Abruzzo Magazine

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COVER STORY al mondo della politica bisogna attendere il 2003. «Prima mi allontanavo da tutto ciò che fosse politica - racconta -, ogni anno mi chiedevano di candidarmi, proponendomi anche di concorrere come sindaco di Pescara, ma io ho sempre detto di no». Ad un certo punto arriva la svolta: Nicoletta decide di accettare le proposte e di candidarsi. «Ero a cena a casa di amici e ci chiedevamo chi di noi volesse presentarsi. In quel momento mi è arrivata una telefonata di un politico locale che chiedeva la mia disponibilità. Quando ho riferito il contenuto della conversazione agli altri, tutti hanno insistito e alla fine mi hanno convinta». Così, alle elezioni amministrative pescaresi del 2003, è una delle donne elette con più voti. «Ricordo che ero nell’aula dello spoglio e la gente si chiedeva chi fosse questa Nicoletta Verì che prendeva tanti voti. É stato un bel successo, dovuto al lavoro svolto sul territorio, alla mia capacità di ascolto e anche al fatto che provenissi dalla società civile». Anche in politica arriva in fretta un primato: in quelle stesse elezioni, infatti, è nominata capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara. Per la prima volta quella carica è ricoperta da una donna. Altro record lo fa registrare nel 2008, quando risulta in assoluto il personaggio femminile più votato. É inoltre la prima donna ad essere nominata, tra i banchi dell’opposizione, vicepresidente del Consiglio comunale. Nel 2008 altri due grandi successi: Nicoletta viene eletta consigliere regionale e nominata presidente della V Commissione consiliare permanente - Affari sociali e Tutela della salute, che opera, tra l’altro, nell’ambito della sanità, della sicurezza sociale e del lavoro, della previdenza, dell’istruzione, dello sport e delle pari opportunità. «La mia è stata una carriera piuttosto veloce - dice -, in cinque anni ho fatto molte cose. Condivido i valori del Popolo della Libertà. Mi piace lavorare per conto mio e non amo l’appartenenza a certe logiche, tanto che non sono mai voluta entrare nei giochi politici. Quello che auspico è una politica diversa». Proprio questi suoi atteggiamenti nei confronti dell’attività politica la rendono gradita anche alle opposizioni.

Nicoletta Verì

(Foto di Valerio Simeone)

Gennaio / Febbraio 2011

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