Adesso Vegan #2 - 2016

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distribuito gratuitamente

ADESSO VEGAN puoi leggermi anche on-line www.issuu.com/adessovegan/docs/av3

Apre il Giardino del Sole


Ringraziamo Facebook/La Spalla Vegana per la traduzione.

Richard Watts è autore di questa vignetta e di questo bellissimo libro che è il terzo Volume della serie Vegan Sidekick... lo potete trovare su

www.vegansidekick.com


Il Giardino del Sole ...e dei Sogni Avete mai desiderato di trovarvi in un giardino pieno di fiori, col sole che spazza via i residui dell’inverno, gli uccelli che cianciano tutto intorno, un tè pieno di profumi tra le mani ed un meraviglioso panorama disteso ai vostri piedi? Io si. Se poi a tutto questo si potessero aggiungere dei cibi deliziosi, dell’ottima musica e la possibilità di far crescere il proprio spirito, di nutrire la mente ed il cuore? Beh, chi non vorrebbe frequentare un posto così, quindi... preparatevi a frequentarlo... già, perchè in provincia di Torino, esattamente nel Canavese se voi uscite da Ivrea per avviarvi verso

In Questo ADESSOVEGAN Numero Il Giardino del Sole e dei Sogni . . . . . . . . . . . . . . 1

La ricetta di VeganRevolution. . . . . . . . . . . . . . 16 Anna Cascone propone un Burger vegan

Curiosità . . . . . . . . . . . . . . 17 La Carne è . . . . . . . . . . . . . . 18 Importante per il macellaio

Redazionale

Proteine a Confronto . . . . . . . . . . . . . . 20

Bollettino dai volontari

Meringhe Vegane? . . . . . . . . . . 21

Un importante comunicato dall’OMS

Negli Acquedotti ci Sono degli Squali . . 22

Cosa c’è dietro le mura degli allevamenti

La terribile Carenza di B12 . . . . . . . . . . . . . . 26

Il Gruppo i-Care ha Bisogno del Vostro Aiuto . 3 Svelato il Segreto di Pulcinella . . . . . . . . . . . . . . 4 Perche le Persone Smettono di Mangiare Uova . 5 Per il Freddo Piacere Umano . . . . . . . . . . . . . . 7 Cosa c’è di peggio che morire surgelati

Davanti allo scaffale . . . . . . . . . . . . . . 10 Scegliendo cambiamo sempre qualcosa

Gabriele Donati . . . . . . . . . . . . . . 12 Un testimone diretto

Terza ed ultima parte

Credevate non fosse possibile? Difendiamo ciò che è di tutti

Quello che non si sa su questa vitamina

redazione ed info animalvibe269@gmail.com 1


il 22 Maggio 2016 Aosta, dopo 6 o 7 minuti incontrate il paese di Borgofranco. Appena passato il piccolo centro prendete a destra, per a Borgofranco d’Ivrea la strada che si inerpica verso Andrate e Biella, c’è la... tra i colli dove nasce la Serra, ai piedi del Mombarone... Fatto? Ok, salite per 4 o 5 chilometri e superate Biò finché, dopo un’ampia curva a destra, trovate un casale con un giardino spettacolare, pini, roveri, prati, rose, camelie, acacie ed azalee nascondono un casale con un porticato dal tetto fatto di lastre di scisto, alla valdostana. Il giardino avvolge questo casolare sciogliendosi in un prato circondato da qualche ulivo, qualche ciliegio ed altri alberi da frutta e tante siepi di bambù sul retro. Un boschetto naturale e facilmente accessibile circonda questo luogo pieno di pace, un terrazzamento poi, sul fianco del casale, si spalanca sopra un incantevole panorama. La pianura padana nasce anche da qui, dalle pendici che si aprono all’orizzonte, liberando gli spazi per la Dora Baltea che poi diverrà Po ed infine Mare. Noi stiamo trasformando questo meraviglioso luogo affinche corrisponda ai nostri sogni. Due fantastiche sale, una dove ristorare il corpo e l’altra dove nutrire lo spirito. Un lounge-bar ambientato tra le siepi ed i prati, dove meditare immersi nella tranquillità o anche solo godersi la pace, l’ozio ed il riposo, poi ci sarà un Bistrot dove prepareremo piatti veloci ma anche lenti, spesso nuovi... stimolanti? per forza, perché con una marcia in più, perché saranno tutti senza alcunché derivato dalla vita di altri esseri che non c’entrano... ci sarà anche uno spazio dove si possano trovare tutte le informazioni possibili sulla cultura vegan e cruelty-free. E’ stato un lungo lavoro, il parco non era nelle migliori condizioni e pian pianino lo stiamo riportando al suo meglio. Il casolare aveva bisogno di una bella rinfrescata, qualche ritocco e qualche pacca sulla spalla, ma gli impianti sono in ordine, i locali puliti e soprattutto c’è tanta voglia di far diventare questo luogo la meravigliosa sede dell’Associazione Animal Vibe, un luogo dove qualche vittima dell’insensibilità umana potrà trovare rifugio, in compagnia di Jumpy, Lola, Ani, Jenny, Pace e Luna... i cagnoloni che già si godono la bellezza del luogo. Presi dall’entusiasmo, noi stiamo già organizzando la prima festa, la Festa del Sole che si terrà il 22 Maggio... eh già tra qualche giorno appena... dove faremo un primo assaggio di quello che la nuova sede, il locale e soprattutto, noi, possiamo offrirti quindi, cosa aspetti? Fai un salto a trovarci, ti aspettiamo.

vieni al Giardino del Sole

Grazie

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Portalo con te donalo ai tuoi amici alla tua famiglia o a chi vuoi tu


I-Care network

Il gruppo I-Care ha bisogno del vostro aiuto

Il Gruppo I-CARE NETWORK è stato fondato nel gennaio 2016 per volere di Massimo Tettamanti. Si tratta del più importante coordinamento tra associazioni che si occupano di tutela dei più deboli in senso globale e ritiene che non sia possibile avere un progresso sociale e culturale che non comprenda tutte le categorie in difficoltà così come non comprenda il dovere di stigmatizzare ogni forma di abuso. Con questo articolo chiediamo aiuto nel gestire 200 topi che sono stati recuperati da un’importante Università italiana. Questo salvataggio è gestito dal “Rifugio Gli Ultimi”. Si cercano nel nord Italia persone disposte ad adottare uno o più topi, sia maschi che femmine. Ribadiamo che si cercano persone nel nord Italia in quanto si tratta di animali troppo traumatizzati per un lungo trasporto. Chi può e vuole dare una mano è pregato di contattare CON URGENZA il Rifugio Gli Ultimi all’indirizzo mail: rifugiogliultimi@gmail.com Per ogni altra eventuale informazione potete scrivere al grupp info@icare-italia.org Aiutateci a cercare adottanti per queste anime indifese e innocenti e.. Aiutateci a diffondere la notizia! Grazie.

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L’agenzia IARC (International Agency for Research on Cancer) in collaborazione con l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha finalmente dichiarato che la carne rossa e le carni processate sono cancerogene. Il documento è stato pubblicato il 26 ottobre 2015 e spiega che la carne rossa può provocare il tumore del colon-retto, il tumore al pancreas e il cancro alla prostata. La carne rossa include la carne di manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra. Il documento della IARC dichiara inoltre che anche le carni processate (lavorate) sono cancerogene. Per carne processata si intende la carne che è stata trasformata attraverso salatura, stagionatura, fermentazione, affumicatura o altri processi per migliorarne il sapore e la conservazione. Esempi di carni lavorate sono hot dog, hamburger, wurstel, prosciutto, salsicce, salame, pancetta, carne secca, carne in scatola e le preparazioni a base di carne e salse. Al giorno d’oggi in commercio ci sono degli ottimi affettati vegani ed altri prodotti senza crudeltà, molto più salutari per te quindi, se ancora mangi la carne e gli affettati di origine animale forse è il caso che inizi a riflettere. Puoi trovare queste ed altre informazioni nel sito ufficiale: http://www.iarc.fr

Svelato il Segreto di Pulcinella... la Carne è Cancerogena!


Perché le Persone Smettono di Mangiare le Uova?

Perché hanno scoperto che per la produzione di uova gli animali vengono maltrattati ed uccisi. I pulcini maschi vengono lasciati morire soffocati dentro i sacchi oppure vengono gettati in un grande tritacarne e macinati vivi! Le femmine invece vengono trasferite in capannoni dove viene tagliato loro il becco in modo da impedire che si feriscano tra loro a causa dello stress per i ridotti spazi in cui sono costrette a vivere. Il loro becco viene tagliato con delle lame roventi. Il dolore di tale pratica è paragonato a quello provato da noi umani se ci troncassero le falangi di una mano. Tutto questo avviene anche nella maggior parte degli allevamenti cosiddetti biologici. Nelle uova ci sono diverse proteine come conalbumina, ovomucoide, ovomucina, apovitellenina e lisozima che spesso causano allergie alimentari. Le uova quindi non sono nemmeno necessarie per la nostra salute e sono ricche di colesterolo, oltre ad essere prodotte in ambienti fetidi dove le galline covano tra le carcasse di altre galline lasciate lì a marcire. Le persone che mangiano uova, anche quelle biologiche di galline allevate a terra, essendone consumatori hanno l’obbligo morale di guardare i video che illustrano come avviene la produzione delle uova. Chi fa finta di niente è complice. Evitare le uova è semplice, prova a digitare nei motori di ricerca “ricette vegan”... troverai tantissimi piatti gustosi e scoprirai quante cose buone ti sei perso!

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x il Freddo Piacere Umano

Tutto inizia da un filmato di facebook dove un pesce surgelato viene immerso in un catino pieno d’acqua… io osservo amaramente il cadavere che galleggia sdraiato su un fianco. E’ desolante pensare che un essere vivente, milioni di esseri viventi, vengano surgelati per alimentare la specie più distruttiva del pianeta, ma supero il momento perché nel giro di un minuto lo stupore mi scardina la mandibola.

La pinna inferiore inizia impercettibilmente a muoversi, il pesce lentamente si raddrizza, si anima e torna a nuotare. In realtà si vede che è suonato, non è a posto. Urta ripetutamente la parete del catino, inconsapevole ed insensibile. Probabilmente il suo sistema nervoso è lesionato irreparabilmente. Probabilmente morirà entro pochi minuti, ennesima vittima dell’uomo. Ma quante sono, ormai? Decine, centinaia di milioni ogni giorno? Mi documento un po’, faccio qualche veloce ricerca e mi si svelano alcuni fatti. Ovviamente trovo la conferma del fatto che non sia possibile congelare la vita poiché i cristalli di ghiaccio, formandosi, cambiano e distruggono la struttura delle cellule. Alcuni pesci, non tutti, hanno nel sangue proteine ISP che in caso di abbassamento della temperatura preservano il nucleo cellulare, impedendone la distruttiva cristallizzazione. Un essere può sopravvivere in quelle condizioni per periodi molto brevi, si tratta per lo più di qualche minuto nella maggior parte degli animali osservati, anche se esistono anfibi che in inverno vanno in ibernazione completa anche per alcuni mesi. In Canada c’è una rana che si nasconde sotto terra, si chiude in un bozzolo di ghiaccio e così ibernata, aspetta che torni la bella stagione. Anche molti mammiferi d’inverno cadono in uno stato simile all’ibernazione, abbassando la frequenza delle funzioni vitali, respiro, battito cardiaco e metabolismo, fino a portarle ad un terzo della normale attività. Gli scoiattoli riescono ad abbassare la temperatura del loro corpo fino a +2C per “dormirsela” tutto l’inverno alla faccia del mondo. I super pescherecci, quelle navi che trascinano reti chilometriche devastando l’ambiente oceanico,

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e cancellando fondali e intere specie marine, spesso sono muniti di impianti nei quali il pesce, appena razziato dal mare ancora vivo, viene surgelato a -60 o -80 gradi in pochi istanti. Una tecnica di conservazione che, grazie alla rapidità, forma cristalli di ghiaccio di dimensioni ridottissime che non arrivano a distruggere la struttura delle molecole, preservando quasi integralmente tutte le caratteristiche vitali dei pesci, ma tralasciando inesorabilmente la caratteristica più vitale di tutte, ossia la stessa vita che, in fondo, non sembra determinante per il sapore del pesce. In un altro filmato si vede prendere un pesce da un catino, immergerlo in una vasca di congelamento a -35 gradi. Il pesce dopo qualche secondo viene reimmerso nell’acqua a temperatura normale dove, lentamente, si rianima e torna alla vita. Alla fine scopro che alcuni ricercatori hanno sperimentato su topi e maiali delle tecniche di ibernazione basate sulle proteine anticongelanti ISP... certo, sacrificando la vita di qualche animale, ma sempre allo scopo di arricchire la nostra annoiata sete di sapere. Metto a tacere la coscienza e cerco di organizzare le informazioni. E’ possibile che il povero pesce del primo filmato fosse stato un essere libero, poi catturato, surgelato e tenuto in quello stato per alcune settimane o mesi, lasciato a perdere la propria essenza vitale, senza poter fare altro che sentirsi morire, attimo dopo attimo. Una volta immerso nell’acqua a temperatura ambiente, le molecole che erano parte di quella forma di vita tornano a reagire agli stimoli, ma l’essere vivente, dopo settimane di ibernazione non esiste più. L’essenza vitale ha lasciato quel corpo, il cervello non prova più sensazioni. Ho poi scoperto che in Giappone, dove divorano tonnellate di pesce crudo, quello surgelato vivo è considerato pesce di primissima qualità, ed ho scoperto che questo tipo di conservazione sta invadendo anche i mercati europei. Ho sentito l’impulso di scrivere qualcosa su questa catena di scoperte, ma le implicazioni sono così tante e così sconvolgenti che non so più cosa sottolineare. La crudeltà insita nell’atto di surgelare vivo un essere vivente, vorrei vedere un essere umano come reagirebbe, cosa resterebbe dell’individuo una volta riportato in vita. La terribile realtà degli oceani marini devastati dalla pesca massiva fatta con un’intensità crescente giorno dopo giorno. Abbiamo già superato da un pezzo il punto di non ritorno, la natura non riuscirà più a ripristinare le condizioni di sopravvivenza di una grandissima parte delle specie viventi nel mare, destinate tutte all’estinzione. Il fatto che qualche scienziato da qualche parte nel mondo stia cercando di studiare le caratteristiche di questi pesci, magari iniettando qualche composto micidiale nelle vene di qualche cavia, per vedere di nascosto l’effetto che fa. La non remota possibilità che queste abominevoli tecniche di conservazione vengano applicate anche agli altri animali. Una volta trovata la convenienza è semplice, per questa società, mettere a tacere gli scrupoli. Sembrerà strano, ma tutto ciò che ho appena elencato implica la sofferenza, la tortura o la morte di esseri viventi non umani e tutto è causato dalla necessità umana di soddisfare il palato o la salute degli esseri umani. Molti si rifugiano dietro alla bufala che pretende di sostenere la non sensibilità dei pesci. Ci sono invece tanti fatti che dimostrano la loro coscienza, dalla rabbia del calamaro

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che si incazza fino all’infarto se provocato, fino alla familiarità dei delfini con il gioco, l’amicizia e la comunicazione. Prima o poi la natura esaurirà le sue riserve, prima o poi ci troveremo a corto di cibo, energia, materie prime. Stiamo cercando soluzioni per il problema energetico e andiamo a cercare le materie prime su altri mondi ma una soluzione all’apocalisse animale non la vuole cercare nessuno, anzi troviamo modi sempre più sistematici di annientare la vita. Prima o poi dovremo pagare il conto.

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Davanti allo Scaffale

E’ deprimente scoprire che, cercando su google immagini queste due parole “fotografia etica” non ho ottenuto alcun risultato che parlasse di animali, animalismo o allevamenti lager. Questo potrebbe far pensare che tali argomenti non siano sentiti dai fotografi professionisti, che questa categoria non si senta coinvolta da un argomento tanto attuale. Sfoglio le pagine del sito ufficiale del “Festival internazionale della fotografia etica” che si tiene a Lodi da circa sei anni e non trovo neppure un accenno agli argomenti cari a chi ama gli animali. Subito ho avuto un moto di fastidio per l’ottusa ignoranza che il risultato di google mi ha palesato, poi ho riflettuto. Ho pensato alle motivazioni che, generalmente con ipocrisia, spingono i “professionisti” di qualunque mestiere verso una direzione anziché un’altra, spesso verso un compromesso molto poco etico. Quanto è scomodo oggi parlare di macellazione indiscriminata, di torture su animali da allevamento, di sfruttamento degli animali? Se partiamo dal presupposto che ci sono interessi economici smisurati dietro agli allevamenti intensivi o dietro allo sterminio degli oranghi per salvaguardare le piantagioni di palme da olio, allora ci rendiamo conto che le prospettive sono deformate dalle necessità e questo spinge le persone ad avallare una moralità anziché un’altra. Non è molto chiaro, faccio un esempio per incasinare tutto: prendiamo un paradigma ed osserviamolo da due coscienze opposte. Una inconsapevole, che quasi certamente non è ancora stata stuzzicata a curiosare e riflettere, che non si è ancora fatta la domanda “da dove arriva il latte

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che vedo trasformato in dolcissimo cioccolato colorato di lilla?”. L’altra maggiormente consapevole, che sa pressapoco quale sia la realtà degli allevamenti intensivi che riforniscono di spropositati quantitativi di materie prime le industrie confezionatrici come quella della mucca lilla. Siamo adulti, quindi capaci di analizzare più aspetti senza coinvolgimenti che condizionino la nostra analisi, la quale ci suggerisce che nei negozi di alimentari non si evidenziano i bovini stipati in celle minuscole con mungitrici automatizzate, perennemente appese alle mammelle, ma le necessità e gli sfizi nutritivi delle masse umane. Ora osserviamo tutto dai due punti di vista che noi conosciamo. Il primo punto di vista parte dall’immaginazione dei figli inconsapevoli i quali vedranno mucche lilla e felici riprodotte sugli scaffali, questi figli ci imploreranno per l’acquisto. L’altro punto di vista parte dalla nostra coscienza, consapevole della realtà celata dentro le coloratissime confezioni e contraria all’acquisto del prodotto più appariscente. Queste due prospettive creano un conflitto, che crea uno stato d’ansia che noi umani pensanti siamo portati a risolvere nel modo più sbrigativo possibile. Noi inoltre siamo consapevoli del fatto che il risultato di questa analisi resterà confezionato nel nostro cranio, quindi non verificabile da terzi, pertanto, cosa c’è di più sbrigativo di un bel “Si, lo compro?”. In fondo è sufficiente giustificare la nostra scelta semplificandoci la vita con un compromesso. Il compromesso sta nel ritenere logico che un bel packaging contenga un prodotto anch’esso più costoso quindi più nutriente, dunque più sano e adatto a chi deve crescere. Insomma, riassumendo scegliamo la via più facile, la menzogna proposta dall’abile pubblicitario, per semplificarci la vita accontentando i figli, altrimenti lagnosi perché istigati dal OPERATRICE e INSEGNANTE martellamento pubblicitario. In fondo la ThetaHealing pubblicità è una possibile risposta offerta ai nostri desideri, non una soluzione, non telefono telefono una verità, anzi, spesso è una frottola ben 327.0934965 327.0934965 confezionata.

Jolanda Schiavio

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Gabriele Donati: Un Testimone Diretto

AV - Gabriele, grazie per la collaborazione con “Adesso Vegan”. GD- Grazie a voi di aver creato un ulteriore strumento per la divulgazione di tale filosofia. AV- Ci hai raccontato che la tua famiglia aveva un allevamento di animali nel quale ti trovasti coinvolto di persona, all’epoca eri uno studente. Raccontaci qualcosa in più. GD- Si, esatto. Mi ritrovai mio malgrado, quale figlio di allevatori, immischiato in questo tipo di attività, anche se all’epoca il mio rapporto con l’ambiente e gli animali era completamente diverso da adesso, pur avendo delle sfumature mentali che esulavano dalla massa. Durante il boom degli allevamenti di struzzi, emù e canguri, la mia famiglia decise di buttarsi a capofitto proprio in questo genere di attività, che a me facevano sempre passare come una sorta di “business legato all’amore per gli animali”. Tutto ciò mi appare ridicolo oggi, ma in fondo è proprio così: molti allevatori agiscono in modo totalmente parallelo alla sofferenza animale, giustificandosi con falsi alibi, spesso talmente radicati nella personalità che, ben conditi da antropocentrismo e specismo, prendono il sopravvento anche sulla ragione. L’iniziale eccitazione che provavo nel vedere tutti quegli animali, nel loro contatto, nel vederli nascere e crescere (purtroppo solo fino ad una certa età...), si trasformò ben presto in una divorante e massacrante tristezza. Nel prendere piena coscienza di ciò che stavo agevolando, mi resi conto di quel che anch’io stavo diventando!

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Questa esperienza provocò un grande cambiamento in me ed in parte anche nella mia famiglia. Gli allevamenti non hanno basi etiche ma solo economiche, quindi mi allontanai del tutto da quell’ambiente. Dopo qualche anno l’azienda, come altre simili, chiuse completamente i battenti, lasciando tutti con le tasche vuote. AV- Quindi la crudeltà sugli animali non è presente solo negli allevamenti intensivi ma anche in quelli più piccoli ed a conduzione familiare? GD- Non sono importanti il tipo o la dimensione, allevamento è sinonimo di sfruttamento. La crudeltà è parte integrante del concetto di allevamento ed il fine è sempre economico, così come per gli animali, la sorte è sempre la detenzione. Anche chi alleva animali “da compagnia” non potrà mai farlo senza crudeltà, poiché questa è insita nell’uso di essere senzienti. E’ sempre crudele considerare gli animali non umani come oggetti di lucro. AV- Ci dicevi che i controlli negli allevamenti vengono accomodati “tra amici”. Cosa significa? GD- I controllori fanno semplicemente il loro lavoro. Considerano gli allevatori esattamente come se stessi: dei poveri e buoni lavoratori che utilizzano gli animali come forma di reddito. Ci fossero dei robot al posto degli animali, avrebbero lo stesso tipo di approccio, non cambierebbe assolutamente niente nei loro confronti. I controllori sono perfettamente Ambulatorio coerenti col loro antropocentrismo, il loro Veterinario specismo ed il loro orario di ufficio... e comunque, con un regalino viene messa a Sacro Cuore tacere ogni opposizione. Questo accade, sia che si tratti di attività con 10 animali che con Dott. Davide Enrico 10.000. Alcuni recenti servizi giornalistici hanno palesato l’anarchia gestionale nella quale Via Torino 184/B - Ivrea (To) operano anche le aziende più controllate. Tel: 345.2753882 E’ il denaro che fa la differenza, sempre e dadevet@yahoo.it ovunque, non certo gli animali.

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AV- Sappiamo che ora sei un vegano molto convinto. Qual’è stato il motivo che ti ha spinto a fare questa scelta? GD- Direi che i principali motivi sono due: il contatto diretto con la sofferenza che caratterizza l’intera esistenza degli animali da allevamento e la visione di un filmato sulla vivisezione, un episodio accaduto anni fa che mi ha toccato in fondo al cuore.

AV- Secondo te qual’è la molla che scatta nella maggior parte delle persone per portarle a scegliere di diventare vegan: la salute, i problemi ambientali o il non voler far soffrire gli animali? GD- Indubbiamente, fino a pochi anni fa avrei detto l’etica, ora invece, visto il dilagare di informazioni mediche che promuovono un’alimentazione di tipo vegetale, di numerosissime trasmissioni televisive e di locali pubblici in cui si propone questo tipo di cucina, direi che la salute è un motivo che ha il STUDIO PRANOTERAPIA & Rimedi Olistici suo peso. Voglio comunque sottolineare che non basta mangiare 100% vegetale, Attilio Ceriotti questa è solo una parte del cambiamento 0331-569.779 necessario per essere Vegan. Talento, Purezza, Esperienza... AV- Ti è mai stato detto che è sbagliato occuparsi degli animali visto che al mondo www.studiopranoterapia.it

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ci sono tanti umani in difficoltà? GD- Penso che sia una delle critiche più ricorrenti che spesso esce dalla bocca di chi poi, in sostanza, non fa quasi mai niente né per gli uni né per gli altri. E’ invece giusto preoccuparsi di tutti. AV- Per diventare vegan credi sia necessario fare un percorso graduale oppure è un passo che possiamo fare tutti dall’oggi al domani? GD- Ad oggi non mancano gli elementi per poter passare direttamente al veganismo, però c’è anche da tenere presente che in diversi casi, per esperienza, chi parte subito in quarta, poi non arriva molto lontano, anzi regredisce annullando ogni traguardo raggiunto. Ci vogliono soprattutto cuore e cervello, non è sufficente l’enfasi momentanea da “eroe per gli animali”. AV- Sappiamo che gestisci VeganAssicurazioni, ci spieghi perché avete scelto questo nome? In realtà è rivolta anche ai non vegani? GD- Sì, è la mia impresa. L’ho chiamata VeganAssicurazioni perché agiamo sempre in modo da rispettare tale definizione, mantenendo come linea di condotta la filosofia di vita Vegan. E’ un impresa non solo assicurativa ed è la prima ed unica di questo tipo, impostata per aiutare concretamente gli animali ad ogni contratto stipulato. VeganAssicurazioni si pone sullo stesso piano del cliente, condividendone gli interessi etici, seguendolo passo dopo passo ed illustrando ogni aspetto contrattuale in modo obiettivo e con finalità non improntate necessariamente al profitto ma soprattutto alla soddisfazione del cliente. VeganAssicurazioni non è che l’estensione lavorativa della mia personalità ed è pensata per agevolare Vegan, Vegetariani, Crudisti, Fruttariani. Siamo onorati di avere tra i nostri clienti sempre più attivisti Vegan ed aziende che credono nella liberazione animale e della Terra. Siamo comunque felici di offrire i nostri servizi anche a coloro i quali amano gli animali e l’ambiente, anche se non hanno ancora abbracciato del tutto questo ideale. AV- Ti va di lasciare un messaggio per il lettori di “Adesso Vegan”? GD- Certo. Se state pensando di diventare Vegan, non dovete farlo per la vostra salute, non dovete confondere il salutismo vegetale con il veganismo; se volete diventare Vegan, gli enti dovete farlo principalmente per gli animali, perché senza motivazione etica il veganismo rideterg g A non ha senso! Lo sterminio cui sono sottoposti gli Per pulire senza individui non umani, implacabilmente ed in sporcare il mondo! ogni angolo della Terra, supera in termini di I nostri Agridetergenti sono fatti in crudeltà qualsiasi paragone con la ferocia cascina in modo artigianale e a basso delle peggiori dittature della storia. Dunque impatto ambientale, con erbe e piante concludo augurando a tutti, ognuno con da noi coltivate. il proprio stile di vita, una buona e lunga www.cascinameira.com liberazione animale!

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Burger di Ceci e Carote In questo numero Anna Cascone autrice e curatrice del bellissimo blog Veg Revolution, ci invita a provare una ricetta semplice e deliziosa. Ingredienti (per 6 porzioni) 450 g di ceci precotti 450 g di carote 1/2 cucchiaio di curry 1/2 cucchiaio di sale rosa dell’Himalaya 3 cucchiai di olio evo

www.vegrevolution.blogspot.it Preparazione Sciacquare i ceci sotto l’acqua corrente e lasciare sgocciolare. Pulire le carote con lo sbucciapatate e tagliare a rondelle. Cuocere al vapore fin quando non si saranno ammorbidite. In una ciotola unire i ceci e le carote lessate schiacciando il tutto con i rebbi di una forchetta, fino ad ottenere una poltiglia arancione. Aggiungere il sale, l’olio e il curry. Mescolare e formare delle palline che andranno schiacciate a mo’ di hamburger. Cuocere gli hamburger al forno per circa 30 minuti a 200°C e servire con contorno a scelta. Il Ristorante Biologico Bioriso, è situato all’interno dell’EcoHotel La Residenza, a Nord di Milano, a 300 mt. dalla fermata Affori Centro della linea gialla della metro. Il Bioriso, aperto anche agli esterni, propone un menù a base di prodotti biologici e biodinamici, la maggior parte dei quali a Km zero provenienti da agricoltori locali. Il menù ha 4 varianti durante l’anno; a seconda della stagionalità infatti, vengono utilizzate le materie prime disponibili in natura in quel periodo. Il Bioriso è molto conosciuto nella zona, anche per le proposte vegane e vegetariane; nel menù primavera attualmente in corso infatti, potete trovare i medaglioni di seitan alla pizzaiola con olive, capperi, origano e cumino e molte altre proposte. Inoltre, è certificato AIC e dispone di un menù dedicato ad intolleranti e celiaci.

te n a r o t s i r

Il Bioriso è aperto tutte le sere dalle 19 alle 21.30 a pranzo dalle 12 alle 14. Chiusura Domenica a pranzo. Per info 02/6461646 oppure scrivi a info@ecohotelresidenzamilano.it


Nessun membro del regno animale allatta dopo la maturità Nessun membro del regno animale mi ha mai fatto qualcosa Ecco perché non mangio carne rossa o pesce bianco... Siamo tutti membri del regno animale Lasciate i vostri fratelli e sorelle nel mare (Prince Roger Nelson 1958 - 2016)

Curiosità

Secondo alcune statistiche le persone che seguono una dieta vegana hanno un’intelligenza più acuta e analizzano tutto ciò che accade intorno a loro con più facilità. E’ stato scoperto da alcuni ricercatori britannici che il quoziente intellettivo di un bambino influisce sulla sua scelta futura in merito al tipo di alimentazione. Più intelligente è il bambino, più è alta la probabilità che scelga da adulto la dieta vegana. Il calcio è un elemento molto importante per il nostro corpo. Molte persone credono, erroneamente, che i prodotti lattiero-caseari siano la migliore fonte di calcio. La realtà è che alcune verdure (per esempio i broccoli) dispensano una quantità di calcio maggiore e che viene meglio assorbito dall’organismo. In quasi tutti i campioni di carne analizzati nel kebab da un team di studiosi britannici sono stati individuati batteri come l’Escherichia Coli e lo Stafilococco aureo, una delle specie batteriche più pericolose e in grado di provocare serie infezioni all’organismo. Oltre alla carne macinata, in un hamburger vi sono anche: cartilagini, tendini, grasso, cuore e lingua degli animali. Il tutto viene pressato fino a creare una poltiglia alla quale vengono aggiunti acqua, sale, spezie, glutammato monosodico, coloranti, polifosfati e conservanti.

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La Carne é Importante per la Vita del Macellaio

Si parla sempre più spesso degli effetti dannosi dovuti al consumo di carne non solo sulla salute umana ma anche su quella del pianeta, senza trascurare la crudeltà impiegata negli allevamenti, sia che siano biologici oppure no. Sono sempre di più anche le interviste ed i contributi di medici, scienziati ed esperti di alimentazione. Secondo le stime dell’OMS ci sono 1,7 miliardi di persone in sovrappeso, é sufficiente guardarsi intorno per accorgersene e questo é causa di molte malattie tra cui il diabete. Un anno fa circa erano 285.000.000 le persone diabetiche, ora sono sicuramente di più. Mangiare la carne può causare inoltre tumori allo stomaco, al colon, all’intestino retto, gotta, demenza e morbo di Alzheimer. In Uruguay e in Argentina ad esempio c’é un elevatissimo consumo di carne bovina ed é stato dimostrato che in quei paesi vi é il più alto tasso di tumori al seno e all’intestino. Il Dott. Hubert Weiger, Presidente della Lega nazionale tedesca per la tutela dell’ambiente e la protezione degli animali, propose di evidenziare sulle confezioni il modo in cui gli animali

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vengono allevati ed uccisi. Weiger é convinto Crescita-Personale.org che se sulla confezione ci fosse l’immagine Tutto ciò che non cresce muore! della realtà in cui vive l’animale prima di Miglioramento Coaching Life Coach Pierluigi D’Alessio arrivare nel nostro piatto, sicuramente molti Corsi in aula di Autostima smetterebbero di mangiare carne. Milano - Torino - Roma - Bologna Anche l’aspetto etico non va trascurato, Tel. 347 8876260 - crescita-personale.org in particolare da chi segue discipline di crescita spirituale. Non può esserci quel risveglio a cui molti ambiscono se la nostra coscienza non riesce a fare il ragionamento più semplice del mondo: ammettere che ogni vita ha valore. E’ molto importante anche tener conto della legge di causa ed effetto, legge naturale alla quale nessuno di noi può sottrarsi, sia che ci crediamo oppure no. Un prodotto nato dalla sofferenza non può che essere dannoso e ingerendolo non possiamo aspettarci che le cose andranno sempre bene perché tutto torna indietro. Alcuni la chiamano legge del karma. Forse già solo questo potrebbe essere il motivo per cui smettere di contribuire al dolore di altri esseri innocenti. E’ molto toccante anche la testimonianza di un ex macellaio: un giorno durante il lavoro vide una lacrima in un vitellino e da quel momento smise di massacrare gli animali. Decise di andare dal capo, gli mise in mano l’attrezzo per uccidere e gli chiese di inviargli le carte per posta. Non riuscì più a tornare in quel luogo ed ora é felice, sano e di notte può dormire sonni tranquilli. Questo é uno dei benefici più grandi che può provare chi sceglie un’alimentazione senza crudeltà. Per concludere: la carne é importante solo per il macellaio che la vende.

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Proteine Animali e Vegetali a Confronto... ...per i cani di casa Ed eccoci giunti alla terza ed ultima parte di questo articolo dedicato ad un documento molto interessante, uno studio approfondito e dettagliato, curato da Cesare Gilardi per conto di Euro Service, il cui titolo “Proteine animali e vegetali a confronto” non lascia molti dubbi. L’autore ha raccolto dati ed informazioni che dimostrano che l’eccessiva assimilazione di proteine di origine animale può alterare il nostro sistema metabolico e si trova all’origine di una patologia molto comune tra i consumatori di carne, latte, formaggio e uova: l’osteoporosi. Inoltre l’eccesso di proteine animali può causare fenomeni di putrefazione con notevole danno della mucosa e della flora batterica. Le conclusioni cui giunge questo studio sono abbastanza stringenti sugli effetti delle proteine animali sull’essere umano ma il documento non si limita ad osservare questi aspetti, rilasciando alcune interessanti osservazioni sul mondo animale come questa che andiamo a citare: “Il cane, quale animale mammifero con origine predatoria, nasce carnivoro. Dal momento in cui entra a far parte della comunità umana (cosa non certo del passato più recente), dal momento in cui, in un certo senso decide/sceglie di auto-addomesticarsi, perde anche la sua condizione di carnivoro e diventa indiscutibilmente onnivoro… situazione laddove la proteina di origine animale è importante, ma non determinante ai fini metabolici”. Ringraziamo l’autore Cesare Gilardi, Denkadog ed EURO SERVICE S.A.S. Tra i vari prodotti Denkadog potete trovare anche Hypo Sensitive, 100% vegetale e senza glutine.

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Molte persone non sanno che si possono fare anche le meringhe vegane. Il sapore e la consistenza sono simili alle meringhe fatte con le uova. Dopo la cottura non sanno per niente di ceci, sono croccanti e buone, oltre ad essere meno nauseanti di quelle fatte con l’uovo. Unico inconveniente: nelle giornate umide è meglio mangiarle entro poche ora altrimenti c’è il rischio che diventino mollicce. Ringraziamo il francese Joël Roessel per aver inventato le meringhe vegane, una notizia golosa che merita di essere diffusa il più possibile, dilla ai tuoi amici e condividila nei social network!! Ingredienti • 150 cc di acqua di cottura dei ceci a temperatura ambiente (ho usato quella dei ceci in lattina) • 160 g di zucchero a velo (si può usare anche quello di canna) • 1 cucchiaino di succo di limone. Preparazione Iniziamo scaldando il forno a 100° se ventilato, 20/30 gradi in più per il forno tradizionale. Metti l’acqua dei ceci in un contenitore alto e stretto e frulla con la frusta elettrica per qualche minuto, poi aggiungi lo zucchero a velo e frulla ancora per un minuto o due. Aggiungi il limone e riprendi a frullare per qualche minuto, come per le meringhe tradizionali è importante riuscire a far inglobare molta aria alla miscela, insomma... molte bollicine, molta aria! Quando il preparato è sufficientemente ossigenato, prendi una teglia, foderala con carta forno ed aiutandoti con un cucchiaio o con una sac-àpoche, dai forma alle meringhe, quindi metti in forno per circa 90 minuti. Se le fai più piccole, forse basta un’ora altrimenti rischi di bruciarle. http://animalvibe.org/2015/10/meringhe-vegane/ vacanze dal gusto consapevole

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Negli Acquedotti ci Sono degli Squali...

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L’acqua è una risorsa abbondante ed estremamente importante del nostro pianeta. Si può dire che sia stata il motore della vita sulla Terra, dalla sua nascita fino al sostentamento ed allo sviluppo di qualsiasi forma vivente. L’acqua ha dato vita alla vegetazione ed agli altri esseri, animali e umani. Essa è la madre di ogni forma di vita, colei che esisteva prima di tutto e di tutti, senza padroni e disponibile per chiunque, è necessaria alla vita e quindi, per natura, non soggetta a mercificazione. Nel corso della storia l’essere umano ha sviluppato i propri insediamenti vicino alle riserve idriche, fossero esse laghi o corsi d’acqua, creando poi col tempo canalizzazioni e acquedotti per distribuire l’acqua secondo le esigenze degli insediamenti. L’essere umano ha sempre sfruttato questa grandissima e importantissima risorsa finché, a causa dell’industrializzazione, ha progressivamente dimenticato il rispetto che l’acqua merita. Negli ultimi anni l’atteggiamento nei confronti dell’acqua, da semplice e logico che era, è cambiato in modo da favorire e arricchire le grandi industrie ed i mercati, danneggiando così gran parte del pianeta. Una dimostrazione della regressione sociale riguardo il rispetto di questa risorsa pubblica si può osservare nell’attuale situazione in Italia. Nel nostro paese fu promulgata una prima legge riguardante le acque pubbliche il 10 Agosto 1884. Questa definiva l’uso delle risorse idriche secondo criteri di interesse generale specificando che «nessuno può derivare acque pubbliche, né


stabilire su queste mulini ed altri opifici, se non abbia un titolo legittimo o non ne ottenga la concessione dal Governo». In questo decreto si intende difendere la natura pubblica dell’acqua, soprattutto da chi può sfruttarla per profitto. Alcuni referendum, leggi e decreti, nel corso del tempo hanno sempre sottinteso il fatto che l’acqua è un bene pubblico, senza quasi mai entrare nel merito, fino al referendum del 2011 attraverso il quale il popolo ha stabilito (in maniera quasi plebiscitaria) che l’acqua non può essere amministrata da altri che lo stato stesso. Bisogna premettere che la cessione di questo BENE COMUNE a un ente privato ne comporterebbe l’introduzione nel mercato, sottoponendola alle regole del profitto ed espropriando i cittadini delle infrastrutture di proprietà pubblica, pagate con anni di fatica e lavoro, attraverso le tasse. Gli acquedotti pagati dai cittadini, per esempio, diventano beneficio esclusivo di qualche privato che si occuperà di questi a seconda dei propri profitti e interessi. Un altro fattore negativo circa la privatizzazione dell’acqua riguarda il controllo di quest’ultima. La gestione, la potabilità, senza il controllo diretto di un ente pubblico, sarebbero minacciate. Per non parlare della equa distribuzione senza profitto che, non strumentalizzata, ha il fine di impedire interessi economici di fatto estranei al diritto di ognuno di usufruire di un monopolio pubblico per definizione. Qualcuno sostiene che sia l’Unione Europea ad imporci la privatizzazione, col pretesto dell’incapacità dell’italico servizio pubblico di rispettare le direttive europee per la buona qualità. L’Unione Europea in realtà, ha più volte ribadito che ogni singolo stato è libero di togliere dal mercato qualsiasi servizio essenziale che non abbia rilevanza economica e che è esso stesso a decidere

In fondo non siamo mai evoluti. Già duemila e più anni fa i romani controllavano i barbari gestendo l’acqua potabile... Il guaio è che pochi si chiedono chi rappresenta i barbari al giorno d’oggi, così, solo per poter continuare ad avere stadi da frequentare, lasciamo che i romani decidano su cose importanti come l’acqua.

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quali siano questi servizi. Quindi è l’amministrazione italiana ad aver stabilito che il servizio della distribuzione delle acque sia invece un servizio non essenziale e con rilevanza economica. Dopo il referendum del 2011, con il quale i cittadini hanno evitato la cessione dell’acqua al libero mercato, l’acqua è di nuovo a rischio privatizzazione. A differenza di quanto fatto nelle amministrazioni precedenti, si è aggirato il referendum mettendo in atto una serie di norme, complicate da interpretare, che puntano a favorire invece la privatizzazione dell’acqua, tramite la costituzione di alcune grandi società di servizi cui affidare la gestione della rete idrica. La successiva quotazione in borsa di queste società implicherebbe l’ingresso nel mercato del bene pubblico stesso, facendone decadere la non rilevanza economica. Infine, un provvedimento approvato in questi giorni ha cancellato il diritto prioritario delle società interamente pubbliche alla gestione dell’acqua, spalancando la porta alle società private e stravolgendo completamente il risultato del referendum del 2011. Può veramente la società umana andare in questa direzione? Può l’essere umano mercificare una risorsa da sempre senza padrone? L’acqua è una risorsa coinvolta in un ciclo naturale che la porta ad attraversare ogni confine della terra, riempiendo il letto di ogni fiume, addirittura permeandone le nubi e perfino disperdendola nel mare.Questo è il motivo per cui è importante che l’uomo si riavvicini alla natura, in questo modo forse tornerebbe a darle il rispetto che da sempre merita. In realtà ci sarebbero infiniti altri motivi, tanti quante sono le gocce d’acqua nel mare.

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Nel caso in cui decidiate di fare la scelta vegana, verrete immediatamente avvisati del problema della carenza nei vegetali di cobalamina, più conosciuta come vitamina B12, e di quanto questo sia un dilemma difficile da risolvere. In realtà si tratta di procurarsi, nell’eventualità sia necessario, un semplice integratore reperibile ovunque. In fondo, moltissimi “non vegani” assumono integratori e farmaci vari come le pastiglie per la pressione, per il colesterolo, per la glicemia alta, per la gotta o per chissà quali altre problematiche tipiche di chi ancora consuma prodotti di origine animale, quindi è vero che andremo ad utilizzare un integratore non proprio naturale ma è anche vero che questo unico integratore non è minimamente paragonabile alla grande quantità di medicinali che accompagnano l’alimentazione tradizionale. Attenzione, questo non vuol dire che quello della B12 sia un argomento da sottovalutare, ma nemmeno che sia un motivo di grave preoccupazione. E’ sufficiente fare gli esami del sangue periodicamente (cosa necessaria anche agli onnivori) e, in caso di carenza, assumere una semplice minuscola pastiglietta... fatto! E’ più salutare prendere la B12 piuttosto che l’Aspirina, l’Aulin o la Tachipirina e tutti quei medicinali che un mangiatore di carne, pesce, uova, latte e latticini è abituato ad ingerire o, peggio ancora, tutte quelle sostanze che vengono somministrate agli animali negli allevamenti, come antibiotici, ormoni della crescita e chissà cosa si sono inventati per sfruttare sempre di più quegli esseri viventi. Oltretutto esistono molti casi di carenza di B12 anche tra gli onnivori, nonostante mangino la

La Terribile Carenza di Vitamina

B12

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carne. Questo avviene perché un tempo le mucche avevano la possibilità di brucare l’erba da cui prendevano, appunto, questa vitamina, ora invece la maggior parte di loro è costretta a vivere in capannoni di cemento, motivo per cui i mangimi vengono arricchiti con B12. Se quindi mangi ancora i derivati animali, sappi che stai assumendo degli integratori inconsapevolmente. Riepilogando, un vegano che segua un’alimentazione varia dovrà preoccuparsi meno rispetto a chi ancora mangia prodotti di origine animale poiché questi sono pieni di integratori, antibiotici, ormoni ed altre porcherie. Bevete latte? Sappiate che si introducono 400 milioni di cellule somatiche, comunemente chiamate “pus”, per ogni litro bevuto, grossomodo una goccia per ogni bicchiere. Questo pus è conseguenza della mastite alle mammelle delle mucche, causate dall’uso continuo di mungitrici automatiche. A tutto questo aggiungete 100 milioni di germi per litro, 59 diversi ormoni attivi, molti insetticidi, erbicidi e un po’ di diossina (in alcuni casi fino a 2200 volte il livello di sicurezza), 52 potenti antibiotici, feci e sangue. Tutto questo finisce inevitabilmente nel latte, dato che una legge, precisamente la Normativa comunitaria 92/46 G.V. recepita dal COSMESI NATURALE VEGANA CERTIFICATA DPR 14.01.1997 n. 54, lo permette. rilassatevi e coccolatevi Bevendo latte con i nostri cosmetici insomma, si beve un po’ di pus oltre alla grande quantità di farmaci che gli animali sono obbligati ad assumere VERDESATIVA NON EFFETTUA NÈ COMMISSIONA TEST SU ANIMALI negli allevamenti. Decisamente meglio prendere un po’ di Vitamina B12.


Per Amore ... Ci impegnamo ogni giorno per gli animali, perché sia riconosciuto loro il diritto di vivere sereni. Usiamo ogni mezzo per coinvolgere le persone e far loro comprendere che è possibile vivere bene senza sfruttare o uccidere gli altri abitanti del pianeta Terra. Creiamo, stampiamo e distribuiamo un magazine, quello che hai tra le mani ora, gestiamo un seguitissimo ed interessantissimo blog, facciamo un mucchio di attività nel web, organizziamo bellissimi eventi ed importanti convegni, e tutto per sensibilizzare sempre più persone sulla scelta vegan. A te che stai leggendo chiediamo un favore speciale, quello di iscriverti ad Animalvibe ed aiutarci attivamente nel portare avanti questa missione, naviga fino al blog dell’Associazione e fai questo passo. Vuoi vivere in armonia con te stesso e l’ambiente, con la medicina naturale e la dieta che ci offre la natura?

NUTRIZIONE=BENESSERE NUTRIZIONE=BELLEZZA

Dottoressa

Elda Viletto Laurea in Scienze Biologiche Specialista in scienza dell’alimentazione Diploma di Fitoterapia

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http://animalvibe.org/diventa-socio/ Un passo importante per te, per chi ami, per gli animali e per l’ambiente. Il principale vantaggio sarà quello di poter dire di aver fatto qualcosa di buono, inoltre potrai godere di sconti particolari su molti prodotti vegani di qualità.



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