MIA Milan Image Art Fair Andrea Morucchio

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Andrea Morucchio Bugno Art Gallery


La fotografia rimane lungo tutto il percorso di Andrea Morucchio un mezzo fondamentale di espressione, sia nella sua connessione con altre dimensioni linguistiche, nella relazione ad esempio con la scultura come in Emerging Code, sia in senso strettamente autonomo. A quest’ultimo versante appartiene molta parte del lavoro di Morucchio condotto dagli anni ‘90 in poi, dai lunghi e reiterati soggiorni a Cuba e in Nepal ad altri luoghi più vicini e quotidiani. La capacità di entrare in una completa empatia con i diversi contesti nei quali si trova a vivere, o che incrocia, gli permette, grazie all’obiettivo fotografico, di addentrarsi sempre in una sorta di narrazione, di cui ferma i fotogrammi che divengono punti di partenza per altre storie, vere o immaginarie, possibili o impossibili. Ma allo stesso tempo non è mai un “abbandono” totale al soggetto, è sempre un allineamento di emozione e coscienza, di dentro e fuori, è immediata percezione di ciò che accade e rigorosa inquadratura dell’istante. Da questo deriva il forte senso della composizione: impalcatura formale e semantica di ogni immagine, “struttura narrativa” che lega i “segni” tra loro restituendone la possibilità di un racconto. La precisione compositiva, l’organizzazione plastica e il forte senso del colore, in accezione a volte emotiva o strutturale, sfocia sovente in opere di impostazione quasi pittorica, senza perdere, tuttavia, quella proprietà fondamentale della fotografia, quell’indicalità che da Morucchio viene assunta in modo integrale e assoluto nei confronti dell’esperienza della realtà; registra con occhio al tempo stesso acuto e stupefatto pezzi di quotidianità, cattura sguardi che forano la distanza tra soggetto e obiettivo raccontando, già senza saperlo, frammenti di vita, oppure ferma situazioni al limite del reale o, ancora, registra silenziose stasi metafisiche di oggetti e architetture solitarie negli scenari di teatri urbani. Gli aspetti formali e compositivi non sono mai disgiunti dai contenuti e dalla partecipazione emotiva al soggetto, sia un luogo, un accadimento o una persona. (L. Poletto) Per Morucchio la fotografia è molto di più di un semplice mezzo di comunicazione, è pratica esperenziale. Tale “comunicazione” è intesa a stabilire una trasmissione-relazione nei confronti del mondo, vuole cioè individuare un rapporto diretto tra il fotografo e il suo medium, e tra questi con le persone, le cose, il paesaggio, fino a identificare l’uno negli altri, in perfetta osmosi. Morucchio non accetta di soggiacere alla passività dell’istantanea in cui basta premere l’otturatore, esige anzi la consapevole partecipazione da parte di tutti i fattori che concorrono a definire l’evento. (A. Zanchetta)

2 Photography remains a fundamental expressive means throughout Andrea Morucchio’s research, both in its connection with other linguistic dimensions, for example in its relationship with sculpture (Emerging Code), as well as in a strictly autonomous sense. A large part of Morucchio’s work, from the 1990s onward, belongs to the latter category, stemming from long and repeated stays in Cuba, Nepal and other places closer to home. His ability to enter into total empathy with different contexts permits him and his lens to introduce a sort of narration, of which the still frame opens up to other real or imaginary, possible or impossible stories. All the same, it is never a total “abandon” to the subject, but always an assembly of emotions and conscience, of inside and out. It is always a direct perception of what happens and a rigorous framing of a moment.The strong sense of composition derives from this: the formal and semantic structure of every image, the “narrative structure”, connecting the “signs” and returning to them the possibility of a tale. The compositional precision, the visual organization, and the strong sense of colour, be it in an emotional or a structural sense, frequently leads to works of an almost pictorial formulation. However, these never lose that fundamental quality of photography - the indexical nature - which Morucchio takes on in a total and absolute way in relation to experience and reality. With an acute and astonished eye, he registers the stuff of daily life. He captures gazes that pierce the distance between the subject and the lens – gazes that unknowingly tell of fragments of lives. Or rather, he freezes situations on the limit of the real, or registers the silent metaphysical stasis of solitary objects and architecture within the scenarios of the urban theatre. The formal and compositional aspects are never disconnected from the content and from the emotional participation of the subject, whether it is a place, an event or a a person. (L.Poletto) For Morucchio photography is much more than a simple means of communication. It is an experiential practice. This “communication” is intended to establish a transmission-relation with respect to the world. Thus, it wishes to delineate a direct relationship between the photographer and his medium, and between these two and the people, objects and landscapes represented, until they identify with each other in perfect osmosis. Morucchio does not accept to be subjected to the passivity of the snapshot, for which a click of the shutter suffices. Rather he demands the aware participation of all the factors that contribute to the definition of the event. (A. Zanchetta)


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Noto #09 Anno scatto: 2008 Anno stampa: 2011 Tecnica: stampa lambda carta: Fujicolor Crystal Archive DPII misura: 90 x 59 cm edizione: 1/7


La Habana #04 Anno scatto: 2009 Anno stampa: 2010 Tecnica: stampa lambda carta: Fujicolor Crystal Archive DPII misura: 90 x 59 cm edizione: 1/7

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Venezia #11 Anno scatto: 2011 Anno stampa: 2011 Tecnica: stampa lambda carta: Fujicolor Crystal Archive DPII misura: 90 x 59 cm edizione: 1/7


La Habana #09 Anno scatto: 2009 Anno stampa: 2010 Tecnica: stampa lambda carta: Fujicolor Crystal Archive DPII misura: 90 x 59 cm edizione: 1/7

La Habana #18 Anno scatto: 2009 Anno stampa: 2010 Tecnica: stampa lambda carta: Fujicolor Crystal Archive DPII misura: 90 x 59 cm edizione: 1/7

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Noto #01 Anno scatto: 2008 Anno stampa: 2010 Tecnica: stampa lambda carta: Fujicolor Crystal Archive DPII misura: 90 x 59 cm edizione: 1/7

La Habana #11 Anno scatto: 2009 Anno stampa: 2010 Tecnica: stampa lambda carta: Fujicolor Crystal Archive DPII misura: 90 x 59 cm edizione: 1/7


La Habana #12 Anno scatto: 2009 Anno stampa: 2010 Tecnica: stampa lambda carta: Fujicolor Crystal Archive DPII misura: 90 x 59 cm edizione: 1/7

La Habana #13 Anno scatto: 2009 Anno stampa: 2011 Tecnica: stampa lambda carta: Fujicolor Crystal Archive DPII misura: 90 x 59 cm edizione: 1/7

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La Habana #06 Anno scatto: 2009 Anno stampa: 2010 Tecnica: stampa lambda carta: Fujicolor Crystal Archive DPII misura: 90 x 59 cm edizione: 1/7


Andrea Morucchio (Venezia 1967) inizia l’attività di fotografo nel 1989, realizzando alla metà degli anni ‘90 un importante ciclo di lavori legati alle permanenze a Cuba e in Nepal. Dalla fine degli anni ‘90 amplia la propria ricerca linguistica - sovente supportata da riflessioni di carattere politico-sociale - su diversi fronti, dalla scultura all’installazione, dal video alla fotografia, alla performance. Nel 2000 ha la sua prima personale, Dinamiche alla Galleria Rossella Junck di Venezia, dove presenta il nucleo iniziale della sua produzione plastica. Nel 2002 partecipa al progetto Gemine Muse al Museo Mocenigo di Venezia con l’audiovideo-installazione Le Nostre Idee Vinceranno. Nel 2003 è artist in residence della Claudio Alcorso Foundation presso la Tasmanian School of Art di Hobart in Australia dove idea l’opera multimediale Eidetic Bush. Nel 2004 con l’installazione luminosa Pulse Red, il Globo d’Oro della Punta della Dogana viene fatto pulsare di luce rossa per diverse notti, trasformando lo storico punto di convoglio delle informazioni in simbolo del bombardamento informativo massmediale. Nel 2007, in concomitanza con la 52 Biennale di Venezia, presenta un’articolata installazione multimediale site-specific intitolata Laudes Regiae nell’ex convento dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca (Venezia). Nel 2008 ha avuto una personale al Centro Culturale Candiani, Mestre, dedicata al lavoro fotografico svolto a Cuba nel ‘95 (Cuba, un Popolo una Nazione). Nel 2009 partecipa alla collettiva Krossing, evento collaterale della 53. Biennale di Venezia, con il trittico fotografico Improvviso terrore mi sospende il fiato... .Sue opere sono conservate presso il Museo del Vetro di Murano e il Museum of Old and New Art di Hobart, Australia. Andrea Morucchio (Venezia 1967) began his photographic career in 1989. In the mid-90s he produced an important body of work connected to prolonged stays in Cuba and Nepal. Since the end of the ‘90s, he has expanded his own linguistic research – often based on considerations of a socio-political nature – in various directions, from sculpture to installation, from video to photography and performance. In 2000 he had his first solo show, Dinamiche at the Galleria Rossella Junck (Venezia) where he presented the initial core of his sculptural production- In 2003 he was the artist in residence at the Claudio Alcorso Foundation at the Tasmanian School of Art, Hobart (Australia). His multimedia piece Eidetic Bush, inspired by the burnt forests of Tasmania, was presented in the Plimsoll Gallery in Hobart that same year. In 2004 his public intervention Pulse Red made the Golden Globe of the Punta della Dogana pulsate with a red light on various nights, transforming the historic node of information into a symbol of the bombardment of mass-media messages. On the occasion of 52st Biennale di Venezia, in 2007, he presented an articulated multimedia site-specific installation titled Laudes Reagiae at the ex Convento dei Santi Cosma e Damiano on the Giudecca (Venezia). In 2008, he had a solo show, Cuba, un popolo una nazione, at the Candiani Cultural Centre (Mestre), dedicated to his photographic work in Cuba (1995). selezione mostre personali 2008 Sri Yantra - installazione video-audio - Notturni Dannunziani, Vittoriale degli Italiani, Gardone, Brescia 2008 Cuba un Popolo una Nazione - mostra fotografia - Centro Culturale Candiani, Mestre, Venezia 2008 Verso il Paese dei Fumi e delle Urla - installazione video-audio - per Il Giorno della Memoria, Venezia 2007 Laudes Regiae - installazione - ex Convento Santi Cosma e Damiano, Giudecca, Venezia 2006 Emerging Code - mostra scultura, fotografia - Galleria Rossella Junck, Berlino - Despard Gallery, Hobart 2004 Pulse Red - proiezioni di luce - Borders, ricerca multimediale sui confini, Punta della Dogana, Venezia selezione mostre collettive 2009 Krossing Immaginodromo - fotografia - evento collaterale 53. Biennale di Venezia, Forte Marghera 2008 Notturni Dannunziani - fotografia, scultura - Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera, Brescia 2008 Arte Veneta tra Pasato e Futuro - fotografia - Castel Vecchio, Verona 2008 Multiversity - fotografia Magazzini del Sale, Sale Docks, Venezia 2007 Abbiamo Fatto Bene ad Uscire - fotografia - SPAC, Spazio Pubblico Arte Contemporanea, Buttrio, Udine 2006 Open Space - fotografia - Centro Culturale Candiani, Mestre, Venezia 2006 Dis-orders - video - Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzetto Tito, Venezia 2005 Hollywood - fotografia - Galleria Contemporaneo, Mestre, Venezia 2003 Snap:Shots, blank instructions for possibilities - fotografia - Bassano del Grappa, Vicenza www.morucchio.com

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