia del fusto una quota del particolato e trattenerlo fintanto che esso non venga dilavato dalle piogge. Recenti indagini hanno evidenziato come le potenzialità di rimozione crescano al diminuire della granulometria del particolato. Ciò rende le piante particolarmente efficaci nel proteggere la salute umana. Gli inquinanti gassosi penetrano negli stomi e vengono trasformati in composti diversi. Nel caso dell’ozono il solo contatto con le superfici fogliari può determinare la distruzione della molecola dell’inquinante. L’inquinamento dell’aria nella città di Milano riguarda essenzialmente tre composti; • il particolato nelle frazioni PM10 e PM2,5, • il biossido di azoto, • l’ozono.

Il progetto AIRTRAP intende fornire agli Amministratori della città e alle figure tecniche impegnate nella pianificazione urbana e progettazione del verde: • una valutazione dell’attuale capacità di rimozione di inquinanti atmosferici da parte del verde della città di Milano, • indicazioni per incrementare tale capacità per le aree verdi esistenti e sulle più opportune scelte tecniche per rendere le nuove realizzazioni particolarmente efficaci nel proteggere la qualità dell’aria, • indicazioni sulle più opportune modalità per introdurre questi elementi nella pianificazione del verde.

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Newsletter n. 1

l progetto AIRTRAP intende quantificare, albero per albero, la quantità dei diversi inquinanti sottratti all’aria che respiriamo. Ciò avviene mediante l’utilizzo di un modello matematico che grazie alla disponibilità di dati vegetazionali, meteorologici e di inquinamento dell’aria, permette di stimare intercettazione e incorporazione dei composti di interesse. L’approccio impiegato consente di effettuare una valutazione molto dettagliata dei processi di rimozione degli inquinanti. Si possono così individuare quali siano le specie più efficienti ma anche le condizioni al contorno (posizione, caratteristiche della chioma, ecc.) che risultano più importanti per massimizzare l’effetto di intercettazione. Una prima indagine preliminare è stata realizzata sui 1750 alberi e arbusti di 84 specie rilevati nei Giardini di Porta Venezia. Il parco, posto al centro della città, si estende su 17 ha. Ogni anno la vegetazione presente è in grado di rimuovere • 343,6 Kg di PM10 • 109,1 Kg di biossido di azoto • 119,5 Kg di ozono

Rimozione di PM10 da parte dell’area pilota indagata

Valori meno rilevanti riguardano l’anidride solforosa (SO2) e il monossido di carbonio (CO), inquinanti che da tempo non rappresentano, d’altra parte, un motivo di preoccupazione. Nonostante la maggior parte degli alberi appartenga a specie decidue circa il 20% del PM10 è intercettato nel corso dell’inverno. La rimozione degli inquinanti, siano essi gassosi o particellari, è proporzionale alla superficie fogliare ma può variare in relazione alla posizione dell’albero, alla presenza di ostacoli, alle condizioni di salute e cure fornite. Alcune specie, come quelle appartenenti al genere Quercus, possono contribuire, con le emissioni di composti organici volatili alla formazione dell’ozono di origine fotochimica. Il progetto intende fornire suggerimenti anche per limitare questo fenomeno.

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Le misure del particolato (PM1, PM2.5, PM10), effettuate mediante contatori laser di particelle (OPC), hanno messo in evidenza rilevanti effetti di mitigazione prodotti dalle chiome degli alberi. Nell’ambito della prima fase del progetto AIRTRAP sono già state condotte misure comparative di inquinanti dell’aria lungo importanti assi stradali e vicine aree verdi.

Effetti delle chiome degli alberi sulle concentrazioni di PM10 a Milano, Corso Venezia, nel 2013 (in rosso i valori “stradali”, in blu in una adiacente zona a parco.

Il verde pubblico si somma a d un ricco verde privato fatto di numerosissime specie, molte delle quali esotiche. Nella seguente tabella sono riportate le principali specie arboree presenti sul territorio comunale. Nome comune Platano Bagolaro Acero riccio Carpino bianco Robinia Pioppo nero Tiglio Platano altri Quercia rossa Olmo Storace americano Acero di monte Ciliegio Fassino maggiore Acero negundo Acero del Canada Ippocastano Tiglio cordata C. della California Farnia Faggio Sofora Olmo siberiano Ciligio giapponese Albero di Giuda Ailanto Liriodendro Tiglio americano Olmo carpinifolia Cedro dell’Atlante Celtis spp Acero campestre Ginko Altre specie

Nome scientifico Platanus orientalis/acerifolia Celtis australis Acer platanoides Carpinus betulus Robinia pseudoacacia Populus nigra Tilia tormentosa/hybrida Platanus spp Quercus rubra Ulmus laevis Liquidambar Styraciflua Acer pseudoplatanus Prunus cerasifera Faxinus excelsior Acer negando Acer saccharinum Aesculuus hippocastanum Tilia cordata Calocedrus decurrens Quercus robur Fagus selvatica Sophora japonica Ulmus pumila Prunus serrulata Cercis siliquastrum Ailanthus altisima Liriodendron tulipifera Tilia americana Ulmus carpinifolia Cedrus atlantica Celits spp. Acer campestris Gingko biloba

n. 14127 9617 7977 7255 6916 6021 5209 4885 4759 4724 4720 4333 4109 4065 3906 3663 3688 3537 3439 3386 3384 3383 3196 2890 2453 2144 2114 2031 1978 1814 1710 1680 1627 43660

% 7.5 5.1 4.2 3.9 3.7 3.2 2.8 2.6 2.5 2.5 2.5 2.3 2.2 2.2 2.1 2.1 2.0 1.9 1.8 1.8 1.8 1.8 1.7 1.5 1.3 1.1 1.1 1.1 1.1 1.0 0.9 0.9 0.9 25.0

Le più diffuse specie arboree presenti nelle aree verdi di Milano

Materiale informativo e documentazione progettuale sono disponibili sul sito web (www.ab-studio.net). www.ab-studio.net


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