Eco dei Castelli Romani

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Aut.ne Tribunale Civile di Velletri N° 13/2010 del 18/08/2010 Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta - Stampa Grafica Romana s.r.l. Via F. Bartolozzi 13 Roma - Proprietari ed editori Fabio Ascani - Maurizio Lucidi - Sede Via Laziale 41 00040 Ariccia RM - Tel.06 96842171 email ecodiariccia@gmail.com Distribuzione gratuita Anno 0 N° III Sabato 30 ottobre 2010

Panorama?

Inceneritore, serve davvero?

La manifestazione di sabato è stata un successo, se Il più intelliqualcuno pensava che i “no inc” fossero quattro gatti i gente di tutti, numeri le foto sono lì a smentirlo e nel numero che stiamo a mio parere, mettendo in pagina ne troverete ampia testimonianza. Si è trattato di un fatto eccezionale nella quotidianità a volte è l’uomo che si sonnacchiosa definisce uno (vedi alla voce Ariccia) del buen retiro dei castelli romani. Un sciocco, almelungo corteo che ha attraversato .Albano Ariccia e Genzano, no una volta al ingrossando le sue fila man mano che attraversava le nostre mese.” comunità,ma che idealmente ha abbracciato tutti i Castelli, un corteo pacifico e gioioso che induce alla riflessione anche i meno accesi sul fronte dell’ecologia o perlomeno Fyodor fa sorgere il dubbio: ma questo inceneritore serve Dostoyevsky Piano Casa della Godavvero? Sono più i benefici o i danni alla salute causati vernatrice Polverini:Ad dalle famigerate nanoparticelle che, portate dal vento Ariccia convegno. possono inquinare aree anche lontanissime da Roncigliano. A pag 4 . Considerata poi la partecipazione degli amministratori locali all’evento, sorge spontanea un altra domanda: chi lo vuole questo inceneritore? E’ utile ai cittadini o è stato piovuto dall’alto dal solito comitato d’affari che opera da sempre nella nostra regione, incurante di qualsiasi colore Intervista a Simone politico delle amministrazioni a meno che non si tratti del verde, sì ma quello dei bigliettoni di disneiana memoria. E’ Cristicchi.Ad Ariccia per possibile che nel 2010 l’unico sistema per liberarsi dei rifiuti una vita più sana. sia quello di bruciarli? E la differenziata? Se fosse fatta a pag 12 seriamente, la maggior parte dei rifiuti verrebbe riciclata diminuendo i conferimenti in discarica e conseguentemente anche la necessità di aprirne di nuove evitando i conflitti Pierluigi Fortini PDL Ariccia con le popolazioni locali come sta accadendo in quel Panorama s.p.a. “un regalo per di Terzigno. Sono però ben pochi i comuni, ed Ariccia è uno di questi, nei quali viene effettuata una differenziata molti natali” A pag 5. rigorosa. In primis nella Capitale dove la differenziata è ben lungi dal raggiungere livelli accettabili, anzi gli stessi operatori ecologici dell’Ama a mezza bocca ammettono che nonostante ci siano i cassonetti divisi per tipo di rifiuto poi Intervista a Vittorioso viene conferito tutto assieme. La sensazione, ma speriamo Frappelli: “Con Panorama non sia così, è che si scoraggi la differenziata per poi rendere necessari ed ineludibili gli inceneritori per risolvere Cianfanelli rimpingua le casse comunali” il problema. a pag 4. Giuseppe Gambacorta

Ariccia,si è arrivati ad una soluzione della spinosa questione che coinvolge il paese da oltre 4 anni? a pag.4-5

a pag 4

“Stiamo andando verso la soluzione”

“Bellezza e lusso”

In mostra ad Ariccia

Inceneritore:la più grande manifestazione che si ricordi ai Castelli Romani. a pag

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Albalonga S.p.a. Intervista al Capogruppo PD ad Albano Laziale Gabriele Sepio A

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Intervista a Marco Silvestroni.”No ad ampliamento Roncigliano”

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Il piano sanitario della Governatrice Polverini

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Promosso il piano della governatrice Annuncia la presidente Renata Polverini: Entro il 2012 stop al commissariamento”

Promosso il piano della governatrice: sblocco del turnover per il personale sanitario impiegato negli ospedali e nelle Asl laziali e dei fondi Fas per ripianare i conti in rosso. Dal 2011 stop alle addizionali Irpef e Irap piu’ salate per i cittadini laziali. Ad annunciare “l’ottimo risultato” del tavolo tecnico, la stessa presidente del Lazio. “Il lavoro paga e lo dimostra l’approvazione del piano di rientro della sanità” è ciò che dice il Vice Presidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti “Con lo sblocco dei fondi Fas, lo sblocco del turnover e, a fronte di tre anni di aumento, si riusciranno ad avere le addizionali Irap e Irpef bloccate al 2010, e già nel 2011 caleranno. Rilevante è anche lo sblocco di due miliardi fermi dal 2007 che consentiranno di avviare in maniera significativa una nuova fase programmatica. Questo è solo l’inizio di una vera rivoluzione del sistema sanitario. La “missione” portata avanti da Renata Polverini, nella sua qualità di commissario ad acta per il sistema sanitario della Regione Lazio, è stata innegabilmente, visto i risultati, positiva. Ottimo lavoro Presidente.” “Il piano di rientro fatto dalla precedente amministrazione era fallito nei fatti e avrebbe comportato il collasso definitivo della Regione Lazio”, lo dichiara, in una nota, Luca Malcotti, assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici della regione Lazio. “La presidente Polverini è riuscita, in pochi mesi, a cambiare un destino già segnato, ottenendo un risultato al quale credo debbano plaudire anche le opposizioni. In particolare – conclude l’Assessore – lo sblocco dei fondi Fas rappresenta una buona notizia per l’intera Regione e anche per i nostri progetti sulle infrastrutture regionali” Redazione

Il giorno 5 Novembre presso l’agriturismo “I due Pini” in via Campoleone (zona fontana di Papa) Il PDL di Ariccia terrà il convegno pubblico per illustrare il nuovo piano casa della Regione Lazio.Interverranno assessori regionali del calibro di Fran-

L’eco di Ariccia e dintorni Quindicinale fondato da Fabio Ascani e Maurizio Lucidi Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta Redazione Fabio Ascani,Lucilla Castrucci, Maurizio Lucidi ,Gianni Casciano,Federica Tetti . Sede in Ariccia Via Laziale 41 Tel. 06 96 84 21 71 Stampa Grafica Romana s.r.l. Via F. Bartolozzi 13 Roma Recapito mail ecodiariccia@gmail.com Concessionaria pubblicitaria publital@gmail.com Registrazione Tribunale di Velletri N° 13/2010 in data 18 Agosto 2010

cesco Lollobrigida,Fabio Armeni,Marco Mattei,eil consigliere regionale Antono Paris, il sindaco di Marino Adriano Palozzi oltre a responsabili del PDL Ariccino: Fortini,Proietti e De Rossi.Saranno presenti anche tecnici regionali , che illustreranno alla platea, le peculiarietà della legge in via di approvazione alla Pisana,che dovrebbe portare linfa e vitalità ad un tessuto imprenditoriale, e sviluppo sostenibile al territorio.Oltre che permettere ai cittadini di migliorare la qualità della propria vita con le opportunità previste dal nuovo piano casa.Modederà l’incntro il Dott. Giancarlo Righini vice Presidente del CAL, ed intro-

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“Il contenuto degli articoli, dei servizi, foto e luoghi nonchè quello voluto da chi vi compare rispecchia esclusivamente il pensiero degli artefici e non vincola mai in nessun modo L’Eco di Ariccia e dintorni, la direzione, la redazione, la proprietà, che si riservano il pieno ed esclusivo diritto di pubblicazione, modificazione e stampa a propria insindacabile discrezione senza alcun preavviso ne autorizzazioni. Articoli foto ed altro materiale, anche se non pubblicati non si restituiscono. La collaborazione a qualsiasi livello e sotto qualsiasi forma è gratuita salvo esplicito e scritto diverso accordo. E’ vietata ogni tipo di riproduzione di testi foto, disegni, marchi etc. senza esplicita autorizzazione del direttore”.

IPSE DIXIT Tutti i vizi di tutte le età e di tutti i paesi del globo riuniti assieme, non eguaglieranno mai i peccati che provoca una sola campagna di guerra. Voltaire.

durra al convegni Marco De Rossi .Si invita tutta la cittadinanza a partecipare attivamente con proposte e suggerimeni..Infoline a disposizione di chi necessiti chiarimenti 3493244768; oppure all’indirizzo email: daniel@pdlariccia.it. Redazione

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LUCA MALCOTTI, ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE E AI LAVORI PUBBLICI DELLA REGIONE LAZIO

“SCUOLE SENZA AMIANTO O LABORATORIO LIBRO ANTICO?” “La Regione Lazio ha deciso, in assestamento di bilancio, di definanziare gli investimenti a pioggia che frammentavano in centinaia di microinterventi, spesso incoerenti tra loro, ben 70 milioni di euro”, lo dichiara, in una nota, Luca Malcotti, assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici della regione Lazio. “Alcune di queste opere – spiega – erano, peraltro, così sconclusionate che ad oltre un anno dall’approvazione dei finanziamenti, i comuni non erano neppure riusciti ad avviare la progettazione. La nuova Giunta – continua l’Assessore - ha invece deciso di concentrare queste risorse in un grande piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. I fondi tolti ai comuni (in alcuni casi per opere di dubbia utilità) verranno quindi restituiti agli stessi per rendere sicure le scuole dove vanno i nostri figli. In altri termini – spiega Malcotti - tra l’allestimento del “Laboratorio di Archeologia sperimentale del libro antico” o la riconversione di un edificio da destinare a “Officina delle Arti” noi riteniamo più importante la rimozione dell’amianto in una scuola pubblica . In campagna elettorale – conclude - avevamo promesso razionalizzazione delle spese ed è quello che stiamo facendo”.

Tutto è dono: la mensa di Ariccia. Intervista a Pina Pezzi.

Ariccia. In via Laziale al civico 29 vi è un portoncino verde che non ha nessun significato per chi la Domenica si concede una gita ai Castelli. Quella porta è però ben nota e cara agli ariccini. E’ l’ingresso della casa delle Figlie della Carità, che da oltre centotrenta anni sono missionarie costanti e coraggiose. Oggi le suore di via Laziale hanno, per la comunità di Ariccia, una fondamentale funzione di coesione sociale e svolgono in silenzio la loro preziosa attività di volontariato Vincenziano. E’ nel soggiorno della loro casa che ho incontrato la signora Pina Pezzi presidente dell’associazione Figlie di Maria e responsabile, con Mauro Gasbarri del Rotary Club di Albano, della mensa che, nel centro storico di Ariccia presso l’ex oratorio di via Silvia, offre pasti gratuiti. Della signora Pezzi mi colpisce la profonda conoscenza dei bisogni e delle problematiche della gente di Ariccia, oltre che la sua invidiabile determinazione. Il suo fare è cortese e le sue informazioni sono estremamente precise. La mensa viene aperta nel 2007 per iniziativa del Rotary Club di Albano che trova piena disponibilità nell’allora parroco Don Pietro Massari e nell’attuale Don Aldo Anfuso. Sin dall’inizio la sede è quella dell’oratorio di via Silvia ed il servizio è gestito dai volontari. Si avverte il bisogno di trovare una nuova struttura in grado di offrire oltre ad un pasto caldo anche accoglienza per la notte. Attualmente la mensa è aperta dal Lunedì al Venerdì dalle ore 18 alle 19.30 circa. Sono trentacinque i volontari che a turno accolgono gli ospiti e servono i pasti preparati dalla cooperativa Sirio di Albano. E’ al pian terreno che avviene l’accoglienza ma la piccola cucina, fornita di frigorifero e forno a microonde, dove vengono preparate le porzioni, è al primo piano. Le salette accanto sono utilizzate per apparecchiare le tavole. Per alcuni ospiti, specialmente se anziani, le scale rappresentano un problema. Tutti gli operatori della mensa hanno frequentato il corso HCCP tenuto dal dott. Benedetti e tutti lavorano alacremente perché l’oratorio di via Silvia sia un punto di aggregazione, e di amicizia reciproca. E’ con questo spirito che per le festività di Natale e di Pasqua il Rotary Club organizza un pranzo a cui partecipano tutti i volontari e gli ospiti della mensa e a cui seguono varie attività ricreative. Il prossimo 5 novembre il Rotary Club di Albano incontrerà i volontari per verificare l’andamento della mensa. A questo incontro sono state invitate tutte le associazioni di volontariato presenti sul territorio oltre che i servizi sociali del Comune di Ariccia. La prima speranza è quella di riuscire ad integrare tutte le varie iniziative portate avanti dalle singole associazioni, così da poter dare una risposta sempre più adeguata e concreta ai tanti bisogni della comunità. La seconda è quella che l’amministrazione comunale si adoperi perché finalmente si realizzi ad Ariccia una casa di accoglienza. Oggi più che mai, data l’emergenza lavoro, nel nostro comune come in tutta Italia se ne sente la necessità . Infatti secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre del 2010 ha raggiunto in Italia 8,5%. Un giovane su quattro è disoccupato ed anche gli stranieri soffrono la crisi: per loro il tasso di disoccupazione aumenta per la sesta volta consecutiva portandosi all’11,6%.

Lucilla Castrucci

In sostanza scuole più sicure nella nostra regione e nella nostra provincia, un modo sano di spendere i soldi dei cittadini, che devono avere la certezza di mandare i loro bambini in scuole a norma e non in pericolosi edifici a rischio. E questo non deve essere visto come una contrapposizione tra cultura e sicurezza, perché le due non possono esserlo, si tratta semplicemente di stabile in modo razionale delle priorità. Prima di tutto viene la salute dei nostri figli e dei loro insegnanti. A questo punto direi che i cittadini che che volessero segnalare al nostro giornale situazioni a rischio nelle nostre scuole dei Castelli Romani possono farlo, e noi saremo ben lieti di girare il tutto alla Regione. Fabio Ascani

Gabriele Sepio: il capogruppo PD presso il consiglio comunale di Albano Laziale risponde alle questioni sollevate dal Cons. Cassabgi sullo scorso numero. Capogruppo Sepio,il Consigliere Cassabgi ha sollevato la problematica delle partecipate del Comune di Albano Laziale. al riguardo del “controllo analogo” Esiste un problema legalità dell’uso “In Housing” della Albalonga s.p.a. ed eventualmente della Volsca? Le problematiche del controllo analogo e dell’affidamento c.d. “in house” sono tra le priorità della nostra agenda specie se teniamo conto degli ultimi interventi legislativi, e trattandosi di tematiche importanti credo sia opportuno che prima di rispondere si faccia chiarezza su questi concetti che se utilizzati impropriamente rischiano soltanto di creare confusione. L’affidamento diretto dei servizi alle società comunali, appunto per questo chiamato in house, ha consentito finora agli enti locali di attribuire compiti alle proprie partecipate senza passare per il procedimento di gara. La Corte di giustizia ha ammesso questa possibilità a patto che il comune eserciti sulle società un controllo analogo. In pratica gli statuti delle società dovrebbero consentire al comune di esercitare un controllo diretto sui servizi svolti dalle partecipate come se fosse l’ente locale stesso a svolgere questi servizi in via diretta. Per fare questo non basta che il capitale della società sia interamente pubblico ma vi dovrà essere la possibilità per gli organi comunali di svolgere un controllo puntuale su tutti i servizi svolti. Il legislatore ha previsto recentemente che i comuni potranno continuare ad affidare in house i propri servizi a due condizioni, che entro la fine del 2011 almeno il 40% del capitale delle società sia trasferito a privati e che sia rispettato il controllo analogo. Siamo consapevoli che la situazione ereditata dalla precedente amministrazione su questo aspetto non è delle migliori ma con grande impegno siamo da subito intervenuti per correggere gli errori riscontrati nella passata gestione. Abbiamo già sanato la posizione della volsca che presenta oggi un nuovo statuto finalmente adeguato a quanto richiesto dalla legge e stiamo procedendo a sanare la posizione della Albalonga nei termini previsti. Devo dire che è bene che i consiglieri comunali diano il proprio contributo e manifestino preoccupazione quando vi è bisogno, ma credo anche che sia opportuno non esasperare certe tematiche così delicate anche perché, a garanzia del rispetto delle regole, dal 2011 sarà previsto il parere preventivo dell’autorità garante, il che consentirà di capire se ci sono errori di percorso e se del caso correggerli per tempo evitando posizioni di non legalità. Come si possono gestire e controllare al meglio società come la Albalonga s.p.a. che è una sorta di factotum per servizi comunali,farmacie,e via discorrendo? Le problematiche ereditate sulle società partecipate purtroppo sono diverse, alcune delle quali anche piuttosto serie. Le nostre maggiori preoccupazioni sono oggi rivolte a restituire nuova vitalità a queste società riorganizzando le strutture produttive per restituire maggiore credibilità ai servizi che queste offrono al paese. Quando si parla delle società partecipate occorre prima di tutto pensare al fatto che dietro di queste ci sono non solo i cittadini che fruiscono di servizi importanti, si pensi, solo per fare un esempio, alle mese scolastiche , agli asili o alla pulizie della nostra città, ma anche centinai di dipendenti e, quindi, di famiglie, che non possono e non devono fare le spese di una cattiva gestione. Consapevoli di questo stiamo creando dei meccanismi di controllo mirato su ciascun servizio offerto dalle società da parte degli organi comunali. Inseriremo finalmente nei contratti di servizio dei precisi obblighi di rendicontazione in capo alle società in modo da responsabilizzare i dirigenti e gli amministratori delle partecipate, come è normale che sia, con l’intento di evitare inutili sprechi nella gestione delle risorse finanziarie del comune. L’amministrazione comunale considererà la opportunità di rimodulare gli assetti delle sue partecipate? Su questo aspetto è doveroso ricordare che la rimodulazione degli assetti delle società oltre ad essere importante per l’economia del comune è richiesto anche dalla legge. Entro la fine del prossimo , ad esempio, è previsto che il comune debba detenere la partecipazione totalitaria di una sola società. Il che non vuol dire affatto che verranno eliminati servizi o che rinunceremo all’apporto della forza lavoro oggi impiegata nelle società. La rimodulazione pensata dalla legge si adatta benissimo con un’opera di semplificazione e di ottimizzazione delle strutture societarie per renderle più efficienti e meno costose, migliorando nello stesso tempo la qualità dei servizi resi ai cittadini.

Maurizio Lucidi


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Emilio Cianfanelli Sindaco di Ariccia La giunta Frappelli precedentemente aveva aderito a questo patto territoriale di Panorama.Si possono definire questi patti territoriali come degli strumenti prevaricare in qualche modo i piani regolatori? I piani regolatori in Italia ci mettono decenni per essere approvati.Quindi lo Stato ha deciso di approvare una legge che per determinate strutture produttive consenta di definirle mediante un accordo di programma concordato,la conferenza dei servizi,che desse un’accelerazione, che esulasse dai piani regolatori.La colpa è della farraginosità e della lentezza dei piani regolatori. Si ma consultando il sito delle Colline Romane si evince che questi patti territoriali servivano anche da volano per il turismo e allo sviluppo locale, artigianato ecc.. Il problema è che la regia è esulata dai comuni.E’ stato manipolato lo strumento per fini speculativi. Coma hanno fatto questi Patti Territoriali a trasformarsi in ipermercati? I patti territoriali se rispettavano le leggi dello Stato e anche i bandi non portavano a questo disastro nei Castelli Romani. Ad Ariccia il disastro è stato molto relativo grazie al grande impegno profuso da questa Amministrazione per tutelare il territorio da inutili speculazioni edilizie.I Castelli Romani sono stati trasformati totalmente dai Patti Territoriali. Anche la regione Lazio che doveva vigilare non ha vigilato. Sono usciti fuori dei mostri.. Un esempio per tutti. Quello che è stato fatto con ACE.Li in terreno agricolo era stata prevista edilizia residenziale,cosa vietata dalla legge. Ma l’assessorato all’urbanistica della Regione Lazio ha avallato questa operazione. Non è la legge che è sbagliata,è l’applicazione che ne hanno dato gli enti locali,la Regione la ASP che sono andati oltre quello che la legge consentiva. Tornando a Panorama, è vero che il supermercato ha aperto i battenti tre giorni e ha fatto gli scontrini? Si ha aperto tre giorni. I corpi del progetto originario SERINT erano tre, A B e C,come è potuto avvenire che ne hanno fatto un corpo intero di quasi un ettaro? Questi hanno avuto una concessione edilizia, diversa dalla variante al piano regolatore che invece era necessaria perché questo è quello che chiede la legge. Come si è verificata questa costruzione gigantesca? La costruzione era comunque gigantesca solo che, per fare un esempio, invece di farla alla piazzetta l’hanno fatta a San Nicola. Ne hanno cambiato l’ubicazione e poi la destinazione d’uso. E’ per questa ragione che il collegio di vigilanza ha potuto dire che non era stato attuato quanto deciso in consiglio comunale e ratificato dalla regione nell’accordo di programma. C’e’ stato un disallineamento della concessione edilizia rispetto alla variante al piano regolatore. Sindaco, non ha fatto un regalo di Natale a Panorama? Qua non ci siamo..Prima c’era il comitato a difesa di Panorama con Giorgio Fabi eccetera, poi qualcuno è uscito dalla maggioranza perche non si è voluto prendere la responsabilità di bloccarlo. Noi lo blocchiamo, gli si fà una ammenda, si riporta in consiglio comunale,chi gli ha fatto il regalo? Non è passato niente. E’ stato cercato che in consiglio comunale si decidesse un indirizzo. Roberto Di Felice ha detto, io preferisco che il comune affronti il consiglio di stato ed il TAR. Io ho detto che preferisco che il consiglio comunale faccia una transazione prima di andare al consiglio di stato. Anche perchè l’amministrazione Frappelli ha dimostrato che anche le sentenze di Cassazione potevano essere stravolte da consiglieri infedeli alla comunità. Io non mi fido. Preferisco chiudere il contenzioso in Consiglio comunale. Si chiude e si transa.

Sindaco e il "mantra" infrastrutture infrastrutture infrastrutture? Panorama congestionerà il traffico? Panorama si farà carico di realizzare le infrastrutture. La nettunense è oggi quello che era cinquanta anni fa. Ci stanno settanta supermercati,ottocento negozi,che c’entra Panorama? La nettunense è bloccata ora. Noi abbiamo detto in Consiglio Comunale a maggioranza, che Panorama se vuole aprire il supermercato deve rendersi conto che va messa in sicurezza la Nettunense, da Pavona a Cecchina. Eliminando gli incroci a raso con rotatorie,tangenziali ecc. Vi siete già adoperati per fare queste richeste al gruppo? Sono loro che ce le devono proporre. Panorama prende atto di quanto detto in consiglio. Su quanto richiesto fanno la proposta. Se aderisce la esaminiamo e la portiamo in consiglio. La cosa è semplicissima. Questa questione era un po’ di tempo che richiedeva la soluzione. E noi stiamo andando verso la soluzione.

Il sito internet sui fatti Ariccini

www.lavocediariccia.eu - mail lavocediariccia@gmail.com

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Cosa è un Patto Territoriale? Sbirciando sul sito delle delle Colline Romane leggiamo che esso nasce dalla volontà di attivare un piano di sviluppo integrato del territorio in un contesto geografico e socio-economico omogeneo costituito dai Castelli Romani, dai Monti Prenestini e dall’Alta Valle del Sacco e Monti Lepini. Utilizzato in anni recenti in Italia e nell’Europa comunitaria quale strumento di programmazione negoziata, il Patto Territoriale aggrega iniziative pubbliche e private con l’obiettivo di raggiungere un elevato standard sociale, economico, ambientale e della qualità di vita per i cittadini residenti nei Comuni delle Colline Romane. Il Patto Territoriale delle Colline Romane è rivolto ai Comuni, ai cittadini e alle imprese che vogliono realizzare interventi in ambito turistico, o di iniziative per il recupero dei centri storici, per la creazione di infrastrutture di servizio o per rendere operativi i piani di riqualificazione urbana (Prusst), approvati dal Ministero dei lavori pubblici. Alla base del progetto del Patto c’è un’idea forza: il “Sistema Turismo” come volano di sviluppo locale del territorio, per giungere alla creazione di un modello di crescita sostenibile che rispetti l’ambiente e produca benessere diffuso.

oltre 6 milio L’ipermercato Panorama e ca 1,2 ettari quadrati.In

la sua struttura di cirarrivo nuove cubature?

Al centro di una vera e propria intricata diatriba che si dipana da circa 4 anni.La struttura commerciale del gruppo Panorama ha visto aprire nel Novembre del 2006, i propri cancelli di vendita al pubblico. Panorama si è visto poi revocare il permesso di costruzione in “autotutela” e comunicare poi il provvedimento di chiusura dell’attività commerciale a causa di una difformità costruttiva,proprio in ragione al fatto che non realizzata come progettata quindi sostanzialmente non in aderenza ai “Patti territoriali”,che prevedevano nell’originale progetto tre corpi separati e destinati oltre che alla vendita commerciale,anche ad aree espositive e fieristiche a sostegno dello

Vittorioso Frappelli ex Sindaco di Ariccia

Intervista a Piero Frappelli.Ex sindaco di Ariccia e candidato per le prossime elezioni.

In consiglio comunale è stata portata la proposta di panorama,per la soluzione della questione legata al manufatto edificato in difformità con il permesso di costruire. “In consiglio comunale Cianfanelli ha affermato che le trattative con Panorama le ha portate avanti direttamente lui” La domanda che mi faccio io visto che vanno tutti sullo scandalo,è: ma se una cosa del genere la avessi fatta io si sarebbe gridato allo scandalo.” … “ Ma la nota di rilievo sembrerebbe essere la sconfitta di Cianfanelli davanti ai suoi consiglieri visto che gli stessi non si sono trovati d’accordo con il “protocollo d’intesa” da lui sottoscritto. Ma io ripeto perché è andato da solo?Io credo che ci sia anche una etica,ci sia anche un fatto morale,e credo che a parlare con Panorama ci doveva andare con una rappresentanza composta da assessori competenti,consiglieri e rappresentanza politica”…”Questo me lo dovrebbe spiegare no? .” A SERINT ( la società che ha ottenuto il permesso di costruire n.d.r.) cosa aveva approvato la giunta Frappelli? Io ho approvato quello che Cianfanelli ha portato poi in consiglio comunale.E neanche lo che si chiamava SERIT.Infatti in consiglio comunale l’attuale sindaco ha riconosciuto la bontà delle decisioni delle mia giunta. Come mai in seguito ci siamo ritrovati un manufatto difforme dal progetto approvato?

“Se è stata fatta una altra cosa io rimando la domanda al responsabile dell’area IX gestione e sviluppo territorio,nominato du-

rante il commissariamento.Perché non è andato a controllare?” .. “C’e anche una interrogazione,fatta da me a Cianfanelli nella quale io chiedevo:prima di mandare a fare i controlli,c’era stato un incontro con i dirigenti di Panorama,e se avevano chiesto posti di lavoro…”

E cosa hanno risposto? Tutto hanno risposto tranne circa la materia della domanda. Frappelli, può dare una valutazione politica sui patti territoriale delle colline romane? Il patto territoriale della colline romane non è una invenzione del centro destra o della mia amministrazione.E’ una cosa fatta dal centro sinistra.Più precisamente dalla provincia di Roma in accordo con la Regione Lazio. Coma mai l’amministrazione Cianfanelli usci dai patti territoriali?

In questo c’è un incongruenza Cianfanelli è uscito dai patti per mantenere il punto sostenuto in campagna elettorale, furbescamente,dove asseriva che attraverso i patti territoriali la mia amministrazione avrebbe “cementificato” tutto il territorio di Ariccia.Falso.Ecco perché:un patto territoriale è anche dove si vuole costruire l’ospedale dei castelli romani,l’altro patto territoriale è dove è stato costruito panorama, e guardacaso lui ci ha fatto un accordo per rimpinguare le casse comunali.E non si esclude che gli dia anche altri metri cubi da costruire.Il terzo ACE ex Gessica 90 alla quale Cianfanelli aveva dato 200 mila metri cubi da costruire,ridotti dal sottoscritto a 80 mila,che includevano terreni per edilizia pubblica,centro sportivo,e opere viarie di pubblica utilità.In sostanza Cianfanelli sui patti territoriali esce dalla porta e rientra dalla finestra.Chiedo al sindaco se può di smentirmi.

26dejulio


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Conversazione con Pierluigi Fortini Consigliere Comunale Nel recente consiglio comunale di metà Ottobre si è esaminata la proposta del gruppo Panorama,che acquistate le cubature da una altra società (la SERINT ndr) che si era vista approvare un “patto territoriale” durante la precedente amministrazione Frappelli,poi commissariata,di aumentare cubature per il manufatto già esistente sulla Via Nettunense.Nella animata seduta i consiglieri hanno dibattuto sulle possibilità di sviluppi futuri per il supermercato.Si chiedeva alla amministrazione di approvare l’aumento delle superfici che erano gia state approvate dal “patto SERIT” la società che ha “venduto” a Panorama le superfici cosi composte:1600 metri di “commerciale”,circa 8000 metri di magazzino e uffici per circa 1600 metri quadrati su due piani. L’amministrazione ha manifestato l’intenzione di approvare parzialmente le richieste pervenute. Con una parola d’ordine, una richiesta per Panorama,che somiglia quasi ad un mantra : Infrastutture, Infrastutture, Infrastutture. ripetuto da consiglieri di maggioranza. Infrastutture,rotatorie ed opere di pubblica utilità,da destinare a una migliore sicurezza e viabilità della zona che potrebbe risultare “ingolfata” dal traffico di afflusso al complesso sulla gia congestionata Via Nettunense.

oni di euro

La sanzione pagata da Panorama per la costruzione realizzata in difformità al progetto.

sviluppo locale.Risulta un po strano che se da un lato questi patti territoriali dovevano fare da volano al turismo e allo sviluppo “socio economico omogeneo”,e di infrastrutture,si sono successivamente trasformati ipermercati e strutture commerciali a carattere speculativo. Alla base del progetto dei “Patti terrioriali”e “dell’idea forza” di base leggendo dal sito delle Colline Romane stesse, c’è il “sistema turismo come volano di sviluppo locale del territorio” .Da qui a trasformare la quasi totalità dei patti in mere operazioni commerciali,sembrerebbe vedere il progetto stesso come una forma di un tecnicismo per aggirare la rigidità dei piani regolatori in materia concessioni e permessi a costruire,per opere sulla carta a favore del territorio e della comunità ma nei fatti a favore di altri..Si consuma il territorio e poi?

Pietro Di Lazzaro Consigliere UDC Ariccia

Pietro Di Lazzaro capogruppo UDC in Consiglio Comunale “Avremmo voluto scelte condivise ma l’amministrazione rimane sorda” Come valuta questo probabile maxi cambiamento di destinazione d’uso per Panorama? È un cambio di destinazione che dovrà essere ri-vagliato in Consiglio Comunale poiché è solo un indirizzo dato. Adesso bisogna vedere se Panorama è d’accordo con ciò che la maggioranza a votato. La maggioranza aveva richiesto qualche opera infrastrutturale, avete suggerimenti in proposito? C’è il rischio che con l’ingresso che dalla Nettunense va dentro Panorama con una rotatoria possano crearsi situazioni di ingorghi gravi. Come minimo questa sarebbe da rivedere. Per quanto riguarda il cambio di destinazione d’uso? Erano stati concessi spazi per l’artigianato, per l’esposizione e poi industriale o magazzino, era una vetrina di vendita di prodotti tipici locali. Era un tipo di progetto che non avrebbe dato fastidio all’asse commerciale della zona, ma poi se si passa a tutt’altra cosa, chiaramente non va, si passa da un commerciale che era, mi pare, 1600m per arrivare a 12000! E ti dico che anche qualche amico della maggioranza era su questa linea.. Si borbotta..Un maxi regalo di Natale per Panorama? Questo lo ha detto anche il sindaco in Consiglio. Nella registrazione troverai la parola regalo detta dal sindaco. Come si può valutare politicamente la posizione di quei consiglieri che a parole sembravano voler

approvare “solo” 1600 mq e invece poi hanno agito diversamente? Evidentemente l’opera di convincimento di qualche assessore e del sindaco ha funzionato, anche se il consigliere Magistri aveva preso una posizione fortemente critica. Qualcuno sostiene che era stato tutto organizzato precedentemente a tavolino? Non lo credo, anche avendo visto l’insistenza di alcuni consiglieri di maggioranza nel valutare la cosa e poi magari fare qualche piccolo passo indietro perchè gli hanno prospettato delle opere di urbanizzazione per il paese, opere però farraginose. Quali sono i punti salienti della mozione da voi presentata? Noi volevamo attendere i ricorsi fatti al Consiglio di Stato su Panorama e poi prendere posizione. Però il sindaco ha detto che se poi ci avessero dato torto, l’intera cittadinanza sarebbe stata sottoposta a un grave rischio economico. Vero? Dispiace che il sindaco si ricordi solo ora di avere molta fretta. Sono 4 anni che la questione è sul tavolo. Questa fretta adesso non la riusciamo a capire. Adesso c’è stato un sollecito di Panorama che chiedeva più cose di quelle che già erano state concesse. Chi doveva controllare, a suo tempo, che il patto territoriale per panorama fosse rispettato e che non accadesse quello che invece è accaduto? Probabilmente le cose sono accadute durante il periodo di commissariamento a vigilare doveva pensare l’ufficio tecnico. Concluderei, però, che noi avremmo voluto scelte condivise per il bene di tutti, ma anche su questa questione, l’amministrazione rimane sorda. Maurizio Lucidi

Conversazione con Pier Luigi Fortini L’amministrazione ha portato in consiglio un indirizzo per la questione Panorama... No, contesto che fosse un atto di indirizzo, la delibera portata in consiglio, solo nel titolo era un atto di indirizzo, di fatto era in realtà la proposta di prendere atto del piano integrato che proponeva Panorama. Bene, in questa proposta venivano fatte ulteriori richieste rispetto a quello che era stato approvato precedentemente da Gemma poco dopo la Caduta del sindaco Frappelli. Quali erano le differenze sostanziali? Il precedente patto territoriale prevedeva una cubatura di tipo artigianale, espositivo e in piccola parte commerciale. Potevano essere circa 2000 metri commerciali. Nella proposta attuale si prevede un complesso di 12000 metri commerciali, non più artigianale espositivo ma tutto commerciale. “Radio piazza”lo chiama cadeaux Natalizio? Semmai un regalo per più Natali, nel senso che un valore di 12000 metri commerciali, capisci da solo... Sui trenta milioni di euro? Forse anche qualcosa in più. Ricostruendo i passaggi tecnici della vicenda: cade l’amministrazione Frappelli che rilascia la concessione per questo patto territoriale che prevede tre corpi che poi diventano nella realtà uno solo. Com’è potuto accadere? Il patto territoriale prevedeva più corpi, la licenza richiesta per ora è per uno solo corpo realizzato ed è quello che tutti possiamo vedere dalla Nettunense. L’altra parte ancora non è realizzata ma volendo il patto territoriale li prevedeva e i proprietari della cubatura potrebbero ancora... Ma se sta rilasciata una licenza per 2000 mq “commerciali” e questi ne realizzano 12000 ,ne potrebbero chiederne altri? Ma li in problema è stato quando hanno aperto tutto a commerciale. Poi ci sono anche delle difformità urbanistiche per le quali hanno pagato i 6 milioni di euro che sono di fatto un condono per queste difformità. Il problema vero è che dopo aver rilasciato la licenza che diceva una cosa, e per la quale era stata rilasciata anche una DIA in corso d’opera, dall’allora dirigente dell’ufficio tecnico, quando è arrivata la nuova amministrazione si sono accorti, 3 giorni dopo l’apertura, che quel-

lo era totalmente un ipermercato commerciale con difformità urbanistiche. Questo lascia perplessi. La nuova amministrazione si era insediata a giugno 2006 e l’ipermercato è stato aperto a novembre 2006 e 3 giorni dopo si sono accorti che era fuori norma. Non c’è stato un controllo normale del territorio. Il vero problema è che oggi, l’attuale amministrazione non fa rispettare un patto territoriale scritto e approvato da tutti gli organi competenti e lo cambiano. Sono loro che oggi cambiano il patto sottoscritto e ne propongono uno diverso. In consiglio qualcuno della maggioranza ha detto che Panorama ha fatto un incauto acquisto dalla società che aveva sottoscritto il patto territoriale, la Serint. Come si può interpretare questo? Credo che difficilmente soggetti economici di tale portata facciano degli incauti acquisti. Credo molto poco agli incauti acquisti specie se poi oggi trovano una maggioranza che gli votano 12000 metri commerciali. Vuol dire che non è un incauto acquisto. Cosa si può pensare di questi politici che si sono sempre detti contro i patti territoriali? In campagna elettorale sono andati a gridare ai 4 venti che c’era un’amministrazione che speculava con i patti territoriali, ma i fatti sono che hanno approvato un patto territoriale di provenienza della nostra amministrazione, il patto Magis per capirci, e lo hanno fatto con un aumento di cubatura. Li hanno approvati tutti e anche questo di Serint, solo che lo trasformano da 2000 m commerciali a 12000. Probabilmente hanno preso in giro i loro elettori. E adesso si dovrà intervenire ancora in consiglio dopo il parere della Regione Lazio. Ma c’è un fatto che voglio sottolineare: prima del consiglio c’è stata una commissione urbanista che aveva votato contrariamente al patto proposto da Panorama con solo l’astensione di Tomei e il voto contrario di Magistri che ha ripreso Tomei per la sua astensione, perchè s”u certi argomenti o si è favorevoli o contrari, non ci si astiene”; ma poi in consiglio Tomei ha votato a favore e Magistri si è astenuto! Non conosciamo la logica di certe decisioni, ma ormai siamo abituati che quando il “capo” chiama a raccolta in consiglio comunale questi signori non fanno mancare il loro sostegno al “capo”. Redazione

Giorgio Fabi Consigliere PDL Ariccia Durante l’ultimo consiglio co- Il punto è proprio questo, il con- tori della zona avrebbero potuto munale il sindaco ha portato siglio comunale ha ritenuto di rispondere e portare denaro. Il l’approvazione di un indirizzo dover approvare il patto in base problema è che l’amministraziodi cambio di destinazione d’u- ai progetti approvati; i progetti ne comunale dovrebbe essere so per le superfici dell’iper- approvati erano divisi in tre corpi, come un padre di famiglia e fare mercato Panorama. Qual’è al momento che hanno realizza- del bene dei suoi concittadini, la sua valutazione politica, to questa concessione invece di accontentare un po’ tutti, inveanche considerando che nella fare tre corpi ne hanno fatto uno. ce qui stiamo parlando di mega precedente amministrazione L’ufficio tecnico non ha control- autorizzazioni che dovranno poi avevate approvato un proget- lato i lavori e nell’ufficio tecnico essere concesse dalla Regione to diverso? c’era l’architetto Scarpolini e con Lazio. Non è che con “l’OK” di Non è proprio come dice, il Sin- lui i suoi collaboratori. Gemma Cianfanelli è finito, perchè se la daco ha portato una proposta era il responsabile che aveva Regione non ritiene di concedere della società Panorama di un in- firmato la concessione, come tutta questa cubatura commercremento di 2000 metri quadri prevede la legge Bassanini, ma ciale che fine si fa? Per questo ulteriori a quelli che già erano dopo un mese Gemma passo ad cambio di destinazione d’uso di stati concessi precedentemente Albano e responsabile divenne questa portata, deve intervenire dall’amministrazione Frappelli. Scarpolini. l’assessorato alle attività produtCosa era stato approvato Quindi tutta questa procedu- tive della Regione. dall’amministrazione Frap- ra è avvenuta durante il pe- Questo cambio di destinaziopelli? riodo di commissariamento? ne d’uso è stato definito reErano stati riconosciuti circa Si, certo. galo di Natale per Panorama. 12000 metri quadri tra esposi- Quindi mentre c’era il com- Condivide questa cosa? tivo, artigianale e commerciale missariamento dovuto alla Francamente questa cosa non che erano circa 2400 mq. caduta di Frappelli,nessuno l’avrei fatta, anche consideranCorrisponde a verità il fatto se n’è accorto? do che mancano solo 6 mesi alle che il sindaco Cianfanelli ave- Può darsi pure che chi doveva elezioni, e poi non si può riconova dichiararto che Frappelli controllare si è girato. scere una ricchezza così grande aveva operato bene su que- La concessione venne rila- solo per “pochi intimi”. E la cosa sto patto territoriale? sciata alla Serint chi erano più brutta è che sospetto che Veramente non so. Ma in com- questi? non finisce così e che Panorama missione urbanistica l’assessore Non lo so, ma questi poi hanno potrebbe vendere a un’altra soProfico mi diceva che questo era venduto la concessione a Pano- cietà avendo un grande ricavo! uno dei pochi patti validi che ab- rama che avendo visto che le Altrimenti perchè ancora non ha bia approvato l’amministrazione concessioni erano in regola ha aperto? Frappelli. acquistato e poi ha iniziato a co- La sinistra era contro i patti E ora quali sono le differenze struire e sono loro di Panorama territoriali e adesso è tornasostanziali con la ditta che al- che hanno fatto un unico corpo. ta sui suoi passi: come valuta lora si chiamava Serint? Qual’è la valutazione politica, politicamente questa cosa? E’ che L’amministrazione Cianfa- da consigliere, su tutta que- Fu il presidente di provincia di nelli ha parzialmente cercato un sta situazione? centrosinistra, Fregosi, a invenapproccio con la società Panora- La questione è che con que- tare questi patti territoriali, ma ma appena entrata ma siccome sto incremento significativo di quando non li hanno potuti canon si sono trovati ha detto che commerciale sicuramente si di- valcare loro di centrosinistra dila concessione non era conforme struggeranno molti piccoli com- cevano che erano sbagliati. a quella che era stata rilasciata. mercianti che sono sul territorio Faresti una domanda la sinPermetta la domanda ma se di Ariccia e sicuramente anche daco da questo giornale? la concessione era stata giu- qualche supermercato. Non si No perchè è una persona che non dicata favorevolmente dal capisce il perchè si diano tutti ha mai cercato di recepire le esisindaco Cianfanelli, e dall’as- questi metri cubi di commerciale, genze vere dei cittadini. Ormai è sessore Profico, se sono stati non si capisce. troppo tardi , siamo fuori tempo concessi tre “barattoli”, per- Forse il Comune era alle massimo! chè è stato fatto un “baratto- strette? Redazione lo” solo? chi doveva control- Poteva allora fare un bando lare? pubblico al quale gli imprendi-


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IL POPOLO CONTRO L’INCENERITORE

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In 5000 contro l’inceneritore e con loro i sindaci e praticamente quasi tutte le forze politiche presenti ai Castelli Romani.

“DIO RICICLA IL DIAVOLO BRUCIA” Non ricordo una paragonabile adesione ad un appuntamento come quello del 23 ottobre 2010, a tutti i livelli: istituzionali, politici e soprattutto di popolo. Alla manifestazione contro l’inceneritore di Albano c’era la gente, c’erano i cittadini di tutte le età e di tutte le estrazioni. Alla manifestazione contro il mostro che vorrebbero a Roncigliano, frazione di Albano Laziale, in una zona di grande valore paesaggistico e di eccellenze agricole, a ridosso del Parco Regionale dei Castelli Romani, erano presenti le associazioni civiche, l’associazione Nazionale Partigiani i comitati di quartiere, da quello di Pavona a quello di Vallericcia, da quello di Miramare a quello di Cancelliera e quello di Villa Ferrajoli e c’erano insegnati e studenti, c’erano i sindaci che hanno sfilato con la fascia tricolore e c’erano politici di tutti gli schieramenti, c’era la gente comune. Tutti insieme hanno marciato sulla via Appia, da Albano fino al centro di Genzano, passando in modo spettacolare per il Ponte monumentale di Ariccia e la splendida piazza di Corte e tutti hanno gridato il proprio “NO ALL’INCENERITORE!” e lo hanno fatto fatto anche con un pensiero rivolto alle popolazioni di Terzigno, che nelle stesse ore sono si impegnavano in un dura lotta per salvare il loro territorio, parco del Vesuvio, dalla costruzione di una nuova immensa discarica. Come hanno illustrato i componenti del comitato No Inc., l’inceneritore è un impianto nocivo che spigionerebbe nell’aria nanoparticelle cancerogene, residue della trasformazione dei rifiuti, che andrebbero a disseminarsi nel raggio di chilometri con gravissimi danni per la salute di tutta la popolazione del nostro territorio. Inoltre accadrebbe che verrebbero ad impoverirsi le già sfruttate falde acquifere della zona, poiché per il suo funzionamento l’impianto avrebbe bisogno di grandi quantità di acqua. Fra gli slogan più coloriti gridati dalla gente e i cartelli più significativi ricordiamo: “No all’aggressione del territorio”; Blocchiamo discariche e inceneritori, Solidarietà alla popolazione di Terzigno”; In difesa della terra con ogni mezzo necessario”; “Inceneritori Tumori”; “DIO RICICLA IL DIAVOLO BRUCIA” Fabio Ascani

CONVERSAZIONE CON DANIELE CASTRI RAPPRESENTANTE LEGALE DEL COMITATO CONTRO L’INCENERITORE. Daniele, sei contento di come si è svolta la manifestazione? Si, sono contentissimo, è intervenuta tanta gente più che a qualsiasi precedente manifestazione. Qualcuno che ha una memoria più antica della mia mi ha detto che non si era mai visto nulla di simile ai Castelli romani. Si, è vero, segno che la questione dell’inceneritore è un fatto realmente sentito dalle persone. Del resto è in gioco il futuro dell’ambiente e della salute delle persone che ci vivono. Durante la manifestazione hai fatto un lungo ed appassionato intervento. È importante ricordare alcuni fatti fondamentali, per esempio che questo impianto è stato localizzato grazie ad un decreto di pubblica utilità di Marrazzo senza gara di appalto e adesso c’è la questione dell’ampliamento della discarica nell’area dell’inceneritore di Roncigliano nonostante questa dovesse essere chiusa nel 2002 e invece ancora viene utilizzata. Invece ogni giorno vengono

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riversati nella discarica i rifiuti di dieci comuni dei Castelli Romani, in un territorio che è di grande importanza agricola e questo senza che nessun ente controlli ciò che in discarica viene sversato e così sarebbe anche con l’inceneritore. Insomma mi domando quasi come un bambino, perché ci fanno questo, perché ci vogliono fare del male ma ovviamente la risposta la conosciamo tutti, è una questione di affari e la salute della gente passa in secondo piano. Tornando alla manifestazione, abbiamo notato, lungo il percorso di Albano dei manifesti di Silvestroni che accusano Marini di promuovere la piazza e poi voler costruire un impianto forsu “dimenticando di dire che tale impianto è necessario al gassificatore!!!” E’ una balla, forsu vuol dire frazione organica rifiuto solido urbano, e un impianto forsu serve per gestire i rifiuti della raccolta differenziata. Il punto è che Marini qualcosa sta facendo contro l’inceneritore, Silvestroni no. Fabio Ascani

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PARLANO RAPPRESENTANTI E ADDETTI Intervista al Sindaco Ercolani Risolto qualche problema tecnico siamo pronti a partire con la differenziata

Grande partecipazione istituzionale alla manifestazione riconoscibile al centro il Primo cittadino Genzanese.

Noi sappiamo che il miglior modo per combattere l’inceneritore è la raccolta differenziata. I miei figli vanno a scuola a Genzano e le maestre insegnano loro cosa vuol dire differenziare i rifiuti, a cosa serve. A Genzano la raccolta differenziata come sta andando e quando inizia effettivamente? I percorsi che si stanno facendo all’interno delle scuole sono di concerto con l’amministrazione comunale di Genzano, quindi noi stiamo facendo un grande percorso sotto quest’aspetto. A livello tecnico abbiamo avuto un problema sull’isola ecologica che adesso ci hanno dissequestrato, dobbiamo operare tecnicamente alcune modifiche, dopo di che siamo pronti con la differenziata. Prova ne è che siamo l’unico comune che ogni quindici giorni fa la raccolta degli ingombranti e non c’è comune che la faccia. Noi portiamo via quattro scarabili da quattro metri cubi ogni quindici giorni, tutti gli oggetti ingombranti della nostra cittadina. Siamo pronti e abbiamo i finanziamenti, è solo un problema tecnico che stiamo risolvendo, poi si parte. Redazione

Marco Silvestroni. ”Roncigliano va chiusa.” ”Il Sindaco non autorizzi il settimo invaso”

di Roncigliano.

Silvestroni in qualità di candidato per la lista che ha portato il Suo nome per le elezioni del Sindaco di Albano,qualè è la vostra posizione sulla costruzione dell’inceneritore di Roncigliano e quella dell’opposizione? Ho continuato a rappresentare in consiglio la lista che porta il mio nome,con un nullaosta da parte del partito,il gruppo del PDL è abbastanza numeroso, ma che cosa faccia il PDL ad Albano non lo so perchè dalla fine della campagna elettorale non se ne ha traccia,non so quali tipi di opposizione abbia im merito al Gassificatore la serie di liste che mi ha supportato durante le elezioni.Io posso dire che come capogruppo della mia lista ,la mia posizione è intransigente,in coerenza all’atteggiamento della scorsa amministrazione,di totale contrarietà alla realizzazione del gassificatore nella zona

Cosa dovrebbe mettere in campo l’attuale amministrazione in questo momento per contrastare la costruzione dell’inceneritore? Il problema è che Marazzo come commissario del piano rifiuti della Regione Lazio ha individuato l’area a di Roncigliano per costruire l’inceneritore,La Polverini non si è fatta tirare troppo per la giacca ed ha confermato questa impostazione e chiaramente la Regione decide.I comuni possono fare in realtà ben poco.Quello che ho chiesto che il Sindaco di Albano che si nasconde dietro le varie conferenze dei sindaci,potrebbe fare qualcosa di più incisivo.Hanno organizzato a firma del Sindaco di Albano Marini questa fiaccolata, dopo di che il Sindaco non si è visto sfilare con la fascia.Sicuramente sara stato impegnatissimo,ma si sapeva da tempo di questa manifestazione.C’era tutto il PD alla manifestazione ed il sindaco aveva il dovere di partecipare alla manifestazione.In finale manca la firma del Sindaco per la concessione,e avrebbe il dovere inoltre di non consentire la realizzazione il settimo invaso. Che stando alle cose sembrerebbe si debba fare.Da una parte si fa demagogia e si dice

che non si vuole il gassificatore,dall’altra in realta prende in giro chi lo ha votato, inclusi i comuitati contro il gassificatore..Ben poco sta mettendo in pratica. Silvestroni una valutazione politica:perche questa “politica” non si è accorta di questa intera popolazione contraria all’inceneritore? Non è vero che non si è accorta. Beh, perchè allora sembra si è arrivati ad una grande manifestazione popolare di protesta? L’amministrazione cha mi ha visto rappresentarla come Presidente del consiglio,ha votato in consiglio comunale contro il piano Marrazzo,ha votato la variante del piano regolatore all’unanimità, compresa l’opposizione, trasformando l’area da industrale ad agricola proprio per creare problemi alla regione che voleva realizzare il gassificatore.Mattei inoltre nella passata amministrazione ha fatto azioni contro le scelte di Marrazzo proponendo aree altenative a Lavuvio e Civitavecchia,in zone con minore intensità abitativa.Ci sono carte alla mano che ci siamo dati da fareIl piano Marrazzo è stato fatto durante l’ultimo anno della sua amministrazione,dopodichè la palla passa nelle mani dell’attuale Sindaco,che ha il dovere e l’onere di opporsi in tutte l maniere dovute. Ma l’inceneritore non si combatte non portando “monnezza” in discarica a Cerroni?Albano cosa ha fatto per la differenziata? Albano è fallimentare nella differenziata.L’assessore Roma nell’ultimo anno di amministrazione,aveva preso dei contributi per un progetto sperimentale per 5 6 mila abitanti per fare la differenziata.Abbiamo lasciato a questa amministrazione che ha fatto della differenziata un cavallo di battaglia elettorale un milione e mezzo ,che in realtà in sette mesi, non è partita la differenziata.Non solo, ho visto manifesti a firma del PD che pur essendo contro il gassificatore e che proponevano la realizzazione di tale “FORSU” al posto del gassificatore. E’ una menzogna,è una mistificazione, la FORSU non è altro che quella parte essenziale per la realizzazione del gassificatore.E cioè il gassificatore recepisce il 60% di combustibile che proviene proprio di tale FORSU. In conclusione mi batterò per la chiusura dell’attuale discarica di Roncigliano .E chiedo al Sindaco di Albano di non autorizzare il settimo invaso. Maurizio Lucidi


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In alternativa all’incenerimento c’e’ una sola via: la raccolta differenziata. “PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SI DOVREBBE ADOTTARE UN SISTEMA PREMIANTE ECONOMICAMENTE PER LA POPOLAZIONE” Qual’è la posizione di Patto sociale sulla questione dell’inceneritore? Noi siamo contrari e questa è la quarta manifestazione a cui partecipo. Diciamo che l’inceneritore nasce dall’accordo fatto il 20 luglio 2007 da alcuni sindaci dei comuni limitrofi dei Castelli Romani tra cui il nostro sindaco Emilio Cianfanelli. Questi sindaci hanno chiesto all’allora presidente della Regione Lazio Marrazzo di impiantare un inceneritore in zona Roncigliano. Noi siamo contrari perché crediamo fortemente nella raccolta differenziata, un raccolta differenziata che va a premiare i cittadini abbassando la tariffa di igiene ambientale in modo concreto e non come è successo ad Ariccia dove la bolletta è aumentata, premiando la ditta che fa la raccolta dei rifiuti. Infatti, da capitolato di appalto, al superamento della soglia del 45% della raccolta differenziata gli introiti della vendita dei materiali riciclati vanno interamente all’azienda che non ha l’obbligo contrattuale di riversarli per abbassate il costo della bolletta. Come organizzerebbe la gestione della raccolta differenziata ad Ariccia? Innanzi tutto credo che bisogna adottare un sistema premiante,

economicamente, per i cittadini virtuosi. A tale metodo si può arrivare tramite l’adozione di codici a barre, intestati ai nuclei familiari con i quali si può veramente individuare i cittadini che differenziano in modo corretto e puntuale e l’adozione di una tessera magnetica nominativa per i nuclei familiari sulla quale vengono caricati punti o soldi che a fine anno i cittadini possono defalcare sulla parte variabile della tariffa. Questo metodo andava applicato all’inizio della raccolta differenziata in modo da non creare confusione come in questo momento sta accadendo tra i cittadini che sono demoralizzati e disincentivati. Cosa pensa del fatto che oggi il sindaco di Ariccia partecipi alla manifestazione? Essendo un cristiano credo nella redenzione, certo però che il nostro sindaco in tempi remoti, non tanto remoti, la pensava diversamente. Oggi, a quanto pare, è diventato un ambientalista per eccellenza,tant’è che ha comprato una bicicletta elettrica con la quale gira per Ariccia. Si sta avvicinando la campagna elettorale? La ringraziamo. Noi siamo sempre a disposizione per ogni intervista per ogni battaglia per il paese. Vorrei chiederle la cortesia di riportare una domanda per il sindaco: in un consiglio comunale nel quale si decideva il piano tariffario della tia, il sindaco affermò “non abbiamo avuto il coraggio di venire qui e dire abbassiamo la tariffa di igiene ambientale del 10% perchè abbiamo paura degli scheletri nell’armadio che ancora esistono nel nostro Comune”. Ho fatto un’interrogazione su questo e ancora non ho ricevuto risposta, spero che leggendo questa intervista possa finalmente rispondermi. F.A.

IL COMITATO DI VALLERICCIA, INSIEME A MOLTI ALTRI COMITATI DI QUARTIERE, QUELLO DI VILLA FERRAJOLI, DI CANCELLIERA, DI MIRAMARE E ALTRI ANCORA, HA MANIFESTATO IL PROPRIO DISSENSO CONTRO L’INCENERITORE.

Daniele Silvi, sei alla manifestazione in rappresentanza, con altre persone, del Comitato di Quartiere di Vallericcia. Qual’è la posizione del Comitato in proposito? Siamo contrari all’inceneritore visto che ci sono molte alternative al problema dello smaltimento dei rifiuti, a cominciare dalla raccolta differenziata e quindi tutti i trattamenti a freddo che si possono fare sui rifiuti e che sono trattamenti non dannosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente. L’inceneritore non è la soluzione dei rifiuti ai Castelli Romani. La nostra posizione è assolutamente contraria. Redazione

La discussione propositiva su tematiche e argomenti da trattare può essere proposta sui nostri blog. Ecco gli indirizzi www.ecodiariccia.blogspot.com www.ecoariccia.blogspot.com oppure sulla pagina Facebook L’Eco di Ariccia

Ultim’ora Albano

Cambiati i vertici delle società municipalizzate della città di Albano. Apprendiamo dalla pagina Facebook Citta di Albano Laziale che si sono riunite le assemblee di Albalonga e Albafor per eleggere i nuovi componenti del Consiglio di amministrazione, nell’ottica del rinnovamento che l’amministrazione sta portando avanti dal momento dell’insediamento. Presidente dell’Albalonga è stato nominato Fabio De Marco, mentre membri del Cda sono Alfio

Gramiccioli ed Emanuela Ferraggine. Presidente dell’Albafor è Stefano Antonacci e membri del cda Stefano Casciotti ed Emanuela Chiacchierini. E dopo le nomine ai vertici di Albalonga ed Albafor, le due società municipalizzate della città di Albano, si risistema anche la giunta comunale. Al posto di Fabio De Marco, neo presidente di Albalonga, subentra Giuseppe Rossi, attuale coordinatore del Partito Democratico a Pavona. Sarà l’assessore alle Politiche comunitarie e del lavoro.

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La redazione comunica Dal prossimo numero sarà disponibile una rubica per piccoli annunci.Chi volesse vedere il proprio annuncio pubblicato può inviare un testo di massimo 100 battute a ecodiariccia@ gmail.com. La redazione cestinerà annunci poco consoni alle lineee editoriali.


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INTERVISTA A LUCA ANDREASSI CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA UDC AD ALBANO “LA TECNOLOGIA PROPOSTA È SBAGLIATA E NOCIVA”

Castelli Romani, è una mia impressione o è la realtà?

Sicuramente corrisponde a realtà, la gente ha maturato la consapevolezza che questo inceneritore non serve e del quale non ci hanno mai dato una spiegazione ne filosofica, né politica ne tecnica per cui dovrebbe sorgere ad Albano, che dovrà sostanzialmente trattare e gestire i rifiuti della città di Roma, non ci è mai stato spiegato come quest’inceneritore potrebbe sopportare tutto il carico dei vari camion che entreranno nella discarica e soprattutto non ci hanno spiegato perché la tecnologia che è stata scelta sia proprio quella! Noi riteniamo che lo strumento della raccolta differenziata, che purtroppo negli scorsi hanni l’amministrazione comunale di Albano non ha ritenuto come prioritaria, tanto che si è portata Albano ad essere quasi il fanalino di coda di tutti i Castelli Romani e della Regione Lazio. Noi riteniamo che la raccolta differenziata, portata ad un livello decente, neanche eccezionale come in alcuni paesi del nord, renderebbe assolutamente inutile la costruzione di un altro termo-valorizzatore e sarebbero sufficienti quelli già esistenti a Colleferro, san Vittore e Malagrotta. Pertanto noi siamo uno perché non capiamo perché dovremmo averlo noi, due perché pensiamo sia inutile, tre perché la tecnologia proposta è sbagliata e nociva, profondamente dannosa per la salute della gente e per tutti i danni che provocherebbe alle coltivazioni con i prodotti DOP e la svalutazione conseguente di un mercato importante e del territorio stesso. Ariccia già da un po’ fa la raccolta differenziata, Albano ha iniziato, come anche Ciampino e Genzano si sta attrezzando. Cosa serve per far partire anche gli altri comuni dei Castelli? I dati di Ariccia e Ciampino dimostrano che una raccolta porta a porta raggiunge rapidamente risultati molto buoni, credo però che le questioni tecniche come l’identificazione delle isole ecologiche, delle aree in cui organizzare la raccolta porta a porta, debba andare di pari passo con la sensibilizzazione della gente. Le persone devono sensibilizzarsi al fatto che praticare la differenziata è un modo per tutelare la propria salute perché così si possono escludere la costruzione di ecomostri come quello che si vorrebbe a Rocigliano. Questa sensibilizzazione è stata totalmente assente nei dieci anni precedenti ad Albano e questa sensibilizzazione deve partire dalle scuole, perché i bambini di oggi faranno la città di domani. Comunque, questa sensibilizzazione, ad Albano, lo dimostrano le migliaia di persone in piazza oggi, nel bene o nel male si sta raggiungendo e molto presto Albano raggiungerà risultati di raccolta differenziata importanti.

Redazione

VETRO

Tre domande al Sindaco Cianfanelli.

“La differenziata per adesso non pesa sulle tasche dei cittadini”

Consigliere Andreassi, mai vista tanta gente che manifesta ai

UMIDO

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PLASTICA

Sindaco, è contento della partecipazione popolare alla manifestazione contro l’inceneritore di Roncigliano? Si, la manifestazione è riuscitissima ed io sono stato già ieri alla convocazione che aveva fatto la sinistra sull’organizzazione di questa manifestazione. La questione, il problema grande, enorme è che se non si arriva ad un’organizzazione della raccolta differenziata ai Castelli Romani e non si attiva un’area di compostaggio e un’area di “trasferenza”, alla fine non si supera il problema delle discariche e della fine che fa poi il cdr quando è arrivato in discarica. Certo questo è molto importante. Ariccia sta facendo una seconda isola ecologica? Si la sta facendo a via Campoleone, abbiamo acquistato la terra ed anche la seconda isola ecologica è finanziata dalla Provincia così com’è finanziato l’extra costo della differenziata. Lo dico perché la la Provincia di Roma ci ha dato i finanziamenti per la differenziata, quindi noi non abbiamo nessuna giustificazione se non la facciamo, perché per adesso non pesa sulle tasche dei cittadini. A tal proposito, secondo l’opposizione, bisognerebbe, secondo loro, fare in modo che i cittadini si affezionino di più alla raccolta differenziata, anche avendone dei vantaggi pratici economici. Per esempio pagare meno la tassa per i rifiuti. Cosa pensa di queste considerazioni? In tutti i paesi dove si fa la differenziata porta a porta c’è un’organizzazione specifica ormai testata ormai testata per abbassare la Tia (tariffa igiene ambientale) ai cittadini virtuosi, il problema è che bisogna riconoscere chi sono i cittadini virtuosi, quindi c’è un sistema di marcamento dei contenitori in modo che poi, con una lettura alfanumerica si possa rilevare se chi conferisce lo fa in maniera virtuosa, ossia conferisce un differenziato che poi si può vendere, e quindi si può abbassare la tariffa. B.C.B.

ULTIM’ORA 27.10.2010 Il TAR prende tempo.

Il Tribunale Amministrativo Regionale, deve decidere se chiedere una perizia super partes per verificare le irregolarità del progetto segnalate dal comitato No Inceneritore. Questa cosa non viene vista in modo negativo dai rappresentanti del comitato stesso, forti delle motivazioni apportate e fiduciosi per il fatto di avere dalla loro parte i ricorsi ad adiuvandum di otto comuni dell’area dei Castelli interessati dalla zona dell’inceneritore. Con il

CARTA

INDIFFERENZIATA

Visitando la splendida cittadina , si è notata la soluzione di differenziare all’interno di grandi contenitori accorpati in una unica zona.

Come si differenzia ad Assisi...

E PER CHIUNQUE LEGGA QUESTO GIORNALE SE PENSATE CHE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SIA UNA COSA BUONA E CHE VADA FATTA SENZA DUBBIO, MA AVETE QUALCHE SUGGERIMENTO PER FARLA IL MEGLIO POSSIBILE, PER ELIMINARE QUALCHE DISAGIO CHE SI CREA AI CITTADINI, MANDATECI LE VOSTRE PROPOSTE ALLA MAIL ecodiariccia@gmail.com SAREMO LIETI DI PUBBLICARLE. LA TUA IDEA PUO’ ESSERE LA MIGLIORE!


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SI POTREBBERO OTTENERE ANCHE FIORI GRATIS PER LA CITTÀ’. Realizzare orti in ambiente urbano. Perche no? CREAZIONE DI ORTI URBANI NELLE CAMPAGNE DISMESSE

PER LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE PSICOFISICA DEI CITTADINI E LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO Ariccia. Da qualche tempo Ariccia è stata insignita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano del titolo di Città, Questo inorgoglisce tutti quanti abitano questo comune. La speranza è che al titolo segua la realizzazione di progetti che facciano di Ariccia una città con la “A” maiuscola. I nuovi trend del vivere cittadino indicano quanto sia importante che gli spazi vengano gestiti in modo consapevole ed ecologico. Ne sono esempio gli Orti Urbani creati a Roma a Testaccio ed alla Garbatella grazie alla sponsorizzazione della Commissione Ambiente della Provincia di Roma. Si tratta di appezzamenti più o meno grandi di terreno a destinazione agricola che vengono messi a disposizione del singolo cittadino o di un gruppo di cittadini dall’amministrazione per la produzione di ortaggi che gli interessati possono raccogliere ed utilizzare freschi. Questi progetti permettono di evitare l’incuria e la speculazione edilizia ed offrono l’opportunità di dedicare uno spazio alle iniziative didattiche. L’orto ai Castelli Romani è parte integrante della storia e della cultura del territorio. Promuoverlo, valorizzarlo e farlo conoscere alle nuove generazioni, rende chi si prende questo impegno promotore di un progetto per una migliore qualità di vita. Le esperienze già esistenti indicano come, nelle città in cui ci si è impegnati in questo senso, i vantaggi per i cittadini siano molteplici. Sono numerosi i progetti portati avanti per avvicinare gli alunni della scuola primaria alla cultura della terra ed alle tradizioni contadine. Questi progetti sono a volte integrati a quelli di educazione alimentare ed aiutano insegnanti e bambini a familiarizzare con il concetto di commercio a chilometro zero. Infatti promuovere ed utilizzare i prodotti del territorio annulla i costi di trasporto e distribuzione e permette di avere alimenti prodotti sul territorio freschi, di buona qualità ed a costi inferiori. I vantaggi della corta filiera sono stati sfruttati in diversi comuni per migliorare la qualità delle mense scolastiche. Ad Ariccia la produzione agroalimentare può essere sicuramente definita di eccellenza. Questa città merita uno spazio verde da dedicare alle iniziative didattiche. Promuovere la produzione locale ed educare al consumo dei prodotti del territorio vuol dire promuovere un’alimentazione più sana, ridurre gli imballaggi e l’inquinamento legato ai trasporti. Tutto questo non può che migliorare la qualità di vita degli ariccini.

Ariccia.La fotonotizia..Via delle Cerquette, sabato 23 ottobre prime ore del mattino... Chissà come avra fatto il conducente di questa auto..

Lucilla Castrucci

MA LE STRISCIE? Torniamo a segnalare la necessità del rifacimento delle striscie di attraversamento proprio sulla Piazza Di Corte ad Ariccia.infatti molte vetture si accorgono che li c’e’ un attraversamento pedonale proprio nell’ultimo istante.La segnaletica orizzontale e la sua manutenzione però sulla piazza latita.Speriamo che la cosa non porti ad episodi spiacevoli o incidenti.

NEL

CUORE

DAVVERO


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SPORT

Una nuova realtà sportiva ad Ariccia

Intervista a

Simone Tittarelli Presidente dello Sporting Ariccia Simone Tittarelli come è nata questa iniziativa di fondare una società sportiva? Come sai noi abbiamo la passione per lo sport e in particolare per il calcio a 5.Volevamo fare qualcosa che fosse in Ariccia e per Ariccia. Quali sono i vostri obiettivi? Questo gruppo ha due obiettivi, sociale e sportivo, quello sociale che consiste nel coinvolgere persone , 22 ragazzi di Ariccia che operano insieme, quello sportivo, ovviamente è di fare bene, nel senso che quest’anno siamo alla nostra prima esperienza e vogliamo fare bella figura perchè l’importante è partecipare, ma noi abbiamo coniato anche un nuovo slogan: noi corriamo

per un solo risultato: la vittoria! Com’è andato l’inizio di stagione? Abbiamo pagato la nostra inesperienza, abbiamo perso la prima partita in casa con la squadra del Cris della Collatina 7 a 2 ma a nostra discolpa accusavamo diverse assenze importanti e poi eravamo tutti troppo tesi ed emozionati. La seconda partita? Abbiamo giocato fuori casa col Ponte Landolfo, abbiamo perso 5 a 4 ma abbiamo giocato benissimo. Non meritavamo la sconfitta. Comunque mano a mano stanno rientrando dei giocatori e la prossima partita in casa siamo sicuri che riusciremo a fare meglio. Vogliamo dare un appuntamento ai vostri sostenitori? Noi giochiamo le partite in casa a Country Club Gentile dove facciamo anche gli allenamenti Per finire parlami dell’organigramma societario, com’è composto? Io sono il presidente, il vicepresidente e capitano della squadra Augusto Leoni, l’allenatore è Ciro Amoroso. In più ci sono sono altre 20 persone di Ariccia, realtà economiche del paese che ci aiutano con sponsorizzazioni a sostenere i costi di gestione della squadra che è iscritta al campionato di serie D regionale. Una stagione può costare molto, tra materiali, spostamenti, spese di gestione. Bene, ti auguro buon lavoro e grandi risultati!

Maurizio Lucidi

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“UCB Ariccia il basket dei Castelli” Intervista al presidente Gigi Crocetta

L’UCB Ariccia ha un nuovo presidente,z il veliterno Luigi Crocetta , al secolo Gigi, lo abbiamo intervistato per conoscere i progetti della storica società aricina. Gigi tu sei uno “storico” ed apprezzato dirigente della Virtus Velletri che ha contribuito a portare in serie C, zcome mai hai scelto di venire ad Ariccia? Beh, ci sono sempre stati ottimi rapporti con l’Ucb e quando la vecchia proprietà mi ha proposto quest’opportunità ci ho pensato per qualche giorno e poi mi sono buttato a capofitto in quest’avventura. La pallacanestro è la mia grande passione, prima da giocatore e poi da dirigente ed ho pensato di dare il mio contributo ad una storica società come Ariccia. Quali sono gli obbiettivi dell’UCB? Nello sport bisogna essere ambiziosi, innanzitutto dobbiamo confermare il buon lavoro fatto finora. Abbiamo costruito una buona squadra con integrandola con atleti provenienti dalla Virtus Velletri. Ma l’obiettivo principale è quello di rafforzare il settore giovanile, il minibasket che sono la linfa vitale di tutte le società. Per questo invito tutti i bimbi ed i genitori a provare l’emozione del basket, nel nostro sport non ci sono gli eccessi di agonismo che albergano nel calcio fin dalle giovanili. E’ uno sport completo che sviluppa la motricità e la coordinazione oltre che il senso di amicizia e di collaborazione per raggiungere un obiettivo comune. E il buongiorno si vede dal mattino, alla prima di campionato Promozione avete sconfitto il Supino 101 a 42 Una grande vittoria, ma forse ci siamo gasati un po’ troppo visto che poi abbiamo perso di 4 punti in casa con il Portuense (60-64). Meglio così, dobbiamo restare con i piedi per terra, anche perchè dobbiamo andare a giocare con la Cavese 93, a Cave non voglio vedere gli errori che ho visto nel primo tempo contro il Portuense. Veniamo all’impiantistica La situazione di Ariccia non è così critica, vengo da Velletri dove gli impianti sportivi sono pochi per un paese con molti più abitanti e società sportività Ariccia. Non nego che ci siano stati problemi di spazio però con la disponibilità dell’assessore Fontana Arnaldi stiamo risolvendo pian piano tutti i piccoli inconvenienti. Riguardo alla collaborazione con la Virtus Velletri hai parlato di sinergie Ovviamente i rapporti con Velletri sono ottimi, la collaborazione tecnica lo scambio di giocatori per mette di ottimizzare la gestione e migliorare i risultati agonistici. Sarebbe bello un giorno creare una grande squadra che rappresenti i castelli tutti, d’altronde UCB vuol dire Unione Castelli Basket. Giuseppe Gambacorta


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Intervista a Simone Cristicchi

“Sono cittadino di Ariccia da due anni e questo per avere una vita più sana” Lo vedo scendere corso Garibaldi accompagnato dal regista e attore Alessandro Benvenuti che per me rimarrà sempre uno dei mitici componenti del trio dei “Giancattivi”, con Francesco Nuti e Athina Cenci. Simone Cristicchi è romano, del quartiere Tuscolano, ma a vederlo sembra ancora più giovane dell’età che ha, almeno questa è la sensazione che ho provato chiacchierando con lui in piazza San Nicola, ad Ariccia, davanti al teatro Gian Lorenzo Bernini, a margine di una pausa delle prove per il suo prossimo spettacolo “Li Romani in Russia”. Che cosa lega Simone Cristicchi ai Castelli ed in particolare ad Ariccia? Ci sono venuto a vivere da due anni e questo per avere una vita più sana, anche a livello psicologico, rispetto a quella che si può avere in una metropoli e questo sia per me che per la mia famiglia. Il Teatro Comunale di Ariccia Gian Lorenzo Bernini una volta era la chiesa di San Nicola ed oggi come un tempo i bambini vengono a giocare sul suo sagrato. Proprio questi bambini, che sapevano ti avrei intervistato, mi hanno chiesto di chiederti se c’è qualcosa che vorresti dire loro. Una cosa c’è: c’è una parte della vita dei bambini in cui si chiede “perché”, è forte la voglia di conoscere. Poi, però capita che questa voglia vada a sfumare. Invece bisogna mantenere intatto “il fanciullo” che è in noi. Deve rimanere la voglia di stupirsi. Provare a preservare questa curiosità, io la chiamo “religione del dubbio”, mettere tutto in discussione e andare oltre i dogmi che offuscano i movimenti del pensiero. I dubbi e le domande ci aiutano a crescere come esseri umani. Puoi darmi un giudizio tecnico sul teatro Gian Lorenzo Bernini? È un teatro nel quale può essere rappresentata qualsiasi cosa, per certi versi “Li Romani in Russia”, che viene rappresentato il 23 ottobre, e che è un monologo in cui la scenografia è fatta prevalentemente di luci e questo può avere creato dei piccoli problemi che l’amore e la dedizione

di Giacomo Zito e Luigi Criscuolo sono riusciti a farci superare. Una delle cose che vuole perseguire L’ECO, è l’idea di riavvicinamento fra le persone, la ricostruzione di un dialogo che spesso è stato spezzato e questo fra uomini politici, fra bambini e adulti, fra italiani ed extracomunitari, tra chi sta fuori e chi sta dentro a comunità residenziali come quella del Fate Bene Fratelli di Genzano. Devo molto al San Giovanni di Dio, dove ho potuto avere testimonianza del laboratorio artistico e della sua funzionalità terapeutica. Ho fatto una corposa esperienza negli ospedali psichiatrici in giro per l’Italia e arrivare al Mattone è stata l’ultima, la più importante per me. È diventato un punto di riferimento per tante persone che conoscono le mie esperienze e mi chiedono consigli ed io so dove inviarli. È facendo questo genere di esperienze che appare chiari che il vero cancello che separa le persone non è un cancello fisico ma mentale, sta nel nostro cervello. Come prosegue il tuo percorso artistico? Dopo la rappresentazione in anteprima qui ad Ariccia, il 30 ottobre debuttiamo a Mosca. In seguito ci sarà la turnè nei teatri italiani. Questa del monologo è per me un’esperienza nuova, stimolante che mostreremo anche ad “addetti ai lavori”. In più c’è il disco “Grand Hotel Cristicchi” e in esso la canzone “L’ultimo Valzer” per la quale ho vinto il premio Mogol. Il tempo stringe e Simone deve tornare in teatro a provare. Ti ringrazio per il tempo che mi hai concesso. È bello poter parlare con persone che pur avendo avuto un grande successo nel mondo della cultura e dello spettacolo, riescono a rimanere se stessi, gentili e disponibili. Fabio Ascani

Bellezza e lusso.Abiti d’epoca in mostra ad Ariccia Ad Ariccia nella storica dimora di campagna del casato Chigi. In mostra per la gioia degli appassionati della couture, e della moda ad Ariccia sono di scena gli abiti seicenteschi di Maria Virginia Borghese e del cardinale Flavio Chigi, gli abiti di cerimonia , e di gran gala, vestiti dal gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, Ludovico Chigi oltre a livree, “necesaire” da viaggio, costumi indossati dai rampolli della storica casata,l’alta sartoria dell’ultima pricipessa Chigi ,della maison Sorelle Fontana, che ad Ariccia avevano un distaccamento.Quindi all’insegna della riscoperta di trini,merletti,broccati,velluti,che da tempo “dormivano” ngli armadi del palazzo barocco. Da vedere oltre 50 abiti,suppellettili,accessori d’abbigliamento e da viaggio che resteranno in mostra dal dal 30 ottobre 2010 al 30 Novembre 2010. Per informazioni su orari e giorni di apertura, consultare il sito intenet http://www.palazzochigiariccia.it/ Palazzo Chigi in Ariccia Piazza di Corte 14, 00040 Ariccia (RM) Tel. +39 06 93 30 053 26dejulio


CULTURA

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Motti Matti

Detti, aforismi e pensieri di persone residenti in una struttura psichiatrica Una insolita Rubrica, andiamo a presentarvi, con frase, foto e opere d’ingegno di una delle tante persone che vivono in strutture riabilitative. Perché lo facciamo? Per imparare ad avvicinarsi all’Altro che abita in noi stessi e non giudicare; per affrancarsi dalla consuetudine di etichettare chi è diverso e per conoscere chi è straniero in casa propria. Sperando troviate qualcosa in cui rispecchiarvi, proseguiamo con Gaetano.

Paolo Iavarone

Io non mi sento malato. Sono normale, giusto; cammino, mangio, bevo e fumo, faccio quello che voglio....chi stà meglio di me?

Gaetano

Il giorno 18 Novembre si darà il via alla Mostra di opere pittoriche dei pazienti dell’ospedale S.Giovanni di Dio in via Fate bene fratelli a Genzano Di Roma (Località Torretta).L’esposizione resterà aperta dalle ore 09,00 alle ore 19,00 del giorno stesso.Tutti sono invitati a partecipare.

DA NON PERDERE AI CASTELLI LE BELLEZZE STORICHE DI ALBANO

LUCI IN SALA

G O R B A C I O F Qualcuno si domanda se il cinema italiano abbia ritrovato un mattatore. Pare proprio di si. Tony Servillo è indubbiamente il miglior attore italiano del momento, il più apprezzato all’ estero, ed anche il più prolifico. Lui invece non perde tempo a sottolineare che il suo vero interesse rimane il teatro. A Venezia, dove era presente in concorso con Noi credevamo di Martone, è rimasto solo una mezza mattinata, poi è scappato per i fitti impegni di palcoscenico. L’ attendeva Sconcerto di Franco Marcoaldi a Ravello dopo la puntata al Piccolo di Milano. Ma immediatamente a seguire c’ era da completare il giro con La trilogia della villeggiatura (Goldoni) a Montreal dopo i successi di Parigi , San Pietroburgo, Istambul e New York. Come farà, c’ è da chiedersi. E tra pochi giorni sarà in gara al Festival di Roma con Una vita tranquilla di Claudio Cupellini.Gorbaciof per la regia di Stefano Incertnon ha niente a che vedere con l’ ex presidente russo se non fosse per la voglia stampata sulla fronte che li accomuna. E’ un delinquente da quattro soldi malato di gioco d’ azzardo che di mestiere fa il cassiere del carcere di Poggioreale a Napoli. Ma soprattutto è un perfetto solitario, rinchiuso nella sua miseria morale, che ad un bel momento esce dal suo guscio quando incontra e s’ invaghisce di una ragazza cinese con la quale instaura una relazione pantomimica degna del Charly Chaplin in Luci della città dove la città è essenzialmente “ Vasto” il quartiere cinese nato dietro la Stazione Centrale. Giuseppe Ferraro

Si dice che se fai un giro per il centro di Roma e fai due chiacchiere con romani doc si scopre che molti di loro non sono mai entrati al Colosseo o non hanno mai visitato la Cappella Sistina. I Castelli non sono Roma ma di certo anche da noi ci sono una gran quantità di tesori di grandissima rilevanza storico culturale e penso che anche fra noi abitanti dei Castelli, spesso ci si dimentichi di questi tesori e si vada a cercare “il bello” verso altre lidi. In questo numero voglio riportare l’attenzione su alcuni veri e propri gioielli di Albano Laziale. Il primo è il Museo Archeologico di Villa Ferrajoli in via Risorgimento, 3. Nel bell’edificio neoclassico, progettato da F. Gasparoni intorno al 1834, ci sono ben 23 sale espositive disposte su tre piani nelle quali sono esposti reperti che vanno dal paleolitico fino al primo rinascimento, illustrati da un sostanzioso apparato didattico. Il museo è aperto tutte le mattine dalle 9,00 alle 13,00 e i pomeriggi del mercoledì e giovedì dalle 16,00 alle 18,30. Tel 069323490 Il secondo è il Museo della Seconda Legione Partica, in via Volontari del Sangue, 6. Il museo è negli ambienti delle terme che furono fatte costruire dall’imperatore Caracalla per i legionari ed è dedicato alla Legione Partica fatta stanziare dall’imperatore Settimio Severo in Albano. Visitandolo potremo scoprire gli aspetti della vita quotidiana di uomini di 2000 anni fa, della dinastia dei Severi e poi potremo ammirare gli armamenti e l’abbigliamento degli antichi soldati romani. Non mancano un punto multimediale e una sala proiezioni. Il museo è aperto le mattine (escluse lun. e ven.) dalle 9,00 alle 13,00 e i pomeriggi di mercoledì e giovedì dalle 16,00 alle 18,3. Tel 0693263159 . Ma ad albano si possono visitare anche i Cisternoni, Le Catacombe di San Senatore, L’Anfiteatro e tanti altri siti archeologici che meritano un discorso assestante, magari su un altro numero de L’Eco. Per maggiori informazioni si può consultate il portale del Comune di Albano Laziale sez. museo. Secondo Serafico

DA NON PERDERE A ROMA I “Grandi Veneti” dell’arte Da Venezia a Roma, anzi da Bergamo a Roma, precisamente al Chiostro del Bramante. E’ qui che si trovano infatti gli 80 dipinti selezionati e presi in prestito dall’Accademia Carrara di Bergamo, ora chiusa al pubblico per lavori di restauro. “I Grandi Veneti. Da Pisanello a Tiziano, da Tintoretto a Tiepolo” è il titolo della mostra inaugurata il 14 ottobre che ripercorre le fasi più significative dell’arte dal ‘400 al ‘700, rappresentata dai celebri pittori veneti del tempo. La mostra è suddivisa in varie zone studiate per rendere più chiaro e lineare il percorso del visitatore attraverso i secoli. Si parte dalla seconda metà del 400 con le opere di Giovanni Bellini e Carpaccio che abbandonano la linea prospettica dei fiorentini per giocare sul colore e in particolare sulla luce, unica, quasi magica: quella offerta da Venezia. Il viaggio continua nelle sale dalle tele cinquecentesche di Tiziano, Palma il Vecchio o Lorenzo Lotto che raccontano gli anni dell’indipendenza politica della Serenissima. Di Tiziano è possibile ammirare la “Madonna col Bambino”, dai colori contrastanti e armonici allo stesso tempo, con un paesaggio di montagna sullo sfondo che rende la sua pittura elegante e misteriosa. Ed ecco l’area dedicata al periodo seicentesco con il classicismo letterario di Giorgione o con Padovanino che rievoca Tiziano. E per finire, il Settecento ricco di sfumature, dalla pittura sacra del Tiepolo a quella realistica del Canaletto. Nel “Canal Grande” Canaletto cattura ogni particolare di quello scorcio di Venezia utilizzando una tale precisione nei dettagli che sembra di aver di fronte una fotografia. Chiostro del Bramante. Via della Pace. Fino al 30 gennaio. Ingresso 10 euro; orario 10-20. Chiuso il lunedì. Info 06.68809035 Roberta Grenci


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CULTURA

… E NON SONO SOLO CANZONETTE

Castelli nella rete

Un

Una canzone degli anni ’80. Un documento

www.castellitravel.com

Da seguire ad ogni uscita

storico per non dimenticare.

“Settembre ’77 Porth Elisabeth, condizioni meteorologiche buone. Era il solito lavoro Nella stanza della polizia 619 Oh Biko! L’uomo è morto” Questo è l’inizio del testo, con il quale Peter Gabriel, storico fondatore dei Genesis, parlò di Stephen Biko. Un personaggio divenuto popolare per la sua battaglia contro l’apartheid in Africa, creando il Black Consciousness Movement “Movimento per la coscienza nera”. La canzone di Gabriel continua: “Quando cerco di dormire, la notte Riesco a sognare solo in rosso Il mondo fuori è bianco e nero E solo uno di questi due colori è morto. Oh Biko! L’uomo è morto.” E’ morto per mano della polizia sudafricana che lo fermò ed arrestò il 6 settembre 1977. Il 12 settembre, sei giorni dopo il suo arresto, morì durante il trasferimento verso un’altra prigione. Le fonti ufficiali affermano che morì per un prolungato sciopero della fame, 6 giorni! L’autopsia rivelò invece una grave lesione al cranio, probabilmente dovuto ad una sprangata. “Potete spegnere una candela Ma non potete spegnere un fuoco Una volta che le fiamme cominceranno ad attecchire Il vento le soffierà più in alto. Oh Biko! L’uomo è morto.” Stephen Biko divenne un simbolo per la lotta contro le differenze razziali, di religione e di sesso. Peter Gabriel scrisse e incise questo brano nel 1980 e fu un grande successo. In Africa fu censurato in tutte le radio e televisioni. Questa canzone diventa un documento storico, memoria di avvenimenti che non dovremmo mai dimenticare. Vengono però alla mente, ascoltandolo, fatti di cronaca molto più recenti e molto più vicini a noi, nel nostro paese “civile”. I protagonisti non sono sicuramente fautori di battaglie civili importanti, sono persone comuni che, pur sbagliando e infrangendo le leggi

(un processo dovrebbe accertarlo) hanno ricevuto una pena forse troppo severa per il reato commesso. Cercando in internet “morti in carcere” con un qualsiasi motore di ricerca, esce una lista infinita di nomi, statistiche e numeri che fanno davvero impressione. Ad esempio Federico Aldrovandi, morto il 25 settembre 2005, dopo che, a seguito di una chiamata al 113, una pattuglia della polizia con quattro poliziotti, si trovò costretta ad immobilizzare il ragazzo perché troppo violento, probabilmente sotto effetto di droghe. Dopo un po’ di minuti la stessa pattuglia chiama il 118 per improvviso malore del ragazzo che morirà prima dell’arrivo dell’ambulanza. Le foto però scattate al ragazzo parlano chiaro, e definire quello scempio un malore è veramente vergognoso. Il 9 ottobre 2010 viene stabilito da una sentenza, un risarcimento da parte dello stato alla famiglia Aldrovandi di due milioni di euro. A questo punto si pensa a Stefano Cucchi, arrestato il 15 ottobre del 2009 per detenzione di cannabis. In questo caso, come per Biko, oltre ad un isolamento ingiustificato in carcere di otre 6 giorni, si dichiara la morte del ragazzo per prolungato sciopero della fame. Ci sono immagini che fanno sorgere dei dubbi. Per lui c’è un processo in corso con 13 persone imputate. E si può parlare di Aldo Bianzino e sua moglie Roberta Radici, che vennero arrestati perché nel loro giardino vennero trovate piantine di marijuana. Messi in isolamento per due giorni. Alla scarcerazione di Roberta, le venne comunicata la morte del marito per infarto. La moglie si batterà per la verità, fino alla sua morte lo scorso anno. Ad oggi sembra che il caso sia stato archiviato. Si può continuare con la lista dei nomi e il racconto delle loro storie, come Gabriele Sandri, Giuseppe Uva e tanti altri. Non importa quali reati abbiano commesso e se li hanno commessi; sicuramente non meritavano la pena di morte. L’accusa non è alle forze dell’ordine che ci garantiscono la sicurezza in cambio di uno stipendio non adeguato al rischio che corrono; l’accusa è contro le “mele marce” che abusano del loro potere. Peter Gabriel termina il suo brano con “E gli occhi del mondo, Ora, lo stanno guardando”.

Questa volta vogliamo spendere qualche parola per un sito nuovo ma che già sta avendo un notevole successo, si tratta di www.castellitravel.com . Il sito è nato da pochi mesi ma già è stato visitato oltre 30000 volte a riprova del successo dell'iniziativa. Castellitravel ha una home page accattivante e intuitiva: sullo sfondo dei nostri meravigliosi alberi in pieno autunno, una grande finestra verde interattiva con foto rappresentative dei sedici Castelli Romani, da Albano a Velletri. Cliccando su ognuna di queste si accede alle informazioni relative al comune stesso e attraverso un menù si possono individuare velocemente i contenuti di carattere storico, turistico e commerciale. Insomma, in pochi clic una bella panoramica sul nostro territorio, utile per raccogliere qualche informazione che ci mancava, per un turista che vuol farsi venire un'idea per una gita la domenica o anche, perché no, per un'eventuale ricerca scolastica per i nostri figli. E poi si possono trovare i moltissimi numeri utili delle nostre cittadine, da quello del municipio a quello della farmacia. In ultimo, ma non certo per importanza, le foto: il sito propone delle gallerie per ognuno dei castelli, con le immagini dei nostri luoghi. Ci sono le foto delle piazze e dei monumenti classici ma anche immagini da angolazioni e punti di vista più insoliti. Decisamente belle.

Gianni Casciano

Il sito internet sui fatti Ariccini

www.lavocediariccia.eu - mail lavocediariccia@gmail.com

Redazione

Racconto

Il Conoscere a volte è difficile, rasenta il dolore, preclude la fuga. Il vecchio conta i grani di un rosario consunto, simbolo del tempo, di anni passati a formare esperienza. Conosce il cammino, ma non la meta, ed ogni passo è un sogno, ogni passo è un volto. Conosce il male del guardarsi dentro, del capire se stessi per affrontare il tempo, per sopportare il vento, per comprendere chi sembra diverso, distante, anche quando il diverso è proprio lui. Il cammino è lungo, umido del suo sudore e a volte di sangue, ma il vecchio continua per capire, scoprire che il conoscere non può avere fine e non sempre la sua forma è evidente, chiara, ma continua. A volte il freddo sembra avere la meglio, e la notte diventa troppo lunga per poterla superare, quando il buio è avvolto d’ombra e il sogno interrotto, l’alba è utopia. A volte, il tempo non scorre, ed il giorno non torna. A volte si vorrebbe cedere, lasciare che il sonno abbia la meglio, scivolare lentamente nel gelo e accogliere la morte come un sollievo, ma il vecchio si alza, cammina, e cammina ancora. Altre notti vedranno la lunga barba velata d’avorio, altre storie verranno per essere capite. E poi raccontate. Cerca il sapere, come un fiume il mare, e come una trama pazientemente tessuta percorre la propria vita. Il sacco pesa, segna la pelle, lacera, taglia, ad ogni passo sente il dolore del suo fardello, anni ed anni ed altro tempo ancora, e giorni sempre in piedi a trascinare il suo peso, ma nulla può, nessun peso ferma il suo desiderio di andare avanti verso il futuro, per insegnare il passato,per capire corsi e ricorsi in una storia che l’uomo crede eterna, e cieco non vede la fine, una fine vicina bagnata di luce che attende di essere vissuta. Un altro giorno muore lentamente sotto il silenzio dell’anima, sotto il canto muto di un sole stanco di umane vicende. Estranee, indifferenti. Ora riposa, il vecchio, sotto un cielo bagnato di luna, gelido e cristallino. Domani tornerà il sole. Ne è certo. A.P.


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LO SPAZIO DI CHI LEGGE L’ECO

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Carissima redazione dell’ECO, complimenti Il gioco, lo stare insieme, conoscere e rispettare la

“Abbiamo visto che sono iniziati i lavori in via laziale,e tutta la circolazione è stata modificata.Chi si vuole recare a portare i propri figli alla Vito Volterra,deve fare un percorso incredibile.Passando per via del “bucione” che è stretta e dissestata.Oppure fare un giro largo passando per albano.Non si poteva eccezionalmente riaprire il corso anche in vista delle feste natalizie solo per i residenti?” Giampiero P.

Gentile Giampiero l’argomento è importante e abbiamo visto che di recente è stato ripreso anche da rilevanti testate a carattere nazionale. Abbiamo sentito anche molte altre persone che a riguardo sollevavano delle critiche circa i nuovi sensi di circolazione per accedere al centro e zone limitrofe. Speriamo che Ariccia cosi come sono strutturate le modalità di accesso , non ci portino un triste Natale, per il fatto che le persone trovano difficoltà ad entrare e se ne vanno via nei paesi vicini.

Da Alberto Isopo riceviamo una segnalazione sulla privacy di chi fa uso dei bagni pubblici chimici che sostituiscono quelli sotto il Palazzo Chigi chiusi per i lavori in corso. “Ad un dato momento se una donna va li si trova in disagio, in quanto le porte sono rivolte verso l’Appia.E questa cosa non la dico solo io.Gli Ariccini ne hanno parlato durante questa settimana.Gli ingressi potrebbero essere perlomeno girati verso il palazzo.” Gentile Alberto accogliamo la tua segnalazione, e facciamo anche una nostra proposta: perchè non collocare i vistosi bagni rosso fuoco,invece che sulla berniniana piazza nella adiacente e sottostante via del Parco?Chissa se la Aministrazione potrà prendere in considerazione la proposta , e magari soddisfare il sentire comune dei prorpi cittadini? Sulla pericolosità delle striscie pedonali pressochè invisibili ,sollevata nel passato numero dell’Eco, da un nostro lettore, e segnalato da una molteplicità di cittadini ,l’Amministrazione ancora non ha fatto nulla . Redazione

Utilità

per il vostro giornale che arriva anche qui. Sono una mamma di Lariano, dove risiedo da circa cinque anni e sono la madre di tre splendidi bambini di sette e quattro anni e di quattro mesi. Vi scrivo per richiamare la vostra attenzione e quella dell’opinione pubblica larianese, su un problema di fondamentale importanza che è quello della totale carenza di spazi verdi comuni per i bambini. Lariano è un paese con un’elevata crescita demografica, è un paese giovane dove molte persone per scelta o per necessità si sono trasferite, anche da Roma, come la mia famiglia. Nonostante l’elevato numero di bambini, nonostante Lariano sia un paese circondato dalla ridente campagna del parco dei castelli romani, è completamente assente uno spazio ludico adatto ai bambini. Manca un luogo dove i bambini e non solo, possano giocare, andare in bicicletta, divertirsi, socializzare, un punto di incontro per le famiglie, che vada al di là della piazza del paese! Manca uno spazio adeguato, non è sufficiente un rettangolo di terra con due altalene circondato da quattro strade ad uso cittadino e dove i proprietari incivili dei cani a passeggio non adottano le più elementari nozioni d’igiene per raccogliere gli escrementi! Nonostante le tante, anzi tantissime nuove costruzioni, segno di un paese che cresce, nessuno pensa alla crescita dei nostri bambini!!

natura sono principi necessari per lo sviluppo di ogni bambino, perché gli deve essere negata la possibilità di farlo anche in uno spazio appropriato. Senza dubbio poi questo spazio potrebbe essere utilizzato nei modi più diversi: percorsi attrezzati per attività sportive, aree gioco, piccoli percorsi ciclabili e perché no…mostre di vario genere nei mesi più tiepidi o anche allegri mercatini!! Sono pronta a scommettere che qualsiasi sindaco sarebbe sicuramente felice di essere ricordato non solo per aver amministrato il paese in maniera retta e giusta, ma anche per aver costruito un parco pubblico, dove non esisteva, segno di grande civiltà e di rispetto per il bene comune!!! Daniela Angeloni

Che bello ricevere una lettera da Lariano, allora le onde dell’Eco sono arrivate fin lì. Cara lettrice la tua lettera è bella ed esaustiva, come non condividere le tue preoccupazioni? Cercheremo di farci tramite con l’amministrazione della ridente Lariano per farti avere una risposta esaustiva. Giuseppe Gambacorta

Salve, ad Albano mi sono imbattuto per caso nel vostro giornale e l’ho trovato interessante e fatto bene. Io abito a Ciampino e qui non sono riuscito a trovarlo. Nei vostri progetti è prevista in futuro la distribuzione nel mio comune? Magari, se possibile, con una sezione dedicata ai problemi locali che certo qui non mancano. Salvatore

Cordiali saluti e auguri di buon lavoro

INFORMAGIOVANI Ariccia

• Redazione Curriculum vitae personalizzato; • Navigazione internet gratuita (su prenotazione); • Sala autoconsultazione quotidiani e periodici per la ricerca del lavoro; • Offerte di lavoro centri dell’ impiego; • Elenchi offerte di lavoro interinale; • Corsi di formazione professionale: elenco aggiornato di tutti i corsi;

• Punto Prestito Libri e Video Biblioteche Castelli Romani; • Gazzetta ufficiale concorsi ed esami; • Gazzetta Ufficiale Unione Europea • Consulenza leggi imprenditoria; • Stage e viaggi all’estero; • Orientamento scolastico; Orario d’apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì : 09.00 – 13.00 lunedì e giovedì: 15.00- 18.00 Tel: 06/ 9332332 tel e fax : 06/ 93021415 ufficioinformagiovani@comunediariccia.it

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la verde avventura dello scoutismo Quella verde avventura dello scoutismo Una tappa importante nella vita di ognuno di noi, un modo divertente per vivere la natura, per amare ed apprezzare le cose semplici che la vita ogni giorno ci regala, un coinvolgente tuffo nella vita di gruppo, nella condivisione di valori, nella comprensione, nella fratellanza e nella crescita personale. Passo dopo passo, tra i mille colori e le diversità che il cammino ci riserva, affondano le nostre orme, in una verde avven-

tura che aspetta solo te... Sta per aprire ad Ariccia un gruppo scout laico, aconfessionale e multiculturale, affiliato al Corpo Nazionale Giovani Esploratori e Guide Italiani (CNGEI). Si vuole cosi’ offrire ai bambini ed ai giovani, una opportunita’ di crescita, vissuta nel gioco e nell’avventura. Per i bambini tra gli 8 e i 10 anni sono partite le preiscrizioni.

Contattare : Giuliano Candali cell. 320 6233760 Daniele Caldarelli cell. 328 4834218 email cngeiaricc i a @ g m a i l . c o m

Daniele Caldarelli


AMARCORD A RITROSO NELLA NOSTRA STORIA

ERA IL 1917 AD ALBANO LAZIALE QUANDO IL “TRANVETTO” ERA L’UNICO MODO DEI NOSTRI NONNI PER RECARSI A ROMA A LAVORARE NELLA CAPITALE.QUESTA IMMAGINE RACCONTA CON TENEREZZA IL CORSO DI ALBANO IN UN POMERIGGIO ASSOLATO . Chi volesse vedere le proprie immagini pubblicate su queste pagine può inviarle con una breve memoria,alla email ecodiariccia@gmail.


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