Airplanes 1 2014

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Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n° 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma - Editore Associazione IDEAE - via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - Direttore Responsabile Alessio Piano www.airplanesmagazine.it - cod. fisc. e p. IVA 09339321003 - Finito di stampare nel mese di aprile 2014 presso LitografTodi - Todi - Anno 8° - numero 1 - maggio 2014. Fotografie Aeronautica Militare.

“Parte” la nuova Stagione delle


www.aeronautica.difesa.it - www.aeronauticamilitare-collezioneprivata.it




PAN

La è pronta al decollo!

I dieci velivoli della Pattuglia Acrobatica Nazionale sono già schierati in testata pista. Dopo il “ready for take off” manca solo l’autorizzazione della torre, per il “primo decollo” di questa stagione 2014.

C

ountdown per gli appassionati del volo e delle “Frecce Tricolori”. Manca davvero pochissimo all’apertura della stagione 2014 e, come ogni anno, il calendario delle esibizioni della Pattuglia Acrobatica Nazionale si presenta ricco di impegni, sia in Italia che all’estereo. Il debutto ufficiale della nuova formazione, se si esclude il 1° maggio, avverrà nei cieli di Loano (SV) il 18 maggio prossimo. Un ritorno tanto atteso soprattutto dagli appassionati che, con grande fatica, hanno dovuto sopportare questa forzata astinenza invernale. Le tappe, in generale, interesseranno tutta l’Italia e non solo, anzi quest’anno è stata fatta una scelta strategica: incrementando il numero di esibizioni all’estero si è, infatti, voluto puntare a promuovere maggiormente il made in Italy nel mondo, così da giovare, si spera, all’intero sistema Paese. I nostri piloti saranno presenti sui cieli di Regno Unito, Francia, Svizzera, Belgio, Spagna e Malta. Ovviamente, l’appuntamento più significativo sarà quello del Royal International Air Tattoo, tra i più seguiti a livello internazionale. Quest’anno l’air show britannico sarà ancora più importante, poiché in tale occasione si celebreranno i 50 anni delle “Red Arrows” (la pattuglia acrobatica britannica). Nei cieli di Rivolto, in questi giorni, si stanno svolgendo le ultime prove prima dell’apertura della nuova stagione, i piloti sono intenti a perfezionare ogni singolo aspetto della loro performance, in volo e a terra. Sui volti dei veterani un’espressione tranquilla, frutto dell’esperienza degli anni

passati, sui nuovi un po’ più di tensione, vista l’importanza del loro primo decollo ufficiale con i colleghi. Ma quello che respiriamo qui, oggi, è un impegno comune, ed è palpabile la dedizione che ciascuno di loro infonde in quell’unico scopo: portare in cielo il tricolore della bandiera italiana, rappresentando al meglio la propria Nazione. I piloti e gli specialisti che costituiscono il Gruppo della “Pattuglia”, anche quest’anno, avranno la possibilità di portare l’eccellenza italiana in giro per il mondo, mostrando a tutti le capacità, la passione e la bravura che rendono questa squadra unica nel suo genere. Anche in questa nuova stagione la formazione ha subito dei cambiamenti tra cui due new entry. Alle selezioni si sono presentati diversi candidati, ma il capitano Massimiliano Salvatore e il tenente Giulio Zanlungo hanno avuto la meglio. Il comandante della PAN, il magg. pil. Jan Slangen ci tiene a sottolineare che «quelli che hanno partecipato alle selezioni sono tutti piloti professionisti che ormai da anni volano sulle varie linee jet della nostra Forza Armata, quindi nei criteri di valutazione non dobbiamo tanto valutarne la loro bravura nel pilotare, quanto la propensione alla vita di gruppo e la compatibilità caratteriale con tutti noi». E già, lo spirito di squadra, la coesione, l’amalgama tra i piloti delle “Frecce Tricolori” sono fondamentali e l’aspetto caratteriale non è certo da sottovalutare. Se ripensiamo, infatti, a ciò che riescono a realizzare per aria domando quei roboanti velivoli, non ci è difficile comprendere il perché l’affiatamento all’interno del gruppo sia così determinante. Il cap.

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Salvatore, pilota di Eurofighter 2000 proviene dal 18° Gruppo del 37° Stormo di Trapani, volerà con il numero 7, mentre il ten. Zanlungo, pilota di AMX proveniente dal 13° Gruppo del 32° Stormo di Amendola, volerà con il numero 8. Restano invariate le posizioni del capo formazione, magg. Mirco Caffelli, e del solista Fabio Capodanno. Ma le novità per il 2014 non sono terminate; infatti, Pony 6, leader della seconda sezione diventerà il cap. Mattia Bortoluzzi, che lascia la posizione di gregario. Mentre il magg. Stefano Centioni e il cap. Marco Zoppitelli, arrivati alla fine del loro percorso, si occuperanno dell’addestramento acrobatico della nuova formazione. Per tutti loro, ma soprattutto per i nuovi, è l’inizio non solo di una stagio-

ne ma di una nuova e impegnativa esperienza professionale e umana. Sì perché, se lavorativamente parlando l’impegno che i nostri piloti devono infondere in ciò che fanno è palese, meno evidente è il coinvolgimento personale ed emotivo che questi uomini hanno quotidianamente, anche al di là di quello che è il loro lavoro inteso in senso stretto. Essi sono “i piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale italiana”, sono l’esempio delle virtù, dei valori e dei principi che contraddistinguono l’Arma Azzurra, sempre e comunque, sia quando indossano la tuta da volo sia quando la sostituiscono con jeans e t-shirt. Ma ora è veramente arrivato il momento di vedere all’opera i nostri piloti, tutto è pronto, e i 10 “macchini” sono già in testata pista per il primo decollo in formazione e, dopo il “redy for take off”, stanno solo attendendo l’autorizzazione della torre. Allora non ci resta che fare ai nostri “fantastici 10” un grosso in bocca al lupo per la loro 54a stagione acrobatica: fateci sognare ancora!

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PONY 11 MARCO ZOPPITELLI

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PONY 12 STEFANO CENTIONI

PONY 9 FILIPPO BARBERO

PONY 8 GIULIO ZANLUNGO

PONY 5 VIGILIO GHESER

PONY 3 STEFANO VIT


PONY 2 PIERANGELO SEMPRONIEL

PONY 0 JAN SLANGEN

PONY 4 GAETANO FARINA

PONY 1 MIRCO CAFFELLI

PONY 7 MASSIMILIANO SALVATORE

PONY 6 MATTIA BORTOLUZZI

PONY 10 FABIO CAPODANNO

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Una Squadra che Vola!

Sabato 1 marzo 2014, giorno del 53° anniversario della nascita delle Frecce Tricolori, si è tenuta a Dublino la convention di FASTWEB dedicata alla forza vendita per la presentazione della nuova offerta commerciale. La convention ha avuto il suo momento più emozionante con l’ingresso in sala, a sorpresa, delle Frecce Tricolori accolte immediatamente dal pubblico con una lunga standing ovation che ha contagiato tutti e creato forte emozione. Un video con protagonisti le Frecce e le loro evoluzioni proiettato su uno schermo di 35 metri a 270 gradi ha accompagnato i piloti nel loro ingresso sul palco realizzando un effetto scenico di grande impatto. Il meeting ha visto protagonisti della giornata una rappresentanza di piloti e tecnici della Pattuglia Acrobatica Nazionale che hanno portato una testimonianza preziosa del grande lavoro quotidiano necessario per ottenere esibizioni di livello assoluto. Molte sono, infatti, le similitudini che si trovano nel lavoro di piloti, tecnici e personale addetto alla Pattuglia con quello svolto dalle persone di FASTWEB. Precisione, passione, determinazione, fiducia, gioco di squadra sono solo alcuni dei valori che accomunano l'approccio di FASTWEB per offrire in ogni

momento il servizio migliore e offerte commerciali sempre più complete e competitive con quello della Pattuglia per la perfetta riuscita di ogni esibizione. Nel corso della convention il pubblico ha avuto anche l’occazione di apprezzare la professionalità delle Frecce Tricolori attraverso gli interventi dei piloti che hanno spiegato l’importanza del lavoro di squadra e di come ogni singolo componente della pattuglia abbia un preciso ruolo che lo rende parte fondamentale di un meccanismo perfetto. Si é così avuto modo di conoscere da vicino il ruolo di Pony 6, dell'addestratore, del capo formazione, del tecnico preparatore dei velivoli, del solista e del gregario. Un modo nuovo e diverso per comunicare alla forza vendita di FASTWEB l’importanza di essere determinati, concentrati e soprattutto una squadra unita e compatta per il raggiungimento dei medesimi obiettivi. Tra gli ospiti della convention anche Generale Claudio Salerno, capo dell'ufficio generale per la comunicazione dell’Aeronautica Militare che ha spiegato il ruolo svolto dell'Aeronautica Militare e delle Frecce Tricolori e il significato della partnership con FASTWEB, una collaborazione preziosa per far “volare” insieme l’Italia.


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intetizzare in 25 minuti di volo le capacità e l’ingegno di un’istituzione militare e di un intero Paese. Questo fanno le “Frecce Tricolori”, raccogliendo l’esperienza e l’addestramento di più di 80 anni di acrobazia aerea in un programma di volo che unisce spettacolarità e tecnica. Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”, è dislocato sull’aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo, Udine, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, e dell’Aeronautica Militare sono la componente sicuramente più conosciuta e visibile. Ma le “Frecce Tricolori” rappresentano, in realtà, la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti di un’intera Forza Armata. Sono quella componente che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana Alenia Aermacchi, gli MB.339PAN, costituisce la più numerosa compagine acrobatica al mondo. 18 le figure che danno vita a un’esibizione che non dà tregua. Una delle peculiarità, infatti, di questa armonia tutta tricolore è quella di essere uno splendido continuum. Circa mezz’ora da passare in apnea alternando lo sguardo tra la formazione di nove che si divide in due sezioni, 5 e 4, e il velivolo solista; e poi gli incroci, le salite, i tonneaux, le virate schneider e la Bomba, la figura che ha contribuito a rendere famose le “Frecce Tricolori” nel mondo, imitata molto, replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiude il grande ed emozionante tricolore finale dell’Alona. Tutto si svolge con estrema naturalezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla di eccezionale. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo Reparto, comunque singolare: sono tutti inquadrati nei ruoli dell’Aeronautica Militare e il loro iter istituzionale e formativo non differisce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unità della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quelle caratteristiche che sono patrimonio culturale di un intero Paese, prima che di una Forza Armata. Ardimento, capacità, disciplina, affiatamento, spirito di appartenenza, generosità, sofisticata creatività, e, soprattutto, senso dello Stato. Su questi pilastri poggia il lavoro quotidiano della Pattuglia Acrobatica Nazionale, una delle più ammirate ed amate al Mondo.

ARMONIA di GRUPPO

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Da solo per esaltare!

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l solista rende lo spettacolo più avvincente, facendo restare il pubblico con il fiato sospeso e strappando applausi a scena aperta alla fine di ogni esibizione Nell’economia del programma della Pattuglia rappresenta uno spettacolo nello spettacolo, è colui che consente alle “Frecce Tricolori” di offrire alla gente quell’armonia e continuità nella sequenza delle figure che è altra caratteristica peculiare della PAN. Come per il resto della Pattuglia, il programma del numero “10” viene messo a punto durante la fase invernale dell’addestramento. Si analizza ogni singola figura e si decide l’introduzione di qualche “tecnicismo” o di piccole personalizzazioni che generalmente non vanno a stravolgere un programma consolidato negli anni. Durante la stagione invernale, ogni volo d’addestramento del solista prevede l’esecuzione di tutto il programma della Pattuglia perché una buona parte della difficoltà del volo del “Pony 10” è costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figure eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi d’ingresso è una responsabilità del solista, il quale deve modificare la propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo dettato dal capoformazione, un ritmo che può dipendere dalla copertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolge l’esibizione. Il 60% della difficoltà della performance del solista sta nell’esecuzione delle manovre; il restante 40% sta nel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenza costante presso la biga (in collegamento radio) del comandante, l’unico pilota titolato a commentare e a seguire gli aspetti di sicurezza del volo del “10”. Il comandante solitamente si limita a esprimere considera-

zioni sulla qualità estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici: solo il solista detiene il bagaglio di conoscenze tecniche necessario a correggere eventuali difetti di esecuzione delle figure acrobatiche. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il “Pony 10” è abbastanza autonomo rispetto alla formazione, potendo pianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprio allenamento.


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anni di

Memphis

Il 14 marzo scorso Memphis Belle ha festeggiato i 16 anni di attività. Per celebrare l’anniversario, l'azienda ha riunito i suoi agenti e una rappresentanza di rivenditori e amici presso la base aerea di Rivolto. È stata l’occasione per avvicinare un folto numero di persone, i partecipanti erano circa 150, al mondo della Pattuglia Acrobatica Nazionale. La giornata ha avuto inizio con il volo di addestramento dei piloti delle “Frecce Tricolori”; successivamente, presso l’Auditorium della base, il Generale S.A. Claudio Salerno ha tenuto un discorso di presentazione delle attività dell’Aeronautica Militare. È stata, poi, la volta di Jan Slangen, comandante delle “Frecce Tricolori”, che ha tracciato un quadro descrittivo degli elementi alla base dell’esperienza della PAN, ovvero il binomio motivazione–gruppo. I partecipanti hanno in seguito avuto accesso all’area riservata delle officine, potendo così osservare da vicino gli aeromobili, presso i quali si è svolto lo shooting fotografico. Il pranzo si è tenuto all’interno dei Vigneti Pittaro. La manifestazione è proseguita nel pomeriggio con la presentazione delle novità marketing Memphis Belle: i titolari dell’azienda hanno illustrato le nuove collezioni, soffermandosi sui modelli in uscita e tratteggiando un quadro complessivo degli aggiornamenti dell’immagine aziendale. Si è proceduto alla proiezione del video istituzionale e all’esposizione dei nuovi materiali promozionali, quali ad esempio, le vetrine che replicano la forma dell’ala rivettata.



S.E.A.

Gli Specialisti del

A

d ogni manifestazione delle “Frecce Tricolori” partecipano sempre milioni di spettatori, provenienti da tutto il mondo, esperti e principianti, semplici appassionati o veri intenditori, tutti lì per lo stesso motivo: godersi quei trenta minuti di spettacolare volo acrobatico. Ma quanti di loro saranno in grado di vedere al di là di quei 10 velivoli che volteggiano in cielo? Chi avrà la percezione di cosa si cela dietro le quinte? Forse nessuno ha l’idea concreta e realistica di quello che si nasconde dietro a una parola così corta come PAN o dietro a un’esibizione apparentemente così breve. La Pattuglia Acrobatica Nazionale è un grandissimo “iceberg”, una montagna di ghiaccio che sotto quella punta, poggiata sul pelo dell’acqua, cela un intero mondo sommerso, una solida base di ghiaccio che sprofonda negli abissi e in proporzione è molto più grande di quello che i nostri occhi hanno il privilegio di vedere in superficie. Sono oltre settanta gli specialisti che “fanno parte di quel mondo nascosto”, essi sono quella realtà che il pubblico non vede ma che è indispensabile per permettere ai 10 “macchini” di staccare le ruote da terra. Non sono piloti, non spiccano il volo, non sono acclamati dai fan ma, anche in loro ferve quell’unica e importante motivazione: lavorare insieme per portare nei cieli di tutto il mondo il tricolore della bandiera italiana. Far parte della Pattuglia anche a loro richiede spirito di sacrificio e dedizione continua. Insomma, quello degli specialisti è un lavoro che inizia e si conclude a terra, negli hangar o in linea di volo, comunque lontano dagli occhi degli spettatori, scarno di glorie, ma

non per questo meno importante. Ma, come ci spiega uno specialista “anziano” del Gruppo, «nel nostro lavoro i complimenti e i riconoscimenti non sono certo la motivazione che ci spinge a fare bene, la nostra benzina è la passione. Io ho una maturità tale, nel settore, che mi permette di avere ben chiaro qual è il mio ruolo e quanto sia importante. Il non spiccare il volo non mi fa sentire meno utile al fine, e di questo ne hanno grande consapevolezza anche gli stessi piloti». Uno spirito e un atteggiamento, questi, comuni a tutti gli appartenenti al SEA. Guardandoci intorno, percorrendo in lungo e in largo questi luoghi, gli scenari, le persone, i ruoli e i gradi cambiano, ma la nostra sensazione è che l’aria che si respira è sempre la stessa: di grande complicità e amalgama. «Il lavoro su un velivolo delle “Frecce Tricolori” – ci dice con umiltà il ten. col. Andrea Bolzicco, capo del Servizio Efficienza Aeromobili – è del tutto simile a quanto si può riscontrare in analoghi reparti di manutenzione dell’Aeronautica Militare. Quello che cambia è il fatto di avere costantemente un numero elevato di assetti necessari all’addestramento dei piloti durante il periodo invernale e garantire un numero minimo di undici velivoli durante tutta la stagione acrobatica. Il fatto di esibirsi in Italia o all’Estero di fronte a centinaia di migliaia di spettatori – conclude Bolzicco – è la responsabilità di far parte di un prestigioso Reparto, che porta in alto il nome del nostro Paese, implica naturalmente un’elevata pressione psicologica e, al contempo, un orgoglio che traspare in ogni persona del Servizio Efficienza Aeromobili».

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Prepararsi per una nuova

STAGIONE ACROBATICA

Nove lunghi mesi di addestramento e sacrifici per farsi trovare pronti e portare il Tricolore nei cieli di tutto il Mondo.

L

a preparazione dei piloti delle “Frecce Tricolori” si divide in due precisi momenti, impropriamente definiti “stagione estiva” e “stagione Invernale”. La stagione estiva si indentifica con l’intero periodo delle manifestazioni, che inizia ufficialmente il 1° maggio con la tradizionale presentazione in quel di Rivolto e termina generalmente verso i primi di ottobre. La stagione invernale, invece, coincide grosso modo con il periodo che va da novembre alla fine aprile ed è interamente dedicato all’addestramento e all’inserimento dei piloti neoassegnati. In questo periodo, la PAN opera principalmente dal 2° Stormo, volando in media tre sortite al giorno påer cinque giorni alla settimana. Il normale turnover che caratterizza ogni reparto oerativo prevede che, prima dell’inizio della stagione estiva, uno o due nuovi piloti siano selezionati per entrare a far parte della formazione nelle posizioni che si rendono libere per il naturale avvicendamento all’interno del gruppo. Anche il meccanismo della selezione si basa su un modello ormai consolidato: una prima scrematura dei candidati segnalati dai vari gruppi viene eseguita direttamente dal Comando Squadra Aerea sulla base del profilo di carriera del pilota. L’esito della prima valutazione riduce a non più di 8-10 il numero dei candidati che superano lo sbarammento iniziale e sono invitati a trascorrere, tra marzo e aprile, una settimana a Rivolto per la seconda e decisiva selezione, condotta direttamente dalle “Frecce Tricolori”. Anche se durante il soggiorno al 2° Stormo è previsto un volo con il comandante, uno in coppia e uno con la formazione completa, i nuovi piloti sono scelti non solo sulla base dello “skill”, ma anche e soprattutto per le qualità caratteriali. Trattandosi di piloti che possiedono già un certo bagaglio d’esperienza, tutti i candidati sono dotati più o meno delle stesse capacità di pilotaggio. Conseguentemente, la valutazione e la successiva scelta si basano su altri criteri. Quel che conta in pattuglia è l’umiltà, la capacità di mettersi in discussione, lo spirito di

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sacrificio e la possibilità di inserirsi velocemente nel gruppo. Per saggiare queste qualità può essere più utile andare a cena con i candidati e scambiare quattro chiacchiere che volarci. Le caratteristiche peculiari dei candidati vengono valutate dai quattro piloti più anziani del “313°”, tra cui il comandante, il “Pony 0”, al quale spetta comunque la decisione finale. I nuovi piloti si aggregano alla Pattuglia a stagione estiva in corso, durante il periodo più intenso dell’attività delle “Frecce” per confrontarsi fin dall’inizio con i ritmi molto particolari della PAN. I nuovi arrivati vengono inseriti gradualmente: durante la prima stagione estiva si vola il più possibile da passeggeri, poiché è importante osservare da vicino l’attività della formazione, l’organizzazione delle trasferte, le problematiche con cui ci si confronta a ogni intervento in italia e all’estero. E’ durante la successiva stagione invernale che s’inizia a fare sul serio con tutta la fase addestrativa propedeutica all’inserimento in formazione. In sei mesi, un pilota deve essere in grado di prendere parte alla prima esibizione ufficiale attraverso un percorso formativo che prevede un apprendimento graduale e verifiche intermedie, e che è quindi caratterizzato da un livello crescente di difficoltà. Si procede secondo uno schema a blocchi del tutto simile a quello impiegto presso le scuole di volo, con sortite che coinvolgono un numero via via crescente di velivoli. Al termine di ogni blocco di missioni, il pilota in addestramento deve eseguire un volo di controllo con uno dei piloti più anziani della formazione, il cui compito è quello di valutare se il contenuto informativo del blocco è stato correttemente assimilato. Il controllo dell’indice di progresso è serrato: ogni 15 giorni i quattro “piloti anziani” si riuniscono per discutere il livello di apprendimento dei piloti in addestramento. Al termine del periodo invernale, i neo assegnati saranno in grado di volare nella formazione completa, consapevoli del proprio importante ruolo in un team davvero speciale!


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