Un'Altra Storia Magazine Numero 4

Page 14

Politica

zazione, irrigazione, fruizione dell’acqua come bene per uso privato e collettivo, partendo dalle testimonianze documentarie e dalle permanenze, è indispensabile per comprendere come la gestione dell’acqua da sempre abbia caratterizzato l’economia del territorio ionico etneo incidendo anche sul paesaggio percettivo, sulla flora e sulla fauna. Dagli interventi dei relatori è emerso tra l’altro che nel futuro bisognerà considerare la necessità di garantire una maggiore captazione delle risorse, non escludendo le ipotesi di ripristinare le saie per l’irrigazione, di incentivare la costruzione di cisterne nelle abitazioni, come quelle già presenti ed in uso nelle case rurali e non solo, che possono svolgere una duplice funzione: fungere da vaso di espansione nei momenti di pioggia intensa per prevenire gli allagamenti conseguenti ad ogni precipitazione e nello stesso tempo servire da serbatoio che ne consenta l’utilizzo come acqua irrigua nella stagione estiva. Durante le giornate di studio è stato ribadita la necessità di limitare al massimo le dispersioni di rete che oggi spesso superano il 50% della risorsa idrica immessa, questo consentirebbe la redistribuzione della risorsa anche verso i territori che ne sono carenti. Un'altra considerazione emersa riguarda lo stato di incuria ed abbandono in cui versano la maggior parte delle testimonianze visionate, in particolare una saia che insiste nella frazione di Presa che viene sistematicamente depredata per sottrarne materiali da costruzione lapidei ed una neviera nel comune di Milo che rischia il crollo a causa delle radici di alberi limitrofi. Tutelare oggi questi beni significa permettere ai giovani di acquisirne la conoscenza e mantenere il rispetto. La partecipazione alla Mostra laboratorio di alcuni Istituti scolastici del terri-

torio ha permesso di predisporre dei progetti educativi finalizzati al rispetto dell’acqua, un bene prezioso che non può e non deve essere sprecato. Un pannello dedicato a Danilo Dolci ed alle sue battagli di legalità in difesa dell’acqua realizzato dagli alunni della Scuola Media Ungaretti di Giarre implica un forte valore etico per l’intera mostra. La Mostra itinerante, che verrà presentata nelle sedi predisposte dai Comuni coinvolti nel progetto, si propone come tappa d’inizio per valorizzare i sistemi di gestione delle risorse da parte delle comunità locali della Sicilia e creare una rete di studio sui sistemi di gestione e di fruizione delle risorse idriche in altre regioni italiane e nei paesi del bacino del Mediterraneo ( Tunisia, Marocco, Spagna, Malta, Francia, Grecia, Israele, Cipro). Al progetto si potrebbe imputare il carattere settoriale ed il limite di apparire troppo circoscritto territorialmente, a quanti lo ritengono tale si può obiettare che è intento degli organizzatori proporre un modello, condivisibile o meno, di sensibilizzazione della collettività al bene comune, un’ opportunità di dialogo tra cittadini e istituzioni, persone che si confrontano con le istituzioni che li rappresentano con cui bisogna interloquire e se necessario contestare e contrastare. Questi sono i principi fondanti della democrazia partecipata. Il referendum è la forma più completa di democrazia partecipata, permette ai cittadini di ideare e progettare, scardinare ed abrogare le leggi, esprimere un voto per decidere. Il 12 ed il 13 di giugno si voterà per quattro quesiti referendari, uno di essi riguarda la pubblica gestione dell’acqua, poter decidere sulla gestione pubblica di un bene collettivo come l’acqua è uno dei fondamenti assoluti della democrazia e sotto la spinta di tale motivazione

13

dobbiamo esprimere i nostri SI, convinti di votare in difesa del patrimonio comune. Del resto la difesa del territorio implica la determinazione da parte dei cittadini di non accogliere su tutto il territorio nazionale nuove centrali nucleari. Difendere il territorio significa anche porsi da cittadini con uguali diritti e doveri in rapporto con le istituzioni e con la giustizia contro ogni possibilità di delegittimarne il corso con leggi ad personam come potrebbe rivelarsi il legittimo impedimento tanto auspicato dal Presidente del Consiglio. Allora quattro Sì convinti per la democrazia e, parafrasando Danilo Dolci, difendere il bene comune per difendersi.

maggio • 2011 • N.4


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.