Il Centro - Agosto 2012 - edizione n°62

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Anno 6 numero 8 (62) - Mensile gratuito iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Torre Annunziata. Iscrizione n.10 del 9 dicembre 2008 - Contatti: tel. 081.877.47.25 - 331.74.88.453; e-mail: info@giornaleilcentro.com ; sito: www.giornaleilcentro.com

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Agosto 2012 Prossima edizione: 30 Settembre 2012

CENTRO Il giornale mensile di ispirazione cattolica della Penisola sorrentina

Novità: il libro “PIANO DI SORRENTO. una storia di terra e di mare”

ROSARI FLUORESCENTI: LA MODA DELL’ESTATE

Speciale Estate: CHIESA IN MOVIMENTO

169° anniversario del cuore di maria


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In attesa di Beatrice - Editoriale di Costanza Martina Vitale - pag.3

Cronaca & Interviste 5 8 16 17 18 19 20 20

«Una storia che diventa eredità e profezia» “Piano di Sorrento. Una storiadi terra e di mare” il nuovo libro su Piano di Sorrento di Iole Filosa Rosariomania, ne fanno di tutti i colori Santi e crocifissi: la moda dell’estate di Antonella Coppola L’ultimo dogma proclamato dalla Chiesa Il Papa sfrutta il carisma dell’infallibilità di Iole Filosa 169° Anniversario del Cuore di Maria La festa della protettrice di Sorrento di Nino Cuomo Napoli guarisce i bambini palestinesi L’operazione chirurgica grazie alla Cypraea di Cecilia Coppola Missionari con destinazione Mozambico I ragazzi di Sant’Agnello, Jamani Onlus e i progetti per l’Africa di F.B. Vespri d’organo in costiera

La rassegna musicale dell’Associazione Trabaci di Olga Laudonia Incontri sull’atti�L’iniziativa del Piano Sociale di Zona

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Rubriche Come aquiloni che spiccano il volo Incontri di poesia di Rosa Parlato L’affresco di Santa Maria della Lobra Rubrica sulla devozione mariana di Nino Cuomo Bibliamus. “Bel ami”. di Guy de Maupassant di Lucia Esposito

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Copertina: Fagus sylvatica. Il re dei faggi, uno dei maestosi esemplari monumentali del Monte Faito. Foto tratta dal libro “Piano di Sorrento. Una storia di terra e di mare”

Speciale Estate

Fede e natura: matrimonio di grazia Le preghiere itineranti della parrocchia di San Michele di Cecilia Santovito Ricchi premi e... crocchetton La sagra del crocchettone e la lotteria “Da cuore a... CUORE” della comunità di San Michele Arcangelo di Piano di Sorrento I mille e un gioco dell’Acg Attività estive per giovanissimi di Raffaele De Gennaro Vacanze educative in giro per l’Italia Le attività estive della comunità trinitense e il tema comune in unità pastorale per l’Acr di Katia Veniero Il musical di Trinità replica ad Orvieto “L’Amore quello vero” per il 750° anniversario della morte di S. Chiara di Katia Veniero e il cast Il dono di sè al fratello Campo estivo per la Gifra di Sant’Agnello a Vitulazio, nel Casertano di Fabio Vollaro Diario di un cresimando Le emozioni dei cresimandi al termine del corso di formazione di Marino Russo Mortora festeggia l’Assunta La festa religiosa e i festeggiamenti esterni di Susy Russo Teoria e pratica. Il quiz dell’estate Rubrica di approfondimento scientifico con speciale test a premi di Fabio Vollaro L’@genda del Centro Gli appuntamenti del mese e gli orari delle messe Cucina con il Centro Rubrica culinaria: le pesche rosse liquorose di Antonella Coppola

Sport

Trionfano Armeti e l’olimpionico Lione Intervista alla coppia vincente del torneo di beach volley “Città Piano di Sorrento” di Francesco Bevacqua Londra 2012: le due facce della medaglia

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Le ultime olimpiadi inglesi di Adriana Ciampa I primi supporters sono i genitori Intervista a Igor Antonelli di Antonella Coppola

© La riproduzione dei testi

contenuti in questa edizione è strettamente riservata.

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Editoriale

IN ATTESA DI BEATRICE di Costanza Martina Vitale agliori notturni. Per qualcuno sfondi perfetti davanti ai quali mettersi in posa per uno scatto fotografico a ripetere il vergognoso turismo sciacallo che seguì la tragedia Concordia. Sono i roghi che stanno devastando il nostro paesaggio e accerchiando le nostre case facendo a gara col vento per arrivare primi, mentre dietro lasciano terreno arido e senza vita. Questa che ci sta lasciando è un’estate bollente in cui, manco a farlo apposta, gli anticicloni hanno preso il nome dei personaggi dell’inferno dantesco: come Lucifero, ultimo in ordine di tempo. Oltre 33.000 gli ettari incendiati, in vorticoso aumento rispetto ai dati del 2011. L’aumento dell’inquinamento e l’innalzamento delle temperature facilitano sì l’autocombustione, ma la mano dell’uomo non è esente da questo disastro: noncuranza, superficialità, maleducazione, spesso pigrizia sono gli atteggiamenti che imperano finanche sul crimine degli incendiari o sulla devianza dei piromani e contro i quali non possono nulla nemmeno i profili psicologici all’americana per l’individuazione del colpevole. Come se il male fosse

lì in agguato e il bene, invece, dovesse, ogni volta organizzarsi, così la mano dell’uomo che incendia è sempre più veloce della mano che spegne. Dai boschi al mare poi, a strapiombo, come i promontori a picco della Penisola Sorrentina e ci ritroviamo col naso all’ingiù, increduli del torpidume delle nostre acque. Depuratori malfunzionanti, scarichi navali, impianti di scarico non all’avanguar�dia: le mille iniziative a favore della tutela e del rispetto dell’ambiente si affiancano ad una situazione di paradossale trascuratezza e degrado. L’estate è il periodo in cui mettiamo in mostra il meglio di noi e durante il quale c’è più tempo di riflettere sulla bellezza del creato che ci circonda, nella sempiterna speranza che Beatrice scacci Lucifero, in tutti i sensi. Direttore responsabile: Costanza Martina Vitale Caporedattore centrale: Iole Filosa Caporedattore pagina sportiva: Francesco Bevacqua

Anno 6 numero 8 (62) Mensile iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Torre Annunziata. Iscrizione n.10 del 9 dicembre 2008 Editore: società cooperativa AKMÁIOS a r.l. iscrizione al R.O.C. n°22022 del 04 febbraio 2012 www.akmaios.it - 081.877.47.25 Contatti: recapito telefonico redazione 331.74.88.453; recapito telefonico redazione sportiva 340.64.11.806 mail: redazione_ilcentro@yahoo.it info@giornaleilcentro.com ufficiostampa@giornaleilcentro.com Il nostro blog www.giornaleilcentro.wordpress.com Facebook: Il Centro Giornale Twitter: IlCentroTwitt

Hanno scritto su questo numero: Ass. Cypraea, Carmela Amendola, Francesco Bevacqua, Adriana Ciampa, Marianna Cicirelli, Pina Cocurullo, Antonella Coppola, Nino Cuomo, Luisa De Martino, Rosaria D’Esposito, Raffaele De Gennaro, Lucia Esposito, Iole Filosa, Rosa Parlato, Luigi Ruggiero, Rosaria Pollio, Gianfranco Russo, Marino Russo, Susy Russo, Cecilia Santovito, Katia Veniero, Costanza Martina Vitale, Fabio Vollaro. Hanno collaborato: Paola Carrino, Giuseppe Senise Impaginazione e grafica: Iole Filosa Revisione di bozze: Rosa Parlato Questo numero è stato chiuso lunedì 20 agosto 2012 Il prossimo numero uscirà il 30 sttembre 2012 Sede creativa: Via San Paolo, 20 - 80067 Sorrento (NA) Stampa in proprio


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Incontri di poesia. L’occasione per risvegliare il fanciullo del nostro cuore

COME AQUILONI CHE SPICCANO IL VOLO

Da Filumena Marturano a Erma Bombeck fino alla storia della matita di Paulo Coelho: ecco come dare libertà ai propri figli di Rosa Parlato

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E figlie so’ figlie» sussurra la Madonna delle Rose alla meravigliosa Filumena Marturano e lei rivolgendosi a Domenico Soriano, presunto padre dei suoi tre figli, dice: «E’ figlie sai che so’? So’ piezz’e core». Tutti, ma in modo particolare le nostre mamme e le nostre nonne, ricordiamo con grande commozione le parole di questa notissima commedia del grande Eduardo De Filippo.Dunque «E figlie so’ figlie» e «E’ figlie so’ piezz’e core» ma c’è anche chi come Erma Bombeck (19271996), giornalista e scrittrice americana aggiunge con dolcezza e fermezza che «i figli sono come aquiloni». Erma Bombeck “I figli sono come aquiloni” I figli sono come aquiloni, passi la vita a cercare di farli alzare da terra. Corri e corri con loro fino a restare tutti e due senza fiato. Come gli aquiloni finiscono a terra, e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni. Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri, presto impareranno a volare. Infine sono in aria: gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne e a ogni metro di corda che sfugge dalla tua mano il cuore ti si riempie di gioia e di tristezza insieme. Giorno dopo giorno l’aquilone si allontana sempre di più e tu senti che non passerà molto tempo prima che quella bella creatura spezzi il filo che vi unisce e si innalzi, come é giusto che sia, libera e sola. Allora soltanto saprai di avere assolto il tuo compito. Lasciamo dunque che i nostri figli, quelli che il Signore ci ha affidato, vivano la propria vita! Non possiamo trattenere quegli aquiloni che tirano, che vogliono ancora spago. Bisogna lasciarli andare: è la “loro” vita. Più avremo il coraggio di lasciarli andare più come rondini ad ogni Primavera torneranno ai loro nidi, più sentiranno la dolce nostalgia di un porto sicuro e accogliente dove riprendere forza per un nuovo viaggio. Di certo andranno lontano, di certo un giorno dopo tante partenze torneranno e sarà per sempre. Che i nostri figli non smettano mai di vivere e di

sognare, di credere e di sperare, possano riempire l’eternità di puro Amore! Nelle loro vene scorra genuina e fiera la vita e soprattutto, creati “tutti” per fare cose grandi, si sentano liberi, liberi di essere se stessi, liberi di fare il Bene. Ed ora una piccola storiella per gli “aquiloni”più piccoli e per tutti quei genitori che fanno ancora fatica “a dare spago”. Paulo Coelho “La storia della matita” Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo la lettera. A un certo punto, le domandò: «Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me». La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: «È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto». Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale. «Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!». La nonna rispose: «Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza, sarai sempre una persona in pace col mondo. - Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. “Dio”: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà. - Seconda qualità: di tanto in tanto, devi interrompere la scrittura e usare il temperino. È un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore. - Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo, anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia. - Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro te. - Ed ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione».


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Copertina/1. Parlano i curatori del libro, il Prof. Senatore e il Dott. Pepe

«UNA STORIA CHE DIVENTA EREDITà E PROFEZIA»

Ottocento copie e la collaborazione di studiosi illustri anche per le conferenze: «Un itinerario culturale di qualità con dispendio minimo» di Iole Filosa

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a inizio tutto da una pagina bianca. Una pagina bianca lasciata a sigillo del voluminoso libro donato nel 2009 alle famiglie di Piano di Sorrento in occasione del bicentenario dalla nascita del Comune, dove si specchiano generazioni, tradizioni, obiettivi e speranze. Oggi su quella pagina bianca, come si ricorda nella prefazione, è stato aggiunto un tassello: la pubblicazione “Piano di Sorrento. Una storia di terra e di mare” finito di stampare a luglio (edizioni Scienze e lettere) e curato dal Prof. Felice Senatore, laureato in storia romana con dottorato di ricerca in storia antica, e dal Dott. Carlo Pepe, laureato in filosofia con specializzazione in biblioteconomia e bibliografia, nonché responsabile dell’ufficio cultura, turismo e spettacolo del Comune carottese. Qui si racconta «la storia di un popolo che diventa testamento, eredità e perché no... “profezia”», come scrive il Sindaco Giovanni Ruggiero nell’intervento di apertura, con la collaborazione di illustri studiosi e appassionati del territorio e della storia che lo contraddistingue. «Dopo il libro del bicentenario si è presentata l’esigenza di iniziare a sviscerare tutti gli argomenti che, per ovvie ragioni di voluminosità e fluidità, si è dovuto condensare - spiega Carlo Pepe - esigenza alla quale si è pensato di dare seguito iniziando dei cicli di conferenze. Inizialmente abbiamo preso in considerazione aspetti prettamente locali, poi ci siamo “allargati” sempre di più toccando anche Napoli, la Campania e non solo. D’altronde la nostra storia si intreccia inevitabilmente con la storia di altre località e, arrivati ad un certo punto, diventa impossibile prescindere». Un progetto ambizioso che è riuscito a offrire alla cittadinanza un servizio culturale di alto livello, «contando sulla collaborazione gratuita di esperti - continua Carlo Pepe - e con un dispendio economico minimo». Anche il progetto editoriale è pensato in maniera simile: «Quello che riusciremo a ricavare dalla vendita di questo libro lo reinvestiremo per una nuova pubblicazione al termine del VI ciclo di conferenze previsto per febbraio o marzo, così da lasciare alle generazioni future il frutto di questo impegno».

La prima conferenza si svolse venerdì 10 settembre 2010 a Villa Fondi e già in quell’occasione fu chiara la finalità: rivolgersi non tanto agli studiosi quanto ai cittadini, far sì che conoscendo profondamente il proprio territorio ognuno si faccia carico di proteggerlo, amarlo e viverlo nella maniera più idonea e simbiotica. Ad oggi il Comune, insieme ad “Oebalus. Studi sulla Campania nell’Antichità”, può vantare di essere giunto alla quarta edizione, durante la quale si è aggiunta la collaborazione del Centro di Studi e Ricerche “Bartolommeo Capasso” relativamente alla presentazione di libri sulla storia del territorio, e di dare inizio a settembre prossimo al quinto ciclo. Il libro “Piano di Sorrento. Una storia di terra e di mare” racchiude alcuni - «purtroppo non tutte le relazioni sono pervenute ai curatori per la pubblicazione» si legge - degli interventi che si sono succeduti tra il primo e il terzo blocco di incontri. E ciò che emerge in queste 200 pagine illustrate ha un sapore antico e, nello stesso tempo, sorprendentemente attuale. Il modello seguito è lo studioso tedesco Beloch che, divenuto cittadino italiano, studiò alacremente il territorio, scrivendo nel 1879, tra le altre opere, “Campanien”, uno studio sulla storia dell’antica Campania appunto, proposto poi a Piano di Sorrento durante un convegno il 28 marzo 2009 dal Prof. Felice Senatore. È proprio Felice Senatore, a prendere particolarmente a cuore le conferenze carottesi e, trovando positiva sinergia con il Sindaco Giovanni Ruggiero e con il responsabile del III settore Carlo Pepe, mette a disposizione le sue conoscenze e i suoi contatti per le personalità chiamate a relazionare e a far parte anche del progetto editoriale. Il libro è stato stampato in una tiratura di 800 copie, verrà presentato a fine settembre nella Sala consiliare del Comune di Piano di Sorrento e potrà essere acquistato durante le conferenze al centro culturale comunale con uno sconto del 15%. «La mia speranza è - dice Felice Senatore - creare sempre più interesse nei cittadini, sopratutto i più giovani, fino ad informarsi autonomamente.

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SEGUE DA PAGINA 5 A tal proposito sarebbe importante dare maggiore visibilità al Museo “G. Vallet” di Villa Fondi, valorizzandone il patrimonio archeologico e culturale. Così come non è da sottovalutare la tutela del patrimonio naturalistico e la sensibilizzazione alla difesa della flora della fauna. La conoscenza di noi stessi passa per la conoscenza del nostro territorio». Il primo spunto di riflessione contenuto nel libro proviene da molto lontano. Aldo Cinque e Giolinda Irollo, trattano la storia geologica del Piano di Sorrento, inteso, in termini geologici, come «il “terrazzo” di terra occupato da Meta, Piano, Sant’Agnello e Sorrento», offrendo al lettore un’accattivante sforzo di fantasia: le informazioni tecniche contenute nel saggio sono esattamente ciò che un Homo Sapiens carottese di 40.000 anni fa vide e gli eventi descritti hanno costituito la quotidianità dei nostri primissimi antenati.

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V Ciclo di Conferenze “Una storia di Terra e Mare” presso il Centro culturale comunale Piano di Sorrento - 7 settembre, ore 20.30 “Da ufficiale di Marina al pittore di corte” Luigina de Vito Puglia ed Eduardo De Martino - 21 settembre, ore 20.30 “Scritti su Amadeo e Bianca Maiuri” Mario Capasso presenta il libro di Benito Iezzi - 6 ottobre, ore 20.30 “Storia e natura nel Golfo di Napoli” Roberto Gabriele, Vivara - 13 ottobre, ore 20.30 “Il mutamento del paesaggio in Penisola sorrentina: save Sorrento view” Lia Trapani, Giuseppe Aulicino, Giovanni Gugg

Andamento della linea di costa di 40.000 anni fa. Tratta dal libro “Piano di Sorrento. Una storia di terra e di mare” (edizioni Scienze e Lettere)

Si passa poi alla geologia marina e subacquea del Golfo di Napoli e della Penisola sorrentina. Apprendiamo così, mano mano che le foto dei nostri fondali scorrono sotto le dita, che «la prima esplorazione geofisica del bacino sedimentario sottostante al Golfo risale agli anni ‘70 del secondo scorso quando fu realizzato un rilievo sismico a riflessione all’Istituto universitario navale ora Università Parthenope». Ferdinando Fontanella propone, per il suo saggio riguardante la vegetazione e la flora interessante dei Monti Lattari e della Penisola sorrentina, di «sorvolare a volo d’uccello le nostre terre» scoprendo una predominanza di faggi, albero che raggiunge anche i 30-35 metri di altezza, e di castagneti a quota 800 metri. E inoltre annuncia una grande varietà di orchidee sul nostro territorio dicendo che «ricerche, ancora inedite, dell’autore confermano (..) più di 40 diverse entità appartenenti alla famiglia delle Orchidaceae». Affine è l’argomento affrontato da Gaspare Adinolfi che, con una vena terminologica aulica, tocca le emergenze fauno-floristiche del monte Vico Alvano alla luce della viabilità antica della Penisola sorrentina, puntando il dito sul bracconaggio, innaturale e vigliacco, e sugli incendi che bruciano la nostra meravigliosa terra e, anche in questi giorni, tristemente all’ordine del giorno.

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- 14 ottobre, ore 20.30 “Di torre in torre per il Piano” escursione storica-naturalistica Gaspare Adinolfi, Claudio d’Esposito, Ferdinando Fontanella - 20 ottobre, ore 20.30 “Nello specchio d’acqua del cratere. Santuari e abitati arcaici dal monte di Cuma a Punta della Campanella” Carlo Rescigno - 8 novembre, ore 20.00 “Aspetti della pittura del tardo Cinquecento e del primo Seicento in Costiera sorrentina” Stefano De Mieri - 17 novembre, ore 20.00 “Sulla pittura napoletana del Settecento: aspetti e casi in Penisola sorrentina” Augusto Russo In collaborazione con: Oebalus. Studi sulla Campania nell’Antichità e Centro di Studi e Ricerche Bartolommeo Capasso


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SEGUE DA PAGINA 6 E a proposito di eventi distruttivi che plasmano la città si collega perfettamente l’intervento di Eduardo Federico sulle prospettive toponomastiche dentro e fuori il Piano che intavola una precisazione riguardo alla famosa dicotomia “Caruotto- Cassano”: «è dato ancora sentire fra i locali e vedere nella pubblicistica informativa e dilettantesca questa curiosa e “balorda” etimologia di Cassano e Caruotto che attribuisce il tutto ad un terremoto del XVI secolo». Il significato di “qua rotto” e “qua sano” si riferisce infatti ad un terremoto molto antico e fa sorridere anche che originariamente Cassano veniva chiamato Cazzano, nome ammorbidito con una saggia manovra fonetica. Ci si inoltra poi, grazie al contributo di Armando Cristilli, nel fenomeno della costruzione di ville residenziali nel saggio su gli arredi scultorei delle villae marittimae della Penisola sorrentina sulle quali ci sono poche informazioni. L’unica attribuzione certa è la Villa della Calcarella a Puolo associata a Pollio Felice dallo studioso locale Mario Russo. È in questo patrimonio artistico che può considerarsi anche la mastodontica statua alta 2 metri e 60, collocata al museo “G.Vallet” di Villa Fondi rappresentante una donna vestita di drappeggi e ritrovata nella Villa imperiale di Sorrento; o anche “il ninfeo”, il mosaico dai colori verdi e azzurrati, rinvenuto alla Villa di Pipiano a Marina della Lobra. La difficoltà del patrimonio artistico a perdurare nel tempo in Penisola, secondo lo studio di Stefano De Mieri sulla pittura del Quattrocento in Costiera e sulle opere di Giovanni Da Gaeta e della sua cerchia, è da attribuire al rinnovo conseguente al Concilio di Trento del 1563 e alle devastazioni operate dai turchi nel 1558: «Quello che rimane sono prevalentemente affreschi della Vergine Maria». Dello stesso periodo temporale parla Domenico

Torre a tre troniere al Capo di Conca dei Marini. Tratta dal libro “Piano di Sorrento. Una storia di terra e di mare” (edizioni Scienze e Lettere)

Particolare della Veduta di Sorrento intorno al 1820 di Sil’vestr Feodosievic Scedrin Tratta dal libro “Piano di Sorrento. Una storia di terra e di mare” (edizioni Scienze e Lettere)

Camardo che analizza il sistema delle reti di torri vicereali nel Regno di Napoli e la loro efficacia nella lotta alle incursioni dei pirati. «Il cardinale Pedro Pacheco, vicerè di Napoli scrisse a Papa Giulio II di aver calcolato che ogni anno venivano catturate o uccise dall’azione dei pirati 20 o 30.000 persone». Per ovviare a tutto ciò si pensò di innalzare 400 torri ma il nostro territorio ne vide effettivamente messe su solo 339 a causa degli alti costi di costruzione (1000 ducati ognuna) e di manutenzione che si sarebbero dovute addossare le Università. Ci piace concludere, dulcis in fundo, con l’appofondimento del Prof. Vincenzo Russo che offre uno spaccato di vita sorrentina medievale e moderna. Tra le chicche di quotidianità, vi è una sentenza della Magna Carta del 1224 scritta sotto Federico II dove viene raccontata la ribellione degli abitanti di Massa Lubrense e del Piano alle condizioni di vassallaggio a favore del clero e dei nobili. Proprio come nella migliore delle favole si legge di un imperatore che dà ragione ai più piccoli e li accoglie nella propria dimora fino a quando, però, non arriva il ricorso e si va a quello che oggi definiremmo un vero e proprio processo a porte aperte dove compariranno le più grandi personalità dell’epoca per dare testimonianza e trovare un compromesso tra le parti. In fondo la storia di oggi è la storia di ieri trasformata e gli uomini che oggi fanno la storia non possono prescindere da chi, nelle diverse epoche, modalità e possibilità, l’ha fatta un tempo compiendo piccole grandi opere che ci hanno permesso di arrivare fin qui.


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Copertina/2. Simboli sacri: una moda in crescendo. Ma la fede non c’entra

ROSARIOMANIA, NE FANNO DI TUTTI I COLORI

Veri e propri gadgets e accessori cool, quest’anno arrivano anche in versione fluo. E gli amanti dei tatoos non sono da meno di Antonella Coppola

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Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù circensi svilupparono una nuova forma di preghiera che salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che chiamarono Rosario comparandolo ad una corona di rose vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute mistiche donate alla Vergine Maria. Le coroncine del seduti al banco. Fatta allora una sferza di Rosario sono letteralmente collane formate da sfere di vari cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i materiali, se ne trovano infatti dal legno alla madreperla. buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò In passato le coroncine erano composte dai noccioli delle i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via olive, alcune create con i noccioli delle olive dell’orto di queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo Getsemani; in alcune sono incorporate anche delle sacre di mercato”» (Vangelo reliquie, altre ancora, secondo Giovanni). come quelle di Padre Gesù scacciò i Pio, profumano di mercanti dal tempio rosa. E inoltre vi è una che vendevano le vasta scelta di colori loro merci. Anche e formati con cui si Padre Pio discusse possono soddisfare con i proprietari delle tutte le esigenze del bancarelle su cui fedele. erano esposti gadget Anche in altre religioni che lo raffiguravano. e confessioni cristiane Questi erano altri vi sono Rosari simili tempi. Oramai, è il a quello cattolico: caso di dirlo, “non la mālā è la collana c’è più religione”. Ma buddhista usata per Il tatuaggio che reca scritto “Ave Maria” sul braccio di un giovane l’iconografia religiosa è recitare i vari rituali; molto di moda, basti guardare un video musicale e sono come il nostro Rosario, viene tenuta in mano e sgranata innumerevoli le immagini religiose che passano in quei ad ogni recitazione per mantenere il calcolo senza cinque minuti. L’elemento più quotato è il crocifisso distrarsi. Dal semplice anello con i nodini alla catenina, che negli ultimi anni ha ceduto il posto alla Corona del in gioielleria si possono trovare veri e propri capolavori Rosario. Gli stilisti accostano i crocifissi allo stile rock, di oreficeria, che nella loro complessità fanno figurare in disegnando capi d’abbigliamento, di solito t-shirt, su cui secondo piano il senso della vera fede. fanno bella mostra stampe con croci intrecciate di spine Il tronista Costantino Vitagliano fu tra i primi a mettere e rose, spesso accostate a teschi. Chi ha fatto della croce in bella mostra il pettorale su cui scendeva tra la più un simbolo è la cantante Madonna, in uno dei suoi primi classiche delle coroncine per la preghiera mariana, video clip, “Like a Prayer”, la rockstar balla davanti sostituita poi, grazie ad un marchio di gioielli di cui è a croci che bruciano mentre nel 2006, in un concerto divenuto promotore, ad una catena a pallettoni che doveva nella capitale ha deciso di farsi crocifiggere mettendo in avere lo stesso significato. Il calciatore Rooney, il cantante subbuglio il Vaticano. amato dalle bambine Justin Bieber e tanti altri indossano Negli ultimi anni, invece, la Corona del Rosario è divenuta questa collana. Non si vuole mettere in dubbio il motivo un accessorio indispensabile per ogni fashion victim. per cui la possiedono, anche se tenerla costantemente in Dalla sacralità immensa di questo oggetto si è passati bella mostra solleva qualche perplessità. in poco tempo a considerarlo un qualsiasi gioiello e non Se i gioielli religiosi possono ancora sembrare, per chi per la preziosità del suo significato. All’origine della li indossa, una dimostrazione della religione a cui si preghiera del Rosario vi sono i centocinquanta salmi di appartiene ci sono seri dubbi per chi incide sulla pelle Davide che venivano recitati nei monasteri. Per ovviare un’immagine sacra. Quest’estate, sulle spiagge della alla difficoltà di imparare a memoria tutti i salmi, un nostra Penisola, lo stile dei bagnanti non si discostava monaco irlandese propose di recitare il Padre Nostro al molto da un museo con quadri d’immagini sacre, volti di posto dei salmi. Per contare le preghiere, i fedeli usavano Cristo, Madonne, crocifissi, angeli e corone del Rosario centocinquanta sassolini ma poi si passò alle più pratiche spiccavano sulla pelle abbronzata, ed in alcuni casi, non cordicelle con altrettanti nodini. Nel XIII secolo i monaci

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Sulle bancarelle e tra la merce dei “vuocumprà” rosari di gomma dai colori sgargianti e fluorescenti per essere sempre all’ultimo grido

SEGUE DA PAGINA 8 molto tonica. Tra i vip la moda è esplosa già da molto tempo, mettendo così nella condizione d’imitarli chi ha poca fantasia e senso dell’originalità. Tra i corpi famosi tatuati in stile Cappella Sistina troviamo soprattutto i calciatori, come Lavezzi che sul suo pettorale ha tatuato il volto di Cristo sofferente. Il calciatore brasiliano Naldo, invece, ha voluto raffigurata sulla sua schiena la scena completa: Gesù crocefitto e due angeli a lato della croce. Le loro motivazioni non le conosciamo ma quando volevamo chiederle a chi prendeva il sole sulla spiaggia di Meta abbiamo ricevuto risposte evasive, spesso scortesi e molto immature. Purtroppo chi possedeva questi disegni sulla pelle non raggiungeva la maggiore età. Qualcun altro, avvistato tra i turisti a Sorrento ci ha spiegato che il suo tatuaggio, la scritta Ave Maria sull’avambraccio, rappresenta un voto fatto alla Madonna che lo ha aiutato in un serio momento di difficoltà: la moglie rischiava la vita durante il parto ed il volto della Maria Vergine in un quadro posto nella sala d’aspetto della clinica di Milano lo ipnotizzava: «Non sono mai stato religioso, in quel

momento riuscivo solo a ripetere Ave Maria, senza andare avanti. Mia figlia nacque due ore dopo mentre mia moglie restò un giorno in coma, non sapevo se gioire per essere divenuto padre o piangere perché stavo perdendo una parte essenziale della mia vita, ho continuato a pregare, a modo mio, e la madre della mia piccola ha riaperto gli occhi. Un miracolo!». Alla storia commovente del nostro amico che ha chiesto di restare anonimo, si contrappone il vuò cumprà che nel pomeriggio, sulla spiaggia carottese mostra la sua merce, proponendo corone del rosario di gomma, versione collana o bracciale, nei colori fluorescenti che quest’estate hanno invaso ogni capo d’abbigliamento. L’outfit giusto ce lo mostra un ragazzo intento a chiacchierare sul bagnasciuga: costume slip giallo evidenziatore, la suddetta corona del rosario dai sgargianti colori sul petto palestrato ed abbronzatissimo, tatuaggio con il Santo di Pietrelcina sul polpaccio. Chi scrive non vuole essere blasfema ma permettetemi d’immaginare i nostri Santi, in versione Enzo e Carla di una famosa trasmissione televisiva, ad urlare a queste persone: «Ma come ti vesti?».

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Basilica San Michele/1. Preghiere itineranti condotte da don Pasquale Irolla

FEDE E NATURA: MATRIMONIO DI GRAZIA

Più note come preghiere del venerdì in cui la ricerca spirituale si sposa con i percorsi suggestivi della Penisola sorrentina di Cecilia Santovito

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’estate, si sa, è per antonomasia la stagione delle vacanze, periodo durante il quale grandi e piccini, si concedono il meritato riposo, lontani dal lavoro e dallo stress della quotidianità. “Chiusi per ferie” sì, ma non per tutti e per tutto, fortunatamente, come è il caso delle nostre comunità parrocchiali che in questo periodo dell’anno, vivono un brulichio ancora più intenso di attività, spesso calibrate o reinventate proprio in funzione dell’estate. Un esempio per tutti è certamente ciò che accade ormai da tempo per il settimanale appuntamento di preghiera della comunità parrocchiale di San Michele Arcangelo di Piano di Sorrento, la “Preghiera del venerdì”, come è più comunemente conosciuta in parrocchia, e che da diversi anni, durante il periodo estivo, vive un intervento di restyling e un cambio di location, che sposta, attraverso quello che diviene un vero e proprio itinerario geografico

e spirituale, il consueto incontro di preghiera, dalla basilica di Piano di Sorrento, in giro per i luoghi più belli e, in alcuni casi, ancora poco conosciuti della nostra Penisola Sorrentina. E così è stato anche in questa calda estate 2012. L’itinerario di preghiera condotto da don Pasquale Irolla, guida spirituale della comunità carottese, ha tratto origine dallo spettacolo al centro parrocchiale del 13 luglio 2012, “Turoldo - Ragione e Passione - musica e parole” con Luciano Bertoli, e si è poi sviluppato in un crescendo attraverso varie tappe ed altrettante mete tra le quali: località il Castello, Baia delle Sirene ex Giardino Romantico e Villa Eliana, solo per citarne alcune. Ed è sempre un tuffo al cuore riscoprire che un tramonto, dei versi di una poesia, uno scorcio sul mare, il silenzio di un luogo più isolato, possono tutti insieme essere un mix di suggestioni capaci, in poco più di un’ora di preghiera, di riossigenare e ritemprare la nostra fede, anche in vacanza.

Basilica San Michele/2. L’ “A. Zama” in festa all’insegna dello stare insieme

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RICCHI PREMI E ... CROCCHETTON­

ome ogni anno anche quest’anno, è stato riproposto nel cuore dell’estate, e più precisamente sabato 28 luglio 2012 al centro parrocchiale “A. Zama” di Piano di Sorrento, il consueto appuntamento con la “Sagra del Crocchettone”. Una serata di festa all’insegna del divertimento e soprattutto dall’immancabile crocchettone (crocchè extralarge), oltre ad una serie di altre proposte culinarie davvero allettanti, organizzata in sinergia dalla comunità della parrocchia di San Michele Arcangelo. Nel corso della serata sono stati inoltre sorteggiati i premi della lotteria “Da cuore a … Cuore”, organizzata per il terzo anno consecutivo, il cui ricavato servirà a finanziare in parte le attività in programma per la comunità parrocchiale. Questi i premi assegnati dalla lotteria: “Da cuore a... CUORE” BUSTA

PREMIO

BIGLIETTO

NOMINATIVO

A M G

Quadro Intarsio Sorrentino Cesto di frutta di stagione Buono spesa pari a € 25.00 da utilizzare presso il Supermercato 3ESSE - Piano di Sorrento Buono spesa pari a € 25.00 da utilizzare presso il Supermercato 3ESSE - Piano di Sorrento Buono valido per un trattamento benessere (Piedi+Mani) presso “Alma Beauty Center Sant’Agnello Buono pari a € 25.00 da utilizzare presso la Rosticceria “Bar Liana” - Piano di Sorrento Buono pari a € 25.00 da utilizzare presso la Rosticceria “Bar Liana” - Piano di Sorrento Buono per Minicrociera Azzurra (per tre persone.) “La Marine Club” Buono per ritiro torta presso la pasticceria “Zazà” Via Artemano - Piano di Sorrento Penna Swarovski Buono per una Lezione Pilates valido presso “Studio Pilates Sirentum” di Pasquale Cappiello - S.Agnello

483 243 210

TERESA GUIDA BRUNO CUCCARO ANGELO ZURINO

105

ROSARIA FATTORUSSO

722

TERESA GUIDA

482

TERESA GUIDA

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903

LUCIA NEFANTE

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DANIELE RUSSO

922 450

LUISA BUONOCORE ANTONINO COPPOLA

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Basilica San Michele/3. Le attività estive per giovanissimi e accierrini

I MILLE E UN GIOCO DELL’ACG

Immancabili la “Faito di notte” e i campi scuola. A settembre si scoprirà il gruppo vincitore di Raffaele De Gennaro

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’estate Acg per la parrocchia di San Michele Arcangelo è cominciata il 2 luglio, con una scoppiettante serata iniziale, forte dell’entusiasmo congiunto di accierrini e giovanissimi, uniti per l’occasione, e del grande impegno degli animatori, capitanati dal trascinatore Don Mariano Gargiulo, che hanno curato nei dettagli scenografie, musiche ed allestimenti. I giovani frequentatori del centro parrocchiale “A. Zama” si sono visti proporre ogni genere di attività, a cominciare dal torneo di calcetto femminile e di pallina, proseguendo con giochi di creatività (le immancabili scenette), di memoria (mega-memory), di strategia (mega-risiko), di equilibrio, di cultura, musicali e con l’acqua, il tutto rivisitato in chiave western, il tema dell’estate. Quest’anno è stata poi sperimentata una nuova modalità di cammino a piedi, “l’ACGiro” (vedi la testimonianza di una delle partecipanti nella precedente edizione di luglio pag.8), bella esperienza di condivisione e ritorno all’essenziale. è stata vissuta campeggiando al centro parrocchiale e raggiungendo mari e monti della penisola e si è dimostrata una valida alternativa ai classici “cammini” degli anni precedenti svolti a molti chilometri di distanza. Alcune tradizioni sono però state rispettate, come la storica “Faito di notte”, evento atteso da molti per vedere un’alba sempre nuova, per ritrovare se stessi nei tratti di silenzio, o semplicemente per divertirsi nascondendosi al buio e spaventando gli amici intorpiditi dal sonno.

In questi giorni si stanno svolgendo i campi-scuola, momento culminante dell’estate Acg e appuntamento essenziale di educazione alla Fede, oltre che di confronto con i coetanei; un’occasione di apertura agli altri offerta a ragazzi che spesso parlano molto ma senza dire niente di sè. Dopo la fine dei campi ci sarà la serata finale fatta di allegria e divertimento con video e premiazioni e verrà svelato il nome del gruppo vincitore dell’estate!

Parrocchia SS. Trinità/1. Una breve carrellata degli impegni stagionali

VACANZE EDUCATIVE IN GIRO PER L’ITALIA

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ome ogni estate, tante iniziative coinvolgono piccoli e grandi nella parrocchia della SS. Trinità, tutti impegnati tra giochi estivi e percorsi formativi riepilogati di seguito brevemente: - l’ACR, sulla scia del tema comune alle parrocchie dell’unità pastorale, ha visto gli accierrini impegnati nei giochi due giorni a settimana, nel torneo di calcetto un giorno a settimana e nel campo scuola a Castellafiume in provincia dell’Aquila dal 5 all’8 agosto. Tutte le attività dei ragazzi si concluderanno domenica 26 agosto con le premiazioni dei vincitori e il saluto al gruppo di passaggio, i “Selvaggi”. - l’ACG ha scelto come tema estivo il Messico dando il

via a “Un’estate da Cactus”. I giovanissimi sono stati impegnati nei giochi estivi e nel torneo di pallavolo due giorni a settimana. I vincitori saranno decretati il 9 settembre, serata conclusiva con il saluto ai “Goleador” che completano il loro percorso. Protagonista, invece, del campo scuola giovanissimi (Val di Canneto, 29 luglio-3 agosto) è stato Pinocchio, «nella vita c’è un destino sempre e nessuno nasce mai per niente», un’esperienza di campeggio davvero indimenticabile! - Per le famiglie è stato dedicato un campo scuola sul Lago di Garda dal 20 al 25 agosto. - L’ultima tappa è riservata ai 14enni con il campo di passaggio a Pescopennataro dal 27 al 31 agosto.

di Katia Veniero


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Parrocchia SS. Trinità/2. Per il 750° anniversario dalla morte di S.Chiara

IL MUSICAL DI TRINITà REPLICA AD ORVIETO

Il mondo segreto delle clarisse: dietro le grate una clausura ricca di silenzio, preghiera e mani silenziose detentrici di sollievo di Katia Veniero

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hissà se l’11 agosto 2012 per noi della parrocchia della SS. Trinità, Piano di Sorrento, è stata l’ultima volta in cui le note dei brani de “L’Amore quello vero” hanno risuonato per darci emozioni… Abbiamo accolto subito e con gioia l’invito da parte delle clarisse di Orvieto di cantare per loro, nel giorno del 750° anniversario della morte di Santa Chiara, alcuni brani del musical messo in scena a maggio di quest’anno. Per me è stata un’emozione fortissima, perché interpretare la parte di Chiara, là dove la sua presenza è così viva, mi ha investito di una grande responsabilità e riempito di preoccupazioni. Ma il sorriso delle suore rassicurerebbe anche il cuore più inquieto! Quel luogo di pace per alcuni aspetti per me resta ancora un mistero. La clausura, il monastero, una scelta di vita così radicale non sono comprensibili facilmente. La prima volta che andai ero piena di interrogativi, piano piano ho imparato che quelle grate, che sembrano essere una “prigione”, non sono altro che una porta verso la libertà, la libertà dalle cose, come ci spiegava una volta Suor Clara. Per me emozione ma anche ansia per quel mondo così diverso. Grande quella serenità e quella luce che danno le suore. E’ la loro scelta di vita, ma a me anche a distanza di giorni, mettono i brividi. E’ troppo bello ripensarle! Pina Cocorullo Giornata piena d’amore vissuta in occasione di Santa Chiara. Preghiere, canti nel segno di quell’amore vero che Chiara aveva verso Dio e ha trasmesso a noi con le sue opere. Carmela Amendola Il convento delle clarisse di Orvieto per me è diventato una calamita, quando sto partendo da lì, già spero di tornarci al più presto.

Questa volta l’incontro con le suore è stato arricchito dalla splendida meditazione di don Marino, avanti ai miei occhi scorrevano eventi toccanti della mia vita. Ringrazio Dio per i doni che sto ricevendo e ringrazio le suore per l’esempio di gioia, serenità, sacrificio, operosità e preghiera… è un grande insegnamento per molti! Rosaria D’Esposito Siamo stati bene ad Orvieto, emozioni contrastanti pervadono l’animo dell’uomo semplice, quale posso essere io, il sentimento preponderante è stato l’inadeguatezza della mia presenza in un luogo intriso di fede. Un livello talmente alto di maturità

Provai un senso di leggerezza enorme al solo pensare ad un mondo non oppresso dal materialismo: che pace! Quelle grate, però, ti tengono evidentemente lontano dai tuoi affetti, dai tuoi cari. Ma anche questa dimensione trova una sua collocazione nella preghiera. Infatti, attraverso di essa, le monache riescono a raggiungere non solo le loro famiglie, i loro amici, ma ad essere vicine anche alle sofferenze e alle gioie di tanta altra gente. Come ci disse Suor Francesca, in una delle tante volte in cui le abbiamo incontrate, con le proprie mani, intese come l’aiutare di persona il prossimo, si riesce a raggiungere un numero limitato di persone, mentre la preghiera raggiunge tutti, la preghiera non ha confini! Ed è bello sapere che c’è chi prega anche per te! Tra le mille emozioni, ecco le note dolci del Vespro Solenne in onore di Santa Chiara invadono la cappella. Anche le nostre voci, per una sera, hanno fatto parte delle «preghiere rinchiuse che graffiano i muri e poi volano vive». Ed ora lascio spazio al pensiero di chi con me ha vissuto questa fantastica esperienza. Foto di Giuseppe Senise

teologico spirituale che si è maestosamente manifestato nell’attimo esatto in cui si sono levate le grate della cappella! Il mio piccolo modo di interpretare l’uomo si è posto di fronte ad una montagna di fede rappresentata dalle monache che con il loro viso solare, hanno sottolineato la mia inadeguatezza! Luigi Ruggiero Penso di esprimere un giudizio che è comune a tutti: inebriato. Che emozione sentirle cantare! Quell’emozione che ha coinvolto anche la nostra choral coach e che ha poi inserito nel suo assolo! Gianfranco Russo L’Amore quello vero c’è?

scrivono

Se qualcuno dubita deve andare nel monastero di Orvieto, stare lì seduto e guardare il volto delle suore. Nei loro occhi c’è gioia, c’è luce, c’è amore, quello vero per Gesù e per i fratelli. Luisa De Martino

Ancora una volta, tra le mura di quel convento, ho vissuto momenti di libertà. La preghiera innalzata a Dio con le suore mi ha permesso di superare i limiti della materialità con un canto di lode e di ringraziamento sulle orme di S. Francesco e S. Chiara. Nella certezza che il mistero non è il limite della conoscenza, ma è ciò che va oltre la ragione, come l’amore, quello vero! Marianna Cricelli


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Gifra. Meta Vitulazio per la comunità francescana di Sant’Agnello

donare se stessi al fratello

Esperienze dei sensi e l’incontro con Suor Chiara Rosaria, ex gifrina originaria della Penisola sorrentina di Fabio Vollaro

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al 15 al 19 agosto la GI.FRA. di Sant’Agnello ha vissuto a Vitulazio, provincia di Caserta il suo venticinquesimo campo locale. Il percorso seguito è standard: il punto di partenza siamo noi stessi, passando per il nostro prossimo, per arrivare alla fine a Dio. Questo cammino però può esser intrapreso in infiniti modi, non c’è una direzione univoca. Perché allora non cominciare con lo scoprire la bellezza della vita e di quanto ci circonda? Per farlo basta chiudere gli occhi, rilassarsi e… elevarsi. Si può focalizzare la propria attenzione su varie parti del nostro corpo, come gli occhi, le mani, i nostri organi interni, le gambe, il cuore, oppure immaginare di spostarsi in riva di un fiume, a valle di un monte e scalarlo, pensando a come la natura possa interagire con noi. Con l’ausilio di una persona che guidi il momento, si riesce a sentire la freschezza dell’acqua, ad ammirare un giardino ricco di fiori o anche a immaginare sulle papille il sapore di un frutto prelibato. Con una serie di meditazioni, o se vogliamo “esperienze dei sensi”, i ragazzi hanno fatto caso a meraviglie cui prima davano poca importanza. Come gli ha insegnato Ettore Russo (ex Presidente Gi.Fra. Sant’Agnello e Gi.Fra. Campania - Basilicata) basta sgombrare la mente da tutto il resto ed abbandonarsi ai percorsi che la nostra “coscienza” intende farci seguire. In un mondo come questo, riscoprire la semplicità della vita e quanto siano meravigliose le cose che ci circondano, ricordarsi che non esistono solo le difficoltà, la crisi e i problemi, è un privilegio: pochi impiegano parte del loro tempo per fare attenzione a queste cose, perché la gente, si sa, va sempre di corsa. C’è stato anche il tempo per parlare dei rapporti interpersonali: lo statuto della Gioventù Francescana in uno dei suoi articoli parla esplicitamente del rapporto di coppia, argomento che deve esser affrontato nelle formazioni, al fine di guidare i giovani a quella che un giorno sarà la loro scelta di vita. Sia con il partner, sia con gli altri ci possiamo porre sotto tre diversi aspetti: il bambino, figura che chiede affetto, coccole, non sa esser indipendente, è semplice, sa chiedere perdono, ma ancora non riesce ad amare veramente; l’adulto, che invece non ha bisogno di chiedere, perché è in grado di prendersi da solo ciò che vuole, compresi gli affetti. L’adulto è capace di creare molte relazioni ma anche questi è incapace di amare davvero. Infine c’è la figura del genitore, l’unico a esser capace di amare veramente qualcuno, perché il suo piacere coincide col donarsi all’altro. Per vivere in armonia con la persona che abbiamo accanto, ma anche per avere rapporti sani con gli altri, nessuna di queste tre caratteristiche comportamentali deve prevalere in noi: l’ottimo è dato dalla coesistenza di tutte

e tre queste forme, che devono alternarsi continuamente. Questa formazione è stata una spinta per molti ragazzi, quindi non possiamo che fare i complimenti al Consiglio (in particolare Pietro Paolo Paturzo) e a Don Marco Scolari, che l’hanno curata con sincera passione e profonda serietà. Non sono mancati i momenti di gioco, o le condivisioni “a cuore a cuore” in cui a due a due i ragazzi hanno scelto un posto tranquillo per raccontarsi un po’ e approfondire la conoscenza; da buoni francescani i gifrini hanno fatto visita alle suore di clausura del monastero di Pignataro, in cui suor Chiara Rosaria, ex gifrina della fraternità di Sant’Agnello, ha condiviso con i ragazzi quelli che sono stati i passi importanti della sua vita di fede e di com’è stato il suo incontro con Dio. Altri temi puramente francescani affrontati nel campo sono stati la chiamata di Francesco e Chiara, e la difesa del Creato.

Casa San Francesco, Vitulazio - Foto di Federica Pane

Le emozioni però non finiscono qui, anzi forse il momento più forte arriva dopo la festa dell’ultima sera di campo: leggero sottofondo musicale, stanza illuminata da una luce riposante e tutti seduti in cerchio. È stato chiesto di portare un oggetto che per noi rappresenti qualcosa d’importante e una volta che tutti l’avevano portato nella stanza, è stato chiesto di donarlo (liberamente!) agli altri. Tra lacrime di gioia, quasi tutti hanno regalato al fratello ciò che per loro era rilevante e qualcuno ha rivelato anche il valore affettivo dell’oggetto scambiato. “C’è più gioia nel dare che nel ricevere” si dice, ma nella notte di sabato 18 penso che la gioia di chi ha donato fosse tanto forte quanto quella del destinatario del regalo. Ciò l’hanno testimoniato i volti commossi dei trenta partecipanti. I ragazzi son tornati a casa con il cuore colmo di felicità, qualcuno “ha guadagnato un fratello”, qualcuno ha messo una pietra sui problemi che prima lo affliggevano e qualcuno ha fatto una forte esperienza di fraternità e di Dio. L’augurio è che questi giovani custodiscano nel loro cuore e nella loro mente questa esperienza e che il campo sia un punto di partenza per il loro percorso di fede.


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Sacramenti. Nell’intimo dei corsi per la confermazione del Battesimo

diario di un cresimando

“Non resterà confuso quando verrà a trattare alla porta con i propri nemici” (Salmo 126) di Marino Russo

un altro giorno è passato. Non ho avuto nemmeno il tempo di chiedermi se lo ha fatto presto o lentamente e, sinceramente, non saprei nemmeno rispondermi. Oggi il gioco Acr è andato bene. L’organizzazione , anche se frettolosa, è sata impeccabile, ma ciò che più conta è che i ragazzi si siano divertiti, non volevano più smettere! Forse qualche animato mi avrebbe voluto più presente,più vicino, ma ero impegnato: ero in commissione e dovevo monitorare assieme ad altri animatori la regolarità del percorso, raccogliere e segnare i tempi e le eventuali penalità. L’entusiasmo dei ragazzi, che liberano con vivaci movenze e profondi sorrisi, è un’energia trascendente ed è bello prenderla in prestito da loro, qualche volta…

“Enthusiasmòs” , entusiasmo, che traducendo dal greco, letteralmente, significa “Dio dentro di sé”. Solo ora, caro il mio cartaceo amico, posso affermare di aver vissuto questo giorno anziché essermi limitato ad esistere in esso. Tutto questo vivere però risulta estenuante per una mente e un fisico medi. Bisogna perciò fermarsi per contemplare e analizzare tutto questo, anche partendo da un insignificante dettaglio emotivo e solo dopo ringraziare per esserci stato concesso. Momenti così, personalmente, li vivo al corso di cresima, nodo comune di tanti vissuti che come altrettanti fili setosi in esso si incrociano e dallo stesso ripartono per tessere capi preziosi o più umilmente vite da credenti. Fibre estese, attempate e corde fini, fragili, convergono tutte nel salone del centro parrocchiale Zama, dalle 21 alle 22 tutti i Lunedì e Mercoledì. Anche se non sembra, anche se come motivazione di partecipazione mi piace dare le responsabilità a don Mariano, io sono affezionato a questo corso. Mio discreto amico muto, non puoi immaginare come si ci riscopre ignoranti sulla propria fede! Forse , dopo questo corso, alimentando una costante studio “casalingo” potrò reggere il confronto con il caparbio testimone di Geova di zona adempiendo in maniera testuale all’ultimo versetto del salmo 126 (127) “ non resterà confuso quando verrà a trattare alla porta con i propri nemici”. Hai ragione, non è bene forzare le interpretazioni, ma questa ci poteva stare. Di certo non posso raccontarti in cosa consiste la catechesi: mi costerebbe molto inchiostro e rovinerebbe la sorpresa a chi volesse frequentarla e che casualmente leggesse queste righe. Ai curiosoni che si permetteranno di aprirti, mio caro diario, basti sapere che quello della confermazione è un affare serio, come tutti i sacramenti d’ altronde; stiamo sempre parlando della discesa dello Spirito Santo su noi candidati che confermeremo le promesse battesimali, dopo tutto. Al corso non sono ammessi perditempo né esitanti e, forse, nemmeno fanfaroni come me. Saziandomi dei 2/3 dello spirito della mia guida, che chiederò, aspetto trepidante la mia Pentecoste settembrina e l’avvento di ogni sapienza. Adesso smetto di graffiarti, mio caro diario, prima che tu decida di chiuderti spontaneamente, prima che tu venga ritrovato da qualcun altro e pubblicato da qualche altra parte.


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26 agosto 2012

Hai un racconto nel cassetto? Scrivi a info@akmaios.it Bibliamus. Recensioni e approfondimenti sui libri disponibili in redazione

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“Bel Ami” di guy de maupassant

pera di Guy de Maupassant, “Bel Ami” può essere considerato a tutti gli effetti un grande classico della letteratura europea. La storia è ambientata nella Parigi degli anni Venti, incentrata sulle vicende di Georges Duroy, il Bel Ami del titolo. L’opera tratteggia un dettagliato affresco della Francia di fine ‘800, che fa da sfondo alle vicende del protagonista e della sua smisurata ambizione. Al centro della narrazione si staglia l’ascesa sociale dello stesso Duroy che, da modesto militare in congedo prima e impiegato nelle Ferrovie del Nord poi, diventa uno degli uomini più influenti e di fama di Parigi. La svolta per il successo è dettata da due fattori: l’incontro con un suo ex commilitone, attualmente caporedattore politico de “La Vie Française”, il quale lo incoraggia ad intraprendere la carriera giornalistica e, a maggior ragione, l’irresistibile fascino di Bel Ami, che gli consente

di sedurre le donne più potenti di Parigi e di poter godere del loro aiuto nella sua ascesa. Indiscussa protagonista e fulcro del racconto, la figura di Georges Duroy è connotata da un carisma irresistibile da un lato, ma risulta anche molto controversa: freddo calcolatore, la sua ambizione sembra non conoscere limiti. Guy de Maupassant ci restituisce l’immagine, quasi paradigmatica, dell’arrampicatore sociale, sbruffone ed arrogante. Ma limitarsi a questo aspetto sarebbe peccare di eccessiva superficialità. Duroy è tutto questo, ma anche di più: è un personaggio dotato di profondissima umanità. La sua vanità, l’ambizione, il cinismo, la freddezza ne fanno un antieroe per definizione, ma tratteggiano anche il quadro di una triste e desolata condizione di mediocrità, in quanto tale profondamente umana.

di Lucia Esposito

Ecco come usufruire del servizio

Il servizio di prestito libri “Bibliamus” è aperto a tutti e ti permette di scegliere da un catalogo di più di 300 volumi, tra grandi classici, piccole e grandi chicche conteporanee, libri d’inchiesta, di satira e un’ampia collana per gli appassionati di gialli. Puoi visualizzare l’elenco dei libri disponibili sul sito www.giornaleilcentro.com nella sezione dedicata oppure sul sito della cooperativa editoriale “Akmàios”, promotrice dell’iniziativa, www.akmaios.it In entrambi i casi troverai anche l’intero regolamento. Il prestito è del tutto gratuito, ma viene affiancato al versamento di un euro a sostegno delle numerose attività della cooperativa. Una volta scelto il libro, verifica che non sia già in prestito ad altri utenti chiamando al numero fisso 081.877.47.25 oppure al numero di cellulare 331.74.88.453 e concorda un appuntamento presso la sede della cooperativa “Akmàios” in Via San Paolo, 20 a Sorrento. Se invece ti vuoi lasciare ispirare dal fascino del libro cartaceo e sceglierlo direttamente nel nostro ufficio, ti aspettiamo! Anche in questo caso ti consigliamo di telefonare per fissare un appuntamento tutto per te.


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Devozione mariana. I luoghi di culto nostrani raffiguranti la Madonna

l’affresco di santa maria della lobra

L’effige è la più antica della Penisola e fa parte dello stemma della città. Nel 2004 si è celebrato il bicentenario dell’incoronazione di Nino Cuomo*

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’immagine mariana incoronata, con decreto del Capitolo Vaticano di S.Pietro, che ci accingiamo a descrivere in questa rassegna, è un affresco su tufo, sito nell’antica chiesa della Lobra in Massa Lubrense. L’evento è avvenuto il 12 agosto 1804, quando la diocesi lubrense non era stata ancora inserita in quella di Sorrento (il che avvenne per effetto del Concordato tra il Vaticano ed il Regno delle Due Sicilie). In questo estremo lembo della Penisola Sorrentina esisteva un tempio dedicato alla Dea Minerva, cui i naviganti erano soliti lanciare doni in segno di devozione e nella speranza di protezione. Sui resti di questo tempio pagano fu eretta la chiesa detta della “Lobra”, da delubrum, da cui derivò anche il nome della città. Questo affresco mariano è il più antico della Penisola Sorrentina (fa parte dello stemma della medesima città) e proprio questa peculiarità, unitamente all’eccezionale devozione, estesa anche ai centri vicini, suggerì ai Frati Minori Francescani (cui è, da sempre, affidata la chiesa con annesso convento) di richiedere il privilegio della solenne incoronazione. L’istanza presentata il 3 luglio 1803, come supplica del Capitolo dei Frati Minori della Lobra, fu sostenuta anche dalla Postulatoria del Vicario capitolare della diocesi di Massa Lubrense e dalla petizione della Città lubrense. Ed il 12 agosto 1804 fu emesso il decreto di autorizzazione che delegava lo stesso Vescovo di Massa Lubrense, quale Prelato Coronatore, con precisione che, in caso di assenza o impedimento, potesse essere sostituito da «altra persona

eminente in Dignità». Ed il Vescovo di Massa Lubrense, Mons. Angelo Vassallo, eletto nel 1792, venne a mancare e non fu sostituito da altro presule fino alla soppressione della diocesi avvenuta nel 1818. La cerimonia d’incoronazione fu celebrata il 12 agosto 1804 e Massa Lubrense visse uno degli eventi più solenni della sua storia religiosa, con illuminazioni della città, spari di mortaretti e sfilate musicali della banda municipale. I festeggiamenti durarono fino al 15 agosto con un solenne pontificale celebrato da Mons. Silvestro Miccù dei Minori Osservanti, Vescovo di Scala e Ravello, assistito dal Vicario Capitolare della diocesi, allora vacante, Mons. Tommaso de Marino. Numerose furono le personalità civili e religiose che fin dal luglio giunsero a Massa Lubrense, se nel solo Convento Francescano furono ospitate più di cento persone, fra cui il Duca di Paretta Caracciolo ed il Principe Acquaviva. Il Marchese Donnaperna fu ospitato nel palazzo Vespoli e il Conte Bossa in quello di D.Nicola de Curtis. Alla cerimonia d’incoronazione ed alla chiusura della manifestazione, nel giorno della festa dell’Assunta, il Governatore Regio Innocenzo Giannattasio ed il Sindaco Luca Maggio. In occasione del bicentenario dell’evento, nell’agosto 2004, si ripetè la cerimonia con l’intervento del delegato del Papa, Cardinale Martino e fu pubblicato un corposo e ricco volume storico a testimonianza della grande fede dei massessi. *Presidente Associazione Studi Storici Sorrentini

l’ultimo dogma proclamato dalla chiesa

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’Assunzione di Maria al cielo in anima e corpo rappresenta l’ultimo dogma proclamato dalla Chiesa cattolica di Roma ed è accompagnato dalla devozione tenera e filiale di milioni di fedeli. La figura di Maria, Madre del mondo, viene infatti intimamente considerata come rifugio di ogni uomo, mediatrice per i peccatori e sguardo di misericordia per i puri di cuore. Ma quando nasce la festa religiosa dell’Assunzione? Nasce il 1° novembre del 1950, in seno alle celebrazioni per l’anno santo, quando Papa Pio XII, sfruttando il carisma dell’infallibilità papale, rende pubblico il documento “Munificentissimus Deus”. In esso la proclamazione del dogma secondo il quale «l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». L’episodio dell’Assunzione di Maria, che per i cattolici rappresenta ciò che avverrà a tutti credenti alla fine dei tempi, quando Cristo ritornerà sulla terra e avrà luogo la resurrezione anche del corpo oltre a quella dell’anima, non viene narrato però nel Vangelo. Per questo motivo la Chiesa protestante non celebra la festività dell’Assunzione, mentre la Chiesa anglicana, appena 7 anni fa, dopo notevoli dibattiti, ha concesso l’accettazione dell’Assunzione di Maria come episodio ma non come dogma.

Papa Pio XII proclama il dogma dell’Assunzione di Maria al cielo


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26 agosto 2012

Eventi/1. A settembre Sorrento celebra la protettrice della città in Cattedrale

169° anniversario del cuore di maria

L’Origine della festa è legata alla parrocchia di S. Agnello da cui proveniva di Nino Cuomo* don Nicola Rocco

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a chiesa Cattedrale di Sorrento, originariamente dedicata ai primi due vescovi santi sorrentini, Renato e Valerio, e poi intitolata agli apostoli Filippo e Giacomo, ha, al di sopra dei santi, come protettrice la Vergine Assunta in cielo, tanto è vero che nelle tre lunette sulla facciata dell’edificio, in quella al centro è la Madre di Dio Assunta e al centro del transetto all’interno del tempio, è riportata l’Assunzione di Maria. Nelle due lunette e nei due centri laterali sono effigiati i due apostoli. Eppure la festa mariana più importante della chiesa madre dell’arcidiocesi sorrentina è quella del Cuore di Maria celebrata nella prima domenica di settembre (quest’anno, per esigenze pastorali, nella seconda). Quest’anno ricorre il 169° anniversario della sua istituzione. L’origine di questa festa è legata alla parrocchia di S. Agnello, dove, nel 1827, don Gabriele Castellano dedicò quella chiesa al Cuore Immacolato di Maria e donde proveniva don Nicola Rocco, che, assegnato a quella di Sorrento nel 1841, dopo due anni, esponendo un quadro del Cuore di Maria, iniziò la stessa devozione a Sorrento. Il culto si sviluppò in modo tale che, nel 1845, il quadro iniziale fu sostituito da un altro dipinto dall’Infante di Spagna, don Sebastiano M. Gabriele; nel 1853 la festa fu portata all’esterno della chiesa e fu benedetta la bella statua della Vergine che mostra il suo cuore a Sorrento, rappresentato da una fanciulla. Il 6 luglio 1864 morì il parroco Don Nicola Rocco, ma la festa del Cuore di Maria continua, anzi le fu consacrata la Parrocchia e, in occasione dell’Anno Santo del 1950, la consacrazione fu estesa all’intera città. La statua della Vergine che mostra il suo cuore a *Presidente Associazione Studi Storici Sorrentini Sorrento, rappresentato da una fanciulla

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MORTORA FESTEGGIA L’ASSUNTA

a festa dell’Assunta a Mortora è quel giusto mix tra festività nel senso religioso del termine e festa come momento ludico organizzato da laici. Coincide da qualche anno ormai con il triduo in preparazione della solennità dell’Assunzione di Maria in cielo, una sagra organizzata presso i locali del centro “Piccola Oasi”. La parte organizzativa e pratica è accuratamente preparata e pianificata dal settore adulti che ormai è un perfetto team che dà ai giovani anche un buon esempio di coesione e collaborazione; gli animatori invece si sono occupati dell’animazione e dell’intrattenimento. Si è pensato quest’anno di mettere in luce i talenti della nostra terra così durante la prima serata di festa hanno allietato i giochi il rapper Francesco Costantino in arte “JD Cobra” con le canzoni scritte proprio da lui e accompagnato dal suo amico “Dèjà vu” e la nostra simpatica Simona D’Angelo

di Susy Russo

che si è improvvisata cantante-vocalist per l’occasione. Ci ha tenuto compagnia poi inoltre la bella voce di Gennaro il nostro Francesco Renga. La seconda sera è stata la volta di Maurizio Miele in uno spettacolo interamente dedicato alla musica dal vivo. Il giorno dell’Assunzione di Maria abbiamo vissuto un momento particolare celebrando l’eucarestia in piazzetta a San Liborio seguita poi da una piccola processione che ha portato la statua lignea di Maria per alcune strade della nostra comunità. Dopo la Benedizione Eucaristica è esplosa la “voglia di dance all night” con la presenza del ballerino e coreografo Peppe D’Aniello e le ragazze della sua scuola di danza. Con un poco di tristezza abbiamo “riposto le armi” anche quest’anno ma siamo contenti della riuscita della festa. Adesso non ci resta che pensare alle altre belle cose da poter organizzare.


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Cypraea. L’iniziativa volta a far riacquistare l’udito attraverso l’impianto coclearie

NAPOLI GUARISCE I BAMBINI PALESTINESI

Cecilia Coppola «L’amore e il rispetto fra i popoli sono i fondamenti per riprogettare un futuro senza disvalori» di Associazione Cypraea

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a scelta dell’impegno dell’Associazione Culturale Cypraea continua in questo periodo estivo sui temi della pace e della solidarietà. «Souzan Fatayer, nostra mediatrice interculturale e responsabile dei rapporti internazionali - afferma Cecilia Coppola, Presidente della Cypraea - segue con attenzione i bambini malati e i familiari bisognosi di accoglienza dall’Africa, dalla Palestina e dai Paesi mediterranei offrendoci la possibilità di dimostrare che l’amore e il rispetto fra i popoli sono i fondamenti per riprogettare un futuro senza disvalori». Ultimamente una delegazione di mamme palestinesi sono giunte a Napoli per fare operare i loro bambini al Santobono. I piccoli di età dagli otto agli undici anni erano affetti di sordità profonda neuro - sensoriale bilaterale e grazie all’applicazione dell’impianto coclearie, da parte del chirurgo Antonio della Volpe, hanno potuto riacquistare l’udito. La Cypraea grazie alla generosa disponibilità

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dell’armatore Roberto Fluss e del Comandante Michele Russo, responsabile del Comitato Mare, ha potuto far loro vivere sulla M/n Marine Club momenti di spensieratezza prima del ritorno nella tormentata terra natia che soffre il problema dell’occupazione israeliana .

Appunti dal corso di benessere psico-fisico-spirituale

olo la conoscenza, che sviluppa la consapevolezza, è capace di tenere a freno e sotto controllo le due nature inferiori dell’uomo: fisico e psiche. Il fisico e la psiche sono due strumenti utili e indispensabili per l’uomo, affinché possa fare esperienza nella sua dimensione terrestre. Attraverso tali strumenti e le varie esperienze, l’uomo (quando è illuminato dall’Alto, o meglio si sa rendere recettivo all’azione dall’Alto) fa emergere in tutta la sua potenza lo Spirito divino che alberga in lui, ma dorme silente se non è stimolato e risvegliato. Il trascendente è in noi ed oltre; e c’è una continua comunicazione tra noi e il trascendente attraverso innumerevoli fili luminosi; sta a noi metterci in corrispondenza con tale comunicazione. OBIETTIVO - ottenere pace, armonia ed equilibrio; si arriva Come ogni anno, dal prossimo ottobre fino a maggio 2013, presso il Centro culturale di Piano di Sorrento, in via delle Rose, si svolgeranno corsi gratuiti di benessere psico-fisico-spirituale, che mirano alla sviluppo armonioso delle tre principali sfere dell’essere umano. I corsi sono variamente articolati in tre differenti livelli che mirano all’apprendimento di un’equilibrata alimentazione e una corretta respirazione; conoscenza della personalità anche attraverso meditazioni cristiane con approfondimenti sulle principali verità di fede; studio delle religioni più importanti e delle loro S. Scritture con relativa meditazione. L’obiettivo che i

a ciò curando ogni giorno la triplice dimensione umana, psico-fisico-spirituale interdipendente e intercomunicabile. METODO - imparare a conoscere come si agisce su: .- fisico: con retta e sobria alimentazione, (la qualità dei nostri pensieri dipende da ciò che mangiamo); con adeguate respirazioni; con la consapevolezza del corpo energetico e suo funzionamento; con rilassamento fisico e mentale per abbandonare i falsi schemi mentali; con purificazioni ed allenamento fisico. - psiche: con conoscenza del Sé o Io inferiore e superiore, con relazioni umane e retto pensiero, con donazione agli altri; con esercizi di concentrazione, con danze, ecc. - spirito: con preghiera, meditazione e conoscenza della S. Scrittura, SS. Sacramenti, ecc.

di Rosaria Pollio

corsi gratuiti si pongono è di allargare l’orizzonte interiore per vivere per maggiore consapevolezza la spiritualità cristiana. NEL MESE DI SETTEMBRE VERRà AFFISSO IL MANIFESTO CON IL CALENDARIO DELLE LEZIONI (GRATUITE) Per ulteriori informazioni: www.rpollio.blogspot.com I corsi sono a cura di Rosaria Pollio, laureata in Economia e Commercio e in Scienze religiose. Ha dedicato la sua vita allo studio dell’animo umano, delle varie Religioni del mondo, delle antiche Civiltà, per trarne “una quintessenza” utile per sé e per tutti coloro che sentono la necessità di compiere “un salto di qualità” nella vita.


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Missioni. Quindici giovani santanellesi alla scoperta delle terre africane

MISSIONARI CON DESTINAZIONE MOZAMBICO

«Partiamo per vedere cosa può servire, faremo animazione, lavori e scambi di tradizioni. Torneremo ricchi» di Francesco Bevacqua

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n’esperienza di vita e di fede. è quanto i ragazzi della parrocchia dei SS. Prisco e Agnello, guidati dal parroco don Nicola Pane, stanno vivendo in Africa, precisamente in Mozambico, dove dal 12 agosto sono ospiti di un gruppo di salesiani portoghesi per condividere e conoscere abitudini, tradizioni e preghiera. La missione è pronta dallo scorso settembre ma alcuni dei partenti si sono aggiunti al gruppo nel corso del 2012. Tra di essi Francesca, ventunenne santanellese che prima di partire ha condiviso con noi le speranze e le aspettative di un’avventura così importante ed unica. Studentessa di medicina a Napoli, ha lasciato la propria terra per cercare di capire cosa poter dare ad una terra e ad un popolo tanto affascinanti quanto misteriosi. «Partiamo per cercare di vedere cosa può servire, per dare una mano, con la speranza di ritornare più in là dopo aver acquisito competenze particolari» dice, augurandosi che i suoi studi in futuro possano servire per migliorare la vita africana. La consapevolezza di non poter fare molto è stato il sentimento prevalente alla partenza per tutti i ragazzi: «Sappiamo bene che noi possiamo fare ben poco per loro ma siamo sicuri che torneremo più ricchi dopo esserci resi conto di una realtà di cui fino

ad ora abbiamo avuto solo idee lontane». Da Sant’Agnello è partito un gruppo di 15 persone che una volta arrivati in terra africana si è diviso in tre sottogruppi, in modo da non invadere indiscretamente la vita delle popolazioni locali; uno di base nella zona di Mahoche, il secondo di stanza a Tenga ed il terzo, di cui Francesca fa parte, sistemata nella sede della capitale mozambicana, Moamba. «In linea generale faremo animazione, doposcuola, lavori manuali e artistici, lavoreremo in laboratori di pittura, ristrutturazione. Abbiamo cercato di imparare un po’ di portoghese, qualche canzone per cantare insieme ai bambini», continua Francesca. Il gruppo parteciperà alla vita quotidiana delle comunità nelle quali sarà ospite, per condividere soprattutto momenti di preghiera con gli ospitanti: «La domenica i gruppi si riuniranno, avremo la possibilità di partecipare alla messa e di scambiarci tradizioni con gli africani, noi spiegheremo loro le nostre e loro faranno lo stesso con noi». Il ritorno dei 15 missionari santanellesi è previsto per il 30 agosto, dopo 18 giorni che sicuramente tutti i partecipanti alla spedizione non dimenticheranno mai.

veronica maya madrina della serata di beneficenza

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’associazione missionaria Jamani onlus, venerdì 7 settembre alle ore 20.30 presso la terrazza a mare del Katarì, a Via Marina di Cassano, organizza la serata di beneficenza “Sotto le stelle tra cielo e mare” a sostegno delle sue attività pro Africa. Occasione da non perdere per chi vuole conoscere da vicino la storia, il lavoro e lo spirito che anima il gruppo di volontari. Ma non solo. Jamani presenterà le attività portate a termine finora con particolare attenzione al progetto appena concluso che ha avuto come base delle operazioni il villaggio di Marereni in Kenya. Qui la scuola e il refettorio sono stati ristrutturati ma, come si può ben immaginare, non può bastare. è necessario portare l’acqua e l’associazione si prefigge l’obiettivo di iniziare i lavori per con una piccola “farm” dove i genitori dei bambini e la gente del villaggio possano coltivare la terra e gli alberi da frutto, e allevare qualche capretta per provvedere al proprio sostentamento. Madrina della serata sarà Veronica Maya e non mancherà un gruppo di artisti africani per allietare la serata. Non resta che decidere di trascorrere una fresca serata di fine estate dal ritmo incalzante e appassionato contribuendo, divertendosi, al futuro e alle esigenze delle generazioni africane presenti e future. Per info: 338.188.81.06 - 338.235.15.10


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Eventi/2. La chiesa di San Francesco ospita la rassegna della Trabaci

“vespri d’organo IN COSTIERA”

I concertisti fanno nuovamente suonare gli organi della zona. L’obiettivo è rendere fruibili al pubblico gli strumenti antichi

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opo il successo degli appuntamenti estivi presso la chiesa della Madonna della Lobra in Massa Lubrense, i Vespri d’organo in Costiera, rassegna organistica a cura dell’Associazione Giovanni Maria Trabaci di Napoli, approdano a Sorrento con due appuntamenti nel mese di settembre presso la chiesa di San Francesco: protagoniste saranno la cagliaritana Livia Sandra Frau, concertista di fama internazionale ed Olga Laudonia, giovane organista In alto: Livia Sandra Frau; in basso: formatasi alla scuola di Mons. Vincenzo Olga Laudonia De Gregorio e di Wijnand van de Pol, depositario dell’insegnamento di Fernando Germani, le quali si esibiranno rispettivamente in data 15 e 29 Settembre alle ore 20,00. La rassegna musicale “itinerante” della Trabaci (sono previsti, infatti, nell’arco di tutto l’anno appuntamenti a Sorrento, S.Agnello e Massa Lubrense) ha lo scopo di diffondere la letteratura organistica, promuovendo la valorizzazione e

la fruibilità del grande patrimonio organario presente nella diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia. La Trabaci, nata a Napoli nel 2006 per volontà di Mauro Castaldo, titolare della cattedra di Organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Benevento, opera anche a Napoli e nel beneventano, collaborando con Soprintendenze, Conservatori di Musica, Università e sollecitando tutte le istituzioni responsabili al fine di giungere al restauro e alla fruibilità degli antichi strumenti. Nello specifico “fruibilità” vuol dire poterli suonare. A tale scopo l’associazione si avvale della competente collaborazione della ditta organaria di Giuseppe Fontana, che provvede alla manutenzione di tutti gli strumenti utilizzati all’interno della rassegna come l’organo Schimicci del Santuario di San Giuseppe in S. Agnello o l’organo G. Ruffatti della chiesa della Madonna della Lobra in Massa Lubrense.

Piano Sociale di Zona Napoli Tredici

INCONTRI SULL’IMPORTANZA DELL’ATTIVITà MOTORIA PER GLI ANZIANI

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l Piano Sociale di Zona Napoli Tredici, nell’ambito della campagna informativa e promozionale sulla tutela sanitaria delle attività fisiche in generale e sportive in particolare,ha proposto in quest’estate 2012 una serie di incontri - dibattiti dal tiitolo “L’importanza dell’attività motoria nella terza età” aventi come basi operative i centri per anziani della Costiera associati al Piano Sociale di Zona. Ha dato il via Sorrento con il primo incontro, tenuto lunedì 20 agosto presso il Centro diurno polifunzionale per persone anziane “Luigi Fattorusso” di Via Santa Maria delle Grazie, e gli ha fatto eco Piano di Sorrento, con il centro di Piazza Cota n.48. I prossimi incontri si terranno lunedì 27 agosto alle ore 18.00 presso il centro anziani di Massa Lubrense a Via Filangieri n.40 e giovedì 30 agosto alle ore 17.00 presso il centro “Don Onorio Rocca” in Via Diaz n.3 di Sant’Agnello. Gli incontri sono tenuti dal Prof. Aristide Matera, chirurgo ortopedico e specialista in medicina dello sport.


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a cura di Fabio Vollaro e Marino Russo

IL QUIZ A PREMI DELL’ESTATE

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partecipa entro il 10 settembre

er questa edizione la rubrica “Teoria e Pratica” cambia veste, accantonando il solito articolo scientifico e sostituendolo con un gioco. Sulla falsa riga dei test d’ammissione all’università, da cui abbiamo tratto l’idea, abbiamo realizzato un quiz a punti, a cui tutti i lettori possono partecipare. Per i vincitori sono previsti i seguenti premi: - 1° classificato: calcolatrice scientifica CASIO (modello FX-570 ES plus), offerta da “De Gregorio System” - 2° classificato: un libro su Leonardo da Vinci offerto dalla Libreria “La Capsa” di Sorrento - 3° classificato: materiale scolastico offerto dalla eliocartoleria “Nizza” Buffetti di Sorrento Tutte le informazioni utili riguardo il giorno e la location della serata in cui verranno comunicati i nomi dei vincitori saranno aggiornate sul sito www.giornaleilcentro.com La serata è gratuita, così come la partecipazione al gioco: l’obiettivo infatti è trascorrere un momento

di svago, seguendo la nostra filosofia del “divertirsi imparando”. Nel corso della serata verranno date tutte le delucidazioni alle vostre domande, nonché la soluzione dei quesiti.

Per partecipare basta inviare una e-mail entro il 10 settembre a: teoriapratica@libero.it scrivendo le soluzioni usando come formula il numero di domanda e a fianco la lettera prescelta (esempio: 1 A; 2 A; 3 A..ecc), in un allegato in formato pdf oppure nel testo della mail, o in un allegato word. L’oggetto della e-mail sarà “QUIZ TEORIA E PRATICA”. La ricezione della e-mail verrà confermata da un messaggio di risposta. In caso di mancata e-mail di conferma, reinviare la e-mail di partecipazione. Il regolamento completo è disponibile sul sito www.giornaleilcentro.com

I QUIZ DI TEORIA E PRATICA in breve 1) Leggi il regolamento su www.giornaleilcentro.com 2) Decidi quali sono le tue risposte corrette e scrivile per e-mail inviandole all’indirizzo teoriapratica@libero.it 3) Non dimenticare di inserire, oltre alle risposte del quiz secondo le indicazioni del regolamento, anche i seguenti dati: nome, cognome, data di nascita, numero di telefono (fisso o mobile), e-mail, link del contatto di facebook (facoltativo). 4) Tieniti aggiornato sul sito www.giornaleilcentro.com e sulla pagina ufficiale del gioco “I quiz di Teoria e Pratica” per conoscere la serata in cui verranno comunicati i vincitori dei premi in palio 1) Per sapere quanti anni hanno Antonio e Bruno, vi diciamo che la somma delle loro età è pari a 20, la differenza è pari a 10 e che Antonio ha tre volte gli anni di Bruno. Quanti anni hanno i due personaggi? (7 punti, -2,5 punti per risposta errata) A: Antonio 15 e Bruno 5 B: il problema è indeterminato perché ci sono 3 equazioni in 2 incognite C: il problema non ammette nessuna soluzione. 2) La prima legge di Ohm dice che: (4 punti, -2 punti per risposta errata) A: V = I/R B: I = R x V C: R = 4k(VxI)

D: V = I x R


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3) Una coppia ha deciso di avere tre figli (escludiamo la possibilità che siano gemelli), qual è la probabilità che non nascano tutti dello stesso sesso? (10 punti, -3 punti per risposta errata) A: 25% B: 50% C: 75% D: 100% 4) Vediamo adesso se vi ricordate il primo articolo della rubrica. A che pressione (all’incirca) sale il vapore quando sentiamo il gorgoglio nella classica macchinetta del caffè? (5 punti, -1,5 punti se errata) A: 400 kPa B: 50 kPa C: 200 kPa D: 200 bar 5) Un’auto passa a velocità costante di 30 m/s davanti a un’auto della polizia, ferma per il controllo della velocità. L’auto della polizia parte dopo 7,2 s con accelerazione di 2 m/s2. Nell’ipotesi che l’accelerazione sia costante, calcola la distanza che dovrà percorrere la polizia per raggiungere l’automobile e l’intervallo di tempo impiegato. (10 punti, -3 punti se errata) A: 18 s e 540 m B: 36 s e 1296 m C: 120 s e 5464 m D: 0,5 s e 10 m 6) Nella libera repubblica di Maraviglia c’è un paese, detto Ernesti, in cui tutti gli abitanti sono biondi; nello stato di Maraviglia nessun biondo è disonesto. L’attuale presidente di Maraviglia è alto 160 cm e ha folti capelli rossicci. Quale delle seguenti affermazioni è necessariamente errata? (10 punti, -2 punti se errata) A: l’attuale presidente di Maraviglia è disonesto. B: nessun disonesto è ernestiano C: non c’è alcuna persona onesta che non sia ernestiana D: nessun ernestiano è disonesto E: il presidente è un onesto ernestiano. 7) Quanto pesa un kilogrammo di castagne? (3 punti, -3 punto se errata) A: non lo so perché non è tempo di castagne. B: 1 kg ovviamente C: 9,81 N D: voi siete pazzi! 8) Se scegliessi una risposta a questa domanda, a caso, dopo aver letto tutte le possibili risposte a disposizione, qual è la probabilità che la tua risposta sia corretta? (10 punti, -2,5 punti se errata) A: 25% B: 50% C: 33,33% D: 25%* 9) Un calciatore calcia un pallone di 400 g, dandogli una velocità di 15 m/s; la palla viene respinta da un difensore che le conferisce una velocità di 20 m/s, nel verso opposto. Calcolare (in modulo) l’impulso della forza impressa dal difensore. (8 punti, -2 punti se errata) A: 7 N s B: 14 N s C: 21 N s D: 28 N s E: si buca il pallone! 10) Valentino Rossi taglia il traguardo a circa 240 km/h. a quanti metri al secondo corrispondono? (5 punti, -1,5 punti se la risposta è errata) A: 66,67 m/s B: 864 m/s C: 33,33 m/s D: 432 m/s 11) L’acqua è una sostanza particolare: a pressione atmosferica ed… (8 punti, -2 punti se errata) A: a 4°C (stato liquido) occupa un volume maggiore rispetto a quello occupato a 0°C (stato solido) B: a 4°C (stato liquido) occupa un volume minore rispetto a quello occupato a 0°C (stato solido) C: a 4°C (stato liquido) occupa un volume uguale rispetto a quello occupato a 0°C (stato solido) D: a 4°C l’acqua non ha né volume né forma propri, ma dipendono dal recipiente che la contiene 12) In una stanza fa molto caldo e per rinfrescare l’ambiente si pensa di aprire la porta del frigorifero, visto che non si ha a disposizione né un ventilatore, né un condizionatore, né si può aprire la finestra. Cosa succede? (10 punti, -2 punti se errata) A: la stanza si raffredda continuamente perché il frigorifero serve ad asportare calore. B: la stanza si raffredda perché la cella è a temperatura più bassa della stanza. C: la stanza rimane alla stessa temperatura, perché il frigo non scambia calore con l’esterno. D: la stanza prima si raffredda e poi si riscalda perché il frigo immette in ambiente calore maggiore di quello sottratto (che diventa quasi nullo). E: la stanza prima si riscalda e poi si raffredda perché il frigo sottrae più calore da quello che immette in ambiente (che diventa quasi nullo a regime). F: la stanza si riscalda unicamente per effetto Joule. Il frigorifero se è aperto o chiuso non fa alcuna differenza. 13) In un compressore viene compressa aria (gas ideale) dalle condizioni di temperatura pari a 27 °C e pressione pari a 1 atm fino ad una pressione di 12 atm. Calcolare la temperatura di fine compressione, considerando il compressore ideale e la fase di compressione adiabatica e reversibile. (6 punti, -1,5 punti per risposta errata) A: 410,18 °C B: 337,18 °C C: 610,18 °C D:322,20°C E:100°C 14) Qual è la principale differenza tra un raffreddamento ad acqua e un raffreddamento ad olio per un motore a combustione interna (un comune motore di automobili per esempio)? (4 punti, -1,5 per risposta errata). A: nel caso ad acqua ho bisogno di meno liquido, perché l’acqua ha un calore specifico maggiore. B: nel caso ad olio è 10 volte più leggero, perché l’olio ha una densità bassissima. C: nel caso ad olio ho minori problemi di perdite di carico perché l’olio è meno viscoso dell’acqua. D: nel caso ad acqua il raffreddamento è più lento a causa della maggior densità rispetto all’olio. In quest’ultimo quesito vi è una risposta esatta, che però non è la caratteristica principale. Tale risposta da diritto a un punto.


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Sport/1. Concluso il primo torneo di beach volley “Città Piano di Sorrento”

TRIONFANO ARMETI E L’OLIMPIONICO LIONE

L’organizzatore Marcello Miccio: «è sempre stato il mio sogno organizzare una manifestazione del genere» di Francesco Bevacqua

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rande spettacolo l’11 e il 12 agosto alla cavea delle scuole medie di Piano di Sorrento, dove l’associazione “Zoccoli Volanti”, in collaborazione con la Pro Loco e con il Comune che ha appoggiato senza indugi l’iniziativa, ha organizzato il primo torneo “Città di Piano di Sorrento” dedicato ai campioni regionali e nazionali di beach volley e valido per il ranking della Federazione Italiana Pallavolo. Entusiasta l’organizzatore Marcello Miccio: «È sempre stato il mio sogno organizzare una manifestazione del genere. Fin da quando faccio parte degli Zoccoli Volanti ho sempre cercato di portare il grande beach volley in cavea e quest’anno grazie all’aiuto di Marco D’Esposito della Pro Loco sono riuscito a portare lo spettacolo che la nostra arena merita». Quindici le squadre presenti alla competizione che ha tenuto con gli occhi fissi alla rete centinaia di spettatori entusiasti dello spettacolo offerto da alcune delle migliori coppie del panorama del volley da spiaggia italiano. A vincere la kermesse la coppia formata da Angelo Armeti e Riccardo Lione in finale contro i fortissimi Cavaccini e De Paola. Abbiamo raggiunto il secondo, classe ‘72, olimpionico a Pechino nel 2008 e già in costiera per una esperienza alla Msc Volley Sorrento, nell’anno della promozione dalla B2 alla B1, prima della scomparsa della società. ► Quali sono state le sue sensazioni dopo la vittoria del primo torneo “Città di Piano di Sorrento”? I ragazzi dell’organizzazione sono stati fantastici, sono lì da vent’anni ma riuscire a fare il grande balzo per organizzare un torneo federale è importante. La prima esperienza è positiva, Marcello e Marco sono stati squisiti. ► Negli anni scorsi sei già stato a Sorrento per giocare nella Msc Volley, quali ricordi hai di questa esperienza e cosa pensi della conseguente scomparsa della società? Sicuramente la crisi ha inciso, ma a mio parere c’è stato

Da sinistra: Angelo Armeti e Riccardo Lione, vincitori del torneo. Foto tratta dalla pagina facebook dell’Associazione “Zoccoli Volanti”

chi con i suoi atteggiamenti ha contribuito tantissimo a far scomparire la squadra. A livello ambientale sono stato bene, Sorrento è un posto magnifico, è una terra che mi è entrata nel cuore piena di gente vera e sincera. Certo, ci sono le persone storte anche da voi, ma io mi sono trovato bene. ► Ha partecipato alle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Ci racconti la sua esperienza. Ho un ricordo altalenante di quella esperienza, piena di momenti belli e brutti, dovuti al risultato e al mio stato d’animo. Purtroppo poco prima di partire il mio compagno di squadra subì la rottura della spalla e persi mio padre. Arrivammo ultimi, ma ho sempre piacere a ricordare il percorso fatto per arrivare a Pechino, fatto di

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Sport/2. Per la prima volta gli italiani hanno seguito i Giochi con le pay per view

LONDRA 2012: LE DUE FACCE DELLA MEDAGLIA

Il fioretto femminile, Josefa Idem, Federica Pellegrini: i sogni azzurri realizzati e infranti. E il caso shock di Alex Schwazer di Adriana Ciampa

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o spettacolo delle Olimpiadi di Londra è stato amplificato al massimo dall’utilizzo, per la prima volta in Italia, per le Olimpiadi estive delle pay per view. Mosaico interattivo, canali dedicati ad ogni disciplina per non deludere gli appassionati ed i nuovi fans del badminton così come quelli della carabina, telecronisti d’eccezione perché in fondo non esiste solo il calcio. Se Pechino aveva stupito aprendoci una finestra sulla Cina, Londra ci ha ammaliato, stregato, ipnotizzato facendoci rimpiangere di non essere lì sulla sabbia urbana nell’arena del beach volley a pochi passi dal Big Ben, nello stadio dell’atletica, sul prato di Hyde park, nella Serpentine a seguire i triatleti o magari a Wimbledon colorato dalle divise per la prima volta non all white dei suoi atleti. Gli atleti: i veri protagonisti che fin da bambini coltivano il sogno olimpico allenandosi, sacrificandosi, sperando ma soprattutto sognando di poter sentire l’inno della loro Nazione dal gradino più alto del podio con una medaglia al collo, la mano sul petto e gli occhi lucidi.

Prima Phelps poi Bolt, i grandi dello sport ci hanno lasciato a bocca aperta. E che dire dei nostri azzurri che hanno saputo regalarci un inizio da incorniciare? Sabato all’apertura dei giochi, in poco meno di 5 ore, avevamo conquistato 5 medaglie. Secondi nel Medagliere dietro l’irraggiungibile armata cinese, fieri di un podio, quello del fioretto femminile tutto azzurro: Di Francisca, Errigo, Vezzali. Col passar del tempo e dei giorni abbiamo visto infrangersi negli occhi dei nostri atleti, ma soprattutto delle nostre atlete, molti sogni azzurri: Pellegrini nella quale noi tutti riponevamo grandissime speranze, Cagnotto, Dallapè, Ferrari. Ci siamo ritrovati con due facce della stessa medaglia da un lato Alex Schwazer, l’altoatesino dalla faccia pulita squalificato per doping, dall’altra lo sport pulito fatto di sacrifici che ha regalato a Josefa Idem a 47 anni la sua ottava finale olimpica. Del Settebello l’ultima medaglia argento, sconfitto in finale 8-6 dalla Croazia. Tra quattro anni ci sarà Rio e noi siamo già pronti.

Il medagliere italiano Londra 2012 ORO Elisa Di Francisca Scherma 28/07/12 ORO Italia Arco 28/07/12 ORO Daniele Molmenti Canoa Slalom 01/08/12 ORO Italia Fioretto 02/08/12 ORO Jessica Rossi Tiro 04/08/12 ORO Italia Fioretto M 05/08/12 ORO Niccolò Campriani Tiro 06/08/12 ORO Carlo Molfetta Taekwondo 11/08/12 ARGENTO Luca Tesconi Tiro 28/07/12 ARGENTO Arianna Errigo Scherma 28/07/12 ARGENTO Diego Occhiuzzi Scherma 29/07/12 ARGENTO Niccolò Campriani Tiro 30/07/12 ARGENTO Sartori/Battisti Canottaggio 02/08/12 ARGENTO Massimo Fabbrizi Tiro 06/08/12

ARGENTO Clemente Russo Boxe 11/08/12 ARGENTO Roberto Cammarelle Boxe 12/08/12 ARGENTO Italia Pallanuoto 12/08/12 BRONZO Valentina Vezzali Scherma 28/07/12 BRONZO Rosalba Forciniti Judo 29/07/12 BRONZO Italia Scherma 03/08/12 BRONZO Matteo Morandi Ginnastica 06/08/12 BRONZO Martina Grimaldi Nuoto 09/08/12 BRONZO Fabrizio Donato Atletica 09/08/12 BRONZO Vincenzo Mangiacapre Boxe 10/08/12 BRONZO Mauro Sarmiento Taekwondo 10/08/12 BRONZO Italia Pallavolo 12/08/12 BRONZO Marco Aurelio Fontana MTB 12/08/12 BRONZO Italia Ritmica 12/08/12

SEGUE DA PAGINA 23 tante ore di duro lavoro. Tolto il lato sportivo, lì c’era un’atmosfera unica, vedevi leggende che camminavano e anche se non erano leggende sapevi che per essere alle Olimpiadi avevano fatto qualcosa di straordinario. ► Crede che l’esperienza di quest’anno al torneo “Città di Piano di Sorrento” possa ripetersi l’anno prossimo? Io spero davvero che si riesca a dare continuità a quest’esperienza e con la collaborazione della Fipav si potranno fare belle cose. Io ci sarò se il fisico mi permetterà ancora di competere ad alti livelli.


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Sport/3. Dietro ogni sportivo il supporto, i sacrifici e l’orgoglio della famiglia

I PRIMI SUPPORTERS SONO I GENITORI

Igor Antonelli: «è nato il mio stesso giorno, la capigliatura come Simoncelli e per me ha un talento immenso» di Antonella Coppola

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no spot recita: «Il lavoro più impegnativo al mondo è anche quello più bello». Infatti la mamma, il padre, la famiglia tutta sono i perni principali a cui uno sportivo si aggrappa per festeggiare una vittoria o una sconfitta. Da quando la rubrica “Il Centro…Campo” ha cominciato ad esistere si sono susseguite, sulla pagine in bianco e nero, molte storie di atleti che differivano solo nell’attività sportiva praticata ma quando veniva chiesto loro da chi venivano supportati principalmente, la risposta del calciatore, del pilota, del tennista era sempre uguale: i genitori. Igor Antonelli è un ex pilota di motociclismo, ora su una moto bianca cifrata 27 corre suo figlio Niccolò nella categoria Moto3. Fiero, orgoglioso ed emozionato si racconta a cuore aperto come solo chi è padre può fare. ► Niccolò è giovanissimo e già molto quotato. Come avete scoperto il suo talento? È nato tutto per gioco, portandolo nella pista di minimoto a Cattolica. Abbiamo subito capito che era un pochino “pazzerello” e la sua insistenza nel volerci andare continuamente ci ha convinto a seguirlo in questa avventura. ► Lei è un ex pilota, conosce i pericoli del mestiere, ha mai paura? Forse essere stato un pilota inizialmente mi ha aiutato. In questi ultimi anni in favore della sicurezza sono anche stati fatti tanti sforzi e tutto questo mi ha reso più tranquillo. La paura poi c’è sempre e credo che sia anche giusto averne, ti mantiene con i piedi saldi in terra. ► Molti giovani piloti non riescono ad avere una moto per mancanza di sponsors, quanto costa ad una famiglia questa passione? Noi siamo stati abbastanza fortunati perché la nostra zona è considerata la terra dei motori e tutte le persone appassionate che ci conoscevano, hanno contribuito alla carriera di Nicco fino ad ora. Il costo comunque è veramente elevato ma eviterei di dire cifre, non vorrei creare diverbi su questo argomento. ► Il team di Nicco è lo stesso di Marco Simoncelli, il destino ha anche voluto che in quel giorno tragico suo figlio vincesse il CIV. Un’eredità pesante? Conosco Fausto Gresini da almeno 15 anni e avevo già iniziato a discutere con lui di un possibile passaggio di Nicco nel suo team molto prima del tragico evento quindi i discorsi erano già avviati. Quella fatidica e tragica domenica si è fermato il mondo intero. Il dolore, penso per tutti, è stato enorme come lo è tutt’ora perché il Sic ci manca e tanto anche. Vincere un campionato così importante e con quelle circostanze credo sia stato

un sacrificio. Ancora oggi non siamo in grado di gioirne e gustare fino in fondo questo titolo. Non ti nascondo che Nicco, essendo di capigliatura simile a Marco, ha costantemente paragoni con lui ma tutto questo non può esistere, Sic è Sic e Nicco è Nicco, rimane però una immensa gioia e gratificazione quando cercano delle similitudini. Amiamo il Sic e lo continueremo ad amare ma spero che mio figlio faccia la sua di strada. ► Ci racconta il giorno in cui è nato Niccolò? Niccolò lo abbiamo stravoluto. è un grande amante della montagna, penso proprio che quel giorno sopra la città di Bolzano fu veramente galeotto! La gravidanza si è svolta in maniera naturale con le ansie e le paure di due giovani genitori alle prime armi. Cattolica, la mamma con un’amica cara anche lei pronta a partorire e noi babbi avanti e indietro, dentro e fuori la sala travaglio. Ero diventato il marito di tutte! All’una di notte circa è nato Nicco, ha aspettato il giorno 23 febbraio per uscire dal pancione, il mio stesso giorno e mese di nascita 23-021967/23-02-1996. Il resto sono solo emozioni ! ► Ha mai voluto un’altra strada per suo figlio? Ti rispondo semplicemente che noi non abbiamo mai pianificato la strada di Nicco, è stato tutto assolutamente naturale, aiutato da eventi naturali ma mai forzosi, quindi no, non abbiamo voluto altre strade che non fossero quelle scelte da lui. ► Cosa prevede per questo mondiale? Questa domanda racchiude miliardi di risposte e quesiti ma voglio solo dirti quello che ho nel cuore, Nicco per me è un talento immenso e spero che possa godere dello sport che lui ama dando, anche a noi tutti , tante emozioni e che questo mondiale da esordiente lo possa forgiare sempre meglio come pilota e come persona! Forza Nicco!


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26 agosto 2012

L’@genda del Centro

Segnala i tuoi appuntamenti inviando una e-mail all’indirizzo

ufficiostampa@giornaleilcentro.com

♦ Il 13 settembre presso l’atrio della Cattedrale di Sorrento alle ore 20.00 avrà luogo un incontro sulle sfide della comunicazione,

“Educare comunicando, comunicare educando”, al quale parteciperanno il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, e il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. L’incontro sarà moderato dal Dott. Massimo Milone direttore della TGR Campania della RAI di Napoli e sarà presente l’Arcivescovo della Diocesi di Sorrento-Castellammare, Mons. Francesco Alfano

♦ L’Associazione organistica “Giovanni Maria Trabaci” organizza la II edizione di “Vespri d’organo in Costiera” presso la chiesa di San Francesco in Sorrento. Per info: 328.3835907 - sabato 15 settembre alle ore 20.00 avrà luogo l’esibizione di Livia Sandra Frau - sabato 29 settembre alle ore 20.00 avrà luogo l’esibizione di Olga Laudonia

♦ Dal Comune di Piano di Sorrento il programma “Summertime 2012”, rassegna di teatro, musica e danza:

- 28 agosto - Villa Fondi ore 21,00 - Concerto di chitarre e mandolini a cura dell’Ass. Georges Bizet Guitare Ensamble - 30 agosto - Villa Fondi ore 21,00 - Concerto docenti a cura dell’Ass. Euterpe - 31 agosto - Villa Fondi ore 21,00 - “In viaggio dal Classico al Jazz” con l’Orchestra Giovanile e Sergio Forlani Trio in collaborazione con l’Ass. A.T.S. Piano Jazz - 1 settembre - ore 17,00 - Pomeriggio a Vico Alvano con Ass. Ulyxes e con...PAN...antico. Appuntamento ore 16.30 al Parco del Principe Castello Colonna - 1 settembre - Villa Fondi ore 21.00 - Carla Marciano 4th in collaborazione con Ass. A.T.S. Piano Jazz - 2 settembre - Villa Fondi ore 21.00 - Spaghetti style swing band in collaborazione con Ass. A.T.S. Piano Jazz - 6 settembre - Villa Fondi ore 21.00 - Hip Hop Napoletano Resurrextion concerto e dj set - 7 settembre - Villa Fondi ore 21.00 - “Al chiaro di luna” a cura dell’Ass. Euterpe Concerto - 8 settembre - Villa Fondi ore 21.00 - “Fairyland” a cura della Scuola di Danza Patty Schisa - 9 settembre - Chiesa di S.Teresa ore 20.30 - Eta Beta presenta “Concerto per chitarra e violino” dei maestri Maurizio Aiello e Armando d’Esposito -11 settembre - Villa Fondi ore 18.00 - Ass.Bere consapevole presenta: “Barman in passerella 5ed.” - Degustazione - Gare di abilità - 13 settembre - Villa Fondi ore 20.30 - Concerto migliori allievi dell’Ass. Euterpe - 14 settembre - Sala consiliare ore 18.00 - Presentazione libro “Auf-Wiedersehen Claretta” di Gunther Langes - 16 settembre - Seconda Gran Premio “Città di Piano di Sorrento” - Corsa della carrozzella. Info prof. Antonio Russo: 339.24.01.745 - 20-23 settembre - Villa Fondi ore 18.00 - Incontri di vini e di sapori campani 3ed dell’Ass. Cryteria Project - 29-30 settembre - Piazza Cota - Festa di San Michele Arcangelo

Gli orari delle celebrazioni eucaristiche Sorrento • Cattedrale - Corso Italia Tel. 081.878.22.48. Celebrazioni alle ore 8.30 - 11.00 12.15 - 19.00 • Chiesa del Carmine - Piazza Tasso, 158 - Tel. 081.878.14.16 Celebrazioni alle ore 9.30 - 10.45 11.45 - 19.00 Sant’Agnello • Parrocchia di SS. Prisco e Agnello Piazza S. Agnello - Tel. 081.878.38.17 Celebrazioni alle ore 7.30 - 9.00 - 10.30 - 12.00 - 19.00 • Comunità conventuale dei Padri Cappuccini Corso Crawford - Tel. 081 8781475 Celebrazioni feriali alle ore 07.30 - ore 19.00 in primavera ed estate; ore 18.00 in autunno e in inverno Celebrazioni festive alle ore 09.00 - 11.00 - 19.00 in primavera ed estate; ore 18.00 in autunno ed inverno Recita del S. Rosario alle ore 17.30 ora solare; 18.30 ora legale Piano di Sorrento • Basilica di San Michele Arcangelo Via S. Michele - Tel. 081.878.60.09 Celebrazioni domenicali alle ore 7.00 - 8.30 (congrega)10.00 - 11.15 - 18,00 (ora solare) 19.00 (ora legale)

Celebrazioni feriali alle ore 7.50 - 9.00 (casa di riposo) • Parrocchia della Ss. Trinità Via Gennaro Maresca - Tel. 081.808.34.84. www.parrocchiadellasantissimatrinita.it Celebrazioni ore 7.30 (congrega) - ore 9.00 - ore 11.00 - ore 11.15 (cappella di S.Pietro) - ore 18.00 (ora solare) - ore 19.00 (ora legale) • Parrocchia di Mortora -Via Mortora - 081.5321961 Celebrazioni domenicali alle ore 7.30 (congrega) - 9.30 11.00 - 18.00 (ora solare); 19.00 (ora legale) Meta • Basilica Santa Maria del Lauro Piazza Santa Maria del Lauro - Tel. 081.878.80.50 Celebrazioni alle ore 8.30 - 10.15 - 11.45 - 19.00 Vico Equense • Parrocchia S. Ciro e S. Giovanni Via San Ciro, 13 Tel. 081.879.81.69 Celebrazioni alle ore 8.00 - 10.00 - 11.30 - 19.00 Pompei • Santuario Beata Vergine di Pompei Piazza B. Longo - Tel. 081.857.73.79 Celebrazioni alle ore 6.00 - 7.00 - 8.00 - 9.00 (in altre lingue solo per gruppi) - 10.00 - 11.00 (messa solenne) - 13.00 16.00 - 17.00 - 19.00 - 20.00


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Oggi cucino per .

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a cura di Antonella Coppola

LE PESCHE ROSSE liquorose Per leggere e scaricare sul computer tutte le ricette proposte nella nostra rubrica “Oggi cucino per Il Centro” visita il sito www.giornaleilcentro.wordpress.com. Nella barra superiore clicca su “SERVIZI AL LETTORE” e scegli di consultare le RICETTE DEL CENTRO. Se vuoi proporre la tua ricetta invece mandaci una e-mail all’indirizzo info@giornaleilcentro.com oppure chiamaci al numero 331.74.88.453 Pubblicheremo la tua ricetta speciale e la tua FOTO ai fornelli con l’esclusivo GREMBIULE della rubrica “Oggi Cucino con Il Centro” nella prossima edizione!

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uesto mese per la nostra rubrica di cucina ci troviamo a Poggiomarino, alle pendici del Vesuvio che possiamo scorgere dall’ampia vetrata della cucina di casa Coppola, dove la signora Stefania impasta le sue famose pesche rosse. «La pesca è il frutto preferito di mia figlia, purtroppo scoprimmo che non poteva mangiarlo essendo intollerante, allora per un suo compleanno le preparai un cassettino di pesche, mettendo i dolci nella cassetta di legno presa da un fruttivendolo. Fu un vero e proprio successo». ingredienti Per 40 dolcetti circa: 300gr di zucchero; 100gr di burro; 1 bicchiere di latte; nutella; liquore; Alchermes; 1 bustina di lievito; 600gr di farina PROCEDIMENTO Mettere in una scodella la farina e formare la classica fontana, aggiungere lo zucchero, il burro morbido, le uova. Sciogliere la bustina di lievito nel latte ed inserirla nel composto, impastare il tutto a pasta dura come

Stefania Coppola con le sue pesche rosse

il pane aggiungendo altra farina se il composto risulta troppo morbido. Formare delle palline grandi come una noce e disporre su una teglia precedentemente coperta con carta da forno. Infornare a 160° per circa 20 minuti, controllate che siano appena dorate sotto. Sfornate e quando sono tiepide, con un coltello appuntito ed affilato incidete la base piatta formando un buco. Dopo aver scavato tutte le palline fate una miscela in parti uguali, a seconda del vostro gusto, di acqua, liquore e zucchero in una

terrina, preparatene anche un’altre ciotola con lo zucchero. Tuffateci appena le palline, riempite i buchi con la nutella, unite le due metà, passatele velocemente nella bagna e poi nello zucchero. Alcuni consigli In commercio si trova anche la bagna per dolci con liquore Alchermes, non avrà lo stesso effetto. Preparate i biscotti il giorno prima della decorazione, così assorbiranno meno bagna e non risulteranno mollicci.



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